GUIDA ALL'ECOMUSEO DEL TRASIMENO

LA VIA DEI BOSCHI LA VIA DEI CASTELLI

LA VIA DEI SAPERI LA VIA DEL CORPO LA VIA DELL'ACQUA

LA VIA DELL'ANIMA LA VIA DELLE ISOLE

edizioni Fat Chicken Edizione, progetto grafico e impaginazione Fat Chicken s.n.c. www.fatchicken.it GUIDA ALL'ECOMUSEO DEL TRASIMENO

LA VIA DEI BOSCHI pag 5

Castiglione del Lago; .

LA VIA DEI CASTELLI 13 ; Tuoro ; Città della Pieve; Panicale.

LA VIA DEI SAPERI 21

Piegaro; Panicale; San Feliciano; ; .

LA VIA DEL CORPO 29

Il pesce del Trasimeno; la Fagiolina; il Miele; lo Zafferano di Città della Pieve; Vino; l'Olio.

LA VIA DELL'ACQUA 37

Sant'Arcangelo; San Savino San Feliciano; Passignano; Tuoro; Castiglione.

LA VIA DELL'ANIMA 45

Magione, Passignano, Tuoro, Città della Pieve, .

LA VIA DELLE ISOLE 55

Isola Maggiore; Isola Polvese; Isola Minore.

LA VIA DEI BOSCHI

Castiglione del Lago (Bosco del Ferretto); Panicale (bosco e brughiera di Panicarola).

5 Passignano

Perugia Castiglione del Lago LA VIA DEI BOSCHI

IL BOSCO DEL FERRETTO evidente interesse.Il primo è il Bosco del Ferretto, sito di interesse Le rive del Lago Tarsimeno sono comunitario, che si estende su una ricche di natura e aree boschive. superficie complessiva di circa 2.527 In questo nostro itinerario ne ettari e presenta una morfologia prenderemo in esame due di prevalentemente pianeggiante.

6 L’area è costituita in prevalenza da sono di carattere tipico dell’Europa depositi pliocenici caratterizzati, Centrale e per questo motivo, la nel settore occidentale del sito, loro presenza in , assume da affioramenti sabbiosi con lenti un notevole valore biogeografico. argillose e conglomeratiche di Le brughiere e i boschi di Panicarola ambiente marino e da sedimenti costituiscono uno degli ultimi di colmamento lacustre e fluvio- lembi di bosco planiziale acidofilo lacustre pleistocenici, costituite da dell’Umbria e del Italia centrale. sabbie e argille con lenti e livelli Il sito ricade interamente nel ciottolosi. di Panicale. Secondo l’ultima perimetrazione effettuata LE BRUGHIERE E I BOSCHI DI il sito si estende su una superficie PANICAROLA complessiva di circa 274 ettari, presenta una morfologia I boschi che coprono questa zona prevalentemente pianeggiante.

7 8 9 FLORA E FAUNA minima, Malus florentina e Quercus robur. Tra la fauna da Di grande importanza è sia la flora segnalare anche Buteo buteo, che la fauna: Tuberaria lignosa, Sylva melanocephala (specie poco Cicendia filiformis e Anagallis comuni).

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LA VIA DEI CASTELLI

Magione (Torre dei Lombardi, Castello dei Cavalieri di Malta, Castello di Montecolognola, Castello di Agello, Castello di Zocco); Tuoro (Castello di Montegualandro) Castiglione del Lago (Palazzo della Corgna); Città della Pieve (Palazzo della Corgna); Panicale (Castello di Mongiovino)

13 Passignano

Perugia Castiglione del Lago LA VIA DEI CASTELLI

CASTELLI DEL MAGIONESE possente la Torre dei Lombardi, che deve il suo nome alla casata Questo nostro percorso inizia dal cui è appartenuta. Oggi, di territorio di Magione. Circondata proprietà del comune, ha primo da lecci e cipressi, appena piano adibito a sala conferenze, a ridosso della città, svetta concerti, matrimoni, rassegne

14 TORRE DEI LOMBARDI Fu edificata a cavallo dei secoli XII e XIII dai Cavalieri Gerosolimitani, gli attuali Cavalieri del Sovrano Militare Ordine di Malta. Con i suoi trenta metri di altezza fungeva da presidio sull'antica via che conduceva a nord del lago.

cinematografiche e aula didattica. I nel corso dei secoli, dal 1300 piani restanti sono dedicati a mostre fino al 1800. Il castello è oggi la temporanee. residenza estiva del principe e gran maestro dell'Ordine dei Cavalieri di I Cavalieri Gerosolimitani Malta, la sua presenza nel luogo è edificarono a Magione anche il sottolineata dallo sventolare della Castello dei Cavalieri di Malta. bandiera rossa con croce bianca Scopo principale di questa dalla torre campanaria. costruzione era dare ospitalità e assistenza ai tanti pellegrini che Esplorando ancora il magionese, si dirigevano nei luoghi santi, ma notiamo il piccolo borgo di aveva anche una precisa funzione Montecolognola che domina il lago strategica di controllo del territorio protetto dal suo castello. L’edificio, circostante. L'edificio giunto fino a in pietra calcarea, fu costruito fra noi è frutto di una serie di aggiunte il XIII ed il XIV secolo, quando gli e cambiamenti strutturali avvenuti abitanti si ribellarono ai cavalieri

15 PALAZZO DELLA CORGNA, TUORO L’ingresso principale, cui si accedeva mediante due rampe di scale, era localizzato nell’avancorpo: sul retro, con vista sul lago Trasimeno, si apriva un secondo accesso contenuto in una torre. Molte sale dell’edificio furono affrescate con temi mitologici, esoterici (“mondo a rovescio”) e, soprattutto, con le gesta di Ascanio della Corgna.

Gerosolimitani per l'eccessivo secolo. Per la sua grande quantità controllo della zona. Un altro borgo di torri, nei secoli successivi fortificato è Agello che fu uno dei più rappresentò uno fra i più imponenti importanti insediamenti della zona insediamenti militari della zona. nel '300. Il castello fu occupato nel Purtroppo oggi il castello è ridotto a 1390 da alcuni fuoriusciti perugini poco più di un rudere. guidati da Michelozzo Michelotti che però vennero sconfitti dall'esercito È arrivato il momento di lasciare di Perugia e il castello demolito, Magione e arrivare a Tuoro. Al per poi essere ricostruito. Lungo confine tra la provincia di Perugia e la strada che collega Magione a quella di Arezzo si trova il Castello di San Feliciano si erge il Castello di Montegualandro. Risalente al 1200, Zocco. L'origine del nome è incerta, il colore caldo della pietra arenaria probabilmente da zoccolo' ma con cui è stato costruito ne fa un si hanno notizie dell'importanza edificio suggestivo che conserva dell'edificio nelle cronache del XIII ancora perfettamente la struttura

16 medievale. Il castello ricopriva un che alla progettazione del palazzo forte valore strategico, in quanto parteciparono anche il Vignola e avamposto verso la Toscana. Galeazzo Alessi. Sulla sponda opposta a Magione, A ridosso del palazzo si trova la Castiglione del Lago conserva due formidabile Fortezza del Leone, importanti edifici storici: il Palazzo eretta nel 1247 da Frate Elia. della Corgna e la Rocca del Leone. L’imponente costruzione è formata da una cinta muraria poligonale Conosciuto anche come Ducale, il merlata alla guelfa, da quattro Palazzo della Corgna, si trova nel torri e dal mastio triangolare che centro del borgo fu la residenza per secoli è stato il più importante principale dei della Corgna che insediamento militare sulle sponde governarono, dal 1563 al 1647, del lago Trasimeno. Dal Castello il marchesato, poi ducato, di del Leone deriva il nome del borgo Castiglione del Lago. È accertato Castiglione.

17 Un altro Palazzo della Corgna si quanto si erge all'incrocio delle trova a Città della Pieve ed è una strade direttrici della città. Le stanze delle più importanti dimore signorili interne, con volte a padiglione, della città. come gli scaloni monumentali, presentano decorazioni ad Come per quello di Castiglione del affresco con grottesche e grandi Lago, anche questo palazzo si deve riquadri di carattere mitologico alla volontà di Ascanio della Corgna e sacro, secondo uno schema e alla mano di Galeazzo Alessi. rappresentativo tipico del '500 romano. Tra le sale più rilevanti, la Situato di fronte alla Chiesa Sala del Governatore, situata al piano Cattedrale, si trova in un terreno, dove il pittore manierista significativo punto urbanistico, in toscano Nicolò Circignani detto Il

18 Pomarancio' raffigurò nel 'Concerto', mura medievali dominate da un'alta la glorificazione della famiglia della torre con merli guelfi. Corgna del Monte, non appena, sul finire del 1563, questa ottenne il All'interno ospita una piccola Marchesato. chiesa del XIV secolo, decorata con affreschi. La forma attuale deriva da Lasciamo Città della Pieve e numerose trasformazioni avvenute proseguiamo fino a Panicale per nel corso dei secoli. una visita al Castello di Mongiovino. Il suo nome significa Monte Sacro Il complesso venne costruito nel a Giove' e deriva dal culto di questa 1312 su delibera del Consiglio divinità molto diffuso nella zona. Generale di Perugia per contrastare Il castello è costituito da possenti i Ghibellini di .

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LA VIA DEI SAPERI

Piegaro (Museo del vetro); Paciano (Banca della memoria); Panicale (Museo del tulle); San Feliciano (Tradizione del filet); Passignano sul Trasimeno (Scuola di Ricami e Merletti Romeyne Robert Ranieri di Sorbello); Tuoro sul Trasimeno (Museo della civiltà contadina)

21 Passignano

Perugia Castiglione del Lago LA VIA DEI SAPERI

Il percorso lungo la via dei Saperi fino ai giorni nostri. Visitando inizia da Piegaro e sale verso la il Museo del vetro, è possibile sponda orientale del lago per ripercorrere tutta la storia di questa concludersi a Passignano. antica arte piegarese. Il museo è ospitato nei locali del’antica È dal 1292 che Piegaro è famosa per vetreria nel centro storico della l’artigianato del vetro, tramandatosi città e offre un percorso museale

22 Museo del Tulle Anita Belleschi Grifoni a Panicale. Allestito all’interno dell’ex chiesa di sant’Agostino, il museo ripercorre l’arte del ricamo, Ars Panicaliensis, attraverso manufatti in tulle ricamato, raccolti da privati ed esposti.

che permetterà al visitatore di zona del Trasimeno raccontate dal osservare l’intero ciclo produttivo Museo della memoria. Nato con del vetro fino ad arrivare alla lo scopo di dare visibilità ai saperi storia dei prodotti che nell’arco artigianali, documenta le pratiche, i dei secoli sono usciti dalle fornaci. processi culturali e i contesti sociali La fabbrica, che oggi è museo, fu legati alla loro fruizione collettiva, chiusa definitivamente nel 1968, così da riconoscerne una pubblica lasciandoci un reperto spettacolare: funzione sociale. Il museo è l’immensa colata di vetro verde articolato secondo forme espositive solidificatasi nei sotterranei dopo che caratterizzano la museografia lo spegnimento dei forni. etnografica contemporanea: raccontare le persone, le loro Spingendosi verso il lago, storie, i loro mondi, lasciando alla incontriamo Paciano. Camminando materialità degli oggetti il ruolo di per il centro storico possiamo intermediario simbolico. fare una sosta a Palazzo Baldeschi per conoscere le tradizioni della Continuiamo il nostro viaggio

23 24 25 passando dal Museo del Tulle presso al Scuola comunale. Questa Anita Belleschi Grifoni a Panicale. raffinata arte viene valorizzata Allestito all’interno dell’ex chiesa di anche dalla manifestazione Fili in sant’Agostino, il museo ripercorre trama, che si svolge a settembre l’arte del ricamo, Ars Panicaliensis, e mette assieme preziosissimi attraverso manufatti in tulle ricami ottenuti con tecniche ricamato, raccolti da privati ed differenti tra loro. Rimanendo in esposti. Il museo deve il suo nome tema di ricamo, arriviamo sulla ad Anita Belleschi Grifoni che , agli sponda del Trasimeno, a San inizi del ‘900, ridiede slancio a Feliciano, vivace centro turistico questa lavorazione e la perfezionò. del litorale magionese, noto Dal 1978, anno in cui la signora per il filet a modano, tradizione Belleschi morì, la tradizione è tenuta portata avanti grazie alla scuola in avita da alcune donne del posto di filet, sorta nel 1998 grazie alla e dai corsi di ricamo organizzati collaborazione di Giovanna Ferri

26 con la Pro Loco. Questa tecnica di di Sorbello. ricamo compare a San feliciano nel 1890 grazie alla signora Adriana, La cooperativa organizza corsi nata a Venezia, moglie di Anselmo amatoriali, di Alta Formazione e Cesaroni (fondatore nel 1913 della stage legati alle proprie attività, scuola piloti di idrovolanti di nonché alla catalogazione ed al San Feliciano). Il filèt a modano restauro dei tessili, in convenzione nasce dalla trasformazione di con l’Università degli Studi di un’arte molto antica confezionare Perugia, con Istituti di Istruzione a mano le reti da pesca, è, infatti, secondaria, Soggetti pubblici la rete la base della lavorazione e privati. Una piccola nota. da cui hanno origine incantevoli Nella sezione dedicata alle Isole prodotti. Arrivando a Passignano troveremo il Museo del Merletto troviamo la Scuola di Ricami e dell’, comune di Merletti Romeyne Robert Ranieri Tuoro.

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LA VIA DEL CORPO

Il pesce del Trasimeno; la Fagiolina; il Miele; lo Zafferano di Città della Pieve; il Vino; l'Olio

29 Passignano

Perugia Castiglione del Lago LA VIA DEL CORPO

PESCE semplice cucinare il pesce di lago, ma le mogli dei pescatori, oggi come Come non cominciare dal pesce un tempo, sono le regine. I pesci questo nostro percorso per che più si trovano nella acque del “soddisfare” il gusto? Non è Trasimeno, e che compongono la

30 LA FAGIOLINA Il modo migliore per gustarla è condita con aglio e olio sopra una fetta di pane bruschettato fatto in casa.

cucina tradizionale, sono l’anguilla, servita condita in maniera semplice i latterini, il persico reale, il persico con olio e pepe, o in umido. Da poco sole, la carpa regina (conosciuta si vede in piatti più elaborati accanto nella zona come “regina”), la tinca a gamberetti del lago o come e il luccio. Un tempo era possibile contorno per la carpa regina. Il modo trovare le lasche, ormai quasi del migliore per gustarla è condita con tutto scomparse. aglio e olio sopra una fetta di pane bruschettato fatto in casa. FAGIOLINA DEL TRASIMENO MIELE Spostandoci sulla terra, uno dei legumi più noti in Italia è la fagiolina Il clima mite del Trasimeno favorisce del Trasimeno. La sua preparazione è anticipate e ricche fioriture che le abbastanza semplice, non va messa grazie a cui le api offrono il loro in ammollo prima della cottura e prodotto migliore: il miele, da quello

31 32 33 ZAFFERANO DEL TRASIMENO

Un fiore nobile e ricercato, 100.000 stimmi danno circa 330 grammi di zafferano, dal gusto esotico e molto versatile, ottimo sulle carni di agnello ma anche su alcuni pesci di lago come il luccio e il persico reale.

di trifoglio chiaro e leggero, a quello VINO di girasole dorato e intenso. Dal gusto un po’ amaro, più raro, è il miele Continuando la nostra visita per i di edera; ma prati naturali ricchi di colli del Trasimeno, non possiamo fiori contribuiscono ad aumentare non gustare un buon bicchiere di le qualità: verbena, iperico, cardo, vino. centaurea, sulla, rovo e lupinella. Che sia bianco o rosso, su questi ZAFFERANO splendidi colli, incastonato tra il Trasimeno e il Tevere, le vigne Allontaniamoci leggermente dalle hanno regnato fin dai tempi antichi. sponde del lago per raggiungere il Tra queste colline, cinque sono gli territorio di Città della Pieve, famoso itinerari principali da seguire: tra per il suo zafferano. Si hanno notizie i campi di Annibale (Nella conca della coltivazione di questa pianta di Tuoro, lungo l’antico percorso già dal ‘200 ma è solo dal 1573 che di collegamento tra la via Cassia ne abbiamo una descrizione molto e la via Flaminia, avvenne nel ampia negli statuti. 217 a. C. la fatidica “Battaglia del

34 Trasimeno”, nella quale l’esercito OLIO romano, comandato dal console Caio Flaminio, fu annientato da A concludere questo nostro itinerario Annibale); sulle orme dei Cavalieri è l’olio. Come la vigna, anche l’olivo di Malta (sulla via che conduceva regna sui colli che circondano il pellegrini, cavalieri ed eserciti verso Trasimeno. La denominazione Perugia); nelle terre del Perugino di origine controllata “Umbria” (coinvolge i paesaggi di Città della accompagnata dalla menzione Pieve, Panicale, Paciano e Piegaro, geografica “Colli del Trasimeno” che hanno ispirato le tele di Pietro è riservata all’olio extravergine di Vannucci); nel Marchesato di oliva ottenuto dalle seguenti varietà Ascanio della Corgna (si snoda tra di olivo: Moraiolo e Dolce Agogia in i territori storicamente contesi fra misura non inferiore al 15%; Frantoio Umbria e Toscana ai piedi della e Leccino congiuntamente in misura Rocca Di Castiglione del Lago); le non inferiore al 65%. Possono, verdi valli della memoria tra castelli altresì, concorrere altre varietà fino ed abbazie. al limite massimo del 20%.

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LA VIA DELL'ACQUA

Sant'Arcangelo (Centro Ittiogenico); San Savino (Oasi La Valle) San Feliciano (Museo della Pesca); Passignano (Museo delle Barche e Palio delle Barche); Tuoro (Scuola Trasimeno SUP); Castiglione (ARBIT)

37 Passignano

Perugia Castiglione del Lago LA VIA DELL'ACQUA

L'ACQUA nelle immediate vicinanze del Lago Trasimeno: qui troviamo il La via dell’Acqua ha il suo punto di Centro Ittiogenico, uno dei due di partenza dal comune di Magione, più proprietà della Provincia di Perugia. precisamente da Sant’Arcangelo, Una serie di settori suddivisi e

38 vasche specifiche permettono paradiso per gli uccelli acquatici, l’allevamento del luccio, della sia quelli stanziali del Trasimeno, carpa, della tinca, del persico reale sia i migratori che trovano rifugio e del persico trota, tutto finalizzato al nella fitta vegetazione di cannina. ripopolamento del lago Trasimeno, L’oasi naturalistica ha anche un ma anche di altre acque pubbliche centro visite, un edificio a tre piani della provincia di Perugia e di altre costruito alla fine dell’ottocento per province. ospitare il “Consorzio di Bonifica del lago Trasimeno”. All’interno Lungo la sponda sud orientale è possibile visitare la mostra del lago, possiamo fermarci per riguardante gli aspetti storico- una piacevole sosta all’Oasi La naturalistici dell’area della Valle: una Valle a San Savino. Luogo per parte fa riferimento all’emissario eccellenza legato ai canneti, questa medievale; in un’altra sezione oasi naturale è un vero e proprio sono presentati i risultati ottenuti

39 dall’inanellamento scientifico degli pescatori. uccelli e dei censimenti degli uccelli svernanti. Al momento del biglietto, Ci racconta la storia di questo al visitatore sarà dato in prestito tradizionale mestiere il Museo gratuito un binocolo, è possibile, della Pesca, situato accanto al inoltre, noleggiare le audio- porto nord dei pescatori. Il museo guide, prenotare visite guidate, si divide in quattro sale in cui lo ricevere informazioni e materiale studio della storia, le usanze e le divulgativo relativo al Trasimeno. lingue delle comunità di pescatori Proseguendo la sponda, giungiamo diventano un interessante percorso a San Feliciano, da sempre paese di espositivo, durante il quale si ha

40 A Castiglione del Lago l’ARBIT, Associazione Recupero Barche Interne Tradizionali, associazione artistico-culturale no profit, si occupa di valorizzare, promuovere, sostenere ed incrementare le barche tipiche del Trasimeno.

la possibilità di conoscere anche 44 compone di alcune imbarcazioni tecniche di pesca, il lago dal punto tradizionali del lago Trasimeno, di vista geologico, archeologico, del lago di Piediluco, del Padule di storico, geografico, antropologico, Fuceccio, oltre al modellino di fassoi linguistico e e ambientale. Saliamo (imbarcazione realizzata con piante seguendo la sponda orientale del lacustri) dello stagno di Cabras in lago e fermiamoci a Passignano sul Sardegna. Trasimeno per una visita al Museo delle Barche, situato all’interno della Nello spazio esterno al museo si Rocca Medievale. L’esposizione può ammirare una ricostruzione del è stata inaugurata nel 2004 e si barchetto del gorro utilizzata fino

41 Oggi quattro rioni si sfidano in una corsa in tre momenti, due in acqua e una per le vie della città durante la quale i contendenti corrono reggendo della barche sulle spalle.

agli anni 30 per la pesca con la Oddi assediati dai rivali Baglioni e grande rete a strascico detta gorro. della Corgna. Pannelli tematici permettono al visitatore di approfondire la storia e Non è assolutamente arrivato il l’archeologia del posto. momento di riposare, anzi andiamo a Tuoro per un po’ di movimento! La L’ultima domenica di luglio Scuola di Stand Up Paddle, in linea Passignano si anima con il Palio con il meraviglioso e suggestivo delle Barche, nel corso del quale si patrimonio ambientale offerto dal rievoca un episodio accaduto nel Lago Trasimeno, offre corsi per tutti 1495: la fuga per la salvezza degli i livelli e la possibilità di noleggiare

42 Stand Up Paddle dalla spiaggia di Concludiamo la via dell’Acqua Punta Navaccia. rimanendo nel campo della navigazione. Il SUP (Stand Up Paddle) non è altro che una tavola simile ad uno A Castiglione del Lago l’ARBIT, windsurf dove da posizione eretta, Associazione Recupero Barche riusciamo a navigare grazie ad una Interne Tradizionali, associazione pagaia. Questa disciplina, si pone artistico-culturale no profit, si come obiettivo il benessere del occupa di valorizzare, promuovere, corpo e della mente attraverso il sostenere ed incrementare le barche contatto con la natura. tipiche del Trasimeno.

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LA VIA DELL’ANIMA (TRA SACRO E PROFANO)

Magione (Santuario della Madonna de Soccorso, Chiesa dei Disciplinati a Monte del Lago, Santuario delle fontanelle), Passignano (Madonna dei Miracoli a , Chiesa di san Bernardino, Chiesa di san Cristoforo, Santuario della Madonna dell'Oliveto) Tuoro (Campo del Sole, Centro di Documentazione sulla battaglia del Trasimeno), Città della Pieve (Cattedrale dei santi Protasio e Gervaso, Oratorio di santa Maria dei Bianchi, Teatro degli Avvaloranti, Chiesa di santa Maria dei Servi, Chiesa di San Pietro), Paciano (Santuario della Madonna della Stella)

45 Passignano Perugia LA VIA DELL’ANIMA Castiglione del Lago (TRA SACRO E PROFANO)

Come consuetudine partiamo miracolosa della Vergine Maria. dal magionese per questo tour Nel piccolo borgo di Soccorso, destinato a rinfrancare l'anima e la nato a causa del grande afflusso mente. Nel territorio che circonda di pellegrini, troviamo il Santuario Magione è possibile visitare tre della Madonna del Soccorso, chiese che vantano l'immagine chiesa settecentesca costruita per

46 custodire l'immagine affrescata di Vergine capace di prodigi. Questa una Madonna ritenuta miracolosa. chiesa, ubicata all'incrocio della Ogni anno, a settembre, vicino al strada che conduce al castello, fu santuario si celebra la festa delle costruita nel luogo dove già era noci , una tradizione animata da presente una parete con il dipinto funzioni religiose e cibi semplici della Madonna. Non è possibile consumati come facevano un datare con esattezza quando fu tempo i pellegrini. Nel corso della eretta, ma dall'esame degli affreschi festa, che dura parecchi giorni, è che decorano l'interno si pensa possibile acquistare noci appena alla seconda metà del XV sec. raccolte e fare provvista per Poco distante da Montecolognola l'inverno, assistere a spettacoli e si erge la Chiesa della Madonna danze popolari. delle Fontanelle, costruita, in pietra arenaria, tra la fine del Quattrocento Monte del Lago ha la sua Chiesa e l'inizio del Cinquecento sul luogo di Santa Maria dei Disciplinati che dove sgorga una sorgente d'acqua custodisce un'immagine della taumaturgica, poi inglobata

47 nell'abside dell'edificio sacro, e di apparizioni mariane nei pressi del un'edicola della Madonna ritenuta pozzo che ancora oggi è visibile ma miracolosa, anche questa poi anche che venne edificata in onore trasformata in chiesa. Il giorno della Madonna, protettrice nel corso dell'Ascensione, due processioni, di una terribile pestilenza. La chiesa una proveniente da Magione e una è uno dei più prestigiosi edifici di da Montecolognola, si incontrano e epoca rinascimentale presenti in dopo le celebrazioni sacre si tiene Umbria. Anche il Santuario della una merenda collettiva. Madonna dell'Oliveto a Passignano deve il suo nome ad un'icona Pure Castel Rigone, sulla strada miracolosa. La denominazione risale per Passignano, ha la sua Madonna ad un episodio del 1521, quando miracolosa. Il Santuario della un tratto di muro con l'immagine Madonna dei Miracoli. Si racconta della Madonna fu fatto segare che la chiesa fu costruita a seguito per salvarlo dalle acque e posto

48 sopra un olivo., miracoli seguenti complesso. La chiesa del cimitero è suggerirono la costruzione della l’antica pievana del borgo. Costruita chiesa. La facciata del santuario prima dell’anno mille, la Pieve di San è in pietra arenaria, mentre Cristoforo mostrava un’ampiezza l'interno custodisce l'immagine decisamente superiore a quella ritenuta miracolosa della madonna di oggi. All’interno si conservano con il Bambino, incastonata in affreschi a carattere votivo attribuiti un'imponente macchina d'altare a Policleto da Cola, Maestri Umbri e in pietra. Nel XV secolo venne Benedetto Bonfigli; su una formella edificata a Passignano la Chiesa di sopra ala portale d’ingresso è san Bernardino, la facciata in pietra raffigurato San Cristoforo mentre arenaria è ispirata allo stile umbro. attraversa un fiume ricco di pesci. Sovrapposta a San Bernardino è la Da Passignano spostiamoci a Tuoro Chiesa del Santissimo Sacramento; per ammirare il Campo del Sole, i due edifici formano oggi un unico un vero e proprio museo all’aria

49 aperta. Si tratta di 27 sculture in racconti della gente del posto, ma pietra arenaria disposte in circolo nel 1996 è stato inaugurato il Centro attorno all’opera centrale, scolpita di Documentazione Permanente da Pietro Cascella, che rappresenta sulla Battaglia del Trasimeno, che un simbolo solare. Le 27 grandi accoglie una mostra su Annibale e le statue sono alte 4 metri con un varie ricostruzioni della battaglia. La diametro tra 70 e 80 centimetri, ogni visita al centro è propedeutica per artista ha elaborato il tema secondo intraprendere il percorso storico- un proprio pensiero, lasciando come archeologico dello scontro. Con i caratteristica comune la verticalità. suoi sette chilometri di lunghezza e In epoca romana, Tuoro fu teatro di tre stazioni didattiche, racconta le una sanguinosa battaglia durante cui fasi principali della battaglia. Annibale annientò l’esercito romano guidato da Caio Flaminio. Storia Lasciamo le rive del lago per e leggenda si sono mescolate nei raggiungere Città della Pieve. Il

50 duomo della città è la Cattedrale dei Un’altra opera del Perugino la Santi Protasio e Gervasio, costruita troviamo nell’Oratorio di Santa nell’VIII secolo d. C., la chiesa ha Maria dei Bianchi: L’Adorazione dei subito modifiche architettoniche Magi. La scena è rappresentata fino al 1738 con la costruzione come un grande corteo cavalleresco del campanile. All’interno sono che si perde all’orizzonte; i tratti del custodite due importanti opere del paesaggio sono quelli della vista del Perugino: sul primo altare a sinistra lago da Città della Pieve. L’oratorio è una tavola raffigurante Il Battesimo stato sede dal Duecento fino al 1818 di Cristo (1515), al centro del terzo della Compagnia dei Disciplinati altare troviamo un’altra tavola o dei Bianchi. La Deposizione raffigurante la Madonna in gloria tra della Croce dipinta dal Perugino i Santi protettori Gervasio e Protasio è custodita nella Chiesa di Santa e i Santi Pietro e Paolo (1514). Il Maria dei Servi, ricordata fin dal museo della cattedrale, vicino Duecento come dedicata alla alla sacrestia, custodisce opere Madonna della Stella. di oreficeria, affreschi staccati e tele. Di particolare interesse sono Seguendo i colori del Perugino lo stendardo della Compagnia dei arriviamo alla Chiesa di San Pietro, santi Sebastiano e Rocco di Giacinto risalente al sec. XIII, è posta sul Boccanegra (sec. XVII – XVIII) e un limite delle mura e in relazione affresco staccato raffigurante san all’antica Porta del Castello. Qui Francesco che riceve le stimmate aveva sede la Società dei Disciplinati in cui sono evidenti gli influssi del di San Salvatore che nel 1508 Signorelli. intraprese consistenti interventi.

51 Il Santuario di Mongiovino. La sua grande cupola e l'alto campanile dominano la valle del borgo di Mongiovino Vecchio. Nella foto un particolare della Cupola.

Probabilmente in quell’occasione muratura. Dopo numerosi anni di fu commissionato a restauro il teatro è stato inaugurato un affresco nella parete di fondo nel 2003. Il nostro percorso ci raffigurante Sant’Antonio Abate tra i porta poco fuori le mura di Paciano Santi Paolo Eremita e Marcello. Prima con una visita al Santuario della di concludere la visita ci fermiamo a Madonna della Stella. Come per Città della Pieve lasciando il sacro altre chiese mariane, anche in per il Teatro degli Avvalorati. Nel questo caso la costruzione è a 1590 esisteva in città la Compagnia seguito di un miracolo. Dove ora letteraria dei Neghittosi che nel 1720 sorge il complesso c’era solo costruì un teatro in legno. Di seguito un’edicola con l’immagine della ai Neghittosi fu istituita l’Accademia Madonna che indossa un mantello teatrale degli Avvalorati che nel con una stella che un pellegrino 1830 deliberava di costruire, vide brillare per tre notti. L’edicola nello stesso luogo, un edificio in è ora incorporata nell’edificio

52 sopra l’altare maggiore. La chiesa santuario custodisce l'edicola fu costruita tra il 1572 e il 1579, la mariana a cui furono attribuiti eventi cappelle laterali sono decorate da miracolosi. Nel 1513, papa Leone X Scilla Paccennini, di cui è visibile la con una bolla confermò la veridicità firma sulla Natività. Ultima tappa a degli accadimenti prodigiosi. Il Tavernelle di Panicale per ammirare Santuario ha la forma di un grosso il Santuario di Mongiovino. La sua cubo le cui quattro facciate sono grande cupola e l'alto campanile caratterizzate da altrettante "lastre dominano la valle del borgo di prospetto" o "ventarole" in pietra Mongiovino Vecchio. L'intero arenaria. L'interno è caratterizzato complesso presenta caratteristiche da quattro cappelle: Cappella architettoniche e strutturali che della Resurrezione, Cappella si rifanno al Bramante, ma non dell'Ascensione, Cappella della esistono documenti che ne possano Madonna del Rosario, Cappella confermare la progettazione. Il della Madonna.

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LA VIA DELLE ISOLE

Isola Maggiore; Isola Polvese; Isola Minore

55 Passignano

Perugia Castiglione del Lago LA VIA DELLE ISOLE

ISOLA MINORE notizie storiche a proposito di questa isola, attualmente è disabitata, L’Isola Minore, da sempre conosciuta mentre è stata popolata fino all’inizio come l’isoletta, è la più piccola delle del ‘400. Come testimonianza del tre e appartiene al territorio comunale passato rimangono le rovine della di Passignano. Abbiamo pochissime chiesa di Santa Mustiola.

56 ISOLA MAGGIORE fermarsi al Centro di Documentazione sulla storia dell’isola dove si possono Possiamo ora imbarcarci alla volta apprendere informazioni importanti dell’Isola Maggiore. Fa parte del per capire e scoprire l’isola territorio comunale di Tuoro ed attraverso la pesca, la religiosità, è l’unica delle tra isole ad essere l’economia e l’arte. L’abitato si trova abitata, fin dall’alto medioevo. nella zona occidentale dell’isola, allungandosi a partire dal molo, Nel Duecento, di ritorno da , lungo la principale via Guglielmi. San Francesco passò una intera Una fitta rete di sentieri copre l’isola quaresima sull’isola per pregare in intera, dipanandosi attraverso solitudine; a memoria dell’evento una macchia di ulivo, leccio, pino, resta una cappella e lo scoglio su cui cipresso, pioppo ed altre varietà il santo pregò. Prima di cominciare mediterranee. Due chiese svettano a visitare il territorio, vale la pena sulle case, quella romanica di san

57 Salvatore che risale al XII secolo e ISOLA POLVESE quella di san Michele Arcangelo del XI secolo. Come in buona parte del Da San Feliciano prendiamo il territorio del Trasimeno, anche qui traghetto verso l’Isola Polvese. Area troviamo l’arte del ricamo custodita naturale protetta e Oasi Faunistica nel Museo del Merletto, che ha del Lago Trasimeno da quando si è sede nel cinquecentesco palazzo spopolata definitivamente negli anni delle Opere Pie. Il museo raccoglie ‘50 del Novecento, è di proprietà i manufatti realizzati a punto Irlanda della Provincia di Perugia. dalle donne isolane tra il 1904 e Come testimonianze storiche restano la fine del XX secolo. L’esperienza la Rocca dell’antico villaggio, il del ricamo contribuì a svolgere un convento di san Secondo, tenuto dai ruolo importante nell’emancipazione monaci olivetani dal 1404 al 1832 e la di queste donne che potevano chiesa di san Giuliano, costruita su godere di una piccola indipendenza una antecedente villa romana. Il vero economica, derivante dalla vendita punto di forza dell’isola è l’ambiente dei ricami. Il punto Irlanda è una e il paesaggio, dove ampi lecceti si tecnica importata sull’isola nei primi alternano a oliveti e campi coltivati, del Novecento. Nonostante il nome dove la fauna acquatica, e non, trova tragga in inganno, l’isola non è la più il suo habitat ideale. grande del lago Trasimeno. Infatti, in ordine decrescente di area, troviamo L’isola può essere esplorata dapprima la Polvese, poi la Maggiore attraverso percorsi naturalistici e ed infine la Minore. storici.

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“FEASR: L’EUROPA INVESTE NELLE ZONE RURALI”

GUIDA ALL'ECOMUSEO DEL TRASIMENO

LA VIA DEI BOSCHI LA VIA DEI CASTELLI

LA VIA DEI SAPERI LA VIA DEL CORPO

LA VIA DELL'ACQUA LA VIA DELL'ANIMA

LA VIA DELLE ISOLE