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SMCVSTORIA MITO CULTURA VITALITÀ Breve Guida alla città di Santa Maria Capua Vetere SOMMARIO > 4 I luoghi e la storia > 6 L’archeologia > 14 Altre testimonianze d’epoca romana > 18 L’architettura religiosa > 22 L’architettura civile > 26 I dintorni I LUOGHI Dotata di una invincibile cavalleria, ap- E LA STORIA prezzata e temuta dai Romani, che ne trassero grandi lezioni di tattica mili- Altera Roma, l’altra Roma: così Cicerone tare, l’Antica Capua detenne sempre un definiva l’Antica Capua, l’attuale città ruolo egemone fondato su un consisten- di Santa Maria Capua Vetere, per molti te peso economico, politico, culturale e secoli capitale della Campania e famosa religioso; essa è soprattutto ricordata per la ricchezza e l’elegante stile di vita per i famosi ozi che offrì al condottiero delle sue classi dirigenti. Annibale ed al suo esercito durante la 4 SMCV Storia Mito Cultura Vitalità I LUOGHI E LA STORIA seconda guerra punica, nonché per la geografica, prosperò e superò anche mitica e sanguinosa rivolta dei gladiato- le devastazioni di Gianserico nel 456 ri guidati da Spartaco nel 73 a.C. d.C. , soccombendo soltanto ai Sarace- Secondo la leggenda, raccontata poi da ni nell’840, quando gli abitanti furono molti autori greci e latini, il nome della costretti a trasferirsi nella vicina Casi- città deriva da Kapys, eroe leggenda- linum, mutandone il nome con quello rio e nipote di Enea, che sarebbe stato della propria città. allattato da una cerva dal manto tutto Sul luogo di quella che era stata una bianco vissuta per più di mille anni nel tra le più gloriose metropoli campane, santuario di Diana Tifatina. sorse un nuovo, piccolo centro che prese Due sono le possibili date della fonda- il nome dalla cappella di Santa Maria, zione della città, secondo la testimo- dedicata alla Vergine. Nel 1862, per nianza di Valleio Patercolo: una intorno sottolineare le antiche radici, il nome all’800 a.C., l’altra nel 598 a.C. ad opera del centro urbano, che nel frattempo si degli Etruschi, probabilmente su un pre- era ingrandito, fu cambiato nell’attua- esistente villaggio osco del IX sec. a.C. le, aggiungendovi “Capua Vetere”, cioè Nel 424 il dominio etrusco fu sostitui- Capua Antica. to da quello Sannita e la città ebbe un Le fonti storiche, nel sottolineare il ruolo grande sviluppo, tanto da eguagliare di grande centro di produzione agrico- il numero degli abitanti di Roma nel II la, fanno esplicito riferimento anche ad sec. a.C. altre sue attività, a cominciare dalla Nel 340 a.C. entrò in lega con Roma, ma produzione di unguenti (il cui mercato, ciò segnò un arretramento della sua au- “Seplasia”, era famosissimo) per finire ai tonomia e una profonda insoddisfazione vasi di bronzo, alle statuette di argilla e che sfociò, nel 216 dopo la battaglia di alle terracotte architettoniche, attestate, Canne, nell’alleanza con Annibale che queste ultime, dalla grande quantità ri- durò fino al 211, quando Capua si arre- trovata nel tempio Patturelli. Notevole se a Roma senza condizioni. La ripresa fu anche la produzione artistica e let- avvenne soltanto con Cesare nel 61 a.C., teraria, deducibile dalle condizioni di rafforzata da Augusto, nel 43 a.C. benessere che diedero origine alla leg- La città, anche per la sua posizione genda degli “Ozi di Capua”. SMCV Storia Mito Cultura Vitalità 5 L’ ARCHEOLOGIA Arco di Adriano La ricchezza archeologica di Santa Ma- L’Arco di Adriano, comunemente de- ria Capua Vetere è dovuta alle nume- finito “Arco di Capua”, sito in via del rose testimonianze di vita (dal IX sec. Lavoro (antica Via Appia) è un arco di a.C. al IX d.C.) dell’Antica Capua, il che trionfo originariamente a tre fòrnici, ne rende il territorio uno dei maggiori delle quali restano quella di sinistra, giacimenti archeologici e culturali d’I- ancora integra, e un pilastro della cen- talia. Di seguito se ne traccia un auten- trale. L’Arco, alto circa 10 metri, risale al tico Itinerario Turistico Sammaritano, II secolo d.C. e, da una lapide rinvenuta scandito da precisi punti di riferimento. nel 1700, si deduce che fu dedicato ad Adriano; pare, infatti, che l’imperatore amasse soggiornare a Capua per il clima Foto: l’Arco di Adriano. dolce e lo splendido paesaggio. Alcuni 6 SMCV Storia Mito Cultura Vitalità L’ARCHEOLOGIA studiosi, tuttavia, attribuiscono l’arco scempio con un editto datato 1826. a Traiano, che volle la ristrutturazione L’Anfiteatro Campano si sviluppava su della via Appia. tre piani con arcate decorate da statue e Il monumento era un tempo rivestito di un quarto a parete continua. L’edificio lastre di marmo e ornato da statue po- poteva ospitare fino a 60mila spettatori, ste nelle nicchie. Su una lapide collocata ai quali i posti erano assegnati in base nel 1863 sono incise le parole dettate dal all’ordine sociale. Senatori e magistrati patriota Luigi Settembrini per ricordare godevano di una visuale migliore; alle la “battaglia del Volturno”, combattuta donne era riservata la “cathedra”. il primo ottobre 1860. Nell’arena si svolgevano combattimenti tra gladiatori e spettacoli con animali (leoni, orsi, tori, elefanti). Attraverso le Anfiteatro botole, ancora oggi visibili, venivano innalzati oggetti scenici come rocce o Punto di riferimento principale del- colonne. Oltre a un consistente avanzo la città è l’Anfiteatro, sito in piazza I° dei due piani inferiori, sono giunti a noi Ottobre 1860, costruito tra la fine del in ottimo stato i sotterranei, che rap- I e gli inizi del II secolo dopo Cristo in presentano il luogo più suggestivo da una posizione strategica, vicino alla via visitare. Qui, attraverso una rampa, ve- Appia e al decumano maggiore della nivano trasportati gli animali poco pri- centuriazione. ma di entrare nell’arena. Erano, inoltre, Abbellito dall’imperatore Adriano con dotati di una vasta cloaca a croce per lo statue e colonne e inaugurato dall’im- scolo delle acque. I canali convogliava- peratore Antonio Pio nel 155 d.C., fu no il liquido contenuto in una cisterna, devastato dai barbari nell’841. utilizzato per la pulizia dei sotterranei Adibito successivamente a fortezza, di- stessi e dell’arena, nelle fognature poste venne in età medievale e rinascimentale a nord e sud dell’Anfiteatro. una vera e propria “miniera” di mate- L’edificio, secondo per dimensioni solo riali di costruzione, subendo spoliazio- al Colosseo di Roma, è a pianta ellitti- ni di marmi, colonne e ornamenti. Fu ca: l’asse maggiore è lungo 167 metri, Francesco I di Borbone a porre fine allo quello minore 137. Gli archi dei tre piani SMCV Storia Mito Cultura Vitalità 7 L’ARCHEOLOGIA inferiori erano costituiti da ottanta ar- cate ornate da busti di divinità (alcuni furono distrutti, altri riutilizzati, altri ancora sono esposti nei musei). Si con- servano solo due archi sulle cui chiavi vi sono protomi raffiguranti Giunone e Diana. All’esterno della struttura sono sistema- ti sepolcri sui quali sono presenti tracce degli affreschi che li decoravano. Nello stesso luogo, in età repubblicana, sorgeva il primo Anfiteatro, anteceden- te a quello oggi visibile, nel quale aveva combattuto il gladiatore Spartaco, capo della rivolta servile nel 73 a.C.; si tratta del più antico anfiteatro d’Italia costru- ito in piano e del quale sopravvivono pochi resti visibili. In particolare, scavi in proprietà privata de Paolis hanno evi- denziato resti delle gradinate. Museo dei Gladiatori Nell’area archeologica dell’Anfiteatro fu costruito nel 1954 il Museo dei Gla- diatori, dove sono esposti gli elemen- ti decorativi superstiti dell’anfiteatro Campano, conservati per decenni nei Foto: l’Anfiteatro Campano. 8 SMCV Storia Mito Cultura Vitalità SMCV Storia Mito Cultura Vitalità 9 sotterranei e sotto le arcate dell’edifi- leone). Nella prima sala sono state si- cio. Sicuramente originale è il diorama stemate tre chiavi d’arco che decorava- di combattimenti tra gladiatori che si no l’esterno dell’Anfiteatro, raffiguranti svolgono in un piccolo settore dell’are- Mitra, Giunone, Minerva, e il calco del na (si distinguono il reziario, con rete busto di Volturno. Al di sotto vi sono e tridente; il secutor, con elmo e corta alcune iscrizioni onorarie con dedica spada; il trace, con grifo sull’elmo e la agli imperatori Adriano e Antonino Pio. spada ricurva detta sica; il venator che Al centro della sala vi è un plastico che affronta le belve, nella fattispecie un riproduce per metà lo stato attuale del monumento e per l’altra metà il suo Foto: il Mitreo. aspetto originario. 10 SMCV Storia Mito Cultura Vitalità L’ARCHEOLOGIA In una vetrina sono esposti materiali lustrano i sette gradi di iniziazione. La ceramici, nonché due teste di Ercole e volta è dipinta con stelle a otto punte Atena, frammenti di una testa di Apollo verdi e rosse. Sulla parete di fondo si e di quella di una dea, forse Diana. In può ammirare l’affresco, straordinaria- un’altra vetrina sono conservati i calchi mente ben conservato, che ritrae Mitra di armi gladiatorie rinvenute a Pompei. nell’atto di uccidere un toro bianco. Agli Nella seconda sala l’allestimento ri- angoli del dipinto, il Sole, la Luna, l’O- propone i gradini della cavea, con la ceano e la Terra “assistono” al sacrifi- ricostruzione di uno dei “vomitoria” cio. Completano la scena un corvo, un (accessi): notevole un rilievo con cor- serpente, un cane, uno scorpione e due teo di magistrati e littori nell’atto di portatori di fiaccole, che simboleggiano entrare nell’Anfiteatro per occupare i il sorgere e il tramontare del sole. Mitra, propri posti; lateralmente sono raffi- infatti, era concepito come potenza be- gurati felini che azzannano la preda. nefica connessa con la luce.