Indirizzi E Azioni Per La Tutela Della Risorsa Idrica E Del Paesaggio Per Il
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INDIRIZZI E AZIONI PER LA TUTELA DELLA RISORSA IDRICA E DEL PAESAGGIO PER IL PARCO REGIONALE DEI MONTI PICENTINI Autorità di Bacino del Sarno - Regione Campania Progetto Integrato “Parco Regionale dei Monti Picentini” Studio finalizzato alla caratterizzazione del bilancio idrico, alla determinazione del Deflusso Minimo Vitale (D.M.V.) e del corpo idrico di riferimento del bacino idrografico Alto Sarno-Solofrana, a supporto della programmazione e gestione del territorio del Parco Regionale dei Monti Picentini Quaderni dal Tirreno n.7 - Collana di Studi, Documentazione e Ricerca AdB - lettere P.O.R. CAMPANIA 2000 - 2006 - Asse 1 - Misura 1.9 c. P.I. - "Parco Regionale dei Monti Picentini" Quaderni lettere dal Tirreno n.7 - Quaderno monografico INDIRIZZI E AZIONI PER LA TUTELA DELLA RISORSA IDRICA E DEL PAESAGGIO PER IL PARCO REGIONALE DEI MONTI PICENTINI Quaderni lettere dal Tirreno n.7 - Quaderno monografico Il Quaderno costituisce la sintesi, a carattere divulgativo, dello Studio svolto dall'Autorità di Bacino del Sarno nell'ambito del "Progetto Integrato Parco Regionale dei Monti Picentini", POR Campania 2000-2006 - misura 1.9 azione c., a rafforzare l'attività di trasferimento e diffusione dei risultati acquisiti. Il lavoro complessivo è interamente consultabile nel CD rom allegato che è parte integrante della presente pubblicazione. La pubblicazione si inserisce nella Collana "Studi, Documentazione e Ricerca" dell'Autorità di Bacino del Sarno come numero monografico dei Quaderni AdB - lettere dal Tirreno n.7 dedicato alla presentazione dei contenuti dello Studio ed "occasione" per affrontare il rapporto tra pianificazione di bacino e aree protette, tra politiche di difesa del suolo e quelle di conservazione/valoriz- zazione ambientale. Quaderni AdB - lettere dal Tirreno n.7 - Anno V REPERTORIO FOTOGRAFICO Collana di Studi, Documentazione e Ricerca Le fotografie a corredo dei testi sono state realizzate nel Autorità di Bacino del Sarno - Regione Campania corso delle attività di studio (Repertorio fotografico). Quaderno monografico - PRESENTAZIONE DELLO STUDIO e "Indirizzi e azioni per la tutela della risorsa idrica L'AMBITO TERRITORIALE E IL CONTESTO DI RIFERIMENTO e del paesaggio per il Parco Regionale dei Monti Picentini" foto tratte dai Repertori fotografici AdB Sarno, "Acque superficiali" (prof. M. Giugni, prof. M. Guida, dott.ssa G. Progetto Integrato "Parco Regionale dei Monti Picentini" D'Auria), "Acque sotterranee" (prof. P.B. Celico, dott.ssa POR Campania 2000-2006 - Asse I - misura 1.9 c. geol. F. Habetswallner) - ACQUE SOTTERRANEE foto tratte da: Repertorio fotografico "Acque Sotterranee" (prof. P.B. Celico, dott.ssa geol. F. Habetswallner) Progetto Integrato "Parco Regionale dei Monti Picentini" - ACQUE SUPERFICIALI POR Campania 2000-2006 - Asse I - misura 1.9 c. foto tratte da: Repertorio fotografico "Acque Superficiali" (prof. M. Giugni, prof. M. Guida, dott.ssa G. D'Auria) e Il Quaderno con allegato il Cd-rom è stato realizzato dal Repertorio fotografico "Acque sotterranee" (prof. P.B. con il cofinanziamento dell'Unione Europea Celico, dott.ssa geol. F. Habetswallner) POR Campania 2000-2006 - ECOLOGIA DEGLI AMBIENTI FLUVIALI foto tratte da: Repertorio fotografico "Ecologia degli Regione Campania Ambienti Fluviali" (arch. A. Braioni, dott.ssa A. Locascio, Area Generale di Coordinamento Ecologia, prof. G. Salmoiraghi) Tutela dell'Ambiente, Ciclo Integrato delle Acque, Protezione Civile REPERTORIO CARTOGRAFICO via A. De Gasperi, 28 Cartografia storica per ambito di studio, G.A. Rizzi 80134 - Napoli Zannoni (1807) "Atlante Geografico del Regno di Napoli" Autorità di Bacino del Sarno Biblioteca Nazionale di Napoli (p. 25); p.zzetta G. Fortunato, 10 Modellazione 3D su Ortofoto O.R.CA. 2004, Elaborati car- 80134 - Napoli tografici a corredo dello Studio (CED - Autorità di Bacino tel. 081/4935001 - fax: 081/4935070 del Sarno). www.autoritabacinosarno.it La rappresentazione tridimansionale 3D del territorio di studio, su DTM O.R.CA è riportato interamente nel e-mail: [email protected] Quaderno (p. 10) ed è utilizzata come “tema” rappresen- Parco Regionale dei Monti Picentini tativo dello studio. via Roma - Palazzo di Città 83051 - Nusco (AV) © 2008 - Autorità di Bacino del Sarno - tutti i diritti riservati finito di stampare a Napoli nel dicembre 2008 progetto grafico: M. Mastellone per Stile Libero s.r.l. La fruizione umana del territorio e delle risorse subisce fluviale, le destinazioni d’uso dei suoli influenzano in termini rilevanti i proprio in questi anni una specie di rivoluzione, ora che i processi di auto depurazione e riequilibrio morfologico. A supporto degli bisogni reali di colpo si alleviano. In presenza di una netta obiettivi di “buono stato ecologico”, risulta perciò essenziale integrare le quanto largamente imprevista diminuzione dei consumi (a misure tradizionali di riqualificazione delle componenti idriche (la depura- cominciare dal numero dei consumatori) l’acqua e la terra e zione e il collettamento) con misure “territoriali” in grado di orientare, lo spazio cessano di essere risorse da usare e consumare, e gestire e, se del caso, vincolare gli usi e le trasformazioni d’uso dei territori così la carrying capacity con il grado di assorbimento e di di pertinenza fluviale alle funzionalità di corridoio ecologico. neutralizzazione che il pianeta o i contesti locali si possono La Direttiva europea rende più stringente l’integrazione tra le politiche permettere. di difesa del suolo e il risanamento dei corpi idrici, con l’attuazione di Resta difficile e un tanto deludente l’applicazione dei strategie “distribuite”: strategie che, potendo insistere su perimetri espliciti concetti relativi al minimo vitale ai valori di soglia in gene- e normabili, risultino cogenti a fronte della frammentazione e del consumo re. Per chi fa pianificazione è chiaro che tutta la risorsa è di suolo tanto esiziali per la capacità di risposta dei bacini agli eventi sacra e inviolabile a meno di prelievi e di consumi assoluta- meteorici intensi, strategie innovative per la deregimazione (rimozione di mente necessari per la vita umana e per uno sviluppo eco- opere inutili di arginatura, rettifica e difesa spondale) che concorrano alla nomico reale, quello in cui i costi (anche ambientali) siano riqualificazione dei paesaggi fluviali e costieri, strategie infine di governo effettivamente superati da uno sviluppo reale e non drogato. dei rischi di natura morfologica e idraulica improntate alla gestione diffusa Tragica in passato la storia dell’acqua potabile portata delle coperture vegetazionali che incidono sulle dinamiche idrologiche e di avanti come esigenza “base” (non negoziabile) per giustifi- versante. care usi del tutto diversi in strutture spacciate come uso Incerte ancora e non abbastanza spiegate all’opinione pubblica le frui- plurimo, dalla diga dell’Alento all’acquedotto Pugliese alla zioni immateriali, quelle ambientali per esempio, o ricreative, anch’esse diga dell’Ancipa o alla proposta di concessione delle tre sottoposte al rischio di servire da foglia di fico per le rapine di sabbia come grandi adduttrici della Campania per “rifarle nuove”, con quelle in un recente passato autorizzate e persino incentivate nei nostri la modica spesa di un miliardo. maggiori fiumi, come il Volturno, o da parte del Magistrato del Po. Numerosi spunti provengono dagli studi sui corridoi flu- Conoscere per fare e per evitare i rischi e gli ostacoli della speculazione, viali e sulle vocazioni di connessione ecologica che derivano dalla pelle d‘agnello. loro da corrispondere ad un’unità morfologica con specifiche La natura, la bellezza, i paesaggi, le aree protette, i santuari esistono e funzioni ambientali: zone di interazione privilegiata tra si giustificano di per sè stessi, e la loro domanda è inesausta, infinita come acqua e suolo, dove massime si manifestano le dinamiche di quella fisica biologica della vita o della forma del pianeta. Ma ovviamente riequilibrio (o di squilibrio) degli ambienti idrici e terrestri l’uso umano, la percezione umana della realtà fisica sono quelli diretti: influenzati dalla presenza del fiume. anche nei casi in cui la sua fruizione sia puramente virtuale (una natura Gli studi evidenziano come ciò avvenga per interazioni sognata, diceva Habermas); e noi sappiano come (per esempio) la mera esi- molteplici ma principalmente di scambio tra acque superfi- stenza dell’Amazzonia (invisibile impenetrabile, insondabile) sia “di per ciali, di falda e i terreni che, per ciclo stagionale o di picco, sé” fonte di sicurezza inconscia, rifugio di paure primordiali. ne delimitano il perimetro strutturale unitario: l’alveo, il subalveo e le fasce riparie, ma anche le aree di esondazione, Pietro Giuliano Cannata i biotopi relitti che passate divagazioni hanno separato dal- Segretario Generale Autorità di Bacino del Sarno l’ecosistema fluviale principale, il paleoalveo scavato. In queste aree, che insieme definiscono la fascia di pertinenza E’ di rilevante interesse, soprattutto da parte degli Enti preposti alla pia- con la permeabilità dell’alveo, ecc.. nificazione territoriale, disporre di studi conoscitivi che caratterizzino le risorse In sostanza le esigenze a cui il deflusso ottimale deve idriche superficiali e sotterranee, non solo in termini di quantità disponibili rispondere sono: la tutela dell’ecosistema acquatico, la tutela ma anche sotto il profilo della qualità delle risorse stesse. della “naturalità” del fiume, il rispetto della qualità e la tute- Questo secondo aspetto è fondamentale per l’individuazione