Quegli «Angeli» Senza Ali DI FRANCESCO FISONI DI ALEXANDER DI BARTOLO on Capita Tutti I Giorni a Recente Esposizione Straordinaria D’Incontrare Gli «Angeli»
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Piazza del Seminario,13 NOTIZIARIO 56028 San Miniato (Pisa) il SOMMARIO tel. e fax 0571/400434 DELLA DIOCESI A pagina 3: DI S. MINIATO [email protected] Notiziario locale *«Infiorata» per il vescovo Andrea in Visita 8 marzo 2020 Direttore responsabile: pastorale a Fucecchio. Domenico Mugnaini Coordinatore diocesano: Francesco Ricciarelli *Una tesi di laura su don Renzo Fanfani, Reg. Tribunale Firenze n. 3184 indimenticato prete operaio. del 21/12/1983 A pagina 5: *Ponsacco: apericena in parrocchia. Quando la Chiesa è rock. *«Scarpe in cammino», un progetto Caritas. IL SANTISSIMO Incontro con i ragazzi del Servizo civile della Caritas CROCIFISSO E LA PESTE NELLA STORIA Quegli «angeli» senza ali DI FRANCESCO FISONI DI ALEXANDER DI BARTOLO on capita tutti i giorni a recente esposizione straordinaria d’incontrare gli «angeli». Lin San Domenico a San Miniato del NIncontrarne poi cinque in una miracoloso simulacro ligneo di Gesù volta sola, è un po’ come crocifisso, piagato, voluta nei giorni imbattersi nella perla preziosa di scorsi dal nostro vescovo Andrea, per evangelica memoria. Si, perché i ragazzi invocare dal Signore un argine al che stanno svolgendo in questi mesi il diffondersi dell’epidemia del loro Servizio civile nella nostra Caritas Coronavirus, ci ha indotto a rileggere diocesana, sono un po’ «angeli» (senza le memorabili pagine che il preposto ali!) e ascoltarli è come fare un bagno Giuseppe Conti (1808-1867) ha sotto uno scroscio torrenziale di dedicato alla storia della devozione entusiasmo, creatività, passione e dell’antica croce che la leggenda vuole soprattutto tanto spirito di servizio. essere giunta a San Miniato nel XIV Pienamente operativi dallo scorso secolo. ottobre, sono stati destinati ad alcune tra Nel volume «Storia della venerabile le mansioni più delicate, nelle quali il immagine dell’Oratorio del SS. nostro ente diocesano preposto alla carità Crocifisso di Castelvecchio» – edita in sprigiona al meglio la sua ragion d’essere. ben tre edizioni dal 1863 – un intero Siamo andati a conoscerli capitolo è dedicato alle «pestilenze di nella loro sede operativa di cui trova memoria avere i San Miniato, durante un Sanminiatesi offerte suppliche a Gesù briefing guidato dalla loro Crocifisso». L’elenco ha inizio nel team leader, la psicologa febbraio 1327 quando la peste, estesa Elisa Salvestrini. Un in tutta Italia, «cagionò più spavento momento in cui fare il che mortalità»: l’immagine fu punto della situazione, parrocchia è da poche settimane psicologa. È comunque esposta ai fedeli. «Nel aggiustare il tiro e insieme a Dimitri la decana del gruppo e mese di settembre 1334 comparve il programmare gli interventi come lui presta servizio nelle case famiglia vaiolo, flagello sterminatore della futuri. della diocesi. Ci racconta della bellezza e della gioventù: molti ne morirono sia Ci accolgono con calore a novità – per esempio – sperimentata maschi che femmine, e chi ne scampò cui non è indifferente una nell’imparare a prendere in braccio neonati, appese voti intorno all’urna del certa curiosità: sono perché le mamme con cui ha a che fare nelle venerato Simulacro». sorpresi, quasi divertiti, strutture la ingaggiano, le chiedono aiuto e La serie delle esposizioni che il dotto all’idea di suscitare «non ti puoi sottrarre – dice - ti devi buttare». predicatore Conti elenca nel suo l’attenzione della carta Questo sta generando in lei un forte volume procede con il 1341, poi il stampata. coinvolgimento emotivo, che è anche crescita 1349 - forse la peste che travagliò «Il gruppo è nato a per il suo “saper essere”. Forse anche per Firenze all’epoca del Boccaccio - e settembre – ci dice proprio questo gli altri ragazzi la considerano, con infine con il 1401. La pestilenza degli la Salvestrini – scelto con affetto, un po’ la “mamma” della squadra. inizi del XV secolo ebbe, dopo sedici cura in seguito a colloqui Poi c’è Andrea, che ha 20 anni e viene da anni, una seconda ondata mortifera mirati. I compiti affidati a questi ragazzi sono Elettra è impegnata nei centri di ascolto e negli Ponsacco, studia Scienze della comunicazione per la quale «la città nostra ne fu di una certa criticità e richiedono significative sportelli di sostegno al lavoro che Caritas ha e fa lo speaker alla radio degli studenti leggermente offesa». Nel marzo 1495 capacità di empatia e autonomia. Per questo attivato alla fine dello scorso anno: «Davanti dell’Università di Pisa: «Sono al centro di ancora la peste infuriava «per l’Italia motivo la selezione è stata “severa”. Era agli utenti sto maturando la consapevolezza ascolto proprio a Ponsacco, dove aiuto nella desolata da mille orrendi infortuni, e necessario trovare persone disponibili al che una persona l’aiuti anche semplicemente distribuzione del cibo del fresco. Da un po’ di già serpeggiava nei vicini villaggi, servizio, che avessero voglia di mettere in ascoltandola, senza per forza vivere sotto la tempo abbiamo infatti attivato una quando al 16 di quel mese fecesi una gioco un intero anno della loro vita. Abbiamo pressione di voler dare soluzioni ai problemi. convenzione con un grosso discount di zona, divota processione con tutti i cleri e le poi guardato anche all’intraprendenza, allo La presenza e la giusta distanza sono già che tre volte a settimana ci porta l’invenduto, compagnie in onore a Gesù Crocifisso, spirito d’iniziativa di chi andavamo a terapia per chi porta un problema». che noi mettiamo a disposizione degli utenti. ed anche questa volta la città nostra ne selezionare». Dimitri, 30 anni di Galleno, laureato in Da quando sono qui, ho incontrato davvero restò miracolosamente preservata». Formare gruppi di questo tipo significa Scienze della comunicazione, ha incrociato tante storie; alcune divertenti, capaci anche di Poco meno di un secolo dopo, nel capitalizzare un patrimonio umano e di inizialmente la Caritas a Barcellona, dove si strapparti un sorriso, altre molto strazianti» Ci 1527, imperversando di nuovo la competenze straordinario. Poi però, dopo un trovava per un master universitario in confida la pena che prova nel vedere genitori peste si fecero processioni e preghiere, anno, alla fine del Servizio, accade coaching. Appena rientrato ha scelto di che vengono con i bimbi a prendere il cibo, «ma invano». I morti furono tanti e il l’inevitabile “rompete le righe”; a questo svolgere il Servizio civile per spendere al perché non hanno di che vivere, «una pena flagello – dice l’autore – «percuoteva proposito chiedo alla Salvestrini cosa vede meglio le competenze acquisite. Presta che ti strozza il cuore in gola». ugualmente i palazzi dei ricchi e i maturare in questi mesi, che potrà invece servizio nelle case famiglia di Montopoli e La Alice 22 anni, viene invece da Le Pinete, tuguri dei poveri», «cadevano i viventi, restare come lascito per Caritas: «Niente si Rotta, dove fa ascolto e supporto alla laureanda in Scienze del servizio sociale, si è come le spighe sotto la falce del perde. Tanti ragazzi che negli anni scorsi sono strutturazione del tempo per donne in ritrovata catapultata in questa specie di “paese mietitore». San Miniato ebbe meno stati con noi, una volta terminato il Servizio difficoltà. Ci racconta come gli strumenti del delle meraviglie” dopo un tirocinio presso il morti delle altre città e i fedeli rimasti effettivo, hanno finito poi per gravitare coaching lo stanno indirettamente aiutando a servizio di emergenze e urgenze sociali di vivi si gettarono contriti ai piedi del attorno ai nostri presidi di aiuto. relazionarsi con queste situazioni critiche: Castelfranco. «È l’esperta del gruppo sulle Crocifisso sino all’8 novembre. L’arricchimento che portano dinamizza le «Innanzitutto questa esperienza mi sta pratiche burocratiche», dicono scherzando gli Non meno feroce fu la pestilenza del nostre realtà; sono essi stessi a proporre nelle permettendo di fare giustizia di alcune errate altri ragazzi, sempre aggiornatissima su orari, 1637 per cui perirono tutte le strutture in cui sono impiegati, dinamiche percezioni che avevo, come ad esempio turni, report, ecc. Il primo giorno in casa monache del convento della SS. intergenerazionali interessanti. Questi ragazzi credere che Caritas fosse solo “il cassonetto famiglia a San Miniato per lei è stato un Annunziata e per la quale, fa intendere lasciano insomma un segno che non si giallo” per la raccolta degli indumenti. È stata trauma. Pensava di non farcela, poi piano il Conti, fu esposto ancora una volta il cancella. Oltretutto il fermento che generano invece la scoperta sorprendente di una galassia piano ha preso le misure al suo incarico e simulacro. viene poi passato, come un testimone, al pulsante di realtà vive, anche molto differenti adesso sente di essere diventata un punto di Non abbiamo altre notizie di gruppo che verrà dopo di loro». tra loro. È sicuramente un arricchimento per riferimento per le donne che lì si trovano. La esposizioni straordinarie fino a quella Per Elettra 20 anni, la più giovane della me poter contattare il mondo del disagio e laurea per lei è all’orizzonte e i 4 compagni, odierna a causa del Covid-19. pattuglia, l’anno in Caritas si sta rivelando della privazione. Un affaccio su realtà che con cui sta affrontando questo particolare In queste ore, come in passato, ci un’esperienza di rigenerazione. Si professa altrimenti sarebbero rimaste distanti da me. viaggio in Caritas, sono già da adesso invitati rivolgiamo a quel Cristo piagato dalle non credente ma è ammirata nell’osservare Un’esperienza che sta facendo lievitare il mio alla discussione della sua tesi. ulcere della peste, con la stessa fiducia nella Chiesa questo esubero di disponibilità al orizzonte valoriale, aiutandomi in un certo Insomma, non c’è che dire: una bella storia di che fu dei nostri padri e delle genti servizio del prossimo, «un nucleo di principio senso a riorganizzare la mia personale servizio e amicizia, scritta proprio ai nostri delle nostre terre: «A peste, fame et bello – ci dice - che dovremmo poter ritrovare in gerarchia delle priorità.