Il Politico, Il Riformatore, Lo Studioso
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mondope raio rivista mensile fondata da pietro nenni A M O R C B D ) 1 a m m o c 1 . t r 5 a 1 5 4 0 . 2 11/12 N / 4 2 0 / 1 2 novembre/dicembre 2015 - 0 / 1 7 2 1 . l n i . v n o giannini c nenni ( o i 3 0 a 0 cassese > pinelli > sandulli > d’alberti pasolini > di consoli r 2 / e 3 5 p 3 o L D sigonella memoria d e l n a t o s acquaviva > badini schmidt > gallino o p m o t n e cambiando m a n o nencini > del bue > vizzini > intini > sajeva > pisani > buemi > pastorelli b b a e sassoli > magnani > bobo craxi > locatelli > de ruggieri > cianfanelli n o i z i galli della loggia > tobias d e p S . a . p . benzoni > o’gorman-schwartze > becchi > nannicini > buonomo S e n cazzola > romano > d’ippoliti > di matteo > giuliani > covatta a i l a t I e t s o P ISSN 0392-1115 20 euro Direttore Luigi Covatta Comitato di direzione mondope raio Gennaro Acquaviva, Alberto Benzoni, rivista mensile fondata da pietro nenni Luigi Capogrossi, Simona Colarizi, Antonio Funiciello, Pio Marconi, Corrado Ocone, Luciano Pero, Cesare Pinelli, Mario Ricciardi, Stefano Rolando. >>>> sommario 1nov1emb/re/1dice2mbre Segretaria di redazione Giulia Giuliani 2015 Collaborano a Mondoperaio Paolo Allegrezza, Salvo Andò, editoriale 3 Federigo Argentieri, Domenico Argondizzo, Antonio Badini, Valentino Baldacci, Alberto Benzoni Guerra Maurizio Ballistreri, Antonio Banfi, Giovanni Bechelloni, Luciano Benadusi, saggi e dibattiti 5 Felice Besostri, Paolo Borioni, Enrico Buemi, Teddy O’Gormann-Scwartze Oggi a Beirut, domani a Parigi Giampiero Buonomo, Dario A. Caprio, Giuliano Cazzola, Stefano Ceccanti, Paolo Becchi Il disordine globale e i suoi derivati Luca Cefisi, Enzo Cheli, Zeffiro Ciuffoletti, Tommaso Nannicini Appunti per i gufi Luigi Compagna, Carlo Correr, Piero Craveri, Giampiero Buonomo I numeri al lotto Bobo Craxi, Biagio de Giovanni, Edoardo Crisafulli, Gianni De Michelis, Giuseppe Giuliano Cazzola La legge Boeri De Rita, Mauro Del Bue, Danilo Di Matteo, Emmanuele Emanuele, Marcello Fedele, sigonella 21 Aldo Forbice, Federico Fornaro, Francesca Gennaro Acquaviva La trappola per Craxi Franco, Valerio Francola, Ernesto Galli della Loggia, Vito Gamberale, Tommaso Antonio Badini La scelta di uno statista Gazzolo, Marco Gervasoni, Gustavo Ghidini, Ugo Intini, Massimo Lo Cicero, giannini 1915/215 29 Emanuele Macaluso, Gianpiero Magnani, Sabino Cassese Il politico, il riformatore, lo studioso Bruno Manghi, Michele Marchi, Pietro Merli Brandini, Matteo Lo Presti, Cesare Pinelli Lavare la testa all’asino Matteo Monaco, Enrico Morando, Riccardo Aldo Sandulli Al lavoro con Morandi Nencini, Piero Pagnotta, Giuliano Parodi, Marco D’Alberti Il giurista innovatore Gianfranco Pasquino, Claudio Petruccioli, Giovanni Pieraccini, Carmine Pinto, aporie 50 Gianfranco Polillo, Paolo Pombeni, Marco Preioni, Mario Raffaelli, Paolo Raffone, Antonio Romano La lingua dei doppiatori Giorgio Rebuffa, Giuseppe Roma, Gianfranco Sabattini, Antonio Salvatore, memoria 53 Giulio Sapelli, Giovanni Scirocco, Luigi Scoppola Iacopini, Carlo Sorrentino, Helmut Schmidt Chiari e fiduciosi Celestino Spada, Giuseppe Tamburrano, Luciano Gallino Il lavoro e la società Giulia Velotti, Tommaso Visone, Bruno Zanardi, Nicola Zoller. sylos labini 59 Direzione, redazione, amministrazione, Carlo D’Ippoliti L’economista multidisciplinare diffusione e pubblicità 00186 Roma - Via di Santa Caterina da Siena, 57 cambiando 63 tel. 06/68307666 - fax 06/68307659 [email protected] Luigi Covatta Governare il cambiamento www.mondoperaio.net Mauro Del Bue Il c oraggio delle idee Le immagini di questo numero sono tratte Carlo Vizzini Costruire il futuro dalla filmografia di Pier Paolo Pasolini Ugo Intini Il ventennio perduto Impaginazione e stampa Roberto Sajeva Ordine nel disordine Ponte Sisto - Via delle Zoccolette, 25 - 00186 Roma Maria Pisani Fare politica © Mondoperaio Nuova Editrice Mondoperaio Srl Enrico Buemi Una nuova stagione costituente Presidente del Consiglio di Amministrazione Oreste Pastorelli Unificare le politiche del territorio Oreste Pastorelli Elisa Sassoli L’alleanza fra merito e bisogno Riproduzione vietata senza l’autorizzazione Gianpiero Magnani Lavorare meglio lavorare tutti dell’editore. Il materiale ricevuto anche se non pubblicato non si restituisce. Bobo Craxi La tempesta perfetta Pia Locatelli Liberi e uguali Ufficio abbonamenti Roberto Rossi Raffaello De Ruggieri Un meridionalismo vincente Abbonamento cartaceo annuale € 50 Abbonamento cartaceo sostenitore € 150 Elisabetta Cianfanelli Start up Italia Abbonamento in pdf annuale € 25 Ernesto Galli della Loggia Difendere il legame sociale Singolo numero in pdf € 5 Jozsef Tobias Riflessioni sull’Europa Per sottoscrivere o rinnovare l'abbonamento con carta di credito o prepagata sul sito: Riccardo Nencini Non reduci ma pionieri mondoperaio.net oppure tramite c/c postale n. 87291001 pasolini 110 intestato a Nuova Editrice Mondoperaio srl Via di Santa Caterina da Siena, 57 - 00186 Roma Andrea Di Consoli Un germe di riformismo oppure bonifico bancario codice IBAN IT46 Z076 0103 2000 0008 7291 001 intestato a Pier Paolo Pasolini A Nenni Nuova Editrice Mondoperaio Srl Aut. Trib. Roma 279/95 del 31/05/95 Questo numero è stato chiuso in tipografia il 30/11/2015 www.mondoperaio.net sommario / / / / mondoperaio 11-12/2015 / / / / 29 >>>> giannini 1915-2015 Il politico, il riformatore, lo studioso >>>> Sabino Cassese quindici anni dalla sua morte l’insegnamento di Massimo inducevano a ritenere importante la stabilità degli esecutivi Severo Giannini è ancora molto attuale e vivo. Mi non per premiare la durata dell’organo, ma per assicurare la rAiferisco sia al suo insegnamento di politico, sia a quello di ri - continuità delle politiche. E la continuità delle politiche era da formatore, sia a quello di studioso: tre ruoli che Giannini ha lui considerata importante perché considerava lo Stato moderno svolto con grande coerenza e continuità, e ai quali è dedicato organismo troppo complesso per non doverne continuamente questo scritto 1. assicurare la manutenzione, che a sua volta richiedeva continuità Comincio da quello di Giannini politico. Ciò potrà stupire chi e costanza di linee direttrici. Per lo stesso motivo riteneva abbia conosciuto la sua critica severa della politica e la fondamentale disporre di una buona amministrazione, che distanza da lui stabilita fin dal 1949, dopo l’impegno degli equilibrasse l’impulso politico proveniente dal vertice, lo li - anni ’40 con il partito socialista. Ma Giannini distingueva net - mitasse e contenesse, ma anche lo portasse ad esecuzione. tamente la politica dalla politica dei partiti. Riteneva che la Apprezzava, infine, l’autogoverno piuttosto che l’autonomia. prima non si esaurisse nella seconda. Esprimeva un giudizio molto critico verso la politica dei partiti. Non ne faceva di - Compito della Assemblea costituente doveva scendere un disimpegno politico tout court . essere “quella permeazione tra popolo e Stato in Era critico di De Gasperi, che impose ai democristiani della cui consiste l’intima struttura della democrazia” Assemblea Costituente la scelta di istituzioni deboli, mentre persone come Dossetti e come Mortati (con quest’ultimo Questo disegno era nella mente di Giannini fin dal periodo Giannini, nonostante la diversità d’età, aveva stretto un rapporto precedente alla Costituente. Ne sono testimonianza la relazione di stima e apprezzamento reciproco, condividendone le idee) che presentò al congresso fiorentino del partito socialista del - avversavano il sistema parlamentare puro. Fu molto critico l’aprile 1946, e la conseguente mozione, anche questa da lui del suo partito, come scrisse in un lettera a Nenni e ripetette redatta: due atti con cui si definiva la linea del partito all’As - più volte: riteneva il partito socialista impreparato, approssi - semblea Costituente. mativo, incostante, declamatorio. La relazione partiva dal distacco tra popolo e Stato-apparato, Se si mettono insieme i vari interventi di Giannini – quelli del e dal contrasto tra i principi e la realtà. La mozione dichiarava riformatore e quelli dello studioso – ci si rende conto che lo che compito della Assemblea costituente doveva essere “quella muovevano idee proprie della cultura inglese. Riteneva che il permeazione tra popolo e Stato in cui consiste l’intima struttura Parlamento fosse “organo di teatro” (penso che questa espres - della democrazia”. Nella relazione Giannini sosteneva che sione, da lui usata nel corso di diritto costituzionale, sia una “nella carta costituzionale si debbano stabilire non solo delle traduzione di una analoga espressione che si trova in Bagehot): enunciazioni, ma delle disposizioni idonee a garantire il quindi che potesse ritenersi buon Parlamento un’assemblea cittadino sia contro gli arbitri del legislatore da un lato, sia capace di produrre un buon governo. contro gli arbitri dell’esecutivo dall’altro”: contro gli arbitri Quanto al governo, premiava la stabilità. I suoi studi della del legislatore la carta doveva stabilire disposizioni “più storia costituzionale inglese, comparata a quella italiana, lo precise” e prevedere il controllo della costituzionalità delle leggi; contro l’arbitrio dell’esecutivo Giannini prevedeva la 1 Questo scritto riprende osservazioni che ho svolto nella voce “Giannini” “possibilità di azionare i diritti subbiettivi”. del Dizionario biografico Treccani e nello scritto su “Giannini e la pre - parazione della Costituzione”, in corso di pubblicazione nella Rivista Sull’eguaglianza, Giannini sosteneva che non bastasse l’e - trimestrale di diritto pubblico