Norbert Wibiral

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Norbert Wibiral ©Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo -Bollettino d'Arte NORBERT WlBlRAL CONTRIBUTI ALLE RICERCHE SUL CORTONISMO IN ROMA I PITTORI DELLA GALLERIA DI ALESSANDRO VlI NEL PALAZZO DEL QUIRINALE IN DAI TEMPI di A. Bertolotti') che pub­ adottata da molti storici d'arte di quel Tempo e orientata blicò l'ingente materiale delle sue ricerche di eccessivamente, sia verso la sola storia, sia verso l'inter­ F archivio in modo non sempre rispondente alle pre tazione materialistica della scuola Semperiana. Egli esigenze moderne, l'edizione critica delle fon ti archi ­ si proponeva con ciò di definire giustamente per le viali e letterarie non cessò di essere un desideraturn di cosiddette fonti secondarie e per le scienze ausiliarie grande importanza per la quella posizione nell'orga­ storia dell'arte barocca in nismo della nostra disci­ Roma. Non è il caso di plina, spettante al loro va­ presentare qui un saggio lore effettivo. D'altra parte su questa discipli na ausi­ è noto che egli riconosceva liare, col suo metodo e la pienamente l'importanza sua storia; tuttavia non ci delle fo nti scritte nei suoi pare inutile esporre il pro­ lavori sull'arte barocca in blema di una valorizza­ Roma. l ) zione critica delle diverse Si è accennato parecchie COnii concernenti l'attività volte al fatto che i segni artistica nel Seicento nel individuali che distinguo­ campo strettamente limi­ no particolarmente le opere lato del soggetto In que- d'arte di questo periodo stione. vengono sopraffatti dalle È fu ori dubbio che 1'0- qualità stilistiche generali pera d' arte stessa come in modo tale da rendere in­ " fonte figurata" va consi­ sufficien te in certi casi la derala documento primario sola critica stilistica per at­ per la ricerca storico-arti­ tribuzioni sosteni bili. 4) Ap­ stlca, che tenta di compren­ pare chiaro che tale fatto dere tali opere nella loro riguarda soprattutto i co- essenza spirituale e formale siddetti artisti minori. in un certo momento del­ FIG. I - COD. VAT. CH IG. P VII IO, F." 37' La pratica ci insegna inol ­ l'evoluzione generale e di PIETRO DA CORTONA: SCH IZZO PER IL SOFFITTO tre che le fonti letterarie ed DELLA CALLERIA DI ALESSANDRO VII NEL QU IRINALE quella individuale dell'arti ­ (DETTACLlO) archi viali spesso non con­ sta, mettendo in luce in tal cordano, tanto che si rende modo le circostanze della loro genesi ed i loro reciproci necessana una accurata critica storico-filologica. In rapporti . La critica stilistica si è costituita come metodo tal caso alle fonti archiviali - cioè ai documenti ed agli essenziale per precisare il tempo e il luogo della for­ atti - si attribuisce normalmente un maggior valore mazione di opere d'arte, per qualificarle dal punto di di persuasione, che non alla letteratura artistica con­ vista estetico, come pure per accertare gli autori e defi­ temporanea, in quanto il documento e l'atto, come nirne le reciproche dipendenze. Fu soprattutto A. residui scritti dell' evento storico stesso, rappresentano Riegl 2) a difendere l'autonomia di questo metodo una fonte più diretta che non per es. le " Vite" e le contro la preferenza unilaterale data alle scienze ausi­ " Guide", le quali tramandano tale fatto già filtrato liarie e contro l'applicazione di cri teri estranei allo stile. attraverso l'interpretazione umana. 5) Questo genere Il suo fine precipuo era di svalutare la prassi di ricerca di testimonianze scritte si rivela come fo nte pnmafla 123 ©Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo -Bollettino d'Arte som me di paga emesse per lavori di quasi uguale entità. Tale fatto può dipendere dall 'estimazione più alta di /" ,,- un artista, da protezioni, intrighi ecc., come lo dimostra .r per es. il caso delle statue nei pilastri della cupola di . .,.-! ~', .t. .: l .~. - I ~" ..,. ,~ S. Pietro. 7) Infine, per complicare ulteriormente la , "" '- ~- - ' situazione, si deve tener conto della frequente ingt renza del committente nel volere dell'artista. / Da tutto ciò risulta che l'evento storico è in realtà \ quasi sempre più complesso di ogni testimonianza data in proposito dalle fonti e di ogni faco ltà cri tica dello studioso. Nella sua critica della partizione delle fonti in .. narrazioni " e "documtnti " B. Croce contrap­ pose a qud dualismo la sua tesi dell 'unità e delle relazioni reciproche delle fonti come testimoni di atti spirituali, riducendo il problema "more philo­ sophico" alla sola relazione tra "documento" e " critica ".8) Se ancht il metodo storico non può rinunciare all'e­ I same accurato delle varie fonti, che impont di sepa­ rart nella prassi ricercatoria ciò che fin isce per essere testimonianza di un'unica fo rza crtatrice, si devt am­ metttrt la relatività dellt fonti sttsse, per cui il princi­ pio dtl loro controllo reciproco si rivela necessario. Così stando le cose, la critica stilistica, importantissima per l'analisi dell'opera d'arte stessa, ha anche la fun­ FIG. 2 - COD. VAT. CHIC. P VII IO, F." 37' zione di valorizzare le fo nti contraddicenti sulla base PIETRO DA CORTONA: SC HJtZO PER IL SO FFITTO DELLA GALLERIA DI ALESSANDRO VII NEL QU LRINALE indispensabile della loro critica storico-filologica. Cer­ (DETTAGLIO) tamente verrtbbe mtno al suo compito se, paga di se stessa, trascurasse questa sintesi. in ispecie per la ricerca delle intenzioni artistiche pro­ prie dell 'epoca o di lalune personalità, per lo più di Il prtstntt studio si propone di correggtrt e di veri­ quella dell'aulore stesso; ma spesso fallisce nei singoli ficare le attribuzioni, finora rittnutt valide, ai pittori casi concreti. Intttti le fonti leutrane ce ne danno a che ornarono la Galleria nd Palazzo del Quirinalt sotto volte un'immagine deformata, sia per insufficienza di A1t:ssandro VII, riordinamtnto qutsto, cht si deve informazioni - dovuta specialmente alla crescente basart su fonti archiviali e Ientrarie fino a oggi scono­ distanza del ttmpo dall'esecuzione dell'opera in merito sciute. Si procederà di pari passo all'analisi stilistica -, sia a causa della soggettività dello scrittore stesso. dei relativi maestri che dovrà tssere condotta confron­ D'altra parte sarebbe imprudente concedere aUe tando gli affrtschi ddla Galltria con altri lavori in fonti archiviali - per es. ai li bri di contabililà - un Roma, avvertendo cht intendiamo limitarci esstnzial­ valore esclusivo ave si tratti di problemi storico-arti­ mente alla pittura monurntntale. Naturalmentt si slici. E ciò non solo per il fatto che anche qui possono tratta qui per la maggior parte di pittori minori, 9) verificarsi inesattezze, errori, perfino falsificazioni, le cui qualità stilistiche s' inseriscono senz'ahro nella non sempre accertabili con metodi delle scienze ausi · evoluzione generale del Seicento romano, rappresentata liarie stesse, ma soprattutto perchè i conti o i mandati da artisti di prim'ordine; la più accurata conoscenza di paga rifletlono nella maggioranza dei casi sohanto dei loro lavori e del loro stil t non modificherà perciò il puro processo amministrativo senza fornire indizi su sostanzialmente il quadro artistico dell'epoca, cht già tanti altri fatti artistici, storici e psicologici che concor­ conosciamo nei suoi caratttri t ssenziali attraverso l'ela­ rono a creare un'opera d'arte. borazione operata dalla letteratura antecedentt. '0) Così per es. accade spesso, specie nel Barocco, che Rimane tuttavia degno d'inttresse il complesso feno­ discepoli o co llaboratori partecipino in modo essen­ meno del cononismo, finora non sufficientemente ziale alla creazione di un oggetto d'arre, mentre il mae · esplorato, anche perchè non esiste neppure una mono­ stro della bottega figura solo nei documenti di paga. ~ grafia su Pietro Berrettini, Il) che risponda allt esigenze Un caso non identico, ma simile si potrà chiarire in della critica odierna. questo studio a proposito dei fratelli Borgognoni. ~ ben noto ormai che il maggior pregio del Cortona Inoltre si trova no spesso anche grandi differenze nelle rispe:uo all 'evoluzione barocca è dato da una sinttsi 124 i ©Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo -Bollettino d'Arte che comprende in grande stile il classico mondo carraccesco e illumi­ nismo veneziano, cui si accompa­ gna il potenziamento degli elementi di moto, di decorazione e di illu­ sione. Il suo vitale linguaggio, alla portata di tutti, apriva delle possi­ bilità a nuovI spunti di varie ten­ denze stilisti che. Vi sono passati sia i pittori classicheggianti, come il Ma­ ratta, sia i protagonisti del tardo illu­ sionismo seicentesco, come il Gaulli e il Pozzo. Esaminando la loro po­ sizione nell'andamento generale delle cose, si rpuò conchiurlere che siano stati proprio loro i ve ri eredi del cortonismo perchè riuscirono il svi­ lupparne le più feconde possibilità stilistiche. Un'altra corrente è formata da ar­ tisti che, partendo da va rie premesse, entrano in quel grande complesso del corlonismo per riceverne un'impron­ ta piu uniforme. Non tutti rimar­ ranno per sempre legati alla sua maniera, ma è innegabile che alme­ no in questa impresa diretta dal maestro essi parlano evidentemente il suo linguaggio,sebbene sfacceuato. FIG. :3 - QUiRINALE, SA LA DEGLI AMBASCIATORI - !..AtzARO BALDI La maggior parte dei nostri pittori E GASPARD DUGHET: CREAZIONE DI AD AMO ED EVA appartiene a questa corrente. L'uni ­ formismo suaccennato rende piu difficile riconoscere abbiamo potuto assolvere questo compito importante, in ognuno di essi particolari segni di una evoluzione al di là dei limiti che c'eravamo proposti. Infine que­ personale. Sembra che tale fenomeno si possa spiegare ste notizie intendono contribuire - anche se molto con una certa mediocrità sottintesa nei singoli artisti j limitatamente - alla topografia barocca dell'Urbe. ct:rtamente esso viene fortemente favorito da un con­ cetto di " ori ginalità" ben diverso dal nostro. ~ vero La Galleria di cui si parla si trova nella parte del che nelle opere teoretiche viene per lo piu esaltata la Palauo del Quirinale prospicente l'antica piazza di spontaneità artistica, ,,) ma d'altra parte conviene pur Monte Cavallo che era stata ereua prima di Alessan­ tener conto di auto-giudizi espressi da pittori Il) secon­ dro VII.
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