Il Risorgimento E L'europa

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Il Risorgimento E L'europa Commissione Italiana Storia Militareilitare SOCIETÀ ITALIANA MINISTEROINISTERO DELLA DIFESAIFESA DI STORIA MI L I TA R E QUADERNO 2010 L'anno di Teano Atti del Convegno Nazionale CISM-SISM su Il Risorgimento e l'Europa Società Italiana di Storia Militare PROPRIETÀ LETTERARIA tutti i diritti riservati: Vietata anche la riproduzione parziale senza autorizzazione A cura di: Contramm. (r) Paolo ALBERINI S. Ten. Elena BIGONGIARI Hanno contribuito alla realizzazione del Convegno Nazionale CISM 2010: Col. Matteo PAESANO Presidente della CISM e Capo Ufficio Storico dello SMD Ten. Col. Cosimo SCHINAIA Capo Sezione Documentazione Storica e Coordinamento dell’Ufficio Storico di SMD Ten. Col. Fabrizio RIZZI Capo Sezione Archivio Storico dell’Ufficio Storico di SMD Cap. Freg. Fabio SERRA. Addetto alla Sezione Documentazione Storica e Coordinamento dell’Ufficio Storico di SMD Primo Mar. Giuseppe TRINCHESE Capo Segreteria dell’Ufficio Storico di SMD Mar. Ord. Francesco D’AURIA Addetto alla Sezione Archivio Storico dell’Ufficio Storico di SMD 3 Presentazione Italia si prepara a ricordare i 150 anni dalla proclamazione dell’Unità e il dibattito sul Risorgimento italiano riemerge, con notevole attualità, dalleL’ pieghe della storia. È certo innegabile come tale processo abbia creato un senso di appartenenza nazionale e popolare vivo fino ad oggi, ma è anche vero che il processo di trasformazione, condotto dalle classi dirigenti politiche post- unitarie, di questo sentimento in elemento fondante di un’identità nazionale, sia rimasto incompiuto e non pienamente in grado di resistere a sistemi politici diversi e alle crisi di carattere economico-sociale. È un problema, dunque, po- litico piuttosto che culturale, tuttavia il Risorgimento fu il primo movimento ad avere successo nell’Italia geopoliticamente frammentata. Il movimento unitario è stato un rilevante e indiscutibile movimento rivo- luzionario che contribuì in maniera determinate a mettere in crisi l’intero assetto europeo che il Congresso di Vienna del 1815 aveva ricostituito dopo la débâcle napoleonica. La carboneria, poi la massoneria, prima nei moti del 1820 e ’21, poi in quelli del 1830, tentarono di rivendicare nuovi spazi di libertà politica, sociale, economica, istituzionale: è la crociana “religione della libertà”(Benedetto Croce), che prende sempre di più il posto delle religioni tradizionali (in primis il cattolicesimo, fortemente legato ai poteri costituiti nel binomio del “trono e altare”, fondamento della Restaurazione). In tutto il “vecchio continente” esplodono così manifestazioni e ribellioni, moti e rivolte finalizzate al riconoscimento da parte dei sovrani della concessione di “Statu- ti”, un complesso di norme giuridiche costituzionali finalizzate a vincolare e garantire il rapporto tra sovrano e sudditi. Con il 1848 dunque si passa dalla “pace” della Santa Alleanza alla “rivoluzione europea” dei popoli (Luigi Sal- vatorelli), di ampio respiro continentale e sostenuta dai movimenti patriottici e nazionali di ispirazione liberale e democratica, ancora una volta irradiata da Parigi. Emergono anche modelli di rivoluzione “legalitaria”: l’Assemblea di Francoforte in Germania, la rivoluzione “costituzionale” condotta nel regno d’Ungheria, la Repubblica Romana. Svanita la soluzione rivoluzionaria, rima- nevano in campo gli esiti “moderati” per le grandi questioni nazionali: o di “compromesso” con il potere in cambio di un’autonomia quasi assoluta, (l’im- pero d’Austria diventa nel 1867 impero austro-ungarico), o dell’unificazione intorno a nuclei statali (il regno di Prussia e il regno di Sardegna) più moderni e avanzati, capaci di mobilitare a favore della propria espansione un movi- 4 IL RI SO R G I MENTO E L’EU R OPA . ATTO ri E P R OTAGON I ST I DELL ’UN I TÀ D’ITAL I A mento di consenso popolare e nazionale. Quest’ultimo modello, sebbene avrebbe avuto realizzazioni diverse in Germania (unificazione alla Prussia con il mantenimento delle altre istituzioni e autonomie locali) e in Italia (annessio- ne tout court al regno sabaudo), sarebbe comunque stato il modello ideale per le giovani nazioni emergenti dei Balcani (come il Montenegro e la Serbia, aspiranti a divenire centri per l’aggregazione dei popoli slavi meridionali, o la Romania del “vecchio regno”, che diventa Grande Romania soprattutto con l’annessione della Transilvania ungherese, nonché della Bucovina austriaca e della Bessarabia russa). Per tutti questi elementi il Risorgimento rimane un grande movimento libertario e liberale, modello per altre regioni d’Europa: gli attori nazionali di questo complesso panorama internazionale sembrano capa- ci di far valere i propri processi di “risorgimento” nazionale e di proporsi, sull’esempio del Risorgimento italiano, dalla seconda metà del XIX secolo fino alla prima guerra mondiale, come i principali fattori di disgregazione dei grandi imperi plurinazionali. L’unificazione nazionale avviene su ispirazione democratico-mazziniana, realizzata da volontari-garibaldini con esiti moderato-cavouriani. Nella Peni- sola i “risvegliatori” ottocenteschi della nazione risorgimentale, gli attori e i protagonisti sono dunque numerosi: dal profeta dell’Unità italiana e dell’alta missione spirituale della nazione, Mazzini, al generale Garibaldi, punto di riferimento non soltanto per i patrioti italiani ma per tutti i popoli dell’Europa centro-orientale che invocano e ottengono l’intervento dei suoi uomini. Da Camillo Benso conte di Cavour al caleidoscopico panorama di pensatori e “osservatori” come Gioberti, Balbo, Rosmini, Durando, Cattaneo, D’Azeglio. Una fase storica di grande importanza, dunque, non soltanto per la Penisola, ma per l’intero continente che vide nell’Unificazione italiana un notevole elemento di destabilizazazione dell’obsoleto ordine europeo e il compimento di un’importante tappa nel processo di liberazione dei popoli (Tamborra). Il Presidente della CISM Col. Matteo Paesano 5 L’impegno della SISM antenendo fede all’impegno assunto nel 2009, la Società Italiana di Storia Militare ha collaborato anche nel 2010 al secondo dei tre con- vegniM nazionali indetti dalla Commissione Italiana di Storia Militare presso il Centro Alti Studi della Difesa nel quadro delle celebrazioni per il 150° anni- versario dell’Unità d’Italia per commemorare gli eventi politico-militari del 1859, 1860 e 1861- facendone oggetto non di mera rievocazione patriottica, ma di studio critico. La nostra collaborazione, consistita nella consulenza scientifica prestata dal prof. Mariano Gabriele per l’organizzazione dei tre convegni e nella par- tecipazione di numerosi nostri Soci, testimonia il nostro concreto e determi- nante sostegno di cittadini e di studiosi alle attività culturali del Ministero della Difesa. Se il 1859 fu l’anno di Cavour e dell’indipendenza, il 1860 fu l’anno di Garibaldi e dell’unità, proclamata nel 1861. Le sue vittorie - il Volturno e Castelfidardo - furono riportate non sullo straniero, ma sugli ultimi due anti- chi stati italiani, costretti dalla logica delle istituzioni a tentare una impossibi- le resistenza contro l’unità, voluta dalla storia, dai nuovi equilibri europei e, soprattutto, dagli stessi siciliani, napoletani e romani. Ma l’incontro di Teano tra il re di Sardegna e il dittatore delle Due Sicilie fu il simbolo di una unità duplice, non solo geografica tra l’Italia Settentrionale e l’Italia Meridionale, ma anche politica tra l’Italia monarchica e l’Italia democratica. Meditando su questo simbolo della nostra identità nazionale, Noi, cittadini della Repubblica ed orgogliosi di esserlo, cediamo rispettosi la parola al primo Re d’Italia, le cui spoglie riposano nel Pantheon e il cui monumento ospita il sacello del Milite Ignoto: Signori Senatori! Signori Deputati! Libera ed unita quasi tutta, per mirabile aiuto della Divina Provvidenza, per la concorde volontà dei Popoli, e per lo splendido valore degli Eserciti, l’Italia confida nella virtù e nella sapienza vostra. 6 IL RI SO R G I MENTO E L’EU R OPA . ATTO ri E P R OTAGON I ST I DELL ’UN I TÀ D’ITAL I A A voi si appartiene il darle istituti comuni e stabile assetto. Nello attribuire le maggiori libertà amministrative a popoli che ebbero consuetudini ed ordini diversi veglierete perché l’unità politica, sospiro di tanti secoli, non possa mai esse- re menomata. L’opinione delle genti civili ci è propizia; ci sono propizi gli equi e liberali principii che vanno prevalendo nei Consigli d’Europa. L’Italia diventerà per essa una guarentigia di ordine e di pace, e ritornerà efficace stro- mento della civiltà universale. Tratto dal Discorso della Corona per l’apertura del Parlamento Italiano, 18 febbraio 1861 Il Presidente della SISM Prof. Virgilio Ilari 7 Intervento del Presidente del CASD Amm. Sq. Marcantonio TREVISANI ignor Sottosegretario alla Difesa, Signor Capo di Stato Maggiore della Difesa, Autorità, graditi ospiti tutti. Come Presidente del Centro Alti Studi perS la Difesa, sono particolarmente onorato di poter ospitare, ancora una volta, i lavori di questo convegno. Il tema proposto contiene, a mio avviso, due con- cetti fondamentali e stimolanti. In primo luogo, il carattere europeo dei principi ed ideali alla base del pro- cesso risorgimentale nazionale. Le dinamiche che hanno dato luogo ai primi moti rivoluzionari e alle guerre d’indipendenza, trovano una continuità con le vicende dell’ultimo secolo, quando si ritorna a parlare di “secondo risorgi- mento” tanto a livello nazionale che europeo. E’ sufficiente ricordare la costruzione delle prime concrete comunità europee a partire dagli anni ’50 del
Recommended publications
  • The Rough Guide to Naples & the Amalfi Coast
    HEK=> =K?:;I J>;HEK=>=K?:;je CVeaZh i]Z6bVaÒ8dVhi D7FB;IJ>;7C7B<?9E7IJ 7ZcZkZcid BdcYgV\dcZ 8{ejV HVc<^dg\^d 8VhZgiV HVciÉ6\ViV YZaHVcc^d YZ^<di^ HVciVBVg^V 8{ejVKiZgZ 8VhiZaKdaijgcd 8VhVaY^ Eg^cX^eZ 6g^Zcod / AV\dY^EVig^V BVg^\a^Vcd 6kZaa^cd 9WfeZ_Y^_de CdaV 8jbV CVeaZh AV\dY^;jhVgd Edoojda^ BiKZhjk^jh BZgXVidHVcHZkZg^cd EgX^YV :gXdaVcd Fecf[__ >hX]^V EdbeZ^ >hX]^V IdggZ6ccjco^ViV 8VhiZaaVbbVgZY^HiVW^V 7Vnd[CVeaZh GVkZaad HdggZcid Edh^iVcd HVaZgcd 6bVa[^ 8{eg^ <ja[d[HVaZgcd 6cVX{eg^ 8{eg^ CVeaZh I]Z8Vbe^;aZ\gZ^ Hdji]d[CVeaZh I]Z6bVa[^8dVhi I]Z^haVcYh LN Cdgi]d[CVeaZh FW[ijkc About this book Rough Guides are designed to be good to read and easy to use. The book is divided into the following sections, and you should be able to find whatever you need in one of them. The introductory colour section is designed to give you a feel for Naples and the Amalfi Coast, suggesting when to go and what not to miss, and includes a full list of contents. Then comes basics, for pre-departure information and other practicalities. The guide chapters cover the region in depth, each starting with a highlights panel, introduction and a map to help you plan your route. Contexts fills you in on history, books and film while individual colour sections introduce Neapolitan cuisine and performance. Language gives you an extensive menu reader and enough Italian to get by. 9 781843 537144 ISBN 978-1-84353-714-4 The book concludes with all the small print, including details of how to send in updates and corrections, and a comprehensive index.
    [Show full text]
  • Dalle Virtù Militari Alle Virtù Civili: La Formazione Del Soldato in Europa Tra Sette E Ottocento
    UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II DIPARTIMENTO DI SCIENZE POLITICHE DOTTORATO DI RICERCA IN SCIENZA POLITICA E ISTITUZIONI IN EUROPA, XXVIII CICLO. Tesi di dottorato Dalle virtù militari alle virtù civili: la formazione del soldato in Europa tra Sette e Ottocento. Tutor Candidato Ch.mo Prof. Pasquale Matarazzo Dott.ssa Marianna Tedesco Coordinatore Ch.mo Prof. Marco Musella ANNO ACCADEMICO 2014-2015 INDICE Introduzione p. 1 Capitolo primo Dalla histoire- bataille alla guerra come fatto sociale: il dibattito storiografico tra Otto e Novecento 1.1 La storia militare tra politica, cultura e società 18 1.2 Dai «War and Society studies» ai recenti contributi storiografici 27 Capitolo secondo Educare alle virtù tra antico regime e rivoluzione 2.1 La virtù civile 39 2.2 Il citoyen armé nella Francia di fine Settecento 43 2.3 L’esercito prussiano: una macchina agli ordini del re 62 2.4 La tradizione militare sabauda e la moderna ideologia del merito 71 2.5 La rifondazione della morale nel Regno di Napoli: dal privilegio alla virtù 98 Capitolo terzo Le riforme militari nell’età napoleonica 3.1 Une masse de granit : la pedagogia dell'onore in Francia 133 3.2 Tra lealtà monarchica e onore nazionale: la vicenda prussiana 148 3.3 La formazione delle élites militari negli stati italiani 162 Capitolo quarto La svolta della Restaurazione: religione ed obbedienza passiva 4.1 Il nuovo ordine di Vienna 181 4.2 Soldats obéissants 185 4.3 L’autentica coscienza prussiana 194 4.4 Una “forza atta a correggere i popoli”: l’esercito piemontese 202 4.5 Dal soldato-suddito al soldato che pensa: la proposta di Luigi Blanch 220 FONTI A STAMPA E FONTI EDITE 251 BIBLIOGRAFIA 260 Introduzione La profonda crisi in cui ormai da anni versa l’Europa non è certo solo economica, ma risulta aggravata dalla incompiuta integrazione politica dei suoi membri.
    [Show full text]
  • Il Dibattito Sull'abolizione Della Pena Capitale
    Il dibattito sull’abolizione della pena capitale: il contributo della cultura giuridica italiana dell’ottocento riccardo stabile Dottorando di ricerca in Scienze Penalistiche nell’Università di Trieste Non è dunque la pena di morte un diritto, mentre ho dimostrato che tale non può, ma è una guerra della nazione contro un cittadino, perche giudica necessaria o uti- le la distruzione del suo essere. Ma se dimostrerò non essere la morte né utile né necessaria, avrò vinto la causa dell’umanità. C. Beccaria, Dei delitti e delle pene, a cura di F. Venturi, Mondadori, Milano, 1991, p. 73. SOMMARIO: 1. Introduzione – 2. Il problema della pena di morte nelle vicende della codificazione penale italiana – 3. La tesi abolizionista nel pensiero di F. Carrara – 4. Riflessi del dibattito italiano sulla codificazione sudamericana: il codice Zanardelli quale vettore dell’opzione abolizionista 120 1. Introduzione La grande stagione della penalistica italiana ottocentesca culminò, come noto, con l’approvazione del codice Zanardelli, pubblicato il 1° dicembre 1889 ed en- trato in vigore il 1° gennaio 18901. Allo storico risultato dell’unificazione legisla- tiva in materia penale, conseguita dopo lungo e tormentato travaglio, si accom- pagnò, quasi che le due questioni fossero avvinte in un indissolubile nodo gor- diano, la definitiva e formale abolizione della pena capitale2. Il significato epocale di siffatta evoluzione normativa e, prima ancora, cultu- rale si apprezza particolarmente sol che si guardi con occhio critico, sulla scia di recente dottrina3, alla retorica del rinnovamento del giure criminale e dell’uma- nizzazione dei sistemi sanzionatori che avrebbero caratterizzato i codici otto- centeschi, a partire da quel Codice dei delitti e delle pene pel Regno d’Italia, versione italiana del Code Penal napoleonico4.
    [Show full text]
  • L'unificazione Italiana
    ISTITVTO DELLA ENCICLOPEDIA ITALIANA FONDATA DA GIOVANNI TRECCANI L’UNIFICAZIONE ITALIANA Volume pubblicato con il contributo di ASPEN INSTITUTE ITALIA Capitoli scelti per il sito di Aspen Institute Italia SEZIONE III LE ISTITUZIONI E LA CLASSE DIRIGENTE Capitolo “Governo e Parlamento” di Paolo Pombeni Capitolo “L’Amministrazione centrale” di Guido Melis Capitolo “Partiti e movimenti” di Fulvio Cammarano © riproduzione vietata. Tutti i diritti riservati. Paolo Pombeni Governo e Parlamento Se accettiamo che la forza attrattiva del Piemonte, o meglio del Regno di Sardegna, nel porsi come perno del processo di unificazione nazionale risiedesse in parte non piccola nel suo essere di fatto l’unico Stato della penisola retto su un «modello costituzionale», non possiamo fare a meno di partire, nella nostra riflessione, dallo spazio che si era conquista- ta nell’opinione pubblica italiana quella autentica ideologia della modernità che in politi- ca era il costituzionalismo. Il problema della rappresentanza nella gestione della cosa pubblica e nella legittimazio- ne delle decisioni che venivano prese dagli organi dirigenti non era ovviamente questione ristretta a ciò che il costituzionalismo avrebbe rappresentato dopo la canonizzazione che ne fece in Europa l’esportazione dei principi rivoluzionari francesi sulle baionette napoleoni- che e la conseguente reazione a cui furono costretti i sistemi politici che vollero resistere a quella invasione. Anche i sistemi di antico regime avevano proprie forme di partecipazione e di rappresentanza, certo complicate in Italia dall’intersecarsi di dimensioni locali e dimen- sioni che chiamavano in causa i rapporti dei territori con i sistemi imperiali in cui si trova- vano a volta a volta inseriti (Spagna, Impero asburgico).
    [Show full text]
  • Les Répercussions De La Campagne De Russie Dans Le Royaume De Naples (1812-1815) : Origine Ou Révélateur D’Une Crise Politique ?1
    View metadata, citation and similar papers at core.ac.uk brought to you by CORE provided by Archive Ouverte a LUniversite Lyon 2 Les r´epercussions de la campagne de Russie dans le royaume de Naples (1812-1815): origine ou r´ev´elateur d'une crise politique? Pierre-Marie Delpu To cite this version: Pierre-Marie Delpu. Les r´epercussions de la campagne de Russie dans le royaume de Naples (1812-1815): origine ou r´ev´elateurd'une crise politique?. Annales historiques de la R´evolution fran¸caise,Armand Colin, 2016. <halshs-01330655> HAL Id: halshs-01330655 https://halshs.archives-ouvertes.fr/halshs-01330655 Submitted on 12 Jun 2016 HAL is a multi-disciplinary open access L'archive ouverte pluridisciplinaire HAL, est archive for the deposit and dissemination of sci- destin´eeau d´ep^otet `ala diffusion de documents entific research documents, whether they are pub- scientifiques de niveau recherche, publi´esou non, lished or not. The documents may come from ´emanant des ´etablissements d'enseignement et de teaching and research institutions in France or recherche fran¸caisou ´etrangers,des laboratoires abroad, or from public or private research centers. publics ou priv´es. Annales historiques de la Révolution française, 384, 2016/2, pp. 131-156 Les répercussions de la campagne de Russie dans le royaume de Naples (1812-1815) : origine ou révélateur d’une crise politique ?1 Dans l’espace européen constitué par l’Empire, le royaume de Naples a occupé une situation spécifique. Ancien royaume indépendant, souverain depuis 1734 sur la périphérie méridionale de la péninsule italienne, il est devenu en 1806 un État vassal de l’Empire français, gouverné d’abord par le frère puis le beau-frère de l’empereur et a été intégré à l’ordre international napoléonien qualifié de « système » de l’aveu-même de son fondateur2.
    [Show full text]
  • Hadtörténelmi Közlemények 130. Évf. 4. Sz. (2017.)
    Ára: 1000,– Ft 130. ÉVFOLYAM 2017. DECEMBER 4. SZÁM E számunk tartalmából „Természetesen forradalmi hevület nélkül nincs szabadságharc. Merész tervek és vakmerő végrehajtók nélkül nincs esélye egy ilyen nagyszabású vállalkozásnak. Ta- lán ebben – 1848–49-ben a nemzet egy emberként történő önkéntes összefogásának mindent elsöprő tapasztalatában – kereshető az emigráns katonák és politikusok tényeket sokszor figyelembe nem vevő lelkesültsége. Úgy vélték, a „nagy év” ese- 2017. 4. SZÁM mé nyei, lelkesedése, összefogása még egyszer megismételhető. * Véleményünk szerint nem mutatkozott valós esélye egy hazai felkelés külföldről támogatott kirobbantásának. Egészen egyszerűen azért, mert ennek hiányoztak VF. az anyagi és személyi feltételei, valamint a nemzetközi, ahogy akkor nevezték, É a „nagypolitika” támogatása. A nagyhatalmak érdekei nem álltak összhangban a magyar tervekkel. Csak felhasználták a magyar ügyet saját céljaik eléréséhez. Ez 130. legkésőbb 1859–1860-ban ki is derült. Csak a magyar elképzelésekben került előtérbe * egy szövetséges nagyhatalom katonai beavatkozása Magyarország területén. Ennek K nem volt realitása.” (Solymosi József: A szabadságharc újrakezdésének katonai esélyeiről) „1867, a kiegyezés komoly fordulatot hozott az egész magyar társadalom, s ben- Tanulmányok ne mindazok életében, akik 1848−1849-ben részt vettek a forradalomban és a az 1867. évi osztrák–magyar szabadságharcban. A szabadságharcban való részvételükért elítéltek közül már a kiegyezés legsúlyosabb büntetésre ítéltek is kiszabadultak 1858–1859-ben, de
    [Show full text]
  • Timeline / Before 1800 to 1900 / AUSTRIA / POLITICAL CONTEXT
    Timeline / Before 1800 to 1900 / AUSTRIA / POLITICAL CONTEXT Date Country Theme 1797 Austria Political Context Austria and France conclude the Treaty of Campo Formio on 17 October. Austria then cedes to Belgium and Lombardy. To compensate, it gains the eastern part of the Venetian Republic up to the Adige, including Venice, Istria and Dalmatia. 1814 - 1815 Austria Political Context The Great Peace Congress is held in Vienna from 18 September 1814 to 9 June 1815. Clemens Wenzel Duke of Metternich organises the Austrian predominance in Italy. Austria exchanges the Austrian Netherlands for the territory of the Venetian Republic and creates the Kingdom of Lombardy-Venetia. 1840 - 1841 Austria Political Context Austria cooperates in a settlement to the Turkish–Egyptian crisis of 1840, sending intervention forces to conquer the Ottoman fortresses of Saida (Sidon) and St Jean d’Acre, and concluding with the Dardanelles Treaty signed at the London Straits Convention of 1841. 1848 - 1849 Austria Political Context Revolution in Austria-Hungary and northern Italy. 1859 Austria Political Context Defeat of the Austrians by a French and Sardinian Army at the Battle of Solferino on 24 June sees terrible losses on both sides. 1859 Austria Political Context At the Peace of Zürich (10 November) Austria cedes Lombardy, but not Venetia, to Napoleon III; in turn, Napoleon hands the province over to the Kingdom of Sardinia. 1866 Austria Political Context Following defeat at the Battle of Königgrätz (3 October), at the Peace of Vienna, Austria is forced to cede the Venetian province to Italy. 1878 Austria Political Context In June the signatories at the Congress of Berlin grant Austria the right to occupy and fully administer Bosnia and Herzegovina for an undetermined period.
    [Show full text]
  • Verona Family Bike + Adventure Tour Lake Garda and the Land of the Italian Fairytale
    +1 888 396 5383 617 776 4441 [email protected] DUVINE.COM Europe / Italy / Veneto Verona Family Bike + Adventure Tour Lake Garda and the Land of the Italian Fairytale © 2021 DuVine Adventure + Cycling Co. Hand-craft fresh pasta during an evening of Italian hospitality with our friends Alberto and Manuela Hike a footpath up Monte Baldo, the mountain above Lake Garda that offers the Veneto’s greatest views Learn the Italian form of mild mountaineering known as via ferrata Swim or sun on the shores of Italy’s largest lake Spend the night in a cozy refuge tucked into the Lessini Mountains, the starting point for a hike to historic WWI trenches Arrival Details Departure Details Airport City: Airport City: Milan or Venice, Italy Milan or Venice, Italy Pick-Up Location: Drop-Off Location: Porta Nuova Train Station in Verona Porta Nuova Train Station in Verona Pick-Up Time: Drop-Off Time: 11:00 am 12:00 pm NOTE: DuVine provides group transfers to and from the tour, within reason and in accordance with the pick-up and drop-off recommendations. In the event your train, flight, or other travel falls outside the recommended departure or arrival time or location, you may be responsible for extra costs incurred in arranging a separate transfer. Emergency Assistance For urgent assistance on your way to tour or while on tour, please always contact your guides first. You may also contact the Boston office during business hours at +1 617 776 4441 or [email protected]. Younger Travelers This itinerary is designed with children age 9 and older in mind.
    [Show full text]
  • Rivista Di "Diritto E Pratica Tributaria"
    ISSN 0012-3447 LUGLIO - AGOSTO PUBBLICAZIONE BIMESTRALE Vol. LXXXV - N. 4 FONDATORE ANTONIO UCKMAR DIRETTORE VICTOR UCKMAR UNIVERSITÀ DI GENOVA DIRETTORE SCIENTIFICO CESARE GLENDI UNIVERSITÀ DI PARMA COMITATO DI DIREZIONE ANDREA AMATUCCI MASSIMO BASILAVECCHIA PIERA FILIPPI UNIVERSITÀ FEDERICO II DI NAPOLI UNIVERSITÀ DI TERAMO UNIVERSITÀ DI BOLOGNA GUGLIELMO FRANSONI FRANCO GALLO ANTONIO LOVISOLO UNIVERSITÀ DI FOGGIA UNIVERSITÀ LUISS DI ROMA UNIVERSITÀ DI GENOVA CORRADO MAGNANI GIANNI MARONGIU GIUSEPPE MELIS UNIVERSITÀ DI GENOVA UNIVERSITÀDIGENOVA UNIVERSITÀ LUISS DI ROMA SEBASTIANO MAURIZIO MESSINA LIVIA SALVINI DARIO STEVANATO UVNIVERSITÀ DI ERONA UNIVERSITÀ LUISS DI ROMA UNIVERSITÀ DI TRIESTE www.edicolaprofessionale.com/DPT Tariffa R.O.C.: Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano REDAZIONE Direttore e coordinatore della redazione: Antonio Lovisolo. Capo redazione: Fabio Graziano. Comitato di redazione: P. de’ Capitani, F. Capello, G. Corasaniti, C. Corrado Oliva, F. Menti, L.G. Mottura, A. Piccardo, P. Piciocchi, M. Procopio, A. Quattrocchi, N. Raggi, P. Stizza, R. Succio, A. Uricchio, S. Zagà. Segretaria di redazione: Marila Muscolo. Hanno collaborato nel 2014: F. Amatucci, A. Baldassarre, F. Capello, S. Carrea, F. Cerioni, M. Ciarleglio, A. Comelli, A. Contrino, G. Corasaniti, E. Core, S. Dalla Bontà, A. Elia, F. Gallo, G. Giangrande, A. Giovannini, F. Graziano, A. Kostner, I. Lanteri, A. Lovisolo, A. Marcheselli, A. Marinello, G. Marino, G. Marongiu, G. Melis, F. Menti, C. Mione, R. Mistrangelo, M. Procopio, P. Puri, F. Rasi, A. Renda, G. Rocco, S.M. Ronco, G. Salanitro, C. Sallustio, M.V.
    [Show full text]
  • Unification of Italy 1792 to 1925 French Revolutionary Wars to Mussolini
    UNIFICATION OF ITALY 1792 TO 1925 FRENCH REVOLUTIONARY WARS TO MUSSOLINI ERA SUMMARY – UNIFICATION OF ITALY Divided Italy—From the Age of Charlemagne to the 19th century, Italy was divided into northern, central and, southern kingdoms. Northern Italy was composed of independent duchies and city-states that were part of the Holy Roman Empire; the Papal States of central Italy were ruled by the Pope; and southern Italy had been ruled as an independent Kingdom since the Norman conquest of 1059. The language, culture, and government of each region developed independently so the idea of a united Italy did not gain popularity until the 19th century, after the Napoleonic Wars wreaked havoc on the traditional order. Italian Unification, also known as "Risorgimento", refers to the period between 1848 and 1870 during which all the kingdoms on the Italian Peninsula were united under a single ruler. The most well-known character associated with the unification of Italy is Garibaldi, an Italian hero who fought dozens of battles for Italy and overthrew the kingdom of Sicily with a small band of patriots, but this romantic story obscures a much more complicated history. The real masterminds of Italian unity were not revolutionaries, but a group of ministers from the kingdom of Sardinia who managed to bring about an Italian political union governed by ITALY BEFORE UNIFICATION, 1792 B.C. themselves. Military expeditions played an important role in the creation of a United Italy, but so did secret societies, bribery, back-room agreements, foreign alliances, and financial opportunism. Italy and the French Revolution—The real story of the Unification of Italy began with the French conquest of Italy during the French Revolutionary Wars.
    [Show full text]
  • Revolting Peasants: Southern Italy, Ireland, and Cartoons in Comparative Perspective, 1860–1882*
    IRSH 60 (2015), pp. 1–35 doi:10.1017/S0020859015000024 r 2015 Internationaal Instituut voor Sociale Geschiedenis Revolting Peasants: Southern Italy, Ireland, and Cartoons in Comparative Perspective, 1860–1882* N IALL W HELEHAN School of History, Classics and Archaeology, University of Edinburgh William Robertson Wing, Old Medical School, Teviot Place, Edinburgh, EH8 9AG, UK E-mail: [email protected] ABSTRACT: Peasants in general, and rural rebels in particular, were mercilessly ridiculed in the satirical cartoons that proliferated in European cities from the mid-nineteenth century. There was more to these images than the age-old hostility of the townspeople for the peasant, and this article comparatively explores how cartoons of southern Italian brigands and rural Irish agitators helped shape a liberal version of what was modern by identifying what was not: the revolting peasant who engaged in ‘‘unmanly’’ violence, lacked self-reliance, and was in thrall to Catholic clergymen. During periods of unrest, distinctions between brigands, rebels, and the rural populations as a whole were not always clear in cartoons. Comparison suggests that derogatory images of peasants from southern Italy and Ireland held local peculiarities, but they also drew from transna- tional stereotypes of rural poverty that circulated widely due to the rapidly expanding European publishing industry. While scholarly debates inspired by postcolonial perspectives have previously emphasized processes of othering between the West and East, between the metropole and colony, it is argued here that there is also an internal European context to these relationships based on ingrained class and gendered prejudices, and perceptions of what constituted the centre and the periphery.
    [Show full text]
  • Naples, 1781-1785 New Evidence of Queenship at Court
    QUEENSHIP AND POWER THE DIARY OF QUEEN MARIA CAROLINA OF NAPLES, 1781-1785 New Evidence of Queenship at Court Cinzia Recca Queenship and Power Series Editors Charles Beem University of North Carolina, Pembroke Pembroke , USA Carole Levin University of Nebraska-Lincoln Lincoln , USA Aims of the Series This series focuses on works specializing in gender analysis, women's studies, literary interpretation, and cultural, political, constitutional, and diplomatic history. It aims to broaden our understanding of the strategies that queens-both consorts and regnants, as well as female regents-pursued in order to wield political power within the structures of male-dominant societies. The works describe queenship in Europe as well as many other parts of the world, including East Asia, Sub-Saharan Africa, and Islamic civilization. More information about this series at http://www.springer.com/series/14523 Cinzia Recca The Diary of Queen Maria Carolina of Naples, 1781–1785 New Evidence of Queenship at Court Cinzia Recca University of Catania Catania , Italy Queenship and Power ISBN 978-3-319-31986-5 ISBN 978-3-319-31987-2 (eBook) DOI 10.1007/978-3-319-31987-2 Library of Congress Control Number: 2016947974 © The Editor(s) (if applicable) and The Author(s) 2017 This work is subject to copyright. All rights are solely and exclusively licensed by the Publisher, whether the whole or part of the material is concerned, specifi cally the rights of translation, reprinting, reuse of illustrations, recitation, broadcasting, reproduction on microfi lms or in any other physical way, and transmission or information storage and retrieval, electronic adaptation, computer software, or by similar or dissimilar methodology now known or hereafter developed.
    [Show full text]