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Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di San Comune di Comune di Comune di Comune di Cetona Chianciano Terme Chiusi Montepulciano Casciano Bagni Sarteano Sinalunga Torrita di Siena Trequanda
PIANO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE
VOLUME 1
RELAZIONE GENERALE
REVISIONE 2014
AREA TECNICA : Servizi Tecnici Associati – Centro Intercomunale di Protezione Civile – CENTRO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE – Unione dei Comuni Valdichiana Senese –
Indice 1 ELENCO ELABORATI DEL PIANO...... 2 2 INTRODUZIONE...... 3 3 INQUADRAMENTO GENERALE DEL TERRITORIO ...... 5 3.1 Suddivisione amministrativa ...... 5 3.2 Estensione territoriale – popolazione residente...... 8 3.3 Inquadramento Geologico ...... 9 3.4 Inquadramento Geomorfologico...... 11 3.5 Reticolo idrografico...... 12 3.6 Uso del Suolo...... 14 3.7 Reti di monitoraggio C.O.I...... 14 3.8 Reti di comunicazione viaria e ferroviaria...... 15 4 DEFINIZIONE DELLE PERICOLOSITÀ E DEI RISCHI PRESENTI SUL TERRITORIO ...... 17 4.1 Concetti generali: il rischio e la pericolosità ...... 17 4.2 Rischio sismico...... 18 4.2.1 Descrizione del rischio ...... 18 4.2.2 Storia sismica ed effetti dei Maggiori Terremoti Registrati nell’Area ...... 18 4.2.3 Pericolosità sismica...... 23 4.2.4 Valutazione del Rischio Sismico dell’Area ...... 24 4.3 Rischio geologico ed idraulico...... 26 4.3.1 Descrizione del rischio ...... 26 4.3.2 Pericolosità geologica ...... 26 4.3.3 Pericolosità idraulica ...... 27 4.3.4 Elementi esposti...... 27 4.3.5 Danno potenziale ...... 28 4.3.6 Rischio idrogeologico ed idraulico ...... 30 4.4 Rischio incendio boschivo ...... 31 4.5 Rischio di incidente industriale rilevante...... 33 4.6 Rischio neve e gelo ...... 35 4.6.1 Pericolosità...... 35 5 LE RISORSE...... 36 5.1 Squadre operai forestali...... 36 5.2 Personale dei comuni...... 36 5.3 Mezzi operativi ...... 36 5.4 Strutture ricettive...... 37 6 EDIFICI STRATEGICI...... 38
1 Piano Intercomunale di Protezione Civile
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1 ELENCO ELABORATI DEL PIANO
Il presente Piano Intercomunale di Protezione Civile, redatto in seguito all’aggiornamento ed integrazione del Piano di Protezione Civile redatto dall’estinta Comunità Montana del Cetona (per i comuni di Cetona, Chianciano Terme, Chiusi, Montepulciano, Sarteano e San Casciano dei Bagni) e del Piano Intercomunale dell’estinta A.T.O. Alta Valdichiana Senese (per i comuni di Sinalunga, Torrita e Trequanda), è costituito dai seguenti elaborati tecnici 1. Relazione generale 2. Procedure Operative 3. Allegati e grafici: TAV. 0 – Carta di inquadramento generale; Scala 1:50.000 TAV. 1 – Carta geologica; Scala 1:50.000 TAV. 2 – Carta geomorfologica; Scala 1:50.000 TAV. 3 – Carta uso del suolo; Scala 1:50.000 TAV. 4 – Carta idrologico idraulica; Scala 1:50.000 TAV. 5 – Carta del sistema insediativo, turistico ricettivo e dei servizi tecnologici (NORD); Scala 1:30.000 TAV. 5 – Carta del sistema insediativo, turistico ricettivo e dei servizi tecnologici (CENTRO); Scala 1:30.000 TAV. 5 – Carta del sistema insediativo, turistico ricettivo e dei servizi tecnologici (SUD); Scala 1:30.000 TAV. 6 – Carta delle pericolosità geologiche ed idrauliche (NORD); Scala 1:30.000 TAV. 6 – Carta delle pericolosità geologiche ed idrauliche (CENTRO); Scala 1:30.000 TAV. 6 – Carta delle pericolosità geologiche ed idrauliche (SUD); Scala 1:30.000 TAV. 7 – Carta delle aree boscate (NORD); Scala 1:30.000 TAV. 7 – Carta delle aree boscate (CENTRO); Scala 1:30.000 TAV. 7 – Carta delle aree boscate (SUD); Scala 1:30.000 TAV. 8 – Carta delle Aziende a rischio di incidente rilevante; Scale varie TAV. 9 – Carta della pericolosità neve e gelo Scala 1:50.000 TAV. 10 – Zone di rischio idrogeologico idraulico (NORD); Scala 1:30.000 TAV. 10 – Zone di rischio idrogeologico idraulico (CENTRO); Scala 1:30.000 TAV. 10 – Zone di rischio idrogeologico idraulico (SUD); Scala 1:30.000
2 Piano Intercomunale di Protezione Civile
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2 INTRODUZIONE
L’Unione dei Comuni “Valdichiana Senese” è un ente locale che opera nel territorio coincidente con i comuni di Cetona, Chianciano Terme, Chiusi, Montepulciano, San Casciano dei Bagni, Sarteano, Sinalunga, Torrita di Siena, Trequanda. Essa svolge pluralità di funzioni e servizi di competenza dei Comuni medesimi ai sensi dell’articolo 32 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, tra cui anche quello di protezione civile. Nel 2001 la Giunta della Regione Toscana, con la Delibera n° 1170, ha promosso ed incentivato la costituzione dei Centri Intercomunali, quali strutture di riferimento per l’esercizio associato dei compiti di protezione civile di competenza dei Comuni, al fine di potenziare il Sistema Regionale di Protezione Civile. Conseguentemente, il 25 ottobre 2002, i Sindaci dei Comuni afferenti alla Comunità Montana, (Cetona, Chianciano Terme, Chiusi, Montepulciano, San Casciano dei Bagni, Sarteano), hanno sottoscritto una convenzione per la gestione associata del servizio di Protezione Civile, individuando come ente capofila la stessa C.M.. Tale servizio associato è stato allargato nel 2003 al Comune di Chiusi. La Convenzione sopra detta è stata integrata e modificata il 28 ottobre 2004. Gli atti di modifica sopra detti e conseguenti a garantire al Centro Operativo Intercomunale la piena operatività, anche in emergenza, hanno comportato la contestuale sottoscrizione da parte dei Sindaci afferenti alla gestione associata di una nuova convenzione che ha sostituito integralmente quella suddetta e che è stata approvata contestualmente al Piano Intercomunale di Protezione Civile con delibera Assembleare della stessa Comunità Montana n. 19 del 21/06/2007 (nel volume 3 – Allegato A è riportata la suddetta convenzione). Con l’estinzione della Comunità Montana del Cetona avvenuta con decreto del Presidente della Giunta Regionale 219 del 22.12.2008, è subentrata nelle funzioni e compiti svolti dall’ente soppresso l’Unione dei Comuni Valdichiana senese, tra cui anche le funzioni di Centro Intercomunale di Protezione civile. Con l’istituzione dell’Unione dei Comuni Valdichiana Senese sono entrati a far parte del Centro Intercomunale di Protezione Civile anche i comuni di Sinalunga, Torrita di Siena e Trequanda. Lo Statuto dell’Unione, pubblicato sul BURT n. 51 del 19.12.2012, individua all'art. 7 le funzioni di protezione civile in ambito comunale, di pianificazione di protezione civile e di coordinamento dei primi soccorsi; quale funzione fondamentale, sulla base dei contenuti delle disposizioni legislative e regolamentari nazionali e della classificazione di cui all’art. 58 della L.R. 27 12 2011 n. 68. Al fine di garantire la continuità amministrativa e la corretta gestione degli uffici associati, la Giunta con delibera n. 6 del 15.02.2013 ha disposto l'applicazione dei contenuti delle convenzioni vigenti precedentemente alla costituzione dell'Unione per ciascuna gestione associata, pertanto anche della convenzione approvata con delibera Assembleare della stessa Comunità Montana n. 19 del 21/06/2007 e sottoscritta in data 28.09.2007 (Allegato A).
I comuni di Sinalunga, Torrita di Siena e Trequanda, facenti parte dell’ex A.T.O. Alta Valdichiana Senese, erano dotati di un autonomo Piano Intercomunale di Protezione Civile approvato dai rispettivi consigli comunali con deliberazioni n. 20 del 29/03/2007, n.22 del 21/05/2007 e n. 22 del 27/06/2007.
Fino ad oggi è stato ritenuto opportuno operare sulla base delle previsioni dei due piani per quanto concerne la parte dell'individuazione dei rischi insistenti sul territorio dei comuni, mentre si è ritenuto più efficiente, considerate le pregresse esperienze di questo ente, utilizzare le procedure operative già individuate nel piano intercomunale approvato dall'estinta Comunità Montana del Cetona, per tutti i comuni che costituiscono l'Unione. 3 Piano Intercomunale di Protezione Civile
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Alla luce della riforma generale riguardante la normativa sia nazionale che regionale nell’ambito della Protezione Civile avvenuto in questi anni, con questo elaborato è stato ritenuto opportuno unificare ed aggiornare le due pianificazioni.
La gestione associata dei servizi comunali di Protezione Civile ha, secondo convenzione, il compito di redigere il Piano di Emergenza Intercomunale, ai sensi dell’art. 16 della L.R. n° 67/2003.
Il Centro Intercomunale (C.I.) garantisce, in attuazione degli art. 2 e 3 del D.P.G.R.T. n° 69/R del 01.12.2004, in via ordinaria e continuativa, l’attività di Centro Situazioni (Ce.SI.) e in emergenza o in previsione di un’emergenza l’attività di Centro Operativo Intercomunale (C.O.I.).
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3 INQUADRAMENTO GENERALE DEL TERRITORIO
3.1 Suddivisione amministrativa
Il territorio del Centro Intercomunale di Protezione Civile dell’Unione dei Comuni Valdichiana Senese, collocato a sud–est di Siena, ricade interamente sotto l’Amministrazione Provinciale di Siena e confina con le province di Arezzo, Perugia, Terni e Viterbo, comprendendo i Comuni di Cetona, Chianciano Terme, Chiusi, Montepulciano, San Casciano dei Bagni, Sarteano, Sinalunga, Torrita di Siena e Trequanda.
Cetona: è un Comune che storicamente, fino al 1840, era aggregato a Sarteano. Nel territorio comunale si trova uno degli insediamenti più antichi del Centro Italia, risalente addirittura a 40.000 anni fa, i cui resti possono essere osservati visitando il suggestivo Parco Archeologico di Belverde. Oggi Cetona conta circa 3000 abitanti, si eleva di circa 385 metri sul livello del mare e comprende nel suo territorio il Monte Cetona, conosciuto anticamente come "Monte Piesi" (1.148 m.), ed una zona collinare che degrada verso la pianura, la Valle dell'Astrone. Oltre al nucleo principale lungo la ex strada statale 321, si trova l’abitato di Piazze.
Chianciano Terme: si trova sulle colline che separano l'alta Val d'Orcia dalla Val di Chiana ed è sicuramente una delle stazioni termali più famose e importanti d'Italia. La cittadina, in meno di 80 anni, si è infatti trasformata da piccolo borgo rurale a vera e propria città della salute. Anche se le proprietà terapeutiche delle acque di Chianciano erano conosciute fin dall'antichità, risalgono al periodo compreso fra il 1915 e il 1929 la costruzione dell'acquedotto, delle fognature, del primo stabilimento moderno di imbottigliamento e la ristrutturazione del vecchio stabilimento dell'Acqua Santa. Chianciano Terme è una cittadina di oltre 8000 abitanti e con i suoi 235 alberghi ospita annualmente oltre 200.000 persone. Sul territorio è presente un importante punto d’acqua libera costituito dalla diga dell’Astrone sulla strada provinciale n.40, traversa Amiata Chianciano, in direzione del nucleo rurale della Foce.
Chiusi: città ricca di storia e cultura, è un centro archeologico di importanza internazionale. Di origini umbro etrusche conobbe un periodo di grande espansione tra il VII e il V secolo a.C., dopodiché entrò nella sfera di influenza romana. Sede del ducato longobardo nel 765, conobbe presto una decadenza a causa dell'impaludamento del territorio e della conseguente diffusione della malaria. Entrata dapprima nell'orbita di Orvieto e poi in quella di Siena, divenne per breve tempo libero comune prima di essere rivenduta a Siena ed entrare quindi a far parte, nel 1556, del ducato fiorentino. Oltre all’abitato storico di Chiusi, ha notevole rilevanza dal punto di vista dei servizi, delle infrastrutture di trasporto (stazione ferroviaria) e della concentrazione di attività produttive il centro abitato di Chiusi Scalo. Si hanno inoltre i centri abitati di Macciano, Querce al Pino (accesso alla rete autostradale A1), Montallese (stazione ferroviaria), Montevenere Giovancorso (nucleo rurale). Sul territorio è presente un importante punto d’acqua libera, utilizzato anche per uso idropotabile (impianto di potabilizzazione), costituito dal Lago di Chiusi (Immissari: torrenti Tresa, Montelungo, Gragnano, fosso Chianicella; Emissario: Canale del Passo alla Querce in comunicazione con il Lago di Montepulciano). Si segnala la presenza nel territorio, in Loc. Querce al Pino, di un’industria a rischio d’incidente rilevante costituita dal deposito di gas liquefatti (Liquigas S.p.A.).
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Montepulciano: si trova sulla dorsale collinare fra Val di Chiana e Val d' Orcia ad una quota sul livello del mare di 605 metri, ha circa 15.000 abitanti, di cui un terzo nel capoluogo e si estende per una superficie di 165 Kmq. Oltre all’abitato storico di Montepulciano, troviamo la frazione di Montepulciano Stazione su cui insistono alcune attività produttive e la stazione ferroviaria della linea Empoli Chiusi, la frazione di Valiano lungo la strada provinciale n. 68 Lauretana, Abbadia di Montepulciano lungo la ex statale n. 326 di Rapolano all’incrocio con la s.p. 68 e la Frazione di Gracciano. Presso il nucleo di Nottola insiste il presidio “Ospedali Riuniti della Valdichiana Senese” inaugurato nel gennaio 2001, la struttura si articola su sette piani, due dei quali interrati, nei quali sono collocati un parcheggio di 600 posti macchina, i magazzini, la farmacia. Ai piani superiori sono collocati il day hospital, sedici posti letto per la riabilitazione ospedaliera, 255 posti letto complessivi; nella struttura lavorano 460 persone e vi è un’affluenza media di 1000 persone al giorno. Proseguendo lungo la statale n. 326 di Rapolano, troviamo gli abitati di Acquaviva, Salcheto e Tre Berte. Lungo la ex statale tra Chianciano Terme e Montepulciano troviamo la frazione di Sant’Albino, sede delle terme di Montepulciano e di attività minerarie legate all’estrazione CO 2. Sul territorio è presente un importante punto d’acqua libera, costituito dal Lago di Montepulciano (Immissari: Canale del Passo alla Querce, torrente Parce, fosso Salcheto, canale Val di Seste e la Reglia di Pozzuolo; Emissario: Canale Maestro della Chiana). Si segnala la presenza nel territorio, in Loc. Acquaviva, di un’industria a rischio d’incidente rilevante costituita da un deposito di prodotti chimici (Vincenzini s.n.c.).
San Casciano dei Bagni: il Comune si estende su una superficie di circa 91 Kmq. ed ha una popolazione di poco inferiore a 2.000 abitanti; rappresenta un importante anello di congiunzione tra le province di Siena, Viterbo e Perugia, essendo percorso dalla S.S. n. 2 Cassia e dalla S.S. 321 del Polacco. La sua notorietà è legata alla quantità ed alla qualità delle acqua termali che hanno recentemente consentito di sviluppare l’attività turistico ricettiva. Il borgo di San Casciano raggiunge i 582 m s.l.m. Lungo la strada provinciale n. 54, Valle del Rigo in direzione di Radicofani, troviamo l’abitato di Celle Sul Rigo, soggetto ad attenzione, come il territorio circostante, per dissesti geomorfologici che in passato hanno interessato sia la rete viaria che l’abitato. Lungo la Via Cassia troviamo il nucleo rurale di Ponte al Rigo e la zona produttiva della Val di Paglia, limitrofa a quelle di Abbadia San Salvatore e Radicofani. Si segnalano inoltre i nuclei di Fighine e di Palazzone. Sul territorio è presente un importante punto d’acqua libera, costituito dalla diga dell’Elvella ed utilizzato anche per le necessità idropotabili del comune (impianto di potabilizzazione).
Sarteano: il Comune sorge fra le dolci colline dell'antica Etruria, a 573 metri sul livello del mare, ed è posto sul contrafforte del Monte Cetona, in posizione pianeggiante, dove domina la Val di Chiana Senese e la val d’Orcia. Particolarmente nota è l’attività turistico ricettiva, legata alle piscine termali ed al camping connesso. Oltre al nucleo storico ed alle zone di recente espansione a carattere residenziale e produttivo poste in adiacenza, si segnala il centro abitato di Castiglioncello sul Trinoro lungo la provinciale 126.
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Per aspetti logistici è stato individuato prima come sede della Comunità Montana del Cetona e in seguito come Sede del Centro Intercomunale di Protezione Civile dell’Unione dei Comuni. Si evidenzia che una porzione dell’abitato, su cui insiste anche l’area del campeggio, ricade all’interno di un’area a pericolosità idraulica molto elevata; conseguentemente la società Bagno Santo S.P.A., titolare della detta attività ricettiva, si è dotata di un proprio piano di protezione civile per la gestione delle emergenze nell’area di campeggio.
Sinalunga: il Comune di Sinalunga si trova ai margini della Valdichiana senese. Si estende per buona parte su rilievi collinari a 365 m di altitudine per una superficie complessiva di 79 kmq, 18 dei quali sono coperti da boschi. Il numero totale degli abitanti è di 12.957, con una densità abitativa di 165 abitanti per kmq. I primi insediamenti risalgono probabilmente all’epoca etrusca (VII VI secolo a.C.), mentre in periodo romano (II sec. a.C.) si sono estesi anche nell'attuale Pieve di Sinalunga. La principale risorsa produttiva di Sinalunga, un tempo dovuta all'agricoltura e pastorizia, è invece oggi rappresentata da una miriade di piccole attività a livello artigianale (quali falegnamerie) e di piccola industria (principalmente metalmeccanica); tuttavia Sinalunga si vuole anche proporre come centro turistico, potendo contare, oltre alle numerose testimonianze artistiche del passato, su un ambiente ancora incontaminato e su una rete viaria che la pongono in un punto strategico delle comunicazioni dell'Italia centrale. Il territorio di Sinalunga comprende numerose frazioni: Pieve, Bettolle, Guazzino, Rigaiolo, Rigomagno, Scrofiano, Farnetella.
Torrita di Siena: è un antico borgo situato su una collina (325 m s.l.m.) nel versante occidentale della Valdichiana. Nella parte alta Torrita di Siena ha conservato intatto il suo aspetto medievale riscontrabile nel centro storico con la cinta muraria, mentre la parte bassa costituisce la zona industriale – agricola e di espansione residenziale. Il numero totale degli abitanti è di 7.343, con una densità abitativa di 126 abitanti per kmq. Posto sullo spartiacque tra la Val di Chiana e la Val d'Orcia sorge la frazione di Montefollonico, paesino fortificato che conserva buona parte della struttura medievale, dove erano sfruttate le miniere di lignite. All’interno del comune di Torrita di Siena è posta una sede distaccata dell’Unione dei Comuni Valdichiana Senese, situata presso il Centro Servizi.
Trequanda: il borgo medioevale di Trequanda sorge su una collina (453 m s.l.m.) a cavallo tra la Val d'Asso a ovest e la Val di Chiana a est, al centro della quale, parallela al corso del fiume, i Romani, conquistata l'Etruria, costruirono la Via Cassia. I primi insediamenti del luogo, tuttavia, sono di origine etrusca, i quali sfruttarono la buona posizione geografica su cui sorge il paese. Dal punto di vista economico, l’agricoltura rappresenta il punto di forza, insieme al turismo e alla produzione di ceramica (grazie all’abbondanza di creta presente nel territorio). Il comune di Trequanda è quello con il minor numero di abitanti (1311) del comprensorio dell’Unione dei Comuni (ma non ultimo per superficie) con una densità abitativa di 20 abitanti per kmq. Il territorio di Trequanda comprende le frazioni di Petroio (sede del Museo della Terracotta) e Castelmuzio.
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3.2 Estensione territoriale – popolazione residente
Il territorio di competenza del Centro Intercomunale dell’Unione dei Comuni si estende per circa 692 Kmq con un totale di 61.064 abitanti (dato aggiornato al dicembre 2013) ed una densità media pari a 96,72 residenti per Kmq.
SUPERFICIE POPOLAZIONE % DENSITA' COMUNI TERRITORIALE RESIDENTE AL % SUPERFICIE POPOLAZIONE POPOLAZIONE (Kmq) 31/12/2013 AL 31/12/2013 (abitanti/Kmq)
Cetona 53,19 2800 7,69 4,59 52,64 Chianciano Terme 36,51 7112 5,28 11,65 194,80 Chiusi 58,07 8821 8,39 14,45 151,91 Montepulciano 165,66 14296 23,95 23,41 86,30 San Casciano dei Bagni 91,89 1675 13,28 2,74 18,23 Sarteano 85,32 4749 12,33 7,78 55,66 Sinalunga 78,65 12957 11,37 21,22 164,74 Torrita di Siena 58,37 7343 8,44 12,03 125,79 Trequanda 64,09 1311 9,27 2,15 20,45 TOTALE 691,77 61064 100 100 96,72 (media)
Dati Statistici Superficie – Popolazione al Dicembre 2013
Dati comparativi: % Popolazione - % Superficie
% SUPERFICIE 25,00 23,95 23,41 % POPOLAZIONE AL 31/12/2013 21,22 20,00
14,45 15,00 11,65 13,28 12,33 12,03 10,00 7,69 4,59 8,39 11,37 7,78 9,27 5,28 8,44 5,00 2,74 2,15 0,00
na e to rm si Ce e iu o T h ian ni no C lc g no ia u Ba a ga nc tep ei rte n na ia n d a alu ie da Ch Mo no S in S n ia S di ua sc ta eq a rri Tr n C To Sa
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3.3 Inquadramento Geologico
Dal punto di vista geologico generale le formazioni presenti nel territorio dell’Unione dei Comuni Valdichiana Senese appartengono a più domini paleogeografici e diverse unità tettoniche, i cui rapporti strutturali attuali sono derivati da due principali fasi tettoniche, di cui la prima a carattere compressivo (Cretaceo Sup.–Miocene Inferiore), con dislocazioni orizzontali e regime plicativo plastico, la successiva a carattere distensivo (Miocene Sup.–Pleistocene) caratterizzata da movimenti prevalentemente verticali in regime tettonico rigido. Nella fase compressiva si registra quindi una stile tettonico dominato da scollamenti con sovrascorrimenti e pieghe con vergenza ad est, interessanti inizialmente le Unità Liguri s.l., quindi le Unità Austroalpine e l’Unità Toscana, con la realizzazione di un edificio tettonico costituito da sovrapposizioni delle Unità indicate. A partire dal Miocene Sup. con l’inizio della fase distensiva si registrano dislocazioni per lo più verticali secondo il modello ad Horst (alto strutturale) e Graben (basso strutturale) con lo sviluppo di sistemi di faglie dirette a direzione appenninica ed antiappenninica ad alto angolo e la conseguente creazione di bacini intermontani nelle aree di Graben, sede di sedimentazione prevalentemente fluvio–lacustre. Con la trasgressione marina del Pliocene si sedimentano nelle aree più depresse i terreni del Neoautoctono, fino a giungere alla fase di massimo sollevamento registrata nel Pleistocene, in cui si determina il maggior sviluppo dei movimenti verticali nell’area. Infine, dall’Olocene ad oggi, le alluvioni recenti ed attuali rappresentano i sedimenti affioranti nelle aree di fondovalle e di pianura. L’elemento strutturale più importante della zona è costituito dalla dorsale Rapolano ─ Monte Cetona, che separa il bacino neoautoctono Siena Radicofani da quello della Val di Chiana. In questa dorsale allungata in direzione nord – sud, affiorano le formazioni mesozoiche sormontate dalle successioni toscana e ligure s.l.. Nell’area d’interesse affiorano formazioni di Unità tettoniche diverse che saranno descritte secondo l’ordine geometrico di sovrapposizione, a partire da quella che si trova geometricamente più bassa. Il Dominio Toscano è composta da undici formazioni che si sono deposte in un unico bacino di sedimentazione chiamato Bacino Toscano. Tali formazioni sono: Formazione Anidritica di Burano (BUR), il Calcare Cavernoso (CCA), il Calcare a Rhaetavicula Contorta (RET), il Calcare Massiccio (MAS), il Calcare Rosso Ammonitico (RSA), i Calcari Selciferi di Limanno (LIM), le Marne a Posidonomya (POD), Calcari da aptici (APT), la Maiolica (MAI), la Scaglia Toscana (STO) ed la Formazione del Macigno (MAC). Per quanto riguarda le formazioni appartenenti all’Unità Ligure, esse si sono deposte nel Bacino di sedimentazione Ligure e principalmente nella sua porzione più esterna. Tale bacino era separato da quello toscano e si collocava più ad occidente di esso. Successivamente, le formazioni liguri e toscane si sono avvicinate fino ad arrivare alla sovrapposizione delle prime sulle seconde in complesse vicende tettoniche che hanno portato alla costruzione della catena appenninica. Il Dominio Subligure, affiorante principalmente nella parte Settentrionale del comprensorio, è costituito da due formazioni costituite dalle Arenarie (SEN) e dai Calcari e brecciole (SNE) del Monte Senario. Gli affioramenti della porzione più esterna del bacino ligure (Dominio Ligure Esterno) è invece composto da Argilliti, calcilutiti e marne (VLS) dalla Formazione della Pietraforte (PTF), dalla Formazione argilloso calcarea di S. Fiora (FIA) che comprende anche un Membro con prevalente calcilutiti grigie e argilliti nocciole (FIAb) L’Unità Ligure interna, affiorante nella parte settentrionale, è costituita elusivamente da rocce silicee ed in particolare da Diaspri (DSD).
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Successivamente alla costruzione della catena appenninica, si sedimentarono le formazioni che vengono raggruppate sotto il termine Neoautoctono Toscano. Queste non subirono traslazioni orizzontali come era, invece, accaduto in precedenza a quelle liguri e toscane. Fanno parte di questo complesso i Depositi Miocenici, i Depositi Marini Pliocenici (costituiti sabbie, argille e conglomerati) ed i Depositi Plio Pleistocenici costituiti da Sabbie fluvio lacustri (VIL) con intercalazioni di Argille siltose (bet). Le formazioni più recenti vengono raggruppate nei Depositi Pleistocenici ed Olocenici. Sono essenzialmente costituite da depositi fluviali e lacustri e da travertini. I Depositi fluviali e lacustri sono costituiti da ampie coltri alluvionali che si estendono lungo i principali corsi d’acqua e sono costituite da alluvioni recenti in fase di evoluzione e da alluvioni terrazzate di età più antica che si trovano a varie altezze sopra gli alvei attuali. I Travertini invece poggiano discordanti sui terreni pliocenici del Neoautoctono e si depositano di solito in prossimità della sorgente adattandosi alla morfologia del terreno. Tali depositi affiorano principalmente nel Comune di Sarteano.
Fig. 1 - Domini geologici affioranti all’interno del territorio Intercomunale dell’Unione dei Comuni
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3.4 Inquadramento Geomorfologico
Principalmente possiamo dividere il territorio in due aree: l’area in cui prevalgono i fenomeni geomorfologici di deposizione, le parti più depresse dei bacini, e l’area in cui prevalgono i fenomeni erosivi, le dorsali e le parti di maggior rilievo. Gli alti morfologici presenti sono rappresentati dalle vette della dorsale Rapolano ─ Monte Cetona, già descritta al paragrafo precedente, come il Monte Cetona (1148 m.), il Poggio Pietraporciana (847 m.), I Poggiardelli (710 m.), il Poggio di Totona (684 m.), Montefollonico (583 m.), Piazza di Siena (643 m.). La Dorsale delimita due bacini di sedimentazione presenti nel territorio, quello della Val di Chiana ad est e quello di Radicofani ad ovest. Il bacino della Val di Chiana si estende grosso modo in direzione nord ovest ─ sud est ed è compreso tra la Dorsale Rapolano ─ Monte Cetona ad occidente e la Dorsale Arezzo ─ Cortona ad oriente, prolungandosi verso sud fino alla Valle del Tevere attraverso la Val di Paglia. All’interno di questo bacino, precisamente nella sua parte meridionale, si viene a trovare la riserva naturale del Lago di Montepulciano avente una superficie di circa 470 Ha. Tra i Comuni di Chianciano e Sarteano si trova l’altra riserva naturale risiedente nel territorio cioè quella di Pietra Porciana, dove l’omonimo poggio fa parte del crinale che separa la Val d’Orcia dalla Val di Chiana, raccordandosi più a sud con il Monte Cetona. La sua superficie è circa 341 Ha. Anche il bacino di Radicofani si estende in direzione NW SE e viene delimitato ad ovest dalla presenza della Dorsale del Monte Amiata (1738 m). In cartografia sono stati esaminati i processi e le conseguenti forme geomorfologiche che si svolgono sui versanti in stretto collegamento con la dinamica globale dei vari bacini idrografici. Questi processi sono legati alla gravità (movimenti di versante), al ruscellamento superficiale delle acque meteoriche sui versanti e nel reticolo minore ed all’erosione diffusa che contribuisce al trasporto solido dei corsi d’acqua. Tale dato informativo è stato reperito tale e quale dal PTCP 2010 della provincia di Siena. Le frane, che sono i fenomeni presenti di maggiore interesse, sono state reperite dalla documentazione messa a disposizione dalla Regione Toscana tramite il consorzio Lamma. Il dato, attualmente aggiornato al marzo 2012, è composto dai dissesti presenti negli atti pianificatori (piani strutturali, PAI, Archivio IFFI ecc.) e da quelli derivanti dal lavoro di fotointerpretazione realizzato nell'ambito della prima stesura della BD frane e coperture, che ha previsto la revisione e l'integrazione dei dissesti e delle formazioni superficiali di versante (coperture) presenti nella Banca dati Geologica scala 1:10.000 della Regione Toscana. Sono stati inoltre rappresentati gli elementi geomorfologici relativi ad altre forme del paesaggio che possono comunque favorire fenomeni di dissesto (ad esempio orli di scarpate o di terrazzi). Tra le forme caratteristiche del territorio di particolare interesse si possono notare i calanchi e le biancane. I calanchi sono generati da un processo erosivo, che avviene a carico dei sedimenti più grossolani. L’erosione idrica conduce prima alla formazione di piccole vallecole, che progressivamente si allargano fino a formare i calanchi. Le biancane invece sono generate dal processo erosivo per decorticamento, che avviene a carico dei sedimenti più fini. Esse si presentano con la caratteristica forma a cupola, prive di vegetazione e con la tipica colorazione bianca, dovuta alla presenza in superficie di solfato di sodio.
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3.5 Reticolo idrografico
Nel territorio dell’Unione dei Comuni Valdichiana Senese con la Legge n° 183 del 1989 sono stati individuati due bacini di rilievo nazionale, quello del Fiume Arno e del Fiume Tevere, ed in base alla Legge Regionale n° 91 del 1998 è stato individuato il bacino di rilievo regionale del Fiume Ombrone. I collettori principali sono, oltre al sistema dei Laghi di Montepulciano e di Chiusi, il Canale Maestro della Chiana che s’immette nell’Arno ed il Torrente Paglia che confluisce nel Tevere. Nel territorio dell’Unione sono presenti due barriere idrauliche di interesse nazionale ricadenti nell’elenco delle competenze del Servizio Nazionale Dighe (S.N.D.), essendo le dighe di competenza del S.N.D. quelle con altezza superiore a 15 metri o volume di invaso superiore al milione di metri cubi, vale a dire le dighe dell’Elvella (San Casciano dei Bagni Acquapendente) e dell’Astrone (Chianciano Terme). Vi è un terzo invaso ricadente nell’elenco delle competenze del Servizio Nazionale Dighe, la diga del Calcione sul torrente Foenna, che si trova tra i comuni di Rapolano Terme e Lucignano poco a monte del confine con il comune di Sinalunga. La gestione del reticolo idrografico vede coinvolti, in considerazione delle diverse classificazioni, vari soggetti. I tratti di corsi d’acqua con opere classificate in 2 a categoria ai sensi del R.D. 523/1904 ricadenti nel territorio di competenza dell’Unione dei Comuni fanno parte del Bacino dell’Arno e sono gestiti, ai sensi del D.P.C.M. 22.12.2000, dalla Provincia di Arezzo. La parte restante del reticolo idrografico superficiale, ricadendo per effetto della D.C.R. 315/96 in quattro comprensori di bonifica, è gestito ai sensi della L.R. 79/2012 dai soggetti sotto riportati:
Comprensorio: 2 – Alto Valdarno Bacino idrografico Arno Consorzio 2 Alto Valdarno tramite avvalimento con l’Unione dei Comuni Valdichiana Senese – Servizio Bonifica Gestore: Corso Garibaldi,10 – 53047 – Sarteano (SI) Tel. 0578/269369 Fax 0578/265549 Sinalunga, Trequanda, Torrita di Siena, Montepulciano, Chianciano Terme, Comuni interessati: Chiusi.
Comprensorio: 1 – Toscana Sud Bacino idrografico Ombrone Consorzio 1 Toscana Sud tramite avvalimento con l’Unione dei Comuni Amiata Val d’Orcia Gestore: Via Grossetana, 209 – 53025 Piancastagnaio (Siena) Tel. 0577/787168 – 0577/787181 – Fax 0577 787763 Trequanda, Torrita di Siena,Sinalunga, Montepulciano, Chianciano Terme, Comuni interessati: Sarteano, San Casciano dei Bagni, Cetona
Comprensorio: 37 – Val di Paglia Superiore Bacino idrografico Tevere Consorzio di Bonifica Val di Paglia Superiore Gestore: Via del Fiore, 14 – 01021 – Acquapendente (VT) Tel. 0763/711200 Fax 0763/734755 Comuni interessati: Sarteano, Cetona,San Casciano Bagni
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Comprensorio: 38 – Valle dell’Astrone Bacino idrografico Tevere Consorzio di Bonifica Val di Chiana Romana e Val di Paglia Gestore: Via Trieste,2 – 53044 – Chiusi Scalo (SI) Tel. 0578/20048 - 21212 Fax 0578/21618 Cetona, Chianciano Terme, Chiusi, Montepulciano, San Casciano Bagni e Comuni interessati: Sarteano
Il reticolo è inoltre oggetto delle competenze riservate alla Provincia di Siena dalla L.R. 91/98 “Norme per la difesa del suolo”. L’Unione dei Comuni Valdichiana Senese, nel territorio di competenza e nell’ambito dei programmi annuali di forestazione, promuove altresì interventi di sistemazioni idraulico forestali, con l’utilizzo delle risorse di cui alla L.R. 39/00 “Legge Forestale della Toscana”.
Fig. 2 – Bacini L. 183/1989 ricadenti all’interno del territorio Intercomunale dell’Unione dei Comuni
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3.6 Uso del Suolo
La carta dell’Uso del Suolo (CUS) mette in evidenza come esista una zonizzazione del territorio definita in ambiti fortemente caratterizzati dalla geomorfologia del territorio. Se partiamo dal fondovalle si possono distinguere: pianure alluvionali con seminativi irrigui fascia collinare a seminativi estensivi fascia collinare a coltivazione promiscua la campagna antropizzata la montagna boscata
Essa è una carta tematica di base che rappresenta lo stato attuale di utilizzo del territorio e si inquadra nell’ambito del Progetto CORINE Land Cover dell’Unione Europea. Tale Programma europeo CORINE (Coordination of Information on the Environment) è stato approvato il 27 giugno 1985, come programma sperimentale per la raccolta, il coordinamento e la messa a punto delle informazioni sullo stato dell’ambiente e delle risorse naturali della Comunità. La CUS, con un linguaggio condiviso e conforme alle direttive comunitarie, si fonda su 5 classi principali (Superfici artificiali, Superfici agricole utilizzate, Superfici boscate ed ambienti seminaturali, Ambiente umido, Ambiente delle acque) e si sviluppa per successivi livelli di dettaglio in funzione della scala di rappresentazione.
3.7 Reti di monitoraggio C.O.I.
L’attuale rete di monitoraggio idro pluviometrica presente sul territorio dell’Unione si avvale delle seguenti stazioni a lettura automatica afferenti al Centro Funzionale della Regione Toscana.
CODICE STAZIONE COMUNE BACINO
721 Bettolle Sinalunga (SI) Arno
Montepulciano 113 Montepulciano (SI) Arno Azienda
2819 Spineta Sarteano (SI) Ombrone
STAZIONI PLUVIOMETRICHE
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3.8 Reti di comunicazione viaria e ferroviaria
La rete stradale è caratterizzata da infrastrutture di interesse Nazionale (Autostrade), Regionale, Provinciale (SP ed SS) e Comunale. Le singole strutture sono elencate nella tabella seguente: Km Strada n° Descrizione Comuni Attraversati TOTALI Sinalunga, Cetona, Chiusi, A1 Autostrada 68,039 Montepulciano, Torrita di Siena SP10 SP10B Strada Lauretana 14,613 Sinalunga, Montepulciano SP11 SP11/A Traverse Siena Perugia 12,626 Sinalunga SP11/B SP11/E Traverse Siena Perugia 1,270 Sinalunga SP13 Sinalunga Foiano 2,238 Sinalunga Montepulciano, Torrita di SP135 S.P. di Montepulciano 8,428 Siena SP14 Strada Traversa dei Monti 8,999 Sinalunga, Trequanda SP146 Chianciano 15,761 Chiusi, Montepulciano SP17 Traversa di Montepulciano 2,586 Montepulciano SP17A Traversa di Montepulciano 0,230 Montepulciano SP17B Traversa di Montepulciano 0,478 Montepulciano SP18 del Monte Amiata 0,730 San casciano SP20 Traversa Cassia Aurelia 3,346 Chiusi SP24 Calcione 2,423 Sinalunga SP28 Siena Cortona 0,032 Sinalunga SP29 Cassia 0,348 Sinalunga SP30 Chiana 2,056 Montepulciano Chiusi, San Casciano dei SP321 Polacco 17,681 bagni Sinalunga, Chiusi, SP326 Rapolano 16,613 Montepulciano, Torrita di Siena SP327 Foiano 2,499 Sinalunga SP38 Trequanda 25,086 Sinalunga, Trequanda SP40 Traversa Amiata Chianciano 0,860 Sarteano SP41 Trevinano 3,907 San casciano dei bagni SP454 Pozzuolo 3,207 Montepulciano SP478 Sarteano 1,099 Chiusi SP49/A Chiusi e del Lago 0,843 Chiusi SP50/A SP50/B Francavilla e Passo della querce 5,302 Chiusi SP54 Valle del Rigo 5,010 San casciano dei bagni SP57 Renelli 4,340 Torrita di siena, Trequanda SP63 SP63C Sinalunga 3,646 Sinalunga, Torrita di siena SP68 Traverse della Lauretania 1,456 Montepulciano SP71 Petroio e Castel muzio 6,231 Trequanda SP82 San casciano dei bagni 11,977 San casciano dei bagni SP88 Monticchiello 6,440 Montepulciano SP89 Montagna di Cetona 4,577 San casciano dei bagni ex SP11 Traversa Siena Perugia 0,205 Sinalunga ex SS146 Chianciano 0,802 Montepulciano ex SS321 VIA S.S. 321 EST 15,355 Cetona ex SS326 Rapolano 2,915 Sinalunga, Montepulciano
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La gestione e la manutenzione delle infrastrutture di interesse nazionale (Autostrade) è di competenza della Società Autostrade per l’Italia: Gruppo Autostrade per l’Italia S.p.a. Via A. Bergamini 50 00159 Roma www.autostrade.it , e mail: [email protected] , tel. 06.43634090 Call Center Viabilità : 840.042.121
La gestione e la manutenzione delle infrastrutture di interesse Regionale e Provinciale (SP ed SS) è di competenza dell’Amministrazione Provinciale di Siena: Amministrazione Provinciale di Siena Piazza Duomo, 9 53100 Siena Tel. 0577 241201 Fax 0577 241202 Ufficio opere pubbliche e assetto del territorio Dirigente : Tommaso Stufano tel. 0577 241212, Fax. 0577 241202 e mail: [email protected] Responsabile Tecnico : Ettore Meschini tel. 0577 241201, Fax. 0577 241202, e mail: [email protected] Responsabile Amministrativo : Gioacchino Cusati tel. 0577 241344, Fax. 0577 241202, e mail. [email protected]
Per quanto riguarda la gestione e la manutenzione delle infrastrutture di interesse Comunale, si deve fare riferimento ai singoli comuni. La rete ferroviaria invece interessa i comuni di Chiusi, Montepulciano, Torrita di Siena, Sinalunga e Trequanda con infrastrutture di interesse locale e di interesse nazionale secondo la seguente tabella:
Ferrovie Km TOTALI Comuni Attraversati Direttissima Firenze Roma 21,358 Montepulciano, Chiusi Ferrovia Arezzo Sinalunga 3,587 Sinalunga Ferrovia Asciano