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SERMIDE VENDITA SERMIDE VENDITA La casa per gli italiani: com’è e come viene vissuta La casa è sempre più al centro degli interessi, dei bisogni, dei desideri, dei progetti di vita degli italiani. In questi ultimi anni, mentre tutti gli indicatori di soddisfazione di qualità del- la vita - dal lavoro ai consumi, dal reddito ai servizi - erano SERMIDE: IN PRESTIGIOSA ZONA RESIDEN- ZIALE, APPARTAMENTO POSTO AL SECONDO SERMIDE: IN ZONA RESIDENZIALE, PORZIONE DI BIFA- fermi o in declino, quelli che riguardano la casa e l’abitare PIANO CON ANNESSA AUTORIMESSA AL PIANO MILIARE DISPOSTA SU DUE PIANI CON ANNESSA AREA sono stati in costante crescita. TERRA IN PALAZZINA CONDOMINIALE DI NUO- CORTILIVA ED ABITAZIONE DISPOSTA SU UN UNICO PIA- Intorno alla casa si formano un’attenzione e un investimento VA COSTRUZIONE. IPIANTI AUTONOMI. OTTIME NO IN CORPO STACCATO DI FABBRICA CON PORTICO ED FINITURE. (524) AREA CORTILIVA (464) sociale sempre più intensi che riguardano aspetti economi- ci, culturali, psicologici ed influenzano e formano lo stile di vita di famiglie e di individui anche oltre la casa in sé CARBONARA PO Gli italiani sono sempre più proprietari delle loro abitazioni (quasi l’80%), con una preferenza per gli appartamenti in DI SERMIDE piccoli condomini. Gli alloggi tendenzialmente non sono di VENDITA grandi dimensioni (in media 103 mq) ma risultano più “arti- colati” che in passato (un quarto delle abitazioni è infatti a due o più livelli/piani, è aumentata la presenza di terrazze e la disponibilità di giardini di pertinenza). SERMIDE: IN FRAZIONE DI MOGLIA, IN POSIZIONE CEN- Da un recente ricerca si calcola che, entro i prossimi tre anni, CARBONARA PO: IN POSIZIONE CENTRALE, TRALE, APPARTAMENTO POSTO AL PRIMO PIANO DI PA- PORZIONE DI FABBRICATO DISPOSTA SU DUE LAZZINA CONDOMINIALE CON ANNESSE DUE CANTINE circa il 6% delle famiglie acquisterà la casa (l’1% la seconda PIANI, COMPLETAMENTE ARREDATA . GIARDINO ED UNA AUTORIMESSA AL PIANO TERRA. RISCALDA- casa), per oltre un milione di famiglie. E LAVANDERIA DI PROPRIETA’ (553) MENTO CENTRALIZZATO CON CONTAORE. (566) Presso il nostro ufficio troverete oltre 400 proposte fra terreni edificabili o agricoli, abitazioni di ogni genere centrali e periferiche, cantieri di nuova costruzione e capannoni industriali. Vieni ad interpellarci anche solo per un consiglio troverai cortesia e riservatezza. Editoriale di luigi lui 2 Miscellanea

8 Primo piano Speciale Elezioni 2007 10 Le giornate del Festival 12 La sermi...Diana Intervista a Francesca Margonari

delle libertà senza andare a sinistra, vorrà sicuramente contare nella prossima campagna elettorale sermidese, oltretutto dopo aver ottenuto buoni consensi a livello personale nelle ultime elezioni europee. Marco Reggiani, presidente della 14 Sport Fondazione Solaris, si muove con Le dimissioni da coordinatore di discrezione da “cittadino” che vuole 16 Intrapresa Forza Italia di Lorenzo Benatti, capire, dopo aver fatto sondaggi a Carni Padane politico navigato, potrebbero tutti i livelli, se a Sermide si potrà far pensare a una dismissione avere un’Amministrazione pubblica 18 Associazioni dopo tanti anni, oppure ad una con più cittadini e meno politici. 21 La letteratura e strategia di rilancio, previa verifca I partiti di Rifondazione, Socialisti, il nostro territorio di consenso interna al partito e Verdi, hanno sottoscritto un all’alleanza di coalizione. documento dal titolo signifcativo: 22 Eventi Le dimissioni di Franco Schiavon “Sinistra alternativa”, di fatto da capogruppo consiliare di distinguendosi all’interno 24 Carbonara Po maggioranza e dal direttivo dei dell’attuale coalizione di DS, fa intravedere una spaccatura maggioranza per cercare di 27 seria all’interno del partito più afermare una loro identità politico- rappresentativo della coalizione amministrativa. 28 Felonica che governa l’Amministrazione Ce n’è abbastanza per aprire subito comunale di Sermide. da questo numero una rubrica che 30 Marco Carra, segretario provinciale di volta in volta faccia parlare i dei DS, sindaco di , neo protagonisti, per far capire ai lettori 31 Vita nei campi eletto consigliere provinciale, ormai cosa sta accadendo nella politica 32 Coquinaria - cose di cucina di casa nella politica sermidese, locale sermidese, i cui protagonisti cerca di ricucire gli strappi nel suo già si muovono verso le Elezioni 34 Qua la zampa! partito a livello locale, fnora senza Amministrative della grandi risultati. primavera del 2007. 35 Amarcord Carla Boni, nuovo vice segretario provinciale del Nuovo PSI, partito 39 Racconti che ha preso le distanze dalla Casa Chi sarà il prossimo sindaco di Sermide? 44 Una cartolina da New York 36 Scritto da voi 48 Teatri e dintorni Sommario sermidianamagazine • 1 Miscellanea ALZHEIMER Sermidiana Magazine Ha preso avvio con la serata di presentazione del 20 ottobre a Villa Poma il Progetto di è un mensile sostegno alle famiglie delle persone affette da malattia di Alzheimer nel territorio del Destra di Sermidiana 2000 s.n.c. Secchia, realizzato dalla Fondazione Scarpari Forattini di con il contributo del Aut. Tribunale di Mantova del 24/10/1981 di Villa Poma, della Fondazione della Comunità Mantovana, dell’Ufficio del Piano di Registro Stampa: 14/81 Zona Destra Secchia e dell’Assessorato Provinciale alle Politiche Sociali. Spedizione in A. P. - 70% Il progetto, primo nel suo genere sul nostro territorio, si svilupperà in via sperimentale per sette Filiale di Mantova mesi dal mese di novembre. Saranno attivati “Punti di ascolto” in quattro comuni con la presenza C.C. Postale: 19812387 - Pub. inf. 50% di una psicologa e di un’assistente sociale, e organizzati percorsi formativi alle famiglie e agli operatori che assistono a domicilio le persone colpite dalla malattia di Alzheimer. Direttore Responsabile: Luigi Lui Il Punto di ascolto di Sermide sarà ospitato presso la Fondazione Solaris, dal 13 novembre. Per appuntamenti telefonare allo 0386.864206 Redazione: Silvestro Bertarella · Giorgio Dall’Oca · Siro Mantovani · Imo Moi · Maurizio Santini ·

Collaboratori: Cristina Barlera Pubblicità anomala Paolo Barlera · Arnella Carla Bassoli Elio Benatti · Andrea Bettini Girando per Sermide vi sono alcune vie che sono Renzo Bertazzoni · Marcello Biancardi particolarmente bersagliate da un tipo di pubblicità a Paolo Bisi · Elisabetta Bonetti · Giulia Bresciani volte goliardica come le comunicazioni di laurea, altre Marilena Buganza · Ugo Buganza · volte gioiosa come: “Caio e Tizia oggi sposi”, altre an- Marco Cranchi · Daniela Cuoghi · Edda Dofni Alberto Guidorzi · Simone Guidorzi cora perchè serve a pubblicizzare una manifestazione. Sara Longhi · Alfonso Marchioni · Chiara Mora Nulla da obiettare sulla esuberanza e gioia che muo- Marco Moretti · Federico Motta vono gli amici a tappezzare i pali dei lampioni, i pali Francesca Mazzali · Pasquale Padricelli dei semafori, qualche bacheca non proprio adatta allo Vittorio Padricelli · Irma Preti scopo per informare dell’evento. Nulla obiettiamo per Giuseppe Reggiani · Rafaele Ridolf L’ASSE STRADALE i cartelli e cartelloni piazzati agli incroci per questa o Achille Scaglioni · Andrea Sogari Marco Vallicelli · Cristiana Zerbini quella manifestazione. a REGOLA D’ARTE Sono punti strategici per la visione da parte dei tanti Disegni: Severino Baraldi · automobilisti di passaggio. Un appunto si potrebbe, Carlo Costanzelli · Erika Ferrarini · ZAP · i sono conclusi la settimana scorsa i lavori però, fare all’indirizzo di tutti “gli amici” e degli orga- di “restauro” di una importante arteria stra- nizzatori delle manifestazioni pubblicizzate in questo Progetto grafco e impaginazione: S Enrica Bergonzini Strategie Grafche dale che attraversa il nostro territorio comuna- modo. telefono 0386.740218 le: per la precisione la Strada Provinciale “Fer- Crediamo che per tutti, “amici” ed “organizzatori”, rarese ” n. 34, quella che, partendo da Revere, dovrebbe sussistere il senso civico e l’obbligo di libe- Stampa: giunge fno alla congiunzione con la S.S. 496 in rare pali, semafori, incroci da quei cartelli e foglietti Artestampa - Urbana località Dogana a Pilastri. Il tratto interessato, trascorso il giorno dell’avvenimento. A tanto impegno lungo 2.200 metri, è quello compreso tra l’in- Redazione: nell’affiggere, dovrebbe corrispondere altrettanto im- 46028 Sermide (Mn) via Indipendenza 90 crocio nei pressi di Villa Schiavi e quello di E. pegno nel togliere. Avviene, invece, che quelle cose Tel. 0386.61216 Fax 0386.61216 Mattei, all’imbocco della zona P.I.P. (Piccoli In- rimangono penzoloni per settimane e mesi, finchè non mail:[email protected] sediamenti Produttivi). Con la fresatrice a den- sono rimpiazzate da altre o strappate dalle intemperie. www.sermidiana.it ti rovesciati è stato dapprima rimosso e quindi Sermide non ci fa una bella figura. asportato il vecchio strato di asfalto, per uno Abbonamento annuo: spessore tra i 3 e 5 centimetri. Successivamen- Italia euro 20,00 - Estero Europa euro 45,00 te, dopo aver irrorato la superfcie pulita con Estero fuori Europa euro 65,00 su C.C.P. 19812387 oppure presso catrame liquido bollente è stato disteso e poi Redazione Sermidiana stabilizzato con il rullo compressore, il nuovo Via Indipendenza, 90 strato di asfalto, di spessore leggermente supe- 46028 Sermide (MN) riore al precedente. I lavori sono stati eseguiti dalla ditta Ferro di Nogara (Verona) che, nella realizzazione com- Testi e foto sono di proprietà dell’editore Sermidiana 2000. pleta dell’opera, ha impiegato le proprie mae- E’ vietata ogni riproduzione stranze, i propri macchinari e per il trasporto non autorizzata. dei conglomerati bituminosi si è avvalsa, oltre che dei propri dipendenti, anche del supporto L’archivio dei dati personali raccolti di autotrasportatori privati. Il tocco fnale è poi per uso redazionale è in stato dato dagli operatori della ditta LAMBER- via Indipendenza 90 a Sermide. TO GOVONI S.R.L. di Gonzaga (Mantova) i Il responsabile del trattamento al quale le persone interessate possono quali, con l’apposita vernice bianca rinfrangen- rivolgersi per esercitare i diritti previsti dal te, hanno tracciato la segnaletica orizzontale. D.Lgs. 30/06/2003 n. 196 è Luigi Lui. Marco Vallicelli

sermidianamagazine • 2 La Cucaracha si rinnova Da Circolo riservato ai soci si trasforma in locale aperto a tutti

Il Circolo “La Cucaracha” è sorto mutuo bancario rim- una decina di anni fa nella magni- borsabile in quindici roseguono con buon rit- fca zona di pertinenza della Coo- anni. perativa “Circolo Ricreativo Capo- Ora i lavori sono ini- Pmo i lavori per la costru- sotto” a ridosso dell’argine maestro ziati ed il Consiglio zione della sede della Nautica del Po che da Sermide porta a Fe- Direttivo composto dal Sermide. La nuova struttura lonica. Presidente Francesco consentirà ai numerosi soci Dal 1 gennaio 2006 ha modifcato Natali, e da Giancar- dell’associazione di usufruire lo statuto, diventando una struttu- lo Bortolazzi, Giorgio di uno spazio ampio e acco- ra aperta non più solamente ai soci Casoni, Ermenegildo gliente. Sarà garantita dal pe- ma a tutti: da quelli che vogliono Franzoso, Paul Mi- ricolo derivante da eventuali trascorrere qualche momento di nucelli, prevede che ed eccezionali piene del Po, tempo libero in un ambiente na- termineranno fra qualche mese, in Domenica 5 novembre alle da una particolare soluzione turale particolarmente suggestivo, modo tale che ad inizio primavera, ore 16,30 presso i locali che prevede il galleggiamento ai tanti che amano girovagare per tutti potranno godere dei vantaggi della “Cucaracha”, Sermi- in acqua dell’intero stabile, re- luoghi dove l’aggregazione sociale e che apporterà la nuova struttura. diana presenterà i video stando ancorata a piloni me- la solidarietà sono di casa. A completamento del progetto di della durata di circa 30 mi- tallici. Ha aderito alla Associazione Cir- riqualifcazione vi è anche l’inten- nuti l’uno, “Sermide 40-45 coli Cooperativi Lombardi che si zione di completare il largo sentiero un paese in guerra” e “Le defniscono “società cooperative che che porta sull’argine, per consentire cronache di Fernando Vil- gestiscono centri di aggregazione soprattutto ai numerosi ciclisti che lani” realizzati in occasio- sociale aperti al pubblico; svolgono transitano frequentemente di scen- ne dell’uscita dei due libri una rilevante azione sociale attra- dere e di ristorarsi presso l’Osteria verso iniziative ricreative, culturali, Cucaracha, come sarà chiamato il relativi. sportive e del tempo libero. L’attivi- locale a lavori ultimati. Caldarroste, “pinsa gno- tà di somministrazione di alimenti Attualmente gli orari di apertura ca”, e vino saranno oferti e/o bevande è svolta con licenza di sono: sabato e domenica dalle 13 durante l’intervallo. pubblico esercizio”. alle 17, venerdì e sabato sera dalle Imo Moi Il presidente dell’associazione Gian- 21 alle 24. ni Gaboardi ha visitato due volte “La Cucaracha” e si è dimostrato entusiasta della posizione in cui Grafoanalisi è ubicato l’intera struttura e delle Attraverso la grafoa- possibilità che può cogliere, entran- nalisi, cioè l’analisi del- do nel circuito degli oltre 50 circoli la scrittura, è possibile cooperativi della Lombardia. rilevare i tratti salienti Ne è conseguito che per i respon- della personalità dello sabili della associazione occorreva scrivente. migliorare e rendere più efcienti In particolare, dal- un po’ tutti i servizi. Da qui, dopo l’analisi di uno scritto, ampie discussioni, la decisione di possiamo trarre in- allargare i locali prevedendo la co- formazioni importanti struzione di una comoda e spaziosa relative al tipo d intelli- cucina, retro, bagni, ripostiglio ecc. genza, all’aspetto tem- in modo tale da consentire una più peramentale, cioè al razionale ed efciente organizza- carattere, ed al modo zione di cene, rinfreschi, merende, in cui ci relazioniamo feste in genere come compleanni, con il mondo esterno. un paese in guerra anniversari ecc. La scrittura rappre- Già da tempo molti usufruiscono senta un modo mera- di queste possibilità (solo su preno- viglioso per comunica- tazione tel. 0386 61053 oppure 338 re, la grafoanalisi aiuta 7607142), ma con gli interventi edizioni a conoscere meglio previsti si pensa di allargare e mi- noi stessi e chi ci sta gliorare di molto l’oferta. intorno. Per consulta- L’ i m p e g n o fnanziario per sostenere zioni rivolgersi a Eliana le spese relative si è rivelato notevo- Taddei tel. 0386 41173 le ed è stato quindi contratto un o 335 6860019

sermidianamagazine • 3 Lara Merighi SERMIDIANA MOBILE La signora Lara Me- Sfreccia per le strade righi, nostra concit- tadina trasferitasi per bassopadane la Fiat 500, motivi di famiglia da vetrina itinerante diversi anni a Ferrara, del nostro mensile... è stata ufficialmente nominata referente sempre più accatticante, Nazionale del Forum di sostegno del sito web- sempre più letto! www.cefalea.it e più precisamente responsabi- le del Forum di Sostegno al Dolore Cefalalgico “mamma lara”. E’ Responsabile inoltre dell’associazione Al.Ce. LA SCUOLA MEDIA PREMIATA DAL per la provincia di Ferrara. Ha partecipato al Convegno “La settimana della PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA cefalea” iniziativa di diffusione culturale promos- Menzione d’Onore sa da Alleanza Cefalalgici CIRNA Foundation di al concorso Pavia e dalle Terme di Castrocaro il 4 Ottobre “Immagini per 2006 a Castrocaro Terme. la terra” ricevuta Ha partecipato ai lavori del Convegno come rela- a Castel Porziano tore e nel suo intervento ha raccontato la propria esperienza in una relazione pubblicata nella Ri- davanti alle vista Scientifica fondata dal Professor Giuseppe telecamere della Rai Nappi “Confinia Cephalalgica”. Come ideatrice e coordinatrice ha poi raccolto Ancora la scuola media di Sermide le esperienze degli amici che lei incontra quoti- alla ribalta, con la menzione d’onore dianamente, stampando personalmente un volu- ad un concorso internazionale. Questa metto dal titolo -“Mi fa male la testa La nostra volta si tratta di “Immagini per la ter- diversità. Nel silenzio della solitudine per questo ra”, indetto per la prima volta 14 anni nostro male invisibile”, che in seguito è stato fa da Green Cross, Rita Levi Montalcini pubblicato dall’ Associazione Alce e distribuito ai e Mikhail Gorbaciov sotto l’alto Patro- partecipanti del Convegno. nato del Presidente della Repubblica. Nella presentazione del libretto viene espresso l’augurio che la lettura di questo volumetto pos- Un gruppo di studenti del laboratorio arte e immagine tenuto dalla prof.ssa Vanna Bernardelli ha sa essere un momento di riflessione “in positivo” lavorato sul tema dell’ambiente come patrimonio di tutti da salvaguardare e sulle possibili energie sia per gli autori che per i lettori. alternative usando l’immagine come mezzo di progettazione e di comunicazione. Scopo principale sostenuto dalla scuola è partecipare a concorsi per applicare concretamente nella realtà quanto si La nostra concittadina incontrerà gli amici e le studia. I 10 progetti realizzati sono stati scelti tra ben 30000 provenienti dagli istituti di tutta Italia amiche che desiderano conoscere e approfondire e considerati meritevoli della Menzione d’Onore, con tanto di invito alla cerimonia di premiazione i pensieri e gli stati d’animo di coloro che soffro- efettuata dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. no di Mal di testa, il giorno 10 Novembre alle Così i 10 studenti delle attuali classi terze, con la professoressa e il sindaco convocato direttamente ore 21,00, nella sede A.V.I.S presso le Scuole dal Ministero della Pubblica Istruzione, si sono recati nella tenuta Presidenziale di Castel Porziano Elementari di Malcantone di Sermide Mantova. alla consegna dei riconoscimenti ufciali. Presenti anche molte associazioni ambientaliste, ministri Lara, definisce questa iniziativa una cura che si e invitati autorevoli, fra i quali la stessa Montalcini. Oltre alla soddisfazione di essere stati ospiti del chiama “parola” che non toglie il dolore né pre- tende di sostituirsi alle cure tradizionali, ma arri- Presidente Napolitano, il traguardo conferma l’ottima qualità del lavoro svolto nella scuola sermide- va alla testa passando attraverso le vie silenziose se, premiata ben cinque volte nell’anno scolastico 2005/2006. La cerimonia è stata poi trasmessa che conducono all’anima. su Rai Tre dal programma “Geo and Geo”. Gli studenti protagonisti di questo entusiasmante risultato Ai presenti verrà offerto il volumetto -“Mi fa male sono Nicolò Ferraroni, Lamberto Cuoghi, Rebecca Cuoghi, Alessandro Zerbini, Laura Vertuani, Eleo- la testa” La nostra diversità. Nel silenzio della so- nora Guidorzi, Beatrice Baraldi, Erica Cavallini, Claudia Moi e Giulia Binetti. litudine per questo nostro male invisibile” Siro      Felonica (mn) tel. 0386.66555 SOCCORSO STRADALE VETTURE DI CORTESIA Lavaggio interni Riparazione, oscuramento e sostituzione cristalli PAGAMENTI PERSONALIZZATI sermidianamagazine • 4 La collaborazione tra AIDO-AVIS e Scuola secondaria di 1° grado di Sermide continua e con successo

I disegni eseguiti dagli alunni della Scuola Secondaria di 1° grado di Sermide sotto la direzione artistica della Prof. Vanna Bernardelli, per la realizzazione del calendario 2006, hanno par- tecipato al concorso “AVIS nella SCUOLA” ottenendo un eccel- lente risultato. Il lavoro presentato dall’alunna Rabboni Silvia, cl. 3a B si è classificato al 2° posto. Nella foro il momento della premiazione avvenuta il 15 Ottobre 2006 a Mantova, in occa- sione della 6° Festa Provinciale AVIS.

Il ritorno del soldato

Nel mese di settembre Sermidiana Sermidiana, che aveva resa pub- ha pubblicato un “amarcord” del- blica la sua memoria, fosse rap- la signora Pierina Aldi ved. Pradel- presentata da un redattore. la (99 anni ben portati) protago- Il “ragazzo” Armando Crivellaro nista di una toccante vicenda nei dimostra certamente meno della giorni immediatamente seguenti età anagrafica. Sul fisico non sono la fine della guerra. rimasti segni visibili lasciati dalle Il giorno 05 ottobre 2006 il signor peripezie, che sono invece indele- Armando Crivellaro, che attual- bili nella sua memoria. Situazioni mente vive a Cologna Veneta, si e pericoli di estrema drammatici- l’aiuto generoso di alcuni uomini stata cosa di poco conto. è nuovamente incontrato con la tà. E’ uno delle poche centinaia e donne greci, sono raccontate in L’appuntamento è fissato per il signora Pierina e con le sue due di soldati della Divisione Acqui un libretto che ha dato alle stam- prossimo anno, per festeggiare il figlie: Edda, all’epoca ragazza di sopravissuti “all’infamia” di Cefa- pe dal titolo significativo: “Ho in- secolo della signora Pierina che, sedici anni, con la quale aveva lonia, dove 10.260 italiani furono contrato la morte tre volte”. vispa com’è, aggiunge: “…il mio ballato sull’aia di Caposotto nei passati per le armi dai tedeschi Grande la commozione nell’intrec- “primo” secolo di vita”. momenti di felice stordimento se- per non essersi schierati con loro ciarsi dei ricordi. Perché anche la Ci sarà anche Sermidiana. guiti alla fine della guerra e Adua dopo l’8 settembre 1943. Le sue “guerra” di Pierina Aldi e dei suoi Siber che di anni ne aveva dieci. memorie di vita militare: del fortu- quattro bambini per sfuggire ai Nella foto: Pierina Aldi e le sue figlie si stringono La signora Pierina ha voluto che noso salvataggio, della fame, del- bombardamenti su Sermide non è ad Armando Crivellaro Li cativerji Festa dei nonni ‘d Madabòn e Sèrabutéga Una vera e propria esplosione di colori è ciò che di Bet e Dany è avvenuto il 2 ottobre al Centro sociale ricreativo, dove l’evento “ c’era una volta è c’è ancora” ha S.: Ué Madabon! Et savèst l’ultima? Sèrmat l’è dre dvantar ‘na cità... i vol far ‘na rutonda! riunito nonni e nipoti in un momento di gioco. Ac- M.: Ma indoa? compagnati da Davide Bregola e Alessandro Sanna S.: ∫o dal pont! i bambini aiutati dai nonni hanno espresso con il M.: Indoa? colore il loro mondo, creando su tavole di legno il S.: Ma sì, darént a la Coop, in du ghè al semaforo. M.: Dabon? I gha mis dimondi par faral e ades cal funsiona i legame che li unisce. vol tiraral via? La Biblioteca comunale di Sermide, organizzatrice S.: Cusa vot cat diga mi... i sta a dré a dli robi can conta del momento ringrazia per la collaborazione il Cen- gnent. tro Diurno Solaris ,l’ Associazione ALVUS, le nonne M.: Ma s’i m’ha infìn dit che darént a la Moja a ghè dli sorghi grosi dmè di leon ca va in ca a dla gent parchè ag manca del centro sociale per la merenda a base di pizza, i tumbìn in di fos! focaccia e torta e il fisarmonicista Gianluigi Bizzarri S.: L’è vera, diaul porc! Beh, alora i pudrés urganisar par la che con brani popolari ha allietato la festa. Nella féra d’utobar na gara par ciapàr la sorga più grosa! stessa occasione il Sindaco Michelini ha premiato M.: Ma sèt cla’n sarés minga ‘na catìa idea? La’n custarés gnent e i sarés tuti piusè cuntént! sei nonni che si sono distinti nell’attività sociale e Che p’cà ca nach sia più la Pro loco... nel volontariato.

sermidianamagazine • 5 1906-2006: I miei primi cento anni osì potrebbe essere intitolata la lunga storia di Elena Spelta, Cmeglio conosciuta come Nelly, che ha festeggiato il centena- rio lo scorso 29 settembre insieme ai famigliari ed agli amici nel giardino della sua casa. Una storia che, come tradisce il nome Nelly, iniziò a Brooklyn dove il padre Medardo era emigrato nel lontano 1903 e dove lo aveva raggiunto la moglie Melide Cavicchioli con la figlia Lillia. Dei suoi primi nove anni vissuti oltre oceano Nelly ha sempre conservato qualche ricordo: la gigantesca ruota panoramica di Coney Island, il ponte di Brooklyn sotto la pioggia,le agiatezze della sua famiglia, le luci della città, il laboratorio del padre dove si conciavano le pelli provenienti dall’Alaska…Poi tutto questo finì perché la madre, nel settembre del 1915 ( a guerra già di- chiarata) si rimbarcò su un piroscafo e ritornò in Italia con le due figlie bambine e due bauli contenenti tutti i suoi “beni”, pelliccia e colbacco compresi. Quale sia stata la causa di questa partenza non è dato sapere; per Nelly la madre non “tollerava” il clima di quel paese, e questo è il motivo ufficiale, ma forse ben altre e personali furono le cause. “Mi parlavano dell’Italia come del giardino dei fiori ma qui tro- vai solo il buio più nero” questo fu l’impatto con la nuova real- tà; incominciava per Nelly una nuova vita allo Zappellone ospite della famiglia della zia che già aveva cinque figli. Del padre più nessuna notizia. Nel 1929 sposò Umberto Roveri , persona seria e meticolosa, e si trasferì nella frazione di Moglia dove il marito aveva la bottega di fabbro. La vita di Nelly doveva però essere contrassegnata anche dalla Nelly con le figlie e il marito perdita di un altro grande affetto: quella del figlio Fausto pre- maturamente scomparso a causa di un banale incidente stradale causato da altri. Oggi Nelly è entrata nei suoi “secondi cento anni” con la mente lucida a sprazzi grazie alla ottima salute di cui gode, alle cure della figlia Dielma e dei famigliari, all’assistenza di Laura, l’in- fermiera, e del dott. Cranchi ma anche alla sua grande forza di volontà e alla sua tenacia. Se qualche tempo fa il traguardo da raggiungere era la festa di compleanno e diceva che “doveva resistere” fino al 29 settembre, oggi certamente si porrà un altro traguardo e tutte le sue energie verranno mobilitate. In famiglia nel 2006, a cento anni esatti dalla sua nascita, è arri- vato Nicola, il piccolino della pronipote Chiara che l’ha resa tri- savola. Di lui chiede sempre notizie e sorride con piacere quando le fa visita: vedere la sua crescita potrebbe essere il suo nuovo traguardo da raggiungere. Concerto di Arpa Celtica nella Chiesa dei Cappuccini di Sermide

Suggestivo viaggio musicale attraverso i secoli proposto domenica 1° ottobre 2006, nella Chiesa dei Cappuccini di Sermide dall’artista CHIARA VISENTINI con la sua Arpa Celtica. Una sensibile interpretazione di brani medievali e rinascimentali che ha incantato il pubblico. L’Artista ha già dato alle stampe tre cd (2001 – 2004 – 2006) ed ha in prepa- razione un quarto cd che uscirà a febbraio 2007. Il concerto era promosso dalla Amministrazione Comunale di Sermide nell’ambito della tradizionale Fiera di ottobre.

sermidianamagazine • 6 A Sermide è atterrato un marziano Uno strano essere atterrò a Sermide nel pieno dell’estate. Prese a girovagare, curioso, interessato, e anche un po’ afascinato: sembrava piacevole quel posto: pulito, tranquillo, con grandi distese di campi verdi e gialli; un lungo nastro d’acqua lo delimitava verso nord ed egli vi si diresse seguendo il suono di una musica di festa. Incontrò molte persone, vestite in strano modo, con i vessilli al vento; altra gente ferma, sembrava in attesa di qualcosa. Ridevano, scherzavano, applaudivano a cavalli e cavalieri in corsa; sembravano contenti. Verso sera la festa fnì e tutti tornarono nelle EX STABILIMENTO PARMALAT proprie case. Il paese divenne silenzioso, non c’era più tanta gente in giro; e il nostro strano personaggio si mise a perlustrare un po’ i dintorni: viuzze, piccole piazze, una RIMANGONO SOLAMENTE grande chiesa, una torre; risalì l’argine, per tornare a vedere il fume, e si accorse di una strana costruzione di tralicci abbandonata, sospesa sull’acqua, “non ho mai visto nulla I MURI PERIMETRALI ED I TETTI di simile” pensò. Poco distante, una grande area, pure abbandonata, anche questa con vecchie costruzioni, grandi alberi, ville,… Più avanti un complesso di cubi metallici, Un altro pezzo della presenza industriale a Sermide se ne è andato mille luci, camini, lo rimandarono per un istante a luoghi più famigliari…. per sempre. Durante lo scorso mese, squadre specializzate di operai hanno dapprima pulito e raccolto tutti i rottami ferrosi sparsi nell’ex “Che strano posto, si disse, eppure non mi dispiace…” e pensò di chiedere qualche corpo fabbrica e nei capannoni e poi sono passate sul bersaglio informazione ai passanti: “come si vive in questo paese?”, “quali sono le sue caratteri- grosso, cioè la rimozione dei pezzi componenti l’ex reparto caldaie. stiche migliori? e quelle peggiori?”, “raccontami di come state qui”…e altro ancora… Poco tempo dopo la chiusura dello stabilimento, avvenuta nel 1999 A dir la verità, non incontrava molta gente in giro; e fra quelli che incontrava, qualcuno era cominciata l’operazione di rimozione e di asportazione dei si fermava volentieri, disponibile, ma la maggior parte era frettolosa, non rispondeva macchinari e delle strumentazioni delle linee produttive ed il loro volentieri a tutte quelle domande. Ad un certo punto si chiese, e chiese, “ma dove son immediato trasferimento e reimpiego in altri stabilimenti del Gruppo fnite tutte quelle persone allegre e ridenti dell’altro giorno?” qualcuno, ben disposto, PARMALAT. Come ci ha cortesemente spiegato il caposquadra tecnico da noi avvicinato durante l’effettuazione dei lavori, questo gli raccontò della festa del Palio e delle manifestazioni di rievocazione della grande ultimo intervento metterà probabilmente la parola fine a tutta una Matilde, di questo evento che da qualche anno vede coinvolto tutto il paese, “ma allora lunga serie di episodi di gratuito danneggiamento ed in taluni casi, qui ci si diverte insieme solo una volta all’anno?! E tutti gli altri giorni?” di piccoli furti compiuti da ignoti non solamente nell’ex fabbrica e Gli anziani raccontavano degli anni della guerra, dei tedeschi, di bombardamenti e di nei magazzini, ma anche nella palazzina che ospitava gli uffici ed ricostruzioni… il laboratorio chimico dello stabilimento. Ora rimangono solamente Il nostro amico curioso riuscì, alla fne, a farsi un’idea di questo posto e di questa gente le cinque grandi cisterne d’acciaio poste sul piazzale esterno e e, giunto il momento di ripartire, andò a sedersi a lungo sulla riva del fume, a pensare; che servivano per lo stoccaggio provvisorio del latte proveniente dai fornitori abituali, prima della sua immissione in fabbrica per la quindi, con un lampo negli occhi e tutto baldanzoso, corse alla sua astronave saettan- lavorazione completa. Nei grandi capannoni e nelle altre strutture do via, lanciando uno sguardo pieno di promesse. dell’ex plesso produttivo sembrano accentuarsi ancora di più i segni Qui fnisce la favola…che per certi aspetti favola non è: è la storia di un gruppo di per- irreversibili del degrado e dell’incuria. Fantasiosi graffiti e grandi sone, rappresentative di enti e associazioni, che, come tante e come sempre, decisero scritte chiaramente emblematiche ed allusive, fiorite nottetempo all’inizio dell’anno di incontrarsi per cercare di concretizzare qualche servizio rivolto sui muri, testimoniano un generale abbandono e sembrano alle giovani famiglie di Sermide. Non mancavano certo le idee, ma l’incubo che aleg- rappresentare gli unici e malinconici testimoni di una “belle epoque” giava era: “per tanto che si faccia, a Sermide NON ATTACCA MAI NIENTE” sermidese che se ne andata per sempre. Marco Vallicelli Decisero allora di muoversi in modo diverso; di cercare di capire se e perché poteva esser vera questa “maledizione” che si tramanda ormai da generazioni… Giovani o vecchi, tutti sono infatti convinti che sia così. E giunsero alla stesura di un questionario che venne distribuito ai cittadini in varie occasioni, per cercare di capire come gli abitanti di Sermide vivono il loro paese: ci stanno bene? ci stanno male? Son contenti dei servizi? Li conoscono? Cambierebbero qualcosa? Han voglia di farlo in prima persona?.... Un po’ di materiale è stato raccolto; letto e analizzato da un’equipe dell’Università di Padova e, fra fne novembre e primi di dicembre, verrà organizzata una serata in cui verranno restituiti i risultati e ci sarà la possibilità di confrontarsi…. A presto, dunque!

Il gruppo promotore: Gruppo L’Aquilone, Circolo ANSPI, Gruppo Famiglie, Grup- Nei locali del Circolo ARCI di via Fratelli po Sostegno Famiglie in Difcoltà, Cooperativa Ai Confni, educatrice Asilo Nido, Bandiera a Sermide è prevista prossima- educatrice Fantàsia, operatrice Informagiovani. mente l’apertura di una pizzeria.

sermidianamagazine • 7 Primo piano di siro mantovani Speciale elezioni 2007 Sermide

LORENZO BENATTI MARCO CARRA (Forza Italia) (Democratici di Sinistra)

NOME: Lorenzo COGNOME: Benatti NOME: Marco DATA DI NASCITA: 11/08/1950 COGNOME: Carra STATO CIVILE: sposato. Due figlie di 30 DATA DI NASCITA: 27/4/1965 anni, Giulia (ingegnere edile) STATO CIVILE: celibe e Francesca (laureata in Economia) OCCUPAZIONE: funzionario politico OCCUPAZIONE: promotore finanziario TITOLO DI STUDIO: licenza media inferiore per BPU Sim TITOLO DI STUDIO: laurea in Scienze Biologiche

Come motiva le sue dimissioni da Coordinatore Cosa sta succedendo nella roccaforte storica della sinistra nella sermidese di Forza Italia e come vanno considerate Bassa e quanto ha influito la sua candidatura alle scorse elezioni in prospettiva dell’imminente campagna elettorale provinciali? per le Comunali 2007? Non c’è dubbio che la mia candidatura alle provinciali ha rappresenta- Le dimissioni erano state programmate sin dal 2002 to, per i DS di Sermide, una forzatura. Non ho mai nutrito l’aspettativa al termine delle precedenti Elezioni Amministrative e di essere accolto con il tappeto rosso. Tuttavia, mi ha profondamente sono l’occasione affinchè il partito si riorganizzi per deluso l’atteggiamento di quella parte del partito che ha scelto il disim- affrontare il turno elettorale. pegno a fronte di una campagna elettorale molto impegnativa. In gioco Personalmente, come sempre, sono disposto a lavora- non c’era la mia elezione in Consiglio Provinciale, ma l’affermazione re per il mio paese o per aiutare chi si vorrà impegna- dell’Ulivo e di Maurizio Fontanili. Il risultato elettorale ha confermato re in questo senso. che i cittadini vanno oltre il confronto che può aprirsi in un partito. Quest’ultimo elemento non è stato analizzato approfonditamente da Più volte dai banchi dell’opposizione avete rimar- chi ha scelto il disimpegno. In ogni caso, ritengo che questa vicenda cato lo stato di cronica crisi economica che attana- nasconda le differenti opinioni presenti nella sezione sulle prossime glia Sermide. Di quale cura ha bisogno il Comune elezioni comunali. In un’organizzazione democratica, come la nostra, per trovare la via dello sviluppo? è normale che circolino opinioni diverse. Occorre, tuttavia, avere la Credo che sia tardi per intervenire. È da ben 12 anni capacità di trovare una sintesi tra proposte diverse oppure è del tutto (dal 1994) che la sinistra amministra il nostro comune normale che gli iscritti si esprimano. e i risultati sono sotto gli occhi di tutti coloro che vo- gliono vedere. Il paese è in uno stato di coma profon- Come si rifletteranno questi sommovimenti nell’imminente cam- da, basta considerare il mercato immobiliare. Il 25% pagna elettorale? dei sermidesi ha più di 65 anni e la percentuale dei Ritengo che, se la nostra proposta dovesse essere limpida, i cittadini pensionati è elevatissima. la comprenderebbero. Dobbiamo ripartire dalla coalizione che già go- Bisognava fare qualcosa quando i nostri figli erano verna Sermide ed avere il coraggio di aprirci ulteriormente alla società ancora a Sermide. La cura non può essere che radi- locale. Nel tessuto sociale di Sermide ci sono le energie e le intelligen- cale, con l’aiuto della Regione Lombardia - vista la ze per far uscire il paese da una situazione di marginalità. Un lavoro latitanza della Provincia - e degli operatori economici che la giunta Michelini ha intrapreso e che sta dando i primi risultati. locali, da sempre ignorati da questa Amministrazione, E’ del tutto evidente che un sindaco deve avere la possibilità di dispie- ma con un’altra mentalità economico-politica. gare la propria azione nell’arco dei due mandati. In caso contrario, la comunità si troverebbe a dover riprendere dall’inizio e non sarebbe Quale strategia deve adottare il centrodestra per una buona cosa. vincere le elezioni a Sermide? È mia opinione che il centrodestra debba fare ogni Quali saranno i temi chiave che affronterete presentandovi agli sforzo per allargarsi alle tante persone che vogliono elettori? dire “basta” a questo degrado e mi riferisco anche a I temi chiave saranno individuati dalla coalizione che potrà trovare un tutti coloro politicamente su altre posizioni ma desi- riferimento importante, omogeneo sul piano politico, nell’Amministra- derose di condividere punti di intesa amministrativa. zione Provinciale. Ribadisco che il buon lavoro di Michelini, dal mio Una lista civica alternativa alla politica della attuale punto di vista, dovrà trovare la giusta continuità. Mi pare, inoltre, che maggioranza, che privilegi le capacità individuali e l’opposizione non sia in grado di interpretare nessuna delle esigenze le idee rispetto alle posizioni partitiche, ritengo sia la della comunità. Sono convinto, pertanto, che Sermide non vorrà fare soluzione che il Paese attende. un salto nel buio. sermidianamagazine • 8 FRANCO SCHIAVON (Democratici di Sinistra) NOME: Franco COGNOME: Schiavon DATA DI NASCITA: 5/5/1951 STATO CIVILE: sposato. Un figlio OCCUPAZIONE:imprenditore.Portavoce provinciale dell’Associazione Sinistra Ecologista-Cicloturismo-Mostre d’arte TITOLO DI STUDIO: diploma di Ragioneria A circa otto mesi dalle elezioni per il rinnovo del Consiglio Per quali motivi si è arrivati alla rottura interna ai DS? Bisogna partire dalla candidatura alle elezioni provinciali del segretario pro- Comunale, previste nel vinciale Carra, in contrapposizione a quanto espresso dal direttivo di sezione che a larga maggioranza aveva indicato il mio nome al fine di avere un consi- maggio 2007, “Sermidiana” gliere di Sermide dopo 14 anni. Accantonata la vicenda sono rimasti in campo avvia un’indagine sui diversi due schieramenti: chi appoggia la linea del segretario e consigliere Carra - che ha tenuto insieme ad altri un atteggiamento di aperta delegittimazione del versanti politici locali per direttivo dimissionario cercando di creare le condizioni per proporne un altro monitorare e comprendere - e chi riconosce piena legittimità al direttivo uscito dal congresso del 20 aprile scorso, anche se dimessosi, per protesta, dopo solo dieci giorni dall’elezione. ruoli, strategie e personaggi Esistono le prerogative per un ricompattamento in vista delle elezioni? che animeranno l’imminente Le posizioni contrapposte sono espressione di due ben distinti atteggiamenti campagna elettorale. Partiamo di carattere politico, accentuati da qualche situazione personale e acuiti anche da circostanze per le quali il direttivo e il segretario eletto sono stati ripetuta- con Forza Italia e i Democratici mente emarginati e ignorati dal segretario e consigliere provinciale, rendendo di Sinistra, schieramenti di fatto impossibile una gestione politica della sezione. A questa stregua è il segretario provinciale che ha acceso la miccia, provocando un bel terremoto, che dovranno presentarsi il quale deve trovare la strada per ricomporre il quadro dirigente votato al- agli elettori non prima di l’unanimità dal congresso di sezione. aver risolto diverse diatribe Cos’altro può e deve fare il centrosinistra per Sermide? Non mi permetto di esprimere valutazioni a nome del centrosinistra, ma col- interne. Lorenzo Benatti è go l’occasione per spiegare la linea politica che ho proposto in occasione del l’attuale capogruppo di F.I. in congresso, linea votata all’unanimità dei presenti con il plauso del segretario provinciale. consiglio ma da qualche mese Le elezioni comunali sono, a mio avviso, l’unico momento politicamente più dimissionario nelle vesti di importante per il cittadino, dove il suo voto “conta di più”, nella scelta diretta del sindaco e dei consiglieri collegati ad un preciso programma politico, contribuendo Coordinatore del movimento. quindi alle decisioni che possono incidere sulla comunità quotidianamente. Franco Schiavon è a capo Partendo da questo fondamentale principio democratico occorre che un par- tito come i DS si metta a disposizione di quei cittadini che, pur non apparte- del direttivo Ds dimissionario nendo a un partito di centrosinistra, concordano con la politica che il centro- sinistra esprime e desiderano mettere in campo passione civile, competenze con la crisi interna alla Quercia e soprattutto tempo, per formare un comitato elettorale che sia la più ampia scaturita in occasione delle espressione della comunità sermidese, nell’ottica di partecipazione e coinvol- gimento, ossia le premesse per il successo, oltre ogni aspettativa, delle prima- elezioni provinciali che hanno rie dell’Unione dell’Ottobre 2005 e che permangono, a mio avviso, le basi per visto la candidatura e l’elezione costruire quello che potrà essere il Partito Democratico. Solo il contributo di queste energie potrà apportare rinnovamento e ricambio di Marco Carra nella nostra d’aria nei partiti, così contagiati positivamente; cosa tra l’altro già accaduta con l’esperienza della prima amministrazione Porta (1994). Solo attraverso circoscrizione. Carra è anche un’ampia partecipazione attiva, anche dei cittadini, già dalle prime fasi, si sindaco di Pegognaga nonché possono creare le condizioni per far rinascere in tanti la voglia di impegnarsi per il proprio territorio, arrivando a selezionare anche con “primarie” i candi- segretario provinciale dei Ds. dati a cominciare dal Sindaco.

sermidianamagazine • 9 a cura della direzione del Festival le giornate del Festival

Associazione Parco della Comunicazione Visiva del Po è L’ lieta di far conoscere a tutti i sermidesi e non i risultati cul- turali e, più in generale, i dati dei 6 giorni del Festival passati insieme. Tutta la manifestazione si è potuta tenere grazie all’attività dell’Associazione PCPO ed alla sensibilità che il Sindaco e l’Amministrazione di Sermide hanno dimostrato sostenendo, nel loro Programma, questa iniziativa che crediamo abbia avu- to un buon successo. Incominciamo dalle presenze che sono state di oltre 1300 per- sone, nei giorni del Festival, con una consistente partecipazio- ne dei comuni limitrofi. Ma vediamo le giornate in dettaglio e alcuni momenti significativi. Il Sindaco di , Pa- relazione del prof. Fulvio Sa- -Inaugurazione: dopo l’accoglienza delle giovani sermidesi al- stacci, ha illustrato, in veste limbeni, introdotto dal prof. l’entrata e la presentazione iniziale degli organizzatori, il Sin- di coordinatore, il progetto si- Renzo Rabboni del PCPO, sul- daco, Stefano Michelini, ha aperto la serata manifestando sod- stema Po-Matilde e il progetto l’”insegnamento della storia disfazione per la realizzazione della IV edizione del Festival e europeo Vistoria, nel quale attraverso il cinema”, ricca per la sua ricaduta sulla popolazione sermidese. Ringraziando anche il festival trova colloca- di riferimenti e citazioni sul- l’Associazione Parco Comunicazione Visiva per l’attività svol- zione e promozione grazie al- l’importanza del fiume come ta, ha sottolineato la numerosità delle associazioni di volonta- l’azione dell’Ass.re sermidese chiave interpretativa nel ci- Carlo Negrini. nema. E’ seguita la proiezio- La motivazione delle scel- ne dei documentari NARA, te filmiche è stata condotta commentati dal prof. Simone con la consueta cura da Ma- Guidorzi con la consueta pre- ria Rossi per l’Assoc. PCPO e cisione, arricchiti quest’anno Paola Marescalchi che, ospite da nuovi filmati. di prestigio come esperta di Serata più leggera ma mol- cinema, ha saputo coinvolge- to piacevole, con un gruppo re i presenti con un interven- minore in un’ atmosfera di to critico molto apprezzato su intimità creata dalle note del- film e registi in programma la fisarmonica di Franco An- L’andamento della serata è dreoli che ha accompagnato stato allietato dal buffet, pre- un “Viaggetto sul Po” lettera- disposto con finezza dalla dit- rio con le voci di Silva Luppi e ta Zerbini Andrea e Patrizia. Lidia Tralli su testi preparati Fra i “sapori d’altri tempi” ha dallo scrittore sermidese Da- ben figurato un ottimo risotto vide Bregola. Chiusura con la alla mantovana. sequenza multimediale “I di- Grande successo del concer- versi volti della luna” presen- to del gruppo “Calicantus” tata dal presidente del PCPO di Harmonia Mathilidica che Enrico Bresciani. con il suo repertorio “colto” Lunedì e martedì, Scuola di canzoni e musiche da film elementare e Scuole medie, riato sermidesi e la loro significativa opera socio-culturale. Di degli anni 30-40, in versione suddivise nelle sale Rossa e seguito è intervenuto il Presidente della Provincia, Maurizio “cabaret”, ha intrattenuto Blu della Multisala Capitol: Fontanili, presenza importante per la necessità avvertita, nella molto piacevolmente il pub- 500 ragazzi che hanno visto nostra zona di confine, di creare contatti e legami più frequen- blico suscitando entusiasmo il racconto magico ma anche ti e stabili fra basso mantovano e amministrazione provin- e nostalgie. tremendamente vero della ciale. Il Presidente, collegandosi agli interventi precedenti, ha Domenica 24: il pomeriggio “Neve nel bicchiere” di F. richiamato la felice coincidenza dell’apertura del Festival con è stato intenso con una sala Vancini e i documentari na- la Giornata del Volontariato che lo ha portato in visita in molti conferenze al completo ed un turalistici e di guerra. paesi della provincia constatandone la vivacità delle iniziative. pubblico molto attento alla Nel pomeriggio l’incontro con sermidianamagazine • 10 del Po I prossimi

Villa Schiavi impegni Ai molti che ci chiedono “quando si svolgerà il prossimo Festival?”, la risposta è sempre la stessa: “Se l’Amministrazione ci sosterrà, nel prossimo Settembre”. In vista del nuovo Festival si stanno però già vagliando le indicazioni scaturite dalle dinamiche dei sei giorni di manifestazioni; e queste potrebbero riguardare (non in ordine di importanza): il professor Carlo Benfatti e il suo • le sollecitazioni fornite dal professor Salim- nuovo libro sul Po. beni su Cinema e Storia. Accogliendo questa pista, si porterebbe ad ampliamento e siste- Le due serate, programmate al maticità il lavoro che già il Festival conduce Centro sociale di via Togliatti, nella sezione Festival-Scuole. Si ipotizzano hanno avuto un felice esito no- “lezioni di cinema” con il coinvolgimento Pensando nostante il maltempo: anche in di esperti, in particolare collaboratori della alla 5a edizione... questo caso hanno partecipato cineteca di Bologna. Lezioni aperte a tutti più di 60 persone per serata, per ma in particolar modo ai giovani studenti Nella sua “lezione” il prof. vedere i filmati americani e una e, ovviamente, agli insegnanti che vorranno Salimbeni dell’Università di Trieste puntata del”viaggio” di M. Sol- usare questo diverso approccio metodologi- ha posto l’accento sul contributo dati lungo la Valle del Po. co alla storia nel loro percorso didattico. che il cinema può dare alla ricerca Mercoledì 27: al mattino 150 ra- • un concorso fotografico sulle “Terre del Po” storiografica e soprattutto alla gazzi delle scuole superiori di per sondare visivamente le possibilità turi- didattica. Sermide, Badia, Ferrara. stiche di una SLOW VACATION da godere Ci sembra importante allora cercare Al pomeriggio l’ incontro con lungo le rive e nelle terre del grande Fiume di approfondire questo tema. i curatori del centro studi Mar- … tra aree golenali e zone protette, canali e Si potrebbe prendere in cello Mastroianni di S. Giovanni ponti, seminativi tradizionali e nuove col- considerazione un film Incarico e l’Ass.re alla cultura di ture… orizzonti padani che propongono al espressamente didattico che Fontana Liri che hanno esteso i visitatore momenti e punti di vista da risco- Rossellini realizzò nel 1966 per confini del Festival alla provincia prire e ripensare appunto… lentamente. la tv pubblica francese, anche se di Frosinone creando un ponte di E, visto il fiorire dell’agriturismo, perché ambientato molto lontano dalle interessi ed amicizia oltre l’asta non ritrovare quei sapori che la cucina pa- terre del Po: “La presa del potere da del Po. Il film dana sa proporre e che M. Soldati ha così parte di Luigi XIV” è un eccezionale Sempre nel pomeriggio, Ser- brillantemente rievocato nel “Viaggio lungo ed originale esempio sul modo midiana ha presentato l’opera la valle del Po. Alla ricerca dei cibi genui- di far storia al cinema e potrebbe sull’attività di Fernando Villani ni”. essere un buon termine di paragone ad un numerosissimo pubblico. • il completamento della ricerca dei filmati per altri film storici più legati al Molto emozionante il multime- NARA (testimonianza preziosa degli ultimi territorio e alla gente della Pianura diale sul giornalista locale, or- momenti della “Guerra”) nei quali possia- Padana. Si potrebbe pensare ad mai storico, prodotto da Silvestro mo visivamente riconoscere i nostri paesi. esempio all’ultimo episodio di Bertarella. “Paisà” sempre di Rossellini o a Giovedì 28: pomeriggio di cine- Va ricordato che il Festival, seppur molto im- “Guerra e pace” girato a Felonica ma dedicato “a chi non esce la portante, non esaurisce l’attività dell’Associa- nel lontano ‘56 o a “Il mulino del sera”. I film ripetuti in prima e zione Parco della Comunicazione Visiva del Po” di Lattuada che racconta una seconda serata, hanno trattenuto Po che sta lavorando per poter presentare, in realtà quasi dimenticata ma di cui è il pubblico fino a notte, con tre diversi momenti dell’anno, manifestazioni vi- essenziale fare memoria. Oppure al colossal di Antonioni e i recen- sive che non si fermano a Sermide ma, su bellissimo “Amarcord” in cui Fellini tissimi di Ferrario che sono stati invito, si spostano in altre realtà lungo il Po. ci regala un quadro molto preciso di scoperta e conoscenza del lavoro Il 3 Novembre saremo a Bergantino e il 1 Di- un periodo e di un ambiente ancora di questo ormai molto quotato cembre ad . molto vicini a noi. regista. Non vi sono ancora le date ma si sta organiz- Sono soltanto alcune idee, una base Speriamo che il programma sia zando un appuntamento a Correggio Micheli per pensare a come potrebbe essere piaciuto e che gli 8500 Euro mes- (Bagnolo S. Vito) e a S. Benedetto Po. la quinta edizione del Festival che, si a disposizione dall’Ammini- Le novità non si fermano qui... ma ve ne par- anche se prenderà in considerazione strazione Comunale siano stati leremo più avanti quando le proposte saran- altre forme espressive, basa sul spesi con oculatezza. no più articolate e precise. cinema la sua ragion d’essere.

sermidianamagazine • 11 La Sermi...Diana di cristiana zerbini e chiara mora Francesca Margonari

Francesca Margonari si è laureata in Economia Aziendale all’Università Bocconi. Si è specializzata con passione in “Organizzazione del lavoro e gestione delle risorse umane”.

Qual è brevemente la storia sono stata in parte responsa- di questa azienda? bile del Sistema di Gestione La ditta esiste dai primi anni Qualità, mi sono occupata di ‘60. Il primo socio è stato il certificazione ambientale ISO papà di mia madre, cui è su- 14000, abbiamo certificato bentrato poi mio padre, come quest’anno un sito, entro il responsabile dello stabili- 2007 certificheremo il sito di mento. Undici anni fa siamo Calto. Ho seguito clienti in pologia di lavoro. Nei reparti Essendo tu donna, oltrechè entrati mio marito ed io. Ci prima persona quando potevo di trasformazione CI.ELLE.A moglie e madre, e conoscen- siamo conosciuti a Milano. E viaggiare. ci sono parecchie donne, che do le problematiche che una abbiamo intrapreso insieme Avendo un rapporto da libera sono del resto molto brave. donna lavoratrice può in- questo percorso. professionista posso muover- Nel servizio commerciale ci contrare, cos’hai fatto per le mi nei diversi uffici e nelle sono sia uomini che donne tue dipendenti? Com’è avvenuto il passag- diverse sedi e collaborare e questo dipende sostanzial- In realtà siamo ancora lontani gio? dove c’è necessità. Solo non mente dalla disponibilità a dall’avere creato le condizioni All’inizio per imparare ho ho mai seguito l’amministra- viaggiare, dalla conoscenza ottimali per queste lavoratrici. fatto un po’ di tutto, sempre zione, perché c’è mio marito. delle lingue, dalla capacità Specie se pensiamo a chi pur rimanendo nell’ambito del- Fin da subito ci siamo divisi di interagire con i clienti. In volendo, non può spostarsi l’organizzazione interna del- i compiti in base alla nostra altri reparti più stanziali (as- per motivi di famiglia. Chi rie- l’azienda. Ho visto da vicino diversa formazione. sicurazione qualità, program- sce a farlo ha alle spalle una i reparti di programmazione mazione della produzione e condizione che glielo permet- della produzione e della pro- Nella tua impresa lavorano amministrazione) troviamo te e spesso non ha particolari duzione vera e propria, ho molte donne, soprattutto ne- delle buone competenze nelle vincoli familiari. Del resto an- agito nell’organizzazione e gli uffici. È perché ci sono ragazze. ch’io l’ho fatto finché ho po- gestione degli ordini, e nel- maggiori risorse lavorative Del resto difficilmente ho tuto. Ora mi manca molto. la gestione interna, che è il femminili, o è una scelta? avuto richieste di lavoro in cuore dell’azienda e l’ambito Gianni Margonari ha sempre questo settore da uomini. Qual è la difficoltà maggiore che amo di più. Da lì passa detto che “quando una donna per una donna? tutto: dalle materie prime, ha sistemato marito e figli, è Come mai? Credo che l’impossibilità a alla gestione dell’ordine, alla molto più brava di un uomo”, Forse i ragazzi che hanno stu- viaggiare sia uno dei proble- produzione, all’evasione del e io condivido. diato e ambiscono ad essere mi più grandi per una donna prodotto al cliente. Molto poi dipende comunque inseriti in un contesto azien- che lavora in queste zone ad dall’ambito in cui andiamo dale di un certo livello, non si un certo livello, o almeno che E ora qual è il tuo ruolo? ad inserire queste persone, fermano a Sermide. Gli orari vuole mantenere un livello Io in realtà non ho un ruolo perché nei reparti produttivi d’ufficio, la realtà del piccolo aggiornato del proprio lavoro. ben definito. Mi sono occupa- abbiamo quasi esclusivamen- paese spinge per lo più le ra- I corsi di formazione possono ta di “Assicurazione Qualità”, te uomini, proprio per la ti- gazze a farsi avanti. rappresentare delle difficoltà,

sermidianamagazine • 12 la Sermi...Diana

Tornata da Milano ha cominciato a lavorare col marito nell’azienda di famiglia Imperial Abrasivi che ora conta 130 dipendenti ed è presente sui mercati internazionali del Nord Europa, Stati Uniti, Hong Kong, Singapore e Brasile, per citarne alcuni. Tra i clienti si possono nominare Bosch, Hitachi, Makita, e i maggiori produttori di elettroutensili. Ci ha parlato della sua esperienza di lavoratrice, moglie e madre. E di donna.

perché comportano lo stare equilibrio. Non posso soste- credo sia una delle principali questo campo. La cura per i fuori anche più giorni. Del nere che ci siano particolari risorse di una azienda e io in nostri familiari ci è richiesta resto la nostra è una zona pregiudizi. È sicuramente una questo mi attivo molto. Siamo quasi come scontata, e for- che non offre possibilità par- bella sfida. Per una donna far- un’azienda che si presenta se nemmeno noi ci badiamo ticolari. Occorre guardare a si rispettare non è mai facile. sul mercato internazionale, più. E non ci rendiamo conto Bologna, Milano, Mantova. E Posso dire di essermi guada- e i nostri collaboratori devo- di quanto possa fare la diffe- poi considerare la qualità dei gnata la stima dei miei colla- no essere consapevoli che renza anche a livello sociale corsi, perché magari sono in boratori e dei miei familiari rappresentano un’azienda a questa nostra capacità. zone accessibili, ma non sod- lavorando sodo. Come tutti. questi livelli, e devono essere Non solo. Buona parte delle disfano, perché anche i livelli Sul lavoro occorre dimostra- in grado di supportare questo “competenze” che si svilup- sono adeguati ai tipi di azien- re di saperci fare e di metter- ruolo. pano nella gestione familiare de fruitrici del servizio. ci tutto l’impegno. Forse per A tutti i livelli questo deve es- possono essere spendibili in una donna occorre un po’ più sere chiaro. Già da chi rispon- ambito professionale, azien- È facile per una donna stare di impegno, ma non è detto de al telefono. dale e non. nella “stanza dei bottoni”? che siano difficoltà insormon- Pensiamo soltanto alle capa- Certo la mia condizione è tabili. Nella nostra realtà, una don- cità organizzative,di impegno particolare, perché in questa na che volesse compiere una su più fronti e di risoluzione azienda ho la mia famiglia, Di cosa hanno più bisogno passo imprenditoriale, cosa dei problemi che una donna anche se non è sempre detto le aziende in questo mo- potrebbe valutare? deve quotidianamente mette- che i rapporti familiari faciliti- mento? Sinceramente parlare di una re in campo in famiglia. Forse no le cose. Una cosa che considero molto attività economica è molto non ci si pensa ma sono capa- Una donna si deve muovere importante è il cambiamento complicato. Io stessa, se non cità necessarie e molto utili in con cautela, anche se devo culturale, occorre fare propria avessi avuto un’altra perso- ambito lavorativo. riconoscere che in aziende una certa visione della realtà na con cui intraprendere una come questa, che non ha li- aziendale e una certa apertu- progetto di vita non sarei mai Ti rimane un po’ di tempo velli gerarchici particolari da ra, se si vuole uno sviluppo tornata qui. Se si parla di im- per te? risalire, si può agire più se- tangibile. piantare un’attività economi- Poco. E lo dedico al volon- renamente, perché i rapporti Non è pensabile che l’azienda ca non saprei cosa inventare. tariato, che tra l’altro mi da sono molto immediati. Certo rimanga quella di 20 o 30 anni Diverso credo sia il mondo grandi soddisfazioni. che avendo a che fare con fa, quando era più piccola e dei servizi. Banale forse a dir- Con la nostra cooperativa “Il parecchi uomini, è sempre aveva un sistema gestionale si, ma i servizi all’infanzia e Ponte” ci stiamo occupando necessario saper gestire bene diverso, tutto faceva capo ad alla terza età sono un buon di disabili, stiamo toccando i rapporti interpersonali, e un’unica persona che aveva settore. realtà che riguardano il disa- credo che sia una competen- un numero limitato di colla- Forse meno remunerativo, gio giovanile, difficoltà delle za tutta femminile. Si tratta di boratori. Ora non è più pos- ma.. c’è una tale carenza famiglie, nell’ambito scola- sapersi muovere cercando di sibile. Far crescere in questo che secondo me una donna stico. Poi ci si scontra con la mantenere sempre un buon senso i propri collaboratori potrebbe sperimentarsi in burocrazia... certo.

sermidianamagazine • 13 Sport

Calcio III categoria alti e bassi

scattato il campionato di cal- subito in modo gagliardo e vivace E’ cio di terza categoria – girone e la compagine di casa va in gol al A e la prima squadra della Poli- primo affondo. Reggiani è steso in KARATE sportiva Sermide ha avuto fin qui area dallo stopper avversario. L’ar- ATTIVA IL CORPO un comportamento altalenante. bitro assegna il rigore, trasformato Positivo debutto casalingo contro dallo stesso Reggiani. La squadra ATTIVA LA MENTE lo Schivenoglia, battuto per 2 a 1. ospite, ferita nell’orgoglio, reagisce Dopo un lungo periodo di studio subito e nel primo tempo fallisce delle altrui mosse, i biancoblù van- non solo due ghiotte occasioni per Follonica 3-6 dicembre 2004 - durante lo sta- no in vantaggio. Il coriaceo Brulla pareggiare ma centra anche il palo ge nazionale la federazione sportiva di karate vince un contrasto a centrocam- con Mantovani. La ripresa è tutta SKI-I, prima in Europa, riceve dalla Commis- po e crossa subito verso il centro degli ospiti e i padroni di casa non sione Europea il riconoscimento quale ente area. In agguato c’è Reggiani che escono più dal loro guscio. Parato- promotore dei valori sportivi europei. addomestica la sfera e dal limite fa na di Zenezini su tiro di Mazzoni Questi valori integrati di sport riflettono di- partire un pallonetto velenoso che da distanza ravvicinata e poi gli rettamente il messaggio centrale di EYES beffa il portiere avversario. Ma gli insidiosi Mantovani prima e Bel- “Move your body, stretch your mind” (Attiva ospiti reagiscono e all’ultimo mi- lintani dopo sbagliano di un sof- il corpo, attiva la mente) ribadito da Viviane nuto del primo tempo ottengono fio il gol. Ad una decina di minuti Reding, Commissario della Direzione Educa- il meritato pareggio. Capitan Fon- dalla fine gli avversari coronano zione e Cultura della Commissione Europea. tana atterra grossolanamente Va- il loro lungo inseguimento con la Con lo slogan “Attiva il corpo, attiva la men- lentini in area. L’arbitro assegna il rete dello strameritato pareggio, te” l´Unione Europea ha designato il 2004 sacrosanto rigore, trasformato da realizzato da Mazzoni, che, in mi- come l´anno europeo dell´educazione attra- Negrelli con un tiro secco e preci- schia piazza la volè decisiva. E a verso lo sport (EYES). so. Nella ripresa le emozioni sono pochi istanti dal termine, l’uomo Maestro Masaru MIURA, invitato lo scorso merce rara ma è mister Savoia che della provvidenza è ancora il gio- settembre al Cercle Européen du Karate de pesca il jolly dal mazzo inserendo vane estremo difensore sermidese Conseil de Ministres, ha spiegato concreta- Caldana il quale, fresco e brillante, che neutralizza con un riflesso fe- mente i valori, la metodologia e i principi che si mette sempre in luce al servizio lino una conclusione da non più di intende trasmettere attraverso il suo karate e della squadra. Poco dopo la metà due passi di capitan Silvestri. Nel- la federazione. della ripresa, l’episodio decisivo. la successiva trasferta la compagi- Presenti il Dott. Pedro Velazquez della DG L’esperto Tinazzo dalla sinistra, ne sermidese è sconfitta per 3 a 0 EAC Unità Sport, la D.ssa Nancy Tumpson con un bel lancio, pesca Calda- dalla Dinamo di Gonzaga. Quindi; dell´ Unità Cultura ed il responsabile delle Re- na che controlla bene ed appena dopo quattro giornate la squadra lazioni Unione Europa-Giappone, ha inoltre dentro l’area fa partire un missile locale ha quattro punti in classifi- tenuto una lezione a funzionari e membri del- imprendibile che si insaccava sot- ca (1 vittoria, 1 pareggio, 2 scon- la Commissione e del Parlamento europeo. to la traversa. fitte). E’ senza dubbio molto impe- Ciò ha portato al più alto riconoscimento cui Nella successiva trasferta, la for- gnativo il cammino che aspetta la attualmente una federazione di karate possa mazione sermidese è sconfitta per formazione bianco-blù che dovrà ambire a livello europeo, e all´encomio del 1 a 0 dal Casteldario e nel se- affrontare nelle prossime partite: il M° Masaru MIURA per quanto ha finora pro- guente turno casalingo pareggia Borgoforte (terza in graduatoria) e mulgato e continua a promuovere. per 1 a 1 con il Magnacavallo. la capolista Pegognaga. Le due contendenti si affrontano Maverick

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Chiuso il lunedi sermidianamagazine • 14 POLISPORTIVA CALCIO “AMATORI” TORNEO DURISSIMO MA AVVINCENTE

l campionato di calcio AMA- in avanti con grande slancio sto in classifica con 5 punti, ITORI girone D mantovano è non riesce ad opporsi valida- frutto di una vittoria, due pa- giunto alla quinta giornata del mente agli avversari. Questi dal reggi e due sconfitte. girone di andata e la compa- canto loro, con una continuità Maverick gine sermidese è protagonista atletica davvero sorprendente, di un avvio chiaroscuro. Al- incrementano e legittimano il l’esordio in trasferta pareggia cospicuo bottino finale andan- per 0 – 0 col forte Nuvolato. I do in gol con Benatti, centran- biancoblù sermidesi fanno ve- do un altro palo con Ballottari dere subito di che pasta sono e piazzando l’ultimo colpo con fatti e R.Mancini, al termine di Reggiani. Pronto riscatto poi una perentoria penetrazione in nella trasferta contro il Revere, attacco, scaglia un siluro che sconfitto per 1 – 0. Gara sem- centra in pieno la traversa. I loppa palla al piede ed in sla- pre in mano alla compagine padroni di casa riprendono lom, appena entrato in area ser- biancoblù che, a metà del pri- l’iniziativa ed il salvatore della midese, fulmina Borsari con un mo tempo, dopo aver fallito di patria diventa il portiere sermi- fendente secco e preciso a fil di un soffio il gol con Bernardelli, dese Borsari il quale, nel primo palo. La gara scorre via sempre poi Dalpasso e infine R. Man- tempo, devia in angolo una sostanzialmente in equilibrio, cini, passa in vantaggio. Su conclusione a botta sicura di ma si infiamma nei minuti finali corner dalla destra, Malinver- Doniberti e nel finale del match quando, prima Cranchi e poi no in elevazione incorna bene. ribatte un calcio di rigore tirato Talassi, sicuramente i migliori in Il portiere reverese ribatte ma da capitan Volpi. Nel succes- campo, falliscono di un soffio il non trattiene e l’esperto Fiorini, sivo turno casalingo pareggia gol decisivo. Nella successiva da non più di un metro, mette per 1 – 1 con la Dossese. La trasferta, risultato negativo con dentro. La formazione grana- partita offre le emozioni migliori il per 2 – 1. ta reagisce ed a pochi minuti nel primo tempo quando l’insi- (La rete sermidese è realizzata dal termine della prima frazio- costruzione tende dioso Cranchi minaccia la por- da Dalpasso). Rigore fallito dai ne spreca la più ghiotta delle ta avversaria con un acrobatico biancoblu con R. Mancini. Al occasioni. Malinverno affronta colpo di testa in tuffo. I bianco- vecchio “Comunale” arriva la Martelli in piena area e lo falcia. porte a soffietto blù continuano a premere e capolista Correggioli che passa L’arbitro, assegna il rigore. Cal- giungono al gol. Cross radente sulla squadra sermidese come cia capitan Lonardi ma Oliani di Cranchi dalla destra: l’agile la grandine, infliggendole un intuisce e para in due tempi. avvolgibili Malinverno si avventa in sci- tremendo 6 – 0. Al primo affon- Nella ripresa i padroni di casa volata e tocca sporco la sfera, do gli ospiti colpiscono il palo sono sempre imbrigliati dai zanzariere che gira impazzita su se stessa con Rigamonti e poi, grazie ad sermidesi che con Dalpasso e e rotola lentamente in fondo al azioni corali, veloci ed incisive Manara in bella evidenza e con sacco. Immediata e rabbiosa la vanno in gol con Ghidini, Bal- Talassi e Zuccoli a guidare ma- reazione dei rossocrociati che lottari, Soffiatti ed ancora Ghi- gistralmente la difesa, portano Sermide - via 24 Aprile, 43 pochi minuti dopo pareggiano dini. L’undici locale è scosso a casa la vittoria. telefono 0386.62355 meritatamente. Guicciardi ga- e nella ripresa, pur gettandosi Ora, i biancoblù sono al 6° po-

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sermidianamagazine • 15 Intrapresa di siber Carni Padane il valore del prodotto

“Carni Padane” nasce come prosciuttificio nel 1989 da un’esperienza di rappresentanza e vendita di prodotti similari da parte di due degli attuali soci

l prosciuttificio – salumifi- cidono di dare vita ad una nel portare i prosciutti a fine Icio CARNI PADANE ha uf- ditta artigiana. Nasce, quindi, stagionatura, nel disossarli, fici e laboratori in Via Mattei CARNI PADANE per la lavora- sezionarli e confezionarli per cinque, nella zona artigiana- zione e commercializzazione la vendita. sciutti e insaccati; le conse- le di Sermide. Una elegante del prosciutto crudo stagio- Dal 2005 Carni Padane ha gne superano quota 10.000 struttura dai colori pastello ed nato. iniziato la produzione arti- per anno. Sono numeri che ordinata all’esterno, specchio Attualmente la società e co- giana di insaccati: salsiccia, lasceranno sorprenderanno dei lindi ambienti di lavoro stituita dai soci: Claudio GAL- cotechini, pancette e salame piacevolmente molti sermide- interni e delle molte celle di LINI, Romano GOLINELLI e tipico mantovano stagionato. si che conoscono Carni Pada- stagionatura dei prodotti, che Marco SPELTRI. Si aggiungo- Accanto agli insaccati c’è an- ne vedendo il logo alto e ben si estende su 1500 metri qua- no dodici dipendenti (di cui 3 che la vendita di carni suine visibile transitando sulla pro- drati. negli uffici e 9 alla produzio- fresche. Un completamento vinciale. “Carni Padane” nasce come ne) ed uno collaboratore alle naturale del ciclo che era nel- La clientela è varia: dai su- prosciuttificio nel 1989 da vendite. Responsabile ammi- la mente dei soci fin dai primi permercati di piccola e media un’esperienza di rappresen- nistrativa è la signora Cristina anni e che dal 2005 è diventa- dimensione alle macellerie e tanza e vendita di prodotti TRALLI. to realtà. salumerie. Non la grande ca- similari da parte di due degli Un struttura artigianale di 16 Questo sforzo è premiato dai tena della distribuzione. L’at- attuali soci. persone rappresenta una bella dati di vendita: 130 quinta- tenzione di Carni Padane è Forti della conoscenza appro- realtà nella asfittica economia li/settimana di carni fresche rivolta ai negozi specializzati, fondita del mercato e delle sermidese. (lombo, pancette ecc); 60 dove può essere apprezzata esigenze della clientela, de- Il ciclo lavorativo consiste quintali/settimana tra pro- la qualità del prodotto tipico, rivolta a quei consumatori che prestano attenzione alla tracciabilità dei componenti e alla cura artigiana nella pro- duzione, che fa la differenza con quella della grande di- stribuzione dove si offrono prodotti, seppur mediamente buoni, che devono tendere al massimo contenimento del prezzo di vendita. Non trascurano i ristoranti dove la qualità viene soppesa- ta per non mettere a rischio il “nome” del locale. E, se molti sono i clienti ristoratori, vuol dire che Carni Padane offre prodotti che possono soddi- sfare per genuinità e gusto l’esame dei palati più fini ed avvezzi alla qualità. Viene lavorata soltanto carne nazionale e, specificatamen- sermidianamagazine • 16 artigianale

I tre soci: Romano Golinelli, Marco Speltri, Claudio Gallini e la responsabile amministrativa Cristina Tralli

tipica per eccellenza della razione e le celle di stagiona- stagionatura dei prosciutti) tura sembrano “sale operato- per scegliere i “Parma” ed i rie” di una struttura sanitaria, “San Daniele” attraverso il impone particolare attenzione “rito” della foratura praticata e rispetto per l’ambiente ed su ogni prosciutto, mediante un occhio al risparmio ener- un ago ricavato dal tendine di getico. La stagionatura, in- un cavallo e l’attento esame fatti, comporta dei consumi olfattivo frutto di esperienza elettrici e di gas elevati. I po- personale. Le partite prendo- tenti motori dei compressori no la via di Sermide per ulti- frigoriferi, mentre raffredda- mare la stagionatura e subire no le celle, producono calore la preparazione pre-vendita. che viene recuperato per ri- Così avviene anche per le car- scaldare l’acqua usata per le ni fresche con la scelta pre- quotidiane pulizie di tutti gli macellazione e la successiva ambienti. produzione di insaccati fre- La struttura si è dotata anche schi e dello stagionato “sala- di una soluzione d’avanguar- me tipico mantovano”. dia: un micro-cogeneratore Questo significa che Carni che produce una certa quan- Padane si garantisce sempre tità di energia elettrica e con- ottime partite di merce per sente di avere a disposizione mantenere un alto standard altra acqua calda per gli usi qualitativo. interni e per essere immes- Dei 3 soci, Marco SPELTRI at- sa nell’impianto di riscalda- tende alle varie fasi organiz- mento. In sintesi: un “teleri- zative (comprese le consegne scaldamento” auto prodotto, a cui provvede l’azienda stes- un risparmio sui consumi di sa) e dei processi di produzio- elettricità e gas. Nel medio ne mentre Claudio GALLINI e termine tutta l’acqua calda Romano GOLINELLI visitano necessaria sarà a costo zero direttamente la clientela sup- con innegabili risparmi ed portando il loro collaboratore. un maggiore rispetto dell’am- In questo modo mantengono biente. il contatto diretto a vantag- Tra le prospettive dei soci gio del rapporto fiduciario c’è la volontà di aumenta- nell’immagine aziendale, che re le celle di stagionatura e te, suino padano degli alleva- province di Rovigo, Padova, non sarebbe possibile affi- conseguentemente i prodotti menti mantovani e cremonesi Ferrara, Bologna, Modena e dando la consegna a corrieri trattati. I soci e dipendenti dove esiste la tradizione e le Mantova con una espansione esterni. Cristina TRALLI coor- di “CARNI PADANE”, come conoscenze per crescere gli costante che premia le scelte dina l’amministrazione ed i una numerosa famiglia, dopo animali migliori. aziendali di alta qualità dei rapporti esterni. un ventennio d’attività sono Trovandosi nel sud della Lom- prodotti artigianali. Hanno scelto di fare i grossisti soddisfatti dei risultati frutto bardia e della provincia di Nella suddivisione dei com- per una ragione di fondo: non della scelta di privilegiare la Mantova, comunque in posi- piti aziendali, Romano GOLI- fare azione concorrenziale nei qualità artigianale. zione geografica strategica, il NELLI è il tecnico “sul cam- confronti dei loro clienti. Ne fa fede il loro slogan: “il raggio d’azione della Carni Pa- po”. E’ lui che settimanalmen- Un’attività di questo genere in valore del prodotto artigiana- dane abbraccia i territori delle te si reca a Langhirano (zona cui tutti gli ambienti di lavo- le”.

sermidianamagazine • 17 Associazioni di ivana chicconi, consulente psicologa il romanzo della Solaris

Bregola, è finalizzato al racconto, da per lavoro fanno lo stesso mestiere parte di un gruppo di ospiti, di alcuni che vengono a svolgere in struttu- aspetti della loro autobiografia, che ra verranno via via a comporre un ipo- dal poter realizzare progetti indivi- tetico “romanzo” di vite, i cui i prota- duali all’interno di una esperienza gonisti sono appunto gli stessi parte- gruppale (ogni ospite avrà un suo cipanti al progetto. I capitoli saranno spazio di racconto, ma anche di costituiti dai vari incontri, ognuno scrittura se lo desidera e se ne ha incentrato su un tema, proposto dal le capacità, svolgerà dei compiti conduttore o scelto dagli anziani, at- stando assieme ad altri, socializ- traverso una trama che con continuità zando con gli altri). e coerenza farà da filo conduttore. La Fondazione Solaris ha in cantie- Il progetto è articolato in due momen- re altri due laboratori, uno musicale ti: nei primi incontri, da adesso alle condotto da Barbara Lui e l’altro ar- festività natalizie, verrà raccolto il ma- tistico condotto dal professor Claudio teriale attraverso riunioni settimanali Rambaldi, con le medesime finalità di circa un’ora e trenta; in un secondo e caratteristiche organizzative. Il filo momento il materiale, trascritto e im- comune dei tre laboratori è dato dal paginato, verrà rivisto, verrà fatto un far emergere l’espressività, la creati- “editing” alle cose scritte, simulando vità e la progettualità degli anziani at- di essere all’interno della redazione traverso diversi linguaggi, letterario, di una casa editrice. Gli anziani, oltre artistico e musicale. ad essere protagonisti del romanzo, Sperando che le fatiche portino ai ri- saranno attivi anche come scrittori, sultati attesi, diamo appuntamento a seguendo tutte le fasi della stesura di tutti alla pubblicazione del “romanzo un libro. della Solaris”. Questo progetto non rappresenta solo icordare il passato (il lavoro svol- un’attività occupazionale, un modo Rto, i giochi che si facevano da ra- per passare il tempo, ma ha risvolti te- gazzi, le canzoni che si ascoltavano) è rapeutici legati al mantenimento ed al un’attività che può risultare piacevole potenziamento di capacità cognitive, per gli anziani, ma anche per chi set- sensoriali, emozionali e di socializza- tanta o ottanta anni fa non c’era. zione: attraverso il ricordo si mantie- Ricordare è ricostruire una storia, ri- ne esercitata l’attenzione, la concen- percorrere anni di vita familiare e rin- trazione e la capacità di costruire un novare costumi e abitudini sociali che discorso. I ricordi mobilitano sempre nel tempo si sono modificati e di cui emozioni, positive e negative e ripor- si rischia di perdere traccia e memo- tano l’anziano in un mondo (quello ria. del lavoro o della famiglia) in cui ave- Il racconto può diventare patrimonio va un ruolo preciso, contribuendo a di tanti se viene scritto, se la storia mantenere una identità, a migliorare narrata diventa libro, da sfogliare, da l’autostima e la fiducia in se stessi. leggere, da condividere. In questo progetto ci sono diversi Questo è lo spirito di una attività im- aspetti innovativi rispetto alle usuali portante, un laboratorio di narrazione, attività di animazione, rappresentati: che sta iniziando in queste settimane dal mettere l’anziano al centro, alla Fondazione Solaris con gli ospiti rendendolo protagonista dell’atti- della struttura. vità e del prodotto finale Il laboratorio di narrazione, condot- dall’affidare la conduzione a pro- to dallo scrittore sermidese Davide fessionisti esterni, a persone che

sermidianamagazine • 18 di arnella carla bassoli anno accademico 2006-2007

Gazia Giordani, Donatello Bellomo e Paola Longhini abato, 28 ottobre u.s., l’U. gna sovrana in un mondo che SA.S. ha inaugurato alla prova a digerire una globalità Multisala Capitol l’Anno Ac- teorica a fronte delle identità cademico 2006-2007 con la personali e del contesto stori- partecipazione dello scrittore co-politico. Difficoltà di vive- e giornalista veronese Dona- re, di porsi, di essere. tello Bellomo che conoscem- Un anno, ripetiamo, impor- mo e presentammo lo scorso tante per quanto offre nei suoi anno con un giallo di notevole percorsi culturali per discipli- successo: “L’uomo del cargo”. na, arricchimento personale, Introdotto da Grazia Giordani responsabilità e anche diver- in un clima di attenzione e timento ma soprattutto perché simpatia, l’autore ha propo- cade la quarta edizione del sto “La donna della tempesta” Premio Nazionale di Prosa e Poesia STAGIONALIA che ne- gli anni è cresciuto tanto da ricevere testi dall’estero e si- curamente anche per l’autore- vole e conosciuta validità let- teraria della Giuria composta da Matteo Collura, Presidente ria (Bach, Vivaldi, Haydn, all’ultramoderno”:da Antoni e da Alberto Cappi, Grazia Puccini), Magnificat (Bach, Gaudì a Frank Gehry, un iti- Giordani e Gianna Vancini. Rossini, Verdi), Passione e re- nerario da Barcellona a Bilbao Proponiamo una panoramica surrezione (Handel, Rossigni, alla scoperta di ragguardevoli sulle attività dei nostri relato- Gounod, Perosi); Requiem forme artistiche e “nel cuore ri. Per la letteratura Gilberto (Pacini Verdi, Standford Ritter, della Spagna medioevale” con che ne è un po’ la continua- Travaini presenterà la poesia Faurè); Te Deum (Charpentier, la suggestione delle bellezze zione ideale. Un incontro pia- barocca e parti del Purgatorio Verdi, Berlioz, Bruckner). Per paesaggistiche e delle memo- cevolissimo, un romanzo che, dalla Divina Commedia; Zena la storia parteciperanno Gio- rie di un passato coinvolgen- in pochi mesi, è già stato nella Roncada un omaggio a Garcia vanni Freddi, Angela Ghirardi, te; percorso di Scienze con rosa dei cinque finalisti di un Lorca e Umberto Saba; Gra- Vanozzo Posio, Roberto Sarzi Luciano Morselli e Claudio premio prestigioso e, al Lido zia Giordani la letteratura del e Manlio Menzago che pre- Malavasi; Salvatore Gelsi per di Pomposa (FE) nel conte- mistero: da Edgar Allan Poe senterà i personaggi di spicco il Cinema, per i Viaggi Nella sto di un galà culturale quale ai giorni nostri; Franco Ber- nel passaggio dal Medioevo al Roveri con “Orissa” un viag- ospite d’onore, D. Bellomo ha ton la poesia italiana del 900: Rinascimento. Il teatro avrà in gio nell’India tribale; per la ricevuto un premio “dal mare A. Zanzotto e A. Bertolucci; Gianni Motta il nostro applau- Medicina Mohammud Malak, ad un uomo del mare” voluto Paolo Vanelli l’ultimo libro di dito relatore. Per “il teatro ita- un funzionario bancario per la dal poeta e scrittore Pasqua- haiku scritto da Arnaldo Be- liano fra l’ultimo Ottocento e il Finanza, Benso Bertolasi per le Maffeo che lo ha definito natti prima della sua precoce primo Novecento” presenterà l’Enologia e Roberta Stoppia “autore tra i pochissimi nostri scomparsa e ancora nomi il- le opere drammaturgiche di U: per il laboratorio floreale. Vi (Raffaello Brignetti, Vittorio G. lustri e conosciuti quali Gian- Betti, D: Fabbri, Paul Claudel, saranno, infine i “nostri” poeti Rossi) che al mare ed ai suoi franco Maretti Tregiardini, Georges Bernanos .Partecipe- e scrittori, Vladimiro Bertaz- miti hanno dedicato la pienez- Nella Roveri, Anna Canossa, rà Compagnia “Al Batel”, Per zoni, Franco Berton, Vittorio za dell’intelligenza e dell’ope- Raffaella Molinari. Per la mu- il giornalismo vi saranno A. Bocchi, Davide Bregola, Ste- ra”. sica avremo Guido Bottura, Bettini con “Giornalismo e in- fano Scansani, Ildo Testoni. Un anno, questo, che offre a Nereo Guerrieri, Barbara Lui, ternet”, Renzo Dall’Ara e Lino In prenotazione mostre serate chi ha raggiunto la maturità Paola Matarrese, Morena Me- Segantin; Per arte/architettura musicali, recital e commedie molteplici motivazioni di porsi stieri e Giorgio Piccinini che lezioni propedeutiche alle mo- delle quali parleremo in altro nella società come elemento introdurrà quest’anno alla stre del Mantenga di Verona momento perché già abbiamo equilibratore in un momento maestosità ed alla bellezza e Mantova, indi Mirella Para- approfittato della cortesia del nel quale la confusione re- della musica sacra con Glo- matti con “dal modernismo nostro giornale.

sermidianamagazine • 19 di daniela cuoghi

INTERVISTA A LUCIANO CASONI PRESIDENTE AVIS

Che cos’è AVIS? Dalla Fiore AVIS, Associazione Volontari Italiani Sangue, è un’Associazione Na- Pasticceria - Mignon zionale Onlus, fondata nel 1927 a Milano e riconosciuta nel 1950 con una legge dello Stato Italiano. Nasce con i principi del volontariato Pralineria - Bomboniere sulla solidarietà umana e al bisogno di rispondere alla sempre più crescente domanda di sangue. Servizio rinfreschi A Sermide quando nasce? Nella nostra piccola realtà, anche se non sembrerebbe, quest’anno Articoli da regalo l’Avis compie 50anni. Ma non ho sentito che ci sian stati festeggiamenti. Via Indipendenza 6 - Sermide - tel. 0386.62256 Hai ragione, ma stavamo aspettando il momento giusto, la nuova sede.Sai, per diversi anni abbiamo usufruito dei locali dell’ex ospeda- le di Sermide, poi purtroppo, per una indisponibilità dell’ASL abbia- mo dovuto trasferire il nostro punto prelievi. Attualmente siamo senza sede fissa, e “ospiti“ all’ospedale di Pieve di VIVAI Coriano, ma in attesa della realizzazione dei lavori di ristrutturazione dei locali -concessi per 30anni, con possibilità di rinnovo, dall’Am- ministrazione Comunale di Sermide- del primo piano dell’ex scuola CAMPANA elementare di Moglia, Il nuovo Punto di Raccolta Aggregato sarà uti- lizzato oltre che dall’Avis del nostro paese, da Carbonara Po, Felonica e Malcantone. Colgo l’occasione per ringraziare questi comuni, l’Am- PROGETTAZIONE ministrazione Provinciale di Mantova, la Fondazione della Comunità GIARDINI Mantovana e la Banca Popolare di Bergamo per avere risposto positi- E MANUTENZIONE vamente alle nostre richieste di contributi. E vorrei fare un ulteriore ringraziamento per la disponibilità e collaborazione all’Asl, e all’Avis DEL VERDE Provinciale per il grosso sostegno. Quanti sono i soci iscritti? Siamo 150, senza tener in considerazione i soci degli Amici di Mal- Giancarlo Campana cantone. In ogni caso, siam sempre pochi per colmare la richiesta S. Croce di Sermide di sangue. Ricerchiamo in continuazione nuovi iscritti, il donatore è una figura importantissima all’interno della nostra società, donare è via Cavour, 28 vita. I controlli dell’Avis sono sempre più restrittivi per una maggiore tel. 0386.915129 sicurezza sia verso il donatore che il ricevente, questo porta a delle cell. 348.7226249 sospensioni delle donazioni in via temporanea e addirittura, in alcuni casi, definitiva, per esempio per gli over 65. Di conseguenza non vi è un sufficiente ricambio di persone. Per curiosità, poco tempo fa, parlando con un medico gli ho chiesto alcuni dati sulle donazioni: per un intervento all’anca servono circa dalle 8/10 sacche di sangue da 450cc, un trapianto di fegato circa 10/15. Teniamo presente che un donatore, se uomo, può donare 4 volte all’anno e se donna 2. Quanto sangue giornalmente può servire ad esempio in un reparto di chirur- gia? Oppure in un reparto di medicina? Pensandoci sono numeri che fanno riflettere parecchio! Direi di sì! Pensa, il sangue non è ancora riproducibile in laborato- rio e la sua necessità viene soddisfatta esclusivamente dal donatore. Facciamo promozione sul territorio attraverso congressi, informazioni nelle scuole, partecipiamo a manifestazioni, ma non basta. Infatti solo un semplice passa parola tra amici sarebbe importante ed avrebbe si- curamente più effetto ed efficacia, io ad esempio ho iniziato così! Grazie Luciano, spero che anche questa intervista sensibilizzi an- che i nostri lettori!

Per chi volesse maggiori informazioni: Luciano Casoni 0386/62523 - Enzo Marchetti 0386/61540 di Piergiorgio Travaini mail: [email protected] Via Indipendenza, 2 - SERMIDE - Tel. 0386.61211 La letteratura e il nostro territorio di davide bregola

uomini a disposizione, con qualche cannoncino e con l’ingegno dei fabbri locali inventori della Giosuè Carducci nac- [ famosa “spingarda sermidese”, un fucile dalla que nel 1835 a Valdi- lunghissima canna che spunta dappertutto ed castello nei pressi di è, in sostanza, invisibile. Lucca. Studiò presso A Sermide come a Milano ci si voleva annettere la Scuola Normale di al Piemonte, ma il 23-25 luglio del 1848 l’eser- Pisa, dove ottenne il cito Piemontese fu sconftto a Custoza dagli au- diploma in magiste- striaci che ordinarono a Sermide di arrendersi. ro. A venticinque anni iosué Carducci in una sua Ode scrisse: I sermidesi, epica nel dna, con i loro cannoncini giunse a Bologna, il G e le “spingarde sermidesi” cercarono di fare il 10 novembre 1860, Odi Bologna, Stride ampia la rossa possibile per resistere; dapprima tennero duro professore di lette- Ala del foco su’ miei passi: l’ira perché gli avversari erano pochi. Welden allo- ratura italiana. Inizia Porto e il ferro ed il sal di Barbarossa: ra riorganizzò le truppe e arrivarono in paese il suo impegno poli- Sermide mira. cinquemila soldati austriaci. La rasero al suolo, tico, dapprima nella Il poeta rievoca la distruzione del paese ad ope- saccheggiarono tutto ed incendiarono. sinistra mazziniana ra degl’austriaci che nel luglio del 1848 misero L’ode Carducciana il cui stralcio è estrapolato da e, contemporanea- a ferro e fuoco l’intero paese. Perché Sermide fu Nel vigesimo anniversario dell’8 agosto 1848 è mente, la sua ricerca incendiata? Perché i sermidesi volevano stare un tributo al nostro paese. poetica intrisa di clas- col Governo Provvisorio di Milano per la guer- Il poeta si mette nei panni di Welden, il gene- sicismo in opposizio- ra d’indipendenza. Questi ultimi erano contro rale, e gli fa dire Odi, Bologna, stride ampia la ne al romanticismo. gli Austriaci ergo, per farla breve, Sermide era rossa... Si avviò, più avanti, nemica degli austriaci. Siccome Bologna voleva fare resistenza come verso posizioni con- La storia è questa: nel marzo del 1848 avven- Sermide, il generale disse: attenta Bologna, po- servatrici e monarchi- nero moti insurrezionali a Budapest, Vienna, tresti fare la fne di quel misero paese... che mentre la poesia Berlino, Milano (con le Cinque giornate) e Vene- Tutto ciò avveniva nel 1848. Il Re Umberto diventava un impe- zia (Repubblica di San Marco con Daniele Ma- primo nel 1899 conferì a Sermide la medaglia gno civile. Nel 1878 nin). Sempre nel ‘48 l’esercito Piemontese varò d’oro elevandola a rango di Città. Riconobbe la con l’Ode alla regina il Ticino a Pavia e invase la Lombardia che era temerarietà delle genti sermidesi. d’Italia diventa anche austriaca. Così facendo iniziò la Prima guerra poeta ufciale di Casa d’indipendenza. Savoia. Le poesie de- Gli austriaci, con il feldmaresciallo Radetzky gli ultimi anni cedono ritirarono le loro truppe dal quadrilatero Man- a una visione più pa- tova, Legnago, Verona, Peschiera e lasciarono cata e intimistica. Nel sguarnito l’Oltrepò di cui faceva parte anche 1906 gli fu assegnato Sermide. il Premio Nobel, un Per questo motivo i sermidesi vollero formare anno prima della sua un governo provvisorio chiamato Comitato di morte a Bologna ] Sicurezza collegato al Comitato di Milano. Que- sto Comitato organizzò un corpo di difesa con gli Poesia di Carducci e austriaci a Sermide Poesia

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sermidianamagazine • 21 Eventi di giorgio dall’oca

Grande successo della mostra di pittura e di scultura dell’artista Silvana Marmai Cavallari organizzata da Sermidiana presso l’accogliente Saletta Civica in occasione della recente fiera di Ottobre

a mostra è stata inaugurata sabato 30 toriche plastico-materiche. Silvana si compiace Lsettembre scorso con gli interventi del di riprodurre belle silohuette femminili in pose Sindaco di Sermide Stefano Michelini, dell’as- rafnate ed eleganti, con curve sensuali, arti sessore alla cultura Michele Negrini, del nostro allungati, con uno studio anatomico accurato, direttore Luigi Lui, del critico d’arte Marilena ma anche testine delicate con un collo alla Mo- Buganza. Molto, molto pubblico ha poi mani- digliani come “Monica”, ragazza con il colbacco, festato il proprio apprezzamento per le opere “Rafaella” dalle notevoli qualità formali. esposte, intrattenendosi a lungo con la genti- La Marmai è un’artista garbata, versatile e le artista sermidese emozionata per i calorosi poliedrica, attraversa con disinvoltura diversi complimenti ricevuti dai numerosi visitatori generi artistici: dalla natura morta al pae- della sua terra susseguitisi per tutta la durata saggio, dalle scene di genere all’allegoria, dal della mostra. genere storico fno al ritratto. Ed a proposito di L’approccio iniziale della Marmai all’arte è da ritrattistica, non è certo sfuggita al visitatore autodidatta grazie anche all’imput dell’in- il sostrato disegnativo magnifco e dalle dolci dimenticata maestra Iride Berzuini che negli modulazioni ritmiche entro sottili gradazioni anni ‘60 nel doposcuola dei laboratori scola- luminose, quali quelle di “Ascoltando Mozart” stici di S.Croce la incitava a cimentarsi in ogni in memoria del 250° del compositore di Sali- attività che liberasse la sua vocazione artisti- sburgo. ca: dalle miniature in creta del presepe, allo Silvana ha molto apprezzato la straordinaria zoo, dalle partite di calcio agli ambulanti del partecipazione dei sermidesi e non alle 8 gior- mercato di Sermide passando per l’uncinetto, nate di esposizione delle proprie opere inca- le bambole ed altro. Può quindi dedicarsi alla ricandosi di ringraziare personalmente tutti i sua grande passione partecipando a concorsi, visitatori e dichiarando loro sua propria gioia mostre, esposizioni in gallerie di diverse città per l’accoglienza. ottenendo numerosi premi e riconoscimenti nei maggiori expò del Nord Italia da Venezia a Milano, da Treviso a Ferrara, raccogliendo segnalazioni, podii, riconoscimenti importanti oltre a tre medaglie d’oro. I bronzi e le mirabili opere in terracotta rappre- sentano l’ultimo banco di prova della sua este- tica, ovvero l’ultima frontiera delle qualità pit- grandi consensi per Silvana Marmai

sermidianamagazine • 22 CENTRO SAN MICHELE AGENZIA DI SERVIZI Centro Medico Sanitario Studio Medico dei Dottori Bozzini, Cranchi, Ferrari, Negri

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Il 23 ottobre 2005, Carbonara, Borgofranco e Bonizzo hanno accolto don Lino Azzoni. Proveniente da Governolo, ha affiancato nella conduzione della parrocchia don Franco Bugada, che è rimasto nel ruolo di coadiutore.

un anno dal suo insedia- semplice istituzione. C’è forte forte voglia di esprimersi Quali sono gli obiettivi che A mento, per il nuovo parro- desiderio di raccontarsi e di ed un’intensa vitalità”. E’ si è posto dal punto di vista co è il momento di tracciare essere ascoltati, soprattutto un’impressione che è stata della sua attività sacerdota- un primo bilancio della sua dove c’è la sofferenza fisica confermata dai fatti? le? esperienza. e a volte morale. Spesso c’è La voglia di esprimersi, che Personalmente sono ancora un forte senso religioso della ho incontrato nei primissi- nella fase dell’individuare nei Come si è trovato nella sua vita anche se non è sempre mi momenti, esiste ancora temperamenti delle persone nuova parrocchia? espresso nella partecipazione nell’aspetto della solidarietà le potenzialità per educare al La mia gente ha dimostra- ai riti della domenica. A me economica nei confronti del- dono della collaborazione più to un profondo senso di ac- rimane la conclusione che il la parrocchia, perché aperta fattiva nella parrocchia. C’è la coglienza nei confronti del parroco deve muoversi per all’incontro con i giovani, e necessità di formare e di edu- parroco in tutte le case che andare incontro e non atten- non solo. La gente dimostra care al Vangelo in maniera ho potuto finora visitare. A dere in ufficio come funziona- concretezza e rapidità nello personale, perché si irrobusti- questa ospitalità innata do rio del sacro. svolgere i lavori di carattere sca il “sì” alla fede cristiana anche un significato religioso, logistico e organizzativo di in un clima di mutua colla- perché vengo accolto come Dodici mesi fa aveva detto di feste, animazione e restauro. borazione. C’è anche bisogno “uomo di Dio” e non come aver trovato nel paese “una C’è invece disagio nei con- di gruppi di catechesi per gli fronti degli impegni formativi adulti e gruppi di famiglie per come il catechismo, perché potenziare una responsabilità ne manca l’esperienza. laicale adulta.

Subito dopo il suo arrivo, Su cosa si concentrerà nei aveva proposto alcune idee prossimi mesi nella gestione interessanti, come la trasfor- della parrocchia? mazione della canonica di Attualmente dobbiamo soste- Carbonara in un luogo di ag- nere l’impegno gravoso del gregazione per i giovani o la restauro della canonica e del- creazione di un giornalino la chiesa parrocchiale di Car- parrocchiale. Come stanno bonara. Inoltre bisognerà in- andando questi progetti? dividuare una funzione per lo Gradualmente stanno andan- spazio abitativo di Borgofran- do avanti. Abbiamo realizzato co, affinché non sia svalutato un unico giornale parrocchia- o lasciato morire. Inoltre c’è le per Carbonara, Borgofranco urgenza di formare collabora- e Bonizzo e abbiamo avviato tori, per rendere il lavoro del diverse attività con i ragazzi, parroco più specifico ma an- tra le quali anche esperienze che per rendere la comunità attive per loro nei momenti parrocchiale più ricca di mini- forti del percorso liturgico. steri che le competono. Sarà Ora ritornano dopo la paren- questo il lavoro di un progetto tesi delle vacanze, spero con pastorale, dimensionato nel- lo stesso entusiasmo. l’arco di alcuni anni a venire.

sermidianamagazine • 24 @AOOKO?NERE=IKJKE Gli studenti della classe 1^ della Scuola Media di Carbonara Po, coadiuvati dalla loro insegnante prof.ssa Daniela Turci, vogliono collaborare con Sermidiana magazine con i loro scritti, frutto della loro fantasia e della loro capacità di scovare le notizie sul territorio. In questa prima esperienza si sono interessati al tartufo che ormai è entrato a far parte della tradizione culinaria e culturale locale.

Luca Semerari Alessandro Bellini

l signor Franco, trifulin di ado a tartufi da 32 Leonardo Zapparoli ha IBorgofranco, va a tartu- “Vanni. Ci vado per ve- confezionato alcune do- fi da 52 anni. Dice che gli dere il cane che in un certo mande che i suoi compagni piace in primo luogo vede- senso lavora per trovare il di classe hanno utilizzato re come lavora il suo cane. tartufo e per soddisfazio- per intervistare alcuni rac- Solitamente va a cercare ne. Vado nelle zone vicino coglitori di tartufi, i famosi tartufi lungo gli argini della ai fossi o in golena dove ci “trifulin”. Bonifica. Racconta che per sono i tigli e i pioppi, sia nel abituare un cane ad andare basso mantovano: Carbo- • Da quando raccogli a tartufi si prende del for- nara, Sermide, Borgofranco, Matteo Ghidoni tartufi? maggio grana e glielo si fa Bonizzo, sia nel ferrarese. • Perchè ci vai? annusare. Il cane va prima Per abituare il cane bisogna i vado dal 1966, • Dove vai tenuto affamato, poi si na- fargli annusare la noce mo- “Cper divertimento e preferibilmente? sconde il formaggio a circa scata, lasciargliela e se lui per passione. Vado prefe- • Come si fa ad adde- dieci centimetri sotto terra. la riporta, tu gli fai le ca- ribilmente sull’argine dei strare il cane? Si porta quindi il cane sul rezze, poi la sotterri. Aspet- canali. I cani da tartufo bi- • Raccontaci un mo- posto per cercarlo e quando ti che la trovi e se la trova sogna prenderli da cuccioli mento particolare lo trova gli si dà un biscot- gli fai ancora una volta i e mettergli il formaggio o il • Qual è il periodo del to oppure un pezzo di pane complimenti, poi provi con mangime con olio tartufato tartufo? per ricompensa. Il signor l’olio e il burro tartufato sul sotto terra per abituarli ad • Quali tipi di tartufo Franco dice che quando pane e si può provare anche annusare. Il momento più conosci? vede il suo cane che raspa con il gorgonzola. bello della mia carriera è • Qual è il più costoso? con le zampe e comincia a Mi ricordo che una volta stato quando ho trovato un mangiare le radici con la scavai per due ore, ma alla grano di tartufo da 6 etti. bocca per lui è un momen- fine capii che il tartufo Il periodo più adatto per la to di grande soddisfazione. era marcio, tornai a casa a raccolta è da Settembre a “Il periodo più adatto per mani vuote. Invece un’altra Dicembre altrimenti prendi andare in cerca di tartufi è volta scavai per poco e tro- la multa. l'autunno: ottobre e novem- vai un bel tartufo bianco di Nelle nostre zone si raccol- bre. 500 grammi. gono prevalentemente lo Ci sono vari tipi di tartufo: il Il periodo più indicato per Spicco bianco, cosiddetto più costoso è il tartufo bian- andare a tartufi è l’autun- Pregiato d’Alba. Il più costo- co, il cui nome scientifico è no. Ci sono tre tipi di tartu- so è il Magnato spicco”. Tuber Magnatum Pico. Nel- fo; il nero, il bianco e quello la nostra zona crescono due matto. Il più costoso è il Tui- specie di tartufi, il bianco e ber Magnatum Pico (il tar- il nero, ma in altre zone se tufo bianco). Lo strumento ne trovano anche cinque o principale per scavare è il sei differenti”. vanghino.”

sermidianamagazine • 25 Autori carbonaresi Vittorio Bocchi Andrea Bettini In viaggio con Ceronetti 25 anni, di Borgofranco, Quando Guido Ceronetti intraprese il suo sepolcrale Un giornalista studioso dei viaggio in Italia, ero un ragazzo che iniziava a frequen- media, si è laureato in tare le sponde del Po anche per pensare, osservare, Scienze della Comuni- sofrire, oltre che scorrazzarvi “demenzialmente” con gli cazione con una tesi sul amici. Arrivato a Sermide, ne scrisse:”Dov’è l’Enel , è la giornalismo on line che devastazione. Il paesaggio è sconvolto e febbricitante. gli ha valso il premio “Io La torre è smisurata e a servirla molte formiche fati- mi laureo con internet” cano. Si sta lavorando a un porto fuviale per ricevere indetto dal sito di Re- nafta e carbone per via d’acqua... Proprio dov’è l’Enel il pubblica e dall’Università Po è più splendido: con isole, grandi rive in movimento, degli studi di Firenze. Da un dolcissimo lago”. quel riconoscimento è Se avesse superato il mostro industriale, verso ovest, nato l’interesse della casa editrice Ed.It per il testo che, am- oltre la maestosa curva che il fume mette in scena tra pliato ed aggiornato, è divenuto “Giornali. it - La storia dei siti Vittorio Bocchi è nato nel 1964 a i boschi di pioppi e golene, avrebbe trovato me; inten- internet dei principali quotidiani italiani”, uno dei pochissimi , dove vive. Autore to a camminare sulle “grandi rive in movimento”, con libri editi nel nostro Paese (se non l’unico) a parlare specif- folli pensieri mistico-flosofci, brucianti di tramonti camente della storia di questo comparto editoriale. Il volume di due e-book a carattere storico, settembrini e di solitudine cosmica, che in seguito analizza la nascita e lo sviluppo del giornalismo su internet, a collabora con varie associazioni avrebbero dato vita a molto di quanto è scritto in que- partire dalle esperienze di Repubblica, il Corriere della Sera, nell’organizzazione di eventi cultu- ste pagine. Se il Caso ci avesse fatto incontrare, lui, pro- la Gazzetta dello Sport, la Stampa, passando per Quotidiano rali. Ha vinto nella Sezione Narra- babilmente, avrebbe catalogato il mio sguardo tra le Nazionale. Le storie delle singole testate on line e i racconti di centinaia di sguardi rincretiniti che ha raccolto durante chi ha contribuito al loro successo delineano un panorama in tiva Inedita la seconda edizione del il viaggio nell’Italia degenerata dei primi anni Ottanta. continuo mutamento. Premio “Anguillara Sabazia” 2003 Io, esaminando il suo aspetto eccentrico di forestiero, Passando in rassegna progetti fortunati ma anche clamorosi con il racconto “L’Oca della Neve”, in un primo momento avrei ardentemente desiderato errori di valutazione, il libro fornisce strumenti per orientarsi in dirgli tutto quello che di profondamente bello è rimasto uno dei settori più dinamici del giornalismo e comprenderne pubblicato nella raccolta antologi- ancora nella mia terra e di conseguenza dentro di me; le trasformazioni. In appendice alle oltre 230 pagine del volu- ca “I racconti de lago” (Montedit) poi, rifettendo, avrei rinunciato subito a tale impresa; me, si possono consultare interviste alle persone che hanno inutile, perversa e ridicola. creato e ideato questi siti. È un’opera ben congegnata che for- Potrei comunque fare amicizia con lui, anche per il nisce gli strumenti necessari per orientarsi e carpire logiche e solo fatto che, a quanto pare, egli detesta Stravinskij dinamiche dell’intricato ambito dei quotidiani. e Cajkovskij. Io, al contrario, amo in modo indecente la Siro Mantovani loro musica; tanto da consentirle di pascolare e conci- mare senza freno la mia scrittura. Il libro verrà presentato (da “Altitudo” pag.103 Ed. a Sermide il 20 novembre Il Filo 2006 ISBN-10 88-7842-530-3) al Centro Sociale Auser

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museo del tartufo

A destra il presidente della Provincia Maurizio Fontanili e altre autorità alla posa della prima pietra del Museo del tartufo a Bonizzo di Borgofranco

l’emozione per questo evento” ha detto Fontanili dopo la be- nedizione del parroco don Lino Azzoni – per una struttura che valorizza un piccolo Comune, ma che sarà fruibile anche dalla Provincia e arricchirà il patrimonio della Strada del “Tartufo”. La ditta aggiudicataria dei lavori è la Sider Iteras S.p.A. di Granarolo Emilia, che aveva offerto uno sconto del 12,23% sull’importo della parte edile (410.000 euro) mentre l’importo complessivo dell’opera ammonta a 613.000 euro. Questa la ri- partizione. Il 40%, a fondo perduto, è a carico della Regione; il 60%, (con restituzione a tasso zero in 20 anni) è diviso tra Provincia (296.741 euro) e Comune di Borgofranco per 71.058 euro. Le opere accessorie (creazione parcheggi, spostamento del pic- on la posa della prima pietra, da parte del colo campo sportivo su cui sta per sorgere il Museo verso l’ar- CPresidente della Provincia Maurizio Fontanili, gine maestro del Po) per il momento non è facile ipotizzarle, del Museo del tartufo di Bonizzo di Borgofranco come pure le future spese di gestione della struttura. Il Museo sul Po, è partita una struttura dal travagliato iter dovrebbe essere inaugurato nell’ottobre del prossimo anno, in progettuale, ma in cui hanno sempre fortemente occasione della Fiera Provinciale del Tartufo. Avrà un’area co- creduto il Comune, la Provincia e Regione. perta di 250 mq. (esclusi i vani accessori) e sarà adibita anche a Nell’ambito delle voci contrarie va annoverata sala convegni e mostre. “In primis” comunque la destinazione anche la raccolta di 171 firme tra la popolazione, è rivolta a tutta quella oggettistica e documentazione museale motivata dalla preoccupazione per futuri oneri che ruota attorno al mondo dei tartufi di cui Borgofranco è la comunali relativi ad opere accessorie e costi di piccola capitale e, con la Provincia, tra le poche componenti gestione. Ultimi ostacoli superati quelli con il (una ventina a livello nazionale, con partner altisonanti come Circolo Ricreativo Bonizzese per conciliare spa- Alba, Norcia,e Gubbio...) delle cosiddette “città del tartufo. Da zi per manifestazioni e parcheggi di quest’ultimo rilevare infine che il progetto museale è opera del Politecnico e l’area dell’iniziativa museale. “Non nascondo di Milano. PAVANI ORTOFRUTTICOLI commercio frutta e verdura VIA ROMA - SERMIDE VIA C. BATTISTI - CASTELMASSA VIA VIRGILIO - CARBONARA CORSO MATTEOTTI - FICAROLO TEL/FAX 0386.62624

sermidianamagazine • 27 Felonica di giulia bresciani Inaugurazione Incontri del Museo con l’autore ontinua con successo la rassegna “Incontri con l’autore pres- Cso la biblioteca comunale “Cesare Zavattini”, organizzata dal Comune e dalla Pro Loco di Felonica e dalla biblioteca stessa, con il contributo dell’Amministrazione provinciale. Il primo appunta- mento del giovedì, nella giornata inaugurale, ha fornito spunti di dialogo tra Simonetta Bitasi e lo scrittore Stefano Scansani sul suo ultimo lavoro “Fenomenologia del maiale” con coinvolgenti letture di Miriam Tinazzo. E’ stata poi Elia Malagò (che è la grande regista di questa manifestazione) ad intrattenere il pubblico e contenere la meravigliosa esuberanza del prof. Enrico Aitini, dialogando con lui sul suo ultimo libro “Anemoni di vetro”, una raccolta di racconti sulle sue esperienze di oncologo. Grande afuenza di pubblico per l’ap- puntamento con Tahar Lamri e il suo “I sessanta nomi dell’amore”, i sono alzata alle nove di Inaugurazione del museo della Seconda Guerra presentato da Elia Malagò. Per i prossimi appuntamenti sono: il 23 Mdomenica... Uno sforzo note- novembre con Giancarlo Oliani che dialogherà con Simonetta Bitasi vole ma ora che è lunedì mattina, Mondiale ancora buio, e mi sto preparando sul giallo della Bassa “Delitti di provincia”, per fnire poi con il felo- per la scuola, mi dico che ne è Proseguendo, mi sono soffermata nichese doc Gianfranco Maretti Tregiardini che con Davide Bregola valsa la pena. a lungo davanti alle vetrine ed afascinerà sicuramente il pubblico presente spaziando da “Anima- Sono andata all’inaugurazione ai punti di esposizione con gli daria” a“Il Canto dei campi”, traduzione poetica di Vergilio . Finita del Museo della Seconda Guerra oggetti, spesso quotidiani, dei questa rassegna, Elia Malagò ha già promesso che per la primavera Mondiale ed il Po (WW2 the Po militari che si sono avvicendati in river valley) aperto a Felonica il quei giorni di Aprile lungo l’asse ci regalerà l’occasione di incontrare altri autori e dialogare con loro. 1° Ottobre e devo dire che, anche del fiume. Edda Dofni se non sono particolarmente do- Belli i manichini vestiti di tutto cumentata sugli avvenimenti che punto. Un po’ mi hanno fatto hanno vissuto i miei nonni, l’im- sorridere ma poi… come non patto visivo è stato molto forte. pensare alle fatiche, alle paure, Inizio descrivendo quello che mi al dolore dei soldati che hanno è parso l’allestimento più bello: combattuto, italiani, inglesi, suda- il Diorama. mericani o tedeschi che fossero; L’allestimento era composto (e come non pensare alle ansie del- rimarrà così perché fa parte del- le famiglie che vivevano le soffe- le strutture stabili del museo) renze della guerra, nascoste nelle da una gigantografia dell’argine campagne? ingombro di materiale bellico e Strana la guerra vista in un mu- della chiesa di Felonica, scattata seo; sembra quasi innocua ma tra il 25 e il 26 Aprile 1945, e da poi rifletti e pensi all’assurdità di un allungamento ideale, in tre tante vittime e di tanta crudeltà. Tahar Lamri dimensioni, dell’argine del fiume, Poi i filmati, proiettati al pome- con appoggiati sopra reperti di riggio, mi sono sembrati un docu- guerra che molte famiglie aveva- mento davvero nuovo. no ancora in casa. Ripeto, l’im- Penso che proporrò una visita alla patto visivo è di grande sugge- mia prof. e così porterò a Felonica stione, per cui invito chi non era i Ferraresi, per una autentica “le- presente ad andare a vederlo. zione di storia”. Il prof.Enrico Aitini sermidianamagazine • 28 di franco orsatti JUSI BAGNATO il nuovo pastore

Unione Sportiva Domenica 22 ottobre la sezione Avis ed il gruppo Aido di Felonica hanno partecipato al quindicesimo incontro con la comunità Felonica Valdese per valorizzare la buona collabo- razione con le associazioni locali e i fedeli U.S. Felonica fondata il Malagutti, Menghini, Natali, Orsatti, felonichesi. Come è noto il pastore Ema- L’ 02.06.1966 quest’anno disputa Pavanelli, Pigaiani, Puleo, Rosini nuele Fiume è stato trasferito a Roma. Per il 41° campionato di calcio in III Nico, Rosini Niky, Zesi. categoria. Il presidente Lorenzo il culto della domenica è giunto un pastore Banzi è alla sua quindicesima da Bologna che ha ofciato la cerimonia stagione consecutiva. Sotto la sua La recente goleada dei canarini con canti liturgici. Il nuovo pastore è una presidenza il Felonica ha disputato contro la squadra del Savoia non ha venticinquenne universitaria Jusi Bagnato anche campionati in II categoria ed fatto scordare quelli incassati dagli una partecipazione in I categoria. stessi ospiti sul terreno amico in una originaria di Catanzaro che ha accettato la Consiglio Direttivo: Presidente festosa sagra del gol. 6 a 4 per la sede di Felonica e rimarrà in carica quattro Lorenzo Banzi, Vice Presidente compagine diretta da Vito Benedusi. anni. Al nuovo pastore valdese un cordiale Claudio Roncati, Segretario e D.S. Il tecnico precisa: “Ci ha sorpreso la saluto di benvenuto e buon lavoro. Franco Orsatti, Cassiere Enzo brillantezza degli ospiti, ma credo Quacchi. Consiglieri: Angiolino che il nostro successo non sia mai Confortini, Adriano Legnani, Lino stato in discussione”. Superato Bologna, Diego Fabbri, Luciano questo ostacolo la squadra dovrà Moreschi, Flavio Orsatti, Raimondo abituarsi a un gioco più ragionato Raimondi, Franco Romanini, Narciso anche se privo di spensieratezza Zapponi, Giovanni Malavolta, e spontaneità. Il segretario Franco Flavio Passini, Marco Passini, Sauro Orsatti sottolinea: “Lentamente Paganini. si stanno sbloccando; infatti il Allenatore: Vito Benedusi, duro lavoro della preparazione ha preparatore Mauro Bazzani, condizionato la brillantezza della Preparatore portieri Alessandro corsa agli atleti, ma il fraseggio con Ferlin. la palla è a buon punto. Aspettiamo La rosa della squadra è composta un paio di infortunati per avere la da: Barenco, Bolognesi, Bertolani, rosa al completo, continuando a Claudi, Chiccoli, Corrà, Dallavilla, sperare in un buon piazzamento del Fozzato, Furini, Ghiraldini, Felonica”. «N O I R» Il nuovo ristorante di Davide Orsatti

Davide Orsatti, felonichese di 26 anni di- plomato all’Istituto alberghiero di Poggio Rusco, è il titolare del nuovo ristorante con sede in via Contrada della Rosa 12 nel cuore di Ferrara. Dopo alcune esperienze negli hotel della riviera romagnola e col- laborato con varie gestioni a Ferrara, ha aperto apre un ristorante che ha assunto la denominazione “Noir”. La forte presen- za del nero, che dà il nome al locale stesso, ben si accosta con i softti rossi, creando un mix gradevole. Apertura mezzogiorno e sera. Chiuso sabato a mezzogiorno e tutto il lunedì.

sermidianamagazine • 29 Magnacavallo a cura di benel Settembre 2006 per l’emigrato

ra una domenica di ottobre. Alla messa delle culturali della terra mantova- da Itália. Abraços cordiais, Henrique E11 stavo all’ultimo banco, quando, in un atti- na, dalla quale erano partiti i Walter Pinotti mo di riprovevole distrazione, ho volto lo sguar- loro antecessori. Così tradotto da Luigi: schegge do sopra un uomo dalla folta capigliatura bianca Il Prof. Walter ha mandato in Carissimo Elio, questa è la fotografia come come la neve fresca, che mi stava davanti tempo reale (potenza di Inter- della cerimonia tenutasi ieri,domenica, qualche banco. Lo vedevo di spalle, ma sono net, tanto più strabiliante se al Circolo Italiano, per la consegna dei certo di aver riconosciuto un illustre extra mu- si pensa che circa venti anni titoli di Cittadino magnacavallese a ros sermidese. Mi ero riproposto, ovviamente, di oro sono, quando è comin- Carlos e a me. Nella foto si vedono, salutarlo all’uscita dalla chiesa, ma poi non l’ho ciata la magnifica avventura, al centro, Lauro Spaggiari e Wally Mi- visto più. Probabilmente, ho immaginato, era si corrispondeva soltanto a glioretti, che è stata la prima a riceve- entrato per rivedere il suo concittadino Parroco mezzo posta “par avion”!) il re questo titolo.Vorrei, anche a nome di Magnacavallo. Era il Prof. Giovanni Freddi, seguente messaggio con foto, di Carlos, ringraziare te, il Sindaco ne sono certo, antico compagno di tradotta. diretto alle Autorità locali: Andrea Pinotti ed il Consiglio del Co- Prezado Elio, esta é a foto- mune di Magnacavallo per l’assegna- Nello scor- grafia da cerimônia realizada zione di questo titolo, che appartiene, so mese di ontem, domingo, no Círcolo non solamente alle tre persone, ma a ottobre gli Italiano da entrega dos títu- tutti coloro che come te hanno lavora- Amici della los de cidadão Magnacavalle- to continuamente per lo sviluppo della Associazio- se ao Carlos Zapparolli e para cultura mantovana e della creazione ne Culturale mim. Na foto vê-se no meio o dei contatti tra la grande comunità dei Manto- Lauro Spagiari e a Vally Mi- mantovana costituita dai mantovani vani in Bra- glioretti, que foi a primeira a e dagli emigrati e loro discendenti che sile si sono receber este título. vivono fuori dall’Italia. Cordiali ab- ritrovati per Quero, em nome do Carlos, bracci, Henrique Walter Pinotti. il tradiziona- também, agradecer a você, Anche Wally si è fatta viva telefonica- le incontro ao sindaco Andréa Pinotti mente, magnificando la riuscita della conviviale al e ao Conselho da Comune festa ed auspicando che sempre più Circolo Ita- de Magnacavallo a autorga i giovani vengano coinvolti dalla me- liano in San deste importante titulo, que desima nostra passione per la conser- Paolo. pertence, não isoladamente vazione delle comuni radici. Quello L’occasione è a três pessoas, mas a todos dell’apatia dei giovani è un fenomeno stata speciale, oltre che per la degustazione del como você que tem trabalha- diffuso, che però non deve far dispe- tradizionale sfragulà particolarmente apprezza- do continuamente para o rare. Basta attendere che diventino to, preparato dalla sermidese verace Lia Zappa- desenvolvimento da cultu- meno ... giovani, per vedere rispun- roli, anche, e soprattutto, per la presentazione ra mantovana e do estreita- tare anche in loro l’interesse che, ma- ai convitati della pergamena e della targa per il mento dos laços da grande gari inconsciamente all’apparenza, conferimento della cittadinanza onoraria di Ma- comunidade mantovana con- essi hanno metabolizzato attraverso gnacavallo ad Henrique Walter Pinotti ed a Car- stituída pelo mantovanos e l’esempio dei loro congiunti ed amici. los Zapparoli, in riconoscimento dei loro meriti pelos imigrantes e seus de- Come fin da ora da deboli, ma costan- per la costante diffusione dei valori affettivi e scendentes que vivem fora ti segnali è presumibile.

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Con questa denominazione si punto che si coniò un nuovo vocabolo: il calendario di maturazione delle I periodi migliori delle giornate estive indicava nelle corti agricole di un “in brolo” si modifcò in “imbroglio”, varie piante nei diversi frutteti. per fare questi furti era il primissimo tempo il frutteto famigliare. che tra l’altro è passato intatto nel Bastava che uno dicesse “a cred c’ag pomeriggio, quando era d’uso per L’istituzione del frutteto famigliare vocabolario internazionale e con lo sia in varés li pumati…. i pir ad san tutti fare la siesta con annesso Cè un’acquisizione settecentesca, stesso signifcato fgurato. pieru…. la tirela d’ua bianca…ecc. sonnellino pomeridiano. Ricordo quando le grandi dimore si dotarono Ritorniamo però al nostro frutteto ecc.” del tale, che tutta la banda il dispiacere quando, obbligato ad tutte di parchi e giardini progettati della corte rurale e diciamo che partiva; apriva un varco o saltava andare a letto o comunque restare tra l’altro da architetti e giardinieri si trattava, nella pratica meno la siepe della corte individuata per in camera anche se non dormivo, io famosi. I patrizi veneziani, nelle aristocratica, di un piantamento di avere quella determinata pianta da sapevo che dei miei compagni, “più loro dimore di campagna sulla terra varie specie fruttifere (mele, pere, frutto e cercava di appropriarsene. I fortunati di me” di avere genitori ferma, fecero largo sfoggio di questi prugne albicocche, ciliegie, pesche ladruncoli facevano incetta il più in che non li tenevano sotto controllo, piantamenti nell’ambito dei loro ecc.) a diversa precocità in modo da fretta possibile dei frutti, anche se erano intenti in scorribande per i parchi e giardini e vi trascorrevano comprendere un lasso di tempo di il loro grado di maturazione era cosi frutteti del vicinato. (continua) il tempo libero. Nell’idioma veneto si disponibilità e raccolta di frutti molto poco avanzato che il magiare quei diceva “andar in brolo”. Si racconta, lungo. La scelta del luogo per piantare frutti così acidi faceva solo venire “al inoltre, ma non so darne una patente queste piante cadeva normalmente dantson”, parola intraducibile, ma di veridicità, che il sito abbia fornito in un appezzamento vicino alla casa la cui sensazione si può riassumere l’etimo ad un’altra parola moderna, colonica e, spesso, era scelto per la con quel senso di fastidio che si ma di signifcato antitetico. Infatti, sua forma geometrica irregolare che sente nella dentatura quando si dietro la basilica di San Marco a rendeva difcili i lavori di semina è mangiato un frutto acerbo. Era Venezia esisteva un “brolo” in cui e di raccolto di altre specie a ciclo evidente che era difcile poter fare si ritrovava la borghesia della città annuale. Il tutto era normalmente una scorpacciata dei frutti raccolti lagunare a conversare dopo le contornato da alte siepi spinose o sul luogo o sulla pianta stessa, casa dei sogni cerimonie religiose delle giornate addirittura da muri o siepi metalliche bisognava raccoglierne più che si Progettazione festive. Era divenuto un luogo di onde rendere disagevole l’accesso poteva e via scappare per il pericolo e realizzazione incontro frequentato da persone dall’esterno. Si voleva evitare a tutti i di essere sorpresi dai padroni. Il luogo arredamenti importanti e degne di fede, al punto costi asportazioni furtive di prodotto deputato per fare deposito dei frutti personalizzati che era invalso l’uso di rimarcare e molti ricordano che a quel tempo rubati era di inflarli dentro la camicia, la veridicità di una notizia, di una di fame perenne erano frequenti le la quale ben stretta dalla cinghia dei Nuovo centro cucine tendenza, o di un andamento previsto, ruberie di frutti da parte di ragazzi pantaloni poteva trasformarsi in Linea Moderna aggiungendo alla divulgazione orale e non solo. Un frutto a quel tempo bisaccia. Andare a rubare la frutta Promozione Agosto/Ottobre del fatto l’afermazione: “i lo gà faceva un ottimo companatico per dei vicini per i ragazzini di allora TV al plasma dito in brolo”. Dunque, aggiungere un pasto. Chi non conosce qualcuno era una trasgressione a cui non al racconto che l’afermazione che non mangi la frutta col pane? resisteva neppure chi già disponeva Quando la qualità proveniva da quel luogo frequentato Ci sono anche dei proverbi a questo di frutta a casa sua. Era il caso mio e il servizio si distinguono da gente così degna di fede, dava proposito: “Pan e nos l’è an magnàr che, pur disponendo di tutto ciò che alla notizia un carisma indiscusso di da spos” – anche se poi si diceva pure volevo nella mia campagna, non era veridicità. Era inevitabile quindi che che –“Nos e pan l’è un magnàr da infrequente che mi mischiassi con col tempo si abusasse della nomea e can”. Normalmente si trattava di vere i fgli dei salariati agricoli - quelli che dei malintenzionati la usassero e proprie frotte di ragazzi che come sì privi di tutto - per provare la per carpire la buona fede di tanti cavallette cercavano d’infltrarsi nel sensazione trasgressiva di penetrare LA CASA DEI TUOI SOGNI ingenui. Ecco che allora l’uso distorto frutteto. Essi avevano talmente sotto furtivamente nella proprietà altrui, di Tibaldo Giovanni fece assumere al signifcato iniziale controllo i vari frutteti del circondario, anche se poi non rubavo nulla perché c/o c.c. Arcobaleno, Sermide un’accezione totalmente contraria, al che conoscevano per flo e per segno ero già sazio di frutta. tel. / fax 0386.969980

sermidianamagazine • 31 Coquinaria-cose di cucina di maurizio santini

Itinerari enogastronomici Sono un invito a scoprire il piacere dell’ospitalità del Basso Mantovano, suggerendovi dove mangiare bene e dove riscoprire i sapori autentici del territorio e dei prodotti più freschi e genuini. Via Vallazza n° 6 ciambella della nonna, la sbrisolona, Magnacavallo –MN- Tel:0386-55430 i vari tipi di crostata con marmellate. www. Ma qui siamo nel cuore dell’ area agriturismomantova.it dal turtel sguasaròt, una delicatezza tutta autunnale, dal profumo speziato dove al gusto risulta saporito e delicato al tempo stesso.

Un progetto anche ambizioso coperti 40 quello di Gloria: sostenere questa particolare preparazione della Aperto tutto l’anno nostra cultura contadina, in modo che mantenga la sua individualità in Pranzo e cena questa fetta di territorio mantovano. su prenotazione Giorni di chiusura: L’Azienda agrituristica “Loghino Vallazza” lunedì e martedì è un punto di riferimento, per la felice sintesi di tradizione Come si arriva: e creatività, nell’itinerario enogastronomico del basso l’azienda si trova sulla mantovano. Giovane, determinata, Gloria ha attorno un strada che da Cavo territorio generoso di tipicità: il suo è un piccolo mondo porta verso la fatto di genuinità e di passione. La base di tutto è l’azienda provinciale 36 agricola familiare, che produce materie prime eccellenti: verdure, frutta. Le carni di allevamento locale, la tradizione delle paste fatte in casa, le superbe marmellate vengono esaltate con maestria. Gloria vuole interpretare senza “stravolgere” la nitidezza dei sapori del territorio: il punto di partenza è l’ingrediente, inteso come elemento intorno al quale lavorare per creare un equilibrio di sensazioni. Vediamo come. Per entrèe: il salame casalingo, mostarda con scaglie di parmigiano reggiano,la schiacciata con cipolla: Nel regno dei primi, i tortelli di zucca, risotto di casa, fettuccine con loghino Vallazza anatra, rotolo di zucca con crudo e crescenza, crespelle con radicchio rosso e taleggio. Nel capitolo carni i brasati, gli stracotti, carni alla griglia, pollame. Tra i dessert la

LE PAROLE DEL GUSTO Babà Un nome sonante e un po’ magico per questo dolce (a base di farina, lievito, uova, zucchero, rum e uva sultanina) diffuso nella pasticceria partenopea, ma che napoletano non è. Anzi, la sua storia inizia in Polonia (lo assicura fra gli altri anche Alessandro Dumas): là si chiamava “Kugelopf” e si riferiva a una versione secca; fu un certo Chevriot, cuoco alla corte di quel re, chiamato Stanislao, a dedicarlo al simpatico Ali Babà, quello delle Mille e una notte (Babà è voce turca e araba mussulmana e ha significato di padre, un titolo che si dava a persone venerabili). Incontrò grande successo a Napoli, in una versione bagnata per quel suo apparire orientale, intrigante di sapore oltre che di nome, forte di profumo (per via dell’abbondante rum: “al rummo” dicono nel meridione) e insieme dolcissimo, tanto che è comune dire di una persona garbata che “è buono come un babà”. sermidianamagazine • 32 Il punto del micologo di achille scaglioni

Questo in teoria, in pratica il pericolo suggerimento generico ma efcace: è abbastanza remoto. Fortunata- oltre alla taglia ridotta, rifutare tutti mente questo fungo è poco frequen- quelli con la caratteristica colorazio- te nelle nostre montagne, anche se è ne che va dal rosso, al rosso arancio, fedele al luogo di crescita in alcune al rosso bruno e simili. Questo, prati- vallate delle nostre Alpi. Più fre- camente, in tutte le parti del fungo: quente nei boschi misti ed abetaie cappello, lamelle e a tratti anche sul del nord Europa. gambo. Ed ora prima di entrare in un discorso Come d’altra parte vari esperti con- Cortinarius Praestans più tecnico, mi piace aggiungere una sigliano di consumare solo alcuni breve premessa. Capita, a volte, dopo cortinari a taglia grande (10-30 cm) un lungo girovagare tra boschi di ca- a carne bianca e privi di odori sgra- stagno ed abeti di imbattersi in qual- devoli. che pianoro o valloncello particolar- Restringendo ancora la scelta, direi gni tanto, parlando di funghi con qual- mente ricco di funghi, all’apparenza che il preferito dai raccoglitori è il Oche amico buontempone ritorna la bat- molto simili tra loro nella forma e “Cortinarius Praestans”: davvero un tuta circa la commestibilità di certi funghi. anche nei colori. Il più delle volte si magnifco esemplare. “L’unica prova valida per stabilire se un fun- tratta di qualche “covata” di cortinari. A volte, soprattutto sotto i castagni, go è buono o cattivo è la suocera!” Una grande famiglia che annovera si presenta come una bella “padella” Altre volte, da signore, per lo più mamme centinaia di specie diverse. Morfolo- di 20-30 cm di diametro. In alcune e nonne,con tono quasi accordato raccolgo gicamente non presenta particolari zone lo chiamano anche “occhio di altre espressioni: “sa” , mi dicono “prima li caratteristiche: il solito cappello, le bue” perché al suo spuntare dal terre- mangio io e il giorno dopo li metto in ta- lamelle ed il gambo a volte bulboso no appare come un bulbo ingrandito vola”…per tutta la famiglia. In teoria è un al piede. Quindi né volva né anello, dell’occhio di un bue, delicatamente sistema quasi suicida. Forse qualcuno non sa ma una cortina come una ftta e deli- avvolto dalla cortina bianca con ri- che si possono trovare un paio di funghetti, cata ragnatela che avvolge le lamel- fessi bluastri. Non di rado, a prima quasi insignifcanti i cui efetti devastanti e le del giovane fungo che poi sparisce vista, viene scambiato per un porci- spesso mortali, si manifestano anche dopo lasciando lievi tracce nel gambo (da no, ma ovviamente senza pericolo. 10-15 giorni dall’ingestione. qui il nome di Cortinarius). Come nota conclusiva aggiungo Davvero una bella “fregatura”. Molti anni Un noto studioso del passato asseri- che quasi sicuramente nelle nostre fa fece scalpore la notizia di un massiccio va che i cortinari sono tutti buoni … campagne o boschine sermidesi dei nostri boschi avvelenamento in Polonia con diversi casi da gettare! In realtà non è proprio non ci sarà dato di incontrarlo, ma mortali. così. La difdenza è giustifcabile per ho voluto mettere in guardia alcuni

il killer sconosciuto sconosciuto il killer Si è potuto quindi accertare che si trattava la presenza di un paio di funghetti appassionati escursionisti qualora di un veleno subdolo, che agisce di solito a pericolosi e mortali: Cortinarius Orel- decidessero di andare per monti e parecchi giorni di distanza dalla ingestione, lanus e Cortinarius Speciosissimus e colline alla ricerca di funghi e di non esercitando i suoi efetti sul fegato e so- di pochi altri decisamente tossici. lasciarsi “vincere” dalle improvvise e prattutto sui reni, sui quali provoca forme Tranquillizza il fatto che le specie ricche covate di questi cortinari, ma gravissime di nefrosi tossica con esiti spesso tossiche siano tutte di taglia medio- di rivedere attentamente i suggeri- letali. piccola (3-8 cm). Ribadisco inoltre un menti fn qui descritti.

sermidianamagazine • 33 Qua la zampa! di sara longhi

sono tipiche degli animali anzia- brutte sorprese occorre, prima del- ni, permettendo così al cane di l’acquisto, informarsi bene sull’in- vivere mediamente più a lungo. dole e sul temperamento del tipo di - Inoltre non è assolutamente vero cane che intendiamo acquistare. che il cane cambi carattere dopo questa operazione (non c’è alcun Nel mio piccolo vi darò il mio con- collegamento tra il temperamen- tributo informandovi sulle carat- to e l’operazione), mentre è vero teristiche generali di alcune tra le che alcuni animali possono, con razze più apprezzate;ogni mese il tempo, tendere a ingrassare. potrete scoprire una razza di cane Una tendenza che, però, con un diversa, e magari capire se fa al po’ di attenzione si tiene facil- caso vostro. Questo indipendente- mente sotto controllo. mente dall’animale di cui tratterà l’articolo, una sorta di ‘sotto-rubri- Spero che alcuni di questi consigli ca’ diciamo. Partiamo dal BOXER: ieccoci qua! Innanzitutto grazie possano tornare utili a chi, maga- - raggruppamento ENCI: Gruppo 2 Rdel calore con il quale avete ri, si stava interrogando proprio su Cani di tipo Pinscher e Schnauzer accolto questa rubrica. In questo questo argomento. Molossoidi e Cani Bovari Svizzeri articolo, come da me promesso il Per chi, invece, sta meditando di - temperamento: di personalità mese scorso, parleremo di CANI. acquistare un cucciolo di razza, vi forte, il Boxer si attacca molto Una domanda che chi ha un cane raccomando di fare attenzione: alla famiglia. Se addestrato a femmina spesso si pone è questa: - alla provenienza dovere, non è mai aggressivo ed è giusto sterilizzare? - all’albero genealogico della sua è molto equilibrato. Coraggioso Questa la risposta che, non io, ma famiglia anche nelle situazioni più gravi, è medici veterinari hanno dato:la ste- - alle eventuali patologie dei geni- disposto a sacrificare la propria rilizzazione di un cane è un inter- tori (che è sempre meglio far vi- vita per quella del padrone. vento importante e utile per diversi sionare da “occhi esperti” prima - aspetto: elegante e muscoloso, partiamo dal boxer motivi: innanzitutto rende l’animale di acquistare un cucciolo) deve avere un aspetto compatto più adatto alla convivenza e alla vita - alle condizioni nelle quali il cuc- e uno stop marcato tra cranio e casalinga; se non viene sterilizzata, ciolo viene allevato (nutrimento, muso. Quest’ultimo è caratte- infatti,la cagna non solo soffre per il igiene,etc.) rizzato da mandibola ricurva e fatto di non potersi accoppiare, ma - al libretto sanitario del cane, che prominente e labbra superiori determina anche alcuni problemi di deve specificare chiaramente abbondanti. ordine pratico, come le perdite di razza, vaccinazioni, eventuali - colori: tigrato o unicolore dal gial- sangue e le file di “corteggiatori” malattie trascorse o interventi lo al fulvo con maschera nera. che si incontrerebbero ogni volta chirurgici. - taglia: 56/60 cm al garrese il che si esce. maschio, 54/58 la femmina - Con la sterilizzazione, poi, si Oltre a tutto questo bisogna tener - peso: 30/32 kg il maschio, 25/28 contribuisce a combattere il fe- presente che ogni razza e tipo di kg la femmina nomeno del randagismo canino: cane ha il proprio carattere e che - vita media: 15 anni facendo nascere meno cuccioli dunque, se siamo persone pigre si dà una possibilità in più ai tan- amanti della quiete domestica, sarà Sperando di esservi stata d’aiuto, e ti, troppi poveri cani che attendo- poco indicato per noi un border col- rinnovando ancora una volta l’invito no una famiglia nei canili di tutta lie, ad esempio;così come se invece a contattarmi al mio indirizzo mail Italia. siamo tipi sportivi e dinamici forse ‹[email protected]› per qualsiasi - Eviterebbe gran parte delle ma- andremo poco d’accordo con una suggerimento o domanda, vi do ap- lattie tumorali e infettive che razza da appartamento. Per evitare puntamento al mese prossimo.

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sermidianamagazine • 34 Amarcord

a signora Maria Rizzatti in Malava- vecchie foto, che ha già riscosso un no- Lsi di Moglia, tramite il nostro corri- tevole interesse ed al quale anche Ser- spondente Pasquale Padricelli ci ha midiana desidererebbe trovare possibil- fatto pervenire la interessante foto qui mente un coinvolgimento a beneficio riprodotta, riferentesi alle operazioni di dei nostri lettori. trebbiatura eseguite nell’anno 1952 nel cortile dell’azienda agricola della stessa Nella foto:- da sinistra, in alto: Goltara, Trebbiatura signora Maria. Alpinolo. Sulla scala:- dall’alto, i proprie- Questo scambio di documenti relati- tari signori Rizzatti con le figlie Maria e a Moglia vi ai vecchi tempi in agricoltura è stato Nelia; alla base: la signora Geremia e la introdotto dal Padricelli nelle occasioni signora Banzi, mentre il piccolo biondino annuali di incontro tra i mogliesi “fuori è Giovanni, figlio del Banzi e tante per- anno 1952 Chiesa” e i mogliesi scampati alle nu- sone impegnate per la tecnica manuale merose emigrazioni. della macinatura. Una iniziativa, quella dello scambio delle Altre persone non identificate.

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sermidianamagazine • 35 di siber

Da sinistra Guardia di Finanza il maresciallo Carè, Don Sabatelli, Brigata Volante il maresciallo Donadio e il brigadiere Mista di Sermide Feola (1960)

comune a partire dalle noti- Quindi un po’ per costrizione, zie più remote. Ciò rivela una un po’ per naturale attacca- conoscenza approfondita ed mento alla propria terra, la appassionata della storia lo- prevalenza della gente del cale che gli consente di in- luogo ha concentrato i propri l signor Adrio CARE’ è ve- un palazzo ora scomparso, quadrare con precisione la sforzi nella produzione agri- Inuto a trovarmi nella sede dove attualmente trovasi il situazione degli anni relativi al cola e, grazie alle imponenti di Sermidiana portando sot- “Jimmi Bingo”, alla fine della suo comando e le ragioni che opere di bonifica che hanno tobraccio una interessante stessa via 29 luglio. possono avere determinato saputo realizzare, la circo- monografia redatta dal pa- Il Maresciallo Carè comande- tale situazione. scrizione ha assunto uno svi- dre, Maresciallo RICCARDO rà la Brigata fino al 1967, anno Scrive, infatti: “L’infelice po- luppo quasi esclusivamente CARE’, nell’anno 1960 e di- del suo ritiro. Verrà a mancare sizione geografica delle terre agricolo”. retta ai Superiori Comandi quasi subito, nel 1968, senza di questa circoscrizione ha Interessante la “fotografia” della Guardia di Finanza. Du- poter godere di un periodo di per molto tempo incatenato delle attività nel comune di rante il riordino dell’archivio pensionamento tra la stima e nella solitudine e alla immobi- Sermide: lo zuccherificio che paterno lo ha incuriosito que- l’amicizia di quanti lo avevano lità i suoi abitanti. Mancando lavora tre milioni di quintali/ sto volume ricco di notizie, conosciuto come funzionario le grandi arterie vitali, esisto- anno di barbabietole e tren- che presenta uno spaccato e come uomo. no poche strade destinate a tamila quintali/anno di melas- puntuale della realtà della La “Monografia descrittiva convogliare un piccolo traf- sa; la fabbrica di insaccati di circoscrizione sottoposta alla della circoscrizione”, da lui fico provinciale. E’ mancata, Giovanni Cigarini (con sede giurisdizione della Brigata compilata, riporta la sintesi negli abitanti, la possibilità di amministrativa a Modena); G.d.F. di Sermide. storico geografica del terri- sfruttamento della zona nel l’industria di pastificazione Lo ringrazio per avere messo torio e singolarmente di ogni campo industriale e turistico. “Marubbi”; le fabbriche di a disposizione il materiale del quale si pubblicano stralci re- lativi al comune di Sermide. Il Maresciallo Riccardo Carè, nativo di Imola, nei primi anni ’50 è di stanza presso la caserma G.d.F. di Ostiglia, paese nel quale abita con la famiglia. Nell’anno 1955 il Comando della Guardia di Finanza ritie- ne utile dislocare una Brigata Volante Mista nel comune di Sermide. La circoscrizione comprende un vasto territo- rio: Felonica, Sermide, Car- bonara, Borgofranco, Ma- gnacavallo e Poggio Rusco. A comandare la Brigata di Sermide viene incaricato il Maresciallo Carè, che vi tra- sferisce anche la famiglia. La prima caserma è ubicata all’inizio di via 29 luglio; suc- cessivamente trova posto in 1958 Festa della G.d.F.

sermidianamagazine • 36 cassette da imballaggio, per l’esportazione di cipolle e mele, dei “Fratelli Pulga” SERMIDE , ANNO 1932 e di “Cuoghi Andrea”. Continua il Maresciallo Carè: “Nel commercio al- l’ingrosso è naturalmente importante, data la struttura dell’economia, il settore dei prodotti agrari ed alimenta- ri. Infatti nella circoscrizio- ne vi sono vari esportatori di cipolle, mele ed aglio e non pochi commercianti all’ingrosso di cereali, be- stiame, insaccati, frutta e verdura”. In tutto si contano 35 riven- dite di generi di monopolio, di cui 10 nel comune di Sermide, ove esiste 1 solo Banco Lotto. “Nella circoscrizione esi- stono ben 49 caseifici che adoperano piccole quantità di sale, ceduto loro a prez- zo industriale, per la sala- gione delle acque delle sa- lamoie; inoltre anche il lie- vitificio di Sermide adopera del sale concesso a prezzo industriale. La quantità che adopera, ogni anno, si ag- gira sui 400 quintali circa”. n nostro affezionato lettore ci ha fatto pervenire la immagine qui riprodotta, autorizzan- I controlli della G.d.F. nei Udoci a proporla ai nostri lettori. confronti dello zuccherifi- La foto risale all’anno 1932. E’ stata scattata in piazza 4 Novembre di Sermide (Piazza del cio e della distilleria di Ser- monumento ex Piasa Buara). mide, perché fabbricanti di Non ci è stato possibile raccogliere informazioni dirette relativamente alla manifestazione prodotti soggetti all’impo- e, solo in piccola parte, la identificazione nominativa dei 73 personaggi immortalati nella sta di fabbricazione, sono foto.(*) saltuari, quindi improvvisi e Il documento è di una certa importanza storica. Sembrerebbe un gruppo di giovani in non programmati. pausa di addestramento pre-militare a quel tempo imposto in ogni Comune dal Partito Tra le note generali si Nazionale Fascista. scopre che, nel 1960, gli E’ possibile supporre che in quel pomeriggio (“la premilitare” si svolgeva nel pomeriggio abitanti di Sermide sono 11.052 (di cui 3.760 del ca- di ogni sabato) le esercitazioni sermidesi avessero ricevuto una visita ad alto livello poli- poluogo). E’ in atto, oramai, tico confermato anche dalla elevata presenza di “moschetti”, distribuiti proprio in quella la massiccia emigrazione particolare occasione. di migliaia di sermidesi ver- so le città dell’hinterland (*) Alcune identificazioni: milanese ed altre del Pie- Bruno Marozzi,Cesare Bardini, Borsatti, Zibordi, Aguzzi, Diego Menghini, Alfio Lui, monte. Serravalli, Delser Pini, Angelo Menghini

Sermide (Mantova) Via dei Cipressi 11

sermidianamagazine • 37 di vittorio padricelli

La “locomotiva umana” Learco Guerra «riflessioni a margine»

i è capitata l’occasione Destino in cui l’impegno e la Mdi rileggere il fascicolo riuscita in uno sport, anche numero 70 della serie dei massacrante come il cicli- “Campioni e Avvenimenti del smo e la boxe, da sempre Giorno”, edita dalla “Gazzet- considerati gli sport dei po- ta dello Sport” del 15 maggio veri, servivano e servono ad 1935, dedicato quasi intera- uscire dai ristretti orizzonti mente a Learco Guerra, a fir- del proprio mondo di origine, ma del giornalista della stes- come appunto nel caso di sa “rosea” Lauro Giuliani. Learco Guerra e di tanti altri In ben 23 fitte pagine, interca- campioni. late da varie fotografie, il gior- Si possono anche trarre dal nalista ripercorre i soli cinque fascicolo, alcune note di co- trionfali anni della carriera stume e di vita vissuta, come ciclistica del “bersagliere” la proprietà di una bicicletta Learco Guerra da S.Nicolò che nel mantovano costituiva Po, illustrando “l’ascesa” im- per le masse agricole ed ope- petuosa dell’asso mantova- raie un ferro indispensabile no dagli incertissimi inizi (nel del mestiere. 1928, alla avanzata età di 25 Inoltre, vi era anche la distin- anni) ai primi mesi del 1935, zione assoluta tra le varie allorchè la “locomotiva uma- specializzazioni. Se si voleva na”, così definito per le sue ingiuriare Learco Guerra, ba- Il primo a destra in primo piano Learco Guerra, in mezzo infinite sgroppate e la sua stava dirgli che era manovale Gino Bartali, l’ultimo a sinistra Vasco Bergamaschi vincitore leggendaria resistenza fisica, e non muratore... una bel- del Giro d’Italia 1935, fraterno compagno di squadra su tre gare disputate aveva va... Oppure infastidirsi per della “Locomotiva umana”. già ottenuto un primo ed un le continue divisioni, spor- secondo posto. tive fra gli italiani per Binda, Gli anni precedenti lo aveva- Guerra, Bergamaschi, Bartali, sportivi. comunità, in ogni eccezione no visto battagliare e primeg- Coppi ecc. Lo stesso Giuliani narra di un come anche i contrasti con i giare sulle strade italiane e Ma quello che qui si vuole episodio di tifo per Guerra in sostenitori dell’altro campio- francesi in lotta con gli assi rimarcare, al di la dello spa- giro in carrozzella a Napoli al- ne, dell’altra squadra... del momento, fra cui Binda, zio temporale e delle diverse lorchè riconosciuto, il mezzo Ecco quindi l’importanza ed ottenere un campionato eccezioni, è l’assoluta con- era stato spezzato a metà per pubblica che offrono, o do- del mondo nel 1932 ed altre comitanza ed analogia di un la calca dei tifosi che voleva- vrebbero offrire, gli esempi, vittorie di tappa, ed assolu- fenomeno che trascende il no salutarlo. anche di vita, dei campioni te nei giri d’Italia, di Francia, momento storico e che incar- Del resto la identificazione sportivi, troppo spesso visti nelle varie corse classiche, na uno degli aspetti più senti- con lo sportivo che aveva ot- come semidei, vero e proprio ecc. (per conoscere meglio ti dell’uomo. Ci si riferisce qui tenuto il successo e che rap- oggetto di venerazione, data il campione Guerra in tutte all’entusiasmo, per non dire presentava il sogno di rivalsa la stretta identificazione che le sue sfaccettature appa- delirio, che gli assi dello sport di tanta gente si poteva e si si realizza col e nel tifoso che re consigliabile leggere il bel agonistico di massa, allora il può quantificare dalla ritualità non dovrebbe in ogni caso volume dedicatogli dal gior- ciclismo, oggi il calcio, inne- della partecipazione di massa essere deluso dal comporta- nalista mantovano Renzo scano nella maggioranza dei agli eventi domenicali in cui si mento del suo idolo che egli Dall’Ara pochi anni fa, a cui si tifosi, con il seguito di dibatti- esulta per il proprio campio- idealizza ed ama senza remo- rimanda in ogni caso.) ti, per così dire che anticipa- ne e da cui si trae motivo di re, senza limiti in cui appunto Qui però interessano altri no e poi seguono le partite, le discussione, gioia, di sfottò, si identifica e che rappresen- spunti di riflessione, come la recriminazioni, gli strascichi... ecc. in un continuo altalenar- ta il suo ideale di vita, di suc- constatazione del giornalista spesso artatamente coltivati si di speranze, gioie, dolo- cesso, di rivalsa di fronte alla che i giovani puntano corag- che fanno sì che solo in Ita- ri, aspettative che formano realtà della vita vissuta (che giosamente a trarsi fuori dalla lia abbiano grande successo anche il sale della vita e che si vuole trascendere in ogni ressa per aprirsi un varco nel due giornali esclusivamente stimolano l’aggregazione, la modo).

sermidianamagazine • 38 Racconti di paolo bisi la macchina

E dire “macchina” a 19 anni, freschi a casa nostra, funziona sempre. Stavolta però di patente, significa soprattutto quella i toni della reprimenda nascondevano troppo cosa lì. Obnubilata se non rimossa la male il sospetto che non fosse del tutto cam- cognizione reale del termine, la sua pata in aria quella uscita di Erica. valenza a supporto del vivere umano: La domenica più vicina al 2 ottobre di ogni (macchina, complesso di elementi fissi anno festeggiamo assieme, tutta la famiglia, Ee mobili...) Ma lasciamo perdere Zani- in casa di nonna. Vengono Zia Marta e zio chelli. Bruno con mia cugina Federica, neolaureata All’albo dei millenni, l’uomo (o la donna? in lettere. Quando per scherzo la chiamiamo Chissà!) ha inventato la leva. Per tappe Ora veniamo: ALLA FESTA DEI NONNI. Una “dottoressa” finge di arrabbiarsi, ma nessuno successive nel corso di altri millenni non solennità figlia del consumismo che non si arriva all’astronave; che non sarà la prende sul serio. Una volta Erica infierì, si così importante come il telefonino ma ce la fa a uscire dal grigiore mediatico. Co- mise a compitare in falsetto: “All’ombra dei sempre macchina è. Rifiuto i passaggi munque: 2 ottobre 2006, Giornata dei nonni cipressi e dentro l’urne... e Federica, falsa- intermedi che comprendono le mac- e dei nipoti. Ricevimenti, tavolate, avi e ave e mente indignata: “Tu taci stronza!“ Ma non chine da guerra dall’ariete sfondamura rampolli impegnatissimi, animatori dilettanti si mise a piangere. Intanto zia Marta metteva ai missili atomici: mi viene l’angoscia. E che la prendono sul serio, discorsi retorici di in tavola i tortellini. Durante il pranzo, non- suscita sorrisini di sufficienza pensare autorità pavoneggianti, a difesa di un carisma na se ne uscì con una tirata estemporanea: alla Ruota, al Telaio, al Frantoio, al Muli- sempre aleatorio. Tutto un fiorire di iniziati- “Quest’anno lo voglio proprio fare un regalino no e via così. Quanto al complesso dei ve pubbliche e private. Mi chiederete: “Che al mio Gian. I venti anni vengono una volta marchingegni di presenze quotidiane ci c’entra la festa dei nonni con la macchina?” sola...” La ascoltammo distratti. Il babbo e lo viviamo in mezzo e ci sembrano patri- C’entra, c’entra! zio seduti vicini parlavano fra loro e non le monio collettivo intangibile, come l’aria, A casa mia coincidono casualmente due badarono. In casa nostra lo scambio dei rega- come l’acqua, come la luce. Conoscer- compleanni: il mio e quello di nonna Iride, li è un evento rarissimo. Si finirebbe sempre ne il funzionamento, saperli usare bene, rispettivamente 20 e 64 anni. La nonna abita per ingombrare di mobili, di roba inutile. Ma è segno di abilità di distinzione. Uno accanto a noi, da porta a porta. Io e mia sorel- Iride insiste: come me, le cui cognizioni meccaniche la Erica (12 anni) abbiamo due famiglie, quel- “Un regalino Gian. Ci penso da qualche tem- si fermano al tritacarne e all’insaccatrice la dei genitori e quella di nonna. Le utilizzia- po.” Scossi la testa noncurante: “Risparmiati azionati a mano viene giustamente con- mo sfacciatamente entrambe, a piacimento. nonna, il portafoglio ce l’ho ancora nuovo e la siderato un irriducibile retrogrado. Per- Vedova da 4 anni, fisico prestante e carattere chè per i giovani e le ragazze del nostro cravatta non la porto mai.” tempo ‘macchina’ significa soprattutto aperto, Iride ha mille interessi, mille amicizie, Il pranzo volgeva al termine quando suonaro- ‘automobile’. Possederla, saperla maschili e femminili. Ama la tombola, il ballo no all’ingresso. Era Tano, amico di famiglia da usare, dona prestigio, eleva il rango. liscio, le gite in comitiva. Le sue giornate non sempre, mercante di auto usate. La mamma Dice: “Aldo?” Quale Aldo? Ah sì, quello conoscono la noia, le trascorre intense, fie- gli andò incontro: “Che bella sorpresa Tano! che ha la 127 blu ”E non per esempio: ramente gelosa della sua indipendenza . Ha Vieni, siedi... siamo al dolce.” Lui si schernì “Quello che abita dietro Sermide, o che una Panda del ‘92 che fu del povero nonno. sorridendo: ”Grazie Pina, devo solo dare que- lavora alla CERESTAR...” Oppure: “Hai La tiene lucida, efficiente, sembra uscita ieri sto a lei.“ Intanto allungava una busta alla visto il Nardo? Si è fatto la Punto!” Sen- da Mirafiori. Non mi ha ancora permesso di nonna: “Tutto a posto Iride come d’accordo“ E tita in discoteca: “Chi? La Elena? Quel- usarla: “Hai appena preso la patente. Quando uscì salutando. Erica, che sapeva tutto, corse la che fa veterinaria? Per me o è cotta sarai più pratico, allora...” Intanto continuo a alla finestra sprizzando scintille. Poi si volse o è scema! Uscire con il Marco! Non ha dipendere dai rari momenti di magnanimità agitatissima: “Vieni a vedere Gian... in corti- neppure la macchina!” paterna per adoperare la sua. Nella normali- le.” Solenne come un monumento, fiammeg- La Macchina. Sempre la macchina. tà devo accontentarmi dello scooter: lo odio. giava una CLIO metallizzata di seconda mano Quella, solo quella. Oddio, incensarla Quando le capita di rincasare tardi, inutile tirata a lucido, le gomme nuove, il serbatoio no, ma nemmeno demonizzarla. Stiamo chiedere: “Dove sei stata nonna? “ In giro!” presumibilmente pieno. “Nonna!” esclamai, sul pragmatico. E’ utile, serve, eccome! Non le cavi altro. Un sabato sera a tavola senza scompormi troppo, “Hai cambiato Per recarsi al lavoro, per gli spostamenti sentiamo partire la Panda per destinazione macchina?” Rispose serafica: “Non è mia veloci. Benedetta dai benzinai, dai mec- a noi ignota. Erica se ne uscì con una notizia canici, dai gommisti: e delle coppiette; Gian, è tua!” Intanto mi porgeva la busta con i magari scomoda, ma utilissima ALTER- clamorosa: “Nonna ha il moroso”. Noi tre ci documenti per l’immatricolazione. NATIVA al divano di casa, fuori dalle guardammo in faccia stupiti e mamma in- Seguì un altissimo, corale urlo di gioia: tut- cognite attenzioni materne, o rifugio sorse: “Sei una bella linguaccia! Vergognati!” ta la famiglia si riversò in corte. “HOOOO, LA sofferto di pratiche adultere. Mia sorella tentò di insistere ridacchiando fin- MACCHINA!” ché il babbo non le intimò, perentorio: “Ades- so basta!” E’ il massimo della severità in uso

sermidianamagazine • 39 di alfonso marchioni appuntamento alla Rivaresa

Ore 15. sul nastro d’asfalto che tempo. - Oh Gino, abboccano?”- fa dalla Dogana corre dritto sino al il ragazzo rallentando e fermando- ponte Negrisoli il riverbero del sole si. Ma il vecchio non si degna di disegna specchi d’acqua inganne- voltarsi, né di rispondere, gli occhi voli, in un tremolio di contorni che inchiodati ai rossi galleggianti, im- svaporano scompaginando la linea mobili negli slarghi tra le foglie di Odell’orizzonte. Sono i giorni di luglio, ninfee. Scuote la testa mimando di ombre corte, col sole che spacca un no, ma si vede che mente, a l’argilla dei campi, l’afa che rintro- dimostrare un assunto, un luogo na. Su in alto, la caligine spegne comune: il vero pescatore non ama l’azzurro di un cielo senza voli. Solo far sapere agli altri le proprie scel- il frin-frin della cicala, invisibile tra te. Mario accosta la bici alla riva e la macchia, che intona monocorde scende scivolando lentamente fino interminabile litania del pomeriggio. alla banchina. Rimane ad osser- Mario pedal, pedala senza curarsi vare interessato i “tre pomodori” delle auto che lo sfiorano, sempre che ondeggiano tra l’increspatura più veloce. Con la mano destra dell’onda. Silenzio. Nessuno di loro conficca in gola. Adesso il vecchio che di più- pensa il ragazzo mentre armeggia sulla leva del cambio fiata, i pesci saranno pure muti, ma aspetta immobile, rigido nella ten- lo ripone nel retino e la sorpresa è e la catena che fa “tac” si sposta ci sentono benissimo. Da poco lon- sione dei muscoli del braccio e del tanta nel trovare là dentro anche tre docilmente sul rapporto più reddi- tano si alza l’aspro richiamo della collo: il tempo si è fermato, tutto av- belle carpe a a specchio. tizio. La sua bella Torpado azzurra cannaiola...”cit cit cràà cit”. Lenti viene come al ralenti. “Sviscc” fa la -Che diavolo di un vecchio! E diceva ingoia la strada con un inconfondi- trascorrono i minuti nell’attesa e i lenza schioccando, tesa, col puntale di non aver preso niente!- bile “ziinnn” prodotto dal copertone dardi infuocati del sole sono magli della canna che si incurva sempre E’ tempo di andare. Venutagli a sull’asfalto di ghiaino. Prima del roventi che riflettono dall’acqua di più. -C’è, c’è!”-s’agita il vecchio- noia l’esercizio della pesca, il no- ponte Mario svolta a destra infi- razzate di luce, costringendo i due a ed è anche bello grosso! Vedi come stro amico riprende la strada che lo lando la carrareccia che lo porterà farsi schermo con la mano portata tira? Stai calmo bello, non strappa- porterà là, dove il cuore lo chiama. all’appuntamento tanto atteso e già aperta alla fronte. Ecco che alfine re che ti fa male! Passando davanti alla casa del cu- a distanza percepisce voci distinte il galleggiante ha un impercettibile La bava di seta zigzagando disegna stode, Mario storna lo sguardo a si- di amici, strilli e risate. movimento, tremulo sussulta, scuo- nell’acqua traiettorie bizzarre, prima nistra, verso la grande paratoia che - Cos’è quella macchia nera che si te l’acqua, s’acquieta, dondola un si avvicina alla sponda cercando sbarra il corso dell’enorme massa staglia tra le canne alte, sulla riva? po’, si ribalta. Pano se ne avvede: scampo nell’intrico delle piante, poi di acqua affluita dal Po. Il dislivel- Pare un...già! E’ un ombrello...un con gesto calcolato porta la mano alla sponda opposta con maggior lo della Rivaresa e la Botte Napo- ombrello nero, aperto, ancorato ad destra ad impugnare l’estremità vigore. Pano sa che bisogna stan- leonica è grande e la corrente che un bastone piantato nella palta, in- della canna chinando il busto in carlo spegnendone a poco a poco esce vorticosa dal pertugio lasciato clinato nella direzione del sole a far avanti, pronto allo strappo. In tanti l’iniziale ardore combattivo. Allenta aperto da Mentore spuma acca- ombra...di chi sarà? anni di applicazione ha memorizza- la frizione al mulinello permettendo vallandosi, con un rumore cupo da Il vecchio “Pano” è da un paio di to perfettamente il modo di abboc- così al pesce di guadagnare pro- far paura. I più grandi, Afro, Sergio, giorni che pastura proprio lì con care delle varie specie ittiche. La fondità e nello stesso tempo, len- Remo, tuffandosi a turno nel gorgo, grani di mais, sgraffignando pan- scardola limando l’esca produce un tamente, riavvolge il filo, con mol- mostrano ai presenti tutto il loro nocchie in qualche campo vicino. movimento sussultorio e circolato- ta circospezione temendo che la coraggio, per riemergere dopo lun- Poi col falcetto si apre un varco rio del galleggiante, per un po’, poi, tensione se brusca possa causare ghissimi secondi a valle, lasciando tra gli stocchi verdi, sudando e be- alla traditora “pluff”, un colpo secco la rottura del filo. Dopo un’intensa ai pavidi momenti di apprensione, stemmiando i santi del Paradiso per e s’inabissa, ma se non hai l’amo lotta si arriva ben presto all’epilo- quella enorme fiumana alla con- le punture di zanzare e i tagli alle adatto prendi l’acqua. Il pescegatto go. Il gobbo allo stremo riaffiora a vergenza dei due rami del canale mani procurategli dalle foglie a spa- è più onesto: l’abboccata inizia dal bocca aperta,prende aria, si ribalta affascina e al contempo comunica da della paviera. In questa nicchia, suo spostamento laterale cui fanno facendo schiccare la gran coda ver- paura. Mai s’era vista tanta acqua! fin dalle prime ore del mattino si è seguito due o tre colpetti dall’alto degialla , schiaffeggia l’acqua che Le nevicate copiose dell’inverno accovacciato, per pescare le carpe verso il basso, indi l’affondamento ribolle all’intorno, e s’arrende defi- sciogliendosi gonfiavano il corso e i “gobbi”, dimenticando i morsi violento del galleggiante, quando nitivamente lasciandosi trascinare del grande fiume e la corrente del- della fame e senza la cognizione del la preda ha ingoiato l’amo che si a riva. - Peserà due chili, forse an- la Rivaresa aveva accumulato nei

sermidianamagazine • 40 di marco cranchi

pressi della chiavica un ammasso informe di alghe, conchiglie vuote, frasche d’alberi rubate a qualche ansa del canale. Un fetore di marciume esalava dal viluppo, forse dalla carogna di un animale morto an- negato. Mario non si ferma, continua a pedalare sul al Saplòn sentiero ora erboso che piega a destra e si interrom- pe contro un grosso manufatto di cemento, un ponte chiuso da una sbarra in ferro che vieta il transito agli La Giardinetta la gheva na caroseria La Giardinetta aveva una carrozzeria estranei: quello è il posto, il luogo d’elezione dei bagni ad legn e carton, ansi ad maƒonite. di legno e cartone, anzi di “masonite”. estivi a prezzo zero, la piscina dei Pilastresi: la Platea. Av sarà restà in granàr un qual mobil Vi sarà rimasto nel sottotetto qualche mobile In questo punto il bacino è lastricato e l’acqua che vi vecc, ani cinquanta che cun la filosofia vecchio, anni ’50 che, con la filosofia scorre è così tersa che si vede il fondo. solita, quela ad meopà: “al tegn, a solita, quella di mio padre: “lo tengo non -Oh, eccolo qui finalmente...dai buttati, cosa aspetti?- nas sa mai cal torna util”, an si più si sa mai, potrebbe diventare utile”, grida l’amico. Ma Mario esita, non si decide, rimane a sta bon ad dispgnaraf. Eco, ciapè cal siete riusciti a sbarazzarvene. Ecco prendete guardare i compagni far capolino in un caleidoscopio mobil, metigh dentar un mutor ed quel mobile, metteteci dentro un motore di spruzzi, nel sottofondo sonoro di urla e tonfi. Ogni eco la Giardiniera. Bè insoma adess ed ecco la Giardiniera. Insomma, adesso tanto lancia un’occhiata intorno e il suo sguardo ab- ho un po’ esagerà. Am vegn un po’ ho un po’ esagerato. Mi viene un po’ il braccia la macchia di pioppi e salici che si allarga al sens ad colpa a maltratar adsì senso di colpa a maltrattare così laggiù verso Porcara, con il segreto desiderio di ritro- sta povra machina, ma par el me questa povera macchina, ma il mio vare il volto noto, l’oggetto dei desideri materializzarsi sens estetich am dis che vestir adsì senso estetico mi dice che vestire così nella figura snella di un adolescente. Lucia aveva allo ra quindici anni. Minuta ma aggraziata, bruna di ca- la Topolino, l’era adme metar un sac la Topolino, era come mettere un sacco pelli, carina al punto giusto, calamitava le attenzioni in cò a na principesa. Però can addosso ad una principessa. Però non dei compagni maschi che, come si suol dire qui nella cardighi minga che quei ad crediate che quelli di Milano bassa “le facevano l’acqua dietro”. Ad onor del vero i fus stupit. Fossero stupidi. la dolce Lucia non aveva ancora scelto, pur avendone A ghò sempar vù l’atroce sospetto Ho sempre avuto l’atroce sospetto l’età, l’età giusta per le infatuazioni d’adolescente. Una cla fus tuta na mesinsena, cioè che che fosse tutta una messinscena, cioè che sera, al cinema, una sera di maggio Mario aveva preso a Milan indes in gir cun la a Milano andassero in giro con la coraggio di stringerle forte la mano, per dimostrarle Topolino e po’, in paès, i burlava giò Topolino e poi, qui da noi, venivano giù ciò che poteva esprimere con le parole a colpa della cun la giardiniera che da bona con la Giardiniera che, come una buona personale goffaggine, con le frasi che gli si impasta- serva l’era adata a trasfurmaras serva, era adatta per trasformarsi al ritorno vano la bocca. al ritorno in dal camiunsin ad Bengodi in un camioncino di Bengodi Quella sera non si ritrasse, gli si rivolse con un sorri- pin ad salam, copi, panseti, pieno di salami, coppe, pancette, so complice, senza parlare e Mario, per la prima volta cadavar ad povri galini che quand cadaveri di povere galline che, quando sentì battergli forte il cuore, un pulsare violento del ieva vist rivàr quei ad Milan iera avevano visto arrivare quelli di Milano, sangue alle tempie, sentì una tenerezza e uno stor- sùbit corsi a tucar i cuion dal gal, erano corse a toccare gli attributi del gallo, dimento fin allora mai provati. Da quella sera egli si inutil ritual scaramantic che an inutile rituale scaramantico che non abbandonò all’unico pensiero dominante, vedeva il suo ieva minga salvadi dai milanes; le aveva salvate dai milanesi; volto, sentiva la sua voce, provava la voluttà delle sue fruta, verdura, ov, damigiani frutta, verdura, uova, damigiane carezze e dei baci furtivi nei brevi momenti di intimità. ad vin. Oh, an schersi minga. di vino. Oh, non scherzo. Finita la scuola si era trasferita per un breve periodo da dei suoi parenti, al mare. Lontana gli scriveva lunghe A m’ha cuntà un cà stà al Fursèl Mi ha raccontato uno che abita al Forcello lettere che Mario leggeva e rileggeva tanto da ricor- che un so parent milanes cl’era che un suo parente milanese che era darle a memoria: cosa faceva, dove andava, la nostal- gnù sò (pardon: burlà giò) venuto giù (pardon: burlà giò) gia per gli amici, la lontananza. al temp adli barbabietuli, la al tempo delle barbabietole, la Passarono anche i giorni del distacco. E così la vide Pulisia Stradale cla pungàva Polizia Stradale che sorvegliava scendere dalla corriera e il cuore cominciò a battere i camion cul sovracaric, la ghà i camion con il sovraccarico, lo ha forte quando i loro sguardi si incrociarono. Un cenno tacà la multa par sovracaric multato per sovraccarico d’intesa come sempre, un tacito accordo, l’appunta- dopo aver purtà la machina dopo avere portato l’automobile mento dato nel solito angolo di verde, lontano da occhi regolarmente in sla pesa. regolarmente sulla pesa pubblica. curiosi, alla Rivaresa, nel pomeriggio, tra la macchia Alora intant cun la Giardinetta Allora, intanto con la Giardinetta dei salici e di pioppi che costeggiavano il corso della (par al mument voda) a sem rivà in piasa. (per il momento vuota) siamo arrivati Fossa, fin giù verso Porcara. E chi as ved la diferensa, da cum a in piazza. E qui si vede la differenza, da come - Avete sentito? - disse uno dei ragazzi mentre risa- camina in piasa quei ad Milan: intant camminano in piazza quelli di Milano: mentre liva la sponda scivolosa del bacino, - hanno portato chi camina i guarda in sù; a par chi camminano guardano all’insù; sembra che d’urgenza all’ospedale di Ferrara il papà di Lucia... si è serca da vedar se a Sermat cerchino di vedere se a Sermide sentito male, pare sia seriamente ammalato. Ho visto è cambià quel, ma siccome i unic è cambiato qualcosa, ma siccome gli unici io mentre lo caricavano circa un’ora fa sull’autoam- “grattaciei” ad Sermat iè al campanil grattacieli di Sermide sono il campanile bulanza! Così lei non verrà, Mario lo sa, lei non verrà e la tor, cusa sarà mai cambià a Sermat. e la torre, cosa sarà mai cambiato a Sermide. più all’appuntamento da troppo tempo rimandato, e un groppo, un rimpianto l’assale, aspro, amaro.

sermidianamagazine • 41 di giuseppe reggiani La civiltà della bicicletta

i tempi di quando ero ragazzo, e adesso si vedono in giro biciclette molti ragazzi di allora lo ricorderan- di tutti i tipi, mountan bike, super no si cantava un inno fascista: Va, la leggere in fibra di carbonio, super vita va, con sé ci porta e ci promette accessoriate ecc. l’avvenire. Ma io dico che questa è civiltà del- INoi ragazzi lo parodiavamo così: l’hobby della bicicletta, che nulla ha la vita va, la bicicleta l’è una gran a che fare con la vera civiltà della comodità. bicicletta, la cui funzione essenziale Si trattava di un gioco, una dissa- noi Italiani abbiamo completamente crazione dei postulati retorici che il disatteso, sbagliando, secondo me. regime ammanniva al popolo. Ma a ben pensarci era anche un im- Nei paesi del Nord Europa special- plicito riconoscimento della pratici- mente la civiltà della bicicletta è so- tà e della utilità della bicicletta. pravvissuta, poiché essi si sono do- Ossia la bicicletta, risponde in pieno tati di piste ciclabili che funzionano all’assioma dell’economia, secondo come strade normali, con i semafori cui bisogna ottenere il massimo ri- agli incroci e dove siano necessari. sultato con il minimo sforzo. Le persone, donne, uomini e bambi- Per esempio: per percorrere cinque ni, vanno al lavoro, al supermerca- chilometri un uomo che cammini di to, allo stadio in bicicletta, per loro buon passo impiega circa un’ora, non è un hobby, ma un modo sano e arrivando stanco; la stessa distanza semplice per spostarsi da un luogo in bici, ad una velocità non eccessi- all’altro, senza creare caos, senza va, la si copre in quindici minuti, e immettere ossido di carbonio nel- senza stancarsi. l’aria. L’automobile viene usata solo Era quindi giusto cantare la bicicle- per lunghi tragitti, fuori dai centri ta l’è una gran comodità. urbani. un retaggio di terminologia ormai Gianni gliela dà, poi lo guarda andar Quella parodia irridente continuava Insomma, una vera civiltà della bi- acquisita alla vulgata popolare, via e dice tra sè : - Addio bicicletta. dicendo: la bicicleta l’è una gran cicletta. come: Hai voluto la bicicletta? Pe- comodità, l’automobile ancor di più, Quand’ero ragazzo, in piena epopea dala! Oppure più semplicemente: Rosetta dice a Tommaso: - Se sta- l’aeroplano va in su. della bicicletta, percorrevo il tragitto Pedala, pedalare, per esprimere sera vieni a trovarmi a casa sarò Cerchiamo di leggere tra le righe: Moglia -Sermide anche due o tre una sollecitazione ad impegnarsi in gentile con te. l’aeroplano va in su, cioè è qualco- volte la giorno, andavo fino a Felo- qualcosa o a lasciar perdere qual- Dalla casa di Tommaso a quella di sa di inarrivabile; l’automobile “an- nica a trovare la morosa quasi tutte cosa. Rosetta ci sono cinque chilometri. cor di più”: c’è come una sfumatura le sere, anche quando c’erano venti Qualcuno ricorderà come era pre- Come posso fare? - pensa Tom- di speranza nell’espressione, ma di centimetri di neve. ziosa la bicicletta nel periodo della maso - l’unico che mi può aiutare speranza molto remota; la bicicleta Credo che quasi nessun Moglie- guerra. è Giovanni, che, ha una bicicletta l’è una gran comodità è una propo- se oggi prenda in considerazione Voglio raccontare due aneddoti che efficiente. sizione assertiva che rivela come l’idea di andare a Sermide in bici- circolavano in quei tempi difficili. S’avvia verso la casa di Giovanni, quel mezzo fosse relativamente cletta, anche perché se si avventu- Primo perché testimoniano quanto distante circa 300 metri, rimugi- raggiungibile per tutti o quasi. rasse a farlo, rischierebbe di essere la bicicletta fosse protagonista della nando tra sé: - Giovanni è molto Era quella la civiltà della bicicletta, travolto, appunto perché non si è vita quotidiana. Secondo, perché an- geloso della sua bici, la tiene come il cui regno è da porsi tra l’inizio mai pensato di creare piste ciclabili cora oggi li trovo molto divertenti. un oracolo, dice in giro che non la degli anni Trenta e la fine dei Cin- protette. presterebbe neanche a sua madre, quanta. Poi arriveranno i Mosquito Tuttavia le bici ci sono, eccome, Gianni riesce a comperare un co- e poi è un taccagno e anche un (ve li ricordate? Erano quei motorini preziose e concupite, tant’è che se techino al mercato nero. Torna a avaro, figurati se la presta proprio a da applicarsi alla ruota della bici), dimentichi di inserire un ferreo anti- casa in bicicletta. Viene fermato da me; magari mi risponde pure male, le Lambrette, le Vespe; e più tardi furto vengono subitamente rubate. un tizio che si qualifica guardia an- se non me la dà poi litighiamo e ro- l’automobile per tutti; oggi siamo il Non che una volta ciò non acca- nonaria e gli confisca il cotechino. viniamo l’amicizia… popolo che come media di auto pro desse. De Sica con il suo “Ladri di Gianni riprende la strada e ancora Giunto sotto la finestra dell’amico lo capite supera tutti gli altri, Stati Uni- biciclette” lo testimonia. Ma allora viene fermato da un altro tizio che chiama: -Giovanni! ti compresi. si rubavano soprattutto per usarle, gli dice: - Che cosa voleva quel si- -Che c’è? Ma l’era della bici non è affatto fi- oggi per farne commercio. gnore da te? Non era una guardia. Vaffanc…, tu e la tua bicicletta! nita, si potrà obiettare, mai come Tuttavia la bicicletta ci ha lasciato Dammi la bicicletta che lo inseguo.

sermidianamagazine • 42 di carlo costanzelli Pop e la Città Grigia

sempre più profondamente nella orrido mago gli domandò con voce città fino a raggiungerne la piazza ruggente chi egli fosse. “Sono Pop!” centrale. si limitò a rispondere il bambino, Notò subito che lì, nonostante vi ma cosa avrebbe dovuto aggiun- fossero tante persone, erano tutte gere? In seguito Pop si avvicinò al solitarie e con lo sguardo vacuo mago, che altri non era che Messer C’era una volta un piccolo bambino. come se ai loro occhi gli altri fos- Bigione, e raccolse il fazzoletto che Si chiamava Pop. sero invisibili. gli era caduto dalla tasca. Pop viveva in un paese fatto di fiori Cercò invano di parlare con uno dei Poi gli versò una tazza di tè con e colori, di luci e suoni melodiosi. tanti personaggi anziani che pas- biscotti al cioccolato e lo fece ac- Sfortunatamente Pop non aveva al- seggiavano per quella piazza ma comodare in poltrona mostrandogli C’cun amico e, nonostante possedes- nessuno lo ascoltava. Era totalmen- quanto fosse bello guardare i carto- se ogni tipo di giocattolo e potesse te ignorato. ni animati. svagarsi con ogni sorta di giostre e Si abbandonò su di una panchina, Messer Bigione subì tutti i favori del cartoni animati, era triste. Sì, per- demoralizzato, quando sentì una bambino sentendosi poi per la pri- ché tutto ciò che Pop possedeva voce chiamarlo: “Psst, psst, ehi tu!”. ma volta davvero felice. non valeva nemmeno un quarto di Pop si voltò di scatto. Un bizzar- Il bimbo cedette poi al grosso mago un’amicizia. ro personaggio era in piedi, dietro l’unico biglietto rimasto per andare Soffrendo di solitudine, Pop pensa- alla panchina. “Mi chiamo Pacard, a vedere l’ultimo grandioso film al va che diventato grande avrebbe vuoi aiutarmi?” gli disse. Pop scese cinema. A quel punto egli esplose in rimpianto i tempi dell’infanzia nel- dalla panchina e gli andò a parlare. una miriade di luci e fiori. l’impossibilità di divertirsi veramen- “Cosa vuoi che faccia io per te?” Quando la luce si attenuò, al suo te. Dato che non voleva diventare domandò Pop. “Vedi, io abitavo in posto sedeva un allegro signore. un vecchio malinconico, radunò una bella città, bella quanto la tua” La città tornò ad essere bella e co- una mela, un pezzo di pane e pochi “Come fai a sapere che la mia città palazzo di Messer Bigione; lo rico- lorata e tutto finì per il meglio. soldi e partì per trovare un amico. è bella?” lo interruppe subito Pop, nobbero perché era l’unico edificio Pop scese fuori e costatò il buon Non sarebbe stata impresa faci- che era un bambino molto curioso. completamente nero. Pacard, spie- lavoro compiuto inspirando una le: nel bellissimo paese in cui Pop “Lo so perché tu sei a colori! Vedi, gò a Pop quello che avrebbe dovuto boccata d’aria fresca e fissando il abitava non solo non c’erano altri qui sono tutti grigi perché sono sta- fare: si sarebbe dovuto intrufolare bel cielo azzurro. Messer Allegro- bambini ma nemmeno degli adulti. ti colpiti da un maleficio. Come ti nella casa di Messer Bigione ed ne, ex Messer Bigione, stava alle Pop viveva, infatti, tutto solo. dicevo, io vivevo in una bella città avrebbe dovuto fargli mille favori e sue spalle. Pacard fece i compli- Uscì dalle mura della sua giocosa ma un brutto giorno Messer Bigio- mille bei gesti. Per un bambino puro menti al bimbetto e poi assunse città ed iniziò il suo viaggio in dire- ne vi mise piede. La sua pazzia lo e buono dentro come Pop non sa- un’espressione triste. “Perché sei zione di altri luoghi, altri paesi, altre portò a scagliare un maleficio ed a rebbe stato difficile. triste, Pacard? Non è andato tutto nazioni. poco a poco i colori, i suoni, i buo- Pop entrò nella tetra casa senza bene?” “Sì, sì, certo… solo che Notò con tristezza che più si allon- ni sentimenti sparirono. Divenne paura e raggiunse una sala dove un ora dovrò ritornare a vagabondare tanava, più il cielo s’annuvolava, tutto tetro e grigio, poi gli abitanti senza mèta, senza scopo e senza gli alberi si rinsecchivano, l’erba cominciarono a sparire nel nulla. Io amici…”. Il volto di Pop s’illuminò lasciava spazio alla nuda terra e gli sono riuscito a fuggire per un pelo e disse: “Vieni ad abitare con me. animali erano cupi e tristi. ma oggi della mia città non rimane Il mio paese è bellissimo ma io là Sul far della sera scorse una cit- nulla. Adesso Messer Bigione è qui sono tutto solo e sento la mancanza tà: era tutta grigia, con case che ed ha lanciato lo stesso maleficio di un amico!”. sembravano estratte da un album su questa città e presto arriverà I due si avviarono felici verso la città fotografico di Londra a fine ‘800, anche alla tua! Bisogna fermarlo ed di Pop quando Messer Allegrone, un con tanti comignoli che sbuffavano ho bisogno di te!”. Stupefatto, Pop po’ imbarazzato, chiese loro se po- fumo scuro e persone incappuccia- accettò e mentre viaggiavano per le teva seguirli: a quel punto era solo te vestite di tetri panni plumbei. tetre vie in cerca di Messer Bigione anche lui. Nonostante quel luogo fosse poco tempestò di domande Pacard circa Il duetto divenne così un trio e, ospitale, Pop decise di passarvi la il loro nemico, la sua vecchia città e giunti nella città di Pop, i nuovi ami- notte anche perché viaggiare dopo molto altro ancora. ci trascorsero allegramente insieme il tramonto era pericoloso. Entrò Finalmente i due giunsero sotto il il resto della loro vita.

sermidianamagazine • 43 Una cartolina da New York di paolo barlera

le lungo cui è nata. Lasciato a destra il bivio per Ospitale (nome di una foresteria ricordata dal 1287 lungo l’antico Po di Ferrara e in quell’epo- ca destinata anche a presidio di iversi anni or sono, un illustre vigilanza delle acque), si attraversa Dprofessore di liceo comunicò l’imponente distesa d’acqua del lapidariamente ai propri studenti cavo cosiddetto Napoleonico, giun- quali fossero i cinque libri da porta- gendo in breve a Bondeno.” re su un’isola deserta. Oltre alla Co- E poi, simili sorprese di quest’uso stituzione e a qualche buon roman- “distillato” della lingua si possono zo (mi pare ci fosse L’uomo senza trovare anche in altri angoli, so- qualità di Musil), tutto sommato in- prattutto quelli toccati da un sapere dovinabili da menti meno distratte, popolare, di tradizione orale, e pro- spiccava la presenza a sorpresa del babilmente non insegnabile. Vedia- Dizionario della lingua italiana. mone uno. Dichiaratamente lontano dai lustrini Ospite di amici a Roma, mi capitava dell’intrattenimento e dall’intratte- sovente di dover prendere un taxi nimento del narrare, il Dizionario è per tornare al loro appartamento curiosamente diverso anche dalle di via Emanuele Filiberto nel tratto enciclopedie, in quanto non presen- meno alle esigenze di una prosa tersa, che sta tra Piazza Vittorio Emanue- ta informazioni e discorsi culturali precisa e al tempo stesso propedeutica le e via Manzoni (il quartiere “pie- – ma semplicemente spiega il sen- al necessario sforzo immaginifico del montese” della capitale). E in questi so e le origini delle parole che com- più o meno occasionale viaggiatore. frangenti c’era sempre da affron- pongono una certa lingua. Eppure è Cito ad esempio dalla guida all’Emilia – tare il patema della conversazione proprio entro questi alberi genealo- Romagna, direzione S. Martino Spino: con il tassista, perchè ovviamente gici che si dipanano e si offrono ai “Ai lati della strada, che da Quarantoli via e numero civico non bastava- lettori le vicende, anche narrative, prosegue verso Est, il solitario paesag- no (anche per il fatto che lì vicino insomma la storia di generazioni, gio delle valli Comuni. [Si incontra poi] c’è l’Hotel President e i tassisti abitudini linguistiche, culturali, po- San Martino Spino, frazione la cui atti- pensano subito al turista o all’uo- litiche, geografiche. vità, propiziata dalla presenza di estese mo d’affari ...). Mi toccava quindi Trovo, ad esempio, imperdibile leg- aree prative palustri, era fino a circa 50 squadernare tutta la trafila, quasi gere, ad esempio, che “palanca” è anni fa, prima della definitiva bonifica fossi il portavoce di un navigatore (dal greco) una trave di legno ma idraulica, l’allevamento dei cavalli, per satellitare. Una sera, invece, uno dei anche (derivazione spagnola) una il quale venivano utilizzati sia un’anti- tassisti su cui avreste scommesso moneta. Non è solo scrivendo tra- ca villa dei Pico, detta palazzo di Porto di meno, appena sentito l’indirizzo, gedie o poemi epici che una lingua Vecchio, sia le caratteristiche costru- mi fa: “Ah sì, Piazza Vittorio, a scen- si esprime bene consegnandosi alla zioni ottagonali chiamate “barchesso- dere.” E infatti, andando da Piazza lettura dei contemporanei e alla ni”, in parte tuttora sopravvissute nelle Vittorio a via Manzoni quel tratto di Piazza Vittorio, a scendere Piazza Vittorio, memoria dei posteri. Anzi. Si dice campagne”. via Emanuele Filiberto è l’unico ad che Stendhal affinasse il proprio Oppure ancora: “Percorrendo la piatta essere in discesa e quindi imme- linguaggio leggendosi il “Codice e aperta pianura, la statale conserva le diatamente identificabile col piglio Civile” francese; e anche qui da noi sinuosità originali della grondaia fluvia- di uno stornello. non mancano esempi del genere. Una delle opere italiane meglio scritte degli ultimi 50 anni è, a mio parere, la serie di guide alle regioni del Touring Club Italiano. Non a caso riconosciute dal Ministero dei Beni Culturali come repertorio del patri- monio artistico nazionale. Ma poi non è tanto la questione dei conte- nuti, quanto quella della capacità di adempiere al compito descrittivo (in sé potenzialmente arido e ad alto rischio di ripetitività) senza venire

sermidianamagazine • 44 a terza è immediatamente rico- Lnoscibile, o per lo meno indo- vinabile, fresca ancora la memoria delle fortune estive della nazionale di calcio. Sì, la data è il 9 luglio 2006; il luogo: Mulberry Street, unico e uf- fciale ricettacolo di quel che rimane estando a Little , ecco un’immagine di Little Italy. Foto come questa han- Rripresa dal NY Times per un articolo sui no fatto il giro delle prime pagine di a prima e ultima cartolina, l’edif- “sindaci” dei quartieri, persone che, quasi spon- tutti i quotidiani americani; a parte lcio sovrastato dalla bandiera stelle taneamente, sono divenute i rappresentanti uf- il non inconsueto compiacimento nel e strisce altro non è che la Borsa a fciosi dei rispettivi rioni. Il negozio inquadrato è pittoresco bagno di folclore (ovvia- Wall Street. La bandiera, che misu- la macelleria “Albanese” e il personaggio seduto mente da parte di non calciofli), né ra circa 50 metri, fu installata poco di fronte all’entrata è Vinny Vella di professione quotidiani né tifosi hanno elogiato la dopo l’11 settembre e pare piaccia attore, ma in qualche modo collegato alla ma- vittoria italiana – anzi c’è stato più di molto (anche a noi turisti), visto che celleria, visto che sulla vetrina compaiono alcune un mugugno. I soliti italiens de m... sta ancora lì. L’equazione architet- foto che lo ritraggono in compagnia di Robert che gagnent senza merito e, vuoi tonica e simbolica bandiera=borsa Redford e altre personalità. Tipico caratterista vedere, magari anche imbrogliando.

Cartoline valori sembra ofrire più di un sugge- di etnie italoamericane spesso richieste da flm Ma non possono certo pretendere rimento sull’attuale percezione dei come Terapia e pallottole (con De Niro e Billy Cry- che vada sempre a fnire come nel- valori (mi si perdoni la ripetizione) stal), Vinny ha avuto di recente una parte nella la Coppa ospitata qui negli States, e che il senso dello Stato (inteso anche fortunata serie “I Soprano,” nel ruolo di guarda- che guarda caso vinca sempre il più come patriottismo) vuole proteggere spalle di uno dei boss. Così, suggerisce l’articolo, simpatico/mediatico. e fare propri. Non è forse un caso che in caso ci sia qualche problema nel quartiere gli è Il dettaglio quasi scompare dietro le la mis-en-scène (assieme ai timbri facile, nelle vesti di mini-sindaco, fare il verso dei macchie urlanti delle maglie e delle neoclassici) mi ricordi il Pantheon di personaggi che interpreta. bandiere in primo piano. Con un po’ piazza della Rotonda. Peccato che il La foto è interessante perché si allunga verso di attenzione si possono tuttavia in- sole batta poco in questo “canyon” di l’alto a riprendere l’intera altezza della facciata travedere le pensiline dei ristoranti Manhattan, non possiamo nemme- fno al bordo inferiore della scaletta antincendio dai nomi rinfrescanti – La Mela, La no consolarci che possa “risplendere” (in verde). (A diferenza delle Avenues, le strade Bella Ferrara, Grotta Azzurra, Benito come in un verso di Foscolo. hanno spesso e volentieri la scala antincendio I e Benito II – e i festoni che assieme che scende proprio di fronte all’entrata degli alle bandiere (una americana e una edifci tipicamente risalenti a inizio secolo. La italiana sopra ogni lampione) ormai maggior parte di queste vie di fuga si mimetiz- decorano la strada tutto il tempo za ormai nel grigiore degli intonaci corrosi; solo dell’anno. Le fere e le feste che si alcuni le interpretano come elemento geometri- susseguono, da Natale a S. Giuseppe camente decorativo e le ridipingono in blu o rossi a S. Gennaro, e la trasformazione in brillanti). La posa sulla sedia è immediatamente area pedonale nei fne settimana omologabile a comportamenti mediterranei, estivi rischiano forse di trasformare così come lo sono i flò delle ultime discendenti quest’angolo in una piccola Venezia della comunità italo-americana che si alternano di basso bordo, non proprio una cit- lungo gli usci della stessa via (Elizabeth, non più tà-museo, ma una fera permanente Mulberry) nelle giornate meno afose. ad alto proflo olfattico.

sermidianamagazine • 45 Scritto da voi

inquinanti (1% di morti per ogni dieci che respiriamo tutti i giorni. Aria che la valorizzazione dei piccoli reperti ro- microgrammi di crescita degli inqui- respira l’intera Sermide. mani trovati in certi terreni in campa- nanti). Non penso di scrivere nulla di nuovo gna. Anche il senso del risparmio ci ha Se i Sindaci che, avendo responsabili- sostenendo che la nostra è una delle instillato riuscendo a farci regalare da tà legali per portare le percentuali di zone ad alto tasso di inquinamento, una banca le cassettine salvadanaio. Egregio Direttore, Pm 10 sotto i limiti fissati non pos- perciò credo sia giusto e doveroso Ma l’appuntamento settimanale più apprendiamo dalla cronaca del Con- sono fare molto di più che bloccare il limitarlo al massimo, prendere i ne- atteso era quello del lunedì, quando siglio comunale di Sermide (Gazzetta traffico, quelli che accettano di riav- cessari provvedimenti affinchè dimi- tutti dovevamo portare una poesia del 26 settembre u.s.) che il Sindaco viare i gruppi ad olio combustibile, nuisca, o per lo meno, non aumenti imparata a memoria attraverso la Stefano Michelini ragguaglia i con- che responsabilità hanno di fronte in misura considerevolmente dannosa quale -lo abbiamo capito da adulti- ci siglieri sulla trasferta romana del 28 agli effetti sulla salute dei cittadini? per la nostra salute. aveva trasmesso l’amore per i genito- luglio u.s. (dopo due mesi!) per in- Graziana Aguzzi Un’unica domanda: perchè i treni de- ri, per la famiglia, e per le persone sof- formare sulla imminente emergenza GRUPPO ARIA PULITA vono rimanere accesi per tutte quelle ferenti. Il senso civico lo acquisivamo gas e sulla possibile riaccensione dei di Sermide-Carbonara di Po ore? sentendo quelli che a noi sembravano gruppi ad olio combustibile della Cen- Francesca Mazzali racconti ma che erano le realizzazio- trale Edipower di Sermide. ni di tutta la comunità sermidese. Le Il Sindaco confessa che di fronte alla opere pubbliche, le cerimonie delle conseguente preoccupazione “ci è Perchè treni accesi per ore? feste nazionali, le opere umanitarie stato spiegato che i limiti delle emis- Come me, chi abita vicino alla stazio- Egregio Direttore, della maestra Berzuini a Santa Croce sioni non dovrebbero essere superati, ne dei treni di Sermide non può fare sono una ex scolara del Maestro Vil- dove lui aveva insegnato prima. Ha così come il monte ore di attività”. a meno di notare che spesso i treni lani e dal lago d’Orta, dove attual- dato importanza anche ai lavori ma- Quello che vogliamo ancora una volta rimangono accesi per ore intere. mente mi trovo, vorrei mandarvi la nuali facendoci coltivare un piccolo ribadire alle Amministrazioni comu- Mi piacerebbe conoscerne il motivo. mia testimonianza dei lontani anni giardino che stava dietro la scuola. nali, provinciali e regionali, nonché Il problema della questione è che, ri- delle Elementari. Villani è stato il no- Alla fine della classe quarta la recita ai ministri di questo Governo è che in manendo in funzione a lungo, l’aria si stro insegnante di quarta e quinta a finale coincise con la inaugurazione questa proposta ci sono troppi verbi impregna di un odore (per non dire Caposotto. Noi sapevamo che lui era dell’impianto radio in tutte le quattro di condizionale, pochi riferimenti certi puzza) di combustibile e scarico da anche giornalista e per questo sono aule della scuola. Era il frutto della in merito a responsabilità. Quand’è risultare quasi irrespirabile e occorre contento che abbiate raccolto i suoi raccolta dei nostri piccoli risparmi. In che si parla di emergenza gas, quan- chiudere immediatamente le finestre articoli in un libro. Sono convinta però quella occasione qualcuno di noi vide do lo dicono Scaroni, Bersani, Putin se non si vuole che ristagni in casa. che Villani debba essere ricordato per la prima volta il giradischi dal qua- o chi altri? Chi decide e vigila sul Tengo a precisare che chi non ha anche come insegnante. E’ stato per le udimmo una speciale canzone dedi- funzionamento orario e, in sostanza, idea di cosa stia parlando non può noi una guida e forse solo a distanza cata al papà. Per noi il maestro Villani chi si farà garante delle pregiudiziali capire il mio punto di vista e quello di anni abbiamo capito quanto fosse è stato un grande esempio di educa- previste per la riaccensione dei due di molte altre persone. Non è sempli- grande la sua passione per l’insegna- tore. Dopo gli anni delle Elementari ci gruppi a nafta? cemente un cattivo odore, si tratta di mento. Ci ha instillato il piacere della potevamo trovare di sera nel Centro Ciò di cui possiamo essere certi, visto un’esalazione che prende la gola, che ricerca, quello per la poesia e quello di Lettura. A qualcuno poteva dare in quello che ormai succede da anni nei toglie il respiro e impedisce di man- per la storia. Aveva la capacità di omaggio dei libri ricevuti apposta per mesi invernali, è che a Sermide, come tenere i vetri aperti. Il problema si fa comunicare attraverso le sue lezioni mantenere il piacere della cultura. Il nel resto della Pianura Padana, avre- più serio con la stagione che sta per come se raccontasse delle belle sto- Centro era un luogo di incontro: inter- mo ancora i livelli di inquinamento sopraggiungere: l’inverno. Come ben rie; noi eravamo affascinati e trasci- venivano anche degli “esperti” e par- più alti d’Europa e questa, come dice sappiamo, i nostri inverni portano nati dai suoi metodi. Per interrogarci ticolarmente all’avanguardia ricordo i Roberto Bertolini, direttore della Divi- con sè fitte nebbie. Con esse l’odore ricostruiva in aula l’ambiente delle dibattiti per farci conoscere il pericolo sione Ambiente e Salute dell’Organiz- persiste più a lungo, e temo non solo trasmissioni televisive; ci raccontava costituito dalla droga. Con il fenome- zazione Mondiale della Sanità, (OMS l’odore. Anche l’inquinamento, inevi- gli episodi del suo periodo di prigio- no della emigrazione la nostra classe quindi, e non il solito ambientalista tabilmente connesso allo scarico dei nia in cui non traspariva mai nessun si è dispersa, ma quando ci capita di rompiscatole) è ormai sicuramente macchinari, persiste a lungo. E questo rancore. Ci ha fatto amare la storia trovarci, il ricordo del periodo felice una emergenza cronica che comporta è un serio problema, che non deve di Sermide spingendoci a cercare le alle Elementari emerge sempre. un aumento della mortalità statisti- essere sottovalutato o addirittura non testimonianze con i documenti, con Grazie maestro Villani! camente correlato all’aumento degli considerato, perchè si tratta dell’aria la raccolta delle testimonianze, con S. Barotti

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La storia di Sermide dal dopoguerra a oggi raccontata da

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