ANNO XXX . NUMERO 248 FEBBRAIO-MARZO 2021

Ferrari 2021 “Vamos”!

SEBRING STORY Rally i 60 anni del Campionato Italiano Pianeta Karting PDK_243 06-02-201.qxd 06/02/2020 18.52 Pagina 2

IN Anno XXX - NUMERO 248 - Febbraio-Marzo - 2021 SOMMARIO QUESTO MONZA 2021 PERSONAGGI CIRCUITO Tributo a Bruno Brida 32 L’Arte di Jean Graton ANCHE FORMULA 1 NUOVI ORIZZONTI LA 5 Il marciapiede non c’è più 35 “E”-Force 9 Gioco di coppia PASSIONE 17 Il Futuro nel Passato RALLY HA MILLE 19 Il ritorno dell’ 41 Sessant’Anni di Campionato Italiano 51 Arctic Magic VARIANTI REMEMBER 23 SPECIALE 55 Pianeta Karting – la storia LE PISTE DELLA STORIA 25 Sebring

SulleSulle strade di questo tracciato, i miti ddelel motorsport hanno scrittoscritto paginepagine didi storia. Oggi il Tempio della Velocità AUTODROMO NAZIONALE ssii apre al pubblico,pubblico, inin tantitanti modimodi MONZA ddifferenti,ifferenti, per regalareregalare esperienze memorabili qualunquequalunque sia la passionepassione da seguire. ScopriScopri come vivere il circuito ssiaia daglidagli spaltispalti che dal volante, ririlassatilassati al ritmoritmo didi un aperitivoaperitivo con la ttuaua famiglia,famiglia, concediti un pit stop nello shoppinshoppingg village,village, e apri nuove strade al ttuouo business, tra le sale meeting e gli spazspazii per gligli eventieventi aziendali.aziendali. VVaiai su www.monzanet.itwww.monzanet.it per avere maggiorimaggiori iinformazioninformazioni e lascialascia le tue passionipassioni www.monzanet.it liliberebere didi correre.correre. Hanno collaborato Martina Cola, Carlo Baffi, Luca Brida, Massimo Campi, Luciano Canobbio, Franco Carmignani, Da- vide Casati, Paolo Ferrini, Marco Giachi, Gabriele Gorini, Matteo Losa, Pascal Alia, Manrico Martella, Michele Porta. CHE BELLO!

Se pur condizionato dalla preoc- sempre più appetibile il Campio- Stroll che è anche strutturale con cupazione e dall’incertezza legata nato Rally con un grande monte- l’ampliamento e l’evoluzione tec- al COVID l’inizio della stagione è premi e un title-sponsor di presti- nologica della “base” inglese di sicuramente stimolante. L’Arctic gio. Partendo dal Ciocco la serie Silverstone. Ma la notizia più bella Rally che ha spostato in Lapponia tricolore si annuncia spettacolare è quella che arriva dal WEC. Dal l’ago del WRC alla ricerca di un con un ampio ventaglio di candi- 2023 tra le nuove hypercar ci sarà vero “winter rally”, dove Pirelli al dati al titolo, cosa che non si è mai rientro come monofornitore delle vista in precedenza. Speriamo che anche la Ferrari! E la notizia che WRC ha fatto faville, ha proietta- qualcuno possa poi prendere la tutti gli appassionati aspettavano to al vertice della classifica pilo- strada giusta per il WRC. La F1 ha da decenni ed è una decisione che ti Kalle Rovanperä, generazione iniziato l’annata, l’ultima che ve- rischia di mutare gli equilibri, beh “Millenium” non ancora ventu- drà in vigore l’attuale regolamen- finora…, tra la F1 e l’endurance, nenne che con Oliver Solberg, di to con le presentazioni on line almeno alla pari come succedeva un anno più giovane promette di delle nuove vetture, poi i test in nella “golden age” con l’alternan- riportare al vertice la scuola nor- Bahrain prima del semaforo verde za ogni due settimane di Gran Pre- dica. In Italia la Federazione che del 28 marzo. Tante le novità per ultimamente non sbaglia un col- scongiurare una lenta transizione. mi e corse sport-prototipo con gli po, confermati, per ora…due Gran Dalle nuove coppie a rischio, al ri- stessi piloti! I due anni che man- Premi e la carta di riserva del Rally torno del marchio Aston Martin, cano a questa svolta non faranno di Monza, sta cercando di rendere un’operazione quella di Lawrence che alimentare l’attesa…Paddock

Dall’albo prototipi Ferrari : la 250P di Bandini-Scarfiotti prima a Le Mans nel 1963 (in alto a sinistra), NinoVaccarel- la con la 275P prima nella 24 Ore 1964(in alto a destra), la 365 P2 1966 di Pedro Rodriguez (sopra a sinistra), la 206 S e la 330 P3 (sopra a destra), la 512M (sotto) e la 312PB l’ultimo prototipo Ferrari campione del mondo (sotto adestra)

La Ferrari tornerà a splendere nell’endurance PREMIO BRUNO BRIDA MONZA APPUNTAMENTI IN AUTODROMO

Un premio d’onore per chi saprà 29 al 31 ottobre 2021. Concorro- la prima settimana di settembre meglio raccontare la realtà dei no al premio elaborati testuali, e otterrà come omaggio un paio campionati italiani di velocità in servizi audio e video che, fin dai di biglietti tribuna del Formula pista. Paddock organizza il primo giorni precedenti la gara, siano 1 Gran Premio d’Italia mentre il concorso giornalistico dedicato stati pubblicati da giornali (carta- giornalista che presenterà l’elabo- alla memoria del direttore Bruno cei e web) o trasmessi da radio e Brida, con il patrocinio gratuito canali TV, e abbiano come argo- rato del weekend del 31 ottobre di ACI Sport e Autodromo Na- mento le attività di pista e i pro- sarà designato la settimana ante- zionale Monza. L’iniziativa nasce tagonisti dei campionati in pro- cedente il rally di Monza e avrà dalla volontà di ricordare il di- gramma nei rispettivi weekend. la possibilità di guidare una vet- rettore della rivista, prematura- Gli elaborati andranno segnalati tura , CitroënDS o mente scomparso nel 2019, che all’indirizzo e-mail fstudioservi- in prova stampa per un mese. è sempre stato un assiduo fre- [email protected] entro due setti- I premi del concorso, che non per- quentatore del circuito monzese mane dal termine della domenica segue scopi commerciali o specu- e ha dedicato nel corso della sua di gara scelta e saranno presi in lativi ma è puramente d’onore, sa- carriera una particolare attenzio- esame da una giuria presieduta ne all’automobilismo locale, par- da Carlo Leoni (Comunicazione e ranno consegnati da Luca e Marco tendo dal Trofeo Cadetti, e fon- Eventi di ) e composta Brida, figli di Bruno, che condivide- dando Paddock proprio per dare da Luca Bartolini (Direttore del- vano con il padre la passione per il voce al settore, spesso dimenti- la Comunicazione di ACI Sport), motorsport e lo accompagnavano cato dalla stampa più generalista. Davide Casati (Coordinatore del- spesso nelle trasferte di lavoro La partecipazione al Premio Bru- la Comunicazione di Autodro- negli autodromi di tutta Europa. no Brida è gratuita e aperta a mo Nazionale Monza) e Carlo Le date di consegna dei ricono- Monza ci riprova. La ricca stagio- vece alla Formula Regional Eu- L’appuntamento più atteso, il For- tutti i giornalisti e redattori che Baffi (collaboratore di Paddock). ne sportiva 2020 dell’Autodromo ropean Championship by Alpine, mula 1 Gran Premio d’Italia, è scimenti verranno communicate realizzeranno un servizio sui due La giuria, a suo insindacabile giu- Nazionale Monza ebbe fin dai Italian F.4 Championship powered quest’anno posticipato di qualche in seguito. Per maggiori informa- fine settimana di gara organizza- dizio, assegnerà due differenti primi mesi dell’anno una battuta by , Campionato Italiano giorno rispetto alle date a cui era- ti da ACI Sport nel Tempio della premi. L’autore del migliore lavoro zioni sul concorso e sugli elaborati d’arresto, a causa dell’epidemia di GT Endurance, Porsche Carrera no abituati i tifosi. Si svolge infatti Velocità: il primo dal 30 aprile al che tratterà le gare del fine setti- da presentare, è possibile scrive- Coronavirus. Ora il circuito guarda Cup Italia e Renault Clio Cup Italia. dal 10 al 12 settembre. Le gare di 2 maggio 2021 e il secondo dal mana del 2 maggio sarà premiato re a [email protected]. con più fiducia al futuro, ripropo- Anche il promotore romano Pe- contorno confermate, dai rispetti- nendo quasi tutti i fine settimana roni ha in programma due we- vi calendari dei campionati, sono previsti nel 2020 e confezionando ekend di gara nel circuito lombar- il FIA Formula 2 Championship così uno dei migliori calendari a do: il primo dal 28 al 30 maggio e la Porsche Mobil 1 Supercup. livello europeo. Aprono le danze e il secondo dal 1 al 3 ottobre. Di C’è ancora incertezza invece due appuntamenti con vetture respiro europeo saranno invece sull’ultimo evento dell’anno. Il Gran Turismo: il Ferrari Challenge le gare DTM – Monza round dal Monza Rally Show ha infatti lascia- Europe dal 9 all’11 di Aprile, se- 18 al 20 giugno (è la prima volta to il posto nel 2020 all’ACI Rally guito, il fine settimana successivo, che Monza ospita la serie tede- Monza, tappa del campionato del dal GT World Challenge Europe sca), mondo rally. FIA e WRC potrebbe- powered by AWS (16-18 aprile). – 4 hours of Monza dal 9 all’11 I campionati italiani di ACI Sport luglio e GT Open International ro riconfermare l’appuntamento corrono nel Tempio della Veloci- Series dal 24 al 26 settembre. monzese che ha raccolto nume- tà dal 30 aprile al 2 maggio e dal Il FIA World Endurance Champion- rosi attestati di stima dai team e 29 al 31 ottobre. Nel primo we- ship porta i prototipi del mondiale dai piloti. Il rally, mondiale o show ekend si sfidano in pista le - vet di durata nel veloce Tempio della che sia, potrebbe collocarsi a ini- ture delle serie Campionato Ita- Velocità dal 16 al 18 luglio. Af- zio dicembre. Lo precede dal 13 liano Gran Turismo, Campionato frontare i lunghi rettilinei di Mon- al 14 novembre il 5° Special Rally Italiano Sport Prototipi, TCR Italy, za sarà una sfida per tutti i team Circuit by Vedovati Corse, saltato Challenge, M2 CS Racing che hanno avuto un assaggio delle lo scorso anno proprio a causa Cup Italy e Topjet F.2000 Italian difficoltà che la pista può riserva- della concomitanza con la pre- Trophy. A fine ottobre, spazio in- re nel 2017 durante il Prologue. parazione dell’ACI Rally Monza. Davide Casati IL “MARCIAPIEDE” NON C’E’ PIU’ A “me mi” piace la A521 dell’Alpine. la “signora in blu”: il suo cupo- le prime volte sulle vetture, ne- Non è stato facile trovare qual- lotto rotondeggiante, le sue - for gli anni ottanta insieme al fondo che elemento che facesse da me sinuose e un musetto final- piatto e ai primi diffusori poste- differenziatore tra le vetture mente diverso da quella specie riori, quelli storici che iniziavano che scenderanno in pista que- di bottone stile Mercedes, che in corrispondenza “della tangente sta settimana per le prime pro- sembra fatto più per esaltare il verticale anteriore della ruota po- ve in Bahrain e affronteranno il marchio (un cerchio appunto) steriore” e lasciavano spazio per primo Gran Premio sullo stesso della casa di Stoccarda, che per questo lembo di carbonio che gi- circuito il prossimo 28 marzo. reali motivi aerodinamici. Deci- rava intorno alla ruota. Già allora Quest’anno poi, a dirla tutta, samente molto bella (l’Alpine). avevamo capito l’effetto negativo anche i piloti mi sembrano - tut Peccato che non si possano vede- della ruota posteriore e si cercava Si capisce che la presenza di un oggetto aerodinamica- La presenza della ruota ha un effetto molto complesso e, ti uguali, fotografati nelle stesse re le auto come sono fatte dentro, di confinarne la scia affinché non pose con lo sfondo neutro e quelle come si faceva una volta, perché mente molto goffo come la ruota posteriore abbia un se da un lato riduce l’efficacia del diffusore, dall’altro può si estendesse sotto il diffusore. A pose innaturali che stanno a mez- sarebbe interessante capire cosa effetto drammatico sul funzionamento del diffusore e generare una piccola zona di bassa pressione come si vede un certo punto la Benetton intro- su tutto il fenomeno dell’effetto suolo. È stata stimata in questa immagine evidenziata dal coloro blu intenso za strada tra un “bravo” dei Pro- c’è all’interno di quel cupolot- dusse anche un piccolo particola- una perdita di “downforce” del 10% con l’eliminazione messi Sposi di Alessandro Man- to, così diverso da tutti gli altri. re mobile per andare il più vicino della parte di fondo che sta davanti alle ruote posteriori zoni e un Super Eroe moderno. Dal punto di vista della carrozze- possibile alla ruota nella sua po- Invece l’Alpine è proprio una bel- ria, il 2021 ci ha portato essen- la signora di buona famiglia pari- zialmente la novità di un fondo sizione in marcia, che i meccani- gina, elegante, avvenente e con ristretto davanti alle ruote poste- ci spostavano a mano al box per una sua personalità diversa dalle riori al fine di non esagerare con poter sostituire lo pneumatico. altre. Anche la AMR21 di Aston il carico generato dall’effetto suo- Il fatto è che, un pezzettino oggi un Martin non è male, fosse solo lo, che avrebbe messo in crisi le pezzettino domani, la faccenda era per la novità del marchio e la co- gomme che la Pirelli non ha inten- arrivata forse all’eccesso nell’ulti- lorazione da Lord inglese, ma zione di sviluppare ulteriormente mo periodo, e saranno sicuramen- per me viene un gradino sotto. per non distogliere risorse dallo te contenti i contabili delle squa- Le altre … minestra riscaldata, sviluppo di quelle per il prossimo dre che vedranno ridurre le spese senza offendere nessuno per ca- anno. In gergo, si è sempre chia- che erano necessarie, in termini di rità, ma basta un occhiata veloce mato “marciapiede” quel pezzet- risorse di calcolo e di galleria del da sopra o dal davanti per nota- tino di carbonio, che ora non c’è vento, per sviluppare quei pochi re gli elementi che distinguono più. Sin da quando è comparso centimetri quadrati di carrozzeria. La scia delle ruote posteriori è sempre stata nel pensiero degli aerodinamici sino dagli inizi dell’era del fondo piatto e dei pri- mi diffusori degli anni novanta. Il regolamento consentiva di “lavorare” nella zona a fianco delle ruote ed era diventata una pra- tica comune di tutti noi aerodinamici dell’epoca l’inserimento di piccole superfici di carbonio per guidare la scia della ruota

Il diffusore, è noto, serve solo a La scia delle ruote è come un grosso incredibile quantità di fessure e pic- “smaltire” la quantità dell’aria che tronco, portato dalla piena, che si cole alette che sono state in mas- passa sotto il fondo e deve “ac- incastra sotto l’arcata di un ponte. sima marte abolite quest’anno. compagnare” nel modo più gra- Nel dettaglio, la faccenda è an- Ho detto in “massima parte” per- duale possibile i filetti fluidi verso che più complessa perché, nel ché appena le nuove vetture sono il mare di bassa pressione che c’è girare intorno alla ruota, l’aria uscite dai garage, nel corso dei pri- nella parte posteriore della vet- aumenta la propria velocità e di- mi test in Bahrain, qualche aletta si tura. Si capisce che tutta la zona minuisce la pressione e può an- è di nuovo vista davanti alle ruote deve essere la più libera possibile che generare qualche chilo di da ostruzioni e ostacoli che rallen- downforce che non guasta mai, posteriori e la lotta eterna fra colo- terebbero il regolare flusso delle ma l’effetto primario della scia ro che fanno le regole e coloro che particelle di aria, un po’ come la resta quello negativo dovuto all’o- le devono rispettare ha aggiunto foce di un fiume che deve esse- struzione del passaggio di aria. un nuovo capitolo come è giusto re pulita affinché l’acqua possa Tutto questo veniva controllato che sia nel mondo della competi- defluire regolarmente nel mare. (per quel che si poteva) da quella zione sportiva di altissimo livello. Alpine F1 Team Marco Giachi La nuova Alpine Renault F1 La nuova Alpine Renault F1

La nuova Alpine Renault F1 La nuova Alpine Renault F1 ta con Lewis Hamilton e Valtteri Gran Premio di Sakhir, in Bahrain rendere la vita difficile alle Frecce F.1 2021: SI ALZA IL SIPARIO Bottas. Malgrado i motori fossero patì non poco il confronto diretto Nere. Nel 2020 Adrian Newey ed spenti, l’eptacampione è riuscito con l’emergente George Russell, i tecnici di Milton Keynes hanno a catalizzare l’interesse dei me- il quale mancò il successo per un cercato imperterriti di migliora- dia, con il prolungamento del suo errore del team anglo-tedesco. contratto, la cui firma è arrivata Certo per Hamilton è il compagno re la monoposto che ha chiuso in solo a febbraio dopo lunghe pau- ideale, collaborativo nello svilup- crescendo. Logico pensare che la se di riflessione. Un rinnovo che po della vettura e che non crea RB16B sia un’evoluzione in grado gli frutterà 40 milioni di Euro nel problemi di rivalità interna. Ma di permettere a e 2021. Già, perché la durata è di qualcuno s’è chiesto per quale Sergio Perez di insidiare ulterior- una sola stagione. Una decisione motivo Wolff non abbia sostituito mente il primato dei primi della che si presterebbe a varie inter- Bottas con Russell ? Sulla carta ne pretazioni.” sarà decisivo il «sorri- sarebbe sortito un dream team, classe, soprattutto in chiave co- dere quando infilo il casco ed esco con due fuoriclasse su una mono- struttori. Verstappen ha un anno dai box». Che l’inossidabile fame posto quasi imbattibile. Ma a vol- di esperienza in più che dovrebbe di vittorie sia in via d’esaurimento te la realtà riserva delle sorprese evitargli di commettere certi colpi ? Un dubbio che pare quasi pa- amare. C’è chi azzarda pure che di testa dettati dalla sua irruenza. radossale per un cannibale come di fronte ad un emergente come Lo scorso anno la dovet- Hamilton. Accanto a lui ci sarà Russell, Lewis avrebbe trovato le Bottas al suo decimo mondiale motivazioni di una nuova sfida, te fare i conti con il rendimento di F.1, che dovrà cambiare deci- ma siamo sempre nel campo delle sottotono di Alexander Albon che samente passo rispetto al 2020. ipotesi ed i rischi sopracitati non ha portato all’ingaggio di Sergio Seppur classificatosi secondo nel sono da sottovalutare. Restando Perez, il messicano, lasciato a pie- mondiale alle spalle di Hamilton, il in ottica del mondiale costrutto- di dalla Racing Point. Forse il suo finlandese ha avuto un rendimen- ri, una delle maggiori insidie per arrivo non ha scatenato l’euforia to al di sotto delle aspettative. Ha la Mercedes è rappresentata dal- vinto solo due volte e al di là di al- la Red Bull. Stiamo parlando del- di Verstappen che conosce bene il temperamento del messicano Lewis Hamilton ottavo titolo e ritiro? cune gare sfortunate, ha commes- la seconda forza del campionato so qualche errore di troppo. Nel che ha cercato in tutti i modi di poco incline a fare da scudiero. Con la presentazione delle nuo- gramma una sessione di prove li- 2006, gode di un ampio consenso. ve monoposto, s’è aperta uffi- bere di 90’ e le qualifiche (sempre E poi è lecito chiedersi: non ver- cialmente la nuova stagione di divise in tre fasi ad eliminazione) rebbe stravolta eccessivamente Formula Uno. Come quella pas- per formare lo schieramento del- la tradizione della massima serie? sata anche questa sarà condizio- la sprint race. Ed è questo il pun- Sta di fatto che le scuderie, la Fia nata dalla pandemia di Covid-19, to nodale, ovvero cercare di ren- ed il Group saran- perlomeno nella fase iniziale. dere più interessante la giornata no chiamati a votare la proposta. L’andamento del virus potrebbe attualmente riservata alle libere, Se questa otterrà almeno 28 voti provocare cambiamenti del calen- che riscuote poco interesse. Non su 30, quest’innovazione verrà dario che prevede 24 Gran Premi dimentichiamoci che di recente è sperimentata già quest’anno nei (boom!), con inizio in Bahrain il 28 pure ventilata l’ipotesi di concen- round di Canada, Italia e Brasile. marzo. Resta ancora da stabilire trare il fine settimana della F.1 solo D’obbligo partire dalla regina del la data della in Cina. Però anco- il sabato e la domenica, rispar- Circus, la Mercedes che domina ra prima dei vernissage, ha fatto miando alle squadre il costo di un dal 2014, ovvero da quando si è parecchio discutere la proposta giorno di trasferta. La soluzione entrati nell’era dei motori turbo-i- inerente al nuovo format di gara, sebbene interessante per certi bridi. La nuova W12 è l’evoluzione che introdurrebbe dal 2022 una versi, presenta non poche inco- della vettura dell’anno scorso, la sprint race il sabato pomeriggio gnite. Ad esempio, con l’introdu- struttura di base è rimasta identi- per stabilire la griglia di partenza zione di ulteriori punti, se ci fosse ca, ma i tecnici della “Stella a Tre del Gran Premio della domenica. il dominio di un pilota (come sta Punte”, hanno lavorato assidua- Una mini gara per una lunghezza accadendo in questi ultimi anni), il mente su tutte quelle altre aree massima di 100 chilometri, che mondiale potrebbe chiudersi con prive di vincoli. Un leitmotiv che attribuirebbe punti dimezzati ai molto anticipo. Inoltre l’attuale si- ha riguardato tutte le squadre. La primi 8. Il venerdì avrebbe in pro- stema di qualifiche, in vigore dal cosiddetta line-up non è cambia- Nonostante la concorrenza di Russell, Valtteri Bottas ha conservato il volante nella squadra pluricampione del mondo Grande attesa anche per la Re- il mondiale: «Voto 4, le presta- nel 2014 sulla Caterham. Il nippo- nault, pardon l’Alpine. Una mossa zioni sono state inadeguate ed nico sarà il driver più giovane del di marketing voluta dal presidente io ho tardato troppo a dare una mondiale. Quanto a Pierre Ga- e a.d. Luca De Meo per rilanciare sterzata all’organizzazione della sly non occorrono presentazioni, un brand con una spiccata conno- squadra. Un altro 2020 non ce lo dopo essersi imposto a Monza tazione sportiva. Tant’è che anche possiamo permettere». Sempre nella sorpresa generale in una cor- la carrozzeria ha abbandonato il Binotto ha detto di puntare nel sa rocambolesca. Resta invariato giallo, per adottare il classico bleu 2021 almeno al terzo posto tra i invece il tandem dell’ francese, con inserti bianco-rossi costruttori. Questo perché il gap Racing con il 41enne Kimi Raikko- sul retrotreno della A521. Le ambi- nei confronti dei migliori è trop- nen, veterano del Circus e Anto- zioni dovranno essere confermate po grande e per colmarlo ci vuo- nio Giovinazzi (27 anni), chiamato dai risultati e qui entra in gioco le tempo. ha un a migliorare le sue performances. . L’asturiano, re- nuovo compagno jr., Line-up identica anche per la duce da un intervento chirurgico, 49 anni in due. La coppia più gio- Williams. La nuova FW43B, se- conseguenza dell’incidente in vane dal ’68. Lo spagnolo, figlio gna il nuovo corso targato Do- bicicletta dell’11 febbraio scorso d’arte, è reduce dalla sesta piazza rilton Capital. La coppia di piloti che gli ha provocato una frattura in campionato. Memorabile il suo è composta dall’astro emergen- alla mascella, farà coppia con il Gran Premio d’Italia a Monza con- riconfermato Esteban Ocon. Altra tendendo il successo a Gasly fino te Russell e Nicholas Latifi. new entry legata all’Alpine è quel- all’ultima curva. Anche per la set- Haas ha due debuttanti: Mick la di Davide Brivio, il popolare ma- tima forza del Circus, l’Alpha Tauri Schumacher e Nikita Mazepin. nager italiano arrivato dalla Mo- s’è registrato l’arrivo di un nuovo Il primo arriva con merito e pro- toGP e fresco dalla conquista del pilota. Si tratta del rookie Yuki gressione in F1, mentre la car- mondiale in Suzuki con Joan Mir. Tsunoda che ha rimpiazzato Daniil riera del 22enne russo ha bene- E veniamo alla Ferrari. A dicem- Kvyat. Il giapponese, classe 2000, ficiato delle ingenti disponibilità del padre, un magnate che ge- Toto Wolf punta forte anche al campionato costruttori con la sua copia di piloti così solida bre, durante la videoconferenza è cresciuto nel vivaio della Honda che aveva sostituito la tradiziona- Con Tsunoda, il Giappone torna ad stisce aziende che operano nel le cena natalizia, il team principal avere un pilota in F.1 dopo sette settore dei fertilizzanti e nell’e- aveva così valutato anni. L’ultimo fu strazione mineraria negli Urali. Altra novità da tenere d’occhio è un salto di qualità alla scuderia, Racing Point finì nell’occhio del ci- Carlo Baffi rappresentata dalla McLaren che anche se per Norris rappresenta clone, tacciata di essere un clone lasciata la motorizzazione Renault un cliente scomodo. La situazio- della Mercedes 2019. Del resto i è passata a quella made in Stoc- ne economica aveva denunciato legami tra le due scuderie non si carda. Il team di Woking è stata una certa fragilità complice anche la vera rivelazione del Campio- la pandemia. Poi alla vigilia del possono negare. Toto Wolff è azio- nato passato, giungendo terza e Gran Premio di Abu Dhabi, ecco nista con una quota di minoranza beffando sul filo di lana la Racing la provvidenziale boccata d’ossi- ed è grande amico di Lawrence Point. Un risultato frutto del la- geno con l’arrivo di nuovi azionisti Stroll, il proprietario della factory voro svolto dal Ceo Zak Brown, americani, la MPS Sports Capital, di Silverstone. Dopo il quarto po- dal Team Principal Andreas Seidl un gruppo di investimento sporti- sto tra i costruttori del 2020, all’A- e dal progettista . Un vo pronto ad acquisire dapprima il ston Martin mirano ancora più in merito che va riconosciuto pure ai 15% del team e poi salire fino al piloti Carlos Sainz jr. e Lando Nor- 33% entro il 2022. Per cui se ar- alto. Sul fronte piloti, è stato in- ris rispettivamente sesto e nono rivassero ulteriori conferme dalla gaggiato pronto in classifica. La coppia però non pista, la blasonata compagine. al riscatto: «Non vedo l’ora di cor- sarà più la stessa, Sainz è partito Per restare oltre Manica, apriamo rere». Accanto a lui, ci sarà ovvia- alla volta di Maranello ed il suo il capitolo Aston Martin, ovvero la mente Lance Stroll, che nonostan- volante è stato ereditato da un ex-Racing Point, nata a sua volta te le critiche che si porta dietro pilota di talento come Daniel Ric- dalle ceneri della Force India. Al da quando è sbarcato in F.1 per ciardo. «Per il titolo non c’è fretta di là dell’aspetto cromatico, i com- – ha detto l’australiano – ho- fir menti sulla nuova AMR21 hanno via del patrimonio paterno, non mato per tre anni». Il suo appor- sottolineato la somiglianza con la ha sfigurato quando ha avuto un to potrebbe far fare veramente Mercedes W12. L’anno passato la mezzo competitivo a disposizione. Il nuovo Sergio Perez George Russell aspetta

Alfa Racing 2021 : da dx a sx Kimi Raikkonen, e il terzo pilota Robert Rubica Dopo tanta gavetta debutta F1 FERRARI: IL FUTURO NEL PASSATO. La musica epica, gli stabilimenti di alle sue spalle. E parla a tutto il mo e il massimo sarebbe batterti. Maranello ripresi dall’alto che mo- mondo in italiano, così come fan- Quest’anno, però, dobbiamo pen- strano la maestosità del marchio no dopo di lui, nello stesso video, sare a collaborare per far crescere Ferrari, l’inquadratura che scende Carlos Sainz e Charles Leclerc, al la squadra. Poi, quando ci sarà da verso il piazzale del museo e stac- termine di un breve snodo in in- lottare per il campionato, ci preoc- ca sugli interni, nella sala dei tro- glese. Nell’ufficio di Fiorano di cuperemo l’uno dell’altro». Il video fei, dove Mattia Binotto, direttore , va in scena un botta si conclude come è cominciato, sportivo della scuderia, saluta gli e risposta “costruito” dallo stesso con Mattia Binotto e una frase già spettatori tra le vetture che han- Binotto, - “il capo”, ricorda il pilo- sentita, ma non banale: «Il Caval- no fatto la storia del Rossa in F1. ta spagnolo-, che fa trovare in una lino Rampante è il simbolo dell’ec- Inizia così il video che presenta la busta le domande che l’uno deve cellenza italiana nel mondo». squadra, il “kick-off” al campiona- rivolgere all’atro. Sembra un test, Dopo la presentazione della squa- to 2021, come scritto nel post che da cui emerge soprattutto qual- dra, è seguita una diretta stre- ha lanciato la première sull’ac- che rassicurazione per chi teme aming. Binotto, Leclerc e Sainz count Facebook ufficiale della un’eccessiva competitività tra una hanno risposto alle domande dei Formula Uno. Un “calcio d’inizio” coppia di piloti molto giovane, tanti giornalisti intervenuti da che, più che presentare la squa- come a Maranello non si vedeva tutto il mondo. Sullo schermo, dra, ha presentato la mentalità dal 1968, (, Chris Amon). posto alle loro spalle, i volti dei con cui la scuderia del Cavallino «Io leggo quello che c’è scritto – partecipanti hanno formato un rampante affronterà il mondiale. precisa Leclerc – pensi di batter- enorme mosaico, ricostruito, in Un linguaggio preciso. Binotto in- mi?», i due ridono, poi la risposta seguito, con alcuni tifosi selezio- dossa un maglione nero e quasi di Sainz: «No! Sarà molto difficile nati. Leclerc e Sainz hanno - Poi, il 10 marzo è arrivato il gior- colore rosso delle vetture odierne. molto a quella della prima 125 S. si confonde con lo sfondo pur di per me: non conosco la macchina, tato un selfie, un abbraccio - vir no più atteso, quello della pre- Dopo di lui a parlare è Enrico Gual- È in piedi e con le mani poggia- dare risalto alla storia delle Rosse l’ambiente. Ovvio, darò il massi- tuale ai supporter del Cavallino. sentazione della SF21. È sempre tieri, direttore del reparto che si te sulla scrivania. Il suo discorso, Mattia Binotto a fare gli onori di occupa dello sviluppo della power in inglese, è chiaro e preciso, ma casa e sempre dalla sala dei tro- unit, «…I successi del passato non l’immagine, ancor più delle paro- fei. Questa volta, però, l’abito è sono una garanzia per quelli fu- elegante con il logo Ferrari sul- turi…», dice citando Enzo Ferrai. le, mostra la ferma intenzione di la giacca. Ad un suo cenno della Lo segue , che spiega ribaltare le sorti della Scuderia mano, la monoposto si materia- i punti di sviluppo dell’aerodina- con la sua attenta supervisione. lizza davanti a lui. Oltre le novità mica. Mentre da , La Ferrari vuole ricostruire il sogno tecniche, risalta subito il colore direttore di pista, arrivano altre rimarcando le proprie origini, par- verde fluorescente del logo dello rassicurazioni sull’ottimo rapporto tendo dai luoghi a cui appartiene, sponsor Mission Winnow: distrae che c’è fra i due piloti. A chiudere dalla sua lingua madre. Un messag- dalla sfumatura del rosso, che la presentazione non poteva che comincia dal retrotreno con una essere . Il Presidente gio che vuole evidenziare il cam- tonalità amaranto- a richiamare del Cavallino si presenta con un bio di passo della squadra e che la colorazione della prima Ferrari, completo grigio e un maglionci- forse ha l’obiettivo di arrivare ol- quella del ’48 – e via via assume il no rosso, la tonalità si avvicina tre oceano, in vista di future sfide. Pascal Alia LA LEGGENDA ASTON MARTIN Dopo la guerra compare un al- più famoso l’ottenne alla 24 Ore Martin sfida le migliori case con- tro personaggio di spicco: John di Spa del 1949 con una Aston correnti al top del motorsport, Ratcliffe Stewart Horsfall, “Jock” Martin Speed Model iscritta pri- nelle corse di durata e anche in F1. come era ampiamente conosciuto. vatamente: quarto assoluto dopo Nel 1959 dopo aver vinto per il RITORNO AL FUTURO Di famiglia benestante, Jock ha aver guidato ininterrottamente terzo anno consecutivo la 1000 acquistato la sua prima Aston per tutta la gara senza mai cede- km del Nürburgring, grazie ai Martin nel 1934, a soli 24 anni. re il volante al suo coequipier Paul Agente di borsa di successo, Hor- Frère. Quattro settimane più tardi, successi nella 24 Ore di Le Mans sfall entrò rapidamente a far par- purtroppo, Horsfall perse la vita in e al Tourist Trophy con Stirling te della “famiglia” Aston Martin un incidente in gara a Silverstone. Moss, associato a Jack Fairman e aiutò il marchio in modo signi- Ma gli anni cinquanta saranno e Carrol Shelby, fa suo il campio- ficativo nello sviluppo e nei test. ugualmente leggendari per la nato mondiale sport prototipi. Durante la guerra prestò servizio casa inglese, grazie a Sir David In F1 le cose vanno meno bene presso l’MI5. Tornato ai suoi in- Brown, al pari con il brand Lagon- sia con l’iniziale DP155 che teressi Jock va a vincere il Gran da. Aston Martin si propone come con la DBR4 che porta ancora Premio Automobilistico del Belgio una rivale agguerrita di Ferrari sia 1946, che si è svolto il 16 giugno con la clientela stradale alla quale avanti la soluzione del moto- su tracciato stradale temporaneo propone vetture sportive di lusso re anteriore, quando si sta af- a Bruxelles con un’Aston Martin tipicamente “british” di gran fa- fermando il concetto del posizio- vecchia di dieci anni. Il risultato scino, sia in pista. Dal 1955 Aston namento alle spalle del pilota.

L’AMR21 riporta il marchio Aston Martin in F1

Torna a splendere il british green la iniziò a brillare grazie a Louis disegni del motore 3.0 Ballot che in F1! È la livrea ai tempi incon- Zborowski, il ricco figlio di un furono ripresi nel progetto della fondibile sfoggiata il 20-21 giugno conte polacco e di un’ereditiera. Bamford & Martin 16 valvole. L’e- 1959 dalla vettura n°5 vincitrice Zborowski aveva a disposizione sordio avvenne al Gran Premio di della 24 Ore di Le Mans l’Aston ampie risorse e decise di sostene- Francia per vetture di 2.0 litri il 15 Martin DBR1/300 guidata dall’in- re il progetto di Martin che pun- luglio a Strasburgo con alla guida glese Roy Salvadori e dallo sta- tava a costruire macchine da cor- lo stesso Zborowski. Dopo il dupli- tunitense Carroll Shelby con un sa. Nacque così nel 1922 la prima ce ritiro dovuto a problemi di gio- giro di vantaggio sui compagni Aston Martin Grand Prix dotata di ventù, arrivarono i primi incorag- di squadra un inedito motore quattro cilindri gianti risultati, tra cui un secondo e Paul Frère sulla vettura gemel- a doppia camme in testa a 16 val- posto al Grand Prix de Penya Rhin la contrassegnata dal numero 6. vole di 1.486 cc, in grado di ero- del 1922, disputato sul circuito di Un trionfo capace di consolidare gare circa 55 CV a 4.200 giri/min. la leggenda del marchio ingle- La vettura pesava 750 kg, aveva Villafranca, bissato l’anno seguen- se che nel 1963 avrebbe festeg- una velocità massima di quasi 140 te e il terzo posto al Grand Prix giato i suoi primi cinquant’anni. km/h, e due posti, uno per il pilo- de Boulogne, sempre nel 1923. Aston Martin è stata fondata nel ta, l’altro per il meccanico di guida La prematura scomparsa di Zbo- 1913 da Lionel Martin e Robert che era un membro essenziale. rowski nel 1924, che si schiantò Bamford titolari di una picco- L’intervento di Zborowski non fu contro un albero a Monza, se- la officina londinese, fu tuttavia soltanto di natura economica, il gnò l’inizio della fine della prima nel dopoguerra che la sua stel- conte riuscì infatti ad arrivare ai fase della storia Aston Martin. Louis Zborowski (a destra) e Clive Gallop (a sinistra) a Strasburgo prima del Gran Premio di Francia 1922 Jock-Horsfall Succede così che nel 1960 Aston nati GT è già presente e vincente del 2022. Presidente esecutivo di Martin abbandoni la F1. Ora dopo da qualche anno. Si ricomincia Aston Martin Lagonda, Lawrence sessant’anni si ricomincia e su dunque con l’AMR21 affidata a basi ben diverse… L’operazione Sebastian Vettel e Lance Stroll, Stroll durante la presentazione condotta da Stroll padre ha- fat ma il programma prevede an- dell’AMR21 ha dichiarato: «Que- to rinascere dalla Racing Point (a che la realizzazione di una nuo- sto è solo l’inizio. La squadra suo tempo Force India) uno dei va struttura di quasi 20.000 m2 marchi più prestigiosi della storia che completerà l’attuale fabbrica sta spingendo in avanti e le no- Il trionfo alla 24 Ore di Le Mans con le DBR1/3000 di Carrol Shelby-Roy Salvadori (n°5) del motorsport che nei campio- Aston Martin nella seconda metà stre ambizioni sono illimitate». e Maurice Trintignant-Paul Frére (n°6) ai primi due posti Il pilota americano al volante della DBR4 F1 del 1959

David Brown (a sinistra) e Carrol Shelby (a destra) L’Aston Martin Vantage GTE campione del mondo GT costruttori e piloti con Niki Thiim e Marco Sørensen Entra Michele, è appena uscito ai vertici. Servono investimenti, sti presenti, sempre disponibile a ALBORETO dalla Direzione Gara dove è anda- bisognerebbe che la Ferrari capi- fare quattro chiacchiere, ma mai to a salutare altri amici, si ferma sca l’importanza di allevare gio- banale negli argomenti. Michele con noi pochi giornalisti presenti, vani talenti, con tutti i miliardi di bella vittoria a Sebring! “È sta- sempre disponibile a fare quattro lire. Indossa tuta e casco, entra ta dura, ma con Dindo a Laurent chiacchiere, ma mai banale negli nell’abitacolo della Lamborghini, siamo un gran bell’equipaggio ed argomenti. Michele bella vittoria corre in coppia con il campione abbiamo portato a casa la vittoria, a Sebring! “È stata dura, ma con di sci francese Luc Alphand, che sono proprio felice ed anche Wolf- Dindo a Laurent siamo un gran ha abbandonato la neve per pas- gang (Ullrich) era molto contento. bell’equipaggio ed abbiamo por- sare all’asfalto e correre con le Bello…bello! vincere in Florida mi tato a casa la vittoria, sono pro- ruote coperte nel Lamborghini mancava…, ma ora sono pronto prio felice ed anche Wolfgang Supertrophy. Quando esce dall’a- per nuove sfide con la CSAI: con (Ullrich) era molto contento. Bel- bitacolo è il solito Michele di sem- Piero (Ferrari) stiamo preparan- lo…bello! vincere in Florida mi pre, disponibile, mai banale nelle do un programma per i giova- mancava…, ma ora sono pronto interviste, è a Monza, nella sua ni con lo scopo di portare nuo- per nuove sfide con la CSAI: con Monza, trova tanti amici, tutti gli ve leve nella massima formula.” Piero (Ferrari) stiamo preparan- vogliono stringere la mano, scam- Già gli italiani sono sempre meno do un programma per i giova- biare due chiacchere, e lui da gran- in F.1 “ci sono Giancarlo (Fisichel- ni con lo scopo di portare nuo- de signore non si nega a nessuno. la) e Jarno (Trulli), sono bravi, ma ve leve nella massima formula.” A distanza di molti anni, ricordan- serve investire nelle formule pro- Già gli italiani sono sempre meno do le immagini di quella giornata, mozionali, bisogna creare nuo- in F.1 “ci sono Giancarlo (Fisichel- quell’ultima volta in pista a Mon- vamente una filiera cha parta dal la) e Jarno (Trulli), sono bravi, ma za, nella sua Monza dove tutto è basso e mediante varie selezioni Sera del 25 aprile 2001, i telegior- gara del Lamborghini Supertrophy, vicepresidente, Michele accorre serve investire nelle formule pro- iniziato, il ricordo va a quel volto sostenga i migliori. Io stesso ho nali aprono con la triste notizia sul cofano della Diablo GTR capeg- alla chiamata, vede quello come mozionali, bisogna creare nuo- con una espressione di dubbio, iniziato per passione, senza soldi, “Michele Alboreto è deceduto in gia un grande stemma con il toro suo futuro. Indossa tuta e casco, vamente una filiera cha parta dal quasi di tri stezza, forse un pre- per merito degli amici della Scu- Germania durante un test con la e sul lunotto il nome del pilota: entra nell’abitacolo della Lambor- basso e mediante varie selezioni sagio per quello che doveva suc- deria Salvati. Hanno creduto in nuova Audi che stava collaudan- Michele Alboreto. L’Audi, proprie- ghini, corre in coppia con il cam- sostenga i migliori. Io stesso ho cedere. Domenica pomeriggio, me, hanno trovato chi ha investito do per la 24 Ore di le Mans”. La taria del marchio ha ideato il nuo- pione di sci francese Luc Alphand, iniziato per passione, senza sol- sala stampa, la 1000 Km è in cor- sulla mia persona, mi hanno for- scomparsa del pilota italiano è vo campionato monomarca con la che ha abbandonato la neve per di, per merito degli amici della so, seduti alle postazioni qualche mato e sono passato dalla passio- stato un grande lutto per tutti i granturismo modenese e Michele, passare all’asfalto e correre con Scuderia Salvati. Hanno creduto giornalista e pochi fotografi di ne al professionismo arrivando ai suoi tifosi, ed erano veramente pilota di punta della squadra di In- le ruote coperte nel Lamborghini in me, hanno trovato chi ha inve- passaggio. Entra Michele, è ap- vertici. Servono investimenti, bi- tanti, ma anche per tutti gli appas- golstadt, deve fare da testimonial Supertrophy. Quando esce dall’a- stito sulla mia persona, mi hanno pena uscito dalla Direzione Gara sognerebbe che la Ferrari capisca sionati del motorsport che han- nella gara lombarda. Il campione bitacolo è il solito Michele di sem- formato e sono passato dalla pas- dove è andato a salutare altri ami- l’importanza di allevare giovani no sempre identificato Michele di Rozzano ha 44 anni, ha conqui- pre, disponibile, mai banale nelle sione al professionismo arrivando ci, si ferma con noi pochi giornali- talenti, con tutti i miliardi di lire. come una grande persona, oltre stato gare, trofei, è stato vicecam- interviste, è a Monza, nella sua Massimo Campi ad essere quel pilota che poteva pione del mondo ha vinto la 24 Monza, trova tanti amici, tutti gli diventare campione del mondo Ore di Le Mans nel 1997. Reinhold vogliono stringere la mano, scam- nel 1985 con la rossa di Maranello Joest e Wolfgang Ullrich hanno biare due chiacchere, e lui da gran- se non fosse stato fatto la scelle- subito pensato a lui quando l’Audi de signore non si nega a nessuno. rato cambiamento di turbine con ha deciso di andare alla conquista la conseguente moria di motori. delle gare endurance, ed in marzo A distanza di molti anni, ricordan- Michele nel 2001 era una delle è salito per l’ultima volta sul gra- do le immagini di quella giornata, colonne portanti dell’Audi, con le dino più alto del podio a Sebring, quell’ultima volta in pista a Mon- vetture tedesche aveva ritrovato portando alla vittoria la R8 con za, nella sua Monza dove tutto è lo smalto dei tempi migliori, la Dindo Capello e Laurent Aiello. iniziato, il ricordo va a quel volto voglia di lavorare per un grande Michele è alla fine della carriera, con una espressione di dubbio, progetto con una casa ufficiale. è un pilota appagato anche se ha quasi di tristezza, forse un presagio Monza, 22 aprile 2001, c’è una ancora voglia di confrontarsi, anzi per quello che doveva succedere. Lamborghini Diablo GTR nera, ver- di trasmettere la sua passione e la Domenica pomeriggio, sala stam- sione racing, pronta nei box della professione ai giovani. Il presiden- pa, la 1000 Km è in corso, seduti 1000 Km di Monza FIA Sport Car. te della CSAI è il suo amico Piero alle postazioni qualche giornali- Lo schieramento è pronto per la Ferrari che lo vuole al fianco come sta e pochi fotografi di passaggio. SEBRING. CORRERE TRA GLI AEROPLANI.

Sebring un’atmosfera...

Anche Sebring ha adottato la prima Chaparral Il “cobra” della Florida

I circuiti america- base area di Hen- ni, per i pali del- effetto faceva questa serie di con- socio, e vide la partecipazione di la Florida si trasforma e ed attira ni non sono solo dricks Field - dove la luce a bordo tinui sobbalzi quando, ad esempio, 13 vetture. Per la 12 Ore si dovet- migliaia di persone con una gara ovali ultra-veloci durante la Secon- pista ed i molto si era lanciati sul filo dei 300 km/h, te attendere un paio di due anni di durata che da sempre su ispira come Indianapolis. da Guerra Mondia- aerei ed elicotte- sotto il sole della Florida oppure quando, il 15 Marzo 1952, si cor- alla 24 Ore di Le Mans, ma sotto Ci sono anche mol- le si addestravano ri, allineati fuori nelle ore di guida notturna, sul ret- se su tracciato allungato da 5.300 il sole della Florida. Bandiera a ti circuiti stradali, i piloti dei bom- degli hangar ac- tilineo più lungo (il famoso Straight a 8.368 metri. L’anno successivo scacchi alle ore 22 con i fari delle cittadini e perfino bardieri B17, le canto ai rettilinei… di 1.500 metri circa). Le sospensio- la gara fu inserita nel calendario ricavati all’inter- famose “Fortezze Un’altra particola- ni rotte non si contavano. Ancora della FIA come la gara di apertura vetture che illuminavano la pista. no di aeroporti. Volanti” – Sebring rità connessa alle oggi il passaggio da una sezione del Campionato Mondiale Vetture Due soli piloti (non tre-quattro Questo è il caso, è impiegato anco- sue origini aero- all’altra è piuttosto duro e provo- Sport, cosa che fu per una quindi- come accade oggi) si dividevano ad esempio, di Se- ra oggi dall’aviazio- nautiche è il fon- ca lo sfregamento del fondo della cina c’anni quando fu anticipata l’impegno di portare al traguar- bring, in Florida, ne commerciale. do stradale, una vettura con la pista, evidenziato da da Daytona. Il 12 Dicembre 1959 do le cinquanta e passa vetture che dal 1952 è tea- Per tutte queste metà abbondante numerose scintille. Questo, insie- ospitò per la prima ed ultima vol al via: le sport delle squadre uffi- tro della omonima ragioni, fino dalle del quale non ri- me alla leggera inclinazione della ta una gara di Formula 1 - il Gran ciali, quelle della passata stagio- 12 Ore endurance, sue origini, pre- coperta d’asfalto, superficie stradale, rende la pista, Premio degli Stati Uniti d’America ne cedute a scuderie private, ma probabilmente la senta quindi ampi bensì realizzata soprattutto in caso di pioggia, una ovviamente – che vide la prima anche vecchi modelli acquistati da più europea tra le spazi e vie di fuga in elementi di - ce vera e propria sfida per i piloti. La vittoria in questa specialità dell’al- piloti locali e molte granturismo di corse automobili- ed è stato sempre mento giuntati prima gara si svolse il 30 Dicembre lora ventiduenne Bruce McLaren stiche che si corro- considerato un cir- fra loro. Un po’ 1950 per iniziativa di Alec Ulman, al volante di Cooper T51-Climax tutte le cilindrata (MG. Triumph, no negli Stati Uniti. cuito molto sicuro. come avviene an- gran patron della SCCA (Sport di 2,5 litri. La gara “clou” della sta- Osca, Porsche, Corvette, Ferrari, Realizzato un paio Se si fa eccezione cora oggi su alcu- Cars Club America) con la colla- gione restava però la 12 Ore. Da Cobra soprattutto) di volenterosi di anni prima utiliz- ovviamente per ni ponti. Immagi- borazione della moglie Mary e del quasi settanta anni, all’inizio della appassionati americani. Districar- zando parte della alcune costruzio- natevi però che colonnello C.D. Richardson, loro Primavera questo aeroporto del- si in mezzo a loro non era facile. “All’uscita di una curva” ricorda le Ford e Ferrari al volante dell’al- Ferrari nel suo libro ‘Le briglie del lora sconosciuta Chaparral con successo’ parlando di Dan Gurney motore Corvette, carrozzeria in “si era ritrovato la strada sbarra- vetroresina e frizione automatica. ta da un altro concorrente in te- “E’ una Sport e non un Prototipo sta-coda, Era andato fuori pista, (e quindi può essere più legge- rientrato da solo e ripreso la corsa. ra di circa 300 kg)!” diceva il co- Gurney disse di sì, che era vero, e struttore. “Ha un motore enorme aggiunse che era dispiaciuto del (un V8 di 5300 cc)!” strepitò la tempo che aveva perduto. Io mi stampa per giustificare la scon- misi a ridere: sapevo infatti dai fitta Ferrari e facendo intendere tempi della relazione di corsa che che il ”bianco uccellino del Texas” 512S. Andretti-Giunti-Vaccarella il tutto si era svolto in 31 secondi!”. non era precisamente regolare. riportarono al costruttore di Ma- L’edizione più straordinaria fu A Sebring era iniziata una nuova ranello quel successo in una gara probabilmente quella del 1965. epoca e non se ne erano accorti! del Mondiale Sport che mancava Fra lo stupore generale Jim Hall e Nel 1970 la 12 Ore di Sebring re- da ormai tre anni (Bandini-Amon Hap Sharp si lasciarono alle spal- gistrò l’unico acuto della Ferrari alla 1.000 Chilometri di Monza). Audi protagonista

Per gli stessi motivi quattro anni ght, riducendolo. Infine anche lente, altre veloci, intervallate da dopo la velocissima sezione First la Sunset Bend fu trasformata da lunghi rettilinei, ma a differenza Bend-Second Bend-Tower Turn tornante a doppia curva, di cui la Dindo Capello (a destra nella foto) di molti circuiti moderni conser- fu eliminata a favore di una sec- prima molto stretta, e la lunghez- va intatto il suo fascino origina- ca curva a sinistra che portava za totale fu quindi ridotta a 6.100 le. Così come la sua 12 Ore che, A stupire fu però la prestazio- Gray e Larry Kulok su Frazer-Na- rehouse e la esse Webster furono alla Big Bend, Anche lo Straight fu metri. Nel 1997 fu modificato l’in- ne dell’attore Steve McQueen, sh) furono ridisegnate la prima abbandonati, ma la lunghezza tota- abbandonato in favore di un ser- gresso al Back Straight, stringen- entrata a far parte prima del del secondo assoluto nonostante curva e il tratto centrale che ora le rimase pressoché invariata, per peggiante allungo posto più a do la curva, mentre nel 1999 fu calendario del campionato ALMS il piede sinistro ingessato, con deviava verso la parte occidenta- l’inserimento di una chicane, subi- ovest che partiva dalla Webster, allargata la Sunset e sostituito il e quindi, dal 2014, dello United percorreva la nuova Tower (ora tornante Hairpin con una chicane. la Porsche 908 di 3.000 cc. “Sa- le percorrendo la lunghissima Big to dopo il tornantino Hairpin, che Sports Car Championship, avreb- pevo di essere un discreto atto- Bend fino al tornantino Hair- immetteva i concorrenti sul nuovo una curva a 45 gradi), passava sul Oggi il circuito, divenuto di pro- be senza dubbio le carte in rego- re, ma non sapevo di essere un pin nella zona dei magazzini che allungato rettilineo Green Park. retro degli hangar centrali e a ri- prietà della Panoz Motorsport, mi- ottimo regista a quattro ruote” costeggiavano il rettilineo Wa- Le modifiche più sostanziali risal- dosso della nuova First Bend e si sura 6.020 chilometri ed è caratte- la per tornare ad essere prova commentò “Bullit” che si pre- rehouse per poi attraversare la gono però al 1983 quando, per innestava poi lungo il Back Strai- rizzato da 17 curve, alcune molto del Mondiale Endurance (WEC). parava a girare il suo “Le Mans”. esse Webster e reimmettersi conciliare le contrastanti esigenze Paolo Ferrini Inutile dire che in settanta anni di nel precedente tracciato sul ret- dell’aeroporto e dell’autodromo, la attività anche il circuito di Sebring tilineo Green Park Boulevard. lunghezza del tracciato fu ridotta a è stato oggetto di molte trasfor- Per l’edizione del 1967 - vinta da 7.600 metri eliminando il tratto fi- mazioni. Per ospitare la prima edi- Bruce McLaren e nale del Green Park Boulevard per zione della 12 Ore (vinta da Harry su Ford Mark IV - il rettilineo Wa- lasciare libera agli aerei la Pista 14.

Tramonto a Sebring La peugeot MISANO WORLD CIRCUIT 30-31 OTTOBRE 2021

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Martina Cola [email protected] Art director / Graphic designer whosmjc

DISPONIBILITÀ SPAZI PUBBLICITARI PER L’EVENTO Per informazioni [email protected] GRATON & VAILLANT IL FUMETTO PIU’ VELOCE DEL MONDO È stato uno dei più grandi illustra- cantieri navali della sua città, Nan- Nella capitale belga si trovavano tori e fumettisti a livello mondia- tes, durante l’occupazione. A se- importanti editori che avevano ca- le. Parliamo di Jean Graton (10 guito dei bombardamenti l’attività lamitato l’interesse dei più illustri agosto 1923- 21 gennaio 2021). dei cantieri di fermò e lui dovette fumettisti. Graton iniziò così a mo- Una celebrità riconosciuta da tutti sfollare. Intanto però la sua pas- strare le proprie tavole nelle varie grazie alla sua più celebre creatu- sione per le arti figurative cresce- redazioni ed arrivarono le prime ra: Michel Vaillant. Un campione va, così come l’attrazione verso le che corre da oltre 60 anni nelle automobili da corsa. La folgorazio- commissioni di lavoro, come le più svariate categorie. Ha sfida- ne era avvenuta nel 1937 quando “Le Belles Histoires de l’Oncle to i più grandi fuoriclasse a par- aveva assistito alla “24 Ore di Le Paul” per la rivista “Spirou”. Una tire dalla fine degli anni ’50 fino Mans” vinta dalla Bugatti nume- delle peculiarità di questo giovane ad oggi. Con tutto rispetto non ci ro due di colore blu della coppia disegnatore era la raffigurazione sono Clark, Graham Hill, Lauda, Wimille-Benoist. Anni dopo Gra- delle scene sportive, dinamiche Prost, Senna, Schumacher e Loeb ton, quando creò la saga di Vail- e reali. Venne assunto da uno dei che tengano. Vaillant è un eroe di lant pensò al capostipite della fa- maggiori quotidiani belgi di lingua carta che poteva scaturire solo da miglia, Henry Vaillant ispirandosi francofona “ La Derniere Heure/ una creatività geniale come quella alla figura di Ettore Bugatti, ela di Graton. La sua giovinezza non fu Vaillante da corsa non poteva che Le Sport”. Il caso volle che pure certo rosea. Rimasto solo dovette essere blu. Dopo la guerra, Graton l’editore fosse appassionato di affrontare la vita con le sue forze partì alla volta di Bruxelles dove corse, dirigeva infatti il team au- e 19enne trovò impiego presso i poteva contare sui suoi parenti. tomobilistico nazionale belga.

Un colpo di fortuna che portò lant. Le storie si dipanano tra le le di Graton, questo perché aveva- l’artista a frequentare le piste e più prestigiose competizioni mon- no letto Vaillant sin da ragazzi. Ne stringere amicizia con alcuni pilo- diali dove i circuiti sono riprodotti sono un esempio Prost, Alboreto, ti, tra cui Lucien Bianchi. Da quel con precisione, spesso con viste Alesi, Arnoux. Lo stesso Jackie Ickx momento prese corpo l’idea di panoramiche dall’alto con indicati gli chiese di voler sfidare Michel. realizzare un fumetto ambientato i nomi delle curve. Senza contare La replica al belga fu: «Guarda che nel mondo delle corse. Fu il prelu- le sequenze in soggettiva dall’abi- non vincerai spesso». La risposta dio alla nascita di Michel Vaillant, tacolo che permettono al lettore il cui debutto avvenne sulle pagi- di calarsi ulteriormente nell’atmo- fu eloquente: «Arrivare alle spalle ne di un altro settimanale blaso- sfera della competizione. Uno stile di Vaillant, non è un disonore». In nato “Tintin” nel febbraio del ’57. con cui Graton è sempre riuscito a quel periodo Ickx era in forza alla Ma chi è Michel Vaillant? Ha circa trasmettere un’adrenalina incon- Ferrari ed invitò Graton a Monza, trent’anni, alto dal fisico perfetto fondibile. Era in grado di visualiz- dove potè assistere in diretta e dai e con un sorriso accattivante. È il zare pure i rumori: dal rombo dei box del Cavallino, al gran premio di secondogenito di Henry, il titolare motori, allo stridio dei freni, fino F.1. Per riconoscenza, Graton mo- di un’azienda che costruisce vet- al sibilo degli pneumatici. Un’altra dificò la sceneggiatura dell’episo- ture sportive. Suo fratello maggio- caratteristica è il costante acco- dio intitolato “Brivido a Monza” in re Jean-Pierre, ha appeso il casco stamento con la realtà nelle di- cui fece trionfare l’amico Jacky. Da al chiodo per dedicarsi alla proget- verse epoche. Dai mezzi ai perso- buon perfezionista, Graton amava tazione dei modelli poi pilotati da naggi reali. Peter Collins, Fangio, documentarsi il più possibile foto- Michel, attorno al quale ruotano Hawthorn, Bianchi e Behra furono le figure della moglie Françoise, di i primi a figurare nelle tavole, se- grafando tutto ciò che era presen- suo figlio Patrick e del suo miglior guiti poi da Surtees, Graham Hill, te sulle piste e nei box. Qui ebbe amico Steve Warson, un pilota sta- Stewart, Rindt, per arrivare ai pi- modo di conoscere di persona tunitense di talento, che in origine loti moderni. Gli stessi campioni non solo i piloti, ma pure tecnici, Illustrazioni tratte da libro "JEAN GRATON ET MICHEL VAILLANT, L'ADVENTURE AUTOMOBILE" di Xavier Chimits e era uno dei più accesi rivali di Vail- ambivano a comparire nelle tavo- meccanici, giornalisti e fotografi. Philippe Graton - Edito nel 2015 da Editions Hors Collections. Figure che finirono col popolare Warson si fratturò le gambe e nel blicò l’intera collana distribuendo- VALLAINTE ALIAS RÉBELLION le sue storie. Ecco dunque appa- caso di Michel, la sua scomparsa la settimanalmente. Una leggen- rire Ecclestone, Balestre, oppu- apparve solo in un incubo vissuto da inarrestabile che nel 2003 uscì re cronisti del calibro di Gerard dalla madre Elisabeth nell’albo “Il nelle sale cinematografiche col SFIDA A LE MANS “Jabby” Crombac, o fotografi 13° è alla partenza”. Come detto film “Adrenalina Blu” sceneggia- blasonati come Bernard Chaier sopra le vetture la fanno da padro- to da Luc Besson. Nell’ottobre del ed il nostro Ercole Colombo. ne. Anche questa tematica è rigo- 2020, la “Graton Editeur” venne La presenza femminile è un altro rosamente al pari coi suoi tempi. rilevata dalle “Editions Dupuis”, un elemento fisso. Le donne immor- La prima Vaillante con la livrea blu popolare marchio belga in campo talate da Graton sono sempre (colore storicamente attribuito editoriale, che in passato aveva molto seducenti, ma senza mai alle vetture da corsa francesi), ri- diffuso popolari personaggi dei scadere nella volgarità. Tra queste saliva al 1958. Poi seguendo l’evo- cartoons, quali “Spirou”, “Lucky troviamo Julie Wood, una bionda luzione tecnica, si passò al motore Luke” ed i “Puffi.” Tra gli ultimi sog- ed affascinante pilota motocicli- posteriore, spuntarono gli alettoni getti, uscito in Italia nel novembre sta le cui storie vennero pubbli- e le prese d’aria sull’airscope, arri- scorso col titolo “13 Giorni”, c’è il cate tra il 1976 ed il 1980 e che varono le wing-car e così via fino ritorno in Formula Uno di Vaillant, entrò a far parte nella galassia di alle monoposto dei nostri giorni. dopo essere caduto momentane- Vaillant. Michel si trova spesso a Stesso discorso per le auto a ruote amente in disgrazia. Il francese è fronteggiare nemici senza scru- coperte per le gare endurance ed poli. Primi fra tutti il team Leader, i rally. Insomma un fumetto sen- chiamato a sostituire in extremis diretto da un personaggio miste- za tempo e sempre d’attualità che Nico Hulkenberg sulla Renault ed rioso e potentissimo, pronto ad negli anni ha garantito la cresci- ha pochissimi giorni per rimet- usare qualunque mezzo pur di ta del gruppo di lavoro creato da tersi in forma e giocarsi al meglio contrastare la scuderia francese. Graton. Nel 1981 nacque la “Gra- questa grande chance: vietato sfi- Storie ricche di colpi di scena ed ton Editeur. In Italia, le avventure gurare nel Circus ormai dominato in cui non mancano gli incidenti. di Vaillant vennero dapprima pub- dalla Mercedes di Lewis Hamil- Però malgrado le violente colli- blicate da Mondadori con i “Clas- ton. Con la scomparsa di Graton, sioni raffigurate, con piloti sbal- sici dell’Audacia” tra il 1965 ed il se n’è andato un talento unico zati fuori dall’abitacolo, o vetture 1967. Poi nel ’68 apparvero sul nel suo genere, che però ci ha la- avvolte dalle fiamme, Graton non “Corriere dei Piccoli”. E nel 2012, sciato in eredità un mito indisso- fece mai morire nessuno. Steve “La Gazzetta dello Sport”, ripub- lubile, quello di Michel Vaillant. Carlo Baffi

- Le Rebellion Vaillante alla 24 Ore del 2017 Le storie del famoso fumetto giata da Luc Besson e Gilles Ma- Duez-Jerome Policand, entram- da corsa si sono spesso intrec- lençon, è liberamente tratta dal be non vennero classificate. ciate con la 24 Ore di Le Mans. fumetto ed è stata interpretata Diverso approccio quello del Nei primi decenni dell’attua- da Sagamore Stévenin e Diane 2017, con la sponsorizzazione le secolo sono state due le vol- Kruger. Le sequenze di gara sono del Team Rébellion per pubbliciz- te che Michel Vaillant è sceso state eseguite dalla barchetta zare il sesto album della nuova in pista sul tracciato francese. Lola B98/10, marchiata Vaillan- serie del fumetto da corsa intito- Nel 2002 sono state iscritte due te, e dalla Panoz LMP1 Roadster vetture alla 24 Ore per girare mol- S con i colori Leader, entram- lato appositamente “Rébellion”. te scene in pista del film “Adrena- be gestite dal Team DAMS, con Il team partecipava all’intero lina blu - La leggenda di Michel gli equipaggi Emmanuel Cleri- campionato Endurance con due Vaillant” diretto da Louis-Pascal co-Michel Neugarten-Philippe prototipi nella specifica livrea ed Couvelaire. La pellicola, sceneg- Gache e Perry McCarthy-Marc il nome di Vaillante-Rébellion. - Le Rebellion Vaillante alla 24 Ore del 2017 Nella saga a fumetti a Le Mans si 10 secondi al giro delle LMP1 sta con il motore ammutolito. Con Michel Vaillante è al volante del- con il ritmo di gara costante. La l’altra Porsche attardata, passa al la vettura n° 13 che corre nella speranza dei team principali, so- comando l’ 07 Gibson di Ho- massima categoria dei prototi- prattutto delle Vaillante-Rébell- Pin Tung, Oliver Jarvis e Thomas pi (LMP1), mentre nella realtà la ion, è di arrivare nei primi cinque, Laurent, seguita dalla Rébellion di Vaillante-Rébellion è una LMP2. magari approfittando di qualche Nelson Piquet Junior, David Heine- In gara ci sono due vetture, la nu- debacle di una vettura ibrida. meier Hansson e e mero 13, “feticcio” nella saga, e la Gara con tempo ottimale Le Mans dall’altra vettura della DC Jackie 31. I piloti veri della Vaillante-Réb- 2017 lascia poco spazio ad even- Chan Racing, la n.37, nelle mani di ellion per Le Mans sono Nelson tuali improvvisazioni e sviste David Cheng, Tristan Gommendy Piquet Jr., Mathias Beche e David causate dal maltempo con con- e Alex Brundle. Improvvisamente Heinemeier Hansson sulla n°13 e seguenti incidenti come nelle pas- la situazione si fa molto interes- Nico Prost, e Julien sate edizioni. Ma come nei migliori sante, con Timo Bernard che spre- Canal sulla n°31. Nella storia, as- film di azione una serie di imprevi- me la Porsche n°2 a suon di giri sieme a Michel corre proprio Ni- sti hanno ribaltato la situazione e record per conquistare la vetta. La colas Prost già apparso nella saga. le piccole LMP2 si sono ritrovate, 919 Hybrid viaggia dieci secondi al La 24 Ore di Le Mans 2017 vive la domenica mattina, a combatte- giro più veloce ed a meno di un’o- sulla grande sfida tra le vetture re per la testa della gara. La prima ra dalla fine ripassa al comando. top ibride e quelle della seconda è ko, rimangono le altre La bandiera a scacchi sancisce il ri- classe. Le nuove LMP2 sono sem- due contro una sola Porsche com- sultato, prima la Porsche, seguita pre più belle, sorelle in miniatu- petitiva, ma il destino è beffardo, dalla LMP2 del Team Jackie Chan e ra delle vetture top, ma con una ed anche l’altra vettura di Kamuy dalla Rébellion-Vaillante n°13 sul tecnologia meccanica imposta Kobayashi è KO con la frizione a terzo gradino del podio, ma dopo, e decisamente affidabile. Prima pezzi. In testa rimane saldamente durante le verifiche tecniche -ar della gara si annuncia la sfida i la Porsche 919 Hybrid n°1. Alle 11 riva la delusione con la squalifica Il poster di Adrenalina blu top team della categoria, con la della domenica mattina succede della Rebellion per aver utilizzato, speranza di arrivare in fondo col- l’incredibile con la Porsche n°1 che nel finale di corsa, una carrozze- mando il gap velocistico di qua- si ferma mestamente a bordo pi- ria diversa da quella omologata. Testo e immagini © Massimo Campi L’UNIVERSO “E” E chi l’avrebbe mai detto? Un po’ norama motoristico internaziona- strada è stata un po’ più lunga, ma come quelli che, anni fa, dicevano: le, ma soprattutto traino per quelli in questo 2021 la stagione sarà “nel 2020 le macchine voleranno”. che “sarebbero arrivati dopo”. E “elettrizzante”. Dopo la partenza Non siamo certamente arrivati a dopo la Formula-E ne sono arri- della FE dall’Arabia Saudita con quello, anche se di progetti ne ab- vati diversi: in Italia la Smart EQ le vittorie di Nyck De Vries (Mer- biamo visti diversi, ma che il rom- ForTwo e-cup ha cavalcato l’onda cedes EQ Team) e Sam bo, scusate, il sibilo del motore e e si è ritagliata uno spazio impor- Bird (Jaguar Racing) sono pronti a lo stridore degli pneumatici potes- tante con le piccole di casa Mer- scattare, o forse sarebbe meglio sero avere un così grande succes- cedes sempre pronte a stupire. E dire ad accendersi, due serie che so nel motorsport non era certo a quelli che: “Ma una gara con le hanno suscitato interesse e cla- un qualcosa di semplice da imma- Smart elettriche? Ma dai!” consi- more. Da un lato la novità Pure ginare. Ed invece la Formula-E, tra gliamo una sana serata con birra E-TCR con la gara inaugurale in alti e bassi, annunci e dipartite, è e pop-corn sul divano di casa, un programma a Vallelunga dal 18 arrivata alla sua settima stagione televisore e una rapida ricerca sul al 20 giugno, dall’altro la scom- ed è diventata “Mondiale”, sem- web. Il divertimento è assicurato. messa Extreme.e che scatterà pre più punta di diamante nel pa- A livello internazionale, invece, la in Arabia Saudita il 3 e 4 aprile.

Il campionato Formula E è la punta di diamante del motorsport elettrico

Extreme.E - sostenibilità e Groenlandia, Brasile e Argentina SUV e per giunta elettrici potrebbe uguaglianza. passano, almeno per ora, in secon- causare scompensi cardiaci ai puri- Proprio l’ultima nata è stata la se- do piano. Se alle tematiche sociali sti, ma su una cosa siamo pronti a rie che ha riscosso maggior inte- si aggiungono, poi, i nomi di Car- scommettere: sarà divertente. E se resse, vuoi per il fatto che Lewis los Sainz, Jamie Chadwick, Seba- attraverso lo spettacolo sarà possi- Hamilton, Nico Rosberg e Jenson stian Loeb, Sara Price e il già citato bile veicolare messaggi importan- Button hanno annunciato la parte- Jenson Button allora diventa ben ti tanto di guadagnato, l’Agenda cipazione di un proprio team, con difficile pensare che la serie pos- 2030 passa anche e soprattutto l’ultimo che sarà, oltretutto, tra i sa partire con il piede sbagliato. dai motori e una serie ad impatto piloti in gara, vuoi per la formula La formula si prospetta molto in- contenuto può certamente aprire legata a doppio filo con i temi caldi teressante con diverse sfide testa nuove possibilità. Oltretutto, la di ecologia, ambiente e sostenibi- a testa su un anello di circa 16 chi- scelta dei luoghi non è casuale: il lità. Da non sottovalutare il fatto lometri. Eliminatorie, semi-finali e deserto arabo, il ghiaccio artico, che ogni team schiererà due piloti, finale in uno schema già visto nelle le spiagge senegalesi, la foresta un uomo e una donna, aggiungen- gare di RallyCross con la variabile brasiliana e i ghiacciai del remo- do un’altra tematica di grande va- dell’Hyperdrive, una sorta di “su- to sud dell’Argentina sono scenari lore come quella della parità di ge- perpotere” conquistato grazie al colpiti dal cambiamento climati- nere. Insomma, una serie in cui, i salto più lungo nella prima man- co e questo consentirà di focaliz- SUV Odissey 21 che affronteranno che. Qualcuno sicuramente stor- zarsi sulle conseguenze di quanto Il campionato Formula E è la punta di diamante del motorsport elettrico le gare in Arabia Saudita, Senegal, cerà il naso, perché una gara con i sta accadendo al nostro pianeta. Pure E-TCR: Il turismo elettrico. spiegato la decisione di entrare ra di serie non viene quasi tocca- Ma se l’attesa della Extreme.e nella serie: “Il progetto nasce per- ta, in questo caso abbiamo quasi cresce, quella per il Pure E-TCR ché dopo 6 anni con la Giulietta plasmato una nuova macchina non manca. Scatterà a Vallelunga era evoluzione naturale dell’azien- anche se, di base, la Giulia ha già la serie turismo elettrica il prossi- da cercare un nuovo stimolo. Ab- delle caratteristiche che, grazie a mo 20 giugno. Non un caso visto biamo così deciso di fare un passo materiali e scelte tecniche, sono che l’autodromo capitolino, che in avanti, avendo anche la possibi- ad altissimo livello. La volontà di quest’anno festeggia i 70 anni, è lità di fare della Giulia una macchi- abbracciare il progetto ETCR e la stato il primo in Italia, con la col- na da corsa. Non è stato semplice fiducia dimostrata sono motiva- laborazione di Enel X, ad essere perché, per la sua conformazione te anche dal fatto che il connubio completamente “Electric Frien- e caratteristiche tecniche è diffici- Marcello Lotti ed Eurosport sono dly”. 4 i team che, per ora, hanno le inserirla nelle svariate categorie. sinonimo di qualità, sviluppo inter- confermato la propria parteci- L’occasione è arrivata con l’ETCR nazionale e con una promozione pazione: Cupra, Hyundai Motor- e, siccome siamo un po’ fuori di molto valida. Sono e siamo sicuri sport, Shanghai Lisheng Racing e testa, privatamente, abbiamo co- che la stagione 2021, la prima del Romeo . Mentre le prime minciato la costruzione di questa Pure ETCR, sarà un successo e so- tre saranno al via come case uffi- macchina. Una costruzione che ci prattutto sarà spettacolare. Essere ciali, discorso diverso per la squa- ha portato davanti a grandissime tra i primi da un lato può essere dra italiana che ha elettrificato una sfide, partendo da una vettura un salto nel buio, ma dall’altro lato Alfa Romeo Giulia dopo i grandi nata per ospitare un motore tra- avremo la possibilità di mettere successi avuti con la Giulietta nel- dizionale e dovendo installare una subito in pista la vettura e fare un le serie TCR con motore termico. batteria che pesa 530 kg oltre al anno di esperienza quando le case Augusto Farfus fa il pieno prima di scendere in pista Michela Cerruti, Operations Ma- motore elettrico. Possiamo dire che stanno alla finestra decide- nager di Romeo Ferraris ha così che, rispetto al TCR dove la vettu- ranno di entrare nel campionato”. Formula-E la costan- come in altri campionati le case che ha portato il motorsport nel- te che guarda al futuro. automobilistiche vanno e vengo- le città e nelle piazze attirando il Una formula vincente, con grandi no, ma la qualità del prodotto ri- pubblico, ovviamente escludendo nomi, giovani campioni e diverse mane indubbia. 12 team e 24 pi- la fase pandemica che ha mes- case automobilistiche, marchio di loti al via della stagione 2021 sono so a dura prova gli organizzatori. fabbrica di Alejandro Agag che, la prova. Alla finestra ci sono nomi Questa formula piace e riscuo- all’ambito sportivo ha sempre as- importanti come Alfa Romeo e te successo, anche dal punto di sociato un forte impatto mediatico McLaren che potrebbero sbarcare vista dello spettacolo. Infatti, al e di coinvolgimento del pubblico. nel campionato con la terza ge- Proprio per questo, oltre alle in- nerazione in arrivo dalla stagione contrario di quanto ci si potesse dubbie qualità tecniche, la For- 2022/23, mentre l’anno prossimo aspettare, anche sui circuiti- cit mula E è riuscita a ritagliarsi uno verranno portate in pista le evolu- tadini si può sorpassare, combat- spazio importante nel panorama zioni delle attuali monoposto. Un tere e rendere avvincenti le gare. motoristico internazionale. Così percorso, quello della Formula E, ranno di entrare nel campionato”.

L’ETCR il campionato riservato alle berline alle berline elettriche è atteso al debutto a metà giugno sulla pista di Vallelunga L’aspetto aggressivo della Alfa Romeo Giulia preparata da Romeo Ferraris RALLY 60

Cesare Fiorio e Sandro Munari la coppia d’assi della Andrea De Adamich con la Giulia avvicinamento a Montecarlo edi- basio al Rally del Belgio, gara este- Enzo Martoni, primo Campione d’ Italia rally con una Lancia, nel 1965 Super vince nel 1964 il Rally ACP, zione 1968 ne rallenta un po’ la ra da portare in conto nel totale. Giorgio Fiumi e Thierry Neuville. è una delle vetture più diffuse, ca- Nel 1962 il titolo va ad Arnal- l’antenato dell’odierno Rally del crescita, che riprende nel 1969 “Fox”si prende la rivincita con Che cosa lega questi due perso- pace di imporsi al Rally di Sarde- do Cavallari che in breve di- Portogallo, mentre Ignazio Giunti con un nuovo titolo tricolore, e gli interessi vincendo il titolo per naggi? Vincendo il Rally Il Ciocco gna. Marsaglia è stato il pilota più venterà il riferimento della è secondo con la GTA al San Marti- proseguirà fino alla storica vittoria due anni consecutivi, e poi si tra- no di Castrozza. Ma è la Lancia con al Rally di Montecarlo nel 1972. sferisce in , che intanto ha in- e Valle del Serchio il pilota belga regolare, ha vinto il Rally dei Ro- specialità unitamente a Dante l’HF Corse diretta da , C’è un’altra data storica da ricor- globato l’Abarth, che diventa così di Hyundai ha aperto nel migliore dodendri a Torino dove giocava in Salvay, dapprima avversario, che ha da poco appeso il casco al dare il 5 maggio 1968 Giuseppe il reparto corse dei “ventiquat- dei modi le celebrazioni per il ses- casa, il Rally delle Dolomiti e il Ral- poi navigatore e più avanti “re- santesimo anniversario del Cam- ly della Maiella al Mare. Un suc- chiodo dopo i successi al volante Berselli al volante della tro”. Ma la vecchia Fulvietta che gista” dei rallies più importanti. pionato Italiano Rally, che ha pre- cesso meritato termine di un’an- dell’Appia Sport e della Flaminia Sport Spider vince il Rally Villa d’E- ha appena fatto bingo a Monte- Il supporto fondamentale arriva so le mosse nel 1961 con il Rally nata combattuta, ma non priva Coupè, la punta di diamante. Con ste davanti al compagno di marca carlo riesce a piazzare un ultimo Riviera di Ponente, vinto appunto di problemi legati al format della però dalle case. C’è inizialmente le Flavia Coupé e Sport crescono Luciano Trombotto. E’la svolta acuto con Amilcare Ballestrieri, il da Giorgio Fiumi con una Giuliet- gara, che cerca di distaccarsi dalle l’Alfa Romeo impegnata tramite due grandi piloti Leo Cella e Fran- nei programmi Fiat che finora si “Balestra” che arriva dalle moto, ta SZ. A fine stagione il Campione regolarità. Ci vorrà ancora del tem- il Jolly Club con le Giulia Super e co Patria, purtroppo accumunati sono concentrati sul supporto e già autore a fine ’72 dell’exploit sarà Luigi Marsaglia della Scuderia po per eliminare le anacronistiche la stessa GTA. Tra l’altro vanno ri- da un triste destino. E’ Cella che l’assistenza a una serie di clienti a Sanremo, nel suo rally. Grifone con una TV, che prove di accelerazione e di abilità. cordati gli exploit di due velocisti. porta al successo la Fulvia vincen- con le berline 125 e 124. Il “ven- E’ l’età dell’oro dei rallies, mac- do il Rally dei Fiori con la 2C nel tiquattro” spider evolverà tecnica- chine di concezione tecnica agli 1965, e l’anno dopo con l’HF, con mente, salendo prima di cilindrata antipodi, tuttoavanti la Fulvia, la quale centra il titolo italiano. a 1600 cc e poi in 124 Abarth 1.8 motore anteriore e trazione po- Fiorio continua il suo lavoro di ta- che è una vera macchina da corsa. steriore la 124. Straordinario il lent-scout. HF che pure può con- Inevitabile lo scontro con la Lan- rapporto con il pubblico, basta tare su due “nordici”, gli svedesi cia. I due marchi sono ancora rivali ricordare l’invasione di migliaia di Harry “Sputnik” Kallstrom che re- e il campionato italiano di infiam- ragazzi in sella a moto da enduro galerà alla Fulvia due straordinari ma con Munari, Barbasio, Balle- all’Elba per seguire tutta la notte successi al RAC inglese e un San- strieri e Pregliasco da una parte, i loro beniamini per poi ripren- remo, e Ove Andersson, ai quali si Pinto, Paganelli, Trombotto e Ve- dere il primo traghetto la mat- aggiunge Sandro Munari. Allievo rini dall’altra. Nel 1970 Fiat mette tina, stanchi, infangati, ma felici di Cavallari, il pilota di Cavarzere a segno il colpaccio con Alcide Pa- di uno spettacolo unico durante sale rapidamente i gradini verso il ganelli, il più estroverso dei suoi la notte con le sciabolate dei fari top. Nel 1967 è campione d’Italia, piloti, che dopo aver vinto all’Elba che fendono il buio dove rimane e a fine stagione trionfa al Tour de e all’Alpe della Luna va a prendersi l’immagine dei dischi dei freni Sandro Munari e la Fulvia HF il binomio che ha fatto crescere il Campionato Italiano Corse. L’incidente nel percorso di i punti necessari per fregare Bar- completamente incandescenti. Maurizio Verini Campione d’Italia (1974) e d’Europa Munari e la Stratos imbattibili! (1975) con la 124 Abarth

Gare durissime, di notte e di gior- Svizzero e altri, c’è la prima svol- que Sanremo. Famosissimi sono no, su terra e asfalto, piloti veri, ta spettacolare. Lancia getta nella i confronti in Riviera tra Munari comprese le ragazze, che van- mischia l’arma assoluta la Stra- e Waldegaard che finiscono due no fortissimo, rivalità sportive tos, che i suoi tecnici, c’è anche a uno per lo svedese che nel 77 in un ambiente sano, dove alla Mike Parkes, e tutti gli uomini di batte il “Drago” per soli 4 secon- fine non mancano tavolate, pri- HF Corse hanno pensato come la ma e dopo la corsa con gli ine- macchina ideale per il rally. Passo di, mentre nel ’79 è “Tony” Fassi- vitabili sfottò e gli immancabili corto, 2180 mm, biposto, motore na autore di una grande impresa Con la 131 Abarth Fiat ha vinto tre tito- “Tony” Fassina, “Rudy” e l’Opel Ascona 400 di Conrero li mondali costruttori (1977, 78,80), un campiona- campioni d’Italia 1981 e d’Europa (1982) scherzi. Signori questo è il rally! centrale, il V6 Dino Ferrari 2.4 litri vincendo con una Stratos privata to del mondo piloti Walter Röhrl, campionato eu- A metà anni settanta, mentre la 12 e poi 24 valvole Un cocktail preparata da Claudio Maglioli che ropeo e campionato italiano con Adartico Vudafieri Fiat torna tricolore con Mauri- micidiale, capace di vincere tut- gli spiana la strada verso il secon- zio Verini, la “Sfinge” che vincerà to quello che c’è da vincere: tre do titolo tricolore dopo quello del Il pilota di Castelfranco Veneto trono d’Europa l’anno successivo, La 037 (Lancia Rally) è la risposta anche un titolo europeo, e Bobo Campionati del mondo costrutto- regala l’unico titolo italiano, alla nonostante l’arrivo dell’Audi Quat- Lancia all’Audi, macchina legge- ’76, il primo della serie tricolore Cambiaghi la “Jena” che sigla l’ul- ri, una Coppa FIA con Munari, tre 131 Abarth, la vettura d’origine tro, che porta tecnica 4x4, affidata ra e maneggevole, capace di fare per la Stratos, campione anche timo trionfo del 124, nonostante Campionati Europei con Darniche berlina di famiglia in ogni caso per il programma italiano al giova- la differenza sul guidato veloce nel ’77 con Mauro Pregliasco e vince tre titoli mondiali per mar- ne Michele Cinotto. Ma nel 1982 a l’arrivo dell’Alfa Romeo Alfetta GTV e Carello, quattro rally di Mon- sull’asfalto, con il motore dotato con il “Balestra”, Pittoni, “Chicco” tecarlo, sette Tour de Corse, cin- nel 1978 con Adartico Vudafieri. che e un titolo mondiale FIA piloti. dare scacco a tutti nel campionato di compressore volumetrico che Intanto in Italia sito affermano italiano è la Ferrari 308 GTB pre- anche altre componenti. Primo parata a Padova da Giuliano Mi- garantisce 280 CV a 8000 giri/min. fra tutti Virgilio Conrero che dopo chelotto, che con il suo possente Il confronto serrato tra la Quattro numerose esperienze si è lega- motore V8 3 litri a quattro alberi a e la Rally nel mondiale si risolve to alla Opel, dopo tanti anni di camme da 290 CV e la classe di To- a favore della macchina italiana esperienze Alfa Romeo. “Penna nino Tognana emerge da dal duro grazie a un formidabile Rohrl. In Bianca”renderà vincenti, anche in confronto con Audi, Fiat, Lancia casa la Lancia viaggia alla grande pista, una dopo l’altra, Commodo- e Opel. A fine stagione, con una con la classe del campione emer- re, Kadett, Ascona nelle varie ver- mossa discutibile, Lancia scippa gente Miki Biasion, campione d’I- sioni, in Gruppo 1, 2 e 4. Nell’80 parte del titolo Ferrari, mettendo talia e d’Europa con la macchina anche per Conrero arriva la mac- Tognana al volante della nuova del Jolly Club che bissa ancora il china da assoluto l’Opel Ascona 037 omologata nel nuovo Grup- 400 Gruppo 4 con tutto il soste- po B Gruppo B(come rovinare una titolo nell’84 con Dario Cerrato, gno di General Motors Italia. Sono bella favola!). Comunque anche se mentre nell’85 tocca ancora alla anni fantastici. “Tony Fassina” è nell’albo d’oro figura Ferrari/Lan- 037 lato…Genova, ovvero Fabri- Sandro Munari e la Fulvia HF il binomio che ha fatto crescere il Campionato Italiano campione d’Italia nel 1981 e sul cia, il titolo è chiaramente Ferrari. zio Tabaton leader della Grifone. La “rossa” da rally La Lancia Rally 037 Gruppo B, qui con Mauro Pregliasco, Piero Longhi con la Toyota Grifone Paolo Andreucci il re del 2000 campione del mondo 1983

Dario Cerrato e Geppi Cerri pluricampioni con la Delta Miki Biasion e Tiziano Siviero, campioni del mondo e unici italiani ad aver vinto al Safari

Gianfranco Cunico collezionista di titoli di Gruppo con la Ford Sierra Cosworth e assoluti don l’Escort Cosworth Andrea Navarra campione Subaru MAGIC ARCTIC

Era da tempo che non si vedeva dare l’addio a questo spettacolo. ci ha regalato non solo l’ormai un autentico “winter rally” nel Bene ha fatto la FIA ad accoglie- classico duello Hyundai-Toyota, campionato mondiali. Le immagi- re l’ancora di salvataggio de- Tänak ha pareggiato i conti per la ni delle Subaru blu o delle gli organizzatori dell’Arctic che squadra diretta dall’Ing. Adamo, rosse che staccavano tra due pa- tradizionalmente inaugurava la ma un spettacolo unico che solo reti di neve nella lunga notte del stagione delle corse scandina- il rally sa offrire quando è messo Rally di Svezia sembravano qua- ve e dell’eurorally, un po’ quello nelle sue condizioni più veraci. si ingiallite dal tempo. Così i fu- che è successo a Monza (chissà Magic, come si può ammira- nambolismi dei piloti nordici nella non si ripeta anche nel 2021….). re in queste pagine, e voglia- “loro” gara. Le temperature trop- Per evitare qualsiasi problema mo interpretare l’evento Lap- po alte che hanno rovinato l’ulti- ci si è spostati a nord, in Lappo- pone con un sorriso e una ma edizione dello Svezia, il Covid, nia, a Rovaniemi, a casa di Babbo speranza per una stagione piena ecc. , per quest’anno significavano Natale, e il celebre personaggio e uno stato d’animo più leggero. Foto Manrico Martella, Jani Salonen, Manrico Martella e Miche Porta di PURE WRC AGENCY La Storia siamo Noi I “Cancelli” ati nelle officine più disparate fin MV, gareggiavano nella categoria I primissimi kart erano chiama- dal triennio 1958-60 con le ruo- derivata fino al 1968 , anno che ti in gergo “cancelli”, a causa del te alte della Vespa e motori 125 fu soppressa ma già affiancate notevole peso, dimensioni oltre cm3 col cambio di derivazione fin dal 1960 dalla Tony Kart, che PIANETA KART che all’aspetto, costruiti ed ide- motociclistica come Rumi, Vespa, montava anche motori Bultaco. Nel luglio del 1964 ero alla spiag- chè i meccanici della pista, Atti- acquisire esperienza e velocità. gia di Tagliata vicino a Cervia du- lio e Diego, dissero a mio padre: La sera, al rientro, si scaricava il rante le vacanze scolastiche mio “Maresciallo perché non compra kart dal tetto della Fiat 1300 assie- padre, allora sotto ufficiale di ae- un bel go kart usato per suo figlio? me alla “sempre presente”casset- ronautica, mi portò alcuni bigliet- Abbiamo qui un bellissimo Tecno ta delle chiavi inglesi e si portava il ti omaggio per i kart a noleggio Piuma con un Parilla BA 13 perfetto tutto nella cantina per poi, duran- della pista Happy Valley regalati , quasi nuovo”, e fu così che iniziai. te la settimana, smontare il kart dagli amici Carabinieri di Cervia. I sabato pomeriggio o le domeni- per una accurata verifica da parte La gioia fu tanta e il giorno dopo che mattina mio padre mi accom- di mio padre per eventuali lavori inforcando la bicicletta andai alla pagnava in pista per gli “allena- di riparazione o manutenzione al pista poco distante per provare menti” presenti gli altri piloti del quale, da bravo militare armiere per la prima volta questa entu- momento all’Happy Valley, circa profondo conoscitore della mec- Kart della prima ora con cerchi della Lambretta e telai di ogni tipo siasmante esperienza ma, con mia una decina in tutto : Mazzotti di canica di precisione, non sfuggi- profonda delusione, non ho potu- Ravenna, Venieri di Lugo, Batti- va nulla. Grazie alla sua perizia Il made in Italy fondata dalla famiglia Sala oggi agonistica, e nella 200 cm3 mono to viverla in quanto come mino- stini , Riva, Benzi di Cesena, Neri in pista non incorrevo in rotture A partire dal 1962 le prime azien- ancora in attività (5 foto), Silver- motore o bimotore, abolita alla re dovevo essere accompagnato. di Savarna, Zannoni di Forlì e meccaniche, gli devo molto per de costruttrici italiane sulla scia kart, la Birel di Lissone, fondata fine del 1965 a causa dei notevoli Così, la domenica mio padre mi Gambacciani. I giri si svolgevano quanto ho imparato da lui solo delle americane Fox, Caretta, Bo- dalla famiglia Sala ancora oggi in costi, entrambe senza cambio che portò in macchina per debutta- tutti in fila, a scalare in base alla nello sport, ma anche di insegna- nanza, Bug, Cavalla, Ala e Xtermi- attività , e naturalmente Tecno. completavano le categorie allora re su quelli che mi parevano dei bravura ed io naturalmente per mento durante l’arco della vita. nator, iniziarono a produrre kart Questi costruttori hanno spazia- ammesse alle competizioni, men- bellissimi go kart 100 cm3, Silver- ultimo per vedere ed imparare Per mia meraviglia e fortuna a in serie. Parliamo della Italkart di to nella classe fino a 100 cm3, tre la Tony di Prevalle, si specializ- kart con motore Garelli presa di- le traiettorie e le migliori tecni- quei tempi (1965) ho visto passa- Donà Delle Rose, Birel di Lissone da subito regina della specialità zava per la 125 cm3 col cambio. retta, velocità massima 45 km/h. che di guida, ma all’inizio a causa re dalla pista i kart più strani, tutti Di lì a pochi mesi divenni uno degli della notevole differenza di velo- nati per le corse o il divertimento “imbattibili” nelle sfide dei kart a cità, a metà giro dovevo tagliare il in cui, sicuramente, i primi due de- noleggio che si organizzavano in tracciato per riaccodarmi al grup- cenni sono stati per questo sport pista, forse anche dovuto al poco po : tutto questo naturalmente i migliori sia per interesse che mio peso di allora 50 kg circa, fin- faceva parte del noviziato per per sviluppo a livello tecnologico.

Il Kaimano primo kart costruito dalla Tecno Il Kaimano 200 bimotore

Il Silverkart 100 con presa Il Quickart anni ‘60 diretta In Europa c’erano gli inglesi con la classica struttura a freccia co- mt, e ancora i tedeschi Maico e Zip, Barlotti, Sprint con le carat- struito dal padre di Ronny Peter- Taifun, gli olandesi di Landia fino teristiche ruote in materiale pla- son per soddisfare le esigenze allo svizzero Speedmaster ac- stico, lo svedese Robardie con dei piloti di altezze vicine al 1,80 quistabile solo su ordinazione.

L’inglese Barlotti Ronnie Peterson e Susanna Raganelli lavorano su un Robar- die costruito dal padre del pilota svedese. La ragazza ro- mana ha vinto il titolo mondiale categoria 100 cc nel 1966.

Il trasporto dei kart sul tetto di una macchina era pratica normale a inizio anni sessanta, in primopia- no nella foto del 1961 si riconosce Ferruccio Colucci che sarà presidente della Federazione Motociclistica Italiana

I carburatori utilizzati per la 100 Beggio, Oscar Sala e Susanna Ra- Pista d’Oro Roma e Happy Valley cm3 erano commerciali di tipo ganelli unica donna a fregiarsi del Cervia, con annessi ampi spazi motociclistico nel maggior - par titolo di campione del mondo di nel paddock e comodi servizi. Le te dei casi il nostrano Dell’Orto kart nel 1966, oltre naturalmente gare erano previste per tutte le che variava in base al tipo di mo- gli stranieri come il belga Gold- classi, ed erano di tipo nazionale tore, o l’americano Tillotson già stein con cinque titoli mondiali, e di campionato italiano, all’inizio in dotazione per le motoseghe. l’inglese Fullerton.I club: all’inizio con tre prove valide, mentre la Altro fattore importante per i co- anni 60 sorsero abbastanza nu- 100, considerata classe regina, si struttori dell’epoca fu la necessità merosi per conglobare e socializ- estendeva in campo internaziona- della riduzione del peso dei kart zare le attività dei piloti. I più im- le con l’ufficializzazione da parte che fino al 1964 per le gare era portanti e numerosi erano nelle delle federazioni del campiona- libero per passare l’anno successi- grandi città per diramarsi un po’ to europeo a squadre dal 1963 vo a un minimo kart-pilota a 115 ovunque dove c’era attività ago- e del campionato del mondo dal kg per la classe 100 (diventati poi nistica. I più importanti furono: 1964 anche questi inizialmente Il tedesco Maico 120 kg), 145 kg per la classe 125 Kart Club Lissone (MI), Royal Club in più prove: solo dopo il 1973 si I motori Garelli, Komet, Guazzoni, di costruzione dei kart moderni. e 130 kg per la 200. Gli oli per mi- ( MI), Arcionia Club ( Roma), Bu- aprì il campo internazionale an- Saetta , Parilla, BM e Dap (tutti di I motori vennero infatti collocati scela andavano da una percentua- ratti ( BO), Trinacria ( PA). I campi che per la classe 125. Non meno fatturazione italiana costruiti ap- a fianco del pilota per migliorare le del 10% per l’Esso MS 30 fino di gara nei primi anni erano costi- importanti, soprattutto all’este- positamente, via via hanno preso il raffreddamento eliminando le a 5 % di ricino addizionato per l’R tuiti dai circuiti cittadini delimitati ro, furono le competizioni di du- il posto degli americani MC Cul- ventole, con un incremento di po- 30 Castrol usato per lo più dagli dalle classiche balle di paglia rica- rata tipo la 6 ore come quella di lock e West Bend derivati dalle tenza passando dagli iniziali 9 CV inglesi. I piloti: contrariamente a vati da semplici vie o ampie piazze Tiverval a Parigi e di Milano Pista omonime motoseghe. Motori tas- a 12 CV e poi con i dovuti sviluppi quanto si possa pensare i primi ad ove per diversi anni si sono svolti Rossa e la 24 ore a Brignoles con sativamente a due tempi e per lo a 15 CV: per l’epoca erano potenze avvicinarsi alle gare di kart furono gare di campionato a livello euro- equipaggi di 2-3 piloti. Il trasporto più a valvola rotante: inizialmen- quasi impensabili, raggiunte in un ex piloti motociclisti, ricchi d’espe- peo o mondiale, il più noto Vevey dei mezzi agli inizi avveniva quasi te, con i motori montati dietro il secondo tempo con il contributo rienza, primi fra tutti Guido Sala in Svizzera. Successivamente le esclusivamente sul porta pacchi pilota, a raffreddamento forzato delle marmitte che rallentavano due volte campione del mondo gare si sono spostate con su appo- delle auto o, per chi poteva, con tramite ventola con convogliatore l’uscita dei gas di scarico. (20 foto). nel 1964 e 65 a Roma, fratello di site piste per kart, che per lo più grandi auto familiari trasportan- d’aria. Ma, nel 1963 il Tecno Piu- Sta di fatto che fino al 1980- cir Guido fondatore della Birel, Um- misuravano dai 450 ai 500 metri do un kart dentro e uno sopra ma la struttura dei kart con una ca i motori italiani hanno avu- berto Masetti e i fratelli Brambilla. come Parma, Reggio Emilia, Carpi, fino all’uso estremo delle corrie- filosofia subito seguita da tutti i to praticamente il monopolio Assieme a loro hanno gareggiato Mantova, per passare ai 700 mt re da parte dei team meglio or- costruttori e ancora oggi la base del mercato mondiale nei kart. altri fortissimi piloti italiani come della Pista Rossa di Milano , Jeso- ganizzati. Solo alla fine degli anni Cancellieri, Eleonori, Pernigotti, lo e Fano, fino ai 1.000 mt della ‘60 si sono visti i primi furgoni. Parilla e Saetta motori “Made in Italy” I motori Garelli, Komet, Guazzoni, tramite ventola con convogliatore a 12 CV e poi con i dovuti sviluppi Pianeta karting Saetta , Parilla, BM e Dap (tutti di d’aria. Ma, nel 1963 il Tecno Piu- a 15 CV: per l’epoca erano potenze fatturazione italiana costruiti ap- ma la struttura dei kart con una quasi impensabili, raggiunte in un positamente, via via hanno preso filosofia subito seguita da tutti i secondo tempo con il contributo il posto degli americani MC Cul- costruttori e ancora oggi la base LA COMPONENTE ROMANA delle marmitte che rallentavano lock e West Bend derivati dalle di costruzione dei kart moderni. l’uscita dei gas di scarico. (20 foto). omonime motoseghe. Motori tas- I motori vennero infatti collocati sativamente a due tempi e per lo a fianco del pilota per migliorare Sta di fatto che fino al 1980- cir più a valvola rotante: inizialmen- il raffreddamento eliminando le ca i motori italiani hanno avu- te, con i motori montati dietro il ventole, con un incremento di po- to praticamente il monopolio pilota, a raffreddamento forzato tenza passando dagli iniziali 9 CV del mercato mondiale nei kart.

Dell’inizio della mia avventura bagnato. Dopo quella corsa disa- orecchie le sfumature di tono del kartistica voglio narrare questo strosa cominciai ad allenarmi con rombo dei loro motori. A casa di episodio. Fu alla mia prima gara costanza alla Pista d’Oro vicino la notte a volte mi svegliavo pensan- alla Siesta, era una pista vicino mia città. Avevo imparato la lezio- do alla gara che avrei affrontato di Roma che ora non c’è più fagoci- ne seppure incolpevole, avevo co- lì a poco. La cosa che maggior- tata dalla città che avanza in conti- minciato ad indagare e a rompere mente mi preoccupava, comincia- nuazione nelle periferie, pioveva e le scatole a chiunque potesse dar- vo ad essere già abbastanza velo- nella mia inesperienza il meccani- mi indicazioni e consigli, il mio or- ce visti i tempi sul giro che erano co mi mandò in pista con le stesse goglio ferito reclamava vendetta. gomme da asciutto, avrà pensato Ebbi così un assaggio di quell’am- incoraggianti, era l’incubo di poter che differenza fa per un pivello. La biente romano del karting, piloti e dover ripetere in continuazione conseguenza fu che ad ogni giro dilettanteschi, alcuni veloci ed al- i tempi in gara. Avevo acquisito il della gara andavo dritto in fondo tri meno ed il codazzo dei mec- concetto che si poteva andare for- al rettilineo principale. Sulla tri- canici divisi da profonda rivalità. te ed avere risultati soltanto acqui- bunetta di quella curva il pubbli- L’unica struttura con mentalità sendo ritmo ed evitando errori. La co, composto da amici e familiari professionale era quella di Attilio velocità sul giro era la premessa, dei corridori si divertì un mondo Bisori, che sarebbe stato il mecca- ma vincere era altra cosa, né in Gorini durante una delle indimenticabili gare di Iesolo a vedere questo scemo che pre- nico della Raganelli. Quando tutti quel momento pensavo di poter tendeva di pilotare un kart ed era noi andavamo con cuscinetti alle vincere. Gli avversari potenzia- Questa mia unica ed indelebile di cui ho avuto l’onore e il piacere vincitore 6 ore internazionale di sempre addosso alle gomme che ruote commerciali, Attilio adot- li erano tutti esperti, ma alla mia bella esperienza di vita che sotto di far parte, consegnandole tito- Milano, * 1971 campione italia- delimitavano il percorso. Arri- tava già cuscinetti con sfere spe- seconda gara arrivai quinto e con vò poi ai box un concorrente che ciali che comprava in Germania. riassumo nel mio diario di ricordi li europei e coppe internazionali. no 1° cat 100, *1972-73-75 vin- mia grande soddisfazione misi die- avevo rallentato in una delle mie Sui cavalletti le ruote anteriori dei che mi accompagnerà sempre, si è * 1965 inizio attività classe 100 citore coppa campioni a Jesolo, tro lo sbruffone romano che così conclusa nel 1975 con l’apporto di cat. Allievi, * 1966 campione ita- * 1973-74-75 campione europeo escursioni fuori pista che disse in suoi kart continuavano a girare 10 brutalmente mi aveva apostrofato quanto ho raccolto personalmen- liano cl 100 2° cat. , * 1967-1968 squadra Italia, pilota ufficiale BM romanesco “aohhh!!! quanno uno volte di più dei nostri, per fare un nella mia prima “non “corsa. Ed te di volta in volta gara dopo gara, 1° categoria 100, * 1969 vincitore dal 1969 al 1974, *1975 pilota nun è bono è mejo che resta a esempio. Cominciai ad allenarmi sia belle che brutte, anche in oc- prova europeo Jesolo, * dal 1969 ufficiale Birel Parilla, * 1971- me casa”. A quell’arrogante rampollo con continuità cercando la ven- allora come capita sovente nelle casione di eventi in campo inter- al 1975 squadra nazionale ita- daglia di bronzo e 1973 medaglia romano già a fine stagione avrei detta in pista. Osservavo alla Pista competizioni motoristiche Mario nazionale per la squadra italiana liana europea e mondiale, * 1970 argento CONI al valore atletico. dimostrato di essere uno dei pi- d’Oro gli altri kartisti mentre gira- Giannini, il mio meccanico mi dis- Garbiele Gorini loti più veloci specialmente sul vano, rubavo con gli occhi e con le se: “Ho visto che vai bene, ti dò una sistematina al motore, ho vi- punto, e quello che avevo toccato, re l’interpretazione delle curve sto che sul dritto ti lasciavano in Farina, si sapeva fosse il guarda- di un nuovo circuito in pochi giri. velocità, la prossima volta andrà spalle corsaiolo dei primi due. Da Naturalmente il mezzo che avevo meglio, vedrai”. La gara dopo fu lì a pensare che la frenata del pi- a disposizione era essenziale, ma una trasferta sulla pista di Gros- lota che mi precedeva fosse stata qualche deficit di potenza o una seto era il 5 maggio del 1963. Fu intenzionale per non permettermi non precisissima messa a pun- una emozione veramente forte, il di andare a prendere i primi due viaggio e saggiare quel nuovo cir- fu automatico e quel poveraccio to del telaio permetteva ancora cuito. In gara ero quarto e stavo che avevo tamponato scappò a di potersi difendere. Il kart non prendendo il terzo quando questi fine corsa per sottrarsi alle ire di aveva alcuna possibilità di rego- arrivando lungo alla curva di im- mio padre che lo inseguì fin sot- lazione se non, come vidi fare a missione sul dritto si intraversò ed t o i l t a v o l o d e i c r o n o m e t r i s ti . qualche meccanico, per dare un io gli finii addosso, un comune lie- Una ulteriore prova di come la poco di inclinazione alle ruote an- ve incidente di corsa. Ma quell’e- presenza dei padri nelle corse teriori, usare una barra per piega- pisodio fu determinante per ren- kartistiche può essere veramente re leggermente gli attacchi delle dermi antipatico nell’ambiente negativa. Il mio capì l’errore e da ruote. La rigidità o la elasticità kartistico a causa della reazione di allora non intervenne mai più. Ma del telaio che faceva all’occorren- mio padre che interpretò l’episo- il problema delle influenze negati- dio come un sabotaggio nei miei ve dei padri è problema anche di za la differenza era affidata al tipo confronti. I tre davanti erano tutti oggi nelle corse minori in genere. di canne che si usavano nella co- della squadra romana più impor- Da quella esperienza capii intan- struzione. La gara dopo cominciai tante, la Motor Style di Bisori ap- to che avevo la capacità di trova- a vincere. Feci anche il giro veloce.

Poi trovai nel 1964 la ufficialità, la fu il momento della convocazione le varie squadre europee c’erano Tecno di Bologna, mi fornì i telai questa non arrivò. Mio padre in- piloti che ho ritrovato nell’auto- ed una fabbrica di Piacenza, la BM formò un suo amico giornalista e mobilismo, Toine Hezemans della (Bertuzzi Motori) i motori, fui il questi fece un articolo piuttosto nazionale olandese e Ronnie Pe- primo a portare alla vittoria quel pungente. La risposta della fede- terson della nazionale svedese. motore 100 sport che aveva la razione fu che non avendo ancora La cosa più bella per me fu girare canna cromata. Ho vinto 32 gare diciotto anni non potevo essere mezza Europa a spese della Fede- inserito. Fu una grande delusione, in tre anni, più tutte e 6 le manche razione e prendere contatto con quando con la squadra dell’Arcio- ma ci furono anche ragioni com- altre realtà e conoscere altra gen- nia Karting Club, la mia squadra, merciali, ero l’unico ad usare il mo- te, altri modi di pensare, altre cul- vincemmo il Campionato Italiano tore BM diversamente dagli altri. ture. Tutte cose che non avrei mai a Squadre nel 1963. Altre 6 man- Ho dovuto perciò attendere l’anno ches su 8 le vinsi nella selezione seguente per far parte della com- potuto fare da solo. L’aspetto più per essere inserito nella squadra pagine azzurra che vinse il Cam- positivo di quella esperienza, mi nazionale nel 1964, la selezione pionato Europeo a Squadre. Noi resi conto, fu che accomunati dai si svolse alla Pista d’Oro variando piloti avevamo le tute di pelle ros- valori dello sport, pur difendendo il tracciato con quattro percorsi sa, i colori del motorismo italiano. ciascuno i valori nazionali, finite alternativo e variando il senso da Fu veramente bello rappresentare le gare ci si riuniva con profondo Manuela Boscardi orario ad antiorario, ma quando l’Italia e difenderne i colori. Nel- spirito di amicizia e fratellanza. Gian Luigi Picchi PDK_243 06-02-20.qxd 06/02/2020 20.46 Pagina 19

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