Valsassina 18
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Spunti per favorire l’associazionismo nel territorio lecchese Seminario sulla gestione associata delle funzioni comunali Lecco, 7 luglio 2017 – Prefettura / UTR Alberto Ceriani - Ricercatore 2 Indice Le ipotesi e le domande La provincia, una intuizione confermata Lecco ora Come funziona il reticolo amministrativo Le matrici storiche e recenti dell’associazionismo Tendenze evidenti I macro – regolatori territoriali Scenari istituzionali Il ruolo dei sindaci Un esempio di agenda 3 Le ipotesi Lo stato e le forme dell’associazionismo lecchese sono intrinseci al modello provinciale Un rilancio deve ancorarsi ad una riflessione multilivello su come funziona ora il reticolo amministrativo nel modello provinciale e come potrà funzionare in futuro Non sono in gioco obblighi o esortazioni ai sindaci e alle comunità locali ma un confronto serio sulle direzioni che può prendere il contesto lecchese e sul ruolo delle istituzioni, locali ma non solo 4 Le domande che guidano la presentazione C’è un tipo di istituzione (singola, associata, altro) che “meglio di altre” riesce ad assicurare lo sviluppo ed il benessere (dei cittadini e del territorio che amministrano)? Se le performance di una istituzione sono importanti, possono essere create istituzioni performanti? Se “si lascia perdere” o “non si riesce”, come diventa l’azione collettiva, la fornitura di servizi? 5 La provincia di Lecco, un’intuizione confermata L’istituzione della provincia di Lecco nel 1992 ha chiuso il dibattito sull’autonomia di un territorio con propri caratteri costitutivi La provincia è nata per gemmazione dalle province primarie. Processo che ha portato alla Lombardia a 12 aree provinciali Conferme che ne è valsa la pena, con l’ovvietà che il lecchese non è ancora il migliore dei mondi possibili 6 Lecco ora, economia e occupazione La crisi è stata avvertita su addetti ed imprese (in particolare) non solo nei settori di produzione (anche servizi privati) Ora segnali di ripresa alternata a stabilità La disoccupazione è ora al 5,8%, più bassa dell’indice medio regionale In Lombardia Lecco è il secondo migliore dopo Bergamo Il tasso di occupazione è tornato sui livelli del 2008 per il contributo dei servizi Restano inferiori: numero imprese, natalità, avviamenti, commercianti, artigiani, edilizia, agricoltura Il manifatturiero ha sempre il motore economico nel metalmeccanico – tessile – gomma e plastica Il valore aggiunto ha il maggiore apporto dai servizi 7 La forza dell’export Corriere Economia (26 giugno 2016) E’ bastata una modesta accelerazione degli scambi mondiali e le filiere locali hanno reagito E’ record con l’alleanza tra piccoli e big Lecco al 4 posto tra i 15 distretti con la crescita dell’export più elevata nei primi mesi del 2017 In Lombardia solo Brescia fa meglio di Lecco con l’export Fonte: Monitor Intesa, Dossier sui distretti 8 Prospettive “Il quadro è incoraggiante” – secondo il Presidente della Camera di Commercio Daniele Riva – “e le aspettative degli imprenditori sono positive anche per i prossimi mesi. La Lombardia sembra aver colto più rapidamente del resto del Paese l’accelerazione della crescita globale, anche tenuto conto dei primi segni di ripresa degli investimenti. I rischi geopolitici impongono però il rafforzamento di comuni strategie di intervento volte allo sviluppo del sistema economico regionale e al continuo miglioramento della sua competitività” 9 Una provincia piccola e robusta La provincia di Lecco è quinta in tutta Italia per reddito medio pro capite con 24.509 euro dichiarati nel 2016 (anno d’imposta 2015). Fonte Sole24ore Le traiettorie di sviluppo reggono il confronto con le province storiche Meno accelerati i processi di crescita demografica Province lombarde per popolazione e superficie 10 Popolazione Fonte: elaborazione su dati Istat 11 Traiettorie di sviluppo. Lc vs altre province 12 Popolazione residente ai censimenti 1861 – 2011. Numeri indice (1861=100) Lc Lombardia 13 Le dotazioni territoriali Tutto ciò con valorizzazione dei propri asset 88 Comuni, territorio al 70% montuoso, tema strutturale dell’accessibilità, ricchezza ambientale e paesaggistica, turismo importante ma da confrontare con l’intera regione lariana, capoluogo di piccola scala, pochi poli intermedi, forti flussi verso l’area metropolitana Sviluppo insediativo diverso per le due macro aree (lecchese, Brianza orientale) Brianza lecchese 14 Fonte: 7 Rapporto Osservatorio Provinciale Mercato del Lavoro. Provincia e Camera di Commercio di Lecco Brianza lecchese 15 Fonte: Regione Lombardia Brianza lecchese 16 Fonte: Regione Lombardia Lecco e Comuni limitrofi 17 Fonte: Regione Lombardia Valsassina 18 Fonte: Regione Lombardia Alto lago 19 Fonte: Regione Lombardia 20 Viste di sintesi sulla provincia di Lecco Sono disponibili una consapevolezza e una narrazione pubblica sull’assetto del lecchese? Lecco: distretto o sistema? Micro provincia o area vasta? Partizioni convergenti (infra-provinciali) o unità singole autosufficienti? I singoli Comuni concorrono al modello? Quelle citate sono categorie superate? Occorre nuova creatività istituzionale? 21 Il reticolo comunale Primati lecchesi Prima impressione: pieno paradigma E.F.Schumacher. Per lo sviluppo non servono organizzazioni giganti ma unità di lavoro piccole, con molte proprietà locali. L'organizzazione economica ha bisogno sia dell'ordine, garantito dal coordinamento su grande scala, sia della libertà, fonte di inventiva e tipica della piccola dimensione. Small is beautifull, tra i 100 libri più influenti del dopoguerra 22 Incidenza deicentri finoa3.000abitanti comuni conmenodi3.000abitanti Graduatoria delleprovincelombarde 100% 20% 40% 60% 80% 0% Venezia Monza Brianza Milano Reggio Emilia Ferrara Bologna Treviso Ravenna comunali diminoridimensioni serie delleprovince conmolterealtà Lecco aprela Modena Padova Forlì‐Cesena Verona Trieste Rimini Vicenza Parma Brescia Varese Mantova Bergamo Pordenone Piacenza (Cens.2011) La Spezia Gorizia edelnordrispettoalla%di Genova Rovigo Bolzano Lecco Udine Como Torino Savona Lodi Belluno Sondrio Cremona Novara Pavia Cuneo Vercelli Imperia Biella Verbano C.O. Trento Aosta Alessandria Asti 23 Incidenza deicentri finoa1.500abitanti % di comuni con menodi1.500abitanti % dicomuni Graduatoria delleprovincelombarde edelnordri 100% 20% 40% 60% 80% 0% Monza Brianza Venezia Ferrara Ravenna Bologna Treviso Padova Milano raggiunge i primati di Sondrio ePavia raggiunge iprimati più contenuta La tagliacomunale ancoranon Modena Reggio Emilia Forlì‐Cesena Verona Mantova Vicenza Trieste Parma Lodi Rovigo Gorizia Brescia Rimini Bolzano Piacenza Pordenone Varese Lecco (Cens.2011) Genova Udine Bergamo Como Belluno Novara La Spezia spetto alla: Cremona Torino Savona Sondrio Pavia Biella Cuneo Trento Aosta Verbano C.O. Vercelli Alessandria Imperia Asti 24 Indicatori provinciali Caratteristiche demografiche-territoriali delle province lombarde POPOLAZIONE % POPOLAZIONE POPOLAZIONE SUPERFICE POPOLAZIONE NUMERO DI PROVINCIA COMUNE COMUNE MEDIA PER MEDIA PER (2015) COMUNI CAPOLUOGO CAPOLUOGO COMUNE COMUNE (Kmq) Varese 871.886 79.793 9,2% 139 6.273 8,6 Como 586.735 82.045 14,0% 154 3.810 8,3 Sondrio 180.814 21.642 12,0% 78 2.318 41,0 Milano 3.038.420 1.242.123 40,9% 134 22.675 11,8 Bergamo 1.086.277 115.349 10,6% 242 4.489 11,3 Brescia 1.238.044 189.902 15,3% 206 6.010 23,2 Pavia 535.822 68.280 12,7% 189 2.835 15,7 Cremona 357.623 69.589 19,5% 115 3.110 15,4 Mantova 408.336 46.649 11,4% 69 5.918 33,9 Lecco 336.310 46.705 13,9% 88 3.822 9,3 Lodi 223.755 43.332 19,4% 61 3.668 12,8 Monza e Brianza 840.129 119.856 14,3% 55 15.275 7,4 Lecco: 10° provincia lombarda per popolazione e per superficie. Reticolo comunale simile a Como 25 Le matrici storiche e le esperienze recenti Il 34% dei Comuni lecchesi si è formato a seguito di fusioni o aggregazioni Due episodi di fusione recente (Verderio e la Valletta) andati a buon fine Limitate esperienze associative unionistiche, ma rappresentative delle motivazioni che portano a costituirle (zone difficili, contesti relazionali) Più frequente il ricorso a scelte convenzionali 26 Fusioni storiche per provincia N. COMUNI RISULTATO DI N. COMUNI INCIDENZA DELLE FUSIONI (2015) FUSIONI PROVINCIA (1861-2015) TUTTI < 3.000 AB. TUTTI < 3.000 AB. TUTTI < 3.000 AB. Varese 139 62 51 14 36,7% 22,6% Como 154 96 42 15 27,3% 15,6% Sondrio 78 59 3 2 3,8% 3,4% Milano 134 11 42 1 31,3% 9,1% Bergamo 242 117 36 9 14,9% 7,7% Brescia 206 92 56 14 27,2% 15,2% Pavia 189 149 47 26 24,9% 17,4% Cremona 115 87 54 37 47,0% 42,5% Mantova 69 32 2 0 2,9% 0,0% Lecco 88 53 30 11 34,1% 20,8% Lodi 61 43 26 16 42,6% 37,2% Monza e Brianza 55 3 17 0 30,9% 0,0% Fonte: elaborazione Éupolis su dati Istat e fonti storiche Cremona, con il 47% degli attuali Comuni risultato di aggregazione, ha il dato più elevato, seguono Lodi, Varese e Lecco 27 Differenze per la montagna COMUNI MONTANI COMUNI NON MONTANI N. COMUNI INCIDENZA N. COMUNI INCIDENZA PROVINCIA N. COMUNI N. COMUNI RISULTATO DELLE RISULTATO DELLE TOTALI TOTALI DI FUSIONI FUSIONI DI FUSIONI FUSIONI Varese 56 19 33,9% 83 32 38,6% Como 85 27 31,8% 69 15 21,7% Sondrio 78 3 3,8% ‐‐‐ Milano ‐‐‐134 42 31,3% Bergamo 138 23 16,7% 104 13 12,5% Brescia 104 28 26,9% 102 28 27,5% Pavia 19 5 26,3% 170 42 24,7% Cremona ‐‐‐115 54 47,0% Mantova ‐‐‐69 2 2,9% Lecco 52 17 32,7% 36 13 36,1% Lodi ‐‐‐61 26 42,6% Monza e Brianza ‐‐‐55 17 30,9% Fonte: elaborazione Éupolis su dati Istat e fonti storiche I Comuni parzialmente/totalmente montani hanno sperimentato i processi di fusione soprattutto nelle province di Como, Lecco e Varese 28 Fusioni storiche e recenti a Lecco 29 Comuni in Unione 30 Forme associative sperimentate Comune centrale Comuni omogenei Comuni in scala 31 Evidenze che dovrebbero essere nel comune patrimonio istituzionale 1.