2019

Centronotiziario Studi d’Arte Estremo–Orientale Via S. Maria Maggiore, 1/a-f – 40121 Bologna Italia Tel. e fax 051 - 6217504 n. 85 www.csaeo.it [email protected]

tedì 5, ore 16:00) e La pittura in stile tradizionale in ➧ CORSI DI coreano Giappone nella seconda metà del 19° secolo (Gio- e calligrafia vanni Peternolli, sabato 9, ore 16:00); — una conferenza al CSAEO: Cultura popolare tra Presso la sede del CSAEO si svolgono corsi di lingua 1700 e 1850: libri, stampe e renku (poesie a catena) coreana di vario livello. (Harufumi Yamamoto, Università di Yamagata, lu- Scuola di calligrafia e sigillografia estremo-orienta- nedì 4, ore 17:00); li: al CSAEO si tiene da ottobre a maggio un corso di — workshop dedicati alle tradizioni giapponesi dal calligrafia e sigillografia tenuto da Nicola Piccioli e titolo Ammirare, gustare, creare, alla Palazzina Col- Paola Billi, fondatori della Scuola FeiMo Contempo- lamarini, Orto Botanico, via Irnerio 42 (giovedì 7, rary Calligraphy (www.feimo.org). Per informazioni, ore 16:00; è richiesta la prenotazione). contattateci. In occasione della rassegna La Primavera dell’Arte Orientale in programma a Forlì, Giovanni Peternol- ➧ mostra li terrà una conferenza dal titolo Introduzione alla xilografia giapponese. La conferenza si terrà mer- a palazzo poggi coledì 13 febbraio alle 19:00, presso il Teaching hub dell’Università di Forlì, viale Filippo Corridoni 20. Presso la Sala d’Arte Orientale del Museo di Palazzo Poggi, in via Zamboni 33, Bologna, è in programma Martedì 7 maggio alle 18:00, presso la sede del fino al 24 febbraio la mostra Utagawa Yoshiiku (1833- CSAEO, Alessandro Guidi terrà una conferenza a 1904) – Creatività e ricchezza cromatica alla fine di ingresso libero dal titolo La medicina tradizionale un’era, organizzata dal CSAEO, in collaborazione con cinese: uno sguardo da lontano. il Museo di Palazzo Poggi. Nel mese di marzo verrà pubblicato un catalogo della mostra, curato da Ales- sandro Guidi. ➧ NIPPONICA 2019 – ➧ conferenze|EVENTI PERCORSI NELL’ARTE GIAPPONESE E CINESE In occasione della mostra I volti del Buddha in program- ma al Museo Civico Medievale di Bologna, il curatore DODICESIMO CICLO: Luca Villa e Giovanni Peternolli terranno una conferenza Tradizione e avanguardia nell’arte giapponese e ci- a ingresso libero dal titolo Verso Oriente. Arte asiatica in nese del Novecento Italia nel Novecento, che si terrà giovedì 24 gennaio alle Laboratorio condotto da Giovanni Peternolli – In colla- 17:00 presso la sede del museo, in via Manzoni 4. borazione con Symballein-Nipponica. Programma: Il CSAEO è tra gli organizzatori della rassegna Ca- 6 aprile: Munakata Shikô (1903-1975), 4 maggio: Wu leidoscopio Giappone - Arte, cinema e poesia da Changshuo (1844-1927), 8 giugno: Teshigahara Sôfu Yamagata a Bologna, in programma in varie sedi tra (1900-1979), 12 ottobre: Wu Guanzhong (1919-2010), il 2 e il 9 febbraio. Tutte le iniziative sono a ingresso 9 novembre: L’influsso dell’arte giapponese sull’arte gratuito. Segnaliamo in particolare: occidentale del Novecento, 7 dicembre: L’influsso del- — tre conferenze alla Sala Magna Charta del Mu- la calligrafia sulla pittura occidentale del Novecento (a seo di Palazzo Poggi, via Zamboni 33, Bologna: cura di Giovanni Gamberi) Il Giappone al tempo di Utagawa Yoshiiku (1833- Gli incontri si terranno di sabato, dalle 14:30 alle 17:30 1904): storia e immagini (Alessandro Guidi, saba- al CSAEO. La quota di partecipazione è di 30,00 € per to 2, ore 16:00), La parodia nelle stampe ukiyo-e di incontro. È necessaria la prenotazione - Info e prenota- Yoshiiku (Koto Satô, Università di Yamagata, mar- zioni: 051-381694, [email protected], www.nipponica.it

1 YOSHIIKU E IL SUO TEMPO

(Tratto dal catalogo di Alessandro Guidi Uta- parire edifici in mattone di stile europeo; venne gawa Yoshiiku (1833-1904) – Creatività e ric- tolta la proibizione del proselitismo cristiano; il chezza cromatica alla fine di un’era, di pros- sistema educativo venne riformato; furono co- sima pubblicazione) struite linee telegrafiche e ferroviarie, avviati sta- bilimenti per la filatura e la tessitura meccanica; a bottega del grande artista ukiyo-e Uta- il governo assunse consiglieri stranieri e molti gawa Kuniyoshi (1797-1861) era sempre, L giapponesi cominciarono a viaggiare e a studia- si dice, animata e affollata. Soprattutto di re all’estero; il potere fu sempre più accentrato gatti, che Kuniyoshi adorava e che in gran nume- nella nuova capitale Tôkyô (così era cambiato il ro vi mangiavano, vi dormivano e vi si aggirava- nome di Edo) e sostenuto economicamente dagli no liberamente. Oltre ai felini, la bottega ospitava introiti provenienti dai grandi possedimenti ter- diversi allievi, alcuni dei quali destinati a un ruo- rieri confiscati ai Tokugawa. lo importante nella storia dell’ukiyo-e degli anni Yoshiiku visse questo periodo di radicali cam- a venire: tra questi vi erano Kawanabe Kyôsai biamenti, che riguardò ovviamente anche le arti, (1831-1889), Tsukioka (1839-1892), Uta- ma non fu certo un modernista: fino all’ultimo gawa Yoshitora (attivo 1850 ca.-1880) e Utagawa rimase sostanzialmente fedele al mondo figurati- Yoshiiku (1833-1904). Yoshiku è uno degli artisti ukiyo-e più interessan- vo precedente il grande spartiacque storico della ti di quell’epoca complessa della storia giappo- Restaurazione Meiji. nese compresa tra la fine del periodo Edo (1603- 1868), caratterizzato dalla chiusura del Giappone tagawa Yoshiiku nacque a Edo (l’at- al mondo esterno e dalla dittatura militare del tuale Tôkyô) nel 1833, figlio del pro- clan Tokugawa, e i primi decenni dell’era Mei- Uprietario di una casa da tè nel quartiere ji (1868-1912). Sono gli anni che fecero seguito dei piaceri di Yoshiwara; il suo vero cognome era all’apertura del paese (a partire dal 1853) dopo Ochiai, il nome Ikujirô. A 16 anni divenne allie- oltre duecento anni di isolamento; nel 1868 era in- vo, come si è detto, di Kuniyoshi e dal 1852 ini- fine caduta la dittatura dei Tokugawa ed era stato ziò a collaborare alla creazione delle stampe del restaurato, almeno formalmente, il potere impe- maestro, disegnandone alcuni sfondi. riale (Restaurazione Meiji). A partire dal 1854 cominciò la produzione di Fu un’epoca di grandi cambiamenti, di rapidissi- stampe a suo nome, che negli anni ’60 riecheggia ma modernizzazione e di massiccia occidentaliz- non di rado quella di Kuniyoshi; si può dire che zazione. Tutto avvenne con incredibile rapidità: l’allievo prese a prestito un po’ della creatività nel giro di pochi anni i feudi furono smembrati e compositiva e dell’indiavolata fantasia del ma- vennero create nuove province; i daimyô (grandi estro. Yoshiiku mostrò in quegli anni un talento feudatari) furono spodestati e costretti a una spe- eclettico, dedicandosi ai vari generi che potes- cie di lussuoso “pensionamento”; le classi sociali sero assicurargli il successo: stampe di attori, di vennero abolite (con reazioni anche violente da guerrieri o di lottatori sumô, stampe umoristiche parte di molti appartenenti alla classe samurai- (giga), Genji-e (vedi sotto), stampe “all’europea” ca); la tassazione delle terre fu completamente (con effetti illusionistici di prospettiva e di chia- rinnovata; fu creato un esercito a coscrizione ob- roscuro) o che ritraevano europei (le cosiddette bligatoria; fu colonizzata l’isola settentrionale di Yokohama-e), silhouettes... Hokkaidô; la gente si cominciò a vestire all’oc- Yoshiiku dedicò particolare attenzione alle “stam- cidentale e a mangiare carne; le città videro ap- pe crudeli” (muzan-e o chimidoro-e), grondanti

2 sangue e violenza, che verso la metà degli anni dell’omonima, celebre serie pubbicata oltre mez- ’60 cominciarono ad avere presa sul pubblico, zo secolo prima dal grande Katsushika Hokusai grazie soprattutto all’astro nascente dell’ukiyo-e (1760-1849). di quegli anni, il suo ex compagno di apprendista- Una recente mostra del Museo Ôta di Tôkyô de- to Yoshitoshi. Yoshiiku era di sei anni più vecchio dicata a Yoshiiku ha presentato anche due rarità di Yoshitoshi e a quanto si dice lo trattava con degli ultimissimi anni di attività dell’artista: un sprezzante superiorità: arrivò persino, durante il kakejiku (rotolo verticale dipinto) del 1898, frutto funerale del maestro Kuniyoshi, a sferrargli un della collaborazione con il figlio quattordicenne calcione. Comunque, i due trovarono il modo di Ikumaro, e un byôbu (paravento pieghevole di- collaborare proficuamente, realizzando tra il 1866 pinto). e il 1869 la fortunata serie Eimei nijûhasshuku Tra non poche difficoltà economiche, la produ- (28 celebri omicidi con versi), un classico delle zione di Yoshiiku continuò fino al 1903, l’anno muzan-e, alla quale ciascun artista contribuì con precedente alla morte, avvenuta sempre a Tôkyô 14 opere. il 6 febbraio 1904. Due giorni dopo, il Giappone Tra il 1868 e il 1871 Yoshiiku si buttò sulle bi- dichiarava guerra all’impero russo: tra la sorpre- jinga (stampe di bellezze femminili), un genere sa del mondo intero, la guerra terminò l’anno se- che aveva sino ad allora trascurato e che cercò guente con il trionfo del paese del Sol Levante, di aggiornare non tanto con l’inserzione di nuovi ormai diventato una grande potenza mondiale. elementi, quanto con l’uso dei pigmenti sintetici introdotti da qualche anno in Giappone dall’Eu- e 44 opere conservate al Museo di Pa- ropa, dove i progressi della chimica stavano ar- lazzo Poggi di Bologna, sono comprese ricchendo grandemente la tavolozza dei pittori. L tra il 1859 e il 1870. Tra queste spicca Un bell’esempio di questo Yoshiiku interessato al un corpus di 35 stampe appartenenti alla gran- mondo femminile è la serie del 1870 Tatsumi no de serie Imayô nazorae Genji, traducibile come hana zensei kurabe (Paragoni tra i fiori di Fuka- “Genji alla maniera moderna” o anche “Paragoni gawa in pieno rigoglio), che presenta alcune ce- alla moda con Genji”, pubblicata tra il 1863 e il lebri cortigiane del quartiere dei piaceri di Fuka- 1864 e composta da 54 stampe (con l’aggiunta, gawa, a Tôkyô. nel 1866, di una stampa-frontespizio che funge Negli anni ’70 Yoshiiku fu attivo con successo da indice). come illustratore di giornali: le opere migliori le In questa serie, le stampe sono in relazione con i produsse tra il 1874 e il 1876 per il Tôkyô nichini- relativi 54 capitoli del capolavoro della letteratura chi shinbun, di cui fu cofondatore. In queste illu- giapponese, il Genji monogatari (Storia di Genji) strazioni di fatti di cronaca, tra cui si annovera- di Murasaki Shikibu, dama di corte attiva attor- no alcune dei suoi capolavori, prevalgono scene no al 1000. Questo grande classico conobbe, nella violente, spettrali, macabre, strazianti. Yoshiiku prima metà del 19° secolo, un curioso ritorno di fu poi anche cofondatore del Tôkyô eiri shinbun, popolarità: tra il 1829 e il 1842 infatti lo scritto- fino alla chiusura di quest’ultima testata nel 1889. re Ryûtei Tanehiko (1783-1842) ne pubblicò con Negli anni ’80 è da segnalare la collaborazione enorme successo una rielaborazione dal titolo assidua a riviste teatrali e letterarie illustrate. Nise Murasaki inaka Genji, traducibile come “La A partire dal 1890, pur continuando a collabora- finta Murasaki e il Genji campagnolo” oppure re con giornali e riviste, Yoshiiku fece ritorno al “Il Genji campagnolo della finta Murasaki”. La mondo dell’ukiyo-e, dedicandosi principalmente parodia di Tanehiko è ambientata nel 15° secolo al teatro kabuki. Degna di nota è la serie del 1890 e il protagonista Mitsuuji, è, come il Genji del Hyaku monogatari (Cento racconti), pubblicata romanzo originale di Murasaki, un dongiovanni come supplemento al quotidiano Tôzai shinbun: impenitente. Il grande successo del romanzo fu in queste stampe che attingono al mondo del anche dovuto al fatto che venne pubblicato con soprannaturale Yoshiiku è senz’altro debitore le illustrazioni di un altro grande dell’ukiyo-e del

3 Figura 1 – Utagawa Yoshiiku, Imayô nazorae Genji (Genji alla manie- ra moderna), 32. Umegae (32. Il ramo di pruno), 1864

4 Figura 2 – Utagawa Yoshiiku, Tatsumi no hana zensei kurabe (Pa- ragoni tra i fiori di Fukagawa in pieno rigoglio), Tagoya uchi Shirotae - Kamuro Katsura (Shirotae, della casa Tagoya, con l’ancella Katsura), 1870

5 tempo, Utagawa Kunisada (1786-1865). vasto pubblico possibile, anche a coloro che ave- Esplose così la moda dei Genji-e, “immagini di vano problemi nell’ardua decifrazione degli ide- Genji”, con stampe (spesso trittici) o intere se- ogrammi. Il più delle volte le poesie del Genji rie che gli artisti dell’epoca dedicarono a scene monogatari riportate, del genere tanka (poesia di del Genji monogatari e soprattutto del Nise Mu- 31 sillabe, detta anche waka), non hanno un rap- rasaki inaka Genji o dei sequel di quest’ultimo, porto con la vicenda ritratta. pubblicati dopo la morte di Tanehiko. La moda Una curiosità, ricorrente nei Genji-e, e visibile in dei Genji-e prosperò anche nella seconda metà tutte le stampe di questa serie a eccezione del- del 19° secolo, ma nelle serie il legame tra le im- la prima, sono i segni distintivi quadrati a linee magini rappresentate e il romanzo di Murasaki si spezzate che contraddistinguono ogni capitolo del fece a volte labilissimo: è questo il caso di Imayô romanzo di Murasaki, disegnati nel primo foglio nazorae Genji, dove il legame è spesso enigma- dell’“album”, a destra. Questi segni ebbero origi- tico, o meglio capricciosamente enigmistico. Ciò ne nel Genji-kô ([gioco dell’] incenso di Genji), naturalmente non faceva che stimolare l’interesse nato nell’ambiente della corte imperiale nel 17° dei potenziali acquirenti. secolo. In questo elegante passatempo bisognava L’impatto grafico delle stampe di Imayô nazorae riconoscere cinque tipi di incenso che venivano Genji è notevole, come pure la ricchezza cro- bruciati contemporaneamente; gli stemmi distin- matica. La serie di Yoshiiku deve sicuramente tivi a cinque linee rappresentano diverse combi- molto, dal punto di vista dell’ideazione genera- nazioni dei tipi di incenso, ognuna messa in rela- le e dell’impostazione grafica, all’analoga serie zione con un capitolo del Genji monogatari. Ogni Genjigumo ukiyoe awase (Paragoni tra ukiyo-e e linea rappresenta un tipo di incenso: le linee sono nuvole di Genji) del suo maestro Kuniyoshi, risa- unite orizzontalmente in alto quando, in quella lente al 1845-1846. combinazione, viene bruciato più di una volta lo La parte superiore di ogni stampa di Imayô nazo- stesso incenso. rae Genji raffigura le pagine di un album pieghe- Sempre sul primo foglio dell’“album” sono inol- vole: queste pagine presentano le informazioni tre disegnate, attorno al cartouche recante il nome essenziali (il nome della serie, il numero e il titolo della serie, delle foglie di aoi, più precisamente del capitolo del romanzo a cui si fa riferimento), di futaba aoi (Asarum caulescens): si tratta di un un’illustrazione legata a quel capitolo, una poesia motivo decorativo ricorrente in vari mon (em- tratta dal capitolo medesimo e una breve biogra- blemi che identificano persone, clan o famiglie) fia dei personaggi raffigurati nella parte più am- dell’epoca. pia della stampa, che ne sono i veri protagonisti, La serie Imayô nazorae Genji mostra al meglio benché non legati al romanzo di Murasaki o alla quella fantasia spigliata e quella notevole cura rielaborazione di Tanehiko. Da notare, in queste per la composizione che si apprezzano in tutto il biografie, i segni alfabetici apposti in piccolo a corso della lunga carriera del “piccolo maestro” fianco dei difficili ideogrammi al fine -di facili Utagawa Yoshiiku. tarne la lettura (questi segni ausiliari sono detti furigana); le stampe erano infatti destinate al più Alessandro Guidi

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