Carlos Di Sarli (Pianista, Direttore, Compositore). Nacque Il 7 Dicembre Del 1903 E Morì Il 12 Gennaio Del 1960)
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Carlos di Sarli (pianista, direttore, compositore). Nacque il 7 dicembre del 1903 e morì il 12 gennaio del 1960). Di una famiglia di nove figli, inizialmente vivente a Montévideo e poi a Bahia Blanca, Cayetano Di Sarli cominciò studiando la musica classica al conservatorio dove insegnava uno dei suoi fratelli. Suo padre, Miguel Di Sarli, italiano, aveva avuto tre figli da un primo matrimonio mentre dal secondo , con Serafina Russomano, sorella del tenore Tito Russomano, ne ebbe altri 6, José, Miguel, Nicolás, Domingo, Cayetano y Roque, gli ultimi due nati a Bahia Blanca. A 13 anni, con grande disperazione di suo padre, si integra in un gruppo di "Zarzuela" per girare in varie provincie dell’argentina suonando musica popolare (e qualche tango). Suona anche da solo nei cinema e nelle sale da tè, particolarmente a Santa Rosa, provincia di La Pampa, in un cinema, proprietà di un amico di suo padre, italiano come lui , Mario Manara. In seguito ad un incidente, al giovane Carlos Di Sarli si compromette gravemente la vista, non diventa cieco, ma dovrà portare continuamente degli occhiali neri per tutta la vita e questo gli causerà moltissime e immaginabili difficoltà. Crea nel 1919, a Bahia Blanca, la sua città natale, la sua prima orchestra. Là scrive e suona il suo primo tango "Méditación" che… ahi noi non è mai stato registrato. Nel 1923, giunge a Buenos Aires in compagnia di suo fratello Rocco, e si lega col musicista Alberico Spatola, direttore della “Banda de la policia” di Buenos Aires e parente dei Di Sarli che lo ingaggia insieme al bandoneonista Anselmo Aieta per integrare il suo gruppo. In seguito integra una formazione molto popolare diretta dal violinista Juan Pedro Castillo, soprannominato "el Rey del pizzicato". Poi suona nel trio di Alejandro Scarpino, il felice autore del tango "Canaro in París", accompagna nelle "grabaciones" (registrazioni) per la casa editrice Electra l’attrice e cantante Olinda Bozán, sorella maggiore di Sofia, più conosciuta. Nel 1923, grazie al suo amico Cobian, entra nella formazione di Osvaldo Fresedo che influenzerà enormemente il suo stile, e a cui dedicherà del resto una delle sue più celebri composizioni: "Milonguero Viejo." Il suo amico Juan Carlos Cobian infatti era il pianista dell'orchestra di Osvaldo Fresedo "el Pibe del Paternal" (il bambino del Paternal, un quartiere di Buenos Aires). Osvaldo Fresedo aveva in quel momento un successo tale che gestiva fino a cinque orchestre, una della quali sarebbe stata poi diretta da Carlos. La vita non fu gentile con Carlos Di Sarli: come già detto a cominciare dai suoi perenni occhiali neri; si racconta questo aneddoto: una sera, il proprietario del cabaret "Germinal" dove suonava, pretese che Carlos Di Sarli suonasse senza i suoi occhiali e a causa del rifiuto di questo ultimo, l’orchestra dovette abbandonare luogo e lavoro. Carlos Di Sarli crea, nel 1927, a solamente 24 anni, il proprio Sexteto. Era composto da: César Ginzo e Tito Landó come bandonéon, José Pécora e David Abramsky come violini e Adolfo Kraus come contrabbassista….. e ovviamente Carlos al pianoforte. Nel Dicembre del 1929, eccolo pronto per registrare i suoi primi due tanghi "Sexteto Di Sarli", sotto l'etichetta del marchio RCA-Victor. Nell'Agosto del 1931, registrò con la cantante Mercedes Carné, 22 canzoni dopo essere stato licenziato dalla RCA Victor: questi 22 pezzi offrono, a mio avviso un interesse abbastanza limitato, eccetto "El Rebelde". In seguito il gruppo suonò con grande successo fino al 1934, periodo in cui Carlos Di Sarli andò in altre formazioni, poi partì per Rosario, provincia di Santa Fé, dove fece parte di un piccolo gruppo col bandoneonista Juan Cambareri. Nel frattempo il Sexteto continuava a suonare senza Di Sarli ma mantenendo il suo nome, fino a che questa orchestra cambiò nome per chiamarsi Orquesta Novel, in seguito alle sue esibizioni nella confitería "Novelty." Nel 1935 Carlos Di Sarli fu invitato dai suoi vecchi musicisti a ri-suonare con loro , ma solamente per sostituire il pianista Ricardo Canataro che era malato. Fece anche parte, per un certo periodo di tempo, dell'orchestra di D’Arienzo, sempre come pianista, per sostituire Luis Visca. (era il tempo in cui l'orchestra di Arienzo si chiamava "D’Arienzo-Visca.”) Infine, ritornò con i suoi vecchi collaboratori per registrare, nel 1939 con la RCA e col cantante Roberto Rufino. Fu allora, tra il 1939 e il 1960, il suo periodo orchestrale più conosciuto è con il cantante Roberto Rufino, Carlos Di Sarli proseguì la sua strada fino all'anno 1948. Ecco la composizione di quella prima orchestra del 1939: piano e direzione: Carlos Di Sarli, violini: Roberto Guisado , Daniel Goicoechea e Adolfo Pérez; bandoneon: R.Gyanitelli, Domingo Sánchez e Alberto Mititieri, contrabbasso: Domingo Capurro, e come cantante provvisorio Ignacio Murillo che sarà presto sostituito da Roberto Rufino. Come già detto Di Sarli ebbe, fra il 39 e il 60, parecchie defezioni nelle sue orchestre che quindi ebbero moltissime formazioni diverse, citiamo per la cronaca la composizione della sua ultima: Carlos Di Sarli, piano e direzione, violini: Roberto Guisado, Elvino Vardaro, Simon Bajour (i tre migliori dell’epoca)… più A.Rouco, Carlos Anaiz, Juan Schiaffino, Claudio Gonzales, Antonio Rossi (dunque 8 violini), bandonéon: F.Verdi, Libertella,Plaza, Marcucci, Domingo Sánchez, (5 bandonéon), contrabbasso: Alfredo Sciaretta, cantante: Horacio Casares e Jorge Durán e per finire la presenza di Antonio Canto, come presentatore. I suoi cantanti. Durante gli anni del sestetto, i suoi cantanti (in ordine cronologico) furono Santiago Devin (Cenzi), Ernesto Famá, Fernando Díaz, Antonio Rodríguez Lesende, Roberto Arrieta e Ignacio Murillo. Con lo sviluppo dell’orchestra, a Murillo fece seguito Roberto Rufino, poi Antonio Rodríguez Lesende, Agustín Volpe, Carlos Acuña, Alberto Podestà, quindi ancora Roberto Rufino, poi di nuovo Alberto Podestà, Osvaldo Cabrera, Roberto Rufino per la terza volta, Alberto Podestà per un terza volta, Jorge Durán, Raúl Rosales, Alberto Podestà per la quarta volta, Osvaldo Cordo, Oscar Serpa, Mario Pomar, ancora una volta Oscar Serpa, Argentino Ledesma, Rodolfo Galé, Roberto Florio, e, infine, Jorge Durán ancora e Horacio Casares. L'orchestra di Di Sarli è un modello di tango classico, evidenziato da concezioni musicali di interessantissimo contenuto, che il suo direttore cercò sempre di superare. Godette , inoltre, dell'adesione appassionata di legioni di ammiratori che non ammettevano altra modalità strumentale che non fosse quella di cui era protagonista il Maestro. P.S. Fu chiesto al Maestro Osvaldo Pugliese : "Cosa pensa di Di Sarli ? " e lui rispose : " Io lo indico sempre come esempio. Senza nulla, creò una struttura tanghera molto difficile da uguagliare. Fu un continuatore di Fresedo al quale dedicò il tango "Milonguero viejo". Nella musica di Di Sarli non ci sono arrangiamenti né "variaciones" (per es. assoli di bandoneon) né armonizzazioni. Semplicemente con ritmo , melodia ed espressione ha fatto del tango una " poesia della città" , degna di essere ascoltata e ballata. Tra le sue opere ascoltiamo: Bahia Blanca https://www.youtube.com/watch?v=dqFWz9_uqe0 Nido Gaucho https://www.youtube.com/watch?v=usVIMC9cW6U El cielo en tus ojos https://www.youtube.com/watch?v=1M98cKuEj14 Hasta siempre amor https://www.youtube.com/watch?v=-6iEqCV7mmY .