BM 1-2013 Preview.Pdf
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
IL NUOVO MAGAZINE DELLA PALLACANESTRO 1.2013 GUIDA UFFICIALE LEGA ADECCO › GUIDA SERIE A BEKO NCAA Wiggins o Parker? EUROBASKET 2013 > Il trionfo della Francia > L’angolo tecnico > L’Europeo di Andrea Trinchieri e Mike Fratello INTERVISTE | PAGELLE EUROLEGA FEMMINILE BASKET NBA Le Final Four tornano Chi fermerà Schio? ITALIANO La nuova rivalità in Italia, parola Sardara e il sogno di New York ad Andrea Bassani › tricolore di Sassari 1.2013 EUROBASKET 2013 EUROBASKET 2013 COMMENTI IL PARADOSSO SLOVENO FRANCIA SUL TETTO DI WERTHER PEDRAZZI D’EUROPA, ITALIA E adesso? Cosa facciamo? Dove andiamo? Mica vorrete nuovamente rinchiuderci nell’orfanotrofio A TAPPETO del campionato italiano… Mentre noi vorremmo DI ANDREA RIZZI tanto continuare a respirare, nel bene o nel male, LUBIANA - Stavolta Tony Parker ce l’ha fatta. Non c’è stata alcuna sconfitta l’aria internazionale di sogni in libertà che soffiava sul filo di lana, nessun fallo mancato su Chris Bosh, nessuna tripla di Ray in Slovenia. Allen, nessun LeBron James a cui arrendersi: dopo la delusione in finale NBA Cosa rimane? con gli Spurs, TP ha subito ribadito la propria fama di vincente coronando la Una grande emozione, racchiusa in una remota lunga estate europea con il primo oro continentale della storia della Francia, canzone: addio, Lubiana bella. Con i tuoi mille conquistato da MVP del torneo. Un titolo sudato ma meritato per un giocatore suoni e colori e i localini di quel mezzo chilometro che, nonostante i logoranti impegni negli Stati Uniti, ha sempre voluto onora- quadrato attorno e lungo il fiume Ljubljanica, un re la “chiamata alle armi” della propria Nazionale. Un successo meritato, però, piccolo cuore romantico mescolato tra stile baroc- anche dai suoi compagni e dal C.T. Collet, capace di plasmare una squadra co e art nouveau. equilibrata, caparbia e per nulla presuntuosa. L’Europeo dei transalpini non è Abbiamo fatto tutto a Capodistria. Dove l’Italia, stato perfetto, soprattutto nelle fasi a gironi, ma il solo fatto di aver battuto, in indiscutibilmente, ha giocato il basket più bello e successione, i padroni di casa della Slovenia, i campioni in carica della Spagna coraggioso di questi Europei. Suscitando ondate di e la temuta Lituania, favorita in finale, vale ampiamente il metallo pregiato entusiasmo. Abbiamo fatto tanto. Abbiamo fatto messo al collo dai bleus. niente. Ma… lontani dal mare abbiamo smesso di Praticamente opposto è stato invece l’Eurobasket dell’Italia: strepitosa nella navigare. L’Italbasket è rientrata tra le prime otto prima fase (cinque vittorie su cinque, prima nella percentuale di tiro da tre nazionali continentali, il che, nella recente proliferazione di nazioni, non è punti), con il C.T. Pianigiani superbo nel fare di necessità virtù inventando nemmeno male. Ma siamo la prima delle escluse dal Mondiale spagnolo del una nuova small ball tricolore imperniata sul talento di 4-5 singoli; deludente prossimo anno. nella fase finale della Stožice Arena, a cui gli Azzurri si sono presentati esausti Rimane il paradosso (forse convinti di esserlo prima ancora di avvertire la fatica muscolare) e a Di chi si era presentato alla prima partita contro la Russia col bagaglio legge- tratti arrendevoli, uscendo vincitori solamente dalla partita contro una Spa- ro, di andata e ritorno. E poi, di partita in partita, si è appassionato, esaltato, gna alla quale, com’è accaduto in passato, non dispiace scegliersi gli avversari nel vedere un sogno trasformarsi in realtà. Ed è stato lì, primo paradosso, che dei turni successivi. Di fatto, Belinelli e compagni hanno avuto l’occasione che abbiamo incominciato a pretendere, anche da chi non avevamo accreditato speravano, anzi, due. Prima uno “spareggio” mondiale contro l’Ucraina su cui di un dollaro bucato. Infatti, secondo paradosso, siamo partiti da Capodistria prima dell’Europeo avrebbero tutti messo la firma. Purtroppo, però, avendo per Lubiana con il pieno nel motore (portandoci dietro i 4 punti di Grecia e “sparato” tutte le proprie cartucce nel quarto di finale contro la Lituania, an- Finlandia), ma improvvisamente abbiamo finito la benzina. che contro la truppa dello stratega Mike Fratello gli Azzurri non hanno avuto Risultato? PRIME OTTO Il solito, all’italiana. Nel Paese che non ha mai cancellato dal suo DNA la di- SQUADRE la lucidità necessaria per raggiungere un traguardo alla portata. Poi, il giorno dopo, la seconda occasione, anch’essa sprecata, contro la Serbia, il cui storico visione in guelfi e ghibellini, ovviamente ci siamo divisi in due partiti. Quello CLASSIFICATE coach Dušan Ivkovic, una volta raggiunta la qualificazione ai Mondiali, ha di chi grida al fallimento; e quello che in Slovenia erano tutti eroi. La luna ha 1. Francia dato le dimissioni per motivi di età. Diversi i motivi all’origine delle dimissioni sempre due facce, quando l’una risplende l’altra è buia, e non è detto che la 2. Lituania di Boscia Tanjevic, che, al termine della disastrosa spedizione a Capodistria, verità stia in quella che vediamo. Come Marco Belinelli, uomo maturato in co- 3. Spagna ha lasciato mestamente il ruolo di selezionatore della Turchia, consapevole raggio e dedizione, assai diverso da quello da romanzo criminale delle ultime due partite (quelle del 5/32). Forse che non era vera la prima versione? Op- 4. Croazia di non essere riuscito a trasmettere ai suoi ragazzi la furia agonistica che lui, a 66 anni suonati, sprigiona ancora a ogni azione a bordo campo. Un falli- pure, come si dice, quando uno muore conserva nell’iride l’immagine del suo 5. Slovenia assassino? Ma no, ma no… Hai ragione tu, caro Vasco: va bene, va bene così. 6. Ucraina mento – di certo non solo suo – che è costato alla selezione della Mezzaluna, vicecampione mondiale in carica, la qualificazione al Worldbasket 2014. Già, Italians… 7. Serbia il Mondiale di Spagna: quel che accomuna Italia e Turchia è la speranza di ot- Forse è soltanto quello. Siamo fatti così, quando nessuno si aspetta niente 8. Italia tenere una delle quattro wild card che la FIBA assegnerà a febbraio 2014. Anzi, e siamo circondati dallo scetticismo, compiamo grandi imprese, ma quando considerando le posizioni di vantaggio da cui partono potenze quali Cina e si accendono su di noi i riflettori, noi ci spegniamo. Ma forse anche questa è Brasile e la possibilità che la FIBA dia una chance a una delle sorprese nega- psicologia spicciola, da due soldi… tive dell’Afrobasket (Nigeria su tutte), è probabile che la nostra federazione e Allora, a consuntivo? quella turca si contendano l’unico “biglietto” disponibile per il Vecchio Conti- Al di là delle pagelle, che hanno più valore di riepilogo che di giudizio, sia- nente. E Beko, sponsor ufficiale FIBA anche per i Mondiali, è un produttore di mo comunque stati una squadra vera, squadra nelle vittorie così come nelle elettrodomestici turco... sconfitte, e di conseguenza tutti meritano la sufficienza piena. Sì, anche quelli 8 9 PAGELLE DELL’ITALIA 1.2013 EUROBASKET 2013 PAGELLE DELL’ITALIA GUIDO ROSSELLI 6 NICOLÒ MELLI 6.5 Il futuro produttore d’olio Rosselli si è guadagnato la Il suo voto complessivo è il risultato della media tra l’8 convocazione in Nazionale grazie all’ottimo campionato pieno della prima fase e il 5 della fase finale. Nel girone di disputato in maglia Reyer, oltre all’eclettismo che gli Capodistria il “golden boy” di Reggio Emilia ha sfiorato la perfezione: costretto a giocare fuori ruolo contro avversari permette di ricoprire entrambi i ruoli di ala, garantendo a cui spesso rendeva 10 centimetri e 20 chili, Nicolò ha stazza e potenza a un gruppo in grave difetto di sempre dato un contributo solido sotto i tabelloni, con la “tonnellaggio”. Chiamato in causa poche volte, con perla dei 14 punti e 10 rimbalzi messi a referto contro la l’eccezione dei 30 minuti contro la Svezia, ha disputato la Turchia. Lo spostamento di 100 km a Lubiana ha però messo sua miglior partita contro la Finlandia, in cui ha piazzato una 6 a nudo tutte le insicurezze e le difficoltà di Melli, apparso delle triple decisive durante il parziale vincente azzurro. notevolmente più incerto e insicuro, anche a livello mentale, 9 complice certamente la stanchezza accumulata nelle “battaglie” di Capodistria. Nel complesso, tuttavia, il ragazzo ha mostrato ampi margini di ripresa e miglioramento, dopo una stagione a Milano con più ombre che luci. LUCA VITALI 6 MARCO BELINELLI 6.5 I suoi 201 centimetri sono serviti a Pianigiani per compensare Nel complesso un buon Europeo per il “Beli”, spettacolare le carenze del nostro reparto lunghi, ridotto ai minimi nella prima fase ma insufficiente nelle due partite termini dagli infortuni occorsi durate la preparazione. Il fondamentali per l’approdo al mondiale spagnolo, in cui neo-veneziano è stato chiamato, spesso giocando fuori ruolo, è tornato a cadere nelle forzature e nelle scelte di tiro a particolari missioni tattiche, come nella partita contro la avventate che avevano caratterizzato le sue prime escursioni Turchia. Dopo una prima fase a corrente alternata sul piano in maglia azzurra. Nella NBA Belinelli è diventato un solido dell’utilizzo, è finito praticamente fuori dalle rotazioni nella role player, efficacissimo in un contesto tattico definito con fase a eliminazione diretta. precisi compiti offensivi, evoluzione che è apparsa evidente anche in questa estate con la Nazionale. Quando invece gli è 10 7 stato chiesto di creare in maniera estemporanea si sono visti i limiti figli di questa stessa evoluzione, con i conseguenti giri a vuoto e le terribili percentuali al tiro (meno del 20% sia contro l’Ucraina che contro la Serbia). Con il verosimile ritorno di una prima opzione come Gallinari, la guardia degli Spurs potrà però avere un ruolo chiave nei futuri scacchieri tattici nelle competizioni internazionali. GIUSEPPE POETA TRAVIS DIENER 6 Il sassarese a stelle e strisce (naturalizzato in modo 5.5 Chiamato come guastatore dalla panchina, Peppe non ha mai fatto mancare la sua consueta generosità quando è limpido e corretto, a differenza di quasi tutti gli altri stato messo in campo, mettendo il suo zampino anche americani presenti in Slovenia) era sicuramente l’uomo nella vittoria capolavoro contro la Grecia.