Periodico bimestrale di notizie, informazioni e news dell‘Associazione Giocatori Basket e del Fondo di Fine Carriera Numero 2 · NOVEMBRE/DICEMbre 2008

Le carte vincenti Il futuro del basket nazionale passa anche attraverso la valorizzazione dei giocatori italiani

RIVA La leggenda continua

GIBA Le domande più frequenti

DE STASIO Aiuto l‘Africa, ricordando Willy Sojourner 2 L`editoriale Chiacig, Boniciolli e gli italiani di formazione

di Giuseppe Cassì

Clamore e polemiche suscita il dibat- un pretesto per rinnegare l’ac- cepito dal CONI già dal 2004. Se tito sui giocatori italiani cosid- cordo. Ed ecco la manna dal cielo: la regola federale che applica detto detti “di formazione”, di cui certo Chiacig. Uno che è nato in Italia, principio si scopre essere lacunosa, il prossimo governo federale dovrà ha difeso i colori della Nazione, in quanto penalizza anche chi (come occuparsi. ha contribuito alla conquista Chiacig) certamente possiede il re- Dalla prossima stagione, con un di medaglie azzurre, e che ora in quisito della formazione (dato che da anno di ritardo rispetto alla tempi- base alla nuova regola è considerato giovane non ha giocato altrove che in stica prevista nell’accordo del 2006 come uno straniero perché non Italia), che si fa? Se si condivide e si (non di un secolo fa) tra la FIP e la ha svolto 4 campionati giovani- accetta il principio generale, si prova Lega Serie A, almeno la metà dei li richiesti per il requisito della a scrivere meglio la norma attuativa e giocatori a referto dovrà aver formazione, avendo iniziato a a salvaguardare Chiacig e tutti quelli Ssvolto in Italia la propria attivi- giocare a 17 anni. che si trovano nella stessa situazione, tà giovanile. I club avevano medi- Ma che si tratti di un pretesto è sin che certamente e con pieno titolo de- tato, accettato e sottoscritto quell’ac- troppo ovvio, ed è sorprendente vono rientrare nella “quota riservata” cordo, anche perché in cambio che un coach intelligente ed avve- ai giocatori formati. Per coloro che avevano ottenuto di aumentare sin duto come Boniciolli si smarrisca non condividono e non accettano il dal 2006, e per 3 stagioni, il nu- nell’equivoco: egli contesta la regola principio generale, benché oggi sor- mero degli extracomunitari da in generale, o la norma federale che retto dal beneplacito dell’Unione Eu- 3 a 4, non una robetta. ne prevede l’attuazione? La tutela ropea, ci sono due strade: quella È verosimile che in Lega avessero per gli atleti formati attraverso la più seria – che ci si aspetta da uno fatto due conti: accettiamo i 6 ita- previsione di quote “protette” è rac- come Boniciolli – e che consiste nella liani, aspettiamo i primi 2 anni nei comandata dal Parlamento Eu- confutazione del principio nel quali quelli di formazione sono solo ropeo (Risoluzione del 8 mag- merito, con argomenti logici (che 4 (su 12 … basta portare a referto un gio 2008) ed è oggi accettata dalla non mancano) e con toni pacati, e paio di ragazzini), e poi alla vigilia del Commissione Europea (regola quella degli urlatori prezzolati, terzo, quando la regola diventa più FIFA sugli home-grown pla- incaricati di sollevare scandali e pol- stringente, e tutti i 6 italiani devono yers). Può non piacere, ed anche veroni, che per l’appunto ricorrono avere il requisito della “formazione”, a me piace poco, ma si tratta del si- a pretesti ed a slogan, ma che con troviamo il modo per far saltare tut- stema “legale” studiato dalla politi- ogni probabilità non sanno nem- to. Intanto, in cambio, prendiamo da ca per incentivare i vivai e porre un meno di cosa si discute. subito un americano in più! freno alla esterofilia eccessiva negli Al termine dei primi 2 anni occorreva sport professionistici di squadra, re-

Sommario

Editoriale 3 Fondo di garanzia e solidarietà La voce del basket italiano 4 per giocatori professionisti di pallacanestro 17 L’elezione dei delegati degli atleti, momento chiave 10 Melli, il perfezionista 18 Nazionale, io ci sono 11 Talento poliedrico 19 GIBA risponde 12 Brandon ha fatto storia 20 L’altra vita di Nembo Kid 14 PQN, la strada buona 21

3 Con Willy aiutiamo l’Africa 23 in primo piano LAla VOCEvoce DEL de BASKETl basket italiano

Mian, Soragna, Poeta, Cinciarini, Datome e Mordente raccontano dall’interno la difficile situazione della nostra pallacanestro di Damiano Montanari

Vento di crisi sul fronte naziona- giocatori, i diretti interessati, cosa no, in uno spaccato su un ambiente le. Italiani in campo, sì, no, forse, a ne pensano? In questo servizio ab- che per andare avanti deve evolvere, certe condizioni, ma poi il movimen- biamo raccolto le opinioni di alcuni perchè chi nasce e gioca in Italia non to non cresce, anzi. Tempo di cam- autorevoli rappresentanti del si senta straniero in patria. biamenti, o, almeno, così dovrebbe nostro basket, italiani che vivono essere. Tutti ne parlano, ma loro, i questa difficile situazione dall’inter-

4 Self made player Un’opinione condivisa da molti, in particolare da Mi- chele Mian, approdato a Veroli, in Legadue, dopo una carriera trascorsa tra Gorizia, Pesaro, Udine e Rieti, sempre tra A1 ed A2, arricchita dalla gioia di vestire la maglia Azzurra dal dicembre 1997 al 2004. “Purtroppo è già da un po’ di tempo che gli italiani non hanno tantissimo spazio in campionato e ricor- do che già nel 2002-03, nonostante i grandi risultati della Nazionale, i minutaggi dei nostri giocatori erano in continua diminuazione. Poi, col passare degli anni, il problema si è aggravato, in modo che anche i giovani italiani oggi trovano poco spazio, col risultato che fatica ad es- serci un ricambio nella Nazionale e che tutto il movimento ne risente”. Da qui l’ipotesi di introdurre la rego- la di dovere schierare in campo uno o due giocatori italiani. “La situazione non è facile – commenta in merito Mian – ed in teoria non ci dovrebbe essere l’obbligo di mettere in campo gli italiani, ma penso che questa potrebbe essere una situazione transitoria per trovare un equilibrio che ora manca. Nella mia carriera di gioca- tore ho imparato che bisogna fare sacrifici per conquistarsi il- po sto e che non è giusto avere un posto fisso, ma bisognerebbe studiare una riforma complessiva che portasse l’italiano ad essere al centro della certa età, un ragazzo dovrebbe pote- pallacanestro italiana. In questo re trovare spazio nei Professionisti. Nella pagina accanto, Matteo Soragna senso Meneghin può essere l’uomo Io sono cestisticamente cresciuto a applaude nella partita contro l‘AJ Milano. giusto per apportare cambiamenti Gorizia e, nonostante fossi molto gio- Sopra, in palleggio con la importanti e necessari”. Senza che lo vane, giocavo 30’ a partita, confron- maglia di Veroli spettacolo venga penalizzato. “Per- tandomi con giocatori più forti ed sonalmente – afferma infatti Mian – esperti. Solo così ho potuto crescere, il basket americano non mi pia- perchè il modo migliore per ma- riale umano su cui lavorare e quindi ce molto e non lo trovo spettacolare. turare è avere la possibilità di un programma alle spalle che porti Per gli intenditori il basket vero è sbagliare”. alla crescita dei nostri giovani. Spes- cinque persone che giocano in- so sento dire che l’italiano va fatto sieme in attacco ed in difesa, giocare a priori, ma non è così. Io mentre spesso negli USA si privile- Possibilità, non obblighi credo infatti che si debbano dare giano l’uno contro uno ed il pick and Seguendo magari un criterio agli italiani le possibilità di di- roll. Preferirei avere in squadra di meritocrazia, come sot- mostrare le loro qualità in cam- più europei che americani, per- tolinea Matteo Soragna, po, ma se poi non si impegnano chè il loro basket è più simile ala della Nazionale e del- o non si dimostrano professio- al nostro”. Senza dimenticare i la Benetton Treviso: “Del nisti, è giusto che non giochino. giovani. “Al momento esistono minutaggio degli italiani si Adesso c’è una sproprozione nell’im- già campionati giovanili – prose- parla parecchio, ma il punto piego dei giocatori stranieri, che, se gue infatti Mian – per cui, ad una è che ci deve essere il mate- sono forti, è giusto che giochino. Gli

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italiani devono capire la realtà in di tutto il movimento. Per uscire da spondere”. Senza alcuna polemica, cui si trovano, sapendosi giocare le questa situazione servono idee, cer- ma con le idee chiare. “Dal mio pun- loro carte. Prendiamo Peppe Poe- tezze e solidità”. A partire dall’im- to di vista la Nazionale è sempre ta: giocava in B1 ed ora è il play portanza stata ed è una della Nazionale. Per migliorare la della Na- priorità, poi qualità degli italiani è necessario che zionale. ognuno la pen- , ai giocatori venga data la possi- “ N o n o - E giusto che giochi sa come vuole. bilità di giocare, ma anche che stante le , , Tutti sanno loro abbiano voglia di miglio- difficoltà chi E piu decisivo, ma per qual è la mia rarsi, assumendosi le loro re- della scor- opinione: è sponsabilità”. Soprattutto in un sa estate, poter imparare ad incidere giusto che chi momento difficile come quello attua- lo spirito sulla partita, un giovane viene convo- le, con le società sportive che, anziché all’interno italiano ha bisogno di cato, si pre- guardare all’estero, dovrebbero riva- dello spo- , senti”. Così lutare i propri settori giovanili. “In gliatoio Az- giocare con continuita come è giusto una contingenza in cui ci sono meno zurro non è che i nostri risorse economiche – afferma infatti mai cambia- giovani pos- Soragna – alcune società non pro- to. Abbiamo sano dimo- grammano il loro futuro, innescando perso una possibilità strare quello che valgono ai massimi una reazione a catena che va a scapito ed ora rischiamo di non partecipare livelli senza essere bruciati al primo ai prossimi Europei, cosa che sareb- errore. “Solo giocando contro i be gravissima per tutto il movimento. più forti, si diventa più forti”. Qui sotto, Giuseppe Poeta, marcato Per questo ritengo che ad affron- da Cavaliero, in entrata contro tare il Challenge Round dovrà Montegranaro. Il play-maker di Teramo Questione di fiducia e della Nazionale italiana è oggi uno presentarsi la migliore squadra dei giocatori simbolo del nostro basket possibile, a cui tutti dovranno ri- Ce lo insegna anche la storia di Giu- seppe Poeta, simbolo e rivelazione del nostro ba- sket, partito dalla quinta serie italiana ed arrivato ad avere le chiavi e la re- gia della Nazionale. “Ho cominciato titolare a Salerno, in C1, quan- do avevo 15 anni - raccon- ta infatti il giocatore - centrando la promozione in B2 ed avendo la fortuna di poter contare su un co- ach come Capobianco, che mi ha subito dato fiducia. Poi c’è stata l’esperienza a Veroli in B1 e questo è ormai il mio terzo anno in Serie A a Teramo. Mi ritengo un gioca- tore fortunato, perchè gli allenato- ri che ho avuto, da Capobianco, a Salieri, a Dalmonte e a Bianchi, hanno sempre creduto in me, come del resto anche il presidente An- tonetti, che mi ha fortemente volu- to. Il punto è proprio questo: avendo ricevuto tanta fiducia, sono stato in grado di ripagarla sul campo”. Come dovrebbe succedere per ogni giovane che si affaccia al mondo dei Profes- sionisti. “L’elemento principale per fare maturare un giovane – afferma infatti Poeta – è dargli la possibilità di sbagliare, più in alto è, meglio è”. A questo punto serve una regola per permettere ai ragazzi di crescere, o è meglio affi-

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darsi alle decisioni degli allenatori giochi chi è più de- e della società? “Credo che la verità, cisivo, ma, per poter come spesso accade, stia nel mezzo. imparare ad incide- Non dovrebbe esserci una regola re sulla partita, un per far giocare gli italiani, ma giovane italiano nell’attuale situazione potrebbe es- ha bisogno di sere un estremo utile per trova- giocare con con- re un equilibrio che non c’è, per tinuità”. Da qui poter uscire da questa piccola crisi”. un’apertura alla re- Che coinvolge anche la Nazionale. gola dell’obbligo “Per me – afferma Poeta – vesti- degli italiani in re la maglia Azzurra è un onore ed campo. “Egostica- un privilegio. Non entro nel merito mente parlando, sa- di chi ha rifiutato la convocazione, rebbe buono. D’al- ma posso dire che nello spogliato- tra parta la Russia io non si respira una cattiva aria, il lo fa, ha un cam- gruppo è sempre compatto, così pionato di alto li- come eravamo compatti in estate vello ed ha vinto in occasione della minaccia di l’Europeo. Non è sciopero. Noi teniamo alla Na- che un italiano che zionale e dovrà essere altrettanto va male debba gio- anche per gli italiani che verranno”. care per forza, ma Quindi un pensiero sui giovani. “Ci bisognerebbe che la vorrebbe un passo avanti da parte di situazione si equili- tutti, dalle società e dagli allenatori, brasse. Comunque ma anche dai giovani, a cui chiedo non mi illudo, per- più faccia tosta in campo”. chè so che non sarà possibile cambiare dall’oggi al domani. Giovani italiani, è più dura Piuttosto mi augu- Ne sa qualcosa Luigi Datome, ro che si inizino a guardia-ala classe ‘87 fare delle scelte che della Lottomatica Roma tutelino di più i gio- e della Nazionale: “Quel- catori italiani”. An- lo dei giovani italiani è un che per una cresci- problema che fa male ai gio- ta della Nazionale. catori, alla squadra Azzurra “Per me – afferma e a tutto il movimento in infatti Datome – la generale. Personalmente squadra Azzurra mi ritengo un privilegiato, è sempre venuta perchè ho la possibilità di giocare in prima di tutto. una grande squadra ed, in linea di Da otto estati sono massima, non è un problema trovare sempre con la Na- spazio in campionato come giovani. zionale ed è un ono- Il punto è essere giovani italiani, re ed un privilegio. perchè in questo caso ci sono Non conosco le mo- più difficoltà, perchè c’è l’obbli- tivazioni di chi non go del risultato e, se non va bene, è venuto, ma per me si tende ad essere meno compren- la Nazionale è sem- sivi con un giovane italiano, che pre stato un so- magari è cresciuto nel proprio viva- gno ed è stupido io, che con un giovane america- non rispondere”. no, che invece si è pagato tanto, an- dandolo ad acquistare oltreoceano”. Spazio quindi alla meritocrazia, pur- chè si parta alla pari. “E’ giusto che continua a pagina 8

Qui accanto, il giovane Luigi Datome al tiro con la maglia della Lottomatica Roma. Si sente un privilegiato per poter giocare in un grande club ed apre alla possibilità della regola dell‘obbligo degli italiani in campo

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Più italiani in campo cendo, non è stata costruita per arri- ra proibitiva. In Eurolega, poi, vare nelle prime quattro posizioni, e è scandaloso, giocano solo gli Così come, per Daniele Cin- Milano, in cui Vitali sta comunque stranieri. Io, ad esempio, ho gio- ciarini, guardia dell’Air faticando a trovare il giusto spazio, ci cato un certo minutaggio esclusiva- Avellino, non ha senso l’at- sono squadre come Cantù e Pesaro mente con Le Mans, mentre le altre tuale impiego dei giocatori in cui gli italiani sono inesisten- volte sono stato impiegato appena italiani nel nostro campio- ti, e quelli che 5’. Il quintetto è nato: “Se nei 10 giocatori ci sono, sempre america- convocati per una partita , s o n o obiettivo sarebbe quello no ed il cambio ci sono cinque stranieri q u a s i L degli esterni è, a – 3 extra e 2 comunitari – almeno tutti pas- di potere arrivare ad avere sua volta, ameri- il sesto uomo dovrebbe essere saportati. un servizio televisivo cano”. E’ chiaro un italiano, un lungo o un esterno B i s o - che, in queste che giocasse almeno 15-20 minu- gnereb- in chiaro come quello che condizioni, sia ti. Credo infatti che, a parte che per be che ora ha il calcio necessario un i fenomeni come Gallinari, sia dif- gli ita- cambio di rotta. ficile trovare spazio nelle squadre di liani di “Io sono favo- medio-alta classifica per i bravi gio- f o r m a - zione giocasse- revole all’obbligo degli italiani catori italiani, perchè lì giocano solo ro di più e che ci fosse un solo in campo – afferma infatti Cincia- gli stranieri. A parte Teramo, che passaportato. Nel nostro cam- rini – 1 o 2 sempre in quintetto ha Poeta che gioca 35’, ma che, al di pionato la situazione è difficile o comunque almeno due che gio- là dell’ottimo campionato che sta fa- e la vetrina europea è addirittu- chino 25’ a testa, perchè altrimen-

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ti non si cresce. Senza nulla togliere agli stranieri, dobbiamo risollevare il movimento e la Nazionale, che ha subito un calo di qualità, ma non per colpa degli italiani, a cui non si dà fiducia, perchè gli ultimi tiri sono sempre degli stranieri. In giro ci sono giocatori italiani buoni e bisogna far- li giocare. Purtroppo ora viene privilegiato l’americano medio all’italiano bravo”. Troppo calcio in televisione E chi riesce comunque ad affermarsi, come Mar- co Mordente, guardia dell’Armani Jeans Mi- lano e della Nazionale, non può che prendere atto di una situazione difficile: “Si parla sempre della que- stione degli italiani in campo, ma non si fa mai niente. I ragazzi ci sono, bisogna farli giocare, per farli crescere, altrimenti un buon gio- catore resterà sempre e solo un buon prospetto. Devono avere la pos- sibilità di sbagliare e lavorare sui limiti che il campo dà loro. Bisognerebbe mettere un tetto all’ingresso degli extracomuni- tari e, se non cambiano certe regole, inserire l’obbligo di uno o due italiani sempre in campo, in modo che mate- maticamente i nostri giocatori vada- no a referto e abbiano la possibilità di crescere. Solo chi osa, ottiene risultati”. Raggiungendo magari la Nazionale - “per me un onore ogni volta che indosso la maglia Azzurra” - e quella notorietà data anche dalla televisione. “In una tv monopolizzata dal calcio, non è ora possibile promuovere altri pro- dotti sportivi. Dobbiamo dire grazie a SKY per come sta curando il prodotto basket, anche se non è in chiaro e non ci permette di avere una diffusione come quella del calcio. L’obiettivo sarebbe quello di potere arriva- re ad avere un servizio in chiaro come quello che ora ha il calcio”. Un’idea da girare a chi dovrà lavorare perchè il vento cambi direzione.

Nella pagina accanto, Daniele Cinciarini in entrata contro Teramo. Qui accanto, Marco Mordente al tiro contro la Fortitudo

9 infoGIBA InfORMAZIONI, NEWS, DIRITTI DEGLI ASSOCIATI L’elezione dei delegati degli atleti, momento chiave In prossimità delle elezioni del nuovo Consiglio Federale e dei rappresentati degli atleti che entreranno a farvi parte, abbiamo ritenuto opportuno affrontare l’argomento, spiegando in modo tecnico ed il più chiaro possibile il funzionamento della macchina elettorale, chi ha diritto di voto, quale sarà il peso specifico degli atleti nelle decisioni del nuovo Consiglio

Il 15 ed il 16 dicembre 2008 tutti i giocatori di palla- sionisti eleggeranno l’unico rappresentante degli canestro hanno avuto la possibilità di votare presso i atleti professionisti. Comitati Provinciali e Regionali FIP per eleggere i 18 delegati (4 del settore professionistico e 14 In totale, quindi, i consiglieri federali rappresentanti del settore non professionistico), che partecipe- degli atleti saranno 4 su 20. Degli altri 16, 2 saran- ranno all’assemblea dei delegati atleti di Roma no i rappresentanti dei tecnici, 9 dei Comitati del 6 febbraio 2009 ed all’assemblea generale Regionali, 2 della Lega Serie A, 1 della Legadue, 1 elettiva della FIP del 7 febbraio. della Lega Nazionale e 1 della Lega Femminile.

Una volta accertato il numero dei voti spettante alle Nell‘assemblea generale elettiva del 7 febbraio i 18 società, la segreteria federale ha calcolato il numero delegati atleti parteciperanno, insieme a tutti gli altri dei voti spettanti agli atleti ed indicato il numero dei delegati eletti dalle altre componenti, all‘elezione del delegati da eleggere, seguendo la regola in base alla presidente federale e del collegio dei revisori dei conti. quale il valore di voto degli atleti corrisponde al 20% del valore dei voti di base totali spettanti La presenza di rappresentanti degli atleti nel governo alle società nelle assemblee generali. federale è certamente una conquista importantis- sima. Ai giocatori, attori protagonisti del movimento Hanno potuto esprimere il proprio voto tutti gli sportivo, viene ricono- atleti maggiorenni, maschi e femmine, citta- sciuto il diritto di con- dini italiani, regolarmente tesserati tribuire anche alle nell’anno sportivo in corso ed decisioni politiche e in attività nella stagio- di partecipare alla ne agonistica pre- gestione federale in cedente alle ele- generale. zioni federali. Compito dell‘associazio- Nel corso dell’As- ne giocatori è ora quello semblea del 6 feb- di contribuire allo svi- braio i 14 delega- luppo nei giocatori di ti dei giocatori una coscienza “poli- non professioni- tica” sempre più ap- sti eleggeranno i 3 profondita. Compito rappresentanti delle Istituzioni Spor- degli atleti dilet- tive in generale è quel- tanti in Consiglio lo di rendere il sistema Federale, di cui elettorale più autonomo ed almeno uno do- efficace, oltre che più accessibile vrà essere donna. a tutti i giocatori. I 4 delegati dei giocatori profes-

10 basket femminile InfORMAZIONI, NEWS, DIRITTI DEGLI ASSOCIATI Nazionale, io ci sono In un momento difficile per la selezione Azzurra, Simona Ballardini, talento assoluto, fa un passo avanti, raccontando la sua esperienza di Damiano Montanari

La generosità in campo ed il talento mia città, dove tra l’altro sono anche e quel pizzico di pepe che ogni tanto cresciuta cestisticamente. Poi può diventare nervosismo, ma anche dalla stagione 2000-01 sono pas- imprevedibilità per le avversarie che sata a Schio, vincendo, in tre anni, non riescono a marcarla. Simona due Coppe Ronchetti”. Prima di Ballardini è tutto questo e anche di rientrare alla casa madre e togliersi più: prima viene il basket e poi tutto altre belle soddisfazioni, seppure con il resto. qualche lacrima. “Decisi di ritorna- re a Faenza e fu la scelta giu- sta, che mi permise di cen- Successi ovunque trare la conquista della mia Romagnola doc, dimmi dove vivi e prima Coppa Italia, an- ti dirò chi sei, dimmi come giochi e che se poi mi sono rotta ti dirò che sei una delle migliori gio- per due volte il ginoc- sonali, perchè, soprat- catrici in circolazione, uno dei pi- chio destro”. Una brutta lastri della Nazionale azzurra tutto ad una certa età, tegola, che avrebbe anche potuto dopo avere dato tanto al femminile. “Sono nata a Faenza il pregiudicare la sua carriera nel 24 marzo 1981 – racconta Simona – la mondo della pallacanestro, mondo della pallacanestro, è comprensibile guardare il pro- ma è stato in quei momenti prio fisico ed è difficile continuare, che è uscito il carattere e la con tanti impegni, a livelli alti. Il pro- voglia di continuare ad an- blema, piuttosto, è che tante gioca- dare avanti e di rimettersi in trici, e tra l’altro quasi tutte play- gioco. “Quest’anno ho scelto maker, hanno scelto di rinunciare di passare a Venezia – affer- alla Nazionale nello stesso momen- ma infatti Simona – con cui ho vinto to, determinando involontariamente la Supercoppa. Sono felice di es- una situazione difficile da gestire”. sere qui e mi trovo veramente bene accanto a grandi giocatrici e grandi persone”. La GIBA per le donne Come tante altre a cui devono spesso I love far fronte le giocatrici, che, per tute- lare i propri interessi, possono rivol- In una tappa importante del suo iter gersi ad un sindacato come la GIBA, cestistico, senza dimenticare il suo l’Associazione giocatori che, come impegno con la maglia azzurra, alla conferma Simona Ballardini, potreb- quale Simona Ballardini tiene molto, be essere molto utile al mondo del pur senza giudicare le scelte di chi, basket in rosa: “Pur essendo consape- negli ultimi tempi, ha preferito de- vole che si devono fare ancora molti clinare l’invito: “Io penso che sia un passi avanti, penso che al nostro onore stare in Nazionale e, fin- movimento possa essere molto chè mi convocheranno, io darò utile un sindacato come la GIBA. la disponibilità, perchè so che Bisognerebbe mettersi ad un tavolo voglio far parte della squadra ed aprire un dialogo positivo, perchè azzurra. Nonostante questo, tutta- per me l’Associazione giocatori via, non mi sento di condannare chi potrebbe fare tanto”. ha deciso di non rispondere alla chia- mata della Nazionale per motivi per-

11 infoGIBA GIBA risponde In questo numero di GIBA Press parte una nuova rubrica, che si propone di rispondere alle domande più comuni dei giocatori e ad aiutarli a chiarire eventuali dubbi sui loro diritti e doveri. Vengono affrontati i temi più interessanti ed aiutati i giocatori ad affrontare i problemi che possono insorgere nello svolgimento della loro attività.

Di seguito pubblichiamo le prime quattro di una serie di domande che andremo ad affrontare nel corso dei prossimi mesi

erchè GIBA rappresenta la sistenza e consulenza per qualsiasi pro- componente dei giocatori blema il giocatore professionista o non Perchè Pa livello politico, nei rap- professionista possa avere nei rapporti un giocatore porti con la Federazione con il proprio club ed in genere per ogni dovrebbe e con le Leghe ed questione collegata con la pratica spor- all’interno del Con- tiva; perchè lo sport (piaccia o non piac- associarsi siglio Federale, che cia) si gioca anche al di fuori dai campi alla GIBA? è il luogo dove vengono assun- di gioco, e GIBA sostiene gli interessi dei te tutte le decisioni sulle regole giocatori nel confronto politico con le al- del gioco; perchè GIBA offre as- tre componenti (Federazione? e Club). ’art. 4 del Regolamento Esecutivo Settore Pro- cepire un rimborso fessionistico contiene la disciplina che riguar- spese (non un Lda i giocatori “giovani di serie”. Si definiscono compenso) ne- Come funziona così i giocatori giovani (da 15 a 21 anni) cresciuti goziabile con la questione nei vivai delle società professionistiche ancora il club. L’atle- dei Giovani di privi di contratto da professionista. I giovani di se- ta giovane di rie, anche quando diventano maggiorenni, riman- serie schie- Serie? gono vincolati con la società professionistica sino rato a referto che diritti a 21 anni. Il club può proporre al giovane di serie per almeno 18 hanno? il primo contratto da professionista, che l’atleta è volte in partite tenuto ad accettare. Il giovane di serie può essere ufficiali (anche di “prestato” ad altra società non professionistica Coppa Italia e di Coppe per una o più stagioni e poi rientrare nel club di Europee) durante la stessa stagione matura il provenienza senza perdere lo status fino ai 21 diritto di diventare professionista dalla stagione anni. Raggiunta tale età, se il club non gli ha anco- successiva. In mancanza di offerta contrattuale, ra formulato una proposta di contratto, l’atleta si egli si svincola e può liberamente tesserarsi per svincola. L’atleta giovane di serie ha diritto a per- altro club professionistico o non professionistico. ? 12 infoGIBA

l mancato pagamento da parte di un club della que al confronto con i tempi lunghi della retribuzione prevista alle scadenze concordate, giustizia ordinaria dello Stato italiano Icomporta il diritto del giocatore ad accedere (in media ci vogliono da 3 a 5 anni per ad una procedura arbitrale per l’ottenimento una sentenza di primo grado). Una volta di un lodo di condanna del club medesimo ottenuto un lodo, le società che non lo ot- al pagamento di quanto dovuto. Gli or- temperano entro i termini assegnati dalla gani deputati alla gestione degli arbitra- FIP (in genere un altro mese) subiscono una ti sono diversi tra professionisti e non penalizzazione in classifica da scon- professionisti e diversa è anche la tare nella stagione successiva. Se procedura. Diciamo che per gli l’inadempienza si protrae sino al arbitrati dei professionisti ci In quanto tempo termine della stagione, i club vuole meno tempo per giun- posso ottenere un sono esclusi dall’organizza- gere ad una decisione (da lodo? Quanto tempo zione federale e perdono il una settimana ad un paio di titolo sportivo. Per le sole mesi). Per i non professioni- passa prima che società professionistiche la sti i tempi sono leggermen- possa recuperare esecuzione delle decisioni è te più lunghi da 3 a 4 mesi, i soldi che mi assicurata anche da una ga- salvo imprevisti. Nulla comun- spettano? ranzia bancaria? obbligatoria.

giocatori di sere A e di Legadue sono e non altri. Per tutti i giocatori non professionisti e di considerati professionisti ed hanno categoria giovanile vige una copertura assicurativa ? Ilo status di lavoratori dipendenti, con “federale” di scarsissimo rilie- tutto quello che ne consegue: diritto alla vo e quasi inutilizzabile se pensione, al fondo di fine carriera, alla non in caso di infortu- assistenza previdenziale. Beneficiano ni particolarmente anche di una polizza assicurativa che gravi che compor- Quali copre i rischi di morte ed invalidità tano la impossibi- Giocatori hanno permanente da infortunio, secondo dei lità di proseguire diritto alla massimali che vengono concordati tra la pratica spor- polizza Leghe professionistiche e GIBA e che tiva. Suggeriamo sono riportati negli Accordi Collettivi comunque a tutti i infortuni? di categoria (consulta il ns. sito). Per i giocatori, professio- giocatori non professionisti che gioca- nisti e non professioni- no i campionati nazionali di Serie A, B e C dilettanti, sti, di integrare le polizze esiste un modulo di accordo economico predisposto assicurative istituzionali con polizze private. L’inte- da GIBA e Lega Nazionale Pallacanestro nel quale è grità fisica è indispensabile per chi svolge la pratica previsto l’obbligo per i club di garantire copertura sportiva a livello agonistico, spesso in cambio di una assicurativa agli atleti: occorre però sottoscrivere retribuzione: i soldi spesi per assicurarsi non sono quell’accordo (scaricabile dal nostro sito www.giba.it) mai soldi sprecati. ? 13 Il protagonista di ieri e di oggi L’altra vita di Nembo Kid Terminata una carriera leggendaria come giocatore, Antonello Riva è rimasto nel mondo del basket passando dall’altra parte della scrivania di Damiano Montanari

A volte basta poco per scrivere la sto- di farmi provare nel basket, anche con- Vittorie e trofei ria: un pallone, un canestro, la pas- siderando la mia altezza (ndr 1,96 m). sione. E la capacità di essere al posto Così cominciai a giocare con i miei co- Un hobby che ben presto si trasformò in giusto nel momento giusto quando il etanei all’Oratorio e poi nell’A.S. Ro- una carriera esaltante. Dopo l’esordio destino chiama. E’ quello che è acca- vagnate, dove mi notò uno scout che con Cantù in serie A nella stagione duto ad Antonello Riva, leggenda mi segnalò a Cantù. Avevo quattordici 1977-78, Antonello Riva, cominciò ad della pallacanestro italiana, un anni e cominciai a vivere nel college inanellare infatti una serie incredibile campione che ha iniziato a calcare il della società lombarda. Di quel perio- di successi con la maglia canturina, ve- parquet in modo inaspettato. “Mi sono do ho dei ricordi bellissimi, il pensiero stita per ben dodici anni: un Cam- avvicinato a questo sport - ricorda in- di essere entrato a far parte del vivaio pionato Italiano nel 1981, due Cop- fatti Riva - quasi per caso. Frequenta- di una squadra così importante era per pe dei Campioni nel 1982 e nel 1983, vo la quinta elementare a Rovagnate me un motivo di orgoglio anche con gli due Coppe delle Coppe nel 1979 e (Lecco), il paese dove sono nato il 28 amici”. Sebbene Antonello non parteg- nel 1981 e una Coppa Interconti- febbraio 1962, e, visto che per par- giasse per una squadra in particolare. nentale nel 1982. Sette anni più tardi tecipare ai Giochi della Gioventù bi- “Seguivo di più il calcio ed ero tifoso Riva passò all’Olimpia Milano con sognava cimentarsi in tre discipline, del Milan. A basket avevo giocato solo cui si aggiudicò la Coppa Korac nel l’insegnante di educazione fisica decise con gli amici, per divertimento”. 1993, per poi trasferirsi l’anno seguente continua a pagina 16

14 15 nella Scavolini Pesaro e due stagio- ottenendo il quinto pos- ni dopo alla Pallacanestro Gorizia. so assoluto nella classi- Nel 1998 ritornò a Cantù, dove rimase fica delle presenze, met- fino al termine del campionato 2001- tendo a segno 3785 punti, 02. In quell’estate Nembo Kid, come più di 900 in più del se- lo aveva soprannominato il telecroni- condo, il mitico Dino Me- sta Aldo Giordani tra la fine degli neghin, e conquistando il anni Settanta e l’inizio degli anni Ot- record di punti segnati tanta, fu ingaggiato dalla Nuova Se- in un’unica partita, ben bastiani Basket Rieti, allora in B 46 contro la Svizzera a d’Eccellenza e guidata da Tonino Zor- Forlì il 27 ottobre 1987. zi. Con la squadra laziale Riva conqui- stò la Coppa Italia di Lega e la Pro- Dietro la scrivania mozione in Legadue nella stagione 2003-04, avendo il piacere di giocare Numeri importanti, che accanto a suo figlio Ivan, anch’egli testimoniano quanto An- ala piccola e attualmente tesserato da tonello fosse fatto per il Patti, in serie A Dilettanti. “Per me - basket e quanto il basket ricorda Antonello - è stato bellissimo. fosse fatto per Antonello. Fu infatti quello il motivo principale Un’equazione che non è per cui decisi di scendere in serie B a sfuggita allo stesso Riva, Rieti”. Nel campionato seguente Riva che, una volta dismessi i giocò poi otto partite, l’ultima delle panni del cecchino in cam- quali il 21 novembre 2004, dando po, ha indossato quelli del l’addio al basket giocato nella sfida dirigente. “Volevo rima- persa in casa contro Montegranaro. nere nell’ambiente - rac- conta infatti Riva - e, an- che se avevo pensato alla L’uomo dei record possibilità di fare l’allena- tore, ho accolto con piace- Nella pagina precedente, una foto recente di Antonello Fu quello il capolinea di una carriera re la proposta di Rieti, con Riva. In alto, una foto storica con la maglia della Jolly fatta di venticinque anni ai massimi cui mi sono tolto delle belle (e Mike D‘Antoni), sotto, Antonello veste la maglia della livelli, quasi tutti giocati in A1, il de- soddisfazioni, a cominciare Pallacanestro Cantù gno palcoscenico di Antonello Riva, dalla promozione in serie A incisivo sia come guardia, sia come di due anni fa”. Un autentico trionfo vari Bargnani e Gallinari. Chi è ala piccola, giocatore solido ed at- per Riva che, da quando è diventato bravo, infatti, viene fuori, anche se, taccante devastante, in particolare nel gm, ha cambiato la sua vita. “La dif- per salvaguardare maggiormente il tiro da tre punti. Una qualità che lo ha ferenza principale è che prima potevo nostro patrimonio di giocatori, biso- aiutato a diventare il più pensare solo alla gestione di me stes- gnerebbe cambiare qualcosa, magari grande realiz- so, mentre adesso devo concentrarmi inserendo l’obbligo di un italiano zatore della sulla squadra, devo avere una sguar- sempre in campo”. serie A do più ampio”. Una filosofia che ha i t a - convinto il presidente Zeppieri a ingaggiare Riva come gm di Veroli, Consigli da campione in Legadue, per questa stagione. “Mi ha colpito l’entusiasmo del patron - Una proposta interessante, a cui fa rivela Antonello Riva -. Ci sono le basi seguito un messaggio per chi vuole economiche e le motivazioni per fare iniziare la carriera cestistica. “Ad un bene”. giovane che vuole diventare profes- sionista - afferma infatti Riva - dico di non guardare mai quanto Un italiano sempre in campo tempo trascorre in campo e con la palla in mano, perché più Magari puntando su quegli italia- tempo ci sta e maggiori sono le ni che sono al centro della batta- possibilità di giocare un giorno glia della Giba. “Da quando è nata in una grande squadra”. L’im- liana con l’Associazione giocatori - afferma portante è crederci sempre, impe- 14399 pun- infatti Riva in proposito - mi sono gnarsi e continuare a lottare. Perché ti segnati ed sentito più tutelato. Il suo ruolo è a volte può bastare poco per scrivere il migliore stato importante per me e credo che la storia: un pallone, un canestro e m a r c a t o r e lo sia anche per i giocatori di oggi. quella passione che, ovunque andrai, della Nazio- Fortunatamente vedo che, rispetto ti permetterà di lasciare un segno in- nale italiana, al passato, ci sono più società che la- delebile, la traccia del campione, la con cui scese vorano sul settore giovanile e questo consapevolezza di avere realizzato in campo è un primo punto importante affin- qualcosa di grande. 213 volte, ché possano continuare ad uscire i

16 Infoube Fondo di garanzia e solidarietà per giocatori professionisti di pallacanestro (art. 7 dell’Accordo collettivo)

Fund for guarantee and solidarity for professional players (art. 7 of the Collective Agreement)

Translation by John Fultz ITA L IANO Il “Fondo di Garanzia e Solida- sia stato corrisposto regolarmente il L’importo del sussidio spettante è rietà per giocatori professio- compenso contrattuale fisso, ingag- accertato dagli organi amministrativi nisti di pallacanestro” è istituito giati da società professionistiche di del Fondo di garanzia: con lo scopo di erogare ai giocatori Serie A e di Legadue che siano state - nel caso di società esclusa dal professionisti di pallacanestro già dichiarate morose a norma delle vi- campionato, o dichiarata mo- tesserati per società di Serie A e Le- genti disposizioni federali, od a cui rosa, o dichiarata fallita: sulla gadue maschile le prestazioni previ- sia stata revocata l’affiliazione alla base del compenso risultante ste nell’articolo 7 dell’Accordo Collet- Federazione Italiana Pallacanestro, dal contratto di lavoro sportivo tivo. o che siano state escluse dal cam- regolarmente depositato ai sensi pionato di Serie A o di Legadue, o che della legge n. 91 del 1981; Il Fondo di Garanzia è alimentato siano state dichiarate fallite. - negli altri casi: sulla base del dal Fondo di Fine Rapporto e credito, rimasto insoluto, accer- dalle Leghe Professionistiche Il sussidio spettante a ciascun atle- tato dal Collegio Permanente di Con- mediante versamenti annui. La do- ta ammonta ad una mensilità del ciliazione e Arbitrato. tazione del Fondo per la Serie A è di compenso fisso contrattuale €. 192.000, quella del Fondo di Lega- con un massimale di euro 3.000 urth or f er F de due è di €. 120.000. mensili per i giocatori di Serie t a i l A e di euro 2.400 mensili per i s o

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Il sussidio, alla cui erogazione è fina- giocatori di Legadue, e può essere

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The “Fund for Guarantee and Solidarity responding contractual payments were not Guarantee: english for professional basketball players” was made, under contract with professional teams - in the case of a team excluded from the established in order to give the professional in Series A and Legadue that have been de- league, or declared defaulting, or declared basketball players that are already enrolled clared defaulting according to the federal laws bankrupt: on the basis of the compensation members of teams in Series A and Legadue in force, or to whom was revoked affiliation to resulting from the workers sport contract the terms foreseen in Article 7 of the Collec- the Italian Basketball Federation, or to who- regularly deposited in accordance with the tive Agreement. ever was excluded from league play in Series n.91 law of 1981. A or Legadue, or has been declared bankrupt. The Fund for Guarantee is fed from the Fund of - in other cases: on the basis of unresolved Finished Relations and from the Professional The subsidy due to each athlete amounts to a credit determined by the College of Perma- Leagues by means of annual payments. The monthly payment of the fixed contractual nent Conciliation and Arbitration. sum of payment to the Fund for Series A is maximum of 3.000 euro a month for Series Euro 192.000 and that for Legadue is Euro A players and for 2.400 euro for players in For further details and information, you are 120.000. Legadue and can be paid for a period of three invited to consult the GIBA website. consecutive months. The subsidy to which the donation is finalized is the Fund for Guarantee, and is available to The amount of the expected subsidy is estab- the professional athletes to which regular cor- lished by the administration of the Fund for

17 Il personaggio di Legadue Melli, il perfezionista A soli 17 anni Niccolò fa già la differenza in Legadue, continuando a distinguersi anche a scuola di Massimo Bonarelli

Dopo Bargnani, Belinelli e Galli- dispetto della carta d’identità”. della Pallacanestro Reggiana, guidato nari tra un paio di anni potrebbe es- da Marcelletti, sta portando avanti sere il suo turno. Tutti scommettono con lui: “Ogni venerdì pomeriggio, su Niccolò Melli, uno che a 17 anni Talento predestinato dopo la scuola, faccio una seduta di fa già la differenza in Legadue e che Figlio di ex atleti, il papà cestista lavoro differenziato incentrata sui non si sottrae alle enormi aspettative nelle serie minori e la mamma ec- fondamentali ed inoltre il coach mi che l’intero movimento cellente pallavolista argento alle sta dando grande fiducia in partita: ripone su di lui: “Ne Olimpiadi dell’84, Melli ha scelto non posso che ringraziarlo”. sono consapevo- quasi per vocazione la palla a spic- le – racconta l’ala chi, preferendola al volley: “C’è una reggiana – ma non foto che mi ritrae con un pallone da Basket e studio ne sento affatto il basket quando ero ancora nella La scelta di rimanere nella sua peso, anzi per me è culla, al massimo mi concedo qual- Reggio, rinunciando alle sirene delle motivo di orgog- che partitella a beach volley d’estate, offerte provenienti da mezza serie A, lio essere con- ma la pallacanestro è stata fin da su- si sta rilevando azzeccatissima come siderato un bito la mia passione”. Niccolò è in una conferma lo stesso Niccolò: “Sono buon gio- parola un predestinato, proprio convinto al 110% della mia decisi- catore, a come Lebron James, ribattezzato one. Era fondamentale per la mia cre- per l’appunto “The chosen one”. Non scita umana e professionale restare potrebbe essere definito diversamen- qui, nella mia città accanto alla famig- te chi fa il suo esordio in serie A lia ed agli amici. Sono al quarto anno a soli 13 anni, in una piazza storica del liceo classico e per ora penso solo come Pesaro: “L’ho imparato la sera a fare il massimo in qualsiasi at- prima della partita, il giorno dopo sa- tività, nella pallacanestro, come rei dovuto andare in gita con alcuni nello studio: sono molto esigen- amici: è stata un’emozione indescrivi- te con me stesso”. Una qualità che bile”. In campo però Melli non lascia possiedono solo i campioni e che non spazio alle emozioni: se lo ricordano potrà che essere di aiuto per migli- bene a Jesi quando i suoi 16 punti orare giorno per giorno quell’infinito e 15 rimbalzi fecero tremare i polsi talento che madre natura gli ha dona- ai tifosi locali, in gara 4 degli scor- to, ripercorrendo la stessa strada che si play off. Ora, superati i problemi ha portato Gallinari dalla Legadue fisici (prima caviglia, poi ginocchio), all’NBA: “Gli auguro di tornare presto l’ala reggiana ha ritrovato la forma in campo: è un ottimo ragazzo, se lo migliore come si è visto nel match ca- merita”. Sebbene il suo modello resti salingo contro Brindisi, in cui ha rea- Smodis - “mi piace la sua grinta, ma lizzato la seconda doppia doppia con- abbiamo qualità diverse, io sono più secutiva della stagione (12+18). Ma agile e tecnico”- ed il suo torneo pre- Niccolò non si accontenta, mostrando ferito l’Eurolega, all’America sarebbe già le stigmate del campione: “Ho gio- difficile dire di no. cato abbastanza bene, ma pretendo di più da me stesso: ho grandi margini di miglioramento in tutti i fondamen- In alto, Melli (a sinistra) con Michael Jordan. tali”. Ed è proprio in quest’ottica che Nella foto accanto, in azione con la maglia s’inserisce il lavoro che lo staff tecnico della Nazionale

18 Il personaggio dei Dilettanti Talento poliedrico Cutolo, tra i migliori prospetti della A Dilettanti, non vede solo la pallacanestro nel suo futuro di Massimo Bonarelli

Basket, ma non solo. Donato Cutolo, mo delle mie potenzialità e di non po- ala di 200 cm in forza al Jesolo- tere più migliorare, allora smetterò”. sandonà BK, ha le idee molto chiare Per adesso i suoi progressi sono sotto sul proprio futuro, che non necessa- gli occhi di tutti, anche se l’ala luca- riamente sarà fatto di sola pallacane- na fa professione di modestia: “Faccio stro. Nonostante l’esplosione a 14 dell’agonismo la mia arma migliore, punti, 3,6 rimbalzi e 3,9 recuperi ma al tempo stesso devo imparare ad ad allacciata di scarpe che ne fan- essere più equilibrato, cercando di fre- no uno dei migliori, cifre alla mano, nare il mio istinto, che a volte mi porta qualcosa di positivo, certo è che il Col- cestisti della A dilettanti, Cutolo ad andare fuori giri ed a strafare”. La lege ha segnato la mia introduzione mantiene i piedi ben saldi a terra, par- caparbietà, la determinazione e definitiva nel mondo senior, con cui in lando già da veterano a dispetto della la voglia di emergere non hanno precedenza avevo solo avuto contatti”. sua giovane età (classe ’87): “Gioco mai fatto difetto ad un ragazzo che, Ora la stagione della consacrazio- a pallacanestro perché mi piace e per fin da giovanissimo, ha conosciuto il ne a Jesolo, dopo l’anno trascorso a completare un percorso, senza avere significato della parola sacrificio. metà tra Latina e Casalpusterlen- l’ossessione di raggiungere a tut- go. “Nonostante abbia giocato poco ti i costi la serie A. Ho anche altre è stato un periodo molto utile per la aspirazioni nella vita (ndr è iscritto Entrata al College mia crescita: ho lavorato molto bene ad Ingegneria Gestionale all’Uni- Nato a Padova, ma a tutti gli effetti in allenamento, ho fatto esercizio e vesrità di Tor Vergata): quando mi lucano, Cutolo inizia la sua carriera a mi sono smaliziato avendo avuto la accorgerò di aver raggiunto il massi- Rionero in Vulture sotto la guida fortuna di avere accanto campioni tecnica di Antonio Ren- come Boni”. de - “l’allenatore a cui sono più legato insieme ad Andrea Paccariè, Più spazio ai giovani mio coach nella squadra Impiegato soprattutto da “4” per esi- dell’Aeronautica mili- genze tecniche - “anche se in ottica tare in B2” - per poi tra- di futuribilità il mio ruolo naturale è sferirsi, allora sedicenne, quello di 3” - Cutolo è diventato uno nella Virtus Siena, dove dei pilastri della BK con cui punta de- fa il suo esordio in prima ciso alla salvezza: “E’ un ambiente squadra ed entra nel giro perfetto per potere crescere, i vete- del Settore Squadre Na- rani (ndr Cossa, Volpato e Fanchini) zionali. Successivamente danno consigli preziosi e sono sicuro l’esperienza, molto forma- che ci toglieremo le nostre soddisfa- tiva, nell’ambito del pro- zioni, nonostante in molti ad inizio getto College Italia, alla stagione ci dessero già per spacciati”. corte appunto di Paccariè, Poi un pensiero ai più giovani. “Biso- culminata con l’elezione a gnerebbe dar loro più spazio, ma miglior Under 21 della B2. senza creare regole troppo vincolanti “Tutte le tappe del mio volte a forzarne l’impiego, altrimenti percorso professionale si rischierebbe di svuotare d’interesse – commenta il giocatore quello che, unanimemente, è conside- - sono state ugualmen- rato il vero campionato italiano”. te importanti, perché da ciascuna di loro, ho tratto

19 Foreign player Brandon ha fatto storia A soli 19 anni ha scelto ha scelto il professionismo con dodici mesi di anticipo Brandon has made history - At only 19 he chose to become a pro twelve months ahead of time.

di Marco Morello Traduzione di John Fultz ITA L IANO Per essere rivoluzionari basta andare anni, con la possibilità a fine stagione che difficoltà. “L’impatto è stato duro controcorrente, rompere gli schemi. di tornarsene in America (la clausola – spiega – perché il modo di giocare Prendete il caso di Brandon Jen- è la famosa “Nba escape”). qui è molto diverso dagli States. Io nings, giovane talento targato comunque mi sto trovando bene e Usa in forza alla Virtus Roma: sono venuto proprio con l’intento di a lui di fare il cosiddetto “one and La prima volta imparare e migliorarmi. Roma, poi, done”, l’anno di college necessario Jennings è stato il primo in assoluto è una città stupenda, anche se un per entrare nel draft Nba, proprio a scegliere questo tipo di percorso, a po’ caotica. Mi ricorda New York”. non andava. Così, a 19 anni ap- sparigliare le carte creando un pre- Di paragoni con il basket a stelle e stri- pena compiuti, ha compiuto il cedente importante. Atleta duttile, sce, invece, il play californiano prefe- salto nel professionismo dodici rapido, con un’ottima visione risce non azzardarne: “Posso però dire mesi in anticipo, nel Vecchio Con- di gioco e molto forte in campo che rispetto all’high school qui si tinente, decidendo di accasarsi alla aperto, in Italia ha iniziato con il difende molto di più, negli Usa il Lottomatica Roma. Una firma per tre piede giusto, pur incontrando qual- gioco è più fisico e atletico, basato sull’uno contro uno”. Insomma, Bran- don ha già le idee chiare, sia quando parla del suo futuro che del suo pre- sente. Ed è pure favorevole al fatto che esista un sindacato come la GIBA, in grado di tutelare gli interessi dei gio- catori: “Non l’ho mai sperimentato, ma penso sia una cosa buona”, dice con un sorriso che, a vederlo bene, è ancora quello di un ragazzino. Per essere rivoluzionari, in fondo, l’età non conta niente.

english To be a revolutionary it’s enough to The first time Californian play prefers not to make go against the main stream, outside of comparisons with the basketball of the fixed schemes. Take the case of Bran- Jennings was the absolute first to stars and stripes: “I can say, though, don Jennings, the young talent choose this solution, changing the that compared to high school you from the USA playing for Virtus cards to create an important prece- defend much more here, in the U.S. Roma: he didn’t want to take the so- dent. A versatile and rapid athlete, the game is more physical and athletic, called “one and done” option, the year with excellent court vision, and based on a one on one style. Altogether, of college necessary to be eligible for very good in the open court, in Brandon already has clear ideas, both the NBA draft, he really didn’t want to, Italy he started off well, even though when talking about the future as well so, having just turned nineteen, he had encountered some difficulty. as the present. He is also favourable to he made the jump to professiona- “The impact was tough - he explained a sindicate like the GIBA that is able lism twelve months in advance, in - because the game is played much to safeguard the interest of the play- the Old Continent, deciding to become differently here than in the States. In ers: “I have no experience with it but I part of the Lottomatica Rome team. any case, I’m content here because I think it’s a good thing”, he says with He signed for three years with the pos- came with the intention to learn and a smile that when observing him well sibility of returning to America at the to improve. Rome is a fantastic one realizes is still that of a young boy. end of the season, ( the famous NBA city, even though it’s a little chaotic. To be a revolutionary, in the end, age escape clause). It reminds me of New York”. The means nothing.

20 Pianeta Giovani PQN, la strada buona Charlie Recalcati racconta il Progetto Qualificazione Nazionale, tappa importante per il recupero e la promozione dei nostri vivai di Damiano Montanari

Il buio non è ancora completamente contribuendo alla formazione dei gio- passato, ma sul fondo si intravvede vani giocatori italiani. Non abbiamo la una luce. Questione settori giovanili, pretesa di essere noi a formarli, perchè poco tempo fa dimenticati, oggi rivalu- questo è compito dei club, ma voglia- tati o, almeno, in via di rivalutazione. mo cercare di far maturare nel modo L’indicazione è stata data e sembra che migliore i talenti più futuribili”. sia quella buona. Per risultati consi- stenti forse ci vorrà un po’ di tempo, ma intanto c’è fiducia, come conferma Tre fasi Charlie Recalcati, c.t. della Na- Che il PQN ha il compito di indivi- zionale A e Responsabile del Set- duare e di selezionare attraverso una edizione del Torneo “Impariamo tore Squadre Nazionali Maschili. organizzata serie di fasi. “Quest’anno insieme”, al quale saranno invitati il progetto si rivolge ai ragazzi 96 giocatori divisi in 8 squadre, nati nel 1995 ed è diviso in tre un’esperienza importante in cui tut- Sinergie vincenti fasi. La prima è andata da set- ti i convocati scenderanno in campo. “Siamo in fase di ripresa – af- tembre 2008 a dicembre Successivamente, nel mese di luglio, ferma infatti Recalcati – e non 2008 ed è consistita in un la- ci saranno due raduni territoriali, dobbiamo essere negativi e voro a livello territoriale portato uno al Nord ed uno al Sud, in ognuno pessimisti. avanti in ogni regione da dei quali verranno osservati 24 gioca- M o l t e un Referente Tecni- tori diversi, mentre ad agosto i mi- r e a l t à co Territoriale e da gliori 32 giocatori selezionati arrive- h a n n o un Referente per la ranno al Centro di Qualificazione r i p r e s o Preparazione Fisi- Nazionale, dove, dopo un’ulteriore ad investire e a credere ca. Ogni Comitato “scrematura”, verranno composte le nei settori giovanili. Natu- Regionale ha censito Rappresentative che parteciperan- ralmente si può fare sem- i migliori ragazzi del no al Torneo delle Regioni nel gen- pre di più, ma siamo sul- ‘95, coinvolgendoli naio 2010”. la strada buona”. Anche in raduni a livello grazie al PQN (Progetto regionale, a cui Qualificazione Nazio- hanno parte- Un nuovo campionato nale), ideato e presenta- cipato anche Un meccanismo ingegnoso, quindi, to da Gaetano Gebbia, allenatori ed che ha il compito di far crescere la che ne è responsabile arbitri. A quel qualità e di superare alcune attuali di- tecnico, e condiviso dal punto ogni Re- sfunzioni. “Il problema – afferma in- Settore Squadre sponsabile Tec- fatti Recalcati – è che i nostri ragaz- Nazionali e dai Co- nico Territoriale ha segna- zi non riescono a completare la loro mitati Regionali. “Il lato dieci giocatori che formazione, perchè, quando escono progetto è partito al- sono passati alla secon- dal settore giovanile, si trovano pun- cuni anni fa – racconta da fase, che si conclu- tualmente chiusi in prima squadra, Recalcati – e col tempo derà ad agosto. Tutti i quando invece avrebbero bisogno ha subito alcune modi- giovani selezionati parte- di giocare per crescere. Per questo fiche. Gli obiettivi sono ciperanno così a quattro credo che ci sarebbe la necessità di quelli di creare sempre raduni interregionali avere un campionato sul modello più sinergie tra i vari da gennaio ad apri- di quello spagnolo sub 20, in cui i comparti (SSN, CNA, le, dopo i quali, a mag- migliori talenti potessero maturare sul CIA e Minibasket) gio, si terrà la seconda campo, per ritagliarsi poi uno spazio

21 , Basket e solidarieta Con Willy aiutiamo l’Africa La testimonianza di Angelo De Stasio, ieri cestista di valore e oggi impegnato a costruire un centro sociale per ragazzi in Camerun di Damiano Montanari

Una vita per il basket, una vita per Talento con la valigia gli altri. Quanta forza può dare un pallone, quanto fascino può nascon- Storia nata in uno dei quartie- dere il profondo respiro dell’Africa, ri più malfamati di Catania – i la sua terra, i suoi colori, i suoi pro- Cappuccini di via Plebiscito –, fumi, la sua gente, i tanti bambini un giovane ragazzo fatto per il basket. e ragazzi alla ricerca di un sorriso, Basta poco per capire che Angelo nella speranza di un domani miglio- De Stasio sarebbe diventato uno dei re. Tanti buoni propositi, ma perchè più grandi talenti che la pallacane- i desideri diventino realtà serve la stro catanese avrebbe mai espresso. volontà. Ed un pizzico di “follia”. L’ascesa è rapida: dalla Pgs Sales

22 di Camillo Sgroi nel 1973, al Gad Etna di Enzo Molino, alla Nazionale Juniores con Antonello Riva, Walter Magnifico e Alessandro Fantoz- zi, fino all’ingaggio da parte della Virtus Bo- logna e l’esordio nella Ferrarelle Rieti con Roberto Brunamon- ti e Willard Leon “Willy” Sojourner, l’amico di sempre, l’uo- mo che Angelo non di- menticherà mai. Poi un fulmine a ciel sereno, l’infortunio che a soli 27 anni costringe De Stasio ad appendere le scarpette al chiodo. In giro per il mondo un centro sociale – racconta infatti il basket, mi ha salvato la vita, A quel punto scatta qualcosa. “Ero Angelo - con una piccola palestra, togliendomi dalla strada. Questo è il stanco di questo mondo – rac- una biblioteca, una postazione momento che anche io cerchi di conta infatti Angelo – delle cose fu- internet ed un piccolo consul- fare altrettanto per altri ragazzi tili e materiali e così decisi di par- torio. Lavoriamo insieme ai ragazzi che hanno bisogno”. tire, cercando nuovi stimoli. Arrivai di buona volontà della Diocesi di in India, dove mi fermai per cinque Douala, che ci aiutano nel portare anni e dove lo tsunami spazzò via il avanti questo nostro progetto”. Che Per non dimenticare mio “bed&breakfast”, poi mi trasferii non è legato ad una religiosità par- Ricordando un amico. “L’assoca- in Sud America, a Ollantaitam- ticolare. “Io non sono credente – af- zione “Sport for Africa Willy bo, vicino a Cuzco, in Perù, dove ferma infatti De Stasio - anche se du- Sojourner”, che è stata fondata in vissi un’esperienza di volontariato rante i miei viaggi ho avuto modo di Africa con statuto il 25 maggio 2007 con un gruppo di cileni, costruendo avvicinarmi all’induismo e al buddi- ed in Italia il 22 settembre 2008, è una scuola come operaio”. Avendo smo. Ho molto rispetto per chi crede, stata intititolata appunto a Willy – sempre accanto la sua compagna ma io credo nel mondo e nella terra per informazioni consultare il sito Francoise Patrice, camerunen- che è il mio dio”. Senza dimenticare www.willysojourner.org - un se, conosciuta in Italia e destinata il passato. “Lo sport, ed in particolare grande amico ed un grande uomo a fare qualcosa di importante nella scomparso tre anni fa in un inciden- sua patria insieme ad Angelo. Dopo te stradale, una persona dotata di un Nella pagina accanto: nella foto grande, l’esperienza in Perù, in Cile ed in Angelo De Stasio con uno dei bambini africani carisma fuori dal comune, tanto che, Bolivia, prevalse infatti il richia- aiutati dalla sua Associazione, nel riquadro in quando andavamo in trasferta, era mo dell’Africa e più precisamente di alto a destra, l‘indimenticato Willy Sojourner, sempre applaudito anche dai tifosi Douala, seconda città del Came- ai tempi della Ferrarelle Rieti. Nella foto qui ospiti. Per me è stato come un pa- sopra, alcuni bambini nel centro che run, dove De Stasio ha comprato un De Stasio sta allestendo in Camerun, in un dre”. Con cui condividere il presente, fazzoletto di terra per realizzare il suo piccolo appezzamento di terra vicino a Douala a cui intitolare un futuro migliore. sogno. “Stiamo cercando di costruire

Periodico bimestrale di notizie, informazioni e news dell‘Associazione Giocatori Basket e del Fondo di Fine Carriera Periodico bimestrale di notizie, informazioni e news dell‘Associazione Giocatori Basket e del Fondo di Fine Carriera

Organo Uff iciale Registrazione del Tribunale di Direttore Responsabile Progetto grafico GIBA - Giocatori Italiani Bologna n. 5323 in data 2/1/1986 Maurizio Ragazzi e impaginazione Basket Associati Zonamista.it · Modena Direttore Editoriale VIA MEZZOFANTI N. 79 Distribuzione gratuita Damiano Montanari Fotografie Ciamillo&Castoria 40137 BOLOGNA Tel. 051/623.10.86 Numero 2 Collaboratori Stampa Grafiche Picmar s.r.l. Fax. 051/623.80.42 Novembre / Dicembre 2008 Massimo Bonarelli, Marco Morello via Ca dell‘Orbo 40/2 [email protected] Si ringrazia John Fultz 40050 Villanova di Castenaso (BO)

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