CULTURA Dove il rock è donna Dum Dum Girls. Zola Jesus. Warpaint. E tante colori, la sua idea di “cool”, il con- sumismo spensierato, il surf, la altre band al femminile. Rapporto sull’ultima spiaggia, il sole. L’immaginario dei avanguardia californiana. Con una sorpresa Beach Boys insomma, a suo tempo l’unica alternativa americana ai DI LEONARDO CLAUSI Beatles. Oggi tutta quest’eredità si riflette nelle varie band che costrui- scono la musica del futuro. Ma a differenza di colleghi maschi come Wavves (album “King of the Be- ach”), Abe Vigoda (prendono il he West is the Best..., decla- Spector. Che cosa era Wall of Sound? Era nome dal caratterista americano mava criptico Jim Morri- una tecnica di registrazione: molti musi- che interpreta il gangster Tessio nel son, leader dei Doors, in un cisti che suonavano lo stesso strumento “Padrino”, album “Crush”), e il verso di “The End”. Era il all’uniscono, per dare un effetto di river- duo No Age (di San Diego, album 1967 e la potenza di questa bero, a sua volta ottimo per la riproduzio- “Everything in Between”), le ra- Trima, ironica o meno che fosse, confluiva ne alla radio e nei jukebox. Legate più di- gazze si dimostrano più inclini alla nel mito fondante dello Stato della Cali- rettamente a un rock contemporaneo dai riscoperta del passato: sempre da fornia, madre di tutte le controculture e toni sperimentali sono invece le War- amalgamare nella visione dell’av- avanguardie. Più di quarant’anni dopo, a paint. Ma c’è anche chi guarda all’elettro- venire. È comunque al centro di guardare la produzione musicale indi- nica, come le vocalist Glasser o anche al- tutto questa onda c’è, ancora una pendente californiana, sembra che Mor- la scena dark, come Zola Jesus. volta, l’etica del “do-it-yourself”: rison abbia ragione. L’avanguardia è di Intanto a riscoprire il ruolo di motore mu- concerti organizzati autonoma- casa nello Sunshine State. Merito soprat- sicale del mondo è soprattutto Los Ange- mente in luoghi improvvisati e di- tutto di una serie di band che, rielaboran- les, tornata in auge dopo un lungo perio- schi prodotti lontano (fin quando do elementi della tradizione in un’interes- do di semi-letargo in cui il testimone del- possibile) dal grande circuito commercia- sante fuga nel passato, indicano il futuro l’underground e dell’avanguardia era le.Vediamo in dettaglio chi sono e cosa del rock. Pochi hanno dei dubbi: è la West passato in altre mani: Seattle, Chicago, e fanno le protagonisti di questa ultima Coast, il laboratorio e anche il palcosce- naturalmente New York. Da sempre, al avanguardia. nico delle tendenze più interessanti del ge- bianco e nero della grande rivale dell’East Best Coast. Trio capitanato da Bethany nere. Genere in doppio senso: musicale, Coast, Los Angeles contrappone i suoi Cosentino. Al momento, uno dei grup- ma anche di donne. Infatti molte tra le band più in voga hanno un organico intera- mente femminile. A rifarsi al canone degli anni Sessanta, proiettandolo nel futuro, so- no soprattutto Best Coast, (un nome che convalida il verso di Morrison), e Dum Dum Girls. Entrambe si rial- lacciano all’età d’oro dei Be- ach Boys, e a Wall of Sound (il muro di suono) di Phil

Da sinistra: Jenny Lee Lindberg di Warpaint; Bethany Cosentino di Best Coast; Cameron Mesirow di Glasser, e i Surfer Blood. Nella foto grande: Dum Dum Girls

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di Best Coast, sostituendo la delicatezza sognante con un pizzico di tetraggine dark. «Volevo abbinare l’energia di una punk band con le carat- teristiche vocali di un girl group» dice Dee Dee dell’al- bum d’esordio “I Will Be” (Sub Pop), che sfoggia chitar- re sfocate e armonie vocali in pari quantità. Come già ai tempi di Phil Spector, la con- taminazione reciproca tra New York e Los Angeles re- sta costante: da una costola delle Dum Dum Girls, la bat- terista Frankie Rose, sono nate Frankie Rose and the Outs (principali riferimenti, pure qui Spector e il girl group Shangri-Las, anche se la band fa base a Brooklyn). Da scaricare? Il singolo “Oh Mein Me”. Un’immagine Glasser. Naturalmente non fi- dei Cystal Stilts nisce tutto nel riverbero delle pi più citati nella blogosfera musicale. Il in una nube di riverbero della ventitreen- chitarre elettriche con cui il primo surf loro “Crazy For You” (Wichita Recor- ne Cosentino sono un cocktail vincente. rock riproduceva lo sciabordio delle on- dings/ Cooperative Music), uscito in Malgrado l’uniformità tematica e sono- de sulla spiaggia di Santa Monica. Lo di- estate, ha monopolizzato l’attenzione, ra: «I Ramones hanno scritto pratica- mostra la vocalist-strumentista Glasser, conquistandosi fan illustri come Thur- mente sempre la stessa canzone, eppure al secolo Cameron Mesirow, con un al- ston Moore, cantante dei Sonic Youth e sapevano quello che facevano», ha detto bum (“Ring, True Panther”) di raffinate un attore anticonformista come Bill lei recentemente, l’album regge un ascol- sonorità e voce eterea, che pur non affi- Murray. Merito dell’efficacia melodica, to a ripetizione, con un singolo partico- dandosi esclusivamente a un computer ma soprattutto del retrogusto malinconi- larmente accattivante, “Boyfriend”. Se- (un suo precedente è stato infatti compo- co, altro elemento chiave del suono di gni particolari? Un’irresistibile capacità sto usando il software Garageband di Ap- s i b r quegli anni. Cosentino, è nata a Los An- di trasportare in un universo di spiagge, ple) mantiene la barra in territori salda- o C - geles, si era trasferita per un periodo a curvilinee Cadillac e tavole da surf. mente elettronici: una variante semplifi- a n t e

New York, da dove vengono altre band Dum Dum Girls. Vera e propria girl band cata e “calda”, ma non per questo meno R : 8 1

garage-psichedeliche come Crystal Stilts, aggressiva e conturbante, capitanata da accattivante, di Björk. 1 a n i

Surfer Blood, The Drums, ma la nostal- Kristin Gundred (ex Grand Ole Party, Warpaint. A Los Angeles c’è anche chi rie- g a P .

gia l’ha indotta a tornare in California. nome d’arte Dee Dee Penny). Il quartet- sce a fare musica al riparo dalla nostalgia s i b r

L’aria di casa le ha ispirato un album do- to (le altre si chiamano sbrigativamente del baby-boom. È il caso delle Warpaint. o C - ve: «La batteria doveva suonare come i Jules, Bambi, Sandy) fasciato di pelle ne- Emily Kokal, Theresa Wayman (voce e a n t e

Beatles, le chitarre come i Ramones e la ra e calze a rete, percorre le stesse traiet- chitarra), Jenny Lee Lindberg (basso e vo- R , ) 3 (

voce come Phil Spector», che fa di lei una torie di pop psichedelico anni Sessanta ce), e Stella Mozgawa (batteria), suonano s e g specie di Katy Perry underground. Dopo un interessante art-rock e hanno appena a m I y t aver lasciato le Pocahaunted, il duo psi- pubblicato l’esordio “The Fool” per la t A Los Angeles e G chedelico-elettronico che aveva fondato blasonata Rough Trade. - s n c’è uno strano r e con l’amica Amanda Brown nel 2005, Zola Jesus. Vera e propria creatura not- f d e R

Cosentino si è associata al multistrumen- amalgama: il turna e vampiresca ( “Valusia”, “Sacred , s i b r

tista Bobb Bruno. Alla batteria c’è Ali Bone Records), all’anagrafe Nika Roza o

richiamo al passato C -

Koehler, ex della band garage di New Danilova, questa ventunenne del Mid- i z o

e la ricerca dei B

York Vivian Girls. La semplicità dei testi, west trasferitasi sulla costa occidentale . T : tutti incentrati su cuori infranti o prossi- sound del futuro ha una splendida voce in bilico fra 7 1 1 - mi a infrangersi attraverso gli occhi di Siouxsie Sioux e Diamanda Galas, che 6 1 1 un’adolescente, la produzione low-fide- mette al servizio di glaciale pop elettro- e n i g a

lity (che utilizza cioè tecniche obsolete e nico. Una vera e propria eclissi di sole nel p o t o rudimentali) e gli arrangiamenti affogati cielo della California. I F

118 25 novembre 2010 L’espresso