Com Suoni 2013 Incontro Integrazione
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COMUNICATO STAMPA “SUONI NEL BASENTO – Rassegna di musica e messaggi, con Claudia Cantisani Quintet e Alexia La Pro Loco Potenza , con il Comune di Potenza , presenta “ Suoni nel Basento ”, Rassegna di musica e messaggi. Un’iniziativa tra le più longeve dell’Associazione potentina, che torna nel 2013 con due date: il 31 luglio Claudia Cantisani Quintet, al Parco dell’Europa Unita a Potenza, e il 5 settembre nella centralissima Piazza Mario Pagano, con Alexia, entrambi dalle ore 21.00. I due concerti hanno come sfondo un’azione benefica, che si indirizza verso la Fondazione Alessandra Bisceglia “W Ale Onlus”, che in memoria della giovane giornalista lucana scomparsa qualche anno fa si occupa dello studio e della cura delle patologie vascolari dei bambini. «Suoni nel Basento, da qualche anno, affianca la Fondazione per contribuire a sensibilizzare l’opinione pubblica ed in particolare i giovani sui temi della solidarietà – conferma il presidente della Pro Loco Potenza, Giovanni De Marco –. Ma la Rassegna è, da sempre, anche fautrice dell’importanza di lanciare segnali legati al concetto dell’integrazione, della tolleranza, dell’educazione all’accoglienza. perché siamo convinti che mescolanza non significhi perdita di identità, ma piuttosto arricchimento. L’arte dei suoni è per noi fonte di abbattimento di ogni barriera, il canale di pace da percorrere per un mondo migliore. In questa edizione ci affidiamo al jazz e al funky soul, affidando al fiume che attraversa la nostra città le note e i messaggi che vi si celano dietro, per far divertire ma anche per far riflettere». Il tema dell’integrazione, in particolare, sarà al centro di un incontro (che si terrà in una data in via di definizione, tra il primo e il secondo concerto) a cui prenderanno parte, tra gli altri, il Sindaco della città di Potenza, Vito Santarsiero e l’assessore alla Cultura e Formazione della Regione Basilicata, Roberto Falotico. Al termine di ogni spettacolo, verrà offerto in degustazione al pubblico di Suoni nel Basento un primo piatto e un calice di vino Aglianico del Vulture, in collaborazione con l’Associazione Cuochi Potentini e il Consorzio Viticoltori Associati di Barile. Media partner della kermesse è Trm Radio Tour. SCHEDE ARTISTI ALEXIA Alexia, all'anagrafe Alessia Aquilani, è la cantante più “nera” d’Italia, grazie alla sua propensione verso il soul. Nasce a La Spezia il 19 maggio 1967. Inizia a cantare fin da piccola, indirizzata alla musica dalla sua passione e dai genitori. Nel 1993 partecipa ad un progetto musicale internazionale chiamato Ice Mc ed è l'inizio di un successo coronato da brani come "Think about the way" e "It's a rainy day", che scalano le classifiche di tutto il mondo. Nel 1995 esce il suo primo singolo "Me and You" che arriva al numero uno in classifica sia in Italia che in Spagna. Nel 1996 replica il successo ottenuto con il suo primo singolo, con il brano più trasmesso in tutto il Sud Europa: "Summer is crazy". Inizia la scalata alle classifiche europee con i brani "Number One", "Uh la la la". Il suo primo album "Fan Club" esce nel 1997: vende più di 600 mila copie, scala tutte le classifiche europee e si aggiudica molti dischi d'oro e di platino. Nel 1998 esce il suo secondo album "The Party" e conquista un disco di platino con oltre 500.000 copie vendute. L'album ottiene successi in Inghilterra, negli Stati Uniti e in Giappone facendo di Alexia una star a livello internazionale. Dopo 5 milioni di dischi venduti in tutto il mondo, 8 dischi d'oro e 2 di platino, cantando in inglese a ritmo di dance, Alexia si presenta per la prima volta al Festival di Sanremo nel 2002, ed è un vero trionfo. "Dimmi come" si piazza al 2° posto della categoria Big dell'importante kermesse canora italiana, vince il Premio Volare migliore Musica e diventa anche il brano più trasmesso da tutti i network nazionali nei mesi successivi, stabilendosi al numero uno della classifica dei brani più suonati dalle radio. Nel 2003 ritorna a Sanremo con il brano "Per dire di no", un'intensa ballata che la porta ad essere trionfatrice del 53° Festival della Canzone Italiana. Negli ultimi anni l’artista mostra il suo volto più consapevole, più vissuto, più rock, soprattutto come autrice, grazie anche alla collaborazione con un rinnovato team di autori e produttori. L’ultimo album, quello del 2013, è iCanzonissime, una raccolta dei brani preparati per la sfida televisiva Canzonissima di Carlo Conti nell’ambito del programma “I migliori anni”, con l’aggiunta di alcuni suoi successi rivisitati. Non una semplice carrellata di cover, quindi, ma una play list con i pezzi che Alexia avrebbe voluto cantare in prima persona nella sua carriera. «Risuonati e ricantati – dice l’artista - quei brani sono diventati miei». Claudia Cantisani Quintet Diplomata in canto lirico al Conservatorio “G. da Venosa” di Potenza nel 2009 ed al Cet di Mogol nel 2010, Claudia ha saputo non farsi imbrigliare negli schemi conservatoriali, preservando la sua personalità e soprattutto il suo modo di esprimerla. Per questo la preparazione tecnica abbinata alla soggettività del proprio estro ne hanno fatto un'artista completa. Ha un modo ironico di pensare alla musica, una verve particolare, uno swing gradevole ed immediato. Proprio queste caratteristiche fanno di Claudia Cantisani un'artista interessante che sta definendo il proprio percorso senza concessioni alle mode passeggere, sicuramente rinunciando a qualcosa nell'immediato, con la consapevolezza però di costruire un edificio musicale più solido e credibile proprio di chi ha idee chiare e la consapevolezza di essere “al servizio” della musica e non del proprio narcisismo. Non è un caso del resto che abbia scelto con cura ed attenzione di partecipare a pochi e selezionati festival, raccogliendo ovunque consensi e piazzamenti rassicuranti. Claudia sa scegliere dove esibirsi con la stessa intelligente capacità con la quale sceglie i musicisti dai quali farsi accompagnare. Anche qui siamo al cospetto di un'artista con le idee chiare che vuole intorno a sé persone che sappiano parlare il suo stesso linguaggio. E che quel linguaggio cerca di farlo comprendere anche a chi l'ascolta, proponendo un genere musicale che non è moderno semplicemente perchè è senza tempo. .