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CENTRO INTERUNIVERSITARIO DI STUDI VENETI * BIBLIOTECA VENETA CARTE DEL CONTEMPORANEO a cura di silvana tamiozzo goldmann 3 Con « Carte del Contemporaneo » si inaugura, per il Centro Interuniversitario di Studi Veneti, una nuova stagione. « Biblioteca veneta » si trasforma: non piú (non soltanto) collezione di edizioni e di ricerche letterarie e filologiche, ma sistema ar- ticolato dell’intera attività del CISVe. Sotto la sua ombra protettiva si vogliono svi- luppare, in forma di collane, progetti editoriali dedicati ad ambiti diversi ma tutti ancorati alla storia e alla cultura delle Venezie: oltre agli studi sulla testualità lette- raria Antico Regime e moderna (terreno abituale degli studiosi che finora hanno alimentato il palchetto della nostra collezione), la ricerca sulla letteratura contem- poranea, sui fondi librari (manoscritti e a stampa), sulle fonti d’archivio, sulla storia linguistica e socio-culturale. «Carte del Contemporaneo » è la prima di queste collane, dedicata alla ricerca sulla cultura del Novecento veneto, vista attraverso una lente particolare, i docu- menti d’archivio; essa nasce innanzitutto come estensione editoriale dell’Archivio omonimo, creato per impulso di Silvana Tamiozzo Goldmann e di Francesco Bru- ni, e ospitato nella sede del CISVe, dove oggi sono conservati, per la comunità degli studiosi, i fondi Ernesto Calzavara, Pier Maria Pasinetti, Armando Pizzinato, Carlo Della Corte. La collana intende essere il luogo in cui filologia materiale, critica genetica e ana- lisi letteraria possano agire perché le pratiche della catalogazione e della conserva- zione dei beni d’archivio siano anche il lievito vitale della ricezione critica di testi e autori; essa ospiterà quindi edizioni di inediti e di epistolari, studi filologici e critici, repertori catalografici, che abbiano come oggetto le carte inedite depositate nel- l’Archivio, e come fine la loro interpretazione e valorizzazione. Eugenio Burgio Direttore del Centro Interuniversitario di Studi Veneti « UN COSTRUTTIVO PITTORE DELLA REALTÀ » ARMANDO PIZZINATO A CENTO ANNI DALLA NASCITA Atti della giornata di studi Venezia, 25 novembre 2010 a cura di veronica gobbato EDITRICE ANTENORE ROMA-PADOVA · MMXII Questo volume è stato realizzato con il contributo della Regione del Veneto (L. R. 8.9.1978, n. 49. D.G.R. n. 3356) e con il contributo del Dipartimento di Studi Umanistici, Università Ca’ Foscari Venezia ISBN 978-88-8455-671-4 Tutti i diritti riservati - All rights reserved Copyright © 2012 by Editrice Antenore, S.r.l., Roma-Padova. Sono rigoro- samente vietati la riproduzione, la traduzione, l’adattamento, anche par- ziale o per estratti, per qualsiasi uso e con qualsiasi mezzo effettuati, compresi la copia fotostatica, il microfilm, la memorizzazione elettronica, ecc., senza la preventiva autorizzazione scritta della Editrice Antenore S.r.l. Ogni abuso sarà perseguito a norma di legge. PROGRAMMA DELLA GIORNATA DI STUDI Giovedí 25 novembre 2010, ore 9.00 Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti – Palazzo Cavalli Franchetti Saluto del Magnifico Rettore e delle Autorità Veronica Gobbato-Samuela Simion, Il fondo Pizzinato nelle « Carte del Contemporaneo » al CISVe Giuseppina Dal Canton, Il giovane Pizzinato e le mostre dell’Opera Bevi- lacqua La Masa Giovanni Bianchi, Pizzinato e Vedova: la breve stagione de L’Arco Claudio Ambrosini, Adagio per Armando Pizzinato: Concavo/Convesso Stefano Cecchetto, Armando Pizzinato, il paesaggio come “luogo magico” della rappresentazione Ennio Pouchard, La fotografia come impegno nel sociale e nella pittura in Armando Pizzinato Ore 14.30 Arturo Carlo Quintavalle, Pizzinato e il racconto realista nell’Italia del dopoguerra Gloria Bianchino, Armando Pizzinato e gli affreschi del Palazzo della Pro- vincia di Parma Casimiro di Crescenzo, Un mito operaio: i costruttori Giancarlo Pauletto, Pizzinato e Pordenone, Pizzinato a Pordenone Enzo Di Martino, Pizzinato, l’arte e la politica Giuliano Scabia, Dialogo sulla pittura INTRODUZIONE Tra la fine degli anni ’60 e i primi anni ’70 Pizzinato aveva sintetizza- to la sua esperienza di uomo e di artista affermando che gli sarebbe pia- ciuto essere ricordato come un « costruttivo pittore della realtà ».1 Il destino gli avrebbe concesso ancora molti anni, in ogni caso aveva un’età (nasce nel 1910) in cui i bilanci piú o meno testamentari comin- ciano ad avere un senso. Il comitato scientifico del convegno2 di cui qui si offrono gli Atti ha sposato subito questa formula di autorappresentazione come titolo che ben s’attaglia al centenario della nascita dell’artista.3 1. In particolare si veda in G. Marchiori, Pizzinato opera grafica, Pordenone, Edizioni d’arte, Nuova serie, s.d. (ma 1973 e cfr. qui relazione di G. Pauletto), p. 47. Nella picco- la antologia degli scritti di Pizzinato compresa nel volume si trova il pezzo, già apparso nel catalogo della mostra antologica di Mosca del 1967, dal titolo, appunto, Un costruttivo pittore della realtà, che cosí conclude: « Ancora è presto per dire quel che sarà domani, quel che farò domani ancora non posso dirlo, ma di certo posso dire che non rinnego nulla di quanto ho fatto finora e, ancora, la mia ambizione rimane sempre quella di significare, a mezzo della pittura, ciò che maggiormente mi preme in quanto uomo di oggi: quel che riguarda l’uomo, la sua sorte, il suo futuro e dunque le speranze dell’uomo, le sue lotte, le sue conquiste. Credo di trovarmi ancora sulla strada del Realismo e amerei, a conclu- sione della mia vicenda, di poter venir definito: un “costruttivo” pittore della realtà ». 2. Composto, oltre che dalla sottoscritta, da Eugenio Burgio, Direttore del Centro Interuniversitario di Studi Veneti, e dallo storico dell’arte Giovanni Bianchi. 3. Il convegno si è svolto il 25 novembre 2010 a Palazzo Cavalli Franchetti e ha potu- to usufruire anche delle tre sale del mezzanino messe a disposizione dall’Istituto Vene- to di Scienze, Lettere ed Arti per la mostra documentaria curata dalle dott.sse Samuela Simion e Veronica Gobbato. Colgo l’occasione per un ringraziamento sincero al Presi- dente dell’Istituto Veneto Gian Antonio Danieli, al cancelliere dott. Sandro Franchini, al prof. Francesco Bruni (anche per aver fatto gli onori di casa), alla dott.ssa Giovanna Pa- landri e alla sig.ra Cinzia per l’aiuto organizzativo. Un doveroso ringraziamento va inol- tre: alla Regione Veneto che ha nel tempo sostenuto concretamente le iniziative del CI- SVe e ha collaborato alla nascita e alla crescita degli Archivi delle Carte del Contempo- raneo, soprattutto nella persona della dirigente Maria Teresa De Gregorio; al Rettore dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, prof. Carlo Carraro per il contributo concessoci, al Ministero dei Beni Culturali, alla Provincia e al Comune della città di Venezia per il patrocinio accordato e, soprattutto, al Presidente Giorgio Napolitano, che anche per questa iniziativa ci ha onorato con l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica. Un grazie al fotografo Paolo Della Corte, che ci ha concesso di utilizzare la bellissima immagine di Pizzinato per inviti e locandine e a Pier Giovanni Possamai dell’Ufficio Stampa di Ca’ Foscari per il montaggio grafico degli stessi. La giornata è stata chiusa da due mostre di Pizzinato: una di grafica al Centro Internazionale della Grafica di Vene- x Introduzione Gli studi che presentiamo e che erano stati accompagnati dalle proie- zioni dei suoi quadri piú significativi e belli, raccolgono e illustrano co- me meglio non si potrebbe l’idea della realtà di Pizzinato: l’anelito a “co- struire”, a dirigere il suo impegno e la sua incredibile forza creativa sem- pre in positivo, pur nella consapevolezza della precarietà del mondo ter- reno e umano. Dopo i saluti ufficiali, la giornata era stata aperta da Philip Rylands, Direttore della Fondazione Peggy Guggenheim di Venezia, che poi presiederà la prima parte degli interventi. Il saluto di Rylands è, nella sua brevità, un vero discorso d’apertura che traccia un efficace primo ritratto di Pizzinato (da lui ben conosciu- to), ne evidenzia l’integrità personale figlia di un impegno che ne gui- dò sia la vita sia l’arte. Ed è un incipit che indica orizzonti vasti per que- sto pittore dal respiro europeo e internazionale: l’annuncio del Diret- tore della Guggenheim che il quadro I cantieri (del 1947-1948), donato dall’artista alla Fondazione Solomon R.Guggenheim nel 1987, è espo- sto in quello stesso giorno del Convegno alla Art Gallery of Western Australia, Perth, è una bellissima sorpresa per il pubblico assai folto della mattina. Rylands collega questo evento all’acquisto di Primo mag- gio (ora nelle collezioni del Museum of Modern Art, New York), qua- dro assai affine a quello appena citato, che fu l’unico dipinto acquistato da Peggy Guggenheim alla Biennale di Venezia del 1948. Il tragitto di queste due opere legate diversamente al mondo della piú grande col- lezionista internazionale è a suo modo indicativa della storia artistica prestigiosa a cui ormai Pizzinato appartiene. zia e l’altra di dipinti presso la Bugno Art Gallery: al Presidente del Centro della Grafica Silvano Gosperini e alla sua instancabile compagna e artista Lili Sene, al titolare della Galleria Massimiliano Bugno e al curatore della mostra ivi allestita Casimiro Di Cre- scenzo va pure il nostro grazie per aver consentito un finale di giornata tanto prestigio- so. Grazie infine all’architetto Patrizia Pizzinato, figlia e erede del pittore, che ha dona- to generosamente parte delle carte paterne al CISVe e ha inoltre permesso a alcuni stu- diosi la consultazione del suo archivio privato, che comprende oltre alla quadreria, ai li- bri e a un settore dei documenti, numerose immagini fotografiche. Il dott. Antonio Dia- no, bibliotecario al CISVe, ha da quest’anno preso in carico l’inventariazione delle carte di Pizzinato e ha condotto una piccola preziosa ricerca, che qui offre in Appendice, su un botta e risposta epistolare tra Pizzinato e Pallucchini: «Non prestar fede a sciocche voci ». Un’inedita (e un po’ polemica) corrispondenza tra A.