di ODOLO Provincia di Regione Lombardia

PROGETTO DEFINITIVO

PROGETTO DI RIPRISTINO OPERE TRASVERSALIE ARGINALI SUL TORRENTE VRENDA IN COMUNE DI ODOLO (Dgr n. 4058 del 18/09/2015)

RELAZIONE PAESAGGISTICA

Odolo, Maggio 2016 Committente: Amministrazione Comunale

Emanuela Lombardi dottore forestale via delle Fontane 7 25087 Villa di Salò (BS) – [email protected] tel 0365/372672 PI 00252710983 CF LMBMNL65E70A578F

Ing. Pietro Forti P.zza Paganora,2 25080 (BS) [email protected]

PROGETTO AMBIENTE – STUDIO TECNICO

Premessa In seguito alla firma della convenzione tra il comune di Odolo e La Regione Lombardia nel novembre 2015, per la realizzazione di opere urgenti di tutela del territorio ed in particolare LAVORI DI RIPRISTINO OPERE TRASVERSALI E ARGINALI SUL TORRENTE VRENDA IN COMUNE DI ODOLO ai sensi della Dgr n. 4058 del 18/09/2015, veniva conferito incarico per la progettazione e la Direzione dei Lavori (febbraio 2016) alla scrivente dott.ssa for. Emanuela Lombardi con studio in via delle Fontane 7 a Salò (BS). Importo stanziato per il progetto € 175.000,00. Le opere da realizzare ed inserite nel presente progetto sono state individuate nello “studio a scala di sottobacino idrografico del fiume Chiese finalizzato alla definizione degli interventi prioritari di sistemazione e di difesa idraulica” realizzato dalla Comunità Montana di Valle Sabbia.

E’ redatta la presente relazione paesaggistica al fine di soddisfare quanto previsto dalla legislazione vigente in materia ambientale con gli artt. 146-159 del Dlgs. n. 42 del 22/10/2004 .

La presente relazione paesaggistica accompagna le tavole e le relazioni del progetto definitivo di cui all’oggetto.

Interventi proposti Intervento 1 Trattasi di un intervento di sottofondazione di muretto arginale presente in sponda dx del torrente Vrenda. La lunghezza di tale muretto è di circa 30 metri . Si prevede inoltre la formazione di un rivestimento in pietra locale.

Intervento 2A e 2B Trattasi della formazione di sottofondazione di uno scatolato esistente all’interno del quale è alloggiato un tubo dell’acquedotto comunale. Tale scatolato è stato oggetto di scalzamento e attualmente è sollevato rispetto al fondo dell’alveo. Di fatto tale manufatto ha funzione di soglia e per questo motivo si prevede il suo consolidamento mediante realizzazione di sottofondazione. Si prevede, inoltre, il posizionamento di massi collegati con fune di acciaio. Un tratto della sponda in destra idrografica, sia a monte che a valle dello scatolato è interessato dalla posa di una scogliera rinverdita a protezione contro l’erosione spondale. L’intervento 2B consiste nel consolidamento della briglia in calcestruzzo esistente mediante la realizzazione di uno zoccolo di sottofondazione in cls armato. E’ inoltre previsto il ripristino della superficie di scorrimento, gaveta, mediante raschiamento e demolizione tratti instabili ed erosi con martellino elettrico, idropulitura ad alta pressione della zona demolita, ancoraggio ed inghisaggio con spinotti in acciaio, armatura con 2 ferri long. diam 8 mm e successivo getto per uno spessore medio di cm 7/8 con malta cementizia speciale reoplastica, premiscelata monocomponente a ritiro compensato rinforzata con fibre metalliche rigide. A valle della briglia è prevista la formazione di una soglia di fondo elastica con effetto di protezione e miglioramento ecosistemico. Pagina 1 di 12 PROGETTO DEFINITIVO - MANUTENZIONE STRAORDINARIA TORRENTE VRENDA – ODOLO -BS

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Intervento 3A e 3B Trattasi di un intervento di formazione di scogliera rinverdita di protezione arginale in sponda destra per un tratto di circa 40 metri completamente privo di protezione ed oggetto di continue erosioni. La scogliera sarà posata con massi di dimensioni di circa diam 80/100 cm e intasati con terriccio. E’ previsto l’inserimento di talee di salice raccolte in loco secondo le disposizioni della DL delle seguenti specie: Salix cinerea, purpurea e nigricans. L’intervento 3B consiste nella realizzazione di sottofondazione alla briglia esistente e relativo intervento di ripristino della gaveta come intervento 2B. A valle della briglia è prevista la formazione di una soglia di fondo elastica con effetto di protezione e miglioramento ecosistemico.

Intervento 4A e 4B Trattasi di sottofondazione di briglia esistente, con relativo intervento di ripristino della gaveta come intervento 2B. A valle della briglia è prevista la formazione di una soglia di fondo elastica con effetto di protezione e miglioramento ecosistemico. L’intervento 4B si rende necessario per eliminare la struzzatura della sezione di deflusso creatasi in seguito ad una piccola frana in sponda destra e sinistra idrografica mediante formazione di nuova scogliera di protezione in destra (ml 45) e sinistra idrografica (ml 80). E’ previsto l’inserimento di talee di salice raccolte in loco secondo le disposizioni della DL delle seguenti specie: Salix cinerea, purpurea e nigricans.

La relazione si articola in: 1) Definizione e criteri di valutazione dell’area di studio 2) Descrizione geografico-stazionale 3) Elementi significativi del sistema ambientale – il paesaggio 4) Possibili alternative e le interferenze sul sistema ambientale 5) Analisi conclusive

1- Definizione e criteri di valutazione dell’area di studio

La definizione dell'ampiezza dell'area di studio deve essere effettuata in modo tale che gli impatti attesi per effetto della nuova trasformazione, sia in corso d’opera che in fase di regime, possano essere adeguatamente rilevati e/o quantificati. E’ inoltre importante comprendere l’importanza e la sensibilità del quadro paesaggistico, storico e culturale, valutare la conservazione della biodiversità, la stabilità dei terreni, il regime delle acque ecc. Per quanto sopra ed in considerazione del tipo di intervento di semplice manutenzione straordinaria e di consolidamento spondale, l’analisi dei luoghi ha interessato l’intorno per un raggio di circa 50 m al fine di poter, eventualmente, considerare eventuali ripercussioni sulle aree circostanti l’intervento. Questo alla luce della localizzazione geografica dei diversi interventi. In dettaglio: l’intervento Pagina 2 di 12 PROGETTO DEFINITIVO - MANUTENZIONE STRAORDINARIA TORRENTE VRENDA – ODOLO -BS

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1 è posto in sponda dx del torrente Vrenda a circa -5 m dalla pubblica via (via Brescia) in corrispondenza del bacino di accumulo acquedotto comunale. La posizione è molto “appartata” e poco visibile. L’intervento n. 2 è posizionato a - 5m dalla pubblica via (sempre via Brescia) e anch’esso poco visibile se non accedendo ad una proprietà privata. L’intervento n. 3 è visibile esclusivamente dai frequentatori del sentiero realizzato recentemente dall’Amministrazione comunale che da via Ere arriva in via Marconi oltrepassando la ferriera Olifer. Infine l’intervento n. 4 è quello visibile dalla pubblica via essendo posizionato sul confine amministrativo del comune di e di Odolo e visibile da via Giuseppe Garibaldi per un tratto di circa 300 m e solo da viaggiatori per Odolo.

2- Descrizione geografico-stazionale

Ci troviamo nella Regione Avanalpica costituita dalle prime colline che si incontrano lasciando la pianura. Il territorio del Comune di Odolo si colloca nella media Valle Sabbia, all’interno della cosiddetta conca d’oro che comprende i comuni di , , Preseglie e . A nord est la conca è racchiusa dalla dorsale collinare del monte Vergomasco che culmina a quota di m 460 slm ed è intersecata dalla incisione valliva dell’omonimo rio. A sud è delimitata dal rilievo del monte Corvino la cui linea di cresta raggiunge i 700 mslm. il territorio confina, da nord in senso orario, con Preseglie, , ed Agnosine. La popolazione è concentrata in un unico grande nucleo abitato che, con le frazioni di Cagnatico e Forno, disegnano una cintura compatta a ridosso del centro produttivo-industriale. Il numero di abitanti al 31/12/2007 è di 1994 abitanti. L’intero ambito territoriale offre, dal punto di vista morfologico, un ambiente di media montagna costituito dalla conca di Odolo e dai modesti rilievi collocati soprattutto a sud-ovest. Il torrente principale è il Vrenda il cui bacino idrografico si sviluppa a S-O dell’abitato e che ha dato i natali a tutte le attività siderurgiche di Odolo grazie alle abbondanti acque che nel dopoguerra erano utilizzate quale energia per i forni fusori. Di secondaria importanza è poi il rio del Bosco ed il rio Fontane. Da un punto di vista logistico, il Comune di Odolo è posto sulla viabilità principale di collegamento tra la media Vallesabbia e la città di Brescia con la S.S 237 ed è lambito dalla SP 79 per la Valle Trompia. Gli interventi interessano parti di asta fluviale del torrente Vrenda appartenente al reticolo idrico principale. Il torrente Vrenda, complessivamente, drena un bacino imbrifero di 40,3 km2, dei quali buona parte fuori dal territorio comunale di Odolo (BS). L’asta principale si sviluppa con direzione Sud-Ovest – Nord-Est per circa 12 km fino a Sabbio Chiese, dove confluisce in destra idrografica nel fiume Chiese. Il suo bacino idrografico è ricompreso in quello più vasto del fiume Chiese. Tra i principali tributari abbiamo il rio Selva, in destra, mentre in sinistra il rio Gnone ed il rio Fontane, per quanto riguarda il settore Sud del bacino. A valle di Odolo, invece, il Vrenda riceve l’apporto idrologico del reticolo idrografico che drena il settore Ovest del bacino, essenzialmente in comune di Bione. Nel territorio di Odolo la formazione di sedimenti è costituita da prevalenti argille rossastre che comprendono rade intercalazioni arenaceo-sabbiose ed occasionali orizzonti conglomeratici friabili, visibili a nord di loc. Madonnina. Pagina 3 di 12 PROGETTO DEFINITIVO - MANUTENZIONE STRAORDINARIA TORRENTE VRENDA – ODOLO -BS

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Segue un’ampia stratigrafica fino al Quaternario antico (Pleistocene), ove compaiono terreni sciolti continentali poggianti sulle formazioni lapidee Triassiche. Coltri dovute all’accumulo su versante o al loro piede di depositi derivanti dalle formazioni esistenti a monte, aventi potenza di pochi metri, compresa quella maggiore segnalata lungo la fascia al piede sud-occidentale della collina tra Cereto, Vico e Forno, che sebbene posta in area urbanizzata con scarsità di affioramenti, risulta verosimilmente non molto elevata data la vicinanza di affioramenti rocciosi. Sul fondovalle del fosso Vrenda, a monte della conca di Odolo, sono presenti alluvioni limoso-sabbiose e ghiaiose miste ad argilla con granulometria prevalentemente grossolana; mentre depositi più fini si trovano più a valle, in ragione delle fasi di alluvionamento progressivo ivi avvenute con competenza diversa, ove sorge l’Acciaieria Val Sabbia spa fino alla stretta valliva posta poco ad ovest di Cagnatico, tra le acciaierie ILFO e OLIFER. Allo sbocco nella conca di Odolo provenendo dal tratto della stretta valliva, il fosso Vrenda ad una fase erosiva iniziale in roccia seguì edificando un materasso alluvionale successivamente terrazzato per erosione fino alla definitiva presa di posizione nell’alveo attuale. I sedimenti che riempiono il fondovalle del torrente Vrenda nel tratto a monte della conca di Odolo, interessati da livelli saturi, vengono stimati con potenza decisamente limitata a pochi metri di spessore sul sottostante substrato dolomitico. Le alluvioni nettamente più argillose si trovano al centro della conca di Odolo e nella valle del rio del Bosco dove si mescolano con i depositi colluviali e di conoide del rio Fontane. L’intervento 1 è posto a sud del territorio comunale in area ad urbanizzazione rada. L’intervento 2A-B si colloca ai limiti dell’area industriale sempre nella porzione a sud del territorio comunale. L’intervento 3A-B è collocato in ambito urbano al limite sud del centro storio ed infine l’intervento 4A-B è collocato in area agricola a nord del territorio comunale e, per l’intervento 4B, sul territorio del comune di Preseglie.

3- Elementi significativi del sistema ambientale : il paesaggio

Vincoli e peculiarità I principali elementi di vulnerabilità e rischio, rispetto all’intervento in progetto, possono essere ricondotti alla modifica della percezione dei luoghi, alla modifica morfologica per le azioni di consolidamento dei manufatti esistenti in alveo e relative scarpate.

Vincoli e indirizzi di tutela

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Dall’ esame del PGT vigente nel comune di Odolo l’area in oggetto è in classi di sensibilità alta. E’ oggetto di vincolo dei Fiumi ,torrenti e corsi d’acqua pubblici e relative sponde (D.Lgs. 42/04,art.142,comma 1,lettera c).

La rete ecologica provinciale individua l’area interessata dalle opere in progetto come “Aree della ricostruzione ecosistemica polivalente in ambito collinare montano”.

ECM Fondovalle antropizzato della Bione, Preseglie, Barghe, Provaglio Val media Val Sabbia ed ambiti Sabbia, Agnosine Odolo, Sabbio Chiese, 48 collegati e Roè Volciano

Aree della ricostruzione ecosistemica polivalente in ambito collinare-montano (BS7) Nella porzione collinare e nella prima fascia montana della Provincia si ha una dominanza di elementi naturali di elevato valore naturalistico ed ecologico associati ad elementi di pressione; in tale ambito risulterà utile prevedere il mantenimento delle valenze naturalistiche ed ecologiche connotanti le aree anche in considerazione del loro ruolo di connessione con le altre aree funzionali e l’adozione di provvedimenti per il miglioramento delle funzionalità ecosistemiche e per la riduzione delle criticità.

Il PGT del comune di Odolo nelle norme per la tutela e la valorizzazione dei beni paesaggistici evidenzia come il territorio di Odolo sia stato definito secondo classi di sensibilità che tengono conto di vari aspetti: paesaggio fisico e naturale; paesaggio agrario; paesaggio storico e colturale;paesaggio urbano—ambiti di criticità e degrado urbano. In dettaglio i tratti del torrente Vrenda interessati dall’intervento sono in classe 4 molto alta per l’intervento 1 e 4A-B, in classe di sensibilità 2-3 media e alta per l’intervento 2A-B e 3A-B. Per i corsi d’acqua le criticità evidenziate sono: - Perdita o riduzione della fauna ittica e della vegetazione ripariale; - Problemi relativi all’assetto vegetazionale:invadenza delle piante anche ad alto fustoi in alveo;mancata coltivazione delle fasce vegetazionali di ripa. - Modificazione delle sponde e nuova edificazione nell’immediato contesto; - Rischio di depauperamento della quantità d’acqua per effetto della sottrazione agli alvei naturali. Rischio di impoverimento della portata d’acqua delle cascate a causa del prelievo a monte ad uso idroelettrico, con ripercussioni negative dal punto di vista paesistico oltre che ambientale;problemi di assetto idrogeologico, fenomeni di erosione , sovralluvione, dissesto. Locali rischi di instabilità delle sponde; - Fenomeni di inquinamento da reflui agricoli, civili , industriali e da rifiuti solidi urbani. All’interno della classe di sensibilità alta sono consentiti i seguenti interventi:

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- Tutela della morfologia naturale dei corsi d’acqua, con garanzia di mantenimento delle modalità naturali di evoluzione dei sistemi acquatici e di riva; - La difesa dei corsi d’acqua dal rischio di dissesto idrogeologico, dovrà realizzarsi non solo attraverso la creazione di “barriere” e “difese strutturali” di tipo passivo , ma anche attraverso l’individuazione di aree libere da infrastrutture e/o insediamenti. - Interventi atti a garantire il deflusso minimo vitale; - Ove strettamente necessario ai fini del riassetto idrogeologico sono consentite opere e/o interventi di manutenzione ordinaria sugli alvei; …………………….. Sono vietati:

- interventi in alveo se non strettamente necessari ad esigenze di governo del corso d’acqua; - rettifiche e creazione di nuovi tracciati ai corsi d’acqua. Laddove siano indispensabili interventi finalizzati al riequilibrio idrogeologico, questi devono aderire il più possibile alla morfologia naturale preesistente; - movimenti di terra che alterino i caratteri morfologici esistenti; gli avvallamenti , i rilevati attraverso spianamenti e in genere della vegetazione ripariale; - l’apertura di cave e discariche in alveo o in prossimità dei corsi d’acqua ; - gli interventi che possono alterare la flora rupicola, gli edemismi ed il microclima; - interventi che possano compromettere l’ecosistema naturale e i relativi microsistemi al fine di salvaguardare le specie minori sia animali che vegetali.

Per gli altri tematismi abbiamo: COMPONENTI DEL PAESAGGIO AGRARIO E DELL’ANTROPIZZAZIONE COLTURALE Come già accennato il torrente Vrenda scorre , principalmente, all’interno di un paesaggio industriale e residenziale ove le attività industriali si mescolano con gli edifici residenziali. Il paesaggio agrario si ritrova solo nel territorio più a sud lontano dagli interventi o solo al margine degli stessi.

COMPONENTI DEL PAESAGGIO STORICO CULTURALE Il paesaggio storico e culturale è riscontrabile nel centro storico di Odolo in corrispondenza dell’intervento 3. In particolare questo tratto di torrente scorre di fianco al centro storico e di una vecchia fucina diroccata e pericolante, un tempo “servita” proprio da un canale di derivazione delle acque del Vrenda ed utilizzate per i magli. COMPONENTI DEL PAESAGGIO URBANO Il paesaggio urbano è da sfondo in tutti e quattro gli interventi programmati in quanto, come già accennato, le caratteristiche paesaggistiche in cui scorre il Pagina 6 di 12 PROGETTO DEFINITIVO - MANUTENZIONE STRAORDINARIA TORRENTE VRENDA – ODOLO -BS

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Vrenda risentono della storia del luogo che ha visto nel dopoguerra lo sviluppo di fucine lungo l’asta fluviale e dalla quale traevano energia per il movimento dei magli.

COMPONENTI DI CRITICITA’ E DEGRADO DEL PAESAGGIO Gli interventi proposti ed in particolare gli interventi 2-3 sono realizzati in ambiti con passività ambientali. Il torrente e le sue sponde sono state nel tempo modificate per l’aumentare della pressione antropica, per l’incremento volumetrico degli edifici industriali che hanno ridotto le sinuosità del torrente e le pendenze delle scarpate. Passività ambientali sono presenti per gli antichi scarichi effettuati in alveo dalle aziende stesse.

Analisi di screening Il contesto paesaggistico in cui l'opera si inserisce, come sopra evidenziato, è nel complesso da considerare molto antropizzato. Il torrente Vrenda scorre all’interno di siti industriali di una certa importanza e sviluppo sul territorio e dal quale utilizzano le acque per le varie attività industriali. Poche le aree agricole poste lungo le sponde. Spesso il torrente scorre tra muri in calcestruzzo, tombotti o semplici sponde sempre più erose dalle infrastrutture che tendono ad entrare in alveo.

Per valutare meglio l’area di intervento ed escludere a priori alcuni impatti dell’opera progettata sul paesaggio si descrivono di seguito i luoghi d’intervento attraverso sostantivi quali:Integrità, degrado, qualità visiva, fragilità e capacità di assorbimento. Per quanto attiene l’integrità dell’area, intesa come la permanenza dei caratteri distintivi dei sistemi naturali e dei sistemi antropici, è possibile considerarla poco integra per il disequilibrio creatosi tra il sistema antropico molto sviluppato lungo il torrente e la componente ecologico- ambientale del torrente stesso. Gli interventi di progetto sono realizzati in tratti altamente compromessi con passività ambientali e semplificazioni della componente biotica e della morfologia fluviale. Anche la qualità visiva è scarsamente conservata. Lungo l’asta fluviale sono sorte numerose industrie che hanno modificato l’andamento del letto del fiume e semplificato lo sviluppo trasversale dello stesso eliminando aree di golena e/o di divagazione delle acque. Nel dettaglio la realizzazione degli interventi in progetto saranno visibili a soli 10/15 metri dal sito stesso per la presenza di barriere antropiche importanti (Edifici residenziali in sponda destra nell’intervento 1 e 2B-B, ferriera Valsabbia, Olifer spa e Gnutti Cirillo per l’intervento 3A-B. L’intervento 4A-B è parzialmente visibile dalla viabilità principale di collegamento con il centro di Odolo. Come visibile anche nella documentazione fotografica in allegato sono evidenziabili elementi di particolare degrado inteso come perdita o deturpazione di risorse naturali e ambientali a favore di grossi edifici industriali che dominano il contesto urbano. Anche le caratteristiche geografiche e stazionali cosi come quelle naturalistiche evidenziano una certa fragilità dovuta alle problematiche idrauliche per la riduzione della sezione di deflusso delle acque, per la rettifica Pagina 7 di 12 PROGETTO DEFINITIVO - MANUTENZIONE STRAORDINARIA TORRENTE VRENDA – ODOLO -BS

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del percorso, per la semplificazione dell’alveo a causa del tombamento di un buon tratto di torrente ed infine per lo scarso sviluppo trasversale delle sponde. Per quanto attiene la capacità di assorbimento visuale rispetto, soprattutto, alla reciprocità fiume/edificato è possibile definire l’area come ad alta capacità di assorbimento per l’eccessiva presenza di ostacoli fisici e morfologici (edifici e salti di quota ) rispetto ad un osservatore che tentasse di esaminare il Vrenda.

4- Gli impatti sul paesaggio delle trasformazioni proposte

I prevedibili effetti della realizzazione degli interventi e del suo esercizio sulle componenti ambientali sono di seguito analizzati per il quadro paesaggistico con tutte le sue componenti: -Eventuale modifica dello skyline naturale ovvero, profilo dei crinali, profilo dell'insediamento ecc.; -Eventuale modifica dell'effetto percettivo, scenico o panoramico; -Eventuale modifica dell'assetto storico -Eventuale effetto “Intrusione” ovvero, inserimento in un sistema paesaggistico di elementi estranei ed incongrui ai suoi caratteri peculiari compositivi, percettivi o simbolici per es. capannone industriale, in un'area agricola o in un insediamento storico.

Modificazione dello skyline naturale Gli interventi non producono una variazione dello skyline naturale in quanto trattasi di interventi in alveo non visibili oltre i 10/20 m. Tutti gli interventi sono di fatto ricostruzioni della morfologia naturale dei luoghi inserendosi armoniosamente con le unità paesaggistiche esistenti. Sia su piccola scala a livello di torrente che su grande scala, dai pochi coni ottici presenti, gli interventi proposti non modificheranno lo skyline naturale.

Modificazioni degli ambiti di reciprocità visiva ambiente/fiume Ad un’analisi accurata considerando il punto di vista di un visitatore che passeggi lungo il torrente Vrenda alla luce dei pochi accessi al fiume possiamo tranquillamente affermare che l'intervento non produce una variazione della reciprocità visiva ambiente/fiume in quanto trattasi di interventi posti in alveo all’interno di aree densamente edificate sufficiente a non renderli visibili. Unica eccezione è l’intervento 4 visibile da Via Giuseppe Garibaldi posta a +10 m dall’area di intervento. In seguito all’intervento si produrrà una piccola modifica dell’effetto percettivo per il ripristino dello smottamento più legato alla fase di cantiere che non allo stato di fine lavori per la presenza della vegetazione naturale e l’inserimento di Salix previsto con il progetto.

Modificazioni dell'effetto percettivo INTERVENTO n° 1 L’intervento di fatto non modifica lo stato dei luoghi. Solo in fase di cantiere, per l’eliminazione della vegetazione, potrà esserci una modifica dell’effetto

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percettivo. Nel lungo periodo anche il nuovo paramento previsto sarà cromaticamente inserito nel contesto. INTERVENTO n° 2 A-B: L'intervento è visibile dall’area privata utilizzata come cantiere e non dalla pubblica via. Nel lungo periodo la scogliera rinverdita sarà perfettamente integrata nel contesto fluviale grazie alla presenza di talee di salice che presentano uno sviluppo importante già ad un anno dall’impianto. Le sottofondazioni alla briglia esistente e la soglia elastica sono inserite in alveo e facilmente integrate al contesto INTERVENTO n° 3 A-B L'intervento è visibile solo dal sentiero esistente lungo il torrente. Nel lungo periodo la scogliera rinverdita sarà perfettamente integrata nel contesto fluviale grazie alla presenza di talee di salice che presentano uno sviluppo importante già ad un anno dall’impianto. Le sottofondazioni alla briglia esistente e la soglia elastica sono inserite in alveo e facilmente integrate al contesto. INTERVENTO n° 4 A-B L'intervento è posto al limite nord del territorio comunale di Odolo e, in parte, sul territorio di Preseglie. I manufatti sono visibili, parzialmente, dalla pubblica via strada comunale per Odolo. Nel breve periodo durante i lavori l’effetto percettivo sarà accentuato per la necessità di eliminare la vegetazione erbacea e rimuovere le aree di frana. Nel lungo periodo le scogliere previste, grazie alla presenza delle talee di salici, saranno praticamente impercettibili già dal secondo anno di realizzazione. Le sottofondazioni alla briglia esistente e la soglia elastica sono inserite in alveo e facilmente integrate al contesto

Modificazione dell'assetto storico Gli interventi di progetto non modificano o interferiscono con l’assetto storico dell’abitato di Odolo. Gli interventi sono esterni al centro storico e sono di natura non edilizia o infrastrutturale ma mirano alla valorizzazione della componente ecologica/ idrogeologica del fiume.

Intrusione Come ogni attività umana rivolta all’ambiente naturale anche gli interventi di progetto rappresentano elementi estranei al sistema paesaggistico. Purtroppo la compromissione uomo/natura, la forte pressione antropica esistente ha indotto l’Amministrazione comunale ad intervenire per ridurre o contenere il “disagio” ambientale attuale al fine di riqualificare nel miglior modo possibile l’ambiente fluviale. La scelta delle tecniche di intervento e lo scopo dello stesso portano a considerare l’impatto delle opere sull’ambiente e sulle unità ambientali esistenti basso con un livello di intrusione molto prossimo allo zero.

Determinazione delle misure di compensazione ambientale e degli interventi di ripristino, riqualificazione e miglioramento ambientale e paesaggistico.

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Il progetto è stato studiato per intervenire in un ambito con passività ambientali ed idrauliche. Ogni azione o intervento ha lo scopo di migliorare l’aspetto paesaggistico ed idraulico-ambientale per cui non sono previste misure atte a “compensare/mitigare” gli interventi .

5- Analisi conclusive

Il sistema ambientale nell’area analizzata si considera sensibile in quanto i corsi d’acqua rappresentano habitat ricchi di fauna e flora e contribuiscono alla diversità ambientale al miglioramento del paesaggio. La vegetazione, in particolare quella riparia, svolge ruoli chiave nell’assetto morfologico ed ecologico. Gli strumenti di pianificazione comunale e di area vasta sottolineano tale aspetto e richiedono una attenta valutazione verso i nuovi interventi. Le criticità evidenziate e le azioni “compatibili” dimostrano che l’intervento proposto è compatibile in quanto volto a migliorare il sistema idraulico ed ambientale esistente. Le tecniche di intervento sono state scelte con accuratezza al fine di avere un giusto equilibrio tra sicurezza idraulica e ripristino dell’ambiente naturale. Dal punto di vista del paesaggio il torrente Vrenda rappresenta senza ombra di dubbio una componente essenziale in quanto ha disegnato l’attuale distribuzione dell’abitato, ha condizionato lo sviluppo industriale, ha regolamentato le dinamiche demografiche e di fatto ha condizionato il paesaggio e l’urbanistica di un vasto territorio. Concludendo è possibile fare le seguenti considerazioni: a)scelte alternative Il progettista nella scelta delle aree di intervento ha preso in considerazione le esigenze di sicurezza idraulica e quindi si è scelto di consolidare i manufatti esistenti. b) analisi paesaggistica Nel complesso gli impatti sul paesaggio risultano contenuti e ridotti e tendenti allo zero. Gli interventi proposti risultano in armonia con il territorio, con le unità ambientali rilevate e con tutte le componenti del paesaggio. Anzi, gli stessi produrranno effetti benefici sulla morfologia dei luoghi e sul deflusso delle acque. Gli ambiti storici non verranno in alcun modo interessati, lo skyline non sarà interessato dagli interventi, la capacità di assorbimento dei luoghi ridurrà a zero anche la percezione delle opere che, nel lungo periodo, saranno completamente assorbite dal contesto urbano ed industriale esistente.

L’integrità delle aree è tutelata nel lungo periodo in quanto successivamente all’intervento la componente arborea ed arbustiva permetterà la completa schermatura dei manufatti in alveo con un deciso miglioramento rispetto alla condizione ante-progetto. Anche la qualità visiva migliorerà nel lungo periodo

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grazie alla radicazione delle talee di salice ed alla crescita naturale di nuove specie erbacee ed arbustive.

Il tecnico

ALLEGATO

ESTRATTO PTCP

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