Volfango Goethe a Napoli [Microform], Con Cinque Incisioni
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MASTER NEGATIVE NO. 92-80703 MICROFILMED 1993 COLUMBIA UNIVERSITY LIBRARIES/NEW YORK as part of the "Foundations of Western Civilization Preservation Project -il Funded by the NATIONAL ENDOWMENT FOR THE HUMANITIES Reproductions may not be made without permission from Columbia University Library COPYRIGHT STATEMENT The copyright law of the United States - Title 17, United States Code - concerns the making of photocopies or other reproductions of copyrighted material. Under certain conditions specified in the law, libraries and archives are authorized to furnish a photocopy or other reproduction. One of these specified conditions is that the photocopy or other reproduction ìs not to be "used for any purpose other than private study, scholarship, or research." If a user makes a request for, or later uses, a photocopy or reproductìon for purposes in excess of "fair use," that user may be liable for copyright infringement. This institution reserves the right to refuse to accept a copy order if, in its judgement, fulfillment of the order would invoive violation of the copyright law. AUTHOR: CROCE, BENEDETTO TITLE: VOLFANGO GOETHE A NAPOLI... PLACE: NAPOLI DA TE : 1903 • Master Negative # COLUMBIA UNIVERSITY LIBRARIES TRESERVATION DEPARTMENT BIDLIOGRAPHICMICROFORMTARnFT Originai Material as rilmed - Existing Bibliographic Record I i i rn -^"•t H y. f < 1 .1^, I m i I. ^ l m - i . > m ; Croco, Bonodotto, 1066- 1Q52 ... Volfanco Cootho a llapoli, con cinquo in- cisioni, napoli, Piorro, 1003 57 P piate, portn- 21 ci.i. At head of title: Bonodot'.o Croco. ( ) / r* ri f tlt) é I Restrictions on Use: TECHNICAL MICROFORM DATA FILM 35__r>r'n ^>y\ SIZE: REDUCTION RATIO: llx IMAGE PLACEMENT: JA ^lA) IB IIB DATE FILMED: ,-^ INITIALS_ • ^ —'D-llz^l /h FILMEDBY: RESEARCH PUBLICATIONS, INC WOODDRÌdGF.'ct Y e MIM Association for Information and Image Management nOOWayneAuenue. Suite 1100 Silver Spring. Maryland 20910 301/587-8202 Centimeter 15 1 2 3 8 mm mmi I ! ! I I I I I I I i I i I I I I I I II I I I I I I I i I I i I I I I I Inches LO 2.8 2.5 3.2 2.2 3.6 eo 2.0 1.1 1.8 1.25 1.4 1.6 MfiNUFnCTURED TG PIIM STfiNDPRDS BY PPPLIED IMflGEp INC. I . ..«..4(1 ''i^^ M^.:¥^^ *> '«.. rm^f '.^•'^^^ff^ »••*' *•*.. •:^«..-V..';^^, ^^i^ '•4^* i. 111- -. JL / .V • •••1 , "^."^ V.. X*'- f fi ?* ^ 4 4 f 4 4 ^yy^. # 4 ^uuadL » i K *• •f / # # I # i "^ ^1 '> ^ Coimnina ^Hntbersittp intfteCitpofiSetogorfe LIIÌRARV ^'- f 4 -# * 1^ GIVEX BY ' ^^^p * # 4 '^ ^ *:nnA. \CU. o'cvrtrYvvaXUKjb ^^> *l * 1 f '^^ •^ # k ì BENEDETTO CROCE voi. FANGO GOETHE A NAPOLI ANEDDOTI E RITRATTI con cinque incisioni m NAPOLI Luigi Pierro, editor PiA'/.ZA Dante, 76 1903, " i Mimi^J" *i-. """ M—«"Wf»» npiiiipu»!»»!! memmm>mmmim tmmm..- V. GOETHE A NAPOLI .11 ì f^-7 /c/»V BENEDETTO CROCE r 1 I s VOLl'AXGU GOFTìlE A NAPOLI :_ r. ANEDDOTI E RITRATTI ^- -15 con cinque incisioni NAPOLI Luigi Pierro, editore ^^ Piazza Dante, ;6 1903 ^ r..—.» —^^»T— y.^ ^.-n ...^.-| >—- .. -^^.=.^/...^ ,. ^ ,n»o«'»»»«:a«n»»e;.M<aj?-.jis---j. ..iJ»T^>j»--«i-pi ^ P BENEDETTO CROCE VOLFANGO GOCTili- A NAPOLI ANEDDOTI E RITRATTI /^ — con cinque incisioni NAPOLI Luigi Pierro, editore t PrA/ZA Dantf, 76 1903 /;! N vi) ' vQ // primo degli articoletti qui raccolti fu piMlicato dieci anni fa; gli altri, sedici anni fa, in un opìcscoletto ora Ì7i- trovabile. Acconseiito Proprietà letteraria. a ristamparli — dopo averli riveduti e fattevi parecchie aggimite — nelF occasio7ie che s'inaugura una lapide a ricordo del soggior7io del Goethe in Napoli. y r Queste pagiyie han7io se7npiice interesse di curiosità; e prego i lettori di 7ion cercarvi altro, se non vogliono C' procacciarsi U7ia delusione. Marzo igoj h B. C ce .1 : '»..• ' .«"'I y»»- ;iy»< I. LA LOCANDA DEL SIGNOR MORICONI giorno Tl dopo il suo arrivo a b { Napoli, il 26 febbraio -i- 1787, Volfango Goethe cominciava cosi una sua lettera: « A//a locajtda del signor Moriconì al Largo del Ca- stello. Con questa soprascritta, cosi festosa e pomposa, ci ritroverebbero ormai lettere da tutte le quattro parti del inondo ! Nella « contrada del gran Castello presso il mare si stende un largo spazzo, che, benché circondato da tutti quattro 1 lati da case, non si chiama piazza, ma largo, probabilmente sin dagli antichi tempi eh' era ancora un campo interminato (i). « Qui a un dei lati sporge una gran casa che fa angolo e noi entrammo in una spaziosa sala anch' essa all'angolo' donde s. gode un'ampia ed allegra veduta sulla piazza' eh è sempre piena di movimento. Un' inferriata corre in- nanzi a piii balconi, anche intorno all' angolo. Non ci si ", (I) Veramente, U,rgo in dialetto napoletano significa, senz'altro, piaz- "'. e ftazsa (chiazza) significa invece il mercato. , *^NllpirM»rilWIM(fliiÌli^^ V*«.*y — 8 — — 9 — vorrebbe mai staccare da quel posto, se non si facesse Gli alberghi menzionati eran posti, quasi tutti, al Chia- sentire un vento freddo che ci costringe a rientrare » (i). tamone o a Ghiaia. La nuova strada del Chiatamone, la Dov' era posta precisamente la locanda del signor Mo- nuova Villa reale, avevano attirato da quel lato della città riconi, nella quale il Goethe dimorò durante i varii mesi la società elegante e la mobile colonia straniera. Anche del suo soggiorno a Napoli nell'anno 1787? ora al Chiatamone e a Ghiaia sono gli alberghi più eie- In parecchie delle città d' Italia , visitate dal Goethe, ganti di Napoli; e vi si sono aggiunti solo, a concorrenza, ricordati lapidi , le sono stati identificati , e talvolta con quelli del Corso Vittorio Emmanuele. quali egli fece dimora durante il case e gli alberghi nei Nel secolo decimosesto un centro di alberghi se pos- fu il Cer- suo viaggio. Vediamo , dunque, di riconoscere, è yiglio, le cui taverne non eran già popolari o plebee, come sibile, anche questo albergo napoletano. poi divennero, e noi ora le diremmo restaurants. Presso un albergo del Cerriglio è messa la scena della commedia di Giambattista della Porta, intitolata la Tabernaria. Nel In un volume, contenente i numeri della Gazzetta Civica secolo seguente, gli alberghi o posade dei forestieri eran Napoletana dal 15 ottobre 1784 al 30 dicembre 1785, che presso il palazzo del Nunzio (largo della Carità) e nei si conserva nella biblioteca della nostra Società Storica, vicoli della Corsea (i). Il vico dei Tre Re a Toledo prese della sono frequentemente menzionati i principali alberghi li nome dell' albergo dei Tre Re, uno dei migliori sulla coi nomi dei forestieri distinti che vi giungevano fine del seicento, città, nel quale dimorò — come ricordo d'aver o ne partivano. Erano la locanda della Vittoria, la lo- letto nei Giornali del Conforto — il Duca di Mantova canda di Emmanuele Gajola, detta anche di Emmanuele quando venne a Napoli nel 1686. Questo nome di Tre Re da Napoli, o semplicemente di Enwianìiele vicino alla si soleva dare agli alberghi in ogni parte d' Europa. Ho Tuillerie, ossia alla Villa Reale, 1' albergo delle Croccile. ancora innanzi agli occhi un vecchio albergo di Basilea, la Villa di Londra o Albergo Imperiale, la locajida di zu den drei Konige, poco lungi dal ponte del Reno, sulla' di Svezia nel palazzo del Principe di Strongoli, la Villa cui facciata in una nicchia son le statue dei tre Re Magi, Marocco, la locanda di Batiston ai Guantari, ed alcune i tre re viaggiatori: per la mas- altre. E i forestieri, che vi capitavano, erano, Die heil'gen drei Kon'ge aus Morgenland, parte, signori inglesi. Il viaggio di Napoli divenne di » sima Sie frugen in jedem Stadtchen: settecento: il Vesuvio aveva moda nella seconda metà del — \^^o geht der \^'ecT nach Bethlehem, celebrità, avvi- Ihr lieben Buben acquistato allora, quasi direi, una seconda und Madchen ?... (2) vata dalle scoperte città di Pompei ed Ercolano. come canta la soavissima poesia di Errico Heine. Reisc, curata ed anno- (1) Cfr. Capasso, Sulla /i) Cito sempre dall'edizione à.^\V italianische circoscrizione civile ed eccles. di Natoh ' Berlin, Napoli, 1883, p. 51. tata dal Diintzer, nella collezione delle opere del Goethe, gran lusso, e riccamente illustrata (2) « I tre santi Re dell' Oriente Hempel, s. a. Un' altra edizione, di don^andavano in o^ni pacsetto: nel « - Qual' è la via di Betlem signora von Kahle, fu stampata a Berlino 1885. , o voi cari giovinotti dalla Julie , o voi ragazze? > {Btich dcr Lieder^ Die Hcitnkehr, 39). - ' " ' mmxssLJi^' I — IO — Ma non divaghiamo, e bastino questi cenni; qui non è il luogo per discorrere dei vecchi alberghi di Napoli e degli e delle vecchie e curiose costumanze albergatori dei § o e -^ viaggiatori. Torniamo alla fine del secolo XVIII e all'al- bergo dove abitò Volfango Goethe. .2 OS OC • («5 O ,^ K- < 1 o C/3 O Ì2 ^ Nella stessa Gazzetta Civica ho trovato nel numero 40 <^ .^ '^ 'S o del 15 luglio 1785 la seguente nota: « Alla locanda di Meuricon al Vico delle Campane, è giunto // signor duca ^ IH • U F Bonelli Romano » . E non è difficile scovrire, sotto il nome o 1^ 8-^ francesizzato di Meuricon ^ il sigìior Morico7ii^ del quale o ii^ t. -^ CJ 3 parla il Goethe. JS Se ^ « ^ OD -^ Ognun ricorda la topografia di quella parte di Napoli del del ora modificata colla trasformazione Largo Castello t^ g :: rt •-* 1^ 'U «ii e coll'edificazione della magnifica Galleria Umberto I. Nel- l'isola, limitata dalle vie di Toledo e di S. Brigida, dal via di si Largo del Castello e dalla S. Carlo, stendeva "= ^ K. e ^ C/3 '( J S:? 2,^ . e -~k5 o una rete di vicoletti: il Vico i.^ e S.