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2 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 23 del 8.6.2005 Capo I STATUTI COMUNALI E PROVINCIALI Il Comune

Pubblicazione ai sensi del D. Lgs. n. 267 del Art. 1 18.8.2000 “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti locali”. Documento primario

COMUNE DI PIANCASTAGNAIO () 1. Lo Statuto, nell’ambito dei principi fissati dalla - Consiglio Comunale legge, stabilisce le norme fondamentali dell’organizza- zione dell’Ente ed in particolare specifica le attribuzioni Statuto Comunale. (Approvato con deliberazioni degli organi, le forme di garanzia e di partecipazione CC. n. 22 del 18.04.2005 e n. 23 del 22.04.2005). delle minoranze. Lo Statuto, stabilisce altresì l’ordina- mento dei propri servizi ed uffici, le forme di collabora- PRINCIPI ISPIRATORI zione tra comuni e province, della partecipazione popo- lare, del decentramento, dell’accesso dei cittadini all’in- Il Comune di Piancastagnaio, ricco delle proprie tra- formazione ed ai procedimenti amministrativi. Tutti i dizioni storiche e culturali, si ispira ai principi universa- suoi principi non devono essere in contrasto con i valori li della pace, della solidarietà e della fraterna coopera- fondamentali della Costituzione Italiana e ad essa devo- zione tra tutti i popoli, riconoscendo negli stessi principi no ispirarsi, devono altresì uniformarsi al D. Lgs. i capisaldi a cui uniformare la propria attività politico- 18.08.2000, n. 267 (successivamente denominato anche amministrativa di libero Ente. T.U.E.L.).

La comunità del paese, con le sue strutture e i suoi Art. 2 mezzi collettivi, favorisce i necessari processi di integra- Popolazione, territorio e sede comunale. zione dei cittadini anche provenienti da territori diversi, senza alcuna discriminazione di razza, etnia, fede reli- 1. Il Comune di Piancastagnaio è ente autonomo nel- giosa o politica. l’ambito dei principi fissati dalle leggi generali della Repubblica, che ne determinano le funzioni, e dalle E’ nella dimensione amministrativa locale che è pos- norme del presente Statuto. sibile acquisire la positiva interazione dei diversi stili di vita, ottenere supporti determinanti al vissuto quotidia- 2. Il Comune di Piancastagnaio è costituito dalle no, autogovernare i processi economici, sociali e politici comunità delle popolazioni residenti nel suo territorio. e contrastare le forme di concentrazione del potere che non mirino al benessere collettivo o non corrispondano 3. Il Comune è costituito dal Capoluogo Piancasta- alle esigenze più sentite dall’individuo, specie quello gnaio diviso in quattro contrade: Borgo, Castello, Coro e appartenente alle fasce maggiormente bisognose. Voltaia, dalla Frazione di , dalle località di Casa del Corto, Capannacce, Casetta, Quaranta, Pietralunga e Il Comune di Piancastagnaio contribuisce a program- Tre Case, storicamente riconosciute dalla Comunità. Il ter- mare un futuro migliore per la propria comunità favo- ritorio del Comune si estende per Kmq. 69,69 confina con rendone la democratica partecipazione alle scelte fonda- i Comuni di Abbadia S. Salvatore, , mentali; si adopera per la soddisfazione dei suoi bisogni Castell’Azzara, , e e per l’esercizio dei suoi diritti; prefissa il raggiungi- . mento di obbiettivi ormai strettamente connaturati ad ogni equilibrato sviluppo economico-sociale, quali una 4. Il palazzo civico, sede comunale, è situato in viale decisa difesa dell’ambiente, un oculato risparmio ener- Gramsci n. 55 a Piancastagnaio. Le adunanze degli orga- getico e del consumo d’acqua, un organico sviluppo ni elettivi del Comune si svolgono nella sua sede. In casi della raccolta differenziale dei rifiuti. del tutto eccezionali, per particolari esigenze, il Consiglio si può riunire anche in luoghi diversi dalla propria sede. In questo senso l’Ente comunale si pone come un laboratorio permanente, capace di determinare le condi- 5. La modifica delle contrade, frazioni e località o il zioni per una evoluzione qualitativa della vita degli indi- trasferimento della sede comunale fuori dal capoluogo vidui, nel rapporto con se stessi, con gli altri e con il loro può essere disposta dal Consiglio previa consultazione habitat. popolare.

TITOLO I Art. 3 NORME GENERALI Stemma e gonfalone Ministero dell'Interno - http://statuti.interno.it

Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 23 del 8.6.2005 3 1. Il Comune negli atti e nel sigillo si identifica con 1. Il Comune gestisce servizi propri ai sensi delle il nome di “Piancastagnaio” e con lo stemma rappresen- norme del Tit. IV e V del presente statuto. tante “un leone rosso rampante su pianta di castagno”. 2. Spettano al Comune tutte le funzioni amministra- 2. Insegna del Comune nelle cerimonie ufficiali è il tive salvo quanto non sia espressamente attribuito ad gonfalone sul quale campeggia lo stemma in campo altri soggetti dalla legge statale o regionale secondo le rosso-giallo. rispettive competenze.

3. Nelle cerimonie e nelle altre pubbliche ricorrenze, 3. Il Comune gestisce i servizi elettorali, di anagrafe, accompagnato dal Sindaco, si può esibire il gonfalone di stato civile, di statistica. Le funzioni relative a questi comunale. L’uso e la riproduzione di tali simboli per fini servizi sono esercitate dal Sindaco quale Ufficiale di non istituzionali, sono vietati. Governo.

4. Lo stemma e il gonfalone sono registrati a norma 4. Il Comune esercita, altresì, le ulteriori funzioni di legge. amministrative per servizi di competenza statale e/o regionale che gli vengano affidate per legge, nel rispetto Art. 4 della legge. Ruolo e attribuzioni del Comune 5. Il Comune si impegna: 1. Il Comune di Piancastagnaio è, a norma degli art. 5 a) ad esercitare le funzioni amministrative che gli e 128 della Costituzione, ente autonomo nell’ambito dei vengono delegate dalla Regione a condizione che le principi fissati dalla legge e partecipa, quale articolazione spese sostenute siano a totale carico della Regione nel- democratica della Repubblica, all’attuazione dei compiti a l’ambito degli stanziamenti concordati all’atto della questa assegnati dalla Costituzione, anche promovendo delega. A tal fine il Comune riconosce alla Regione pote- un più attivo esercizio della sovranità popolare. re di indirizzo di coordinamento e di controllo; b) a consentire alla Regione di avvalersi degli 2. Il Comune rappresenta, con autonomia di indiriz- Uffici comunali secondo i principi di cui alla prece- zo politico e amministrativo e secondo i principi di soli- dente lettera a). darietà e cooperazione, l’insieme degli interessi espressi dalla comunità locale e determina in relazione ad essi i Art. 7 contenuti della propria azione secondo i principi di soli- Albo pretorio darietà e cooperazione.

1. Il Comune ha un albo pretorio per la pubblicazio- 3. Il Comune favorisce il soddisfacimento dei biso- gni primari sia del singolo che della collettività locale ne delle deliberazioni, ordinanze delle determinazioni, salvo i compiti che la legge demanda allo Stato, alla dei manifesti e degli atti che devono essere portati a Regione o alla Provincia. conoscenza del pubblico.

4. Il Comune individua, nell’ambito delle proprie 2. Il Segretario Comunale o un impiegato da lui dele- competenze le linee di indirizzo dello sviluppo econo- gato è responsabile delle pubblicazioni. mico-sociale della collettività locale e, in attuazione di esse, disciplina l’uso del territorio ed appresta i servizi TITOLO II rispondenti alle esigenze conseguenti. ATTRIBUZIONE DEGLI ORGANI

Art. 5 Capo I Principio di organizzazione Consiglio Comunale

1. L’attività e l’esercizio delle funzioni del Comune si Art. 8 svolgono nel rispetto del principio di distinzioni e tra i Consiglio Comunale compiti di direzione politica, tra cui la definizione dei pro- grammi, degli obiettivi, delle priorità e quelli di gestione, 1. Il Consiglio Comunale, rappresentando l’intera affidati, secondo i criteri stabiliti dalla legge, dallo Statuto comunità, determina l’indirizzo ed esercita il controllo e dal suo successivo regolamento di organizzazione. politico amministrativo.

Art. 6 2. Il Consiglio, costituito in conformità alla legge, ha Compiti del Comune autonomia organizzativa e funzionale. Ministero dell'Interno - http://statuti.interno.it

4 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 23 del 8.6.2005 Art. 9 1. Il Consiglio è l’organo di indirizzo e di controllo Durata in carica politico-amministrativo.

1. La durata in carica del Consiglio è stabilita dalla 2. Le competenze del Consiglio sono determinate legge. dalla legge.

2. Il Consiglio rimane in carica sino alla elezione del 3. Il Consiglio esercita l’autonomia finanziaria e la nuovo, limitandosi, dopo la pubblicazione del decreto di potestà regolamentare nell’ambito delle leggi di coordi- indizione dei comizi elettorali, ad adottare gli atti urgen- namento della finanza pubblica. ti e improrogabili. 4. Le deliberazioni di competenza del consiglio in Art. 10 ordine agli atti fondamentali determinati dalla legge non Consiglieri Comunali possono essere adottate in via d’urgenza da altri organi del Comune, salvo quelle attinenti alle variazioni di 1. I Consiglieri Comunali rappresentano l’intero bilancio da sottoporre a ratifica consiliare nei sessanta Comune senza vincolo di mandato. giorni successivi, a pena di decadenza.

2. I Consiglieri entrano in carica all’atto della procla- 5. Ogni proposta di deliberazione sottoposta al mazione. Consiglio, che non sia mero atto di indirizzo, deve esse- re corredata dal parere, in ordine alla sola regolarità tec- 3. Nella seduta immediatamente successiva alle ele- nica e contabile del responsabile del servizio interessato zioni il Consiglio, prima di deliberare su qualsiasi altro e del responsabile di ragioneria ove vi siano risvolti oggetto, deve esaminare la condizione degli eletti a norma finanziari. I pareri sono inseriti nella deliberazione. dell’art. 75 del D.P.R. 16.05.1960 n. 570 e dichiarare la ineleggibilità o la incompatibilità di essi, quando sussista 6. Spetta al Consiglio la definizione degli indirizzi alcuna delle cause ivi previste, provvedendo alle sostitu- per la nomina e la designazione dei rappresentanti del zioni. L’iscrizione all’ordine del giorno della convalida Comune presso enti, aziende ed istituzioni, nonché la degli eletti comprende, anche se non è detto esplicitamen- nomina dei rappresentanti del Consiglio presso enti, te, la surrogazione degli ineleggibili e l’avvio del procedi- aziende ed istituzioni ad esso espressamente riservata mento per la decadenza degli incompatibili. dalla legge. 4. La posizione giuridica dei consiglieri è regolata 7. Il Consiglio nomina altresì le Commissioni in cui dalla legge. I Consiglieri possono costituirsi in gruppi, è rappresentata la minoranza. secondo quanto previsto nel regolamento e ne danno comunicazione al Segretario Comunale. Qualora non si eserciti tale facoltà o nelle more della designazione, i capi- 8. Il Consiglio formula gli indirizzi di carattere gene- gruppo sono individuati nei consiglieri, non componenti rale, idonei a consentire l’efficace svolgimento della la Giunta, che abbiano riportato il maggior numero di voti funzione di coordinamento dei propri servizi, affinché per ogni lista. Per comprovate necessità è ammissibile la gli stessi possano essere meglio esplicati nell’intero sostituzione del capogruppo previa designazione fatta al ambito comunale rispetto alle esigenze complessive Segretario comunale prima della seduta consiliare. generali degli utenti. Il regolamento può prevedere la conferenza dei capi- gruppo e le relative attribuzioni. 9. Il Consiglio può prevedere la nomina di un Consigliere esterno tra colui o coloro indicati dai com- 5. I Consiglieri hanno diritto di ottenere dagli uffici ponenti delle comunità di cittadini immigrati che risulti- comunali, nonché dalle aziende del Comune e dagli Enti no significativamente presenti con stabilità sul territorio. da esso dipendenti, tutte le notizie e le informazioni in loro possesso, utili all’espletamento del loro mandato. 10. Il ruolo e le prerogative del Consigliere esterno Essi sono tenuti al segreto nei casi specificamente deter- saranno definite nel Regolamento interno. minati dalla legge. Art. 12 6. L’esercizio del diritto di cui al precedente comma Esercizio della potestà regolamentare è disciplinato con apposito regolamento. 1. Il Consiglio Comunale, nell’esercizio della potestà Art. 11 regolamentare, adotta, nel rispetto della legge e del pre- Competenze del Consiglio Comunale sente statuto, regolamenti e criteri generali di indirizzo per Ministero dell'Interno - http://statuti.interno.it

Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 23 del 8.6.2005 5 l’organizzazione, il funzionamento e l’esercizio delle fun- Art. 15 zioni degli organi e degli organismi di partecipazione. Commissione per il regolamento del Consiglio

2. I regolamenti sono votati articolo per articolo e 1. Il Consiglio nomina una Commissione consiliare con votazione finale nel loro insieme. per il Regolamento interno, su designazione dei gruppi in relazione alla loro composizione numerica e in modo 3. I regolamenti sono pubblicati per 15 giorni conse- da garantire la presenza in essa, con diritto a voto, di cutivi all’albo pretorio. almeno un rappresentante per ogni gruppo.

Art 13 2. La commissione è nominata per l’intera durata del Commissioni comunali permanenti Consiglio e, oltre al compito della formazione del Regolamento, ha anche quello di curarne l’aggiorna- 1. Il Consiglio, all’inizio di ogni tornata amministrati- mento, esaminando le proposte dei consiglieri in ordine va, può istituire nel suo seno Commissioni consultive per- alle modificazioni ed alle aggiunte da approvarvi e sot- manenti composte in relazione alla consistenza dei gruppi toponendolo, con il proprio parere, al voto del Consiglio. consiliari, assicurando la presenza in esse, con diritto di voto, di almeno un rappresentante per ogni gruppo. 3. Il Consiglio approva a maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati al Comune a scrutinio palese, arti- 2. Le modalità di voto, le norme di composizione e di colo per articolo e con votazione finale, il proprio rego- funzionamento delle Commissioni sono stabilite dal lamento e le modificazioni. regolamento. 4. Il Regolamento determina le norme per il funzio- namento del Consiglio. 3. Il Sindaco e gli assessori hanno facoltà di parteci- pare ai lavori delle Commissioni. Art. 16 Sessioni del Consiglio 4. Le Commissioni possono essere integrate con membri esterni al Consiglio comunale .I membri esterni Il Consiglio si riunisce in Sessioni esprimono pareri consultivi. 1 ordinarie e straordinarie. 5. Le Commissioni possono essere integrate altresì 2. Le sessioni ordinarie possono svolgersi in qualsia- dai rappresentanti degli uffici e dei servizi comunali. si periodo dell’anno.

Art. 14 3. Le sessioni straordinarie hanno luogo per determi- Commissioni speciali nazione del Sindaco e o per deliberazione della Giunta o per richiesta di un quinto dei Consiglieri. 1. Il Consiglio, con le modalità di cui all’articolo pre- cedente, può istituire: 4. La riunione in sessione straordinaria deve aver a) commissioni speciali incaricate di esprimere inda- luogo entro venti giorni dalla deliberazione o dalla pre- gini conoscitive ed in generale di esaminare, per riferire sentazione della richiesta di cui al comma precedente. al Consiglio, argomenti ritenuti di particolare interesse ai fini dell’attività del Comune; Art. 17 b) commissioni di inchiesta alle quali i titolari degli Convocazione dei Consiglieri uffici del Comune, di enti e di aziende da essa dipendenti hanno l’obbligo di fornire tutti i dati e le informazioni 1. Il Sindaco convoca i Consiglieri con avviso scritto necessarie, senza vincolo di segreto d’ufficio; da consegnare di norma a domicilio a mezzo messi c) una commissione di indagine sull’attività comunali o in casi particolari a mezzo raccomandata con dell’Amministrazione ai sensi dell’art. 44 T.U.E.L. avviso di ricevimento o con telegramma. La Commissione è composta dal Sindaco, o suo dele- gato, che la presiede e da un Consigliere per ogni grup- 2. La prima convocazione del Consiglio, dopo la po consiliare. Alla Commissione sono riconosciuti pote- proclamazione degli eletti, è disposta dal Sindaco neo- ri di verifica e di indagine. Il suo funzionamento e’ disci- eletto, nei termini indicati dall’art 40 T.U.E.L. plinato dal Regolamento per il Consiglio Comunale. Art. 18 2. Il regolamento determina le modalità di funziona- Intervento dei consiglieri per la validità mento delle commissioni speciali. delle sedute e delle deliberazioni Ministero dell'Interno - http://statuti.interno.it

6 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 23 del 8.6.2005 1. Il Consiglio delibera con l’intervento di almeno la Art. 22 metà del numero dei consiglieri assegnati al Comune e a Votazioni e funzionamento del Consiglio maggioranza assoluta dei votanti, salvo i casi per i quali la legge o il presente Statuto o il Regolamento preveda- 1. Nessuna deliberazione può essere assunta se non no una diversa maggioranza. viene approvata in seduta valida e con la maggioranza assoluta dei votanti. 2. Quando la prima convocazione sia andata deserta non essendosi raggiunto il numero dei presenti di cui al 2. Le votazioni sono palesi; le deliberazioni concer- precedente comma, alla seconda convocazione, che avrà nenti persone si prendono a scrutinio segreto. luogo in altro giorno, le deliberazioni sono valide purché intervengano almeno sei consiglieri senza computare a 3. Le schede bianche, le schede non leggibili e le tal fine il Sindaco. schede nulle si computano per determinare la maggio- ranza dei votanti. 3. I Consiglieri che, senza giustificato motivo, non intervengano a tre sedute consecutive sono dichiarati 4. Per le nomine e le designazioni di competenza del decaduti. Consiglio si applica, in deroga al disposto del preceden- te comma 1, il principio della maggioranza relativa. Art. 19 Astensione dei Consiglieri 5. In rappresentanza della minoranza, nel numero ad essa spettante, sono proclamati eletti i designati dalla 1. I Consiglieri debbono astenersi dal prendere parte minoranza stessa che nella votazione di cui al preceden- te comma hanno riportato maggiori voti. alle deliberazioni riguardanti liti e contabilità loro pro- prie, verso il Comune e verso le aziende comunali dal 6. Il regolamento determina le norme per il funziona- medesimo amministrate o soggette alla sua amministra- mento del Consiglio. zione o vigilanza, come pure quando si tratta di interes- se, liti o contabilità dei loro parenti o affini sino al quar- Art. 23 to grado o di conferire impieghi ai medesimi. Verbalizzazione 2. Si astengono pure dal prendere parte direttamente 1. Il Segretario Comunale partecipa alle riunioni del o indirettamente in servizi, esazioni di diritti, sommini- Consiglio e ne redige il verbale che sottoscrive insieme strazioni od appalti di opere nell’interesse del Comune o con il Sindaco o chi lo sostituisce temporaneamente nei degli enti soggetti alla loro amministrazione o tutela. casi previsti dalla legge.

Art. 20 2. Il Consiglio, in caso di impedimento o incompati- Pubblicità delle sedute bilità del Segretario Comunale, può, relativamente al solo oggetto in discussione, scegliere uno dei suo mem- 1. Le sedute del Consiglio sono pubbliche, salvi i bri a sostituirne le funzioni, con l’obbligo di farne casi previsti dal regolamento. espressa menzione nel verbale.

Art. 21 3. Il processo verbale indica i punti principali della Presidenza delle sedute consiliari discussione e il numero dei voti resi pro e contro ogni proposta. 1. Il Sindaco presiede l’adunanza del Consiglio ed è investito di potere discrezionale per mantenere l’ordine, 4. Ogni consigliere, a richiesta, ha diritto che nel ver- l’osservanza delle leggi e dei regolamenti e la regolarità bale risulti il suo voto e i motivi del medesimo. delle discussioni e deliberazioni, in caso di assenza o impedimento del Sindaco la presidenza viene assunta dal 5. Il regolamento stabilisce: Vice Sindaco, se Consigliere Comunale, o dal a) le modalità di approvazione del processo verbale e Consigliere Anziano. di inserimento in esso delle rettificazioni eventualmente richieste dai consiglieri; 2. Ha facoltà di sospendere e di sciogliere l’adunanza. b) le modalità secondo cui il processo può darsi per letto. 3. Può nelle sedute pubbliche, dopo aver dato gli opportuni avvertimenti, ordinare che venga espulso Art. 24 chiunque sia causa di disordine. Pubblicazione delle deliberazioni Ministero dell'Interno - http://statuti.interno.it

Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 23 del 8.6.2005 7 1. Le deliberazioni del Consiglio Comunale devono Art. 28 essere pubblicate mediante affissione all’albo pretorio Assessori extraconsiliari per quindici giorni consecutivi, salvo specifiche disposi- zioni di legge. 1. Possono essere nominati a tutti gli effetti quali componenti della Giunta cittadini non facenti parte del 2. Le deliberazioni del Consiglio diventano esecutive Consiglio Comunale in possesso dei requisiti di compa- e possono essere dichiarate immediatamente eseguibili tibilità e di eleggibilità alla carica di Consigliere ai sensi dell’art. 134 T.U.E.L. Comunale.

Capo II 2. Gli Assessori non facenti parte del Consiglio Giunta Comunale e Sindaco Comunale, prendono parte alle sue sedute senza peraltro concorrere alla formazione del numero legale, partecipa- Sezione I no alla discussione solo per le materie di loro competen- Elezione della Giunta e del Sindaco za, ma senza esprimere voto.

Art. 25 3. Gli Assessori extraconsiliari non potranno in ogni Elezione del Sindaco - Nomina della Giunta caso superare la quota di un terzo rispetto alla composi- zione della Giunta. 1. Il Sindaco è eletto dai cittadini a suffragio univer- sale e diretto ed è membro del Consiglio Comunale. 4. Non possono ricoprire la carica di assessore candi- dati al Consiglio non eletti. 2. Il Sindaco nomina i componenti della Giunta, tra cui un vice sindaco, e ne da’ comunicazione al Consiglio Art. 29 nella prima seduta successiva alla elezione. Mozione di sfiducia

3. Entro trenta giorni dalla proclamazione il Sindaco, 1. Il Sindaco e la Giunta cessano dalla carica in caso sentita la Giunta, presenta al Consiglio le linee program- di approvazione di una mozione di sfiducia espressa per matiche relative alle azioni ed ai progetti da realizzare appello nominale con voto della maggioranza assoluta nel corso del mandato. dei consiglieri assegnati al Comune.

4. Nelle sessioni consiliari da tenersi nei mesi di 2. La mozione deve essere motivata e sottoscritta da maggio-giugno e novembre-dicembre, il Sindaco e la almeno due quinti dei Consiglieri assegnati. Giunta sottopongono a verifica consiliare la definizione, l’adeguamento, la verifica periodica e l’attuazione delle 3. La mozione viene messa in discussione non prima linee programmatiche. di dieci giorni e non oltre trenta giorni dalla sua presen- tazione. In caso di inosservanza dell’obbligo di convo- Sezione II cazione del Consiglio, il Segretario Comunale ne riferi- La Giunta Comunale sce al Prefetto affinché provveda a termini di legge.

Art. 26 Art. 30 La Giunta Comunale Cessazione di componenti della Giunta

1. La Giunta Comunale collabora con il Sindaco nel 1. Gli assessori cessano dalla carica per: governo del Comune ed opera attraverso deliberazioni a) morte; collegiali. b) dimissioni; c) revoca; Art. 27 d) decadenza. Composizione e presidenza 2. Le sostituzioni di membri della Giunta e le even- 1. La Giunta Comunale è composta dal Sindaco, che tuali modifiche delle deleghe loro assegnate sono comu- la presiede, e da un numero massimo di Assessori non nicate dal Sindaco, nella prima seduta utile del superiore a sei. Consiglio.

2. In caso di assenza o impedimento temporaneo del 3. Il Sindaco può revocare uno o più assessori dan- Sindaco, presiede il Vice Sindaco. done motivata comunicazione al Consiglio. Ministero dell'Interno - http://statuti.interno.it

8 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 23 del 8.6.2005 4. Gli assessori decadono dalla carica nei casi previ- 1. La Giunta può, in caso d’urgenza, sotto la propria sti dalla legge. responsabilità, prendere deliberazioni attinenti alle variazioni di bilancio. Art. 31 Funzionamento della Giunta 2. L’urgenza, determinata da cause nuove e posterio- ri all’ultima adunanza consiliare, deve essere tale da non 1. L’attività della Giunta è collegiale, ferme restando consentire la tempestiva convocazione del Consiglio. le attribuzioni e le responsabilità dei singoli Assessori, secondo quanto disposto dall’articolo successivo. 3. Le deliberazioni suddette sono da sottoporre a rati- fica del Consiglio nei sessanta giorni successivi, a pena 2. La Giunta è convocata dal Sindaco, che fissa gli di decadenza. oggetti all’ordine del giorno della seduta. 4. Il Consiglio, ove neghi la ratifica o modifichi la 3. Il Sindaco dirige e coordina l’attività della Giunta deliberazione della Giunta, adotta i necessari provvedi- e assicura l’unità dell’indirizzo politico amministrativo e menti nei riguardi dei rapporti giuridici eventualmente la collegiale responsabilità di decisione della stessa. sorti sulla base delle deliberazioni non ratificate o modi- ficate. 4. La Giunta delibera con l’intervento di almeno la metà dei componenti. Art. 34 Pubblicazione delle deliberazione della Giunta 5. Le sedute della Giunta non sono pubbliche. 1. Tutte le deliberazioni della Giunta sono pubblica- 6. Nelle votazioni palesi, in caso di parità di voti, pre- te mediante affissione all’albo pretorio per quindici gior- vale quello del Sindaco o chi per lui presiede la seduta. ni consecutivi salvo specifiche disposizioni di legge.

7. Ogni proposta di deliberazione sottoposta alla 2. Si applica alle deliberazioni della Giunta il dispo- Giunta, che non sia un mero atto di indirizzo, deve esse- sto dell’art. 24 del presente statuto. re corredata del parere, in ordine alla sola regolarità tec- nica e contabile, rispettivamente dal responsabile del Sezione III servizio interessato e dal responsabile di ragioneria. I Il Sindaco pareri sono inseriti nella deliberazione.

Art. 35 8. Il Segretario comunale partecipa alle riunioni della Sindaco organo costituzionale Giunta, redige il verbale dell’adunanza sottoscrivendolo unitamente al Sindaco o da chi, per lui, presiede la seduta; cura la pubblicazione delle deliberazioni all’albo pretorio. 1. Il Sindaco è capo dell’amministrazione ed ufficia- le di governo. 9. La Giunta adotta un proprio regolamento interno. 2. Distintivo del Sindaco è la fascia tricolore con lo Art. 32 stemma della Repubblica e lo stemma del Comune, da Competenze della Giunta portarsi a tracolla.

1. In generale la Giunta compie tutti gli atti di ammi- 3. Prima di assumere le funzioni il Sindaco presta nistrazione che non siano riservati dalla Legge al giuramento dinanzi al Consiglio Comunale. Consiglio e che non rientrino nelle competenze, previste dalla legge o dal presente Statuto, del Sindaco, del Art. 36 Segretario e del responsabile del servizio interessato. Competenze del Sindaco quale capo dell’Amministrazione Comunale 2. Appartiene alla Giunta deliberare le variazioni al bilancio consistenti in prelevamenti dal fondo di riserva 1. Il Sindaco quale capo dell’amministrazione: ordinario e dal fondo di riserva per le spese impreviste e a) rappresenta il Comune; disporre l’utilizzazione delle somme prelevate. Allo stes- b) convoca il Consiglio spedendo tempestivamente so modo la Giunta delibera i prelievi dal fondo di cassa. gli avvisi e lo presiede; c) convoca e presiede la Giunta; distribuisce gli affari, Art. 33 su cui la Giunta deve deliberare, tra i membri della mede- Deliberazione d’urgenza della Giunta sima in relazione alle funzioni assegnate e alle deleghe Ministero dell'Interno - http://statuti.interno.it

Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 23 del 8.6.2005 9 rilasciate; vigila sullo svolgimento delle pratiche affidate camente per gruppi di materie e con delega a firmare gli a ciascun assessore e ne firma i provvedimenti anche per atti di ordinaria amministrazione relativi alle funzioni mezzo dell’assessore da lui delegato; istruttorie e esecutive loro assegnate, rimanendo di sua d) stabilisce gli argomenti da trattarsi nelle adunanze pertinenza la firma di tutti gli atti di straordinaria ammi- del Consiglio e della Giunta; nistrazione. e) sovrintende al funzionamento dei servizi e degli uffici e vigila a che il Segretario comunale ed i respon- 3. Nel rilascio delle deleghe di cui ai precedenti sabili dei servizi diano esecuzione alle deliberazioni del commi, il Sindaco uniformerà i suoi provvedimenti al Consiglio e della Giunta, secondo le direttive da esso principio per cui spettano agli assessori i poteri di indi- impartite; rizzo e di controllo, essendo la gestione amministrativa f) impartisce, nell’esercizio delle funzioni di polizia attribuita al Segretario Comunale e ai responsabili dei locale, le direttive, vigila sull’espletamento del servizio servizi. di polizia municipale e adotta i provvedimenti previsti dalle leggi e dai regolamenti e applica al trasgressore le 4. Il Sindaco può modificare l’attribuzione dei com- sanzioni pecuniarie amministrative secondo le disposi- piti e delle funzioni di ogni assessore ogni qualvolta, per zioni di legge in vigore; motivi di coordinamento e funzionalità, lo ritenga g) rilascia attestati di notorietà pubblica; opportuno. h) rappresenta il Comune in giudizio, sia attore o convenuto, per gli atti di propria specifica competenza, 5. Le deleghe e le eventuali modificazioni di cui ai del Consiglio, della Giunta; promuove davanti precedenti commi devono essere fatte per iscritto e all’Autorità giudiziaria, salvo a riferirne alla Giunta comunicate al Consiglio. nella prima seduta, i provvedimenti cautelativi, e le azio- ni possessorie; 6. Il Sindaco, quando particolari motivi lo esigano, i) sovrintende a tutti gli uffici e istituti comunali; può delegare ad uno o più consiglieri l’esercizio di fun- l) coordina, nell’ambito della disciplina regionale zioni amministrative di sua competenza inerenti specifi- sulla base degli indirizzi impartiti dal Consiglio ai sensi che attività o servizi comunicandolo al Consiglio dell’art. 12 del presente statuto, gli orari degli esercizi Comunale nella prima seduta utile. commerciali, dei servizi pubblici, nonché gli orari di apertura al pubblico degli uffici periferici delle ammini- Art. 38 strazioni pubbliche, al fine di armonizzare l’esplicazione Surrogazioni del Consiglio per le nomine dei servizi alle esigenze complessive e generali degli utenti; 1. Qualora il Consiglio non deliberi le nomine di sua m) il Sindaco, sulla base degli indirizzi stabiliti dal competenza entro il termine di svolgimento di due sedu- Consiglio, provvede alla nomina, alla designazione ed te consecutive aventi all’ordine del giorno le nomine alla revoca dei rappresentanti del Comune presso enti, stesse, il Sindaco, sentiti i capigruppo consiliari, provve- aziende ed istituzioni; de, entro quindici giorni dalla scadenza del termine, alle n) nomina i responsabili degli uffici e dei servizi, nomine con un suo atto, comunicato al Consiglio nella attribuisce e definisce eventuali incarichi dirigenziali, se prima adunanza. consentiti dalla legge, nonché incarichi di collaborazio- ne esterna, secondo modalità stabilite dal Regolamento Art. 39 di organizzazione. Potere di ordinanza del Sindaco

2. Il Sindaco inoltre, esercita le funzioni attribuitegli 1. Il Sindaco emette ordinanze nelle materie di cui dalle leggi, dal presente statuto e dai regolamenti e all’art. 54 del T.U.E.L. sovrintende all’espletamento delle funzioni statali e regionali attribuite o delegate al Comune. 2. Il Sindaco, quale Ufficiale di governo, adotta, con atto motivato e nel rispetto dei principi generali dell’or- Art. 37 dinamento giuridico, provvedimenti contingibili e Deleghe del Sindaco urgenti in materia di sanità e igiene, edilizia e polizia locale al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che 1. In caso di assenza od impedimento temporaneo, il minacciano l’incolumità dei cittadini. Sindaco è sostituito dal Vice Sindaco. 3. Se l’ordinanza adottata ai sensi del comma 2 è 2. Il Sindaco ha facoltà di assegnare, con suo prov- rivolta a persone determinate e queste non ottemperano vedimento, ad ogni assessore funzioni ordinate organi- all’ordine impartito, il Sindaco può provvedere d’ufficio Ministero dell'Interno - http://statuti.interno.it

10 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 23 del 8.6.2005 a spese degli interessati senza pregiudizio dell’azione L’acquisizione dei pareri, delle proposte delle racco- penale per i reati cui fossero incorsi. mandazioni e dei rilievi degli organismi di partecipazio- ne deve essere citata nelle deliberazioni di riferimento. Art. 40 Competenze del Sindaco quale ufficiale del Governo I rapporti tra tali forme associative ed il Comune e la individuazione degli organismi di partecipazione sono 1. Il Sindaco quale ufficiale del Governo, sovrin- disciplinati dal regolamento e della partecipazione. tende: a) alla tenuta dei registri di stato civile e di popola- Art. 42 zione ed agli adempimenti demandatigli dalle leggi in Consultazioni popolari materia elettorale, e di statistica; b) all’emanazione degli atti che gli sono attribuiti Il Comune promuove l’acquisizione di pareri della dalle leggi e dai regolamenti in materia di ordine e di cittadinanza in generale o delle organizzazioni dei sicurezza pubblica, di sanità e di igiene pubblica; Sindacati dei lavoratori, delle Associazioni della coope- c) allo svolgimento, in materia di pubblica sicurezza razione, degli industriali e degli artigiani e di qualsiasi e di polizia giudiziaria, delle funzioni affidategli dalla altra formazione economica o sociale, anche su specifi- legge; ca loro richiesta, in materia di esclusiva competenza o d) alla vigilanza di tutto quanto possa interessare la comunque d’interesse locale. Il regolamento della parte- sicurezza e l’ordine pubblico, informandone il Prefetto. cipazione disciplina l’indizione e l’esecuzione delle con- sultazione che non possono aver luogo in coincidenza TITOLO III con quelle elettorali. DECENTRAMENTO COMUNALE E PARTECIPAZIONE POPOLARE Art. 43 Referendum Capo I Partecipazione popolare L’istituto del referendum viene adottato quale stru- mento di consultazione formale della popolazione degli Art. 41 elettori del Consiglio Comunale su questioni interessan- Norme di valorizzazione ti la generalità della collettività aventi notevole rilievo e rilevanza operativa. 1. Il Comune valorizza le libere forme associative e L’oggetto del referendum deve rientrare fra le mate- promuove organismi di partecipazione dei cittadini rie di esclusiva competenza locale, con esclusione quin- all’amministrazione locale garantendo libertà, autono- di delle seguenti: mia ed uguaglianza di trattamento costituendo all’uopo a) norme statutarie appositi organismi consiliari e istituendo un centro di b) tributi comunali e bilancio partecipazione. c) tariffe dei servizi pubblici d) strumenti urbanistici 2. In relazione a quanto previsto dal comma prece- e) espropriazione per pubblica utilità dente il Comune promuove le forme organizzative più idonee territoriali o tematiche, rivolte sia alla generalità La consultazione referendaria è indetta dal Sindaco della cittadinanza sia, in relazione a specifiche materie, su decisione consiliare presa a maggioranza assoluta dei alle forme associative presenti sul territorio per consen- consiglieri assegnati; oppure può essere promossa a tire l’espressione di: seguito di richiesta di un numero di cittadini elettori non - pareri consultivi; inferiore a 1/10 degli aventi diritto. - rilievi, raccomandazioni e proposte relative alle I referendum consultivi vengono effettuati insieme attività, ai servizi ed agli atti del Comune. una volta l’anno, uno o più giorni consecutivi della sta- gione primaverile od autunnale, non in coincidenza con La richiesta di pareri da parte dell’amministrazione altre operazioni di voto. comunale è obbligatoria nelle seguenti materie: Dopo la pubblicazione del decreto di indizione dei a) relazione al bilancio preventivo annuale ed al comizi elettorali per il rinnovo del Consiglio Comunale piano pluriennale degli investimenti; il referendum non può essere più indetto e decadono b) strumenti urbanistici e di pianificazione commer- quelli non ancora effettuati. ciali; Il quesito sottoposto alla consultazione deve essere c) piano dei trasporti e del traffico. chiaro ed univoco. Ministero dell'Interno - http://statuti.interno.it

Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 23 del 8.6.2005 11 Art. 44 In ogni procedimento relativo all’adozione di atti che Effetti del referendum consultivo incidono su situazioni giuridiche soggettive in modo diretto ed indiretto, con esclusione dei procedimenti tri- La consultazione referendaria è valida se vi prendo- butari e di quelli diretti all’emanazione di atti normativi, no parte elettori in numero pari ad almeno la maggio- amministrativi generali, di pianificazione e di program- ranza dei cittadini iscritti nelle liste elettorali. mazione, si applicano le norme contenute negli art. 5, 1. Il quesito sottoposto a referendum è da ritenersi ultimo comma, 7,8,9,10 della legge 7 agosto 1990, n. favorevolmente accolto quando i voti validi attribuiti 241, finalizzate a garantire a. tutti i cittadini la parteci- alla risposta affermativa siano superiori a quelli contrari; pazione al procedimento amministrativo che impone la altrimenti è dichiarato respinto. comunicazione dell’avvio del procedimento, in cui devono essere indicati: - l’ufficio ed il funzionario responsabile; 2. Entro 60 giorni dalla proclamazione del risultato - l’oggetto del procedimento; del referendum, il Sindaco sottopone al Consiglio ed alla - le modalità con cui si può averne notizie e prende- Giunta, a seconda delle competenze, l’esito dello stesso. re visione dei relativi atti. Sulla materia oggetto di referendum, le decisioni del- l’organo di governo non possono discostarsi, nella Il Segretario vigila sull’osservanza delle norme con- sostanza, dall’indicazione consultiva. tenute nei commi precedenti riferendo al Sindaco. Nel caso in cui il risultato del referendum abbia dato esito negativo, l’organo di governo adotta i provvedi- Art.48 menti connessi in considerazione della rilevanza della Pubblicità degli atti amministrativi partecipazione alla consultazione e dello scarto realizza- tosi nei contrapposti risultati complessivi. 1. Tutti gli atti dell’amministrazione comunale sono pubblici, ad eccezione di quelli riservati per espressa Art. 45 indicazione di legge o per effetto di una temporanea e Disciplina del referendum motivata dichiarazione del Sindaco, che ne vieti l’esibi- zione, in quanto la loro diffusione ne possa pregiudicare 1. Le norme per l’attuazione del referendum consul- il diritto alla riservatezza delle persone, dei gruppi o tivo sono stabilite nell’apposito regolamento. delle imprese.

Art. 46 Art. 49 Azione popolare Diritto di accesso

1. Ciascun elettore del Comune può far valere, in 1. Ai cittadini singoli o associati è garantita la libertà giudizio, le azioni ed i ricorsi che spettano al Comune. di accesso agli atti dell’amministrazione e dei soggetti che gestiscono i servizi pubblici comunali, secondo le 2. La Giunta comunale, in base all’ordine emanato modalità definite dal regolamento. dal Giudice di integrazione del contraddittorio, delibera 2. Sono sottratti al diritto di accesso gli atti che dis- la costituzione del Comune nel giudizio. posizioni legislative dichiarano riservati o sottoposti a In caso di soccombenza, le spese sono a carico di chi limiti di divulgazione e quelli esplicitamente individuati ha promosso l’azione o il ricorso, salvo che l’ente, costi- dal regolamento. tuendosi abbia aderito alle azioni o ai ricorsi promossi dall’elettore. 3. Il regolamento, oltre ad enucleare le categorie degli atti riservati, disciplina anche i casi in cui è appli- 3. Le associazioni di protezione ambientale di cui cabile l’istituto dell’accesso differito e detta norme di all’articolo 13 della legge 8/7/1986 n. 349 possono pro- organizzazione per il rilascio di copie. porre le azioni risarcitorie che spettino al Comune conse- guenti a danno ambientale. L’eventuale risarcimento è Art. 50 liquidato in favore dell’ente sostituito e le spese proces- Diritto di informazione suali sono liquidate in favore o a carico dell’associazione. 1. Tutti gli atti dell’amministrazione, delle aziende Capo II speciali e delle istituzioni sono pubblici, con le limita- Partecipazione all’attività amministrativa zioni previste al precedente articolo.

Art. 47 2. L’ente deve, di norma, avvalersi, oltre che dei Partecipazione al provvedimento amministrativo sistemi tradizionali della notificazione e della pubblica- Ministero dell'Interno - http://statuti.interno.it

12 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 23 del 8.6.2005 zione all’albo pretorio, anche dei mezzi di comunicazio- 2. Le istanze, di singoli cittadini o di una pluralità di ne ritenuti più idonei ad assicurare il massimo di cono- essi sono esaminate dall’Assessore competente per scenza degli atti. materia, insieme con il Responsabile del servizio inte- ressato che procedono alla loro rapida valutazione e a 3. L’informazione deve essere esatta, tempestiva, ine- dare alle stesse risposta nel più breve tempo possibile e quivocabile, completa e, per gli atti aventi una pluralità comunque entro il termine stabilito dal regolamento. indistinta di destinatari, deve avere carattere di generalità. 3. Le petizioni e le proposte sono ricevute dal 4. La Giunta Comunale adotta i provvedimenti orga- Consiglio comunale e dalla Giunta Municipale che prov- nizzativi interni ritenuti idonei a dare concreta attuazio- vedono a deliberare nel merito entro 60 giorni. ne al diritto di informazione. 4. Agli effetti del precedente comma le petizioni e le 5. Il regolamento sul diritto di accesso detta norme atte proposte devono essere sottoscritte da non meno di 1/30 a garantire l’informazione ai cittadini, nel rispetto dei degli elettori. principi sopra enunciati e disciplina la pubblicazione per gli atti previsti dall’art. 26 legge 7 agosto 1990, n. 241. 5. L’autenticazione delle firme avviene a norma delle disposizioni del regolamento sul referendum di cui al Art. 51 precedente art. 43. Ufficio per i diritti del cittadino 6. Le petizioni e le proposte sono comunque sottopo- 1. Nel quadro di una disciplina diretta a riconoscere i sti entro trenta giorni all’organo di governo cittadino, diritti dei cittadini ed a garantire l’imparzialità la traspa- avvertendone il primo firmatario. renza e l’accesso agli atti dell’Amministrazione Comunale, nonché il suo buon andamento, il Comune è Capo III impegnato a istituire l’ufficio per i diritti del cittadino Il Difensore Civico nei tempi e nelle forme consentite dalla finanza locale. L’ufficio ha competenza sull’attività del Comune nonché Art. 53 delle aziende, istituzioni ed enti sottoposti al controllo o Requisiti e nomina alla vigilanza dell’Amministrazione Comunale. Il rego- lamento ne determina i poteri e le caratteristiche. 1. E’ prevista l’istituzione del Ddifensore Civico quale garante dell’imparzialità e del buon andamento 2. L’Ufficio riceve e formalizza le proteste dei citta- della Amministrazione comunale anche in forma asso- dini singoli o associati in ordine ai ritardi agli smarri- ciata, tale organo è istituito con il presente Statuto che menti di documentazione, alle negligenze e ogni altro ne regola l’elezione e l’attività. disservizio da collegarsi alla struttura o al comporta- mento dei dipendenti comunali. 2. Il Difensore Civico è eletto dal Consiglio Comunale a scrutinio segreto e a maggioranza dei due 3. L’Ufficio organizza altresì l’attività di informazio- terzi dei Consiglieri assegnati. Egli resta in carica per un ne rivolta al cittadino per consentire l’accesso agli orga- massimo di 7 anni dalla data di efficacia della elezione e ni comunali nonché la conoscenza e l’attivabilità dei comunque fino alla nomina del sostituto. suoi diritti. Qualsiasi istanza deve essere presa in considerazio- 3. Il Difensore Civico è rieleggibile una sola volta. ne e produrre un atto scritto con il quale il Sindaco o il Segretario o il Responsabile a cui sia stata affidata l’i- 2. I requisiti e le prerogative del Difensore Civico struttoria della stessa, formula le valutazioni conse- circondariale saranno stabilite dall’Assemblea sulla base guenti. degli indirizzi dati dai Consigli Comunali nell’atto di conferimento della suddetta funzione. Art. 52 Istanze, petizioni e proposte Art. 54 Requisiti 1. Gli elettori del Comune possono svolgere istanze e petizioni al Consiglio comunale o alla Giunta 1. All’Ufficio del Difensore Civico deve essere elet- Municipale per quanto riguarda le materie di loro com- ta persona che, per esperienze acquisite presso le ammi- petenza con riferimento ai problemi di rilevanza cittadi- nistrazioni pubbliche o nell’attività svolta, offra compro- na, nonché proporre deliberazioni nuove o di revoca vate garanzie di competenza giuridico - amministrativa, delle precedenti. di probità e obiettività di giudizio. Ministero dell'Interno - http://statuti.interno.it

Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 23 del 8.6.2005 13 2. Non possono essere nominati alla carica di difen- to d’ufficio che anch’egli è tenuto a rispettare negli stes- sore civico coloro che: si termini dei dipendenti dell’amministrazione. a) non siano in possesso della laurea in legge o in scienze politiche o in economia e commercio o altra lau- 4. Il Difensore Civico: rea equipollente o non abbiano una esperienza almeno a) segnala agli organi competenti situazioni e proble- decennale nella dirigenza pubblica o privata, o nel mi che meritino il loro intervento e avanza al riguardo le mondo delle professioni; sue proposte; b) non siano in possesso dei requisiti di eleggibilità e b) segnala alla Procura Generale della Corte dei di compatibilità richiesti per la carica di consigliere Conti i fatti che possano dar luogo a responsabilità comunale; amministrativo-contabile degli amministratori e dei c) siano titolari di qualsiasi carica pubblica elettiva di dipendenti; primo e secondo grado; c) sollecita ove ne ricorrano i presupposti, l’instaura- d) siano membri di organismi di controllo del zione del procedimento disciplinare nei confronti dei Comune; dipendenti; e) siano titolari di rapporti di lavoro subordinato d) fuori dei casi in cui il silenzio dell’amministrazio- pubblico o privato con il Comune; ne sia equiparato a provvedimento espresso, informa il f) siano in rapporto di parentela o di affinità entro il comitato regionale di controllo dell’omissione di atti terzo grado con gli Amministratori comunali, il obbligatori per legge per l’esercizio del potere sostituti- Segretario, i dirigenti; vo ai sensi dell’art. 136 T.U.E.L.; g) siano in rapporto di debito o credito o in lite pen- e) presenta annualmente al consiglio comunale una dente con il Comune; relazione sull’attività svolta, con le osservazioni e le pro- h) siano titolari di cariche direttive in enti che hanno poste di carattere generale atte a migliorare il buon rapporti con l’Amministrazione comunale. andamento dell’amministrazione.

3. Il Difensore Civico decade per le stesse cause per 5. Le modalità e le procedure di intervento del difen- le quali si perde la qualità di consigliere o per sopravve- sore civico sono ulteriormente determinate con regola- nienza di una delle condizioni di ineleggibilità indicate mento. al precedente comma. La decadenza è pronunciata dal Consiglio. 6. Il Difensore Civico dispone direttamente del perso- nale e dei mezzi finanziari necessari per l’esercizio delle 4. Il Difensore Civico può essere revocato dalla cari- sue funzioni secondo quanto previsto con regolamento. ca per grave inadempienza ai doveri d’ufficio, con deli- berazione motivata del Consiglio Comunale adottata con Art. 56 votazione segreta ed a maggioranza assoluta dei Convenzione con altri enti Consiglieri assegnati. 1. Le funzioni del Difensore Civico possono essere Art. 55 affidate, previa convenzione e nel rispetto del presente Funzioni ed apparato statuto, al titolare della medesima carica presso altro Comune ovvero presso la Provincia, la Regione o la 1. Su richiesta dei soggetti interessati o degli organi Comunità montana. del Comune o anche d’ufficio, e fatti salvi i compiti del revisore dei Conti, il Difensore Civico accerta la regola- 2. Con la convenzione sono disciplinati i conseguen- rità e la correttezza dello svolgimento dei procedimenti ti rapporti finanziari. amministrativi e della gestione dei servizi pubblici. TITOLO IV 2. Il Difensore Civico esercita le sue funzioni anche ATTIVITA’AMMINISTRATIVA nei confronti dei concessionari del Comune, nonché eventualmente, previa convenzione deliberata dal Capo I Consiglio Comunale e nei limiti da questa previsti, nei Servizi confronti di altre amministrazioni pubbliche. Art. 57 3. Il Difensore Civico ha titolo ad ottenere diretta- Forme di gestione mente dagli uffici le informazioni nonché copia degli atti e dei documenti necessari per l’esercizio delle sue fun- 1. L’attività diretta a conseguire, nell’interesse della zioni; nei suoi confronti non può essere opposto il segre- comunità, obiettivi e scopi di rilevanza sociale, promo- Ministero dell'Interno - http://statuti.interno.it

14 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 23 del 8.6.2005 zione dello sviluppo economico e civile, compresa la Art. 60 produzione di beni, viene svolta attraverso servizi pub- Istituzione blici che possono essere istituiti e gestiti anche con dirit- to di privativa del Comune, ai sensi di legge. 1. Il Consiglio Comunale per l’esercizio di servizi I servizi pubblici locali sono quelli che hanno per sociali, che necessitano di particolare autonomia gestio- oggetto produzione di beni ed attività rivolte a realizza- nale, costituisce istituzioni mediante apposito atto conte- re fini sociali della collettività comunale e a promuove- nente il relativo regolamento di disciplina dell’organizza- re lo sviluppo economico e civile. zione e dell’attività dell’istituzione e previa redazione di apposito piano tecnico finanziario dal quale risultino: i 2. La scelta della forma di gestione per ciascun ser- costi dei servizi, le forme di finanziamento e le dotazioni vizio deve essere effettuata previa valutazione compara- di beni immobili e mobili, compresi i fondi liquidi. tiva fra le diverse forme di gestione previste dalla legge e dal presente Statuto. 2. Il regolamento di cui al precedente primo comma determina, altresì la dotazione organica di personale e 3. Per i servizi da gestire in forma imprenditoriale la l’assetto organizzativo dell’istituzione, le modalità di comparazione deve avvenire tra affidamento in conces- esercizio della Autonomia gestionale, l’ordinamento sione, costituzione di aziende, di consorzio o di società a finanziario e contabile, le forme di vigilanza e di verifi- prevalente capitale pubblico locale. ca dei risultati gestionali.

4. Per gli altri servizi la comparazione avverrà tra la 3. Il regolamento può prevedere il ricorso a persona- gestione in economia, la costituzione di istituzione, l’af- le assunto con rapporto di diritto privato nonché a colla- borazioni ad alto contenuto di professionalità. fidamento in appalto o in concessione, nonché fra la forma singola o quella associata mediante convenzione, 4.Gli indirizzi da osservare sono approvati dal unione di comuni, consorzio, ovvero mediante conven- Consiglio comunale al momento della costituzione ed zione con associazioni di cittadine. aggiornati in sede di esame del bilancio preventivo e del rendiconto consuntivo dell’istituzione. 5. Nell’organizzazione dei servizi devono essere, comunque, assicurate idonee forme di informazione, 5. Gli organi dell’istituzione sono il consiglio di partecipazione e tutela degli utenti. amministrazione, il Presidente e il Direttore.

6. Il Consiglio Comunale delega alla Comunità Art. 61 Montana l’organizzazione e la gestione di funzioni e ser- Nomina e revoca del Consiglio di amministrazione vizi di propria competenza quando la dimensione comu- nale non consenta di realizzare una gestione ottimale ed 1. Il Consiglio di amministrazione ed il Presidente efficiente. dell’istituzione sono nominati dal Consiglio Comunale tra coloro che abbiano i requisiti per l’elezione a consi- Art. 58 gliere comunale e comprovate esperienze di amministra- Gestione in economia zione tenendo eventualmente conto anche dei soggetti interessati, dei loro programmi e degli obbiettivi da essi 1. L’organizzazione e l’esercizio di servizi in econo- proposti. mia, sono di norma, disciplinati da appositi regolamenti. 2. Il regolamento disciplina il numero, gli eventuali Art. 59 ulteriori requisiti specifici richiesti ai componenti, la Azienda speciale durata in carica, la posizione giuridica e lo status dei componenti il Consiglio di amministrazione, nonché le 1. Il Consiglio Comunale nel rispetto delle norme modalità di funzionamento dell’organo. legislative e statutarie, delibera gli atti costitutivi di aziende speciali per la gestione dei servizi produttivi e di 3. Il Consiglio provvede all’adozione di tutti gli atti sviluppo economico e civile. di gestione a carattere generale previsti dal regolamento.

2. L’ordinamento ed il funzionamento delle aziende 4. Il Presidente e i singoli amministratori possono speciali sono disciplinate dall’apposito Statuto e dai pro- essere revocati, su proposta motivata del Sindaco, o di pri regolamenti interni approvati, questi ultimi, dal 1/5 dei consiglieri assegnati, dal Consiglio comunale che Consiglio di amministrazione delle aziende stesse. provvede contestualmente alla loro sostituzione. Ministero dell'Interno - http://statuti.interno.it

Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 23 del 8.6.2005 15 Art. 62 2. A questo fine il Consiglio Comunale approva, a Il Presidente maggioranza assoluta dei componenti, una convenzione ai sensi del precedente articolo, unitamente allo Statuto 1. Il Presidente rappresenta e presiede il Consiglio di del Consorzio. amministrazione, vigila sull’esecuzione degli atti del Consiglio e adotta in caso di necessità e urgenza provve- 3. La convenzione deve prevedere l’obbligo, a carico dimenti di sua competenza da sottoporre a ratifica nella del Consorzio, della trasmissione al Comune degli atti prima seduta del consiglio di amministrazione. fondamentali del Consorzio stesso.

Art. 63 4. Il Sindaco o un suo delegato fa parte dell’assem- Il Direttore blea del Consorzio con responsabilità pari alla quota di partecipazione fissata dalla convenzione e dallo statuto 1. Il Direttore dell’istituzione è nominato dalla del Consorzio. Giunta con le modalità previste dal regolamento. Art. 67 2. Dirige tutta l’attività dell’istituzione, è il responsa- Unione dei Comuni bile del personale, garantisce la funzionalità dei servizi, adotta i provvedimenti necessari ad assicurare l’attua- 1. Il Comune può costituire una unione con altri zione degli indirizzi e delle decisioni degli organi delle Comuni con termini per l’esercizio di una pluralità di istituzioni. funzioni o di servizi.

Art. 64 2. L’atto costitutivo ed il regolamento dell’unione Gestione associata dei servizi e delle funzioni sono approvati con unica deliberazione consiliare, a maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati. 1. Il Comune sviluppa rapporti con gli altri Comuni, la Provincia, la Comunità Montana e la Regione Toscana 3. Il Consiglio, la Giunta ed il Presidente dell’unione per promuovere e ricercare le forme associative più sono eletti secondo le norme di legge relative ai Comuni appropriate tra quelle previste dalla legge in relazione con popolazione pari a quella complessiva dell’unione. alle attività, ai servizi, alle funzioni da svolgere ed agli obiettivi da raggiungere. 4. Il regolamento dell’unione contiene l’indicazione degli organi e dei servizi da unificare, nonché le norme Capo II relative alle finanze dell’unione ed ai rapporti finanziari Forme associative e di cooperazione con i Comuni. Accordi di programma Art. 68 Art. 65 Accordi di programma Convenzioni 1. Per la definizione e l’attuazione di opere, di inter- 1. Il Consiglio comunale, su proposta della Giunta, venti o di programmi di intervento che richiedono, per la delibera apposite convenzioni da stipularsi con altri loro completa realizzazione, l’azione integrata e coordina- Comuni, con la Provincia, o con Associazioni cittadine e ta del Comune e di altri soggetti pubblici, il Sindaco, in con altri Enti. relazione alla competenza primaria o prevalente del Comune sull’opera o sugli interventi o sui programmi di 2. Le convenzioni devono stabilire i fini, la durata, le intervento, promuove la stipula di un accordo di program- forme di consultazione degli enti contraenti, i loro rap- ma per assicurare il coordinamento delle azioni e per deter- porti finanziari ed i reciproci obblighi e garanzie. minare i tempi, le modalità, il finanziamento ed ogni altro connesso adempimento ai sensi dell’art. 34 TUEL. Art. 66 Consorzi 2. L’accordo può prevedere altresì procedimenti di arbitrato nonché interventi surrogatori di eventuali ina- 1. Il Comune può partecipare alla costituzione di dempienze dei soggetti partecipanti. Consorzi con altri Comuni e Province per la gestione associata di uno o più servizi secondo le norme previste 3. A tale fine il Sindaco convoca una conferenza tra i dall’art. 114 TUEL. rappresentanti di tutte le amministrazioni interessate. Ministero dell'Interno - http://statuti.interno.it

16 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 23 del 8.6.2005 4. L’accordo, consistente nel consenso unanime delle Art. 71 amministrazioni interessate, è approvato con atto forma- Struttura le del Sindaco. 1. L’organizzazione strumentale, diretta a conseguire 5. Qualora l’accordo sia adottato con decreto del i fini istituzionali dell’ente secondo le norme del regola- Presidente della Regione e comporti variazioni degli mento, è articolata in aree, uffici e servizi, collegati fun- strumenti urbanistici, la adesione del Sindaco allo stesso zionalmente al fine di conseguire gli obiettivi assegnati deve essere ratificata dal Consiglio Comunale entro tren- con efficacia di intervento nell’ambito di una materia e ta giorni a pena di decadenza. più materie appartenenti ad una categoria omogenea.

TITOLO V Art. 72 ORGANI DI GESTIONE E ORDINAMENTO Personale DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI 1. Il Comune promuove e realizza il miglioramento Art. 69 delle prestazioni del personale attraverso l’ammoderna- Regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi mento delle strutture, la formazione, la qualificazione professionale e la responsabilizzazione dei dipendenti. 1.Il regolamento comunale sull’ordinamento degli uffici e dei servizi disciplina la dotazione organica, le 2. Spetta comunque al dipendente l’obbligo di essere modalità di assunzione agli impieghi, i requisiti di acces- sempre in grado di svolgere le funzioni per le quali è so e le modalità concorsuali nel rispetto dei principi fis- stato assunto attraverso un normale e doveroso aggior- namento personale ed una assidua applicazione al pro- sati nei commi 1 e 2 dell’art. 35 del D.Lgs 30 marzo prio ufficio. 2001 n. 165.

3. La disciplina del personale è riservata agli atti nor- 2. La Giunta Comunale approva il regolamento di cui mativi dell’ente che danno esecuzione alle leggi e norme al precedente comma nel rispetto dei criteri generali sta- dello statuto. biliti negli articoli seguenti. Art. 73 Art. 70 Pari opportunità Principi strutturali e organizzativi 1. Il Comune assume il criterio della rappresentan- 1. Il Comune informa la propria azione ai criteri di za di sesso ed il principio delle pari opportunità tra efficacia, efficienza ed economicità dell’azione ammi- uomo e donna nella composizione e nella individuazio- nistrativa secondo principi di professionalità e respon- ne delle commissioni, degli organi e del proprio asset- sabilità. to organizzativo.

2. L’amministrazione del Comune si attua mediante 2. Il Comune nell’organizzazione del lavoro, nella una attività per obiettivi e deve essere informata ai determinazione delle modalità di funzionamento degli seguenti principi: uffici e dei servizi, nelle deliberazioni in tema di perso- a) organizzazione del lavoro non più per singoli atti, nale, nel conferimento degli incarichi di direzione si bensì per progetti, obiettivi e programmi; astiene da atti attività che provochino effetti diversi, a b) analisi e individuazione della produttività dei cari- seconda del genere, nei confronti dei dipendenti con pre- chi di lavoro e del grado di efficacia della attività svolta giudizio nella formazione, nell’avanzamento professio- da ciascun elemento dell’apparato; nale di carriera, nel trattamento economico e retributivo. c) individuazione di responsabilità strettamente col- Le eventuali infrazioni rilevate in materia debbono esse- legata all’ambito di autonomia decisionale dei soggetti; re contestate al Sindaco, il quale ne verifica la fondatez- d) superamento della separazione rigida delle com- za con apposito atto motivato. petenze nella divisione del lavoro e massima flessibilità delle strutture e del personale, consistente in spostamen- Art. 74 ti, aggregazioni, disaggregazioni dei posti rispetto all’or- Principi e criteri fondamentali di gestione ganigramma esistente a seconda delle nuove necessità. Il regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi 1. L’attività gestionale dell’ente, nel rispetto del prin- individua forme nuove e modalità di organizzazione e di cipio della distinzione tra funzione di direzione politica, gestione della struttura interna nel rispetto di quanto sta- funzione di direzione amministrativa è affidata al bilito dallo statuto. sSegretario Comunale ed ai responsabili di area, che la Ministero dell'Interno - http://statuti.interno.it

Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 23 del 8.6.2005 17 esercitano secondo la rispettiva competenza come deter- Art. 76 minata dalla legge, dal presente statuto e dal regolamen- Attribuzioni consultive del Segretario Comunale to sull’ordinamento degli uffici e dei servizi. 1. Il Segretario Comunale partecipa, se richiesto, a 2. Qualora a seguito della stipulazione di convenzio- commissioni di studio e di lavoro interne all’ente e, con ne con altri Comuni, la cui popolazione assommate a autorizzazione della Giunta, a quelle esterne. quella del Comune di Piancastagnaio raggiungano 15.000 abitanti, venga nominato il direttore generale, 2. Se richiesto, formula pareri ed esprime valutazio- egli soprintende alla gestione dell’ente e con provvedi- ni di ordine tecnico e giuridico al Consiglio, alla Giunta, mento del sindaco sono disciplinate i rapporti con il al Sindaco, agli Assessori ed ai singoli Consiglieri con Segretario Comunale. assegnazioni del giusto tempo per le questioni non cono- sciute o particolarmente controverse. 3. Le funzioni di direttore generale al Segretario Comunale sono conferite dal Sindaco. Art. 77 Attribuzioni di legalità e garanzia del Art. 75 Segretario Comunale Il Segretario Comunale 1. Il Segretario partecipa alla seduta degli organi col- 1. Al Segretario Comunale, nel rispetto delle diretti- legiali delle commissioni e degli altri organismi e ne ve impartitegli dal sindaco dal quale dipende funzional- cura la verbalizzazione. mente, in osservanza delle legge che ne disciplina lo stato giuridico, ruolo e funzioni, è affidata la direzione 2. Presiede l’ufficio comunale per le elezioni in occa- complessiva della struttura burocratica onde garantire la sione delle consultazioni popolari e dei referendum. realizzazione degli obiettivi del Comune. Riceve l’atto di dimissione del sindaco, le proposte di revoca e la mozione di sfiducia. 2. Ad esso, con provvedimento del sindaco, sono affidate le funzioni di direttore generale, oltre che la 3. Attesta, su richiesta del Messo Comunale, l’even- responsabilità diretta di uno o più servizi quando se ne tuale pubblicazione all’albo pretorio e l’esecutività di presenti l’opportunità in relazione al tipo di professiona- provvedimenti ed atti dell’ente. lità rivestita dai funzionari apicali od al limitato numero di posti in dotazione organica di tali posizioni apicali. Art. 78 Per effetto dei numerosi compiti affidatigli, il segretario Il Vicesegretario comunale ha potestà di delega delle proprie funzioni a istruttori direttivi. 1. E’ istituita la figura del Vicesegretario Comunale.

3. Egli sovrintende allo svolgimento delle funzioni 2. L’incarico di vicesegretario comunale è affidata ad dei responsabili di area e ne coordina l’attività, sosti- un responsabile di area in possesso dei requisiti previsti tuendosi ad essi in caso di inadempienza, inerzia, svia- dalla legge. Egli, ferma restando la responsabilità dell’u- mento dagli indirizzi e direttive degli organi di governo nità organizzativa, svolge compiti sussidiari, strumentali, che possano pregiudicare il raggiungimento dei risultati complementari e di ausilio del Segretario Ccomunale e lo e comunque in ogni caso in cui si verifichi un vuoto nella sostituisce nei casi di vacanza, assenza o impedimento. gestione delle funzioni dell’area, salvo che il sindaco, anche su richiesta delle stesso segretario, non disponga 3. L’incarico di vicesegretario comunale è conferito o diversamente. revocato dal sindaco con apposito provvedimento, senti- to il Segretario Comunale. 4. Svolge altresì nei confronti degli uffici e degli organi di governo funzioni consultive, di legalità e Art. 79 garanzia così come previsto dalla legge. I responsabili di area

5. Esercita l’attività di sua competenza con potestà di 1. I responsabili di area sono nominati dal sindaco iniziativa ed autonomia di scelta degli strumenti operati- nel rispetto delle norme di legge e del contratto colletti- vi con responsabilità di risultato. vo nazionale di lavoro.

6. I risultati sono sottoposti a verifica del sindaco e 2. E’ il responsabile di area, per i servizi appartenen- degli altri organi di governo del comune. ti all’area stessa, responsabile tecnico dei servizi stessi, Ministero dell'Interno - http://statuti.interno.it

18 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 23 del 8.6.2005 ai sensi dell’49 del D.Lgs. 267/2000 ed esprime il pare- atto costituente manifestazione di giudizio e di cono- re ivi previsto. scenza; i) gli atti ad essi attribuiti dallo statuto e dai regola- Art. 80 menti o, in base a questi, delegati dal Sindaco. Attribuzioni gestionali 3. Le competenze dei responsabili di area non posso- 1. Oltre alle funzioni di cui all’ 97 del D.Lgs. no essere delegate ad altri dipendenti, salvo che non lo 267/2000, il segretario comunale esercita, se conferitegli consentano apposite norme di legge. dal sindaco con le funzioni di direttore generale, i seguenti compiti e poteri: 4. Sono estese, in quanto applicabili, al segretario a) predisposizione di programmi di attuazione, rela- comunale ed ai responsabili di area le competenze e le zioni, progettazioni di carattere organizzativo, sulla base prerogative previste nel titolo II, capo II, del D.Lgs. 30 delle direttive ricevute dagli organi di governo; marzo 2001, n. 165, sempreché compatibili con lo stato b) organizzazione e gestione del personale e gestione giuridico dei predetti funzionari, nel rispetto delle diretti- dei rapporti sindacali e di lavoro nonché delle risorse ve del sindaco e degli altri organi di governo del comune. finanziarie e strumentali messe a disposizione dagli organi di governo per la realizzazione degli obbiettivi e Art. 81 dei programmi da essi fissati; Forma degli atti c) direzione, coordinamento e controllo dell’attività dei responsabili di area, anche con potere sostitutivo in 1. Gli atti del segretario comunale e dei responsabili caso di inerzia; di area non diversamente disciplinati dalla legge, assu- d) adozione e sottoscrizione di tutti gli atti ed i prov- mono le denominazione di “determinazione” e sono vedimenti, anche a rilevanza esterna, per i quali gli sia regolati secondo le disposizioni del regolamento sull’or- stata attribuita competenza; dinamento degli uffici e dei servizi per quanto non pre- e) ogni altra funzione attribuitagli dallo statuto o dai visto dal presente statuto. regolamenti, o conferitagli dal Sindaco. 2. Le determinazioni hanno esecuzione dal giorno 2. Spetta ai responsabili di area: stesso dell’adozione o, nel caso in cui comportino spesa, a) la presidenza delle commissioni di gara e la dalla data di apposizione del visto di regolarità contabi- responsabilità delle procedure d’appalto con i criteri e le le attestante la copertura finanziaria. modalità previste dal regolamento dei contratti; b) la presidenza o la partecipazione in qualità di com- 3. A tal fine sono trasmessi all’ufficio competente e ponente nelle commissioni di concorso per l’assunzione da questo restituiti, previa registrazione dell’impegno di personale da assegnare al settore di competenza; contabile, entro cinque giorni. c) la stipulazione dei contratti rogati dal Segretario Comunale; 4. Entro i successivi tre giorni sono pubblicati all’al- d) gli atti di gestione finanziaria, ivi compresa l’as- bo pretorio per quindici giorni consecutivi e depositati in sunzione di impegni di spesa; copia presso la segreteria comunale. e) gli atti di amministrazione e di gestione del perso- nale assegnato all’area; Art. 82 f) i provvedimenti di autorizzazione, concessione o Incarichi dirigenziali e di alta specializzazione analoghi, il cui rilascio presupponga accertamenti e valutazioni, anche di natura discrezionale, nel rispetto di 1. La Giunta Comunale, nelle forme con i limiti e le criteri predeterminati dalla legge, dai regolamenti, da atti modalità previste dalla legge, e dal regolamento sull’or- generali di indirizzo, ivi comprese le autorizzazioni e le dinamento degli uffici e dei servizi, può deliberare al di concessioni edilizie; fuori della dotazione organica l’assunzione con contrat- g) tutti i provvedimenti di sospensione dei lavori, to a tempo determinato di personale dirigenziale, di alta abbattimento e riduzione in pristino di competenza specializzazione o funzionari dell’area direttiva nel caso comunale, nonché i poteri di vigilanza edilizia e di irro- in cui tra i dipendenti dell’ente non siano presenti analo- gazione delle sanzioni amministrative previsti dalla ghe professionalità. vigente legislazione statale e regionale in materia di pre- venzione e repressione dell’abusivismo edilizio e pae- 2. La Giunta Comunale nel caso di vacanza del posto saggistico - ambientale; o per altri gravi motivi può assegnare l’incarico, nelle h) le attestazioni, certificazioni, comunicazioni, diffi- forme e con le modalità previste dal regolamento, a per- de, verbali, autenticazioni, legalizzazioni ed ogni altro sonale assunto con contratti a tempo determinato o con Ministero dell'Interno - http://statuti.interno.it

Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 23 del 8.6.2005 19 contratto di lavoro autonomo, ai sensi dell’art. 110 del 1. Gli amministratori e i dipendenti comunali sono D.Lgs. n. 267/2000. tenuti a risarcire al Comune i danni derivanti da viola- zioni di obblighi di servizio. 3. I contratti a tempo determinato non possono esse- re trasformati a tempo indeterminato, salvo che non lo 2. Gli amministratori e i dipendenti predetti, per la consentano apposite norme di legge. responsabilità di cui al precedente comma, sono sottopo- sti alla giurisdizione della Corte dei Conti, nei modi e nei Art. 83 limiti previsti dalle leggi in materia, ciascuno per quan- Collaborazioni esterne to di sua competenza.

1. Il regolamento può prevedere collaborazioni ester- 3. Il Sindaco, il Segretario Comunale, il responsabile ne, ad alto contenuto di professionalità, con rapporto di del servizio che vengano a conoscenza, direttamente o in lavoro autonomo per obiettivi determinati e con conven- zione a termine. seguito a rapporto cui sono tenuti gli organi inferiori, di fatti che diano luogo a responsabilità ai sensi del comma 2. Le norme regolamentari per il conferimento degli 1, devono farne denuncia al Procuratore Generale della incarichi di collaborazione a soggetti estranei all’ammini- Corte dei Conti, indicando tutti gli elementi raccolti per strazione devono stabilirne la durata, che non potrà essere l’accertamento della responsabilità e la determinazione superiore alla durata del programma, ed i criteri per la dei danni. determinazione del relativo trattamento economico. 4. Se il fatto dannoso sia imputabile al Segretario Art. 84 Comunale o ad un responsabile di servizio la denuncia è Conferenza dei responsabili fatta a cura del Sindaco.

1. Viene istituita la conferenza permanente dei Art. 87 responsabili di area, presieduta dal Segretario Responsabilità verso i terzi Comunale. 1. Gli amministratori ed i dipendenti comunali che, 2. Essa ha il compito di favorire l’organizzazione del nell’esercizio delle funzioni loro conferite dalle leggi e lavoro per progetti e programmi e quello di migliorare dai regolamenti, cagionino ad altri un danno ingiusto l’esercizio delle funzioni dei responsabili delle unità sono personalmente obbligati a risarcirlo. organizzative. 2. Ove il Comune abbia corrisposto al terzo l’am- 3. Nel rispetto delle competenze previste dalla nor- montare del danno cagionato all’amministratore o dal mativa vigente per gli organi elettivi, per il segretario dipendente si rivale agendo contro questi ultimi a norma comunale e per gli organi burocratici, la conferenza dei del precedente articolo. responsabili ha funzioni propositive, di indirizzo, con- sultive, organizzative, istruttorie ed attuative. 3. E’ danno ingiusto, agli effetti del comma 1, quello derivante da ogni violazione dei diritti dei terzi che l’am- 4. Il funzionamento e le modalità di esercizio delle ministratore o il dipendente abbia commesso per dolo o funzioni sono disciplinate dal regolamento sull’ordina- per colpa grave; restano salve le responsabilità più gravi mento degli uffici e dei servizi. previste dalle leggi vigenti. Art. 85 Incompatibilità 4. La responsabilità personale dell’amministratore o del dipendente sussiste tanto se la violazione del diritto 1. Il dipendente non può esercitare alcun commercio, del terzo sia cagionata dal compimento di atti o di ope- industria o professione né assumere impieghi alle dipen- razioni, quanto se la detta violazione consista nella omis- denze di privati o di enti pubblici, salvo quanto previsto sione o nel ritardo ingiustificato di operazioni al cui per legge. compimento l’amministratore o il dipendente siano obbligati per legge o per regolamento. TITOLO VI RESPONSABILITA’ 5. Qualora la violazione del diritto sia derivata da atti od operazioni di organi collegiali del Comune, sono Art. 86 responsabili, in solido, il Presidente e i Membri del Responsabilità verso il Comune Collegio che hanno partecipato all’atto od operazione. Ministero dell'Interno - http://statuti.interno.it

20 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 23 del 8.6.2005 La responsabilità è esclusa per coloro che hanno fatto c) tasse e diritti per servizi pubblici; constatare nel verbale il proprio dissenso con il voto con- d) trasferimenti erariali; trario. e) trasferimenti regionali; f) altre entrate proprie anche di natura patrimoniale; Art. 88 g) risorse per investimenti; Responsabilità dei contabili h) altre entrate.

1. Il tesoriere ed ogni altro contabile che abbia 2. I trasferimenti erariali devono garantire i servizi maneggio di denaro del Comune o sia incaricato della pubblici comunali indispensabili; le entrate fiscali finan- gestione dei beni comunali, nonché chiunque si ingeri- ziano i servizi pubblici ritenuti necessari per lo sviluppo sca, senza legale autorizzazione, nel maneggio del dena- della comunità ed integrano la contribuzione erariale per ro del Comune, deve rendere il conto della gestione ed è soggetto alla giurisdizione della Corte dei Conti secondo l’erogazione dei servizi pubblici indispensabili. le norme e le procedure previste dalle leggi vigenti. 3. Nell’ambito delle facoltà concesse dalla legge il Art. 89 Comune istituisce, con deliberazione consiliare, impo- Prescrizione dell’azione di responsabilità ste, tasse e tariffe, adeguando queste ultime con oppor- tune differenziazioni e, per quanto possibile, al costo dei 1. La legge stabilisce il tempo di prescrizione dell’a- relativi servizi. zione di responsabilità, nonché le sue caratteristiche di personalità e di inestensibilità agli eredi. Art. 93 Amministrazione dei beni comunali Art. 90 Pareri sulle proposte ed attuazione delle deliberazioni 1. Il Sindaco cura la tenuta di un esatto inventario dei beni demaniali e patrimoniali del Comune, esso viene 1. Il responsabile del servizio interessato e il respon- rivisto, di regola, ogni dieci anni. Dell’esattezza dell’in- sabile di ragioneria rispondono in via amministrativa e ventario, delle successive aggiunte e modificazioni, e contabile dei pareri sulle proposte di deliberazione della conservazione dei titoli, atti, carte e scritture relati- espressi ai sensi degli artt. 11 e 36 del presente statuto. vi al patrimonio sono personalmente responsabili il 2. Il Segretario, unitamente al funzionario preposto, è Segretario ed il responsabile di ragioneria. responsabile degli atti e delle procedure attuative delle deliberazioni del Consiglio e della Giunta. 2. I beni patrimoniali comunali devono, di regola, essere dati in affitto; i beni demaniali possono essere TITOLO VII concessi in uso con canoni la cui tariffa è determinata dal FINANZA E CONTABILITA’ Consiglio Comunale.

Art. 91 3. Le somme provenienti dall’alienazione di beni, da Ordinamento lasciti, donazioni, riscossioni di crediti debbono essere impiegate nel rispetto delle disposizioni di legge. 1. L’ordinamento della finanza del Comune è riser- vato alla legge. Art. 94 Contabilità comunale: il Bilancio 2. Nell’ambito della finanza pubblica il Comune è titolare di autonomia finanziaria fondata su certezza di 1. L’ordinamento contabile del Comune e’ riservato risorse proprie e trasferite. alla legge dello Stato. 3. Il Comune è, altresì titolare di potestà impositiva autonoma nel campo delle imposte, delle tasse e delle 2. La gestione finanziaria del Comune si svolge in tariffe, ed ha un proprio demanio e patrimonio. base al bilancio annuale di previsione redatto in termini di competenza e di cassa, deliberato dal Consiglio Art. 92 Comunale di norma entro il 31 ottobre, per l’anno suc- Attività finanziaria del Comune cessivo, osservando i principi della universalità, dell’in- tegrità e del pareggio economico e finanziario. 1. La finanza del Comune è costituita: a) imposte proprie; 3. Il bilancio e gli allegati prescritti dalla legge devo- b) addizionali e compartecipazioni ad imposte eraria- no essere redatti in modo da consentirne la lettura per li e regionali; programmi, servizi ed interventi. Ministero dell'Interno - http://statuti.interno.it

Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 23 del 8.6.2005 21 4. Gli impegni di spesa non possono essere assunti ruolo dei revisori ufficiali dei conti o negli albi dei dot- senza attestazione della relativa copertura finanziaria da tori commercialisti o dei ragionieri. parte del responsabile del servizio finanziario. 2. Il revisore dura in carica tre anni ed è rieleggibile Art. 95 per una sola volta; è revocabile per inadempienza e Contabilità comunale: il conto consuntivo quando ricorrano gravi motivi che influiscono negativa- mente sull’espletamento del suo mandato. 1. I fatti gestionali sono rilevati mediante contabilità economica dimostrati nel rendiconto comprendente il 3. Il revisore collabora con il Consiglio comunale conto del bilancio e il conto del patrimonio. nella sua funzione di controllo e di indirizzo, esercita la vigilanza sulla regolarità contabile e finanziaria della 2. Il conto consuntivo è deliberato dal Consiglio gestione dell’Ente ed attesta la corrispondenza del rendi- comunale entro il 30 giugno dell’anno successivo. conto alle risultanze della gestione, redigendo apposita relazione, che accompagna la proposta di deliberazione 3. La Giunta comunale allega al conto consuntivo consiliare del conto consuntivo. una relazione illustrativa con cui esprime le valutazioni di efficacia dell’azione condotta sulla base dei risultati 4. Per l’esercizio delle sue funzioni il revisore ha conseguiti in rapporto ai programmi ed ai costi sostenu- diritto di accesso agli atti e documenti dell’Ente. ti, nonché la relazione del revisore di cui all’art. 97 del presente statuto. 5. Nella relazione di cui al comma 3 il revisore espri- me rilievi e proposte tendenti a conseguire una migliore Art. 96 efficienza, produttività ed economicità della gestione. Attività contrattuale 6. Il Consiglio comunale può affidare al revisore il 1. Agli appalti di lavori, alle forniture di beni e servi- compito di seguire periodiche verifiche di cassa. zi alle vendite, agli acquisti a titolo oneroso, alle permu- te, alle locazioni, il Comune, per il perseguimento dei 7. Il revisore risponde della verità delle sue attesta- suoi fini istituzionali, provvede mediante contratti. zioni. Ove riscontri gravi irregolarità nella gestione del- l’ente ne riferisce immediatamente al Consiglio. 2. La stipulazione dei contratti deve essere preceduta da apposita determinazione adottata dal responsabile del Art. 98 servizio interessato. Tesoreria

3. La determinazione deve indicare: 1. Il Comune ha un servizio di tesoreria che com- a) il fine che con il contratto si vuole perseguire; prende: b) l’oggetto del contratto, la sua forma e le clausole a) la riscossione di tutte le entrate, di pertinenza ritenute essenziali; comunale, versate dai debitori in base ad ordini di incas- c) le modalità di scelta del contraente ammesso dalle so e liste di carico e dal concessionario del servizio di disposizioni vigenti in materia di contratti dello Stato e riscossione dei tributi; le ragioni che ne sono alla base. b) il pagamento delle spese ordinate mediante man- dati di pagamento nei limiti degli stanziamenti di bilan- 4. In rappresentanza del Comune nella stipulazione cio e dei fondi di cassa disponibili; dei contratti interviene il Segretario comunale, o il c) il pagamento, anche in mancanza dei relativi man- Sindaco nel caso in cui il Segretario Comunale sia uffi- dati, delle rate di ammortamento dei mutui, dei contri- ciale rogante. buti previdenziali ai sensi di legge.

5. Il Segretario Comunale roga, nell’esclusivo inte- 2. I rapporti del Comune con il tesoriere sono regola- resse del Comune, i contratti di cui al comma 1. ti dalla legge e dal regolamento di contabilità nonché dalla convenzione. Art. 97 Revisione economico-finanziaria Art. 99 Controllo economico della gestione 1. Il Consiglio comunale affida la revisione econo- mico-finanziaria ad un revisore eletto a maggioranza 1. I responsabili degli uffici e dei revisori eseguono assoluta dei suoi membri e scelto tra esperti iscritti nel trimestralmente operazioni di controllo economico- Ministero dell'Interno - http://statuti.interno.it

22 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 23 del 8.6.2005 finanziario per verificare la rispondenza della gestione Art.102 dei fondi stanziati nei capitoli di bilancio relativi agli Rapporti con la comunità montana uffici e servizi cui sono preposti. 1. Il Consiglio Comunale, con deliberazione assunta 2. Delle operazioni eseguite e delle risultanze i pre- a maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati, può detti responsabili fanno constare in un verbale che, insie- delegare alla Comunità montana l’esercizio di funzioni me con le proprie osservazioni e rilievi, rimettono all’as- del Comune. sessore del ramo; questi ne riferisce alla Giunta. 2. Il Comune, nel caso di delega, si riserva poteri di 3. La Giunta in base ai verbali e alle osservazioni di indirizzo e di controllo. cui al comma precedente, redige semestralmente per il Consiglio la situazione generale aggiornata sulla esattez- Art. 103 za della situazione di tesoreria, dei conti e del bilancio, Pareri obbligatori segnalando qualsiasi anomalia riguardante i conti e la gestione e proponendo i relativi rimedi. 1. Il Comune è tenuto a chiedere i pareri prescritti da qualsiasi norma avente forza di legge ai fini della pro- 4. Qualora i dati del controllo facciano prevedere un grammazione, progettazione ed esecuzione di opere pub- disavanzo di amministrazione della gestione di compe- bliche. tenza ovvero della gestione dei residui, il Consiglio comunale adotta, nei modi e termini di legge apposita 2. Decorso infruttuosamente il termine di novanta deliberazione con la quale siano previste le misure giorni, o il termine minore prescritto dalla legge, il necessarie a ripristinare il pareggio. Comune può prescindere dal parere nel rispetto della procedura prevista dall’art. 16 della legge 07.08.1991, TITOLO VIII n. 241. RAPPORTI CON ALTRI ENTI TITOLO IX Art. 100 DISPOSIZIONI FINALI E TRANSITORIE Partecipazione alla programmazione Art. 104 1. Il Comune partecipa alla programmazione econo- Efficacia dello Statuto mica, territoriale e ambientale della Regione: formula ai fini della programmazione predetta, proposte che saran- 1. Le disposizioni del presente statuto sono immedia- no raccolte e coordinate dalla Provincia. tamente prevalenti su ogni altra diversa disposizione normativa e sono immediatamente applicabili. 2. Il Comune nello svolgimento dell’attività pro- grammatoria di sua competenza si attiene agli indirizzi generali di assetto del territorio e alle procedure dettati Art. 105 dalla legge regionale. Modificazione e abrogazione dello statuto

3. La compatibilità degli strumenti di programmazio- 1. Le modificazioni soppressive, aggiuntive e sosti- ne territoriale predisposti dal Comune con le previsioni tutive e l’abrogazione totale o parziale dello Statuto, del piano territoriale di coordinamento è accertata dalla sono deliberate dal Consiglio comunale con la procedu- Provincia. ra di cui all’art. 6, comma 4, del D.Lgs. 267/2000.

Art. 101 2. La proposta di deliberazione di abrogazione totale Iniziativa per il mutamento delle dello Statuto deve essere accompagnata dalla proposta di circoscrizioni provinciali deliberazione di un nuovo statuto in sostituzione di quel- lo precedente. 1. Il Comune esercita l’iniziativa per il mutamento delle circoscrizioni provinciali di cui all’art. 133 della 3. L’approvazione della deliberazione di abrogazione Costituzione, osservando le norme emanate a tal fine totale dello statuto comporta l’approvazione del nuovo. dalla Regione. 4. Nessuna iniziativa per la revisione o l’abrogazio- 2. L’iniziativa deve essere assunta con deliberazione ne, totale o parziale, dello statuto può essere presa, se approvata a maggioranza assoluta dei Consiglieri asse- non sia trascorso almeno un anno dall’entrata in vigore gnati. dello statuto. Ministero dell'Interno - http://statuti.interno.it

Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 23 del 8.6.2005 23 5. Una iniziativa di revisione o di abrogazione, scibilità: essi devono essere accessibili a chiunque inten- respinta dal Consiglio comunale, non può essere rinno- da consultarli. vata nel corso della durata in carica del Consiglio stesso. Art. 107 Art. 106 Adeguamento delle fonti normative comunali Regolamenti a leggi sopravvenute

1. Il Comune può emanare regolamenti: 1. Gli adeguamenti dello Statuto e dei regolamenti a) nelle materie ad esso demandate dalla legge o debbono essere apportati, nel rispetto dei principi del- dallo Statuto; l’ordinamento comunale contenuti nella Costituzione, b) in tutte le materie di competenza comunale. nel D.Lgs. 267/2000 ed in altre leggi e nello Statuto stes- so, entro i 120 giorni successivi all’entrata in vigore 2. Nelle materie di competenza riservata dalla legge delle nuove disposizioni od entro termini diversi stabili- generale sugli enti locali, la potestà regolamentare viene ti dalle stesse. esercitata nel rispetto delle suddette norme generali e delle disposizioni statutarie. Art. 108 Norme transitorie e finali 3. Nelle altre materie i regolamenti comunali sono adottati nel rispetto delle leggi statali e regionali, tenen- 1. Il presente Statuto entra in vigore dopo aver ottem- do conto delle altre disposizioni regolamentari emanate perato agli adempimenti di legge. Da tale momento dai soggetti aventi una concorrente competenza nelle cessa l’applicazione delle norme transitorie. materie stesse. 2. Il Consiglio o la Giunta approvano entro un anno i 4. L’iniziativa dei regolamenti spetta alla Giunta, a regolamenti previsti dallo Statuto. Fino all’adozione dei ciascun consigliere ed ai cittadini, ai sensi di quanto dis- suddetti regolamenti, restano in vigore le norme adotta- posto dal presente Statuto. te dal Comune secondo la precedente legislazione che risultano compatibili con la legge e lo Statuto. 5. Nella formazione dei regolamenti possono essere consultati i soggetti interessati. 3. Decorso un anno dall’entrata in vigore del presen- te Statuto, la Giunta presenta al Consiglio una relazione 6. I regolamenti entrano in vigore decorsi quindici sulla sua attuazione e applicazione unitamente ad even- giorni dalla data di pubblicazione all’albo pretorio da tuali conseguenti proposte di modificazione e integra- effettuare dopo che la deliberazione è divenuta esecuti- zione. va. I regolamenti dichiarati urgenti dal Consiglio Comunale entrano in vigore il giorno successivo alla 4. L’efficacia della norma di cui al comma 3. dell’art. pubblicazione di cui al comma precedente. 28 è rinviata alla legislatura successiva a quella di appro- vazione del presente Statuto. 7. I regolamenti devono essere comunque sottoposti a forme di pubblicità che ne consentano l’effettiva cono-