18 LO SPORT giovedì 3 novembre 2005 Addio «Uccio» Con te sparisce l’Italia più amata

Valcareggi con Sandro Mazzola e ai tempi di Mexico ‘70

Muore Valcareggi, il ct di Mexico 70 Gli ex azzurri un ottimo rapporto. Anche per questo forse la nostra è stata la nazionale più amata». «È Riportò la nazionale nel cuore della gente Mazzola, Riva, Rivera ingiusto - dice Sandro Mazzola - «Un campione d’umanità» ricordare Valcareggi solo per la staffetta: con lui ct l'Italia tornò ■ di Francesco Luti di Rivera, subentrato nella ripresa a «La staffetta con alla vittoria, e fu il primo vero Mazzola. Due anni dopo gli azzurri Mazzola? Per noi non aveva riscatto degli italiani. Ci fallirono la qualificazione alla fase senso, però funzionò. chiamavano maccheroni, anche «DAVA MOLTO ai giocatori e molto ottene- finale dell'Europeo e al Mondiali del Stranamente...». Gianni Rivera nel calcio«, ricorda l'ex ‘74 in Germania, l'Italia venne elimi- ricorda così il periodo in centravanti dell'Inter e della va. L'esatto contrario degli allenatori di oggi, nata dopo la prima fase: non bastaro- nazionale vissuto con nazionale. »In quegli anni i no una vittoria su Haiti (Chinaglia Valcareggi ct. «Non aveva senso giovani manifestavano per le che pensano di vincere le partite con la lava- diede in escandescenze inauguran- dire prima chi doveva uscire tra il strade i calciatori fondavano il do l’epoca degli allenatori mandati a primo e il secondo tempo. loro sindacato, e la nazionale gnetta» Così, il «suo» Gigi Riva ha voluto ricor- quel paese) e il pareggio con l’'Ar- Eppure... » insiste Rivera. «Con raccoglieva i frutti di una nuova gentina. La sconfitta con la Polonia, lui l'Italia ha ottenuto grandi generazione dopo aver chiuso le dare Ferruccio Valca- sorteggio che premiò l’Italia dopo il ultima gara di Valcareggi alla guida risultati - prosegue l’attuale porte a oriundi e stranieri. Fu il pareggio con l’Unione Sovietica in della Nazionale, si rivelò fatale. consulente per lo sport del boom del nostro calcio, un vero reggi, ex ct azzurro semifinale. In finale ci vollero due Tornato alle squadre di club, guidò il sindaco di Roma, Veltroni -. C'è '68. L'Italia non vinceva nulla dal partite (1-1 nel primo match) prima Verona, la Roma e l’amata Fiorenti- stata anche qualche sconfitta, '38 lui portò la nazionale in alto». spentosi ieri a Firenze di avere la meglio sulla Jugoslavia na (suo ultimo incarico in A) nel ma questo succede. «Era il ct giusto - dice Gigi Riva - (2-0, gol di Riva e Anastasi) e vince- 1984-85. Prima della pensione ebbe Nell'insieme possiamo ritenerci per una generazione tutta all’età di 86 anni. Val- re il titolo. modo di vivere anche una nuova bre- soddisfatti». «Cosa rimarrà di italiana. Oggi si seguono i Il dualismo Rivera-Mazzola fu il te- ve parentesi in Figc alla guida della lui? Sul piano tecnico - dice calciatori per il gossip: allora il careggi divenne commissario tecni- ma conduttore del Mondiale del rappresentativa di serie B. Nel 1988 Rivera - ogni allenatore ha i suoi suo volto, la sua nazionale, co azzurro nel 1966, all’indomani 1970: Valcareggi optò per staffetta, una lettera di 20 righe, firmata dal- pregi e i suoi difetti. Ma fu entravano nelle case. Ancora della batosta subita dalla Corea (pri- portata avanti fino alla semifinale l’allora presidente federale Antonio soprattutto un campione di oggi mi accorgo che la sua resta ma sbeffeggiata: «I Ridolini del cal- con la Germania, chiusa con un gol Matarrese, lo congedò. guidò la nazionale dal ‘66 al ‘74. In basso, con Gigi Riva umanità. Con lui avevamo tutti la nazionale più amata». cio») nel Mondiale d’ Inghilterrara, succedendo a . Per un anno condivise l’incarico con IL COMMENTO Gli abbiamo affidato l’incarico di custodire la partita delle partite, quel famoso 4-3. È questo il merito di una vita al di sopra di ogni sospetto , poi rimase respon- sabile unico fino al 1974. Sotto la sua gestione l’Italia vinse l’Europeo del 1968, l’unico conquistato dagli Fu l’uomo della notte messicana, nell’Italia svegliata dal ’68 e dal divorzio azzurri. Chiuse al secondo posto il Mondiale di Messico 1970 (quello ■ di Oliviero Beha / Segue dalla prima il fuso orario (16 anni dopo No- un’Italia che, già scossa dal ’68 più di loro nella nostra corolla di del celeberrimo 4-3 contro la Ger- stra Signora Tv pretese le dirette studentesco e poi “sbucciata” immagini pur avendo perso (an- mania) ma nonostante il grande ri- Era al di sopra di ogni sospetto in “chinaglione” del paterno Ct al- a mezzogiorno per Maradona & dall’autunno caldo sindacale, che se dopo aver vinto un rocam- sultato venne aspramente criticato un calcio già allora tutt’altro che meno in quel momento proprio company), in una escalation era finita nell’imbuto delle stra- bolesco campionato europeo a per l’ormai storica “staffetta” che innocente, ma assai più adatto al- non sapeva che farsene? strozzata solo al momento della gi, da Piazza Fontana in avanti.Il base di monetine fortunate e piro- nella finale persa 4-1 col Brasile la nostra innocenza di allora. Sì, lo so, sto divagando, sto per- batosta con il Brasile, quella dei pack democristiano apriva suo tecnici cambi di formazione, nel- portò Rivera a giocare soltanto 7 mi- Aveva una bonomia di facciata, dendo il tempo e la distanza da 7 minuti di Rivera e dei pomodori malgrado sempre più buchi sulla la finale ripetuta contro la Jugo- nuti in sostituzione di Mazzola, specchio di una serenità di fondo quella notte fantastica, quella per a Fiumicino, mentre ora, a babbo sua onnivora superficie venten- slavia, a Roma). quando la patrita era ormai compro- che increspava con folate tra- cui la Reuter travisa il messaggi- Ferruccio morto, si definisce la nale, il divorzio cambiava le car- Gli abbiamo affidato, a Valca- messa. sgressive e imprevedibili. no, quella per cui i padri raccon- sua «la nazionale più amata». E te in tavola sbaraccando ipocri- reggi, l’incarico di custodire co- Valcareggi era nato a Trieste il 12 Se vi dicessi che nutriva una au- tano ai figli l’epopea del pallone probabilmente e contraddittoria- sie e cupezze,al cinema vedeva- me in una teca mnemonica e visi- febbraio 1919. Cresciuto come mez- tentica passione calcistica e uma- tricolore, quella che ancora fa da mente, oltre i pomodori,è vero. mo «Il conformista» e «Indagine va la partita delle partite, oltre il zala nella Triestina, con la maglia na per quel folle inarrivabile di cassa di risonanza (devo dire da Valcareggi in quell’estate del su un cittadino». E per i teneri di contesto sociale e quello calcisti- alabardata esordì a 19 anni in A e, Gianfranco Zigoni, Zigo-gol, il spot?) per la grandezza del calcio ’70 è stato per la mia generazio- cuore c’era «Anonimo venezia- co dei numeri e della vittoria fi- nel 1940, passò alla Fiorentina. A calciatore con la pelliccia, il prin- nell’immaginario italiano alme- ne la parentesi/pretesto per un no». nale. È questo il dono sorpren- seguire Bologna, ancora Fiorentina, cipe degli irrealizzati, il classico no quanto la finale vinta nell’82, brindisi continuo, uno scaccia- Quell’estate messicana ricolma dente che l’epica ha fatto a un si- Vicenza, Lucchese e Piombino con figliol prodigo da riportare nel a Madrid. E sto metabolizzando pensieri suonato senza soluzione di tutti questi «riflessi filmati» è gnore schivo e apparentemente un bilancio di 270 presenze. La car- suo ovile, lui Valcareggi apparen- quel 4-3 messicano con la Germa- di continuità, il tuffo di una gene- stata sintetizzata in quella notte qualunque, sulla carta lontanissi- riera da allenatore fu un crescendo temente così piano, e abituato a nia,cantato nella sua nenia magi- razione “finalmente” politica o di Riva, Mazzola, Rivera. E Val- mo dal sogno, un dono che lui si è costante: Prato, Atalanta, Fiorenti- trattare (non insieme…) con Maz- ca da Fausto Cigliano, perché è anche solo politicizzata nel mon- careggi, in panchina, con Zoff. meritato con una vita in campo, na, ancora Atalanta e nel 1966 la zola e Rivera?Lui mandato a quel quello il cuore della nostra me- do fiabesco di un gol nei supple- Davvero è curioso che l’erede-o in panchina,nei nostri riflessi Nazionale. paese urbi et orbi televisivi da moria a quei tempi. mentari. quasi-del mitico Pozzo vincente, condizionati,al di sopra di ogni Nel 1968 all’Europeo in casa arriva Giorgione Chinaglia,durante i Valcareggi vuol dire le notti mes- Il calcio, quel calcio, offriva oc- il predecessore del burbero Bear- sospetto. subito il successo grazie anche al Mondiali di Germania,perché il sicane in cui si rispettava ancora casioni credibili di evasione in zot trionfante, sia forse presente Dal sito www.olivierobeha.it