Supplemento al n. 1 del 10 gennaio 2020 di Riforma – L’Eco delle valli valdesi FREEPRESS GENNAIO 2020 NUMERO UNO reg. Trib. di n. 175/51. Resp. Luca Maria Negro. Poste italiane S.p.A. – Spedizione in A.P. – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB/CN

Veduta di Rorà – foto Riforma Rorà: fra storia e progetti futuri Una fotografia del piccolo La passione per la riscoperta di Ecco le nuove aule! Il lungo in val Luserna sentieri ormai abbandonati e iter burocratico è arrivato ricco di tradizioni votate il grande lavoro di ripristino e finalmente alla sua conclusione all’accoglienza e che cerca di ritracciatura di un patrimonio e gli studenti dell’Istituto guardare anche al futuro per che spesso nella media Agrario di Osasco possono riuscire a mantenersi vivo, montagna si perde con la usufruire di nuovi spazi, ora in con alcuni incentivi per i più crescita della vegetazione: il grado di ospitarli tutti giovani caso di «Riponi la tua sorte nel Signore; confida in Lui ed Egli agirà» (Salmo 37, 7) Gianni Genre gratitudine, che è l’altro nome della fede e che si no dei tanti sondaggi di fine anno ci dice riassume anzitutto in ri-conoscenza nei confron- che gli italiani sono particolarmente pes- ti di Dio. Credere significa, molto semplicemente, simisti. Paesi molto più poveri del nostro riconoscere che ciò che hai e hai avuto, lo hai ri- RIUNIONE DI QUARTIERE – una cinquantina in tutto – prevedono cevuto. Tutto, non solo qualcosa. Tutto hai e ab- La testimonianza Uun 2020 migliore degli anni passati, mentre in Ita- biamo ricevuto, nulla abbiamo guadagnato, nul- lia aumentano le persone segnate dalla paura. La la possediamo. Tutto è immeritato, tutto è dono paura riguarda soprattutto il lavoro e le previsioni ingiustificato e sorprendente. A iniziare dal fatto Alberto Corsani economiche. Ma altissima è la percentuale di per- che la tua vita è amata, che puoi accogliere gli altri e chiese, tutte, si stanno necessariamente sone che non si aspettano più nulla dall’avvenire. e le altre per quello che sono, che puoi accogliere interrogando su quali strategie adottare per La dimensione dell’attesa sembra essersi eclissata, e amare anche te stesso per quello che sei. Anche Lriuscire a incontrare quei potenziali ascoltatori insieme a quella della gioia. amare se stesso è una grazia. Perché sei per-do- che sembrano ridursi ogni anno di più. Allora E tu, sorella e fratello, che cosa ti aspetti dal nato (dal verbo donare e dalla particella “per” che viene da chiedersi: come fare? come rendere più nuovo anno? Spero che tu nutra ancora la dimen- sottolinea l’assolutezza del dono). attraente un messaggio che sembra interessare sione del desiderio (cioè della “mancanza di stel- Silenzio e attesa si declinano insieme. Non il le”), dell’attesa, dell’aspirazione. Questo è il mio silenzio della rassegnazione muta; non l’attesa sempre meno persone? Sarà una questione di augurio, di non permettere al tuo cuore di essere spenta del passare dei giorni, ma quella viva della linguaggio, o c’è qualche problema più profon- corroso dalla rassegnazione e dalla frustrazione, vocazione a cui sei chiamata e chiamato. L’attesa do? Come è giusto, molti pensano a sviluppare che nella nostra società stingono facilmente nel e il silenzio che hanno il profumo della speranza strategie diverse: una di queste prevede che cinismo. Non scambiare mai i desideri con i biso- fondata nel Signore che ha in serbo per te mille la chiesa “esca allo scoperto”, fuori dalle sue gni, non barattare i sogni con il disincanto. Per- progetti e che ti dice che il meglio deve ancora ve- mura, e vada incontro alla gente. Ciò può ché questo avvenga mantieni vivo il senso della nire. avvenire o a livello territoriale, creando altre e nuove occasioni di coinvolgimento; oppure – ed è il caso di esperimenti mediatici nella Svizzera Romanda – realizzando prodotti informatici che prendano le mosse dalla materia biblica. Da tempo, e lo sanno in molti, gli stili musicali hanno conosciuto una serie lunghissima di rinnovamenti. Sarà sufficiente tutto ciò? Fran- camente credo di no: non si tratta di rendere più attuale, più “leggibile oggi” un messaggio di un tempo che fu. Fra credenti, dobbiamo renderci conto che il messaggio di Gesù Cristo a suo tempo, e ancora oggi, è del tutto inattuale, non-allineato, sfasato rispetto a tempi e modi dell’agire quotidiano. La questione si gioca su due fronti: uno interno, teso a cercare di man- tenere il più possibile le posizioni che abbiamo, cioè a non perdere troppi membri di chiesa. Questo significa che, anche nella ristrettezza di mezzi e di persone, la chiesa non può rinuncia- re a proporre il proprio calendario e le proprie tappe nel cammino dell’edificazione personale Sono intorno a noi e comunitaria. Quanto all’“andare nel mondo” a procura antimafia di Catanzaro, diretta A essere arrestato infatti è stato fra gli altri Mario la Riforma ci ha insegnato – così mi pare – che da Nicola Gratteri, è salita alla ribalta del- Burlò, presidente della Oj Solutions e attivissimo non la Chiesa in sé, ma il singolo credente o la le cronache (per pochissimo tempo, per la nel campo delle sponsorizzazioni sportive: nel singola credente hanno il compito e la responsa- verità) per un’importantissima operazione calcio, Torres, Capri Isola Azzurra; nella pallama- bilità di testimoniare l’Evangelo di Gesù Cristo. Lantimafia con l’arresto di quasi quattrocento per- no, Handball Nuoro; nel basket, la Reale Mutua Certo, bisogna averne la forza, e questa dipende sone (fra cui anche ex-esponenti politici). Torino (ex Auxilium). E nell’hockey su ghiaccio dalla grazia, a ognuno e ognuna di noi il com- Il presidente della Valle d’ Antonio Fosson era il main sponsor della ValpEagle. Burlò è inda- pito di accettarne l’irruzione nelle nostre vite, e è indagato per voto di scambio e oltre all’ex sena- gato per due aspetti: uno legato all’indagine “Ope- tore sono indagati, per lo stesso reato, due asses- razione Fenice”, che ha portato anche all’arresto di farcene interpreti. sori e un consigliere regionale. L’indagine è stata di Rosso, e un altro legato a questioni fiscali. La RIUNIONE DI QUARTIERE svolta dai carabinieri di Aosta. squadra di ha prontamente cancel- La sera, nelle borgate delle valli valdesi, la riunione serve a discutere di Bibbia, storia, temi di attualità In Piemonte Roberto Rosso è stato arrestato lato il nome dello sponsor dalle proprie maglie e con la stessa accusa. Il politico era assessore alla soprattutto rinunciato al main sponsor e al suo Delegificazione dei percorsi amministrativi, Affa- apporto economico grazie al quale era stato possi- ri legali e contenzioso, Emigrazione e ai Diritti ci- bile l’ingaggio dei due giocatori stranieri. vili. Ovviamente tutte cariche decadute. In attesa degli sviluppi delle varie indagini è pre- E anche il territorio del Pinerolese è stato in occupante vedere come la criminalità organizzata qualche modo toccato da quest’ultima inchiesta. si sia infiltrata così profondamente nella politica.

Riforma - L’Eco delle Valli Valdesi Redazione Eco delle Vall Valdesi Direttore: Supplemento realizzato in collaborazione Supplemento al n. 1 del 10 gennaio 2020 recapito postale: Alberto Corsani ([email protected]) con Radio Beckwith Evangelica: Simone di Riforma - L’Eco delle Valli Valdesi, Redazione centrale - Torino via Roma 9 - 10066 Torre Pellice (To) Direttore responsabile: Benech, Denis Caffarel, Leonora Camusso, registrazione del Tribunale di Torino via S. Pio V, 15 • 10125 Torino tel. 366/7457837 oppure 338/3766560 Luca Maria Negro Matteo Chiarenza, Matteo De Fazio, Daniela ex Tribunale di Pinerolo tel. 011/655278 e-mail: [email protected] In redazione: Grill, Alessio Lerda, Marco Magnano, n. 175/51 (modifiche 6-12-99) fax 011/657542 Samuele Revel (coord. Eco delle Claudio Petronella, Susanna e-mail: [email protected] Valli), Marta D’Auria (coord. Centro-Sud), Ricci, Paolo Rovara, Matteo Scali. Stampa: Alma Tipografica srl - Villanova Claudio Geymonat (coord. newsletter Mondovì (CN) tel. 0174-698335 quotidiana), Gian Mario Gillio, Piervaldo Rostan, Sara Tourn. Editore: Edizioni Protestanti s.r.l. Grafica: Pietro Romeo via S. Pio V 15, 10125 Torino

l’Eco delle Valli Valdesi / pagina 2 NOTIZIE L’eredità olimpica è ormai solo un ricordo: strutture abbandonate e poche riconvertite; pochissime ancora utilizzate: prova a ripartire con la Coppa Europa di sci nordico

Oltre 30 quintali di agrumi in val Pellice uello che abbiamo fatto in questi giorni è l’applicazione concreta di una teo- « ria. Se ci sembra ingiusto che i migranti in Puglia (e in altre zone d’Italia) ven- gano pagati pochi euro al giorno per il loro lavoro, dobbiamo fare qualcosa per accorciare la filiera, saltare alcuni passaggi degli intermediari e pagare il Q Roberto Charbonnier, giusto il prodotto». A parlare è che si occupa della logistica all’Asilo valdese per persone anziane di . Stiamo parlando degli agrumi del progetto della cooperativa Sos Rosarno, che gra- zie al supporto della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei) promuove lo sviluppo, attraverso la promozione di un marchio “etico”, di una filiera “virtuosa” composta da aziende che, lottando contro la criminalità organizzata della ’ndranghe- ta da una parte e la grande distribuzione dall’altra, cercano di realizzare un’economia sostenibile, ecologica e rispettosa dei diritti dei lavoratori, sia italiani sia immigrati. A fine novembre il progetto era stato presentato in diverse località e la val Pellice ha ri- sposto andando ben oltre le aspettative. La chiesa di Torre Pellice ha raccolto oltre 2500 chili di richieste: arance, clementine, avocado e limoni. «Un secondo ordine è partito attorno all’Epifania e l’obiettivo è quello di creare un mercato fisso e stabile. Certo, bisogna essere disposti a spendere forse qualcosa in più e a impegnarsi ma ne vale la pena: in questo modo si attua una teoria», conclude Char- bonnier.

Pragelato torna la casa dello sci di fondo l 18 e 19 gennaio sulle piste che hanno ospitato le Olimpiadi del 2006 torna un grande evento internazionale. Il 18 e 19 gennaio per la prima volta arriva in val Chisone l’OPA/Alpen Cup, la Coppa Europa di Fondo che raccoglie atleti di otto nazioni leader: Italia, Francia, IGermania, Austria, Slovenia, Svizzera, Spagna, Liechtenstein e Andorra. Il programma prevede sabato 18 una Mass start in tecnica classica sulla distanza di 30 km maschile e 15 femminile, e una individuale skating domenica 19. Giorgio Merlo, sindaco di Pragelato, ha sottolineato il ruolo della Regione Piemonte e del suo presidente Alberto Cirio nel supportare gli eventi sportivi capaci di rilanciare l’intero comparto della Via lattea. A cominciare dalla gara di Coppa Europa del pros- simo gennaio. «Del resto – ha aggiunto Merlo – l’ultimo appuntamento importante a livello internazionale è stato quello delle Universiadi nel lontano 2007. A distanza di quasi 13 anni si riporta Pragelato nel circuito europeo, dimostrando ancora una volta la spiccata vocazione turistica e sportiva della Vialattea. Un territorio che conta 4500 abitanti e circa 5000 posti di lavoro riconducibili al settore della neve».

l’Eco delle Valli Valdesi / pagina 2 l’Eco delle Valli Valdesi / pagina 3 SOCIETÀ Nonostante i numerosi intoppi (burocratici) a dicembre è finalmente giunto alla conclusione l’iter dei lavori per la costruzione di nuove aule all’Agrario di Osasco: dopo anni di disagi si ritorna a una vita scolastica più regolare

Muri al servizio della formazione

Piervaldo Rostan si era reso necessario con l’affiancamento, al Pro- mente esce dalle medie con voti alti. Ma chi esce inque anni, dal 6 novembre 2014 al 4 no- fessionale, del Tecnico; sostanzialmente due corsi a mala pena con il 6 deve comunque avere delle vembre 2019. È il tempo trascorso da e necessità di aule raddoppiate. Si tenga presen- opportunità di formarsi, avere alla fine qualche quando, presa consapevolezza che l’au- te che nell’85 c’erano 6 classi per 100 alunni, nel competenza. Ecco, noi, nell’indirizzo Professiona- mento delle iscrizioni alla scuola Agraria 2001 si era arrivati a 18 classi e 360 ragazzi, oggi le, cerchiamo di trasmettere qualche competenza Cdi Osasco era incompatibile con il numero di aule siamo a 24 classi con 450 studenti. Eventuali pic- senza però rinunciare alla formazione generale. a disposizione, si decise di avviare una forte azio- cole flessioni sono risultate legate semplicemente Qui si fanno settimanalmente varie ore di italiano ne per trovare delle risorse da investire nell’am- all’andamento demografico». e di matematica, mentre in altre scuole professio- pliamento dell’istituto fino al giorno dell’inaugu- Per cinque anni gli studenti hanno sperimenta- nali impari semplicemente a lavorare il legno o a razione dei nuovi spazi. to la settimana corta alternata; in sostanza, negli usare la lima...». In mezzo tantissime persone coinvolte, da aiuti altri istituti si va a scuola dal lunedì al venerdì; a I primi due anni sono comunque obbligatori per piccoli ma importanti a privati o enti che hanno tutti... «Certo; al massimo il 5% sparisce nel cor- messo a disposizione 1000 euro, all’OttoperMille so del 1° anno. Gli altri provano ad andare avanti. della Chiesa valdese che ha contribuito con 10.000 Nostro obiettivo, se davvero non ci sono ostacoli euro. Decine di eventi finalizzati a far conoscere il insormontabili, è arrivare al 3° anno, portando i ra- progetto Cantiere scuola Osasco (CaSCO) e rac- gazzi all’esame di qualifica regionale. Si tenga pre- cogliere fondi. «Alla fine abbiamo raccolto 66.000 sente che nelle nostre classi è elevata la presenza di euro» racconta con soddisfazione Marco Ramotti, giovani con problemi di disabilità varie, dislessia, insegnante da 35 anni nell’istituto ma soprattutto ragazzi che a 15 anni sanno scrivere solo in stampa- “anima” del progetto. tello: vogliamo occuparci anche di loro?». Ramotti Eppure ci sono stati anche momenti di affanno oggi insegna Ecologia e Agroindustria; un ’ tut- e difficoltà... te le materie si integrano fortemente: ovviamente «Tanto per cominciare all’epoca la Provincia di tanti ragazzi dal professionale possono puntare al Torino era in fase di chiusura e dunque ci venne diploma di Perito agrario. Chi sceglie il Tecnico ha fatto presente che di aiuti sarebbe stato impossibi- maggiori possibilità di proseguire gli studi anche le riceverne... Poi, quando sembrava tutto pronto all’Università. «Molti dei nostri studenti arrivano a essere realizzato nel corso di un’estate, dalla su- con alle spalle aziende famigliari nel settore agrico- bentrante Città Metropolitana sono arrivate delle Osasco si andava anche di sabato, ma, turnando, lo: anche qui puoi trovarti davanti un ragazzo che proposte: una struttura più complessa ma anche ogni settimana alcune classi stavano a casa un banalmente punta a fare il bergé e ad andare alla più ampia. Ovviamente i tempi si sono dilatati ma giorno per avere gli spazi per tutti. fiera del paese con la canna da pastore. Ma abbia- alla fine va segnalato che dall’ente metropolitano L’aumento degli studenti, le opportunità di scel- mo davvero tanti giovani che invece dallo studio sono arrivati ben 140.000 euro e con essi le classi ta sono due fattori che si uniscono; insieme all’au- escono rafforzati nella loro idea di continuare sì nuove, collegate all’edificio precedente...». mento dell’età della scuola dell’obbligo. l’attività agricola di famiglia ma anche di miglio- Marco Ramotti ricorda i primi anni del suo in- È evidente che non tutti possono andare al Li- rarla, di riorganizzare il lavoro diversificandolo, segnamento a Osasco, e la fase, dal 1992 al 2001, in ceo. Chi proviene da famiglie ben strutturate, trasformando i loro prodotti e rapportandosi con il cui è stato direttore dell’Istituto: «L’ampliamento dove si legge molto e la cultura è di casa, probabil- mondo esterno in modo positivo».

Le nuove aule

l’Eco delle Valli Valdesi / pagina 4 Infografica: Leonora Camusso Infografica:

l’Eco delle Valli Valdesi / pagina 5 SPORT Il tiro con l’arco è di casa a : qui vengono a prepararsi i migliori atleti italiani in vista delle varie competizioni fra cui anche i Giochi olimpici; un Comune votato allo sport

Cantalupa: lo sport come motore economico Matteo Chiarenza allargano la disponibilità di posti letto a Can- l movimento sportivo italiano ferve nella talupa. preparazione dei suoi migliori atleti in av- Nel Centro federale si allenano durante vicinamento all’evento degli eventi: i Gio- tutto l’anno le squadre maggiori della nazio- chi olimpici, in programma a Tokyo dal nale italiana che si raduna per 15-20 giorni al I24 luglio al 9 agosto del 2020. Nuoto, scher- mese. Campioni come Marco Galiazzo sono ma, canoa, ciclismo: sono molte le discipline ormai di casa nel paesino piemontese, tanto in cui i nostri portacolori possono ambire a da decidere di acquistare casa. In più, una de- una medaglia. Tra queste figura anche il tiro cina di giovani promesse vivono e si allenano con l’arco, che ha alle spalle un’illustre storia a Cantalupa frequentando le scuole a Pinero- fatta di vittorie, singole e di squadra. Un mo- lo. Ma non di soli archi e frecce vive la realtà vimento sportivo che si mantiene ad altissimi di Cantalupa: il campo di calcio, recentemen- livelli e che senza dubbio punta ad “andare te oggetto di un importante investimento per a medaglia” a Tokyo. Il percorso di avvicina- impiantare un terreno sintetico, da qualche mento all’appuntamento olimpico avviene anno ospita le Accademie della Juventus nel Centro federale di Cantalupa, l’equiva- all’estero. Inoltre, per i tre anni precedenti i lente, per capirci, di quello che rappresenta Giochi olimpici di Rio de Janeiro, Cantalupa Coverciano per il calcio. ha ospitato la nazionale di atletica della Cina, Un paesino di nemmeno 3000 abitanti, che dando ulteriore visibilità al paesino della val ha deciso di ritagliarsi un ruolo da protago- Noce. Una scommessa che si può dire vinta, nista nel turismo del territorio attraverso lo se si pensa che a Cantalupa, nel 2018, si sono sport. «A metà del primo decennio del 2000 registrate 35.000 presenze alberghiere e, di era un periodo tutto sommato tranquillo e io, queste, almeno il 70% sono legate al turismo in questo tipo di situazioni, vado a cercarmi sportivo. «Per evitare che l’idea iniziale fosse i problemi», scherza il sindaco di Cantalupa una follia – aggiunge Giustino Bello – è stato Giustino Bello, autentico decano del paesino necessario coinvolgere il territorio e trasfor- pedemontano, alla guida da ben 11 manda- marlo in una realtà economicamente produt- ti. E così nasce l’idea di fare di Cantalupa il tiva». A conferma di come Cantalupa voglia Centro federale del tiro con l’arco e, più in proseguire la sua vocazione sportiva, arriva generale, di dotarsi di strutture adeguate a un appuntamento di prestigio che porterà, sviluppare un turismo di tipo sportivo. all’inizio di maggio, circa 2000 persone: i Grazie a un investimento di 11 milioni di Campionati Italiani di ginnastica ritmica che euro, che ha visto la partecipazione di Coni, vedranno, nel finale, anche l’esibizione della Regione Piemonte e Provincia di Torino e al- nazionale italiana: «Sarà uno sforzo non in- cune fondazioni bancarie, è stato possibile differente – conclude Bello – dare ospitalità realizzare la struttura al coperto per l’attività a quasi 2000 persone, ma è di certo anche di tiro con l’arco, un palazzetto dello sport, un’occasione per dimostrare come il nostro due campi di calcio, di cui uno dotato di pista territorio sia in grado di gestire eventi anche d’atletica, e un campus da 80-100 posti che di grossa portata».

Cross nazionale a Luserna arà presentata ufficialmen- pubblico». Il cross diventa protago- te mercoledì 15, nella sala nista nel Piemonte anche grazie ad consigliare di Luserna San alcuni specialisti della disciplina e Giovanni, la seconda riedi- al fatto che Torino l’anno prossi- Szione del «Cross di Luserna». Una mo, 2021, sarà la sede dei Campio- gara che quest’anno potrà fregiarsi nati europei che si disputeranno al di essere “nazionale”, quindi parifi- Parco della Pellerina. cata con le più conosciute «Cinque Fra i tanti nomi che si sfideranno mulini» o «Campaccio». «Ci sa- sulla terra lusernese ci sono quel- ranno molti atleti di punta – assi- li dei fratelli Dematteis (Bernard cura Renato Aglì, manager di molti e Martin), specialisti anche della atleti nel campo dell’atletica e prin- corsa in montagna, e poi Giusep- cipale fautore della gara – che arri- pe Gerratana, Ahmed El Mazoury vano dagli europei di cross appena (nazionale e vincitore della passata disputati. È una grande soddisfa- edizione), Francesco Carrera, Luca zione riuscire a organizzare una Alfieri, Maria Cascavilla, Federica Elena Romagnolo, vincitrice dell’ultima edizione gara di livello in questo Comune e Sugamiele, Micol Majori e Federi- speriamo di poter attirare un folto ca Zanne.

l’Eco delle Valli Valdesi / pagina 6 INCHIESTA/Rorà: fra storia e progetti futuri Seconda “fotografia” di un Comune delle valli valdesi a distanza di tre mesi da quella di ; in val Pellice Rorà è la più piccola municipalità presente

La sede del museo – foto Riforma Rorà: un piccolo borgo che lotta per mantenersi vitale La val Pellice si dirama in due grandi valli secondarie: la val d’ e la val Luserna. Sul versante solatio di quest’ultima è presente il piccolo insediamento di Rorà, a poca distanza dalla cresta che si affaccia sulla vallata principale. Sette chilometri di strada tortuosa lo collegano al fondovalle; storia e risorse naturali lo caratterizzano

l’Eco delle Valli Valdesi / pagina 6 l’Eco delle Valli Valdesi / pagina 7 INCHIESTA/Rorà: fra storia e progetti futuri Un paese votato all’accoglienza e alla solidarietà; la medaglia di bronzo al valore civile conferita dalla Presidenza della Repubblica ne è la conferma

Avere a che fare con il forestiero

Claudio Geymonat nuovo turismo. Tutto pareva talmente orà paga i problemi tipici dei roseo che il segretario comunale Fra- Rorà fa rima con solidarietà « Comuni di fascia alpina: lo schia annotava nei suoi diari a inizio ’900 spopolamento per il lavoro come già fosse stato non solo studiato, che manca e, a catena, la per- ma addirittura “picchettato”, un traccia- Nell’imminenza della Giornata della Memoria di due anni fa, il dita di servizi e di attrattività, ma è vero to per la ferrovia che dal fondovalle do- settimanale Riforma ha collaborato con la Comunità ebraica di R Torino e con la libreria Claudiana all’organizzazione di un incontro, che altrove molte comunità hanno pro- veva condurre fino ai piedi di Rorà, con al Centro sociale ebraico, poche decine di metri distante dal palazzo vato a trovare soluzioni, con esiti a volte due scopi: rendere più agevole il traspor- valdese, dedicato agli ebrei italiani che scamparono alla persecu- positivi». Giorgio Tourn, classe 1930, pa- to delle pietre estratte dalle cave (Bunet zione e alla morte per mano nazifascista. Si presentava Salvarsi, un store e teologo valdese, ha la casa di fami- verso Rorà, Bruard a Torre Pellice) e importante libro della storica Liliana Picciotto (Einaudi, 2017), e fra glia proprio a un passo dall’unica piazza rendere ancora più semplice l’arrivo dei i casi ricordati c’era proprio quello dei cittadini ebrei nascosti dalla del paese, dove oggi un bar tenta di dare turisti. L’altro pezzo di ferrovia doveva popolazione di Rorà, qui a fianco ricordato dal pastore G. Tourn: senza che nessuno facesse la spia e compromettesse tragicamente un po’ di colore e calore dopo la chiusura finalmente congiungere Torre Pellice a l’operazione. dell’altra attività ristorativa dirimpettaia. Bobbio e quindi alla Francia, rendendo I numeri, in questo caso, contano e molto: 21 erano gli ospiti, a fron- «Senza andare lontano, basta pensare a internazionale la tratta e lanciando il te di circa 200 abitanti, un’enormità, se si pensa alle percentuali che Prali: finito il tempo del buco, del tuno in turismo». Tutto naufragò poi per i costi oggi agitano governi, partiti, sindaci e “agitatori” rispetto al carico patois, la miniera di talco che dava lavoro esorbitanti della guerra in Libia, in cui i di profughi che l’Europa dovrebbe distribuire nei suoi vari Stati membro. Eppure, sembra un paradosso ma mi piace pensare che a un’intera valle, il ripensamento collettivo nostri politici avevano trascinato i nostri quell’iniziativa, salutata allora dalla grande riconoscenza di quelle ha portato a puntare sulla proposta turisti- soldati. La Prima Guerra mondiale met- famiglie e celebrata dai riconoscimenti ufficiali in Italia e in Israele, ca basata soprattutto sullo sci». A cavallo terà infine la pietra tombale sui sogni di riuscì proprio perché coinvolgeva praticamente tutta la popolazio- fra XIX e XX secolo idee simili c’erano an- uno sviluppo della rotaia. ne. O di qua o di là: o si veniva in soccorso di chi rischiava la vita, che qui, «anzi possiamo dire che il quadro «In questa tradizione ecco perché non oppure ci si metteva dalla parte dei persecutori portatori di morte. Ora, senza conoscenza e fiducia reciproca tra i residenti, quanti era rovesciato, con Rorà che era mèta rino- credo sia casuale l’episodio delle fami- avrebbero rischiato l’incolumità loro e delle loro famiglie? Una mata, e ciò era dovuto alla ferrovia che, fra glie ebree nascoste quassù dai locali nel grande coesione sociale evidentemente favorì quell’ospitalità: cer- le prime in Italia, in poco più di un’ora, po- 1944, con grande rischio per l’incolumità tamente è difficile dire quanto di quella disponibilità fosse legata teva portare i ricchi signori di Torino fino dell’intera piccola comunità: l’abitudine alla fede evangelica, quanta all’impegno civile e quanta semplice- a Luserna San Giovanni o Torre Pellice». ad avere a che fare con il forestiero, asso- mente a quell’istinto di umanità che a volte siamo bravi a nasconde- re e mettere fra parentesi. Una disponibilità che però si stratifica, Scesi dal treno, dopo appena 7-8 km ciata alla estrema comunanza con quan- sedimenta, e magari rispunta in altre occasioni; o in altre località: ci si poteva giungere qui a 1000 metri di to patito nei secoli dai valdesi, hanno reso fu anche a Luserna S. Giovanni, a e all’Asilo dei vecchi altezza, in un luogo salubre, consigliato naturale un gesto a suo modo eroico». di , e presso le chiese valdese e metodista di dai medici. «Non c’era pressoché nulla Ecco: riscoprire un senso di comunità Firenze: altri contesti, uguale risultato concreto e uguale messaggio di simile in tutto l’arco delle Alpi. I loca- potrebbe aiutare ad attizzare un fuoco di solidarietà. li salivano alle baite e lasciavano le case che pare non spento, ma sofferente sotto del capoluogo a disposizione di questo la cenere. Alberto Corsani

l’Eco delle Valli Valdesi / pagina 8 INCHIESTA/Rorà: fra storia e progetti futuri La sindaca Claudia Bertinat: puntare sui giovani e su un turismo attento all’ambiente utilizzando le numerose risorse che il territorio offre La Rorà di piazza Il bello della politica “dal basso” Sara E. Tourn lare per le persone anziane o senza mezzi propri. con il progetto promosso da Legambiente e dalla a ricchezza di Rorà è nelle relazioni e Inoltre, in estate partirà un progetto per valo- Società di Studi rorenghi di rendere la zona degli « nelle associazioni, uno dei motivi che rizzare gli adolescenti e avvicinarli alla politica Uvert [sotto Valanza, nda] “zona di notevole in- mi hanno spinta a candidarmi», spiega locale, spiegando loro come funziona un Comune, teresse pubblico”», sotto l’aspetto del paesaggio e Claudia Bertinat, sindaca dallo scorso «in modo che capiscano anche ciò che possono delle attività umane (lavorazione della pietra). maggio:L la Pro loco e il Gruppo Ana, la Società di fare per il paese: l’idea è stimolarli a elaborare e Anche sui boschi si sta lavorando in questo sen- Studi rorenghi, che dal 1973 si occupa di cultura e proporre al Consiglio un progetto da realizzare». so, spiega Bertinat: con il Piano forestale aziendale storia locale, la chiesa valdese, e una squadra Aib Il messaggio è che «ognuno può mettersi in gioco approvato dalla Regione, il Comune ha mappato i di 25 persone, fondamentale nelle piccole e grandi politicamente: il bello della politica è che dall’i- boschi comunali (300 ettari, circa un quarto della emergenze, «una delle più numerose del Piemonte dea puoi passare all’azione: vogliamo fare capire superficie comunale; altrettanti sono privati) e in- in rapporto agli abitanti (circa uno a dieci), con l’importanza del ruolo politico, a partire dal pic- dividuato zone di interesse naturalistico, turistico una forte presenza di giovani». colo…». e produttive. La vendita del legname, risorsa rile- Quest’ultimo aspetto è importante anche a li- Un altro ambito su cui l’amministrazione vuole vante, si coniuga con la tutela ambientale grazie vello demografico: la sindaca rileva infatti «un lie- investire, che intreccia attività produttive, turismo al marchio di sostenibilità ottenuto dal Comune. ve trend positivo di giovani che tornano o che de- e tutela dell’ambiente, rientra nella sinergia con E poi c’è un mercato che potrebbe avere sviluppi cidono di rimanere qui», e di nascituri. Il Comune l’Unione montana: si sta pensando di creare dei interessanti, conclude Bertinat, l’uso delle gemme eroga da diversi anni contributi per i nuovi nati e pacchetti di valle, potenziando le infrastrutture e di alberi e arbusti (come il mirtillo) in ambito fi- di sostegno allo studio (scuolabus gratuito, buoni rendendo più omogenea e capillare l’offerta: «Vo- toterapico e nutraceutico. Il Comune sta appog- mensa, borse di studio) e si sta muovendo, grazie gliamo potenziare il turismo legato alle bici elet- giando, infatti, un piccolo progetto collegato alle all’interessamento di alcuni consiglieri, per cerca- triche e alle camminate, soprattutto nella zona del Università di Torino, Nizza e Genova, per il quale re nuove forme di trasporto pubblico, in partico- “Parco montano”, e il turismo legato al paesaggio, alcune aziende locali hanno espresso interesse. Le ricchezze materiali e immateriali PIETRE E SASSI do le pietre calcaree presenti in zona ed esportate di scavi di pozzi per captare l’acqua in profondi- Fra i quattro Comuni “produttori” della cono- nei paesi vicini. Per diversi giorni le pietre veniva- tà. Secondo alcune indagini scientifiche, infatti, il sciuta «Pietra di Luserna» rientra anche Rorà (as- no cotte in fornaci per ottenere la calce. sottosuolo di Rorà ha enormi risorse idriche pro- sieme a Bagnolo Piemonte, Barge e ovviamente a La leggenda vuole poi che una donna rorenga venienti dalla zona del Monviso. Luserna San Giovanni). abbia portato le sue pietre di calce a vendere in Il paese e la sua popolazione hanno risentito un Comune vicino. Avvicinatasi alla fontana per SENTIERI fortemente della presenza di questo tipo di cave dissetarsi, alcuni schizzi di acqua colpirono le pie- Sospesi fra natura e storia sono molti i sentieri e molti erano gli impiegati nel settore. Oggi i nu- tre che, per reazione chimica, sfrigolarono, svi- che percorrono il piccolo Comune. meri sono decisamente limitati, colpa anche della luppando calore. Questa reazione chimica suscitò La storia valdese da un lato e la Resistenza par- contrattura del mercato della pietra e della mec- molta curiosità e da questo episodio si narra che tigiana hanno fatto sì che alcuni percorsi venissero canizzazione del lavoro in cava. Rimangono un nacque il soprannome di brusapere. inseriti in ecomusei o sentieri storici (Gianavello e ecomuseo nella cava del Tupinet a poca distanza il Brich di Bandì per citare un solo esempio). C’è dal centro abitato e un museo che raccontano i ACQUA anche chi a titolo personale cerca di promuovere il vari momenti della vita in cava. Un’altra pietra è Altra fonte (letteralmente) di ricchezza è l’ac- proprio territorio. Emanuela Durand, accompagna- stata però protagonista a Rorà, forse più di quella qua. Imbottigliata dalla Pontevecchio srl (con i trice naturalistica, insiste: «In molti mi dicono di di Luserna, tanto da dare un soprannome ancora marchi Sparea, Valmora, Monviso etc.) l’acqua spostarmi a lavorare altrove, dove ci sono più pos- oggi in uso ai rorenghi, e cioè quello di brusapere. sgorga in grandi quantità anche nel comune di sibilità. Ma io, essendo nata a Rorà, voglio far cono- Brusapere, letteralmente brucia-pietre, deriva dal- Rorà e nel corso dell’estate di due anni fa la so- scere questo territorio a tutti, anche perché non ha la grande quantità di calce viva prodotta brucian- cietà imbottigliatrice ha condotto una campagna nulla da invidiare ad altre zone più rinomate».

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l’Eco delle Valli Valdesi / pagina 10 TERRITORIO Fra la media val Chisone e l’imbocco della val Germanasca si estende un fitta rete di sentieri dimenticati, ma un tempo percorsi quotidianamente per i più svariati lavori. Con passione Massimo Bosco ne sta ripulendo alcuni per renderli nuovamente percorribili Visione di insieme dei percorsi insieme di Visione Andar per sentieri

Valentina Fries sto, tra Perosa e . A Perosa il più im- tudini della vita pastorale dei luoghi di pascolo di uattro anni di cammino, 450 ore e 77 chi- portante è la Via delle Prese, perché faceva parte Rocca Nalais. Mi è rimasto impresso sentirlo rac- lometri per riscoprire un territorio. Questi dal 1250 delle fortificazioni di Perosa Argentina, contare che a 12 anni si trascinava una slitta di 15 i numeri di Massimo Bosco, fotoreporter dove anticamente c’era un forte. Noi sapevamo chili su per queste mulattiere per andare a fare il di Pomaretto che riporta alla luce i sentie- che c’era questo sentiero, ma era sommerso dai fieno. Qri dimenticati delle valli Germanasca e Chisone. rovi. Ha caratteristiche prettamente militari: è Qui ci sono dei luoghi dove si andava per lavo- Ci sono tanti modi per rendersi utili alla propria largo oltre due metri, ha una mulattiera alta un rare, non per divertirsi. Sono memorie della no- comunità, e contribuire a riscoprire e valorizzare metro e mezzo e ogni tanto ci sono dei basamen- stra storia locale, lasciarle nascoste è un delitto». i tesori nascosti del territorio è sicuramente uno ti, di cui non sappiamo esattamente l’uso. Ci ab- – Avete dei progetti in cantiere? di questi. biamo messo due mesi e mezzo, lavorando circa «Io sto scrivendo un libro, ma non voglio fare il – Massimo, in che cosa consiste la sua attività e tre giorni a settimana. solito libro di itinerari, voglio anche raccontare la com’è nata? Nell’ambito della storia valdese, abbiamo se- storia dei luoghi che esploro. Però non so quando «Le camminate sono vitamine del buonumo- gnato il sentiero che porta alla Roccho del’Am- uscirà, perché sono tre volte che lo comincio e tre re, per cui riporto in vita i sentieri del mio ter- pereur, una balma alla sommità di un roccione volte che lo cambio!». ritorio, ripulendoli e tracciandoli. Parlo con gli impervio. Fu qui che durante l’esilio dei valdesi la – Qual è il momento che la emoziona sempre? anziani del luogo per scoprirne le storie e poi famiglia Costantino si nascose per tre anni duran- «L’inizio, quando vedo un sentiero per la pri- mi metto al lavoro! Ho iniziato a passeggiare te la notte. Durante il giorno invece si riparavano ma volta, perché ne vedo il potenziale, la storia, e guardarmi intorno nel 2012. Ho cominciato in una balma di roccia più vicina al paese, dove il vissuto. Vedo quello che gli anziani mi hanno a fotografare i punti caratteristici del paesag- sono ancora incise le iniziali “P.C. 1690”, per Pietro raccontato. È una conquista emozionale vera e gio, specie in inverno perché la neve permet- Costantino». propria». te di vedere le tracce dei sentieri. Quello che – Come è nata la collaborazione con Alex Pe- mi ha dato il “la” per partire è stato l’atlante goraro? toponomastico di Pomaretto. Leggendolo, tra i «Da un bell’esempio di uso dei social. Ai tem- vari, c’era un toponimo molto curioso, Eicha- pi delle prime passeggiate pubblicavo le foto che leirèt, la cui descrizione recitava: “Sequenza di scattavo su Facebook nel gruppo Sei di Perosa se, e scalini in pietra alla base della Vìo d’Malpasèt”. Alex le commentava dandomi suggerimenti. Lui è Adesso so che è un sentiero che nel 1700 fu co- un ragazzo giovane, e mi ha stupito che fosse così struito dagli abitanti della borgata Faure per informato sul territorio. Un giorno gli ho chiesto raggiungere i terreni dell’allora comune di Bo- di portarmi nei luoghi che mi consigliava e da lì vile. Questo sentiero è molto impervio, ci sono abbiamo unito le forze». tanti salti di roccia da affrontare. Questi salti – C’è un incontro che ricorda particolarmente? sono stati scolpiti in circa 250 gradini per supe- «Ce ne sono due, gli incontri con Bruno Dema rarli. Volevo vedere dove fosse. Chiedi all’uno, e Renato Dema. Renato mi ha raccontato della chiedi all’altro, alla fine l’ho trovato, ed è stata Balma Sarsenal. Una balma è una sporgenza di un’emozione bellissima. Ho deciso che dovevo roccia naturale dove i pastori si riparavano con gli pulirlo. Perciò, con il mio amico Alex Pegoraro, animali. Questa balma invece era un rifugio se- abbiamo iniziato a lavorare. Il nostro lavoro è greto dei partigiani. Bruno mi ha raccontato di un stato molto apprezzato dal Cai Val Germana- partigiano che, ferito da una granata, rimase na- sca, che ha poi fatto la segnaletica e che ringra- scosto nella balma per molti giorni nel 1944. I suoi zio, insieme al Cai di ». compagni lo avevano portato lì per essere curato – Un’altra bella operazione è stata quella di Pe- da un infermiere repubblichino coinvolto in una rosa... rappresaglia e poi pentito. «Sono molti i sentieri recuperati e messi a po- Bruno invece mi ha raccontato tutte le vicissi-

l’Eco delle Valli Valdesi / pagina 11 CULTURA Liliana Segre è diventata, suo malgrado, uno degli emblemi della nuova ondata di antisemitismo: l’imminente Giornata della Memoria dovrebbe servire a tutti per riflettere

IL TEMPO DOMANI Bene e basta! Propositi La Giornata della Memoria per l’anno nuovo Paola Raccanello urante un’attività di animazione, in cui Dalcuni ospiti della struttura per la quale lavoro stava- no colorando grandi alberi di Natale, ho chiesto che cosa fosse per loro questa festa, senza ulteriori domande, senza altre specificazioni. Ovviamente ognuno ha interpretato la domanda e ha dato una risposta in base al proprio vissuto o alla sensazione del momento. Le risposte sono state varie. Natale è: gioia; la fine dell’anno; l’avvicinarsi del mio compleanno; la festa; la nascita di Gesù... Mi ha colpito in particolare la risposta di una signora la quale ha detto di cuore e senza esitazioni che per lei Natale significa “famiglia”. Fin qui oserei dire che la risposta può essere considerata come attesa, quasi ovvia, insita nella nostra cultura. Chi non collegherebbe “famiglia” alla parola Natale, nella gioia del nido sicuro o nel dolore del vuoto della perdita? La signo- ra ha risposto di getto, dopo aver finito di colorare un grande albero di Natale, insieme ad altre persone impegnate nella stessa opera, ognuna con la propria consapevolezza, ognuna concentrata suoi propri colori, persa dietro ai propri pensieri. Allora le ho chiesto quali fossero Daniela Grill i colli della valle Gesso, nel Cuneese, nell’esodo le usanze natalizie all’interno della sua l 27 gennaio è la Giornata della Memoria: una biblico di oltre mille ebrei che scapparono dalla famiglia. E anche qui (escludendo le ricorrenza internazionale istituita nel 2005 Francia per cercare una via di salvezza verso le dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite vallate cuneesi. persone che non festeggiano, per svariati che vuole ricordare le vittime della Shoah. In Marco Fraschia annuncia poi un viaggio motivi) la risposta sembra essere uni- Iquesta data di gennaio, nel 1945, i soldati sovie- per il prossimo mese di marzo, inserito sem- voca: pranzo o cena che sia, si mangia tici dell’Armata Rossa entrarono nel campo di pre nel percorso di ricordo e memoria della seduti attorno a un tavolo, insieme. sterminio nazista di Auschwitz. Shoah: «Vogliamo riproporre il “pullman del- Ciò che mi ha colpito è il fatto che non Amministrazioni comunali, associazioni, la memoria” che lanciammo qualche anno si ricordasse più quanti fossero in fami- scuole ed enti organizzano dei momenti di ricor- fa. Un viaggio organizzato insieme all’asso- glia: «quattro..., di sicuro c’è mia figlia... do e commemorazione. Particolare è l’iniziativa ciazione “Amici del Collegio” per ripercorre- non mi ricordo, però facciamo un pran- del Liceo valdese di Torre Pellice con i crocus re alcune tappe delle deportazioni durante il zo, tutti insieme». Nonostante le difficoltà gialli. Ci spiega il preside Marco Fraschia: «Li nazifascismo. In particolare proporremo l’iti- chiamiamo “crocus della memoria”: siamo al nerario di deportazione del predicatore pro- dovute alle sue patologie, la signora non terzo anno consecutivo di questa iniziativa e ab- testante Jacopo Lombardini, partendo dalla ha avuto dubbi sulla risposta. biamo piantato già 300 crocus. Li piantiamo in caserma Ribet di Torre Pellice, dove veniva- E io ho pensato che ogni tanto si do- autunno, insieme alle terze medie di Torre Pel- no imprigionati i partigiani appena cattura- vrebbe fare lo sforzo di rispondere di getto, lice; abbiamo scelto questo fiore per due motivi: ti, passando poi per la caserma Pettinati di con forza e passione, alle cose che ci fanno perché dovrebbe fiorire intorno alla Giornata Luserna San Giovanni, le carceri “Nuove” di stare bene, al di là di tutto, oltre ogni della Memoria e perché forma e colore ricorda- Torino, e arrivando a Fossoli, dove visiteremo giudizio, infischiandosene della precisione no vagamente la forma della stella di Davide, che il campo di smistamento e il museo. I giorni e dei perché. Ci fanno bene e basta! veniva apposta in vista sugli abiti degli ebrei du- successivi faremo tappa a Bolzano e oggetto rante il fascismo e il nazismo». dell’ultima tappa saranno Mauthausen, dov’è IL TEMPO DOMANI In occasione poi della Giornata della Memoria prevista una visita guidata, e Gusen, una cit- Le storie di ieri quest’anno sarà proiettato un docufilm proposto tadina dove non sono più presenti tracce dei raccolte nelle case per anziani *Paola Raccanello dall’Associazione saluzzese “Giorgio Biandrata”, campi, ma che mantiene alta la memoria con Animatrice in casa di riposo dedicato a una donna che nel settembre 1943 (al- degli itinerari storici. A breve forniremo mag- lora era una bambina) fece la marcia attraverso giori informazioni su costi, date e orari».

l’Eco delle Valli Valdesi / pagina 12 CULTURA Il primo romanzo di Maria Grazia Borgarello racconta l’incredibile storia della propria bisnonna, sospesa e divisa fra Torino e il Brasile con le difficoltà vissute nei due continenti

Andata e ritorno ALTROVE QUI Uganda dal mondo d’Oltreoceano ’Uganda, ufficialmente Anny Gonnet glierà e offrirà loro nuove possibilità, anche se le la Repubblica di Ugan- gata vive in un’epoca in cui le donne visioni di un mondo lontano e i ricordi le faran- Lda, deve il suo nome al non fanno in prima persona le scelte no provare a volte delle sensazioni di estraneità regno di Buganda ed è un più importanti della loro vita. Segue e di «essere ormai una donna divisa in due parti, paese dell’Africa centro-orientale. Con- quindi a malincuore e con oscuri pre- da un lato e dall’altro dell’Oceano». Agata «capi- fina con Kenya, Sudan del Sud, Congo, sentimenti il marito, che sceglie invece per sé sce che, in qualsiasi luogo si trovi, sarà destinata A Ruanda e Tanzania e si trova nella e per la famiglia la strada dell’emigrazione in a sentire sempre un vuoto, una mancanza». quell’America che, nella sua fantasia, gli do- Agata è la protagonista del primo romanzo di regione dell’Africa dei Grandi Laghi, con vrebbe offrire grandi opportunità, più grandi Maria Grazia Borgarello*. È anche la bisnonna un clima vario ma in generale simile a di quante già gliene offra la sua Torino. Tutta dell’autrice, la mamma di “nonna Doda”, che ha quello equatoriale. la famiglia pagherà il prezzo molto alto di una raccontato al figlio e ai nipoti la storia dei pro- Gli abitanti dell’Uganda erano cac- scelta sbagliata e dovrà affrontare delusioni, pri genitori. Il punto di vista della narrazione, ciatori e raccoglitori da 1700 a 2300 difficoltà di ogni genere, lutti e disperazione. romanzata, è di Agata stessa. Con lei il lettore, anni fa, fino alla migrazione nella parte Ma Agata si rialzerà ogni volta e farà di tut- catturato da una scrittura coinvolgente e appas- centrale del paese, un altopiano a 1200 to per proteggere i figli dalle insidie di un am- sionante, segue senza fermarsi il dipanarsi delle metri sul livello del mare, bagnato da biente ostile e miserevole. vicende, a partire dalle trepidazioni di un’adole- Quando la vita la pone davanti alla prova più scente innamorata, poi giovane moglie e madre, uno dei più grandi laghi dell’Africa, il dura, lei, che aveva subìto la scelta dell’emigra- poi donna che, con crescente consapevolezza, lago Vittoria. Qui vicino si trovano le zione come un obbligo matrimoniale, «ha l’ardi- malgrado ansie, timori, preoccupazioni e sensi maggiori città come la capitale Kampala re di cambiare direzione... di scegliere, di pren- di colpa, saprà prendere in mano il destino suo ed Entebbe. Il lago alimenta l’alto corso dere una decisione inversa». E così la vita sua e e dei figli rimasti e dare una svolta finalmente del Nilo, che in questo tratto è chiamato quella dei figli cambieranno, Torino li riacco- positiva alla vita di tutti. appunto Nilo Vittoria. L’Uganda offre dieci parchi nazionali organizzati, considerati aree protette ospitanti una grande quantità di diverse specie di animali. La Repubblica dell’Uganda ha subito nel corso del tempo una notevole crisi. Il tasso di criminalità e violenza è altissimo in Uganda, e infatti il paese ha conosciu- to una disastrosa guerra civile durata vent’anni. Ciononostante, si può affer- mare che conti i più bei posti del mondo. Quali sono le caratteristiche che rendono bello un posto? Una gamma di cose piut- tosto ampia: il suo sistema economico, la popolazione stessa; si potrebbe dire che le persone che vivono in un paese rendano il paese quello che è e che costituiscano il suo patrimonio più prezioso; così come la tecnologia, le varie tradizioni culturali, il paesaggio e molto altro ancora. Per quanto riguarda la cucina in Uganda, si può dire che i piatti tipici siano a base di carne e specialmente di pollo. La carne di solito è servita con il riso, il posho, cioè un piatto di farina di mais, simile alla polenta italiana, cha- pati, pane di forma piatta o matoke, una specie di purea di frutti di platano, oppure patate dolci, la manioca e così via. Oltretutto, il sottosuolo ugandese è * M. G. Borgarello, ricco di minerali. Agata, Boves, ALTROVE QUI Araba Fenice, La rubrica curata dal Servizio Migranti della 2019, pp. 128, euro Diaconia Valdese 13,00.

l’Eco delle Valli Valdesi / pagina 13 CULTURA Riabbracciati gli strumenti dopo molti anni per alcuni concerti nel 2016, i Max Oil hanno deciso di continuare questa reunion registrando un nuovo album che sta riscuotendo successo

“Uno scrigno di colori” a Pinerolo La mostra aperta fino al 26 gennaio offre un nuovo sguardo sulla Collezione Civica d’Arte di Palazzo Vittone

Claudio Petronella ha ricordato l’impegno per la valorizzazione del no scrigno di colori è l’esposizione pen- patrimonio custodito a Palazzo Vittone. Un lavo- sata dall’associazione Amarte1999 a Pa- ro portato avanti dall’associazione Amarte, realtà lazzo Vittone per aprirsi al nuovo decen- che conferma la sua importante funzione cultu- nio nel segno della bellezza. La mostra, rale non solo per la città di Pinerolo ma anche per Uinaugurata lo scorso 9 novembre, chiude le cele- tutto il territorio piemontese. brazioni per i quarant’anni della Collezione civica Tra le opere esposte per Uno scrigno di colori d’Arte di Pinerolo per offrire al pubblico un vero possiamo ammirare i dipinti di Andrea Taver- e proprio tesoro da riscoprire. nier – sua è Nel regno di Flora, l’opera scelta per L’associazione Amarte, che nel 2019 ha festeggia- rappresentare la mostra – ma anche di Giovanni to i suoi primi vent’anni di lavoro per la Pinacoteca, Carena, Nello Cambursano e Domenico Valinot- e il suo curatore, il professor Mario Marchiando ti, che ricordiamo per il suo Piazza di Pinerolo Pacchiola, ci guidano nella proposta di opere di esposto durante la Biennale di Venezia del 1936. autori pinerolesi, ma anche piemontesi e nazionali, Tra gli autori di questa collettiva manca Ettore che coprono un periodo che va dall’Ottocento alla Giovanni May, talentuoso pittore pinerolese che fine del secolo scorso. I temi del paesaggio, della sarà celebrato con una mostra a lui dedicata pre- figura, del ritratto e del sacro, aspetti che caratte- vista per prossima primavera. rizzano la collezione collocandola tra i più rilevanti La mostra Uno Scrigno di Colori sarà visitabi- musei d’arte del Piemonte, si confermano con gli le fino al 26 gennaio nei seguenti giorni e orari: oltre trenta dipinti di Uno Scrigno di colori. sabato 15,30-18; domenica 10,30-12 e 15,30-18. Per Presentando la mostra Marchiando Pacchiola informazioni: [email protected].

Liberi nelle proprie Prigioni Sonore uasi come una rimpatriata fra “vecchi” demo-tape contenente cinque brani autoprodotti amici di scuola, nel 2016 i MaxOil si erano in lingua inglese, a cui seguono nel 1995 le com- ritrovati per alcuni concerti, a distanza di pilation Fafnir by Kaliphonia e Mostra i muscoli diversi lustri dall’ultima volta che avevano della musica by Acqued8 nel 1996, anno che segna Qimbracciato gli strumenti. un importante cambio di formazione e il passag- Nati e cresciuti in provincia di Torino, con le ra- gio esclusivo alla lingua italiana. Seguono tre anni dici a Pinerolo, i MaxOil si formano nei primi anni intensi dal punto di vista compositivo e di esibi- na di Manta, Emergenza Rock, la finale di Arezzo ’90 tra i banchi del liceo, attivi fino al 2000, poi zioni live, fino allo stop del 2000. Tra i momenti Wave, l’apertura a concerti di band note a livello uno stop di 16 anni. più significativi della prima parte della storia della nazionale. L’esordio discografico risale al 1993 con il primo band, la vittoria del Festival della canzone italia- Poi la pausa. Lunga e silenziosa, in cui però i vari MaxOil hanno continuato percorsi artistici personali. Dopo le prove generali di quattro anni fa a fine 2019 è uscito Prigioni Sonore (Materiali Musicali). «Prigioni Sonore narra della vita in una cittadina di provincia in cui non manca nulla, o non c’è nul- la da fare... a ciascuno la scelta. Prigioni Sonore è un inno all’amore, in tutte le sue forme... ascoltate- lo, senza fretta, prendetevi il tempo necessario, da- tegli una possibilità perché... ve ne innamorerete, come è accaduto a noi»: sono le parole che utiliz- zano gli stessi MaxOil per lanciare l’ultima fatica. 14 tracce su vari formati (dal classico cd al formato digitale sulle più comuni piattaforme). Un disco che giustamente va ascoltato e riascol- tato, ma che sta raccogliendo i favori della critica e del pubblico: il periodo natalizio è stato ricco di interviste in tutta Italia e l’entrata in diverse clas- sifiche sottolinea che si stavano aspettando i Ma- xOil 2.0. Pensiero liquido è il primo singolo (con tanto di videoclip) visibile e ascoltabile su Youtube. I MaxOil sono costituiti da Gian Mario Gillio, Fabio Balmas, Marco Vaira, Alberto Macerata e Paolo Bruno.

l’Eco delle Valli Valdesi / pagina 14 SERVIZI Nella foto una valanga tipicamente primaverile caduta nel mese di novembre in val d’Angrogna: altro segno evidente di un clima che sta mutando sempre più rapidamente

ABITARE I SECOLI Il crocifisso nelle scuole Claudio Pasquet Valdesi che erano abituati a vivere in uno Stato Iliberale rispettoso di varie forme religiose si vedevano imporre, con il Concordato fascista, l’idea che il Il Natale più caldo della storia (ma non è solo vero italiano è cattolico, mentre gli altri cittadini potevano, al massimo, essere colpa dei cambiamenti climatici) parte dei “culti ammessi” che era lo Stato a dover riconoscere. Prima di esso la e stagioni passano, le feste anche, i strati in piena notte. riforma del sistema scolastico a opera del record di temperatura invece conti- Colpa del riscaldamento globale? fascista Gentile aveva introdotto alcune Lnuano a essere aggiornati. Sicuramente Probabilmente no, perché l’episodio che modifiche sostanziali: una di queste fu avrete letto di quanto è accaduto nella si è verificato è sì particolare ma decisa- la volontà di sopprimere tutte le scuole notte tra il 24 e il 25 dicembre appena mente caratteristico delle zone pedemon- quartierali, un sistema di cui i Valdesi trascorsi, con la “notte di Natale più tane (non solo piemontesi, lo vedremo si erano dotati per sconfiggere l’analfa- calda di sempre” per buona parte del fra poco). A differenza di quanto succede betismo e permettere a ognuno di poter Piemonte, grazie a 18/19 °C diffusi regi- in estate, con lunghe e intense ondate leggere la Bibbia. di calore, quanto accaduto in questo Le scuole non vennero però chiuse, Natale non ha radici esclusivamente nel anche perché questi edifici erano capil- cambiamento climatico, visto che è stato larmente diffusi nelle borgate montane. un fenomeno localizzato e ben definito Fu permesso alle chiese di tenerle aperte, scientificamente seppur decisamente ma con il divieto di continuare a impar- eclatante. tire lezioni di francese durante l’orario Il record di temperatura è ovviamente scolastico, nel nome dell’ottuso naziona- riconducibile al vento di Foehn, venti- lismo dell’epoca. lazione tipica delle nostre zone. Chiara- L’altra questione fu l’imposizione del mente questo tipo di vento non è sempre crocifisso in tutte le scuole. I Valdesi così caldo, per quanto solitamente sia non avevano, e non hanno, mai avuto mite e molto secco. Da che cosa è quindi crocifissi neppure nelle chiese per vari determinata la temperatura della massa motivi, tra cui il timore dell’idolatria d’aria che si fionda giù dai rilievi? superstiziosa o la preferenza del ricor- Andando in ordine di causa ed effetto, do del Gesù risorto. All’imposizione del sappiamo che la massa di aria (fredda o crocifisso reagirono e il moderatore della calda, è indifferente) che impatta l’arco Tavola valdese riuscì ad addivenire a alpino viene a trovarsi la strada sbarra- un compromesso: sostituire il crocifisso ta e si trova forzata a salire verso l’alto, con un quadro rappresentante Gesù che raffreddandosi e, in caso si tratti di un benedice i bambini. Ancora oggi siamo fronte perturbato, scaricando precipita- contrari ai crocifissi nei locali pubblici, zioni sul versante sopravento. Quando non per non offendere i musulmani però raggiunge la sommità dei rilievi, come urla qualcuno, ma perché siamo grazie anche allo scarto di pressione fra a favore di uno Stato assolutamente i due versanti, affluisce rovinosamente laico. Ed è proprio per questo principio nelle vallate e in pianura, riscaldandosi di laicità che protestiamo violentemente grossolanamente di 10 °C ogni 1000 anche contro il clericalismo di quasi tutti metri di “caduta”. Da questo dettaglio i paesi musulmani che perseguitano le possiamo ricollegarci alla domanda minoranze cristiane o di altre religioni. iniziale, perché è chiaro che più è calda Sto scrivendo appena dopo la decisione la massa d’aria in arrivo, maggiore sarà del Consiglio regionale del Piemonte di la temperatura del Foehn che andrà ad rimettere il crocifisso nella sede del Con- attivarsi! siglio regionale... la storia si ripete? Vi ricordate il 19 gennaio 2007? Quel ABITARE I SECOLI Pagine di storia nelle valli valdesi giorno la massa d’aria oltralpe era di e nel Pinerolese circa 12 °C a 1500 m. e il vento raggiun- *Claudio Pasquet se una temperatura in Piemonte di 26/27 Pastore valdese °C (record anche questo ovviamente)!

l’Eco delle Valli Valdesi / pagina 15 SERVIZI Fra i vari eventi segnalati in gennaio torna la rassegna «Di Festa Teatrando» con cinque appuntamenti dedicati ai più piccoli (ma non solo) e organizzati dalla compagnia Nonsoloteatro

Per comunicare i vostri eventi inviate Appuntamenti di gennaio entro il 18 del mese una mail a [email protected] Venerdì 10 Tealdi, a cura di SMART-IT. Alle 21 all’interno della rassegna Femmi- della Diocesi di Pinerolo, parle- Martedì 4 febbraio Pinerolo: l’Associazione culturale al Teatro Incontro di Via Caprilli na Fluens. Alle 20,45 nel tempio ranno di Il Dio inutile. Contro il dio Pinerolo: questa sera il concerto valdese Ettore Serafino propone 31. in via Beckwith. tappabuchi. Alle 20 all’Osteria Rapsodia Europea, con Danusha il terzo e ultimo incontro del ciclo Pinerolo: va in scena il concerto dell’Orso, in via Rocco 60. Waskiewicz alla viola, Andrea Re- Fare l’Europa: oggi cosa significa? BIG ONE – The voice and sound baudengo al pianoforte e Cristina Questa sera conferenza sul tema Sabato 18 of PINK FLOYD, sulle musiche Zavalloni alla voce, su pagine di Le lezioni della Brexit con Stefano Pinerolo: questa sera lo spet- dell’album A Saucerful Of Secrets Venerdì 31 Brahms, Bloch, De Falla, Loeffler, Saluzzo, ricercatore di Diritto tacolo Uno Su Seimila, di e con assieme ai brani più famosi della Pinerolo: per i Venerdì del Corelli, Marzocchi. Alle 20,30 all’Accade- internazionale dell’Università del Marco Bianchini per il Teatro band inglese. Alle 21 al Teatro il concorso per il vincitore del mia di Musica di viale Giovanni Piemonte Orientale. Alle 21 nei della Caduta. Un racconto che Sociale di piazza Vittorio. concorso Schumann città di Giolitti 7. mescola reale e immaginario per Massa: il duo formato da Elena locali del tempio valdese in via questa raccontare la battaglia dell’uno Luserna San Giovanni: Pellizzari al flauto ed Elena Basso dei Mille. sera lo spettacolo Café Chantant, contro la moltitudine. Alle 21 al al pianoforte. Alle 21 nella Sala I. per i Venerdì del Corelli, a cura di Torino Teatro Operetta. Mercoledì 5 febbraio Pinerolo: Teatro Il Moscerino di via Orten- Tajo in via S. Giuseppe. va in scena lo spettaco- incontro di avvicinamento al rock Alle 21 al Teatro Santa Croce, in Pinerolo: sia di . lo Miserabili, di Victor Hugo, per a cura di Douglas R. Docker sulla via Tolosano 8. l’adattamento di Luca Doninelli, storia ed estetica del rock ‘n’ roll. Pinerolo: per la rassegna per bambini Di Festa Teatrando, lo Sabato 1° febbraio per la regia di Franco Però. A Alle 21 al Circolo Sociale in via va in scena Due Minuti spettacolo Un Elefante Si Dondo- Pinerolo: cura di Teatro Stabile del Friu- Duomo 1. Domenica 26 Senza, spettacolo comico di lava, a cura de La Baracca/Teatro Torre Pellice: concerto del Duo li Venezia Giulia, CTB Centro improvvisazione. Alle 21 al Teatro Testoni (Bologna). Primo spetta- Pizzulli con musiche ebraiche in Teatrale Bresciano, Teatro De il Moscerino in via Ortensia di colo alle 10,30, secondo spettaco- occasione della Giornata della Gli Incamminati. Alle 21 al Teatro Sabato 11 Piossasco. Pinerolo: questa sera lo spetta- lo alle 16,30, all’Asilo Nido Tabona memoria. Alle 17 nel tempio in via Sociale di piazza Vittorio. colo After Miss Julie, con Ga- in via Gianni Adriano 77. Beckwith. Pinerolo: per la rassegna per briella Pession, Lino Guanciale Pinerolo: per la rassegna per bambini Di Festa Teatrando, lo e Roberta Lidia De Stefano, con bambini Di Festa Teatrando, lo spettacolo Cucù, a cura di La Pic- Venerdì 7 febbraio per la rassegna per musiche arrangiate ed eseguite Domenica 19 spettacolo Cattivini, Cabaret-Con- cionaia (Padova). Primo spettaco- Pinerolo: bambini Di Festa Teatrando, lo da Woody Gipsy Band e Giusep- Pinerolo: questa sera il concerto certo per bambini monelli, a cura lo ore 10,30, secondo spettacolo spettacolo Giungla, a cura del pe Bonifacio. Alle 21 al Teatro Beethoven piano, con il pianista di Kosmocomico Teatro (Milano). alle 16,30, all’Asilo Nido Tabona in Teatro D’Aosta (Chivasso). Alle Sociale, in piazza Vittorio. Gabriele Carcano su un program- Alle 16,30, al Teatro Incontro di via Gianni Adriano, 77. ore 21,15 al Teatro del Lavoro di ma di Beethoven e Manzitti. Alle via Caprilli 31. 16,30 all’Accademia di Musica di via Caprilli. Pinerolo: spettacolo teatrale Sul viale Giovanni Giolitti 7. Domenica 12 fondo, tratto da Se questo è un : per il ciclo Musica al Pinerolo uomo di Primo Levi e proposto tempio, concerto del Trio Adhara da Gianni Bissaca. Alle 17 alla clarinetto, violoncello e pianofor- Venerdì 24 Cantinella Fucina di Arti sceniche, te. Alle ore 17 nel tempio valdese Pinerolo: per i Venerdì del Corelli, ECONOMICI in via della Parrocchiale 6. in via dei Mille. incontro di avvicinamento al Jazz a cura di Luigi Martinale intitola- Pinerolo: per la rassegna per per raggiunta età pen- to My Favorite Things e dedicato CEDESI bambini Di Festa Teatrando, al sassofonista John Coltrane. Giovedì 30 sionabile attività trentennale lo spettacolo Alì Babà e i 40 : la Diocesi cattolica Alle 21 al Circolo sociale di via Ladroni, a cura del Teatrino e la chiesa valdese di Pinerolo in Torre Pellice Duomo 1. dell’Erba Matta (Spotorno). Alle organizzano il ciclo di Discorsi a 16,30 al Teatro Incontro di via tavola: incontri, confronti, contor- Caprilli 31. ni, cene in differenti luoghi acco- TEL.0121932647 - e-mail: Sabato 25 Torre Pellice: in occasione della glienti del territorio pinerolese, [email protected] Giornata della memoria l’Associa- che riprendono l’idea dei “discorsi Venerdì 17 zione Pentesilea e la Compagnia a tavola” di Martin Lutero. Que- Pinerolo: va in scena lo spetta- Municipale Teatro presentano sta sera il pastore valdese Gianni colo U.MANI.TÀ, di e con Jacopo L’odore della pace raggiunta, Genre e don Paolo Squizzato,

l’Eco delle Valli Valdesi / pagina 16