La Criminalità Organizzata
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La criminalità organizzata Dalle origini ai giorni nostri di Tiziana Terribile e Salvatore Tonti Primo dirigente della Polizia di Stato Vice questore aggiunto della Polizia di Stato Direttore Divisione analisi del Servizio centrale operativo Capo della II sezione della Divisione analisi con la prefazione di Francesco Gratteri Direttore della Direzione centrale anticrimine SOMMARIO Prefazione ....................................................................................................................................................................................................................6 1. La Mafia siciliana ................................................................................................................................................................................................8 2. La ‘Ndrangheta ...................................................................................................................................................................................................11 3. La Camorra ...........................................................................................................................................................................................................15 4. La criminalità mafiosa pugliese ..............................................................................................................................................................17 INSERTO DI POLIZIAMODERNA - maggio 2008 mensile ufficiale della polizia di stato me alla polizia scientifica e al Servizio controllo del Prefazione territorio, nella Direzione centrale anticrimine, or- ganismo creato nell’ambito del Dipartimento della pubblica sicurezza, con il fine di unificare gli uffici di Francesco Gratteri della Polizia di Stato a vocazione investigativa. Oggi lo Sco costituisce lo strumento di vertice nel contrasto ai grandi fenomeni criminali. Il Servi- zio esercita un ruolo di impulso all’azione di scam- bio informativo ed operativo con le Squadre mobi- li presenti in tutto il Paese e realizza un massiccio apporto di risorse umane e tecnologiche agli or- ganismi investigativi dislocati sul territorio, fino a partecipare direttamente alle inchieste più im- pegnative e delicate, affiancando i propri investi- gatori a quelli delle Squadre mobili di volta in vol- ta interessate. Sco, vent’anni d’indagini Così, nel corso degli anni, il Servizio centrale operativo è stato direttamente interessato a tut- ad alto rischio ti i più rilevanti fatti di cronaca. Quali ad esempio, La medaglia d’oro alla bandiera della Polizia di sul fronte della criminalità organizzata, molti se- Stato quest’anno premia il Servizio centrale ope- questri di persona, tra cui i casi di Augusto De Me- rativo (Sco), che in ormai quasi venti anni è diven- gni, Roberta Ghidini e Giuseppe Soffiantini. Altro tato il fulcro del coordinamento nazionale e inter- campo d’azione per il Servizio, la ricerca e la cattu- nazionale di tutte le più impegnative indagini di ra dei latitanti di assoluta pericolosità, quali Ber- criminalità organizzata e comune portate avan- nardo Provenzano, Benedetto Santapaola, Pietro ti dalle varie articolazioni territoriali della Polizia e Nino Vernengo, Giuseppe Madonia e tanti altri di Stato. boss, fino a Giuseppe Lucchese, Edoardo Contini e Lo Sco è nata infatti nel 1989, inquadrato nel- in ultimo Vincenzo Licciardi. Contro il crimine ma- la Direzione centrale della polizia criminale, come fioso lo Sco ha portato a termine numerose opera- evoluzione del Nucleo centrale anticrimine, fonda- zioni che hanno permesso l’arresto di centinaia di to nel 1984, e fin da subito ha costituito una solida mafiosi. Alcune di queste azioni – tra le altre “Piz- protezione contro ogni tipo di delinquenza, proprio za connection”, “Iron tower”, “Green ice”, “Old bri- per le sue caratteristiche peculiari: una struttura dge” – sono state realizzate congiuntamente con agile caratterizzata da strumenti di indagine inno- l’Fbi e la Dea degli Stati Uniti. Le indagini del Ser- vativi, legati, per esempio, alla gestione dei primi vizio centrale operativo hanno poi portato agli au- collaboratori di giustizia o al contrasto al crimine tori e ai mandanti dell’omicidio di Francesco For- economico ed informatico. tugno, presidente del Consiglio regionale della Ca- Nel 1998 il Servizio viene rimodulato e, nello labria, con l’arresto di 15 persone. Infine, la crimi- stesso tempo, vengono istituite, presso le Squadre nalità comune. In questo ambito, gli investigatori mobili, le Sezioni criminalità organizzata. Un mo- dello Sco hanno individuato i responsabili dei ra- dello organizzativo, sorto in origine con partico- pimenti di Patrizia Tacchellla, di Barbara Verga- lare riferimento alla lotta alle associazioni di tipo ni e del piccolo Tommaso Onofri, hanno posto fine mafioso, che ha incontrato un crescente successo e ai delitti seriali di Michele Profeta e Angelo Izzo, e che ha indotto il legislatore ad allargarne l’orizzon- si sono specializzati nella lotta a chi favorisce l’im- te investigativo in direzione della contrapposizio- migrazione clandestina, collegata alla tratta di es- ne ad ogni forma di criminalità, fino all’inserimen- seri umani da ridurre in schiavitù, realizzando mi- to nel 2005 del Servizio centrale operativo, assie- gliaia di arresti e liberando centinaia di donne co- 6 POLIZIAMODERNA maggio 2008 Nella foto, a partire da destra, il Direttore della Dac Francesco Gratteri, Pietro Grasso Procuratore nazionale antimafia e il questore di Palermo Giuseppe Caruso, durante la conferenza stampa relativa all’operazione “Old bridge”. strette a prostituirsi. modo il Servizio è stato chiamato a interessarsi, per Nel corso degli anni, i componenti dello Sco sono la sua riconosciuta professionalità, di minori scom- stati in grado di portare avanti la missione loro as- parsi, di recupero di prostitute, di sette sataniche, di segnata con ininterrotta dedizione: essi, con una co- “stalking”, di contrasto alle pratiche di mutilazione stante maturazione della propria esperienza, han- genitale femminile, di vittime vulnerabili. no assicurato alla giustizia i più efferati delinquenti Per la indiscutibile preparazione dei suoi appar- sullo scenario nazionale ed estero e nel tempo, an- tenenti, allo Sco è stata demandata anche l’orga- che sotto la guida di acuti investigatori – e tra que- nizzazione dei percorsi formativi del personale del- sti i capi della Polizia di Stato, prefetti Giovanni De la Polizia di Stato che esplica attività di polizia giu- Gennaro e Antonio Manganelli – sono stati raggiun- diziaria. Allo stesso modo, gli organismi di Polizia ti risultati in ogni settore di intervento. Lo Sco, gra- esteri corrispondenti hanno fortemente voluto la zie alla costante capacità di adattamento della pro- collaborazione diretta dello Sco, proprio in ragio- pria esperienza ad ogni mutamento di strategia cri- ne dell’acquisita credibilità internazionale, matura- minale, ha contribuito a mantenere alto il prestigio ta sul campo dai suoi appartenenti. A tal fine, il Ser- dell’Amministrazione, concorrendo alla realizzazio- vizio centrale operativo scambia i suoi investigatori ne di una equilibrata condizione di civile e pacifica con gli investigatori dell’Fbi statunitense; nella sede convivenza, immune dalle conseguenze dell’azione del Servizio è presente un ufficiale di collegamento dei criminali, circostanza fondamentale per garan- della polizia francese; di recente sono stati impiega- tire la libertà dei cittadini. ti in Italia poliziotti rumeni nell’ambito del progetto In questa logica, il Servizio centrale operativo è di- di collaborazione bilaterale che ha portato, a par- ventato punto di riferimento per numerose associa- tire dalla fine del 2006, alla positiva conclusione di zioni, agenzie e organizzazioni, che chiedono il con- numerose operazioni e all’arresto di 1.104 persone, tinuo e qualificato contributo dei suoi rappresentan- di nazionalità rumena, per delitti che rientrano nel- ti per portare avanti le loro finalità sociali. In questo l’alveo della criminalità diffusa. maggio 2008 POLIZIAMODERNA 7 sione per riacquisire il controllo delle campagne, sof- La criminalità focando ogni tipo di protesta contadina e organiz- zando una propria presenza politica in Sicilia, attra- verso il Movimento indipendentista siciliano (Mis) organizzata ed un esercito, l’Evis (Esercito volontario di indipen- denza siciliana), nel qua- di Tiziana Terribile e Salvatore Tonti le militarono delinquen- ti e mafiosi, sotto la gui- da del noto bandito Sal- vatore Giuliano. A partire dagli anni Cinquanta la svolta: com- parve Cosa nostra e nel febbraio 1958, anche se- condo le dichiarazioni di noti pentiti, fu costitui- 1. La Mafia siciliana ta a Palermo una “com- missione provinciale” do- Per collocare storicamente le origini della mafia sicilia- ve confluirono le cosche na occorre risalire a prima dell’Unità d’Italia quando, in palermitane ed il potente un modello relazionale di tipo feudale, i signori affida- nucleo corleonese di Lu- vano le proprietà terriere ai gabellotti, amministratori ciano Leggio, abile regi- Luciano Leggio che riscuotevano le gabelle per conto dei padroni, an- sta di un nuovo corso – con- che con metodi intimidatori e violenti. dotto sino al suo definitivo arresto, avvenuto a Mi- All’indomani dell’Unità d’Italia, i gabellott i continua- lano il 16 maggio 1974 – realizzato attraverso inte- rono ad essere utilizzati dai possidenti, determinati a se e patti stretti con capi mafiosi attivi in altre zone ricorrere