1 Introduzione

ra il 1799 ed il 1800 la Provincia di fu con- toria e il forzato allontanamento di giovani, perlopiù con- quistata due volte dalle truppe francesi, la se- tadini, verso i teatri delle guerre europee. conda delle quali fu definitiva. Cominciò così Comunque in quei quindici anni di dominio si gettarono anche per la nostra zona un periodo partico- anche le basi per qualcosa di positivo, come una ammini- lare, in cui accanto ad un assolutismo fiscale strazione locale professionale, un’ulteriore laicizzazione e amministrativo che non permise certo a Napoleone di dello Stato rispetto a quella già intrapresa da Pietro Leo- Fessere ben visto dai ceti popolari e dai possidenti, si intra- poldo e Ferdinando III, l’adozione del “Codice Napoleo- videro dei seri tentativi di riforma dello Stato. nico”, uno tra i più avanzati del tempo, l’introduzione del La calata dei francesi in Italia, presunti portatori degli ide- sistema decimale, la creazione dello stato civile, la fonda- ali della Rivoluzione, suscitò diverse reazioni: da un lato zione dei licei statali, il miglioramento dei servizi sanitari essa provocò entusiasmo tra gli ambienti ristretti dei (memorabile è l’obbligo della vaccinazione gratuita con- borghesi e degli intellettuali, gli unici che recepirono l’i- tro il vaiolo), l’impulso allo sviluppo dei lavori pubblici, le niziale messaggio liberale e democratico della Rivoluzione, nuove scoperte della scienza (ad esempio lo zucchero di dall’altro vi fu una manifesta ostilità da parte dei governi barbabietola). della penisola, dei ceti privilegiati e del Clero, timorosi di E la bontà di certe riforme viene confermata dal fatto che perdere le posizioni preminenti da loro occupate rispetto molte di esse in Toscana vennero confermate anche dopo al resto della popolazione. Tutti questi sentimenti contra- lo smantellamento dell’Impero francese a partire dal 1814: stanti furono messi rapidamente a tacere proprio con la queste riforme, soprattutto quelle che toccarono l’assetto conquista militare della Toscana del 1799-1800. delle Amministrazioni comunali, assieme a quelle già in- Ma ben presto infatti ci si rese conto che gli ideali di liber- trodotte da Pietro Leopoldo nel 1779, portarono di fatto tà, eguaglianza e fraternità erano un concetto vuoto e che alla nascita del come modernamente inteso. quella napoleonica era una dominazione che sfruttava le E come oramai di consueto dal 2011, questi grandi temi risorse locali della Toscana a vantaggio dello Stato fran- a cui abbiamo appena accennato, sono l’oggetto di questa cese, favorendo in ogni modo i commerci e l’economia mostra che sarà una nuova occasione per discutere e far transalpina, creando così ulteriore immiserimento nella circolare i documenti degli archivi storici, con la certezza popolazione. Ma la massima repulsione verso Napoleone che la nostra società è adesso il risultato di secoli di avve- ed i suoi burocrati (parola che nasce proprio in quel con- nimenti e che la conoscenza del passato è uno strumento testo storico) si ebbe con la creazione della leva obbliga- formidabile per comprendere noi ed il nostro tempo.

QUANDO ERAVAMO FRANCESI La provincia di Pisa dalla Rivoluzione alla Restaurazione

Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Buti Casciana Terme - Lari Montopoli Valdarno Ponsacco S. Giuliano Terme S. Maria a Monte S. Miniato 2 La Toscana nel periodo napoleonico 1796-1814

26 giugno 1796 – Napoleone entra in Pistoia e annuncia a Ferdinando III che entrerà il giorno seguente in Livorno con le sue truppe. A Livorno si impossessa delle navi e delle merci inglesi e stabilisce un Presidio francese. Il 29 giugno è a per fare visita all’anziano canonico Filippo Buonaparte, suo zio.

22 marzo 1799 – Napoleone invia il Generale Miollis a oc- cupare Livorno (abbandonata nel 1797) e Porto Ferraio; il 25 marzo invia il Generale Gaultier a occupare Firenze. Viene oc- cupata anche Lucca. In definitiva le truppe francesi occupano il Granducato e lo annettono alla Repubblica.

27 marzo 1799 - I francesi entrano a Firenze passando sotto l’arco trionfale di Porta S. Gallo (eretto sessanta anni prima per la venuta dei Lorena) con un ramoscello d’ulivo sulle ba- ionette essendo il giorno di Pasqua.

9 aprile 1799 - A Firenze i Francesi piantano gli Alberi della Libertà che in breve vengono eretti in tutta la Toscana.

17 e 19 giugno 1799 - I francesi vengono sconfitti nella bat- taglia della Trebbia. In Italia vengono soppresse le Repub- bliche Cisalpina, Romana e Partenopea. Intanto in Toscana scoppia la rivolta antifrancese dei “Viva Maria”: il 6 giugno 1799 entrano a Firenze i soldati austro-russi.

5 luglio 1799 - I generali Gaultier e Reinhard con le truppe francesi lasciano il Granducato.

Inizio 1800 - Il Console Napoleone e il re di Spagna si accorda- no per affidare il Governo del Granducato di Toscana ai Bor- boni di Parma.

Ottobre 1800 - Seconda Campagna d’Italia: i Francesi ritor- nano in Toscana sotto il comando del Generale Miollis. Que- sta volta vi resteranno fino al 1814.

12 agosto 1801 - In base al trattato di Lunéville Ferdinando III rinuncia alla Toscana dove invece si insedia Lodovico I° Infante di Spagna e Re d’Etruria con la moglie Maria Lui- gia. Il Generale Murat accoglie a Firenze i nuovi Sovrani.

18 maggio 1804 - Napoleone Bonaparte viene incoronato Imperatore dei francesi: il 18 marzo 1805 la Repubblica Ita- liana viene trasformata in Regno d’Italia e lo stesso Napole- one incoronato Re (26 maggio), viceré Eugenio Beaurnais, la sorella Elisa nominata principessa di Lucca e Piombino.

27 ottobre 1807 - In base al trattato di Fontainebleau, la Toscana passa ai Francesi per volontà di Napoleone e il 10 dicembre 1807 la Regina d’Etruria e il figlio lasciano il governo della Toscana. La Toscana diviene una provincia dell’Impero francese ed il 24 maggio 1808, unitamente ai ducati di Parma e Piacenza, di- venuti dipartimento del Taro, viene formalmente annessa alla Francia.

3 marzo 1809 - Il “Governo generale del dipartimento della Toscana” viene conferito da Napoleone alla sorella Elisa con il titolo di Granduchessa.

9 maggio 1812 - Napoleone parte da Parigi per raggiungere la Grande Armée ed attaccare la Russia.

18 ottobre 1813 - Napoleone viene sconfitto, dopo quattro giorni di aspri scontri, nella battaglia di Lipsia.

6 febbraio 1814 - Il re di Napoli Gioacchino Murat occupa Firenze. Il maresciallo austriaco Conte di Bellegarde annun- cia ai Toscani il ritorno di Ferdinando III, legittimo Granduca di Toscana. Intanto, il Principe Giuseppe Rospigliosi prende a nome di Ferdinando III possesso del Granducato.

11 aprile 1814 - A Fontainebleau Napoleone abdica come Re di Francia e d’Italia.

4 maggio 1814 - Napoleone esiliato all’Isola d’Elba. Il 26 feb- braio 1815 fuggirà per l’ultima avventura dei 100 giorni.

17 settembre 1814 - Ferdinando III torna a Firenze.

1 novembre 1814 - Si apre il Congresso di Vienna. Il 9 giugno 1815 termina i suoi lavori e restituisce la Toscana a Ferdinan- do III e ai suoi successori.

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Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Buti Calcinaia Casciana Terme - Lari Cascina Montopoli Valdarno Pomarance Ponsacco Pontedera S. Giuliano Terme S. Maria a Monte S. Miniato Vicopisano Volterra 3 Liberté, égalité! Le riforme

opo una prima fase in cui la To- Senza data, ma certo aprile 1799. Pe- tizione dei maggiorenti di Vicopisa- scana fu coinvolta nella guerra no alla Municipalità perché si eleg- contro la Francia rivoluziona- gano i deputati ai festeggiamenti e all’erezione dell’albero della libertà ria, la scelta della neutralità nel perché “e cosa giusta e doverosa che 1795 sembrava aver permesso al ogni Municipalità festeggi ed eterni quest’epoca fortunata coll’erezione granducato la pace e il mantenimento dell’autono- dell’albero della Libertà.” Dmia. Lo stato era alle prese con problemi di siccità, AS Vicopisano, ACV 38, c. n.n. carenze alimentari, disoccupazione e con le con-

seguenze delle riforme illuministiche che, seppur 1799, aprile 2. Nel registro del- in parte smantellate, avevano impoverito ulterior- le deliberazioni del comune di San Miniato la testimonianza mente le classi meno abbienti. che oltre all’albero della liber- I passaggi di truppe francesi nel 1796 e 1797 non tà i commissari inviati da Li- vorno ordinarono anche la di- avevano smosso il corpo civile toscano sostan- struzione degli stemmi gentili- zialmente conservatore. Le accresciute manife- zi e che fosse bruciato “il così detto Libro d’oro riguardante stazioni di consenso verso la repubblica rivolu- il Catalogo della Nobiltà del- zionaria dopo la prima campagna d’Italia furono la Città predetta”. Sembra che anche alcuni giacobini ponte- espresse perlopiù da membri dei ceti privilegiati e deresi abbiano dato man for- non dalla maggioranza. te. AS San Miniato, Comunità, Deliberazioni, I “patrioti” toscani, sebbene non pochi, furono n. 2397 sostanzialmente isolati, ingenui, astratti. Non era- no loro favorevoli le opinioni decisamente repub- blicane e anticlericali in una base sociale molto legata alle tradizioni. Un cronista dell’epoca di sentimenti contrari alla rivoluzione ricorda infatti come a San Miniato nel- le riunioni dei giacobini ”si trattava di soppressio- ne di conventi… e d’ingrandimento dei giacobini colle sostanze delle chiese e conventi e possidenti”. La fiammata repubblicana si accese nelle pri- mavera del 1799 con l’occupazione della Tosca- na da parte degli eserciti francesi nel marzo a se- guito della dichiarazione di guerra del Direttorio alla Toscana e all’impero austriaco (12 marzo) e la partenza del Granduca Ferdinando (il 27) per 1799, aprile, 30. Per le feste “patriottiche” del nuovo regime l’Austria. Tra la fine di marzo e aprile si sussegui- “rivoluzionario” si era fatta intervenire da Empoli una banda che suonasse alla festa. Questo aveva previsto alcune spese per rono le erezioni di alberi della libertà adornati vettovaglie e trasporto. Nelle seconda pagina è presente anche di nastri e del tricolore nella piazza principale, fe- la data secondo il calendario repubblicano: 22 fiorile dell’an- no 7. steggiati con bande e cortei di giovani e gli abbat- AS San Miniato, Comunità, Spese per approvvigionamento di truppe, n. 2848 1799, aprile 16. Comunicazione al Vicario di San Miniato sull’uso della coccarda francese bianca, timenti degli stemmi e dei simboli del regime. rossa e blu oltre, ovviamente, all’erezione degli Intorno ai francesi ci fu una grande ondata di con- alberi della libertà. Datata 26 germile anno VII. senso, testimoniato dall’adozione del calendario AS San Miniato, Vicariato, Atti, lettere e circolari del Vicario, n. 1129 repubblicano, dall’uso della coccarda tricolore e dall’appellativo di cittadino e da una fioritura di 1800, dicembre 23. Anche le truppe francesi si comportano da occupanti: il pubblicazioni di giornali e fogli periodici. 23 dicembre 1800 una “truppa di fran- L’amore per la libertà aveva assunto “des propor- cesi” di circa 40 unità ha mangiato e bevuto a casa di Angiolo di Domenico tions incroyables dans espace d’une nuit chez ce Catola a San Giovanni alla Vena e poi peuple inflammable” (proporzioni incredibili nel- se ne è andata senza pagare. Questa è la nota dei danni patiti dal Catola. Molte lo spazio di una notte tra queste persone di animo sono le richieste di rimborsi per danni infiammabile) come constatava Madame Rein- di questo periodo che siano stati causati da truppe francesi o da quelle della co- hard, moglie del nuovo commissario. alizione antifrancese, ma le casse delle comunità erano spesso vuote e la Came- I partitanti francesi riponevano grandi speran- ra delle comunità non poteva supplire ze nella nuova situazione e cercarono di ottene- che malamente. Si suppliva con prestiti senza badare molto a chi gli elargiva. re la creazione di un nuovo quadro istituzionale, AS Vicopisano, ACV 39, c. n.n. che altrove era stato concesso dai francesi, di una “democratizzazione” che rendesse irreversibile il

processo rivoluzionario in Toscana. 1799, giugno 2. Dall’archivio del comune di Ponsacco un bell’esempio di La “repubblica etrusca” che era comparsa anche carta intestata in una missiva proveniente dal comandante della piazza di Pontedera con l’invito a essere imparziale nella nomina del medico della come carta intestata in alcune zone, però non ci comunità. Infatti ricorda “Je vous rappelle que la volonté du peuple est la fu. Loi suprême.” datata 14 messidoro anno 7 della repubblica francese. AS Ponsacco, 14 - Atti della comunità di Ponsacco QUANDO ERAVAMO FRANCESI La provincia di Pisa dalla Rivoluzione alla Restaurazione

Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Buti Calcinaia Casciana Terme - Lari Cascina Montopoli Valdarno Pomarance Ponsacco Pontedera S. Giuliano Terme S. Maria a Monte S. Miniato Vicopisano Volterra 4 Le nascita del sistema scolasticoViva Maria! pubblico

euforia durò poche settimane. Le notizie delle sconfitte francesi di fine aprile e di maggio nel nord Ita- lia, fomentarono tumulti in molte località che si alimentarono natu- ralmente della miseria e della mancanza di lavoro. L’Le sommosse convogliavano anche tutti i malu- mori di quegli anni verso il regime granducale, l’aumento del prezzo delle derrate alimentari, e le delusioni dopo false speranze e vere requisizio- ni di beni da parte delle truppe francesi e le tassa- zioni straordinarie. Il 6 maggio si ribellò vittoriosamente Arezzo che Lapide a memoria dell’abbattimento dell’albero della libertà “impia quem primum gallorum polluit arbor/ nunc CHRI- divenne il simbolo delle riscossa. STI expurgat crux veneranda locum/ IHS/se l’infame de galli albore indegno / questo loco macchiò oggi d’un Dio [la cro- ce?] / lo purga il venerabil s[egno…] / a.d. questo dì 23 luglio Il primo simbolo da abbattere fu ovviamente l’al- 18[…] Testimonianza cartacea della sostituzione con la croce all’al- bero della libertà, sostituito spesso dalla croce, Lapide conservata presso l’Archivio Storico di Vicopisano bero della libertà, o meglio “l’infame legno sacrilego” abbat- seguito dall’odiato calendario rivoluzionario. A tuto in data 28 luglio 1799 AS Vicopisano, 39, c. n.n. San Miniato ad esempio si assaltarono, si saccheg- giarono e incendiarono le abitazioni dei giacobini, che dovettero fuggire. L’armata della fede aretina cresceva raccogliendo scontenti e disperati: contadini e disoccupati, gui- dati da preti e frati, avanzavano a forza di saccheg- gi e Te Deum. Le conquiste si susseguirono fino al Mugello e a Volterra. Il 28 giugno i Viva Maria giunsero a Siena dove assalirono il ghetto, lo sac- cheggiarono e bruciarono vivi 13 ebrei e un solda- to polacco. All’inizio di luglio cadde Grosseto e il 7 erano a Firenze. Come rappresaglia e deterrente i francesi presero 1799, settembre 30. Elenco dei componenti principali della rivolta antifrancese a San Miniato, che aveva comportato il numerosi ostaggi (almeno quattro da San Miniato saccheggio delle case dei “giacobini” sanminiatesi costretti a e dieci da Pisa) in genere tra coloro che erano stati una fuga precipitosa. La copia è tratta dagli atti del processo ai giacobini fratelli tra gli insorgenti, che furono concentrati a Livor- Bonfanti “et altri partitanti per la democrazia”. no e da lì inviati in Francia alla metà di maggio. AS San Miniato, Vicariato, Atti criminali, n. 1070 Sotto la pressione delle truppe austro-russe e na- poletane, i francesi furono costretti a ritirarsi e la- Anche a Ponsacco si sostituisce con una croce l’al- sciarono la Toscana il 17 luglio seguiti da un di- bero “della così detta libertà de francesi”, e anche screto numero di patrioti sfuggiti agli arresti. qui c’è bisogno di denaro per portare a compimen- to l’operazione. Furono molti i giacobini toscani che finirono AS Ponsacco, 14, Atti della comunità di Ponsacco sotto processo e complessivamente furono circa 20.000 i patrioti condannati alla berlina, al carce- re, ai lavori forzati o all’esilio anche perpetuo. A Pisa e nella podesteria di Bagni di San Giuliano ci furono 143 condanne. A San Miniato furono 33. Altri processi si svolsero a Pontedera. Solo dopo le vittorie francesi in Italia settentriona- le del 1800 e l’entrata delle truppe francesi, guida- te dal generale Dupont in Toscana, nell’ottobre di

quell’anno i detenuti politici ottennero la libertà e 1801, marzo 12. Il presidente del buongoverno scrive al Prov- anche gli ostaggi in Francia poterono rientrare in veditore dell’ufficio dei Fossi di Pisa per informarlo che in data 24 febbraio si è chiesto ai Giusdicenti l’invio degli incar- patria. tamenti che riguardino “affari di opinione per togliere così il germe della discordia e dell’animosità fra i cittadini e per cancellare la memoria di si odiosi e barbari tempi”. Poiché ve ne sono anche presso le cancellerie, interessa l’ufficio per- 1802, aprile 6. Nel settembre e ottobre 1799 truppe austria- ché si faccia tramite, dando ordini precisi ai Cancellieri, del che e soprattutto russe transitarono più volte da e per Livorno lavoro di raccolta della documentazione “dell’amare vicende nel territorio della provincia. Come si può evincere da questa passate e denotanti le triste Rimembranze dell’Anarchia e de ricevuta non è stato semplice ottenere un ristoro per i danni vergognosi Giudizzi inquisizionali”. Si tratta di un tentativo ricevuti. di pacificare il granducato ormai divenuto Regno d’Etruria. AS San Miniato, Comunità, Spese per approvvigionamento di truppe, n. 2848 AS Vicopisano, ACV 39, c. n.n.

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apoleone Bonaparte nasce ad Circolare del Prefetto del Dipartimen- Aiaccio (Corsica) da una fami- to del Mediterraneo in cui si ricorda glia della piccola nobiltà di ori- ai maires dei festeggiamenti per la ri- correnza civile della nascita del sovra- gini italiane. Distintosi fin da no (15 agosto 1769) e religiosa, ovvero giovane per le importanti vitto- l’onomastico (San Napoleone). AS Vicopisano, ACV . 41, c.339, 1810, ago. 8 rie riscosse per la Francia, le sue imprese lo resero Npian piano un idolo agli occhi dei francesi. Non solo: la sua personalità e regalità dovevano essere celebrate anche nei territori che andava conqui- Questa comunicazione dai toni stando, specialmente dopo la sua incoronazione solenni del sottoprefetto del Cir- condario di Pisa vuol sollecitare come Imperatore dei francesi nel 1804 e come Re il maire di Vicopisano e Buti per- d’Italia (26 maggio 1805). ché promuova adeguati festeggia- menti per il compleanno di Napo- L’etichetta di una monarchia faceva sì che ogni leone, l’“eroe dei secoli”. Il mai- re dovrà adoperare “ogni mezzo successo o avvenimento della corte imperiale do- per riunire il popolo a prendervi vesse essere adeguatamente celebrato, sia a livello parte” e potrà prelevare le spese sostenute dai fondi previsti per civile che religioso e in ogni ambito della società. l’occasione nel budjet. AS Vicopisano, filza n.100, Ecco quindi che il compleanno e onomastico (15 Carte relative alla Comunità di Buti, 1809, ago. 1 agosto) del sovrano, l’anniversario della sua inco- ronazione, il suo matrimonio e la nascita dell’erede al trono dovevano essere ricordati anche a livello popolare: ogni comune era tenuto ad organizza- re adeguati festeggiamenti a cui la popolazione doveva partecipare e in chiesa tutte le autorità do- vevano ringraziare Dio per la bontà e la magnani- mità del loro sovrano. Con il consolidarsi del regno, Napoleone instau- rò una politica di imperialismo dinastico: i suoi fratelli e le sue sorelle furono destinati al governo di territori strategici, come avvenne per Elisa Bo- naparte Baciocchi che dal 1809 governò i tre di- partimenti toscani annessi all’Impero con il titolo di Granduchessa di Toscana. Dunque, anche per Con questa circolare, il Prefetto del Dipartimento del Medi- terraneo dà ordine che ogni anno, nella prima domenica di lei, dovevano manifestarsi i più grati sentimenti dicembre si festeggi l’anniversario di incoronazione di Napo- popolari sia al momento dei suoi passaggi attra- leone (2 dicembre 1804) e la vittoria di Austerlitz (2 dicembre 1805). Infatti, grazie a questo importante successo, Napole- Il viceprefetto annuncia al maire di Calcinaia la “giubilante verso le terre da lei governate, sia per le benefi- one aveva sconfitto gli austriaci e i loro alleati, permettendo notizia” della nascita dell’erede al trono imperiale: il 20 mar- così l’annessione dell’Italia all’Impero. cenze spesso elargite. zo 1811 alle ore nove di mattina, l’imperatrice Maria Luisa ha AS Vicopisano, ACV - 424, c.n.n. dato alla luce Napoleone Francesco, detto il Re di Roma (Na- poleone II). Nel 1796 Napoleone aveva sposato Giuseppina Tascher de La Pagerie, vedova Beauharnais, da cui divorziò per un “matrimonio politico” sposando la figlia dell’impera- tore d’Austria Maria Luisa nel 1810. AS Calcinaia, Mairie, n. 26, Carteggio del Maire Giuseppe Lupi, 1811, fasc. 3

Il sottoprefetto avvisa il maire di Cascina del passaggio del- la Granduchessa Elisa tra le 10:00 e le 12:00 nel suo viaggio La famiglia di Napoleone aveva radici anche toscane. A San Il maire di Cascina programma i festeggiamenti ordinati verso Pisa. Il maire dovrà farsi trovare sulla strada “vestito di Miniato, per celebrare l’Imperatore con sentimenti di “sud- dell’Imperatore per la nascita dell’erede al trono: all’“ora del costume” per omaggiare la Granduchessa insieme alla popo- ditanza, rispetto ed attaccamento” e per tramandare alla po- vespro” le autorità civili e religiose parteciperanno al canto lazione locale. Per rendere ancor più benevolo il suo passag- sterità l’onore di aver ospitato Napoleone stesso (1796), gli del “Te deum in rendimento di grazie all’Altissimo”, in segui- gio, dovrà far “distribuire delle elemosine in pane e vino”. In viene intitolata una piazza (ex San Sebastiano) e una strada to avrà luogo una “corsa di cavalli in lungo con fantino”, dopo calce, suggerisce che “la pubblica gioia si esprima con apprez- che dalla piazza porta alla via dello Spedale, strada in cui esi- la corsa “saranno incendiati dei fuochi d’artifizio”. zamenti di viva l’Imperatore, viva la Granduchessa Elisa”. stevano le antiche abitazioni dei Buonaparte. ASPi, Comune di Cascina, n.116, Deliberazioni e decreti del Maire, 1809-1814, c.n.n. ASPi, Comune di Cascina, n. 118, Lettere, 1808-1809, p.242 AS San Miniato, Mairie, Deliberazioni, n. inv. 2991 QUANDO ERAVAMO FRANCESI La provincia di Pisa dalla Rivoluzione alla Restaurazione

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a politica militare degli ultimi Medici Precedentemente conosciu- to con il nome di Dragoni e Lorena aveva affidato la difesa dello d’Etruria, il 28esimo Cac- Stato perlopiù a corpi di volontari, ar- ciatori a cavallo fu un reg- gimento di cavalleria leg- rivando ad abolire l’intera guarnigio- gera composto perlopiù da ne fiorentina nel 1780 per sostituirla toscani, creato nel maggio 1809 e impiegato sui fronti con una Truppa Civica. In netta controtenden- di Germania, Russia e Spa- Lza, gli occupanti francesi si adoperarono affinché gna. L’immagine riprodu- ce un certificato di servizio la popolazione recepisse la leva come un dove- del soldato Giovanni (Jean) re sacro nei confronti dello Stato, introducendo Pellegrini redatto a Orléans nel 1810. un servizio militare obbligatorio che coinvolse i A.S. S. Giuliano Terme, Atti magistrali e lettere, n. 32 e 33, 1781-1820. giovani di età compresa tra i 20 e i 25 anni per una durata quadriennale. Divenuta a tutti gli effetti una provincia dell’Impero napoleonico, la Toscana fu sottoposta a sette coscrizioni tra il 1808 e il 1814 che videro la chiamata alle armi di circa 15.000 soldati. Il primo passo per l’arruolamento era la compila- Manifesto a firma del Vice-Prefetto di Pisa Uberto De’ Nobili con cui si invitano i coscritti della Classe 1812, coloro che nell’anno compiva- zione delle liste di leva, elenchi contenenti tutti no il ventesimo anno di età, a presenziare alle Adunanze del Consiglio i nominativi degli uomini nati in un determinato di Recluta. Rivolta particolarmente a chi poteva beneficiare della col- locazione nella riserva, la comunicazione ribadisce l’importanza del- anno che venivano redatti grazie alle informazioni la presenza all’adunanza o almeno del procurarsi un rappresentante, fornite dai maires, dai sacerdoti e dai diretti interes- dato che in caso di essenza ingiustificata si veniva automaticamente dichiarati idonei all’arruolamento. sati. Formata la lista si procedeva all’“estrazione A.S. Vicopisano, Mairie di Buti, n. 425, 1812 feb. 14. della sorte”, un vero e proprio sorteggio dove i ragazzi erano chiamati a prelevare un numero da un’urna. Più alto era quello ottenuto e maggiori

erano le possibilità di essere collocati nella riserva, La sconfitta nella campagna di potendo quindi sperare di non dover marciare af- Russia pose fine al dominio e al sogno espansionistico di Napo- fatto: un numero basso, viceversa, dava la certezza leone. Non potendone prevede- di essere arruolati. La legge sulla coscrizione pre- re l’esisto disastroso, la circola- re documenta il brillante ini- vedeva anche agevolazioni per alcune categorie zio del conflitto, comunicando che automaticamente venivano iscritte nella ri- come l’armata francese avesse guadato il fiume Niemen con serva. Oltre a chi si occupava dei genitori anziani 300.000 soldati senza incontra- Un esemplare di decreto relativo alla coscri- o minori orfani, rientravano nell’elenco i fratelli re resistenza. Fate conoscere zione nel circondario di Pisa, indicante il questi dettagli ai vostri ammi- di un militare in servizio o deceduto durante il numero di uomini che ciascun Comune do- nistratori, riporta, che vi scor- veva arruolare fino al raggiungimento del- suo svolgimento, chi non raggiungeva il metro e gano il presagio dei trionfi che la quota prevista dal contingente (328 sol- attendono le nostre invincibili dati nel 1810). In totale il Dipartimento del 54 centimetri di altezza e i gemelli, di cui soltanto armate. Mediterraneo superava le 313.000 anime ed A.S. Ponsacco, n. 30, c. 490, Lettere i istanze 1809- uno sarebbe entrato nei ranghi dell’esercito. 1814. aveva fornito 3.678 militari per la leva del 1809. Per quanto la leva obbligatoria sia da considerare A.S. Calcinaia, Mairie, n.25, Carteggio del Maire Gaetano Chiocchini, come la novità più odiata fra quelle introdotte 1811, fasc. 3. dai francesi, la resa sul campo delle truppe italia- ne fu particolarmente apprezzata da Napoleone,

che non esitava a paragonarle alle legioni dell’an- L’aspetto su cui maggiormen- tica Roma. Certo l’Imperatore doveva accattivarsi te si insistette per giustificare il servizio militare fu il privi- le simpatie dei suoi soldati e dei popoli sottomessi, legio di servire sotto i vessil- ma resta il fatto che furono diversi i bollettini di li del sovrano. Cercando di mostrare come la leva di tipo guerra a riportare attestazioni di stima verso il francese ponesse povero e be- coraggio dei coscritti italiani: I segnalati servigi nestante in una condizione egualitaria di fronte all’obbli- che gli Italiani hanno reso in questa campagna mi go/onore delle armi, rispetto hanno colmato di giubilo. La loro fedeltà intemerata, a un passato, dove il peso an- dava a posarsi esclusivamente in mezzo alle tante seduzioni adoperate dai nostri sulle spalle dei ceti indigenti. nemici […], la loro intrepida costanza dimostrata A.S. Vicopisano, n. 424, c.n.n. fra i rovesci e le sventure di ogni specie, mi hanno sensibilmente commosso. Tutto ciò mi ha confer- Il continuo stato di belligeranza aumentò la richiesta di me- mato che bolle sempre nelle vostre vene il sangue dici che potessero seguire le truppe sui teatri di guerra. Dal dei dominatori del mondo (novembre 1813). 1804 ogni reggimento di 4 battaglioni disponeva di un chi- rurgo maggiore, tre chirurghi aiutanti-maggiori e quattro sotto-aiutanti. Nel documento il Ministro della Guerra invita i chirurghi civili a candidarsi al posto di chirurgo aiutante- maggiore nelle armate imperiali. ASPi, Comune di Cascina, n. 116, Deliberazioni e decreti del Maire, 1809-1814, 14 dicembre 1812, c. n.n.

QUANDO ERAVAMO FRANCESI La provincia di Pisa dalla Rivoluzione alla Restaurazione

Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Buti Calcinaia Casciana Terme - Lari Cascina Montopoli Valdarno Pomarance Ponsacco Pontedera S. Giuliano Terme S. Maria a Monte S. Miniato Vicopisano Volterra 7 La riforma...formez vos comunitativa bataillons

Un esempio di responsa- i stima che la popolazione italiana bilizzazione comune nel- la ricerca dei renitenti alla abbia contribuito alle campagne na- leva. Il Maire di Cascina è poleoniche con 200.000 soldati, oltre chiamato ad avvertire alcu- ni coscritti che dovranno la metà dei quali caduti in battaglia. raggiungere Livorno per il Questi numeri, uniti alla necessità di reclutamento. Trattandosi di uomini chiamati in sosti- allontanarsi dal lavoro nei campi e dagli affetti per tuzione di refrattari, si pre- Slunghi periodi, favorì l’aumento dei disertori e dei cisa che potranno evitare la partenza facendo “avere “refrattari”, ovvero quei giovani che non si erano nelle mani qualcuno dei co- scritti che fino a qui hanno presentati a iscriversi nelle liste militari dopo la dimostrato disubbedienza”. terza convocazione. ASPi, Comune di Cascina, n. 118, Lettere, 1808-1809, p. 293. Si cercò di contenerne il numero prevedendo for- ti incentivi per chi avesse imbracciato il fucile spontaneamente. Ad esempio, chiunque si fosse arruolato nella Compagnia di Riserva prima della designazione per l’armata attiva poteva continuare a prestare servizio nella prima, indipendentemen- te dal numero di estrazione ottenuto. A questo si I giovani che venivano estratti dovevano abbandonare la famiglia per un futuro incerto, in cui la guerra era però una certezza, visto il continuo stato belligerante aggiungevano delle gratificazioni economiche, dell’Europa di allora. La reazione più naturale era il sottrarsi a questo obbligo come le ottime pensioni per i reduci o le doti ri- con la diserzione. Ma per contrastare tale fenomeno venne utilizzato il sistema dei “guarnitori”: fino a 4 militari si installavano nella casa del disertore, a spese servate alle “oneste fanciulle”. Le ultime, intro- dei genitori, finché il ragazzo non si costituiva. Questo sistema poteva portare dotte nell’agosto 1808, prevedevano l’assegnazio- alla rovina la famiglia, se il coscritto non fosse comparso quanto prima. In questo manifesto vediamo le istruzioni per questa pratica. ne di un contributo di 600 franchi per le ragaz- A.S. Vicopisano, n. 426, c.n.n. ze prossime al matrimonio. Se in teoria potevano ambirvi tutte le donne prive di genitori o appar- tenenti a famiglie numerose/povere, quasi sempre la somma veniva destinata alla futura sposa di un Il Sotto Prefetto comanda l’ar- militare in servizio o congedato. Il richiamo alla resto di Francesco Maiano, sa- voiardo di 23 anni, tessitore di coscrizione era evidente anche nella scelta della drappi, reo di diserzione dalle data in cui contrarre le nozze, il 2 dicembre: ri- truppe napoletane di Sua Ma- Uno degli ultimi documenti riferiti al servizio està il Re delle Due Sicilie. Nel militare imposto dai francesi: nei dipartimenti correnza in cui si celebravano l’incoronazione im- documento se ne fornisce un toscani viene sospesa la chiamata alle armi per periale di Napoleone (1804) e la vittoria riportata identikit utile all’identificazio- la classe 1815. La decisione, qui presentata come ne: viso lungo, occhio castagno frutto dell’affetto materno della granduchessa sulla coalizione austro-russa ad Austerliz (1805). chiaro, naso piccolo rialzato in Elisa Baciocchi interceduta presso il fratello Quando la promessa di qualche beneficio non ba- punta, carnagione bianca. Napoleone, è indice in realtà di un sistema che A.S. Montopoli, Mairie, n. 109, Carteggio del Maire si stava sgretolando, e che non disponendo della Comunità di Montopoli con la Prefettura e stava e si sceglieva la strada della diserzione lo Sottoprefettura di Livorno 1808-1814. dell’autorità passata per obbligare alla coscrizione tentava di evitare rivolte o diserzioni di massa. Stato ricorreva alle forze dell’ordine e all’invio ASPi, Comune di Cascina, n. 116, Deliberazioni e decreti del Maire, 1809-1814, dei cosiddetti “guarnitori”: soldati preposti alla 1813 dic. 2. cattura dei fuggiaschi che si insediavano diretta- mente nelle loro case per interrompere ogni con- tatto con la famiglia di appartenenza, e da questa si aspettavano di ricevere salario, vitto e alloggio. Con estrema lucidità si faceva ricadere la colpa dei fuggiaschi sui parenti, rivalendosi sui beni di famiglia e arrivando perfino ad arrestare il padre del soldato quando le ricerche non erano suffi- cienti a stanarlo. Nel caso invece se ne arrivasse alla cattura, i renitenti erano puniti con una multa dai 500 ai 1.000 franchi a cui si aggiungeva la car- cerazione o la partenza per il fronte. In aumento della pena, come mortificazione aggiuntiva che ne permettesse l’immediato riconoscimento, veniva praticata la foratura dei lobi a cui si appendevano Nascosti sui monti, paduli o fuggiti in Maremma, la ricerca Non provocate con la disobbedienza la severità della legge dei disertori richiese sempre un notevole impiego di tempo e […] castighi non tarderebbero a raggiungervi ovunque. Sa- delle campanelle di ottone come segno di ignomi- di energie che potevano coinvolgere più comuni. L’estratto reste perduti per la società, mentre la pena del vostro delitto nia. dal carteggio intercorso tra le mairies di Empoli e Santa Ma- graverebbe sulla vostra famiglia. Scritti di questo tenore ve- ria a Monte riporta la soddisfazione per l’arresto del “famoso” nivano pubblicati dalle mairies ogni qual volta si avvicinava il Agostino Tamburini, catturato grazie a un ingegnoso strata- momento della coscrizione, spesso disattesi, tanto più quando gemma. Da Empoli si raccomanda di scortarlo al Comando la fortuna cominciò a voltare le spalle alle armate francesi e militare sempre legato per evitare l’imbarazzo di una terza la necessità di nuove truppe si faceva più urgente. Nel docu- fuga, dato che “questo cattivo soggetto […] mi ha occupato mento è riprodotta la chiamata alle armi di un giovane - infinitamente per arrestarlo la seconda volta”. naiolo, nella parte finale, immancabile, la precisazione della A.S. S. Maria a Monte, Mairie, n. 151, Carteggio del maire Filippo Scaramucci relativo ad affari am- punizione in cui incorrerà non presentandosi. ministrativi, polizia municipale e rurale, contribuzioni dirette e indirette, affari militari 1808-1810, p. 2. A.S. Calcinaia, Mairie, n.27, Carteggio del Maire Giuseppe Lupi, 1812, fasc. 4 QUANDO ERAVAMO FRANCESI La provincia di Pisa dalla Rivoluzione alla Restaurazione

Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Buti Calcinaia Casciana Terme - Lari Cascina Montopoli Valdarno Pomarance Ponsacco Pontedera S. Giuliano Terme S. Maria a Monte S. Miniato Vicopisano Volterra 8 UnaLa ventata nascita di novità: dall’Amministrazionedella sanità pubblica dello Stato...

nche se la storia talvolta è oggetto Un documento del 1810, di interpretazioni, troviamo quasi con data topica Parigi, ci unanimità di giudizio tra gli stori- mostra la suddivisione in bureau del Registro e del ci quando si afferma che il perio- Demanio nel Dipartimento do della dominazione francese, in del Mediterraneo - circon- dari comunitativi di Pisa, Toscana come altrove, è stato un momento di fon- Livorno e Volterra. AS Calcinaia, Mairie, n. 24, Carteggio del Adamentale importanza, apportatore di novità che Mare Gaetano Chiocchini, 1810, fasc. 6, 1810 mar. 7 hanno fatto fare un enorme balzo in avanti da un punto di vista dell’amministrazione dello Stato. Va da sé che alcuni elementi originali e di pro- fonda rottura rispetto al passato non reggeranno In una solenne carta inte- stata, l’estratto del registro all’urto della Restaurazione: ma è altrettanto cer- di decreti della Prefettura to che, alla fine di questa esperienza, non si potrà in cui si riporta la nomi- na, per la circoscrizione di più pensare allo Stato, alla sua amministrazione Pisa - Comune di Vicopi- e alla cittadinanza che lo compone nello stesso sano, del Maire e dei suoi “vice”. modo in cui lo si faceva prima dell’arrivo dei fran- AS Vicopisano, ACV - 41, c.n.n. cesi.

Le novità amministrative che vennero introdotte sono molteplici ed è impossibile passarle in rasse- gna tutte. La più tangibile fu senza dubbio la nuova riparti- zione territoriale con la nascita di tre circoscri- zioni amministrative sul territorio toscano con a capo i Prefetti, di nomina imperiale e soggetti direttamente al Governo centrale: il Dipartimen- to dell’Arno (con capitale Firenze), il Diparti- mento del Mediterraneo (con capitale Livorno) e quello dell’Ombrone (con capitale Siena), con il territorio del Principato di Lucca e Piombino che Con un diploma emanato a nome dell’Imperatore, il Presidente del Cantone di Pontedera Stefanelli nomina come Presidente restava escluso da questa suddivisione e che ve- della sessione dell’Assemblea cantonale del 3 novembre 1812 Una lettera intestata della Mairie di Pontedera e datata 16 niva assegnato da Napoleone a sua sorella Elisa e - sezione di Ponsacco - il Dottor Ranieri Ferretti, non prima settembre 1809. A firma del Maire Giuseppe Balbiani, si di aver prestato il giuramento riportato sul diploma stesso. informa il Prefetto che viene “rimesso” il volume del Saldo, suo cognato Felice Baciocchi. ASPonsacco - 29, c.n.n. Corrispondenza e istanze 1809-1814, 1812 ott. 10 che doveva essere sottoposto alla prefettura ai fini di controllo In una struttura di governo piramidale, all’interno della contabilità della Mairie. ASLi, Prefettura del Dipartimento del Mediterraneo, f. 155, da D. FIUMALBI, “Giuseppe Balbiani dei Dipartimenti si trovavano Prefetture e Sotto- 1767-1851. Da Pont’ad Era a Napoleone e ritorno a Pontedera”, Tagete edizioni, Pontedera, 2018. prefetture; le antiche Comunità invece si trasfor- marono in Mairie, con a capo il Maire, equivalen- te del nostro attuale Sindaco. La struttura statale era funzionale allo scopo a cui il governo francese mirava: essere estremamente capillare per arrivare a controllare ogni singolo aspetto della vita civile dei cittadini, con tratti di invasività che fino a quel momento non si erano mai raggiunti. Era dal vertice dello Stato che arrivava ogni tipo di provvedimento, attraverso un fittissimo carteg- gio a stampa e manoscritto, fatto di bollettini, leg- gi, bandi e comunicazioni che venivano diramate dai Prefetti e Sottoprefetti per raggiungere tutte le comunità. La classe dirigente “della Comune” veniva recluta- ta tra l’alta borghesia locale di orientamento filo- L’impero francese pone molta attenzione agli archivi e alla francese e veniva dotata degli strumenti teorici e conservazione documentaria per più di un motivo, il primo pratici per il governo del territorio, nonchè stret- dei quali è senz’altro di ordine pratico: si ha necessità di conservare un’enorme mole di documenti che vengono tamente controllata per mezzo di una costante su- prodotti perché necessari al corretto funzionamento della pervisione attraverso richieste di relazioni, stati- macchina burocratica, e si ha necessità di conservarli bene ed Il Prefetto del Dipartimento del Mediterraneo invia alla Mairie in modo ordinato. Il Consiglio della Comune di Cascina così stiche e rendiconti. di una circolare relativa al godimento delibera di destinare un apposito locale per l’archivio con uno dei diritti politici dei Toscani, ora divenuti a tutti gli effetti stanziamento di cento franchi per gli scaffali per custodia di cittadini francesi. dette carte, e per assicurarle. AS San Giuliano Terme, Atti magistrali e lettere, 1781-1820, n. 32 e 33, 1808 set. 26 ASPi, Comune di Cascina, n. 115, p.27 1809 feb. 15 QUANDO ERAVAMO FRANCESI La provincia di Pisa dalla Rivoluzione alla Restaurazione

Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Buti Calcinaia Casciana Terme - Lari Cascina Montopoli Valdarno Pomarance Ponsacco Pontedera S. Giuliano Terme S. Maria a Monte S. Miniato Vicopisano Volterra 9 La...alla nascita nascita didella una modernasanità cittadinanzapubblica

a macchina statale francese, seppur in pochi anni, difficilmente tralasciò di legiferare su qualcosa. Il Codice Civile Napoleonico era sta- to approvato in Francia nel 1804 e, iro- nia della sorte, grazie alle conquiste militari e alla Lvasta estensione territoriale dell’Impero, si spar- gevano i semi degli ideali rivoluzionari attraverso La formazione di un nuovo catasto che uno stato assolutistico, dal centro alla periferia. rispondesse alla reale situazione del ter- ritorio era indispensabile per effettuare Ecco perché anche comunità dislocate in luoghi una tassazione puntuale delle proprietà dove la modernità del pensiero illuministico non immobiliari. Attraverso questo avviso il Con l’avvento della dominazione francese iniziò sistematicamente la tenuta dei Registi Ministero delle Finanze comunica che sarebbe stata che un’eco lontana, vennero investite dello Stato Civile (nascite, matrimoni, morti). Inizialmente gli atti erano rogati dall’uf- la Comune di Montopoli è stata scelta da moltissime novità legislative che riguardavano ficiale di Stato Civile a mano libera, dando conto di diverse informazioni previste da insieme ad altri comuni per essere acca- una precisa procedura. Dopo la Restaurazione si cominciano a trovare registri pre- tastati nel corso del 1812. da vicino tutta la cittadinanza e andavano ad inci- stampati per la raccolta dei dati. ASMontopoli, Mairie, n. 114, Filza di carte e documenti relativi alle Corporazioni Religiose, Affari di culto della Comunità di Mo- dere molto spesso sulla vita quotidiana delle per- AS Calcinaia, Mairie, n.32, Stato Civile, 1808. nopoli al tempo del governo francese, 1808-1814, 1812 mar. 27 sone in virtù di una più moderna concezione del corpo civile della Nazione. Nelle carte conservate nei nostri archivi si trova- no i provvedimenti che regolano l’istituzione del nuovo Stato Civile, giunto in buona sostanza fino ai giorni nostri. E ancora, il nuovo catasto, funzionale alla ridefi- nizione della proprietà privata e la relativa riscos- sione dei tributi. Si trovano tracce che testimoniano il nuovo corso della Sanità pubblica, con le direttive sugli ospe- Il divieto di seppellire nel- dali, le vaccinazioni e la tanto dibattuta questio- le Chiese e nelle loro adia- Il governo francese fu molto at- L’introduzione del sistema metrico decimale tentò di unifor- ne sulle inumazioni nei camposanti extraurba- cenze fu uno dei temi più tento ai temi di igiene e sanità mare il particolarismo dei “pesi e misure” utilizzati in ogni dibattuti del periodo na- Stato che adesso si trovava a far parte della Francia. È del ni; numerosi anche documenti all’introduzione pubblica. Proprio grazie alla sua poleonico su cui vennero organizzazione e alla sua capil- gennaio 1810 l’adozione definitiva del nuovo sistema nei Di- del sistema metrico decimale e l’unificazione dei scritti fiumi di inchiostro, larità riuscì a realizzare progetti partimenti dove fino a quel momento avevano convissuto il compresi capolavori poeti- nuovo ed il vecchio “onde così gradatamente i meno istruiti “pesi e misure”. che poco tempo prima sarebbero ci, come il Carme Dei Se- stati irrealizzabili, come la vac- ancora si familiarizzassero col nuovo sistema”. Si legifera in modo diverso dall’ancien regime su polcri di Ugo Foscolo. cinazione obbligatoria e gratuita Con un apposito decreto a stampa del maggio 1812 il Prefetto L’Editto di Saint Cloud del contro il vaiolo. del Dipartimento del Mediterraneo richiamò alla più rigida questioni di ordine pubblico, su questioni di fi- 1804 stabiliva che le le se- Vennero creati dei comitati di osservanza, obbligando tutti i mercanti a dotarsi dei nuovi nanza e di istruzione pubblica con provvedimen- polture avvenissero in ci- vaccinazione in ogni circonda- Pesi e Misure, vietando gli antichi pesi e misure Toscane. miteri extraurbani. Anche rio che avrebbero dovuto compi- Il documento ci mostra però che a circa due mesi di distan- ti che, con terminologia attuale, chiameremmo di a Calcinaia evidentemente lare elenchi, convocare le perso- za dal decreto permanevano ancora molte difficoltà relativa- welfare (o Politiche Sociali). c’è chi ancora non rispetta ne, tenere registri dei vaccinati e mente alla conversione dalle misure toscane al nuovo sistema le regole se il Sotto-Prefet- rilasciare certificati obbligatori metrico. to nel 1809 scrive al Maire per essere ammessi nelle scuole. AS Calcinaia, Mairie n. 28, Carteggio del Mare Giuseppe Lupi, 1812, fasc. 1, 1812 lug. 30 informandolo che la stes- Il documento ci informa che il sa Granduchessa Elisa ha Comitato Centrale di Vaccino del saputo che in quel luogo Dipartimento del Mediterraneo si contravviene al Decre- ha inviato quattro tubi pieni di to Imperiale, richiamando fili imbevuti di virus vaccinico da alla più rigorosa osservan- inoculare al più presto per “pie- za. gare energicamente” il vaiolo. AS Calcinaia, Mairie, n. 23, Carteggio del Mare Gaetano Chiocchini, 1809, fasc. 3, AS San Miniato, 3055_Mairie, Atti del comitati di 1809 set. 22 vaccinazione, n. inv. 3055

Lo Stato Francese profuse molti sforzi per il mantenimento dell’ordine pubblico: in alcuni casi, oltre che a provvedimenti re- pressivi, si unirono anche provvedimenti Con un Decreto Imperiale del 1806 si stabilì che Perseguendo l’idea di creare una scuola comune a tutti i cit- di assistenzialismo alla cittadinanza che miravano a prevenire i problemi attraver- la prima domenica di dicembre venisse festeggiato tadini sottraendo l’insegnamento alla sola iniziativa privata, l’anniversario dell’Incoronazione di Napoleone e Napoleone nel 1806 annunciò la formazione del sistema d’i- so modalità davvero innovative e moder- ne che richiamano alla nostra memoria della battaglia di Austerlitz. Per quell’occasione fu struzione pubblica gestita dallo Stato. L’Università di Pisa istituita anche una pratica che potremmo chiamare divenne Accademia Imperiale, succursale dell’Università di pratiche attuali. Questo documento testimonia la creazio- di welfare, ovvero la creazione di una dote matrimo- Parigi, il cui Rettore venne messo a capo degli “stabilimenti” niale di 600 franchi, detta Rosiera. di pubblica istruzione nei tre Dipartimenti della Toscana. Te- ne di un Deposito di Mendicità che uti- lizzerà gli arredi e le risorse appartenenti Con questa fede, il parroco di Pontasserchio dichia- stimonianza ne è questa circolare in cui il Rettore dell’Acca- ra al Consiglio municipale di San Giuliano Terme demia di Pisa scrive al Maire di Vicopisano comunicando che a corporazioni religiose soppresse; i par- roci e persone moralmente rette segnale- che la giovane bracciante Carolina Bertelli ha tutti la sua corrispondenza con i Maires da pochi giorni è divenuta i requisiti necessari per essere la prescelta nell’otte- coperta da franchigia e che potrà “corrispondere per l’avveni- ranno il numero di mendichi che neces- sitano di assistenza “purgando la Società nere la dote perché indigente, di ottimi costumi e re in tutti gli affari che, in qualunque forma interessar posso- con una pronta occasione di matrimonio. no la pubblica Istruzione”. dalla mendicità ridotta a mestiere”. AS San Giuliano Terme, Filza che contiene i rendimenti di conti approvati degl’anni ASPi, Comune di Cascina, n.118, Lettere, 1808 al 1813 ed altri affari riguardanti il consiglio municipale dal 1808 al 1814, s.d. AS Vicopisano, ACV 101, c. 171 1808-1809, p.327, 1809 giu. 20 QUANDO ERAVAMO FRANCESI La provincia di Pisa dalla Rivoluzione alla Restaurazione

Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Buti Calcinaia Casciana Terme - Lari Cascina Montopoli Valdarno Pomarance Ponsacco Pontedera S. Giuliano Terme S. Maria a Monte S. Miniato Vicopisano Volterra 10 LiberoItaliano commercio e français: e sviluppoil bilinguismo economico

E’ il dicembre 1808 apoleone nasce in Corsica nel e dalla Prefettura del 1769: fosse nato qualche mese Mediterraneo di Li- vorno giunge la nomi- prima sarebbe stato italiano. na, in lingua francese, Era infatti appena cessata la lotta del Maire di Monto- poli Giuseppe Falchi dei Corsi contro le truppe fran- che viene convocato cesi inviate nell’isola, dopo che questa era stata per giurare obbedien- za alla Costituzione Nceduta dalla Francia alla Repubblica di Geno- dell’Impero e fedeltà va. Napoleone ha genitori di origini toscane e in all’Imperatore. A. S. Montopoli, Mairie, n. 108, Carteggio del Maire della comunità casa si parla italiano, lingua ufficiale in Corsica. di Montopoli, 1806-1809 Più volte visiterà lo zio, il canonico Filippo Buo- naparte a San Miniato e avrà modo di affermare: “Io sono italiano o toscano, piuttosto che còrso”. Nel 1796 cambierà il suo cognome da Buona- parte a Bonaparte per farlo suonare un po’ più francese, eppure era uno straniero in casa degli Vari esempi di interpretazioni/distorsioni di termini francesi in uso nell’amministrazione. Il Maire diventa il MERE. Il Co- oppressori della sua terra, i francesi. mune diventa MERIA. A.S. Montopoli, Mairie, n. 114, Filza di carte e documenti relativi alle Corporazioni religiose, Affari Come tanti altri stranieri è stato deriso, guardato di culto della Comunità di Montopoli al tempo del Governo Francese, lettere n. 381 e 382, 19 nov. con ostilità e sospetto ma la condizione sociale, 1810 l’ambizione e le giuste scelte politiche trasforma- no la sua avventura di “emigrante” in una carriera che lo porterà a regnare su mezza Europa ed oltre. E’ il 4 ottobre 1809 e lo stampatore Sebastiano I francesi se lo ritrovano, qualche anno dopo, come Nistri di Pisa scrive al loro Imperatore: un oriundo italiano dalla erre Maire di Calcinaia chie- dendogli se è interessato poco arrotata e la grammatica zoppicante. Ma con alla stampa tradotta in lui la lingua francese è introdotta in maniera uni- italiano del “Manuale dei Maires” stampato a Pari- taria in tutto l’Impero e si costruisce un sistema di gi nel luglio 1808. Trat- comunicazioni bilingue per rendere efficiente la tandosi di opera dispen- diosa, l’editore chiede di trasmissione fra stato centrale e periferico. manifestare l’intenzione Anche i pisani devono fare i conti con una nuova di acquistarla e se cono- sca altre persone interes- lingua con cui entrano, a volte, in conflitto. sate. A.S. Calcinaia, Mairie, n. 23, Carteggio Il bilinguismo entra di forza nella vita ammini- del Maire Gaetano Chiocchini, 1809, fasc. 1 strativa dei nostri comuni e negli archivi ci imbat- tiamo in documenti scritti in francese o in doppia lingua, italiano e francese. La denominazione delle istituzioni viene - sizzata: al Comune si sostituisce la “Mairie”, di- storta in la “Meria”; il Sindaco diventa il Maire

che troviamo spesso scritto “Mere”, che in france- Il sindaco Ferretti confessa che “l’idioma francese da me non Esempi di documenti se significa ben altro! conosciuto” potrebbe compromettere la comprensione e la bilingue. relativa comunicazione con gli organi amministrativi. Chie- Rintracciamo nei documenti diversi errori com- de quindi aiuto per avere un traduttore. Le comunicazioni su- messi da chi si deve cimentare con una lingua gli eventi dell’Impe- AS Ponsacco, 29 - Corrispondenza e istanze 1809-1814 ro, come l’imminente straniera imposta e da una classe dirigente com- matrimonio di Napo- posta da persone che magari conoscono il latino, leone e Maria Luisa d’Austria ma poco il francese. AS Calcinaia, Mairie, n. 24, Carteggio del Maire Gaetano Alcuni sindaci cercano traduttori per sopperire Chiocchini, 1810, fasc. 5 al problema di generare equivoci di comprensio- Le leggi dell’Impero. A. S. Vicopisano – ACV Biblioteca, ne fra istituzioni. Le leggi, i documenti personali s.n. (come i passaporti) ed anche le notizie degli even- ti più significativi della vita dell’Imperatore (come la notizia del matrimonio di Napoleone con Maria Luisa d’Austria), sono tutti bilingue. In materia finanziaria notiamo dei profondi cam- biamenti con l’introduzione dei conti consuntivi in cui le entrate e le uscite sono suddivise secondo

i rispettivi capitoli del bilancio, i “Budget”: il si- Nel settore finanziario l’amministrazione francese introdu- stema troverà molto consenso nei comuni e verrà ce i “Budget”. Ne vediamo un esempio del 1813 con le voci di entrata ed uscita prestampate in francese e con le parti da mantenuto anche dopo il crollo dell’Impero fran- compilare a mano. cese. Cambiando di nuovo la lingua… dal france- A.S. S. Maria a Monte, n. 169, Filza di bilanci di previsione e budget, 1813 se all’italiano, questa volta!

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Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Buti Calcinaia Casciana Terme - Lari Cascina Montopoli Valdarno Pomarance Ponsacco Pontedera S. Giuliano Terme S. Maria a Monte S. Miniato Vicopisano Volterra 11 Provvedimenti economici Lee nuove bonifiche colture

urante il periodo di dominazione francese non solo si mise mano al riordino amministrativo e le- gislativo dell’impero, ma per ren- dere tutti i paesi più produttivi ed efficienti se ne volle migliorare anche l’econo- Dmia partendo dalla base, ovvero dall’agricoltura e dall’industria. Per farlo, furono introdotte nuove normative che regolavano le proprietà pubbliche e private, furo- Il maire di Montopoli fa presente al sottoprefetto la “situazione dell’in- dustria” del suo comune: nel territorio vi sono “lavori di magnano, no bonificate aree da coltivare, furono introdotti fabbricazione d’olio d’uliva e la trattura della seta”. Viene segnalato nuovi tipi di coltivazioni o vennero migliorate e anche un “giovine magnano” Luigi di Jacopo Petralli, bravissimo nel suo mestiere. Il magnano, nei primi anni Novanta del Novecen- implementate le esistenti. Per fare questo, i maires to, verrà chiamato stagnino, lavoro che consiste nel riparare pentole dovevano rispondere ad indagini e questionari co- e utensili vari con il rame e poi lo stagno o altri materiali. AS Montopoli, Mairie, n.11, Copialettere del Maire della Comunità di Montopoli 1812-1814, lettera 117, p.2 noscitivi sul territorio di pertinenza e periodica- Con questa lettera il maire di Ponsacco risponde a un que- mente relazionare ai prefetti dei cir­condari; questi stionario conoscitivo specificando le quantità di produzione ultimi poi realizzavano delle sta­tistiche per il pre- della seta che si smercia nel mercato di Pontedera; i fiumi esistenti sul territorio e il tipo di pescato (barbi e lasche, due fetto del Dipartimento del Me­di­terraneo. Queste pesci di acqua dolce); la conformazione fisica del territorio, statistiche non solo servivano a controllare le pro- la sua ampiezza e vegetazione (non vi sono montagne ma solo collinette, vi sono piante di querce, cerro e stipa, per la pro- duzioni locali ma, nel lungo periodo, vi si poteva- duzione di scope); tra le altre notizie si fa presente che, dai no dedurre dati importanti sull’andamento delle dodici anni, i ragazzi incominciano “ad essere di qualche uti- lità nell’arte” e tra i diciotto e i venti anni riescono ad essere coltivazioni (e non solo) al fine di migliorarne la indipendenti dai genitori. resa. Tutto questo perché l’efficienza non era l’uni- AS Ponsacco, 29 c.n.n, Corrispondenza e istanze, 1809-1814 co obiettivo: ogni paese doveva cercare di rendersi autonomo nei suoi consumi. Ecco perché veniva- no controllati anche le produttività dei mulini, il consumo di olio, vino, burro e formaggio, carni, pesce, cera e miele. Come conseguenza del blocco commerciale del Il viceprefetto scrive al mai- re di Vicopisano in meri- 1806, introdotto per danneggiare economica- to al perfezionamento del- mente l’Impero britannico attraverso il divieto di l’“industria nazionale” tra- mite l’introduzione di “pro- Sabatino Federighi, del comune di San Giu- importazione nei territori francesi e nelle nazio- dotti esotici”, preannun- liano, denuncia la raccolta del granturco, ni dipendenti dalla Francia dei prodotti delle co- ciando l’invio di una “quan- saggina e legumi dell’anno, avvenuta nella tità considerabile di seme di fattoria d’Arena, indicando anche le quan- lonie inglesi, venne introdotta e implementata la guado e di barbe bietole onde tità di semi messi da parte e i barili di vino coltivazione della barbabietola da zucchero in se ne possa ricavare l’indaco prodotti. necessario per le nostre tin- AS S. Giuliano Terme, Atti magistrali e lettere, 1811-1820, n.35 sostituzione della canna da zucchero. Oltre a que- torie e lo zucchero indispen- sabile per le nostre mense, di sta, venne ampliata la coltivazione della isatis tin- cui si va ogni giorno perfezio- ctoria, meglio conosciuta come guado (da cui si nando la fabbricazione.” In- fatti, veniva promossa anche estraeva il prezioso blu pastello per la tintura delle la raffinatura dello zucchero stoffe). Fu stimolata anche la produzione di seta, stesso, affidando la direzio- ne delle fabbriche a “giovani lino e canapa e nemmeno l’allevamento fu trascu- studenti di farmacia, medi- rato. Ad esempio, si cercò di migliorare le razze cina e chimica”, assegnatari di borse di studio al fine di ovine autoctone in modo da ottenere una lana ec- apprendere “la maniera più cellente. sicura e perfetta di estrarre questo zucchero” e di speri- mentarne l’estrazione anche “dalle comuni barbabietole rosse”. AS Vicopisano, ACV - 101, c.161

Le produzioni ad uso domestico, spesso, potevano non essere denunciate alle autorità competenti. È questo il caso del ta- bacco: per la coltivazione fino a venti piante non occorreva la Lari faceva parte del circondario di Livorno. In questa ta- Tabella riepilogativa delle fiere annuali che si tenevano nel denuncia. Alcuni coltivatori però “si sono creduti autorizzati bella, infatti, si riepiloga la produzione di bozzoli di seta (in circondario di Livorno, di cui Lari faceva parte. Qui, si svol- a fabbricare il tabacco con le foglie che ne provenivano, ed a francese cocons) di questo circondario tra il 1811 e il 1812, gevano due fiere il 16 agosto e il 9 settembre per la durata di farne la vendita”. Ecco dunque che l’autorità corre al riparo specificando che sul territorio non esistevano filature e che i un giorno, in cui si vendeva bestiame (cavalli, mucche, man- del danno occorso al mercato: si fa così divieto di fabbricare bozzoli venivano venduti grezzi al mercato di Pisa o di Pon- zi e altro bestiame minuto). Queste fiere però sono valutate tabacco dalla coltivazione anche solo di venti piante, pena la tedera, andando ad alimentare le filande di Pescia e Firenze. poco considerabili. confisca e l’ammenda. ASLi, Prefettura del Mediterraneo, filza n. 139, Statistiche - Prodotti di suolo AS Montopoli, Mairie, n. 109, Carteggio del Maire della Comunità di Montopoli ASLi, Prefettura del Mediterraneo, filza n. 139, Statistiche - Prodotti di suolo in genere e bestiame, con la Prefettura e la Sottoprefettura di Livorno, 1808-1814 in genere e bestiame, 1810-1813, c.12v 1810-1813, cc. 1-2 QUANDO ERAVAMO FRANCESI La provincia di Pisa dalla Rivoluzione alla Restaurazione

Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Buti Calcinaia Casciana Terme - Lari Cascina Montopoli Valdarno Pomarance Ponsacco Pontedera S. Giuliano Terme S. Maria a Monte S. Miniato Vicopisano Volterra 12 Le soppressioniLa nascita religiose della sanità pubblica

a soppressione degli ordini religiosi rappresentò l’espandersi della crisi tra Francia e Chiesa che già in Toscana in passato era stata avviata da Pietro Leopoldo. Ma non solo: la conseguente confisca dei beni Lecclesiastici servì anche per far fronte al dissesto economico statale e rimpinguare le casse pubbli- che praticamente vuote. La prima ordinanza dell’amministratore generale della Toscana fu del 29 aprile 1808: Eduard Dau- chy decretò la soppressione dei conventi nei di- Decreto del 31 dicembre 1808 della Giunta del dipartimento del Mediter- partimenti toscani e l’incameramento di “tutti i raneo in cui si chiedeva ai Maires di ciascun comune di prendere possesso beni mobili ed immobili, rendite, crediti e capita- dei beni mobili e immobili appartenenti ai religiosi; per fare questo erano necessari un rappresentante del demanio del circondario e un inventario Nonostante la sua indifferenza in li di qualunque specie appartenuti ai Conventi dei preciso prodotto in triplice copia. materia religiosa Napoleone, inizial- Tra i beni requisiti oltre agli oggetti di valore presenti nelle chiese quali due sessi esistenti in Toscana”. mente, desiderava un accordo con il quadri, argenteria, arredi, anche quelli di genere alimentare come vino e pontefice. Aveva capito che nulla di I religiosi, a parte coloro che optavano per fare ri- bestiame. Esclusi dal sequestro, come riportato all’articolo VIII, i beni ne- durevole poteva essere realizzato sen- cessari per supplire alle spese. torno alla vita civile giurando fedeltà all’impera- za il Papa. Sapeva che gran parte del tore, potevano scegliere di condurre una vita co- AS Vicopisano, filza n.100, Carte relative alla Comunità di Buti popolo francese voleva ritornare alla religione cattolica, che egli riteneva munitaria con una pensione vitalizia elargita dallo congenita ed educativa. stato, nei pochi conventi concessi loro dal governo. Certamente, non si trattava di “rie- vangelizzare” la Francia, ma di paci- Con il decreto del 29 febbraio 1809 gli ecclesiastici ficarla, togliendo ai controrivoluzio- toscani furono subordinati alle leggi dell’impero e nari l’arma della religione. “... Ho bisogno del Papa... lui solo al ministero dei culti, con sede a Parigi. può riorganizzare i cattolici di Fran- cia nell’ubbidienza repubblicana”. I decreti imperiali del 24 marzo e del 9 aprile 1809 La sua volontà di riconciliare la Fran- invece fecero una parziale marcia indietro; ristabi- cia con il Papato culminò, nonostante molte difficoltà e opposizioni, con il lirono alcuni conventi di suore in veste di conser- Concordato Francese (Ecclesia Chri- vatori e concessero di nuovo il godimento di beni sti) del 15 luglio 1801. Sul modello francese, il 7 settembre ad alcuni conventi di ordini mendicanti grazie al 1803 venne sottoscritto il Concordato dissequestro o la restituzione delle entrate già ri- con l’Italia. Nella foto il modello pre- stampato con cui i candidati alle sedi scosse dal Tesoro Pubblico. vescovili erano tenuti a prestar giura- Il decreto imperiale del 13 settembre 1810 infine mento. ASCalcinaia, Mairie, 24, Carteggio del Maire impose la definitiva e generale soppressione, re- Gaetano Chiocchini, 1810 vocando tutte le leggi anteriori: la chiusura di mo- Con questo decreto tutti gli ordini monastici e le congregazioni vennero definitivamente e nasteri e conventi fu fissata entro il 15 ottobre e interamente soppresse e furono revocate anche le concessioni fatte in precedenza. Il termine ultimo per la chiusura dei conventi fu fissato il 15 ottobre e dal primo novembre la proibizione di portare l’abito regolare entrò in fu fatto divieto di portare l’abito religioso. vigore dal 1 novembre. Vennero conservati, come riportato dall’articolo 8, solo sei conventi femminili: due a Fi- renze, uno a Pistoia, uno a Pisa e due a Siena, unicamente come abitazione per le religiose. Gli effetti sulpatrimonio artistico della legge Tutti i beni vennero incamerati dal demanio tranne quelli, come si legge all’articolo 4, di uso personale. soppressiva napoleonica non furono di immedia- ASCalcinaia, Mairie, 24, Carteggio del Maire Gaetano Chiocchini, 1810 ta quantificazione. Ancora oggi non è semplice determinare il numero delle sedi di corporazio- ni religiose che in pochi anni furono soppresse, svuotate degli arredi liturgici, vendute o distrutte. E’ indubbio, comunque, che l’intero patrimonio artistico subì una riduzione di smisurate propor- zioni.

Lettera del Prefetto indirizzata al signor Maire di Montopoli, datata 8 novembre 1810. Mi è necessario presentare al Governo uno stato personale dei Conservatori che provvisoriamente ho preservati dalla general soppressione ordinata dal Decreto Imperiale del 13 settembre caduto. Lettera del Prefetto indirizzata al signor Maire di Montopoli, datata Nella lettera si chiedeva la redazione di un Tablò con i nomi, 10 ottobre 1810: i cognomi e l’età delle religiose rimaste nel conservatorio per “Vi sono alcune chiese dei conventi soppressi che restano definiti- servire l’educazione delle fanciulle. vamente chiuse, e tutto quello che vi si contiene sarà esposto alla Nella parte conclusiva, con tono forse sarcastico, si chiedeva- Documento del 16 novembre del 1810 in cui si elencano i reli- vendita”. no motivazioni valide per il mantenimento di tale conservato- giosi presenti nel territorio del comune di Calcinaia. Si ripor- Un chiaro esempio di come vennero minuziosamente incamerati i rio: Sarà opportuno che nella colonna delle osservazioni Voi ta il nome, il cognome, l’età, il grado ecclesiastico, l’ordine beni delle chiese e dei conventi. Era necessaria una ricevuta da alle- rimarchiate tutte quelle speciali circostanze che dimostrano di appartenenza, il dipartimento in cui vivono, il luogo della gare all’inventario che veniva trasmesso a sua volta alla Prefettura. l’utilità di questo Stabilimento nella vostra Comune. residenza, il numero dell’abitazione e il luogo di nascita. AS Montopoli, Mairie, n.114, Filza di carte e documenti relativi alle corporazioni religiose; affari di AS Montopoli, Mairie, n.114, Filza di carte e documenti relativi alle corporazioni religiose; affari di culto delle culto delle Comunità di Montopoli al tempo del governo francese 1808-1814 ASCalcinaia, Mairie, 24, Carteggio del Maire Gaetano Chiocchini, 1810 Comunità di Montopoli al tempo del governo francese 1808-1814 QUANDO ERAVAMO FRANCESI La provincia di Pisa dalla Rivoluzione alla Restaurazione

Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Buti Calcinaia Casciana Terme - Lari Cascina Montopoli Valdarno Pomarance Ponsacco Pontedera S. Giuliano Terme S. Maria a Monte S. Miniato Vicopisano Volterra 13 Tasse, imposteLa nascita e contribuzioni della sanità pubblica

e prime azioni in materia economica Esempio di modulo pre- stampato di una sentenza che coinvolsero anche la nostra Re- di contribuzioni da versa- gione non tardarono ad arrivare data re, datata 14 marzo 1809. ASPi, Comune di Cascina, n.18, Lettere la sempre continua necessità di dena- 1808-1809 c. n.n. ro di cui l’Impero aveva bisogno. Da subito furono ristabilite alcune impo- Lste sui consumi, come quella sulle bevande In questo documento del 15 gennaio 1808 si attestava lo (1804-1808), l’imposta sul sale e quella sul ta- scrupoloso meccanismo mes- bacco, anche se sotto forma di monopolio. so in atto dall’impero per la riscossione delle tasse. Nel campo delle imposte dirette la Taille (in ita- Il Maire e il Ricevitore delle liano “taglia”) fu sostituita dall’imposta fondiaria contribuzioni dirette si in- contravano nel Bureau di a carico di tutti i proprietari di terreni e di fabbri- quest’ultimo per chiudere i cati basata sul sistema del catasto; con l’aggiun- giornali di cassa. Interessante l’elenco dei tagli ta dell’imposta sulle finestre e sulle porte, ogni delle monete in uso: Paoli, cittadino doveva pagare a seconda della quantità Crazie e Quattrini. ASPi, Comune di Cascina, n. 117, Decreti del di luce e di aria che riceveva nella sua casa, pre- Maire, 1809-1814, c. n.n. sumendo di colpire maggiormente i più ricchi e possidenti. A fianco di questa fu istituita l’imposta personale o taxe de citoyen, fissata in una misura equiva- lente al prezzo di 3 giornate di lavoro. Per l’industria e il commercio la tassazione diretta Circolare inviata al Maire di Vicopisano invece era data dal pagamento della patente, ob- relativa al pagamen- bligatoria per qualsiasi attività. to delle patenti del 7 giugno 1809. Nulla sfuggiva al fisco e questa articolata orga- AS Vicopisano, filza n. 100, c.n.n. nizzazione garantiva introiti consistenti e con una capillarità fino a quel momento inaudita. Napoleone introdusse una serie di riforme, alcu- ne delle quali ebbero conseguenze anche dopo la fine del suo impero. Istituì il demanio pubblico, che amministrava i beni statali; un ufficio del registro e della con- In questa lettera del Prefetto, datata 25 agosto 1809, si chie- servazione delle ipoteche per custodire i contrat- deva sollecitamente al Maire di Vicopisano il numero esatto ti pubblici e privati riordinati in una vasta legisla- della popolazione abitante nel centro di Buti esclusa quella parte sparsa nella campagna. zione fiscale e tecnicamente eccellente; una ban- Gli elenchi e le informazioni erano strumenti fondamentali ca, chiamata Monte Napoleone, che raccoglieva i per la tassazione. ricavi delle confische per far fronte alle spese dello AS Vicopisano, filza n.100, Carte relative alla Comunità di Buti Stato italiano. Le misure economiche, per tutta la durata della do- minazione francese, furono un elemento di for- te malcontento e favorirono spesso il nascere di sentimenti antinapoleonici e antifrancesi in tutti gli strati della popolazione.

Un sistema stringente che non lasciava margine di azione e che riguardava an- Un documento intimidatorio per il che il pagamento dell’indennità per i pagagmento delle tasse del 7 apri- coscritti riformati da calcolare in base le 1801. Il Cancelliere di Vicopisano Esempio di modulo prestampato, in lingua alle contribuzioni anche dei genitori in 1809, febbraio 14. Richiesta di informazioni sul nu- viene caldamente invitato ad affigge- francese, per la riscossione della tassa su caso di false dichiarazioni si rischiava di mero di poveri presenti nel comune di Vicopisano, re un editto che fissi in 3 giorni il ter- porte e finestre nella comune di Calcinaia, pagare il massimo, non erano ammessi di osservazioni sul loro stato, sulla loro qualità di mine ultimo per il pagamento della anno 1813. reclami. paesani e se in grado di lavorare. “posta”. AS Calcinaia, Mairie, 29, AS Calcinaia, Mairie, 24, Carteggio del Maire ASC Vicopisano filza n.100 Carteggio del Maire Giuseppe Lupi, 1813-14 Gaetano Chiocchini, 1810 AS Vicopisano, ACV - 98, c. n.n. QUANDO ERAVAMO FRANCESI La provincia di Pisa dalla Rivoluzione alla Restaurazione

Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Buti Calcinaia Casciana Terme - Lari Cascina Montopoli Valdarno Pomarance Ponsacco Pontedera S. Giuliano Terme S. Maria a Monte S. Miniato Vicopisano Volterra 14 La nascita La Restaurazione della sanità pubblica

ol crollo dell’impero napoleonico viene “restaurato” il Granducato Nel manifesto del 31 gen- di Toscana riassegnandolo all’ere- naio 1814, a firma del ba- de degli Asburgo-Lorena, Ferdi- rone Giuseppe Poerio, si comunica che Toscana, nando III (1769-1824), figlio del Stati Romani e Diparti- granduca Pietro Leopoldo che aveva abdicato in menti italici meridionali sono assegnati provviso- Csuo favore nel 1790 per assumere la corona asbur- riamente al Re delle due gica. Aveva lasciato la Toscana nel 1799 dopo l’oc- Sicilie Gioacchino Murat. AS Pisa, Dipartimento del Mediterraneo, cupazione delle truppe napoleoniche e vi ritorna Sottoprefettura di Pisa, n. 116. solo nel settembre 1814. La politica della Restaurazione prende forma nel Congresso di Vienna, dove sovrani e diplomatici europei per la prima volta decidono che il modo giusto per mettere fine alle guerre deve passare at- 1810, luglio 10. Il 3 luglio la Granduchessa di Toscana Elisa Bonaparte traverso un dialogo tra gli stati e l’individuazione Baciocchi ha dato alla luce il principe, Girolamo Carlo Baciocchi che di una soluzione diplomatica. purtroppo morirà l’anno successivo. Per festeggiare l’evento si orga- nizzano degli aiuti agli indigenti e si autorizza il Comune ad attinge- Il principio più importante seguito nelle conclu- re al capitolo di bilancio delle “Spese impreviste”. Rimarrà a Firenze sioni del Congresso è quello di legittimità, ovvero fino al febbraio 1814, quando sarà costretta a fuggire. AS Montopoli, Mairie, n. 109, Carteggio del Maire della Comunità di Montopoli con la Prefettura e Sottoprefettura riassegnare il trono ai legittimi sovrani che erano di Livorno 1808-1814. stati travolti dall’ondata rivoluzionaria o deposti durante il periodo napoleonico. 1814, aprile 1. Si dà la notizia del ritorno del Papa L’uscita di scena dalla politica europea di Napo- in Italia, dopo gli anni di «custodia» in Francia. In leone fu molto travagliata, piena di tensioni e di quel periodo la Toscana guerre che sconvolsero i lavori del Congresso an- era occupata dalle forze napoletane del Regno delle cora in corso. Due Sicilie per questo Dopo la campagna di Russia, la successiva scon- motivo si fa accenno a quel Re: la cosa curiosa di que- fitta di Lipsia (ottobre 1813) e l’invasione della sto documento è il fatto che Francia e del Regno Italico, Napoleone fu costret- “il Re delle Due Sicilie” era Murat, genero dell’Impera- to ad abdicare (aprile 1814) e venne esiliato all’I- tore, che pur di mantenere sola d’Elba. il proprio regno non esitò a schierarsi con le forze anti- Il 26 febbraio 1815 lasciò l’esilio con un centina- napoleoniche e dichiararsi io di fedeli soldati e il 20 marzo entrò in trionfo a quindi fedele al Papa Pio VII che era stato prigionie- Parigi. ro per anni di Napoleone. Il Congresso di Vienna lo dichiarò “fuorilegge” e Con il ritorno di Napoleone dall’esilio, egli tornò nuo- la “Settima Coalizione” (Gran Bretagna, Russia, vamente suo fedele, per es- 1814, aprile 29. Festeggiamenti per il ritor- Austria e Prussia) si impegnò per deporre una vol- sere poi preso prigioniero e no del Granduca Ferdinando III. Racco- fucilato nel 1815. mandazione ad evitare rivalse. ta per tutte Napoleone. AS Ponsacco - 30, c. 1158, AS Pisa, Comune di Cascina, n. 116, Lettere e istanze 1809-1814 Deliberazioni e decreti del Maire, 1809-1814 Mentre un esercito napoletano sotto il comando del re delle due Sicilie, Gioacchino Murat entra- va a Firenze l’8 aprile (dopo aver già conquistato Roma), l’ultimo conflitto delle guerre napoleoni- che terminò con la sconfitta del generale francese nella sanguinosa battaglia di Waterloo il 18 giu- gno 1815 e con il suo esilio sull’isola di Sant’Elena, dove morirà il 5 maggio 1821. La Restaurazione in Toscana fu, per merito del Granduca, un esempio di mitezza e buon senso: molte istituzioni e riforme napoleoniche vennero mantenute o marginalmente modificate. Non vi furono epurazioni del personale che aveva operato nel periodo francese e non si abrogarono le leggi francesi in materia civile ed economica: anzi, ven- nero confermate molte delle innovazioni intro- dotte precedentemente, tanto da rendere lo Stato 1814, giugno 13. Tutto ritorna con disinvoltura com’era 1815, aprile 24. Una lettera per il Gonfaloniere e i Priori com- prima del 1799... Se qualche anno prima si giurava per ponenti il Magistrato Comunitativo dei Bagni a San Giuliano, restaurato uno dei più moderni e all’avanguardia Napoleone, adesso le autorità locali giurano a favore di che per mezzo di una lettera firmata da alcuni esponenti della Ferdinando III, nominalmente “restaurato” sul trono di comunità, vengono informati della volontà di organizzare fe- d’Europa. Toscana. Spesso coloro che giuravano erano gli stessi ste e celebrazioni per il Granduca Ferdinando III che si trova che avevano avuto incarichi di rilievo sotto l’ammini- a San Giuliano per “far cura delle acque termali” e di soste- strazione napoleonica. nere le relative spese. AS Ponsacco - 30, c.1262, Lettere e istanze 1809-1814 AS San Giuliano Terme, Atti magistrali e lettere, 1811-1820, n. 37 e 38

Comitato tecnico-scientifico, ricerca, Il materiale documentario provieneMostra da: a cura di RobertoPonsacco (ASCerri Ponsacco) Archivio di Stato di Pisa (ASPi) testi ed elaborazione materialicon la collaborazioneArchivi di storiciRoberto dei Boldrinicomuni di, Patrizia Marchetti, PontederaClaudia Salvadori (AS Pontedera), Andrea Brotini e Massimiliano Bertelli. Andrea Brotini, Laura Guiducci, Buti (AS Buti) San Giuliano Terme (AS San Giuliano Terme) Per tutto l’altro materiale fotografico reperito Patrizia Marchetti, Filippo Mori, Pamela Calcinaia (AS Calcinaia)In quegli anni “Il Tirreno” si Sanchiamava Miniato “Il (ASTelegrafo”. San Miniato) on-line, l’editore è disposto a riconoscere i di- Petrognani, Diego Sassetti, SaraI file Scatena digitali de “Il Telegrafo”Casciana Terme sono –stati Lari realizzati (AS Casciana dalla Terme-BLL Biblioteca Santa Labronica Maria aF.D. Monte Guerrazzi (AS Santa - Livorno Maria ache Monte) ringraziamoritti divivamente. riproduzione delle immagini a chi ne Lari) La mostra è stata pensata in collaborazioneVicopisano (AScon Vicopisano)ARCI . presenta richiesta, pur avendo svolto ogni ri- Grafica LaCascina mostra (AS può Cascina) essere richiesta in prestito alla Rete Archivistica Pisana. Segreteria: 0587 299581. cerca possibile per individuare gli eventuali de- Benedetto Toni Montopoli (AS Montopoli) Archivio di Stato di Livorno (ASLi) tentori.

QUANDO ERAVAMO FRANCESI La provincia di Pisa dalla Rivoluzione alla Restaurazione

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