Pignataro Maggiore
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PIGNATARO MAGGIORE COMMOVENTE LA MANIFESTAZIONE DEDICATA A “NICANDRO IZZO”, vittima della camorra.CONSEGNATE 7 BORSE DI STUDIO alla presenza del Provveditore Francesco Saverio De Martino, del giudice Raffaello MAGI, delle Direttrici e dei Comandanti dei carceri di Poggioreale (Na), Santa Maria Capua Vetere e Carinola. “La Direttrice Abate”Una fila di agenti e di personale hanno letto il manifesto e si sono commossi” E' stata molto commovente la manifestazine dedicata al ricordo dell'appuntato Nicandro Izzo, ucciso trent'anni fa dalla camorra. Una manifestazione che ha portato in paese i responsabili della polizia penitenziaria campana: il provveditore, i Direttori ed i comandanti delle Carceri di Poggioreale, S Maria C V e Carinola, magistrati, giornalisti, insegnanti, alunni e genitori, tanti genitori che hanno voluto assistere alla manifestazione in una sala affollata. ”La giustizia funziona solamente se ci crediamo – ha detto il giudice Raffaello Magi ai 180 studenti presenti. Il codice penale dice che chi uccide deve essere punito con l'ergastolo, ma non sempre questo succede, nonostante il martirio di tanti uomini dello stato, come quello di Ignazio Di Flora agente nel carcere di Carinola e di Ferdinando Imposimato. Se non c'è chi punisce – ha continuato Magi - chi accerta i fatti e la polizia penitenziaria che vigila sull'ossevanza della pena, la norma diventa inutile. “Vi chiedo scusa a nome di tutti, ha aggiunto il giornalista Raffaele Sardo , rivolgendosi ai familiari di Nicandro. Per voi, infatti, questo giorno è un giorno di dolore. Vi chiediamo scusa, perché ricordando, rinnoviamo in voi il dolore, ma bisogna trovare il tempo di ricordare le persone buone. Oggi infatti, a Pignataro, Nicandro Izzo deve prendere quel posto che occupava la camorra”. Molto toccante anche l'intervento della dott.ssa Teresa Abate , Direttrice del Carcere di Poggioreale, dove lavorava Nicandro:”I manifesti di questa manifestazione – ha detto – sono stati posti anche nel nostro carcere ed ho visto la fila degli agenti e del personale che si fermavano a leggerli commossi. Molti lo conoscevano. Nicandro svolgeva un lavoro delicatissimo in un carcere come quello di Poggioreale dove c'erano 300 agenti mentre oggi ce ne sono 800. Questo ci fa capire che lavoro massacrante svolgevano le guardie di Poggioreale.”Ma – ha continuato la dott.ssa Carmela Campi, Direttrice del carcere di Carinola, il carcere è una struttura che deve essere gestita con il buon senso del padre di famiglia, affinché si ritorni ad essere unani e fratelli, nonostante i tanti errori. Interessanti anche gli interventi del dott. Francesco Saverio De Martino , Provveditore vicario dell'Amministrazione penitenziaria campana, del dott Giuseppe Centomani, Direttore Distrettuale per la Giustizia minorile in Campania e della dott.ssa Carlotta Giacquinto, Direttrice del carcere di Santa Maria C. V. Poi sono state consegnate le sette Borse di Studio in denaro agli alunni Alessandra Zona, Francesco Di Bernardo, Silvia Giuliano, Maria Sara Borrelli, Mercone Antonio, Francesca Orlando, e Contestabile Simone . Massiccia la presenza in sala anche delle autorità carcerarie, con il comandante del carcere di Poggioreale, Salvatore D'Avanzo , il Comandante del carcere di S Maria C V., Gaetano Manganelli, il comandante del carcere di Carinola Egidio Giramma, il dott Anselmo Bovenzi, Direttore delll'Istituto “Angiulli” di S Maria, il Commissario Cesare Martucci , il sindaco Raimondo Cuccaro ed i Comandanti delle Caserme dei carabinieri di Pignataro Maggiore e Calvi Risorta. Tra i presenti anche la signora Maria Senese , moglie del povero Nicandro, il dott. Mario Marrandino , storico economo del Carcere di Poggioreale, Roberto Fiorillo , coordinatore dell'ass. Le Terre di Don Peppe Diana, il giornalista Salvatore Minieri e l'Ispettore capo della P. P. Giorgio Valente. La borsa di studio – ha spiega il Preside Paolo Mesolella, è nata in occasione del trentennale della scomparsa di Nicandro, ucciso dalla camorra la mattina del 31 gennaio 1983. Gli studenti vincitori hanno ricevuto delle borse in denaro offerte generosamente dalla moglie del povero Nicandro”. .