SCHEDA A – Sistema delle Aree Archeologiche Format per la presentazione della manifestazione di interesse per la realizzazione di interventi nel quadro dell’attività IV.I.I Interventi di valorizzazione del patrimonio culturale ed ambientale

(il format va compilato per ciascun singolo intervento presentato dalle Amministrazioni Provinciali. Vanno presentati quindi tanti format compilati quanti sono gli interventi candidati)

A. CARATTERISTICHE DELL’IDEA PROGETTO

Amministrazione Provinciale di: FORLÌ-

Referente dell’Amministrazione Provinciale Nome: Marina Flamigni Funzione: Dirigente Servizio Programmazione, Artigianato, Commercio, Turismo e Statistica Tel.: 0543 – 714354 / 0543 - 714383 E-mail: [email protected] Patrimonio culturale, storico, artistico, architettonico ed ambientale oggetto dell’intervento : (descrizione del bene oggetto dell’intervento) PERCORSI ARCHEOLOGICI - MUSEALI ATTRAVERSO LA ROMAGNA: Realizzazione del Parco Archeologico di S. Giovanni in Compito nel di ; realizzazione dell'intervento di recupero e restauro dell'antico ponte medioevale sottostante l'attuale piazza del Torricino nel Comune di Savignano sul Rubicone; realizzazione dell'area archeologica Villa di Teodorico, località Saetta di Galeata con recupero delle emergenze architettoniche ed ambientali inserite nel circuito; valorizzazione didattica dell’area archeologica di Mevaniola loc. Pianetto di Galeata.

Il primo intervento è localizzato nella frazione di S. Giovanni in Compito, lungo la via Emilia, nel tratto fra Cesena e Rimini, alle porte di Savignano sul Rubicone, nella zona di confine territoriale fra i Comuni di e Savignano sul Rubicone ed è denominato “Area Archeologica di S. Giovanni in Compito”. L'intervento consiste nella realizzazione della ristrutturazione dell'ala della canonica adiacente la Chiesa di S. Giovanni in Compito a fini museali. L'intervento in oggetto si inserisce come prosecuzione ed ampliamento del Museo Archeologico del Compito, nato attorno al 1930 ad opera del Sacerdote Don Giorgio Franchini, per raccogliere i reperti provenienti dall'area circostante, con l'intento di arginare la dispersione dei materiali perpetrata da secoli nella zona. La pieve di San Giovanni è, fin dal Medioevo, il primo museo archeologico del Compito, poiché vede nella sua costruzione il reimpiego di materiali antichi, che altrimenti sarebbero andati perduti. Dal 1998 il Museo promuove iniziative scientifiche e didattiche, realizzate dal Comune di Savignano sul Rubicone d'intesa con la Sovrintendenza per i beni archeologici dell'Emilia Romagna e con la curia Vescovile di Rimini. La raccolta è distribuita in tre sale e consta di reperti tutti di provenienza locale che ricoprono un arco cronologico ampio, dalla preistoria all'Alto Medioevo, con una significativa raccolta di frammenti architettonici e scultorei, come alcuni grossi rocchi di colonne scanalate, terrecotte figurate legate alla decorazione di importanti edifici di età repubblicana. La documentazione più abbondante è quella di età romana, compresa fra il III sec. a.C. e il IV d.C.; i reperti permettono di ricostruire la vita di un importante villaggio, che sorse lungo la via Emilia fra le due città di Cesena e Rimini quale stazione di posta per il cambio dei cavalli, luogo di ristoro per i viaggiatori, snodo stradale fra la via Emilia e le direttrici che collegavano la collina e la pianura e luogo religioso a conforto dei viandanti, come lasciano ipotizzare alcuni reperti riferibili ad un edificio pubblico di considerevoli dimensioni, probabilmente un tempio. Da tali ipotesi, suffragate dal parere della sovrintendenza competente, è auspicabile l'ampliamento degli scavi per il ritrovamento di quanto ancora si suppone esista, per avere un quadro più completo della vita di quell'epoca. Da questa azione si prevede un incremento delle visite con finalità didattiche che potranno richiamare il pubblico anche in periodi dell'anno diversi da quello estivo e pertanto si attende un incremento delle presenze durante tutto l'anno. L'intervento porterà nella fase conclusiva alla realizzazione di aule didattiche come prosecuzione e

1 ampliamento del Museo Archeologico del Compito già attivo e presente nell'edificio attiguo alla chiesa di San Giovanni. La finalità dichiarata è principalmente turistico-didattica; in alcune sezioni dell'ala della canonica è prevista la creazione di laboratori didattici per la simulazione di scavo da parte degli utenti visitatori.

Il secondo intervento è localizzato all'interno del perimetro storico della città di Savignano, a ridosso della via Emilia, nel punto in cui sorgeva l'antico mulino. Il luogo in oggetto denominato “Piazza del Torricino”, appartiene all'ambito storico del Castello, l'antica città edificata dall'Albornoz nel quattordicesimo secolo. Dalla lettura delle mappe catastali, a partire da quelle che risalgono al XIX secolo, fino a quella del 1915, si desume come lo spazio fosse costituito dall'accostamento di due strade, via del Torricino e via del Molino, separate dal canale che, deviando le acque del fiume Rubicone all'interno del paese, permetteva il funzionamento del vecchio mulino. Solo all'inizio del ventesimo secolo, con l'interramento dell'antico fossato, quello che prima era un semplice “slargo” di via del Molino, assume una dimensione che si avvicina di più a quella di una piccola piazza: la prima testimonianza del nuovo assetto si ha nel Piano di Ricostruzione post-bellica. La Piazza ha una forma irregolare, presenta una pavimentazione in asfalto ed è attualmente utilizzata a parcheggio; essa interessa una superficie di circa 670 mq. Lo spazio pubblico si configura come un piano inclinato che degrada verso l’edificio del Mulino, ampliato nei primi del novecento e completamente trasformato; l'edificio delimita la piazza sul lato nord; a fianco di esso si trova il collegamento con la circonvallazione (la nuova via Emilia). Sul lato ovest la piazza è delimitata dalle mura dell’antico Castello, ancora parzialmente leggibili. Sul lato est è presente un muro in mattoni, che fa da contenimento all'accesso agli spazi pubblici del Comparto Ghigi e precisamente ai giardini della zona absidale della Chiesa del Suffragio. A sud lo spazio è chiuso da un edificio moderno di tre piani e si ha l'accesso al Corso Vendemini (l'antica via Emilia) attraverso via del Molino. Proprio sul lato sud in occasione di lavori effettuati sulle reti impiantistiche è stato ritrovato la volta dell'antico ponte che permetteva l'attraversamento del canale; da qui la volontà dell'Amministrazione Comunale di procedere con il progetto di recupero e restauro dell'antico ponte che permetteva l'accesso al castello fortificato ai fini di restituire alla città un pezzo di grande valore storico testimoniale. L'intervento si propone di ricavare in questo invaso uno spazio di relazione utile alla vita della collettività savignanese. Le attività culturali di Savignano, rivolte spesso all'organizzazione di concerti, festival ed eventi legati alla fotografia ed alle immagini artistiche, trovano in questo spazio una conformazione ottimale, che, con la sua pendenza, bene si presta alla creazione di gradinate e, con il suo ambiente raccolto, offre la possibilità di svolgere all'aperto anche eventi che richiedono un certo “raccoglimento”.

Il terzo intervento è localizzato nel Comune di Galeata, centro dell'entroterra romagnolo emergente perché ricco di testimonianze archeologiche, storico-artistiche e culturali. Sono infatti presenti importanti aree di interesse archeologico quali la Città romana di Mevaniola e la Villa di Teodorico. Mevaniola, città fondata da genti di origine umbra, diverrà municipio romano nel I secolo a.C. mentre agli inizi del VI secolo d.C. si colloca l’edificazione della elegante residenza tardo-antica del “Palazzo” di Teodorico in località Saetta, oggetto di scavi archeologici già dal 1942 (da parte dell’Istituto Archeologico Germanico di Roma), ripresi a partire dal 1998 e proseguiti fino ad oggi ad opera del Dipartimento di Archeologia dell’Università di . L'intervento proposto per il Comune di Galeata è: - la musealizzazione della Villa di Teodorico in località Saetta e la realizzazione delle infrastrutture destinate ad usi turistici; - la sistemazione della casa colonica posta presso l’edificio teatrale della Città romana di Mevaniola, utilizzando l’edificio per scopi didattici (con la sistemazione all’interno di un plastico dell’area archeologica, di pannelli didattici e di strumentazioni multimediali) in modo da poter facilitare la vista al sito archeologico e come struttura di supporto per gli eventi culturali e le manifestazioni; - acquisizione e sistemazione di un area a parcheggio presso l’area archeologica di Mevaniola per facilitare la fruizione del sito archeologico.

Localizzazione risorsa del bene: (indicazione dell’ubicazione esatta del bene)

• Area archeologica di S. Giovanni in Compito: località S. Giovanni in Compito- Savignano sul Rubicone • area archeologica dell'antico ponte medioevale: piazza del Torricino - Comune di Savignano sul Rubicone

2 • Area archeologica Villa di Teodorico: località Saetta di Galeata • Area archeologica della Città romana di Mevaniola: località Pianetto di Galeata

Destinazione dei beni oggetto dell'intervento ad attività di interesse collettivo: (descrizione dell’utilizzo dei beni ad ultimazione dell’intervento)

area archeologica S. Giovanni in Compito: visite guidate e didattiche attività di ricerca e di studio

ponte medioevale, piazza del Torricino: attività culturali di Savignano: concerti, festival ed eventi legati alla fotografia ed alle immagini artistiche

area archeologica Villa di Teodorico: visite guidate e didattiche attività di ricerca e di studio

area archeologica della Città romana di Mevaniola: Visite guidate ed attività didattiche manifestazioni ed eventi indirizzati alla fruizione del sito

Soggetto Beneficiario dell’intervento: (indicare l’ente locale o il consorzio/associazione di enti locali, beneficiario dei finanziamenti per la realizzazione dell’intervento)

Comune di Galeata ente beneficiario e capofila che gestirà gli interventi tramite convenzione con il Comune di:

Savignano sul Rubicone

B. DESCRIZIONE DELL’IDEA PROGETTO

Obiettivi dell’intervento: (descrizione dell’obiettivo dell’idea progetto evidenziandone il contributo al sostegno dello sviluppo socio- economico ed in quanto potenziale per lo sviluppo del turismo sostenibile di un determinato territorio)

Questo progetto si incentra sulla valorizzazione delle aree storico archeologiche della Romagna e sulla creazione di un prodotto turistico fondato sull’idea della Romagna quale luogo di eccellenza in Italia dell’età romana e tardo antica, ed è strettamente funzionale all’idea di uno sviluppo sostenibile centrato sulla risorsa turistico-culturale. Come appare chiaro dal progetto esposto, il territorio comprendente i Comuni di Savignano e Galeata propone una grande varietà di testimonianze storiche e culturali e un contesto ambientale di rilievo. Sono questi tutti elementi costitutivi di un prodotto turistico integrato, prodotto ormai irrinunciabile se si vuole penetrare con efficacia nel mercato.

Per favorire una valorizzazione e promo-commercializzazione delle risorse territoriali il Comune di Galeata sta sviluppando un piano in tale direzione che è uscito ormai da una fase preliminare di progettazione per entrare nel 2007 decisamente in uno stadio di esecutività secondo una ottica di pianificazione di attività almeno quinquennale. Tale pianificazione si è mossa dalla convinzione che per una affermazione del “prodotto Galeata” è necessario individuare una specializzazione, una unicità che ne faccia un prodotto riconoscibile e distinto da quello di altre località consentendo una comunicazione più agevole e diretta.

3 Questa specializzazione è stata individuata nella valorizzazione della presenza di Teoderico e dei Goti: Galeata luogo di Teoderico, puntando quindi su una immagine ed un prodotto nel quale gli elementi forti sono l’età romana (Mevaniola) e l’età tardo antica/alto medievale (la Villa di Teoderico). Galeata può rappresentare quasi un “unicum” in Italia, luogo che documenta l’incontro tra barbari e romani, che sta alla base degli inizi della storia dell’Italia e dell’Europa; luogo che testimonia il tentativo dell’integrazione, della costruzione di una nuova società con il ruolo decisivo del cristianesimo (S. Ellero). Galeata può essere quindi concepita come uno dei luoghi degli inizi della storia europea. La specializzazione del prodotto “Galeata” non ha inteso cancellare il valore del prodotto integrato; gli elementi di tale prodotto affiancano l’elemento di specializzazione e lo potenziano. Un ulteriore potenziamento consiste in un arricchimento del prodotto integrato con elementi propri di un territorio più ampio, di un’area territoriale che si estende ai comuni vicini della vallata. (Parco foreste casentinesi, diga di Ridracoli, risorsa benessere). A questa specializzazione del prodotto si intende orientare ogni risorsa, ogni energia, ogni azione, ogni comunicazione; nella condivisione del piano operativo per la specializzazione e quindi per la valorizzazione e la promo-commercializzazione si è ritenuto importante coinvolgere i sotto indicati soggetti pubblici e privati della comunità locale in un tavolo di confronto sulle linee di gestione del “prodotto Galeata” così specializzato (amministrazione comunale, pro-loco, operatori economici, associazioni di categoria, istituzioni sovraterritoriali). E’ da questo tavolo, opportunamente coordinato, da un sistema di relazioni tra competenze qui presenti che si è ritenuto potesse scaturire l’ insieme di azioni e iniziative proposte, che insieme compongono e rafforzano il prodotto specializzato di Galeata: Beni culturali, monumentali e naturalistici infrastrutture per l’ ospitalità ed i servizi turistici (foresteria) rete commerciale e p.e. eventi culturali

Descrizione, partendo dall’attuale stato di fatto, degli interventi e delle spese necessarie a conseguire l’obiettivo sopra esposto. (descrizione degli step di realizzazione dell’intervento partendo dalla situazione attuale) area archeologica di Villa Teoderico: 300.000,00 € area archeologica della Città romana di Mevaniola: 200.000,00 € Acquisizione e sistemazione area a parcheggio per migliorare la fruizione del sito archeologico; Sistemazione della casa rurale posta presso il teatro di Mevaniola per scopi didattici (plastico, panelli, strumentazioni; Adeguamento e sistemazione della casa rurale al fine di utilizzarla come edificio di appoggio per le manifestazioni culturali (spettacoli teatrali, concerti, etc.) per incentivare la valorizzazione e la conoscenza dell’area archeologica (servizi igienici, impianto elettrico, impianto di riscaldamento); Restauro e consolidamento delle strutture archeologiche attualmente in luce (strutture dell’edificio teatrale e dell’impianto termale). area archeologica di S. Giovanni in Compito: restauro e risanamento conservativo ala della canonica annessa alla chiesa di S. Giovanni in Compito e sistemazione dell'area esterna frontistante il museo: 300.000,00 € area archeologica di piazza del Torricino: scavi archeologici, restauro dell'antico ponte medioevale e sistemazione dell'area a piazza per la fruizione pubblica: 300.000,00 €

Tempi stimati di avvio, realizzazione e conclusione dell’intervento (indicazione dei tempi previsti, evidenziando le necessarie autorizzazioni ai fini dell’avanzamento delle attività) area archeologica di Villa Teoderico: 1° STRALCIO : anno 2008 2° STRALCIO:anno 2009 area archeologica della Città romana di Mevaniola: 3° STRALCIO: anni 2010-2011 area archeologica di S. Giovanni in Compito:

4 restauro e risanamento conservativo ala della canonica annessa alla chiesa di S. Giovanni in Compito: 1° STRALCIO : anno 2010 2° STRALCIO:anno 2011

area archeologica di piazza del Torricino: scavi archeologici, restauro dell'antico ponte medioevale e sistemazione dell'area a piazza per la fruizione pubblica: 1° STRALCIO : anno 2010 2° STRALCIO:anno 2011

Risultati attesi dall’intervento (cfr indicatori pertinenti dell’asse IV.I.I del POR)

Il progetto insiste sulla valorizzazione complessiva delle emergenze storiche archeologiche dei Comuni di Savignano sul Rubicone e Galeata ed è composto da una pluralità di interventi fra loro strettamente interconnessi che consentono perciò di restituire alla collettività un patrimonio storico e della memoria di inestimabile valore, favorendo contestualmente la nascita di percorsi legati a questa ed altre realtà e a servizi collegati, attraverso l’organizzazione anche di eventi culturali di rilievo che inducono ad aumentare le potenzialità attrattive del Territorio. L’incremento dei visitatori avrà una ripercussione positiva su tutto il sistema turistico della provincia forlivese, nel corso di tutto il periodo dell’anno, in considerazione della non stagionalità degli eventi legati agli interventi. I risultati si possono perciò così schematizzare: Creazione delle infrastrutture che permetteranno la fruibilità effettiva delle emergenze archeologiche e storiche del territorio da parte dei turisti e delle scolaresche. Creazione delle infrastrutture necessarie allo sviluppo del Centro Studi dell’Università in Romagna per consentire lo sviluppo di un turismo culturale e di qualità. Valorizzazione integrata di tutte le potenzialità del territorio a partire dalla specializzazione archeologia: l’ambiente, l’architettura, l’artigianato. Potenziare le risorse culturali per incentivare l’occupazione soprattutto fra i giovani, stimolando la creazione di un sistema di imprese che si sviluppino in campo culturale e turistico.

C. GRADO DI CANTIERABILITÀ DELLA PROGETTAZIONE DELL’INTERVENTO (indicare con una X nella colonna effettivo il livello di progettazione eventualmente già disponibile, oppure una previsione di tempi per la realizzazione )

Area archeologica di Villa Teodorico:

Effettivo Previsione temporale 1. Studio di fattibilità X 2.Preliminare Giugno 2008 3.Definitivo Dicembre 2008 4.Esecutivo Dicembre 2008

Area archeologica della Città romana di Mevaniola:

Effettivo Previsione temporale 1. Studio di fattibilità X 2.Preliminare Giugno 2009 3.Definitivo Dicembre 2010 4.Esecutivo Dicembre 2011

5 Area archeologica di S. Giovanni in Compito-Savignano sul Rubicone

Effettivo Previsione temporale 1. Studio di fattibilità X 2.Preliminare dicembre 2009 3.Definitivo maggio 2009 4.Esecutivo giugno 2009

Area archeologica di Piazza del Torricino-Savignano sul Rubicone

Effettivo Previsione temporale 1. Studio di fattibilità X 2.Preliminare dicembre 2009 3.Definitivo maggio 2009 4.Esecutivo giugno 2009

D. QUADRO DELLE COERENZE DELL’IDEA PROGETTO 1. Coerenza dell’intervento da realizzare con la strategia del POR e con ’obiettivo specifico dell’Asse IV:

Il presente intervento si colloca pienamente nelle direttrici siglate dal POR, finalizzate alla tutela e valorizzazione del patrimonio culturale quale motore per lo sviluppo socio-economico. In particolare questo intervento di per sé, ma in misura ancora maggiore se valutato all’interno della rete complessiva degli interventi programmati dagli altri Comuni della provincia, restituirà al nostro Paese un patrimonio storico e della memoria di inestimabile valore, dalle alte potenzialità in termini di aumento dell’ attrattività e dell’offerta di servizi del territorio, elevando, di fatto, la competitività del sistema economico e turistico di tutta la provincia di Forlì-Cesena. Si può a ragione concludere che il progetto di Sistema delle Aree Archeologiche comprendente i Comuni di Savignano sul Rubicone e Galeata si pone l’obiettivo di valorizzare gli elementi del patrimonio storico, culturale, ambientale, per proporre il territorio come polo di attrazione per un turismo sostenibile e di qualità in una prospettiva che superando l’ ambito locale stesso crea occasioni di sviluppo sostenibile, del contesto provinciale e precisamente: - riqualificazione delle aree archeologiche , degli edifici e delle strutture storiche di grande valenza culturale presenti nel territorio per destinarli a luoghi di fruizione culturale e turistica - creare una rete di servizi per il turismo quali : sentieri naturalistici e storici attrezzati, foresteria, luoghi di sosta e parcheggi, luoghi per la realizzazione di manifestazioni culturali e spettacoli anche per sostenere e favorire le imprese del turismo locali ( pubblici esercizi, negozi, artigiani, agriturismi)

Coerenza degli interventi con la domanda di fruizione e con gli orientamenti del mercato: (fornire indicazioni basate su dati e fonti ufficiali e recuperabili)

area archeologica di S. Giovanni in Compito: L'intervento sul territorio di Savignano contribuisce alla qualificazione del patrimonio culturale in quanto gli interventi previsti contribuiranno all'ampliamento del museo esistente e forniranno materiale di analisi per gli studiosi andando ad aggiungere un tassello prezioso per la ricostruzione della storia del territorio. Il sito archeologico in oggetto, per come si andrà a configurare dopo l'intervento, si pone come peculiarità del territorio per ampiezza dell'area e per caratteristiche didattiche che potrà offrire.

Il sito si trova sull'attuale via Emilia ed è pertanto facilmente raggiungibile per chiunque viaggiatore; sarà successivamente collegato alle altre emergenze architettoniche dell'attuale progetto attraverso un percorso ciclo pedonale che si integra con le politiche locali del turismo sostenibile aumentandone l'attrattività territoriale poiché intercetta le aspettative di una fascia particolare di utenti. Attualmente il museo è gestito da una società, la Coinè, che si occupa di gestione e promozione dello

6 stesso. area archeologica di Piazza del Torricino: L'intervento su questa porzione di territorio di Savignano contribuisce alla qualificazione del patrimonio culturale in quanto l'intervento previsto doterà la città di uno spazio riqualificato, attualmente adibito a parcheggio e collegamento carrabile, destinandolo ad attività culturali quali concerti, festival ed eventi legati alla fotografia ed alle immagini artistiche. Il sito archeologico attualmente mostra solo una porzione delle antiche mura del castello; dopo l'intervento porterà in luce anche il ponte che serviva per l'attraversamento del canale e per l'accesso alla città fortificata. Il sito si trova sull'attuale via Emilia all'interno del perimetro del centro storico ed è pertanto facilmente raggiungibile per chiunque viaggiatore; farà parte del circuito di riqualificazione che l'amministrazione sta attuando relativamente al centro storico integrandosi con le politiche locali del turismo sostenibile aumentandone l'attrattività territoriale poiché intercetta le aspettative di una fascia specifica di utenti. area archeologica di Villa Teoderico: L’interesse che il territorio di Galeata ha suscitato nell’Università di Bologna che negli ultimi 10 anni lo ha eletto come luogo privilegiato per lo studio e l’approfondimento dell’archeologia in Romagna, decidendo anche di sottoscrivere con altri attori del territorio (fra cui la soprintendenza) un preciso protocollo di impegni reciproci e le numerose iniziative di grande valenza culturale che negli ultimi anni si sono realizzate aventi come centro il Museo Mambrini (convegni archeologici, seminati ecc.) dimostrano il grande valore e le innumerevoli potenzialità del nostro territorio. Le presenze in progressivo aumento, registrate negli ultimi anni presso il museo civico e presso i beni culturali ed archeologici, dimostrano un crescente interessamento dei turisti, del mondo della scuola ed anche di quello della comunicazione verso la realtà storico-archeologica galeatese. Presenze dei visitatori rilevate dai biglietti di ingresso (gratuiti, ridotti, interi) al museo civico Mambrini dal momento dell’inaugurazione della nuova sede museale nel 2004 al 2007: • Biennio 2004 - 2005: 4074 visitatori • Biennio 2006 - 2007: 4256 visitatori + 4,5% area archeologica della città romana di Mevaniola: L'intervento indirizzato alla valorizzazione dell’area archeologica contribuisce alla creazione di un parco archeologico in cui sono inseriti altri siti archeologici e monumentali (Villa di Teodorico, Castello di Pianetto, Chiesa rinascimentale di Pianetto, abbazia di S. Ellero). La valorizzazione dell’area archeologica contribuirebbe a rendere effettivamente fruibile il sito attraverso attività didattiche e manifestazioni culturali potenziando anche l’offerta culturale e turistica del vicino Museo civico “Mons. Domenico Mambrini” di Pianetto. La zona archeologica potrebbe costituire una sosta di sezione a cielo aperto della sezione archeologica del museo costituendo una maggiore attrattiva turistica del intero territorio galeatese.

Integrazione delle risorse ambientali e culturali con le politiche per il turismo sostenibile e l'attrattività territoriale

Gli interventi previsti nella presente proposta si inquadrano in una tipologia di turismo che integra le risorse culturali nel contesto ambientale anch’esso oggetto di una valorizzazione; in questa direzione è concepita la realizzazione di un sistema di accesso e fruibilità dei beni culturali archeologici con modalità rispettose dell’ ambiente (percorsi ciclabili e pedonali). In questa ottica di compatibilità ambientale, la valorizzazione dei beni archeologici e culturali del territorio tende a disegnare una vocazione del territorio anche sul piano economico che punta sul turismo d’ arte e culturale come possibile indirizzo di sviluppo. Allo stesso modo la cultura anche come risorsa valorizzabile turisticamente va intesa come elemento forte di ridefinizione della identità del territorio che lo renda riconoscibile anche sul piano della comunicazione migliorandone l'attrattività.

7 Integrazione dell’ intervento proposto nella filiera turistica regionale, compreso il sistema dei servizi e la commercializzazione ai sensi dell’azione IV.2.1: (indicazione delle modalità con cui l’intervento oggetto della proposta può produrre un impatto sul sistema dei servizi)

La valorizzazione dei beni culturali e archeologici con la loro piena fruibilità in un’ottica di sviluppo turistica deve innescare a livello territoriale • un incremento quali-quantitativo dell’offerta (accoglienza/ricettività, ristorazione, prodotto tipico enogastronomico, dell’artigianato artistico e tradizionale) allo scopo di favorire la commercializzazione di un prodotto turistico integrato • la costituzione di sistema di servizi culturali che possa essere realmente adeguato alla domanda e ai flussi turistici che ci si propone di attrarre nell’ ambito del segmento del turismo di arte e cultura.

Eventuali sinergie con interventi di qualificazione e valorizzazione del patrimonio ambientale, storico, artistico, architettonico e culturale finanziati con altri fondi

Sinergie significative sono da ricercarsi nei finanziamenti della Legge Regione n.18/2000 inerente gli interventi per l’adeguamento di biblioteche, musei ed archivi storici che ha permesso al Comune di rendere fruibile attraverso una precisa e puntuale catalogazione, da parte di esperti catalogatori dell’Istituto Beni Culturali di Bologna, il proprio prezioso archivio e restaurato importanti reperti conservati nel Museo Mambrini. La copertura dell’area archeologica ha usufruito dei finanziamenti comunitari del DocUP Obiettivo 2 2000- 2006 e del Programma Speciale d’Area..

Accessibilità degli interventi alle persone diversamente abili:

Ai sensi dell’art. 82(L) del DPR 380/2001 la realizzazione dell’intervento rispetta le vigenti normative in materia di eliminazione o superamento delle barriere architettoniche negli edifici pubblici e privati aperti al pubblico.

Rispetto della demarcazione con il FEASR che prevede la non ammissibilità di recupero di ed edifici rurali tipici:

si precisa che il presente progetto non si riferisce ad interventi di recupero di borghi ed edifici rurali tipici.

2. E. QUADRO FINANZIARIO DELL’INTERVENTO*

Fonte Importi (in Euro) % sul totale

Risorse POR 550.000,00 50 Risorse a carico del soggetto 550.000,00 50 beneficiario TOTALE 1.100.000,00 100

8 * Come indicato dalle Linee guida per l’attuazione dell’attività IV.I.I Interventi di valorizzazione del patrimonio culturale ed ambientale, gli interventi dovranno avere un valore minimo di 1 milione di Euro, prevedendo un co-finanziamento minimo a carico del beneficiario pari al 20% del valore complessivo dell’intervento finanziato

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