Editors Braun-Blanquetia, vol. 43, 2008 1 of

Courtesy Braun-Blanquetia recueil de travaux de geobotanique/ review of geobotanical monographs Editors of Courtesy Editors of

43 Courtesy

La vegetazione dellʼIsola di Editors (arcipelago Toscano, Livorno) of

Courtesy Bruno Foggi, Leonardo Cartei, Lia Pignotti Editors of Courtesy Editors of Courtesy Editors of

Courtesy Camerino 2008 Editors of Courtesy Editors 2 Foggi B., Cartei L., Pignotti L., La vegetazione dell’Isola di Pianosa (Arcipelago Toscano, Livorno) of Courtesy Editors of Courtesy Editors of Courtesy Editors of Courtesy

J. Braun-Blanquet, 1954 Editors Drawn form a photograph by Françoise M. Dansereau of Courtesy Editors of Courtesy Editors of Courtesy Editors of Courtesy Editors Braun-Blanquetia, vol. 43, 2008 3 of

INTRODUZIONE

La vegetazione di Pianosa non è

Courtesy stata oggetto di studi specifici (Baldini, 2000), da qui l’esigenza di condurre una ricerca vegetazionale dell’isola finalizzata a descrivere le tipologie di Editors vegetazione individuate (caratterizzate of dal punto di vista fisionomico, floristico ed ecologico) e a realizzare una carta della vegetazione di dettaglio. Questo lavoro può essere conside­

Courtesy rato di sintesi in quanto: 1) concentra le conoscenze attuali di tipo floristico, ecologico e fisiono­ mico-strutturale; Editors 2) consente di individuare gli habitat of di maggiore interesse a fini conser­ va­zionistici (Direttiva 92/43 CEE, L.R., 56/2000); 3) permette di pianificare e monitorare

Courtesy gli interventi di gestione (conserva­ zione) di habitat e di specie vegetali, infatti è stata proposta come Sito d’Interesse Comunitario ai sensi Editors della Direttiva “Habitat” (Direttiva of 92/43/UE e successive modifiche) e come Zona di Protezione Speciale Fig. 1 – Inquadramento geografico dell’Isola di Pianosa e delle altre isole dell’Arcipelago ai sensi della Direttiva “Uccelli” Toscano. (Direttiva 79/409/UE e successive modifiche). zionale dell’Arcipelago Toscano (D.P.R. superficie durante il periodo invernale Courtesy Lo studio rientra nell’ambito degli 22/7/1996). e tardo-invernale. Sono presenti alcuni accordi di collaborazione scientifica Tra le isole dell’Arcipelago To­ stillicidi (Lavanderia Vecchia, nel Golfo stipulati tra l’Ente Parco Nazionale scano, Pianosa si presenta come la più della Botte) dovuti ad incavi realizzati

Editors dell’Arcipelago Toscano e il Dipartimen­ omogenea dal punto di vista geo-topogra­ lungo la costa dai Romani. Nonostante

of to di Biologia Vegetale dell’Università fico, essendo, come suggerisce il nome le scarse precipitazioni meteoriche, di Firenze: una convenzione di durata stesso, piatta; un tabulato pianeggiante, l’isola ha una buona disponibilità idrica biennale (dic 2003-dic 2005) in cui il con leggere ondulazioni e depressioni nel sottosuolo, grazie alla presenza di Dipartimento si è impegnato a fornire (doline), che si alza dal livello del mare una falda acquifera. Sono presenti molti nuove conoscenze su flora e vegetazione ai 29 metri de “Il Belvedere”. L’isolotto pozzi, alcuni risalenti all’epoca romana, Courtesy e a studiare aspetti conservazionistici de La Scola, prospiciente il paese, lo altri al secondo dopoguerra, utilizzati di habitat e specie vegetali delle isole supera di 5 metri. Un secondo isolotto, per le irrigazioni dei campi della colo­ toscane (Foggi et al., 2006a); un progetto La Scarpa, con un’altitudine di circa 10 nia penale e per l’uso potabile; con la

Editors Life-Natura (LIFE04NAT/000172 “Isole metri s.l.m., è situato di fronte a Punta scomparsa del carico del bestiame e la

of di Toscana: nuove azioni per uccelli del Marchese, estremità settentrionale drastica riduzione della popolazione del marini e habitat”) finalizzato, per la dell’isola. penitenziario, si sono ridotti i fenomeni parte botanica, alla conservazione dei Le coste sono in grande maggio­ di inquinamento organico e di saliniz­ ginepreti costieri dell’Isola di Pianosa. ranza rocciose, alte e strapiombanti zazione della falda, frequenti in passato. sul lato occidentale e in alcuni tratti di D’altra parte, l’elevata permeabilità del Courtesy quello meridionale (Cala della Ruta), substrato litologico, il ridotto spessore CARATTERISTICHE DEL TERRI­ basse su buona parte del lato orientale del suolo e l’attuale livello della falda TORIO e meridionale. Le falesie sono general­ nei primi orizzonti, facilita la percola­

Editors mente separate dal mare da accumuli di zione e la contaminazione di inquinanti Geografia massi franati. Gli unici tratti sabbiosi in prossimità delle numerose discariche, of degni di nota sono quelli di Cala Gio­ frutto dell’attività peniten­ziaria e tuttora L’Isola di Pianosa è situata nel Mar vanna, prospiciente il paese, e di Porto presenti, in accordo a Sanesi (1998), Tirreno settentrionale, a circa 60 km Romano presso Punta del Marchese, all’interno dell’isola. dalla costa italiana e circa 40 km dalla mentre quelli, minori, individuabili a

Courtesy Corsica; ha una superficie di 10,25 kmq Cala dell’Alga e a Cala del Bruciato, Geologia (Mori, 1896) e uno sviluppo costiero di sono costantemente­ e abbondantemente circa 20 km. La vicina Isola d’, la ricoperti da posidonia. La prima indagine sulla geologia di maggiore dell’Arcipelago Toscano, dista L’isola, a causa della sua unifor­ Pianosa si deve a Pareto (1845) che in­ Editors circa 13 km in direzione N-NE (fig.1). mità geomorfologica, non presenta dicò sommariamente la serie dei terreni, of Dal punto di vista amministrativo alcun reticolo idrografico; alcune pozze mentre Simonelli (1889) precisò meglio fa parte del Comune di Campo nell’Elba nelle depressioni interne costituiscono la stratigrafia e compilò i primi elenchi (Livorno) ed è compresa nel Parco Na­ l’unica possibilità di accumulo idrico in dei numerosi fossili miocenici, pliocenici Courtesy Editors 4 Foggi B., Cartei L., Pignotti L., La vegetazione dell’Isola di Pianosa (Arcipelago Toscano, Livorno) of

e quaternari rinvenuti. Seguono gli studi più antica (Formazione di Marina del quarzo­si, associati a frammenti di rocce paleontologici di Gioli (1889), Neviani Marchese) è datata Miocene superio­ metamorfiche, vulcaniti acide, selci e ser­ (1902), Gastaldi (1886), De Stefano re ed è costituita da marne e marne pentini) e di calcari compatti e calcareniti

Courtesy (1913 e 1914) e Caterini (1921) e quello argillose, con intercalazioni sabbiose organo­gene molto compattate,­ ricche di biostratigrafico diC olantoni, Borsetti (prevalentemente silicee e ricche di macrofauna.­ La formazione sovrastante (1973). macrofauna) e conglomerati (prevalen­ è la Panchina, una calcarenite bianca­ L’Isola di Pianosa è una piccola temente calcarei). Affiora lungo la costa stra, talora di aspetto terroso, anch’essa Editors porzione emersa di una dorsale sottoma­ NW, da Marina del Marchese al Golfo ricca di macrofauna. Essa poggia su of rina che, isolata da faglie ad andamento della Botte e nella costa meridionale un ripiano, una superficie di erosione N-S e delimitata dall’isobata dei 100 m, a Cala della Ruta. La formazione che marina riconducibile alla trasgressione si allunga dallo Scoglio Africa (alcune costituisce quasi l’intero blocco isolano dell’in­ter­glaciale Riss-Wurm, che si può miglia ad ovest di ) in dire­ e che con la sua giacitura suborizzontale seguire per tutto il periplo dell’isola a 2-3

Courtesy zione nord, chiudendosi poche miglia ad conferisce all’isola il suo tipico aspetto m s.l.m., e che affiora più estesamente est dell’Isola di (Gabin, 1972). tabulare, è la Formazione di Pianosa, nella costa orientale (Cala dei Turchi) e L’isola è composta da rocce sedi­ risalente al Pliocene Medio (circa 3 a Porto Romano. Sottili strati di depositi mentarie di origine marina e continen­ milioni di anni fa). Essa è costituita da quaternari di origine continentale (loess Editors tale, prevalentemente di natura calca­rea sabbie cementificate­ a netta prevalenza rosso con brecce e conglomerati, loess of e ricche di macrofossili (Colantoni, di granuli carbo­natici, stratificate con giallo, loess bruno) ricoprono a tratti la Borsetti, 1973; fig. 2). La formazione livelli di conglomerati (ciottoli calcarei e Formazione di Pianosa e la Panchina, affiorando sia nell’interno dell’isola che lungo le coste (Cala Giovanna, Porto

Courtesy Romano).

CLIMA Editors

of Il clima dell’Isola di Pianosa è prettamente mediterraneo, con inverni miti e piovosi ed estati caldo-aride. Lunghi sono i periodi di assenza di precipitazioni piovose; ciononostante Courtesy l’umidità dell’aria si mantiene elevata per la presenza del mare. Data la mancanza di rilievi significativi, il vento influenza

Editors in modo determinante il regime termico

of dell’isola. I venti predominanti nel corso dell’anno sono quelli di nord (N, NE, NW) e di sud (S, SE) (Vittorini, 1976). I dati disponibili per la collocazione climatica dell’isola sono costituiti da una Courtesy serie di rilevazioni delle precipitazioni (annate 1951-1980) e delle temperature (annate 1956-1985) effettuate nella sta­

Editors zione del paese (Min. LL. PP., Servizio drografico of I , tab. 1). La temperatura media del mese più freddo risulta quella di gennaio (10,9°C) e quella del mese più caldo quella di agosto (24,4°C). Il calcolo del bilancio idrico (Thornth­waite, 1948; Courtesy Thornthwaite, Mater, 1957; fig. 3) evi­ denzia un clima formulabile­ in B’2 a’ D d, ovvero di tipo meso­termico a carattere

Editors oceanico e semiarido con forte deficit idrico estivo e riconducibile perciò a of quello delle Isole di Capraia (Vittorini, 1976; Foggi, Grigioni, 1999) e del Giglio (Vittorini, 1976; Baldini, 1998). In accordo con quanto proposto da

Courtesy Rivas-Martinez (1995, 2004) il biocli­ ma dell’isola può essere definito come “oceanico” (Ic = 13.5), “termomediter­ raneo superiore” (It = 387) “subumido Editors inferiore” (Io = 3.81). of

Fig. 2 – Carta geologica dell’Isola di Pianosa tratta da Colantoni e Borsetti (1973). Courtesy Editors Braun-Blanquetia, vol. 43, 2008 5 of

Tab. 1 – Valori delle temperature e delle precipitazioni relativi alla stazione di STATO DELLE CONOSCENZE SU Pianosa (alt. 17 m s.l.m.). FLORA E VEGETAZIONE Courtesy Per quanto concerne l’intero ar­ GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC ANNO 10,9 11,1 12,0 14,2 17,5 21,1 24,1 24,4 22,1 18,5 15,0 11,8 16,9 cipelago, i primi studi botanici sono di Temperature* (°C) tipo floristico e risalgono agli inizi del GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC ANNO Editors ’900 (Sommier, 1909-1910). A partire Precipitazioni** (mm) 47 37 36 35 24 13 6 18 37 55 53 57 418 of dalla seconda metà del secolo appena *Periodo di osservazione: 1956-1985 (19 anni) **Periodo di osservazione: 1951-1980 (27 anni) trascorso, quel primo inventario floristico è stato oggetto di numerosi aggiorna­ menti, riportati interamente nell’analisi

Courtesy di Gori (1993). La letteratura botanica sull’arcipelago risulta particolarmente abbondante; ci limitiamo qui a ricordare solo i lavori più significativi, quali i con­ Editors tributi floristici su Montecristo P( aoli, of Romagnoli, 1976; Filipello, Sartori, 1983), (Moggi et al. 1991; Gori, 1993), Giglio (Baldini, 1998), (Baldini, 2001), Capraia (Foggi et al., aldini

Courtesy 2001), isolotti minori (B , 1990, 1991) e quelli a carattere vegetazionale su Montecristo (Filipello et al., 1977; Filipello, Sartori, 1983), Giannutri Editors (Arrigoni, Di Tommaso, 1981), Capraia of (Foggi, Grigioni, 1999; Aldighieri et al., 2000), isolotti minori (Foggi et al., 2000) ed Elba (Foggi et al., 2006a). Per quanto riguarda Pianosa, vari contributi alla sua conoscenza floristica si Courtesy sono succeduti nel corso degli ultimi 170 anni. Se ne ricordano qui i più importanti, effettuati nell’ultimo secolo. Sommier

Editors (1909-1910) riconosce la presenza di

of 510 entità vascolari (piante superiori e pteridofite), oltre a 36 muschi, 16 epati­ che, 33 licheni e 59 fungi. Nel lavoro di Sabato (1977) il numero complessivo di entità vascolari sale a 515. InfineB aldini Courtesy (2000), con un completo aggiornamento e revisione tasso­nomica della flora va­ scolare dell’isola, conferma, mediante

Editors nuove raccolte, 398 entità spontanee;

of le nuove acquisizioni sono 40, di cui 9 coltivate e 31 spontanee. Lo studio conferma la spiccata mediterraneità Fig. 3 – Diagramma del bilancio idrico secondo Thornthwaite (1948) e Thornthwaite e della flora, con una certa influenza di Mater (1957) per la stazione di Pianosa. AE: evapotraspirazione reale; PE: evapotraspirazione specie a gravi­tazione occidentale. Dallo potenziale; R: ricarica idrica; D: deficit idrico (Elaborazione dati a cura del Laboratorio di Courtesy spettro biologico risultano nettamente Fitogeografia, Dipartimento di Biologia Vegetale, Università di Firenze). dominanti le terofite (56%), seguite dalle emicrip­to­fite (21%) e geofite (11%), gliato. Mondino et al. (1998) includono MATERIALI E METODI

Editors mentre scarsamente­ rappresentate sono l’intera isola nell’area potenziale delle le specie arbustive­ ed arboree (camefite, “Boscaglie e macchie costiere di scle­ Rilevamento della vegetazione of nanofanero­ ­fite, fanerofite). Tutto ciò si rofille termomediterranee”. Colom et spiega anche tenendo conto del notevo­ al. (2004) hanno definito e cartogra­fato, Oggetto dei rilevamenti sono state le impatto antropico (disboscamento, tramite fotointerpretazione e controlli di le fitocenosi, unità concrete individuate incendio, messa a coltura, pascolo) campo, tre principali tipi di ecosistemi in campo in funzione della omogeneità

Courtesy succe­du­tosi nel corso dei secoli e so­ (boschi, macchie, prati ex coltivi/pa­ fisionomico-stazionale; in particolare prattutto a partire dall’istituzione della scoli); il loro studio, che fornisce utili sono state ricercate situazioni di “stretta colonia penale agricola nella seconda informazioni su biodiversità, struttura e micro-omogeneità fisionomico-stazio­ metà dell’800. funzionamento di queste unità, è però di nale” (Géhu, 1988), in modo da ridurre Editors Per quanto riguarda la vegetazio­ natura prettamente ecologico-funzionale al massimo l’eterogeneità interna del of ne, oltre alle brevi note contenute nelle e non ha come obiettivo principale quello sito di campionamento. I rilevi, oltre 150 ricerche floristiche sopra citate, non è di definire analitica­mente delle tipologie distribuiti in modo da coprire la variazio­ stato pubblicato nessuno studio detta­ vegetazionali. ne locale di ciascun tipo di vegetazione Courtesy Editors 6 Foggi B., Cartei L., Pignotti L., La vegetazione dell’Isola di Pianosa (Arcipelago Toscano, Livorno) of

di forte stress (Grime, 2001), come la [Sommier, 1901-1909 (FI); Sommier, (fig. 4) sono stati effettuati con il metodo presenza del sale. 1909-1910] e da allora non più osservate. di Braun-Blanquet (1932, 1951) per i Si tratta di specie autoctone relati­ caratteri floristici. Ciò è stato possibile

Courtesy Note floristiche vamente comuni in Toscana, che tuttavia grazie all’uso delle informazioni derivate nel loro insieme apportano un ulteriore dal processo parallelo di realizzazione Le entità vegetali di dubbia at­ contributo alla conoscenza della flora della carta della vegetazione. tribuzione tassonomica incontrate nei di Pianosa, recentemente revisionata e I rilievi effettuati in alcune tipologie Editors sopralluoghi di campagna sono state aggiornata da Baldini (2000). Con queste vegetazionali caratterizzate da una va­ of raccolte e successivamente analizzate ed segnalazioni, il contingente floristico riabilità interna particolarmente elevata identificate in laboratorio, sotto forma di dell’isola raggiunge le 597 entità. e apparentemente continua, per i quali exsiccata, con l’ausilio di microscopio Le stazioni di rinvenimento di ogni non è risultato agevole l’individuazione binoculare, manuali, flore e monografie specie sono presentate nelle cartine manuale di gruppi omogenei, sono stati

Courtesy su gruppi tassonomici specifici P( ignatti, distributive (figg. 5 e 6). sottoposti ad un’analisi esplorativa at­ 1982; Tutin et al., 1964-1980; Rossi, Gli exsiccata sono depositati presso traverso cluster-analysis; il programma 2002; Zohary, Heller, 1984; Heyn, l’Herbarium Centrale Italicum (FI) ad utilizzato è stato Syntax V (Podani, 1963; Brullo et al., 2003). La nomen­ eccezione di quello di Spiranthes spi­ralis 2002). La cluster analysis è stata effet­ Editors clatura fa fede a Conti et al. (2005). (L.) Chevall, depositato presso l’Erbario tuata su una matrice specie x rilievi, con of In alcuni casi si è ricorso al confron­ Toscano (HOR). Per Galactites elegans, i dati di abbondanza-dominanza modifi­ to con i campioni di precedenti erbo­riz­ Ophrys apifera, Juncus maritimus,­ Jun- cati secondo Van der Maarel (1979) e zazioni effettuate nell’isola, depositati cus acutus e Carex distachya non sono utilizzando come indice di similarità la presso l’Erbario Centrale (FI) e l’Erbario stati depositati campioni. distanza euclidea. I gruppi di fitocenosi

Courtesy dell’Orto Botanico dell’Università di individuati sono stati successivamente Firenze (FI-HORT). Cartografia confrontati con i syntaxa riportati in lette­ I campioni da noi raccolti sono ratura. In particolare sono stati utilizzati depositati presso i medesimi erbari. I dati territoriali a nostra disposizio­ i recenti contributi sulla vegetazione di Editors Nel corso dei sopralluoghi sono ne, in formato digitale e georeferen­ ­ziati aree limitrofe e le più aggiornate revisioni of state rinvenute 9 specie non note in prece­ nella proiezione Gauss-Boaga, sono stati sulle principali tipologie di vegetazione denza per l’isola ed è stata riconfermata­ i seguenti: presenti nell’isola. la presenza di altre 10 specie raccolte agli - Carta Tecnica Regionale (CTR La nomenclatura delle specie segue inizi del secolo scorso da S. Sommier formato vettoriale), scala 1:10000. in gran parte la check-list della Flora d’Italia (Conti et al., 2005); i nomi Courtesy degli Autori sono riportati in appendice I. Per la nomenclatura dei syntaxa si è fatto riferimento a Biondi et al. (2001),

Editors Brullo et al. (2001), Rivas-Martìnez

of et al. (2002), sempre attenendosi alle prescrizioni del Codice di Nomenclatura Fitosociologica (Weber et al., 2000). Attraverso le informazioni ricava­ bili dai tipi di vegetazione individuati, Courtesy dai dati riguardanti la loro distribuzione spaziale e dalle caratteristiche dell’am­ biente fisico (in particolare geologia,

Editors geomorfologia e clima), sono state rico­

of struite le unità di vegetazione a maggiore livello di integrazione: le unità dinamiche (seriali) e quelle catenali (spaziali), se­ condo i concetti espressi in Géhu, Rivas- Martìnez (1981), Theurillat (1992) e Courtesy Biondi (1994; 1996a, 1996b). Le unità vengono di seguito presen­ tate seguendo l’ordine della “progressio­

Editors ne sociologica dei syntaxa” in accordo a Julve (1993): da unità di vegetazione of a dominanza di terofite a quelle a do­ minanza di fanerofite, passando per emicriptofite e camefite; da unità carat­ terizzate da scarsa biomassa verso unità

Courtesy a maggiore biomassa che corrisponde al gradiente dinamico temporale; da unità a dominanza di specie oligotro­fiche a quelle a dominanza di eutrofiche, in Editors funzione quindi della disponibilità di of nutrienti; da unità a dominanza di specie acidofile a quelle a dominanza di neutro- Fig. 4 – Distribuzione dei rilievi fitosociologici effettuati nell’isola. basofile. Viene inoltre data la precedenza ai syntaxa legati a condizioni stazionali Courtesy Editors Braun-Blanquetia, vol. 43, 2008 7 of Courtesy Editors of Courtesy Editors of Courtesy

Editors Fig. 5 – Distribuzione dei siti di ritrovamento delle specie raccolte agli inizi del secolo scorso. of Courtesy Editors of Courtesy Editors of Courtesy Fig. 6 – Distribuzione dei siti di ritrovamento delle specie non note in precedenza per l’isola.

Editors Fogli n° 328130, 328140, 341010, della “Carta della Vegetazione” è stato zione” che corrisponono alle tipo­logie 341020 il “Photo Guided Method” come viene fisionomiche (Arrigoni, 1996a, 1996b, of - Ortofoto in bianco e nero (formato illustrato in Zonneveld (1979, 1988a) 1998) alle quali sono state aggiunte le raster), volo AGEA 2000. e in Janssen (2001). In accordo con specie dominanti. L’area minima carto­ La natura dei dati, gli strumenti e tale metodologia, è stata effettuata una grafata, scelta in funzione della qualità/ le risorse a nostra disposizione, hanno prima fotointerpretazione in laboratorio risoluzione delle fotografie aeree e della

Courtesy permesso di allestire un progetto in am­ attraverso la delimitazione e digitaliz­ scala grafica a cui ci siamo preposti di biente GIS in cui, inseriti i files relativi zazione delle aree omogenee per tonalità realizzare la carta, è stata di 500 mq. alle basi topografiche e le ortofoto, creare e tessitura (punti di grigio), è stata quindi All’interno di queste aree sono stati un nuovo tematismo in formato vettoriale stampata una carta preliminare in scala eseguiti i rilevamenti fitosociologici in Editors (shape­file) relativo alla vegetazione. 1: 5000, ove sono state riportate le sole modo da caratterizzare ciascun poligono of Il software utilizzato è stato ESRI delimitazioni. I sopralluoghi,­ effettuati sotto l’aspetto sintassonomico. ArcView 3.3. sul terreno, hanno permesso di indivi­ Il metodo usato per la costruzione duare le principali “forme della vegeta­ Pratelli annui Courtesy Editors 8 Foggi B., Cartei L., Pignotti L., La vegetazione dell’Isola di Pianosa (Arcipelago Toscano, Livorno) of

STUDIO FITOSOCIOLOGICO DELLA VEGETAZIONE

Schema sintassonomico Courtesy

SAGINETEA MARITIMAE Westhoff, Van Leeuwen et Adriani 1962 Frankenetalia pulverulentae Rivas-Martinez ex Castroviejo et Porta 1976 Editors Frankenion pulverulentae Rivas-Martinez ex Castroviejo et Porta 1976 of Catapodio balearicae-Plantaginetum weldenii Foggi, Cartei et Pignotti 2008 Sileno sedoidis-Frankenietum pulverulentae Foggi, Cartei et Pignotti 2008 Catapodio zwierleinii-Evacetum pygmaeae Foggi, Cartei et Pignotti 2008 STIPO CAPENSIS-TRACHYNIETEA DISTACHYAE Brullo in Brullo, Scelsi et Spampinato 2001 Courtesy Stipo-Bupleuretalia semicompositi Brullo in Brullo, Scelsi et Spampinato 2001 Stipion capensis Braun-Blanquet ex de Bolos 1957 Aggr. a Trifolium scabrum e Trifolium stellatum

Editors Laguro ovati-Trifolietum scabri Foggi, Cartei et Pignotti 2008

of Plantago afrae-Stipetum capensis Foggi, Cartei et Pignotti 2008 STELLARIETEA MEDIAE Tüxen, Lohmeyer et Preising ex von Rochow 1951 Brometalia rubenti-Tectori Riv.-Mart. et Izco 1977 Hordeion leporini Br.-Bl. in Br.-Bl. et al. 1936

Courtesy Aggr. a Lagurus ovatus e Avena barbata Aggr. a Avena sterilis Aggr. a Bromus diandrus ssp. maximus

Editors ARTEMISIETEA VULGARIS Lohmeyer, Preising et Tüxen ex von Rochow 1951 rachypodio retusi actyletalia hispanicae of B -D Biondi, Filigheddu et Farris 2001 Thero-Brachypodion ramosi Br.-Bl. 1925 nom. mut. propos. Rivas-Martinez et al. 2002 Aggr. a Foeniculum vulgare ssp. piperitum Convolvulo arvensis-Daucetum maximi Foggi, Cartei et Pignotti 2008 Thapsio garganicae-Asphodeletum ramosi Foggi, Cartei et Pignotti 2008 Courtesy PEGANO-SALSOLETEA Br.-Bl. et O. Bolòs 1958 Salsolo vermiculatae-Peganetalia harmalae Br.-Bl. et O. Bolòs 1954 Artemision arborescentis Géhu et Biondi (1986) 1994 Editors Allio commutati-Lavateretum arboreae Foggi et. al. 2000 ex Biondi et Bagella 2005 of CRITHMO-LIMONIETEA Br.-Bl. in Br.-Bl., Roussine et Negre 1952 corr. Rivas-Martinez et al. 2002 Crithmo-Limonietalia R. Mol. 1934 nom. mut. propos. Rivas-Martinez et al. 2002 Crithmo-Limonion R. Mol. 1934 nom. mut. propos. Rivas-Martinez et al. 2002 Crithmo maritimi-Limonietum planasiae Foggi, Cartei et Pignotti 2008 Courtesy subass. limonietosum planasiae Foggi, Cartei et Pignotti 2008 subass. frankenietosum laevis Foggi, Cartei et Pignotti 2008 HELICHRYSO STOECHADIS-CRUCIANELLETEA MARITIMAE (Géhu, Rivas-Martinez, R. Tüxen 1973 Editors in Bon et Géhu 1973) Sissingh 1974 em. Géhu et Biondi 1994 of helichtysetalia italici Biondi et Géhu 1994 Antyllidion barbae-jovis Brullo et De Marco 1989 Euphorbio pineae-Helichrysetum litorei Foggi, Cartei et Pignotti 2008 subass. helichrysetosum litorei Foggi, Cartei et Pignotti 2008

Courtesy subass. thymelaetosum hirsutae Foggi, Cartei et Pignotti 2008 ROSMARINETEA OFFICINALIS Rivas-Martinez, T.E. Diaz, F. Prieto, Loidi et Penas 1991 rosmarinetalia officinalis Br.-Bl. ex Molinier 1934 Cisto eriocephali-Ericion multiflorae Biondi 2000 Editors Coronillo valentinae-Rosmarinetum officinalis Foggi, Cartei et Pignotti 2008 of QUERCETEA ILICIS Br.-Bl. ex A. et O. Bolos 1950 Pistacio-Rhamnetalia alaterni Rivas-Martinez 1975 Oleo-Ceratonion siliquae Br.-Bl. ex Guinochet et Drouineau 1944 em. Rivas-Martinez 1975 Pistacio lentisci-Pinetum halepensis De Marco, Veri et Caneva 1984 Courtesy subass. pinetosum halepensis De Marco, Veri et Caneva 1984 subass. quercetosum ilicis De Marco, Veri et Caneva 1984 subass. pistacietosum lentisci Foggi, Cartei et Pignotti 2008

Editors Juniperion turbinatae Rivas-Martinez 1975 corr. 1987 of Teucrio fruticantis-Juniperetum turbinatae Arrigoni, Nardi et Raffaelli 1988 corr. Biondi 1998 Courtesy Editors Braun-Blanquetia, vol. 43, 2008 9 of

I caratteri bioclimatici e la natura termine “aggruppamento” in accordo a loco, holotypus ril. 36. chimica del substrato dell’isola è tale da Poldini, Sburlino (2005). favorire lo sviluppo delle specie annuali Sileno sedoidis-Frankenietum pulveru­

Courtesy oligotrofiche, neutrofile o neutroba­so­file, Pratelli effimeri alo-subnitrofili lentae ass. nova (tab. 3) che gravitano nella classe Stipo capen­sis- Lungo il margine roccioso costiero, Trachynietea distachyae (Br.-Bl. 1947) Catapodio balearicae-Plantaginetum appena sopra il livello del mare, areosol Brullo 2001; pochissime e sporadiche, weldeniae ass. nova (tab. 2) e acqua marina producono delle forme Editors sono le specie della classe Tuberieratea In prossimità del litorale costiero, di erosione, descrivibili come piccole of guttatae Br.-Bl. 1952. Nelle aree di in stazioni pianeggianti, su suoli debol­ tasche a fondo subpianeggiante, ove si ex-coltivi ed ex-pascoli, dove il suolo mente salsi e con una certa presenza di forma un sottile strato di suolo sabbioso- contiene ancora una certa disponibilità nitrati, sono state rilevate delle fitocenosi limoso che, durante i periodi secchi, si di nutrienti, sono favorite le specie più di erbe annue di piccole dimensioni, arricchisce di uno strato più o meno

Courtesy eutrofiche e nitrofile tipiche della clas­ dominate e/o caratterizzate dalle specie spesso di sale. In queste condizioni Silene se Stellarietea mediae Tx., Lohmeyer del genere Catapodium (secondo la sedoides e Frankenia pulverulenta trova­ et Preising in Tx. 1950 e soprattutto recente revisone per l’Italia di Brullo no le stazioni di elezione. A queste specie quelle appartenenti all’ordine Brome- et al. 2003). È stata definita una nuova si aggiunge la rarissima Hymenolobus Editors talia rubencti-tectori Riv.-Mart. et Izco associazione a cui vengono riferite le procumbens ssp. revelieri. Le fitoceno­ of 1977. In genere le fitocenosi riferibili fitocenosi caratterizzate dalla presenza si individuate in queste microstazioni all’ordine Brometalia rubencti-tectori costante di Catapodium balearicum, (fino a 0,15 mq di superficie),­ vengono si dispongono in un fine mosaico con Centaurium tenuiflorum e Plantago riferite ad una nuova associazione per la quelle di erbe nitrofile perenni riferibili weldenii. Si tratta di cenosi affini aCa- quale viene proposto il nome di Sileno

Courtesy alla classe Artemisietea vulgaris (sensu tapodio balearici-Evacetum rotundatae sedoidis-Frankenietum pulverulentae Biondi et al., 2001). Géhu, Géhu-Frank et Biondi, 1989 ass. nova hoc loco, holotypus­ ril. 61. I pratelli oligotrofici della classe corr. Brullo et Giusso del Galdo 2003 Essa si presenta affine aSileno sedoidis- Stipo-Trachynietea sono distribuiti su (Géhu-Frank, Biondi, 1989; Biondi, Hymeno­lobetum revelieri Brullo et Editors gran parte dell’isola dove il suolo, ai 2000; Brullo et al., 2003), da queste Giusso del Galdo 2003 descritta per la of primi stadi della sua evoluzione, è dotato differenziate per la costante presenza Puglia presso Taranto (Brullo, Giusso di scarso spessore e di pochi nutrienti. di Centaurium tenuiflorum e Plantago del Galdo, 2003), ma si differenzia Queste condizioni si realizzano al mar­ weldenii e, dal punto di vista ecologico, da questa per l’estrema sporadicità di gine delle mulattiere, sulla sommità dei per la preferenza verso litosuoli calcarei Hymenolobus procumbens ssp. revelieri muri a secco e al margine e all’interno o arenaceo-calcarei anziché granitici. e per la presenza costante di Frankenia Courtesy delle macchie (soprattutto quelle a co­ Per queste ragioni è proposta la nuova pulverulenta. pertura discontinua). associazione Cata­po­dio balearicae- Lungo il margine costiero roccioso Plantaginetum welde­niae ass. nova hoc Catapodio zwierleinii-Evacetum pyg-

Editors sono stati individuati e rilevati altri tipi maeae ass. nova (tab. 4) Tab. 2 – Catapodio balearicae-Plantaginetum weldeniae ass. nova hoc loco. of di fitocenosi di erbe annue adattate a condizioni di elevato stress per scarsità N. ril. 65 66 36* 48 Pres. di nutrienti, elevati livelli di salinità Cop. (%) 30 15 50 75 nel suolo ed aerosol marino. Queste Sup. (mq) 0,1 0,5 0,5 1 fitocenosi sono inquadrabili nella clas­ Esp. ­ ­ ­ ­ Courtesy se Saginetea maritimae Westhoff, val Incl. (°) ­ ­ ­ ­ Leeuwen et Adriani 1961. Le fitocenosi di erbe annue rilevate Caratt. e diff. dell’associazione: Catapodium balearicum 2 2 + 2 4

Editors a Pianosa sono in definitiva riferibili a Centaurium tenuiflorum r + + r 4

of tre diverse classi:

1) Saginetea maritimae Westhoff, val Var. a Sedum rubens: Leeuwen et Adriani 1961: pratelli Sedum rubens ecoph. marino 2 1 . . 2 effimeri alo-subnitrofili; 2) Stipo capensis-Trachynietea dista­ Caratt. e diff. delle unità superiori Courtesy chyae (Br.-Bl. 1947): pratelli effi­ Polypogon subspathaceus . r 2 + 3 me­ri oligotrofici e neutro-basofili;­ Blackstonia perfoliata . 1 + r 3 3) Stellarietea mediae Tx., Lohmeyer Plantago weldeni . + 3 2 3 Plantago coronopus 1 . + 3 3

Editors et Preising in Tx. 1950: prati annui nitrofili, neutro-basofili. Parapholis incurva . . . 1 1 of Spesso i confini fra le fitocenosi Sagina maritima . . . + 1 Silene sedoides . + . . 1 delle tre classi non sono evidenti, o Trifolium scabrum . . . + 1 almeno lo sono solo per quelle riferite alle associazioni poste al centro del range Altre: Courtesy ecologico della classe; man mano che Lagurus ovatus . . . r 1 le condizioni ecologiche si fanno meno Anagallis arvensis . . + . 1 selettive, specie con limiti di tolleranza Galium murale . . + . 1 più ampi, in genere caratteristiche di Lotus cytisoides . . 1 . 1 Editors unità sintassonomiche di rango eleva­ Daucus sp. . . + . 1 of to, tendono a diventare dominanti e a Helichrysum litoreum . + . . 1 determinare situazioni mal tipicizzabili, * rilievo tipo per queste situazioni abbiamo usato il Courtesy Editors 10 Foggi B., Cartei L., Pignotti L., La vegetazione dell’Isola di Pianosa (Arcipelago Toscano, Livorno) of

Tab. 3 – Sileno sedoidis-Frankenietum pulverulentae ass. nova hoc loco. Le fitocenosi raggruppate in questa tabella sono situate su substrato finemen­ N. ril. 13 42 51 61* 57 58 Pres. te ciottoloso, povero di materia organica

Courtesy Cop. (%) 80 50 40 50 10 30 e piuttosto compatto in superficie. Il Sup. (mq) 0,25 0,15 1 1 1 6 disturbo provocato dal transito di mezzi Esp. ­ ­ ­ ­ ­ ­ e persone, non eccessivo e concentrato Incl. (°) ­ ­ ­ ­ ­ ­ nel periodo primaverile-estivo, in coinci­ Editors Caratt. e diff. dell’associazione: denza della stasi vegetativa delle specie

of Silene sedoides 3 2 + 1 2 2 6 Mesembryanthemum nodiflorum 2 . 3 1 + + 5 di queste fitocenosi, è tale da creare e Catapodium pauciflorum . 1 + 1 + + 5 mantenere queste particolari condizio­ ni nei luoghi calpestati, come la parte Saginetea maritimae: carreggiata delle mulattiere, che sono Frankenia pulverulenta . 1 1 3 1 r 5 Courtesy Plantago coronopus . r + 1 . r 4 indicate dalla presenza di Evax pygmea Parapholis incurva 3 2 r + . . 4 e Catapodium zwierleinii. Que­ste specie Himenolobus procumbens ssp. revelieri . . . . r + 2 possono essere usate per caratterizzare­ Spergularia marina 2 . . . . . 1 una nuova associazione per la quale Editors Polypogon subspathaceus . . r . . . 1 viene proposto il nome di Catapodio­ of Crithmo-Limonietum planasieae: zwierleinii-Evacetum pyg­maeae ass. Limonium planasiae 1 1 2 + r 2 6 nova hoc loco, holotypus ril. 6. Crithum maritimum . 2 . . . . 1 Le fitocenosi attribuite a questa Euphorbia pinea . . . + . . 1 associazione si collocano in stazioni nei Lotus cytisoides . . + . . . 1 Courtesy Filago vulgaris . . . r . . 1 pressi della costa e nello stesso tempo delle aree di ex-coltivo/pascolo. In * rilievo tipo questo caso si assite alla penetrazione di alcune specie, più esigenti di nutrienti, Editors Tab. 4 – Catapodio zwierleinii-Evacetum pygmaeae ass. nova hoc loco. della classe Stellarietea mediae. Questa of nuova associazione viene da noi attri­ N. ril. 6 90* 130 3 47 Pres. buita, almeno in via provvisoria, alla Cop. (%) 80 40 50 40 90 Sup. (mq) 1 0,5 1 1 1 classe Saginetea maritimae, anche se si Esp. - W ­ ­ ­ avvicina­ alle associazioni dell’alleanza Incl. (°) - 1 ­ ­ ­ Plan­tagini coronopi-Catapodion mari- Courtesy ni Brullo 1985 attribuita da Foucault Caratt. e diff. dell’associazione: (1999) alla classe Stipo-Trachynietea. Catapodium zwierleinii 2 + + 1 + 5 Evax pygmaea 4 3 3 2 2 5 Editors Plantago coronopus 1 + . 1 1 4 Pratelli effimeri oligotrofici e neutro-

of basofili Var. a Trititicum ovatum: Lagurus ovatus . . . . 3 1 Triticum ovatum . . . . 4 1 Aggruppamento a Plantago afra Plantago weldenii . . . . 2 1 (tab. 5) Si tratta dei pratelli caratteristici Courtesy Caratt. e diff. delle unità superiori: della sommità dei muri a secco, dove Trifolium scabrum 1 1 + . 2 4 il substrato si presenta più o meno fine­ Linum strictum . . r 1 + 3 Medicago minima + . . 1 . 2 mente ciottoloso. I muri a secco, opere

Editors Medicago littoralis 1 . . . + 2 talvolta di notevoli dimensioni e pregio

of Polypogon subspathaceus . . + . 1 2 architettonico (in particolare il muro che Parapholis incurva . . + . . 1 circonda il pollaio), delimitano i campi Catapodium balearicum 2 . . . . 1 e fiancheggiano le principali mulattiere. Plantago bellardii . . 2 . . 1 Centaurium tenuiflorum . . . . + 1 Purtroppo sono spesso soggetti­ a crolli Sagina maritima . . . + . 1 e sono invasi da piante legno­ se­ (rovi e Courtesy lentisco). Il rilevamento n. 30 rappre­ Altre: senta l’unica stazione rilevata di Tillea Vulpia ciliata + . r + + 4 muscosa, una piccola specie effimera Rostraria cristata . + r . . 2

Editors Parentucellia viscosa . . . r + 2 che trova il suo optimum nella classe Sixalix atropurpurea ssp. grandiflora . . r + . 2 Tuberarietea. of Hypochaeris achyrophorus . . . 2 . 1 Galium murale 1 . . . . 1 Aggruppamento a Trifolium scabrum e N. sporadiche 5 1 8 6 3 Trifolium stellatum (tab. 6) Questo tipo di pratelli si rinviene ai

Courtesy * rilievo tipo lati e nella parte mediana delle mulattiere, dove, data l’assenza di disturbo da tran­ Sporadiche: Anagallis arvensis (6), Anthemis maritima (6), Avena fatua (6), Bellardia tri- sito di veicoli, si riesce ad accumulare un xago (130), Blackstonia perfoliata (90), Campanula erinus (47), Catapodium pauciflorum sia pur sottile spessore di suolo. Editors (3), Centaurium pulchellum (3), Cerastium semidecandrum (130), Cistus monspeliensis (130), Cynodon dactylon (3), Fumana thymifolia (130), Galium parisiense (6), Gastridium of ventricosum (3), Hippocrepis biflora(3), Holcus lanatus (47), Hypochaeris glabra (130), Hyppocrepis ciliata (3), Linum strictum (6), Linum tryginum (130), Lotus cytisoides (130), Poa bulbosa (130), Romulea columnae (47). Courtesy Editors Braun-Blanquetia, vol. 43, 2008 11 of

Tab. 5 – Aggruppamento a Plantago Tab. 6 – Aggruppamento a Trifolium stellatum e Trifolium scabrum. afra. N. ril. 92 83 Pres. Courtesy N. ril. 30 Cop. (%) 50 Cop. (%) 95 95 Sup. (mq) 1 Sup. (mq) 1 1 Esp. E Esp. - N

Editors Incl. (°) 1 Incl. (°) - 1 of Aggr. a Plantago afra: Aggr. a Trifolium stellatum e T. scabrum: Plantago afra 3 Trifolium stellatum 5 4 2 Tillaea muscosa r Trifolium scabrum 1 3 2

Stipo capensis-Trachynietea distachyae: Courtesy Trifolium stellatum + Stipo capensis, Brachypodietea dystachiae: Medicago truncatula 1 Vulpia myuros + + 2 Vulpia ciliata 1 Vulpia ciliata + + 2 Hypochaeris achyrophorus 2 Parentucellia viscosa r . 1 Editors Scorpiurus muricatus r Scorpiurus muricatus r . 1 of Filago vulgaris + Linum strictum + . 1 Trifolium angustifolium + . 1 Altre: Lagurus ovatus . 1 1 Catapodium balearicum 1 Plantago afra . r 1 Bromus rubens + Trachynia distachya . + 1

Courtesy Anthemis arvensis subsp. incrassata + Cynodon dactylon r Cerastium glomeratum . + 1 Geranium molle r Hypochaeris achyrophorus . + 1 Hyoseris scabra 2

Editors Cerastium semidecandrum + Stellarietea mediae, Brometalia rubencti-tectori: Gastridium ventricosum + Bromus rubens 2 + 2 of Melilotus infestus/sulcatus r Avena barbata r . 1 Bromus madritensis + . 1 Anagallis arvensis . r 1 Laguro ovati-Trifolietum scabri ass. nova (tab. 7) Courtesy Altre: Questa associazione riunisce le Rostraria cristata + + 2 fitocenosi che si rinvengono su subs­ Crepis foetida r . 1 trati sciolti per alterazione degli strati Medicago polymorpha + . 1

Editors superficiali della Formazione di Pianosa; Urospermum dalechampii + . 1 of sono state rilevate ai margini delle zone Vicia sp. r . 1 calpestate e all’interno delle formazioni Crepis zacinta + . 1 di macchia, soprattutto aperta. Si possono Centaurium tenuiflorum . r 1 individuare due sottoassociazioni: Lagu­ Catapodium zwierleinii . + 1 ro ovati-Trifolietum scabri trifolie­tosum Euphorbia peplus . + 1 Courtesy scabri ass. nova hoc loco, holo­typus ril. Anthemis arvensis ssp. incrassata . r 1 32, che rappresenta la sotto­associazione Trifolium campestre . 1 1 tipica (Laguro ovati-Trifolietum scabri Micromeria graeca . + 1 Minuartia hybrida . r 1 Editors trifolietosum­ scabri subass. nova hoc Sixalix atropurpurea ssp. grandiflora . r 1

of loco, holotypus­ ril. 32) e Laguro ovati- Hippocrepis biflora 1 Trifolietum scabri bra­chy­podietosum . r Hypericum perforatum . r 1 distachyae subass. nova hoc loco, holo­ typus ril. 45, differenziata da un gruppo di specie legate a substrati più compatti. partecipazione delle specie nitrofile rubenti-tectori sono numericamente e Courtesy e subnitrofile, forse da mettere in re­ quanti­ tativamente­ superiori a quelle dei Plantago afrae-Stipetum capensis ass. lazione alla loro posizione marginale Brachy­podio-Dactyletalia, l’aggruppa­ nova (tab. 8) rispetto ai campi un tempo coltivati e mento è stato riferito a questo ordine.

Editors Le fitocenosi di questa nuova quindi non direttamente interessate alle associazione sono caratterizzate dalla of concimazioni e trattamenti­ agricoli. Aggruppamento a Avena sterilis presenza di Plantago afra e dominate da (tab. 10) Stipa capensis che le rende facilmente Prati annui nitrofili La componente floristica delle tre riconoscibili in campagna. L’associa­ fitocenosi rilevate, a netta dominanza di zione, per la quale viene proposto il nome Aggruppamento a Lagurus ovatus e Avena sterilis, non sembra molto diversa Courtesy Plantago afrae-Stipetum capensis ass. Avena barbata (tab. 9) da quella delle fitocenosi delLaguro ovati- nova hoc loco, holotypus ril. 78, è stata Si tratta di fitocenosi ricche di spe­ Avenetum barbatae; con ulteriori dati ed attribuita alla classe Stipo-Trachy­nietea, cie (fino a 43 specie per fitocenosi), sia analisi potrebbero essere trattate come una anche se sono presenti alcune specie

Editors annue che perenni, dominate da Avena variante di questo syntaxon oppure anche dei Brometalia rubencti-tectori e della barbata e caratterizzate da Lagurus a livello di sottoassociazione. of classe Artemisietea vulgaris­ . Rispetto ovatus, che indica la presenza di una Aggruppamento a Bromus diandrus ssp. alle cenosi tipiche degli ex-coltivi, sia rilevante componente sabbiosa nel sub­ maximus (tab. 11) annuali che perenni, si nota una minore strato. Poiché le specie dei Brometalia In questo aggruppamento la domi­ Courtesy Editors 12 Foggi B., Cartei L., Pignotti L., La vegetazione dell’Isola di Pianosa (Arcipelago Toscano, Livorno) of

Tab. 7 – Laguro ovati-Trifolietum scabri ass. nova hoc loco aspetti tipici: trifolietosum scabri subass. nova hoc loco brachypodietosum distachyae subass. nova hoc loco. Courtesy N. ril. 31 32* 101 102 34 46 45* 52 Pres. Cop. (%) 90 80 100 80 70 75 75 80 Editors Sup. (mq) 1 1 1,5 0,5 1 1 1 0,5 of Esp. ­ ­ SW SW ­ ­ ­ ­ Incl. (°) ­ ­ 1 1 ­ ­ ­ ­

Pleurochaete squarrosa . . 5 2 . . . . 2

Courtesy Caratt. e diff. dell’associazione: Lagurus ovatus 1 1 + + 1 1 1 1 8 Trifolium scabrum 1 3 + + 3 1 + 1 8 Editors Diff. della subass. trachynietosum distachyae of Trachynia distachya . . . . 3 4 4 2 4 Parentucellia latifolia . . . . r . + r 3 Centaurium tenuiflorum . . . . . + + r 3 Blackstonia perfoliata . . . . . + + r 3 Courtesy Caratt. e diff. delle unità superiori: Vulpia ciliata 2 . r + . + 1 . 5 Medicago minima 4 + . . . . + + 4

Editors Linum strictum . . + + . + . . 3

of Plantago afra . + r . 1 . . . 3 Hypochaeris achyrophorus + 1 . . . . + . 3 Trifolium stellatum . . . . + . . 2 2 Stipa capensis . . r . . . . 1 2 Euphorbia exigua . . . . . r . r 2 Courtesy Sideritis romana . . r . . . + . 2 Linum tryginum . . . . . + + . 2 Parapholis incurva . . . . . r . . 1 Medicago truncatula . . . r . . . . 1 Editors Triticum ovatum ...... + 1 of Trifolium angustifolium ...... r 1

Altre: Catapodium zwierleinii . + . r + + . . 4 Bromus rubens . . 3 + + . . 3 4 Courtesy Ononis reclinata . + r r r . . . 4 Euphorbia peplus . r r + . . . . 3 Vulpia sp. . 1 . . 1 . . . 2

Editors Anagallis arvensis . + . . . . r . 2

of Crepis foetida . . + + . . . . 2 Trifolium campestre ...... + 1 2 Plantago bellardii . . + 3 . . . . 2 Centaurium pulchellum . r . . . r . . 2 Fumana thymifolia . . r r . . . . 2

Courtesy Arenaria serpyllifolia r . . . + . . . 2 Erodium cicutarium . 1 r . . . . . 2 Romulea ramiflora ...... + r 2 Medicago polymorpha . 2 ...... 1 Editors Bellardia trixago . 3 ...... 1 of Ammoides pusilla ...... 2 1

N. sporadiche 10 7 2 1 6 3 6 2 * rilievo tipo Courtesy Sporadiche: Allium roseum (101), Allium sphaerocephalon (31), Allium subhirsutum (32), Allium tenuifolium (34), Anthemis arvensis, ssp. incrassata (32), Asphodelus fistulosus (45), Asphodelus ramosus (34), Avena barbata (46), Avena fatua (45), Briza maxima (31), Bromus fasciculatus (31), Campanula erinus (34), Catapodium balearicum (102), Cistus monspeliensis Editors (32), Convolvulus arvensis (34), Dactylis glomerata (31), Geranium molle (46), Glebionis segetum (101), Juniperus turbinata of (32), Lotus edulis (45), Lotus sp. (32), Melilotus indicus (45), Mercurialis annua (45), Micromeria graeca (31), Minuartia hybrida (34), Muscari comosum (52), Onopordum illyricum (32), Petrorhagia saxifraga (31), Poa bulbosa (31), Romulea columnae (45), Scorpiurus muricatus (45), Serapias sp. (32), Sherardia arvensis (52), Silene gallica (31), Sonchus oleraceus (34), Sulla capitata (46), Trifolium sp. (31), Trifolium scabrum (31), Urospermum picroides (45), Veronica cymbalaria (31). Courtesy Editors Braun-Blanquetia, vol. 43, 2008 13 of

nanza delle erbe perenni è maggiore Tab. 8 – Plantago afrae-Stipetum capensis ass. nova hoc loco. rispetto ai precedenti; Convolvulus ar­ ven­sis risulta sempre presente e con medi N. ril. 70 94 78* 86 99 110 Pres.

Courtesy valori di copertura. Oltre alle specie della Cop. (%) 90 85 100 100 80 95 Stellarietea si nota la presenza di Vicia Sup. (mq) 1 1 16 2 4 2 hybrida (Stipo-Trachynieta distachyae), Esp. ­ ­ S ­ SW SE che sembra indicare una minore nitrofilia Incl. (°) ­ ­ 3 ­ 1 1 Editors delle fitocenosi. Caratt. e diff. dell’associazione: of Trifolium scabrum 2 1 1 + . + 5 Prati bienni e perenni Plantago afra . + + + + r 5 Trifolium stellatum + 3 1 . . + 4 Queste formazioni prative a domi­ Stipi capensis, Trachynietea dystachiae:

Courtesy nanza di erbe perenni e/o bienni, estese Stipa capensis 4 3 5 5 4 5 6 per la maggior parte della superficie Lagurus ovatus 2 + 1 r . . 4 dell’isola, occupano le aree adibite, Parentucellia viscosa . r . + + r 4 all’epoca della colonia penale agricola, Medicago minima . + 2 r . . 3 Editors a coltivazioni erbacee ed arboree e a Hypochaeris achyrophorus . r . + . . 2 of pascoli. La cessazione delle pratiche Linum strictum . r . . . . 1 agro-pastorali non è avvenuta con­ Trachynia distachya . . . . . r 1 temporaneamente in tutto il territorio. Petrorhagia saxifraga . + . . . . 1 I primi appezzamenti ad essere stati

Courtesy abbandonati, intorno alla metà degli Stellarietea mediae, Brometalia rubencti-tectori: anni ’80, sono stati quelli della parte Avena barbata + . 1 + + + 5 settentrionale dell’isola, dove le piante Convolvulus arvensis . . + + + . 3 legnose in ricolonizzazione, quali pino Bromus rubens . . + 2 . . 2 Editors d’Aleppo (Pinus halepensis), lentisco Bromus sterilis . . + . . . 1 of (Pistacia lentiscus), timelea (Thyme- Vicia hybrida . . . + . . 1 laea hirsuta) ed elicriso (Helichrysum Bromus hordeaceus . . . + . . 1 litoreum), già presentano una copertura relativamente alta, in confronto alla Altre: situazione osservabile negli ex-coltivi/ Pallenis spinosa . . r . + r 3 Courtesy pascoli della parte centrale e meridionale, Convolvulus althaeoides + + . . . . 2 Medicago polymorpha 2 in uso fino a tempi più recenti. Le forme . . . + r . Asphodelus fistulosus . . + r . . 2 di coltivazione praticate dalla colonia Catapodium zwierleinii + r . . . . 2 Editors penale agricola sono state soprattutto Daucus carota ssp. maximus . . . . r . 1 of le colture erbacee ed il pascolo. Alcuni Reichardia picroides . . . . + . 1 impianti arborei (vigneto, oliveto, frut­ Geranium molle . . + . . . 1 teto), attualmente in stato di abbandono,­ Lolium rigidum . . + . . . 1 si trovano nei pressi del paese. La colti­ Hypericum perforatum . r . . . . 1 vazione dell’olivo era però ampia­mente Urospermum picroides . r . . . . 1 Courtesy diffusa in passato, come viene riportato Bellardia trixago . . . . + . 1 in un censimento voluto da Napoleone Rostraria cristata . r . . . . 1 nel 1814 (Zuccagni-Orlan­dini, 1836; Cynodon dactylon . + . . . . 1

Editors Sommier, 1909-10) e come testimoniano Micromeria graeca . + . . . . 1

of i numerosi esemplari, più o meno insel­ vatichiti, che si ritrovano nelle macchie * rilievo tipo e nelle boscaglie. Le specie erbacee rilevate, in netta maggioranza nitrofile o subnitrofile, sono Courtesy distribuite in rapporti di dominanza/ tabelle, le specie che gravitano in questi letalia hispanicae Biondi, Filigheddu codominanza molto variabili da punto a due syntaxa. et Farris 2001. Sebbene Brullo et al. punto; ciò determina una fine e intricata (2001) attribuiscano le cenosi a domi­

Editors mosaicatura di fitocenosi spesso difficil­ Aggruppamenti a Foeniculum vulgare nanza di Foeniculum piperitum, Dittri­ mente tipizzabili. ssp. piperitum (tab. 12) chia viscosa e Piptatherum­ milia­ceum of Per esplorare questa diversità dal Queste cenosi si dispongono alla classe Lygeo-Stipetea Riv.-Mart. punto di vista fitosociologico, abbiamo essenzialmente ai margini degli ex- et al. 2002, abbiamo preferito riferirci distinto i rilevamenti dominati da pian­ coltivi/pascoli, soprattutto dove sono all’ordine Brachy­po­dio-Dacty­letalia te annue da quelli dominati da piante presenti muretti di delimitazione e (Artemi­sietea vulgaris von Rochow

Courtesy bienni-perenni. Data la compenetra­ lungo le mulattiere a formare una sorta 1951) per la scarsa partecipa­ ­zione di zione osservata tra le fitocenosi della di mantello o barriera verso le aree che specie termofile e xerofile. La presenza di classe Stellarietea mediae, soprattutto erano adibite a coltivazioni. Le specie Dittrichia viscosa e Piptatherum­ milia­ Brome­ta­lia rubencti-tectori (erbe annue caratterizzanti, Foeniculum vulgare ssp. ceum porta all’attribuzione­ delle cenosi Editors nitro­file) e Artemisietea vulgaris, in piperitum, Dittrichia viscosa e Pipta­ di Pianosa all’associazione­ Dittri­chio of parti­co­la­re Brachypodio-Dactyletalia therum miliaceum, sono erbe perenni viscosae-Oryzopsietum miliaceae (O. (erbe bienni e perenni subnitrofile), subtermofile e subnitrofile, gravitanti de Bolos 1955) 1957. vengono evidenziate, nelle rispettive nell’ordine Brachypodio retusi-Dacty­ Convolvulo arvensis-Daucetum maxi- Courtesy Editors 14 Foggi B., Cartei L., Pignotti L., La vegetazione dell’Isola di Pianosa (Arcipelago Toscano, Livorno) of

Tab. 9 – Aggruppamento a Lagurus ovatus e Avena barbata.

N. ril. 82 114 85 117 97 77 84 Pres.

Courtesy Cop. (%) 100 100 100 90 100 100 100 Sup. (mq) 100 10 100 100 15 100 100 Esp. ­ ­ N ­ ­ ­ ­ Incl. (°) ­ ­ 1 ­ ­ ­ ­ Editors Aggr. a Lagurus ovatus e Avena barbata: of Avena barbata 4 + 3 4 4 4 5 7 Bromus madritensis 3 5 2 + + 3 . 6 Lagurus ovatus + + + + . + + 6

Courtesy Stellarietea mediae, Brometalia rubencti-tectori: Hypochaeris achyrophorus . + + + r 1 + 6 Sonchus oleraceus . . + r . r + 4 Trachynia distachya + . 1 1 . + . 4

Editors Lolium rigidum . . r r + r . 4 Vicia sativa . . + + + 2 . 4 of Bromus diandrus ssp. maximus 1 + . . + . + 4 Vicia hybrida . + 2 + 2 . . 4 Sideritis romana . + r r . + . 4 Crepis foetida . . . + . 1 r 3

Courtesy Pallenis spinosa . . r . . + 1 3 Euphorbia helioscopia . . . r . + r 3 Medicago polymorpha . + . r . 2 . 3 Urospermum picroides . . + + . . . 2

Editors Bromus hordeaceus . . r . . + . 2 Trifolium stellatum . + . r . . . 2 of Avena sterilis . . . + . . . 1 Stipa capensis ...... 1 1 Glebionis coronaria . . . . . 1 . 1 Galium aparine . . . . r . . 1 Courtesy Brachypodio-Dactyletalia, Artemisietea vulgaris: Daucus carota ssp. maximus + 1 2 2 + 2 + 7 Convolvulus arvensis 1 + 1 + 2 2 1 7

Editors Plantago lanceolata 1 . + r + + + 6 Reichardia picroides . r 1 + . r 1 5 of Lathyrus cicera . r + 1 1 r . 5 Reseda lutea + r + r . . . 4 Carduus pycnocephalus . . . r . + + 3 Dittrichia viscosa . . . r + . 1 3 Cynoglossum creticum . . 2 . . 2 1 3 Courtesy Urospermum dalechampii . r . + r . . 3 Convolvulus althaeoides . . . . . + + 2 Foeniculum vulgare ssp. piperitum . . . . + 1 . 2

Editors Hordeum murinum ssp. leporinum . . r . . + . 2 Sixalix atropurpurea ssp. grandiflora . . . + . . r 2 of Anthemis arvensis ssp. incrassata . . . r . . . 1 Dactylis glomerata ...... + 1

Altre: Euphorbia pinea + + r 2 . 1 . 5 Courtesy Geranium molle . . r . r + + 4 Silene vulgaris + + . + . 1 . 4 Asphodelus fistulosus r r . + . 1 . 4

Editors Calendula arvensis . . + . . 1 + 3 Reseda alba . . . . + + r 3 of Hirschfeldia incana . . r r . 1 . 3 Muscari comosum . . + r . . . 2 Conyza sp. . . . . r . 1 2 Cichorium intybus . . . . . 2 r 2

Courtesy N. sporadiche 1 . 1 4 3 7 7

Editors Sporadiche: Allium roseum (84), Anagallis arvensis (84), Asphodelus ramosus (117), Bellardia trixago (84), Catapodium zwierleinii (84), Galium verrucosum (77), Hedypnois rhagadioloides (77), Helichrysum litoreum (84), Kickxia commutata of (117), Lathyrus annuus (97), Lavatera cretica (77), Lotus ornithopodioides (117), Medicago sativa (2), Medicago truncatula (77), Parentucellia viscosa (84), Pistacia lentiscus (117), Prasium majus (77), Rostraria cristata (84), Rumex pulcher (82), Salvia verbenaca (77), Silybum marianum (97), Torilis nodosa (77), Tragopogon porrifolius (97). Courtesy Editors Braun-Blanquetia, vol. 43, 2008 15 of

mi ass. nova hoc loco (tab. 13) Tab. 10 – Aggrupamento a Avena sterilis. Le formazioni di erbe perenni e N. ril. 88 100 125 Pres. bienni a dominanza di Daucus carota ssp. Cop. (%) 100 100 100 Sup. (mq) 100 15 25 Courtesy maximus si trovano nella parte centrale Esp. ­ ­ ­ degli ex-coltivi/pascoli, nelle aree dove Incl. (°) ­ ­ ­ le coltivazioni sono state abbandonate da Avena sterilis 5 5 5 3 minor tempo, per cui nel suolo perman­ Bromus madritensis 2 + 1 3 Editors gono ancora buone quantità di sostanze Stellarieta mediae, Brometalia rubencti-tectori: of Daucus ca- Vicia hybrida + . + 2 nutritive. La preferenza di Lagurus ovatus + . r 2 rota ssp. maximus verso condizioni di Avena barbata . r . 1 nitrofilia spiega anche la sua presenza Bromus diandrus ssp. maximus . . 1 1 Hypochaeris achyrophorus r . . 1 in stazioni topograficamente più basse e Trachynia distachya r . . 1

Courtesy in aree di colluvio. Le fitocenosi rilevate Sideritis romana r . . 1 Euphorbia helioscopia . r . 1 presentano una certa affinità con quelle Kickxia commutata + . . 1 riferite all’associazione Dauco maximi- Parentucellia viscosa . r . 1 Oryzopsietum miliaceae O. Bolos 1975 Nitrofile bienni e perenni: Editors ma, come nel caso precedente manca la Daucus carota ssp. maximus + + r 3 Sixalix atropurpurea ssp. grandiflora 1 + r 3 of componente più prettamente termofila e Convolvulus arvensis 1 + + 3 termoxerofila deiLygeo -Stipetea, per cui Reichardia picroides + + . 2 Lathyrus cicera + . + 2 anche queste cenosi sono state riferite ai Plantago lanceolata + . r 2 Brachypodio-Dactyletalia dei quali rap­ Carduus pycnocephalus r . . 1 Reseda lutea . . r 1 Courtesy presentano uno degli aspetti più nitrofili. Dittrichia viscosa 1 . . 1 La presenza costante di Daucus carota Convolvulus althaeoides 1 . . 1 ssp. maximus, Convolvulus arvensis, Dactylis glomerata + . . 1 Sonchus oleraceus r . . 1 Vicia hybrida e Carduus pycnocephalus Urospermum dalechampii + . . 1 Editors caratterizza la nuova associazione Con- Sanguisorba minor . . r 1 of volvulo arvensis-Daucetum maximi ass. Altre: Vicia sativa + . + 2 nova hoc loco, holotypus ril. 115. Silybum marianum . r + 2 Pallenis spinosa + r . 2 Thapsio garganicae-Asphodeletum Asphodelus ramosus r r . 2 Medicago polymorpha r r . 2 ramosi ass. nova (tab. 14) Allium roseum + . r 2 Courtesy Thapsia garganica è segnalata per Euphorbia pinea + . . 1 Cynoglossum creticum . . r 1 la Toscana in tre sole località: Monte Muscari comosum + . . 1 Argentario (Baldini, 1995); Isola Rumex pulcher . . r 1 Lotus ornithopodioides . + . 1 Editors d’Elba, dove è stata segnalata da Fiori Hypericum perforatum r . . 1 of (1923-1929) ma non più riconfermata Pistacia lentiscus r . . 1 (Fossi-Innamorati, 1983); Isola di Pia­ Lathyrus ochrus . . + 1 nosa, (Baldini, 2000). Si tratta di una Tab. 11 – Aggrupamento a Bromus diandrus ssp. maximus. specie termofila, spesso legata a substrati N. ril. 79 113 80 98 Pres. calcarenitici, con buona disponibilità Cop. (%) 100 100 100 100 Courtesy di nutrienti; viene considerata specie Sup. (mq) 16 10 20 15 Esp. ­ ­ ­ ­ caratteristica dell’associazione Thapsio Incl. (°) ­ ­ ­ ­ garganicae-Feruletum communis Brullo Bromus diandrus ssp. maximus 4 5 4 4 4

Editors 1984, descritta per la Sicilia (Brullo, Avena barbata 2 + 3 1 4 Hordeum murinum ssp. leporinum . r 2 r 3

of 1984). Gli autori riportavano la specie come gravitante nell’ordine Hyparrenie­ Stellarietea mediae, Brometalia rubencti-tectori: Trachynietea distachyae talia, alleanza Bromo-Oryzopsion milia­ Vicia hybrida 2 + + r 4 ceae. A Pianosa le specie della classe Bromus madritensis . . . 3 1 Lygeo-Stipetea e dei syntaxa subordinati Medicago sativa . 1 . . 1 Hypochaeris achyrophorus . . r . 1 Courtesy sono poche e sporadiche. Analogamente Galium aparine 1 . . . 1 all’interpretazione sintassonomica data Sonchus oleraceus . . + . 1 Rumex pulcher . . . r 1 per le precedenti formazioni di prati Medicago polymorpha . . + . 1 Glebionis coronaria . . + . 1

Editors bienni e perenni subnitrofili, si preferisce perciò riferire le fitocenosi raggruppate in Vicia sativa . . . r 1 of tab. 14, dominate da Asphodelus ramosus Artemisietea vulgaris, Brachypodio-Dactyletalia: Convolvulus arvensis 3 + 2 2 4 e caratterizzate da Thapsia garganica e Daucus carota ssp. maximus + . + + 3 Allium subhirsutum, alla classe Arte- Piptatherum miliaceum + . 1 . 2 Reichardia picroides . . + . 1 misietea, ordine Brachypodio-Dacty­ Lathyrus cicera . . . + 1

Courtesy letalia; definiamo una nuova associazio­ Dittrichia viscosa . . . + 1 Dactylis glomerata + . . . 1 ne di cui proponiamo il nome di Thapsio Reseda alba . . . + 1 garganicae-Asphodeletum ramosi ass. Silene vulgaris . r . . 1 nova hoc loco, holotypus ril. 91. Silybum marianum . . . + 1 Editors Geranium molle . . 1 . 1 Lotus ornithopodioides . . 1 . 1 of VEGETAZIONE SINANTROPICA: Calendula arvensis . . + . 1 Conyza sp. . . + . 1 FORMAZIONI NITROFILE TERMO­ Hirschfeldia incana . . . r 1 Lathyrus annuus . . . + 1 Courtesy Editors 16 Foggi B., Cartei L., Pignotti L., La vegetazione dell’Isola di Pianosa (Arcipelago Toscano, Livorno) of

Tab. 12 – Aggruppamento a Foeniculum vulgare ssp. piperitum. all’associazione tipica e Crithmo mari­ N. ril. 143 87 Pres. timi-Limonietum planasiae fran­kenie­ Cop. (%) 100 100 tosum laevis subass. nova holotypus ril. Courtesy Sup. (mq) 10 100 39, che si differenzia da quella tipica Esp. - - per la presenza costante di Frankenia Incl. (°) - - laevis e Mesembryanthemum nodiflo­ rum. Quest’ultima sottoasso­cia­zione Editors Aggr. a Foeniculum vulgare ssp. piperitum è legata alle stazioni subpianeg­gianti, of Foeniculum vulgare ssp. piperitum 5 4 2 dove l’azio­ne del vento ha portato alla Dittrichia viscosa 1 2 2 crea­zione di piccoli ristagni d’acqua Piptatherum miliaceum 1 + 2 marina che durante la stagione secca Brachypodio-Dactyletalia: si trasformano in crostoni di cloruro di Courtesy Convolvulus althaeoides + + 2 sodio; la presenza di Mesembrynthemum Plantago lanceolata r r 2 nodiflorum, specie alofila e nitrofila, Dactylis glomerata . + 1 potrebbe essere legata all’apporto di Reichardia picroides r . 1 sali azotati e fosfati dovuti alle colonie Editors Urospermum dalechampii . r 1 di gabbiano reale e corso. of Sanguisorba minor . + 1 I rilevamenti n. 8 e 62 di tab. 16 Pallenis spinosa . r 1 possono essere considerati come un Sixalix atropurpurea ssp. grandiflora . + 1 pas­saggio spaziale verso le formazioni suf­fruticose a dominanza di elicriso, Altre: . .

Courtesy de­scritte di seguito. Daucus carota ssp. maximus 1 + 2 Bromus madritensis r 1 2 Convolvulus arvensis r 1 2 Euphorbio pineae-Helichrysetum lito- Vicia hybrida r + 2 rei ass. nova (tab. 17) Editors Lagurus ovatus r + 2 La vegetazione suffruticosa di of Bromus diandrus ssp. maximus + 1 2 Pianosa è principalmente costituita da Vicia sativa r + 2 elicriso (Helichrysum litoreum(*)), spesso Silybum marianum r + 2 affiancato daEuphorbia pinea e/o Thy- Galium aparine + 1 2 melaea hirsuta. Possiamo distinguere­ Prasium majus r r 2 due tipologie di elicriseti in fun­zione del Courtesy Sonchus oleraceus 1 + . substrato e della posizione geomorfolo­ Lavatera cretica r . 1 Glebionis coronaria + . 1 gica occupata: quelli su roccia­ affiorante Carduus pycnocephalus . + 1 in contatto spaziale con le fitocenosi dei Editors Avena barbata . 2 1 Crithmo-Limonietea e, in posizione più of Avena sterilis . + 1 interna, su suolo più evoluto e ricco di Lathyrus cicera . + 1 nutrienti, quelli che colonizzano le aree Hordeum murinum ssp. leporinum . + 1 agricole abban­donate. Le due situazioni Hypochaeris achyrophorus . + 1 sono mal diffe­renziabili dal punto di vista Euphorbia pinea . + 1 flori­stico, soprattutto nelle zone dove Courtesy Geranium molle . + 1 manca una barriera litoranea di vegeta­ Cynoglossum creticum . r 1 zione legnosa che ostacoli il flusso di Asphodelus fistulosus . r 1 areosol marino verso l’interno dell’isola. Asphodelus ramosus . + 1 Editors Hypericum perforatum . + 1 Gli elicriseti costieri della parte of Thapsia garganica . r 1 centrale della penisola italiana sono Trifolium campestre . r 1 stati recentemente studiati da Fanelli et al. (2004); oltre agli studi già presi in considerazione in questa sintesi, si MEDITERRANEE COSTIERE Crithmo maritimi-Limonietum plana­ devono aggiungere quelli riguardanti più Courtesy siae ass. nova (tab. 16) in particolare la situazione delle coste Allio commutati-Lavateretum arboreae Le fitocenosi di casmofite e lito­ toscane: Foggi, Grigioni (1999), Foggi Foggi et. al. 2000 ex Biondi et Bagella fite aeroaline vengono inquadrate in et al. (2001); Foggi et al. (2006a, b). 2005 (tab. 15) questa associazione che si differenzia Editors Le associazioni descritte e riportate per Lungo le coste rocciose attorno dalle analoghe descritte per le altre questa area sono: Helichryso litoreum- of al paese sono state individuate alcune isole dell’Arcipelago Toscano e per la Anthyllido-Helichrysetum pseudolitorei fitocenosi dominate daLavatera arborea costa toscana, per la presenza di Limo- e con presenza di Parietaria judaica, nium planasiae, endemismo (unico) di Lotus cytisoides e, raramente, Allium Pianosa, che vicaria nell’isola le altre (*) Come riportato più volte nella letteratura

Courtesy commutatum­ ; possono essere riferite ad specie appartenenti al ciclo di Limonium riguardante la flora e la vegetazione delle Allio commutati-Lavateretum arboreae, multiforme (Rizzotto, 1984, 1999). isole e isolotti dell’Arcipelago Toscano e della descritto invalidamente da Foggi et al. La nuova associazione, Crithmo costa toscana, Helichrysum pseudo­litoreum (2000) per gli isolotti e formalizzato da maritimi-Limonietum planasiae ass. (Fiori) Brullo è considerato incluso nella Editors Biondi, Bagella (2005). nova hoc loco, holotypus ril. 12, si pre­ circoscrizione di H. litoreum Guss. (Baldini, of sent­a articolata in due sottoas­sociazioni: 1995 e 2001; Foggi, Grigioni, 1999): anche VEGETAZIONE CAMEFITICA Crithmo maritimi-Limonietum planasiae per Pianosa vale la stessa considerazione. limonietosum planasiae subass. nova hoc loco, holotypus ril. 12, corrispondente Courtesy Editors Braun-Blanquetia, vol. 43, 2008 17 of

Tab. 13 – Convolvulo arvensis-Daucetum maximi ass. nova hoc loco.

N. ril. 145 115 111* 112 96 116 81 105 118 129 Pres. Cop. (%) 100 100 95 100 90 100 100 90 100 100 Courtesy Sup. (mq) 20 15 10 30 15 100 100 15 15 15 Esp. W - S ­ ­ W ­ ­ ­ ­ Incl. (°) 2 ­ 1 ­ ­ 1 ­ ­ ­ ­

Editors Caratt. e diff. dell’associazione:

of Daucus carota ssp. maximus 5 5 5 5 3 3 2 3 1 + 10 Convolvulus arvensis 1 + 1 + 2 + 2 r + . 9 Vicia hybrida . 1 + + 1 + 1 r + + 9 Carduus pycnocephalus . . + . r + + . . r 5

Var. a Dittrichia viscosa: Courtesy Dittrichia viscosa . . 1 1 r 3 4 . . . 5

Artemisietea vulgaris, Brachypodio-Dactyletalia: Reichardia picroides . r + + . r + + r . 7

Editors Plantago lanceolata . . + + + . 1 + + + 7 Convolvulus althaeoides 5 of . . . + 1 . + . + + Urospermum dalechampii . r . r . . . r . r 4 Urospermum picroides . r + r r . . . . . 4 Pallenis spinosa . . + + . r . . r . 4 Cynoglossum creticum . + . r . . . . + 4 4 Silybum marianum ...... + + + + 4 Courtesy Reseda lutea . r . . . r r . . . 3 Rumex pulcher . r r . . + . . . . 3 Dactylis glomerata . . r . . . . 2 4 . 3 Sixalix atropurpurea ssp. grandiflora . . + . . + . . 3 . 3

Editors Sanguisorba minor . . . r . . . . . + 2 Carlina corymbosa . r ...... 1 2 of Sideritis romana . . + + ...... 2 Asphodelus ramosus ...... + r 2 Bituminaria bituminosa ...... 1 1 Petrorhagia saxifraga ...... + . . 1 Piptatherum miliaceum + ...... 1 Courtesy Stellarietea mediae: Bromus madritensis . + + + + r . + r 2 8 Avena barbata . + r + . r 1 + + + 8

Editors Sonchus oleraceus . . + r . + . r . . 4 Avena sterilis . r r r . . + . . . 4 of Lolium rigidum . r . r . r r . . . 4 Vicia sativa . r . . 1 r r . . . 4 Galium aparine . . . . r + + . . . 3 Bromus hordeaceus . r ...... r 2 Anagallis arvensis ...... r . . 1

Courtesy Bromus rubens ...... + . . 1 Medicago minima . . . . r . . . . . 1 Medicago polymorpha . r ...... 1

Editors Altre: Lathyrus cicera . + + + 2 + r r + r 9 of Bromus sterilis r + r . + r 3 . . r 7 Lagurus ovatus . r r r . + . + r . 6 Euphorbia pinea + + r . . . + 1 + . 6 Hypochaeris achyrophorus . . + + + + + . . . 5 Silene vulgaris . + + r . r 1 . . . 5

Courtesy Trachynia distachya . 1 . + . + + r . . 5 Crepis foetida . . . r + + . + . . 4 Muscari comosum . . r r . . . + . r 4 Euphorbia helioscopia . . . r r . . . r . 3

Editors Geranium molle . . . . + r . . . + 3 Hedypnois rhagadioloides . . + + . . . + . . 3 of Kickxia commutata . . 1 + ...... 2 Asparagus acutifolius . . 1 . . r . . . . 2 Sulla coronaria ...... 2 . . . 1

N. sporadiche 1 1 4 7 2 5 3 3 2 2 Courtesy * rilievo tipo

Sporadiche: Allium roseum (112), Allium subhirsutum (118), Ammoides pusilla (111), Anthemis arvensis ssp. incrassata (81), Asphodelus

Editors fistulosus (81), Briza maxima (111), Calendula arvensis (111), Conyza sp. (116), Coronilla scorpioides (112), Cynodon dactylon (96), Galium verrucosum (118), Glebionis coronaria (105), Hordeum murinum ssp. leporinum (145), Hypericum perforatum (112), Lathyrus of annuus (116), Lathyrus ochrus (115), Lavatera cretica (81), Linum strictum (112), Lotus ornithopodioides (111), Medicago littoralis (105), Micromeria graeca (116), Nigella damascena (112), Parentucellia viscosa (112), Pistacia lentiscus (112), Reseda alba (96), Thapsia garganica (129), Torilis nodosa (129), Trifolium angustifolium (116), Trifolium campestre (116), Trifolium scabrum (105). Courtesy Editors 18 Foggi B., Cartei L., Pignotti L., La vegetazione dell’Isola di Pianosa (Arcipelago Toscano, Livorno) of

Tab. 14 – Thapsio garganicae-Asphodeletum ramosii ass. nova hoc loco. Tab. 15 – Allio commutati-Lavateretum arboreae. N. ril. 91* 93 109 120 138 Pres N. ril. 146 147 Cop. (%) 100 100 100 100 100 Courtesy Cop. (%) 60 70 Sup. (mq) 30 100 30 15 30 Sup. (mq) 15 8 Esp. ­ ­ E S W Esp. NW W Incl. (°) 0 0 1 1 5 Incl. (°) 90 90 Editors Caratt. e diff. dell’associazione:

of Allio commutati-Lavateretum arboreae: Asphodelus ramosus 3 5 5 3 5 5 Lavatera arborea 4 4 Thapsia garganica 2 + + + r 5 Allium commutatum + Allium subhirsutum 1 r . + + 4 Altre: Artemisietea vulgaris, Brachypodio-Dactyletalia: Parietaria judaica + r Courtesy Daucus carota ssp. maximus 1 + 1 + + 5 Daucus gingidium 1 1 Plantago lanceolata . + + + r 4 Sonchus oleraceus r + Dactylis glomerata 1 2 . + + 4 Lotus cytisoides r + Hordeum murinum 1 +

Editors Briza maxima + + + . + 4 Carlina corymbosa + + 1 . 1 4 Bromus diandrus ssp. maximus + of Reichardia picroides + r r . . 3 Convolvulus arvensis + Convolvulus althaeoides + 1 1 . . 3 Euphorbia pinea + Urospermum dalechampii + + r . . 3 Ecballium elaterium r Anthemis maritima Sanguisorba minor + 1 . . . 2 L. + Glaucium flavum r Convolvulus arvensis . . + + . 2 Courtesy Sixalix atropurpurea ssp. grandiflora . . + . r 2 Brachypodium retusum 3 . . . . 1 Brullo et De Marco 1989, diffusa lungo Dittrichia viscosa . . + . . 1 la costa tra Livorno e Castiglioncello,

Editors Vicia sativa + . . . . 1 Sonchus oleraceus . . r . . 1 Argentario, Talamone, Isola d’Elba e of Carduus pycnocephalus . r . . . 1 isolotti toscani (Brullo, De Marco, Micromeria graeca . r . . . 1 1989; Brullo, Minissale, 1997; Bion- Petrorhagia saxifraga r . . . . 1 di, 2000; Biondi et al., 2000); Senecio Bituminaria bituminosa r . . . . 1 cinerarie-Helichrysetum litorei Foggi Cynoglossum creticum . r . . . 1

Courtesy 1999 per le coste dell’Isola di Capraia (Foggi, Grigioni, 1999); infine, per il Stellarietea mediae: Promontorio di Piombino è stata recen­ Lathyrus cicera + + + r r 5 temente descritta la nuova associazione

Editors Avena barbata . + + r . 3 Asterisco maritimi-Helichrysetum litorei Vicia hybrida r + + . . 3 of oggi Bromus madritensis . + 1 . r 3 Foggi, Chegia et Viciani 2006 (F et Lagurus ovatus + + . r . 3 al., 2006b). A queste dobbiamo aggiun­ Avena sterilis . r + . . 2 gere Thymelaeo hirsutae-Heli­chry­setum Medicago truncatula . r + . . 2 italici Mol. 1959, descritta per la Pro­ Nigella damascena . r r . . 2 venza e segnalata per la Corsica (Géhu, Courtesy Medicago minima r . . . . 1 Biondi, 1994) e per le Isole Tremiti Anagallis arvensis . . . . r 1 (Puglia) da De Marco et al. (1984), Rostraria cristata . r . . . 1 molto simile per contesto ecologico e Sherardia arvensis . . + . . 1 Editors composizione floristica a quelle prece­

of dentemente riportate. Altre: Dal punto di vista floristico le ce­ Euphorbia pinea . r . + + 3 Pallenis spinosa + + + . . 3 nosi di Pianosa si differenziano per la Medicago polymorpha r r + . . 3 presenza costante di Euphorbia pinea, Lotus ornithopodioides r . r . + 3 l’assenza di Anthyllis barba-jovis e la Courtesy Trifolium campestre r r r . . 3 presenza molto sporadica di Senecio Trifolium stellatum + + r . . 3 cineraria. Viene pertanto proposta la Trifolium angustifolium + + r . . 3 nuova associazione Euphorbio pineae- Bellardia trixago + r r . . 3 Editors Helichrysetum litorei ass. nova hoc Linum strictum + r . . r 3 loco, ril. 127. of Verso l’interno, l’associazione N. sporadiche 7 10 8 3 6 si impoverisce delle specie erbacee * rilievo tipo maggior­mente alofile e alotolleranti mentre si arricchisce di quelle subni­ Courtesy Sporadiche: Hypochaeris achyrophorus (91, 93), Silene vulgaris (93, 109), Lolium rigidum trofile; aumenta inoltre la copertura di (109, 120), Sideritis romana (109, 120), Hypericum perforatum (93, 109), Allium roseum Thymelaea hirsuta, specie arbustiva che, (91, 120), Hedypnois rhagadioloides (93, 138), Prasium majus (93, 138), Parentucellia come riportato da Gamisans, Murac- viscosa (91, 93), Trifolium scabrum (91, 93),Catapodium zwierleinii (91, 93), Coronilla ciole (1985) e Foggi, Grigioni (1999), Editors scorpioides (91, 138), Salvia verbenaca (91, 93), Geranium molle (120), Muscari comosum denota sia una buona tollerabilità verso of (109), Pistacia lentiscus (138), Lathyrus annuus (109), Ammoides pusilla (93), Asparagus areosol marino e suoli sub-salsi, sia una acutifolius (109), Tragopogon porrifolius (138), Trachynia distachya (138), Medicago preferenza per suoli ricchi di nutrienti. littoralis (109), Helichrysum litoreum (138). A proposito di quest’ultimo aspetto, la Courtesy Editors Braun-Blanquetia, vol. 43, 2008 19 of

Tab. 16 – Crithmo-Limonietum planasieae ass. nova hoc loco subass. limonietosum planasiae subass. nova hoc loco subass. frankenietosum laevis subass. nova hoc loco.

Courtesy N. ril. 33 8 62 10 12* 40 41 59 9 38 14 136 37 39* Pres. Cop. (%) 95 60 80 70 60 20 15 40 10 50 60 75 25 30 Sup. (mq) 8 10 20 5 20 3 3 2 1 0,7 3 0,5 0,15 0,2

Editors Esp. E W - N W SE SE N ­ ­ ­ ­ ­ SE Incl. (°) 30 2 ­ 10 40 90 90 90 ­ ­ ­ ­ ­ 2 of

Caratt. e diff. dell’associazione: Limonium planasiae . 2 3 4 3 1 2 3 1 2 3 r . . 11 Crithum maritimum + . . + 3 2 1 2 . . 1 . . . 6

Courtesy Diff. della subass. frankenietosum laevis: Frankenia laevis . . + . . . . . 1 2 1 4 2 2 7 Mesembryanthemum nodiflorum ...... 2 2 2 . 1 2 5

Editors Altre: of Helichrysum litoreum . 2 2 + . r r . . . . + . . 6 Euphorbia pinea 2 3 3 1 + . . . . + . . . . 5 Lotus cytisoides + 1 2 . + ...... r . . 4 Anthemis maritima 5 1 ...... 1 . 1 1 . 4 Silene sedoides . . + ...... 2 r 3

Courtesy Catapodium pauciflorum . . 1 ...... r + 3 Dactylis glomerata var. marina . . + . 1 . . . . . + . . . 3 Plantago coronopus . . 2 ...... r . . . . 2 Parapholis incurva ...... r . . + 2

Editors Himenolobus procumbens ssp. revelieri ...... r . . . . 1 Spergularia marina ...... + . . . 1 of Sonchus oleraceus . . . . r ...... 1 Silene gallica ...... + . 1 Senecio cineraria ...... + ...... 1 Plantago weldeni . . + ...... 1 Hordeum murinum ssp. leporinum ...... r . . 1 Courtesy Daucus gingidium + r ...... 1 Dactylis glomerata . + ...... 1 Centarium maritimum . . r ...... 1 Trachynia distachya . 1 ...... 1 Editors Allium commutatum . . . . + ...... 1 of Aetheorrhiza bulbosa . 2 ...... 1 Cynodon dactylon + ...... 1 Lavatera arborea + ...... 1

* rilievo tipo Courtesy

Tab. 17 – Euphorbio pineae-Helichrysetum litorei ass. nova hoc loco

Editors apetti tipici: helichrysetosum litorei subass. nova hoc loco subass. thymelaetosum hirsutae subass. nova hoc loco (segue). of N. ril. 15 64 43 50 127* 7 63 2 126 20 104 140 128 106 133 134 4 108* 132 124 135 21 123 Pres. Cop. (%) 100 95 90 75 95 90 90 70 100 95 100 100 95 100 100 100 100 100 100 100 100 95 100 Sup. (mq) 80 10 40 30 10 10 10 10 10 15 10 5 10 15 15 15 10 10 10 5 5 15 10 Courtesy Esp. N ­ SE E N W - W N N S SE ­ N ­ SE E ­ E ­ ­ ­ ­ Incl. (°) 2 ­ 5 2 1 2 ­ 2 1 2 1 2 ­ 1 ­ 5 2 ­ 10 ­ ­ ­ ­

Editors Caratt. e diff. dell’associazione:

of Helichrysum litoreum 4 4 5 4 5 4 5 4 5 5 5 5 5 5 5 5 4 . 4 . 1 3 4 21 Euphorbia pinea r 2 1 1 + + + r r + + + . r + . r + . 1 + + r 20

Diff. della subass. thymelaetosum hirsutae: Thymelea hirsuta 2 3 2 2 1 + ...... 1 2 1 3 5 2 4 5 4 3 16 Convolvulus althaeoides 10 Courtesy . . . r ...... 1 + . + + . . 4 . 1 + r + Plantago lanceolata ...... 1 . r . . + . + r . r + 2 . 8 Bromus madritensis ...... r . . . . . 3 . 1 1 . . 4

Diff. nitrofile Editors Daucus carota ssp. maximus ...... 1 + r r + + r + 1 . 2 + 2 + 21 of Carlina corymbosa + . + ...... 1 . . r r + r + . r . . . + 10 Asphodelus ramosus + ...... + . . 1 + . r 1 + . . + . . 8 Lagurus ovatus . + . r . . . . . + ...... r r r r 7 Courtesy Editors 20 Foggi B., Cartei L., Pignotti L., La vegetazione dell’Isola di Pianosa (Arcipelago Toscano, Livorno) of

Tab. 17 – Euphorbio pineae-Helichrysetum litorei ass. nova hoc loco apetti tipici: helichrysetosum litorei subass. nova hoc loco subass. thymelaetosum hirsutae subass. nova hoc loco (segue).

Courtesy N. ril. 15 64 43 50 127* 7 63 2 126 20 104 140 128 106 133 134 4 108* 132 124 135 21 123 Pres. Cop. (%) 100 95 90 75 95 90 90 70 100 95 100 100 95 100 100 100 100 100 100 100 100 95 100

Editors Sup. (mq) 80 10 40 30 10 10 10 10 10 15 10 5 10 15 15 15 10 10 10 5 5 15 10 Esp. N ­ SE E N W - W N N S SE ­ N ­ SE E ­ E ­ ­ ­ ­ of

Caratt. unità superiori Daucus gingidium + + r r + r + r ...... 8 Lotus cytisoides . + . . 1 2 + . r ...... r ...... 6 Courtesy Altre: Dactylis glomerata 3 2 + 1 + 1 + 1 + 2 + + . + + + 2 . + 3 4 2 1 21 Editors Sixalix atropurpurea ssp. grandiflora r . 1 r ...... r . r r . 1 . . + . 1 . 9

of Juniperus phoenicea 2 1 1 . + . + . . . r . . 1 + ...... 8 Pistacia lentiscus + 2 . . . . + . . . . . r + + . + . . . 1 . . 8 Rubia peregrina + . . r ...... + r r + . r + . . . 8 Asparagus acutifolius ...... + . . . . . r + . . r . . 1 1 . r 7 Orobanche minor . . + + + . + . + . . . . . r r ...... 7

Courtesy Prasium majus 1 . + 1 . + ...... + . . + . + . . . . 7 Thapsia garganica + ...... + . . . . + . . . 1 r . + + . 7 Avena barbata . + . . r . . . . . r r ...... + . . r 6 Trachynia distachya + . + + . 2 + ...... 1 ...... 6

Editors Dorycnium hirsutum + + + + . . 1 + ...... 6 Hypochaeris achyrophorus . . . r ...... r . . r . . . . + r . + 6 of Arisarum vulgare 1 . . r . + ...... + . . . . + . 5 Reichardia picroides ...... + . . r r . . . . . r . r 5 Silene vulgaris ...... + . . r + r . . . . r . . 5 Sherardia arvensis ...... r + r r 4 Sonchus oleraceus ...... r . . . . . r r r 4 Courtesy Allium roseum ...... r . . . . r . r r . . 4 Brachypodium retusum . 3 1 1 ...... 2 . . . . 4 Dittrichia viscosa ...... + ...... + 1 . . . + . . 4 Limonium planasiae . + . r r + ...... 4

Editors Linum strictum . . + . r . + ...... r ...... 4

of Pallenis spinosa ...... r . . r . . . . r + . . 4 Urospermum dalechampii ...... r . . r . . . . . r + 4 Hypericum perforatum ...... r . r r 3 Lathyrus cicera ...... r ...... r . . . r 3 Linum tryginum . + + + ...... 3

Courtesy Petrorhagia saxifraga ...... r . . . . r . . . + 3 Sanguisorba minor ...... r ...... + . . r 3 Sideritis romana . . . . r ...... r . . r 3 Trifolium angustifolium . + ...... r ...... + . . 3 Trifolium stellatum ...... r ...... r . r 3 Editors Vicia hybrida ...... r ...... + . . r 3 of Vicia sativa ...... r . . + . . + 3 Aetheorrhiza bulbosa 1 . . . . 2 . . . 2 ...... 3 Bellardia trixago ...... r r r ...... 3 Convolvulus arvensis ...... 1 . . . . r . . . . r . . 3 Bromus diandrus ssp. maximus ...... r ...... 1 . . . 2

Courtesy Centaurium tenuiflorum . . + . r ...... 2 Coronilla valentina 3 ...... + ...... 2 Ruta chalepensis 2 ...... 1 ...... 2 Senecio cineraria . r . . . . 2 ...... 2

Editors Silene latifolia ssp. alba ...... 1 ...... 1 . 2 of N. sporadiche 1 1 . 4 . 2 1 4 . 3 . 3 5 . 2 . 1 . 1 6 8 3 1

* rilievo tipo

Sporadiche: Allium sphaerocephalon (50), Allium subhirsutum (7), Anthemis maritima (140), Avena sterilis (15), Bituminaria bituminosa (20), Blackstonia perfoliata Courtesy (133), Briza maxima (124), Bromus hordeaceus (2), Bromus rigidus (128), Bromus rubens (124), Carduus pycnocephalus (128), Catapodium zwierleinii (140), Cistus monspeliensis (20), Convolvulus cantabrica (50), Coronilla scorpioides (133), Crepis foetida (2), Cynodon dactylon (21), Cynoglossum creticum (20), Cynosurus echinatus (128), Echium parviflorum(128), Fumana laevipes (135), Fumana thymifolia (50), Galium aparine (128), Geranium molle (135), Hedypnois rhagadioloides (124), Kundmannia sicula (135), Lotus ornithopodioides (135), Malva sp. (21), Medicago littoralis (140), Medicago lupulina (135), Medicago minima (135), Medicago Editors polymorpha (128), Medicago truncatula (21), Micromeria graeca (124), Muscari comosum (123), Nigella damascena (135), Olea europea (124), Orobanche ramosa of ssp. nana (135), Parentucellia latifolia (124), Parentucellia viscosa (7), Pulicaria odora (64), Rosmarinus officinalis(50), Rubus ulmifolius (63), Salvia verbenaca (2), Courtesy Editors Braun-Blanquetia, vol. 43, 2008 21 of

consultazione della Carta dell’uso del due gruppi principali di fitocenosi (fig. Perez Paz (2001) hanno evidenziato la suolo dell’Isola d’Elba ovest e isole 5): gruppi A e B. Il gruppo A è risultato presenza, all’interno di J. turbinata ssp. minori (Ammini­strazione Provinciale ulteriormente suddiviso nei due sotto­ turbinata di tre razze, trattate a livello di

Courtesy di Livorno, 1993) ci ha fatto notare gruppi A1 e A2. L’interpretazione che è varietà: J. turbinata ssp. turbinata var. una discreta corri­spondenza tra le aree stata data a questi gruppi e sottogruppi turbinata, J. turbinata ssp. turbinata var. attribuite a “pascolo e prato-pascolo” e sarà illustrata nei paragrafi che seguono. occidentalis e J. turbinata ssp. turbinata la localizzazione­ delle cenosi dominate var. montana. Anche queste tre varietà Editors da Thymelaea hirsuta; queste vengono Coronillo valentinae-Rosmarinetum sono difficilmente ricono­scibili sul piano of da noi inquadrare nella sottoassociazione officinalis ass. nova (tab. 18) morfologico. thymelaetosum hirsut­ae. La composizio­ I rilevamenti inclusi in questa Dal punto di vista bio-ecologico la ne floristica di questi rilievi presenta una tabella, corrispondenti ai numeri 5-20 vegetazione a J. turbinata ssp. turbinata forte analogia con quella delle fitocenosi (gruppo B) di fig. 5, sono stati effettuati appartiene al gruppo delle formazioni

Courtesy di Senecio cinera­ria-Helichrysetum in fitocenosi chiaramente dominante da zonali termomediterranee; può trovarsi litorei subass. thyme­lae­tosum hirsutae rosmarino e lentisco e caratterizzate sia in aree litoranee (su coste basse e rilevate a Capraia (Foggi, Grigioni, dalla presenza costante di Coronilla sabbiose e su substrati da fangosi, più 1999). Quest’ultima situazione sembra valentina. Questa specie presenta in o meno salati, fino a rocciosi) che in Editors strettamente legata all’apporto di nitrati Italia e in genere nel Mediterraneo un aree interne su substrati rocciosi. Le of dalle colonie nidificanti di gabbiano areale frammentato, in Toscana è indi­ sue stazioni di elezione, nella parte nord reale; nel caso di Pianosa, l’elevato cata da Arrigoni, Di Tommaso (1997) del bacino del Mediterraneo, rientrano contenuto di nitrati nel suolo potrebbe per le formazioni costiere a dominanza in un clima termo e mesomediterraneo, essere da relazionare alla presenza di di ginepro dell’Argentario, con bassi da subumido a debolmente umido, in

Courtesy bestiame al pascolo all’epoca della valori di copertura e di frequenza. Dalla sta­zioni subrupestri e su creste ventose. colonia penale agricola. analisi della letteratura disponibile per Si tratta di una specie estremamen­ Interpretiamo le due sottoassocia­­ la penisola italiana e le isole tirreniche te longeva che può stabilizzarsi in un zioni come appartenenti a due diverse Coronilla valentina è quasi del tutto sito idoneo permanendovi anche dopo Editors serie dinamiche: la sottoasso­ciazione assente nei rilevamenti di vegetazioni­ una eventuale distruzione o drastica of tipica è un tipo di vegetazione stabile, simili. Per tali ragioni si ritiene opportuno riduzione della copertura vegetale di posta a contatto spaziale fra la vegeta­ riferire le fitocenosi di Pianosa ad una origine naturale o antropica; per questo zione della classe Crithmo-Limonietea nuova associazione per la quale viene motivo può essere presente in vari tipi e le formazioni di boscaglie e macchie; proposto il nome di Coro­nillo valentinae- di formazioni vegetali legate fra loro la sottoassociazione thyme­laetosum Rosmarinetum officina­lis ass. nova hoc dinamicamente. Ginepreti costieri a Courtesy hirsutae rappresenta invece uno stadio loco, holotypus ril. 54. I rilevamenti 53 domi­nanza di J. turbinata sono stati seg­ iniziale, quello della colonizzazione­ dei e 69, riferiti alla nuova sottoassociazione nalati da vari autori per molte aree della prati abbandonati dal pasco­lo, della serie Coronillo valentinae-Rosmarinetum penisola (Biondi, 2000) e informazioni

Editors della vegetazione climatofila.­ Il livello officinalis juniperetosum turbinatae sulla distribuzione di questo habitat si

of di sottoassociazione di questi due aspetti subass. nova hoc loco, holotypus­ ril. 53, possono trovare anche per le descrizioni vegetazionali è giu­stificato dal fatto di contatto, con le fitocenosi a dominanza dei SIC in Rete Natura 2000 (Direttiva n. che a Pianosa, data la scarsa altitudine di ginepro riferibili a Teu­crio fruticantis- 92/43/CEE). J. turbinata ssp. turbinata dell’isola, la mancan­za, in alcuni tratti, Junipere­tum turbi­natae Arrigoni, Nardi (spesso segnalato come J. phoenicea) di una barriera di vegetazione legnosa et Raffaelli 1985 corr. Biondi 1998. si trova associato a specie termoxeri­ Courtesy che protegga dagli effetti dell’aerosol La nuova associazione viene collo­ che come Teucrium fruticans, Pistacia marino le cenosi più interne, non è pos­ cata nell’alleanza Cisto eriocephali-Eri­ lentiscus, Juniperus macrocarpa e altre. sibile distinguere chiaramente una zona cion multiflorae Biondi 2000. Partecipa a formazioni subarboree con P.

Editors esterna, influen­zata dalla “costa”, da una halepensis o Olea europea var. sylve­stris ignatti of più interna ove tale influenza è minore. Teucrio fruticantis-Juniperetum turbi- come riportato da P (1998) per natae Arrigoni, Nardi et Raffaelli 1985 la Sardegna e la Sicilia. È carat­teristico corr. Biondi 1998 (tab. 19) dell’alleanza Juniperion turbi­natae VEGETAZIONE FORESTALE E AR­ Juniperus turbinata, in passato (Rivas-Martinez et al., 2001, 2002). BUSTIVA considerata specie all’interno della va­ Le formazioni delle coste rocciose Courtesy riabilità di J. phoenicea, è stata recente­ su substrato calcareo devono essere Le specie legnose arbustive più mente rivalutata (Rivas-Martinez et al., considerate come climatiche e stabili. rappresentate nell’isola sono Pistacia 1993; Adams, 2000) a livello di specie Molte sono le associazioni descritte per le

Editors lentiscus, Juniperus turbinata e Rosma- Juniperus turbinata o di sotto­specie coste rocciose soprattutto calcaree della rinus officinalis. Le formazioni dominate (J. phoenicea ssp. turbinata). Le due parte nord del bacino del Mediterraneo:­ of da queste tre specie entrano in contatto entità, ambedue appartenenti alla flora in Spagna (Rivas-Martinez et al., 1990), tra di loro e con quelle dei boschi di pino mediterranea termofila e termo­xerica, Francia (Loisel, 1976), Corsica (Paradis, d’Aleppo, determinando un “continuum” sono morfologicamente mal distingui­ 1993), Sardegna (Arrigoni, Di Tommaso, spaziale e temporale in funzione del bili e le loro rispettive distribu­zioni 1991), Toscana (Arrigoni et al., 1985),

Courtesy tempo trascorso dall’abbandono dell’uso non sono state ancora ben definite. Ciò Italia (Biondi, 1999; Pignatti, 1998), agro-silvo-pastorale. Considerando la complica molto l’interpre­tazione dei Croazia (Trinajstic, 2000). composizione floristica delle fitocenosi dati bibliografici precedenti al 1993. J. La vegetazione a J. turbinata ssp. rilevate in queste formazioni, la situa­ turbinata è diviso in due sottospecie: turbinata, facies termoxerofila della ve­ Editors zione può essere vista come un mosaico la sottospecie tipica J. turbinata ssp. getazione mediterranea climax, è molto of senza evidenti soluzioni di continuità. turbinata del bacino del Mediterraneo e diffusa nella parte centro-orientale e me­ L’elaborazione tramite cluster analysis J. turbinata ssp. canariensis delle isole ridionale del bacino mediterraneo. Data ha messo in evidenza la presenza di atlantiche. Recentemente, Lebreton, la sua rarità nel Mediterraneo occidentale Courtesy Editors 22 Foggi B., Cartei L., Pignotti L., La vegetazione dell’Isola di Pianosa (Arcipelago Toscano, Livorno) of

Tab. 18 – Coronillo valentinae-Rosmarinetum officinalis ass. nova hoc loco aspetti tipici: rosmarinetosum officinalissubass. nova hoc loco juniperetosum turbinatae subass. nova hoc loco. Courtesy N. ril. 53* 69 18 16 35 49 137 54* 67 23 103 28 26 29 1 139 Pres. Cop. (%) 90 90 95 100 95 100 100 100 95 100 100 100 100 100 100 100 Editors Sup. (mq) 80 60 30 80 50 15 60 25 70 75 30 50 70 60 20 30 of Esp. ­ ­ SE W S ­ SW ­ ­ ­ N N ­ ­ S N Incl. (°) ­ ­ 5 3 5 ­ 5 ­ ­ ­ 1 1 ­ ­ 5 2

Caratt. e diff. dell’associazione: Courtesy Rosmarinus officinalis 2 3 3 4 4 4 4 5 4 4 5 5 5 4 5 . 15 Coronilla valentina 1 2 2 3 1 2 2 2 . . + + . . 2 + 12 Editors of Diff. della subass. juniperetosum turbinatae: Juniperus turbinata 4 3 2 + + . 1 + + . . . + . . . 9

Courtesy Caratt. e diff. delle unità superiori: Pistacia lentiscus 2 1 3 1 3 3 1 1 1 2 + 1 2 3 . r 15 Dorycnium hirsutum + 1 + + + . + + 1 + r r + + + 1

Editors 15

of Cistus creticus ssp. eriocephalus 1 + . + + 1 + + 1 . . 2 + 2 + 5 13 Prasium majus . + 1 r 1 + + r + . + + + + . + 13 Rubia peregrina + . + + . r + + + . r . + r . +

Courtesy 11 Asparagus acutifolius + + . r . . r . + + + r . + . + 10 Arisarum vulgare + . 1 2 . + . . + 1 + + 1 . . . Editors 9 of Cistus monspeliensis . 2 . . 2 2 2 . 2 1 . 1 2 2 . . 9 Lonicera implexa + + . r ...... + . + 5 Smilax aspera . + ...... r . + . . Courtesy 3 Teucrium flavum . . + + . . + ...... 3

Editors Carex distachya . r + ...... 2 of Olea europea ...... 1 r . . . . . 2 Pulicaria odora ...... + . + . . 2

Courtesy Quercus ilex ...... + . 1 . . . 2 Fumana thymifolia ...... 2 . 1 Editors of Altre: Brachypodium retusum 1 1 . . . 1 1 2 2 . + . . . . + 8 Dactylis glomerata . + . . . . . + + . . r . r + r Courtesy Editors of Courtesy Editors Braun-Blanquetia, vol. 43, 2008 23 of

Tab. 19 – Teucrio fruticantis-Juniperetum turbinatae Arrigoni, Nardi et Raffaelli 1985 corr. Biondi 1998.

N. ril. 11 55 56 60 19 68 71 74 75* 76

Courtesy Pres. Cop. (%) 100 90 100 95 95 100 100 100 100 100 Sup. (mq) 50 50 80 100 70 100 70 100 100 100 Esp. - N SW - SW W - SO SO SO Editors Incl. (°) - 20 5 ­ 2 1 ­ 10 10 5 of

Caratt. e diff. dell’associazione: Juniperus turbinata 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 10 Prasium majus 1 . + . 1 1 2 1 2 1 8 Courtesy Teucrium fruticans . . . . 1 1 . 1 1 1 5

Var. locale a Coronilla valentina: Coronilla valentina . + 1 . 1 + + 1 1 + 8 Editors of Caratt. e diff. delle unità superiori: Pistacia lentiscus 2 1 1 1 1 1 1 2 1 1 10 Arisarum vulgare 1 1 + + 1 2 1 . 1 1 9 Rubia peregrina . . + . r + + + + + 7

Courtesy Asparagus acutifolius . . . + . + + + + . 5 Lonicera implexa . + . . . . . 1 . . 2 Olea europea . . . . + . . . . . 1 Rhamnus alaternus ...... + . . . 1

Editors Carex distachya . . . . 1 . . . . . 1

of Myrtus communis 1 ...... 1

Altre: Brachypodium retusum . + . . . + 2 + r + 6 Tamus communis . r . + . . 1 . + r 5

Courtesy Allium subhirsutum . . . . . r + . r r 4 Geranium purpureum . . r . . r + + . . 4 Limonium planasiae . 1 + 1 . . . . r . 4 Senecio cineraria + + + + ...... 4 Editors Rosmarinus officinalis ...... + 1 1 3 of Dactylis glomerata . r ...... + + 3 Pinus halepensis . . . . . 2 . . . . 1 Trachynia distachya 1 ...... 1

N. sporadiche . . . 3 2 . 2 . 1 . Courtesy

* rilievo tipo

Editors Sporadiche: Aetheorrhiza bulbosa (75), Allium triquetrum (19), Cistus creticus ssp. eriocephalus (71), Daucus carota ssp. maximus (27), Dorycnium hirsutum (71), Helichrysum litoreum (60), Linum strictum (60), Lobularia maritima (60), Ruta chalepensis (19), Thymelea of hirsuta (60).

e settentrionale, dove è presente solo in presentano una composizione floristica evidenza come le formazioni dominate alcuni tratti costieri e/o sui versanti me­ del tutto simile a quella delle fitocenosi da lentisco si trovino spesso in contatto

Courtesy ridionali caldi e secchi, costituisce uno rilevate da De Marco et al. (1984) spaziale e dinamico con le pinete di pino degli aspetti vegetazionali­ di maggior nelle Isole Tremiti; riteniamo pertanto d’Aleppo, permanendo nel sottobosco importanza dell’Arcipe­lago Toscano, di di inquadrarli nella stessa associazione e talvolta sviluppandosi ulteriormente, interesse conservazionistico­ primario, Pistacio lentisci-Pinetum halepensis anche quando sono superate in altezza Editors come riportato nel­l’Allegato 1 della De Marco, Veri et Caneva 1984. Per i dal pino. L’unico rilievo (n. 25) effettuato of Direttiva CEE 92/43. rilievi (7) riportati a destra della tab. 20, in un boschetto di leccio viene riferito Per la presenza costante di Prasium carat­terizzati dalla maggiore copertura di alla sottoassociazione Pistacio lentisci- majus e Teucrium fruticans, le fitocenosi len­ti­sco e dalla contemporanea assenza di Pinetum halepensis quercetosum ilicis rilevate vengono ricondotte all’associa­ pino d’Aleppo, si propone la nuova sotto­ De Marco, Veri et Caneva 1984.

Courtesy zione Teucrio fruticantis-Juniperetum associazione Pistacio lentisci-Pinetum In accordo a Price et al. (1998), turbinatae Arrigoni, Nardi et Raffaelli halepensis pistacietosum lentisci subass. P. halepensis Mill. appartiene ad un 1985 corr. Biondi 1998, descritta per il nova holotipus ril. 107. La cluster analy­ complesso di specie distribuite nell’area Parco Naturale della Maremma (Arri­ sis ha raggruppato questi sette rilievi nel mediterranea, in Asia occidentale e Editors goni, Nardi, Raffaelli, 1985). sottogruppo A2 (fig. 7, numerazione­ 21- Caucaso. Più in dettaglio l’areale di of 27) che risulta affiancato­ al sottogruppo distribuzione di Pinus halepensis è Pistacio lentisci-Pinetum halepensis De A1 dei boschi di pino d’Aleppo con esteso nel Mediterraneo occidentale, Marco, Veri et Caneva 1984 (tab. 20) sottobosco ricco di specie legnose. De dalla Spagna fino alla Grecia, in Africa I rilievi inclusi in questa tabella Marco et al. (1984) mettono infatti in settentrionale dal Marocco fino alla Courtesy Editors 24 Foggi B., Cartei L., Pignotti L., La vegetazione dell’Isola di Pianosa (Arcipelago Toscano, Livorno) of

Tab. 20 – Pistacio lentisci-Pinetum halepensis De Marco, Veri et Caneva 1984 subass. pinetosum halepensis De Marco, Veri et Caneva 1984 subass. pistacietosum lentisci subass. nova hoc loco. Courtesy N. ril. 5 22 73 131 25 27 44 107* 122 121 24 Pres. Cop. (%) 100 100 100 95 100 100 100 100 100 100 95 Sup. (mq) 100 100 100 30 100 40 25 10 100 100 50 Editors Esp. ­ ­ ­ NE ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ of Incl. (°) ­ ­ ­ 15 ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­

Caratt. e diff. dell’associazione: Juniperus turbinata 3 + 2 1 . . . . 1 . 1 6

Courtesy Pinus halepensis 4 4 4 5 ...... 4

Diff. della subass. pistacietosum lentisci: Pistacia lentiscus 1 3 1 2 3 5 4 5 4 3 2 11 Editors Rosmarinus officinalis + 1 . r . + . . . 1 3 6 of Rhamnus alaternus . . . . . + . . 1 + . 3

Diff. della subass. quercetosum ilicis: Quercus ilex . . . . 4 ...... 1

Courtesy Caratt. e diff. delle unità superiori: Prasium majus 1 1 . + . 2 2 + 1 + 1 9 Asparagus acutifolius 1 . . + + + 1 + + + + 9 Editors Arisarum vulgare 2 2 1 . 1 1 . . + r 1 8 of Smilax aspera + . . + . 1 + 2 1 1 + 8 Rubia peregrina + 1 . . + + . + + + . 7 Lonicera implexa . . . r . 1 1 . . + . 4 Olea europea ...... 3 2 3 3

Courtesy Myrtus communis ...... 3 . . . . 1 Teucrium flavum . . . 1 ...... 1

Altre:

Editors Brachypodium retusum . + + . . . 3 + 1 + . 6 of Tamus communis + . . . . . 1 1 + . 1 5 Cistus monspeliensis . . . . . + . . 1 3 1 4 Allium subhirsutum ...... r r r . 3 Geranium purpureum r ...... r 1 3 Trachynia distachya + . . . . 1 . . . . + 3 Courtesy Teucrium fruticans ...... 1 . . . 1 2 Dorycnium hirsutum . . . . . + . . . + . 2 Osiris alba . . . + . 1 . . . . . 2

Editors Thymelea hirsuta ...... 1 . . . 1

of Carex distachya ...... 1 1 Allium triquetrum 1 ...... 1 Asphodelus ramosus r ...... 1

N. sporadiche . . . . . 2 . 2 2 . 4 Courtesy * rilievo tipo

Editors Sporadiche: Aetheorrhiza bulbosa (27), Allium triquetrum (24), Cistus creticus ssp. eriocephalus (107), Daucus carota ssp. maximus (27), Dorycnium hirsutum (107), Helichrysum litoreum (24), Linum strictum (122), Lobularia maritima (24), Ruta of chalepensis (122), Thymelea hirsuta (24). Courtesy Editors of Courtesy Editors Braun-Blanquetia, vol. 43, 2008 25 of

Cirenaica e, in modo frammentato, in Libano e Israele, dove è sostituito dalle entità del gruppo P. brutia.

Courtesy Si tratta di una specie ad elevato tasso di crescita e poco esigente in termini d’umidità del suolo e nutrienti. Trova le stazioni di elezione su substrati calcarei, Editors calcareo-marnosi e marnosi (Molinier, of 1934; Braun-Blanquet, 1936). In Provenza P. halepensis si trova anche su substrati silicei (Loisel, 1971) e nei monti livornesi (Di Tommaso, Signorini,

Courtesy 1999) si rinviene in condizioni edafiche molto simili, benché tendenti alla neutro- basicità. La distribuzione altitudinale delle Editors stazioni di P. halepensis va dal livello del of mare fino ai 2800 m in Marocco; nella parte nord del bacino Mediterraneo fino a 800-900 m. Dal punto di vista bioclima­ tico il pino d’Aleppo si trova in stazioni Fig. 7 – Risultato della cluster analysis effettuata con i rilevamenti fitosociologici delle cenosi con Juniperus turbinata.

Courtesy con precipitazioni annuali che variano da 200 a 1500 mm. È quindi una specie estremamente plastica che riesce a vivere Particolarmente­ importante è il ruolo questi vi è testimo­nianza nella regolare sia nelle condizioni di estrema aridità degli incendi nella colonizzazione dello dispo­sizione di molte piante in filari Editors dell’Africa Nord Sahariana, sia nelle aree spazio da parte di P. halepensis. A diffe­ paralleli. Sabato (1977) valuta “falliti i of di condensazione delle correnti umide, renza dei cisti e di alcune legumi­nose, tentativi di rimboschimento delle zone come sulle alte montagne dell’Atlas in questo pino la rigenera­zione per semi costiere con Pinus halepensis e Quercus marocchino, dove riesce a sop­­portare è favorita dalle alte temperature ma non ilex”. Da ciò risulta non facile stabilire se anche una prolungata copertura nevosa. dal fuoco; temperature che superano il pino d’Aleppo è, a Pianosa, una specie Nella parte settentrionale del Me­ i 120-150 °C per tempi superiori ad 1 spon­tanea oppure no. Si può comunque Courtesy diterraneo, è stato osservato nel pino min. tendono ad inibire la germinazione affermare che su quest’isola dimostra d’Alep­po un forte potere espansionistico e non a favorirla, oppure ad aumentare di pienamente le sue caratteristiche­ bio- nei terreni abbandonati dall’agricoltura pochissimo la germinabilità. La presenza ecologiche di specie a comportamento

Editors (Barbero et al., 1990), ovvero su suoli di coni serotini sposta la germinabilità “espansionistico” (Quezel, Medail,

of profondi e ricchi di nutrienti. Al pino dei semi verso la fine dell’anno, de­ 2003), soprattutto nelle fasi di ricoloniz­ suben­trano ben presto le specie arboree terminando una migliore resistenza al zazione dei coltivi abbandonati da parte sub­­mediterranee come Quercus pube­ calore rispetto agli altri pini; ciò facilita della vegetazione spontanea (Barbero, scens, Ostrya carpinifolia e Fraxinus la germinazione in massa dopo le prime Quezel, 1990). ornus. In stazioni lontane da aree ex- piogge autunnali. Secondo Martinez Il pino d’Aleppo costituisce foreste Courtesy col­tivate, caratterizzate da suoli più Sanchez et al. (1996) la rigenerazione miste climaciche soprattutto nelle aree di xerici e poveri di nutrienti, si possono del pino d’Aleppo dopo l’incendio risulta altitudine del Mediterraneo occiden­tale, individuare­ situazioni stabili come ha più efficace nelle esposizioni meridio­ a bioclima submediterraneo; tali foreste

Editors dimo­strato Loisel (1971, 1976) per le nali e quando è presente un sottobosco sono state inquadrate da Loisel (1971,

of aree silicee della Provenza; qui sono arbustivo a domi­nanza di rosmarino, 1976) nella classe dei Quer­cetea ilicis, state riconosciute associazioni con specie mentre risulta minore con un sottobosco con precisione nell’as­sociazione­ Pino forestali mediterranee quali in primo a dominanza di leccio. Secondo Trabaud halepensis-Quercetum ilicis, a cui sono luogo Quercus ilex e secondariamente (2000) questa situazione non è affatto le­ state riferite anche le fitocenosi rilevate Quercus suber. In stazioni a bioclima gata al tipo di struttura della vegetazione nelle montagne livornesi (Di Tommaso, Courtesy con impronta spiccatamente termo­ e questo giustifica la presenza del pino Signorini, 1999). Braun-Blanquet xerica, come nel Marocco e nelle aree d’Aleppo in tipi di vegetazione appar­ (1936) e Molinier (1937) considerano presahariane, P. halepensis dà luogo a tenenti a diversi stadi di rigenerazione le pinete a P. halepensis come una sorta

Editors formazioni preforestali, boscaglie con della foresta: steppe, garighe, macchie di stadio, più o meno bloccato, nella suc­ Juniperus turbinata oppure entra a far e preforeste. cessione di ricostituzione­ della lecceta of parte, con copertura rada, di macchie e Il pino d’Aleppo (Pinus halepensis mediterranea. Attualmente­ la maggior steppe a Stipa tortilis (Quezel, Barbe- Mill.) è presente a Pianosa con certe­ parte dei popola­menti a P. halepensis si ro, 1990). Nelle regioni settentrionali zza dal 1909, osservato da Sommier rinven­gono nelle cenosi a dominanza di del Mediterraneo la situazione risulta (1909-1910) “sparso nella macchia Rosma­rinus officinalis (Rosmarinetea),

Courtesy più confusa anche nelle stazioni più special­mente in vicinanza del mare, rag­grup­pamenti stadiali di ricostituzione termo­xeriche, in quanto fuoco, pascolo non comune”. Sabato (1977) e Baldini della foresta di scle­rofille sempreverdi e influenza antropica in generale, hanno (2000) confermano la presenza della spe­ su substrati calcarei (Rivas-Martinez contribuito alla distruzione di questi cie nell’isola. Sicuramente questa specie et al. 2001, 2002) e, più raramente, Editors stadi preforestali, sostituiti da macchie è stata utilizzata nei rimboschimenti,­ nelle cenosi a dominanza­ di cisti (Cisto- of più o meno alte, garighe e pratelli ricchi eseguiti a più riprese ed in modo esten­ Lavanduletea) della serie delle sclerofille di specie nitrofilo-ruderali (Barbero sivo anche in altre isole dell’Arcipelago sempreverdi su suoli silicei più o meno et al., 1990; Barbero, Quezel, 1995). Toscano (Gatteschi, Arretini, 1989); di acidi. In Andalusia, su suoli calcarei, Courtesy Editors 26 Foggi B., Cartei L., Pignotti L., La vegetazione dell’Isola di Pianosa (Arcipelago Toscano, Livorno) of

lenticus e macchie basse a rosmarino. hyposigmetum della sommità delle costiero, da Juniperus turbinata, anche in Questi tipi di vegetazione sono talvolta coste (fig. 10); rinnova­zione. Tra le due tipologie, quella sostituiti o dominati da impianti più o Teucrio fruticanti-Junipereto turbi­natae mag­gior­mente rappre­sentata nell’isola è

Courtesy meno naturalizzati di Pinus halepensis sigmetum, che ha nelle boscaglie costiere nettamente la seconda. (fig. 9). il tipo di vegeta­zione maggiormente Queste formazioni forestali sono ri­ Lungo le coste si rinvengono vari evoluto (fig. 11). feribili all’associazione Pistacio lenti­sci- tipi di vegetazione che entrano in contatto Pinetum halepensis, mentre il sotto­bosco Editors spaziale, anche su piccole superfici, e che CARTOGRAFIA DELLA VEGE­ legnoso è interpretabile come un mosaico of vanno a costituire l’ipogeosigmeto delle TAZIONE di Coronillo valentinae-Rosmarinetum­ coste rocciose. Questi tipi di vegetazione officinalis e Pistacio lentisci-Pinetum seriale, in genere serie costituite­ da un Boschi halepensis pistacietosum­ lentisci. solo tipo di vegetazione, rappresenta­

Courtesy no uno degli aspetti più caratteristici Le formazioni forestali di Pianosa, Boscaglie e macchie dell’isola. Il paesaggio delle coste roc­ ben riconoscibili su ortofoto aerea sono ciose è quindi rappresentato dai seguenti state ulteriormente classificate in base Boscaglie e macchie di sclerofille hypo­geosigmeti: alla loro struttura verticale osservata in sempreverdi sono situate in uno stretto Editors Limonio planasiae-Crithmo mari­timi campagna, in particolare sulla presenza bordo costiero e circondano la parte of hyposigmetum delle stazio­ ni­ rocciose, o assenza di sottobosco legnoso. La spe­ centrale in passato coltivata e pascolata. verticali o pianeggianti­ (fig. 10); cie arborea dominante è sempre Pinus La classificazione al secondo livello Sileno sedoidis-Frankenieto pulve­ru­ halepensis, mentre nel sottobosco la è basata sul tipo fisionomico dominante, lentae hyposigmetum delle piccole con­ mag­­giore copertura­ è effettuata da Ro­ in accordo ad Arrigoni (1996a, 1996b),

Courtesy che di accumulo di sabbia e sale (fig. 10); sma­rinus offici­nalis, Pistacia lentiscus­ mentre quella del terzo livello sul grado Euphorbio pineae-Helichryseto litorei e talvolta, in pros­simità del margine di copertura legnosa. Nelle formazioni a copertura discontinua, le radure tra alberelli e arbusti possono essere occu­ Editors pate, oltre che da suolo nudo e roccia of affiorante, da prati, suffruticeti, e/o dai prati effimeri annui non cartografati.

Boscaglie Courtesy Formazioni a dominanza di alberelli sclerofillici sempreverdi, con altezza media di circa 3 m. Le boscaglie situate

Editors lungo il margine costiero roccioso, a

of dominanza di Juniperus turbinata e a codominanza di Juniperus turbinata e Pistacia lentiscus, rappresentano forma­ zioni vegetazionali molto diffuse nella parte centro-orientale e meridionale Courtesy del bacino mediterraneo, facies termo­ Fig. 8 – Transetto della vegetazione presente nelle aree più interne dell’isola, su coltivi e xerofila della vegetazione mediterranea­ pascoli abbandonati, riferibile al Cyclamino repandi-Querceto ilicis sigmetum. climax. Data la loro rarità nel Mediter­

Editors raneo occidentale e setten­trionale, dove

of sono situate solo in alcuni tratti costieri e/o sulle pendici meridionali calde e secche, costituiscono uno degli aspetti vegetazionali di maggior importanza dell’Arcipelago Toscano e sono segna­ Courtesy late nell’Allegato 1 della Direttiva CEE 92/43 come habitat di interesse conserva­ zionistico primario.

Editors A Pianosa sono stati osservati gi­ nepri di notevole dimensione che vanno of a costituire delle formazioni chiuse e molto dense, di notevole svilup­po sia in superficie che in altezza e, almeno nell’ambito delle isole toscane e della

Courtesy costa tirrenica, di grande pregio pae­ saggistico. Le formazioni chiuse sono riferibili all’associazione Teucrio fruti­ cantis-Juniperetum turbinatae, mentre Editors of

Fig. 9 – Transetto di impianto, più o meno naturaliforme, di Pinus halepensis, con macchie e boscaglie di sclerofille sempreverdi in sottobosco. Courtesy Editors Braun-Blanquetia, vol. 43, 2008 27 of

in versanti fortemente inclinati ed in stazioni semirupestri, ad altitudini com­ prese fra 800 e 1200 m, è stata rilevata

Courtesy la presenza di cenosi miste a P. hale- pensis e J. phoenicea, interpretate­ come raggruppamenti climax in quanto in tali condizioni edafo-stazionali l’evoluzione Editors della foresta di leccio (Q. rotundifolia) of risulta impossibile (Cua­tre­casas, 1928; Torres et al., 1999). Anche a Pianosa, in prossimità del mar­gine costiero roccioso, è stato osser­vato P. halepensis insieme

Courtesy al ginepro (Juniperus­ turbinata), con cui entra perciò in competizione per l’utilizzo­ delle risorse. La vegetazione forestale di Pianosa Editors può essere quindi considerata come of dominata da un’unica specie, Pinus halepensis, che entra a far parte di varie formazioni, da quelle più semplici, come Fig. 10 – Transetto della vegetazione dei litorali rocciosi degradanti verso il mare. i suffruticeti a elicriso, fino a formare

Courtesy boschetti in gran parte dovuti alla ri­ naturalizzazione di antichi rimboschi­ menti. Da tenere presente che le pinete delle Isole Tremiti, la cui associazione Editors di riferimento è stata da noi adottata, of sono considerate, dagli autori citati in precedenza, completamente spontanee. In base a queste informazioni, in­ terpretiamo le pinete di pino d’Aleppo di Pianosa, formazioni in via di espan­sione Courtesy a partire da rimboschimenti effettuati in periodi diversi e presumibilmente­ con popolazioni di diversa origine: sono state

Editors infatti osservate alcune nette differenze

of in caratteri morfologici (foglie, ritidoma) e di portamento. Dai nuclei originari impiantati, il pino si sarebbe successiva­ mente largamente diffuso in tutta l’isola anche grazie alla presumibile differente Courtesy plasticità ecolo­gica dovuta alle varie popolazioni utilizzate. A questo riguardo si segnala che è in corso uno studio, da

Editors parte del Dipartimento di Biologia Ve­

of getale sulla variabilità genetica del pino d’Aleppo a Pianosa per poter risalire alle popolazioni geneticamente più vicine. Fig. 11 – Transetto della vegetazione delle coste rocciose alte, a strapiombo sul mare.

Courtesy IL PAESAGGIO VEGETALE quelle aperte ai mosaici di Teu­crio guro ovati-Avenetum barbatae, aggrup­ fruti­cantis-Juniperetum turbinatae e pa­mento a Avena sterilis, aggruppamento L’isola è piatta e presenta coste roc­ Catapo­dio balearicae-Plantaginetum a Bromus diandrus ssp. maximus) e prati

Editors ciose talvolta a picco sul mare, talvolta weldeniae. bienni e perenni subnitrofili (aggrup­ degradanti a formare tavolati in leggera Verso l’interno dell’isola il ginepro pamento a Foeni­culum vulgare ssp. of pendenza; una sola piccola area presenta si fa più raro e le specie più rappresentate piperitum, Convolvulo arvensis-Dau­ substrati sabbiosi. In queste condizioni nelle formazioni di boscaglia (spesso ce­tum maximi, Thapsio garganicae- la vegetazione climacica è rappresentata disposti in piccoli nuclei su macìe, Asphodeletum ramosi). da un unico tipo di vegetazione che, in accumuli di pietre tolte dai campi per il Solo due piccole aree, una situata

Courtesy funzione dei dati bioclimatici, è riferi­ dissodamento e la messa a coltura), sono in località Grotta delle Vacche e l’altra bile alla serie nord tirrenica, climatofila lentisco e alaterno (Rhamnus alaternus tra Il Cardon e Punta del Segnale (im­ termo­mediterranea­ secca, neutrofila del L.), spesso accompagnati da vecchi ulivi, pianto artificiale) sono state cartografate­ leccio, che viene riferita al Cyclamino superstiti degli antichi impianti. come boscaglia a copertura continua a Editors repandi-Querceto ilicis sigmetum (fig. Queste formazioni sono riferibili dominanza di leccio, riferibili al Pistacio of 8). Nell’isola non si rinvengono lembi al Pistacio lentisci-Pinetum halepensis lentisci-Pinetum quercetosum ilicis. Non di lecceta ma solo stadi di degradazione, pistacie­­ tosum­ lentisci, in mosaico nelle è stato invece possibile carto­grafare i lec­ rappresentati da macchie alte a Pistacia aree aperte con prati annui nitrofili (La­ ci di Poggio alla Quercia, citati da Bal­dini Courtesy Editors 28 Foggi B., Cartei L., Pignotti L., La vegetazione dell’Isola di Pianosa (Arcipelago Toscano, Livorno) of

prati annui e prati bienni-perenni. Distr. in Italia: comune in tutte le regioni Ecologia: prati aridi, incolti, margini di Le attività della colonia penale centro-meridionali. A nord, presente vie e di campi (Pignatti, 1982). agricola sono state soprattutto le colture solo in Liguria, Friuli-Venezia Giulia ed

Courtesy erbacee ed i pascoli. Alcuni impianti Emilia-Romagna (Pignatti, 1982; Conti Galactites elegans (All.) Soldano arborei (vigneto, oliveto, frutteto), et al., 2005). Reperti: prato ex coltivo, tra Torretta attualmente­ in stato di abbandono si Distr. in Toscana: in passato indicata per Vecchia e il cimitero, 14/5/06, Cartei trovano nei pressi del paese. La colti­ l’area mediterranea della regione (Ca- L., Pignotti L. Editors vazione dell’olivo era però ampiamente ruel, 1860-64) comprese le Isole d’Elba Distr. gen.: specie steno-mediterranea of diffusa in passato, come viene riportato e Giglio, sulle colline intorno a Firenze (Pignatti, 1982). in un censimento voluto da Napoleone e nel Valdarno (Baroni, 1897-1908). Più Distr. in Italia: Liguria e regioni penin­ nel 1814 (Zuccagni-Orlandini, 1836; recentemente, riportata per l’area apua­ sulari, comprese le isole maggiori (Conti Sommier, 1909-10) e come testimoniano na, per vari rilievi preappenninici e per et al., 2005).

Courtesy i numerosi esemplari, più o meno insel­ alcune località costiere, nonché per altre Distr. in Toscana: presente in tutta l’area vatichiti, che si ritrovano nelle macchie isole dell’Arcipelago Toscano [Giglio mediterranea della regione. Nell’Arci­ e nelle boscaglie. (Baldini, 1998), Gorgona (Gori, 1993)]. pelago Toscano, era finora nota per l’Elba Le specie erbacee rilevate nei prati Ecologia: campi, pascoli, incolti (Pig- (Fos­si Innamorati, 1989), Giglio (Bal­ Editors ex-pascoli/coltivi, in netta maggioranza natti, 1982). dini, 1998) e Giannutri (Baldini, 2001). of nitrofile, sono distribuite in rapporti di Ecologia: incolti, ruderi, margini di vie dominanza/codominanza molto varia­ Ophrys apifera Hudson (Pignatti, 1982). bili da punto a punto; ciò determina Reperti: prato ex coltivo, tra Cala una fine e intricata mosaicatura di aree dell’Alga e Il Marchese, 15/5/06, Cartei Calamagrostis epigejos (L.) Roth

Courtesy che, sebbene dal vero possano risultare L., Pignotti L. Reperti: frutteto abbandonato, presso il circoscrivibili e attribuibili a una o due Distr. gen.: specie mediterraneo-atlan­ paese, 10/5/06, Cartei L., Pignotti L. (FI). specie dominanti, non è stato possibile tica, diffusa verso nord fino all’Irlanda, Distr. gen.: specie eurosibirica (Pignatti, cartografare a causa della loro ridotta verso est fino in Crimea e in Turchia set­ 1982) diffusa in gran parte dell’Europa, Editors estensione (minore dell’area minima tentrionale lungo le coste del Mar Nero, ma rara nel sud-ovest (Clarke, 1980). of cartografabile di 500 mq) e del loro con presenze isolate in Siria, Giordania Distr. in Italia: presente in tutte le regioni, identico aspetto mostrato su foto aerea. e coste iraniane del Mar Caspio (Soó, ma con distribuzione lacunosa (Pignatti, Lo studio sintassonomico ci porta 1980; Meusel et al., 1965; Rossi, 2002). 1982; Conti et al., 2005). a descrivere questi prati come mosaici Distr. in Italia: presente in tutte le regioni Distr. in Toscana: in passato conosciuta di prati annui nitrofili (Laguro ovati- (Conti et al., 2005). solo per l’Appennino lucchese, San Courtesy Avenetum barbatae, aggruppamento a Distr. in Toscana: in passato veniva indi­ Rossore, il Monte Amiata (Caruel, Avena sterilis, aggruppamento a Bromus cata per numerose località della regione, 1860-64) e la Val di Nievole (Baroni, diandrus ssp. maximus) e prati bienni sia costiere che interne, preappenniniche 1897-1908). Più recentemente, confer­

Editors e perenni subnitrofili (aggruppamento e appenniniche, nonché per le Isole di ma­ta in vari rilievi preappenninici e

of a Foeniculum vulgare ssp. piperitum, Capraia (Caruel, 1860-64), Elba e Giglio appenninici e in diverse zone umide, sia Convolvulo arvensis-Daucetum maxi- (Baroni, 1897-1908). Più di recente, costiere che interne. Finora non segnalata mi, Thapsio garganicae-Asphodeletum l’ampia diffusione della specie nella nell’Arcipelago Toscano. ramosi). Toscana peninsulare è stata nuovamente Ecologia: radure, boscaglie, luoghi umidi attestata, mentre nell’Arci­pelago Tosca­ e ambienti disturbati (Pignatti, 1982; Courtesy Formazioni di erbe psammofile no O. apifera era stata finora confermata Clarke, 1980). solo al Giglio (Baldini, 1998). A Pianosa le aree sabbiose litorali Ecologia: prati, garighe, arbusteti e Tyrimnus leucographus (L.) Cass.

Editors e le relative caratteristiche formazioni boschi aperti, da asciutti a mediamente Reperti: Prati ex coltivi, presso Il Giudi­

of vegetazionali sono rare e di ridotta di­ umidi, su substrato calcareo, dal livello ce, 13/5/06, Cartei L., Pignotti L. (FI). mensione. È stata mappata solo quella di del mare fino a 1400 (-1500) m (Pignatti, Distr. gen.: specie steno-mediterranea Cala Giovanna, mentre un’altra degna di 1982; Rossi, 2002). (Pignatti, 1982). nota, quella di Porto Romano, è risultata Distr. in Italia: presente nelle regioni inferiore all’area minima cartografabile. Tragopogon porrifolius L. ssp. por- centro-meridionali (Conti et al., 2005). Courtesy Non è stato ritenuto possibile rilevare rifolius Distr. in Toscana: specie in passato alcuna fitocenosi, né tanto meno indivi­ Reperti: oliveto abbandonato, presso Il conosciuta per la Maremma livornese duare rapporti di dominanza tra le specie, Sembolello, 9/5/06, Cartei L., Pignotti e grossetana e, nell’Arcipelago, per

Editors prevalentemente erbacee, presenti. L. (FI). Ca­praia, , Elba, Giannutri e APPENDICE FLORISTICA Distr. gen.: specie euro-mediterranea (Pi­ Giglio (Caruel, 1860-64; Baroni, 1897- of gnatti, 1982); forse nativa della regio­ne 1908). Più recentemente la sua presenza Nuove segnalazioni per l’Isola di me­di­terranea centrale e orientale, col­ti­ è stata confermata sia in Maremma che Pianosa va­ta nella maggior parte dell’Europa e nell’Ar­cipelago, per Capraia (Foggi lar­ga­mente naturalizzata (Richardson, et al., 2001), Giglio (Baldini, 1998) e

Courtesy Lathyrus annuus L. 1976). Giannutri (Baldini, 2001). Reperti: Vigneto abbandonato, presso il Distr. in Italia: presente in tutte le regioni Ecologia: Luoghi aperti e abbandona­ paese, 12/5/06, Cartei L., Pignotti L. (FI). tranne che in Val d’Aosta e Trentino-Alto ti, suoli sabbiosi o rocciosi (Amaral Distr. gen.: sud Europa, dalla Penisola Adige (Conti et al., 2005). Franco, 1976). Editors Iberica al Caucaso, Asia centrale e sud- Distr. in Toscana: diffusa in tutto il territo­ of occidentale, Nord Africa e Macaronesia rio toscano peninsulare. Nell’Arci­pelago Plantago lagopus L. (Azzorre, Canarie, Madeira) (Gallego, Toscano, era finora nota solo per l’Elba Reperti: bordo strada, tra Punta Secca 1999). (Fossi Innamorati, 1989). e Cala del Bruciato, 14/5/05, Cartei L., Foggi B. (FI). Courtesy Editors Braun-Blanquetia, vol. 43, 2008 29 of

(2000), perché presenti in modo troppo da solo uno o due individui con chiome queste formazioni sono distribuite in discontinuo all’interno della pineta. molto ampie. Le formazioni a copertu­ modo molto discontinuo e frammentario, ra discontinua che vanno a costituire tra ampi spazi di roccia nuda.

Courtesy Mosaici di boscaglie e macchie sono state cartografate nei pressi di In posizione appena più interna Marina del Marchese e del Golfo della rispetto ai suffruticeti a Crithmum Le boscaglie-macchie a codomi­ Botte e sono riferibili a mosaici di Eu- maritimum­ e Limonium planasiae, ma nanza di Juniperus turbinata e Rosma­ phorbio pineae-Helichrysetum litorei sempre su roccia affiorante, si trovano Editors rinus officinalis possono essere interpre­ thymelae­tosum hirsutae, prati annui le forma­zioni a copertura discontinua of tate come mosaici di Teucrio fruticantis- nitrofili (Laguro ovati-Avenetum bar- a dominan­za di Helichrysum litoreum. Juniperetum turbinatae e Coronillo batae, aggrup­pamento a Avena sterilis, Sono descrivibili come mosaici di Eu­ valentinae-Rosmarinetum officinalis; aggrup­pamento a Bromus diandrus phor­bio pineae-Helichrysetum litorei nelle radure delle corrispondenti­ forma­ ssp. maxi­mus) e prati bienni e perenni helichrysetosum­ litorei, e pratelli alo-

Courtesy zioni a copertura discon­tinua si trovano subnitrofili (aggruppamento aFoenicu ­ subnitrofili Catapodio( balearicae-Plan­ le cenosi del Catapodio balea­ricae- lum vulgare ssp. piperitum, Convolvulo ta­ginetum weldeniae, Sileno sedoi­dis- Plantaginetum weldeniae. Le boscaglie arvensis-Daucetum maximi, Thapsio Frankenie­ ­tum pulverulentae). a codominanza di Pistacia lentiscus e garganicae-Asphodeletum ramosi). Altre formazioni suffruticose a Editors Cistus monspe­liensis, Pistacia lentiscus copertura discontinua, sempre a domi­ of e Rosmarinus officinalis, Pistacia lentis- Fruticeti, suffruticeti, prati nanza di Helichrysum litoreum, sono cus e Cistus creticus ssp. eriocephalus situate su suoli più profondi e più ricchi possono essere invece interpretate come Tre tipologie caratterizzate da al­ di nutrienti rispetto alle precedenti, mosaici di Pistacio lentisci-Pinetum trettante e differenti forme di crescita, nella stretta striscia di terra che porta a

Courtesy halepensis pistacie­tosum lentisci e quali frutici, suffrutici ed erbe, sono Il Marchese, in aree in passato adibite Coronillo valentinae-Rosmarinetum risultate da foto aerea difficilmente a coltivazione o pascolo. In questo officinalis; nelle radure, prati annui distinguibili tra loro e perciò riunite al caso riteniamo di interpretare le cenosi nitrofili (Laguro ovati-Avenetum­ bar- primo livello e separate al secondo. dell’Euphorbio pineae-Helichrysetum Editors batae, aggruppamento a Avena sterilis, litorei helichrysetosum litorei in mosaico of aggruppamento a Bromus diandrus­ ssp. Fruticeti con i prati annui nitrofili (Laguro ovati- maximus) e prati bienni e peren­ni sub­ Avenetum barbatae, aggrup­pa­mento­ a nitrofili (aggruppamento a Foe­ni­culum I fruticeti si presentano sia sotto Avena sterilis, aggruppamento a Bromus vulgare ssp. piperitum, Convolvulo forma di aree all’interno dei campi diandrus ssp. maximus) e i prati bienni arvensis-Daucetum maximi, Thap­sio abban­­donati, che di formazioni lineari e perenni subnitrofili (ag­gruppamento­ Courtesy garganicae-Asphodeletum ramo­si), (siepi) per lo più situate lungo i muri a a Foeniculum vulgare ssp. piperitum, Laguro ovati-Trifolietum scabri. secco che fiancheggiano le mulattiere e Convolvulo arvensis-Dauce­tum maxi- circondano i campi; in tutte le situazioni mi, Thapsio garganicae-Asphodeletum

Editors Macchie la specie dominante è il rovo (Rubus ramosi). L’influenza dell’aerosol marino

of ulmifolius). Non sono stati effettuati è comunque rile­vante e determina la pre­ Formazioni medio-basse, d’altezza rilevamenti fitosociologici in questa senza di molte delle specie alofile rilevate media stimata in 0,8 m, dominate da tipologia. nelle formazioni del margine costiero. arbusti sclerofillici sempreverdi, prin­ cipalmente rosmarino (Rosmarinus Suffruticeti Prati Courtesy officinalis), lentisco, coronilla (Coronilla valentina) e, nelle aree ex-coltivate/ Le formazioni dominate dalla for­ La tipologia che occupa la maggiore pascolate, cisti (Cistus monspeliensis ma di crescita “suffrutice” (Arrigoni, superficie dell’isola è quella dei prati,

Editors e Cistus creticus ssp. eriocephalus) e 1996a, 1996b) presentano generalmente mosaici di prati annui e prati bienni-

of timelea (Thymelaea hirsuta). Le macchie copertura discontinua, e radure occupate perenni a copertura continua, situati nelle a dominanza di Rosmarinus officinalis, a da suolo nudo, roccia affiorante, prati aree coltivate e pascolate all’epoca della codominanza di Rosmarinus officinalis annuali e perenni. Per l’impossibilità colonia penale agricola. e Cistus monspeliensis, Rosmarinus di distinguere, alla scala di rappresen­ La cessazione delle pratiche agro- officinalise Cistus creticus ssp. erioce­ ta­zione prescelta e in funzione della pastorali non è avvenuta contempo­ Courtesy phalus, Pistacia lentiscus e Rosmarinus risolu­zione delle foto aeree, le aree raneamente in tutto il territorio. I primi officinalis, sono riferibili al Coronillo unifor­me­mente coperte da questa forma appezzamenti ad essere stati abban­ valentinae-Rosmarinetum officinalis, di crescita, la tipologia è definita come donati, intorno alla metà degli anni ’80,

Editors mentre le macchie a dominanza di Cistus un mosaico di più tipi fisionomici. sono stati quelli della parte settentrionale monspeliensis e di Cistus creticus ssp. I suffruticeti a dominanza di Crith- dell’isola, dove le piante legnose in rico­ of eriocephalus, sono state descritte come mum maritimum e Limonium plana­siae lo­nizzazione, quali pino d’Aleppo (Pinus aggruppamento a Cistus monspeliensis; sono situati presso il margine roccioso halepensis), lentisco (Pistacia lentiscus), nelle radure delle corrispondenti forma­ costiero, appena sopra il livello del timelea (Thymelaea hirsuta) ed elicriso zioni aperte sono presenti le cenosi del mare e perciò direttamente esposti (Helichrysum litoreum), già presentano

Courtesy Laguro ovati-Trifolietum scabri. a vento, aerosol marino e spruzzi di una copertura relativamente alta, in con­ Le piante di timelea sono tipica­ acqua salata. Sono descrivibili come fronto alla situazione osser­vabile negli mente distribuite nello spazio in piccoli mosaici delle formazioni casmofitiche ex-coltivi/pascoli della parte centrale e numerosi aggregati, spesso costituiti e litofitiche aeroaline delCrithmo mari­ e meridionale, in uso fino a tempi più Editors timi-Limonietum planasiae e dei pratelli recenti; nel primo caso le aree sono state of alo-subnitrofili Sileno( sedoidis-Franke­ perciò attribuite alle macchie a copertura nie­tum pulverulentae e Catapodio balea­ discontinua a dominanza di timelea, ricae-Plantaginetum weldeniae). Tutte mentre nel secondo caso ai mosaici di Courtesy Editors 30 Foggi B., Cartei L., Pignotti L., La vegetazione dell’Isola di Pianosa (Arcipelago Toscano, Livorno) of

(Caruel, 1860-64; Baroni, 1897-1908). gna­lata in tutte le isole dell’Arcipelago Più recentemente, ne è stata confermata Toscano. Spiranthes spiralis (L.) Chevall. la presenza in numerose località costiere Ecologia: terreni incolti e aridi (Pignatti, Reperti: Pratello tra la macchia, tra Gol­

Courtesy e nelle due suddette isole (Foggi et al., 1982). fo della Botte e Marina del Marchese, 2001, Fossi Innamorati, 1989). 20/10/2004, Cartei L. (HOR). Ecologia: paludi e prati salmastri (Sno- Rapistrum rugosum (L.) Arcang. Distr. gen.: specie europeo-caucasica, gerup, 1980). Reperti: Prato ex coltivo, presso Il Giu­ presente nell’Europa meridionale, Editors dice, 10/5/06, Cartei L., Pignotti L. (FI). occidentale e centrale, verso nord fino of Riconferme di antiche segnalazioni Distr. gen.: Europa centrale e meridio­ alla Danimarca (Pignatti, 1982; Webb, nale, Nord Africa, Asia sud-occidentale, 1980); presente anche in Africa setten­ Carex distachya Desf. avven­ tizia­ in molte altre parti del mondo trionale (Tunisia e Algeria, Rossi 2002). Reperti: Boscaglia a Juniperus turbinata, (Catalán, 1993). Distr. in Italia: segnalata in tutte le regioni

Courtesy Punta Brigantina, 11/4/05, Cartei L., Distr. in Italia: comune in tutte le regioni (Conti et al., 2005). Foggi B., Pignotti L. (Conti et al., 2005). Distr. in Toscana: in passato, data per Distr. gen: Europa meridionale, prin­ Distr. in Toscana: comune nell’area diffusa su tutto il territorio regionale cipalmente nell’area mediterranea, mediterranea della regione e presente (Caruel, 1860-64) e, nell’Arcipelago, Editors Balcani, Nord Africa (Nilsson, 1985). nell’Arcipelago Toscano, dove è stata per le Isole d’Elba e di Pianosa (Baroni, of Distr. in Italia: comune in tutte le regioni confermata di recente solo nelle isole 1897-1908). Più di recente, confermata centro-meridionali comprese Sicilia e del Giglio (Baldini, 1998) e di Gorgona sul continente in diverse aree, come Sardegna; a nord presente in Liguria, (Gori, 1993). il distretto apuano (Ferrarini et al., Ve­ne­to, Piemonte e non confermata Ecologia: ruderi, terreni incolti e aridi, 2001), il Monte Pisano (Del Prete et onti ignatti rrigoni

Courtesy in Friuli-Venezia Giulia (C et al., pascoli, bordi di vie (P , 1982). al., 1991), Monsummano (A , 2005). 2003), il Monteferrato (Biagioli et al., Distr. in Toscana: diffusa principalmente Kickxia commutata (Bernh. ex Rchb.) 2002), il padule di Fucecchio (Tomei, nei luoghi boschivi dell’area mediter­ Fritsch Cenni, 1986), la Val di Farma (Chiarucci Editors ranea della regione. Nell’Arci­pelago Reperti: prato ex coltivo, presso Cala et al., 1993), il Monte Leoni (Selvi, of Toscano, presente nelle Isole del Giglio di Biagio, 13/5/06, Cartei L., Pignotti 1998) e in varie località costiere, come (Baldini, 1998), di Giannutri (Arrigoni L. (FI). la Macchia Lucchese (Arrigoni, 1990), il e Di Tom­maso, 1981) e di Gorgona Distr. gen.: regione mediterranea, dalla Parco della Maremma (Arrigoni, 2003) (Gori, 1993). Bulgaria sud-orientale alla Francia oc­ e l’Argentario (Baldini, 1995). Ecologia: leccete, macchie, radure (Pig- cidentale (Fernandes, 1972). Ecologia: prati e pascoli, pinete, garighe, Courtesy natti, 1982). Distr. in Italia: presente, seppur spora­ su suoli da alcalini a moderatamente dica, in tutte le regioni centro-meridio­ acidi, da asciutti a umidi, fino a 1000 m Cerastium semidecandrum L. nali, isole comprese; a nord presente di quota (Rossi, 2002).

Editors Reperti: pratello terofitico, Il Marchese, in Emilia-Romagna, Liguria e Veneto

of 10/4/05, Cartei L., Foggi B., Pignotti (Conti et al., 2005). Minuartia hybrida (Vill.) Schisck L. (FI). Distr. in Toscana: riportata per numerose Reperti: pratello terofitico, presso Il Distr. gen.: Europa, Asia occidentale, località sia interne che costiere. Nel­ Sembolello, 12/4/05, Cartei L., Foggi Nord Africa, naturalizzata in Nord Ame­ l’Arci­pelago Toscano, segnalata in tutte B., Pignotti L. (FI). rica (Nogueira, Rico, 1990) le isole eccetto Montecristo. Distr. gen.: Europa centrale, occiden­ Courtesy Distr. in Italia: comunissimo in tutte le Ecologia: pascoli e terreni incolti aridi, tale e meridionale, Russia meridionale, regioni (Pignatti, 1982; Conti et al., campi (Pignatti, 1982). Crimea e Asia sud-occidentale fino al­ 2005). l’Af­gha­nistan (Favarger, Mont­serrat,

Editors Distr. in Toscana: ampiamente diffusa Ajuga iva (L.) Schreb. 1990).

of nell’area mediterranea della regione e Reperti: prato arbustato ex coltivo, tra il Distr. in Italia: presente in tutte le regioni indicata in varie località dell’Appennino. paese e Il Sembolello, 12/5/06, Cartei (Conti et al., 2005); molto diffusa nella Presente anche nelle altre isole dell’Ar­ L., Pignotti L. (FI). zona mediterranea; limitata ai versanti cipelago Toscano, benché non conferma­ Distr. gen.: Europa meridionale (Ball, aridi sulle Alpi e assai rara nella Pianura ta a Capraia (Foggi et al., 2001) e Gian­ 1972). Padana (Pignatti, 1982). Courtesy nutri (Baldini, 2001). Distr. in Italia: presente nelle regioni Distr. in Toscana: in passato conosciuta Ecologia: ambienti aridi e soleggiati su centro-meridionali, soprattutto sul ver­ per numerosi settori della regione, sia ogni tipo di substrato (Pignatti, 1982). sante tirrenico, isole comprese, tranne costieri che interni, molti dei quali con­

Editors Sagina apetala Ard. le Marche; dubbia in Umbria; a nord fermati. Nell’Arcipelago, fu raccolta da Reperti: Pratello terofitico, campo spor­ presente solo in Liguria (Pignatti, 1982; Sommier anche all’Elba e a Monte­cristo, of tivo presso il paese, 9/4/05, Cartei L., Conti et al., 2005). ma da allora non è più stata osservata Foggi B., Pignotti L. (FI). Distr. in Toscana: in passato riportata (Paoli e Romagnoli, 1976; Fossi Inna- Distr. gen.: Europa, Nord Africa, Asia per numerose località dell’area medi­ morati, 1983). sud-occidentale, Nord America, Maca­ terranea della regione e per le Isole Ecologia: incolti aridi, su substrato

Courtesy ronesia. Introdotta in America meridio­ di Pianosa ed Elba (Caruel, 1860-64; calcareo (Pignatti, 1982). nale e in molti altri luoghi del mondo Baroni, 1897-1908). Più recentemente, Vicia pubescens (DC.) Link (Montserrat Martí, Mont­serrat Martí, indicata solo per il promontorio dell’Ar­ Reperti: pratelli nelle radure tra macchie 1990). gentario (Baldini, 1995), il Monte Leoni e boscaglie presso Il Cardon, 13/5/06, Editors Distr. in Italia: diffusa in tutte le regioni (Selvi, 1998) e il Parco della Maremma Cartei L., Pignotti L. (FI). of (Conti et al., 2005). (Arrigoni, 2003). Distr. gen.: Europa meridionale, Cau­ Distr. in Toscana: ampiamente distribuita Ecologia: prati aridi, pascoli, terreni caso, Asia minore, Siria, Africa nord- nell’area mediterranea della regione. Se­ incolti (Pignatti, 1982). occiden­tale e Macaronesia (Romero Courtesy Editors Braun-Blanquetia, vol. 43, 2008 31 of

Distr. gen.: Europa meridionale (Char- Zarco, 1999) pre­senti e gli elementi di maggiore ter, Cartier, 1976). Distr. in Italia: presente nelle regioni rarità e/o di importanza geobotanica e Distr. in Italia: presente nelle regioni centro-meridionali, soprattutto sul ver­ naturalistica.

Courtesy centro-meridionali, comprese Sicilia e sante tirrenico, isole comprese, tranne L’indagine fitosociologica ha por­tato Sarde­gna. A nord presente solo in Veneto nelle Marche e in Molise; dubbia in all’individuazione di 24 comu­nità, in­ e non confermata per la Liguria (Conti Umbria; a nord presente solo in Liguria terpretate a rango d’associa­zione o di et al., 2005) (Pignatti, 1982; Conti et al., 2005). sottoassociazione; di queste, 4 risultano Editors Distr. in Toscana: in passato indicata Distr. in Toscana: in passato è stata nuove per la scienza. Si tratta in gran parte of per l’area mediterranea della regione segnalata in molte località lungo tutta la di comunità vegetali poco cono­sciute per (Marem­ma livornese e grossetana) e fascia litoranea e nelle Isole di Capraia, l’Italia e per la Toscana in particolare, il per la sola Isola di Giannutri (Caruel, Giannutri, Giglio (Caruel, 1860-64; cui rilevamento ed analisi per l’Isola di 1860-64). Più recentemente, riportata per Baroni, 1897-1908). Più recentemente, Pianosa fornisce un importante contri­

Courtesy alcuni rilievi preappenninici, per varie confermata per questi luoghi, è stata buto alla conoscenza del patrimonio località costiere e, nell’Arcipelago, per inoltre rinvenuta all’Argentario (Baldini, vegetazionale dell’Arci­pe­lago Toscano. le Isole di Capraia (Foggi et al., 2001) 1995), nelle Isole Elba, Gorgona, Mon­ I risultati migliori che escono da ques­ e Giglio (Baldini, 1998), mentre non è tecristo (Fossi Innamorati, 1983; Gori, to studio e a cui si deve guardare con Editors stata confermata a Giannutri (Baldini, 1993; Paoli, Romagnoli, 1976) e, più maggior interesse, sono quelli rela­tivi of 2001). all’interno, sul colle di Monsummano alla cartografia della vegetazione e alla Ecologia: pascoli aridi, incolti (Pignatti, (Arrigoni, 2003). definizione delle unità vegeta­zionali 1982). Ecologia: campi e pascoli aridi (Pignatti, individuate e cartografate. Tali unità, 1982) descritte sia negli aspetti fisio­nomico-

Courtesy Hippocrepis ciliata Willd. strutturali che sintasso­nomici, portano Reperti: Bordo strada, tra Torretta Vec­ Juncus acutus L. un ricco contenuto informativo che per­ chia e Punta del Libeccio, 14/5/06, Cartei Reperti: pozze temporanee sul litorale mette un loro riconoscimento in campo L., Pignotti L. (FI). roccioso, tra Punta Secca a Cala del ed una loro caratterizzazione floristico­ - Editors Distr. gen.: regione mediterranea e Bruciato, 14/10/05, Cartei L., Foggi B. ecologica. Inoltre, la legenda delle unità of Crimea (Talavera, Domínguez, 2000). Distr. gen.: regione mediterranea ed fisiono­mico-strutturali è stata compilata Distr. in Italia: comune in Italia centro- Euro­pa atlantica, a nord fino all’Irlanda seguendo i caratteri di “consi­stenza” che meridionale, comprese Sicilia e Sarde­ (Snogerup, 1980). Zonneveld (1988b) definisce come fon­ gna. A nord presente con certezza solo Distr. in Italia: presente in tutte le regioni damentali di un documento cartografico. in Liguria (Pignatti, 1982; Conti et al., affacciate sul mare (Conti et al., 2005). Le informazioni fornite da questo lavoro Courtesy 2005) Distr. in Toscana: in passato comunis­ riguardano il paesaggio vegetale sotto Distr. in Toscana: in passato indicata sima su tutto il litorale toscano, ma vari aspetti e a vari livelli di scala spazia­ per la Maremma livornese e grossetana, indicata anche per diverse località le. Le metodologie impiegate, descritte

Editors com­pre­so il promontorio dell’Argentario dell’interno (Volterra, Siena, Val d’Or­cia, passo passo e dettagliatamente, sono in

of (Ca­ruel, 1860-64; Baroni, 1897-1908). Monte Amiata, Val di Chiana, Impruneta, gran parte riproducibili e verificabili nel­ Più recentemente, la sua presenza è stata Monteferrato); nell’Arci­pelago Toscano, le loro parti. Il documento cartografico, con­fermata in tre località: Argentario era conosciuta per Capraia, Elba, Giglio, realizzato in formato digitale vettoriale (Bal­dini, 1995), Monte Leoni (Selvi, Gorgona e Pianosa (Caruel, 1860-64; ed inserito in un GIS, è aggiornabile 1998) e Parco della Maremma (Arri- Baroni, 1897-1908). Più recentemente, in tempi rapidi, con relativa facilità di Courtesy goni, 2003). Finora non conosciuta per risulta confermata l’ampia diffusione esecuzione e con basso impiego di mezzi l’Arcipelago.­ della specie lungo il litorale, la presenza e risorse. Inoltre, gli attributi contenuti Ecologia: pascoli e coltivi asciutti, luoghi al Monteferrato (Biagioli et al., 2002) nel database della vegetazione, strutturati

Editors ruderali, preferibilmente con substrato e anche la presenza nelle altre isole in modo gerar­chico-inclusivo, possono alavera omín of calcareo­ e marnoso (T , D ­ dell’Arcipelago Toscano. essere utilizzati,­ al livello di dettaglio guez, 2000). Ecologia: sabbie marittime; più raramen­ che gli obiettivi e la scala di lavoro e di te, nell’interno su suoli saturi d’acqua o rappre­sentazione grafica impongono, in Juncus maritimus Lam. salmastri (Snogerup, 1980). analisi ambientali di vario tipo, condotti Reperti: pozze temporanee sul litorale anche in sovrap­posizione (overlay) ad Courtesy roccioso, tra Punta del Pulpito e Punta altri dati territoriali­ georeferenziati. Libeccio, 11/4/05, Cartei L., Foggi B., CONCLUSIONI Si può quindi concludere che i risultati Pignotti L. forniti da questo lavoro possono essere

Editors Distr. gen: coste atlantiche dell’Europa, La conoscenza della biodiversità presen­ di elevato interesse informativo per a nord fino alla Scozia e alla Svezia sud- te nel territorio di un Parco Nazionale tutte le problematiche che giornal­mente of orientale; nell’Europa centro-orientale e costituisce la base per una “gestione” emergono nella gestione del patrimonio nell’area mediterranea può localmente della stessa. Gestione significa piani­ naturale di un Parco Nazionale­ e che spingersi all’interno (Snogerup, 1980). ficazione nello spazio e nel tempo di fanno parte della sua “normale” vita Distr. in Italia: presente in tutte le regioni interventi mirati alla conser­vazione di amministrativa.

Courtesy affacciate sul mare, ma dubbia nel Lazio specie e habitat. Solo se possediamo (Conti et al., 2005). delle solide basi conoscitive riguardo ai Distr. in Toscana: in passato comune vari aspetti dell’ambiente, si può preve­ su tutto il litorale toscano, ma presente dere cosa può essere perso e come agire Editors anche in alcune località dell’interno affinché questo non succeda. of (presso Lucca, Volterra, Pomarance e L’indagine floristica, presupposto per Impruneta,); nell’Arcipelago Toscano, quella vegetazionale ha permesso di era conosciuta solo per Capraia ed Elba quantificare il contingente di specie Courtesy Editors 32 Foggi B., Cartei L., Pignotti L., La vegetazione dell’Isola di Pianosa (Arcipelago Toscano, Livorno) of

Riassunto Summary

Vengono presentati la metodologia The island of Pianosa, 10,25 Kmq

Courtesy adottata ed i risultati ottenuti da uno stu­ of extension, is located in the Tuscan dio sulla vegetazione attuale dell’Isola di Archipelago, northern Tirrenian Sea, Pianosa (Arcipelago Toscano) realizzato about 60 km from the coast of the Italian negli anni 2004-2006. Il lavoro è stato peninsula and about 30 from the coast Editors condotto seguendo parallelamente due of Corse. The actual vegetation of the of linee metodologiche complementari, una island has been analysed and described ad approccio fisionomico-strutturale e during the years 2004-2006 through two l’altra ad approccio fitosociologico.­ La different but complementary methodolo­ prima ha portato, attraverso analisi di gies. On the one hand, we focused on

Courtesy fotografie aeree e verifiche di campagna, the physiognomic and structural aspects all’individuazione,­ mappa­tura e classi­ of vegetation and, by analysis of aerial ficazione di formazioni vegetazionali; photographs and field checks, we iden­ la seconda, attraverso il rilevamento di tified, mapped and classified different Editors fitocenosi secondo il metodo diB raun- types of vegetation stands; on the other of Blanquet (1932, 1951), all’individua­ hand, following the phytosociological zione di unità floristico-ecologiche e methodology of Braun-Blanquet (1932, alla loro classificazione in un sistema di 1951), we carried out 147 phytosociolo­ riferimento sintasso­nomico. I risultati ot­ gical relevès which have been grouped

Courtesy tenuti dai due tipi di classificazione sono into syntaxa and placed in the syn­ stati confrontati e sintetizzati nelle unità taxonomical classification system. 24 presentate nel documento cartografico phytosociological vegetation types are allegato, prodotto in scala 1:7500. recognized: 10 new associations and Editors 4 new subassociation are described. of The two classification systems have been compared and synthesised into 21 units, presented in the attached 1:7500 vegetation map. Courtesy Editors of Courtesy Editors of Courtesy Editors of Courtesy Editors of Courtesy Editors Braun-Blanquetia, vol. 43, 2008 33 of

BIBLIOGRAFIA no). Webbia, 50 (1): 67-91. Anthyllis barba jovis L. Coll. phytosoc., Baldini R.M., 1998 - Flora vascolare 27: 95-104 (1997). Aldighieri B., Foggi B., Groppelli G., dell’ (Arcipelago Tosca­ Biondi E., Filigheddu R., Farris E., 2001 - Il

Courtesy Morelli E., Testa B., Viciani D., 2000 no): revisione tassonomica e aggior­ pesaggio vegetale della Nurra. Fitoso­ - Cartografia multitematica: un esempio namento. Webbia, 52 (2): 307-404. ciologia, 38 (2) suppl. 2: 1-105. di applicazione all’Isola di Capraia. Baldini R.M., 2000 - Flora vascolare Biondi E., Bagella S., 2005 - Vegetazione e Atti 4a Conf. Naz. ASITA, vol. I: 395- dell’Isola di Pianosa (Arcipelago paesaggio vegetale dell’Arcipelago di Editors 400. Genova. To­scano): revisione tassonomica ed La Maddalena (Sardegna nord-orien­ of Amministrazione Provinciale di Livor- aggior­namento. Webbia, 55 (1): 107- tale). Fitosociologia, 42 (2) suppl. 1: no, 1993 - Carta dell’uso del suolo 189. 3-99. dell’Isola d’Elba ovest e isole minori. Baldini R.M., 2001 - Flora vascolare Braun-Blanquet J., 1932 - Plant Sociology: Scala 1:25000. dell’Isola di Giannutri (Arcipelago the study of plant communities. Mac

Courtesy Amaral Franco J., do, 1976 - Galactites Toscano). Webbia, 56 (1): 69-125. Graw-Hill Book Company, New York Moench: 244. In: Tutin T.G. et al. Ball. P.W., 1972 - Ajuga L.: 128-129. In: and London. (eds.), Flora Europaea 4. Cambridge Tutin T.G. et al. (eds.), Flora Euro- Braun-Blanquet J., 1936 - La forêt d’yeuse Univer­sity Press, Cambridge. paea 3. Cambridge University Press, languedocienne (Quercion ilicis), mo- Editors Arrigoni P.V., 1989 - Caratteri della vege- Cambridge. nographie ecologique. Mém. Soc. Etud. of tazione. In: Il Parco della Marem­ma. Barbero M., Bonin G., Loisel R., Quezel Sci. Nat., 5: 1-147. Storia e natura. Giunta Regionale P., 1990 - Changes and disturbances Brullo S., 1984 - L’alleanza Bromo-Oryzop­ Toscana, Marsilio editori. of forest ecosystems caused by human sion miliaceae in Sicila. Boll. Acc. Arrigoni P.V., 1990 - Flora e vegetazione activities in the western part of the Gioenia Sci. Nat., 17 (323): 239-258. Mediterranean Basin. Vegetatio, 87: Brullo S., De Marco G., 1989 - Anthylli­

Courtesy della Macchia lucchese di Viareggio (Toscana). Webbia, 44 (1): 1-62. 151-173. dion barbae-jovis alleanza nuova dei Arrigoni P.V., 1996a - Documenti per la carta Barbero M., Quezel P., 1990 - La dépris Crith­mo-Limonietea. Arch. Bot. Ital., della vegetazione delle montagne cal- rurale et ses effect sur la superficies 65: 109-120.

Editors caree della Sardegna centro-orientale. forestières dans la ragion Provence- Brullo S., Giusso Del Galdo G. 2003 - La of Parlatorea, 1: 5-33. Alpes-Côte d’Azur. Bull. Soc. Linn. classe Saginetea maritimae in Italia. Arrigoni P.V., 1996b - A classification of Provence, 41: 77-88. Fitosociologia, 40 (2): 29-42. plant growth forms applicable to the Barbero M., Quezel P., 1995 - Desertifi- Brullo S., Giusso Del Galdo G., Minissale floras and vegetation types of Italy. cation, desertisation, aridifica­tion in P., Spampinato G., 2003 - Considera­zioni Webbia, 50 (2): 193-203. the mediterranean region and “global tassonomiche sui generi Catapo­doim Courtesy Arrigoni P.V., 1998 - La Vegetazione change”. In: Bellan D., Bonin G., Emig Link., Desmazeria Dumort. e Castellia Forestale. Serie “Boschi e Macchie C. (eds.), Functioning and dynamics of Tineo in Italia. Informatore Botanico di Toscana”. Regione Toscana, Giunta natural and perturbated ecosystems. Italiano, 35 (1): 158-170.

Editors Regionale. Lavoisier Intercepted ltd., Paris. Brullo S., Minissale P., 1997 - Su alcune aroni of Arrigoni P.V., Di Tommaso P.L., 1981 - Carta B E., 1897-1908 - Supplemento gene­ associazioni dell’alleanza Anthyllidion della vegetazione dell’Isola di Giannutri rale al Prodromo della flora toscana. barbae-jovis del Mediterraneo occiden- (Provincia di ). C.N.R., Coll. Società Botanica Italiana. Firenze. tale. Fitosociologia, 32: 161-169. Progr. Final. “Promozione della qualità Biagioli M., Gestri G., Acciai B., Messina Brullo S., Scelsi F., Spampinato G., 2001 - dell’Ambiente”, AQ/1/130. A., 2002 - Fiori sulla pietra. Flora La vegetazione dell’Aspromonte. Studio Courtesy Arrigoni P.V., Di Tommaso P.L., 1991 - La vascolare illustrata delle ofioliti e delle fitosociologico. Laruffa editore, Reggio vegetazione delle montagne calcaree altre terre del Monteferrato in Toscana. Calabria. della Sardegna centro-orientale. Boll. Gramma-Perugia ed., Comune di Mon­ Caruel T., 1860-64 - Prodromo della flora

Editors Soc. Sarda Sci. Nat., 27: 205-219. te­murlo. toscana. Le Monnier, Firenze. Arrigoni P.V., Di Tommaso P.L., 1997 - La Biondi E., 1994 - The Phytosociological Ap- Catalán P., 1993 - Rapistrum Crantz: 426- of vegetazione del (To­ proach to Landscape Study. Ann. Bot., 428. In: Castroviejo S. et al. (eds.), sca­na meridionale). Parlatorea, 2: 5-38. 52: 135-141. Flora Iberica 4. Cruciferae-Monotro­ Arrigoni P.V., Nardi E., Raffaelli M., 1985 Biondi E., 1996a - Il ruolo della fitosociologia paceae. Real Jardín Botánico, C.S.I.C. - La vegetazione del Parco naturale nell’ecologia del paesaggio: 51-63. In: Madrid. Courtesy della Maremma (Toscana). Università Ingegnoli V., Pignatti S., L’ecologia Caterini F., 1921 - Resti fossili di uccelli nella degli Studi di Firenze, Dipartimento di del paesaggio in Italia. Città Studi breccia ossifera del Monte Argen­tario Biologia vegetale. Edizioni, Milano. e del deposito quaternario dell’Isola di Arrigoni P.V., 2003 - La flora vascolare del Biondi E., 1996b - L’analisi fitosociologica Pianosa. Atti Soc. Tosc. Sc. Nat., Proc. Editors Parco della Maremma (Toscana, Italia nello studio del paesaggio. Avances en Verb., XXX: 75-80. of Centrale). Webbia, 58 (1): 151-240. Fitosociologia: 13-22. Charter A.O., Cartier D., 1976 - Plantago Arrigoni P.V., 2003 - Flora e vegetazione Biondi E., 1999 - Diversità fitocenotica degli L. In: Tutin T.G. et al. (eds.), Flora del colle di Monsummano in Toscana. ambienti costieri italiani. In: Bon M., Europaea 4. Cambridge University Parlatorea, 6: 5-47. Sburlino G., Zuccarello V. (a cura Press, Cambridge.

Courtesy Baldini R.M., 1990 - Florula delle Isole di), Aspetti ecologici e naturalistici dei Chiarucci A., Mariotti M.G., De Dominicis Formiche di Grosseto (Arcipelago To­ sistemi lagunari e costieri. Suppl. Boll. V., 1993 - Ricerche geobotaniche in scano). Webbia, 44 (2): 271-278. Museo Civ. St. Nat. Venezia, 49: 39-105. Val di Merse (Toscana meridionale). Baldini R.M., 1991 - Flora delle isole satel- Biondi E., 2000 - Syntaxonomy of the mediter­ 4. Contributo alla conoscenza della Editors liti del Monte Argentario (Arcipelago ranean chamaephytic and nanopha­ Flora della Val di Farma. Webbia, 47 of To­scano). Webbia, 47 (1): 1-53. nero­phytic vegetation in Italy. Coll. (2): 277-311. Baldini R.M., 1995 - Flora vascolare del Phytosoc., 27: 123-145 (1997). Clarke G.C.S., 1980 - Calamagrostis Adan- Monte Argentario (Arcipelago Tosca­ Biondi E., Vagge I., Mossa L., 2000 - On son.: 236-239. In: Tutin T.G. et al. the phytosociological importance of Courtesy Editors 34 Foggi B., Cartei L., Pignotti L., La vegetazione dell’Isola di Pianosa (Arcipelago Toscano, Livorno) of

(eds.), Flora Europaea 5. Cambridge di Montecristo (Arcipelago Toscano). phytosociologique. Braun-Blanquetia,­ University Press, Cambridge. Atti Ist. Bot. Lab. Critt. Univ. Pavia, 13: 3-150. Colantoni P., Borsetti A. M., 1973 - Geolo- ser. 6 (12): 181-182. Géhu J.M., Rivas-Martìnez S., 1981 - Notions

Courtesy gia e stratigrafia dell’Isola di Pianosa Fiori A., 1923 - 1929 - Nuova Flora Analitica fondamentales de phytosociologie. Ber. (Arcipelago Toscano - Mar Tirreno). d’Italia. Firenze. Int. Symp. Int. Vereinigung Vegeta­ Giorn. Geol., 39 (1): 287-302. Foggi B., Cartei L., Pignotti L., Signorini tionsk., 1980: 5-33. Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi M.A., Viciani D., Dell’Olmo L., Meni- Gioli G., 1889 - Briozoi neogenici dell’Isola Editors C., 2005 - An annotated checklist of cagli E., 2006a - Il paesaggio vegetale di Pianosa nel Mar Tirreno. Atti Soc. of the Italian Vascular Flora. Palombi dell’Isola d’Elba (Arcipelago Toscano): Tosc. Sc. Nat., X: 251-266. editore, Roma. studio fitosociologico e cartografico. Gori C., 1993 - Inventario floristico ed ana- Colom M.R., Vaccari F.P., Scartazza Fitosociologia, 43 (1), suppl. 1: 3-94. lisi fitogeografica delle isole dell’Arci­ A., Brugnoli E., Zerbi G., Sforzi S., Carta allegata scala 1: 25000. pelago Toscano. Tesi di dottorato, a.a.

Courtesy Baraldi R., Cortufo M.F., D’Aqui L., Foggi B., Chegia B., Viciani D., 2006b - 1989-1992. Università degli Studi di Santi C., Vazzana C., Vivoli R., Spac- Contributo alla conoscenza della vege­ Firenze. cino L., 2004 - Pianosa island: structure, ta­zione del Promontorio di Piombino. Grime J. P., 2001 - Plant strategies, vegetation functioning and biodiversity of main Parlatorea, 8: 121-139. processes and ecosystems properties. Editors ecosystems. Journal of Mediterranean Foggi B., Grigioni A., 1999 - Contributo alla John Wiley & Sons, Chichester. of Ecology, 5 (1): 31-40. conoscenza della vegetazione dell’Isola Heyn C., 1963 - The annual species of Medi­ Cuatrecasas J., 1928 - Estudios sobre la flora di Capraia (Arcipelago Toscano). Par­ cago. Jerusalem, Magnes press, 1963. y la vegetacion del macino de Magina. latorea, 3: 5-33. Janssen J., 2001 - Field sampling (appendix Trab. Mus. Sci. Nat., 12: 3-510. Foggi B., Grigioni A, Luzzi P., 2001 - La 3). In: Monitoring of salt-marsh vegeta- De Marco G., Veri L., Caneva G., 1984 flora vascolare dell’Isola di Capraia tion by sequential mapping. Ph.D thesis. Courtesy - Analisi fitosociologica, cartografia (Arcipelago Toscano): aggiornamento, Julve Ph., 1993 - Synopsis phytosociologique della vegetazione e trasformazioni aspetti fitogeografici e di conservazione. de la France (communautés de plantes ambientali nel periodo 1955-1981 Parlatorea, 5: 5-53. vasculaires). Lejeunia, 140: 1-160.

Editors delle Isole Tremiti (Adriatico centro­ Foggi B., Signorini M.A., Grigioni A., Lebreton P., Perez De Paz P.L., 2001 - Défi- of meridionale). Ann. Bot., Studi sul ter­ Clauser M., 2000 - La vegetazione di nition du genévier de Phénicie (Junipe­ ritorio, suppl. 2: 17-47. alcuni isolotti dell’Arcipelago Toscano. rus agg. Phoenicea) reconsidéré à ses De Stefano G., 1913 - Studio sopra due forme Fitosociologia, 37 (1): 69-91. limites biogéographique: Méditerranée fossili del genere Bos L. attribuite al Fossi-Innamorati T., 1983 - La flora vasco­lare orientale (Crète et Chypre) et Atlantique Quaternario dell’Isola di Pianosa. Boll. dell’Isola d’Elba (Arcipelago To­sca­ (Iles Canaries). Bull. Mens. Soc. Linn. Courtesy Soc. Geol. It., XXXII: 49-100. no) - Parte I. Webbia, 36 (2): 273-411. Lyon, 70: 73-92. De Stefano G., 1914 - I cervi e le antilopi Fossi-Innamorati T, 1989 - La flora vascolare Loisel R., 1971 - Séries de végétation propres, fossili attribuite al Quaternario del­ dell’Isola d’Elba (Arcipelago Toscano). en Provence, aux massif des Maures et

Editors l’Isola di Pianosa. Atti Soc. It. Sc. Nat., Parte II. Webbia, 43 (2): 201-267. de l’Estérel (ripisylves excluses). Bull. ossi nnamorati of LII: 1-31. F I T., 1991 - La flora vascolare Soc. Bot. Fr., 118: 203-236. Del Prete C., Balderi F., Garbari F., 1991 dell’Isola d’Elba (Arcipelago Toscano). Loisel R., 1976 - Place et role des espèces - Studi geobotanici sul Monte Pisano Parte III. Webbia, 45 (1): 137-185. du genre Pinus dans la végétation du (Toscana, Italia), VIII. Lista preliminare Foucault B., 1999 - Nouvelle contribution sud-est méditerranéen francais. Ecol. della flora vascolare. Atti Soc. Tosc. Sci. a une synsystématique des pelouses Medit., 2: 131-152. Courtesy Nat. Mem, Serie B, 97 (1990): 121-192. sèches à thérophytes. Doc. Phytosoc., Martinez-Sanchez J.J., Herranz J.M., Di Tommaso P.L., Signorini M.A, 1999 - As- n.s., 19: 47-105. (1999). Guerra J., Trabaud L., 1996 - Natural petti fitosociologici delle pinete ai pino Gabin R., 1972 - Resultats d’une étude de recolonization of Pinus halepensis Mill.

Editors d’Aleppo (Pinus halepensis Miller) sulle sismique reflexion dans le Canal de and Pinus pinaster Aiton in burnt forests colline Livornesi. Parlatorea, 3: 35-44. Corse, et de sondeur de vase dans le of the Sierra de Alcaraz-Segura moun­ of Favarger G., Montserrat P., 1990 - Minu­ bassin Toscan. Marine Geology, 13 tain system (SE Spain). Ecol. Medit., artia L.: 233-252. Castroviejo S. et al. (4): 267-286. 22: 17-24. (eds.), Flora Iberica 2, Platanaceae-­ Gallego J., 1999 - Lathyrus L.: 423-482. Mc Cune B., Grace J.B., 2002 - Species di- Plumbaginaceae (Partim). Real Jardín In: Castroviejo S. (ed.), Flora Iberica versity (cap. 4). In: Mc Cune B., Grace

Courtesy Botánico, C.S.I.C. Madrid. 7(1), Leguminosae (Partim). Real Jardín J.B, Analysis of ecological communities. Fernandes R., 1972 - Kickxia Dumort. In: Botánico, CSIC. Madrid. MJM, Gleneden Beach, Oregon. Tutin T.G. et al. (eds.), Flora Euro- Gamisans J., Muracciole M., 1985 - La Meusel H., Jäger E., Weinert E., 1965 - paea 3. Cambridge University Press, végétation de la Résérve de la presque Ver­gleichende Chorologie der Zentral­ Editors Cambridge. ile de Scandole (Corse). Ecologia Me­ europäischen Flora 1. Jena. of Ferrarini E., Pichi Sermolli R.E.G., Bizzarri diterranea, 10 (3-4): 159-205. Ministero Dei Lavori Pubblici, Servizio M.P., Ronchieri I., 2001 - Prodromo Gastaldi B., 1886 - Intorno ad alcuni fossili Idrografico - Annali Idrologici. Ufficio alla flora della Regione Apuana. Parte del Piemonte e della Toscana. Mem. R. Idrografico, Pisa. terza (Compositae - Orchidaceae). Acc. Acc. Sc. Torino, XXIV (2). Moggi G., Rizzotto M., Gori C., 1991 - As-

Courtesy Lunig. Sci. G. Capellini. La Spezia. Gatteschi P., Arretini C., 1989 - Indagine petti significativi della flora dell’isola di Filipello S., Sartori F., 1983 - La vegetazione sui rimboschimenti dell’Arcipelago Tos- Gorgonia (Arcipelago Toscano), ai fini dell’Isola di Montecristo (Arcipelago cano. Regione Toscana Diparti­mento della sua protezione. Atti Soc. Tosc. Sci. Toscano). Atti Ist. Bot. Univ. Lab. Critt., Agricoltura e Foreste, Corpo Forestale Nat. Mem., ser. B, 97: 103-120 (1990). Editors Pavia, ser. 6, 14: 113-202 (1980-1981). dello Stato Coordinamento regionale Molinier Re., 1934 - études phytosocio­ of Filipello S., Sartori F., Tomaselli R., 1977 Toscana. Firenze. logique ed écologique en Provence - Presentazione della carta fisionomica Géhu J.M., Biondi E., 1994 - La végétation occidentale. Ann. Mus. Hist. Nat. strutturale della vegetazione dell’Isola du littoral de la Corse. Essai de synthè­se Marseille, 27: 1-274. Courtesy Editors Braun-Blanquetia, vol. 43, 2008 35 of

Molinier Re., 1937 - Les iles d’Hyères, ètude Flora Europaea 4. Cambridge Univer­ Sommier S., 1909-1910 - L’Isola di Pianosa phytosociologique. Ann. Mus. His. Nat. sity Press, Cambridge. nel Mar Tirreno e la sua Flora. Pellas, Toulon, 21: 91-129. Rivas-Martinez S., Lousa M., Diaz T.E., Firenze. [Raccolta di estratti da: Riv.

Courtesy Mondini G.P., Gribaudo L., Navone P., 1998 Fernandez-Gonzales F., Costa J.C., Geogr. Ital., Anno XVI, 8-9. 1909; - Carta della vegetazione potenziale 1990 - La vegetación du Portugal. Nuovo Giorn. Bot. Ital., n.s., 16: 357- della Toscana. Regione Toscana, Giunta Itinera Geobot., 3: 5-126. 438. 1909; Nuovo Giorn. Bot. Ital. n.s., Regionale. Rivas-Martínez S., 1995 - Clasificacion 17: 123-164. 1910]. Editors Montelucci G., 1964 - Ricerche sulla vege- bioclimatica de la Tierra. Folia Bot. Soó, de R., 1980 - Ophrys L.: 344-349. In: of tazione dell’Etruria XIII. Materiali per Matritensis, 16: 1-29. Tutin T.G. et al. (eds.), Flora Euro- la flora e la vegetazione di Viareggio. Rivas-Martinez S., Wildpret W., Perez De paea 5. Cambridge University Press, Webbia, 19 (1): 73-347. Paz P. L., 1993 - Datos sobre Juniperus Cambridge. Montserrat Martí G., Montserrat Martí phoenicea aggr. (Cupressaceae). Itinera Talavera S., Domínguez E., 2000 - Hippo­

Courtesy J.M ., 1990 - Sagina L.: 293-299. In: Cas- Geobot., 7: 509-512. crepis L.: 897-935. In: Castro­viejo S. troviejo S. (ed.), Flora Iberica 2, Pla­ Rivas-Martinez S., Diaz T.E., Fernandez- et al. (eds.), Flora Ibe­rica 7(2), Legumi­ ta­na­ceae-Plumbaginaceae (Par­tim). Gonzales F., Izco J., Loidi J., Lousã nosae (Partim). Real Jardín Botánico, Real Jardín Botánico, CSIC. Madrid. M., Penas M., 2002 - Vascular plant C.S.I.C. Madrid. Editors Mori A., 1896 - L’area delle minori isole communities­ of Spain and Portugal. Theurillat J.P., 1992 - étude et cartogra- of italiane. Riv. Geogr. Ital., 3: 563-568. Addenda to the syntaxonomical check­ phie du paysage végétal (symphytoco­ Neviani A., 1902 - I briozoi pliocenici e list of 2001. enologie) dans la région d’Aletsch. miocenici di Pianosa. Boll. Soc. Geol. Rivas-Martinez S., Fernandez-Gonzales Matériaux pour le levé géobotanique It., XXI: 329-343. F., Loidi J., Lousã M., Penas M., 2001 de la Suisse, 68: 3-368, Arts Graphique, Nilsson O., 1985 - Carex L. In: Davis P.H. - Syntaxonomical checklist of vascular Lousanne. Courtesy (ed.), Flora of Turkey and East Aegean plant communities of Spain and Portu- Thornthwaite C.W., Mather J.R., 1957 - Islands 9: 73-158. Edinburgh University gal to association level. Itinera Geobot., Instructions and tables for computing Press. Edinburgh. 14: 5-341. potential evapotranspiration and the

Editors Nogueira I., Rico E., 1990 - Cerastium L.: Rivas-Martínez S., 2004 - Clasificación water balance. Pubbl. Climatol., 10 of 260-283. In: Castroviejo S. (ed.), Flora Bioclimática de la Tierra. (Versión (3): 1-311. Iberica 2, Platanaceae-Plumbagi­ 27-08-04). www.globalbioclimatics.org Thornthwaite C.W., 1948 - An approach to- naceae (Partim). Real Jardín Botánico, Rizzotto M., 1984 - A systematic study of the ward a natural classification of climate. CSIC. Madrid. Limonium population of the Tuscan pe- Geogr. Rew., 38: 55-94. Paoli P., Romagnoli G., 1976 - La flora ninsular coast. Webbia, 37 (2): 259-275. Tomei P.E., Cenni M., 1986 - Il Bosco di Courtesy va­sco­lare dell’Isola di Montecristo Rizzotto M., 1999 - Research on the genus Chiusi e la Paduletta di Ramone (PT): (Ar­cipelago Toscano). Webbia, 30: Limonium (Plumbaginaceae) in the note floristiche e vegetazionali. Quad. 303-456. (Italy). Webbia, Mus. St. Nat. Livorno, 7: 55-79.

Editors Paradis G., 1993 - Les formations à Juni­ 52 (2): 241-282. Torres J.A., Garcia-Fuentes A., Salazar omero arco ano alle of perus phoenicea et J. oxycedrus subsp. R Z C., 1999 - Vicia L.: 360-417. C., C E., V F., 1999 - Carac­ macro­carpa sur le littoral de la Corse. In: Castroviejo S. et al. (eds.), Flora terizacíon de los pinares de Pinus hale­ Coll. Phytosoc., 20: 345-358. Iberica 7(1), Leguminosae (Partim). pensis Mill. en el sur de la Péninsula Pareto L., 1845 - Sulla costituzione geo- Real Jardín Botánico, C.S.I.C. Madrid. Ibérica. Ecol. Medit., 25 (2): 135-146. logica delle Isole di Pianosa, Giglio, Rossi W., 2002 - Orchidee d’Italia. Quad. Trabaud L., 2000 - Post-fire regeneration Courtesy Giannutri, Montecristo e Formiche di Cons. Natura, 15, Min. Ambiente - Ist. of Pinus halepensis forests in the west Grosseto. Ann. Univ. Di Pisa, vol. I. Naz. Fauna Selvatica. Mediterranean. In: Néeman G., Tra­ Pignatti S., 1982 - Flora d’Italia. Edagricole, Sabato S., 1977 - Note sulla flora e sulla baud L. (eds.), Ecology, biogeogra­phy

Editors Bologna vegetazione di Pianosa (Arcipelago and management of Pinus halepensis­ Pignatti S., 1998 - I boschi d’Italia. Sine­ Toscano). Webbia, 32 (1): 189-196. and P. brutia forest ecosystems in the of cologia e biodiversità. UTET, Torino. Sanesi., 1998 - Rapporto sull’azienda agrico­ Mediterranean Basin. Backhuys Publ., Podani J., 2002 - SYNTAX V. Scientia Pub­ la della colonia penale dell’Isola di Leiden. lishing, Budapest. Pia­no­sa. In: AA.VV., Studio tecnico- Tutin T.G., Heywood V.H., Burges N.A., Price R.A., Liston A., Strass S.H., 1998 - scien­ti­fico sull’Isola di Pianosa. Rela­ Moore D.M., Valentine D.H., Walters

Courtesy Phylogeny and systematics of Pinus. zione preliminare. Museo Zoolo­gico S.M., Webb D.A., 1964-80 - Flora euro­ In: Richardson D.M. (ed.), Ecology “La Spe­cola” Università degli Studi, paea. Vol. 1-5. Cambridge University and biogeography of Pinus. Cambridge Firenze. Press, Cambridge. University Press, Cambridge. Selvi F., 1998 - Flora vascolare del Monte Van Der Maarel E., 1979 - Transformation Editors Quezel P., Barbero M., 1990 - Les fôrets Leoni (Toscana meridionale). Webbia, of cover-abundance values in phytoso­ of méditerranéennes. Problèmes posés par 52 (2): 265-306. ciology and its effect on community leur signification historique, écologique Simonelli V., 1889 - Terreni e fossili del­l’Isola similarity. Vegetatio, 39: 97-114. et leur conservation. Acta Bot. Malaci­ di Pianosa nel Mar Tirreno. Boll. R. Vittorini S., 1976 - Le condizioni climatiche tana, 15: 145-178. Com. Geolo. It., X (2): 193-237. dell’Arcipelago Toscano­ . L’Universo,

Courtesy Quezel P., Medail F., 2003 - Ecologie et Smith P.M., 1980 - Bromus L.: 182-189. In: 41 (1): 147-176. biogéographie des fôrets du bassin Tutin T.G. et al. (eds.), Flora Euro- Webb D.A., 1980 - Spiranthes L.C.M. Ri- méditerranéen. Elsevier, Paris. paea 5. Cambridge University Press, chard: 330. In: Tutin T.G. et al. (eds.), Raffaelli M., Rizzotto M., 1991 - Contributo Cambridge. Flora Europaea 5. Cambridge Univer­ Editors alla conoscenza della flora dell’Alpe Snogerup S., 1980 - Juncus L.: 102-111. In: sity Press, Cambridge. of della Luna (Appennino Aretino, Tosca­ Tutin T.G et al. (eds.), Flora Euro- Zohary M., Heller D., 1984 - The Genus na). Webbia, 46 (1): 19-79. paea 5. Cambridge University Press, Trifolium. Israel Academy of Sciences Richardson J.B.K., 1976 - Tragopogon L.: Cambridge. and Humanities, Jerusalem. 322-325. In: Tutin T.G. et al. (eds.), Zonneveld I. S., 1979 - Land evaluation and Courtesy Editors 36 Foggi B., Cartei L., Pignotti L., La vegetazione dell’Isola di Pianosa (Arcipelago Toscano, Livorno) of

land(scape) science. ITC textbook of APPENDICE 1 - Elenco delle specie (con Autori) riportate nei rilievi fitosociologici. photointerpretation. Volume VII: use of aerial photographs in geography and Crepis foetida L.

Courtesy geomorphology. ITC. Crepis zacintha (L.) Loisel. Zonneveld I.S., 1988a - Survey approaches, Crithmum maritimum L. cap 16: 203-213. In: Zonneveld I.S., Crupina crupinastrum (Moris) Vis. Kuchler A.W.,Vege­tation mapping. Cynodon dactylon (L.) Pers. Editors Handbook of vegetation science, 10. Cynoglossum creticum Mill. of Kluwer academic publisher, Dordrecht. Cynosurus echinatus L. Zonneveld I.S., 1988b - The legend: organi­ Dactylis glomerata L. zing the map content, cap 11: 121-147. Dactylis glomerata L. var. marina Borrill In: Zonneveld I.S., Kuchler A.W., Daucus carota L. ssp. maximus

Courtesy Vegetation mapping. Handbook of vege­ Daucus gingidium tation science, Vol. 10. Kluwer academic Dittrichia viscosa (L.) Greuter publisher, Dordrecht. Dorycnium hirsutum (L.) Ser. Zuccagni-Orlandini A., 1836 - Topografia Ecballium elaterium (L.) A. Rich. Editors fisico-storica dell’Isola di Pianosa nel Echium parviflorum Moench of Mar Tirreno. Firenze. Erodium cicutarium (L.) L’ Hér. Erodium malacoides (L.) L’ Hér. Euphorbia exigua L. RINGRAZIAMENTI Euphorbia helioscopia L. Euphorbia peplus L. Courtesy A Lorella Dell’Olmo ed Elia Meni­ Euphorbia pinea L. cagli, tecnici del Laboratorio di Fito­ Filago pygmaea L. geo­grafia del Dipartimento di Biologia Filago vulgaris Lam.

Editors Vegetale, la prima per l’allestimento­ e Foeniculum vulgare Mill. ssp. piperitum (Ucria) Coutinho of la stampa della carta allegata, il secondo Frankenia laevis L. per l’elaborazione dei dati termo-pluvio­ Frankenia pulverulenta L. metrici e l’allestimento delle figg. 8-11. Fumana arabica (L.) Spach Agli agenti della Polizia Peniten­ Fumana laevipes (L.) Spach ziaria del Presidio di Pianosa, per la Fumana thymifolia (L.) Spach ex Webb Courtesy simpatia e l’ospitalità mostrata verso Fumaria bicolor Nicotra tutto il gruppo di lavoro. Fumaria capreolata L. Un particolare ringraziamento alla Galactites elegans (All.) Soldano

Editors redazione di Braun-Blanquetia. Galium aparine L.

of Galium murale (L.) All. Galium verrucosum Huds. Indirizzo degli Autori Gastridium ventricosum (Gouan) Schinz et Thell. Geranium columbinum L. Dipartimento di Biologia Vegetale Geranium molle L. Courtesy Università degli Studi di Firenze Geranium purpureum Vill. Via La Pira, 4 - 50121 Firenze Gladiolus inarimensis Guss. Glaucium flavum Crantz

Editors Glebionis coronaria (L.) Spach Glebionis segetum (L.) Fourr. of Hedypnois rhagadioloides (L.) F.W. Schmidt

Helichrysum litoreum Guss. Hippocrepis biflora Spreng. Hippocrepis ciliata Willd.

Courtesy Hirschfeldia incana Holcus lanatus Hordeum murinum L. ssp. leporinum (Link) Arcang. Hornungia procumbens (L.) Hayek Editors Hyoseris scabra L. of Hypericum perforatum L. Hypochaeris achyrophorus L. Hypochaeris glabra L. Juniperus phoenicea L.

Courtesy Kickxia commutata (Bernh ex Rchb.) Fritsch Kundmannia sicula (L.) DC. Lactuca saligna L. Lagurus ovatus L. Editors Lathyrus annuus L. of Lathyrus aphaca L. Lathyrus cicera L. Lathyrus ochrus (L.) DC. Courtesy Editors Braun-Blanquetia, vol. 43, 2008 37 of

Adiantum capillus-veneris L. Linaria triphylla (L.) Mill. Aetheorrhiza bulbosa (L.) Cass. Linum strictum L. Agave americana L. Linum tryginum L.

Courtesy Ailanthus altissima (Mill.) Swingle Lobularia maritima (L.) Desv. Ajuga iva (L.) Schreb Lolium rigidum Gaudin Allium ampeloprasum L. Lonicera implexa Aiton Allium commutatum Guss. Lotus cytisoides L. Editors Allium roseum L. Lotus edulis L. of Allium sphaerocephalon L. Lotus ornithopodioides L. Allium subhirsutum L. Malva sylvestris L. Allium tenuifolium Ten. Medicago littoralis Loisel Allium triquetrum L. Medicago lupulina L.

Courtesy Ammoides pusilla (Brot.) Breistr. Medicago minima (L.) L. Anagallis arvensis L. Medicago polymorpha L. Anchusa undulata L. ssp. hybrida (Ten.) Bég. Medicago sativa L. Anemone hortensis L. Medicago truncatula Gaertn. Editors Anthemis arvensis L. ssp. incrassata (Loisel) Ny­ Melilotus indicus (L.) All. of man Melilotus infestus/sulcatus Anthemis maritima L. Mercurialis annua L. Arbutus unedo L. Mesembryanthemum nodiflorum L. Arenaria serpyllifolia L. Micromeria graeca (L.) Benth. ex Rchb

Courtesy Arisarum vulgare Targ. Tozz. Minuartia hybrida (Vill.) Shischk. Asparagus acutifolius L. Misopates orontium (L.) Raf. Asphodelus fistulosus L. Muscari comosum (L.) Mill. Asphodelus ramosus L. Myrtus communis L. Editors Asterolinum linum-stellatum (L.) Duby Nigella damascena L. of Avena barbata Pott. ex Link Olea europea L. Avena sterilis L. Ononis mitissima L. Bartsia trixago L. Ononis reclinata L. Bituminaria bituminosa (L.) C.H. Stirt. Ononis viscosa L. ssp. breviflora (DC.) Nyman Blackstonia perfoliata (L.) Huds. Onopordum illyricum L. Courtesy Brachypodium retusum (Pers.) P. Beauv. Orobanche minor Sm. Briza maxima L. Orobanche ramosa L. ssp. nana (Reut.) Cout. Bromus diandrus Roth ssp. Maximus (Desf.) Soò Osyris alba L.

Editors Bromus hordeaceus L. Pallenis spinosa (L.) Cass

of Bromus madritensis L. Papaver rhoeas L. Bromus rubens L. Parapholis incurva L. Bunium bulbocastanum L. Parentucellia latifolia (L.) Caruel Calamagrostis epigejos (L.) Roth Parentucellia viscosa (L.) Caruel Calendula arvensis L. Parietaria judaica L. Courtesy Campanula erinus L. Periploca graeca L. Capparis spinosa L. ssp. rupestris (Sm.) Nyman Petrorhagia saxifraga (L.) Link Carduus pycnocephalus L. Phillyrea angustifolia L.

Editors Carex distachya Desf. Phillyrea latifolia L. Pinus halepensis Mill. of Carlina corymbosa L. Carthamus lanatus L. Piptatherum miliaceum (L.) Coss Catapodium balearicum (Willk) H. Scholz Pistacia lentiscus L. Catapodium pauciflorum (Merino) Brullo, Giusso, Minis­ Plantago afra L. sale et Spamp. Plantago bellardii All. Courtesy Catapodium zwierleinii (Lojac.) Brullo Plantago coronopus L. Centarium maritimum (L.) Fritsch Plantago lanceolata L. Centarium tenuiflorum (Hoffmanns et Link) Fritsch Plantago weldeni Rehb. Pleurochaete squarrosa (Muschi) Editors Centaurium pulchellum (Sw.) Druce Cerastium glomeratum Thuill. Poa bulbosa L. of Cerastium semidecandrum L. Polypogon subspathaceus Req. Charybdis maritima (L.) Speta Prasium majus L. Cichorium intybus L. Pulicaria odora (L.) Rchb. Cistus creticus L. ssp. eriocephalus (Viv.) Greuter et Bur­ Quercus ilex L.

Courtesy det Rapistrum rugosum (L.) Arcang. Cistus monspeliensis L. Reichardia picroides (L.) Roth Clematis flammula L. Reseda alba L. Convolvulus althaeoides L. Reseda lutea L. Editors Convolvulus arvensis L. Rhamnus alaternus L. of Convolvulus cantabrica L. Romulea columnae Sebast. et Mauri Coronilla scorpioides (L.) W.D.J. Koch Romulea ramifloraTen. Coronilla valentina L. Rosmarinus officinalis L. Courtesy Editors 38 Foggi B., Cartei L., Pignotti L., La vegetazione dell’Isola di Pianosa (Arcipelago Toscano, Livorno) of

Lavatera arborea L. Lavatera cretica L. Limonium planasiae Pignatti

Courtesy Rostraria cristata (L.) Tzvelev Rubia peregrina L. Rubus ulmifolius Schott Rumex crispus L. Editors Rumex pulcher L. of Ruta chalepensis L. Sagina apetala Ard. Sagina maritima G. Don Salvia verbenaca L.

Courtesy Sanguisorba minor Scop. Scorpiurus muricatus L. Sedum rubens L. Senecio cineraria DC. Editors Serapias parviflora Parl. of Sherardia arvensis L. Sideritis romana L. Silene gallica L. Silene latifolia Poir. ssp. alba (Mill.) Greuter et Burdet

Courtesy Silene neglecta Ten. Silene sedoides Poiret Silene vulgaris (Moench) Garcke Silybum marianum (L.) Gaertn Editors Sixalix atropurpurea (L.) Greuter et Burdet ssp. grandiflora (Scop.) Soldanoet F. Conti of Smilax aspera L. Smyrnium olusastrum L. Sonchus oleraceus L. Spergularia marina (L.) Griseb. Stipa capensis Thunb. Courtesy Sulla capitata (Desf.) B.H. Choi et H. Ohashi Sulla coronaria (L.) Medik. Tamus communis L.

Editors Teucrium flavum L.

of Teucrium fruticans L. Thapsia garganica L. Thymelaea hirsuta (L.) Endl. Tillaea muscosa L. Tordylium apulum L. Courtesy Torilis nodosa (L.) Gaertn. Trachynia distachya (L.) Link Tragopogon porrifolius L.

Editors Trifolium angustifolium L.

of Trifolium campestre Schreb. Trifolium scabrum L. Trifolium stellatum L. Trifolium strictum L. Triticum ovatum (L.) Raspail Courtesy Tyrimnus leucographus (L.) Cass. Urospermum dalechampii (L.) F.W. Schmidt Urospermum picroides (L.) Scop. ex F.W. Schmidt

Editors Verbascum sinuatum L. Veronica cymbalaria Bodard of Vicia benghalensis L. Vicia hybrida L. Vicia pubescens (DC.) Link Vicia sativa L.

Courtesy Vinca major L. Vitis vinifera L. Vulpia ciliata Dumort. Vulpia myuros (L.) C.C. Gmel. Editors of Courtesy Editors Braun-Blanquetia, vol. 43, 2008 39 of

APPENDICE 2 - Località e data dei rilievi fitosociologici.

N. rilievi Località e data Courtesy

1-2 Presso il cimitero del paese, 9/4/05 3 ex campo sportivo, 9/4/05

Editors 4-5 tra Cala San Giovanni e Cala di Biagio, 9/4/05 6 Il Marchese, 10/4/05 of 7-9 Porto Romano, 10/4/05 10-15 presso Punta del Marchese, 10/4/05 16 Il Marchese, 10/4/05 18, 19 Punta Brigantina, 11/4/05 20-22 Marina del Marchese, 11/4/05 Courtesy 23-24 Il Belvedere, 11/4/05 25 Grotta delle Vacche, 11/4/05 26 Grotta delle Vacche, 11/4/05

Editors 27 Grotta delle Vacche, 11/4/05 28 Tra Marina del Marchese e Golfo della Botte, 11/4/05 of 29 Tra Marina del Marchese e Golfo della Botte, 11/4/05 30-32 Presso il pollaio, 12/4/05 33 Paese, 14/5/05 34 Presso il pollaio, 14/5/05 35-42 Punta Secca, 14/5/05 Courtesy 43-45 Il Marchese, 15/5/05 46 Presso Punta del Grottone, 15/5/05 47-48 Tra Punta del Grottone e Cala dell’Alga, 15/5/05

Editors 49 Presso Punta del Grottone, 15/5/05 50 Tra Punta del Grottone e Scoglio della Lancia, 15/5/05 of 51 Presso Punta del Grottone, 15/5/05 52-56 Il Marchese, 15/5/05 57-64 L’Arco, 15/5/05 65-66 Tra l’Arco e Marina del Marchese, 15/5/05 67-68 Punta Libeccio, 15/5/05 Courtesy 69 Tra Punta Libeccio e Torretta San Marco, 15/5/05 70 Torretta San Marco, 15/5/05 71-72 Presso Punta del Segnale, 15/5/05 73

Editors Tra Punta del Segnale e Punta Brigantina, 15/5/05 74-76 Punta Brigantina, 15/5/05 of 77-78 Presso Sembolello, 9/5/06 79-81 presso Pollaio, 10/5/06 82 A sud del pollaio, 10/5/06 83-86 Il Giudice, 10/5/06 87-88 Il Cordon, 11/5/06 Courtesy 89-90 Presso Golfo della Botte, 11/5/06 91-92 Torretta Vecchia, 11/5/06 93 Tra Torretta Vecchia e Torretta San Marco, 11/5/06 94-98 Presso Paese, 12/5/06 Editors 99-100 Tra Belvedere, Sembolello e Paese, 12/5/06 of 101-102 Belvedere, 12/5/06 103 Grotta delle Vacche, 12/5/06 104-105 Presso Cala dell’Alga-Marina del Marchese, 12/5/06 106-107 Marina del Marchese, 12/5/06 108 Tra Sembolello e Marina del Marchese, 12/5/06 Courtesy 109-112 Presso Cala di Biagio, 13/5/06 113-115 Poggio alla Quercia, 13/5/06 116-117 Il Giudice, 13/5/06 118-120 Il Cordon, 13/5/06 Editors 121-124 Tra Sembolello e Golfo della Botte, 14/5/06 of 125 Presso Golfo della Botte, 14/5/06 126-127 Tra Punta del Pulpito e Punta Libeccio, 14/5/06 128 Tra il cimitero e Punta Libeccio, 14/5/06 129-130 Tra Torretta Vecchia e Punta Libeccio, 14/5/06 131 Tra Grotta delle Vacche e Cala dell’Alga, 15/5/06 Courtesy 132-133 Cala dell’Alga, 15/5/06 134 Presso Scoglio della Lancia, 15/5/06 135 Tra Scoglio della Lancia e Il Marchese, 15/5/06 136 Punta del Marchese, 15/5/06 Editors 137-139 Il Marchese, 15/5/06 of 140 Marina del Marchese, 15/5/06 141-147 Paese, 16/5/06 Courtesy Editors 40 Foggi B., Cartei L., Pignotti L., La vegetazione dell’Isola di Pianosa (Arcipelago Toscano, Livorno) of Courtesy Editors of Courtesy Editors of Courtesy Editors of Courtesy Editors of Courtesy Editors of Courtesy Editors of Courtesy Editors of Courtesy Editors Braun-Blanquetia, vol. 43, 2008 41 of

INDICE

Courtesy INTRODUZIONE...... 3

CARATTERISTICHE DEL TERRITORIO...... 3 Geografia...... 3 Editors Geologia...... 3 of CLIMA...... 4

Stato delle conoscenze su flora e vegetazione...... 5 Courtesy Materiali e Metodi...... 5 Rilevamento della vegetazione...... 5 Note floristiche...... 6 Editors Cartografia...... 6 of Studio fitosociologico della vegetazione...... 8 Schema sintassonomico...... 8 Pratelli annui...... 9

Courtesy Pratelli effimeri alo-subnitrofili...... 9 Pratelli effimeri oligotrofici e neutro-basofili...... 10 Pratelli annui nitrofili...... 11 Prati bienni e perenni...... 13 Editors

of Vegetazione sinantropica: formazioni nitrofile termo-mediterranee costiere...... 16

Vegetazione camefitica...... 16

Vegetazione Forestale e arbustiva...... 21 Courtesy

Il Paesaggio vegetale...... 26

Editors Cartografia della vegetazione...... 27

of Boschi...... 27 Boscaglie e macchie...... 27 Boscaglie...... 27 Mosaici di boscaglie e macchie...... 28 Fruticeti, suffruticeti e macchie...... 28 Courtesy Fruticeti...... 28 Suffruticeti...... 28 Prati...... 28

Editors Formazioni di erbe psammofile...... 29 of APPENDICE FLORISTICA...... 29 Nuove segnalazioni per l’Isola di Pianosa ...... 29 Riconferme di antiche segnalazioni...... 30

Courtesy Conclusioni...... 31

Riassunto...... 32 Editors Summary...... 32 of

Bibiografia...... 33

Ringraziamenti...... 36 Courtesy Indirizzo degli Autori...... 36

APPENDICE 1 - Elenco delle specie (con Autori) riportate nei rilievi fitosociologici...... 36 Editors of APPENDICE 2 - Località e data dei rilievi fitosociologici...... 39 Courtesy Editors 42 Foggi B., Cartei L., Pignotti L., La vegetazione dell’Isola di Pianosa (Arcipelago Toscano, Livorno) of Courtesy Editors of Courtesy Editors of Courtesy Editors of Courtesy Editors of Courtesy Editors of Courtesy Editors of Courtesy Editors of Courtesy