SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

ENTE

1) Ente proponente il progetto:

Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia

2) Codice di accreditamento: NZ00042

2) Albo e classe di iscrizione: Nazionale 1°

CARATTERISTICHE PROGETTO

3) Titolo del progetto:

S.O.S. Orienta al Soccorso

5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):

Settore: Assistenza (riferita alla tutela dei diritti sociali e ai servizi alla persona) Area di intervento: Pazienti affetti da patologie temporaneamente e/o permanentemente invalidanti e/o in fase terminale; Disabili; Anziani Codifica: A08; A06; A01

6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: S.O.S. Siena Orienta al Soccorso non è solo un titolo per un progetto che deve anzitutto destare interesse in giovani candidati volontari durante l’attività promozionale, ma un obiettivo che Siena, o meglio le Misericordie della provincia di Siena, intendono perseguire con il presente progetto sull’intero territorio provinciale. L’orientamento al soccorso è un percorso di comunità, investe non solo il funzionamento ordinario dei servizi di trasporto socio-sanitari e di emergenza, ma una consapevolezza della comunità locale, delle persone che vivono un territorio a fronteggiare i problemi sanitari adottando comportamenti individuali e collettivi appropriati, modalità di auto- organizzazione adeguati. Non è insomma sufficiente un sistema di soccorso efficiente per assicurare che il soccorso stesso sia anche efficace. Occorre che l’intera comunità sia portata a partecipare attivamente al sistema di soccorso, che conosca ad esempio come attivare prontamente i servizi, cosa fare in caso di emergenza ecc. Come? E’ ciò che si propone di fare il presente progetto, attraverso azioni concrete di assistenza e di promozione della salute.

Il progetto prende spunto dall’esperienza maturata dalle Misericordie partecipanti al progetto sia nell’ambito delle attività istituzionali ordinarie, sia specificamente in precedenti progetti di servizio civile, dove la partecipazione di giovani volontari è stato un elemento utile a favorire, ad esempio, una più ampia presenza giovanile e con essa una diffusione tra i giovani della cultura del soccorso, ma anche un elemento di congiunzione all’interno dei contesti familiari, dei punti di aggregazione ecc.

L’idea di fondo è intervenire con un’operazione che valorizzi i risultati conseguiti in passato e, rispetto al servizio di soccorso sanitario già presente sul territorio, stante un’esigenza di qualificazione e di miglioramento del servizio per la popolazione, attraverso il rafforzamento dei punti di emergenza territoriale e le competenze di presa in carico dei soggetti per la mobilità socio-sanitaria e sociale in senso stretto, oltre che di rafforzamento delle conoscenze e della partecipazione attiva delle persone al sistema di soccorso. Nel corso dei progetti precedenti infatti si è potuto notare come, ad esempio, i nuovi cittadini (cittadini stranieri soggiornanti, richiedenti asilo ecc.) non sono contestualizzati rispetto al funzionamento e all’accesso ai servizi di soccorso e, per questo gap, tendono a ricorrere in misura inferiore a tali prestazioni. Così, per fare un ulteriore caso, anziani che vivono soli o con assistenti familiari, hanno difficoltà ad attivare soccorsi o a gestire situazioni di emergenza nelle quali ad esempio gli operatori sanitari richiedono informazioni su parametri, stato di salute ecc.

I servizi di trasporto socio-sanitario non costituiscono una novità per le Misericordie, anzi, si tratta della loro attività ovunque presente e capace di dare risposta sia in situazioni di emergenza urgenza, mediante il servizio svolto nell’ambito del 118, sia in situazioni ordinarie ovvero per i cosiddetti trasporti sociali, rivolti a soggetti con ridotta autonomia o con difficoltà neuromotorie ancorché queste non debbano recarsi presso presidi sanitari, ma ad esempio, a lavoro, a scuola, presso strutture di accoglienza o assistenziali. L’elemento di novità rispetto al contesto di riferimento è rappresentato appunto da questo gap conoscitivo e di consapevolezza rispetto al servizio socio-sanitario.

L’analisi di contesto e del problema di partenza: a) acquisisce questa dimensione valutativa in continuità dell’esperienza precedente che si diceva poco sopra; b) pone l’accento su questa esigenza di ampliamento di conoscenza e consapevolezza sull’accesso ai servizi socio-sanitari e di emergenza nella cittadinanza e soprattutto in particolari fasce della popolazione (immigrati, anziani, famiglie con persone con disabilità o malati cronico-degenerativi); c) per questo mette in evidenza la necessità di orientare al soccorso la cittadinanza in ottica di integrazione con gli altri servizi territoriali e di prossimità in risposta ad un bisogno diffuso di presa in carico in situazioni di fragilità quando all’interno di un nucleo familiare (ancor più se è un nucleo composto da solo una o due persone) si possa verificare, in via non esaustiva, una situazione di ricovero, malattia, disabilità anche temporanea.

Di seguito perciò vengono individuati da un lato un quadro di contesto letto attraverso alcuni indicatori demografici e alcune caratteristiche delle fasce di popolazione coinvolte come destinatari diretti del progetto, dall’altro un quadro di monitoraggio dei servizi erogati dalle Misericordie coinvolte nel progetto e una fotografia di altre organizzazioni territoriali operanti nel settore.

La situazione e le tendenze demografiche generali

La popolazione residente in Provincia di Siena al 01.01.2017 (fonte ISTAT) è di 269341 abitanti con un aumento di circa 3000 abitanti negli ultimi 6 anni (il censimento ISTAT 2011 contava in Provincia di Siena 266.621 abitanti).

La piramide riportata qui di seguito, mostra una struttura della popolazione già oggi sbilanciata sulle fasce più adulte e anziane rispetto ai bambini e ai giovani, una tendenza che non solo si confermerà, ma che si rafforzerà molto nell’arco di 15/20 anni, con una pressione crescente sui servizi.

Questi dati interrogano naturalmente tutta l’organizzazione dei servizi, tanto che la programmazione regionale (il Piano Sociale e Sanitario Integrato 2012-2015) dedica alle strategie di sanità d’iniziativa e sociale d’iniziativa uno spazio rilevante nell’ottica di puntare sulla prevenzione delle malattie croniche o delle cause di isolamento sociale.

Va tuttavia considerato come l’intera comunità sarà progressivamente sollecitata sul piano del welfare e dell’accesso ai servizi socio-sanitari. In quest’ottica il progetto vuole promuovere il rafforzamento della rete dei servizi socio-sanitari e, d’altro lato, incentivare le competenze dei singoli e della collettività in ambito sanitario e di accesso ai servizi. Ciò incide maggiormente in chi è in difficoltà negli spostamenti per accedere a servizi di cura e riabilitazione, così come chi accede ai presidi ospedalieri in situazione di emergenza-urgenza e, in linea generale pesa maggiormente su chi vive in nuclei familiari monoparentali o con il coniuge o altro congiunto. In questi casi la fragilità aumenta e la necessità oltre che di tipo sanitario in senso stretto si amplia al versante assistenziale.

Se vediamo i principali indici demografici calcolati sulla popolazione residente in provincia di Siena, l’indice di vecchiaia – tra questi – rappresenta il grado di invecchiamento di una popolazione. È il rapporto percentuale tra il numero degli ultrassessantacinquenni ed il numero dei giovani fino ai 14 anni. apporto percentuale tra il numero degli ultrassessantacinquenni ed il numero dei giovani fino ai 14 anni. Ad esempio, nel 2017 l'indice di vecchiaia per la provincia di Siena dice che ci sono 205,1 anziani ogni 100 giovani (3 in più su base 100 rispetto al solo anno precedente) - (Fonte dati Tuttitalia.it su dati ISTAT). . Indice di Anno vecchiaia 1° gennaio 2002 221,1 2003 220,8 2004 219,4 2005 215,1 2006 213,1 2007 210,0 2008 204,6 2009 200,3 2010 197,4 2011 194,0 2012 195,0 2013 196,2 2014 198,5 2015 201,0 2016 202,7 2017 205,1

La disabilità e la non autosufficienza in provincia di Siena

Secondo gli ultimi dati forniti nel rapporto della Regione Toscana sulla disabilità, stando ai dati ISTAT la popolazione di disabili al 2014 era di oltre 15000 soggetti. In questi devono essere inclusi anche i soggetti in situazione di non autosufficienza e quindi non solo propriamente le persone con disabilità fino a 65 anni. Il dato rappresenta pertanto quasi il 20% della popolazione totale della provincia.

Fonte: Secondo rapporto sulla disabilità in Toscana – Regione Toscana Osservatorio Sociale Regionale – 2016 Note alla tabella: i dati riportati sono frutto di una stima realizzata applicando i tassi di limitazione funzionale per età riportati in Istat (2014). Tali tassi sono stati relativizzati al contesto toscano secondo il rapporto tra il tasso totale nazionale e quello toscano, e successivamente applicati alla popolazione residente suddivisa per classi di età nelle varie Province al 1 gennaio 2016.

Il rapporto della Regione Toscana alla sua seconda edizione traccia poi un quadro descrittivo oltre che statistico della disabilità nella Regione focalizzando su alcuni aspetti l’attenzione, dai percorsi nella scuola, all’inserimento lavorativo, alle esperienze del dopo di noi fino alla non autosufficienza. Le politiche pubbliche in materia di disabilità si stanno infatti orientando sempre più in ottica trasversale e promozionale della persona. A tale rapporto si rinvia non potendo qui riportare in dettaglio i diversi spunti di riflessione. A livello territoriale non sono invece disponibili altrettanti rapporti aggiornati e gli ultimi dati noti attraverso fonti ufficiali e pubblicate sono dell’Osservatorio Sociale Provinciale al giugno 2012, di cui si riporta un quadro d’insieme.

Quanto alla popolazione anziana, di cui si diceva sopra, appare molto significativo il dato della non-autosufficienza e dei grandi anziani (cfr. grafici sotto riportati)

Il dato tuttavia forse maggiormente preoccupante è quello generale sugli anziani fragili, categoria ricostruita a partire dalle valutazioni di autonomia nella vita quotidiana con scale di valutazione validate a livello internazionale (BADL, IADL), che rappresentano la fascia di popolazione che pur essendo ancora autosufficiente presenta fattori di rischio di perdita di autonomie.

Come per gli anziani, anche per i diversamente abili, nel territorio provinciale si è oramai sedimentato un buon livello di servizi integrati pubblico/privato sociale ove il pubblico si accolla le prestazioni che richiedono professionalità più elevate mentre il volontariato segue gli aspetti principalmente di supporto relazionale e di assistenza domiciliare leggera.

Il terzo settore nella provincia di Siena

Il terzo settore nella provincia di Siena rappresenta un fattore determinante per l’erogazione di servizi alla persona.

Come si evince dal grafico sopra riportato (dati elaborati dall’OPS 2011), mediamente la presenza di associazioni e cooperative in Provincia è più alta che rispetto alla Regione Toscana, salvo che in due aree della Valdichiana senese e dell’Alta Valdelsa.

La cooperazione, ben radicata e strutturata, copre gli spazi di servizi “pesanti” (assistenza domiciliare professionale, gestione RSA, ecc). La gestione pubblica “diretta” di servizi di welfare presenta un trend in generale diminuzione per il chiaro sforzo da parte degli enti pubblici di contenerne gli oneri.

Il volontariato socio sanitario occupa, nell’ambito dei servizi di welfare, prevalentemente la fascia dei servizi cosiddetti “a bassa soglia”. Le principali OdV che si occupano di queste attività e che operano nel territorio senese sono: Misericordie, Pubbliche Assistenze e, negli ultimi anni, l’AUSER. Le Misericordie sono presenti con almeno una Confraternita in tutti i Comuni della provincia di Siena. Deve essere rimarcata, comunque, la peculiarità delle Misericordie rispetto alle altre associazioni di volontariato; nel rispetto dei propri statuti (che in molti casi, nella provincia di Siena, risalgono al medioevo) molte Confraternite di Misericordia non si limitano solo ai servizi “leggeri” ma sono impegnate in gestione di case di riposo, strutture per l’handicap, ecc, per non tralasciare lo storico ambito del trasporto sanitario, ordinario e di emergenza.

Relativamente all’ambito del trasporto sanitario e socio sanitario ad es. (efficacemente coordinato dal 118) le Misericordie aderenti all’associazione provinciale Siena Soccorso coprono oltre il 70% dei servizi mentre il restante 30% viene effettuato dalle Pubbliche Assistenze.

L’Associazione Siena Soccorso ha tracciato un quadro dei rapporti di rete con le altre organizzazioni di volontariato locale sui territori di operatività delle Misericordie coinvolte nel progetto:

Altre associazioni (Altre Misericordie, PA=Pubbliche Assistenze, Misericordia di… CRI=Croce Rossa Italiana, Auser) Abbadia San Salvatore AVIS/altre Misericordie della zona PA/altre Miseri cordie Chianciano Terme PA Chianciano/altre Misericordie Colle Val d'Elsa PA Colle Gaiole in Chianti AUSER Montalcino AUSER/ altra Misericordia Montepulciano CRI/AUSER/MISERICORDIA Monteroni d'Arbia PA/associazione locale della 3° età Monticiano Piancastagnaio PA/altra Misericordia San Quirico d’Orcia AUSER San Gimignano AUSER Sarteano AUSER Siena PA/CRI/AUSER Sinalunga AUSER Staggia PA/altra Misericordia altra MISERICORDIA

Le Misericordie senesi sono da sempre impegnate nel trasporto sanitario; già nel 1992 il coordinamento locale delle Misericordie della provincia di Siena realizzò un coordinamento del servizio di emergenza ed urgenza che poi è confluito nel sistema Siena 118 operativo dal 1996. Oggi il “sistema” Misericordie senesi rappresenta copre ben oltre il 60% delle necessità di trasporto programmato (il cosiddetto “ordinario”) e la copertura dei punti PET (punti di emergenza territoriale) del 118 senese. La situazione attuale, relativamente alla gestione del sistema di E/U territoriale è la seguente (fonte Siena118 anno 2015): PET SIENA 1 Misericordia di Siena(h 12 7/7), PA di Siena (h 12 7/7) PET SIENA 2 Misericordia di Siena (h 12 7/7), PA di Siena (h 12 7/7) PET CINTURA SENESE Misericordia di Siena (h 24 2/7), Misericordia di Asciano (h 24 1/7), PA Montagnola (h 24 1/7), PA Monteroni (h 24 1/7), PA Castellina Scalo (h 24 1/7) PET CHIANTI Misericordie di Radda, Gaiole e Castellina in Chianti (h 24 7/7) PET COLLINE METALLIFERE Misericordia di Monticiano (h 24 7/7) PET RAPOLANO Misericordia di Rapolano Terme (h 24 7/7) PET VAL D’ORCIA Misericordia di Montalcino (h 24 7/7) PET AMIATA Misericordia di Abbadia San Salvatore (h 24 7/7), Misericordia di Piancastagnaio (h12 7/7) PET CETONA Misericordia di Celle sul Rigo (h12 7/7), Misericordia di Cetona (h 24 3 giorni mese), Misericordia di Sarteano (h 24 7/7) PET CHIANA 1 Misericordia di Sinalunga (H 24 7/7) PET CHIANA 2 Misericordia di Montepulciano (h 12 7/7), PA Torrita di Siena (h12 7/7) PET ELSA 1 Misericordia di Poggibonsi (h 12 7/7), PA Poggibonsi (h 12 7/7) PET ELSA 2 Misericordia di Colle VE (h 12 7/7), PA Colle VE (h 12 7/7) PET SAN GIMIGNANO Misericordia di San gimignano (h24 7/7)

Inoltre le Misericordie hanno in gestione alcuni PPS (punti di primo soccorso) collocati presso: • Misericordia di San Gimignano • Misericordia di Rapolano Terme • Misericordia di Monticiano • Misericordia di Radda in Chianti • Misericordia di Sinalunga

Otre ai servizi di E/U territoriale sono erogate le seguenti prestazioni aggiuntive:

Misericordia di Siena: trasporto urgente organi e relative équipe espianti (h 24 7/7) Misericordia di Siena: TPN (trasporto protetto neonatale per Area Vasta SUD EST): h 12 7/7 Misericordia di Abbadia San Salvatore: stand by per trasporti intraospedalieri in regime di E/U dal PO di Abbadia San Salvatore: h 12 7/7 Misericordie di Montepulciano, Celle sul Rigo, Cetona, Sinalunga, Sarteano ed Acquaviva di Montepulciano: stand by per trasporti intraospedalieri in regime di E/U dal PO di Nottola: h 24 7/7 20 giorni/mese Misericordia di Siena, Rapolano, Poggibonsi, Colle Val d’Elsa e Monticiano: stand by per trasporti intraospedalieri dai PO di Siena e Campostaggia h 24 7/7 20 giorni al mese.

Oltre a ciò le Misericordie senesi offrono al sistema Siena 118 il PMA (punto medico avanzato di 1° livello) in reperibilità partenza entro 15 minuti per le gestioni delle eventuali maxi emergenze che possono realizzarsi nel territorio di competenza.

Nel corso del 2016 (dati 2015) l’Associazione Siena Soccorso ha promosso un’indagine di monitoraggio tra le Misericordie, per costituire una base dati aggiornata su volontari, mezzi, servizi e mappare anche le organizzazioni territoriali di volontariato e terzo settore che operano in ambiti similari o analoghi e con le quali le associazioni sono in contatto, collaborano o comunque hanno rapporti di rete in virtù di rapporti convenzionali analoghi con Comuni, ASL, SdS.

Si riportano di seguito due tabelle riepilogative sul numero di servizi svolti nel 2015 suddivisi per tipologia (fonte Siena Soccorso, 2016)

trasporto sanitario trasporto sociale Misericordia di… emergenze ordinari soc hp soc anziani altri trasp soc Abbadia San Salvatore 1240 3469 40 80 24 Castellina Scalo 0 0 1264 39 0 Celle sul Rigo 325 303 388 606 238 Chianciano Terme 0 0 159 79 462 Colle Val d'Elsa 1400 3018 1200 1392 200 Gaiole in Chianti 197 1990 0 0 239 Montalcino 1149 2317 520 30 0 Montepulciano 1940 4400 130 90 0 Monteroni d'Arbia Monticiano 378 1818 0 0 0 Piancastagnaio 454 2438 532 418 0 Poggibonsi 2135 9277 7446 1617 150 San Gimignano 1085 991 265 56 15 San Quirico d’Orcia Sarteano 1869 2636 271 1103 825 Siena 4257 6191 2864 7423 1091 Sinalunga 1479 4392 1182 0 0 Staggia senese Torrenieri 237 1511 250 0 0

TOTALE 18145 44751 16511 12933 3244

Telesoccorso N° visite Misericordia di… Totale Hp Anziani compagnia Abbadia San Salvatore 39 2 37 0 Castellina Scalo 0 0 0 192 Celle sul Rigo 0 0 0 24 Chianciano Terme 4 0 4 14 Colle Val d'Elsa 0 0 0 0 Gaiole in Chianti 0 0 0 0 Montalcino 3 0 3 0 Montepulciano 0 0 0 0 Monteroni d'Arbia Monticiano 0 0 0 0 Piancastagnaio 0 0 0 50 Poggibonsi 5 0 5 240 San Gimignano 22 3 19 22 San Quirico d’Orcia Sarteano 0 0 0 0 Siena 63 3 60 110 Sinalunga 7 1 6 0 Staggia senese Torrenieri 0 0 0 0

TOTALE 143 9 134 652

Il quadro tracciato nel contesto evidenzia come il progetto investe la popolazione nel suo insieme con un focus particolare su quelle fasce di popolazione che per la loro condizione di disabilità ovvero di anzianità e/o non autosufficienza più frequentemente debbono ricorrere a servizi e prestazioni sanitarie e trovano pertanto accesso ai servizi della mobilità socio-sanitaria.

Sono pertanto destinatari del progetto

- cittadini italiani residenti ovvero cittadini stranieri o comunque dimoranti in provincia di Siena e in particolare nei comuni ove è presente almeno una sede delle Misericordie partecipanti al progetto; - in particolare si tratta di cittadini anziani, disabili ovvero affetti da malattie o patologie che necessitano di soccorso sanitario di emergenza urgenza, ovvero di servizi per il ricovero, per visite o terapie, nonché – nel caso soprattutto di anziani e disabili – di trasporto per la libera mobilità (es. scuola, lavoro ecc.).

Sono beneficiari del progetto:

- le famiglie dei soggetti destinatari diretti dell’intervento; - la comunità locale in generale e, in particolare, il sistema dei servizi.

Il quadro dei servizi effettuati nel corso del 2015 dalle Misericordie ci dà una misura quantitativa del ricorso di questi soggetti destinatari diretti ai servizi di trasporto sanitario di emergenza, ordinario, sociale e altri servizi alla persona svolti a domicilio. Tale indicazione quantitativa costituisce la base dati di partenza per stimare gli obiettivi di progetto in modo da poter assicurare a tali soggetti i servizi che si attende di erogare e, d’altro lato, se possibile incrementare anche quei servizi di presa in carico della situazione assistenziale di cui si diceva in apertura.

7) Obiettivi del progetto:

Il progetto mira in generale ad assicurare alla popolazione target un adeguato orientamento al servizio socio-sanitario. Tale obiettivo si consegue attraverso una duplice strategia: - da un lato l’assicurazione di un servizio socio-sanitario di mobilità per le necessità specifiche di trasporto sanitario ordinario e di emergenza urgenza, nonché di trasporto sociale, offrendo altresì una modalità integrata dei servizi con una presa in carico del soggetto anche attraverso il potenziamento di servizi di telesoccorso e visite domiciliari; - dall’altro orientando la popolazione ad una corretta informazione circa l’accesso ai servizi e all’emergenza sanitaria, la diffusione sul territorio della presenza di competenze nell’uso dei DAE, defibrillatori semiautomatici, la formazione diffusa su cosa fare in caso di emergenza ecc.

Rispetto al quadro di contesto precedentemente descritto si individuano di seguito gli obiettivi specifici del progetto

1. Garantire un adeguato orientamento alla cultura, all’informazione sull’accesso e alla formazione delle competenze in materia di servizi socio-sanitari e di emergenza nella popolazione, con particolare riguardo a target specifici tra i quali anziani che vivono soli o in situazione di fragilità familiare, famiglie di persone con disabilità, persone immigrate e richiedenti asilo

Il progetto si pone l’obiettivo specifico, per tutti i cittadini, italiani e stranieri, residenti o solo dimoranti, di garantire nel territorio ove hanno sede le Misericordie partecipanti al progetto, un miglior orientamento ai servizi di soccorso in emergenza urgenza e ai servizi socio-sanitari. Saper chiamare e dare informazioni sanitarie al 118, allertare la rete del volontariato, formarsi all’uso dei defibrillatori semiautomatici, rappresentano solo alcune competenze che diffuse nella popolazione possono rafforzare in essa la capacità di rispondere in maniera efficace alle esigenze sanitarie.

Indicatori di risultato:

- formazione della cittadinanza nell’ambito dei percorsi formativi per soccorritori di livello base e avanzato o in percorsi formativi specifici al fine della loro abilitazione; - diffusione di informazioni sull’accesso alle risorse e ai servizi socio-sanitari mediante i canali associativi e presso la cittadinanza.

2. Assicurare la diffusione del BLSD e del PBLS in tutti i punti PET dotando le ambulanze APS (primo soccorso) ed ASA (soccorso avanzato) di BLSD (basic life support defibrillation) e di PBLSD (pediatric basic life support defibrillation)

Il progetto si pone l’obiettivo specifico, per tutti i cittadini, italiani e stranieri, residenti o solo dimoranti, di garantire nel territorio ove hanno sede le Misericordie partecipanti al progetto, un miglior servizio di soccorso in emergenza urgenza. La dotazione delle ambulanze di BLSD e PBLSD implica un importante investimento in attrezzature elettromedicali e – d’altro lato – la formazione ai soccorritori per abilitarli all’uso.

Indicatori di risultato:

- prosecuzione rispetto all’esperienza 2015 e 2016 della implementazione nelle ambulanze APS (primo soccorso) ed ASA (soccorso avanzato) di BLSD (basic life support defibrillation) e di PBLSD (pediatric basic life support defibrillation); - formazione dei soccorritori con percorsi formativi specifici al fine della loro abilitazione in materia; - svolgimento del servizio di soccorso sanitario laddove ne emerga la necessità. 3. Rendere accessibile la fruizione di servizi socio-assistenziali e sanitari per cittadini con disabilità fisica o plurihandicap, la cui effettività dipende essenzialmente dalla possibilità di essere accompagnati con ausili/mezzi speciali, nonché l’accesso a cittadini disabili o anziani a servizi socio-sanitari territoriali

Il progetto mira a soddisfare l’esigenza di facilitare l’accesso alle opportunità di socializzazione, abilitazione, riabilitazione per persone adulte in situazione di handicap e alle opportunità educative e scolastiche per i minori in situazione di handicap, per i quali l’accesso a tali prestazioni dipende essenzialmente da servizi di prossimità di accompagnamento e trasporto sociale.

In termini quantitativi, a partire dai dati 2016, si identificano i seguenti risultati attesi, aggregati in termini di servizi da svolgere nei confronti dei soggetti target. Il numero dei servizi può non corrispondere esattamente al numero di soggetti, dovendo considerare che alcune tipologie di servizio sono per la stessa persona replicate nel tempo (ad es. per i soggetti disabili minori il trasporto sociale si realizza per l’accompagnamento a scuola nel corso di tutto l’anno scolastico, con più missioni a settimana).

trasporto sociale Misericordia di… soc hp soc anziani altri trasp soc Abbadia San Salvatore 50 80 30 Castellina Scalo 1300 50 30 Celle sul Rigo 400 600 250 Chianciano Terme 200 80 500 Colle Val d'Elsa 1200 1400 200 Gaiole in Chianti 50 80 250 Montalcino 520 30 30 Montepulciano 130 90 30 Monteroni d'Arbia 50 80 30 Monticiano 50 80 30 Piancastagnaio 550 420 30 Poggibonsi 7500 1700 150 San Gimignano 300 80 30 San Quirico d’Orcia 50 80 30 Sarteano 300 1200 850 Siena 3000 7500 1100 Sinalunga 1200 80 30 Staggia senese 50 80 30 Torrenieri 250 80 30

4. Presa in carico di soggetti interessati alternativamente dai servizi sanitari o dai servizi di trasporto sociale, mediante un collegamento con altre prestazioni per la mobilità laddove occorrenti e per il rientro protetto presso il proprio domicilio mediante attività di telesoccorso, visite domiciliari ecc.

In termini di indicatori di risultato è atteso un lavoro qualitativo rispetto alla presa in carico con una lettura della situazione personale e familiare e l’orientamento a servizi di supporto del volontariato o laddove necessario dei servizi territoriali e quantitativamente misurabile con un significativo aumento dei soggetti seguiti con i servizi di telesoccorso di visita domiciliare. La tabella seguente riassume questi due dati con risultati attesi per ciascuna delle Misericordie coinvolte nel progetto con n° telesoccorsi attivati e n° visite domiciliari svolte

N° soggetti N° Telesoccorso per visite da attivare compagnia Misericordia di… Abbadia San Salvatore 40 20 Castellina Scalo 5 20 Celle sul Rigo 5 30 Chianciano Terme 5 20 Colle Val d'Elsa 5 20 Gaiole in Chianti 5 20 Montalcino 5 20 Montepulciano 5 20 Monteroni d'Arbia 5 20 Monticiano 5 20 Piancastagnaio 5 50 Poggibonsi 10 250 San Gimignano 25 30 San Quirico d’Orcia 5 20 Sarteano 5 20 Siena 70 250 Sinalunga 10 20 Staggia senese 5 20 Torrenieri 5 20

8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo:

8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi Il progetto prevede lo svolgimento di azioni dirette alla sua realizzazione:

1- Orientamento al soccorso e ai servizi socio-sanitari L’orientamento dei singoli e della collettività ai servizi di soccorso e alle competenze socio-sanitarie sull’accesso e la prevenzione è la strategia di fondo del progetto che, attraverso le attività tipiche del soccorso, investono sull’aumento delle competenze della cittadinanza.

- Informazione sull’accesso ai servizi - Diffusione di buone pratiche (es. come chiamare il 118, come comportarsi in caso di emergenza, come accedere ai servizi socio-sanitari del territorio ecc.) - Realizzazione di percorsi di formazione per soccorritori di livello base ed avanzato aperti alla cittadinanza

2- Adeguamento dei mezzi di soccorso al BLSD e al PBLSD L’adeguamento dei mezzi di soccorso è un passo fondamentale per poter attuare la strategia di miglioramento del servizio sanitario con nuove possibilità per il soccorso alla persona.

- Mappatura punti PET interessati non coinvolti in precedenti progettualità - Preventivazione costi per acquisto attrezzature - Acquisto, installazione e collaudo attrezzature per la defibrillazione precoce - Manutenzione ordinaria durante lo svolgimento del servizio

3- Formazione degli operatori. Mentre per la formazione del servizio civile si segue lo specifico programma di cui al presente progetto, la formazione degli operatori volontari potrà avvenire nel corso di tutto l’anno in diverse sessioni formative e di qualificazione al BLSD e al PBLSD

-Mappatura degli operatori interessati -Organizzazione dei calendari della formazione dei volontari delle associazioni -Svolgimento del percorso formativo -Svolgimento esami e test -Qualifica degli operatori

4- Svolgimento del servizio sanitario di emergenza Il servizio sanitario di emergenza nell’ambito dei punti PET (Punti di Emergenza Territoriale) sarà svolto secondo le turnazioni concordate con la centrale 118 (Cfr. ripartizione tra le associazioni al punto 6)

- Predisposizione del servizio con automezzi in efficienza e squadre di soccorso in linea con gli standard di legge - Presidio centrale di ricezione delle richieste - Svolgimento del servizio in emergenza urgenza e trasporto presso i presidi sanitari di pronto soccorso - De-briefing

Siena Soccorso Onlus, partner del progetto assicura la disponibilità di un’ambulanza soccorso avanzato (SIMB1) per sostituzione temporanea in caso di guasti

5- Svolgimento del servizio sanitario ordinario Il servizio ordinario è sempre un servizio di trasporto sanitario, ma non in emergenza. Esso viene svolto per visite specialistiche, terapie, sedute riabilitative, dialisi ecc.

Il servizio comprende - La presa in carico della richiesta e la prenotazione - Un’azione volta all’accompagnamento durante il percorso - Lo svolgimento del servizio di trasporto su ambulanza o mezzo attrezzato, accompagnamento del soggetto all’arrivo alla destinazione e alla consegna agli operatori di riferimento della struttura/istituto di destinazione - Un’azione di supporto assistenziale del soggetto malato anche presso i presidi di destinazione - Attività di reportistica e archiviazione dei servizi - Attività di gestione delle ambulanze e dei mezzi attrezzati nonché degli ausili utilizzati per il trasporto

6- Svolgimento del servizio di trasporto sociale per la libera mobilità di anziani e disabili

- Alla “presa in carico” del soggetto disabile nei vari momenti di vita sociale nei quali è inserito con un affiancamento da parte del volontario da modulare in base alle necessità individuali, ad esclusione degli aspetti assistenziali che afferiscono a pratiche e competenze di carattere professionale, per i quali i volontari non sono in alcun modo sostitutivi di operatori e personale a ciò preposto. - Se il servizio è in particolare di trasporto, presa in carico specifica all’inizio del trasporto, dal familiare di riferimento - Un’azione volta all’accompagnamento durante il percorso - All’accompagnamento del soggetto all’arrivo alla destinazione e alla consegna agli operatori di riferimento della struttura/istituto di destinazione - Un’azione di supporto assistenziale del soggetto disabile, con particolare riferimento ai minori disabili in coordinamento e collaborazione con gli operatori e il personale preposto - Attività di reportistica e archiviazione dei servizi - Attività di gestione dei autoveicoli e dei mezzi attrezzati nonché degli ausili utilizzati per il trasporto - Applicazione delle procedure gestionali secondo i parametri del sistema accreditato di trasporto sociale sulla base della normativa regionale

7 – L’integrazione del servizio con la presa in carico L’azione prevede che ai soggetti destinatari dei servizi di trasporto sociale e sanitario venga offerta da parte dei giovani in servizio civile direttamente coinvolti l’opportunità di un servizio di presa in carico di ulteriori necessità assistenziali personali del soggetto ovvero familiari (specie per i nuclei monoparentali). Tale servizio potrà realizzarsi concretamente nell’offerta di un servizio di telesoccorso ovvero di visite domiciliari. In particolare:

- Informare adeguatamente la cittadinanza delle nuove opportunità offerte dal soccorso sanitario a livello territoriale e della presa in carico come nuova modalità della Misericordia di rapportarsi al soggetto e alla famiglia. In questo senso saranno particolarmente utili gli apporti delle Parrocchie partner del progetto come segnalato al punto 24 del formulario per le attività di diffusione nella popolazione giovanile e per la individuazione degli utenti. - Possibilità di attivazione anche per periodi temporanei per soggetti anziani o con patologie cronico-degenerative del servizio di telesoccorso - Svolgimento di visite domiciliari per acquisire una lettura delle necessità assistenziali e per attività di compagnia in particolare in situazioni di fragilità personale e/o familiare - Promozione di un lavoro di rete con i servizi territoriali e le altre associazioni della comunità per assicurare risposte tempestive in caso di bisogno del soggetto preso in carico

Per questo le Misericordie sedi di attuazione hanno ricercato sul proprio territorio alleanze pubblico-privato-privato sociale. Di seguito vengono elencate le attività assegnate a ciascun partner di progetto:

Parrocchia di San Lorenzo – attività di diffusione e sensibilizzazione, collaborazione alla individuazione dei potenziali utenti, diffusione informativa tra la popolazione

Parrocchia di Santa Maria Assunta in Gemignano - attività di diffusione del progetto tra la popolazione, collaborazione alla individuazione tra la popolazione e sensibilizzazione, diffusione informativa tra la popolazione

Comune di Gaiole in Chianti – attività di realizzazione della prevista analisi di risultato – messa a disposizione del know how o di strumenti per la realizzazione dell'attività

Arcipretura Santa Croce – attività di diffusione informativa del progetto, sensibilizzazione, collaborazione per individuazione utenti, diffusione in generale

Associazione Sesto SensoOnlus – attività di diffusione del progetto tra la popolazione e sensibilizzazione, collaborazione alla individuazione degli utenti, messa a disposizione delle attrezzature specifiche per la movimentazione dei disabili e sistemi di comunicazione

Parrocchia Santa Maria Assunta – attività di diffusione del progetto durante le messe e pubblicazione nell'editoria parrocchiale, messa a disposizione della Chiesa, ampia diffusione nel paese

Parrocchia S.Maria Assunta in Piancastagnaio – attività di diffusione del progetto tra la popolazione e sensibilizzazione, collaborazione alla individuazione dei potenziali utenti, informazione del progetto tra la popolazione

Parrocchia di Santa Maria Maddalena – attività di diffusione informativa e sensibilizzazione, collaborazione per individuare potenziali utenti, diffusione tra la popolazione

Consorzio Archè – attività di diffusione tra i dipendenti e le loro famiglie delle cooperative aderenti, collaborazione alla individuazione degli utenti tra le varie RSA, messa a disposizione di attrezzature specifiche per la movimentazione dei disabili

Parrocchia di Santa Maria a Romituzzo - attività di diffusione informativa e sensibilizzazione, collaborazione per individuare potenziali utenti, diffusione tra la popolazione

Parrocchia dello Spirito Santo - attività di diffusione informativa e sensibilizzazione, collaborazione per individuare potenziali utenti, diffusione tra la popolazione

Parrocchia di S. Paolo Converso - attività di diffusione informativa e sensibilizzazione, collaborazione per individuare potenziali utenti, diffusione tra la popolazione

Parrocchia di Sant’Egidio Abate - attività di diffusione informativa e sensibilizzazione, collaborazione per individuare potenziali utenti, diffusione tra la popolazione

Propositura di San Sigismondo - attività di diffusione informativa e sensibilizzazione, collaborazione per individuare potenziali utenti, diffusione tra la popolazione

Parrocchia di Sant’Agnese - attività di diffusione informativa e sensibilizzazione, collaborazione per individuare potenziali utenti, diffusione tra la popolazione

Nuova Radio pick up – diffusione di messaggi radiofonici

Di seguito si propone una distribuzione temporale delle attività nel corso dell’anno di svolgimento del progetto. Il diagramma di GANTT riassume per le singole attività di progetto precedentemente descritte, la loro collocazione temporale in ordine ai mesi di svolgimento dell’attività stessa

Mese Mese Mese Mese Mes Mes Mes Mes Mes Mes Mes Mes 1 2 3 4 e 5 e 6 e 7 e 8 e 9 e 10 e 11 e 12 Coordinamento X X X X X X X X X X X X esecutivo del progetto per la realizzazione delle azioni Orientamento X X X X X X X X X X X X al soccorso e ai servizi socio- sanitari Adeguamento X X X mezzi di soccorso Formazione X X X X generale e specifica dei giovani in SC Formazione X X X X X X X X X X X X operatori BLSD e PBLSD Svolgimento X X X X X X X X X X X X servizio di emergenza urgenza Svolgimento X X X X X X X X X X X X servizio di trasporto sanitario ordinario Svolgimento X X X X X X X X X X X X servizio di trasporto sociale per libera mobilità

Integrazione X X X X X X X X X con la presa in carico del soggetto Monitoraggio X X X periodico del raggiungiment o degli obiettivi

8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività

Nel progetto operano poco più di 280 persone tra volontari, dipendenti delle Misericordie e dipendenti del coordinamento delle Misericordie della provincia di Siena.

N° Ruolo ricoperto nel Funzione Tipologia persone progetto / professionalità 1 responsabile di cura la eventuale Dipendente progetto implementazione delle del Siena dirigente azioni, cura i rapporti con le Soccorso - Istituzioni, cura i rapporti coordinamento con le Misericordie aderenti, provinciale sovrintende al regolare delle svolgimento delle azioni, Misericordie coordina la formazione 1 responsabile cura la rendicontazione Volontario amministrativo economica (ove prevista) ragioniere delle azioni previste nel progetto 280 Soccorritori e Autisti, accompagnatori, 270 volontari operatori per il soccorritori, volontari addetti 10 dipendenti trasporto sociale alla ricezione delle richieste strutturati di assistenza presso le sedi delle Misericordie aderenti al progetto 1 Psicologo Assistenza specializzata per Volontario questioni inerenti le relazioni tra volontari e utenti, la risoluzione dei conflitti, le attività di debriefing e di defusing 20 Operatori non Realizzazione di visite Volontari dei professionali domiciliari e del servizio di soggetti telesoccorso partner del progetto

8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto Rispetto alle attività di progetto precedentemente descritte al punto 8.1 si individuano di seguito le attività specificamente assegnate ai volontari del servizio civile.

1 – Orientamento al soccorso socio-sanitario Attività di informazione della cittadinanza presso la sede associativa e in occasioni pubbliche Supporto operativo nella organizzazione e nello svolgimento delle attività formative e addestrative in occasione di corsi di soccorritore livello base e avanzato aperti alla cittadinanza 2 - Adeguamento dei mezzi di soccorso al BLSD e al PBLSD Mappatura punti PET interessati

3- Formazione degli operatori. -Mappatura degli operatori interessati e supporto nella erogazione dei corsi e delle prove pratiche

4- Svolgimento del servizio sanitario di emergenza - Autista - Soccorritore base/avanzato/BLSD - Predisposizione del servizio con automezzi in efficienza e squadre di soccorso in linea con gli standard di legge - Presidio centrale di ricezione delle richieste - Partecipazione al de-briefing

5- Svolgimento del servizio sanitario ordinario - Il giovane prende in carico la richiesta e la prenotazione del servizio - Svolge un’attività di supporto alla persona da un punto di vista assistenziale durante il percorso - Svolge il ruolo di autista o soccorritore accompagnatore - Svolge inoltre un’azione di supporto assistenziale del soggetto malato anche presso i presidi di destinazione - Si occupa di aggiornare la reportistica e l’archiviazione dei servizi

6- Svolgimento del servizio di trasporto sociale per la libera mobilità di anziani e disabili

- Svolge un ruolo di connessione tra i servizi e la famiglia al momento della presa in carico del servizio - Svolge il servizio come autista o accompagnatore - Svolge l’attività di reportistica e archiviazione dei servizi

7 – Integrazione con la presa in carico

- Contatti con i destinatari dei servizi di trasporto e accoglienza istanze di bisogno - Svolgimento di visite domiciliari per la rilevazione e la lettura del bisogno specificamente espresso dalla persona - Orientamento ai servizi territoriali ovvero ad altri servizi del volontariato della comunità - Svolgimento attività di telesoccorso con presidio della centrale, attività di installazione presso il domicilio del paziente, visite periodiche di controllo, testing di funzionamento, risposta e attivazione dei soccorsi in caso di necessità. - Svolgimento di visite domiciliari di compagnia in caso di necessità specie per i soggetti con maggiore fragilità personale o familiare - Gestione rapporti operativi e di organizzazione del servizio di assistenza a domicilio

Altre attività previste: - Possibilità di svolgere periodi di servizio civile presso sedi della Confederazione per attività istituzionali dell'Ente (ad esempio: servizio di assistenza socio/sanitaria presso Musei Vaticani a Roma, servizio di assistenza nella giornata mondiale dei poveri, etc.) seguendo la procedura prevista dall’UNSC. - Compilazione di questionari nel quadro dell’attività di ricerca condotta dall’ Istituto “Giuseppe Toniolo” di Studi Superiori (Milano).

9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 50

10) Numero posti con vitto e alloggio:

11) Numero posti senza vitto e alloggio: 50

12) Numero posti con solo vitto:

13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: 30

14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) : 6

15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:

Il soccorso sanitario, in particolare, può comportare la necessità per i giovani volontari di trattenersi occasionalmente oltre l’orario di servizio pianificato al fine di completare il servizio stesso, oppure per specifiche richieste dell’utenza in giorni od orari anche in questo caso non pianificati. Fatto salvo il recupero dovuto in questi casi, è comunque richiesta al giovane volontario in servizio civile la necessaria flessibilità per tali specifiche esigenze. Possibilità di svolgere periodi di servizio civile presso sedi della Confederazione per attività istituzionali dell'Ente (ad esempio: servizio di assistenza socio/sanitaria presso Musei Vaticani a Roma, servizio di assistenza nella giornata mondiale dei poveri, etc.) seguendo la procedura prevista dall’UNSC.

16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato:

17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:

Sarà prevista un’attività di promozione e sensibilizzazione del Servizio Civile Nazionale attraverso i principali social network (Facebook, Twitter, Instagram, siti Web). Tutte le notizie verranno pubblicate sulla pagina profilo della Confederazione Nazionale ed in quella della Misericordia e delle Associazioni ed Enti del territorio dove si svolgerà l’attività. In questo modo si potrà raggiungere il maggior numero di persone.

ATTIVITA’ DI PROMOZIONE E SENSIBILIZZAZIONE NELLA COMUNITA’ LOCALE DELLE INIZIATIVE PROGETTUALI SUL SERVIZIO CIVILE

1. campagna stampa (con affissione manifesti ed acquisto ¼ pagina sulle pagine locali del quotidiano “La Nazione” – 4 uscite domenicali) 2. diffusione delle tematiche sui periodici delle Misericordie aderenti 3. invio a domicilio di tutti i giovani in target di età di una lettera della Misericordia del proprio territorio in cui viene illustrato il progetto e le caratteristiche del servizio civile volontario nazionale; 4. passaggi di presentazione dell’iniziativa progettuale attraverso le Parrocchie partner del progetto: 10 ore; 5. incontri nelle scuole secondarie superiori per la presentazione del progetto di servizio civile: 10 incontri di 2 ore l’uno = 20 ore; 6. mailing a tutti i centri per la prima occupazione di materiale informativo; 7. allestimento stand appositi durante le “Feste del Volontariato” – un evento l’anno della durata di 12 ore = 12 ore; 8. allestimento apposita pagina sul sito dell’associazione;

Totale ore dedicate alla diffusione dell’iniziativa progettuale: 42 ore, oltre alle attività non quantificabili.

18) Criteri e modalità di selezione dei volontari:

Si rimanda al proprio sistema di selezione verificato dall’Ufficio Nazionale in sede di accreditamento

19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

si

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20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto:

Si rimanda al proprio sistema di monitoraggio verificato dall’Ufficio Nazionale in sede di accreditamento

21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

si

22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:

Requisito preferenziale: possesso della patente di guida “B”

23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto:

Il progetto si realizza attraverso l’organizzazione di risorse umane precedentemente indicate e mezzi dedicati al trasporto e attrezzature sanitarie e per il trasporto di soggetti con disabilità.

Tali dotazioni strumentali sono già nella disponibilità delle Misericordie interessate dal progetto e non si prevedono pertanto specifici investimenti ulteriori da realizzare se non quelli di sostituzione periodica dei veicoli e delle attrezzature secondo una pianificazione specifica di ciascuna delle associazioni.

Si possono pertanto individuare ulteriori spese necessarie per i volontari in servizio civile per: 1. vestiario (divise estate – inverno), a protezione degli stessi nelle attività del progetto, con funzione di Dispositivo di Protezione Individuale ex D Lgs 81/2008 e s.m.i. stimabili per un costo complessivo di € 25.000,00; 2. una polizza assicurativa RCT + infortuni specifica per rischi connessi allo svolgimento del servizio, inserendo i giovani nella polizza volontariato, stimabile complessivamente per un importo di € 5.000;

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Il totale delle risorse investite ammonta perciò ad € 30.000,00

24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):

Parrocchia di San Lorenzo – attività di diffusione e sensibilizzazione, collaborazione alla individuazione dei potenziali utenti, diffusione informativa tra la popolazione – CF 9001600528

Parrocchia di Santa Maria Assunta in Gemignano - attività di diffusione del progetto tra la popolazione, collaborazione alla individuazione tra la popolazione e sensibilizzazione, diffusione informativa tra la popolazione – CF 91001040525

Comune di Gaiole in Chianti – attività di realizzazione della prevista analisi di risultato – messa a disposizione del know how o di strumenti per la realizzazione dell'attività – CF 80004040525

Arcipretura Santa Croce – attività di diffusione informativa del progetto, sensibilizzazione, collaborazione per individuazione utenti, diffusione in generale – CF 81006630529

Associazione Sesto SensoOnlus – attività di diffusione del progetto tra la popolazione e sensibilizzazione, collaborazione alla individuazione degli utenti, messa a disposizione delle attrezzature specifiche per la movimentazione dei disabili e sistemi di comunicazione – CF 01020080527

Parrocchia Santa Maria Assunta – attività di diffusione del progetto durante le messe e pubblicazione nell'editoria parrocchiale, messa a disposizione della Chiesa, ampia diffusione nel paese – CF 91000910520

Parrocchia Santa Maria Assunta in Piancastagnaio – attività di diffusione del progetto tra la popolazione e sensibilizzazione, collaborazione alla individuazione dei potenziali utenti, informazione del progetto tra la popolazione – CF 90002190529

Parrocchia di Santa Maria Maddalena – attività di diffusione informativa e sensibilizzazione, collaborazione per individuare potenziali utenti, diffusione tra la popolazione – CF 8008110522

Consorzio Archè – attività di diffusione tra i dipendenti e le loro famiglie delle cooperative aderenti, collaborazione alla individuazione degli utenti tra le varie RSA, messa a disposizione di attrezzature specifiche per la movimentazione dei disabili – CF 00989890520

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Parrocchia di Santa Maria Assunta a San Gimignano - attività di diffusione informativa e sensibilizzazione, collaborazione per individuare potenziali utenti, diffusione tra la popolazione – CF 91001040525

Arcipretura Santa Croce - attività di diffusione informativa e sensibilizzazione, collaborazione per individuare potenziali utenti, diffusione tra la popolazione – CF 81006630529

Parrocchia di Santa Maria a Romituzzo - attività di diffusione informativa e sensibilizzazione, collaborazione per individuare potenziali utenti, diffusione tra la popolazione – CF 91001910529

Parrocchia dello Spirito Santo - attività di diffusione informativa e sensibilizzazione, collaborazione per individuare potenziali utenti, diffusione tra la popolazione – CF 91009160523

Parrocchia di San Paolo Converso - attività di diffusione informativa e sensibilizzazione, collaborazione per individuare potenziali utenti, diffusione tra la popolazione – CF 9002990522

Parrocchia di Sant’Egidio Abate - attività di diffusione informativa e sensibilizzazione, collaborazione per individuare potenziali utenti, diffusione tra la popolazione – CF 92002690524

Propositura di San Sigismondo - attività di diffusione informativa e sensibilizzazione, collaborazione per individuare potenziali utenti, diffusione tra la popolazione – CF 92002410527

Parrocchia di Sant’Agnese - attività di diffusione informativa e sensibilizzazione, collaborazione per individuare potenziali utenti, diffusione tra la popolazione – CF 90002800523

Nuova Radio pick up sas – diffusione di messaggi radiofonici in FM inerenti l’informazione e pubblicizzazione del progetto di SCVN – CF 00773920525

Associazione Siena Soccorso – messa a disposizione di una ambulanza di soccorso avanzato per sostituzione in caso di guasti di mezzi delle associazioni partecipanti al progetto – CF 00879850527

La SDIPI SISTEMI Srl, P.IVA 04531330480, con sede Scandicci, aderisce al progetto e contribuirà alla sua realizzazione con le seguenti attività: A) sperimentazione di soluzioni innovative per la promozione del progetti SCN,

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implementando applicativi e tools per costituire una web community dei volontari SCN, dove potranno confrontarsi e partecipare a discussioni inerenti i temi più rilevanti che emergeranno dalle attività svolte; B) gestione in modo continuativo della piattaforma di Confederazione contenente le informazioni tematiche utili ai potenziali candidati al SCN; C) realizzazione di un sistema informativo telematico di gestione delle risorse umane finalizzate ad accrescere l’efficacia ed efficienza delle azioni realizzate dai giovani volontari del SCN.

ISTITUTO “GIUSEPPE TONIOLO” DI STUDI SUPERIORI, con sede in Milano 20123 Largo Gemelli, 1 - partita IVA/codice fiscale 00862520152. Nell'ambito dell'attività che l'Istituto ha avviato con le indagini condotte per il "Rapporto Giovani – analisi longitudinale sulla condizione giovanile dei Millennials" (i nati fra il 1980 e il 2000) - un vero e proprio Osservatorio che si propone di fornire dati, analisi e notizie che possano esplorare a fondo la loro realtà, l'Istituto ha sottoscritto con Confederazione una convenzione per realizzare una ricerca sull'impegno dei giovani volontari, in servizio civile e non, attraverso due questionari somministrati online a partire dal 22 maggio p.v. con l’obiettivo di una conoscenza generale dei giovani in rapporto con le Misericordie e delle loro motivazioni e gratificazioni – intende avvalersi dell’Osservatorio Giovani per realizzare: 1. un confronto sui due questionari già dal Centro predisposti (per giovani in servizio civile e giovani volontari non in servizio civile); 2. una interpretazione/lettura dei dati raccolti attraverso la somministrazione dei questionari, in comparazione con altri studi condotti dall’Istituto Toniolo.

25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:

Come indicato precedentemente rispetto alle risorse finanziarie aggiuntive, le Misericordie coinvolte nel progetto hanno già nella propria disponibilità le risorse strumentali per lo svolgimento dei servizi e determinano annualmente le necessità rispetto alle sostituzioni o rinnovo di mezzi e attrezzature sanitarie anche rispetto allo stato di obsolescenza e funzionalità degli stessi.

I giovani in servizio civile avranno pertanto accesso e potranno utilizzare i seguenti mezzi e attrezzature, sulla base delle diverse missioni loro assegnate nelle squadre di soccorso o negli equipaggi per le altre tipologie di servizio previsto dal progetto. In particolare, considerando l’intero progetto, le Misericordie coinvolte metteranno a disposizione le seguenti risorse tecniche e strumentali:

1. n° 30 ambulanze medicalizzate, con defibrillatore a bordo 2. n° 20 automezzi: auto per spesa assistita, pronto farmaco, visite domiciliari

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e trasporti sociali; 3. n° 30 automezzi: furgoni attrezzati per trasporto di diversabili dotati di pedana e sistemi di ancoraggio delle carrozzine; 4. Centrale per le richieste di accesso al servizio e suo coordinamento posto presso la sede della Misericordia di Siena, Via del Porrione 49; 5. telefoni, personal computer e software gestionale dedicato; 6. vestiario DPI composto da divisa estiva ed invernale, scarpe antinfortunistiche, ecc. 7. apparati radio VHF e telefoni cellulari per il coordinamento del servizio. I giovani in servizio civile potranno utilizzare all’occorrenza tali dotazioni logistiche, tecniche e strumentali:

• ai fini del corretto svolgimento del servizio, sulla base delle specifiche funzionali di utilizzo delle dotazioni stesse e in base alle procedure di legge ovvero operative del servizio in oggetto • ai fini della realizzazione delle diverse attività programmate, in base alle specifiche esigenze di utilizzo di strumenti, mezzi o materiali in quantità e qualità appropriate alle occorrenze • ai fini del riconoscimento visivo di sé presso i fruitori del servizio, in qualità di giovani in servizio civile della Misericordia • ai fini dell’auto-protezione durante lo svolgimento delle attività, con particolare riguardo a quelle comportanti – per la loro natura (come descritto in precedenza) – rischi specifici di natura meccanica, fisica o biologica.

Per tali ragioni i responsabili e i volontari della Misericordia avranno cura all’inizio del servizio di illustrare le caratteristiche e il funzionamento delle dotazioni tecniche e strumentali, tipologie e caratteristiche dei materiali di consumo nonché le specifiche organizzative e procedurali relative al loro approvvigionamento, utilizzo e manutenzione laddove previsti, in relazione allo svolgimento delle attività e per i ruoli assegnati ai giovani in servizio civile come specificato al punto 8 del presente formulario.

CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI

26) Eventuali crediti formativi riconosciuti:

L’Agenzia formativa METRICA soc. coop. Riconosce e certifica la formazione specifica afferente al progetto nell’ambito delle iniziative formative esperite dall’agenzia stessa che interessano i profili professionali attinenti contenuti nel suddetto piano formativo. In particolare dichiara la propria disponibilità a riconoscere ai discenti del corso in oggetto crediti formativi relativi qualora dovessero partecipare a corsi di formazione professionale promossi da METRICA

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soc. coop. in ambiti attinenti la gestione di servizi di assistenza domiciliare leggera, nel rispetto delle modalità e delle procedure di riconoscimento crediti da essi previste.

0

27) Eventuali tirocini riconosciuti :

Nessuno

28) Attestazione delle conoscenze acquisite in relazione alle attività svolte durante l’espletamento del servizio utili ai fini del curriculum vitae:

Per tutti coloro che concludono il Servizio Civile è previsto il rilascio di un attestato da parte della Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia in cui si riporta la tipologia del servizio svolto e le competenze che vengono conseguite durante il servizio. La Misericordia rilascerà, su richiesta dell’interessato e per gli usi consentiti dalla legge, una certificazione del servizio svolto durante l’anno di Servizio Civile.

Ai sensi della Legge Regione Toscana n. 25 del 2001 i volontari in servizio civile che avranno completato l’iter formativo saranno iscritti al Registro Regionale dei soccorritori di livello avanzato della Regione Toscana; la formazione è quindi riconosciuta e certificata dal Dipartimento D.E.U. - 118 dell’Azienda USL Toscana sud est come da allegato.

L’Agenzia formativa METRICA soc. coop. Riconosce e certifica la formazione specifica afferente al progetto nell’ambito delle iniziative formative esperite dall’agenzia stessa che interessano i profili professionali attinenti contenuti nel suddetto piano formativo. In particolare dichiara la propria disponibilità a riconoscere ai discenti del corso in oggetto crediti formativi relativi qualora dovessero partecipare a corsi di formazione professionale promossi da METRICA soc. coop. in ambiti attinenti la gestione di servizi di assistenza domiciliare leggera, nel rispetto delle modalità e delle procedure di riconoscimento crediti da essi previste.

La società STEA CONSULTING S.r.l., in virtù della partecipazione e del superamento delle prove intermedie e finali previste nei corsi relativi in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (art. 36-37 D.legs 81/08) in ambito di Formazione Specifica rilascerà idoneo attestato valevole ai fini curriculari e spendibile in ambito lavorativo.

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Formazione generale dei volontari

29) Sede di realizzazione:

Sede operativa della Misericordia di Siena Via del Mandorlo snc Siena

30) Modalità di attuazione:

In proprio presso l’ente con formatori dell’ente; nella erogazione della formazione generale è previsto l’impiego di esperti in compresenza con formatori accreditati secondo quanto contemplato dal paragrafo 2 delle Linee Guida per la formazione generale dei volontari.

31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:

si

32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

Si rimanda, al riguardo, al sistema di formazione verificato dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile in sede di accreditamento.

33) Contenuti della formazione:

Si rimanda, al riguardo, al sistema di formazione accreditato verificato dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile in sede di adeguamento alle nuove linee guida

34) Durata:

42 ore da effettuarsi tutte entro 180 giorni (così come dichiarato in fase di adeguamento di accreditamento del sistema di formazione)

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Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari

35) Sede di realizzazione:

Sede operativa della Misericordia di Siena Via del Mandorlo snc Siena

36) Modalità di attuazione: Formazione a distanza per un totale di 6 ore per la parte di formazione e in formazione sui rischi connessi all’impiego dei Volontari in Progetti di Servizio Civile

37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:

NICOLA DE ROSA Avellino, 20.03.1965. FABIO LUSINI, Siena, 08.02.1964 LORENZO FRANCINI, Poggibonsi, 16.02.1984

38) Competenze specifiche del/i formatore/i:

NICOLA DE ROSA Geometra, Tecnico Esperto in Sicurezza nei luoghi di lavoro e antincendio. FABIO LUSINI, Laureato, Direttore Associazione Siena Soccorso, progettista e formatore servizi socio-sanitari LORENZO FRANCINI Laureato, Formatore regionale soccorritori

39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

FAD PER LA PARTE RIGUARDANTE FORMAZIONE INFORMAZIONE SUI RISCHI CONNESSI ALL’IMPIEGO DEI VOLONTARI IN PROGETTI DI SERVIZIO CIVILE

MODULI FORMATIVI – SOCCORSO LIVELLO AVANZATO E BLSD I contenuti verranno proposti attraverso modalità di apprendimento attivo. Verrà dato

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ampio spazio ai lavori di gruppo, alle esercitazioni, alle attivazioni esperienziali. Gli aspetti teorici verranno svolti con lezioni frontali di aula supportate da ausili informatici ed audiovisivi. La parte pratica sarà invece affrontata attraverso esercitazioni e simulazioni sotto la supervisione del docente formatore. Ognuno dei partecipanti verrà agevolato nel riconoscimento delle personali modalità di Sapere, Saper fare, e Saper essere, e nella formulazione di possibili applicazioni degli apprendimenti del corso. Entrambi i moduli prevedono un esame finale, i cui risultati daranno luogo o meno alle abilitazioni previste dalla normativa vigente. I moduli formativi prevedono un registro sul quale sono annotate le presenze degli allievi volontari con firma del docente formatore ed argomento trattato.

40) Contenuti della formazione:

MODULO FORMATIVO - SICUREZZA Durata 6 ore Formatori: DE ROSA NICOLA • Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari in progetti di servizio civile e sicurezza nei luoghi di lavoro, antincendio e antinfortunistica. Programma formativo (art. 37 D.Lgs 81/08 e Accordo Stato Regione 21.12.2011) della durata di 4 ore in modalità e-learning in rispetto alle direttive dell’Accordo Stato Regione 21.12.2011 su piattaforma FAD dedicata ad esclusivo utilizzo di Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia. • Informativa in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (art. 36 D.Lgs 81/08) della durata di 2 ore in modalità e-learning su piattaforma FAD dedicata ad esclusivo utilizzo di Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia.

MODULO FORMATIVO – SOCCORSO LIVELLO AVANZATO Durata 60 ore Formatori FABIO LUSINI LORENZO FRANCINI

Nell’ambito del modulo, svolto in base alle disposizioni della LRT 25/2001 e s.m.i., saranno affrontati i seguenti argomenti: - RUOLO DEL VOLONTARIATO - ASPETTI RELAZIONALI NELL’APPROCCIO AL PAZIENTE - L’ORGANIZZAZIONE DEI SISTEMI D’EMERGENZA

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- ASPETTI LEGISLATIVI DELL’ ATTIVITA’ DEL SOCCORRITORE VOLONTARIO - II SUPPORTO VITALE DI BASE E NORME ELEMENTARI DI PRIMO SOCCORSO - II SUPPORTO VITALE DI BASE PEDIATRICO - TRAUMATOLOGIA E TRATTAMENTO DELLE LESIONI - SUPPORTO VITALE NEL TRAUMA - LE ATTREZZATURA IN EMERGENZA SANITARIA - II SUPPORTO VITALE AVANZATO CON ATTREZZATURE SPECIFICHE - PROBLEMATICHE DEL SOCCORSO IN SITUAZIONI SPECIFICHE SOCIO-SANITARIE - I MEZZI DI SOCCORSO - IGIENE E PREVENZIONE NEL SOCCORSO E SULLE AMBULANZE - PREVENZIONE ANTINFORTUNISTICA - L’ INTERVENTO A SUPPORTO DELL’ ELISOCCORSO

MODULO FORMATIVO – BLSD Durata 6 ore Formatori FABIO LUSINI LORENZO FRANCINI

Il secondo modulo formativo è diretto ad affrontare da un punto di vista teorico e da un punto di vista dell’addestramento operativo, il BLSD – BASIC LIFE SUPPORT DEFIBRILLATION - LA FASE “D” DEFIBRILLAZIONE PRECOCE - IL DAE – COS’E’, COME FUNZIONA, COSA PERMETTE - APPLICAZIONE DEGLI ELETTRODI - UTILIZZO DEL DAE - SCENARI: ARRESTO CARDIACO TESTIMONIATO E NON TESTIMONIATO - SICUREZZA

41) Durata:

72 ore

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Altri elementi della formazione

42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:

Si richiama al riguardo il sistema di monitoraggio verificato dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale in sede di accreditamento

Data 29/11/2017 Il Responsabile del Servizio civile nazionale dell’ente

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