città d’ACQUE 7. Chiesa del SS. Crocifisso: eretta 1. Acquedotto Romano: l’acqua del in senso longitudinale sul torrente Apo- torrente Setta scorre nel cunicolo Apparentemente questo enunciato suona singolare: Bologna non ha un fiume sa (1516), fu ampliata (1534) sul ponte sotterraneo pedonabile lungo km 18 che l’attraversi e non presenta un sistema visibile di canalizzazioni né di nume- costruito da Antonio Morandi detto (pendenza media 0,1%), giunge in rose fontane. Così per chi vi passa, ma anche per chi vi risiede, è città che non Terribilia. Rinnovata nel 1782-88 su città nei pressi di v.le Aldini sottopas- mostra acqua corrente, ma solo strade d’infiniti portici e saldi legami con la progetto decorativo di Antonio Gamba- sando il colle dell’Osservanza. Ripuli- pianura e le incombenti colline. rini, conserva stucchi di Luigi Acquisti to in brevi tratti fra i sec. XVI-XVIII, Il pieghevole illustrato si prefigge di dimostrare il contrario, ovvero che nell’area e quadrature di Flaminio Minozzi. Via fu riattivato nel 1881 dall’ing. Antonio urbana bolognese rimangono testimonianze numerose di un sistema idraulico del Cestello-via S. Domenico; linee bus Zannoni come acquedotto cittadino. artificiale che nel passato ne connotò l’immagine e che, soprattutto, favorì lo 32, ferm. Parcheggio Staveco. Non visitabile perché attivo. BOLOGNA sviluppo delle industrie, in particolare quella per la lavorazione della seta, men- tre consentiva traffici e trasporti mediante una navigazione allacciata al corso CITTà D’ACQUE del Po, e da qui a Venezia e alle terre d’oltremare. 8. Condotto sotterraneo del tor- Oltre a ciò Bologna possiede un acquedotto romano scavato nelle colline che, rente Aposa: è una galleria di ca. km 6. Battifredo dell’Aposa: corri- come 2000 anni fa, porta l’acqua del torrente Setta in città; e restano ancora 7 (larga 4-5 metri, alta 3-4 metri) che sponde al punto d’ingresso del tor- affascinanti manufatti che servirono per alimentare le fontane di piazza. attraversa la città da sud a nord. La rente Aposa in città, un tempo era Si propone quindi la segnalazione di tutti i luoghi notevoli, sia in area urbana che copertura risale a epoche diverse, dal difeso da una grata in ferro; viale metropolitana, ove ancora l’acqua incanalata si vede e si apprezzano edifici lega- sec. XIV agli anni ’30 del XX. Per info Panzacchi-via Rubbiani. Linee bus ti alla regolazione e al suo sfruttamento energetico. La dimensione spaziale pre- visite: www.bolognawelcome.com. 32, ferm. Parcheggio Staveco. scelta dal pieghevole è quella che asseconda lo sviluppo della rete idrica artifi- ciale derivata dal fiume e dal torrente Savena, passante per la città e 2. Conserve di Valverde: costruite fra il 1563-64 da Tommaso Laureti per ali- defluente alla pianura sino a Bentivoglio, secondo una misura adattabile anche mentare, insieme all’acquedotto del Remondato, le fonti da lui stesso progettate alla bicicletta, per un viaggio realmente regolato sull’andare dell’acqua. Un invi- (Fontana del Nettuno e Fonte Vecchia). Il complesso comprende 4 cunicoli e 3 to alla riscoperta disegnato su di un’apposita cartografia descrittiva, costruita canale di Savena conserve sotterranee. Per info visite: www.bolognawelcome.com. Via S. Mamo- alla maniera antica, in cui le vignette imitative del vero mirano a sollecitare lo-via Bagni di Mario. Linee bus 29b, ferm. Bagni di Mario. curiosità e una visita, su percorsi spesso lontani, anche mentalmente, dalle vie che percorriamo tutti i giorni. La ristampa dell’opuscolo (ediz. 1998), vuole contenere un suggerimento per continuare a operare in direzione della valorizzazione delle aree e dei manufatti 2 3. Fonte Remonda: situata sot- lungo le vie d’acqua, potenzialmente recuperabili a possibili centri d’aggregazio- to il colle S. Michele in Bosco ne, in un’area metropolitana che ha bisogno di riconoscere la sua storia territo- S. Michele faceva parte dell’acquedotto del Porta in Bosco riale, economica e sociale. S. Stefano Remondato, che fra 1473-83 ali- Infine è un necessario richiamo a come questa connotazione idraulica bolognese mentò la prima fonte di piazza; è sia in totale sintonia con la vicenda secolare dei centri urbani lungo l’asse della rifornita da un impianto idrauli- via Emilia, che ha visto la realizzazione di derivazioni d’acqua dai fiumi discen- condotto dell’Aposa “Eppure il nostro picciol Reno co formato da 4 cunicoli e da 3 denti dall’Appennino, sia per navigare verso il Po sia per lo sviluppo di diffuse 9. Il Ponte Romano: posto a 7 metri conserve sotterranee, costruito attività artigianali e industriali. L’episodio bolognese, favorito da una lunga sedi- di profondità sotto via Rizzoli, sul Porta 3 diventa un pubblico dai monaci del convento nel sec. mentazione di studi e progetti, trova ora una nuova occasione nella disponibilità decumanus maximo di Bononia, fu Castiglione stabilimento balneare per i ragazzi, XIII. Via Codivilla, linee bus 30, dei Consorzi dei Canali di Reno e di Savena di promuovere la seconda edizione individuato nel 1914 e riscoperto 29b, ferm. p.le Bacchelli. della carta, aggiornata con gli interventi realizzati nel periodo 1998-2013, e tra- durante il risanamento del condotto nelle sere d’estate, e serve anche alle dotta in lingua inglese per favorire la più ampia conoscenza del patrimonio dell’Aposa nel 1996; ha una luce di 6 idraulico della città. 5,50 m e una volta a botte in muratu- donne del popolo, che su apposite Ezio Raimondi ra mista. Presidente onorario dell’Istituto per i Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna banchine lungo il canale Porta “L’acqua è sotto la strada… S. Mamolo o ne’ guazzatoi conservano la vecchia e brutta abitudine 20. Cisterna del Giardino dei È l’Aposa, qui sotto sepolta: via Savenella Semplici: opera di Francesco Terri- di risciacquarvi il bucato!” bilia (1587), fu eretta al centro del giace immortale e sepolta, 7 1 primo orto botanico dello Studio, det- melodiosa e antica; acquedotto A. Testoni, 1930 to Orto dei Semplici, realizzato romano (1567) da Ulisse Aldrovandi nel come cancellata iscrizione via Rialto Palazzo Apostolico; era destinata a raccogliere l’acqua in esubero delle di poesia latina; fonti di piazza. Venne trasferita nel cortile della Pinacoteca (1886) a cau- riposa sotto sa della costruzione della Sala Borsa; nel cortile del Palazzo Comunale la copertura di ferro, rimane una copia. Via Belle Arti 56; chiodata con tondi, Linee bus 32,33, ferm. P.ta S. Donato. 8 ricolmi chiodi di ferro.” 4. 5. Fonti pubbliche: volute da papa Pio IV e dal Vicelegato Pier Donato Cesi, G. Raimondi, 1949 furono progettate da Tommaso Laureti fra il 1563-66; la Fontana del Nettuno,

Porta S. Vitale ornata con bronzi dello scultore CREDITI fiammingo Jean de Boulogne, “C’è una strada Edizione 2013 a cura di Stefano Pezzoli e M. Cecilia Ugolini 9 via Val d’Aposa detto il Giambologna,venne poi nel centro di Bologna 4 protetta da inferriate e dotata di Edizione 1998-2000 a cura di Stefano Pezzoli, M. Cecilia Ugolini, Sergio Venturi quattro fontanelle esterne. La che ha un buco Fonte Vecchia, destinata al pre- Illustrazioni di Giovanni Bernardi 5 lievo popolare, fu realizzata da sotto il portico, Fotografie di: Rino Bertuzzi 10 - Massimo Brunelli (Bologna sotterranea) 11, 25, 4, 8, 9, 11a - Giovanni Andrea Della Porta. Dal Secondo Gnani (Magic Vision) 2 - Gruppo Speleologico Bolognese - Unione Speleologica 1564 il Senato affidò al custode una finestrella quadrata Bolognese 1 - Vanna Rossi 11 - M. Cecilia Ugolini 3, 5, 6, 7, 10, 10a, 12, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20; della Fonte la cura del sistema 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 12, 13, 13a, 14, 15, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 22a, 23, 24 - Riccardo Vlahov 3a che sembra scavata idraulico, utilizzato fino al 1881. P.zza del Nettuno-via U. Bassi. In copertina: Luigi Venturi, Veduta del Canale delle Moline, metà sec. XIX, Pinacoteca nel muro di una casa, Nazionale di Bologna (foto Riccardo Vlahov) coperta da uno sportello Porta S. Donato Bibliografia di legno incassato Alberto Guenzi, Acqua e industria a Bologna in antico regime, Torino 1993 in una cornice di ferro. Bologna d’acqua. L’energia idraulica nella storia della città, Bologna 1994 18. Canale delle Moline: resta sco- 19. Fossato delle mura a Porta 20 11-11a La Salara. Storia di un luogo e di un restauro, Bologna 1995 perto per un breve tratto nell’isolato Galliera: gli scavi archeologici È il centro di Bologna, 10-10a Acque nascoste. Antichi manufatti e nuovi recuperi lungo i corsi d’acqua della città fra le vie Alessandrini e Capo di Luc- (2001-03) hanno messo in luce parte di Bologna, Bologna 1997 il centro di una città 17 ca. Qui furono collocati i mulini da del condotto ove scorrono le acque via della Grada canale Il torrente Aposa a Bologna, Bologna 2000 grano comunali (1219-1416), poi riunite dell’Aposa e del Canale delle 18 16 di Reno Angelo Zanotti, Il sistema delle acque a Bologna, dal XIII al XIX secolo, Bologna 2000 di terra, ma basta di Reno venduti a privati riuniti nell’Universi- Moline, che confluiscono nel Navile 12 via Riva Alla scoperta di Bologna d’acqua, Bologna 2000 (ristampa e trad. inglese 2012) tà delle Moline e Moliture, attiva fino al sostegno della Bova. Ai lati della dare un colpo Bologna e l’invenzione delle acque. Saperi, arti e produzione tra ’500 e ’800, catalogo alla seconda metà dell’800. Visibile passerella due altorilievi in bronzo di mostra e video VHS, Bologna 2001 dal terrazzo del bar di via Alessandri- Silverio Montaguti, realizzati (1910) allo sportellino di legno, Le acque a Bologna. Antologia, Bologna 2005 ni 7. Linea Bus C, ferm. Righi. per le fontane del Mercato delle Erbe

via Avesella via Gli antichi acquedotti di Bologna. Le nuove scoperte, i nuovi studi, Bologna 2010 di via Ugo Bassi. Linee bus 32, 33, che si apre e mostra 13 ferm. P.ta Galliera. Lo scorrere dell’acqua. La Chiusa e il Canale di Reno nel territorio casalecchiese, un fiume, condotto dell’Aposa Bologna 2010 canale delle Moline un corso d’acqua via del Porto Porta Porta con case a picco, Mascarella S. Felice GLOSSARIO Alzaia: sentiero a uso degli animali per il Cunicolo/traforo: galleria di misure variabili rosicchiate dall’umidità...” 10. 10a. Canale Reno alla Grada: Il punto d’ingresso del canale in città è traino delle barche con il sistema dell’a- scavata nella roccia, a volte rivestita in matto- evidenziato dall’antica grata in ferro, che veniva calata in acqua per impedire laggio. ni, per captare le vene d’acqua del sottosuolo. 14 C. Lucarelli, 1997 15 ingressi indesiderati. Nel 2004 è stato riaperto il tratto di canale all’interno delle Chiavica: condotto in muratura che deriva Incile: imbocco del canale alla chiusa, punto mura, accanto alla chiesa di S. Maria della Grada in via Calari. Viale Vicini; linee acqua da un canale, a uso di case, opifici o d’ingresso dell’acqua del fiume nel canale Porta bus 32, 33, ferm. P.ta S. Felice. per irrigazione. manufatto, regolato da una paratoia. Lame Chiusa: sbarramento di un corso d’acqua, Manovra: congegno provvisto di vite vertica- in legno o in muratura, per alimentare un le per aprire e chiudere paratoie idrauliche. Porta 19 canale Cavaticcio canale. Mulino da seta: filatoio mosso da ruota idrau- Galliera Conca di navigazione/sostegno: struttura lica, costituito da una struttura cilindrica in in muratura, provvista di portoni a due legno (castello) atta a sostenere le parti mec- battenti, usata per far superare alle bar- caniche per la filatura. che i dislivelli di un corso d’acqua. Paraporto: regolatore che consente di scari- Conserve: ambienti sotterranei areati, care acqua da un canale deviandola in altro provvisti di vasche per la decantazione condotto. 16. Affaccio di via Malcontenti: 17. La finestrella di via Piella: Sostegno delle scorie contenute nell’acqua destina- Pellacaneria: opificio per la concia di pelli, veduta di un tratto del canale di Reno volutamente conservata per mante- della Bova ta a un acquedotto. prevalentemente bovine e ovine. rimasto scoperto all’interno dell’isola- nere intatto lo scorcio sul canale dal 14. Giardino to compreso tra le vie A. Righi, Bertie- sottoportico; gli affacci dalle vie Mal- del Cavaticcio: ricava- ra e Piella; a sinistra è visibile l’antico contenti, Piella e Oberdan, ripristina- to dalla copertura del 11. 11a. Ex Pellacaneria della accesso al canale, detto guazzatoio, ti nel 1998, rimandano alle vedute canale, reca tracce della Grada: è la sede dei Consorzi di Reno LEGENDA utilizzato per avvicinare all’acqua ani- dipinte da vari artisti dell’800. Linea via che scendeva al por- 13. Centrale idroelettrica del e Savena, ove si conservano gli Archi- • • • • • • • • • • • condotti sotterranei dell’Aposa, Canale di Reno, Canale di Savena mali e carri. Linea bus C, ferm. Righi. bus C, ferm. Righi. to; l’area è stata sistema- Cavaticcio: installata dal Comune nel vi storici, mappe, plastici e un modello • • • • • • • • • • • tracciato dell’acquedotto delle fontane ta nel 2011 in seguito 1994 sotto l.go Caduti del Lavoro, for- 12. Chiesa del Ponte delle Lame: di ruota idraulica funzionante. L’edifi- alla riapertura dell’ulti- nisce energia pulita sfruttando il salto eretta in senso longitudinale sopra il cio fu eretto sul canale (1681) come 15. La Salara e l’area del Porto: il porto dentro le mura fu realizzato dal mo tratto di canale e del- d’acqua del Canale Cavaticcio (m. Canale di Reno nel 1527, venne rifat- opificio per lavorare pelli; all’inizio del Vignola (1548); l’unico edificio sopravvissuto alle demolizioni del 1934 è il la darsena del porto cin- 14,5) utilizzato fin dal 1221 per alimen- ta nel 1764 da Marc’Antonio Bianchi- ’900 accolse due turbine per produrre © 2013 Consorzio della Chiusa di Casalecchio e del Canale di Reno magazzino dei Sali, eretto nel 1783-85 e restaurato fra il 1992-95. Adiacente alle quecentesco. Ingresso tare vari opifici. L’impianto appartiene ni e decorata con stucchi di G.B. energia elettrica. Per visite e informa- © 2013 Istituto per i Beni Artistici, Culturali e Naturali Canepa e sculture di F. Scandellari. della Regione Emilia-Romagna sedi della Cineteca e del Mambo, dal 2002 la Salara ospita il “Cassero Gay da via F.lli Rosselli; linee a Hera; per info eventi@consorzireno- zioni: [email protected] 5,00

Lesbian Center”. Info per visite tel. 051.0957200. Via Don Minzoni 18, Linee bus bus 33, 35, ferm. Don savena - tel. 051.6493527. Largo Cadu- Via Riva di Reno-via Lame; linee bus – tel. 051.6493527. Via della Grada 12; € Editrice Compositori è un marchio di Compositori Comunicazione 33, 35, ferm. Don Minzoni. Minzoni. ti del Lavoro. Linee bus di via Marconi. 18, 29b, ferm. Lame. linee bus 32, 33, ferm. P.ta S. Felice. © 2013 Compositori Comunicazione srl ANDARE PER ACQUE Percorsi alla scoperta dei luoghi d’acqua (i numeri fra parentesi rimandano alle didascalie) BENTIVOGLIO Le vicende dei sistemi idraulici bolognesi s’intrecciano cronologicamente nell’a- rea urbana e nel territorio, lasciando tracce che i due disegni mirano a far risal- tare. L’approvvigionamento idrico della città antica, offerto dal torrente Aposa, assecondò il limite orientale dell’insediamento romano ed ebbe una derivazione 20 occidentale, ricordata dalle vie Val d’Aposa e Avesella; tombato a partire dal 18-19 Medioevo l’Aposa scorre in un suggestivo condotto (8) che seca il centro storico da viale Panzacchi (6) a viale Masini, seguendo le vie Rubbiani, S. Domenico, piazza Minghetti, de’ Toschi, dell’Inferno, piazza S. Martino, del Borgo S. Pietro. Nel tratto sottostante via Rizzoli rimane l’arcata del ponte romano (9) mediante il quale la via Emilia superava il torrente. 12. Sostegno Landi: eretto a fine La captazione dell’acqua potabile fu risolta dai romani nel 27 a.C. con l’acque- ’500 in forma esagonale, è affiancato dotto scavato sotto le colline (1), dallo sbocco del torrente Setta nel fiume Reno da edifici sorti in luogo dell’antica car- sino alla cinta urbana meridionale; riattivato nel 1881 tuttora copre il 20% del tiera, della quale resta traccia nel fabbisogno cittadino. Le Conserve del Remondato (3) e le Conserve di Valverde muro confinante la conca; tra i due (2) testimoniano ingegnose tecniche idrauliche messe in opera tra Medioevo e canali restano due case riferibili alla Rinascimento per rifornire le fonti pubbliche, la Fontana del Nettuno e la Fon- 6. Ponte della Certosa: la struttura 7. Sostegno della Bova: costruito 8. Navile al Parco di Villa 10. Museo del Patrimonio 11. Sostegno Torreggiani: conca di forma esagonale di fine custodia del sostegno. Si raggiunge da 17. Sostegno di Castagnolo: costruito a fianco del Mulino dei Gozzadini, già tana Vecchia, e distribuire l’acqua all’interno del Palazzo Comunale (4, 5, 20). è caratterizzata dalle colonne neoclas- nel luogo dell’antico porto del Macca- Angeletti: il canale delimita il parco Industriale: allestito nell’ex Fornace ’500 con casa di manovra posta tra il canale di navigazione detto via dell’Arcoveggio-via della Coopera- attivo nel 1516. Gli edifici del borgo, detto Mulini Nuovi, furono ricostruiti canale Navile Il sistema delle grandi derivazioni dal Reno e dal Savena, realizzate nel XII seco- siche del portico eretto (1811-31) da gnano (sec. XIII), il più vicino alla cit- a ovest per tutta la sua lunghezza, Galotti, si occupa di proto industria Fossette e il Canalazzo scaricatore. Si raggiunge con sentiero zione-via del Sostegnazzo; linea bus nell’800 dall’architetto Angelo Venturoli per i marchesi Pizzardi. Si raggiunge in lo per condurre in città l’acqua destinata a usi industriali e per la navigazione E. Gasperini e L. Marchesini per colle- tà prima dell’intervento del Vignola compresa fra le vie Carracci e Gaga- urbana e moderna industrializzazio- ciclabile tra i due canali che inizia sotto il ponte dell’ex fornace 11, ferm. Cooperazione. In bicicletta auto da via Saliceto-via Matteotti a . collegata alla rete idroviaria del Po, conserva segni evidenti lungo i canali di gare l’ingresso della Certosa con il (1548). Qui il canale Navile, alimen- rin. Sulla sponda sinistra restano le ne. Espone vari modelli funzionanti Galotti, o da via Beverara-via del Sostegno; linee bus 17, 30, ferm. seguire il sentiero fra i due canali. Reno, delle Moline e del Navile. Nulla rimane del distretto industriale urbano portico di S. Luca; visibile percorren- tato dal canale Cavaticcio, riceve le tracce degli antichi approdi per le (mulino da seta, conca di navigazio- Tangenziale Lame. che vide prosperare, tramite una capillare rete di chiaviche, le attività di nume- do la ciclabile che costeggia il Cimite- acque riunite dell’Aposa e del canale barche. Percorrendo il parco in bici- ne), plastici, macchine delle collezioni rosi opifici, quali mulini da seta, concerie, cartiere e tintorie. Sono ancora visibi- ro Monumentale o da via della Certo- delle Moline. Linea bus navetta A, cletta e superata via Gagarin, si pro- storiche Aldini Valeriani e di aziende 18. Palazzo Rosso a Bentivoglio: il li le strutture delle chiuse sul Savena e sul Reno e il Navile con le sue otto conche sa. Linee bus 89, 21, ferm. Stadio. ferm. Bovi Campeggi. segue lungo il sentiero che costeggia del contesto produttivo. Per info ora- mulino di Ponte Poledrano (1358) di navigazione, oltre ai resti di alcuni opifici e manufatti destinati alla produzione la riva sinistra giungendo fino al ri, visite guidate, attività didattiche passò a Giovanni Bentivoglio nel di energia elettrica. sostegno Battiferro. Linea bus 11, [email protected], tel. 1541; fra i due rami del Naviglio sor- A le strutture della Chiusa monumentale (1) sono visibili ferm. Navile. 051.6356611; via della Beverara 123; sero case e opifici, a levante del cana- dall’esterno dal Parco del Lido e scendendo al fiume da via Giordani (2), ove si linee bus 11, 17, ferm. Beverara. le il castello. L’edificio fu rifatto da notano le rovine del primo sbarramento medioevale. In direzione di Bologna una Alfonso Rubbiani (1891-97) per il pista ciclabile fiancheggia il Canale di Reno e consente la vista dall’alto di alcuni marchese Carlo Alberto Pizzardi. Sul paraporti (3, 3a); con una breve deviazione si raggiunge il primo salto d’acqua ramo di sinistra del canale era situato del canale, ove è stata recentemente costruita la Centrale idroelettrica della il sostegno, da tempo coperto. Canonica (4). La pista prosegue attraverso il Parco Zanardi, il Giardino Calda, il Giardino del Ghisello fino a raggiungere il Ponte della Certosa (5, 6). L’ingresso del canale in città è caratterizzato dalla Grada (10, 10a) e dall’ex Pellacaneria, 13. 13a. Sostegno Grassi e Ponte Nuovo: costruito dal Brambilla (1491-94) oggi sede dei Consorzi dei Canali di Reno e di Savena (11, 11a). Seguendo le vie 17 venne rifatto dal Vignola (1548). Poco oltre, dove i due canali si ricongiungono, della Grada, Riva di Reno, Falegnami e Righi, si raggiungono gli “affacci” sul si vede il ponte a schiena d’asino (1686) utilizzato per il transito dei cavalli lungo canale nelle vie Malcontenti, Piella (16, 17) e Oberdan, fino al tratto terminale l’alzaia, restaurato nel 2003-04. Si raggiunge da via dell’Arcoveggio-via dei Lapi- detto Canale delle Moline (18), in parte scoperto tra le vie Alessandrini e Capo CASTEL MAGGIORE dari, o da via C. Colombo. Linea bus 11, ferm. Casa Buia. In bicicletta seguire il di Lucca. L’itinerario prosegue all’esterno di Porta Galliera (19) ove si vede un sentiero fra i due canali. 19. Palazzo Rosso, Scene di vita tratto del condotto che raccoglie le acque in uscita dalla città. Nell’area dell’an- 5. Ciclabile lungo il Canale di Reno: collega Bologna a Casalecchio affian- acquatica: decorazioni in stile Liber- tico Porto Naviglio rimane l’edificio della Salara (15), raggiungibile dal Giardino cando il canale a partire da via della Certosa; costeggia il Cimitero della Certosa 16 ty realizzate da Achille e Giulio Casa- del Cavaticcio (14) e da via Don Minzoni. Il percorso extraurbano prosegue fino a via della Barca e prosegue su entrambe le sponde tra le aree verdi del nova (1897), collaboratori del Rub- lungo il Canale Navile in via Bovi Campeggi, ove è visibile il sostegno della Bova Ghisello, Giardino Calda e Parco Zanardi; oltre via Caravaggio il percorso è biani nelle attività dell’Aemilia Ars. (7); seguendo via Zanardi e via Carracci si raggiunge il Parco di Villa Angeletti segnalato fino a Casalecchio. Linee bus 89, 21, ferm. Funivia. L’edificio è sede della Biblioteca delimitato dal Navile (8). Superata via Gagarin si segue il sentiero sulla riva Comunale (info orari tel. 051.6640400; sinistra fino al sostegno del Battiferro (9) e all’ex Fornace Galotti, sede del 15 [email protected]); Museo del Patrimonio Industriale (10). Dal ponte di via Gobetti si può scendere via Marconi 5. sul sentiero (alzaia) fra i due rami del Navile proseguendo a piedi o in bicicletta 4. La Canonica - Centrale idroelettrica: il canale compie qui il verso i sostegni Torreggiani (11), Landi (12), Grassi (13, 13a) fino al Ponte CORTICELLA Nuovo. Per raggiungere il sostegno e il ponte di Corticella (14, 15), opere di primo salto d’acqua, utilizzato dal muli- 14 Jacopo Barozzi detto il Vignola, si riprende il sentiero segnalato oppure la viabi- no dei Canonici Renani (sec. XII), da 20. Canale Navile a Bentivoglio: lità ordinaria da via dei Lapidari, via dell’Arcoveggio, via delle Fonti. Per Castel una cartiera e da un Canapificio nel 1998 il Comune ha riaperto il Maggiore e Bentivoglio si utilizza la provinciale n. 45 (via del Tuscolano, via (1851), in parte recuperato come sede 13a tratto di canale a nord del ponte Saliceto) e da via Matteotti si raggiunge la conca di Castagnolo nell’antico borgo della Casa della Pace La Filanda. La Poledrano. Il vicino castello divenne centrale (2013) è dotata di due turbine dei Mulini Nuovi (17). Riprendendo via Saliceto il percorso si conclude a Benti- 9. Sostegno del Battiferro: fu una delle tre conche costruite dal milanese 13 dal 1480 la Domus jocunditatis ove voglio (18, 19, 20), ove la riapertura di un tratto del Navile ha contribuito alla e produce energia pulita per il Comune Pietro da Brambilla (1491-94), poi rifatta in forma ottagonale dal Vignola Giovanni II Bentivoglio riceveva valorizzazione dell’abitato. Il sistema idraulico dell’area orientale della città tro- di Casalecchio. Si raggiunge da via (1548). Attorno sorsero vari opifici: un maglio da battirame, una cartiera, una ospiti illustri; nel 1889 il marchese Panfili-via Canonica; linee bus 89, 20, va il suo punto emergente nelle strutture della Chiusa di S. Ruffillo (21), origine centrale idroelettrica (1901) e la Fornace Galotti (1886). Si raggiunge da via 12 Pizzardi ne affidò il restauro al Rub- del Canale di Savena, visibile ormai in pochi tratti scoperti, come quelli di via ferm. Croce. Per info: eventi@consor- della Beverara. Linee bus 11, 17 ferm. Beverara. In bicicletta seguire il sentiero biani. Si raggiunge in auto da via Corelli (22, 22a), di Chiesa Nuova (23) e dei Giardini Margherita (24). zireno-savena.it - tel. 051.6493527. a sinistra del canale. Saliceto; linee bus 95, 446, 447. 11 10 14. Sostegno di Corticella: eretto in forma ovale dal Vignola (1548), conserva “Non so, Anselmo, le manovre della Riva Calzoni; nei pressi sono visibili il “pelago”, alimentato da se nei tuoi brevi soggiorni una derivazione del canale, e la fontana della Gabella Grossa, un tempo utilizza- ta dai barcaioli. Si raggiunge da via dell’Arcoveggio-strada privata dopo il civ. a Bologna, ti sia mai spinto 9 186. Linee bus 11, ferm. Rotonda Giardini; 27, ferm. Sole via delle Fonti. In bicicletta, oltre il Ponte Nuovo, sentiero segnalato a sinistra del canale. fino a Casalecchio per vederne la chiusa; 8 se non lo hai fatto, vieni, ché ne vale la pena. È uno stupendo paesaggio, 7 che mi ha fatto sospirare

cento volte il pennello fiume Reno di Corot 21. Chiusa di San Ruffillo: è all’origine del canale di Savena, costruito dal 1. Chiusa di Casalecchio e Canale di Reno: la prima chiusa in legno fu eret- 15. Ponte di Corticella: ricostruito Comune (1176) per rifornire l’area est della città a uso dei mulini e di altre atti- ta (1191) da un Consorzio di privati (Ramisani) interessati all’energia idraulica per prenderne la bellezza dal Vignola nel 1548; a fianco rimane vità (tintorie, cartiere, concerie). Dal ponte su via Toscana sono visibili l’incile e per il funzionamento di mulini e opifici; ricostruita in muratura (1324) venne l’ex Dogana del porto di Corticella, un i paraporti del canale. Le strutture dipendono dal Consorzio della Chiusa di S. riparata più volte nel corso dei secoli. Il canale derivato è regolato mediante latente e melanconica.” tempo utilizzato in alternativa al por- Ruffillo e Canale di Savena (per info e visite: [email protected] - paraporti e sfioratori di superficie. Le strutture dipendono dal Consorzio della 6 to cittadino. Sulla riva destra del tel. 051.6493527). Linee bus 13, 96, ferm. Ponte Savena. Chiusa di Casalecchio e del Canale Reno (per info e visite: eventi@consorzireno- A. Oriani, 1877 canale era attivo il Parco delle Fonti savena.it - tel. 051.6493527). Visibile dal lungo Reno di via Ronzani, via Trieste, (1826), luogo dove sgorgavano acque via Lido. Linee bus 89, 20, ferm. Stazione. minerali. Linea bus 27. 5 24 canale di Reno

2. Casa di Guardia: una bella vista 16. Sostegno della Chiusetta: del secondo paraporto, detto Prato costruito nel 1610, rimane la conca canale di Savena Piccolo, e dei ruderi dell’antica chiu- 4 rettangolare e il rudere della casa di sa, si coglie dall’area verde pubblica 23 manovra; difficile l’accesso e la vista in fondo a via Giordani. L’ingresso alle per la fitta vegetazione. Si trova a strutture della chiusa di Casalecchio, CASALECCHIO 3a DI RENO nord del ponte su via G. Bentini a lato comprese fra l’incile e la casa di Guar- dell’area occupata dal Depuratore. dia, è in via Porrettana 187; linee bus 89,20, ferm. Municipio; ciclabile da 3 25

Bologna a partire da v.le Vicini - via torrente Aposa Sabotino. Acquedotto romano 22-22a 2

S. RUFFILLO 22. 22a. Canale di Savena e ruota idraulica: al termine di un tratto scoper- 1 to del canale, affiancato da percorsi pedonali e ciclabili, è visibile un modello di 21 ruota verticale a pale, simile a quelle dei mulini da grano un tempo attivi sul canale. Via B. Marcello-via A. Corelli. Linee bus 11,16, ferm. Marcello.

23. Canale di Savena a Chiesa Nuova: il breve tratto scoperto è ai 3. 3a. Paraporto Scaletta detto piedi di un’area verde pubblica ove si Casa dei ghiacci: è posto all’inizio di “Vado quasi ogni vedono ancora alcuni gelsi secolari. un tratto del canale pensile regolato 24. Canale di Savena ai Giardini Fra la chiusa di San Ruffillo e la città da altri due paraporti (detti Verroc- mattina a Casalecchio, Margherita: il laghetto all’interno funzionavano quattro mulini da grano chio e San Luca). Le strutture, del giardino è fiancheggiato dal cana- (Foscherari, Parisio, Frino, Miseri- restaurate nel 2009, sono visibili da passeggiata pittoresca alle cascate del Reno: 25. Villa Guastavillani: costruita sul Colle di Barbiano (1575-78) dal cardinale le di Savena. Di fronte alla chiesa del- cordia); oggi il canale viene utilizzato via Scaletta e al termine di via Canale, Filippo Guastavillani, conserva una straordinaria Sala musiva ipogea, che veniva la Misericordia erano situati l’antico per l'irrigazione e per la pulizia della o dall’alto percorrendo la ciclabile è il Bois de Boulogne di Bologna.” rifornita con acqua corrente mediante un impianto idrico composto da cunicoli di mulino e un lavatoio pubblico. Ingres- fitta rete di canalette del centro stori- Bologna-Casalecchio; linee bus 89, captazione e vasche di raccolta. È sede dell’Alma Graduate School (info@almaweb. si P.ta Castiglione, P.ta S. Stefano; co. Via Toscana, linee bus 13, 96, 20, ferm. Municipio. Stendhal, 1817 unibo.it; tel. 051.2090111). Via degli Scalini 18; linea bus 59, ferm. Guastavillani. linee bus 32, 33. ferm. Chiesa Nuova.