TOSCANA ITINERARI D’AUTORE

Alla scoperta del genio attraverso scienziati, grandi personaggi storici, poeti e musicisti toscana ITINERARI D'AUTORE Alla scoperta del genio attraverso scienziati, grandi personaggi storici, poeti e musicisti

Una guida che per la prima volta invita a scoprire poeti e musicisti, scienziati e religiosi, politici e rivoluzionari, grandi personaggi storici che nei secoli sono nati o vissuti in Toscana, lasciando tracce indelebili del loro passaggio e rendendo questa terra celebre in tutto il mondo.

Seguendo le vite e le opere di questi geni, pagina dopo pagina, il viaggiatore ha l’opportunità di scoprire un'altra Toscana attraverso le loro invenzioni, le loro parole e la loro musica, nuovi percorsi che lo condurranno nelle città e nei bor- ghi, in luoghi famosi così come in angoli nascosti. Un nuovo modo per leggere il territorio anche per gli stessi residenti e per saperne di più sulle opere di grandi personaggi della storia ai quali sono state dedicate piazze e vie del nostro Paese.

La Toscana è una terra che da sempre è fonte di ispirazione per grandi uomini e donne: attraverso le loro biografie, i luoghi dove hanno vissuto e operato, sup- portati da un ricco apparato iconografico, scopriamo con questa guida di viaggio un modo nuovo per capire la vera anima di questa terra straordinaria che conti- nua, secolo dopo secolo, a richiamare visitatori da tutto il mondo.

ALCUNI LUOGHI DEGLI ITINERARI SONO SEGNALATI PER LA LORO RILEVANZA ** DA NON PERDERE * INTERESSANTE

E PER NON PERDERE LA STRADA, OGNI SEZIONE È BEN CONTRASSEGNATA

SCIENZIATI PERSONAGGI STORICI POETI E LETTERATI MUSICISTI

Buona lettura e buon viaggio! indice dei personaggi

SCIENZIATI PERSONAGGI STORICI POETI E LETTERATI MUSICISTI 4 Barsanti e Matteucci 32 Anna Maria Luisa De' Medici 77 Carlo Lorenzini detto Collodi 107 Luigi Boccherini 6 Andrea Cesalpino 36 Sant'Antonino 79 Gabriele D'Annunzio 109 Ferruccio Busoni 7 Paolo Dal Pozzo Toscanelli 40 San Bernardino Da Siena 81 Ugo Foscolo 110 Giulio Caccini 8 Egnazio Danti 42 Santa Caterina da Siena 83 Giuseppe Giusti 112 Enrico Caruso 10 Enrico Fermi 44 Francesco Datini 85 Francesco Guicciardini 114 Alfredo Catalani 12 46 San Francesco 86 Giacomo Leopardi 116 Luigi Cherubini 14 Margherita Hack 50 Leone X 87 Carlo Levi 117 Guido Chigi Saracini 15 Antonio Meucci 52 Lorenzo de' Medici detto 89 Mario Luzi 119 Luigi Dallapiccola 16 Pier Antonio Micheli "Il Magnifico" 90 Niccolò Machiavelli 120 Ruggero Leoncavallo 18 Francesco Redi 54 Napoleone Bonaparte 92 Curzio Malaparte 122 Pietro Mascagni 20 Niccolò Stenone 56 Pietro Leopoldo d'Asburgo Lorena 93 Fosco Maraini 124 Guido Monaco d'Arezzo 21 Giovanni Targioni Tozzetti 58 Pio II 95 Eugenio Montale 126 Jacopo Peri 23 60 Beato Vivaldo Stricchi 96 Aldo Palazzeschi 128 Giacomo Puccini 24 Giovanni Da Verrazzano 97 Giovanni Pascoli 130 Gioacchino Rossini 26 Amerigo Vespucci 98 Francesco Petrarca 28 Vincenzo Viviani POETI E LETTERATI 100 Guido Piovene 30 Leonardo Ximenes 62 Vittorio Alfieri 101 Agnolo Poliziano 64 Dante Alighieri 103 Vasco Pratolini 68 Pietro Aretino 104 Salvatore Quasimodo 69 Ludovico Ariosto 105 Federigo Tozzi 70 Giovanni Boccaccio 106 Giuseppe Ungaretti 72 Dino Campana 74 Giosuè Carducci 76 Carlo Cassola alla scoperta di eugenio barsanti felice matteucci

controllare la produzione, morì due mesi dopo il suo arrivo in Belgio, nell’aprile 1864. Nel 1877 Matteucci, di fronte all’attribuzione dell’invenzione del motore a scoppio a Nikolaus August Otto, ne rivendicò la paternità, adducendo come prova il brevetto depositato in vari paesi d’Europa, ma non riuscì a far rico- noscere l'invenzione a sé e Barsanti. Felice Matteucci riposa nella cappella della Villa Montalvo di Campi

GRANDI PERSONAGGI IN TOSCANA Bisenzio, di cui fu consigliere comunale dal 1865 al 1875. Sotto, le foto di Barsanti e Matteucci.

eugenio Barsanti  PIETRASANTA (LU) (Pietrasanta, 1821 – Seraing, 1864) CHIESA DI S. AGOSTINO Via Sant’Agostino, 1

Felice matteucci Cenotafio con Busto di padre (lucca, 1808 – Capannori [lucca], 1887) Eugenio Barsanti, opera di Leone Tommasi, copia dell’originale in Santa Croce. Furono loro gli ideatori del motore a scoppio. Eugenio Barsanti nacque a Pie- trasanta, in via Giuseppe Mazzini n. 77 – una targa lo ricorda – e a vent’anni era MUSEO PADRE EUGENIO già professore di filosofia, fisica e matematiche elementari presso il Collegio BARSANTI di San Michele a Volterra. Fu ordinato sacerdote nel 1845 e nel 1849 giunse a Palazzo Panichi, via Marzocco, 1  LUCCA  FIRENZE

Firenze, chiamato dall’Osservatorio Ximeniano dei padri Scolopi. Anche Felice Cimeli appartenuti a padre FONDAZIONE BARSANTI E * OSSERVATORIO XIMENIANO Matteucci viveva a Firenze, pur essendo nato a Lucca, in piazza del Giglio n. 2, Eugenio Barsanti riportati da MATTEUCCI Piazza San Lorenzo, 6 come indicato da una targa; aveva sposato nel 1838 Giulia Ramirez di Mon- Seraing dal fratello Luigi nel 1864. Via San Micheletto, 3 www.ximeniano-firenze.it

talvo, ultima discendente della nobile famiglia di origine spagnola, e si era www.barsantiematteucci.it trasferito a Campi Bisenzio. Nel 1851 conobbe padre Eugenio Barsanti e fu im- MUNICIPIO Riproduzione del motore a pressionato dalle sue idee rivoluzionarie sul motore a combustione interna; da Piazza Giacomo Matteotti, 29  VOLTERRA (PI) scoppio di Barsanti e Matteucci

quel momento collaborarono per lo sviluppo dell’invenzione. A Firenze i due, Busto di padre Eugenio Barsanti PINACOTECA E MUSEO CIVICO * BASILICA DI SANTA CROCE primi al mondo, realizzarono un motore a combustione interna che, con una Antonio Bozzano, 1909 ca., marmo. Via dei Sarti, 1 Piazza di Santa Croce miscela di aria e idrogeno, poteva sollevare i pistoni con una potenza superiore www.santacroceopera.it a quella del motore a vapore. A Barsanti e Matteucci si deve infatti non solo la Strumenti originali di Barsanti  FORTE DEI MARMI (LU) scoperta del motore a scoppio, ma anche del motore a idrogeno. L’invenzio- Targa commemorativa e busto  CAMPI BISENZIO (FI) di Eugenio Barsanti, opera di ne fu depositata nel 1853 presso l’Accademia dei Georgofili e nel 1854 iniziò la Via Padre Eugenio Barsanti, 11 Leone Tommasi. Qui sono conservate trafila dei brevetti in Francia, Inghilterra, Prussia, Belgio e Piemonte, con la Busto ritratto di padre Eugenio VILLA MONTALVO, anche le ceneri traslate nel 1954 dalla creazione di una società. Ma l’Italia all’epoca non era ancora unita e non po- chiesa fiorentina di San Giovannino Barsanti, copia del busto di Leone Via di Limite, 15 teva offrire garanzie di tutela al brevetto. Barsanti, partito per Seraing per degli Scolopi. 6 Tommasi. Tomba di Felice Matteucci, cappella.

Paolo dal Pozzo toscanelli GRANDI PERSONAGGI IN TOSCANA (Firenze, 1397 – , 1482) GRANDI PERSONAGGI IN TOSCANA

andrea Cesalpino Matematico, astronomo e cartografo, Ritratto di Toscanelli, dettaglio (arezzo, 1524 ca. – roma, 1603) dal sodalizio con Filippo Brunelleschi Giorgio Vasari,1556-1558.

nacque la cupola di Santa Maria del Fio- Nato ad Arezzo in Corso Italia (al numero Adolfo De Carolis, Aretini illustri, 1922- re (1420-1436), ove Toscanelli realizzò lo ** GNOMONE, CUPOLA SANTA MARIA DEL FIORE 152 una targa ricorda la sua casa natale) 1924, affresco. gnomone più alto dell’epoca (1475 ca.). Piazza del Duomo Brunelleschi si fece aiutare da lui anche da una famiglia originaria della Lombar- www.ilgrandemuseodelduomo.it dia – la Gallia Cisalpina, da cui il nome  a erigere la chiesa di Santo Spirito. Lo PISA scienziato, che risiedeva in Piazza Pitti, Cappella di Santa Croce – Cesalpino si trasferì nel 1544 a Pisa per seguire lezioni di botanica e medicina OSPEDALE DI S. CHIARA determinò la posizione di diverse co- presso l’università; qui, dopo la laurea, fu Via Roma, 67 mete, tracciandone le orbite su mappe * BASILICA DI SANTA CROCE Una targa ricorda gli studi di anatomia. stellari. Usava inoltre partecipare alle , 16 nominato prima prefetto dell’Orto bota- www.santacroceopera.it nico per passare poi, dopo sedici anni, alla riunioni degli umanisti che si svolgevano ARSENALE cattedra di medicina. Alcuni dissapori coi al convento camaldolese di Santa Maria Monumento onorario. Lungarno Ranieri Simonelli degli Angeli. Toscanelli avrebbe disegna- colleghi e l’accusa di eresia, lo spinsero a Una targa ricorda che qui dal 1544 al trasferirsi a Roma nel 1592, al servizio di 1563 era l'orto botanico. to un planisfero in base alla Geografia di * PALAZZO DAL POZZO papa Clemente VIII. Scrisse molti trattati, Tolomeo e famosa è la sua lettera al re del TOSCANELLI ** ORTO BOTANICO Portogallo Alfonso V in cui sosteneva che Piazza Pitti, 18 i suoi studi si concentrarono sul cuore e Via Luca Ghini, 5 sulla circolazione sanguigna: è per que- la via più breve per raggiungere l’Oriente Targa commemorativa. www.ortobotanicoitalia.it/toscana/pisa sto motivo che nella statua posta in una dell’Asia fosse l’Atlantico: la lettera era delle nicchie del Loggiato degli nota a Cristoforo Colombo, che l’aveva VIA TOSCANELLA trascritta in uno dei propri libri. Cesalpino è raffigurato mentre si sente il  FIRENZE Proprietà della famiglia Toscanelli, polso per rilevarne i battiti cardiaci. con i resti del famoso "pozzo". * LOGGIATO DEGLI UFFIZI  FIRENZE  AREZZO Pio Fedi, Andrea Cesalpino, 1854, ** SALA DI COSIMO IL VECCHIO marmo. PALAZZO DELLA PROVINCIA, SALA DEL MUSEO DI CONSIGLIO (SALA GRANDE) Piazza della Libertà museicivicifiorentini.comune.fi.it

8 9 10 GRANDI PERSONAGGI IN TOSCANA a Roma ediventò vescovo lendario gregoriano, elaborata nel Ricevette 1582. molti incarichi importanti Fu matematico pontificio nello Stato Vaticano epartecipò alla riforma del Ca - Cosimo I,non aveva molta simpatia per luiecosì lo fece trasferire aBologna. to l’Appennino –fu definitivamente abbandonato. Francesco I,successore di e Adriatico –tramite uncanale con chiuse,laghi artificiali eperforazioni sot- morte diCosimo I,ilsuo grande progetto dicollegare Firenze coi mari Tirreno riodo presso ilConvento domenicano diSanta Maria Novella. Aseguito della matematica presso le università diFirenze, Pisa eBologna evisseper unpe- lo chiamò per costruire unconvento nella sua città natale. Ebbe lacattedra di con il frate olivetano Stefano Bonsignori. Fu molto stimato da papa Pio V che madi nella Saladelle carte geografiche, inPalazzo Vecchio, incollaborazione Realizzò 53 cartografie dipinte delle regioni del mondo sui pannelli degli ar- medicea, contribuendo alla rinascita degli studi matematici eastronomici. Cosimo I per insegnare matematica ai figli e diventò cosmografo alla Corte soprattutto glistudi dimatematica. fu Sin dal1562 chiamato aFirenze da padre come orafo, poi entrò dagiovane nell’Ordine domenicano dove coltivò ografo Fu vescovo domenicano della Chiesa cattolica, astronomo, 1536–alatri,(perugia, 1586) Danti egnazio . Originario diuna nobile famiglia, lavorò dapprima nella bottega del nella città diAlatri, dove morì. matematico ege- egnazio Danti scoperta alla di Medici eilCardinale Ferdinando. astrolabi costruiti per Cosimo dei * Strumenti, mappamondi e www.museogalileo.it Piazza dei Giudici, 1 equinoziale eunognomone. solari, cuiaggiunse un’armilla te marmoreo con alcuni orologi Sulla facciata costruì unquadran - www.museicivicifiorentini.comune.fi.it Piazza * 1562-1571. 53 dipinti eglobo terrestre delle* Sala carte geografiche www.museicivicifiorentini.comune.fi.it Piazza della Signoria  GALILEO GALILEI GALILEO MUSEO DI STORIA SCIENZA DELLA PALAZZO VECCHIO BASILICA DI S.BASILICA MARIA NOVELLA FIRENZE alla scoperta di enrico fermi

Nel 1938 riceve il premio Nobel per la fisica e nello stesso anno si trasferisce negli Stati Uniti presso la Columbia University di New York. Nel 1942, all’Università di Chicago, realizza la prima pila nucleare e dal 1943 al 1945 dirige con altri la costruzione delle prime bombe nucleari. Nel 1944 diviene cittadino ame- ricano, presidente della Società americana di fisica e dal Congresso riceve la medaglia d’oro per aver partecipato alla costruzione della prima bomba atomica. Fu anche socio dei Lincei e dell’Accademia d’I- GRANDI PERSONAGGI IN TOSCANA talia e tenne la sua ultima conferenza a Como, presso la Società italiana di fisica. Morì per un tumore allo stomaco a Chicago e fu sepolto all’Oak Woods Cemetery. Molti luoghi in Toscana mantengono ancora oggi il ricordo della sua presenza, come l’Osservatorio di Arcetri, dov’è avvenuta una delle prime realizzazioni del “mare di Fermi” atomico, e la targa commemorativa nella Basilica di Santa Croce, sempre a Firenze.

enrico fermi (roma, 1901 – chicago, 1954)

Scienziato e ricercatore, visse in Italia, Germania e Stati Uniti; fu insignito del premio Nobel ed è considerato il padre della fisica nucleare e della più grande rivoluzione concettuale dopo quella di Galileo e Newton. Dopo aver superato l’esame d’ammissione, nel 1919, studia alla Scuola Normale di Pisa (nella foto accanto), in piazza dei Cavalieri e a vent’anni comincia a pubblicare i suoi la- vori, prima ancora di laurearsi nel luglio del 1922. Studia poi a Gottinga e a Leida, dove nel 1923 conosce Einstein, e nel biennio 1924-1926 ottiene la cat- tedra di professore incaricato alla Regia Università degli Studi di Firenze, presso Via dello Studio, quando formula la statistica delle particelle chiamate “fermioni”. Nel 1926 è a Roma, dove vince il concorso per la prima cattedra di fisica teorica in Italia. Dal 1928 viene fondata la Scuola romana di fisica, detta dei “ragazzi di via Panisperna”, diretta da Corbino, di cui fanno parte anche Rasetti, Segré e Trabacchi. Nel 1933 Fermi elabora la teoria del “decadimento radioattivo beta”, coniando il termine “neutrino”. Nel 1934 si occupa di fisica nucleare e scopre l’effetto dei neutroni lenti di bassa energia che producono sostanze radioattive essendo i proiettili giusti per penetrare il nucleo atomico. 12 alla scoperta di galileo galilei

a Firenze il Dialogo sopra i due massimi sistemi; qui Galileo, anche per ragioni politiche che trascendevano la discussione scientifica, perse il favore del papa Urbano VIII. Fu così sottoposto a un processo dal Santo Uffizio (1633) e dovette ritrattare le sue idee. Passò un breve periodo di “reclusione” nel Palazzo Piccolomini di Siena sotto l’ala protettrice dell’arcivescovo Piccolomini. Trasferitosi di nuovo a Firenze, trascorse gli ultimi anni ad Arcetri, completando i fondamentali Discorsi e dimostrazioni matematiche

GRANDI PERSONAGGI IN TOSCANA intorno a due nuove scienze. L’8 gennaio 1642, ormai completamente cieco, morì nella sua casa di Arcetri.

 FIRENZE * VILLA DELL’OMBRELLINO OPERA DELLA PRIMAZIALE PISANA Piazza Bellosguardo, 11 Piazza del Duomo, 17 ** BASILICA DI SANTA CROCE www.regione.toscana.it/-/villa- www.opapisa.it Galileo Galilei Piazza di Santa Croce, 16 dell-ombrellino (Pisa, 1564 – Firenze, 1642) www.santacroceopera.it ** MUSEO DOMUS GALILAEANA * CASA DI GALILEO Via Santa Maria, 26 Tomba di Galileo , ARCETRI Scienziato, astronomo e inventore, è considerato uno dei più grandi geni realizzata da Giovan Battista Foggini www.domusgalilaeana.it Via del Pian de’ Giullari 42 dell’umanità. Figlio di un musicista, Galileo trascorse la sua infanzia tra con i figli Giulio e Vincenzo assieme a www.msn.unifi.it/villa-il-gioiello Girolamo Ticciati, 1737.  SIENA Pisa e Firenze, conducendo i propri studi universitari nell’ateneo pisano senza mai averli completati. Ciò non gli impedì di insegnare matematica sia  PISA PALAZZO PICCOLOMINI a Pisa (1589) che a Padova (1592). A questo periodo risalgono i primi scritti, CASA DI GALILEO (O PALAZZO DELLE PAPESSE) Costa S. Giorgio, 19 * CASA NATALE sulla determinazione dei baricentri e sull’architettura militare. Fu proprio Via di Città, 126 Via Giusti, 24-26. www.comune.siena.it quest’adattabilità che lo portò, in un momento di difficoltà economica, a dare ** lezioni private d’ingegneria e architettura militare a giovani nobiluomini; Piazza dei Giudici, 1 - www.museogalileo.it all’attività didattica, Galileo affiancò anche un’officina tecnica gestita da Marcantonio Mazzoleni, dove si producevano e vendevano con buon successo LOGGIATO DEGLI UFFIZI compassi geometrici e militari, bussole, squadre e altri strumenti meccanici, Aristodemo Costoli, Galileo, 1851, marmo. più tardi anche cannocchiali. Dello stesso periodo è il trattato Le mecaniche (1593-1599), dedicato all’esposizione delle macchine semplici. A partire * MUSEO dal 1604 cominciò a sostenere la teoria eliocentrica, basandosi su proprie Via Romana, 17 osservazioni astronomiche con il cannocchiale, che gli valsero la stima della www.msn.unifi.it comunità scientifica e la tranquillità economica con la nomina a matematico Torrino e Tribuna di Galileo e filosofo del Granduca di Toscana. Nell’agosto dello stesso anno ricevette una copia dell’opera di Keplero Mysterium cosmographicum, nella quale la ** SALA DI GIOVE teoria eliocentrica era difesa con motivazioni matematiche e simboliche, cui GALLERIA PALATINA rispose dichiarando la propria adesione all’idea che la Terra si muove. Questa - Piazza de’ Pitti, 1 posizione, nonostante la mediazione del Cardinal Bellarmino, gli valse nel 1616 la condanna del Santo Uffizio, questo fatto non gli impedì di pubblicare nel 1632 Justus Sustermans, Galileo, 1636, 14 olio su tela. 16 GRANDI PERSONAGGI IN TOSCANA fisica nel con 1945 una tesi sulle l’astronomia all’università esilaureò in gioventù fu una brillante atleta. Scoprì la sua infanzia alBobolino. Durante la liceo Galileo, trascorrendo le estati del - le scuole elementari diSanGaggio eil con lafamiglia invia Ximenes. Frequentò que aFirenze invia Caselli, per trasferirsi pegnata nella lotta per idiritti civili. Nac- soprannaturalismo oreligione, siera im- animali, non credeva ad alcuna forma di scientifica, vegetariana e amante degli gli oroscopi. Astronoma edivulgatrice meva Margherita Hack aproposito de- «Le son tutte bischerate!», così siespri- (firenze, 1922 –trieste,2013) margherita hack se una brillante carriera accademica che tà diricerca alla fisica stellare eintrapre- Leonardo diArcetri. Rivolse lasua attivi- sposò con Aldo De Rosa nella Chiesa diSan all’Osservatorio diArcetri. si Nel 1944 le sue prime osservazioni astronomiche una classedistelle variabili, compiendo Cefeidi , www.arcetri.astro.it Largo Enrico Fermi, 5 ** OSSERVATORIO ASTROFISICO www.museogalileo.it Piazza dei Giudici, 1 GALILEO ** MUSEO  ste, afianco del marito. nel cimitero diSant’Anna aTrie- autobiografie originali. Èsepolta vari libri didivulgazione ealcune Oltre atesti scientifici, scrisse osservatori americani ed europei. lavorando presso i più importanti società fisiche eastronomiche, membro delle più prestigiose dell’Osservatorio di Trieste. Fu culminò nel con 1964 ladirezione DI ARCETRI FIRENZE telefono del inventore vero come Meucci riconosciuto hanno Uniti Stati gli nel 2002 Soltanto dea. fece Bell quell’i tardi più sua anni epochi il brevetto pagare di smise Meucci telefono perfettamente funzionante. Purtroppo, per problemi economici, creò che un Uniti Stati –ma fu negli via elettrica la per parola trasmettere di L’idea Teatro del telefono Gran al venne gli dell’Avana –la possibilità aCuba Teatro al nista della Pergola, dove telefono creò in uso. un ancora acustico –Teatroteatri della Quarconia, Teatro macchi aiuto diventare –per Alfieri in alcuni Gallo, poi San la Porta lavorò Meucci daziere come emiliano. presso dell’esercito vavano nell’ex Caserma ora Caterina, tosco convento Santa di tro si delle scientifiche materie classi Le echimica. fisica meccanica, anche artistiche, materie alle dove oltre studiò, anni Firenze di sei per Arti Belle le – dove ora si trova una lapide commemorativa. Frequentò l’Accademia commemorativa. trova lapide una – dove si ora del – all’epoca via de’ di chiamava Serragli a si Firenze via Chiara tratto 44 al quel telefono, averCelebre il per inventato primo il telettrofono –newyork,(Firenze, 1808 1889) meucci antonio . , Meucci nacque nacque , Meucci - - - -

17 GRANDI PERSONAGGI IN TOSCANA alla scoperta di pier antonio micheli

Nella statua scolpita nel 1856 da Vincenzo Consani, per una delle nicchie del Loggiato degli Uffizi, è raf- figurato proprio con tale pianta insieme ad alcuni funghi. Fu il primo scienziato infatti a dimostrare che i funghi si riproducono attraverso le spore, tanto da essere considerato il padre della micologia. Un cenotafio di Girolamo Ticciati con busto e iscrizione lo ricorda nella Basilica di S. Croce a Firenze.

GRANDI PERSONAGGI IN TOSCANA  FIRENZE

* ORTO BOTANICO Via Micheli, 3 www.ortobotanicoitalia.it/toscana/ unifirenze

BASILICA DI SANTA CROCE Piazza Santa Croce www.santacroceopera.it pier antonio micheli (firenze, 1679 – 1737) Cenotafio di Pier Antonio Micheli Girolamo Ticciati, 1737.

La passione per la botanica nacque in lui grazie alle letture fatte quando il * LOGGIATO DEGLI UFFIZI padre lo mise a quattordici anni a bottega da un libraio; determinante fu poi Vincenzo Consani, Pier Antonio Micheli, l’incontro con il naturalista vallombrosano Bruno Tozzi, che lo introdusse 1856, marmo. nell’ambiente scientifico fiorentino ove trovò protettori che lo presenta- rono alla corte di Cosimo III. Per conto del granduca di Toscana, Micheli poté * GIARDINO TORRIGIANI così compiere numerosi viaggi che gli permisero di allargare le proprie cono- Via de’ Serragli, 146 scenze raccogliendo ed essiccando una grandissima quantità di piante. Nel www.giardinotorrigiani.it 1718 fu nominato direttore dell’Orto botanico, chiamato allora Giardino dei Una colonna all’ingresso ricorda l’opera Semplici di San Marco, che era stato affidato alle cure di quella Società bota- del botanico che nel 1716 aveva affittato nica fiorentina fondata due anni prima dallo stesso Micheli. Nel 1723 usciva il parte della proprietà per coltivarvi 525 suo primo trattatello, ma fu sei anni più tardi con la pubblicazione del primo specie diverse di piante, tanto che il e unico volume dato alle stampe della grande opera Nova plantarum genera giardino divenne celebre come «suol sacro alla scienza delle erbe». (Nuovi generi di piante) – finanziata dal Granduca Gian Gastone – che Micheli acquistò una posizione di prestigio tra gli scienziati del tempo, tanto che Lin- neo gli dedicherà un genere di piante, “michelia” appunto, appartenente alla famiglia delle magnoliacee. 18 alla scoperta di francesco redi

 AREZZO famose per i vini pregiati. Anche Villa * CATTEDRALE DEI SANTI del Trebbio, in Mugello, era celebre per PIETRO E DONATO i vini bianchi «Che vino è quel colà / Piazza Duomo Ch’ha quel color doré? / La Malvagia sarà, / Ch’al Trebbio onor già dié» Monumento funerario (vv. 358-361, Id.) GRANDI PERSONAGGI IN TOSCANA di Francesco Redi

** ARTIMINO E CARMIGNANO

 FIRENZE Celebri per la Villa medicea e la Rocca in prossimità del Montalbano e per i * LOGGIATO DEGLI UFFIZI loro vini, dei quali Cosimo III delimitò francesco redi Piazza Duomo il comprensorio di produzione: «Ma di (arezzo, 1626 – pisa, 1698) quel che sì puretto / Si vendemmia in Pietro Costa, Francesco Redi, 1855, Artimino / Vo’ trincarne più d’un tino», marmo. (vv. 36-38, Id.); «Ma se giara io prendo Scienziato, poeta, naturalista, medico, nasce ad Arezzo, studia a Firenze in in mano / Di brillante Carmignano, / un istituto di Gesuiti e si laurea a Pisa in filosofia e medicina nel 1647. Viag- * GIARDINO DI BOBOLI Così grato in sen mi piove, / ch’ambro- gia in Italia, studia biologia sperimentale, per rientrare poi in Toscana dove Piazza de’ Pitti sia e nettar non invidio a Giove» (vv. riceve l’incarico di archiatra del Granduca Ferdinando II (1666) e poi del fi- 720-723, Id.) glio Cosimo III. Si dedica agli studi delle lingue moderne, è docente presso lo Disegnato dal Tribolo sul retro di Palazzo Pitti, sede dell’Accademia del note per la vendita del vino Nobile Studio Fiorentino, membro e presidente dell’Accademia della Crusca (1655), Cimento e delle ghiacciaie per la corte  LAMPORECCHIO celebrato dal poeta. Si veda fotografia nonché accademico del Cimento. Una targa lo ricorda sepolto nel Duomo del- medicea: «E del ghiaccio mi portate / nella pagina accanto.

la sua città natia e la sua statua è collocata nel loggiato degli Uffizi, a Firenze. Dalla grotta del monte di Bòboli» «Col Topazio pigiato in Lamporecchio / La sua opera letteraria più celebre è Il Bacco in Toscana (1685), il ditirambo (vv. 307-308, Bacco in Toscana). Ch’è famoso castel per quel Masetto»  PESCIA anacreontico col quale elogia il vino come medicina del corpo, oltre che dell’a- (vv. 286-288, Id.). nima e dell’intelletto: «Quando il vino è gentilissimo / digerìscesi prestissimo MONTERAPPOLI «Io di Pescia il Buriano / il Trebbiano, ** / e per lui mai non molesta». I vini toscani sono considerati eccellenti, dal ro- Collina nei pressi di Empoli: «Su su  MONTALCINO (SI) il Colombano / Mi tracanno a piena busto Chianti alla gentile Vernaccia, i più adatti se consumati con la dovuta mescetemi / di quella porpora / che mano» (vv. 141-143, Id.).

moderazione. Cosimo III era convintissimo di un’affermazione internazionale in Monteràppoli / Da’ neri grappoli / Patria «Del sì divino / Moscadelletto / di Montalcino» (vv. 70-72, Id.). degli ottimi vini del suo granducato, nel significato di prestigio politico e di Si’ bella spremesi» (vv. 389-393, Id.). Oggi è celebre per il Brunello e per il  SAN GIMIGNANO (SI) ** valore economico, così favorì il consolidamento della favola enologica che il Moscadello di Sant’Antimo. Redi aveva efficacemente contribuito a costruire. Questi fu anche uno fra i * VILLA MEDICEA DI CASTELLO Città delle belle torri e delle antiche fondatori dell’Arcadia (1685) con lo pseudonimo di Anicio Traustio. fattorie, celebre perché «Se vi è Sede dal 1965 dell’Accademia della  **MONTEPULCIANO (SI) Crusca (nata nel 1582); adiacente alcuno, a cui non piaccia / La Vernaccia all’altra della Petraia: «Di Petraja e di / Vendemmiata in Pietrafitta / Inter- Nota per il vino pregiato, «Montepul- detto / Maledetto / Fugga via dal mio Castello / piantò prima il Moscadello» ciano d’ogni vino è il re» (v. 973, Id.). (vv. 57-58, Id.). Le due ville erano cospetto» (vv. 511-516, Id.). 20 Cantine del Redi, in Montepulciano, 22 GRANDI PERSONAGGI IN TOSCANA morale per un principe un per morale la Toscana e nel 1669 pubblicò il pubblicò la Toscana 1669 enel mineralogia geologia di anche occupò Si granduca. favorito del sempre inBoboli, del Cimento Vecchio,Palazzo l’Accademia frequentò in epoi Larga invia abitò Nuova, Maria anatomico torio - tria”; labora un adisposizione ebbe qui lapa “vera aver raggiunto di sentì che II, mafu Ferdinando aFirenze il granduca conobbe APisa 1666. nel aLivorno sbarcò e Francia, Stenone" finché di –inBelgio "dotto come noto parotideo, il dotto prì –dove sco Amsterdam ad ricerche sue le proseguì Stensen Niels i cadaveri, zionare disse di il divieto per paese il suo Lasciato Nel 1674,Nel il aFirenze, pubblicò a Loreto, ove giunse lacero edisfatto, poi ovea Loreto, giunse pellegrino Andò Annunziata. della SS. ne all’immagi fronte di messa prima la sua (copenaghen, –schwerin, 1638 1686) niccolò stenone , compiendo viaggi in tutta intutta viaggi , compiendo nell’ospedale di Santa nell’ospedale Santa di e nel 1675 celebrò 1675 enel Trattato di di Trattato De solido De e - - - - . cato Si veda fotografia sopra. sepoltura con epigrafe inlatino. Cappella del transetto destro, sua www.basilicasanlorenzofirenze.com Piazza diSan Lorenzo *  Niccolò Stenone è stato è stato Stenone Niccolò 1988 Nel romano. sarcofago un in Lorenzo, custodite inSan glie spo sue le accolse 1687 nel che III de' da Medici Cosimo riportato da fu Firenze, mavi lontano Morì vescovile. dignità alla elevato dove fu einGermania, a Roma BASILICA DI SAN LORENZO DI SAN BASILICA FIRENZE da papa Giovanni Paolo II. Paolo Giovanni da papa beatifi - - d’alcuni viaggi fatti in diverse parti della Toscana per osservare le produzio le osservare per Toscana della parti diverse in fatti viaggi d’alcuni in particolar modo quella toscana; fu così che nacque la sua opera opera la sua nacque che fu così toscana; quella modo in particolar della storia, studio allo dedicarsi per approfittò ene Magliabechiana teca della Biblio prefetto divenne 1739 Nel Micheli. Antonio di posto al proprio Botanico, del Giardino guida alla fu messo quali alle grazie vegetali parassiti fiorentino Studio lo presso botanica di sore edivenne Micheli Antonio Pier di la guida sotto botanica te studiò Medico (Firenze, 1712 –1783) tozzetti targioni giovanni ni naturali e gli antichi monumenti di essa di monumenti antichi gli e naturali ni i nipoti divennero importanti naturalisti. importanti divennero i nipoti e ifigli Anche Firenze. di naturale storia di Museo al conservata mineralogica lito- collezione il fondatore un’importante Fu di anche epidemie. le alluvioni, le carestie, le quali problemi di scientifico inmodo della Toscana, occupò esi fisica topografia euna cartografia una redigendo della regione, geografico Piombino). l’aspetto anche Affrontò Marittima, cifera (Volterrano, Massa bora la zona scientifico inmodo adescrivere Fu il primo architettura. tura addirit mineralogia, zoologia, medicina, botanica, riguardavano che volumi e naturalista , sì laureò a Pisa in medicina e filosofia; successivamen e filosofia; in medicina aPisa laureò , sì . La seconda edizione era di ben 12 ben di era edizione seconda . La . Fece importanti ricerche sui sui ricerche . Fece importanti Relazioni Relazioni profes ------

23 GRANDI PERSONAGGI IN TOSCANA alla scoperta di giovanni targioni tozzetti

 FIRENZE MUSEO GALILEO BIBLIOTECA NAZIONALE * GIARDINO DEI SEMPLICI Piazza dei Giudici, 1 Piazza dei Cavalleggeri, 1 Orto Botanico www.museogalileo.it/istituto/bibliote- Via Pier Antonio Micheli, 3 www.bncf.firenze.sbn.it ca-digitale-tematica/targionitozzetti/ www.ortobotanicoitalia.it/toscana/ GRANDI PERSONAGGI IN TOSCANA home-it.html La Biblioteca Magliabechiana ne unifirenze fa parte. * MUSEO DELLA SPECOLA * MUSEO DI MINERALOGIA E Via Romana, 17 * BASILICA DI SANTA CROCE LITOLOGIA www.msn.unifi.it Piazza Santa Croce Museo di Storia naturale www.santacroceopera.it Via la Pira 4 Già Palazzo Torrigiani, sede del Reale www.msn.unifi.it/collezioni/mineralo- Museo di Fisica e Storia naturale, Tomba di Galileo Galilei: partecipò gia-e-litologia-2 Tozzetti ha riordinato le collezioni alla traslazione dei resti di Galileo. che hanno dato vita al museo.

* ACCADEMIA DEI GEORGOFILI Tomba di Giovanni Targioni Tozzetti, Torre dei Pulci con lapide e busto commemorativo.

Via dei Georgofili – Logge Uffizi corti evangelista torricelli www.georgofili.it (roma, 1608 – Firenze, 1647)

Tozzetti fu uno dei fondatori. Si veda fotografia accanto. Il grande fisico e matematico nel corso della sua breve vita mostrò qualità straordinarie lasciando un’importante eredità in ambito scientifico. Forma- tosi presso i Gesuiti, fu allievo e collaboratore di alcuni dotti religiosi come il Castelli, alto prelato ecclesiastico, e il Ciampoli, monaco camaldolese, per giungere alla corte di Galileo – di cui fu collaboratore nei mesi precedenti alla sua morte – e per succedere al titolo di matematico e filosofo del Granduca di Toscana. Abile costruttore di lenti, fece una certa fortuna con la loro vendita. Ma i suoi lasciti più importanti coprono diversi campi delle scienze, dalla ma- tematica, in cui precorse la moderna analisi infinitesimale, fino alla statica e all’ingegneria idraulica. Fu scopritore della pressione atmosferica, dimo- strando così la possibilità del vuoto in natura, grazie a uno strumento detto “tubo di Torricelli”, poi divenuto celebre come barometro. Morì di tifo in giova- ne età ed è sepolto nella Basilica di San Lorenzo, a Firenze.

25 alla scoperta di Giovanni da verrazzano

Pacifico. L’impresa fu “sponsorizzata” dal re di Francia e finanziata da un gruppo di banchieri di Lione as- sociati ai fiorentini Rucellai, che avevano la loro filiale a Rouen. Partì però con una sola nave, la sua fedele Dauphine, arrivò in Florida, virò verso nord e iniziò l’esplorazione dell’allora sconosciuta costa orientale del Nord America, o Nuova Francia, per arrivare a Terranova. Durante questa esplorazione si addentrò in una grande baia con un isolotto all’imboccatura di un fiume, la futura New York. Verrazzano intraprese GRANDI PERSONAGGI IN TOSCANA altri due viaggi in America e nel 1527 comandò una spedizione verso il Brasile. Il suo viaggio finale, iniziato nel 1528 da Dieppe con tre navi, toccò la Florida, le isole Bahamas e infine le Piccole Antille. A marzo del 1529 ancorò la nave al largo di una piccola isola – probabilmente Guadeloupe – e vi sbarcò. Secondo alcune fonti, fu ucciso e divorato da un gruppo di indigeni cannibali.

 FIRENZE

* GALLERIA DEGLI UFFIZI Piazzale degli Uffizi, 6 Giovanni da verrazzano www.uffizi.beniculturali.it (Firenze o Greve in Chianti, 1485 ca. – Guadalupa?, 1529 ca.) I° Corridoio della Galleria, Ritratto di Giovanni da Verrazzano Mercante e navigatore, fu lo scopritore della baia di New York e del fiume nella serie Gioviana. Hudson. Viveva con i genitori e i numerosi fratelli in una casa in Santa Croce a Firenze – nella via che reca il suo nome, al 20, una targa ne ricorda la casa – * VIA GIOVANNI DA VERRAZZANO ma presto raggiunse Lione per iniziare il suo tirocinio come navigatore. Solcò Una targa ricorda la sua casa. le acque del Mediterraneo, spingendosi fino al Nord Atlantico; sembra fosse

presente nella spedizione del 1508 di Thomas Aubert, armatore di Dieppe, che  raggiunse Terranova. Entrò poi al servizio di Francesco I di Francia come capi- GREVE IN CHIANTI (FI) tano e comandante di vascello, e le sue basi operative furono Lione con i porti ** FATTORIA E CASTELLO DI di Rouen e Dieppe, da dove salparono molte navi mercantili dirette al Capo di VERRAZZANO Buona Speranza per raggiungere l’Oriente. Da qui partirono anche galeoni che Via Castello di Verrazzano, 1 compivano atti di pirateria, in concorrenza con gli inglesi, a discapito dei ba- www.verrazzano.com

stimenti spagnoli e portoghesi carichi d’oro e merci preziose. Giovanni divenne famoso come corsaro: uno dei suoi trofei fu nel 1522 “la nave del tesoro”, carica ** PIAZZA G. MATTEOTTI

d’oro e d’argento messicani, che Cortès aveva inviato a Carlo V. Le imprese dei Monumento a Giovanni suoi due connazionali, il fiorentino Amerigo Vespucci e Giovanni Caboto al ser- da Varrezzano vizio di Venezia, stimolarono la sua indole di esploratore e nel 1524 accettò l’in- Romeo Pazzini, bronzo, 1913. carico di condurre quattro navi in America alla ricerca di un passaggio verso il 26 alla scoperta di amerigo vespucci

scoperte geografiche e antropologiche, come si racconta nelle sue famose lettere. Tornato a Siviglia, prese cittadinanza spagnola e ottenne il titolo di “primo Piloto Mayor della Casa de la Contratación”, con l’incarico di esaminare i capitani che aspiravano a intraprendere spedizioni transoceaniche e aggiornare le carte geografiche del Nuovo Mondo. Se la fama di Amerigo è legata al suo nome, col quale venne bat- tezzato il nuovo continente, questa tuttavia non fu una sua iniziativa, bensì di un geografo tedesco, Mar- GRANDI PERSONAGGI IN TOSCANA tin Waldseemüller. Costui, all’insaputa sia del Vespucci che di Cristoforo Colombo, nel 1507 per la prima volta scrisse il nome America nel Planisfero a corredo della Cosmographie Introductio: «una quarta parte [del mondo] è stata scoperta da Amerigo Vespucci e non vedo perché alcuno possa a buon diritto opporsi a che questa parte sia chiamata Amerigen, come a dire terra di Amerigo, o America, dal sagace uomo che l’ha scoperta, dato che l’Europa e l’Asia hanno ricevuto nomi femminili».

 FIRENZE  GREVE IN CHIANTI (FI) amerigo vespucci * CHIESA DI OGNISSANTI ARCHIVIO DI STATO DI FIRENZE * CASTELLO DI MONTEFIORALLE

(Firenze, 1454 – Siviglia, 1512) Borgo Ognissanti, 42 Viale della Giovine Italia, 6 www.chiesaognissanti.it Casa Vespucci, segnalata da una Qui sono conservate alcune lettere vespa sull’architrave della porta, Compianto sul Cristo morto di Amerigo Vespucci. al numero 21 della strada circolare Figlio del notaio Nastagio dei Vespucci, famiglia inurbata nel popolo di Ognis- Domenico Ghirlandaio, affresco, interna del borgo. santi dal sobborgo fiorentino di Peretola – le loro case si trovavano dov’era presunto ritratto del giovane l’Ospedale di San Giovanni di Dio a Firenze, come ricorda una targa comme- Amerigo nella prima figura a sinistra. morativa – Amerigo ricevette un’educazione di buon livello e fu introdotto Per la chiesa, si veda la fotografia nell’ambiente della famiglia Medici. Dopo la congiura de’ Pazzi del 1478, Loren- nella pagina accanto; per l'affresco, zo il Magnifico affidò allo zio di Amerigo, Guido Antonio, una delicata missio- la fotografia accanto.

ne diplomatica in Francia: fu così che Amerigo compì un viaggio a Parigi con l’incarico di curare la corrispondenza, della quale oggi restano undici lettere PONTE AMERIGO VESPUCCI Lungarno Vespucci conservate nell’Archivio di Stato fiorentino. Tornato a Firenze nel 1482, entrò al servizio di Lorenzo di Pierfrancesco, detto il Popolano, cugino del Magnifico, Lapide raffigurante i luoghi delle seguendo i suoi affari e frequentando circoli d’intellettuali. Nel 1491 si trasferì esplorazioni vespucciane (1955). a Siviglia per seguire alcune attività commerciali e finanziarie; fu in Spagna che Amerigo conobbe Giannotto Berardi, il più importante mercante fiorenti- * PIAZZALE DEGLI UFFIZI no dell’Andalusia, e Cristoforo Colombo. Facendo base a Lisbona, sullo scorcio Gaetano Grazzini, Amerigo Vespucci, del secolo si aprì il periodo dei viaggi transoceanici di Amerigo (non è chiaro 1846, marmo. se furono due o quattro), che lo condussero sulle coste dell’America meridio- nale: effettuati per scopi commerciali, costituirono importanti occasioni di 28 alla scoperta di vincenzo viviani

biografia galileiana. Nel 1656 curò la prima edizione degli scritti galileiani. Essendo Galileo scomparso nel 1642 in odore di eresia, gli era stata concessa sepoltura solo in un modesto vano adiacente alla cappella del Noviziato nella Basilica di Santa Croce; fu negli anni Trenta del Settecento che la Chiesa consentì a riseppellire la salma di Galileo in un sepolcro più onorevole al suo interno, sontuosamente decorato, che fu realizzato anche con fondi lasciati appositamente dal Viviani, affinché tale monumento divenisse la GRANDI PERSONAGGI IN TOSCANA tomba di entrambi. Nella pagina accanto, un quadrante orario cinquecentesco appartenuto al Viviani.

 FIRENZE

* PALAZZO DEI CARTELLONI BASILICA DI SANTA CROCE Via Sant’Antonino, 11 Piazza Santa Croce www.santacroceopera.it Opera dell’architetto Giovan Battista Nelli, 1686-1697, fu * Monumento funebre a Galileo vincenzo viviani dimora dello scienziato. Galilei (Firenze, 1622 – 1703) Navata sinistra, disegnato da * MUSEO DELLA SPECOLA Giulio Foggini con sculture di Giovan Discepolo di Galilei e Torricelli, si occupò di idrodinamica e di altri problemi di Via Romana, 17 Battista, Vincenzo Foggini e Girolamo Ticciati, 1737, ove è sepolto anche fisica, nonché di matematica. Tra gli esperimenti da lui condotti si ricordano www.msn.unifi.it Vincenzo Viviani, recante un’iscrizione quelli sulla determinazione della velocità del suono e sulla rotazione terrestre Tribuna di Galileo commemorativa. in relazione al pendolo, quasi due secoli prima della famosa dimostrazione Busto e medaglione raffiguranti di Foucault. Nominato matematico di corte da Ferdinando II, fu membro di Vincenzo Viviani scolpiti da * VILLA IL GIOIELLO spicco dell’, che si propose di studiare i fenomeni na- Aristodemo Costoli e Luigi Magi, 1841. Via Pian dei Giullari, 42

turali seguendo il metodo sperimentale galileiano. Fu anche socio della Socie- www.unifi.it/visita-2/villa-il-gioiello-2 * MUSEO GALILEO tà Reale di Londra e accademico di Francia. Proprio il re francese gli assegnò Qui Galileo trascorse gli ultimi anni una pensione che gli consentì di far costruire dall’architetto Giovan Battista Piazza dei Giudici, 1 www.museogalileo.it in compagnia del Viviani, che raccolse Nelli la sua dimora fiorentina in via Sant’Antonino (già via dell’Amore), nel sito notizie per la biografia del maestro. ove sorgevano in precedenza le case della famiglia del Giocondo. Il Palazzo è L’anziano Galileo col discepolo soprannominato “dei Cartelloni” per la presenza di due ampi cartigli in marmo Viviani recanti notizie sul Viviani stesso e su Galileo, del quale vengono descritte la Dipinto di Tito Lessi, 1892, e vari vita e le scoperte. Come storico della scienza, ricostruì il V libro delle Cronache strumenti scientifici ideati dal Viviani come l’igrometro a nastro di carta. di Apollonio e, nel 1690, curò un’edizione degli Elementi di Euclide; ma il suo maggiore contributo è senz’altro il Racconto istorico della vita di Galileo, scrit- to nel 1654, ma pubblicato nel 1717, che costituisce la base per ogni successiva 30 alla scoperta di leonardo ximenes

 FIRENZE

** OSSERVATORIO XIMENIANO Piazza S. Lorenzo, 6 www.ximeniano-firenze.it

GRANDI PERSONAGGI IN TOSCANA

 PISA

S. GIOVANNI ALLA VENA Frazione di Vicopisano (Pi)

Cateratte Ximeniane

 CASTIGLIONE leonardo ximenes DELLA PESCAIA (GR) (trapani, 1716 – Firenze, 1786) * FABBRICA DI CATERATTE DETTA CASA ROSSA Grande scienziato, nato a Trapani da una famiglia di origine spagnola, entrò www.castiglionepescaia.it/casa-rossa- ximenes giovanissimo nell’Ordine dei Gesuiti e dal 1736 visse a Firenze. Enfant prodige nelle scienze, come geografo ricevette dal granduca Francesco Stefano di Lo- Si veda fotografia accanto. rena l’incarico di redigere una cartografia della Toscana. Si salvò dall’epura- zione generale che colpì l’Ordine dei Gesuiti dal 1767 in virtù del proprio genio. Venne così impiegato in vari campi lasciando tracce importanti del suo studio. Si occupò di astrologia perfezionando l’uso di una meridiana nel Duomo di Fi- renze e facendo osservazioni per circa trent’anni. I risultati più stupefacenti arrivarono nell’ingegneria idraulica con lo studio dei movimenti dei flussi, che culminarono in manuali di idrometrica e soprattutto in applicazioni pratiche: come la realizzazione di un canale emissario fra il lago di Bientina e il fiume Arno, interventi di bonifica in Maremma, con la costruzione di una fabbrica di cateratte, fondamentale per l’osservazione del territorio.

32 alla scoperta di anna maria luisa de’ medici

 FIRENZE

GALLERIA DEGLI UFFIZI CAPPELLE MEDICEE GALLERIA PALATINA Piazzale degli Uffizi, 6 Piazza Madonna degli Aldobrandini Palazzo Pitti www.uffizi.it www.beniculturali.it Piazza Pitti, 1

GRANDI PERSONAGGI IN TOSCANA www.uffizi.it/palazzo-pitti * Ritratto di Anna Maria Luisa **Sepoltura di Anna Maria Luisa dei Medici, Antonio Franchi, olio su de’ Medici, nella cripta. * Madonna con Bambino Carlo tela, 1687, loggiato di ponente, sala *Statua in bronzo realizzata da Dolci, con sontuosa cornice in ebano, d’ingresso al piano terreno. Alfonso Boninsegni, nella cripta. bronzo dorato e pietre dure, Alcova anna maria luisa de’ medici ** Ritratto dell’Elettore Palatino All’esterno della Sagrestia Nuova, degli Appartamenti Reali, già inviata a (Firenze, 1667 – 1743) Düsseldorf in dono ad Anna Maria Luisa Johann Wilhelm von der Pfalz verso via dell’Ariento, è collocata la che poi la riportò a Firenze nel 1717. insieme alla consorte Anna Maria *Statua in marmo raffigurante *serie di Ritratti degli Elettori Luisa de’ Medici, Jan Frans Van l’Elettrice Palatina scolpita da «La Serenissima Elettrice cede […] a Sua Altezza Reale […] tutti i mobili, effet- Palatini Jan Frans Van Douven, (come Douven, olio su tela, 1708, depositi Raffaello Salimbeni nel 1970. ti e rarità […] come Gallerie, Quadri, Statue, Biblioteche, Gioie ed altre cose il Ritratto di Anna Maria Luisa de’ (già Corridoio Vasariano). preziose […] a condizione espressa che di quello è per ornamento dello Stato, Medici in atto di danza). TESORO DEI GRANDUCHI per utilità del pubblico e per attirare la curiosità dei Forestieri, non ne sarà Serie di miniature con oggetti * BASILICA DI SAN LORENZO Palazzo Pitti nulla trasportato e levato fuori dalla Capitale e dello Stato del Gran Ducato», Piazza Pitti, 1 Mitologici Piazza San Lorenzo, 9 Richard Van Orley, come il Sacrificio così recita l’articolo terzo del cosiddetto Patto di famiglia, un accordo sigla- www.operamedicealaurenziana.org www.uffizi.it/palazzo-pitti a Venere, Corridoio delle Colonne. to nel 1737 tra Anna Maria Luisa, ultima dei Medici, e gli Asburgo Lorena che , Noli me tangere divennero i nuovi sovrani di Toscana. Fu grazie alla sua lungimiranza che si * Gloria dei Santi Fiorentini **Gioielli con pietre preziose avorio e perle “barocche” o “scara- Michael Posner, copia da Federico evitò la dispersione di quel patrimonio artistico accumulato in secoli di me- Vincenzo Meucci, affresco della cupo- la, 1742, commissionato da Anna Maria mazze” (come la Culla con bambino Barocci.

cenatismo, conservato nei palazzi e nelle chiese di Firenze e del Granducato. Luisa (vedi foto a p. 35). in oro e perle, manifattura olandese, Sposò Giovanni Guglielmo, principe elettore palatino, nel 1691 e fu costretta Campanile, disegnato dall’architetto 1695 ca.) ai quali Anna Maria Luisa era MUSEO ARCHEOLOGICO a lasciare l’amata città natale per trasferirsi a Düsseldorf. Non ebbero figli Ferdinando Ruggeri, commissionato affezionata, sala XV. Piazza Santissima Annunziata, 9b e nel 1717, a seguito della morte del marito, tornò a Firenze dove affiancò e dall’Elettrice Palatina e completato Cammeo con busto di Anna Maria sostenne negli affari di governo l’inetto fratello Gian Gastone, circondato nel 1740, con iscrizione a lei dedicata. Luisa de' Medici La raccolta di glittica fu dall’Elettrice manifattura tedesca, onice. Palatina accresciuta e resa pubblica. da personaggi dissoluti e cattivi consiglieri. Fu allora, con la sua casata de- Nel primo chiostro, una lapide ricorda stinata a scomparire, che l’Elettrice Palatina stipulò il Patto di famiglia, no- i lavori di consolidamento alla Basilica *Botteghe granducali su disegno eseguiti nel 1713 per Anna Maria Luisa di Giovan Battista Foggini, Stipo FONDAZIONE CR FIRENZE minando Francesco di Lorena erede universale e, allo stesso tempo, evitando de’ Medici. dell’Elettore Palatino, ebano, bronzo Via Bufalini, 6 a Firenze il saccheggio artistico che ebbe luogo in molte altre città italiane. dorato, madreperla, pietre dure, www.fondazionecrfirenze.it Continuò anche la tradizione di mecenatismo artistico di famiglia (aveva 1709, inviato a Düsseldorf come dono una passione per i gioielli e gli arredi in argento), intraprendendo restauri e da parte di Cosimo III, fu riportato a Ritratto di Anna Maria Luisa de’ abbellimenti per la basilica di San Lorenzo: chiesa medicea per eccellenza e Firenze nel 1717. Medici in abito vedovile, pittore ignoto, olio su tela, post 1717. mausoleo degli avi, fu lì che trovò l’estremo riposo, il 18 febbraio 1743. 34 alla scoperta di alla scoperta di anna maria luisa napoleone bonaparte de’ medici

ARCHIVIO DI STATO  PISA Viale della Giovine Italia, 6 www.archiviodistato.firenze.it MUSEO DI SAN MATTEO

Piazza San Matteo in Soarta, 1 * “Copia della traduzione in italia- www.polomusealetoscana.beniculturali.it no dell’originale in Franzese” redatta nel 1737 del Patto di Famiglia *Ritratto dell’Elettrice Palatina che venne firmato a Vienna (ove si in abito vedovile trova l’originale, Haus Hof und Staa- Jan Frans Van Douven, 1717. tarchiv, Fondo Lorena).

VILLA LA QUIETE Via di Boldrone, 2 http://www.villalaquiete.unifi.it

Anna Maria Luisa de’ Medici vi soggiornò dal 1724 e commissionò il riallestimento del *giardino all’i- taliana. Inoltre fece decorare il suo appartamento prospiciente il giardino da Benedetto Fortini con Vedute delle ville medicee, 1731.

 IMPRUNETA (FI)

MUSEO DEL TESORO DI SANTA MARIA DELL’IMPRUNETA Piazza Buondelmonti, 28

Calice di Augusta Bottega di Franz Ignaz Stadler, dono dell’Elettrice Palatina che era molto devota alla Vergine dell’Impruneta.

36 alla scoperta di sant’antonino

 FIRENZE La Provvidenza domenicana BASILICA DI SAN MARCO (o Mensa di san Domenico): sant’An- ORATORIO DEI BUONOMINI DI Piazza San Marco tonino a coronamento della scena, SAN MARTINO Giovanni Antonio Sogliani, 1536, Piazza S. Martino

GRANDI PERSONAGGI IN TOSCANA * Affreschi con la Traslazione Refettorio nuovo. www.buonominidisanmartino.it e la Ricognizione del corpo di Stendardo processionale con Sant’Antonino, Passignano, 1589; Sant’Antonino in adorazione **Busto in terracotta all’altare raffigurante Sant’Antonino Giambologna e collaboratori. Vedi del Crocifisso, Francesco Botticini sant’antonino fotografia a pagina 39. attribuito al Verrocchio. (attr.), seconda metà XV secolo, Sala (Firenze, 1389 – 1459) Bassorilievi in bronzo con Episodi dello Stendardo. della vita di sant'Antonino, 1581- ** Affresco con Cristo al Limbo CHIOSTRO DELLO SCALZO 1587, Cappella Salviati o di Sant’Anto- Beato Angelico e collaboratore Via Cavour, 69 Fu , e . Nacque da un’antica e agiata teologo arcivescovo cattolico letterato nino (braccio sinistro del transetto). (Benozzo Gozzoli?), 1440-1443, www.polomusealetoscana.beniculturali.it

famiglia fiorentina: suo padre era notaio. All’età di circa quindici anni co- * Sepolcro di sant’Antonino Cella 31, ritenuta quella abitata da Busto raffigurante Sant’Antonino nobbe il domenicano Giovanni Dominici, promotore di una riforma in seno Giambologna, bronzo. Antonino Pierozzi. all'ordine domenicano. Antonio Pierozzi, detto Antonino perché di corpora- scultore fiorentino, terracotta policro- Parato di Sant'Antonino su disegno ma, XVI secolo. tura minuta, prese l’abito domenicano in Santa Maria Novella e nel 1414 andò di Alessandro Allori, Sagrestia. CONVENTO DI SAN MARCO

a compiere l’anno di noviziato a Cortona. Viaggiò molto, anche con incarichi Via Cavour, 56 GALLERIA DEGLI UFFIZI di responsabilità: fu a Fiesole, Foligno, Napoli e Roma. Rientrato a Firenze, fu MUSEO DI SAN MARCO * Discesa dalla croce e Morte di Piazzale degli Uffizi nominato priore della basilica di San Marco dal 1439 al 1444, nel periodo in Piazza San Marco, 3 Abele con Santi tra cui Sant’Anto- www.uffizi.it cui Michelozzo ne sovrintendeva i lavori di ristrutturazione e Beato Ange- www.polomusealetoscana.beniculturali.it nino, Pietro Annigoni, 1936-40, Sala lico ne affrescava gli ambienti. Divenne arcivescovo di Firenze nel 1446, si Ritratto di Sant’Antonino **Lunette affrescate con Storie Capitolare. Cristofano dell’Altissimo, fine XVI adoperò nella riorganizzazione dell’arcidiocesi e promosse una riforma delle della vita di Sant’Antonino, inizio secolo, serie Gioviana. istituzioni caritative fiorentine: nel 1442 fondò la Compagnia dei Buonomini XVII secolo, chiostro intitolato a * TORRE DEI PIEROZZI di San Martino, per assistere i ricchi e i nobili caduti in disgrazia. I membri Sant’Antonino, terminato da Miche- Angolo Via della Canonica e Via dello lozzo prima del 1440. PIAZZALE DEGLI UFFIZI della compagnia, quando non avevano più soldi in cassa, accendevano una Studio candela vicino alla porta d’ingresso dell’oratorio; da qui nacque il detto di Crocifissione con santi, Beato ** Scultura entro nicchia con Angelico, affresco, 1441-1442; Antoni- Abitazione di Antonino Sant’Antonino essere “ridotti al lumicino”, a significare la mancanza di risorse e l’urgente Targa commemorativa datata 1731 no inserito verso la fine del XV secolo Giovanni Duprè, 1847-1854, unico bisogno di carità. Fu grande esperto di diritto canonico: tra i suoi scritti più e busto in terracotta raffigurante nella Genealogia dell’Ordine domenica- uomo di Chiesa presente. importanti vi sono la Summa Theologiae e il Chronicon, concepiti come sezio- no nei tondi sotto la Crocifissione, Sant’Antonino attribuito al Verrocchio. ni di trattati più ampi che dovevano esporre le finalità della vita monastica; Sala del Capitolo. nella Summa Moralis si schierò contro l’usura, pur riconoscendo l’importan- ** Pala della Signoria o Sacra za del commercio. Antonino spirò, già gravemente ammalato, nella Villa dei Conversazione con santi fiorentini Vescovi fiorentini a Montughi, presso Firenze, distrutta nell’assedio del 1529. tra cui sant’Antonino, Fra Bartolo- Fu proclamato santo nel 1523 e dal 1959 è co-patrono di Firenze insieme a san meo, 1510, Sala di Fra Bartolomeo. 38 Zanobi. alla scoperta di sant’antonino

 PISTOIA CATTEDRALE DI SANTA MARIA PALAZZO VECCHIO DEL FIORE Piazza della Signoria CHIESA DI SAN PAOLO Piazza San Giovanni www.museicivicifiorentini.comune.fi.it/ Via della Rosa, 39 palazzovecchio www.diocesipistoia.it/parrocchia-san- L’arcivescovo sant’Antonino paolo Antonio Bortone, fine XIX secolo, Ritratto a rilievo con Sant’Antonino tabernacolo nel grande pilone, plasticatore fiorentino, seconda metà * Sacra Conversazione con 1° da destra, facciata. XV secolo, stucco dipinto. Sant’Antonino, Fra Paolino, 1528.

GALLERIA DELLO SPEDALE DEGLI VIA SANT’ANTONINO, 27 INNOCENTI Piazza Santissima Annunziata, 12 Busto raffigurante Sant’Antonino, www.istitutodeglinnocenti.it plasticatore fiorentino, terracotta policroma (?), XVII secolo ca. * Bartolomeo di Giovanni, Antoni- no Pierozzi che consacra la Chiesa BASILICA DI SANTA MARIA di Santa Maria degli Innocenti, NOVELLA pannello di predella dell’Adorazione Piazza Santa Maria Novella dei Magi di Domenico Ghirlandaio www.smn.it 1485-1488. Busto raffigurante Sant’Antonino Busto raffigurante Sant’Antonino, scultore fiorentino, seconda metà plasticatore fiorentino, fine XV sec., ’500-inizi ’600, gesso e cartapesta terracotta policroma, parete meridio- policromi. nale transetto destro.

BASILICA DI SANTO SPIRITO  FIESOLE (FI) Piazza Santo Spirito www.basilicasantospirito.it CHIESA DI SAN DOMENICO Artista vicino a Lorenzo di Credi, Piazza S. Domenico, 4

Madonna in trono tra santi fra Busto raffigurante Sant’Antonino cui con Sant’Antonino, post 1523 nel coro della chiesa, artista scono- (canonizzazione di Sant’Antonino), sciuto, XIX secolo. Cappella Cavalcanti, navata destra.

alla scoperta di San Bernardino da Siena

scrizione manifestavi nomen tuum hominibus. L’aspetto del volto fu fissato da una maschera funebre, che ne conservò fedelmente i tratti. Contribuirono all'iconografia soprattutto gli artisti senesi, Sano di Pietro (tavole a Siena, a Tivoli, a Viterbo, a Montalcino, a Capistrano, a Acquapendente), il Sassetta e altri. GRANDI PERSONAGGI IN TOSCANA

 SIENA

* BASILICA DELL’OSSERVANZA Strada dell’Osservanza, 7

Detta anche Basilica di San Bernardino San Bernardino da Siena da Siena, in cui dimorò. Vedi fotografia (massa marittima, 1380 – l’aquila, 1444) a fianco.

Bernardino degli Albizzeschi fu uno dei più ferventi predicatori italiani del PINACOTECA NAZIONALE Quattrocento. Studiò retorica e filosofia, ma presto nacque in lui la vocazio- Via s. Pietro, 29 pinacotecanazionale.siena.it ne religiosa: nel 1401 entrò nell’Ordine francescano e, dopo aver lasciato i suoi beni a istituti religiosi, prese gli ordini sacri nel 1404. Dal 1405 cominciò la sua Opere di Sano di Pietro e del Sassetta. predicazione nei villaggi intorno a Siena, ma la fama arrivò nel 1417 quando si recò in Lombardia dove riuscì a risvegliare nel popolo il mistico fervore re- MUSEO DELL’OPERA DEL DUOMO ligioso. Aveva un singolare culto per il nome di Gesù e ne raccomandava la ve- DI SIENA

nerazione, con la sigla IHS, che i suoi fedeli uditori dipingevano o scolpivano Sano di Pietro, due tavole con la pre- un po’ dappertutto. Dal 1405 egli aveva istituito secondo la nuova regola il dica in Piazza del Campo e la predica convento della Capriola, vicino a Siena; tra il 1417 e il 1438, peregrinando per di fronte alla chiesa di San Francesco. l’Italia, ne riformò altri e ne fondò di nuovi. Sei anni dopo la sua morte, av- Vedi fotografia pagina accanto.

venuta all’Aquila nel 1444, nella Pentecoste del 1450 fu canonizzato da papa Niccolò V. San Bernardino ci ha lasciato quattro quaresimali scritti in latino e  MASSA MARITTIMA (GR) altre opere. Fu Benedetto di Maestro Bartolomeo a raccogliere le 45 predi- che del santo nella piazza del Campo di Siena, tra l’agosto e il settembre del CASA NATIA Corso della Libertà 1427, utili a farci comprendere la sua eloquenza. Altre sue prediche in volgare sono tuttora inedite a Firenze (), a Siena (Biblioteca comunale) e a Pavia (Biblioteca universitaria). Il santo è rappresentato come CHIESA DI S. AGOSTINO Piazza Socci un’esile figura col saio francescano; reca per attributi una tavola col Nome di Gesù e sovente posa su una rappresentazione schematica della Terra, con l’i- Reliquie del santo. 42 alla scoperta di Santa Caterina da Siena

 SIENA  MONTEPULCIANO

** CASA NATALE DI SANTA CHIESA DI SANT’AGNESE SEGNI CATERINA Piazza di Sant’Agnese Fontebranda Convento domenicano visitato dalla GRANDI PERSONAGGI IN TOSCANA Contrada dell’Oca Costa Sant’Antonio Santa senese per venerare il corpo della Santa poliziana. Vero santuario ricco di ricordi legati alla Santa e di opere d’arte. Santa Caterina da Siena  FIRENZE (Siena, 1347 – roma, 1380) ** BASILICA DI SAN DOMENICO Piazza San Domenico BASILICA DI SANTA MARIA NOVELLA «L’amore non s’acquista se non coll’amore e dall’amore» (Lettera 113). Cate- In una cappella si conserva la testa Piazza Santa Maria Novella rina Benincasa nacque a Siena da Jacopo Benincasa, tintore di panni. Venne della Santa, dentro un altare marmo- www.smn.it ammessa nel 1363 nell’Ordine domenicano delle Mantellate. Dopo anni di reo di Giovanni di Stefano (1469). Altare dedicato alla Santa. meditazione, si dedicò ad attività caritatevoli e partecipò agli avvenimenti Estasi di Santa Caterina e Santa politici del suo tempo, dimostrando una tempra non comune. Tutta la sua Caterina cade tramortita dopo * PALAZZO SODERINI attività si svolse in difesa della pace tra i cristiani e per il ritorno del Papa da aver ricevuto le stigmate Sodoma, 1526 ca. Lungarno Soderini, 21 Avignone a Roma. Nel 1374, a Firenze, raccolse amici e discepoli, soggiornan- do in Palazzo Soderini. In estate, a Siena, assistette gli appestati, e nell’au- Ritratto di Santa Caterina Si conserva al pianterreno la lapide Andrea Vanni, 1375, nella Cappella tunno dello stesso anno si recò a Montepulciano, nel monastero domenicano in marmo che indica il luogo dove delle Volte; si ritiene che il volto sia soggiornò la Santa. fondato da santa Agnese. Nel 1375 a Pisa, nella Chiesa di Santa Cristina sul un vero ritratto di Caterina. Lungarno, ricevette le stigmate e ottenne che rimanessero invisibili. Nel 1376 si recò ad Avignone per chiedere a papa Gregorio XI di tornare a Roma. Nel * OSPEDALE DELLA SCALA  PISA 1378, a Roma, difese Urbano VI nel rinato scisma e lì morì, nel 1380, a soli 33 Piazza del Duomo anni: venne sepolta nella Basilica di Santa Maria sopra Minerva. In seguito, * CHIESA DI SANTA CRISTINA Oratorio di Santa Caterina della Notte, Lungarno Gambacorti, 7 la testa della santa fu portata a Siena, nella Chiesa di San Domenico, men- in ricordo della presenza della Santa tre il suo corpo è ancora oggi conservato sotto l’altare della basilica romana. fra gli ammalati dell’Ospedale e di una Qui la Santa ricevette le stigmate.

Nel 1461 fu proclamata santa dal papa Pio II. Nel 1866 Pio IX la proclamò co- Confraternita che ne prende il nome. patrona di Roma e nel 1939 Pio XII nominò santa Caterina e san Francesco pa- troni d’Italia. Nel 1970 Paolo VI riconobbe a santa Caterina il titolo di Dottore della Chiesa Universale: fu la prima donna a meritare tale titolo, fino a quel momento riservato solo agli ecclesiastici.

44 alla scoperta di Francesco Datini

e assistere gli indigenti, con sede nell’abitazione stessa del Datini. Lasciò inoltre all’Ospedale di S. Ma- ria Nuova 1000 fiorini che nel 1419 furono impiegati per l’acquisto del terreno su cui sorgerà l’. Datini è sepolto nella chiesa di San Francesco a Prato. GRANDI PERSONAGGI IN TOSCANA  PRATO  FIRENZE

** CHIESA DI S. FRANCESCO ** MUSEO DELL’OSPEDALE Francesco Datini Piazza di S. Francesco, 10 DI S. MARIA NUOVA Fondazione di S. Maria Nuova (Prato, 1335 – 1410) Sepoltura di Francesco Datini. Piazza di S. Maria Nuova 1 www.fondazionesantamarianuova.com

«Nel nome di Dio e del guadagno», così intitolava i propri libri contabili il mer- ** MUSEO CASA DI FRANCESCO cante pratese Francesco di Marco Datini, fondatore di un sistema di aziende DATINI ** MUSEO DEGLI INNOCENTI Via Ser Lapo Mazzei, 43 Piazza della SS. Annunziata, 13 il cui archivio, oggi nell’Archivio di Stato di Prato, è giunto intatto sino a noi. www.museocasadatini.it www.istitutodeglinnocenti.it Datini fu assorbito dall’attività mercantile e commerciale per quasi tutta la vita: figlio di un macellaio, perse entrambi i genitori nella pestilenza del ** PIAZZA DEL COMUNE Vedi particolare nella foto in basso. 1348 e fu affidato a un parente, Piero di Giunta dei Rosso. Dopo aver lavorato a Firenze, nel 1350 tentò la fortuna ad Avignone, allora sede del papato: forse Monumento a Francesco di Marco si impiegò come garzone presso qualche mercante fiorentino, investendo il Datini Antonio Garella, 1896.

capitale personale in merci e in denaro. Divenne poi socio di alcune compa- gnie sino al 1373, quando ne costituì una sua. La sicurezza economica permise MUSEO CIVICO DI PRATO al Datini di sposarsi con la fiorentina Margherita di Domenico Bandini: fu un Palazzo Pretorio - Piazza del Comune www.palazzopretorio.prato.it matrimonio riuscito, ma la coppia non ebbe figli. La compagnia avignonese sviluppò ramificazioni in Francia, Spagna, Lombardia e cessò nel 1383. Datini, Ritratto di Francesco di Marco ormai ricco, tornò a Prato e aprì altri tre fondaci a Pisa, Firenze e Prato, che Datini, Lodovico Buti, 1588, olio su tela. seguì personalmente e aprì anche un banco a Firenze, in Merchato Nuovo. Si dedicò anche al proprio patrimonio immobiliare, che oltre all’elegante dimo- * VILLA DEL PALCO ra costruita sul canto di Porcellatico a Prato includeva la Villa del Palco. Negli Via del Palco 228 www.sanleonardoprato.it ultimi anni il Datini, sotto la guida dell’amico Lapo Mazzei, notaio dell’Ospe- dale fiorentino di Santa Maria Nuova, intraprese un percorso di fede rivolto alla carità. Nel 1410, prima di morire, fece testamento e lasciò l’immenso pa- trimonio ai poveri: gran parte della sua eredità fu destinata alla costituzione di un ente assistenziale, Il Ceppo dei Poveri di Francesco di Marco, per nutrire 46 alla scoperta di san francesco

 CHIUSI DELLA VERNA (AR)  CAPRESE MICHELANGELO (AR) * CONVENTO DELLE CELLE Case Sparse, 73 CASTELLO DEL CONTE ORLANDO EREMO DELLA CASELLA Probabilmente visitato da Francesco. Dove fu ricevuto. Sul crinale dell’Alpe di Catenaia, vi

sono testimonianze francescane.  GROSSETO GRANDI PERSONAGGI IN TOSCANA  MONTE DELLA VERNA (AR)  CERBAIOLO (AR) CHIESA DI SAN FRANCESCO ** IL SACRO MONTE Piazza San Francesco * EREMO DI CERBAIOLO Il Calvario della Toscana, col Sasso spicco. Risalente alla fine del XIII secolo. San Francesco Vicino a Pieve Santo Stefano, docu- (assisi, 1182 – 1226) ** SANTUARIO DELLA VERNA mentato come luogo francescano sin dal 1216.  SIENA È il primo convento francescano, con la Cappella delle Stigmate, dove ricevette Il Santo patrono d’Italia, che Dante esalta nel canto XI del Paradiso con Assisi  * BASILICA DI SAN FRANCESCO e la sua terra – «Dentro vi nacque l’amoroso drudo / de la fede cristiana, il le ferite, la roccia che si ritirò per difen- AREZZO Piazza San Francesco derlo dal demonio, il letto sulla nuda santo atleta / benigno a’ suoi ed a’ nemici crudo» – fu concepito dal mercante roccia, la Chiesa Maggiore e Santa Ma- CHIESA DI SAN FRANCESCO Costruita nel XIV secolo, è ricca di testi- Pietro di Bernardone e da Madonna Pica. Prima della conversione, Francesco ria degli Angeli, il corridoio, i dormitori, Piazza San Francesco monianze artistiche francescane con fu partecipe della cultura cortese-cavalleresca del secolo. A vent’anni prese le cucine, i luoghi d’accoglienza. a fianco l’Oratorio di San Bernardino. parte allo scontro di Collestrada, fu catturato e condotto prigioniero a Peru- Vedi particolare nella foto. ** Crocifisso con san Francesco Maestro di San Francesco (attr.), gia; nel 1205 diventò cavaliere al servizio del conte Gentile e partì per la Puglia tempera su tavola, 1250. ** CHIESA E CONVENTO DELL’OSSERVANZA quando, giunto a Spoleto, sentì la voce del Signore e decise di tornare ad As-  SANSEPOLCRO (AR) ** Cappella Maggiore con la Strada dell’Osservanza sisi per trascorrervi un anno in preghiera mettendosi al servizio dei lebbrosi, Leggenda della Vera Croce, affreschi fino a rinunciare nel 1206 all’eredità paterna. Vestì l’abito da eremita e iniziò * CHIESA DI SAN FRANCESCO di Piero della Francesca. Fu fondato da san Bernardino nel a restaurare alcune chiese assisiate. Nel 1208 lo seguirono i primi confratelli Piazza San Francesco ** San Francesco di fronte rispetto della regola di san Francesco.

e nel 1209 si recò a Roma per chiedere a papa Innocenzo III l’approvazione del- Risalente al 1285. al papa Onorio III Guglielmo de la regola fondata su povertà, castità, obbedienza e amore. Nel 1219 si recò in Marcillat, vetrata istoriata.  CETONA Egitto dove venne ricevuto dal sultano e nel 1223 la regola viene approvata  MONTECASALE (AR) dal papa Onorio III; nello stesso anno, a Greccio, Francesco rievoca la nascita  CORTONA * CONVENTO DI SAN FRANCESCO di Gesù realizzando il primo presepe vero, con esseri viventi. Nel 1224 l’umile * EREMO DI MONTECASALE Fu fondato nel 1212.

fraticello si reca con frate Leone alla Verna e il 17 settembre riceve le stig- È legato alla conversione dei briganti * CHIESA DI SAN FRANCESCO mate, «nel crudo sasso infra Tevere e Arno / da Cristo prese l’ultimo sigillo / e alla leggenda del “cavolo nell’orto”. Via Berrettini  PIENZA che le sue membra due anni portarno». Nell’ultimo biennio di vita si colloca la È la prima chiesa fondata dai france- composizione del Cantico delle Creature. Muore fra il 3 e il 4 ottobre del 1226.  ANGHIARI (AR) scani dopo la morte di san Francesco. CHIESA DI SAN FRANCESCO Viene canonizzato da papa Gregorio XI nel 1228 e nel 1230 la sua salma viene Corso il Rossellino, 26 collocata nella Chiesa di San Francesco ad Assisi. * CASTELLO DI MONTAUTO Vi sono tracce di affreschi del XIV secolo. 48 Qui fu ospite del conte Alberto.

alla scoperta di san francesco

 SAN PIERO A SIEVE  COLLE DI VAL D’ELSA ** Vita e Miracoli di San Francesco Jacopo Ligozzi e terminati da ** BOSCO AI FRATI * CONVENTO DI SAN FRANCESCO Giovanni da San Giovanni, affreschi, Via San Francesco Via San Francesco, 13 nel chiostro. Chiesa e convento fondati nel 1000 Fondato nel 1229, è uno dei più con riferimenti alla rifondazione antichi in Toscana. OSPEDALE DI SAN PAOLO francescana nel 1212, suggestivo il Piazza Santa Maria Novella **Crocifisso ligneo attribuito a  FIRENZE ** Decorazioni robbiane Donatello nel piccolo museo. terracotta invetriata con riferimenti ** BASILICA DI SANTA CROCE a san Francesco e all’abbraccio con  PISTOIA Piazza Santa Croce san Domenico. www.santacroceopera.it * CHIESA DI SAN FRANCESCO * CHIESA E CONVENTO DI SAN ** Vita di San Francesco Giotto, Piazza San Francesco SALVATORE AL MONTE affreschi, nella Cappella Bardi. *Storie di San Francesco, affreschi, ** San Francesco e storie della Scalinata del Monte alle Croci 1343, attribuiti a un maestro bologne- sua vita tempera su tavola, XIII seco- Risalente al XV secolo. se affine a Dalmasio degli Scannabec- lo, sull’altare della Cappella Bardi. chi, nella Cappella Maggiore Storie della Vera Croce  FIESOLE *L’albero della Vita e Crocifissio- Agnolo Gaddi, affresco, nella Cappella ne nella Sala capitolare. Maggiore. * CONVENTO DI SAN FRANCESCO ** Crocifisso, Donatello, legno, nella Via San Francesco * MUSEO CIVICO Cappella Bardi. Piazza del Duomo *Albero della Croce e Ultima Cena, Con le suggestive celle visitabili, Taddeo Gaddi, nel refettorio. il piccolo chiostro e il museo. *San Francesco e Storie della sua

San Francesco predica agli uccelli, vita e dei suoi miracoli BASILICA DI S. TRINITA Baccio Maria Bacci, affresco, 1906 Coppo di Marcovaldo (attr.), 1250 ca., Piazza di S. Trinita (vedi nella pagina accanto). tempera su tavola.

* Cappella Sassetti Affreschi del Ghirlandaio con  PISA  PESCIA le Storie di Francesco. MUSEO NAZIONALE DI S. MATTEO ** CHIESA DI SAN FRANCESCO Piazza S. Matteo in Soarta, 1 * CHIESA DI OGNISSANTI San Francesco e storie della sua vita Piazza Ognissanti Crocifisso dipinto di Giunta Pisano Bonaventura Berlinghieri, tavola e altre opere ispirate a san Francesco. dipinta, 1235, è l’opera più antica

* Gloria di San Francesco dedicata a san Francesco. Giuseppe Romei, affresco. alla scoperta di leone x

Mecenate sensibile, promosse la prosecuzione di grandi lavori: a Roma relativi a San Pietro e alle stan- ze vaticane, a Firenze l’ampliamento del complesso di San Lorenzo. Ebbe inoltre rapporti con i maggiori spiriti artistici del suo tempo, fra cui Michelangelo e Raffaello.

GRANDI PERSONAGGI IN TOSCANA  FIRENZE PALAZZO VECCHIO  POGGIO A CAIANO (PO) Piazza della Signoria BASILICA DI SANTA MARIA museicivicifiorentini.comune.fi.it/ * VILLA MEDICEA DI POGGIO NOVELLA palazzovecchio A CAIANO Piazza Santa Maria Novella, 18 * Sala di Leone X Piazza de’ Medici, 14 www.smn.it www.polomusealetoscana.beniculturali.it Vasari, 1555-1562. * Cappella dei papi Papa Leone X benedicente Salone di Leone X Pontormo e Ridolfo del Ghirlandaio, Bandinelli, 1542 ca., marmo. Pontormo, Andrea del Sarto,

1515, affresco. Vedi foto sotto. Franciabigio Andrea di Cosimo Feltrini, 1513-1520, affresco. leone x (firenze, 1475 – roma, 1521) * BASILICA DI S. LORENZO Piazza S. Lorenzo

Figura grande e controversa come l’epoca storica in cui visse, Giovanni di Lo- Suoi interventi architettonici: concorso per la facciata e renzo de' Medici venne predestinato sin da fanciullo alla carriera ecclesiasti- sagrestia nuova. ca dal padre, Lorenzo il Magnifico, il quale lo voleva come pedina per ricucire i rapporti con il Papato. A quattrodici anni ricevette da Innocenzo VIII il cap- GALLERIA DEGLI UFFIZI pello cardinalizio, che vestirà tre anni più tardi, ma già era titolare di diversi Piazzale degli Uffizi monasteri fra cui Badia a Passignano. Dopo l’esilio dei Medici (1494) viaggiò www.uffizi.it in Europa per poi stabilirsi a Roma, dove cominciò a tessere la giusta rete di ** Ritratto di Leone X con alleanze per riconquistare la città di Firenze e puntare alla carica più alta in i cardinali Giulio de' Medici seno alla Chiesa, quella di papa. Gli riuscirono entrambe le imprese; nel 1512 e Giulio de Rossi riprese Firenze dopo il drammatico sacco di Prato, l’anno successivo passò Raffaello, 1518, olio su tavola al soglio pontificio come successore di Giulio II. Una penisola italiana scossa (vedi foto nella pagina precedente). dalle mire espansionistiche di vari casati, le ingerenze di Francia e Impero, la divisione della cristianità in ambito germanico iniziata con Martin Lutero sono solo alcuni degli eventi che dovette affrontare con spirito oscillante fra Via Cavour, 1 il diplomatico e il nepotismo accentuato. Fu un uomo colto e versato a tutto Residenza della famiglia Medici. ciò che è bello e piacevole. 52 alla scoperta di lorenzo de’ medici, detto "il magnifico"

 FIRENZE  POGGIO A CAIANO (PO)

PALAZZO PITTI BASILICA DI ** VILLA MEDICEA DI POGGIO A Piazza de’ Pitti, 1 - Museo degli Argenti Piazza Santa Trinita CAIANO www.uffizi.it/palazzo-pitti Piazza dei Medici, 14 * Cappella Sassetti www.polomusealetoscana.beniculturali.it ** Sala di Giovanni da san Giovanni GRANDI PERSONAGGI IN TOSCANA Giovanni da san Giovanni, 1635. Affreschi del Ghirlandaio con ritratto Giuliano da San Gallo, 1480. * Maschera funeraria di Lorenzo di Lorenzo il Magnifico. de’ Medici.  VOLTERRA PALAZZO MEDICI RICCARDI PALAZZO VECCHIO Via Cavour, 1 Piazza della Signoria * FORTEZZA lorenzo de’ medici, detto "il magnifico" museicivicifiorentini.comune.fi.it/ ** Cappella di Benozzo Gozzoli via Rampa di Castello, 4 palazzovecchio www.lafortezzadivolterra.it/volterra Col ritratto del giovane Lorenzo. (Firenze, 1449 – 1492) * Sala di Lorenzo il Magnifico Città ribelle al governo fiorentino che Giorgio Vasari, 1556-1558. Si veda subì il sacco nel 1472 voluto da Lorenzo, Figlio di Piero di Cosimo il Vecchio, alla morte del padre nel 1469 accettò «la fotografia accanto. il quale fece poi edificare la Fortezza cura della città e dello stato», pur restando ufficialmente privato cittadino. (1472-1474, non visitabile in quanto Da quel momento fu il vero signore di Firenze. Modificati in parte gli ordina- sede del penitenziario). CATTEDRALE DI SANTA MARIA menti della città, per rendere più saldo e legale il potere, divenne membro a DEL FIORE vita del Consiglio dei Cento. Scampato alla congiura de’ Pazzi nel 1478, iniziò Piazza del Duomo una politica di alleanza, di accordi e di equilibrio, rafforzando la sua egemo- www.ilgrandemuseodelduomo.it

nia. Durante la guerra di Ferrara, si alleò con Ercole d’Este, il duca di Milano e * Sagrestia delle messe il re Ferdinando di Napoli, per frenare le mire espansionistiche del papa e dei Offrì scampo a Lorenzo nel 1478. Veneziani. La pace, così instaurata, fu in gran parte merito di Lorenzo, il qua- le costituì l’«ago della bilancia d’Italia». Intorno a lui si formò un circolo di CAPPELLE MEDICEE poeti, di artisti, di filosofi che egli sosteneva e di cui era amico: i fratelli Pul- Piazza Madonna degli Aldobrandini, 6 ci, il Poliziano, il Verrocchio, i Pollaiolo, Giuliano da Sangallo, Filippino Lippi, www.operamedicealaurenziana.org Sandro Botticelli, Pico della Mirandola. Il mecenatismo fu per Lorenzo anche ** Tomba arte di governo, oltre che sincero bisogno dell’anima. Da lui furono chiamati Sagrestia nuova, Michelangelo allo studio di Firenze e di Pisa i più famosi maestri di filologia, filosofia e di- Buonarroti, 1520-1534. ritto. Mai Firenze era apparsa così fervida di operosità di studi e d’arti come al suo tempo. La sua intensa attività letteraria fu congiunta, come disse VILLA MEDICEA DI CAREGGI Machiavelli, con l’attività politica. Espertissimo e raffinato poeta, Lorenzo Viale Gaetano Pieraccini, 17 contribuì al passaggio dell’umanesimo dal latino al volgare, che è il fatto sto- * Luogo di nascita e morte di Lorenzo ricamente più notevole del secondo Quattrocento. il Magnifico.

alla scoperta di napoleone bonaparte

 PISA TEATRO DEI VIGILANTI  FIRENZE Piazza Antonio Gramsci

* SCUOLA NORMALE SUPERIORE Conserva il sipario dipinto da Vincenzo MUSEO STIBBERT Piazza dei Cavalieri, 7 Antonio Revelli con Napoleone nelle Via Federigo Stibbert, 26 www.sns.it www.museostibbert.it vesti di Apollo.

GRANDI PERSONAGGI IN TOSCANA Fondata con decreto napoleonico nel * Petit Costume d’Italie 1810, vi studiarono Carducci, Pascoli, ** PALAZZINA DEI MULINI di Napoleone: fu indossato da Napo- Fermi e Rubbia. Piazzale Napoleone - Portoferraio leone I in occasione dell’incoronazione

a Re d’Italia nel 1805 a Milano, compo- napoleone Bonaparte Reggia urbana di Napoleone, con molti sto da mantello, gilet, calzoni e calze (ajaccio, 1769 – Isola di Sant’elena, 1821)  arredi originali. SAN MINIATO (PI) (manca la marsina che completava) in seta e velluto di seta ricamato in oro. PALAZZO FORMICHINI È uno dei personaggi più noti e indagati della storia, grande stratega milita- ** VILLA SAN MARTINO Napoleone e Maria Luisa d’Austria, Via IV Novembre, 45 Località San Martino - Portoferraio 1811 ca., data del matrimonio, minia- re. L’origine fiorentina della famiglia, accolta dallo stesso Napoleone – i Bo- naparte sarebbero stati ghibellini rifugiati nel Duecento prima a San Miniato All’epoca Palazzo Buonaparte, oggi Residenza di campagna di Napoleone: tura, smalto su rame. * Napoleone in abito da Cacciatore e poi in Corsica – è stata recentemente messa in dubbio in favore di una pro- è sede della raccolta d’arte della tra il 1851 e il 1856 Anatolio Demidoff Cassa di Risparmio di San Miniato. della Guardia col Cordone della venienza dalla Lunigiana. Nel 1796 giunse nella Penisola a capo dell’Armata fece costruire la grandiosa galleria in omaggio alla memoria di Napoleone, Legion d’Onore Miniatura, forse d’Italia, dove fu invitato da Ferdinando III d’Asburgo Lorena a visitare il neu- * ACCADEMIA DEGLI EUTELETI di cui aveva sposato la nipote Matilde. risalente al periodo dell’esilio. trale Granducato di Toscana. Napoleone si trattenne a Firenze un solo giorno, Piazza XX Settembre, 21 per non tornarvi mai più: visitò gli Uffizi, il Corridoio Vasariano e Palazzo Pit- SORGENTE DI ACQUA * GALLERIA D’ARTE MODERNA ti, si recò all’Accademia di Belle Arti e ammirò i modelli anatomici del Museo Vi è conservata la “maschera funebre” OLIGOMINERALE Palazzo Pitti di Napoleone. di Fisica e Storia Naturale. Dopo la breve conquista dei francesi nel 1799 vi fu Località Poggio, a valle del monte Capanne Piazza de’ Pitti, 1 il Regno d’Etruria dal 1801 al 1807 e poi l’annessione alla Francia; nel 1809 il www.uffizi.it/palazzo-pitti Targa commemorativa. governo fu conferito da Napoleone alla sorella Elisa Baciocchi, già principes-  ISOLA D'ELBA (LI) Il giuramento dei Sassoni a sa di Lucca e Piombino. Molte furono le riforme: dalle infrastrutture alle bo- * SANTUARIO DELLA MADONNA Napoleone, Pietro Benvenuti, 1812, * CHIESA DELLA MISERICORDIA nifiche della fascia costiera, dall’industria estrattiva all’agricoltura, furono DEL MONTE olio su tela. creati l’Ufficio anagrafe e la toponomastica stradale. Firenze godette di un Salita Napoleone - Porto Ferraio Alle falde del monte Giove, Marciana Busto di Napoleone, Manifattura di

clima internazionale accogliendo artisti, mentre lo stile Impero regnava sulla Targhe commemorative e Museo di Sévres, 1807, porcellana biscuit. Qui Napoleone amava recarsi per moda, l’arte e la manifattura, incrementando l’economia. Elisa e tutti i napo- cimeli napoleonici, tra cui la bandiera Ritratto di Napoleone, Jean Georget godere della vista meravigliosa che leonidi vissero in Toscana anche dopo la caduta di Napoleone: sono numerose con le tre api d’oro stemma di Napoleo- da François Gerard, 1810 comprendeva anche la sua Corsica. infatti le residenze che ancora oggi mantengono la loro impronta. Dopo la ne all’Elba e la maschera mortuaria. sua caduta, l’imperatore sbarcò sull’Isola d’Elba il 4 maggio 1814 – ricordato * PALAZZO XIMENES PANCIATICHI * SEDIA DI NAPOLEONE Borgo Pinti, 68 da una targa commemorativa sul Palazzo del Municipio a Portoferraio – dove * CASA DROUOT Località Chiessi - Marciana apportò miglioramenti e ricevette alcune visite. Abbandonò l’isola il 26 feb- Piazza del Pesce, 6 - Poggio Nel 1796 sede dell'ambasciata france-

braio 1815 in cerca di nuova gloria, che però non ottenne. Secondo la tradizione, su questo sco- se, qui Napoleone fu ospite durante il Con arredi e libri originali. glio volto verso la Corsica l’imperatore breve soggiorno a Firenze. 56 osservare il panorama.

alla scoperta di pietro leopoldo d’asburgo lorena

 FIRENZE FATTORIA GRANDUCALE ALLE  ABETONE (PT) * ARCO DI TRIONFO CASCINE Piazza della Libertà Piazzale del Re Sulla strada per Modena

Opera di J.N. Jadot (1739), accolse 1785-1787 GRANDI PERSONAGGI IN TOSCANA le Piramidi (1777) di L. Ximenes. Francesco Stefano di Lorena (1739). Vedi fotografia sotto. OSPEDALE DI BONIFAZIO Via San Gallo  PISA ** PALAZZO PITTI Piazza de’ Pitti 1787. * PIAZZA SANTA CATERINA pietro leopoldo www.uffizi.it/palazzo-pitti Monumento a Pietro Leopoldo d’asburgo lorena Reggia degli Asburgo-Lorena. CIMITERO DI TRESPIANO Via Bolognese, 70 A. Gherardesca e L. Pampaloni, 1833. (vienna, 1747 – 1792) GALLERIA D’ARTE MODERNA Fu il primo cimitero istituito fuori città Palazzo Pitti - Piazza de’ Pitti nel 1784, a seguito della legge del 1783 Nel 1737, la morte di Gian Gastone, ultimo granduca de’ Medici, lasciò un vuoto www.uffizi.it/palazzo-pitti sulla proibizione assoluta di seppellire ereditario per mancanza di figli. Poiché neanche il fratello Ferdinando né la nelle chiese. sorella Anna Maria Luisa avevano avuto figli, l’eredità passò agli Asburgo Lo- * Ritratto di Pietro Leopoldo Gran- rena. Francesco Stefano divenne così il nuovo sovrano, ma risiedette sempre duca di Toscana, Innocenzo Spinazzi (o Francesco Carradori), 1771-1774 ca., a Vienna, facendo governare la Toscana da un Consiglio di Reggenza. Quando busto in marmo. morì, gli succedette il secondogenito Pietro Leopoldo che regnò dal 1765 fino al 1790, anno in cui successe al fratello Giuseppe II sul trono imperiale di Vien- * KAFFEEHAUS na. In questi anni in Toscana fece molte riforme in ogni campo: instaurò la li- Giardino di Boboli - Piazza de’ Pitti bertà di commercio, rinnovò l’amministrazione locale, istituì la Camera delle www.uffizi.it/giardino-boboli Comunità e introdusse la riforma agraria; bonificò inoltre le terre paludose e Costruito per ordine di Pietro Leopoldo. malariche, tentò la riforma della Chiesa, e il 30 novembre 1786 abolì, con legge e per sempre, la pena di morte e la tortura. Nei 25 anni del suo buon governo e * MUSEO DELLA SPECOLA della sua politica di riforme, la piccola Toscana divenne uno degli stati più mo- Via Romana, 17 derni d’Europa e vide allargarsi gli orizzonti delle innovazioni in ogni angolo www.msn.unifi.it del Granducato. Chiamato a salire sul trono imperiale a Vienna, rimpianse per i rimanenti due anni di vita la sua Firenze. Istituito nel 1775 per volere del Granduca.

58 alla scoperta di pio ii

 FIRENZE  PIENZA (SI)

PALAZZO MEDICI RICCARDI ** PALAZZO PICCOLOMINI Via Cavour, 3 Piazza Pio II www.palazzo-medici.it www.palazzopiccolominipienza.it

Bernardo Rossellino, seconda metà

GRANDI PERSONAGGI IN TOSCANA ** Cappella dei Magi Benozzo Gozzoli, 1559, affresco: XV secolo, finito da Pio III, col ritratto nella cavalcata è ritratto Pio II. del papa Pio II.

** CATTEDRALE DI SANTA  SIENA MARIA ASSUNTA Piazza Pio II ** PALAZZO PICCOLOMINI www.pienza.org/duomo_it.html pio ii Via Banchi di Sotto (Corsignano, poi Pienza, 1405 – ancona, 1464) Disegnata da Bernardo Rossellino Bernardo Rossellino e P.P. Porrina, (1459-1464). 1469. «Quand’ero Enea nessun mi conoscea, ora che son Pio, tutti mi chiamano zio». Di nobile e decaduta famiglia senese, Enea Silvio Piccolomini fu scrittore e * PIEVE DI CORSIGNANO * LOGGE DEL PAPA (PIO II) Via delle Fonti abbreviatore al Concilio di Basilea e si pose in vista per le doti di oratore e per Via Logge del Papa la cultura giuridica, sostenendo la dottrina conciliare. Segretario dell’anti- XI secolo, fonte battesimale di Enea papa Felice V, fu inviato presso l’imperatore Federico III, che lo laureò poeta Antonio Federighi architetto, 1462. Silvio Piccolomini (vedi foto sotto).

e lo invitò a entrare nella cancelleria imperiale. Riavvicinatosi a papa Eugenio IV, prese gli ordini sacri nel 1446: fu eletto vescovo di Trieste e poi di Siena. * PALAZZO DELLE PAPESSE Via di Città Collaborò attivamente alla riconciliazione della Chiesa con l’imperatore e con i principi tedeschi, e sostenne, dopo la caduta di Costantinopoli, la lotta dei Bernardo Rossellino-Antonio Federi- cristiani contro i turchi. Cardinale nel 1456, due anni dopo fu eletto ponte- ghi, 1460-1495.

fice. Cercò di organizzare una crociata contro i turchi per la riconquista di Costantinopoli, ma il suo sforzo diplomatico non riuscì ad attirare l’interesse OPERA DELLA METROPOLITANA dei principi cristiani. La morte lo sorprese ad Ancona, dove attendeva invano Piazza del Duomo, 8 www.operaduomo.siena.it le navi e le truppe per la crociata. Fu uomo di mondo, diplomatico e non fu im- mune da tendenze nepotiste. Fu anche umanista e scrittore: di ciò si servì per *Duomo, transetto settentrionale la sua politica. Fu mecenate: fece restaurare edifici e fortificazioni a Roma e Giuseppe Mazzuoli, statua di Pio II, nelle città del Patrimonio di S. Pietro. Avvalendosi dell’opera di Bernardo 1694, marmo. Rossellino, abbellì con monumentali edifici il paese natale, che da lui prese il **Libreria Piccolomini nome di Pienza, e incrementò la biblioteca papale con codici miniati. Pinturicchio, affreschi che illustrano la vita del Papa, 1492-1502 (vedi foto nella pagina precedente). 60 alla scoperta di Beato vivaldo Stricchi

 FIRENZE  SAN GIMIGNANO (SI)

BASILICA DI SANTA MARIA * CHIESA DI SANT’AGOSTINO DEL CARMINE Piazza Sant’Agostino Piazza del Carmine - Sala Vanni

GRANDI PERSONAGGI IN TOSCANA Benedetto da Maiano, cappella e * Ritratto del Santo monumento funebre al beato Bartolo, maestro di San Vivaldo (attr.), co-patrono di San Gimignano, 1495. affresco staccato a monocromo, fine XIV secolo. Beato vivaldo Stricchi (San Gimignano, 1260 ca. – San vivaldo, 1320)  MONTAIONE (FI) ** CONVENTO DI SAN VIVALDO La vita del beato Ubaldo o Vivaldo Stricchi, comunemente detto San Vivaldo, Fu costruito su una chiesetta che è avvolta nella leggenda. Nacque a San Gimignano da famiglia benestante e passò ai frati francescani minori nel 1285 acquistò a Siena il Palazzo della Consuma con altri undici amici, sper- (1497). Nel Sacro Monte di san Vivaldo perando in feste e bagordi beni e denaro, tanto da ridursi in miseria. Sull’e- fra il 1500 e il 1515 fu ideata la "Geru- sempio del beato Bartolo, parroco di Picchena, suo concittadino, Vivaldo salemme in Toscana" da fra Tommaso decise di cambiare radicalmente vita entrando nel Terz’Ordine Francescano: da Firenze e fra Cherubino Conzi, allo visse in un lebbrosario vicino a Cellole, si ritirò poi nel bosco di Camporena, scopo di compiere un pellegrinaggio senza raggiungere la Terrasanta. Papa presso Montaione, dove visse da eremita in preghiera e in penitenza. In quel Leone X dette un’indulgenza a chi vi luogo selvatico c’erano un romitorio e una chiesa custoditi dai francescani, si recava a pregare. Delle 34 cappelle ma si dice che Vivaldo vivesse nella cavità di un castagno secolare, dove il 1° ne rimangono oggi 17 (visitabili), con maggio 1320 fu trovato morto. I suoi resti furono portati a Montaione e se- all’interno suggestive terrecotte polti prima sotto l’altare maggiore della chiesa del castello, poi nella chiesa dipinte di scuola robbiana fiorentina (inizio XVI secolo). Vedi foto accanto. del convento costruito sul primo oratorio, dove si trovano ancora. Il castagno sparì in poco tempo perché tutti andavano a prenderne un pezzetto come re- liquia. Vivaldo fu beatificato nel 1908 su interessamento di padre Faustino ** CHIESA DI SAN VIVALDO Cappella della Natività Ghilardi, ma è stato sempre acclamato, invocato e pregato come un santo dal popolo, fino a dare il proprio nome al convento e alla frazione. La Chiesa non Sono conservati i resti di san Vivaldo. riconobbe ma neppure contestò, almeno in un primo tempo, la sua santità. Nella stessa cappella si trova una tavo- Infatti non ebbe niente da obiettare quando Vivaldo fu dipinto in un affresco la con Madonna e Santi di Raffaellino del Garbo col ritratto del santo. Vedi nella Chiesa del Carmine a Firenze, a occhi chiusi, come in estasi. foto nella pagina accanto.

62 64 GRANDI PERSONAGGI ARTISTI IN IN TOSCANA TOSCANA artisti importanti a diventare sensibile alla “purità toscana” ( “purità alla sensibile adiventare importanti artisti gli tra aFirenze, primo etornò letteraria italiana la lingua studiare di decise vorno e Siena nel 1766. Dopo la sua prima tragedia, tragedia, prima la sua Dopo 1766. nel eSiena vorno Li Pisa, Toscana In Firenze, Lucca, visitò viaggi. ai dedicarsi per abbandonò che militare, la carriera inizialmente intraprese famiglia, Alfieri nobile Nato da una 1749(asti, –firenze,1803) alfieri vittorio tore assiduo delle terme toscane a San Giuliano Terme e a Bagni di Lucca. Alfieri Alfieri Lucca. di Terme Giuliano ea Bagni aSan toscane terme delle tore assiduo frequenta Fu anche opere. sue delle eattore regista come successo con esibì si egli Qui eletterati. artisti ad del poeta, la morte dopo anche Firenze,di aperto, cosmopoliti più dei fu uno salotto eil loro commemorativa, targa una ricorda Trinita, come Santa a Ponte 2, n. Corsini Lungarno sul Gianfigliazzi, a Palazzo a Firenze, d’Albany tornarono e la contessa Alfieri a Parigi, parentesi una Dopo Foscolo. e Ugo Bonaparte e Luigi Paolina Byron, Staël, de Lord Madame quali personaggi aver ospitato per celebri Roncioni, edei Prini famiglie delle i salotti frequentò APisa il Palio. particolarmente amò cavalli, di appassionato grande (con inoltre, nell’attuale commemorativa); Mocenni, 104 targa n. Rossi dei via Teresa di Regoli il salotto dove frequentò aSiena, soggiornò 1777 Nel 1788. nel del marito morte alla solo placò si inparte che scandalo grande un provocò ciò d’Albany, d’Inghilterra: del Conte trono al moglie cattolico ancora pretendente tedesca, origine di nobildonna Stolberg, Louise compagna la futura conobbe Antonio e Cleopatra e Antonio Vita , IV, 1). Qui (1775), (1775), - - la statua dell’ nella storia dell’arte della Penisola. allegorica personificazione prima sede della contrada del Liocorno. Francesco Gori Gandellini, èoggi Epigrafe inlatino sulsepolcro di Via Follonica, 82  Louise Stolberg, ** Ritratti diVittorio Alfieri e www.uffizi.it Piazzale degli Uffizi, 6 Alfieri, ** Monumento funebre aVittorio www.santacroceopera.it Piazza diSanta Croce logiche diArchitettura dell’Università. sede della Biblioteca diScienze Tecno- Residenza dei conti d’Albany, oggi è Via Pier Antonio Micheli, 2 *  Fabre, (vedi 1793 particolare accanto). DELLA STAFFADELLA GIOVANNINO DICHIESA SAN GALLERIA DEGLI UFFIZI DI SANTABASILICA CROCE Croce, celebrato nei nei celebrato Croce, inSanta da ergersi funebre il monumento del periodo, prestigioso più scultore lo aCanova, commissionò tirannide fu fu vittorio alfieri scoperta alla di PALAZZO CLEMENTE DI SAN SIENA FIRENZE tragediografo tragediografo Antonio Canova, 1806-1810; (1777) e (1777) Italia Piangente Italia François-Xavier e Del principe e delle lettere delle e principe Del poeta Sepolcri èla , e molte delle sue opere sono incentrate sull’odio verso la tirannide, come come sull’odio incentrate la tirannide, sono verso opere sue delle , emolte da Foscolo. Ugo conservato illetto dove dormì. delle sue opere teatrali; nella villa è stampata aSiena laprima edizione Qui soggiornò quando nel 1783 fu Via diGeggiano, 1 Località Pianella *  lesseQui, alcuni nel suoi lavori. 1777, Via diCittà, 36 ACCADEMIA DEI ROZZI BERARDENGA (SI) VILLA DI GEGGIANOVILLA CASTELNUOVO (1778-1786). Morì a Firenze nel 1803 e la contessa d’Albany ela contessa (1778-1786). 1803 aFirenze nel Morì cui prese parte anche come attore. Nel suo teatrino, allestì nel il 1795 Lungarno Mediceo, 16 * scritti; targa commemorativa. della famiglia Prini ecompose alcuni Qui ilpoeta fu ospite tra il1785 eil1786 Via Santa Maria, 36 *  PALAZZO RONCIONI PALAZZO VENÉRA PISA Della Della Saul , alla scoperta di dante alighieri

avrebbe dato vita all’Umanesimo. Dante è figura fondamentale nella storia italiana per aver adottato il volgare fiorentino – il vernacolo – in molte sue opere. La Commedia ebbe grande successo e il volgare fu usato da altri scrittori, tanto che nei secoli il fiorentino divenne la lingua letteraria adottata dai poeti.  FIRENZE VIA DANTE ALIGHIERI MUSEO DI PALAZZO VECCHIO BASILICA DI SANTA CROCE * Targa con i principali monumenti Piazza della Signoria GRANDI PERSONAGGI IN TOSCANA Piazza Santa Croce del tempo di Dante. www.museicivicifiorentini.comune.fi.it/ www.santacroceopera.it palazzovecchio

PIAZZETTA DI VIA SANTA Cenotafio di Dante *Maschera di Dante MARGHERITA Stefano Ricci, ultimato nel 1830. ** Tarsia lignea con l’effigie di Dante Dante alighieri * Inferno Andrea Orcagna, frammento Busto di Dante Francione e Giuliano da Maiano, 1480, (firenze, 1265 – ravenna, 1321) di affresco, 1345 ca., refettorio. Sala dei Gigli. Augusto Rivalta, bronzo.

** PIAZZA SANTA CROCE *CAPPELLA DEL PODESTÀ * BASILICA E MUSEO DI SANTA

Scrittore, poeta e politico, è considerato il padre della lingua italiana. Dante, Museo del , MARIA NOVELLA , diminutivo di Durante, nacque nel cuore di Firenze, a pochi passi dal Corso. Monumento a Dante Via del Proconsolo, 4 Piazza Santa Maria Novella - www.smn.it Enrico Pazzi, 1864-1865 (vedi foto a Membro della piccola nobiltà, studiò con il letterato Brunetto Latini, in un www.bargellomusei.beniculturali.it pagina 67). Cappella Strozzi di Mantova ambiente “cortese”, stringendo amicizia con alcuni poeti della scuola stilno- Raffigurazione dei regni dei cieli vistica. S’invaghì di Beatrice Portinari a nove anni, ma fu promesso a dodici Ritratto del Poeta ** BATTISTERO DI SAN GIOVANNI Giotto e bottega, affreschi. secondo lo schema dalla Commedia: a a Gemma Donati: Beatrice, infatti, che sarà protagonista del Paradiso, era di destra il Purgatorio (in alto) e l’Inferno Piazza San Giovanni famiglia ricca ma borghese, al contrario di Gemma, appartenente a un ramo (in basso), a sinistra il Paradiso. Sulla * SASSO DI DANTE Qui Dante fu battezzato come ricorda parete di fondo c'è il Giudizio Uni- secondario della nobile famiglia dei Donati. Dall’unione nacquero Jacopo, Piazza delle Pallottole Pietro, Antonia e forse un quarto figlio, Giovanni. Dal 1295 Dante entrò atti- nella Commedia (Inf., XIX, 16-18). versale: in alto a sinistra il Ritratto di Dante, Nardo di Cione, 1350-1357. vamente nella vita politica della città. A trentasei anni fu eletto tra i priori GALLERIA DEGLI UFFIZI * MUSEO CASA DI DANTE della Signoria, la carica più importante della città, ma mentre si trovava per Piazzale degli Uffizi, 6 - www.uffizi.it Via Santa Margherita, 1 * Via Veritas, Ritratto di Dante un’ambasceria a Roma, nel 1302, fu condannato in contumacia a una multa di Andrea di Bonaiuto, 1365-1367, www.museocasadidante.it Ritratto di Dante, Andrea del Casta- 5000 fiorini, al rogo e alla distruzione delle case con false accuse tra cui barat- affresco, Cappellone degli Spagnoli. gno, dalla serie degli Uomini Illustri, teria, pratiche estortive e frode. Il poeta non tornò più nella sua città natale e Ricostruito e allestito nel 1911 sul luogo delle antiche case degli Alighieri. 1450 ca., San Pier Scheraggio. iniziò l’amaro pellegrinaggio: fu prima a Verona alla corte degli Scaligeri, poi PALAZZO DELL’ARTE Si veda foto nella pagina accanto. Ritratto di Dante, Cristofano a Treviso, Padova, Bologna, in Lunigiana, in Francia, ospite dei conti Guidi in dell’Altissimo, fine XVI secolo. DEI GIUDICI E NOTAI Casentino. Morì di malaria nel 1321 nei pressi di Ravenna, dove è sepolto, men- Ritratto di Dante serie Gioviana. Via del Proconsolo, 16r ** CHIESA DI S. MARGHERITA tre tornava da un'ambasceria per conto di Guido Novello da Polenta, signore Bronzino, 1532-1533, sala 65. DEI CERCHI ** Ciclo di affreschi dove figura della città. Passeggiando nella Firenze dantesca è possibile leggere terzine, Via Santa Margherita Dante, 1360 ca., considerato il più

incise su targhe marmoree, della Commedia, composta secondo i critici tra il PIAZZALE DEGLI UFFIZI antico ritratto documentato. 1304 e il 1321; in essa – come fece Giotto in pittura – Dante comprese e descris- Detta anche Chiesa di Dante, qui secondo alcuni storici è sepolta * Scultura raffigurante Dante se la realtà del suo tempo, creando le radici per un nuovo clima culturale, che 66 Beatrice Portinari. Emilio Demi, 1842.

alla scoperta di dante alighieri

PALAZZO DEI VISACCI affreschi del salone centrale, di Gaeta-  POPPI (AR) Borgo degli Albizi, 18 no Bianchi (1882), raffigurano l’antica

amicizia di Dante con i Malaspina. ** CASTELLO DEI CONTI GUIDI Erma raffigurante Dante Piazza della Repubblica, 1 Giovan Battista Caccini, 1604 ca. www.castellodipoppi.it  MULAZZO (MS) CATTEDRALE DI SANTA MARIA I conti ospitarono qui Dante Alighieri DEL FIORE MUSEO DANTESCO LUNIGIANESE nel 1310, dove si dice che abbia scritto Piazza San Giovanni Via Pompeo Signorini, 2 il canto XXXIII dell’Inferno; al pian ter- www.ilgrandemuseodelduomo.it www.terredilunigiana.com reno è allestito il Museo della battaglia di Campaldino, cui Dante partecipò ** Dante e i suoi mondi come ‘feditore’. Domenico di Michelino, 1465,  MONTEFEGATESI (LU) tempera su tavola, navata sinistra. * PIANA DI CAMPALDINO Vedi foto pagina precedente. Monumento a Dante Strada Regionale Consuma F. Petroni, busto, 1908; Dante vi SOCIETÀ DANTESCA ITALIANA soggiornò durante l'esilio; leggenda Colonna di Dante, a ricordo del luogo Palagio dell’Arte della Lana vuole che l’Inferno sia ispirato al dove partecipò nel 1289 alla Battaglia Via Arte della Lana, 1 vicino Orrido di Botri. di Campaldino. www.dantesca.org

 PISA  STIA (AR)  SAN GODENZO (FI) * TORRE DELLA FAME * CASTELLO DI PORCIANO (O TORRE DELLA MUDA) www.castellodiporciano.com ABBAZIA DI SAN GAUDENZIO Piazza Dante Alighieri Piazza Santo Stefano dei Cavalieri, 4 Possesso dei conti Guidi, qui Dante fu Mosaici raffiguranti santi e personaggi Dove il conte Ugolino ricordato nella ospite durante l'esilio e nel 1311 scrisse tra cui Dante, a ricordo del convegno Commedia (Inf., XXXIII) fu rinchiuso; tre famose lettere: Ai Principi e Popoli oggi ospita uno spazio museale d'Italia, Ai Fiorentini, Ad Arrigo VII. di Dante con gli altri fuoriusciti Guelfi bianchi e Ghibellini, avvenuto dedicato alla vicenda. l’8 giugno 1302, 1929 ca., abside. CAMPOSANTO  PRATOVECCHIO (AR)  FOSDINOVO (MS) Piazza del Duomo www.opapisa.it/visita/camposanto/ * CASTELLO DI ROMENA CASTELLO MALASPINA Pieve di Romena Via Papiriana, 2 **Inferno, parte del ciclo di affreschi www.castellodifosdinovo.it di Buonamico Buffalmacco, 1336-1341, Possesso dei conti Guidi, qui Dante ispirato all’Inferno dantesco. soggiornò durante l'esilio. **Camera di Dante dove, secondo la tradizione, dormì il poeta quando fu ospitato al castello durante l’esilio. Gli GRANDI PERSONAGGI IN TOSCANA GRANDI PERSONAGGI IN TOSCANA Pietro aretino ludovico ariosto (arezzo, 1492 – venezia, 1556) (reggio emilia, 1474 – ferrara, 1533)

Nato in una famiglia modesta della con- definì «il flagello dei principi», e trada di S. Pier Piccolo – in via Cesalpino, causa della sua discussa moralità Il poeta che nell’Orlando Furioso, iniziato  CASTELNUOVO una targa ne ricorda il luogo – l’Aretino i suoi scritti furono proibiti dopo nel 1504, ci accompagna con sorridente GARFAGNANA (LU) lasciò presto Arezzo per trasferirsi a Pe- la sua morte e le edizioni divenne- ironia tra «le donne, i cavallier, l’arme, gli rugia dove, nel 1512, pubblicò la sua prima ro rare. È sepolto a Venezia, nella amori», non ebbe vita facile: la morte del ** ROCCA ARIOSTESCA padre e i gravosi impegni familiari lo ob- Piazza Umberto I raccolta di versi. Poi giunse a Roma, nella chiesa di San Luca; sulla lapide corte di papa Leone X, ma a causa delle leggiamo: «Qui giace l’Aretin, po- bligarono a diventare funzionario di cor- sue Pasquinate, poemetti satirici che eta Tosco, che d’ognun disse mal, te e ad accettare gli incarichi più disage-  FIRENZE lanciavano accuse alla Curia, fu costretto fuorché di Cristo, scusandosi col voli. Nel 1503 entrò al servizio del cardinal a trasferirsi in altre corti, tra cui quella dir: ‘Non lo conosco’». Ippolito d’Este, fratello del duca di Ferra- ** PALAZZO BUONDELMONTI ra Alfonso, per il quale svolse le funzioni Piazza S. Trinita, 2 del cardinale Giulio de’ Medici a Firenze. Con l’elezione di Clemente VII tornò a  AREZZO di segretario e messaggero. Soggiornò a Lapide commemorativa. Roma, ma la sua satira politica lo mise Firenze più volte, come il 24 giugno 1513, ancora nei guai: il cavaliere Giberti provò * PALAZZO DEL COMUNE quando, durante la festa di San Giovan- Piazza della Libertà ni, Ariosto conobbe Alessandra Benucci, a farlo pugnalare da un servo, nel 1525, www.comunearezzo.it per fortuna senza ucciderlo. L’Aretino si sua futura compagna. Nel 1517 l'Ariosto Ritratto di Sebastiano del Piombo. si rifiutò di seguire Ippolito d’Este a Bu- rifugiò prima presso Giovanni delle Ban- de Nere in Emilia e poi nel 1527 a Venezia dapest: fu licenziato, ma entrò al servizio con lo stampatore Francesco Marcolini  FIRENZE del duca Alfonso. Dal 1521 al 1525 svolse di Forlì: qui condusse una vita agiata, la funzione di governatore a Castelnuovo ** GALLERIA PALATINA divenendo celebre in tutta Italia per l’an- Garfagnana. Qui rivelò rare doti di am- Palazzo Pitti - Piazza de’ Pitti ministratore e scrisse alcune delle sue tipedantismo letterario e per non avere www.uffizi.it/palazzo-pitti mai aderito all’Umanesimo. Aveva così Satire. Nel 1525 rientrò definitivamente tanti nemici tra i politici, che l’Ariosto lo Ritratto dell’Aretino Tiziano, 1545, a Ferrara, dove scrisse le Commedie e, nel 70 vedi foto sopra. 1527, sposò la sua amata Alessandra. 71

alla scoperta di giovanni boccaccio

per Boccaccio quelli della meditazione: alla riscoperta dei classici corrispose il sempre vivo interesse per Dante, cui Boccaccio dedicò un Trattatello in laude (1365, ma la prima redazione è precedente di qualche anno) e una serie di pubbliche letture della Commedia dantesca a Firenze.

GRANDI PERSONAGGI IN TOSCANA ** CASA MUSEO  FIRENZE * GALLERIA DEGLI UFFIZI Via Boccaccio Piazzale degli Uffizi ** CHIESA DI SANTA MARIA www.uffizi.it Ricostruita nel 1947 con una ricca

NOVELLA biblioteca. È sede del Centro Nazionale Andrea Del Castagno, ritratto del di Studi sul Boccaccio. Un affresco di Giovanni Boccaccio Piazza Santa Maria Novella Boccaccio proveniente dalla Villa Pietro Benvenuti (1826) raffigura lo (Certaldo o Firenze, 1313 – Certaldo, 1375) Cappella di Filippo Strozzi Carducci di Legnaia. Vedi foto accanto. scrittore, così come lo volle l’allora «Nella venerabile chiesa di Santa proprietaria marchesa Carlotta Maria Novella, un martedì mattina, Lenzoni de’ Medici. Frutto di una relazione illegittima del mercante Boccaccino di Chellino, fu * VILLA DI POGGIO GHERARDO non essendovi quasi alcuna altra per- Via di Poggio Gherardo cresciuto dal padre a Firenze. Nel 1327 partì per Napoli, per imparare il me- sona, […] si ritrovarono sette giovani ** CHIESA DI SS. MICHELE E JACOPO stiere mercantile e bancario, anche se qui si perse in svaghi presso i raffinati donne». Nel suo Decameron Boccaccio Ritenuto il luogo della cornice del Piazza SS. Jacopo e Filippo ambienti della corte angioina e cominciò a interessarsi ai classici latini e ai spesso fa riferimento alla «egregia Decamerone. capolavori in volgare, Dante su tutti. Compose vari poemi, tra cui la Caccia città di Fiorenza». Qui riposano le spoglie di Giovanni Boccaccio. Sulla parete un busto in di Diana e Filostrato; caratteristica comune a queste opere è il sentimento marmo dello scrittore e un epitaffio * CAPPELLONE DEGLI SPAGNOLI  CERTALDO (FI) amoroso, spesso autobiografico. Boccaccio infatti maschera dietro il nome di Giovan Francesco Rustici (1503). Chiostro Verde di Santa Maria Novella di Fiammetta, sua musa d’amore, Maria d’Aquino, presunta figlia del re Ro- * PALAZZO PRETORIO berto d’Angiò. Nel 1340, a causa di problemi economici, Boccaccio rientrò a Trionfo della Chiesa Militante Piazzetta del Vicariato  SETTIGNANO (FI)

Andrea Bonaiuti, affresco, qui è Firenze e si concentrò sulla propria produzione letteraria: scrisse la Comedia Già castello dei Conti Alberti, fu sede raffigurato il presunto ritratto * VILLA BOCCACCIO delle ninfe fiorentine, il poema allegorico-didattico l’Amorosa visione e l’Ele- del Vicariato fiorentino in Val d’Elsa. del Boccaccio e della sua musa Via di Corbignano gia di Madonna Fiammetta, in cui la protagonista femminile, allontanandosi Adiacente a esso vi è la Chiesa di San Fiammetta. dalla tradizione letteraria dell’epoca, racconta le proprie sofferenze d’amo- Tommaso, forse legata alla novella Di proprietà del padre dello scrittore, re, occupando un ruolo decisamente attivo e originale per il tempo. A questi di Fra Cipolla. Vedi fotografia nella che qui trascorse gli anni della * LOGGIATO DEGLI UFFIZI pagina accanto. giovinezza. anni risale pure il Ninfale Fiesolano, poemetto in ottave sull’amore di Africo e Mensola, con cui il Boccaccio volle celebrare, attraverso il mito, la Firenze del Statua in marmo dello scrittore tempo antico. Dopo la peste del 1348 iniziò il suo capolavoro, il Decameron, Edoardo Fantacchiotti, 1837-1843.  SIENA che concluderà nel 1351: l’opera, una raccolta di cento novelle narrate da tre giovani e sette fanciulle in dieci giorni, non è solo il testo più celebre dello ARCHIVIO DI STATO Banchi di Sotto, 52 scrittore fiorentino, ma una vera e propria sintesi di tutto il mondo comunale e mercantile del tempo e uno dei libri più importanti per l’intera narrativa Qui è conservato il testamento del occidentale. Gli ultimi anni, caratterizzati da difficoltà economiche, furono Boccaccio. 72 alla scoperta di Dino Campana

 MARRADI (FI)  SCANDICCI (FI)  DA MARRADI A LA VERNA

CASA NATALE * VILLA DI CASTELPULCI Un pellegrinaggio compiuto nel 1910, a Via Celestino Bianchi. piedi e in bicicletta, passando dai passi Ex manicomio. Vedi foto sotto. appenninici e dalle località di Eremo, Distrutta nella Seconda guerra GRANDI PERSONAGGI IN TOSCANA San Benedetto, Muraglione, San mondiale. ** ABBAZIA DEI SANTI SALVATORE Godenzo, Falterona, Stia, Bibbiena E LORENZO A SETTIMO e La Verna, poi liricamente descritto: * CASA CAMPANA Badia a Settimo - via S. Lorenzo a Settimo, 15 Via Pescetti. Castagno d’Andrea (Fi) «Casette Luogo di sepoltura. di macigno disperse a mezza costa».

Dino Campana * CENTRO STUDI “ENRICO Monte Falterona «la Falterona verde (marradi, 1885 – scandicci, 1932) CONSOLINI”  nero e argento […] che si gonfia come PALAZZUOLO SUL SENIO (FI) un enorme cavallone pietrificato». Via Castelnaudary, 5 www.dinocampana.it * CASETTA DI TIARA Stia (Ar) «bianca elegante tra il verde, Poeta dotato di una vena narrativa e visionaria straordinaria, nacque nell’Al- melodiosa di castelli sereni […] le signo- to Mugello. Rimase sempre ai margini della letteratura ufficiale, che si con- Qui nel 1916 Dino Campana e Sibilla re ai balconi poggiate il puro profilo languidamente nella sera: l’ora di grazia sumava negli eleganti caffè fiorentini, e fu paradigmatico lo smarrimento  FIRENZE Aleramo bruciarono le loro settimane di passione. della giornata, di riposo e di oblio». dell’originale della sua “opera prima” da parte di Giovanni Papini, ritrovato LE GIUBBE ROSSE fortuitamente decenni dopo in una soffitta della casa di Ardengo Soffici. Piazza della Repubblica, 13/14 Un evento drammatico che lo costrinse a riscrivere a memoria tutto il suo canto, divenuto noto come i Canti Orfici, e che scosse i suoi già fragili nervi Caffè letterario.

determinandone la progressiva pazzia. Ma i suoi versi furono tutt’altro che provinciali e lo avvicinarono ai grandi pensatori europei contemporanei. In- Via san Salvi, 12 quieto nello spirito, errò alla ricerca di una pace che mai trovò, e di emozioni da catturare ed eternizzare in poesia. Un viaggio che comincia in Toscana, Ex manicomio. a Marradi, e che si lega ai tanti luoghi che fornirono il suo imprinting pae- saggistico e culturale, per raggiungere, nel suo bisogno di fuggire al «male  LASTRA A SIGNA (FI) oscuro», Genova, Bologna, la Svizzera, la Francia e, nel 1907, l’Argentina e il Sud America. Nei Canti Orfici è fotografato il suo mondo: dalle prime fughe * CASA DI CAMPANA giovanili sugli Appennini, agli approcci letterali con i colti e snob fiorentini, Via Arione, 33 all’amore disperato per la poetessa Sibilla Aleramo, sino alle dolorose espe- Ricordata da una targa, qui nel 1916 rienze nei manicomi e a Castelpulci dove, dopo un lungo ricovero iniziato nel conosce Sibilla Aleramo, «una donna 1918, trovò la morte. in bianco con un grande capello», ammiratrice dei suoi Canti Orfici.

74 76 GRANDI PERSONAGGI ARTISTI IN IN TOSCANA TOSCANA per la letteratura. per Nobel del premio italiano, primo fu insignito, 1906 Nel ufficiale. il poeta edivenendone unita dell’Italia ideali agli poi na, aderendo repubblica un’appassionata cinquant’anni,arco di stagione visse Carducci un l’anelito Lungo triottiche, della Maremma. eil ricordo Grecia del mito alla pa effusioni storiche, rievocazioni intima, intonazione di liriche alternano si Giosuè Carducci Giosuè Levia Gravia Levia ( raccolte in sei già pubblicata del poeta la produzione co volume uni inun 1901 nel stampe alle dette che Fu Zanichelli editori. imaggiori con ela collaborazione Pascoli, Giovanni iquali tra allievi, di schiera folta una italiana all’Università di Bologna letteratura di la cattedra Carducci venticinquenne al fu affidata sabaudo governo l’editore nuovo Dal presso parentesi Barbera. breve co, una dopo egre latino di professore come liceo Forteguerri al aPistoia poi proseguire per del ’57 Tedesco Miniato al settembre al San di fino ginnasio nel retorica di insegnante come iniziò Carducci di carriera La del ’56. luglio nel Normale Scuola alla efilologia infilosofia dottore laureò invece lo Pisa Castagnaio. la famiglia sull’Amiata, eaPian aCelle presso estivi da soggiorni intercalata Giovannino, aSan Scolopi degli scuola nella della formazione la città fu poi poesie sue nelle evocato del cuore luogo aCastagneto, poi Bolgheri a prima 1849, al l’aspra –fu poi Stazzema 1838 dal di acrescerlo Maremma aFornetto inseguito aSerravezza, trasferì la– da famiglia Valdicastello si medico era Michele dove il padre aCarducci, fu la VersiliaSe inatali adare (valdicastello –bologna, dipietrasanta, 1835 1907) , Giambi ed Epodi ed Giambi , Rime Nuove Rime : questo gli assicurò un duraturo prestigio, prestigio, duraturo un assicurò gli : questo , Odi barbare Odi , Rime e Ritmi e Rime Juvenilia . Firenze Firenze . ), dove - - - - , Giosuè Carducci scoperta alla di Via de' Martelli, 9 Busto bronzeo con targa. Via Romana, 135  al 1894. per tornarvi1849, ospite dal1875 Qui all’aprile vissedal giugno del 1848 Via Carducci, 59 *  Vedi foto nella pagina accanto. nel cinquantenario della sua morte. viale dei Cipressi, c’èunobelisco eretto sulla Vecchia Aurelia, all’imbocco del sua fanciullezza, e al1848, dal1838 In Piazza Alberto una targa ricorda la  ** dell’Associazione Case della memoria. Casa natale, dal2016 fa parte Via Valdicastello, 186 **  LICEO GALILEO LICEO CASA CARDUCCI CASA CENTRO DI VALORIZZAZIONE PIETRASANTA FIRENZE CASTAGNETO VALDICASTELLO CARDUCCI (LI) CARDUCCI (LU)CARDUCCI BOLGHERI (LI) Poesia dedicata aFiesole. *  Epigrafe commemorativa. Piazza Santa Croce Collegio degli Scolopi al1852. dal1849 Una targa ricorda l'alunno presso il BASILICA DI SANTABASILICA CROCE Via S.Francesco FIESOLE (FI) FIESOLE Nell'androne, targa 1856-1857. Via Rondoni, 6 (PI)  Qui visselafamiglia al1858. dal1856 www.casedellamemoria.it Via Carducci, 29  S. MINIATO AL TEDESCO S. MARIA A MONTE (PI) 78 GRANDI PERSONAGGI ARTISTI IN IN TOSCANA TOSCANA Iniziarono i riconoscimenti e i premi, fino al successo de de successo al fino eipremi, iriconoscimenti Iniziarono esclusivo. contratto un Einaudi con 1959 nel estipulò compagna la nuova be romanziere di attività sua alla esclusivamente dedicò si Cassola economico, il benessere Con Strega. del premio vincitore eletto fosse il romanzo che prima poco film, l’omonimo ricavarne per idiritti acquistò Comencini Luigi il regista che tale “Baffo”. Renato Ciandri fu del libro il con partigiano la Resistenza Il successo durante avuto eall’incontro Pontassieve di Giorgi Nada di storia alla ispirato suo doloresuo ne il e riversò della moglie dalla morte fu sconvolto 1949 Nel del Mattino. nale attività giornalistica svolse dove Firenze a ’45 nel Volterra; di ma l’ardore Carducci a trasferirsi Liceo al spinse lo politico Nel stato. efu arre disobbedì Manarola, far di saltare fu incaricato maquando armi, alle fu richiamato 1941 Nel scrittore. di Falchi attività la sua Rosa einiziò sò espo conobbe Storia eFilosofia, di cattedra la prima Fu ottenne che aCecina 1917–montecarlo(roma, dilucca, 1987) Cassola Carlo fatale a Montecarlo di Lucca nel 1987. nel Lucca di aMontecarlo fatale infarto un per spense 63), (Gruppo si italiana della cultura Cassola tellettuali ein scrittori importanti ipiù contro e battaglie Disarmo”. scritti altri Dopo il per “Lega fondò il movimento eincui Radicale Partito al avvicinamento di Fu il periodo Lucca. di aMontecarlo epoi Castagneto di aMarina prima ritirò 1943 entrò nella Resistenza e dopo la Liberazione tornò a insegnare a insegnare tornò la Liberazione e dopo Resistenza nella entrò 1943 , fino a vincere un altro Strega nel 1971 con con Strega 1971 nel altro un a vincere , fino Il taglio del bosco del taglio Il . Si trasferì nuovamente a Cecina dove conob a Cecina nuovamente trasferì . Si alla Nazione del Popolo e al Gior eal del Popolo Nazione alla Paura e tristezza e Paura La ragazza di Bube di ragazza La . Si . Si - - - - - , Pinocchio all’epoca era residenza diVittorio Emanuele II. la villa Belriposo, del fratello Paolo, presso Castello, sotto laVilla Petraia che le biografici dell’autore, iluoghi che fornirono ilprimo spunto per ipaesaggi e studiosi hanno rintracciato, incrociando iriferimenti del romanzo con idati del lavoro, e all’etica del sacrificio come strumento di riscatto sociale. Alcuni quelli dell’età umbertina, con il richiamo alla operosa virtù e trasformatrice rale. La lingua èviva evenata ditoscanismi vernacolari. Ivalori espressi sono tratti materni eunbestiario emblematico digrande efficacia fantastica emo - campagna toscana, abitata daartigiani, contadini, mercanti. Vi èuna Fata dai uno dei libri per l’infanzia dimaggior successo almondo. L’ambientazione èla vendo vendo fondò le riviste umoristiche e teatrali "Il lampione" e "La scaramuccia", scri- partecipò1848 alla battaglia diCurtatone eMontanara, etornato aFirenze burattino. Abbandonò glistudi esiavvicinò alle idee liberali mazziniane. Nel esisteva lafonte ‘diPinocchio’, dacuiprobabilmente trasse ilnome per ilsuo di Firenze. inseminario Carlo studiò aColle al1842 dal1837 diVal d’Elsa, ove casa nei pressi del palazzo della nobile famiglia, aln.21divia Taddea, nel cuore sciatino diCollodi eche –guardarobiera dicasa Ginori –partorì ilfiglio inuna Carlo Lorenzini trasse ilsuo pseudonimo dalla madre, che nacque nel borgo pe- –1890) (Firenze, 1826 collodi lorenzini, detto carlo vicende diPinocchio. Sappiamo che ilLorenzini dimorò per lungo tempo nel - articoli dipolitica ecritica letteraria. Il suo capolavoro, , comparve a puntate sul “Giornale al 1883 dal1881 dei bambini” ed è Le avventure di di avventure Le

79 GRANDI PERSONAGGI IN TOSCANA Lorenzini èsepolto lo scrittore. A SanMiniato aMonte. Nella Cappella Via delle Porte Santa, 34 ** CIMITERO DELLE PORTE SANTE  Via Pasquinelli, 6 Villa Arcangeli precedente.pagina Giovanni Michelucci. Vedi foto nella Venturi, Emilio Greco el’architetto tra cuiPietro Consagra, Venturino Cinquanta eSessanta davari artisti collodiano, realizzate negli anni ai luoghi eaipersonaggi del romanzo Con sculture earchitetture ispirate www.pinocchio.it Via San Gennaro, 3 ** PARCO DI PINOCCHIO  si chiamava Acchiappa-citrulli. Roma, trova unposto nel romanzo: èlacittà che a seguito dello spostamento della capitale a ta dai debiti e dalla speculazione immobiliare stante. Anche laFirenze post depaupera 1870, - Villa Gerini aColonnata enella campagna circo- Sesto Fiorentino, apasseggiare nel parco della tega del falegname el’osteria, sirecò spesso a Qui lo scrittore frequentò gliabitanti, labot- CARLO COLLODI FONDAZIONE NAZIONALE FIRENZE COLLODI (PT) Carlo lorenzini detto Collodi scoperta alla di del mare, della terra e degli eroi degli e terra della mare, del mondiale edel dopoguerra. gioni del suo soggiorno inFrancia, del suo interventismo nella prima Guerra soggiornò in Casentino, in Versilia, a Cortona e a Volterra. Intense furono le sta- teggere isonni ele veglie d’unartista» quanto Firenze. Viaggiò inToscana e gli pareva che «nessun’altra città almondo fosse capace diugualmente pro- nel prese 1898 inaffitto una villa sulla collina fiorentina diSettignano, poiché politico, militare eideologico. Fra gliscritti più noti ci sono le strando ilsuo ingegno. Raccolse allori incampo letterario, ma anche inquello con labrillante società letteraria del tempo ecompose alcuni saggi, dimo- lumetto diversi asedici anni.Dopo essersi trasferito aRoma, entrò incontatto Decadentismo. Studiò alcollegio Cicognini diPrato epubblicò ilsuo primo vo- è passato alla storia come l’Immaginifico, ilVate del Vittoriale, ilSimbolo del Poeta –gardone 1938) 1863 riviera, (pescara, Gabriele D’annunzio da Rimini da lirico ed epico, romanziere edrammaturgo, memorialista epatriota, (1902), La figlia di Iorio di figlia La , (1904) e (1904) Il Piacere Il Il Notturno Notturno Il (1889), (1889), Il fuoco Il (1916). Stanco(1916). diRoma, (1900), Laudi del cielo, cielo, del Laudi Francesca Francesca

81 GRANDI PERSONAGGI IN TOSCANA foto sotto. e professionale con lo scrittore. Vedi ebbe unintenso rapporto amoroso qui vissel’attrice Eleonora Duse,che Detta dalD’Annunzio La Porziuncola, Via della Capponcina, 75 * suoi maggiori capolavori. belli arredi» evicompose alcuni dei del Rinascimento’, fra cani, cavalli e Qui D’Annunzio fece «vita da‘signore Via della Capponcina, 32 Settignano *  CASA DEI CIPRESSI CASA CAPPONCINA LA VILLA FIRENZE Gabriele D’annunzio scoperta alla di Duse; quitrasse ispirazione per Novecento incompagnia diEleonora scorse lastagione estiva agli inizidel Costruita nel D’Annunzio vitra 1886, - Viale Enrico Morin, 16 *  raccolta di il poeta vicompose parte della Durante unsoggiorno estivo (1901), *  pioggia nel pineto nel pioggia VILLA LA VERSILIANA LA VILLA CASTELLO DI ROMENA FIUMETTO (LU)FIUMETTO PRATOVECCHIO (AR) Alcyone . . La La per lasua forma allungata, salaXXIV . to dalD’Annunzio Bronzetto del IIIsecolo a.C.denomina- Via Don Giovanni Minzoni, 15 * no che forse sì che Forse Qui ilPoeta vicompose ilromanzo Via dei Marchesi, 11  ALBERGO NAZIONALE MUSEOETRUSCO “GUARNACCI” VOLTERRA (PI) L’Ombra della Sera della L’Ombra (1910). , dove aleggiava ancora lo spirito dell’Alfieri verso ilquale Foscolo nutriva pro- e altre nobildonne fiorentine, efrequentò ilsalotto della contessa d’Albany, di Didimo Chierico. Intrecciò relazioni amorose con Quirina Mocenni Magiotti la traduzione del per Foscolo: scrisse dell’Ombrellino: qui,una targa ne ricorda ilsoggiorno. Fu unperiodo fecondo sitrasferì1813, aBellosguardo nella villa Calamai, inseguito unita aquella zioni eaffittò unappartamento inBorgo Ognissanti. Aiprimi d’aprile del pubblicato nel Il 4ottobre 1807. Foscolo 1812 lasciò l’Hotel delle Quattro Na- un gruppo del medesimo soggetto, compose latragedia dei grandi inSantaCroce, che lo ispirarono ascrivere ilcarme ad accendere in lui i forti sentimenti patriottici furono soprattutto immortalata inunsonetto, l’VIII, facendo da sfondo auna visione d’amore, ma l’esule Jacopo Ortisprotagonista dell’omonimo romanzo epistolare. Fu anche lotte intestine eipaesaggi ameni, era stata evocata dall’alter ego del poeta e poi dal26dicembre fino 1800 amarzo dell’anno seguente. La città, con le sue tato Firenze altre due volte: nell’aprile dopo 1797, iltrattato di Campoformio, Nazioni, sulLungarno Corsini, oggi Palazzo Gianfigliazzi. In realtà, aveva visi- sorella diNapoleone. Foscolo soggiornò inizialmente all’Hotel delle Quattro All’epoca,1812. sultrono del Granducato diToscana sedeva Elisa Bonaparte, Col grado dicapitano eunpermesso dimalattia, arrivò aFirenze il17agosto –londra, 1827) 1778 (zante, ugo Foscolo Viaggio sentimentale Viaggio Le Grazie Le , uncarme dedicato aCanova che stava scolpendo diLaurence Sterne con lo pseudonimo Ricciarda Dei Sepolcri Dei , ecompletò le tombe tombe le , ,

83 GRANDI PERSONAGGI IN TOSCANA piedistallo con le tre Grazie. Croce: qui,nel 1939, Antonio Berti eresse lastatua del poeta intabarrato, dallo sguardo fiero, sopra un sarebbe più tornato, senon damorto nel quando 1871, le sue ceneri furono trasferite proprio inSanta stesso pittore francese che aveva dipinto lacelebre coppia. Lasciò Firenze il15novembre Non 1813. vi fonda ammirazione. Aeseguire ilsuo ritratto fu François Xavier Fabre (vedi foto pagina precdente), lo pregne divita». «Te beata, gridai, per le felici aure Piazza Bellosguardo, 11 *  VILLA DELL’OMBRELLINOVILLA FIRENZE ugo foscolougo scoperta alla di serbi l'itale glorie, uniche forse». Qui «Ma più beata che inuntempio accolte www.santacroceopera.it Piazza S.Croce DI** BASILICA SANTA CROCE lo, Galilei, l'Alfieri, Machiavelli, ilpoeta. forti» equièsepolto, con Michelange- «il forte animo accendono l'urne de' fu autore de de fu autore dell’Austria, la potenza e II econtro Leopoldo di granducale il governo contro Civica Guardia della fu acapo 1848 dove nel la con famiglia aPescia, trasferì Si Trinita. S. Piazza di Buondelmonti Palazzo trovava nel si che Vieusseux il Gabinetto efrequentò 1840, al 1836 dal Pinti, Borgo di Ximenes aFirenze, Palazzo nel Abitò burrascoso. studi di percorso un dopo Pisa, di all’Università inlegge laurearsi di permise gli terrieri, tari eproprie famiglia, facoltosi notabili sua La Pietro. San di la propositura so Alto, pres eMontecatini l’infanzia Monsummano tra trascorrendo Nievole, dei fatti di Toscana di fatti dei Il Il –firenze,1850) (monsummano terme,1809 Giuseppe Giusti illustri italiani dell’epoca risorgimentale. tanti onora che cimitero al dato il nome hanno che Sante Porte quelle presso Monte, Miniato al San di Basilica nella sepolto Gino, e venne del marchese ni aFirenze, dov’era Morì Cappo aPalazzo ospite del Risorgimento. anni negli amati particolarmente furono scritti Isuoi Civica. della Guardia e fu ufficiale poeta , dalla vena lirica e satirica, nacque nella cittadina termale inVal termale di cittadina nella nacque esatirica, vena, dalla lirica La ghigliottina a vapore a ghigliottina La (1845-1848). Partecipò al movimento al (1845-1848). liberale Partecipò (1833), (1833), . Scrisse i suoi “scherzi” satirici “scherzi” satirici isuoi . Scrisse Sant’Ambrogio (1846), (1846), moderato moderato Cronaca Cronaca - - -

85 GRANDI PERSONAGGI IN TOSCANA alla scoperta di giuseppe giusti

 MONSUMMANO TERME (PT)  FIRENZE

** MUSEO NAZIONALE DI * CAPPELLA DEL BARGELLO CASA GIUSTI Via del Proconsolo Viale Vincenzo Martini, 18.

Quando vi viene scoperto nel 1840 il GRANDI PERSONAGGI IN TOSCANA Vi sono conservati mobili d’epoca, ritratto di Dante, attribuito a Giotto, suppellettili e vari cimeli. Vedi foto il Giusti compone l’ode Nell’occasione nella pagina precedente. che fu scoperto a Firenze il vero ritrat- Francesco Guicciardini to di Dante fatto da Giotto. (Firenze, 1483 – 1540)

** GROTTA GIUSTI Viale della Grotta Giusti ** BASILICA DI Nato da una ricca famiglia fiorentina – a opera più significativa, l’incom- Scoperta nel 1849 nei possedimenti Via delle Porte Sante Palazzo Guicciardini una targa ricorda piuta Storia d’Italia (1492-1534). del padre del poeta, divenne stabili- la sua nascita – si laureò nel 1505 e nel mento termale di fama internazionale, Nella controfacciata, monumento se- 1508, contro il volere paterno, si sposò frequentato da Giuseppe Verdi e polcrale in marmo del poeta di Emidio  FIRENZE Giuseppe Garibaldi. Santarelli, con l’epigrafe dettata da con Maria Salviati. In questo periodo Gino Capponi per l’amico. scrisse le Storie fiorentine, relative agli * CHIESA DI SANTA FELICITA anni 1494-1509. Nel 1511 la Repubblica di Piazza Santa Felicita, 3 PIAZZA GIUSTI Firenze lo nominò ambasciatore presso Si trova il monumento al poeta Tomba di Francesco Guicciardini Ferdinando il Cattolico di Spagna; con il di Cesare Fantacchiotti, 1879 (vedi ritorno dei Medici, nel 1512, Guicciardini foto accanto). ** PALAZZO VECCHIO giurò fedeltà ai nuovi governatori della Piazza della Signoria città e col favore di papa Leone X ebbe im- museicivicifiorentini.comune.fi.it/ portanti incarichi. Dopo varie vicissitudi- palazzovecchio

ni politiche e il sacco di Roma del 1527, di Sala di Clemente VII, Assedio di Firenze, cui fu in parte accusato, si ritirò nella sua dipinto di Stradano. villa fuori Firenze, dove stese le Conside- razioni intorno ai Discorsi del Machiavelli * PIAZZALE DEGLI UFFIZI sopra la prima Deca di Tito Livio. Solo nel Luigi Cartei, Guicciardini, 1847, marmo. 1531 Guicciardini poté rientrare a Firenze, dove partecipò alla riforma del governo, ma non avendo più l’appoggio dei Medici * VILLA RAVÀ O DELLA BUGIA Pian de’ Giullari, 71 né del Papa, si ritirò nella sua villa di Ar- cetri: qui si dedicò alla stesura della sua

87 GRANDI ARTISTI IN TOSCANA GRANDI PERSONAGGI IN TOSCANA GRANDI PERSONAGGI IN TOSCANA giacomo leopardi (recanati, 1798 – napoli, 1837)

«Anche l’aspetto di Pisa mi piace assai. Quel lung’Arno, in una bella giorna- ta, è uno spettacolo che m’incanta: io non ho mai visto il simile […] questo sole, questo cielo, sono ornamenti che non avrai trovato fuori d’Italia», così scriveva Giacomo Leopardi, all’amico Vieusseux, il 12 novembre 1827, da Pisa (vedi foto sopra). Infatti, non appena giunto da Firenze, rimase subito affa- scinato dalla città. A Firenze, che non amava, partecipò alle serate del "Ga- carlo levi binetto" dove conobbe Vieusseux, Stendhal, Gioberti, Manzoni e tutta la co- (torino, 1902 – roma, 1975) stellazione di intellettuali di orientamento cattolico liberale, che alimentava il dibattito storico-politico dell’epoca. Il suo primo soggiorno fiorentino, dal 21 ottobre al 1° novembre 1827, fu peraltro funestato da una malattia agli oc- «Fascisti e tedeschi mi cercavano, e io passavo gran parte del giorno in una chi che lo obbligò a stare al buio. Gli ultimi soggiorni fiorentini, tra il 1830 e il casa segreta, con carte false e falso nome; e scrivevo, seduto a un piccolo 1833, furono caratterizzati dalla delusione sentimentale con Fanny Targioni tavolino, vicino alla finestra. La piazza Pitti si ergeva davanti a me», così ri- Tozzetti e da terribili difficoltà economiche. Proprio a Firenze, inoltre, il poe- corda Carlo Levi ne L’Orologio, quando – nascosto nella pensione Ichino, come ta consolidò l’amicizia con Antonio Ranieri e compose le ultime due Operette ricorda una lapide – scriveva Cristo si è fermato a Eboli, interamente redatto Morali, le più lucidamente disincantate, Dialogo di un venditore di almanac- a Firenze. Levi veniva spesso a Firenze: nel 1925 per il servizio militare, negli chi e un passeggere e Dialogo di Tristano ed un amico. A Pisa invece compose anni Trenta allacciò dei contatti con i letterati delle Giubbe Rosse. La militan- due delle sue più celebri liriche: A Silvia e il Risorgimento. za politica fu uno degli aspetti preponderanti nella vita di Levi: arrestato per attività antifascista nel 1935, fu condannato al confino nel paese lucano di  FIRENZE  PISA Grassano e poi ad Aliano. Graziato nel 1936, si trasferì per alcuni anni in Fran- cia. Rientrato in Italia nel 1941, passò da Firenze, ospite di Drusilla Tanzi, per ** VIA VERDI ** PALAZZO SODERINI rivedere la compagna Paola Olivetti, trasferita a San Domenico di Fiesole, Targa commemorativa. Via della Faggiola, 13 che lo incoraggiò a stabilirsi a Firenze: affittò così un piccolo studio in Piaz-

Residenza del poeta, con targa zale Donatello, ai numeri 18 e 19. Recatosi poi a Torino, fu arrestato il 26 giu- * PALAZZO BUONDELMONTI gno 1943 e venne trasferito nel carcere fiorentino delle Murate, da dove uscì Piazza S. Trinita, 2 commemorativa. il 26 luglio del 1943. Sede originaria del Gabinetto 88 Vieusseux. 89 alla scoperta di carlo levi

Fu in quei giorni concitati che Levi riallacciò i contatti con gli esponenti di Giustizia e Libertà, ormai av- viati a formare il Partito d’Azione, ed entrò in clandestinità rifugiandosi nella casa-pensione Ichino: da qui diresse anche l’organo del Comitato di Liberazione Nazionale Toscano, la Nazione del Popolo. Levi abbandonò Firenze per Roma nel 1945, dove morì nel 1975. È sepolto ad Aliano, in Basilicata, il luogo che ispirò il suo romanzo. mario luzi GRANDI PERSONAGGI IN TOSCANA (Firenze, 1914 – 2005)

 FIRENZE Alla festa per il suo novantesimo compleanno a Firenze, Palazzo Panciatichi e il Teatro della Compagnia in via Cavour traboccavano di gente e gonfaloni. * LE GIUBBE ROSSE ** GALLERIA DEGLI UFFIZI ** PIAZZA PITTI Il poeta, drammaturgo e critico d'arte Mario Luzi, nominato senatore a vita, Piazza della Repubblica Piazzale degli Uffizi aveva dedicato alla prima "Festa della Toscana" del 2000 la sua lirica Ab Infe- www.uffizi.it Al numero 14, ex casa pensione di Anna ris, che si può leggere salendo lo scalone del palazzo del Consiglio Regionale, Caffè letterario Maria Ichino; targa commemorativa Autoritratto del soggiorno di Carlo Levi. Vedi foto dove il poeta è ritratto da “Nano” Campeggi. Figlio di genitori di Sempronia- no, nel Grossetano, Luzi nacque – ed è sepolto – a Castello, frazione di Firenze. ** LE MURATE Carlo Levi, 1937, olio su tela. nella pagina precedente.

Piazza delle Murate Seguì il padre ferroviere a Rapolano, studiò a Siena e poi a Firenze, presso il liceo classico Galilei, per laurearsi in letteratura francese all’Università. Fre- Ex carcere, oggi caffè letterario. quentò la redazione del “Frontespizio” e il Caffè delle Giubbe Rosse. Viaggiò molto all’estero e pubblicò la sua prima raccolta La barca nel 1935, alla quale ** CIMITERO DEGLI INGLESI fece seguito un itinerario poetico che abbraccia tutto il Novecento. Insegnò Piazzale Donatello a San Miniato, Massa Carrara e a Firenze, per passare a Letterature compa- Fu ritrovo abituale del Partito d’Azione rate a Urbino e infine alla cattedra di Letteratura francese all’Università di per tutto il periodo della Resistenza. Firenze, dal 1972 al 1989. A Pienza si insediò con il suo studio in via del Bacio

4. Morì nel 2005; le esequie ebbero luogo nella Cattedrale di Santa Maria del ** MUSEO NOVECENTO Fiore, alla presenza del Presidente della Repubblica Ciampi. Piazza S. Maria Novella, 10 www.museonovecento.it  FIRENZE * BASILICA DI SANTA CROCE Piazza Santa Croce Paesaggio ad Alassio, ** CAFFÈ “LE GIUBBE ROSSE” www.santacroceopera.it C. Levi, 1933, olio su tela Piazza della Repubblica Nel tempio delle Itale Glorie il poeta Giovane donna è ricordato da una targa. C. Levi, 1934, olio su tela. GABINETTO VIUSSEUX Piazza Strozzi  SIENA Il “Fondo Luzi”. * PIAZZA PROVENZAN SALVANI Casa dell'adolescente Luzi, è uno dei suoi "luoghi dell'anima" con targa. 91 92 GRANDI PERSONAGGI ARTISTI IN IN TOSCANA TOSCANA Percussina, dove scrisse Verdi, invia Ghibellina. Siritirò nella sua casa dicampagna aSant’Andrea in carcere dell’Isola delle Stinche, che era situato dove adesso sitrova ilTeatro Fiorentina mi satirici elettere. Fu eletto segretario della Cancelleria della Repubblica Può essere interessante ripercorrere anche iluoghi della dopo le distruzioni della Seconda guerra mondiale. sina ediquella diFirenze, invia Guicciardini alnumero che 18, fu ricostruita nieri, concetti immortalati sulle lapidi della sua casa aSant’Andrea inPercus- di un’organizzazione militare stabile emotivata, che non siaffidasse astra- talia intanti piccoli stati era lacausa della sua debolezza eintuì l’importanza della letteratura italiana. Machiavelli comprese che laframmentazione dell’I- pi in Casentino sono ancora conservate alcune delle sue missive. invece, si può visitare l’Albergaccio a Sant’Andrea in Percussina, mentre a Pop - trava altriuomini dicultura, dopo ilsuo rientro aFirenze. Uscendo daFirenze, tro storico, per visitare il Giardino degli Orti Oricellari: qui Machiavelli incon- amoroso avvenuto nei pressi divia dell’Amorino. Sipuò proseguire verso il cen- Medici invia Larga, oggi via Cavour, eche ilsoggetto sia ispirato aunintrigo commedia più famosa: sembra che l'opera sia stata rappresentata aPalazzo suo libro più famoso: Storico escrittore, èconsiderato –grazie politiche al scienze delle ilpadre (firenze, 1469 –1527) niccolò machiavelli , ma nel 1512, con ilritorno dei Medici, fu arrestato e torturato nel Il Principe Il Il Principe Il , del 1513 –ma scrisse anche commedie, poe- euna delle più famose lettere della storia Mandragola , lasua incastonate nella ricostruzione delle mura come segno discherno verso Firenze. bile labreccia creata dall’assedio dei fiorentini deciso da Machiavelli; le palle dicannone fiorentine sono A Pisa, infine, sipossono visitare le antiche difese della città: vicino alBastione Stampace èancora visi- niccolò machiavelli scoperta alla di Innocenzo Spinazzi, 1787. a Machiavelli Sepoltura emonumento funebre www.santacroceopera.it Piazza diSanta Croce ** è ricordata dauna lapide. Distrutta dalle mine tedesche, Via Guicciardini, 24 MACHIAVELLI* CASA Lorenzo Bartolini, Ritratto diMachiavelli mortuaria. forse creato dalla sua maschera ** Busto interracotta policroma fi.it/palazzovecchio/ http://museicivicifiorentini.comune. Piazza della Signoria  Machiavelli vedi foto nella pagina accanto. LOGGIATO DEGLI UFFIZI PALAZZO VECCHIO BASILICA DI SANTABASILICA CROCE FIRENZE , marmo, 1846. Statua di Niccolò Niccolò di Statua , Santi diTito, vedi foto sotto. Casa dicampagna diMachiavelli; www.villamachiavelli.it via Scopeti, 64 Località Sant’Andrea inPercussina ** ALBERGACCIO  Fondo Machiavelli –Serristori. www.vieusseux.it Piazza Strozzi GABINETTO VIESSEUX SAN CASCIANO SAN VAL PESA (FI) DI Breccia delle mura diPisa. Via Porta aMare, 17 STAMPACE* BASTIONE  Lettere. www.castellodipoppi.it Piazza della Repubblica, 1  DEI CONTI GUIDI BIBLIOTECA DEL CASTELLO PISA POPPI (AR) 94 GRANDI PERSONAGGI ARTISTI IN IN TOSCANA TOSCANA al 1961 le spoglie diMalaparte trovarono soggiornando spesso aParigi. Dal 1957 collegamento. In seguito viaggiò molto, lò nelle truppe alleate come ufficiale di stacco dalfascismo. Poco dopo siarruo- scritto tra che e1943, segna 1941 il di- opere più famose èdaricordare fu1940 richiamato inguerra: tra le sue articoli efrequentava l’alta società. Nel te meglio». Ameno ditrent’anni scriveva finito male, ame invece andrà certamen- «Ho scelto Malaparte perché Bonaparte è gli chiedeva ilperché della scelta rispose: e nel 1925 cambiò nome; aMussolini che nel 1922 partecipò alla marcia suRoma militare. Iscritto alMovimento fascista, gli valse lamedaglia dibronzo alvalore mondiale davolontario, asedici anni, tolicesimo. L’adesione alla Prima guerra infine alla non certa conversione alcat- cinque anni,aLipari), alfilocomunismo e smo (che glicostò ilconfino nel 1933,per sostegno alfascismo, poi all’antifasci- nazioni ideologiche, dando prima il suo sa e indipendente: mutò più volte incli- sua casa natale – fu personalità comples- via Magnolfi una targa –al56 ricorda la saggista ErichKurt Suckert, suo vero nome, fu (prato, 1957) –roma, 1898 curzio malaparte , romanziere epoeta . Nato in Kaputt , espresso nella sua famosa opera Spazzavento, desiderio che aveva poi sepolte sulla collina dello ro Comunale diPrato, per venire posto inuna cappella del Cimite- Novecento. del a Malaparte nella metà degli anniTrenta Herta Harries von Siemens, appartenne nel dall’architetto 1899 Carl Sattler per Nota anche come Villa Apuana, costruita Via Leonardo da Vinci  Vedi foto sopra. ** MAUSOLEO DI CURZIO  Frequentato dalgiovane Malaparte. Piazza del Collegio, 13 *  Toscani Maledetti VILLA SIEMENS VILLA MALAPARTE CICOGNINI SPAZZAVENTO (PO) CONVITTO NAZIONALE STATALE FORTE DEI MARMI (LU) MONTE DI PRATO (1956). che aesperimenti letterari, come nel libro in uno scantinato aKyoto durante laguerra. In annipiù avanzati sidedicò an- tropologia glioggetti raccolti presso le popolazioni Ainu,che aveva nascosto studio inTibet, sull’Himalaya einGiappone; donò alfiorentino museo diAn- primogenita Dacia, futura scrittrice). Nel dopoguerra alternò soggiorni di sue idee antifasciste fu imprigionato insieme alla moglie eaifigli (tra cuila degli Ainu.Negli annidella guerra insegnò lingua italiana aKyoto, ma per le Sapporo, inGiappone, per le sue ricerche antropologiche sulla popolazione Naturali, nel 1937 intraprese una spedizione inTibet enel 1939 sitrasferì a giapponese presso varie università. Fosco Maraini, dopo lalaurea inScienze È stato etnologo (firenze, 1912 –2004) fosco maraini del fiorentino . esempio larealizzazione diungiardino tradizionale giapponese alle pendici del gemellaggio tra Firenze eKyoto, fecondo discambi culturali, come per la sua biblioteca orientale elafototeca alGabinetto Vieusseux efu fautore Maraini utilizza una lingua inventata, comicamente simile all’italiano. Donò efotografo , scrittore einsegnante dilingua eletteratura Gnòsi delle fànfole delle Gnòsi (1978), nel quale

95 GRANDI PERSONAGGI ARTISTI IN IN TOSCANA TOSCANA www.vieusseux.it Palazzo Strozzi -Piazza Strozzi * La collezione degli oggetti Ainu. www.msn.unifi.it Via del Proconsolo, 12 Sezione diAntropologia ed Etnologia ** MUSEO DI STORIA NATURALE Viale Giuseppe Poggi, 2 Giardino delle Rose (vedi foto sotto) *  LETTERARIO G.P.LETTERARIO VIESSEUX GABINETTO SCIENTIFICO GIARDINO GIAPPONESE SHORAI DI FIRENZE FIRENZE fosco maraini scoperta alla di volere. di montagna, dove fu sepolto per suo Tomba diMaraini nel piccolo cimitero  MOLAZZANA IN GARFAGNANA MOLAZZANA ALPE DI SANT’ANTONIO (LU) e cronistoria del Canzoniere del cronistoria e di seppia di Imperiale al Galluzzo. Sulla lapide, per sua volontà, compare solo il suo nome. il suo solo compare volontà, sua per lapide, Sulla Galluzzo. al Imperiale Poggio di la villa collega che la strada Felice aEma, lungo San di cimitero nel moglie, alla accanto Fu sepolto aMilano, dove morì. trasferì si 1948 Nel rica. epitto grafica attività la propria Apuana, Vittoria chiamata allora Marmi, dei aForte riprese il poeta D’Azione 1945 enel Partito al s’iscrisse 1944 Nel italiana. cultura nella importante ruolo un asvolgere continuava periodo, ra», con questi versi si apre apre si versi ra», questi con scoglie sulla astrapiombo rialzo /sul «Tu doganieri dei la casa conosci non (genova, 1981) –milano, 1896 eugenio montale Pitti, 14: Levi stava scrivendo scrivendo stava Levi 14: Pitti, inPiazza Ichino Maria Anna di casa-pensione nella risiedevano scrittori due I Saba. eUmberto Levi Carlo incontrò eil 1944 il 1943 tra Nell’inverno scista. Fa Partito al iscritto non perché Vieusseux del Gabinetto direttore di carico dall’in fu rimosso Montale del ’39 dicembre Nel aMontereggi. Sant’Ilario di chiesa nella 1962, nel solo sposeranno si se anche s’innamorarono, Eugenio ed Drusilla liriche: Tanzi, sue tante di Drusilla la Mosca e della moglie Marangoni d’arte del critico casa nella Matteo pagante ospite come trasferì Guelfa, e si Vieusseux Gabinetto del rettore di fu nominato 1929 Nel Colombini. pensione nella stabilì esi ce Bemporad foto sopra). Quando Montale arrivò aFirenze, 1927, nel arrivò giàscritto foto aveva Montale sopra). Quando (vedi della Repubblica inpiazza Rosse Giubbe Le come così artisti, da molti nell’osteria Fattore all’epoca istituito 1931, Antico nel omonima, frequentata , la sua prima raccolta; fu assunto come segretario alla casa editri casa alla segretario come fu assunto raccolta; prima , la sua La casa dei doganieri dei casa La : Firenze quindi, malgrado la drammaticità del la drammaticità malgrado : Firenze quindi, Cristo si è fermato a Eboli a fermato è si Cristo , la cui sede si trovava nel Palagio di Parte Parte di trovavaPalagio nel si sede , la cui , che al poeta al , che e Saba il saggio il saggio eSaba valse il premio il premio valse Storia Storia Ossi Ossi ------

97 GRANDI PERSONAGGI ARTISTI IN IN TOSCANA TOSCANA 98 GRANDI PERSONAGGI IN TOSCANA scambiò con come altriartisti Rosai, Marinetti ePapini. Nell’archivio sono conservati documenti originali ecartoline che Palazzeschi la fondazione Primo Conti con ilquale Palazzeschi ebbe rapporti diamicizia. serata futurista nel 1913,fino araggiungere Villa Le Coste aFiesole, sede del- Viani. Si potrebbe proseguire verso il dove ebbe luogo la celebre di Giovanni Fattori, dove s’incontrava con gliamici Plinio Nomellini eLorenzo tra le due guerre, una visita all’Accademia diBelle diFirenze, Arti nello studio sosta alCaffè delle Giubbe Rosse, luogo diritrovo degli intellettuali nel periodo Firenze. Un itinerario fiorentino sulle tracce di Aldo Palazzeschi prevede una universale delle sue sostanze la Facoltà diLettere e Filosofia dell’Università di nel 1974, chiese diessere sepolto nel cimitero diSettignano. Nominò erede sità diPadova (1962),continuò lasua attività letteraria. Poco prima dimorire, capolavoro capolavoro aderì alFuturismo ecollaborò alla rivista "Lacerba". Dopo aver scritto ilsuo mento focoso, uno dei padri delle avanguardie storiche. Insieme aMarinetti Pseudonimo diAldo crepuscolare Giurlani, fu poeta 1974) –roma, (Firenze, 1885 Palazzeschi aldo al "Corriere della Sera". Il suo libro più famoso, Fratelli Cuccoli Cuccoli Fratelli ha avuto ben due riduzioni audiovisive. Sitrasferì poi aRoma, dove scrisse (ambientato aCoverciano ealla chiesa diSanta Maria, vedi fotografia sopra) Il codice di Perelà di codice Il (1948) e (1948) Roma (1953),edopo lalaurea honoris causa all’Univer- , nel 1911,sidedicò algiornalismo collaborando Le sorelle Materassi sorelle Le escrittore daltempera- del 1934 I I (san mauro di romagna, 1855 –bologna maurodiromagna, 1855 1912)(san Giovanni Pascoli presso l’ateneo la vol Fu poi presso bolognese. elatina greca grammatica di fessore pro efu nominato aCastelvecchio casa una Maria con affittare di decise Ida, di nozze le dopo 1895, D’Annunzio. Nel di ne l’ammirazio suscitò che raccolta, prima Nella lirica lirica Nella Giusti, pubblicò nel 1891 1891 nel pubblicò Giusti, Raffaello di itipi per ALivorno, poesie. alcune e compose eMaria, Ida sorelle le accogliere dove poté aMassa, Rossi grino liceo Pelle al antiche lettere di cattedra la ottenne 1882, nel Laureatosi logna. aBo Facoltà alla Lettere di iscrisse si poi Giovannino, aSan Scolopi, gli presso sempre studi gli terminare Firenze per a giunse 1872 Nel aUrbino. Scolopi degli il collegio abbandonare dovette i quali per familiari lutti di serie eda una padre dall’assassinio del fu segnata del Pascoli L’infanzia nido. al tornavano mentre cisi nell’analogia uc e il padre, la rondine tra il mondo poeticoè racchiuso “Il Marzocco” fiorentina nell’estate 1896, X Agosto X , apparsa sulla rivista sulla, rivista apparsa Myricae del Pascoli: Pascoli: del , la sua , la sua ------

i Castelvecchio la luce i la luce videro iquali durante fervidi anni Furono Carducci. di stata era che italiana letteratura di cattedra la ricoprire per 1905 nel a Bologna (1903-1904) rientro definitivo il e (1898-1903), Messina di ta Pisa www.casedellamemoria.it via Caprona, 6 MEMORIA DELLA ** CASA  ritirarsi. ritirarsi. dove amava vecchio, il cantuccio Castel di la casa acquistare di permisero gli che Amsterdam, di latina poesia di internazionale premio Certamen, al vinte glie anni costellati dalle tante meda anche gli studi danteschi. Furono PASCOLI (LU) Nuovi poemetti Nuovi CASTELVECCHIO Primi poemetti Primi , i Poemi conviviali Poemi , Odi e Inni e Odi , i Canti di di Canti , ma , ma - - ,

99 GRANDI PERSONAGGI IN TOSCANA 100 GRANDI PERSONAGGI IN TOSCANA ta nel enel 1327, poema allegorico Canzoniere Poeta (arezzo, –arquà, 1304 1374) Francesco Petrarca tiche dell’Italia: quimorì efu sepolto presso la chiesa diS.Maria Assunta. Euganei, vissegli ultimi annidella sua vita, interessato anche alle vicende poli- a Milano (onorato daiVisconti), aPadova eaVenezia. Infine ad Arquà, suiColli ne lacorona dipoeta laureato), aFirenze (dove conobbe Boccaccio), aMantova, to da Roberto d’Angiò), a Parma, a Roma (dove incontrò Cola di Rienzo e otten- si stabilì nella remota località diValchiusa, poi fu nuovamente aNapoli (invita - pa, eovunque fu accolto come uno dei più colti studiosi del suo tempo. Nel 1337 cardinale Giovanni Colonna presso la sede papale di Avignone, viaggiò in Euro- col fratello Gherardo glistudi aMontpellier eaBologna. Fu poi aservizio del dell’imperatore Enrico VII, aCarpentras inProvenza (1312).Il poeta frequentò di Francesco sitrasferì prima aIncisa e dalìaPisa, poi, inseguito alla morte d’Incisa inValdarno. Dalla casa divia dell’Orto, oggi Casa museo, lafamiglia io guelfo bianco bandito daFirenze, edaEletta Canigiani, entrambi originari Dante allo stesso livello del latino. Nacque ad Arezzo daser Petracco, unnota - godette diunaltissimo riconoscimento, ed elevò lalingua romanza creata da che promossero ilRinascimento. Nella sua vita, trascorsa inItalia einFrancia, difesa della tradizione classica, fu considerato umanisti grandi dei ilprimo eumanista, scrisse le sue liriche nel volgare illustre ele raccolse nel , diario intimo del suo amore vero eidealizzato per Laura, conosciu- I Trionfi I . Grazie aisuoi scritti inlatino ein francesco petrarca scoperta alla di (vedi foto nella pagina precedente). Alessandro Lazzerini, 1928, marmo Monumento aFrancesco Petrarca presso la Fortezza Medicea * venne ricostruita nel 1948. luogo diquella natale del poeta e La casa fu costruita nel XVsecolo nel mia Petrarca diLettere, eScienze. Arti Museo, biblioteca esede dell’Accade- Via dell’Orto, 38 DEL PETRARCA ** CASA  Andrea del Sarto, 1528, dipinto aolio. ** Ritratto diFrancesco Petrarca www.uffizi.it Piazzale degli Uffizi, 6  al 1833. Fondato nel ecostruito 1828 dal1830 Via Guido Monaco, 12 * Dama col ‘Petrarchino’ (vedi foto afianco). dal “Ciclo degli Uomini illustri”,1450 Andrea del Castagno, affresco staccato TEATRO PETRARCA GALLERIA DEGLI UFFIZI PARCO “ILPRATO” AREZZO FIRENZE Andrea marmo. Leoni, 1843-1845, Statua diFrancesco Petrarca * LOGGIATO DEGLI UFFIZI al 1311) e qui nacque il fratello Gherardo. Qui ilpoeta trascorse l’infanzia (fino Loc. Castello Piazza Benassei MUSEO ** CASA  INCISA VALDARNOINCISA (FI) 101 102 GRANDI PERSONAGGI IN TOSCANA di quelli del ghiaccio». assoluta. Il marmo ha una forza d’irradiazione, uno splendore fermo, maggiori Carrara recinta diplatani… non portò stonatura». barocche, neoclassiche […]Perfino lapiazza Napoleone, opera dei Baciocchi, e da diversi stilicon inserzioni gotiche, quattrocentesche, cinquecentesche, ed ècompreso inunsolo sguardo […]Il tessuto diLucca fu ricamato nei secoli Lucca che ifrancesi chiamano larêverie». Pisa aspetto selvaggio silibera dalle aggiunte umane». so da ogni altro mare italiano, e stupendo non appena, scendendo a sud, il suo condita con l’olio d’oliva econ le erbe aromatiche». velo dicenere […]nei ristoranti sioffre ancora lazuppa dipancotto everdura, Volterra l’una sull’altra». Siena uno strumento ottico diprecisione». dell’Ottocento […]Firenze èuna città dipietra. L’architettura ha lamagia di l’eguale solo nelle città greche, oinParigi tra gli anni della rivoluzione elafine suo insieme […]Città modello, paradigma ditutte le vicende pubbliche, essaha «giaceFirenze al centro della conca di colli, che è un monumento artistico nel ci accorgiamo che isuoi azzeccati enitidi giudizi sintetici sono ancora validi. Scrittore 1907–londra, 1974)(vicenza, guido piovene percorrendo laToscana dauna città all’altra, con inmano ilsuo più belle almondo, perché qui«sidirebbe che lanatura sia disposta all’arte». E per incarico della Per RAIdal1953al1956. Piovene, laToscana ètra le regioni paese abitudini, tradizioni, lingue, eredità razziali». Così Piovene paesaggi, ma nella qualità degli animi;èunmiscuglio digusti,usanze, di talia èvaria, non complessa. Cambia daunchilometro all’altro, non solo nei «èuna città difantasie ediriposi: unluogo eunmomento adatti aquella , una città «misteriosa, perché fatta achiocciola, con le vie attorcigliate è«una città esemplare, ilcuidisegno storico siconserva quasi intatto, , inappendice aquell’inventario delle cose italiane che siera annotato «èviva, popolare, eccessiva; eha per sfondo unmare collerico, diver- , le cave delle Apuane, «una stupenda montagna; d’una luce bianca, «domina, monocroma, perché anche itetti sembrano coperti diun egiornalista , lasua opera più celebre è Viaggio in Italia in Viaggio fotografa il nostro fotografa nostro il Viaggio in Italia in Viaggio (1957).«L’I- , Chiesa di San Marco. San di Chiesa l’abito con sepolto nella fosse che domenicano acconsentì va la Repubblica, domina che eSavonarola, a Firenze1494 nel morì umanista Il grande Borgia. VI Alessandro apapa cardinalizia la porpora invano Piero,Magnifico, chiese Fiorentino Studiorum allo la cattedra aFirenze, fece offrendogli lo Lorenzo rientrare nista ma compose ma compose cli questo In Piero. del figlio aprecettore destinandolo familiari, isuoi tra accolse lo dopo anni pochi che il Magnifico Lorenzo di la protezione valse gli – Poliziano dal luogo di nascita, in latino inlatino nascita, di luogo dal – Poliziano Ambrogini tempo, Agnolo del suo scrittori fra gli originale più il genio Forse –firenze,1494) (montepulciano, 1454 Poliziano agnolo presso il cardinale Gonzaga: qui compose la compose qui Gonzaga: il cardinale presso dell’avvenire». la Toscana recò aMantova, esi e paura abbandonò 1479 Nel del passato edolore eguerre, morìe «tra drammatico periodo un lui per aprì Si Pazzi. congiurati dai 1478 aprile il 26 (1475),Medici inDuomo assassinato . A sedici anni iniziò la traduzione dal greco in latino dell’ in latino greco dal la traduzione iniziò anni . A sedici . Poliziano abbracciò la carriera ecclesiastica e per lui il figlio del il figlio lui eper ecclesiastica la carriera abbracciò . Poliziano Le Stanze Le cominciate per la giostra del magnifico Giuliano de’ Giuliano del magnifico la giostra per cominciate Mons Politianus Mons Favola di Orfeo di Favola –fu poeta (1480). In seguito (1480). seguito In Iliade : questo : questo e uma - - -

103 GRANDI PERSONAGGI IN TOSCANA alla scoperta di agnolo poliziano

 **MONTEPULCIANO (SI) ** GALLERIA DEGLI UFFIZI Piazzale degli Uffizi Qui si trovano la casa del poeta e www.uffizi.it il teatro a lui dedicato. Nelle sale del Botticelli: La Primavera e La Nascita di Venere, ispirate dalla poesia del Poliziano. vasco Pratolini GRANDI PERSONAGGI IN TOSCANA  FIRENZE (firenze, 1913 – roma, 1991) BASILICA DI SANTA MARIA CHIESA DI SAN MARCO NOVELLA Piazza San Marco Romanziere, giornalista e sceneggia- come sceneggiatore insieme a Piazza Santa Maria Novella Cappella Tornabuoni ** Tomba di Agnolo Poliziano tore, Pratolini nacque nel cuore di Fi- Visconti, Rossellini, Bolognini, e lapide marmorea renze, in via dei Magazzini – una targa ri- Nanni Loy. Fu sepolto a Firenze.

** Storie di San Giovanni corda la sua casa natale e la sua difficile Battista, “Annuncio a Zaccaria”  POGGIO A CAIANO (PO) infanzia – da una famiglia operaia. Dalla  FIRENZE Domenico Ghirlandaio affresco, sua origine, che lo costrinse a esercita- 1488-1490. Si riconosce il ritratto re i più vari mestieri, trarrà gran parte di Poliziano nel gruppo di umanisti * VILLA MEDICEA * VIA DEL CORNO in primo piano, è il terzo da sinistra. della sua ispirazione. A ventun anni si Luigi Catani, Il Poliziano incorona Qui e in via Vinegia, piazza San Firenze, Si vede fotografia nella pagina ammalò e si trasferì in un sanatorio a con l'alloro il busto di Omero, via de’ Neri è ambientato Cronache di precedente. Trento. Tornato a Firenze nel 1936, fon- affresco monocromo, 1809 ca. poveri amanti. Vedi foto sopra. dò e diresse “Il Bargello” e il quindicina- CHIESA DI SANTA TRINITA le “Campo di Marte” (1938), portavoce * QUARTIERE DI SAN FREDIANO Piazza Santa Trinita del movimento ermetico. Con Il tappeto Cappella Sassetti Sono i luoghi nei quali, un tempo, si verde, Via de’ Magazzini e Le amiche, usciti dal 1941 al 1943, dette inizio alla respirava l’atmosfera del rione degli ** Storie di San Francesco artigiani, descritti ne Le ragazze di Domenico Ghirlandaio, affresco, sua attività narrativa-elegiaca, “la San Frediano. 1480-1485. Nella scena del registro storia di un’anima”. Durante la guerra, superiore, l’Approvazione della partecipò alla resistenza romana, men- Regola, vi è il ritratto del Poliziano VIA GHIBELLINA tre nel dopoguerra insegnò all’Istituto (vedi foto accanto). d’Arte di Napoli e dal 1950 risiedette a Insieme al carcere delle Murate, piazza Roma. Tra i suoi capolavori ricordiamo SS. Annunziata, i nuovi quartieri lungo PALAZZO VECCHIO Il Quartiere (1944), Cronache di poveri il Mugnone e Rifredi sono i luoghi Piazza della Signoria narrativi del Metello. Sala di Lorenzo il Magnifico amanti e Cronaca familiare (1947), Le ragazze di San Frediano (1949-1952), * CIMITERO DELLE PORTE SANTE ** Giorgio Vasari e collaboratori Metello (1955), Lo scialo (1960), Allego- Lorenzo riceve l’omaggio dei letterati, San Miniato al Monte ria e derisione (1966). Dai suoi romanzi affresco. Vi è ritratto l’inconfondibile sono stati tratti numerosi film, e lavorò Luogo della sua sepoltura. volto del poeta. 105 106 GRANDI PERSONAGGI IN TOSCANA tore per per tore gli fu assegnato il premio dell’Antico Fat- lirica ermetica raccolta raccolta so anno uscì, per le Edizioni diSolaria, la poesie sulla rivista “Solaria”. Nello stes- conobbe Montale e nel 1930 pubblicò tre ni, fu introdotto nell’ambiente letterario, al 1930: chiamato dalcognato Elio Vittori- Toscana, soggiornando aFirenze dal 1929 (vedi foto sopra). Il poeta composta nella cittadina toscana nel 1965 rica dedicata aibalestrieri di Sansepolcro, sia di amanti», così Quasimodo apre la li- della balestra /elanciano le armicon an- vale. Iragazzi /tendono con forza lacorda colpire uncentro /con una freccia medie- tamburi vittoriosi, /tentano lasorte di nella piazza della città toscana, /senza «Vestiti dibroccati vivaci ibalestrieri / poesia greca antica poeta, che eccelse nella traduzione della bel bel (modica, 1901-napoli, 1968) (modica, Salvatore quasimodo per la letteratura nel 1959. Odore di eucalyptus di Odore Acque e terre e Acque Ed è subito sera subito è Ed , vinse il , acuiappartiene la era già stato in ealtriversi. Il premio No premio . Nel 1932 - una lapide all’ingresso del Museo. La poesia diQuasimodo èincisa in www.museocivicosansepolcro.it Via Niccolò Aggiunti, 65 ** MUSEO DI SANSEPOLCRO www.balestrierisansepolcro.it  intellettuali eartisti. Luogo storico diincontro di Via Lambertesca, 3 ** Caffè letterario. Piazza della Repubblica **  PALIO BALESTRA DELLA TRATTORIA ANTICO FATTORE LE GIUBBE ROSSE SANSEPOLCRO (AR) FIRENZE (siena, 1883 – roma, 1920) –roma, 1883 (siena, tozzi federigo Vergine poi nelle Ferrovie a Ferrovie nelle poi Lavorò senesi. scrittori antichi di logie pogna verde pogna fu esordio di opera sua La comunale. la biblioteca a frequentare ecominciò la lettura per amore grande un sviluppò saltuario, inmodo diando stu Pur 1895. nel condotta cattiva per fu allontanato quale dal Provenzano, di Arcivescovile Collegio enel in seminario elementare la Frequentò scuola verista. fu scrittore modeste, origini Di di liriche le sono 1911 Del Palagi. Emma sposò (1921). anno stesso Nello un giovane impiegato giovane un ro famosi, ovve più romanzi isuoi scrisse 1908, nel del padre della morte a causa giornali e riviste letterarie, riuscendo riuscendo letterarie, e riviste giornali con Glauco, collaborando eil figlio glie Torre”. la con mo a Roma poi trasferì Si “La fondò la rivista Giuliotti Domenico dalla cui esperienza nacque nacque esperienza cui dalla

Con gli occhi chiusi occhi gli Con , in seguito curò alcune anto alcune curò , in seguito 1913 insieme a insieme 1913 nel , mentre Pontedera . Ritornato a Siena aSiena . Ritornato (1919) e Città della della Città Ricordi di di Ricordi e Firenze, Il podere Il e autore eautore La zam La - - - - -

(vedi foto sopra). Frequentata daFederico Tozzi Via della Sapienza, 5 nascita inBanchi diSopra. sua infanzia. Una lapide ricorda lasua Sono iluoghi legati alla famiglia ealla  aSiena. Laterino, del Cimitero nel Èsepolto stumo. po pubblicato fu,che inparte, il materiale ariordinare Glauco fu il figlio e riviste: giornali tra edisperse inedite più lo re per ope Tozzi sue Federigo le lasciò scrittore. come affermarsi ad DEGLI INTRONATI BIBLIOTECA COMUNALE ZONALA DELL’ARCO DE’ ROSSI SIENA - -

107 GRANDI PERSONAGGI IN TOSCANA 108 GRANDI PERSONAGGI IN TOSCANA trato inItalia nel 1921, nel 1933pubblicò e sitrasferì aParigi, dove sisposò. Rien- pubblicò laraccolta poesie su “Lacerba” aFirenze. Nel 1919 mentre(1916), nel 1915pubblica alcune Sentimento del tempo del Sentimento liriche, scritte intrincea, fronte ètrascritta nella prima raccolta di Grande Guerra sulCarso; l’esperienza del Ungaretti tornò in Italia e combatté nella partengono le prime poesie. Nel 1914 Apollinaire, Severini. Aquegli anniap- quentò eincontrò come artisti Bergson, chesia, nel 1912sirecò aParigi, dove fre- d’Egitto dagenitori emigrati dalla Luc- metriche innovative. Nato ad Alessandria proponendo forme liriche estrutture cento, affrontò iltema della fraternità Uno dei massimi poeti taccuino del vecchio del taccuino le raccolte raccolte le poranea letteratura italiana moderna econtem- tura, che coincise con l’insegnamento di rientrare nel inItalia. 1942 Nell’età ma- gnare letteratura italiana in Brasile, per condizioni economiche accettò diinse- (alessandria d’egitto, 1888 – milano, 1970) –milano, d’egitto, 1888 (alessandria Giuseppe ungaretti all’Università di Roma, pubblicò La terra promessa terra La (1960), dove (1960), mani- Allegria di naufragi di Allegria , ma per le difficili italiani del Nove- Il Porto sepolto Porto Il (1950)e Il Il

Bigongiari. carteggi con Giovanni Papini ePiero Nell’archivio sono conservati isuoi Via Giovanni Dupré, 18 Villa Le Coste, ** FONDAZIONE PRIMO CONTI  nella sua lirica di giovinezza del poeta, viene citato insieme alNilo ealla Senna, compagni Fiume della Lucchesia, viene citato  commemorativa. targa Palazzo Ducale èstata posta una A Lucca, terra dei genitori, sul to aRoma accanto alla moglie. Morì aMilano nel 1970 efu sepol- l’uomo sulla luna il20 luglio 1969. del primo volo spaziale che portò “la poesia elaluna”, all’indomani un’acclamata conversazione su versità diFirenze, ilpoeta tenne Da ricordare che presso l’Uni- valori della civiltà occidentale. festò lasua delusione per ifalsi FIESOLE SERCHIO I fiumi I . (lucca, 1743 –madrid,1805) luigi boccherini si lutti familiari, i decessi di tre figlie e della seconda moglie. Sono molti i molti Sono moglie. edella seconda figlie tre di idecessi familiari, lutti si le scrisse lo lo scrisse le un’ambasciata per a Madrid il qua e per giunse che fratello Napoleone, di Bonaparte, mecenate inLuciano ultimo il trovò suo Guglielmo, Federico di la morte nonostante polmonare; malattia una di acausa peggiorarono salute di condizioni sue male risposò, esi compositore suo nominò lo 1786 nel che Prussia, II di Guglielmo Federico per adistanza alavorare Continuò la pensione. concesse III gli dove Carlo a Madrid, tornò protettore, e del suo della moglie la morte dopo 1785, Nel opere. alcune inviò acui del violoncello, amante Prussia, di Guglielmo Federico col principe epistolare rispondenza cor una e iniziò Pedro San de Arenas l’Infante a Las in esilio Luigi seguì 1775 Nel acorte. suonato stesso da lui violoncello secondo un aggiunse classici archi quattro ai quali nei equintetti, quartetti da camera, emusica sinfonie sei le compose Boccherini brillanti. ipiù tra furono seguenti anni Gli figli. sei Pelliccia, ebbe da cui Clementina della compagnia, italiana soprano una con sposò Si Spagna. del re di corte alla italiana, la con Compagnia vorare a la a Madrid, andare di proposto fu poi Gli a Parigi. successo con esibì e si toscano Quartetto il inoltre creò Boccherini 1779. al 1764 dal Palatina, Musicale Cappella alla violoncello il divenne eaLucca quartetti iprimi compose aRoma poi Vienna, di imperiale corte alla col padre concerti eseguì presto eben anni a tredici Compositore Stabat Mater Stabat evioloncellista . Gli ultimi anni furono compromessi da numero compromessi furono anni ultimi . Gli , il primo quartetto stabile di cui si ha notizia, hanotizia, si cui di stabile quartetto , il primo , fu un talento precoce: iniziò la sua carriera carriera la sua iniziò precoce: talento , fu un primo primo - - - -

109 GRANDI PERSONAGGI IN TOSCANA alla scoperta di luigi boccherini

luoghi di Lucca a lui legati, come il Palazzo tra Via Fillungo e Via Buia, dove nacque; il Battistero dei SS. Giovanni e Reparata, dove fu battez zato nel 1743, e la Cattedrale di San Martino dove nel 1751 debuttò come voce bianca nel coro. Nel Teatro del Giglio e nel Palazzo Ducale, invece, Boccherini si esibì. La sua fama restò legata alla musica da camera per archi, originale e innovativa, che lo rese celebre in tutta GRANDI PERSONAGGI IN TOSCANA Europa. Purtroppo molte sue opere manoscritte andarono disperse, creando problemi di attribuzione e cronologia. ferruccio busoni  LUCCA (empoli, 1866 – berlino, 1924)

* BASILICA DI SAN FRANCESCO Piazza San Francesco Il grande compositore ricevette una Compose lieder e lavori per l’or- formazione musicale dai genitori. chestra, pezzi per pianoforte, Vi furono traslati i resti di Boccherini Fu un vero enfant prodige, tanto che pagine organistiche e corali, fra le nel 1927 dalla Spagna. tenne il suo primo concerto come pia- quali Fantasia contrappuntistica nista a Vienna a soli nove anni. Aperto e Fantasia indiana (1913) e quat- * VIA FILLUNGO a tutte le esperienze moderne – nel tro opere: La sposa sorteggiata Palazzo fra via Fillungo e via Buia, rispetto della tradizione tedesca, da (1912), Arlecchino (1917), Turandot luogo di nascita del compositore, con Bach a Mozart e Beethoven – ebbe (1917) e il Doktor Faust (1924), por- lapide celebrativa. un ruolo di spicco nella creazione del tata a termine dall’allievo Philipp

linguaggio musicale contempora- Jornach. È sepolto a Berlino nel ci- * ISTITUTO MUSICALE neo, tanto da essere considerato il mitero di Friedenau. È rimasto ce- BOCCHERINI precursore della musica elettronica. lebre il motto che sintetizza il suo Piazza del Suffragio, 6 Si affermò come uno dei pianisti di rapporto positivo con l’arte e con Statua del musicista collocata di maggior talento, e tenne concerti in la vita: “Solo chi guarda innanzi ha fronte all'Istituto. Germania, Russia, Finlandia e Stati lo sguardo lieto”. Uniti. Scrisse saggi di critica musica- le, si dedicò anche all’insegnamento,  EMPOLI (FI) e fra i tanti allievi ebbe Jean Sibelius. Durante la Prima guerra mondiale si ** CASA MUSEO ritirò a Zurigo, in Svizzera, e per un Piazza della Vittoria, 16 www.csmfbcentrobusoni.org breve tempo fu direttore del liceo musicale di Bologna. È sede del Centro Studi Busoniani e vi è un museo. 110 111 112 GRANDI PERSONAGGI IN TOSCANA (tivoli [?], 1545 ca. –firenze,1618) (tivoli ca. [?],1545 Giulio Caccini ventarono il ventarono main riuscirono, ci Non drammatico. stile lo ripristinarne edi antico greco il teatro l’intento con ricostituire di Bardi dei Maria del mecenate Giovanni Palazzo nel riunivano si scienziato; dello padre Galilei, eVincenzo Peri Jacopo Rinuccini, Ottavio come escienziati, artisti intellettuali, di circolo un Bardi, dei della Camerata porte le aprì gli canto nel abilità sua La 1565. Inel Cosimo compositore zo Tornabuoni a Firenze. Seguì Seguì a Firenze. zo Tornabuoni in Palaz e rappresentata Caccini di lacon collaborazione 1594 nel composta morì a Firenze nel 1618 e fu sepolto nella Santissima Annunziata. Santissima nella 1618 aFirenze nel efu sepolto morì L’artista aPasqua. da Carnevale trasferivano si igranduchi incui palazzo al annessa era che aPisa, Nicola San di chiesa nella liturgiche in celebrazioni e infeste corte di esibì si la famiglia Caccini familiari: isuoi furono allievi eiprimi canto di scuola una creato aveva anche Caccini della musica. storia della opera la prima èconsiderata arie: alcune compose ne Caccini Peri. dal che chiamiamo opera chiamiamo che eemozioni musica di fatta magia quella origine haavuto È aFirenze che tonio de’ Medici – andò in scena l’ inscena de’ –andò tonio Medici An Don di appartamento –allora Pitti Palazzo di Bianca Sala nella nuziali, nell’ambito sempre anno, festeggiamenti dei stesso dello Il 6ottobre 1889. nel efu demolito eStampe, Disegni dei del Gabinetto ilocali adesso sorgono il Teatro piano, dove primo trovava al si 1600; Teatro il 9ottobre Uffizi degli IV, de’ nel Enrico ed Maria tra Medici nozze delle rappresentato in occasione

melodramma , ne è stato uno dei padri. Il giovane Caccini entrò a servizio di di aservizio entrò Caccini Il giovane padri. dei uno èstato , ne . E Giulio Caccini, cantore Caccini, . EGiulio . Il primo frutto della loro riflessione fu la riflessione della loro frutto . Il primo Il rapimento di Cefalo di rapimento Il Euridice Euridice scritta dal Rinuccini e musicata emusicata Rinuccini dal scritta (cantante lirico), arpista , composto dal Caccini Caccini dal , composto Dafne e - - - , Giulio Caccini scoperta alla di mito diOrfeo ed Euridice. nella pagina precedente e,sotto, il Via de’ Benci, 5 * Fu sede della Camerata dopo il1582. Via Tornabuoni, 16 Camerata dei Bardi. Tra fu eil1582 il1572 sede della ** l’ Qui sisvolse laprima opera della storia: www.uffizi.it/palazzo-pitti Piazza de’ Pitti, 1 Palazzo Pitti *  Via G. Capponi, 42 * Tomba diGiulio Caccini http://annunziata.xoom.it/ Piazza Santissima Annunziata commemorativa. Lapide PALAZZO CORSI TORNABUONI Euridice BASILICA SS.BASILICA ANNUNZIATA BIANCA SALA CASA DI CACCINICASA PALAZZO BARDI FIRENZE . Vedi bozzetto per l'opera 114 GRANDI PERSONAGGI IN TOSCANA (napoli, 1873 –1921) (napoli, 1873 enrico Caruso ottenendo di abbassare di mezzo tono l’aria tono mezzo di della abbassare di ottenendo interpretare 25 recite del 25 interpretare a Firenze, poi Strigelli, Palazzo acquistò 1903 Nel il mondo. acclamato intutto sarà Caruso momento da quel del tenore: cesso a Lastra a Signa, oggi Villa Caruso. Nel 1907, Caruso scoprì di essere tradito tradito essere di scoprì 1907, Nel Caruso Caruso. Villa oggi aSigna, a Lastra Bellosguardo la Villa acquistò 1906 Nel rappresentazioni. 607 ben stagioni in Metropolitan, al Cantò milione. un di più vendette fu il Victor: discografica va lacon casa in esclusi il York contratto a New fu anno, ancora firmare per stesso Nello Pini", Firenze. "I la Villa acquistò presso gloria, di carico 1904, nel to in Italia Bohème con 1895 nel Caserta di Cimarosa atro Te al luogo ebbe repertorio grande nel mail vero debutto Napoli, di Nuovo teatro al debuttò 1894 Nel canto. di maestro a un affidò lo che Missiano, no barito dal fu notato 1891, nel balneare, stabilimento in uno posteggiatore Celebre tro Goldoni di Livorno per la per Livorno di Goldoni tro eall’estero; inItalia Tea acantare al 1897, nel minciò impegnato era mentre figli. Nel 1898, al Lirico di Milano, si tenne la prima di di la prima tenne Milano, si di Lirico al 1898, Nel figli. due ebbe eda cui relazione burrascosa una iniziò il tenore no, la con quale bambi un di emadre sposata Fiorentino, Sesto di originaria Giachetti, Ada tenore , Pagliacci , iniziò giovanissimo come cantore di chiesa. Mentre faceva il Mentre chiesa. di cantore come giovanissimo , iniziò , Traviata Rigoletto Traviata ed ed Elisir d'amore Elisir al Metropolitan di New York. New Ritorna di Metropolitan al , si presentò a Puccini, aTorre aPuccini, del Lago, presentò , si Cavalleria rusticana Cavalleria e ne ene dischi aincidere artista primo , realizzando in diciassette indiciassette , realizzando per per l'Atlantico attraversò Gelida manina Gelida Fedora Rigoletto di Mascagni. Co che sancì il suc sancì che , Aida . Mimì era era . Mimì , Tosca ------, enrico Caruso scoperta alla di * PALAZZO STRIGELLI  persone. 80.000 accorsero del Plebiscito inPiazza funerali grandiosi Ai 1921. il 2agosto morì aNapoli, la febbre: trasportato ricominciò luglio A metà Sorrento. per procedendo a Napoli, sbarcò e la piccola Gloria, Dorothy con 1921, Nel coscenico. pal sul anche fisico, il male combattute contro lotte di serie una segnò lirica della stagione ripresa La inItalia. condusse che Benjamin, Dorothy la con giovane sposò esi film due girò 1918 nel ne, Caruso la separazio Dopo Bellosguardo. di dimora lussuosa nella proprio risiedeva che compagna, sua dalla Piazza d’Azeglio, 42. FIRENZE

www.villagisella.it Largo Enrico Caruso, 1 – GISELLA I PINI * VILLA  SESTOFIORENTINO (FI) Casa Museo diCaruso. Vedi foto sotto. www.museoenricocaruso.it Via diBellosguardo, 54 BELLOSGUARDO** VILLA  LASTRA A SIGNA LASTRA (FI) - - alla scoperta di alfredo Catalani GRANDI PERSONAGGI IN TOSCANA  LUCCA

alfredo Catalani * CASA NATALE (lucca, 1854 – milano, 1893) Via Cernaia, 19

Lapide con altorilievo raffigurante il Musicista e compositore lucchese, studiò presso il Conservatorio Boccheri- volto dell’artista. ni di Lucca, dove ottenne il diploma in composizione ed eseguì una Messa a 4 voci, coro e orchestra che riscosse successo di critica e pubblico. Studiò poi al ** BALUARDO DI SAN PAOLINO Conservatorio di Parigi e a Milano, dove si trasferì definitivamente nel 1873. Opera in bronzo dello scultore France- Risalgono a quel periodo i rapporti con il movimento artistico progressista sco Petroni dedicata a Catalani. della Scapigliatura e lo studio delle partiture di Wagner, che lo influenzaro- no notevolmente. Al Conservatorio del capoluogo lombardo Catalani ebbe * CIMITERO DI SANT’ANNA la cattedra di composizione, dopo Ponchielli, dal 1888 al 1893. Lucca rimase, Fuori Porta San Donato però, il luogo dove ritornare per trascorrere periodi di tranquillità. Nel 1875 Luogo di sepoltura del compositore. Catalani compose l’egloga La Falce su libretto di Arrigo Boito, l’opera Dejanice (1883), il poema sinfonico Ero e Leandro (1885), l’opera Edmea (1886), seguita da Elda (1886-1887), plasmata poi in Loreley (1890), fino al capolavoro la Wally (1891) su libretto di Luigi Illica, rappresentata alla Scala di Milano e definita da Verdi «un’opera tedesca». Al teatro del Giglio a Lucca (vedi foto in alto) fu- rono messe in scena opere di Catalani e nel 1892 la Wally vi fu rappresentata con successo da Arturo Toscanini, che fu sempre un suo grande sostenitore. Sono comunque tanti i luoghi a Lucca in cui furono eseguiti i suoi concerti – e dove vengono ancora adesso eseguiti – come la Chiesa dei Servi, l’Auditorium Chiesa San Romano, la Chiesa di San Frediano, la restaurata Chiesa di San Francesco, la Chiesa di San Pietro Somaldi e la Chiesa di San Giovanni. Senza dimenticare il Duomo, dove fu eseguita la celebre Messa in mi minore per soli, coro e orchestra, o Mottettone, composto in occasione della festa della Santa Croce nel mese di settembre. Il compositore morì, minato dalla tisi, ed è 116 sepolto nel cimitero di Sant´Anna fuori Porta San Donato, a Lucca. alla scoperta di Guido Chigi Saracini GRANDI PERSONAGGI IN TOSCANA GRANDI PERSONAGGI IN TOSCANA

luigi cherubini (Firenze, 1760 – Parigi, 1842) Guido Chigi Saracini (Siena, 1880 – 1965) La figura del Cherubini può essere pa- a Vienna, dove fu celebrato dai ragonata alla parabola di una stella, maggiori compositori del tem- sebbene Firenze – a dispetto dell’in- po, per primo Beethoven. La sua Di antica famiglia patrizia, il conte Chigi Saracini iniziò i suoi studi al con- venzione dell’opera da parte della Medea e il Requiem in Re minore servatorio Cherubini di Firenze, diplomandosi in violino. Vicende familiari Camerata de’ Bardi – non sia mai stata sono ancora oggi fra le opere di lo obbligarono però a occuparsi del patrimonio di famiglia: abbandonò gli generosa di grandi musicisti. Nato nel cartello di tanti teatri interna- studi, pur dedicandosi a più riprese alla composizione di liriche per canto e 1760 in via Fiesolana, dov’è presente zionali. Ma di lui resta una copio- pianoforte. La sua passione fu la promozione di istituzioni musicali e l’or- oggi una targa commemorativa, stu- sa produzione, che annovera nu- ganizzazione della vita concertistica nella sua città, a partire nel 1908 dal diò musica con alcuni maestri fioren- merose opere liriche, quartetti e Quintetto senese per archi e pianoforte, che costituì il primo esempio della tini, tra cui il Felici, e certamente da musica religiosa. formula chigiana dell’arte al servizio della beneficenza: il conte, “impresa- bambino seppe del passaggio dei Mo- rio a perdita”, finanziava i concerti, i cui incassi erano destinati a Enti bene- zart a Firenze, nel 1770. Dopo un ap-  FIRENZE fici. Strinse amicizie con i più illustri musicisti dell’epoca, tra cui Arrigo Boi- prendistato a Bologna presso il Sarti, to, che fu suo consigliere in occasione del primo centenario della nascita di * VIA FIESOLANA si dice finanziato dal granduca Pietro Verdi nel 1913, celebrato con la Messa di requiem nella Chiesa di S. Francesco. Luogo di nascita, con targa. Nel dopoguerra cominciò il restauro di palazzo Chigi Saracini; venne ricava- Leopoldo, la sua musica fu accolta con interesse in alcune città italiane. ta una sala da concerti, che ospitò nel 1928 il VI festival della Società per la * BASILICA DI SANTA CROCE musica contemporanea, durante il quale furono eseguite, in prima assoluta, Il vero riconoscimento arrivò quando Piazza di Santa Croce si trasferì a Parigi. Qui, si affermò www.santacroceopera.it musiche di Prokofiev, De Falla, Walton, Casella, Ravel. Nel 1932, con appena ventidue iscritti, nasceva l’ , e nel 1939 nac- come compositore di opere che nel Accademia musicale Chigiana Cenotafio Chiesa di S. Croce quero le Settimane musicali senesi. Nell’Accademia presero vita complessi loro spirito bene contrappuntavano le passioni e il dramma degli eventi da camera destinati a larga fama: nel 1939 il Quintetto chigiano, nel 1942 il * CONSERVATORIO LUIGI francesi del tempo. A Parigi visse a Quartetto italiano, nel 1950 i Madrigalisti dell’Accademia Chigiana. Nel 1958 CHERUBINI l’Accademia divenne infine Fondazione Accademia Musicale Chigiana. 118 lungo, senza disdegnare soggiorni Piazza delle Belle Arti, 2 119

alla scoperta di guido saracini

 SIENA

** PALAZZO CHIGI SARACINI

via di Città GRANDI PERSONAGGI IN TOSCANA www.chigiana.it

Sede dell’Accademia Musicale Chigia- na. Vedi foto nella pagina precedente.

** DUOMO DI SIENA Piazza del Duomo http://operaduomo.siena.it luigi DallaPiccola (Pisino d'istria, 1904 – Firenze, 1975) Cappella Chigi o del Voto Vi sono le celebri sculture in marmo di Bernini. Compositore, didatta e critico egli componeva, oggi usufruibili dal stesso, Dallapiccola nasce nel triestino pubblico al e in zone irredente ma trova a Firenze la alla Biblioteca Nazionale Centrale sua patria d’adozione, dove completa di Firenze (vedi foto sopra). gli studi al Conservatorio, insegna pianoforte complementare e com-  FIRENZE posizione, e infine ci spende tutta la * CASA DI ANNALENA propria vita. Il riconoscimento inter- Via Romana, 34 nazionale, sia come compositore sia Targa commemorativa. come direttore, arrivò con la fine della guerra. Al suo linguaggio musicale * FONDO DALLAPICCOLA rispondono elementi di dodecafonia BIBLIOTECA NAZIONALE DI con una scrittura drammaturgica FIRENZE efficace, secondo la tradizione ope- Piazza dei Cavalleggeri, 1 ristica italiana, con un’attenzione www.bncf.firenze.sbn.it particolare ai temi dell’esilio, della persecuzione e della sofferenza, che * FONDO DALLAPICCOLA avevano caratterizzato la sua giovi- GABINETTO VIEUSSEUX nezza. A Firenze sono stati donati dalla Archivio Contemporaneo “A. Bonsanti” moglie l’immensa biblioteca e alcuni Palazzo Corsini Suarez strumenti, come il pianoforte su cui Via Maggio, 42 -www.vieusseux.it 121

alla scoperta di ruggero leoncavallo

teatrale dell’epoca. Oberato dai debiti, fu costretto a venderla nel 1916 e trascorse in Toscana il perio- do della Prima guerra mondiale. Fu probabilmente il richiamo delle grandi personalità di Toscanini, Gui, Puccini e Mascagni a condurlo a Montecatini Terme, dove risulta essersi stabilito dal 1913, seppur in varie residenze. Qui compose Mameli (1916) e altre operette, di cui spesso fu anche direttore d’orche- stra. Pur amareggiato dai dissapori con i colleghi, oltre che tormentato da debiti e problemi di salute,

GRANDI PERSONAGGI IN TOSCANA il compositore viene qui ricordato come protagonista generoso e trascinante della vita mondana. Pro- prio a Montecatini furono rappresentate per la prima volta le operette Prestami tua moglie (1916) e, su libretto di Luigi Bonelli, Il primo bacio, ultimato probabilmente l’anno della sua scomparsa, nel 1919.

 PISTOIA  MONTECATINI TERME  VIAREGGIO (LU) (PT) * CAFFÈ VALIANI * BAGNO NETTUNO Via Cavour, 55 Via Eleonora Duse, 12 * VIA ARCIMBOLDO GIANNINI, 20 Aperto nel 1864, punto di ritrovo di Frequentato da Leoncavallo e Leoncavallo, Puccini, Verdi, Rossini Casa dove abitò il compositore, con altri musicisti, come testimoniano e Bellini. targa commemorativa. Vedi foto sotto. numerose lettere. ruggero leoncavallo (napoli, 1857 – montecatini terme, 1919)

Fu compositore italiano, autore di opere liriche e operette. Durante l’infan- zia viaggiò molto con la famiglia nel Sud Italia a causa del lavoro del padre, magistrato regio; lui stesso racconta che Pagliacci fu ispirato da un fatto di sangue avvenuto in provincia di Cosenza. Tornato a Napoli si iscrisse al con- servatorio e iniziò a frequentare i teatri, appassionandosi all’opera lirica. Dal 1879 al 1892 visse in Egitto, da uno zio paterno, dove fu maestro di musi- ca presso la comunità italiana. In seguito, dopo un soggiorno a Parigi, si sta- bilì a Milano. Colpito dal successo di Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni, decise anch’egli di comporre un’opera verista, di cui fu autore del libretto e della musica: Pagliacci, il suo più grande successo. Composta in soli cinque mesi, fu rappresentata a Milano al Teatro Dal Verme nel maggio 1892 con la direzione di Arturo Toscanini. Compose poi varie romanze – la più famosa è Mattinata (1904), prevista per la voce di Caruso – e operette. Dagli anni ’90, Leoncavallo risiedette in Svizzera, a Brissago, dove costruì Villa Myriam: terminata nel 1905 e oggi distrutta, fu punto di ritrovo del milieu culturale e 122 alla scoperta di Pietro mascagni

 LIVORNO

CHIESA DI S. BENEDETTO GRANDI PERSONAGGI IN TOSCANA Piazza XX Settembre

Targa sulla balconata dell’organo sul quale si esercitò il giovanissimo Mascagni.

MAUSOLEO CIMITERO DELLA Pietro mascagni MISERICORDIA (livorno, 1863 – roma, 1945) Via dell’Ardenza, 5

* FAMEDIO E LAPIDE Musicista dal temperamento ribelle, iniziò gli studi nella sua città natale: COMMEMORATIVA troviamo targhe commemorative in piazza Cavallotti, dov’era la sua casa, e SANTUARIO DELLA MADONNA sulla sua villa di viale di Antignano, al n. 103. Si trasferì poi al Conservatorio DI MONTENERO di Milano, dove però interruppe i corsi regolari per la sua indisciplina. Vin- Piazza di Montenero, 9 www.santuariomontenero.org se nel 1890 il concorso indetto dalla casa editrice Sonzogno, con Cavalleria rusticana: l'opera in un unico atto su libretto degli amici livornesi, Giovanni Targioni Tozzetti e Guido Menasci, tratta dall’omonima novella di Giovanni TEATRO GOLDONI Via Goldoni, 83 Verga. Rappresentata l’anno seguente al Teatro Costanzi di Roma, riscosse un successo trionfale per la felice sintesi di effusione melodica e impeto Il 14 agosto 1890 vi fu rappresentata drammatico, tanto da diventare il manifesto dell'opera verista. Il compo- Cavalleria rusticana e poi lo vide sitore, l’anno successivo, stemperò i tratti che avevano caratterizzato il suo salire sul podio più volte (vedi alcuni personaggi nella foto accanto). capolavoro in L’amico Fritz: non riuscì a doppiare il successo dell’esordio, neppure in seguito con una produzione a tratti pregevole che comunque TERRAZZA MASCAGNI lo portò a ricoprire un ruolo di spicco nel panorama musicale italiano con frequenti tournée all’estero. Direttore del Liceo musicale di Pesaro dal 1895, Ubicata sul lungomare, fu costruita creò un’orchestra che diresse l’ultima volta alla cerimonia di inaugurazio- negli anni '30 del Novecento e nel do- ne del monumento a Rossini in Santa Croce, a Firenze, il 23 giugno 1902. Nel poguerra fu intitolata al compositore livornese (vedi foto sopra). 1940, Cavalleria rusticana fu incisa su disco con Mascagni direttore dell’or- chestra della Scala. Alla sua morte il 4 agosto del ’45, in un’Italia appena li- berata, una folla a Roma gli tributò calorosi omaggi prima che la salma fosse 124 trasferita nella sua Livorno. alla scoperta di guido monaco d'arezzo

verso il Pratomagno. Si recò due volte a Roma per essere ricevuto dal papa, ritornò a Pomposa e forse visitò l’eremo di Camaldoli. Non è accertata la sua presenza a Firenze. Ogni anno, sin dal 1952, si celebra ad Arezzo il concorso polifonico e si svolgono rassegne di canti gregoriani. A Prato invece, a lui è dedi- cata una celebre corale.

GRANDI PERSONAGGI IN TOSCANA  AREZZO  TALLA (AR)  PRATO

** PIAZZA GUIDO MONACO * CASA NATALE * CORALE “GUIDO MONACO” www.ecomuseodelcasentino.it Via San Vincenzo, 12 Monumento dedicato al monaco (vedi foto sotto). Presso Rassina, località La Castellaccia, Fondata nel 1878, ex monastero di San qui secondo la tradizione c’è la casa Clemente. Vi ha sede anche l’Archivio natale di Guido d’Arezzo. “Guido Monaco” (vedi foto della * COLLE E PARCO DEL PIONTA pagina precedente). Qui era stata innalzata l’antica cattedrale di Arezzo, poi distrutta  FIRENZE nel XVI secolo, della quale rimangono  LIVORNO guido monaco d'arezzo alcune tracce. * PIAZZALE DEGLI UFFIZI

(talla o arezzo, 992 ca. – fonte avellana?, 1050) CORALE POLIFONICA Lorenzo Nencini, Statua di Guido “GUIDO MONACO” ** FONDAZIONE “GUIDO D’AREZZO” Monaco, 1837, marmo. via Donnini, 167 Corso Italia Guido d’Arezzo, monaco benedettino, elaborò il canto gregoriano ed è con- www.polifonico.org siderato l’inventore delle note musicali. Una scultura in marmo di Salvino Dal 1952 organizza il Concorso Salvini (1882), posta al centro della grande piazza alberata a lui dedicata ad polifonico internazionale, nazionale Arezzo, raffigura l’illustre personaggio: ha la lunga barba, una veste bianca e di composizione e ogni anno e in mano l’antifonario che riporta la strofa dell’inno a San Giovanni Battista festeggia il 21 giugno il grande Guido, di Paolo Diacono; sul basamento, invece, sono scolpiti episodi legati alla sua Monaco aretino.

leggendaria esistenza. Si formò nel monastero benedettino di Pomposa, vicino a Ferrara, che lasciò nel 1025 per essere ospite del vescovo di Arezzo * FILARMONICA GUIDO MONACO Teodaldo, presso l’antica cattedrale del Pionta: a lui dedicò il famoso trat- www.arezzoweb.it/2009

tato sulla teoria musicale, il Micrologus Guidonis. Il suo innovativo metodo Fondata nel 1809, organizza eventi. d’insegnamento era fondato sulla notazione scritta, che permetteva ai cantori di apprendere e intonare canti mai uditi prima. Il monaco assegnò i nomi alle note che corrispondevano alle prime sei sillabe iniziali dell’inno diaconeo (emistichi) e le fissò in forma quadrata sulle righe del tetragram- ma. Inventò anche la scala diatonica e il metodo detto “solmisazione”. Ad Arezzo è segnalata la sua casa natale in via Cesalpino, mentre la tradizione 126 preferisce farlo nascere nel villaggio di Talla, sulla strada che da Rassina sale alla scoperta di Jacopo Peri

ponendo favole musicali, recitativi, balli, intermedi e tornei di successo: nel 1605, nel Casino di Anto- nio dei Medici a Scandiano, fu rappresentata in prima assoluta la favola musicale Il Natal d’Ercole su libretto di Michelangelo Buonarroti il Giovane; nel 1619, compose le musiche per la festa in piazza S. Croce Guerra d’amore e bellezza e nel 1624 scrisse La canzone delle lodi dell’Austria eseguita alla Villa

GRANDI PERSONAGGI IN TOSCANA di Poggio Imperiale. Fu sepolto nella chiesa di S. Maria Novella, nella tomba di famiglia della moglie, in seguito scomparsa. Il sito della sepoltura è indicato da una placca moderna.

 FIRENZE

BASILICA DELLA SS. ANNUNZIATA * BASILICA DI S. MARIA NOVELLA Piazza SS. Annunziata Piazza di Santa Maria Novella annunziata.xoom.it www.smn.it

Luogo di sepoltura del compositore. Jacopo Peri Via del Proconsolo, 11

(roma, 1561 – Firenze, 1633) * PALAZZO BARDI Via de’ Benci, 5 Fu cantante lirico, compositore e musicista. La sua carriera si svolse quasi interamente a Firenze: iniziò come fanciullo nel canto della laude all’organo Tra il 1572 e il 1582 fu sede della Camerata dei Bardi. della SS. Annunziata, fu poi organista nella Badia (1579-1608) e cantore nel coro di S. Giovanni Battista (1586-1590). Iniziò a frequentare la corte, diven- * PALAZZO CORSI TORNABUONI tando insegnante di musica delle principesse medicee, e fu introdotto nella Via Tornabuoni, 16 Camerata dei Bardi, un circolo di artisti frequentato anche dal collega- Sede della Camerata dopo il 1582. rivale Giulio Caccini. Il circolo si riuniva nel Palazzo del mecenate Giovanni Maria de' Bardi: si proponeva di far rivivere il genere della tragedia greca, VIA DEI FOSSI, 19 ma pur non riuscendoci, generò un nuovo genere musicale, il melodramma. Peri, dopo essersi cimentato nella composizione di favole in musica come la Ex dimora del Peri. Dafne, rappresentata per la prima volta in Palazzo Corsi nel 1598, compose la più antica opera giunta ai nostri giorni, l’Euridice: fu messa in scena il 6 * SALA BIANCA - PALAZZO PITTI ottobre 1600 in Palazzo Pitti in occasione delle nozze tra Maria dei Medici Piazza de’ Pitti, 1 ed Enrico IV re di Francia. Il libretto era di Ottavio Rinuccini, ma alcuni bra- www.uffizi.it/palazzo-pitti

ni erano stati composti da Giulio Caccini, che pubblicò la propria Euridice Qui si svolse la prima opera, l’Euridice. intera e completa prima del rivale. Peri si rifece dello scacco ricevuto com- 128 130 GRANDI PERSONAGGI IN TOSCANA Boheme dall’ lavoro patrocinato di gruppo un formò cui con Giacosa, e Giuseppe Illica Luigi come e scrittori, giornalisti vari con operistici libretti dei revisione alla Collaborò aMonza. trasferì si fece che scalpore, Bonturi, Elvira separata lacon lucchese amore per fuga Teatro al una del Dopo Verme. 1884 nel esordì qui Milano: di Conservatorio al studi isuoi poi Perfezionò emergente. cantante giovane una compagnando Teatro al anche ac del Giglio, pianista come esibiva famiglia, masi rocchia di e laDonato, era par 1877, nel che Paolino SS. dei Chiesa nella compositore da fece debutto il suo musicista, di Figlio il mondo. intutto il successo vita Grande operista lago di Massaciuccoli di lago sul turrita villa sua nella trasferì si 1900 dal che la tanto era caccia, vi principali Tra interessi isuoi monista. ar eraffinato moderno un mafu epolifonici, piuttosto contrappuntistici le novità del Novecento. Puccini non ricorreva solitamente a procedimenti cogliendo pur ottocentesca, musicale la tradizione eraffinatezza intensità con proseguirono del melodramma, storia nella significative più le che, tra (lucca, 1858 –Bruxelles,(lucca, 1924) 1858 giacomo puccini (1896), (1896), Tosca , considerato l’erede già in , considerato Verdi, raggiunse Giuseppe di (1900) e Madama Butterfly Madama editore Ricordi (1904). liri opere sue Le , che dette alla luce: la luce: alla dette , che . Su questo lago trovò trovò lago questo . Su - - - - la la giacomo puccini scoperta alla di nacque efu battezzato Sede del Museo diPuccini, qui www.puccinimuseum.org Corte San Lorenzo, 9 NATALE ** CASA  compose qui esempre teatro dell’Opera un realizzare di sognò qui ispirazione: grande e collaborarono almeno due volte. tazione: idue siincontrarono artisti Importante per lapreziosa documen- Località Caprona  Celle dei Puccini Via Meletoli  Piazza Cittadella la della Villa di Torre di la della Villa del Lago. cappel nella trova si Puccini di tomba La posti. 3100 con Teatro 2008, nel Grande nel realizzato Puccini, aTorre Lago del Puccini di Festival fondò il infatti, questi 1930 nel eregista: all’amico librettista commediografo, Forzano, Giovacchino grazie realtà diventò sogno il suo del Maestro, la scomparsa Dopo la morte. dopo completata opera MONUMENTO A PUCCINI CASA MUSEO DI G.CASA PASCOLI PUCCINIMUSEO DI CASA Fanciulla del west del Fanciulla LUCCA BARGA (LU)BARGA (LU) PESCAGLIA (1907-1910), La rondine La Viale Buonarroti   VILLA PUCCINIVILLA PUCCINIVILLA . Il Festival, che si svolge annualmente nei mesi estivi, è ambientato èambientato estivi, mesi nei annualmente svolge si che . Il Festival, VIAREGGIO (LU) VIAREGGIO CHIATRI (LU) (1914-1916) eil Trittico (1913-1918). del compositore. Mausoleo eluogo della sepoltura www.museogiacomopuccini.it Viale Puccini, 266 MUSEO** VILLA PUCCINI Piazzale , 4 **  DI MASSACIUCCOLI TEATRO ALL’APERTO TORRE DEL LAGO (LU)TORRE DELLAGO Turandot Turandot Boheme fu l'ultima sua fu sua l'ultima , Tosca e - alla scoperta di Gioacchino rossini

nel cimitero parigino di Père Lachaise, ma poi fu dato seguito alla sua richiesta testamentaria di essere sepolto ove la moglie avesse stabilito, e la Pélissier scelse Firenze: il 7 maggio 1887, la salma del musi- cista giunse alla stazione di Santa Maria Novella e, con un carro funebre disegnato dal pittore Niccolò Barabino, attraversò la città fino a piazza Santa Croce, dove trecento cantori intonarono la preghiera del Mosè. La tomba, posta nel Tempio delle Itale Glorie, fu scolpita da Giuseppe Cassioli a somiglianza GRANDI PERSONAGGI IN TOSCANA di quelle rinascimentali.

 FIRENZE

** MONUMENTO FUNEBRE BASILICA DI SANTA CROCE Piazza Santa Croce www.santacroceopera.it

Sulla navata destra, scolpito Gioacchino rossini in marmo da Giuseppe Cassioli, (Pesaro, 1792 – Passy, parigi, 1868) terminato nel 1900 (vedi foto accanto).

Figlio di musicisti, si formò a Bologna e conobbe i primi successi a Venezia e a Roma, componendo numerose opere buffe e serie. Nel 1816 scrisse in soli quindici giorni il Barbiere di Siviglia, il suo capolavoro. In seguito, si legò al Teatro San Carlo di Napoli, ma non disdegnò soggiorni a Vienna (dove conob- be Beethoven), Londra e Parigi, dove fu apprezzato, insieme alla moglie so- prano Isabella Colbràn, come maestro di musica e direttore di orchestra. Al 1829 risale il trionfo al teatro parigino dell’Opéra col dramma Guillaume Tell. Si stabilì poi a Bologna, dove interruppe l’attività di compositore e si ritirò a vita privata, collaborando ad allestimenti teatrali e scrivendo. Fu una scel- ta dettata da esigenze di salute e dal mutato gusto musicale, sempre più lontano dalla grazia di stampo settecentesco. Nel 1846, dopo la morte della prima moglie, sposò Olympe Pélissier. Nel 1848 si stabilì a Firenze e tracce del suo passaggio si trovano nelle targhe commemorative di via Cavour, al n. 13, e nelle scuderie di Villa Stibbert. Non fu però un periodo felice, a causa di una crisi depressiva. Così riprese la via di Parigi, dove rimase fino alla morte, avvenuta nella sua villa di Passy. A questo periodo risalgono composizioni 132 cameristiche e sacre, in particolare la Petite Messe Solennelle. Fu sepolto Progettazione editoriale: Librì progetti educativi e Toscana Promozione Turistica In collaborazione con: Centro Guide Turismo Firenze e Toscana Responsabile editoriale: M. Cristina Zannoner Coordinamento editoriale: Roberta Masselli Coordinamento scientifico: Mario Carniani I testi delle schede sono a cura di: Mario Carniani, Enzo Emilio Cusumano, Alberto Desideri, Marco Edigati, Guia Fantuzzi, Sara Innocenti, Antonella Massa, Andrea Padovano, Duccio Pieri, Ilaria Taddei, Elisa Tagliaferri, Rita Tambone Redazione: Fabio Leocata Progetto grafico e impaginazione: Tommaso Vignoli Ufficio tecnico: Michele Andreuccetti

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