Comunicato Dei Frati Minori Conventuali Sulla Morte Fr. Basilio Randazzo

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Comunicato Dei Frati Minori Conventuali Sulla Morte Fr. Basilio Randazzo Il Ministro provinciale Prot. N. 40/2011 Palermo, 01.06.2011 Oggetto : Comunicazione della morte di fr. Basilio Randazzo e suo profilo biografico. Carissimi confratelli, la notte tra il 27 e 28 maggio u. s. il Signore che sta alla porta e bussa, ha bussato alla porta di Fr. Basilio Randazzo ed egli già pronto gli ha aperto e il Signore lo ha portato con sé. Pronto con la lampada accesa ha seguito il Maestro che lo invitava a “prendere il largo”. Consapevole dell’imminente incontro con lo Sposo si è lasciato abbracciare da Lui alla sua venuta per consumare il disegno di infinito amore e misericordia. Si è posto sulle spalle del Buon Pastore per lasciarsi condurre verso i prati ubertosi del Cielo, nella sua Dimora per restare per sempre con Lui. Ha combattuto la sua battaglia, ha concluso la corsa ed attende ora il premio dei giusti consegnandosi alla infinita misericordia del Padre. Fr. Basilio è nato a Carini (PA) il 19 giugno 1930 da Pietro e da Buffa Marianna, al fonte battesimale gli viene imposto il nome di Salvatore. Affascinato dalla vita religiosa francescana e dall’esempio dei suoi parenti già frati intraprende il suo cammino nella vita religiosa tra i Frati Minori Conventuali di Sicilia l’8 settembre 1941 presso il Convento “Maria SS. delle Grazie” in Montevago all’età di undici anni. Qui intraprende gli studi ginnasiali fino all’estate del 1946. Il 29 settembre 1946 comincia l’anno di Noviziato ed emette la professione semplice, assumendo il nome di Basilio, il 4 ottobre 1947 a Montevago nelle mani dello zio frate, Fr. Francesco Randazzo. Prosegue gli studi filosofico-teologici presso il Conv. “S. Cuore” in Palermo, e qui emette la professione solenne il 4 ottobre 1951. A Palermo riceve il suddiaconato il 5 luglio 1953 da S. Em.za il Cardinale Ernesto Ruffini, a Noto il Diaconato il 21 marzo 1954 da S. Ecc.za Mons. Angelo Calabretta e infine l’Ordine del Presbiterato il 27 giugno 1954 da S. Ecc.za Mons. Francesco Carpino nella Chiesa Cattedrale di Monreale. Dopo un anno di permanenza presso la Comunità del “S. Cuore” l’obbedienza lo conduce nuovamente a Montevago come insegnante nella formazione dei giovani aspiranti alla vita religiosa. Inizia ben presto il suo impegno per la nostra rivista provinciale “Ardori Serafici” come Redattore e fino ai nostri giorni come Direttore Responsabile. La sua predisposizione verso il sociale e i suoi problemi lo indirizzerà ad approfondire gli studi conseguendo a Roma la Laurea in Sociologia. La sua versatilità e infaticabile disponibilità lo hanno caratterizzato nell’assolvere servizi di svariata natura richiestigli dai Superiori: fu Presidente per le “Opere Sociali”, Direttore dell’Istituto Didattico “P. Luigi Palomes” in Palermo, Presidente della Commissione per la Formazione Permanente, Custode Capitolare, Guardiano del Convento “S. Massimiliano Kolbe” in Carini, Presidente di diverse Commissioni Provinciali. Il suo servizio alla comunità ecclesiale è stato altrettanto impegnativo: membro della Commissione regionale al servizio dei Vescovi di Sicilia nella cura pastorale dei fedeli ed in particolare nei problemi inerenti alla vita sacerdotale; Assistente spirituale dell’Istituto Figlie della Croce per mandato della Sacra Congregazione dei Religiosi dal 1981 al 1992; Docente di sociologia per un trentennio presso la Facoltà Teologica di Sicilia “S. Giovanni Evangelista”, di cui fu anche Preside dal 1987 al 1990; Docente di psicologia presso la Scuola superiore di Servizio Sociale “S. Silvia”; Docente presso la Scuola Convitto dell’Ospedale Civico di Palermo; Direttore della Scuola di “Scienze Religiose” della Diocesi di Mazara del Vallo; Parroco della Parrocchia “S. Massimiliano Kolbe” di Carini. Cultore e profondo conoscitore delle tradizioni popolari di Sicilia ha al suo attivo diverse pubblicazioni e in particolare “Sicilianità” e “Religiosità. Mistagogia e pietà popolare in Sicilia”. Presso il Centro Kolbe di Carini ha promosso e animato il corso di formazione etico-politica. Brillante oratore e conferenziere in molte diocesi siciliane fu relatore al primo convegno delle Chiese d’Italia su “Evangelizzazione e promozione umana”. Il Cardinale Salvatore Pappalardo, nella lettera inviata anche a nome dell’Episcopato Siciliano, a conclusione del mandato triennale di Preside della Facoltà Teologica di Sicilia, svolto con saggezza, generosità e competenza, ebbe a formulare parole di apprezzamento e di gratitudine “per il prudente equilibrio e lo spirito di dedizione con cui ha guidato la Facoltà”. C’è in questo apprezzamento anche un aspetto particolare della personalità di Fr. Basilio: “prudente equilibrio e spirito di dedizione” ben lo tratteggiano quale persona sempre misurata nel valutare e intervenire nelle situazioni e al contempo totalmente dedita e appassionata nella conduzione delle proprie mansioni. L’essere sacerdote “appassionato di Dio e dell’uomo”, quale fu Fr. Basilio, è testimoniato dal suo ministero, dallo studio e dalla sua nutrita produzione scientifica, letteraria e poetica. Particolarmente nel libro “Religiosità. Mistagogia e pietà popolare in Sicilia” si rivela l’attenzione metodologica ed il rigore scientifico dello studioso che fu, ma anche lo zelante pastore animato da capacità empatica e dalla personale ed assidua frequentazione con il soggetto osservato (la gente e la sua religiosità). Ne proviene anche uno stimolo a noi francescani ad essere, come per il passato, custodi e promotori della fede e della pietà del nostro popolo. È un tratteggio assai parziale e insufficiente della vita religiosa francescana, sacerdotale e di impegno scientifico del P. Basilio quello qui presentato, ma spero capace di suscitare motivi di gratitudine e di riconoscenza per avere avuto in dono un tale confratello nella nostra Serafica Famiglia alla quale egli era orgogliosamente attaccato. Negli ultimi anni la malattia gli è stata costante compagna di viaggio. Settimanalmente, infatti, si sottoponeva per tre volte alla dialisi senza però mostrare mai segni di cedimento, anzi mantenendosi nella sua giovialità, senza volere far pesare sugli altri il peso delle sue sofferenze. Era grato ai confratelli della sua comunità che lo hanno assistito e servito con amorevolezza e puntualità. Anche quando in ultimo un male pernicioso si è rivelato devastante da condurlo a morte quasi non dava a vedere quanto soffrisse, minimizzando per non fare preoccupare quanti gli stavano vicino, confratelli e amici che venivano a trovarlo e ringraziando per le attenzioni che riceveva. La sofferenza lo ha reso più conforme al Signore Crocifisso, lo ha affinato nella sensibilità umana e lo ha reso dolce pastore delle anime che si rivolgevano a lui nel sacramento della riconciliazione o per la direzione spirituale. Era sempre dolce, amabile, affettuoso, accogliente con tutti particolarmente con i tanti penitenti ai quali sapeva trasmettere la misericordia divina. Personalmente lo ricordo, ogni volta che lo incontravo, con quel sorriso e con quel volto che si illuminava mentre mi diceva di essere contento di vedermi e mi baciava in fronte, per manifestare la gioia di appartenere alla nostra Famiglia francescana. Dopo averlo congedato e consegnato al Signore, vogliamo ringraziare il Datore di ogni dono per avercelo donato come fratello e per l’esempio di vita che ci ha lasciato in eredità insieme ad un profondo attaccamento alla nostra Provincia per la quale ha dato tutto se stesso. È bello ricordare quanto lo stesso Fr. Basilio ebbe a scrivere in “Trucioli di vita francescana”: “Il ricordo dei confratelli è continuità di presenza…Ricordarli è un obbligo, continuarli ad amare è gratitudine, ringraziarli è dovere. Avere imparato da loro è cultura francescana. Il loro linguaggio e la loro esperienza rappresentano i nostri beni culturali, immarcescibili”. Noi confratelli, insieme a quanti lo hanno stimato, ricordato, amato, ringraziato. Il Signore misericordioso lo accolga tra gli eletti nella Gerusalemme del Cielo. Fraternamente. Fr. Angelo M. Busà Ministro provinciale Per il necrologio: 27 maggio 2011. Fr. Basilio Randazzo , nato a Carini il 19/06/1930, sacerdote. Laureato in Sociologia ricoprì diversi incarichi provinciali ed ecclesiali: Direttore dell’Istituto “P. Luigi Palomes”; Custode Capitolare; Guardiano del Convento di Carini; Docente presso la Facoltà Teologica di Sicilia, e Preside della stessa (1987-1990); collaboratore del Cardinale Salvatore Pappalardo; Docente di psicologia presso la Scuola superiore di Servizio sociale “S. Silvia” di Palermo. Cultore e profondo conoscitore delle tradizioni popolari di Sicilia, pubblicò diversi saggi tra cui “Sicilianità” e “Religiosità. Mistagogia e pietà popolare in Sicilia”. Brillante oratore e conferenziere in molte diocesi siciliane e relatore al primo convegno delle Chiese d’Italia su “Evangelizzazione e promozione umana”. Confratello amabile e gioviale, si è spento a Palermo “S. Cuore” all’età di 80 anni dopo una lunga malattia sopportata pazientemente e in serena letizia. ________________________ A tutti i Frati della Provincia LORO SEDI .
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