Le Opere Ei Giorni
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Le opere e i giorni. Lavoro, produzione e commercio tra passato e presente … lavora, Perse, stirpe divina, perché Fame ti odî e t'ami l'augusta Demetra dalla bella corona, e di ciò che occorre per vivere t'empia il granaio (Esiodo, Le opere e i giorni, vv. 299-301, trad. it. Ettore Romagnoli.) Soprintendenza BB.CC.AA. Agrigento Le opere e i giorni Lavoro, produzione e commercio tra passato e presente a cura di Valentina Caminneci Atti e Contributi del Corso di Formazione per Docenti Progetto Scuola Museo 2012-2013 Regione Siciliana Assesssorato Beni Culturali e Identità Siciliana Dipartimento Beni Culturali e Identità Siciliana 3 Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Agrigento. Via U. La Malfa, 5, Agrigento. [email protected]. R.P. Salvatore Donato. Progetto Valentina Caminneci. URP Adriana [email protected] tel.0922-552516 fax 0922401587 Progetto Scuola Museo Es. Fin. 2012 Cap.376525. Coordinamento Assessorato BB.CC. e I.S. Dipartimento BB.CC. e I.S. Servizio Valorizzazione. U.O. 24. Copyright Soprintendenza BB.CC.AA. di Agrigento 2014 E’ fatto divieto di riproduzione e utilizzazione senza autorizzazione della Soprintendenza BB.CC.AA. di Agrigento. Copia omaggio. Vietata la vendita In copertina, Ade e Persefone in trono, pinax in te rracotta da Locri Epizefiri, inizi V sec. a.C. Museo Nazionale della Magna Grecia di Reggio Calabria (da http://it.wikipedia.org/wiki/File:Locri_Pinax_Of_Persephone_And_Hades.jpg). Sul frontespizio, Telemaco Signorini, L’alzaia, 1864 (da http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Signorini,_Telemaco_-_L'alzaia_-_1864.jpg). Le opere e i giorni: lavoro, produzione e commercio tra passato e presente : atti e contributi del corso di formazione per docenti / a cura di Valentina Caminneci. Palermo : Regione siciliana, Assessorato dei beni culturali e dell‘identità siciliana, Dipartimento dei beni culturali e dell‘identità siciliana, 2014. - e-book ISBN 978-88-6164-225-6 1. Lavoro – Storia. I. Caminneci, Valentina. 331.0945822 CDD-22 SBN Pal0260796 CIP – Biblioteca centrale della Regione siciliana ―Alberto Bombace‖ Indice Presentazione Assunta Lupo, Assessorato Beni Culturali ed Identità Siciliana, Servizio Valorizzazione Caterina Greco, Soprintendente per i Beni Culturali e Ambientali di Agrigento Introduzione I colori della terra Valentina Caminneci, Soprintendenza BB.CC.AA. Agrigento 1 Scienza e tecnica prima della storia Cultura materiale, modi di produzione e organizzazione sociale della più antica metallurgia nella Sicilia preistorica Enrico Giannitrapani, Coop. Arkeos, Enna 9 Il lavoro e le risorse del territorio: zolfo, sale e metalli nel territorio agrigentino nella preistoria Domenica Gullì, Soprintendenza BB.CC.AA. Agrigento 37 La dimensione metaforica del lavoro Le opere di Atena: identità femminile e philergia nella Sicilia greca Elisa Chiara Portale, Università di Palermo 63 Il mito di Trittolemo in Sicilia: immagini e contesti Monica De Cesare, Università di Palermo 105 Il ruolo della religione nelle complesse dinamiche del commercio antico: alcune note sulle Gorgoni di Himera Chiara Terranova, Università di Messina 129 Archeologia della produzione del commercio nell’antica Agrigento Alla foce dell'Akragas. Storia e archeologia dell'antico Emporion di Agrigento Valentina Caminneci 151 Gli ergasteria di Akragas: nuove piste di ricerca Maria Concetta Parello, Parco Archeologico e Paesaggistico Valle dei Templi 181 Produzioni agricole ed officine ceramiche ad Agrigentum in età tardoromana Maria Serena Rizzo, Parco Archeologico e Paesaggistico Valle dei Templi 203 Produzione e commercio dello zolfo ad Agrigentum e nel suo territorio Luca Zambito, Dottore di Ricerca Università di Messina 227 Artigianato, commercio e impresa tra Medioevo ed Età Moderna L‟operosità umana dalla terra al mare: il caricatore di Sciacca tra XIV e XV secolo Maria Antonietta Russo, Università di Palermo 249 Lavoratori agrigentini a Palermo nel Quattrocento Patrizia Sardina, Università di Palermo 283 Sulle tracce degli antichi vasai nisseni. Le produzioni ceramiche di Caltanissetta. Salvina Fiorilla, Soprintendenza BB.CC.AA. di Ragusa 311 La tipografia ad Agrigento nei secoli XIX e XX dai documenti rinvenuti presso l‟Archivio della Camera di Commercio Paola Giarratana, Maria Carmelina Mecca, Soprintendenza BB.CC.AA. di Agrigento 331 Percorsi didattici: la parola al passato Valentina Caminneci 355 Aërii mellis caelestia dona (Verg. georg. IV,1) Lavoro e paesaggio nella pittura italiana dell‟Ottocento Conclusioni Per una valorizzazione dei paesaggi storici della produzione: l‟istituzione degli ecomusei in Sicilia Valentina Caminneci 373 Appendice. La Scuola e la memoria Un Museo nella Scuola. Il Museo della Civiltà Contadina di Montallegro Domenico Tuttolomondo, Rosanna Fileccia, Caterina Orlando, Istituto Comprensivo Ezio Contino di Cattolica Eraclea e Montallegro 393 L'encomiabile costanza con la quale la Soprintendenza di Agrigento prosegue l'attività di educazione al patrimonio è testimoniata dagli atti dei seminari sul tema “Le opere e i giorni”, tenuti duranti l'anno scolastico 2012/ 2013, ora offerti in forma di e-book alla pubblica lettura. La scelta dell'argomento fa seguito, con rigore logico, ai percorsi : “A scuola di antico”, “I luoghi della tutela”, “ Parce sepulto”, sviluppati nel corso degli ultimi anni. L'assidua attività didattica ha consentito e permette tuttora ad un gran numero di insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado del territorio agrigentino, di ampliare la conoscenza del proprio patrimonio culturale e di educare, di conseguenza, gli alunni alla consapevolezza del valore di tali beni. La risposta positiva del mondo della scuola, verificabile dal numero elevato di docenti che hanno preso parte all‟iniziativa, dall‟incremento delle visite ai luoghi e dalla richiesta di partecipazione ad attività di laboratorio, è un incoraggiamento a proseguire nella proposta ormai conosciuta, a livello regionale come “Progetto Scuola Museo”, che ha, fra le proprie finalità, quella di considerare l'educazione ai Beni culturali come uno degli elementi centrali del curriculum scolastico. A tale riguardo va detto che i materiali con proposito prevalentemente educativo prodotti dai Musei, Soprintendenze, Parchi della Regione Siciliana colmano il vuoto dei libri di testo in uso, in quanto approfondiscono aspetti della storia e della cultura siciliana, sia materiale che immateriale, non altrimenti agevolmente reperibili e consultabili. Non c'è dubbio che lo sforzo compiuto dall'Amministrazione nel proporre i percorsi didattici soprattutto ai docenti, mediatori dell'offerta formativa, è stato ed è veramente notevole ed importante. Lo è ancora di più se si considera che ciò è avvenuto ed avviene in un momento in cui nel mondo della scuola sono notevoli le polemiche per la riduzione delle ore di insegnamento di storia dell‟arte e delle materie artistiche e di conseguenza alle manifestazioni connesse, trasversalmente, all‟educazione al patrimonio. L'autonomia scolastica, infatti, accolta come un vantaggio, fra l'altro, per l'autodeterminazione del POF dei singoli Istituti, prevede che una quota del curricolo, riservata alle Regioni, sia relativa agli aspetti di interesse specifico delle stesse, anche collegate alle realtà locali. Il Dipartimento Beni culturali, già “Beni culturali ed ambientali ed educazione permanente”, ora “dei beni culturali e dell'identità siciliana”, cosciente del fatto che è la conoscenza del patrimonio culturale a determinare la maggiore incidenza nella quota parte del curricolo, ha offerto i mezzi per consentirne lo studio e l'approfondimento e si è sempre adoperato affinché le iniziative proposte alle scuole o dalle stesse realizzate facciano parte integrante del Piano di offerta formativa e non vengano quindi considerate come momenti episodici del percorso educativo. In pratica si è verificato che, senza alcuna codifica legislativa, come è invece successo con la l.r. n.9 del 2011, “Promozione, valorizzazione e insegnamento della storia, della letteratura e del patrimonio linguistico siciliano nelle scuole”, l'educazione al patrimonio, nella sua trasversalità di discipline, sia già assunta all'interno del progetto curricolare locale di tantissimi istituti siciliani. Pertanto la sua completa integrazione all'interno del sistema formativo globale è più che mai indispensabile. Ciò può essere realizzato con strategie operative assidue e mirate continuando a favorire l'incontro fra le due realtà, Scuola, Università, Istituti dei beni culturali con gli strumenti propri di ciascuna. Se, quindi i luoghi della cultura, malgrado la crisi attuale ne determini difficoltà di gestione, debbono svolgere la propria essenziale funzione educativa, che si affianca alla tutela, conservazione e valorizzazione, il mondo della scuola deve evitare la deriva verso il“radicale analfabetismo artistico”, provocato dalle scelte sconsiderate operate sui programmi ministeriali. Diventa pertanto paradigmatica l‟opera della Soprintendenza di Agrigento che è riuscita a fornire, per mezzo della propria sezione educativa, qualificati strumenti di conoscenza tenendo conto della contestualizzazione storico ambientale dei beni e che ha saputo, in tal modo mettere in luce uno dei propri compiti fondamentali , quello che Tomaso Montanari definisce : “Il nesso intimo fra patrimonio culturale e ricerca, rinnovamento della conoscenza, capacità di diffondere il sapere”. Che tali strumenti siano disponibili a tutti sul web e permettano tante chiavi di lettura e suggeriscano ulteriori ambiti