Federico Piseri, Pro Necessitatibus Nostris. Rapporti Tra Stato Sforzesco

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Federico Piseri, Pro Necessitatibus Nostris. Rapporti Tra Stato Sforzesco Federico Piseri Pro necessitatibus nostris Rapporti tra Stato sforzesco, operatori economici del dominio e prestatori esterni (1450-1468) Pavia University Press Scientifica Scientifica FEDERICO PISERI Pro necessitatibus nostris Rapporti tra Stato sforzesco, operatori economici del dominio e prestatori esterni (1450-1468) Pro necessitatibus nostris : rapporti tra Stato sforzesco, operatori economici del dominio e prestatori esterni : (1450-1468) / Federico Piseri. - Pavia : Pavia University Press, 2016. - XX, 216 p. ; 24 cm. - (Scientifica) http://archivio.paviauniversitypress.it/oa/9788869520303.pdf ISBN 9788869520297 (brossura) ISBN 9788869520303 (e-book PDF) © 2016 Pavia University Press, Pavia ISBN: 978-88-6952-030-3 Nella sezione Scientifica Pavia University Press pubblica esclusivamente testi scientifici valutati e approvati dal Comitato scientifico-editoriale. I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento anche parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i paesi. L’autore è a disposizione degli aventi diritti con cui non abbia potuto comunicare, per eventuali omissioni o inesattezze. In copertina: Fantesca di Spade, Re di Spade, Re di Denari dal mazzo dei Tarocchi Visconti di Modrone (Tarocchi Cary-Yale), proprietà della Yale University, Beinecke Rare Book & Manuscript Library Prima edizione: marzo 2016 Pavia University Press - Edizioni dell’Università degli Studi di Pavia Via Luino, 12 - 27100 Pavia (PV) - Italia www.paviauniversitypress.it – [email protected] Sommario Introduzione .............................................................................................................. IX Parte prima. «Sine pecuniis fieri non potest»............................................................1 Capitolo 1. «Animoso spenditore»: Francesco Sforza e le spese per la guerra prima e dopo la conquista del ducato di Milano............................................. 3 1.1. 1434-1452: dai primi rapporti con Cosimo de’ Medici alla guerra contro Venezia ...3 1.2. «Vi è grande manchamento d’entrata»: la condizione delle entrate del ducato negli anni della guerra contro Venezia ................................................16 1.3. Indebitamento del ducato di Milano nei confronti del banco Medici (1453-1454) ..18 1.4. «È de maggiore reputatone et credito de nui»: le ragioni della perdita del credito della camera ducale e la figura dei collettori ducali ............................25 Capitolo 2. «Per dare pace a tuta l’Italia»: la guerra per la successione al trono di Napoli e i debiti del ducato (1458-1463)........................................................31 2.1. «Levando costoro da Zenova quelle altre cose del Principe et de li altri suoi sequaci ne conciarano da per sé con l’aquasanta»: dalla morte di Alfonso d’Aragona all’inizio della guerra nel Meridione (1458-1459) ..............................32 2.2. Giacomo Piccinino: l’eredità italiana di Alfonso d’Aragona ................................38 2.3. «La povertà guasta molte virtute»: le rivolte baronali, la guerra per il trono di Napoli e i debiti del ducato di Milano ............................................40 2.4. «Le cose de la maestà sia ogni hora peggiorano del mille per cento»: il 1460 ......45 2.5. «La venuta del dicto signor messer Alexandro serria multo necessaria»: il 1461....54 2.6. «Mora tasse, sale, carreggio!»: il 1462 .................................................................63 2.7. «Questo è el fine et el termine de ogni male et el principio et origine di ogni bene»: il 1463 ....................................................71 2.8. Dati statistici ........................................................................................................75 Parte seconda. I prestatori locali ed esterni.............................................................79 Capitolo 3. «Cum auctoritate, arbitrio, balia, commoditatibus, prerogativis et utilitatibus»: i tesorieri del ducato (1450-1466) ..................................81 3.1. I tesorieri del dominio sforzesco: tra mercatura e ufficialità.................................81 3.1.1. Procedure di incanto delle tesorerie ............................................................82 3.1.2. Criteri di reclutamento................................................................................85 3.1.3. Compiti dei tesorieri ...................................................................................87 3.1.4. Guadagni dei tesorieri.................................................................................89 3.1.5. Prestiti dei tesorieri.....................................................................................91 Federico Piseri – Pro necessitatibus nostris 3.2. «Io che ò nome de tesoriere, di consigliere, del più intimo servidore»: Boccaccino e Aloisio di Boccaccino Alamanni ....................................................95 3.3. «Io non poso extenderme più che me sia longho»: i Trecchi alle tesorerie di Cremona, Milano e Como ..........................................100 3.3.1. Antonio Trecchi........................................................................................102 3.3.2. Giovanni Trecchi......................................................................................109 3.3.3. Pietro Galeazzo e Facio Trecchi ...............................................................114 3.4. «In omnibus que aut requirimus aut requirere facimus promptum se nobis exhibet»: la carriera di Sebastiano da Govenzate dalla caneparia della gabella del sale alla tesoreria del comune di Milano ..................119 3.4.1. 1459-1462: la caneparia della gabella del sale di Milano..........................119 3.4.2. 1463-1464: la tesoreria del comune di Milano..........................................124 3.4.3. 1465-1470: Sebastiano da Govenzate dopo la tesoreria di Milano e nei primi anni di Galeazzo Maria Sforza ...............................126 3.5. «Vel per ipsum si potest, vel per alios ubi sua facultas deficit»: Ambrogio Arzoni, marossero e tesoriere ............................................................128 3.6. Dati statistici ......................................................................................................135 Capitolo 4. «Valde igitur gratam habentes ipsius Pigelli promptitudinem»: il banco Medici a Milano (1459-1466) ..............................................................................145 4.1. 1459: «se Pigello fusse qua…»...........................................................................145 4.2. 1460-1461: oltre i «limiti ragionevoli»...............................................................150 4.3. 1461-1462: committenza e prestiti, il banco Medici e Bianca Maria Visconti ....153 4.4. 1462-1463: la guerra di Napoli e il credito di Firenze ........................................157 4.5. 1464: la dote di Drusiana Sforza e l’infeudazione di Genova .............................161 4.6. 1465-1467: l’eredità di Galeazzo Maria Sforza ..................................................165 4.7. Dati statistici ......................................................................................................170 Appendici.................................................................................................................175 Appendice 1. «Quatenus has nostras assignationis litteras admittant»: formulario ed evoluzione delle lettere di assegnazione................................................177 1. Intitulatio, corroboratio, data e sottoscrizioni .......................................................177 2. Narratio ................................................................................................................178 2.1. Prestiti: sovvenzioni e recuperi....................................................................178 2.2. Acquisti .......................................................................................................181 2.3. Provvisioni ..................................................................................................182 2.4. Condotte ......................................................................................................183 3. Dispositio ..............................................................................................................184 Appendice 2. Elenco dei prestatori....................................................................................189 Indice dei nomi e dei luoghi ....................................................................................193 Bibliografia ..............................................................................................................203 Abstract in English...................................................................................................217 VI Sommario VII Federico Piseri – Pro necessitatibus nostris Con l’esclusione di casi particolari o eccezionali, opportunamente segnalati, dovuti alla contrattazione con il singolo prestatore di un cambio diverso, viene riportato qui di seguito un prospetto con il cambio delle monete in soldi così come segnalato nei documenti consultati. 1 lira = 20 soldi 1 fiorino = 32 soldi 1 ducato = 80 soldi 1 ducato di camera = 81 soldi 1 ducato largo = 82 soldi 1 ducato veneto = 83 soldi VIII Introduzione «I redditi di tutto il dominio, sia per l’anno in corso che per quello seguente, erano già impegnati: “nonnullis creditoribus obligati, et eorum exactionibus deputati”».1 Con que- ste parole, Giorgio Chittolini descrive la condizione delle entrate del ducato di Milano
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