Atlante Diacronico Delle Coste Toscane Anni Cinquanta - Anni Ottanta
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regione toscana giunta regionale ATLANTE DIACRONICO DELLE COSTE TOSCANE anni cinquanta anni ottanta 1 Atlante diacronico delle coste toscane anni cinquanta - anni ottanta REGIONE TOSCANA Dipartimento delle Politiche del Territorio, dei Trasporti e delle Infrastrutture Area Sistema informativo Territoriale e Cartografìa dirigente responsabile PIERO SPAGNA Coordinamento editoriale PAOLO SBARAGLIO Progetto cartografico DONATA MENEGHELLO Saggio di commenta alle tavole FIORENZA PELAGATTI Fotointerpretazione e allestimento cartografico MASSIMO GAMBARDELLA, Land Eco studio geologico Stampa delle cartografìe S.EL.C.A. Firenze Catalogaziene nella pubblicazione (CIP) a cura della Biblioteca della Giunta regionale toscana: Atlante diacronico delle coste toscane anni cinquanta-anni ottanta: con rilevazione degli insediamenti costieri da volo G.A.I.: 1994 I. Toscana, Dipartimento delle Politiche del Territorio, dei Trasporti e delle Infrastrutture 1. Toscana - Coste Cambiamento - Cartografia 551.45809455 Edizioni Giunta Regionale Edizioni editoriali grafica e stampa Litografia Giunta Regionale Via di Novoli 73/A 50127 Firenze Febbraio 1996 2 Atlante diacronico delle coste toscane anni cinquanta - anni ottanta indice ..... 5 Introduzione Donata Meneghello ..... 9 Guida alla lettura delle tavole cartografiche Fiorenza Pelagatti ..... 11 da Marina di Carrara a Viareggio ..... 17 da Torre del Lago a Calabrone ..... 25 da Livorno al Golfo di Baratti ..... 34 da Piombino a Punta Ala ..... 40 le isole dell'Arcipelago Toscano Elba, Giglio, Capraio, Montecristo, Giannutri, Gorgona, Pianosa ..... 51 dalle Racchette ai Monti dell'Uccellina ..... 57 da Talamone al Fosso Chiarore ..... 63 Bibliografia ..... 65 Appendice Normativa, stato di attuazione 3 4 Introduzione I pregi paesistici del litorale toscano sono tanti e noti in tutto il mondo: la loro Donata Meneghello bellezza deve molto al contrappunto naturale esistente fra spiagge basse e a fascia costiera di qualsiasi regione sabbiose, ripide falesie, articolati L geografica è caratterizzata da promontori e isole sfumate all'orizzonte o particolarissimi equilibri naturali che ne saldate al continente; l'energia del rilievo a regolano le dinamiche e le interazioni sia volte si protende nel mare per poi lasciare con il territorio retrostante che con la il passo a lunghi lidi sabbiosi, seguendo fluidità e mobilità del mondo acqueo. Luogo una i «cadenza» che prevede due grandi di transizione fra mare e terra, questa archi di costa bassa, sottesi a nord da frontiera naturale che si allunga tra punta Bianca fino ai Monti Livornesi e poi ambienti tanto dissimili svolge un ruolo da questi verso sud fino al promontorio di simultaneo di unione e separazione, di Populonia; da qui la costa acquista un interfaccia equilibrante e protettiva posta ritmo più agile e ravvicinato, lasciando che tra il mondo marino e l'entroterra golfi e promontori rocciosi si rincorrano da salvaguardato così dalla penetrazione delle punta Ala ai Monti dell'Uccellina fino acque salate e degli aggressivi venti all'Argentario, per rilassarsi nuovamente in marini. un lungo lido renoso in vista delle coste Con i suoi cordoni di dune, oggi in gran laziali. parte alterati, le maestose pinete litoranee, Gli aspetti vegetazionali e climatici che con le lagune, le zone umide e i laghi caratterizzano il litorale sono anch'essi costieri, oasi di rare specie ornitologiche parte essenziale della loro fisionomia e migratorie, con le sue suggestive falesie o bellezza; la macchia mediterranea le basse spiagge spesso erose e modellate tradizionale con i suoi arbusti odorosi, la da vicini estuari la costa toscana vegetazione pioniera e spontanea delle rappresenta un ecosistema entro il quale dune costiere, le alte boscaglie di pini da sempre hanno trovato continuità marittimi e domestici, le sugherete e le importanti sinergismi naturali. leccete della Maremma ben rappresentano Nei suoi 578 chilometri di sviluppo costiero, la ricchezza floristica dei tipici scenari 329 continentale e 249 insulare, sono naturali mediterranei. compresi spazi molto diversi e contrastanti. La costa toscana presenta inoltre A tratti di costa fortemente popolata e innumerevoli impronte storielle dovute alle urbanizzata, nei quali il turismo ha vicende del popolamento e dell'evoluzione conosciuto un'espansione tra le più vistose del territorio; dall'antico centro costiero del paese, si alternano tratti quasi privi di etrusco di Baratti alle tracce insediative e insediamenti, salvaguardati dalle infrastrutturali che ci hanno lasciato i aggressioni antropiche prima dalla grande Romani con Cosa e i vari Portus Cosanus, proprietà terriera privata e demaniale (che Portus Erculis, Portus Traianus, Luni e qui per vicende storielle e ambientali ha l'importantissima via Aurelia, si possono mantenuto nel tempo la fisionomia tipica ritrovare altre testimonianze del passato: del latifondo rispetto al resto della Toscana rocche e castelli medievali collocati su interna appoderata), poi dall'istituzione dei scoscese scogliere come a Castiglione della parchi naturali e delle aree protette. Pescaia e a Talamone, torri di 5 avvistamento come quelle dell'Uccellina e risorse idriche, introducendo fattori di di Donoratico, Bibbona. Cecina e Vada, che squilibrio e comunque stravolgendo ci rimandano ai bui periodi in cui corsari e preesistenti unità ambientali; la pirati saraceni effettuavano le loro temute concentrazione di poli industriali, spesso scorrerie lungo le coste; riconoscere dalle localizzati nell'ambito costiero ma in base a fortezze bastionate la Livorno medicea di esigenze di sviluppo dell'entroterra, ha Cosimo e Ferdinando, divenuta massimo profondamente mutato l'aspetto di alcuni porto dello Stato granducale e scalo tratti della costa toscana: si pensi alle aree fortificato dell'occidente mediterraneo; e, industriali livornese e piombinese, a "ancora", si possono ricostruire le vicende Rosignano Solvay, a Follonica e alla zona di aree per lungo tempo spopolate e industriale apuana. Identificando quindi le malsane, la cui vocazione agricola è stata fasce costiere non solo come aree provviste solo di recente assecondata grazie alle di attrattive paesaggistiche, storiche e grandi bonifiche - inaugurate prima culturali di grande valore, ma anche e dell'unità d'Italia dai Lorena - e per molti soprattutto come «aree strategiche dei territori terminate soltanto durante la conflitti ambientali e territoriali» prima metà del presente secolo. Più (Pianificazione 1988, p. 14), come recentemente, infine, fra gli anni cinquanta ecosistemi delicati e vulnerabili, non e gli anni ottanta, l'accelerato processo di stupisce che buona parte della Toscana industrializzazione intrapreso dal paese e le protetta comprenda zone litoranee costiere mutate condizioni socio-economiche hanno continentali e insulari e che i tre parchi determinato nuovi assetti produttivi e una regionali, della Maremma, di Migliarino-San nuova organizzazione antropica per tutto il Rossore-Massaciuccoli, delle Alpi Apuane, e territorio e, in particolare, per quello il costituendo Parco nazionale costiero, oggetto di complesse e talvolta dell'Arcipelago Toscano ricadano lungo aree drammatiche trasformazioni. Le coste o costiere, o direttamente connesse con il toscane non hanno fatto eccezione; su di sistema geografico prospiciente il mare. esse si sono riversate elevate quote di Se una pesante urbanizzazione ha investito popolazione che hanno comportato - basti la costa settentrionale, i litorali meridionali pensare alla Versilia - un'ipertrofia del sono invece rimasti contraddittoriamente in tessuto insediativo e infrastrutturale tra le bilico tra due diverse vocazioni: l'una volta più imponenti del paese. Naturalmente il all'insediamento e sviluppo di strutture turismo, laddove è divenuto risorsa industriali e turistiche, l'altra indirizzata alla primaria dell'economia locale, si è espanso valorizzazione del patrimonio naturale, sfruttando al massimo la vocazione umano e culturale, secondo un approccio al attrattiva delle località marittime territorio più meditato e maturo (sono conseguentemente commisurate alle dell'ultimo decennio le riscoperte storico- esigenze delle masse stagionali di archeologiche, la creazione dei parchi, la villeggianti e riproducendo per essi scenari nascita di un'agricoltura di qualità, la urbani il più possibile conformi agli riconversione delle vecchie dimore, stereotipi cittadini; l'agriturismo). in tal modo seconde case, villaggi turistici, Questo appare l'orientamento sotteso ad alberghi, stabilimenti balneari e parcheggi alcuni provvedimenti di carattere direttivo hanno proliferato in molte zone alterando i emanati dal Consiglio regionale negli ultimi residui sistemi dunali, distruggendone la anni e che hanno poi, in un secondo vegetazione protettiva, compromettendo le momento, indotto l'allestimento del 6 presente Atlante diacronico delle coste naturale e a rendere controllabili, se non toscane. La direttiva (deliberazione del addirittura reversibili, le dinamiche Consiglio regionale n. 47 del 30.1.1990) è innescate da un uso improprio del territorio stata appositamente indirizzata ai Comuni e delle sue risorse. della costa e dell'Arcipelago Toscano Oltre alle schede, è stata allegata alla affinché definissero «l'uso della fascia direttiva una base cartografica, composta costiera, la tutela e valorizzazione delle sue da 19 quadranti in scala 1:25.000, che caratteristiche ambientali e naturalistiche», descrive le caratteristiche geomorfologiche adeguando in modo opportuno gli del litorale;