Scarica Il Fascicolo N. 300-302
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Anno CXI n. 1-3 (300-302) Gennaio-Dicembre 2005 MISCELLANEA STORICA DELLA VALDELSA PERIODICO QUADRIMESTRALE DELLA SOCIETÀ STORICA DELLA VALDELSA Edizioni Polistampa 2006 MISCELLANEA STORICA DELLA VALDELSA fondata nel 1893 Direttore: SERGIO GENSINI Comitato direttivo: ENZO CATARSI, GIOVANNI CIPRIANI, MARJA MENDERA CASOLI, ITALO MORETTI, RENZO NINCI Comitato di redazione: VANNA ARRIGHI, ELISA BOLDRINI, EMANUELA FERRETTI, SERGIO MAZZINI, SUSANNA PIETROSANTI Segretario di redazione: FRANCO CIAPPI (e-mail: [email protected]) Redazione e amministrazione: Società Storica della Valdelsa, Via Tilli 41, 50051 Castel- fiorentino, tel. 0571 64019, fax 0571 686388. Sito web della rivista: http://www.comune.gambassi-terme.fi.it/ssv/default.htm Si diventa soci mediante domanda diretta alla Presidenza, o rivolgendosi ai fiduciari del proprio comune o direttamente dietro versamento della quota annua di s 13,00 che dà diritto a ricevere la rivista. Versamenti sul c/c postale 21876503, intestato a Società Storica della Valdelsa - 50051 Castelfiorentino. Libri e opuscoli inviati alla rivista saranno recensiti o comunque segnalati. Manoscritti corrispondenza e pubblicazioni al Direttore: Prof. SERGIO GENSINI - 50050 MONTAIONE (Firenze) © 2006 Edizioni Polistampa Via Livorno, 8/32 - 50142 Firenze Tel. 055.7326.272 - Fax 055.7377.428 [email protected] - www.polistampa.com Sede legale: Via Santa Maria, 27/r - 50125 Firenze SOMMARIO STUDI E RICERCHE A. DANI - G. CAPPELLI, Tre bifacciali acheuleani rinvenuti nella Val- le dell’Egola presso San Miniato (Pisa) .................. Pag. 7 S. PIETROSANTI, «Nati con un cuor di leone». Fratelli violenti di don Abbondio nella diocesi di San Miniato fra Sei e Settecento . »21 F. B ELLUCCI, Costumi familiari e donne intorno al 1848. Un con- tributo dalle carte d’archivio conservate da Vincenzo Salva- gnoli ............................................. »43 R. PROVVEDI, Le attività agricole, artigianali e professionali di Pog- gibonsi attraverso le analisi dei bilanci del Comune (1860- 1880). I parte ...................................... »67 F. C ASPRINI, Sulla corrispondenza artistica di Vittorio Meoni ..... » 131 NOTE E DISCUSSIONI S. GENSINI, La vita e l’opera di un nostro socio onorario, Robert Davidsohn, rivisitate in una pubblicazione promossa dal Comu- ne di Firenze ....................................... » 197 4 SOMMARIO NOTIZIARIO BIBLIOGRAFICO RECENSIONI Storia dell’Università degli Studi di Firenze. 1924-2004 (Sergio Gensini)........................................... Pag. 207 A. MALVOLTI, La comunità di Fucecchio nel Medioevo. I nomi dei luoghi (Elisa Boldrini) ............................... » 211 BIBLIOGRAFIA VALDELSANA R. NINCI, Colle Val d’Elsa nel Medioevo. Legislazione, politica, società (Mario Ascheri)............................... » 213 San Gimignano. Contributi per una nuova storia, a cura di V. Bar- toloni, G. Borghini, A. Mennucci (Daniela Bartolini) ...... » 215 S. CIAPPI, Il vetro a Montaione. Vicende e personaggi dal XVIII al XIX secolo (Andrea Faoro) ........................... » 216 SCHEDE a cura di Elisa Boldrini e Sergio Gensini.............. » 217 APPUNTI BIBLIOGRAFICI VALDELSANI a cura di Sergio Gensini .... » 220 VITA DELLA SOCIETÀ Un omaggio al socio onorario Giorgio Mori che lascia l’università (Sergio Gensini) .................................... » 221 Laurea Honoris causa dell’università di Firenze al socio onorario Charles Marie de La Roncière (Sergio Gensini) ........... » 223 Elenco dei soci al 31-12-2004 ............................. » 229 NECROLOGI ......................................... » 237 STUDI E RICERCHE AGOSTINO DANI* - GIULIANO CAPPELLI Tre bifacciali acheuleani rinvenuti nella Valle dell’Egola presso San Miniato (Pisa) 1. Premessa Le ricerche di archeologia preistorica nella valle inferiore dell’Arno e nel- le valli dei suoi affluenti iniziarono a metà del secolo scorso, con un notevole ritardo rispetto ad altre parti della Toscana come la Garfagnana, la Lunigiana e il Valdarno superiore. Questo ritardo, se per qualche tempo ha creato un’am- pia lacuna nelle nostre conoscenze, ha avuto anche indubbi effetti positivi, evi- tando sia l’applicazione di antiquate metodologie pionieristiche nelle fasi di ricerca e di studio, sia, soprattutto, la frequente dispersione dei materiali rac- colti avvenuta in passato. Fu esattamente nel 1950 che il prof. Piero Cocchi di Firenze rinvenne in superficie, a Le Vedute di Fucecchio, i primi manufatti litici databili all’antica Età della Pietra, attestanti la presenza dell’uomo paleolitico sulle colline del Val- darno inferiore. Il ritrovamento fu subito segnalato1, ma non ebbe, sul momen- to, ulteriori sviluppi. A conferma dello scarso interesse che suscitava ancora in quegli anni l’archeologia preistorica in Toscana, sta il fatto che gli abbondanti e notevoli reperti della raccolta Cocchi, provenienti da una vasta area a Sud e ad Ovest di Firenze, non trovarono un’adeguata collocazione locale e finirono in minima parte al Museo Preistorico Nazionale di Roma, mentre della rima- nenza si sono perdute le tracce. Le ricerche furono riprese da uno degli scriventi (A.D.) nel 1963, esten- dendole a tutto il territorio compreso tra Montelupo Fiorentino e le colline livor- nesi, e portarono all’individuazione di numerose località, sia a Nord che a Sud * Ispettore Onorario della Soprintendenza ai Beni Archeologici della Toscana. I dise- gni sono a cura di di Federico Menicucci. 1 P. C OCCHI, Nuovi giacimenti paleolitici in Toscana, «Rivista di Scienze Preistoriche» (da ora «RSP»), VI (1951), p. 60. 8 AGOSTINO DANI - GIULIANO CAPPELLI dell’Arno, intensamente frequentate dalle popolazioni paleolitiche2. Successiva- mente, nuove stazioni preistoriche furono localizzate grazie all’attività di rico- gnizioni svolta da Gruppi Archeologici e ricercatori locali3. Infine un nuovo orizzonte di indagine prese avvio nel 1980 in seguito ai lavori per la realizzazio- ne della superstrada Firenze-Pisa-Livorno, che determinarono sbancamenti di versanti collinari e l’apertura di ampie cave in adiacenza al tracciato stradale, per l’estrazione di terra e ghiaia da utilizzare nella costruzione della massicciata. Tali escavazioni, consentendo di accedere a strati di terreno anche abbastanza pro- fondi, rivelarono le tracce di una frequentazione umana di età particolarmente remota (Paleolitico inferiore), di cui fino allora non si era sospettata l’esistenza4. Tutte le pietre dure reperibili allo stato di ciottoli nei terreni alluvionali o nel greto dei fiumi erano utilizzate dall’uomo paleolitico per la fabbricazione dei suoi strumenti. Abbiamo così oggetti di calcare silicizzato, di quarzite, di diaspro, di ftanite, di calcedonio e di altre varietà di selce. Si osserva tuttavia che, quando le fonti di approvvigionamento lo rendevano possibile, il diaspro 2 A. DANI, Stazioni paleolitiche di superficie sulle colline delle Cerbaie (Valdarno infe- riore), «RSP», XXIX (1974), pp. 305-336; ID., P. GAMBASSINI, L’industria uluzziana di San Romano (Pisa), «RSP», XXXII (1977), pp. 133-163; A. DANI, L’industria uluzziana di San Leo- nardo presso Empoli (Firenze), «Preistoria d’Italia», IV (1987), pp. 39-49; ID., Il giacimento paleolitico di Crocialoni, «Erba d’Arno», 38 (1989), pp. 38-46; ID., R. MANFREDINI, L’indu- stria paleolitica uluzziana di Val di Cava presso Pontedera, «Erba d’Arno», 43 (1991), pp. 56- 64; A. DANI, P. GIUNTI, Il giacimento uluzziano di Podere Colline presso Pontedera, «RSP», XLIII (1991), pp 241-255;. A. DANI, P. GIUNTI, F. MENICUCCI, L’industria musteriana di Quer- ce (Firenze), «Atti della Società Toscana di Scienze Naturali» (da ora «ASTSN»), Serie A, C (1993), pp. 1-11; A. DANI, C. TOZZI, Il Paleolitico nei dintorni di San Miniato (Pisa), in Le colline di S.Miniato (Pisa) - La Natura e la Storia, San Miniato, C.N.R.-Provincia di Pisa, 1997, pp. 51-58; A. DANI, Casciana Terme, «Archivio di Tipologia Analitica», XXII (1999), pp. 1- 5; ID., L’industria musteriana di Angelica (Pisa), «Rassegna di Archeologia», XVII (2000), pp. 35-45; ID., F. MENICUCCI, S. SORBELLI, L’industria musteriana di Capanne (Pisa), «Rassegna di Archeologia», XVIII/A (2001), pp. 11-20; A. DANI, F. MENICUCCI, L’industria musteriana di Cava Erta presso Pontedera (Pisa), «RSP», LII (2002), pp. 293-303; A. DANI, C. TOZZI, Il Paleolitico e il Mesolitico nel territorio tra l’Arno e l’Era, in Preistoria e Protostoria tra Val- darno e Valdera, Pontedera, Bandecchi & Vivaldi, 2003, pp. 23-36. 3 L. BANCHECHI, Un’industria gravettiana da Orentano, Pisa, «Quaternaria Nova», V (1995), pp. 23-44; P. GIUNTI, Un’industria aurignaziana presso Casciana Terme (Pisa), «Studi per l’Ecologia del Quaternario» (da ora «SEQ»), XVII (1995), pp. 25-36; M. DINI, R. PALA, V. C ILIBERTI, L’industria litica del Paleolitico medio di Casa Bottai (Colline delle Cerbaie, Pisa), «RSP», LIII (2003), pp. 3-36. 4 A. DANI, Industrie clactoniane e protolevalloisiane nel Valdarno inferiore, «Atti della Società Toscana di Scienze Naturali», Serie A, LXXXIX (1982), pp. 155-162; ID., R. MAN- FREDINI, Un nuovo bifacciale dal Valdarno inferiore, «Preistoria d’Italia», III (1982), pp. 11-18; A. DANI, Giacimento del Paleolitico inferiore a Casa Valico presso Montopoli Valdarno (Pisa), «ASTSN», Serie A, XCV (1988), pp. 297-301; ID., Le industrie clactoniane di Luvialla e Villa Dolfin presso Montopoli Valdarno (Pisa), «ASTSN», Serie A, XCVII (1990), pp. 113-118. TRE BIFACCIALI ACHEULEANI RINVENUTI NELLA VALLE DELL’EGOLA 9 rosso era il materiale preferito (come appunto nel caso dei tre manufatti ogget- to della