Rotonde E Ciclabili: Che Passione! Ma Sono Tutte a Norma? E 1,00 E 0,50 Abb
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uoversi MAnno II - n° 5 - Settembre/Ottobre 2008 - Rivista quadrimestrale di informazione per i soci dell’Automobile Club Pisa Rotonde e ciclabili: che passione! 1,00 Ma sono tutte a norma? e 0,50 Abb. e Il nuovo direttivo Aci Poste Italiane s.p.a. - Sped. in A. P. -45% Commerciale Business Pisa D.L. 353/2003 (conv. L. 27/02/2004 n.46) art. 1c.1 Vantaggi e servizi per i soci Indice Eletto il nuovo consiglio direttivo aci La cultura dell’accessibilità tra mobilità sostenibile e competitività 3 Resterà in carica fino al 2012 L’angolo del viaggiatore 7 Il 30 giugno si è insediato il nuovo Consiglio Direttivo dell’Auto- Segnalali tu 9 mobile Club Pisa, precedentemente eletto dall’assemblea dei Soci, che resterà in carica per il quadriennio 2008/2012. Rotonde e piste ciclabili, che passione! Ne fanno parte Leonardo Acquaviva, Giovanni Barale, Sergio Ben- Ma sono tutte a norma? 10 venuto, Carlo De Rosa, Massimo Giovanni Messina, Piero Noccio- Successo nei due rally svolti nella li, Giuliano Quartararo, Olinto Ricci. provincia di Pisa 11 Nel corso della riunione si è proceduto alla elezione del presidente e dei due vice presidenti. All’unanimità, presidente è stato con- Saraincasa: l’assicurazione completa per te e per la tua casa 14 fermato Giovanni Barale e vice presidenti Leonardo Acquaviva e Sergio Benvenuto. Centro noleggio Aci Hertz 15 Il Presidente, nel ringraziare i consiglieri per la fiducia accorda- tagli, ha brevemente illustrato un programma di massima per il Stazione carburanti ACI 15 rilancio dell’Ente, soffermandosi in particolare sui problemi della Dimentica il bollo e vivi tranquillo 16 sicurezza stradale e sulla viabilità urbana. ACI Fidelity 17 Una grande organizzazione per gli automobilisti 18 I soci domandano, il direttore risponde 19 Rivista quadrimestrale di informazione per i soci dell’ACI Pisa Anno II - N. 5 - Settembre/Ottobre 2008 Autorizzazione tribunale di Pisa n. 6/1977 Direttore responsabile Maurizio Bandecchi Redazione Omaggio per i soci Felici Editore srl tel. 050 878159 2008 ® &ELICI%DITORE via Carducci 64/c - 56010 Ghezzano (PI) tel. 050 878159 - fax 050 8755588 www.felicieditore.it [email protected] Pubblicità Felici Editore srl tel. 050 878159 - 346 7703838 Questo numero è stato stampato in 10.000 copie Orologio multifunzione Torcia ricaricabile mobilità servizi per i soci 3 La cultura dell’accessibilità tra mobilità sostenibile e competitività Intervento dell’Ing. Giovanni Barale, Presidente terminante che genera la competitività di quel terri- Automobile Club Pisa Tavolo di lavoro svoltosi nella torio stabilendone di conseguenza la sua appetibilità Sala delle Terme di San Giuliano Terme (PI) in data intesa nel senso più esteso. Per questo, non ci si può 31 maggio u.s. permettere il lusso, soprattutto nella responsabilità di amministratori, di trascurare questa concatenazione di L’ACI, che negli anni del dopoguerra ha sostenuto la causa ed effetto, ma capire come risolvere il problema diffusione dell’automobile come mezzo di sviluppo e di pur nel rispetto dell’interesse generale. D’altra parte, per crescita nell’interesse generale del paese di quel perio- raggiungere e mantenere il grado di competitività desi- do, negli ultimi decenni, cogliendo il profondo muta- derato, non è solo il lato economico quello che concorre mento dello scenario in cui si è modificata la nostra so- ad un complessivo più alto profilo del territorio; occorre cietà nell’ambito della mobilità nella constatazione della che la mobilità come detto, sia dunque gioco-forza una ormai raggiunta reciproca coincidenza tra cittadino ed mobilità sostenibile, e per ciò prima di tutto non può automobilista, ha compreso che l’effettiva esigenza ma- contravvenire al fattore irrinunciabile della salute. turata, fosse quella di sostenere gli interessi del citta- La strada più breve e più intrapresa fino ad oggi è quel- dino che usa l’automobile in un contesto di società che la della limitazione nuda e cruda degli spostamenti. Il per il suo sviluppo, da un lato non può prescindere dal risultato per un verso è ovvio. Ma il mutato grado di suo uso, ma che dall’altro, per recuperare una migliore accessibilità che ne consegue, a seconda di come rag- qualità di vita, esige un’altra cultura del muoversi. giunto, concorre in modo determinante all’insorgenza di Possiamo ritenere ormai scontato che il progetto di svi- un nuovo fenomeno fino ad ora scarsamente conside- luppo, debba sempre più tendere a condizioni di soste- rato: quello dell’esclusione sociale, fenomeno invece nibilità. Da ciò ne consegue che l’incremento di mobi- sempre più presente che va a toccare le categorie e le lità legata allo sviluppo, non dovrà implicare di riflesso persone più deboli, alterando significativamente l’equi- un aumento spontaneo ed indistinto di trasporto, quanto librio del tessuto abitativo. Omaggio per i soci piuttosto richiede una sua specifica modellazione della Dunque: economia, salute e socialità sono i tre pro- sua intermodalità che risponda a tale richiesta di soste- blemi fondamentali le cui esigenze si condizionano a nibilità, ma con il fine di migliorare e favorire le condi- vicenda in modo imprescindibile. La loro co-presenza zioni di spostamento. rappresenta il nodo del problema e come affrontarle per Cerchiamo di essere chiari sulla nostra realtà, quella di soddisfarle sarà la vera sfida che potrà essere raccolta paese avanzato che poggia un punto incontrovertibile: con rigore solo nella convinzione fondata che: come la mobilità del cittadino e delle cose si leghi Il problema della mobilità va affrontato in modo in una condizione vincolante al suo sviluppo non solo SISTEMICO; provvedimenti a chiazza, non coor- economico. dinati sia nel campo infrastrutturale che in quel- E poiché al grado di mobilità si correla il livello di ac- lo della gestione, non giovano, ma creano con- cessibilità di un territorio, la sintesi del rapporto tra seguentemente nuovi problemi o quanto meno mobilità e accessibilità diventa alla fine l’elemento de- finiscono per spostare quelli precedentemente 4 servizi per i soci mobilità necessario riadeguamento infrastrut- turale, nuove forme di controllo, dif- ferenti dai sistemi di governi locali: chi deve governare le meta-città ed esplorare il modo in cui il controllo della mobilità su larga scala debba regolare la mobilità all’interno delle città tenuto conto degli interessi lo- cali? Questo significa esercitare la cultura dell’accessibilità per uno degli aspetti più strategici, mentre tutto ciò avviene in uno scenario di sviluppo e crescita sociale che si risolti . Questa impostazione, richiede innanzitutto la dilata sempre più vistosamente in consapevolezza del fenomeno sociale della mobilità, modo scarsamente previsto e più affannosamente con- per arrivare a convincersi che occorre intervenire nello trollato. Così è stato come, in aggiunta alla profonda ri- sviluppo della città-territorio piuttosto di dover gestire strutturazione subita dalle aziende, dalla produzione e passivamente i processi di cambiamento che sono ra- dalla distribuzione, combinata con la diffusione di mez- pidissimi e mai messi sufficientemente in conto. Serve zi per la gestione dell’informazione veloce economica e per ciò aver coscienza della trasformazioni indotte dai affidabile, si sia cumulato anche l’effetto della conse- cambiamenti avvenuti nella morfologia urbana e alle guente confusione concettuale prodotta da questi even- modifiche nell’intero sistema urbano. Osserviamo ti. Quando ad esempio siamo entrati nell’era di Internet, dunque, come dalle strutture delle città tradizionali, di da principio una lettura errata della nuova situazione prima generazione, quelle che hanno caratterizzato per diffondeva l’idea che l’interazione virtuale stesse sosti- buona parte la vita urbana del XX secolo, si sia giunti tuendo i contatti fisici nello stesso modo in cui l’ufficio ad un altro tipo di morfologia sociale urbana, a nuove avrebbe fatto a meno della carta. Poco di ciò è succes- entità non più definibili nei termini di delimitazione so: il tele-lavoro, l’e-commerce, gli approvigionamenti tradizionale. Si assiste in effetti ad una continua con- just-in-time, hanno in effetti alla fine incrementato gli centrazione di popolazioni in sistemi urbani complessi, spostamenti innescando altre conseguenze. più estesi della fisicità della città tradizionale, legati tra Quali: loro non solo dalle quotidiane funzioni di pendolarismo, Nel passaggio delle fasi sopra ricordate, fino alla pre- bensì da relazioni più complesse di scambio e di predo- sente, segnate da una crescente preoccupazione per le minio. Queste nuove entità, definite come “meta-città” conseguenze ambientali, le comunità degli agglomerati sono oltre la città precedente, sia in senso fisico che urbani stanno in effetti pagando gli oneri collettivi della amministrativo, e rappresentano quindi un nuovo tipo crescita degli anni precedenti dovuta al forte urbanesi- di forma urbana interamente dipendente dalla mobilità mo prima e culminata poi con la connotazione di “città con la priorità dei collegamenti. Questa è la sua nuova motorizzata” degli anni sessanta avvenuta peraltro tra- caratterizzazione che emerge in modo predominante. scurando sistematicamente una pianificazione della ur- Ed è proprio anche quanto si viene configurando qui da banistica funzionale a quella della mobilità e viceversa, noi, con le previsioni del nuovo piano strategico della con il risultato di far insorgere chiaramente oggi, nella città di Pisa, visto come un piano per una città di gente, la conclamata sindrome