P.U.A. AMBITO DI TRASFORMAZIONE URBANA AT.4 1 in zona omogenea B2

Programma costruttivo per la realizzazione di due fabbricati multipiano destinati a resi- denze e attività commerciali da realizzarsi su lotto di terreno sito in via Napoli, individuato cata- stalmente al foglio n.2, part.lle n. 1346 e n. 491.

1) RELAZIONE ILLUSTRATIVA Il sottoscritto Arch. Amedeo Sinno, iscritto all'Ordine degli Architetti P.P.C. della provincia di Sa- lerno al n. 795, con studio professionale in (SA) alla Via N. Machiavelli n.5, ha ricevuto incarico di redigere un progetto di edilizia residenziale privata, ai sensi dell’art.11 “Ambiti di tra- sformazione urbana e piani attuativi” delle N.T.A. del P.R.G. vigente.

1.1 - Premessa 1) le sigg.re DE CHIARA Michelina, nata a il 08 marzo 1958, residente in Cervignano del Friuli alla via Ippolito Nievo n. 3, c.f.: DCH MHL 58C48 H730Q e DE CHIARA Ilde nata Saler- no il 23 aprile 1967, residente in Arceto Scandiano (RE) alla via Martin Luther King, 2, c.f.: DCH LDI 67D63 H703V, rappresentate dal loro procuratore generale sig. DE CHIARA Felice, nato a il 18 ottobre 1959 e residente in alla via Piave, c.f.: DCH FLC 59R18 D615P (giusta procura generale autenticata con atto per notar Fulvio Ansalone del 16 giugno 1989, registrato a Salerno il 23/06/1989 al n. 4935); 2) la sig.ra DE CHIARA Rita, nata a Fisciano il 04 agosto 1962, residente in Pontecagnano Faia- no alla via Salerno n. 48, c.f. DCH RTI 62M44 D615P; 3) il sig. DE CHIARA Felice, nato a Fisciano il 18 ottobre 1959 e residente in Pontecagnano Faiano alla via Piave, c.f.: DCH FLC 59R18 D615P; e 4) la sig.ra Landi Maria, nata a Fiscano il 15/05/1929 e residente a Pontecagnano Faiano (SA) alla via XVIII Giugno n. 44, c.f. LND MRA 29E55 D615N sono proprietarie in virtù di successione del padre Sig. De Chiara Domenico, nato a Baronissi (SA) il 16 agosto 1927, Codice Fiscale DCH DNC 27M16 A674Y, deceduto in (SA) il 18.maggio1989, denun- ziata presso l’Ufficio del Registro di Salerno il 18.novembre 1989 al n. 18 del vol.791; atto di do- nazione per notar Silvana Landi del 25.03.2005, Repertorio n. 23922, Raccolta n. 1500, registrato a Pagani in data 12.04.2005 al n. 408 Serie 1V e atto di cessione per notar Silvana Landi del 09.05.2006, Repertorio n. 24249, Raccolta n. 1739, registrato a Pagani in data 19.05.2006 al n. 2212 Serie 1T; di un’area edificabile della superficie complessiva di mq. 8.508 circa, ubicata nel di Bel- lizzi alla Contrada Caseificio/via Napoli, riportata in Catasto al foglio n.2 (già foglio n.25) p.lla n.1346 (ex p.lla n.188 soppressa) di mq. 8.172 e p.lla n.491 di mq. 336.

1.2 - Area dell’intervento L’area oggetto dell’intervento, è ubicata nel comune di Bellizzi (SA) in località Caseificio nel qua- drante nord-est della città. Il contesto urbanistico nel quale si inserisce è caratterizzato da una

densità edilizia che ha specializzato questa porzione di territorio del comune, come zona omoge- nea B2 del P.R.G. vigente. Ai sensi dell’art. 5 delle N.T.A. viene definita come “parte urbana con- 2 solidata con origiania destinazione residenziale”. Da un confronto con gli elaborati di Piano, si evidenzia l’assenza di vincoli che possano dare luo- go ad una limitazione di utilizzo dell’intera superficie dell’ambito, ne consegue che l’area di inter- vento avendo in sé tutti i requisiti dettati dalla norma è pienamente compatibile con le previsioni progettuali. Tale area, praticamente pianeggiante, in parte è adibita a campo sportivo comunale ed in parte non è edificata. Essa è delimitata ad ovest da via Napoli, direttrice di collegamento fra la statale SS 18 e la zona industriale, confina a nord con il complesso dei fabbricati della I.A.C.P. realizzati alla fine degli anni ‘70, a est con l’Asilo nido comunale e la traversa di via Caserta e a sud con una serie di edifici privati di tipo residenziale risalenti agli anni ’80 e ’90 e con via Custoza. Attualmente l’area è dotata delle necessarie opere di urbanizzazioni: fognatura, gas, acquedotto, pubblica illuminazione, rete elettrica, ecc.

Ortofoto 1.3 - Inquadramento urbanistico Il Comune di Bellizzi è dotato di P.R.G. approvato in data 11/12/2007 con Decreto del Presidente della Provincia di Salerno n. 72 e pubblicato sul BURC n. 12 del 25.03.2008. Il Piano Regolatore Generale vigente qualifica l’area in esame alla Tav. p1 “Planimetria zone omogenee” come zona B2, e con la Tav. p2 “Planimetria ambiti piani e progetti di attuazione ur- babistica” ne individua il perimetro come Ambito di completamento urbano AT.4. Le Norme tecniche di Attuazione del P.R.G. all’art.11 “Ambiti di trasformazione urbana e piani at- tuativi” normano come segue:

Il P.r.g. individua ambiti urbani, identificati con la sigla A.T., nei quali le trasformazioni edilizie ed urbanisti- che sono conformate e regolamentate da Piani urbanistici attuativi (P.u.a.), estesi all’intero ambito … 3 Il comparto urbano oggetto dell’intervento è assoggettato alla disciplina urbanistica ed edilizia di un Piano Urbanistico Attuativo.

Stralcio Tav.p1 – Planimetria zone omogenee

Stralcio Tav.p2 – Planimetria ambiti piani e progetti di attuazione urbanistica

1.4 - Dimensionamento Ambito di Trasformazione urbana AT.4 – Calcolo della superfi-

cie lorda edifcabile max ammissibile – Zonizzazione. 4

Le Norme tecniche di Attuazione del P.R.G. all’art.12 “Capacità edificatoria e quote immobiliari” normano come segue:

La capacità edificatoria è la quantità massima di edificazione, espressa in metri quadrati di superficie lorda, spettante ai singoli terreni compresi negli ambiti di trasformazione urbana in relazione allo stato di fatto e di diritto in cui si trovano i terreni stessi prima della formazione del P.r.g. ……………………………………………….. La capacità edificatoria dei terreni è calcolata moltiplicando la superficie degli stessi terreni per uno dei coefficienti di seguito riportati, che classificano le aree comprese negli ambiti di trasformazione urbana in relazione alle loro connotazioni di fatto e di diritto al momento della formazione del P.r.g.. a) terreni edificati, superficie coperta ed aree pertinenziali, in parti urbane consolidate, già in zona B del Piano di fabbricazione: coeff. 1,00; b) terreni non edificati di completamento di parti urbane consolidate, già in zona B del. Piano di fabbri- cazione: coeff. 0,48; c) terreni non edificati marginali al centro urbano, già in zona C del. Piano di fabbricazione: coeff. 0,40. ……………………………………………….. Per i terreni già destinati dagli strumenti urbanistici pregressi ad usi pubblici si applica, ai fini del calcolo della capacità edificatoria, un secondo coefficiente pari a 0,80. ……………………………………………….. Ai fini del dimensionamento del piano e del carico insediativo previsto negli ambiti di trasformazione urba- na, nella Tav. p.5 del P.r.g. sono individuate le aree non edificate, gli immobili soggetti a interventi di ri- strutturazione urbanistica o di sostituzione edilizia, compresi negli ambiti di trasformazione urbana; tali aree ed immobili sono state classificati in relazione ai coefficienti di calcolo delle capacità edificatorie so- pra riportati. Le tabelle di dimensionamento del piano sviluppano il calcolo della capacità edificatoria espressa com- plessivamente dai terreni compresi nei singoli ambiti di trasformazione urbana. I Piani urbanistici attuativi, di cui al successivo art.13, applicando i coefficienti inderogabili sopra fissati, precisano, sulla base delle mappe catastali e dei rilievi topografici, il calcolo della capacità edificatoria posseduta da ciascuno dei terreni compreso nell’ambito di trasformazione urbana. Il P.r.g., nei limiti posti dalla legge 06.08.’67, n.765 e dalla legge regionale 20.03.’82, n.14, fissa la quantità massima di superficie lorda edificabile in ognuno degli ambiti di trasformazione urbana. Essa non dipende dalle caratteristiche di stato e di diritto possedute dai terreni ma dipende dalle loro de- stinazioni urbanistiche, individuate dal P.r.g., e dai parametri urbanistici attribuiti dallo stesso P.r.g. a cia- scuna zona omogenea al fine di conseguire gli obiettivi di interesse pubblici perseguiti dalla pianificazione urbanistica. ……………………………………………….. I proprietari dei terreni compresi nell’ambito di trasformazione urbana, con la sottoscrizione della conven- zione regolante l’attuazione del P.u.a., di cui al successivo articolo 14, a fronte della acquisizione della ti- tolarità delle quote immobiliari loro assegnate dal piano cedono al Comune la proprietà dei terreni destinati agli usi pubblici.

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Stralcio Tav.p5 – Planimetria classificazione terreni non edificati – zona centro

La Tav.p5 “Planimetria classificazione terreni non edificati zona centro” classifica con la denomi- nazione B5 i “terreni non edificati di completamento di parti urbane consolidate, già in zona B” e con la denominazione Cp4 i “terreni non edificati marginali al centro urbano, già in zona C del Piano di fabbricazione”. Dalla sovrapposizione della Tav.p5 con la Planimetria del rilievo dello stato di fatto e con l’ appli- cazione dei coefficienti sopra fissati è stata determinata la capacità edificatoria pregressa dell’Ambito di trasformazione urbana AT.4 pari a 2.977,15 mq.di Superficie lorda edificabile.

Tab. n.1 - Calcolo della superficie lorda edifcabile max ammissibile.

Le Norme tecniche di Attuazione del P.R.G. all’art.11 “Ambiti di trasformazione urbana e piani at- tuativi” normano come segue: 6 Il P.r.g. individua ambiti urbani, identificati con la sigla A.T., nei quali le trasformazioni edilizie ed urbanisti- che sono conformate e regolamentate da Piani urbanistici attuativi (P.u.a.), estesi all’intero ambito o a parte di essi; ovvero riferiti a sub-ambiti sulla base di un progetto preliminare di coordinamento esteso all’intero ambito che contenga la ripartizione dei parametri di dimensionamento globale e le linee generali di assetto urbanistico. ……………………………………………….. Le schede di dimensionamento del P.r.g. (escluse le zone D1 e D2) allegate alla Relazione illustrativa del piano riportano i principali dati urbanistici di ciascuno degli ambiti di trasformazione urbana individuati dal P.r.g. In esse, per ogni A.T., sono quantificati: a) la superficie complessiva dell’ambito; b) la superficie destinata a usi pubblici per il soddisfacimento delle dotazioni standard non soddisfatta nelle zone limitrofe o a parco pubblico; c) la superficie territoriale destinata al nuovo insediamento residenziale: d) l’indice di edificabilità territoriale della zona omogenea di cui è parte l’ambito; e) l’indice di edificabilità fondiario della zona omogenea di cui è parte l’ambito; f) la superficie fondiaria; g) la superficie lorda edificabile; h) la aliquota massima della superficie lorda edificabile destinata alla residenza; i) la aliquota minima della superficie lorda edificabile destinata alle attività non residenziali ed integrate alla residenza; j) la capacità edificatoria pregressa; k) l’incremento di piano della capacità edificatoria pregressa; l) superficie destinata a usi pubblici per gli standard relativi al nuovo insediamento; m) superficie per strade; n) abitanti insediati. Inoltre nelle stesse schede di dimensionamento sono verificati i dati volumetrici: a) il volume convenzionale edificabile totale; b) la aliquota del volume edificabile destinabile alla residenza; c) la aliquota del volume edificabile destinabile alle attività non residenziali ed integrate alla residenza; d) l’indice di fabbricabilità territoriale; e) l’indice di fabbricabilità fondiario.

Di seguito viene riportata la tabella relativa all’Ambito di Trasformazione urbana AT.4 aggiornata utilizzando come Superficie complessiva, la superficie catastale e/o dello stato di fatto (rilievo), pari a 8.508,00 mq.

A partire dalla superficie lorda edificabile max ammissibile (capacità edificatoria pregressa) otte- nuta dalla Tab. n.1 pari a 2.977,12 mq. è stata ricavata la superficie minima del Lotto Fondiario 2.977,12 mq. x 1,00 = 2.977,12 mq. e successivamente la Superficie Territoriale 2.977,12 mq. / 0,54 = 5.513,00 mq. La differenza fra la superficie complessiva pari a 8.508,00 mq. e la Superficie territoriale pari a 5.513,00 mq. ha determinato il valore della superficie da cedere al comune, e da destinare a spa- zi pubblici, (perequazione urbanistica).

8.508,00 mq. - 5.513,00 mq. = 2.995,00 mq.

Per gli interventi di nuova costruzione di iniziativa privata, ai sensi dell’art. 6, paragrafo 6b valgo- 7 no le seguenti prescrizioni generali: una aliquota pari ad almeno il 40 per cento della superficie lorda edificabile, … , deve essere destinata ad attività non residenziali integrate nell’ambiente ur- bano a prevalente destinazione residenziale, e devono essere contenuti nei limiti appresso fissati.

a) indice di edificabilità territoriale 0.54 mq/mq b) indice di edificabilità fondiaria 1,00 mq/mq c) altezza massima dei fabbricati 18,00 ml. d) didtanza minima assoluta tra i fabbricati 10,00 ml. d.1) distanza minima tra fabbricati in rapporto ad h. 1/1 di h. e) distanza minima assoluta dai confini 5,00 ml. e.1) distanza minima dai confini in rsapporto ad h. 1/2 di h. f) distanza minima dal ciglio della carreggiata 3,00 ml. g) numero massimo dei piani 5 n.

Le Norme tecniche di Attuazione del P.R.G. all’art.10 “Standard urbanistico” normano come se- gue: ……………………………………………….. Nelle zone B e C, per ogni metro quadrato di superficie di pavimento lorda edificata S.l.e. o edificabile sia destinata alla residenza che alle altre attività annesse deve essere assicurata la disponibilità di un area pubblica, destinata agli spazi aperti ed alla costruzione delle scuole e delle attrezzature pubbliche, in mi- sura uguale o superiore a 0,80 m2. ………………………………………………..

Pertanto, la superficie minima ammissibile da destinare a standard sarà pari a 2.977,12 mq. x 0,80 = 2.382,00 mq.

Ai sensi dell’art. 3 del Decreto Ministeriale n. 1444 del 1968 la dotazione minima, inderogabile, da assicurare a standard per ogni abitante insediato è di 18,00 mq./ab.: (18,00 mq./ab) x 60 abitanti = 1.080,00 mq. così ripartita:

D.M. Abitanti Totale 1444/68 insediati standard Descrizione mq./ab. nr. mq. Aree per istruzione 4,50 60 270,00 Aree per attrezzature di interesse comune 2,00 60 120,00 Aree per spazi pubblici attrezzati 9,00 60 540,00 Aree per parcheggi 2,50 60 150,00 Totale 18,00 1.080,00

Tab. n.3 – Tavola standard min. ammissibili.

Tutti i dati relativi all’intervento in oggetto sono meglio specificati nella tabella “At4 – ambito di trasformazione urbana nr 4 in zona omogenea B2” e nella tavola delle zonizzazioni allegata. 8

Tab. n.2 – Tavola sinottica del calcolo delle superficie e dei volumi max ammissibili.

Tav. U.06 - Zonizzazione

1.5 - Criteri progettuali. 9 Il presente Piano urbanistico attuativo (P.u.a.) disciplinante l’attività urbanistica ed edilizia dell’ intero Ambito di trasformazione urbana AT4, viene progettato con lo scopo di recepire e dettaglia- re le prescrizioni dettate dalla N.T.A. del P.R.G., tenento conto dello stato di fatto dell’area e dei vincoli normativi e regolamentari vigenti. L'area di intervento si inserisce in un comparto di espansione residenziale soggetto a P.u.a., po- sizionato a nord ovest del comune di Bellizzi. Il progetto, si pone l’obiettivo di riqualificare un’area situata ai limiti del territorio comunale, e di ricucire, attraverso il nuovo intervento, il resto della città con l’area già destinata a standard su via Galileo Galiei, la Scuola Materna adiacente ed il nuovo quartiere della Iacp Futura di via Caserta. A tale scopo l’area destinata a standard di superficie pari a 2.382,00 mq. è stata individuata a Sud-Ovest del lotto fondiario a ridosso di via Napoli e via Custoza; quella destinata agli spazi pubblici (da cedere al comune) di superficie pari a 2.995,00 mq. è situata fra il lotto fondiario, la superficie destinata a standard, il complesso dei fabbricati della I.A.C.P. e la Scuola materna co- munale. Tutto ciò al fine di assicurare sandards di efficacia, efficienza e sicurezza e per garantire come si è già detto, un’adeguata ricucitura fra il tessuto urbano esistente e quello di progetto. A tal fine si sono considerate le condizioni dell’immediato contorno e delle vie di accesso all’area, che nel caso specifico sono rappresentate da via Napoli a ovest da via Custoza a sud e dalla tra- versa di via Caserta ad est. Elemento essenziale del progetto degli standard è la realizzazione di una grande piazza intera- mente pedonalizzata, nuovo luogo simbolo di rinascita del quartiere, alla quale si affianca un’area destinata a verde attrezzato e un’ampia area di parcheggio. Da “I Grandi temi dell’Architettura - Le Piazze” Ed. Hachette. Testo di A. Di Virgilio “… la piazza è di chi la vive di chi vede nelle pietre dei suoi edifici o delle sue pavimentazioni il riflesso delle proprie memorie, di chi la usa per reclamare il rispetto dei propri diritti e di chi la occupa per esprime- re il proprio bisognio di socialità. Infatti, non sono gli edifici al contorno, non sono gli arredi, non è l’estro o il talento di questo o quel progettista, men che meno la volontà creatrice di re, papi o politici, che pure nel corso dei secoli hanno dato origine e sviluppo a questa tipologia di spazio, a rendere una piazza tale. A distinguerla da un semplice vuoto tra costruzioni, a trasformare un quadrato attrezzato con panchine e aiuole o una rotatoria spartitraffico in un’agorà, cioè in un luogo di riunione, è la collettività che la riempie con la propria vita, che se ne impossessa, che la fa diventare palcoscenico delle proprie azioni economi- che e politiche, che la carica di aspirazioni, desideri e aspettative”. Sulla scorta di tali premesse sono state operate le scelte progettuali e sono state proposte solu- zioni improntate alla semplicità, alla funzionalità ed all’efficienza; con particolare attenzione alla qualità dei materiali.

2) PROGETTO DI MASSIMA DELLE OPERE DI URBANIZZAZIONE

2.1 - Premessa 10

Le opere di urbanizzazione (D.M. n.1444/68) previste per l’intervento del P.u.a., consistono nella realizzazione della piazza, degli spazi pedonali da adibire a marciapiedi, delle aree sistemate a verde e del parcheggio pubblico, nonché nella realizzazione delle opere fognarie di smaltimento dei reflui meteorici e dell’ impianto di illuminazione pubblica.

2.2 – Piazza e verde pubblico attrezzato La piazza Questo spazio urbano fungerà da filtro tra la città esistente e le attività commerciali accolte nei locali a piano terra dei fabbricati da realizzare. Il progetto della piazza si sviluppa planimetricamente su uno schema ippodameo a maglia ortogo- lale 5,00 x 5,00 mt. a partire da via Napoli, su di esso si innesta un percorso diagonale che divide la parte pedonale della piazza dall’area sistemata a verde. Il percorso è attrezzato con una serie di punti di sosta, individuati dal cambio di cromia delle pavimentazioni, attrezzati con panchi- ne/fioriere della dimensione 2,50 x 2,50 mt. nelle quali verranno impiantate essenze di liquidam- bar styraciflua (alberi ad alto fusto ed a foglie caduche). Parallelamente a via Napoli nel settore nord-ovest verrà collocata una scultura realizzata con una serie di pilastri in acciaio a rappresen- tare “la lunga marcia degli ultimi verso il nord del mondo”. La piazza sarà delimitata con cordoni in pietrarsa e sarà pavimentata in parte con masselli in cal- cestruzzo a doppio strato, spessore mm 60, forniti in quattro pezzature della dimensione di mm 159x195, 195x195, 246x195 e 293x195 ed in parte con cubetti di porfido La stratigrafia per la po- sa in opera della pavimentazione sarà realizzata con uno strato di misto granulare dello spessore medio di 30 cm., un geotessuto aguliato per una migliore ripartizione dei carichi e per prevenire il radicamento di erbe ed infestanti ed uno strato di allettamento con sabbia di 6 cm. La scelta dell’uso degli autobloccanti è risultata la più idonea per soddisfare la necessità di avere la maggiore capacità drenante e permeabile.

Il verde Il progetto delle sistemazioni delle aree a verde è stato ideato per dare una maggiore connota- zione rispetto al verde esistente al contorno, pensando ad essenze vegetali che durante le sta- gioni presenteranno mutevoli colorazioni e aromi. Pertanto le alberature proposte nel progetto, da impiantare nelle aiuole saranno il frassino e l’acero rosso, essenze a foglia caduca che vegetano in condizioni ambientali difficili come zone inquinate, resistendo bene anche alle basse o elevate temperature. Per gli arbusti ed i cespugli saranno utilizzate essenze di callistenon citrino e herbe salicifolia.

2.3 – Parcheggio pubblico

Il parcheggio pubblico verrà realizzato sud-ovest della piazza, su di un’area di 595,00 mq. e pre- 11 vede un sistema di sosta di tipo a nastro lungo la carreggiata. L’accesso carrabile al parcheggio avverrà da via Custonza e l’uscita è prevista su via Napoli, ed al suo interno è prevista una corsia di manovra della larghezza di 4,50 m. La sede stradale sarà realizzata con strati di fondazione in misto granulare di adeguato spessore, uno strato di conglomerato bituminoso intermedio (binder) di 7 cm. ed uno strato in conglomerato bituminoso di usura di 3 cm. La strada sarà dotata di marciapiedi aventi larghezza maggiore di 1,50 m. delimitati da cordoni in pietrarsa mentre i parcheggi per la sosta degli autoveicoli saranno pavimentati con masselli grigliati in cls. L’intera rete viaria sarà dotata di opportuna segnaletica sia orizzontale che verticale.

2.3 – Materiali impiegati I materiali impiegati per la realizzazione delle opere sopra descritte hanno lo scopo di far cono- scere il livello di qualità architettonica che si vuole raggiungere, non sono prescrittivi in questa fa- se di progettazione, e possono essere modificati successivamente, in corso di progettazione ese- cutiva

2.4 - Impianto di Pubblica Illuminazione L’impianto di pubblica illuminazione a servizio della piazza e della zona a verde sarà realizzato per mezzo di lampioncini in acciaio di altezza fuori terra di 4.50 metri, montanti corpi illuminanti con lampade a LED. L’illuminazione della strada sarà realizzata con gli stessi lampioni in acciaio dell’altezza di 8 metri, distanziati di circa 20-25 metri l’uno dall’altro. La scelta della tecnologia di illuminazione a LED, in condizione di illuminazione notturna garantisce: 1) un risparmio energeti- co, rispetto alle lampade ai vapori di sodio ad alta pressione, variabile da un 26% ad 59%; 2) una migliore qualità della luce; 3) un minore inquinamento luminoso; 4) una maggiore durabilità e 5) un minore impatto ambientale. L’impianto di terra, necessario per proteggere le persone e le cose dai rischi dei contatti indiretti, è realizzato per mezzo di dispersori in acciaio zincato, posizionati in corrispondenza di ogni lam- pione, e di una corda di rame nudo di adeguata sezione, posta a contatto con il terreno, che col- lega i dispersori tra loro. I cavi di alimentazione dell’impianto saranno interrati e presenteranno una sezione opportuna a garantire una caduta di tensione entro i limiti massimi ammissibili. L’intero impianto sarà alimentato per mezzo di un quadro elettrico da porre all’inizio dei tratti di strada interessati dall’intervento. L’impianto di pubblica illuminazione sarà progettato nel rispetto della Legge Regionale n. 12 del 25/07/2002 e ss. mm. e ii.

2.3 - Rete Idrica

La fornitura di acqua potabile all’area interessata dall’intervento avverrà per mezzo di condutture 12 interrate in acciaio o in PEAD di adeguato diametro. Le condotte saranno posizionate ad una pro- fondità di 1-1,2 metri e confluiranno in dei pozzetti di raccordo realizzati con elementi prefabbrica- ti. Tali condotte saranno poste sotto il manto stradale, di conseguenza i chiusini e i coperchi uti- lizzati per chiudere i pozzetti di raccordo dovranno essere ad uso carrabile. Le condotte della rete idrica si collegheranno all’acquedotto comunale, lungo via Napoli e/o via Custonza.

2.4 - Rete Fognaria La rete fognaria permetterà lo scarico delle acque reflue, sia nere che bianche. S’intende realiz- zare un sistema fognario di smaltimento separato di acque bianche e nere. In dettaglio lo scolo delle acque meteoriche che troverà recapito nella fognatura comunale, verrà realizzato con collet- tori di diverse dimensioni in PVC, pozzetti prefabbricati in cemento vibrato, chiusini e griglie in ghisa sferoidale. 2.5 - Rete di Distribuzione dell’Energia Elettrica La rete di distribuzione dell’energia elettrica permetterà di garantire l’approvvigionamento elettrico dei fabbricati. E’ prevista solo la realizzazione di un cavidotto interrato, che collega la rete elettri- ca dell’ente distributore alle utenze. La posa dei conduttori all’interno di tale cavidotto è un onere a carico dell’ente erogatore. La tratta di questo cavidotto sarà interrotta da dei pozzetti, che per- metteranno la sfilabilità dei conduttori all’interno dei cavidotti.

2.6 - Rete di Adduzione del Gas Metano La rete di adduzione del gas metano permetterà l’approvvigionamento di metano ai fabbricati. Questa sarà realizzata per mezzo di tubi in acciaio o in PEAD in posa interrata di adeguato dia- metro. Il tratto realizzato si andrà a collegare alla rete comunale che passa nei pressi della zona interessata.

2.7 - Rete Telefonica Così come per l’impianto di distribuzione dell’energia elettrica è prevista solo la realizzazione di un cavidotto interrato, all’interno del quale la compagnia telefonica poserà le condutture necessa- rie per realizzare i collegamenti telefonici.

3) PREVISIONE DI SPESA

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TABELLA PREVISIONE DI SPESA

1) PIAZZA ED ARREDO URBANO 313,00 mq. 195,00 €./mq. 61.035,00 €. 2) MARCIAPIEDI 241,00 mq. 170,00 €./mq. 40.970,00 €. 3) PARCHEGGI E AREA DI MANOVRA 1.040,00 mq. 25,00 €./mq. 26.000,00 €. 4) VERDE ATTREZZATO 310,00 mq. 35,00 €./mq. 10.850,00 €. 5) IMPIANTO DI SCARICO 160,00 ml. 60,00 €./ml. 9.600,00 €. 6) IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE 215,00 ml. 85,00 €./ml. 18.275,00 €. 7) RETE IDRICA: 200,00 ml. 30,00 €./ml. 6.000,00 €. 8) RETE GAS: 60,00 ml. 40,00 €./ml. 2.400,00 €. 9) RETE ENEL: 60,00 ml. 40,00 €./ml. 2.400,00 €. 10) RETE TELECOM: 60,00 ml. 40,00 €./ml. 2.400,00 €. TOTALE 179.930,00 €.

Tali valori sono da intendersi in larga massima, la spesa complessiva sarà definita in mo- do più compiuto in base ai progetti esecutivi delle opere di urbanizzazione

Bellizzi, lì ……………………

Il Tecnico Arch. Amedeo Sinno