PROTOCOLLO OPERATIVO in MATERIA DI ACCOGLIENZA ED INTEGRAZIONE E LAVORO DEI MIGRANTI NELLA PIANA DI GIOIA TAURO ( F / a / J J I A
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PROTOCOLLO OPERATIVO IN MATERIA DI ACCOGLIENZA ED INTEGRAZIONE E LAVORO DEI MIGRANTI NELLA PIANA DI GIOIA TAURO ( f / a / j j i a '/ùo fapriteria/tf del ntfoverne- PROTOCOLLO OPERATIVO IN MATERIA DI ACCOGLIENZA ED INTEGRAZIONE E LAVORO DEI MIGRANTI NELLA PIANA DI GIOIA TAURO TRA PREFETTURA DI REGGIO CALABRIA/UFFICIO DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO DEL GOVERNO PER L’AREA DI SAN FERDINANDO - REGIONE CALABRIA - CITTA’ METROPOLITANA - COMUNI DI GIOIA TAURO, ROSARNO, SAN FERDINANDO, ANOIA, CANDIDONI, CITTANOVA, LAUREANA DI BORRELLO, MELICUCCO, OPPIDO MAMERTINA, PALMI, RIZZICONI, SEMINARA, TAURIANOVA - ISPETTORATO DEL LAVORO - ORGANIZZAZIONI DATORIALI DELL’AGRICOLTURA (COLDIRETTI, CONFAGRICOLTURA, CIA, COPAGRI) - ORGANIZZAZIONI SINDACALI (CGIL, CISL, UIL, USB, UGL). PREMESSO - Che in data 19 febbraio 2016 è stato sottoscritto dalla Prefettura di Reggio Calabria, dalla Regione Calabria, dalla Provincia di Reggio Calabria, dalla Croce Rossa Italiana, dal Comune di San Ferdinando, dal Comune di Rosarno, dalla Caritas Diocesana di Oppido Mamertina-Palmi con le associazioni Emergency e MEDU un Protocollo operativo in materia di accoglienza ed integrazione degli immigrati nella Piana di Gioia Tauro con il quale si è inteso intervenire sulle condizioni di precarietà abitativa ed igienico - sanitaria di un consistente numero di cittadini extracomunitari, prevalentemente stagionali, allocati presso un insediamento ubicato nella seconda Area industriale del Comune di San Ferdinando; 1 ra r/f ^xf/a/jria '/rie fow tfen a / tf c / e / r W o v & M i e - - Che stante quanto premesso, sono state effettuate azioni congiunte finalizzate ad intraprendere iniziative per l’integrazione sostenibile dei migranti, in particolare per quelli coinvolti nella stagione colturale agrumicola, alloggiati presso la “baraccopoli” di San Ferdinando; - Che, in particolare, nel mese di agosto 2017, è stata resa operativa una nuova tendopoli, realizzata in attuazione del predetto Protocollo operativo, ove viene prestata assistenza alloggiativa ai citati cittadini extracomunitari; - Che, nondimeno, nell’adiacente baraccopoli si è registrata la presenza di circa mille migranti che versavano in gravi condizioni igienico-sanitarie; - Che, in data 6 marzo 2019, si è proceduto allo smantellamento della baraccopoli, accogliendo i migranti, a seconda della loro condizione giuridica, nei progetti SIPROIMI, nei CAS o CARA, ovvero nella nuova tendopoli; - Che, attualmente, la cennata tendopoli ospita circa 600 migranti; - Che, tuttavia, l’obiettivo finale è quello di procedere al superamento del predetto campo, onde giungere all’inclusione dei migranti nel tessuto socio- economico della Piana di Gioia Tauro mediante forme di accoglienza diffusa; - Che altri migranti vivono in accampamenti di fortuna, in condizioni di precarietà; - Che, al fine di prevenire ed arginare il fenomeno diffuso dello sfruttamento dei lavoratori migranti nell’economia agricola locale, è necessario avviare sistematicamente azioni urgenti ed interventi immediati per contrastare ab origine le condizioni di illegalità che determinano le pessime condizioni di vita e di lavoro degli interessati; - Che la complessità delle problematiche richiede la programmazione di azioni e politiche attive di sistema mediante il coinvolgimento degli Enti competenti (in. primis Regione e Comuni) che, a vario titolo, possono assicurare il proprio 2 WK w# fapùfo ria/tf d el ndovewne- contributo per l’attuazione di interventi diretti a favorire l’inclusione abitativa e la graduale integrazione dei migranti nel territorio della Piana di Gioia Tauro; VISTI - D.Lgs. 29 Ottobre 2016 n. 203, recante “Attuazione della Direttiva 2014/36/UE sulle condizioni di ingresso e soggiorno dei cittadini dei Paesi terzi per motivi di impiego in qualità di lavoratori stagionali”-, - D.Lgs. 19 agosto 2016, n. 177, recante “Disposizioni in materia di razionalizzazione delle funzioni di polizia e assorbimento del Corpo forestale dello Stato, ai sensi dell'articolo 8, comma 1, lettera a), della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche. ” - “Direttiva sui comparti delle specialità delle Forze di Polizia e sulla razionalizzazione dei Presidi di Polizia” del Ministero dell’Interno, in data 15 agosto 2017. RITENUTO - che la legge 199/2016 individua nella Sezione Territoriale della Rete del lavoro agricolo di qualità il luogo in cui predisporre gli strumenti e mettere in campo tutte le azioni utili per prevenire, far emergere e superare le situazioni di grave sfruttamento lavorativo e il ricorso a forme di intermediazione irregolare; 3 a / u m d i u& a/a/j/ia t^prit^na/e c/el nyìoiwMW' che il presente Protocollo si inquadra anche nell’ambito delle previsioni di cui alla Legge 199/2016 del 29 ottobre 2016 recante “Disposizioni in materia di contrasto ai fenomeni del lavoro nero, dello sfruttamento del lavoro in agricoltura e di riallineamento retributivo nel settore agricolo”, di cui al “Protocollo sperimentale contro il caporalato e lo sfruttamento lavorativo in agricoltura” del 27 maggio 2016, sottoscritto dai Ministeri del Lavoro e delle Politiche Sociali, dell’Interno, delle Politiche Agricole, dalle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro e dalle Organizzazioni datoriali e dei lavoratori nonché nelPambito della Legge Regionale n.3 del 12 febbraio 2016, recante Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 19 aprile 2012, n. 13 recante “Disposizioni dirette alla tutela della sicurezza e alla qualità del lavoro, al contrasto e all’emersione del lavoro non regolare”; CONSIDERATO - Che è necessario intervenire tempestivamente in merito all’emergenza abitativa dei lavoratori stagionali in agricoltura, contrastando la nascita di accampamenti di fortuna spontanei, degradati ed insalubri, e, altresì, sperimentare ulteriori misure ed azioni che tendano a migliorare le condizioni generali di vita dei migranti; - Che è necessario proseguire nell’azione di contrasto al caporalato attraverso misure di potenziamento dei servizi dei CPI locali onde facilitare l’accesso al lavoro e promuovere il collocamento pubblico in agricoltura! 4 (S/^^ettwm (// (d/ìeyyfo rfd'a/a/nei t^ntom x/e de/ ndoe&m& - Che è necessario attivare servizi di trasporto da/per i siti di lavoro, a supporto delle correlate esigenze di mobilità; Tutto ciò premesso SI CONVIENE di perseguire gli obiettivi sopra richiamati assicurando: - l’attuazione unitaria di una strategia e di un piano d’azione tali da soddisfare la pratica dell’accoglienza e dell’integrazione dei migranti; - l’impegno di tutti i soggetti del presente Protocollo, ognuno per le rispettive competenze, alle seguenti azioni: Regione Calabria Mediante il piano annuale in applicazione della Legge Regionale 18/2009, sosterrà le Amministrazioni comunali che realizzeranno, attraverso appositi progetti, tutte o alcune delle seguenti azioni: _L Fondo di Garanzia per l’abitare diffuso; 2^ Azioni innovative circa il trasporto da e per i luoghi di lavoro; 3^ mediazione legale; fh riconoscimento dei titoli di studio e/o formativi; 5^ azione di sensibilizzazione e mediazione nelle comunità ospitanti. 5 W tem a n ole de/ ndeeewn& Per favorire la corretta applicazione delle norme sui servizi a base territoriale erogati da CPI, ASP e AO continuerà ad adoperarsi con apposite circolari al fine di facilitare la fruizione degli stessi in un’ottica di una puntuale integrazione diffusa; Contrasto al Caporalato con l’utilizzazione del finanziamento Nazionale pari a 1.381.320,00 nell’ambito del Pon Inclusione e con le risorse messe a disposizione per potenziare i Centri per l'impiego della Piana saranno favoriti servizi di facilitazione all'accesso al lavoro regolare e promozione del collocamento pubblico in agricoltura. L'azione comprende il supporto territoriale e la sensibilizzazione inerenti le disposizioni in materia di contrasto al lavoro nero, dello sfruttamento del lavoro in agricoltura (Legge 199/2016 e legge Regionale 3/2016), l'attivazione degli elenchi di prenotazione presso i CPI e l'assunzione a tempo determinato di operatori da inserire nei centri per l'impiego come mediatori, operatori legali, assistenti sociali. La Regione Calabria, mediante le risorse del Fondo FAMI Emergenziale, subordinato all’esito positivo della valutazione del progetto da parte della Commissione Europea, realizza le seguenti azioni: Sostegno alle Amministrazioni locali prevedendo i rimborsi per i servizi essenziali come la gestione dei rifiuti, la depurazione, le forniture idriche, i servizi di sorveglianza. Politica abitativa con la realizzazione di strutture mobili per la prima ospitalità, per un numero di 50 moduli con una capienza di 4 posti letto ciascuno, compresi i servizi. Le strutture saranno messe a disposizione delle imprese che chiederanno di accogliere i migranti, previe idonee 6 a / a ò iia Jxùo fapMforia/e c/el ntfovern& convenzioni tra le parti. Inoltre un fondo finanziario sarà messo a disposizione per promuovere le politiche dell'abitare diffuso anche attraverso l'eventuale costituzione di un fondo di garanzia. Poli Sociali con l'apertura di un “Polo sociale integrato” in uno dei Comuni della Piana, nel quale saranno attivi gli sportelli informativi per i migranti, e la costituzione dello sportello istituzionale con la partecipazione e la presenza dei vari Enti: Inail, Inps, Questura, Asp, Organizzazioni sindacali. Inoltre sarà attivato un “Polo Sociale in outreaching” dotato di unità mobile per informazioni e orientamento ai servizi, che