INDICE DEI CORSI E SEMINARI [in ordine alfabetico per professori]

Aletti Jean-Noël, S.J. [F.B.] TN5109 Problemi di teologia paolina EN5215 La lettera ai Filippesi. Approccio esegetico SN5108 Problemi di metodologia paolina

Althann Robert, S.J. [F.O.] OA2203 Aramaico Targumico, corso introduttivo (B) OA1203 Aramaico biblico

Arnold Leo, S.J. [F.O.] OR1101 Lingua e letteratura araba, corso introduttivo (A) OR2201 Lingua e letteratura araba, corso introduttivo (B) OR3101 Lingua e letteratura araba, corso superiore (C) OR4101 Lingua e letteratura araba, corso speciale

Barbiero Gianni, S.D.B. [F.B.] EV2130 JHWH, Dio misericordioso e giusto: una lettura di Es 32–34 EV5228 Salmi scelti dal terzo libro del salterio (Sal 73–89) SV1218 La remissione dei debiti e la liberazione degli schiavi nell’Oriente Antico e nell’A.T.

Bazyli½ki Stanis»aw, O.F.M.Conv. [F.B.– invit.] SM0102 Proseminario di metodologia (I sem.) SM0202 Proseminario di metodologia (II sem.)

Bechard Dean, S.J. [F.B. – invit.] EN2134 The Lukan Journey Narrative (Lk 9,51– 19,44)

Beutler Johannes, S.J. [F.B.] EV3226 Gv 18–21: Gesù ritorna al Padre SN5222 The Letter to Titus

Biguzzi Giancarlo [F.B. – invit.] EN8120 «Il Trono, il rotolo e l’Agnello» (Ap 4,1–8,1) Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

Bovati Pietro, S.J. [F.B.] MI1103 Ermeneutica biblica e metodi esegetici TV2201 Temi teologici del Deuteronomio SV4125 Testi scelti di Amos

Crenshaw James L. [F.B. – invit.] EV5228 Ecclesiastes (Qoheleth)

Dick Michael [F.B. – invit.] EV4130 The Book of the Twelve: Nahum, Zephaniah, Micah, and Jonah

Di Luccio Giuseppe, S.J. [F.B. – assist.] JERRN3 Sfondo storico, letterario e teologico del Nuovo Testa- mento [in Gerusalem

Forte Anthony, S.J. [F.B.] GA1102 Greco del NT, corso A GA2102 Greek New Testament, A GB1202 Greco del NT, corso B OX1104 Greco dei LXX, corsi A OX1104 Greco dei LXX, corsi A SA0221 Manoscritti greci della Bibbia GRSP01 Lingua greca, corso speciale: I Padri Apostolici

Garcia Recio Jesús [F.B. – invit.] RV1225 Il diluvio nella tradizione biblica e mesopotamica

Gargano Innocenzo, O.S.B.Cam. [F.B. – invit.] MS1204 Storia dell’esegesi dei Padri

Gianto Agustinus, S.J. [F.O.] OW1102 Semitico nordoccidentale, corso A: testi ugaritici OW2202 Semitico nordoccidentale, corso B: testi aramaici HC1102 Lingua e letteratura ebraica, Corso C HC2202 Biblical Hebrew, C OB1101 Lingua e letteratura ebraica, corso speciale Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

Gilbert Maurice, S.J. [F.B.] IV5203 Introduzione ai libri sapienziali dell’ AT JERGA4 New Testament Greek, A

Kilgallen John, S.J. [F.B.] EN4117 La Pentecoste negli Atti degli Apostoli EN2226 L’infanzia di Gesù secondo Luca (Lc 1–2) SN2228 Le parabole del vangelo di Luca

Laisney Vincent, O.S.B. [F.O.] OE1103 Lingua e letteratura egiziana: corso introduttivo (A) OE2203 Lingua e letteratura egiziana: corso introduttivo (B) OE3103 Lingua e letteratura egiziana, corso C OE4204 Lingua e letteratura egiziana, corso speciale

Lebiedziuk Roman, C.R. [F.B. ) assist.] GP1104 Lingua greca, corso propedeutico (I) GP1204 Lingua greca, corso propedeutico (II) GP2105 Biblical Greek, propaedeutic course (I) GP2205 Biblical Greek, propaedeutic course (II)

Lienhard Joseph T., S.J. [F.B. – invit.] GB2206 Greek New Testament, B

Luisier Philippe, S.J. [F.O. – invit.] OC1102 Lingua e letteratura copta, corso introduttivo (A) OC2202 Lingua e letteratura copta, corso introduttivo (B) OC3102 Lingua e letteratura copta, corso superiore (C) OC4202 Lingua e letteratura copta, corso speciale

Luzarraga Jesús, S.J. [F.B.] EN6104 La prima lettera di Giovanni TN3202 L’uso dell’AT nel Vangelo secondo Giovanni SN3113 Esegesi e teologia delle versioni siriache su Gv SV5227 El Cantar de los Cantares Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

Mankowski Paul, S.J. [F.B.] HA2106 Biblical Hebrew, A HA1106 Ebraico biblico, A HB2207 Biblical Hebrew, B HB1208 Ebraico biblico, B

Marazzi Massimiliano [F.O. – invit.] OH1101 Lingua e civiltà dell’Anatolia hittita, corso introdutti- vo (A) OH2201 Lingua e civiltà dell’Anatolia hittita, corso introdutti- vo (B) OH3102 Lettura di testi storici in cuneiforme hittita

Mayer Werner, S.J. [F.O.] OD1102 Lingua e letteratura accadica, corso introduttivo (A) OD2202 Lingua e letteratura accadica, corso introduttivo (B) OD4101 Lingua e letteratura accadica, corso superiore (C) OD4201 Lingua e letteratura accadica, corso speciale

Mazzinghi Luca [F.B. – invit.] EV5126 La terza parte del libro della Sapienza (Sap 11–19)

McMahon Don, O.M.I. [F.B. ) assist.] HP2107 Biblical Hebrew, propaedeutic course (I) HP2207 Biblical Hebrew, propaedeutic course (II) HP3106 Hebreo bíblico, curso propédeutico (I) HP3206 Hebreo bíblico, curso propédeutico (II)

Morrison Craig, O.Carm. [F.O.] OS1102 Siriaco, corso introduttivo (A) OS2202 Siriaco, corso introduttivo (B) OS3102 Siriaco, corso superiore (C) OS3202 Siriaco, corso speciale OA1102 Aramaico Targumico, corso introduttivo (A) OA3102 Aramaico targumico, corso C OA4101 Aramaico targumico, corso speciale AB2104 Biblical Aramaic Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

Neudecker Reinhard, S.J. [F.B.] IV7112 Il Decalogo nell’interpretazione rabbinica RN1209 L’ambiente giudaico del NT SA7101 Introduction to the Scientific Study of Rabbinics

Oggiano Ida [F.B. – invit.] PA1206 Archeologia e geografia biblica

Pisano Stephen, S.J. [F.B.] CT1101 Introduzione alla Critica Testuale dell’Antico e del Nuovo Testamento EV3221 Elia ed Eliseo in 1-2Re

Plötz Karl, S.J. [F.B.] HP1101 Lingua ebraica: corso propedeutico (I) HP1201 Lingua ebraica: corso propedeutico (II)

Pomponio Francesco [F.B. – invit.] RV1124 La religione numerica e babilonese-assira

Sievers Joseph [F.B.] RN1105 Storia della Palestina nel II e I secolo a.C. IN9203 L’apocalittica ebraica SN9202 Flavio Giuseppe e il Nuovo Testamento

Simian-Yofre Horacio, S.J. [F.B.] TV4106 I testi isaiani dell’Avvento (da Is 40 – 66) EV4230 Testi scelti da Isaia 1–12; 28–33 SV1116 Metodologia dell’esegesi dei profeti

Simoens Yves, S.J. [F.B. – invit.] EN3125 Chi è il Cristo che viene alla sua ora? (Gv 7–12)

Ska Jean Louis, S.J. [F.B.] IV2102 Introduzione al Deuteronomio EV2230 Testi scelti del libro dei Numeri SV1106 Tecniche narrative nell’AT SV1217 Iniziazione al metodo storico-critico Stock Klemens, S.J. [F.B.] IN2104 Introduzione speciale ai Sinottici EN2215 Racconti della passione nei Sinottici (I parte) SN2108 Studio di un testo sinottico Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

CORSI PROPEDEUTICI DI GRECO E DI EBRAICO

Professori: Roman LEBIEDZIUK (Greek, course in English) Roman LEBIEDZIUK (greco, corso in italiano) Don MC MAHON (Hebrew, course in English) Don MC MAHON (hebreo, curso en español) Karl PLÖTZ (ebraico, corso in italiano)

I corsi sono di 5 ore settimali, e durano due semestri Per le sigle dei singoli corsi si veda a pag. 27.

Per essere ammessi al curriculum per la Licenza in Sacra Scrittura è necesario aver superato gli esami di qualificazione di greco e di ebraico (vedi pag. 24) o aver completato con succes- so entrambi i semestri dei corsi propedeutici di tali lingue offer- ti da docenti dell’istituto. Lo scopo dei corsi propedeutici di gre- co e di ebraico è di preparare lo studente ai corsi superiori di greco del NT (A-B) e di ebraico biblico (A-B-C) e ai corsi della sezione esegetico-teologica. Gli obiettivi specifici del corso di greco sono i seguenti: 1. Padronanza della morfologia di base del greco del NT. 2. Acquisizione di un vocabolario fondamentale. 3. Conoscenza dei punti più importanti della sintassi. 4. Abilità nel tradurre frasi semplici dal e in greco. 5. Facilità nel leggere il greco ad alta voce. Questi obiettivi specifici tendono a far sì che lo studente sia in grado di leggere e capire il testo greco dei Vangeli. Tutto il testo dei vangeli di Marco e Giovanni sarà letto come parte del corso. Negli esami del II semestre al candidato verrà chiesto di tradurre un testo di questi vangeli senza l’uso del vocabolario, e un testo da un altro libro del Nuovo Testamento con l’uso del vocabolario. Libri necessari: 1. J. SWETNAM, Il greco del Nuovo Testamento. Parte I, Morfolo- gia (edizione italiana a cura di C. Rusconi; Edizioni Dehonia- ne, Bologna 1995). 2. C. RUSCONI, Vocabolario del greco del Nuovo Testamento (Edizioni Dehoniane, Bologna 2001). Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

2. Una edizione del testo greco del Nuovo Testamento. Si racco- manda The Greek New Testament (United Bible Societies, Stuttgart 1993). Ogni edizione critica del Nuovo Testamento è utilizzabile, fuorché quelle accompagnate da traduzioni in lingue moderne.

Libri raccomandati: 1. Per la lectio cursiva del secondo semestre si raccomanda: M. ZERWICK – M. GROSVENOR, A Grammatical Analysis of the Greek New Testament (unabridged, 5th edition; Biblical Insti- tute Press, Rome 1996) insieme al volume: M. ZERWICK, Bi- blical Greek illustrated by examples (English edition adapted from the fourth Latin edition by Joseph Smith; Scripta Pon- tificii Istituti Biblici 114; Rome 1963 [photomechanical edi- tion 2001]). 2. Una grammatica più ampia del NT: F. BLASS – A. DEBRUN- NER, Grammatik des neutestamentlichen Griechisch [trad. italiana: Grammatica del greco del Nuovo Testamento (edd. U. Mattioli – G. Pisi) (Paideia, Brescia 1982)].

Gli obiettivi specifici del corso d’ebraico sono i seguenti: 1. Padronanza della morfologia di base dell’ebraico dell’AT. 2. Acquisizione di un vocabolario fondamentale. 3. Conoscenza dei punti più importanti della sintassi. 4. Abilità nel tradurre esercizi semplici in ebraico ed esercizi più complessi dall’ebraico. 5. Facilità nel leggere l’ebraico ad alta voce. 6. Familiarità nella traslitterazione dell’ebraico. Questi obiettivi specifici tendono a far sì che lo studente sia in grado di leggere e capire testi narrativi semplici dell’AT ebraico. Durante il corso sarà letto il libro dei Giudici (eccetto il capitolo 5). Negli esami del II semestre al candidato verrà chiesto di tra- durre un testo del libro dei Giudici senza l’uso del vocabolario, e un testo di prosa narrativa da un altro libro biblico con l’uso del vocabolario.

Libri necessari: 1. T. LAMBDIN, Introduction to Biblical Hebrew (New York 1971) [trad. spagnola: Introducción al Hebreo Bíblico (Ed. Verbo Di- vino, Estella 2001). Per gli studenti di lingua spagnola può Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

essere utile: R. ROMAN, Sinopsis ... Gramática de Thomas O. Lambdin (Buenos Aires 1994), disponibile presso la libreria «Sole». 2. Biblia Hebraica Stuttgartensia (Stuttgart 1967-77). 3. Un dizionario ampio di ebraico dell’AT.

Libro raccomandato: Una grammatica di consultazione dell’ebraico dell’AT [ad es., P. JOÜON, Grammaire de l’hébreu biblique (Pontificio Istituto Biblico, Roma 1947) = A Grammar of Biblical Hebrew. Trans- lated and Revised by T. Muraoka (Pontificio Istituto Biblico, Roma 1991; ristampa 1993, 1996)].

Esami e calendario Le norme per gli esami dei corsi propedeutici sono un po’ di- verse da quelle degli altri corsi. Per entrambi i corsi propedeuti- ci sono obbligatori quattro esami, due per ogni semestre, che lo studente è tenuto a superare con il voto minimo di 6.00/10. Se il risultato del primo esame, che ha luogo a metà semestre, non fosse positivo lo studente può sostenere il secondo esame che farà media con il primo. Lo studente che riporta un voto negati- vo in uno degli altri tre esami è tenuto a ripetere tutto l’esame di qualificazione, che potrà essere sostenuto solo una volta. Tale studente può continuare a seguire, col consenso del professore, il resto del corso come «uditore». Ufficialmente si ricevono per ogni corso propedeutico due voti: uno alla fine del I semestre ed uno alla fine del II semestre [quindi lo studente è tenuto a fare l’iscrizione in Segreteria, pa- gando la tassa prevista, solo per il secondo e il quarto esame]. Chi supera gli esami (del corso propedeutico o di qualificazio- ne) di una sola lingua è tenuto a superare quelli dell’altra lin- gua entro 18 mesi. I corsi propedeutici sono di cinque lezioni settimanali (una lezione al giorno, eccetto il giovedì). Il calendario delle lezioni non sempre corrisponde a quello degli altri corsi del curriculum per la Licenza. Un calendario dettagliato delle lezioni e degli esami sarà distribuito all’inizio del corso. Chi frequenta i corsi si impegna anche a preparare i compiti che accompagnano ogni lezione. Due o tre ore di preparazione per ogni lezione di greco, e tre o quattro per ogni lezione d’ebraico sono normalmente il minimo richiesto per trarre van- Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07 taggio dal corso. E’ dunque sconsigliato agli studenti che seguono tutti e due corsi (greco ed ebraico) di fare altri corsi durante l’an- no propedeutico. Studenti che non sono del Biblico possono ugualmente partecipare ai corsi propedeutici, a condizione però che si adat- tino allo scopo dei corsi nel contesto dell’Istituto Biblico. Tali studenti dovranno sottomettere i loro programmi accademici al coordinatore dei corsi propedeutici o al decano della Facoltà Biblica all’inizio dell’anno accademico. Soltanto con il suo per- messo lo studente potrà iscriversi ai corsi. L’iscrizione al corso si fa all’inizio di ogni semestre. Il corso propedeutico non si può ripetere. Osservazione per la prima lezione: Sarebbe utile per gli studenti che non hanno mai studiato greco o ebraico, familiarizzarsi con le lettere dell’alfabeto greco e/o ebraico prima dell’inizio del corso, così da poterle leggere e scrivere.

N.B.: Per frequentare i corsi propedeutici è necessaria una bu- ona conoscenza della lingua italiana o inglese.

~ ~ ~ Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

GREEK AND HEBREW PROPAEDEUTIC COURSES

Professors: Roman LEBIEDZIUK (Greek, course in English) Roman LEBIEDZIUK (greco, corso in italiano) Don MC MAHON (Hebrew, course in English) Don MC MAHON (hebreo, curso en español) Karl PLÖTZ (ebraico, corso in italiano)

I corsi sono di 5 ore settimali, e durano due semestri Per le sigle dei singoli corsi si veda a pag. 27.

To be admitted to the Licentiate program a candidate must either pass the qualifying examinations in Greek and Hebrew (see pag. 24) or successfully complete both semesters of the propaedeutic courses in those languages offered by instructors of the Pontifical Biblical Institute. The purpose of the Propae- deutic Courses in Greek and Hebrew is to prepare the student to take Greek A-B and Hebrew A-B-C and exegesis courses in New and Old Testament at the Biblical Institute. The specific goals of the Greek course are as follows: 1. Mastery of the basic morphology of NT Greek. 2. Command of a fundamental vocabulary. 3. Knowledge of the more important points of syntax. 4. Ability to translate simple sentences from Greek and into Greek. 5. Facility in reading Greek out loud. These specific goals are designed to result in the ability to read and understand the Greek text of the Gospels. The entire Gospels of Mark and John are read as part of the course. In the examinations in the second semester the student will be asked to translate a portion of one of these gospels without the use of a dictionary, as well as a portion of an unseen text from the New Testament with the use of a dictionary. Necessary books 1. J. SWETNAM, An Introduction to the Study of New Testament Greek, Part I, Morphology, 2nd, rev. ed. (Subsidia Biblica 16; Pontificio Istituto Biblico, Rome 1998). 2. An edition of the Greek New Testament. The recommended text is The Greek New Testament (United Bible Societies, Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

Stuttgart 1993). Any critical edition of the New Testament is permitted provided there is no translation in a modern lan- guage accompanying it.

Recommended books: 1. Lexicon First choice is: Frederick W. DANKER (ed.), A Greek-English Lexicon of the New Testament and Other Early Christian Litera- ture. Third Edition based on Walter Bauer’s Griechisch-Deut- sches Wörterbuch zu den Schriften des Neuen Testaments und der frühchristlichen Literatur, sixth edition, edited by Kurt Aland and Barbara Aland, with Viktor Reichman, and on pre- vious English editions by W. F. Arndt, F. W. Gingrich, and F. W. Danker (The University of Chicago Press, Chicago & London 2000). 2. Grammars and grammatical reference tools: An up to date modern grammar is D.B. WALLACE, Greek Grammar Beyond the Basics: An Exegetical Syntax of the New Testament (Zondervan, Grand Rapids 1996). The best referential grammar of the NT is: F. BLASS – A. DE- BRUNNER – R.W. FUNK, A Greek Grammar of the NT (University of Chicago Press 1961). The newest 18th German edition is F. BLASS – A. DEBRUNNER – F. REHKOPF, Grammatik des neutesta- mentlichen Griechisch (Vandenhoeck & Ruprecht, Göttingen 2001). Also useful is: J. H. MOULTON – W. F. HOWARD – N. TURNER, A Grammar of New Testament Greek, 4 vols (T. & T. Clark, Edinburgh 1906-1976). The best verse by verse resource for the second semester lec- tio cursiva is: M. ZERWICK – M. GROSVENOR, A Grammatical Analysis of the Greek New Testament (unabridged, 5th edition; Biblical Institute Press, Rome 1996) with its companion volu- me: M. ZERWICK, Biblical Greek illustrated by examples (En- glish edition adapted from the fourth Latin edition by J. Smith; Scripta Pontificii Istituti Biblici 114; Rome 1963) [photomecha- nical reedition 2001]. The specific goals of the Hebrew course are as follows: 1. Mastery of the basic morphology of OT Hebrew. Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

2. Command of a fundamental vocabulary. 3. Knowledge of the more important points of syntax. 4. Ability to translate simple exercises into Hebrew, and more complicated exercises from Hebrew. 5. Facility in reading Hebrew out loud. 6. Familiarity with Hebrew in transliteration. These specific goals are designed to result in the ability to read and understand simple narrative texts from the Hebrew Old Testament. The entire Book of Judges (except chap. 5) is read as part of the course. In the examinations in the second semester the student will be asked to translate a portion of Judges without the use of a dictionary, as well as a portion of an unseen text, from Hebrew prose narrative, with the use of a dictionary.

Necessary books 1. T. LAMBDIN, Introduction to Biblical Hebrew (New York 1971). 2. Biblia Hebraica Stuttgartensia (Stuttgart 1967-77). 3. A large dictionary of Old Testament Hebrew.

Recommended: A large grammar of Old Testament Hebrew [e.g., P. JOÜON, A Grammar of Biblical Hebrew. Translated and Revised by T. Muraoka (Pontificio Istituto Biblico, Roma 1991; reprint 1993, 1996)].

Exams and calendar The norms for the exams of the propaedeutic courses are a bit different from those of the other courses. There are four ex- ams during the year for each propaedeutic course, 2 each se- mester. Students must pass each exam with a minimum of 6/10. However, if the first exam (mid-semester exam) is not passed the student can take the second exam in an attempt to make a passing average of the two exams. If any of the other three ex- ams are not passed, the student must repeat the entire qualify- ing exam – which can be attempted only once. Said student may continue the course as an «auditor», with the professor’s con- sent. Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

Only two marks are officially registered, one at the end of each semester; therefore the student need only sign up for the second and the fourth exam, and pay the required fee. Those who pass the examinations in only one of the langua- ges must pass the other within 18 months. Classes meet five times a week (Thursday excluded). Please note that the propaedeutic courses do not always follow the calendar of the regular licentiate courses. A schedule of the propaedeutic classes and examinations will be provided at the beginning of the course. Class preparation is always required. Two or three hours of preparation for each Greek class, and three or four for each He- brew class are a customary minimum needed to profit from the course. It is therefore not advisable that students taking both Propaedeutic Greek and Propaedeutic Hebrew enroll in any other course. Students from outside the Institute are welcome to enroll in the course but only on condition that they adapt themselves to the aim of the course in the context of the Biblical Institute. Such students are required to submit their academic programs either to the director of the propedeutic courses or to the Dean of the Biblical Faculty at the beginning of the academic year. Only with his approval will the student be allowed to register for the courses. Registration for the courses takes place at the beginning of each semester. The propaedeutic course may be taken only once.

Observations for the first class It would be useful for the students who have not previously studied Greek or Hebrew to learn the Greek and Hebrew alpha- bets before the course begins and acquire the ability to write and read the letters.

N.B.: In order to take part in the courses of the Preparatory Year it is necessary to have a good working knowledge of either Italian or English. Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

ALETTI Jean-Noël, S.J. [F.B.]

TN5109 Problemi di teologia paolina Teologia NT – Semestre: I – Lingua: italiano

Descrizione Il corso non si propone di fare una presentazione delle com- ponenti principali della teologia dell’apostolo (si presuppone che lo studente lo faccia con una lettura, durante il corso, di libri basilari come quelli di J. Fitzmyer segnalati nella bibliografia), ma della sua unità e coerenza. Si farà quindi una lettura tra- sversale dell’epistolario paolino, per interrogarsi sull’unità (o non unità) della teologia delle protopaoline, e poi sulla coerenza tra la teologia delle deutero-paoline e quella delle proto-paoline. Strada facendo cercheremo di vedere come spiegare l’apparente incompatibilità di alcuni enunciati, e di riflettere sui criteri che fanno optare per o contro l’unità, ecc.

Obiettivi Lo scopo del corso è di rendere sensibili gli uditori alla pro- fondità ma anche alla difficoltà degli enunciati teologici paolini riguardo a una unità di principio della sua teologia. Alla fine del corso, gli uditori dovrebbero poter utilizzare con discerni- mento i criteri che specificano la coerenza e l’unità della teolo- gia paolina.

Modalità Corso frontale, con domande tecniche orali fatte durante le lezioni. Ogni lezione richiede una preparazione personale da parte degli dagli uditori.

Bibliografia (1) obbligatoria J.A. FITZMYER, Paul and His Theology. A Brief Sketch (Prentice- Hall, Englewood Cliffs, NJ 1987). J.A. FITZMYER, According to Paul. Studies in the Theology of the Apostle (Paulist, New York 1993). (2) raccomandata: R. PENNA, L’apostolo Paolo. Studi di esegesi e teologia (2a parte) (Paoline, Milano 1991). Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

H. HÜBNER, Biblische Theologie des Neuen Testaments. II. Die Theologie des Paulus (Vandenhoeck & Ruprecht, Göttingen 1993). C.A. DAVIS, The Structure of Paul’s Theology. «The Truth which is the Gospel» (Mellen Biblical Press, Lewiston, NY – Queenston, Ontario 1995). J.D.G. DUNN, The Theology of Paul the Apostle (T&T Clark, Edinburgh 1998). G. BARBAGLIO, La teologia di Paolo. Abbozzo in forma epistolare (EDB, Bologna 1999). F. HAHN, Theologie des Neuen Testaments. I. Die Vielfalt des Neuen Testaments. Theologiegeschichte des Urchristentums. II. Die Einheit des Neuen Testaments. Thematische Darstel- lung (Mohr Siebeck, Tübingen 2002).

Esame L’esame sarà scritto per tutti e durerà due ore. Sarà diviso in due parti: (1) serie di domande brevi su alcuni enunciati teolo- gici paolini; (2) un’argomentazione più lunga sulla (non)- compatibilità teologica di due brevi passi paolini.

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EN5215 La lettera ai Filippesi. Approccio esegetico Esegesi NT – Semestre: II – Lingua: italiano

Descrizione Pur essendo breve, la lettera ai Filippesi solleva diverse diffi- coltà: problema della sua integrità, degli avversari di Paolo, dei modelli letterari utilizzati, della sua teologia nei confronti delle altre lettere paoline. Questi problemi linguistici, letterari, reto- rici, e teologici saranno studiati attentamente, perché sono em- blematici di quelli delle altre lettere dell’apostolo. Due brani saranno studiati più dettagliatamente, il difficile inno cristologico di Fil 2,6-11 e la periautologia di Fil 3.

Obiettivi Dare la possibilità agli studenti di realizzare l’importanza del discernimento esegetico a tutti i livelli (traduzione, composi- Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07 zione, esegesi, semantica), e di poter iniziarsi a tale discernimento.

Modalità Corso frontale, ma, durante le lezioni, ci sarà un breve tempo di domande fatte agli studenti su concrete decisioni esegetiche da prendere. Lo studente è tenuto a leggere: Filippesi, Filemone e 2 Corin- zi.

Bibliografia (1) obbligatoria J.N. ALETTI, Épître aux Philippiens (Gabalda, Paris 2005). J. MURPHY-O’CONNOR, Paul the Letter Writer: His World, His Options, His Skills (Liturgical Press, Collegeville 1995). (2) raccomandata P.T. O’BRIEN, The Epistle to the Philippians (Eerdmans, Grand Rapids, Mich. 1991). G.D. FEE, Paul’s Letter to the Philippians (Eerdmans, Grand Rapids Mich. 1995). M. BOCKMUEHL, Epistle to the Philippians (Hendrickson, Pea- body Mass. 1998). J. HERIBAN, Retto phronein e kenôsis. Studio esegetico su Fil 2,1-5.6-11 (LAS, Roma 1983). B. FIORE, The Function of Personal Example in the Socratic and Pastoral Epistles (AnBib 105, PIB, Roma 1986). L. PERNOT, «Periautologia. Problèmes et méthodes de l’éloge de soi-même en la tradition éthique et rhétorique gréco-romai- ne», Revue des études grecques 111 (1998) 101-124. D.K. WILLIAMS, Enemies of the Cross of Christ. The Terminology of the Cross and Conflict in Philippians (JSNT Sup 223, Sheffield 2002).

Esame L’esame, scritto per tutti, durerà due ore. Comprenderà due parti, una prima con alcune domande brevi, alle quali si dovrà risponde in un’argomentazione esegetica breve. Nella seconda parte si chiederà di sviluppare un argomento esegetico più lungo.

~ ~ ~ Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

SN5108 Problemi di metodologia paolina Seminario con o senza lavoro scritto Semestre: I – Lingua: ex condicto

Descrizione L’epistolario paolino non può essere correttamente analizza- to senza una certa, anzi una buona conoscenza dei modelli lette- rari e semantici ai quali Paolo si ispira e che riprende in modo originale. Questi modelli sono diversi: generi letterati e retorici, topoi epistolari; tipi di composizione o di dispositio della retori- ca antica; tipi di argomentazione paolina; tecniche e regole ese- getiche midrashiche; modelli retorici allora comuni (exemplum, forme d’elogio e di biasimo). Lo studio si farà a partire da testi relativamente brevi delle protopaoline (Rm, 1 e 2Co, Ga, Fil, 1 e 2T, Filemone).

Obiettivi La conoscenza dei modelli del tempo di Paolo permetterà agli studenti di evidenziare progressivamente quelli utilizzati nelle sue lettere, di valutare la loro funzione e la loro importanza per l’interpretazione del testo paolino.

Modalità Tutti gli iscritti sono tenuti a intervenire alle sedute del semi- nario. Ogni incontro sarà preparato da un lavoro personale (in cui si dovrà evidenziare i modelli di ogni tipo, la composizione, ecc., su un brano scelto) e dalla lettura di un articolo ad rem. Ci saranno dieci incontri di due ore ciascuno.

Bibliografia (1) obbligatoria B. MORTARA GARAVELLI, Manuale di Retorica (Bompiani; Mila- no 1988). J. MURPHY-O’CONNOR, Paul the Letter Writer: His World, His Options, His Skills (Liturgical Press, Collegeville 1995). (2) raccomandata: R.C. KATZ, The Structure of Ancient Arguments. Rhetoric ans its Near Eastern Origin (Shapolsky/ Publishers, New York 1987). J.N. ALETTI, «Paul et la rhétorique. État de la question et propo- Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

sitions», in ACFEB (ed.), Paul de Tarse, (Cerf, Paris 1996) 27-50. J.N. ALETTI, «La rhétorique paulinienne: construction et commu- nication d’une pensée», in A. Dettwiler (ed.), Paul, une théolo- gie en construction, Labor et Fides, Genève 2004, 47-66. Valutazione La valutazione si farà a partire dai brevi lavori settimanali e dalla partecipazione attiva richiesta durante le sedute.

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ALTHANN Robert, S.J. [F.O.]

OA1102 Aramaico Targumico, corso introduttivo (A) OA2203 Aramaico Targumico, corso introduttivo (B) Il corso A sarà tenuto dal Prof. Craig Morrison Lingua: italiano – Semestre: II

Contenuto Saranno letti Genesi 1–2; 22 nei Targumim Onkelos, Neofiti e Pseudo-Jonatan.

Obiettivi Lo scopo di questo corso è di far conoscere la letteratura tar- gumica e di imparare a leggere il Targum Onkelos ed altri Tar- gumim. Viene spiegato l’uso dei vocabolari, delle grammatiche e di altri sussidi per interpretare un testo. È presupposta una buona conoscenza dell’Ebraico Classico e, preferibilmente, dell’Aramaico Biblico.

Modalità Lezioni con attiva participazione degli studenti così che tutti avranno la opportunità di leggere, tradurre e spiegare i testi a alta voce.

Bibliografia E.G. CLARKE, ed., Targum Pseudo-Jonathan of the Pentateuch (Hoboken 1984). A. DIEZ MACHO, ed., Neophyti. I. Targum Palestinense de la Bi- blioteca Vaticana. I-VI (Madrid, 1968-1979). M. JASTROW, A Dictionary of the Targumim, I-II (New York 1950). T.O. LAMBDIN, An Introduction to the Aramaic of Targum Onqe- los [sarà a disposizione]. M. SOKOLOFF, A Dictionary of Jewish Palestinian Aramaic of the Byzantine Period ( 1990). A. SPERBER, The Bible in Aramaic. I. The Pentateuch according to Targum Onkelos (Leiden, 1959).

G.H. DALMAN, Grammatik des jüdisch-palästinischen Ara- Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

mäisch (Darmstadt 1960/1978). R. LE DÉAUT – R. JACQUES, «Targum», in Supplément au Dic- tionnaire de la Bible, XIII, Paris 2002, coll. 1*-344*. R. LE DÉAUT, Targum du Pentateuque: traduction des deux re- censions palestiniennes complètes, I-V (Paris 1978-1981).

Valutazione L’esame sarà scritto.

OA1203 Aramaico biblico 1 ora settimanale – Semestre: II – Lingua: italiano

Elementi fondamentali di grammatica e di sintassi; lettura di testi: Dan 2.

Bibliografia (1) obbligatoria F. ROSENTHAL, A Grammar of Biblical Aramaic (Harrassowitz, Wiesbaden 61995) [disponibile anche nella traduzione fran- cese]. (2) utile P. MAGNANINI – P. NAVA, Grammatica di aramaico biblico (Stu- dio Domenicano, Bologna 2005). E. VOGT, Lexicon linguae aramaicae Veteris Testamenti (Pontifi- cio Istituto Biblico, Roma 19942). G.H. WILSON, «An Index to the Biblical Passages Cited in Franz Rosenthal, A Grammar of Biblical Aramaic», Journal of Semitic Studies 24 (1979) 21-24.

Valutazione L’esame sarà scritto per tutti.

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ARNOLD Leo, S.J. [F.O.]

OR1101 Lingua e letteratura araba, corso introduttivo (A) OR2201 Lingua e letteratura araba, corso introduttivo (B) Semestre: I-II – Lingua: italiano

Contenuti Morfologia e nozioni sintattiche: radice e forme; nome-so- stantivo e nome-aggettivo; articolo; declinazione del nome e ag- gettivo; la proposizione nominale; aggettivo in funzione di attri- buto o di predicato; interrogazione; lo stato costrutto; i generi; i numeri; accordo dell’aggettivo; pronomi; i gradi dell’aggettivo (elativo); verbo trilittero regolare (I forma) al perfetto e imper- fetto; sintassi della frase verbale.

Obiettivi Lo scopo dei corsi è quello di introdurre gli studenti alla lin- gua araba letteraria contemporanea. Subito dopo lo studio del- l’alfabeto si cominciano a tradurre frasi dall’arabo in italiano (inglese, francese, ecc.) e dall’italiano in arabo.

Modalità Lezioni frontali. Al termine di ogni lezione viene assegnato un compito scritto da consegnare al docente al termine della lezione successiva.

Bibliografia obbligatoria L. VECCIA VAGLIERI, Grammatica teorico-pratica della lingua araba, Volume Primo (ristampa fotomeccanica con correzio- ni; VI edizione, Istituto per l’Oriente, Roma 2002). Valutazione Questi corsi costituiscono, insieme, un’introduzione alla lin- gua araba; ci sarà pertanto un solo esame, alla fine del corso B. L’esame consisterà in una prova scritta di 3 ore ed una prova orale di 15 minuti.

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OR3101 Lingua e letteratura araba, corso superiore (C) Semestre: I – Lingua: italiano

Contenuti Studio complementare della grammatica e sintassi per facili- tare la lettura di testi scelti di autori classici, di cui alcuni brani verranno studiati durante il corso.

Obiettivi Introduzione alla letteratura araba classica attraverso la lettura di testi classici scelti e approfondimento della gramma- tica e sintassi già studiate. Per iscriversi a questo corso bisogna aver già seguito con successo i corsi di Arabo A-B o avere una preparazione equivalente.

Modalità La prima delle due ore settimanali viene dedicata allo studio supplementare della grammatica e sintassi. La seconda viene dedicata allo studio di testi scelti dal professore. In questa se- conda ora ogni partecipante verrà invitato a collaborare attiva- mente nella traduzione e spiegazione dei testi.

Bibliografia obbligatoria L. VECCIA VAGLIERI, Grammatica teorico-pratica della lingua araba, Volume Primo (ristampa fotomeccanica con correzio- ni; VI edizione, Istituto per l’Oriente, Roma 2002). Valutazione L’esame sarà nella forma orale e della durata di 10 minuti. La materia dell’esame è costituta dai testi studiati durante il corso.

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OR4101 Lingua e letteratura araba, corso speciale Semestre: I o II – Lingua: italiano

Contenuti Studio di testi di autori classici o moderni scelti in vista dei Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07 bisogni dei partecipanti. I testi vengono scelti e distribuiti dal professore.

Obiettivi Introduzione alla letteratura araba, sia classica che moder- na, in base alla conoscenza della lingua già acquisita dai parte- cipanti. Spiegazione degli aspetti della lingua non ancora stu- diati (grammatica e sintassi) che si trovano nei testi scelti.

Modalità Traduzione e spiegazione di testi con la collaborazione attiva dei partecipanti.

Bibliografia obbligatoria L. VECCIA VAGLIERI, Grammatica teorico-pratica della lingua araba, Volume Secondo (ristampa fotomeccanica con corre- zioni; Istituto per l’Oriente, Roma 2002).

Valutazione L’esame sarà nella forma orale e della durata di 10 minuti. La materia dell’esame è costituita dai testi studiati durante il corso.

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BARBIERO Gianni, S.D.B. [F.B.]

EV2130 JHWH, Dio misericordioso e giusto: una lettura di Es 32–34 Esegesi AT – Semestre: I – Lingua: italiano

Descrizione Il corso si propone di offrire una lettura esegetica di tre capi- toli del libro dell’Esodo particolarmente rilevanti per l’imma- gine di Dio che essi offrono. Contro la tendenza a spezzettare questi capitoli in diversi brani autonomi, si insisterà sulla coe- renza del testo finale, cercando di coglierne la dimensione teolo- gica. Si collocherà il brano nel contesto del libro dell’Esodo, mo- strando il disegno d’insieme del libro. Lo studio seguirà il meto- do della close reading, esaminando i versetti uno dopo l’altro e mettendone in luce i legami strutturali. L’aspetto diacronico non sarà trascurato, anche se non sarà qui l’accento del corso. Si cercherà di situare i diversi brani nel loro Sitz im Leben storico, attraverso uno studio intertestuale, mettendo in rilevo quando necessario la diversa tendenza dei singoli brani.

Obiettivi Il corso vuole offrire un esempio di esegesi rigorosa del testo, soffermandosi su tutte le tappe del percorso esegetico, dalla cri- tica testuale e la traduzione alla collocazione redazionale, met- tendo l’accento sulla dimensione teologica del testo canonico.

Modalità d’insegnamento La didattica del corso sarà quella della classica lezione acca- demica. Durante le lezioni saranno forniti agli studenti dei fogli con la traduzione e gli schemi strutturali in modo da facilitare l’accompagnamento. Alla fine del corso saranno date delle di- spense. Le domande di spiegazioni sono benvenute, purché per- tinenti. Anche se il corso si limiterà ai capp. 32–34, si richiede allo studente la lettura del testo ebraico di Es 24–34 accompagnata da un buon commentario. Sarà inoltre richiesta la lettura di almeno una monografia tra quelle sotto elencate. Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

Bibliografia di base Commenti al libro dell’Esodo: U. CASSUTO, A Commentary on the Book of Exodus (Jerusa- lem/London 1967). B. S. CHILDS, Exodus (OTL; London 1974). C. DOHMEN, Exodus 19-40 (Freiburg im Breisgau e al. 2004). J. I. DURHAM, Exodus (WBC 3; Waco, TX 1987). C. HOUTMAN, Exodus 3: Chapters 20 – 40 (Historical Commen- tary on the Old Testament; Kampen 2000). B. JACOB, The Second Book of the Bible: Exodus (Hoboken, NJ 1992) [è disponibile la traduzione italiana]. M. NOTH, , Das zweite Buch Mose, Exodus (ATD 5; Göttingen 1968) [è disponibile la traduzione italiana]. W.H.C. PROPP, Exodus: A New Translation with Introduction and Commentary (AB 2; New York 1999). Monografie su Es 32-34 E. AURELIUS, Der Fürbitter Israels. Eine Studie zum Mosebild im Alten Testament (CB.OT 27; Lund 1988). G. BARBIERO, Dio di misericordia e di grazia. La rivelazione del volto di Dio in Esodo 32-34 (Casale Monferrato 2002). G. BARBIERO, «“…ma certo non lascia il colpevole senza punizio- ne”: la giustizia di Dio e di Mosè in Es 32-34», in R. Fabris (ed.), La giustizia in conflitto, XXVI settimana biblica na- zionale, RBS 35 (2002) 55-79. C.T. BEGG, «The Destruction of the Calf (Exod 32,20/Deut 9,21)», in N. Lohfink (ed.), Das Deuteronomium. Entste- hung, Gestalt und Botschaft (BEThL 68; Leuven 1985) 208- 251. E. BLUM, « à la montagne de Dieu. Remarques sur Ex 19- 24; 32-24 et sur le contexte littéraire et historique de sa composition», in A. De Pury (ed.), Le Pentateuque en que- stion (Le Monde de la Bible; Ginevra 1989) 271-295. E. BLUM, Studien zur Komposition des Pentateuchs (BZAW 189; Berlin/New York 1990). J.G. JANZEN, «The Character of the Calf and its Cult in Exodus 32», CBQ 52 (1990) 597-607. G.N. KNOPPERS, «Aaron’s Calf and Jeroboam’s Calves», in For- tunate the eyes that see (Grand Rapids 1995) 92-104. M. KÖCKERT – E. BLUM, Gottes Volk am Sinai. Untersuchungen Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

zu Ex 32-34 und Dtn 9-10 (Veröffentlichungen der wissen- schaftlichen Gesellschaft für Theologie 18; Gütersloh 2001). R. W. L. MOBERLY, At the Mountain of God. Story and Theology in Exodus 32-34 (JSOT.S 22; Sheffield 1983). B. RENAUD, L’alliance, un mystère de miséricorde. Une lecture de Ex 32-34 (LD 169; Paris 1998). R. SCORALICK, Gottes Güte und Gottes Zorn: Die Gottesprädika- tionen in Exodus 34,6f und ihre intertextuellen Beziehungen zum Zwölfprophetenbuch (HBS 33; Freiburg 2002). E. ZENGER, Israel am Sinai, Analysen und Interpretationen zu Exodus 19-34 (Altenberge 1982).

Esame L’esame sarà scritto per tutti. Esso verterà sulla materia del corso: lo studente dovrà mostrare di avere assimilato con crea- tività l’esegesi di Es 32-34, di aver letto il testo ebraico di Es 24- 34, e di avere una visione globale della struttura del libro.

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EV5228 Salmi scelti dal terzo libro del salterio (Sal 73–89) Esegesi AT – Semestre: II – Lingua: italiano

Descrizione Il corso si pone a continuazione di quello precedente, sul se- condo libro del Salterio. Si studierà ora il terzo libro (Sal 73– 89), dando importanza alla composizione della forma canonica e a quella delle redazioni precedenti, il salterio eloista e le due raccolte dei figli di Asaf e dei figli di Core. Si studieranno in forma esemplare tre salmi: quello iniziale (73) e quello finale della raccolta (89), e il breve ma denso salmo 87, secondo le varie tappe esegetiche: critica testuale e traduzio- ne, genere letterario, struttura e forma poetica, collocazione storica, close reading dei singoli versetti, collocazione nel conte- sto del libro.

Obiettivi Il corso si propone di offrire agli allievi, attraverso lo studio esemplare di tre salmi, gli strumenti per lo studio del salterio. Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

Quindi si chiederà di padroneggiare l’analisi poetica e quella strutturale, di saper applicare l’analisi dei generi letterari e lo studio della composizione del salterio. Un peso particolare sarà dato alla forma canonica del testo e alla teologia del salterio.

Modalità di insegnamento L’insegnamento seguirà il metodo classico della lezione acca- demica. Le domande di chiarimenti nel corso della lezione sono benvenute, soprattutto se il numero dei partecipanti non sarà molto elevato. Alla fine del corso saranno date le dispense. È chiesto ad ogni studente di fare una traduzione personale dal testo ebraico dei salmi 73-89, accompagnandola con lo studio di un buon commento.

Bibliografia di base Commentari L. ALONSO SCHÖKEL – C. CARNITI, I Salmi II (Roma 1992). E. GERSTENBERGER, Psalms, Part 2 (FOTL XV; Grand Rapids 2001). F.-L. HOSSFELD – E. ZENGER, Psalmen 51-100 (HThK.AT; Frei- burg – Basel – Wien 2000). H.-J. KRAUS, Psalmen, II (BKAT; Neukirchen-Vluyn 1978). T. LORENZIN, I Salmi (I libri biblici; Milano 2000). M. MANNATI, Les Psaumes, II (Paris 1967). G. RAVASI, Salmi, II (Bologna 1983). K. SEYBOLD, Die Psalmen (HAT 1/15; Tübingen 1996). M.E. TATE, Psalms 51-100 (WBC 20; Dallas 1990).

Monografie (sui singoli salmi verranno date a parte) L. ALONSO SCHÖKEL, Manuale di poetica ebraica (Brescia 1989). J.M. AUWERS, La composition littéraire du Psautier. Un état de la question (CRB 46; Paris 2000). A. CORDES, Die Asafpsalmen in der Septuaginta. Der griechische Psalter als Übersetzung und theologisches Zeugnis (HBS 41; Freiburg e al. 2004). J.P. FOKKELMAN, Reading Biblical Poetry. An Introductory Guide (Louisville 2001). H. GUNKEL – J. BEGRICH, Einleitung in die Psalmen (Göttingen Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

1985) [è disponibile la traduzione inglese]. F.-L. HOSSFELD – E. ZENGER, «The So-called Elohistic Psalter: A New Solution for an Old Problem», in B.A. Strawn – N.R. Bo- wen (edd.), A God so Near. Essays on Old Testament Theo- logy in Honour of P.D. Miller (Winona Lake 2003) 35-51. J.C. MCCANN JR., «Books I-III and the Editorial Purpose of the Psalter», in ID. (ed.), The Shape and Shaping of the Psalter (JSOT.S 159; Sheffield 1993) 93-107. M. MILLARD, Die Komposition des Psalters. Ein formgeschicht- licher Ansatz (FAT 9; Tübingen 1994). M. MILLARD, «Zum Problem des Elohistischen Psalters. Überle- gungen zum Gebrauch von JHWH und ’.lÇhîm im Psalter», in E. Zenger (ed.), Der Psalter in Judentum und Christen- tum, FS N. Lohfink (HBS 18; Freiburg – Basel – Wien 1998) 75-100. H. P. NASUTI, Tradition History and the Psalms of Asafs (SBL. DS 88; Atlanta 1988). C. RÖSEL, Die messianische Redaktion des Psalters. Studien zu Entstehung und Theologie der Sammlung 2-89* (Stuttgart 1999). G. H. WILSON, The Editing of the Hebrew Psalter (SBL.DS 76; Chico 1985). E. ZENGER, «Das Buch der Psalmen», in ID. – al., Einleitung in das Alte Testament (Stuttgart 2001) 309-326 [edizione ita- liana: Introduzione all’Antico Testamento (Brescia 2005)]. E. ZENGER, «Zur redaktionsgeschichtlichen Bedeutung der Ko- rachpsalmen», in K. Seybold – E. Zenger (edd.), Neue Wege der Psalmenforschung (HBS 1; Freiburg e al. 1994) 175- 198. Esame L’esame sarà scritto per tutti. Verterà sui tre salmi studiati e sul contesto del terzo libro.

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SV1218 La remissione dei debiti e la liberazione degli schiavi nell’Oriente Antico e nell’A.T. Seminario con o senza lavoro scritto Semestre: II – Lingua: italiano Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

Descrizione Si studieranno le leggi sulla liberazione degli schiavi e la proibizione di prestiti a interesse nel Codice dell’Alleanza (Es 21,2-11 e 22,24); la legge sull’anno sabbatico nel Codice Deute- ronomico (Dt 15,1-18), e la legge del Giubileo nel Codice di San- tità (Lv 25,35-55). Si cercherà di vedere lo sviluppo di questa tematica nei tre diversi corpi legislativi, associandola al partico- lare sviluppo sociale di Israele nelle differenti epoche della sua storia. Si comparerannno queste leggi con quelle analoghe nel mondo mesopotamico, soprattutto del periodo paleobabilonese. Si dedicherà un’attenzione particolare all’etica della solidarietà vigente nelle società segmentarie, a cui queste leggi si ispirano.

Obiettivi Attraverso lo studio di un caso esemplare, si vuole dare agli studenti la capacità di cogliere il significato sociale e teologico della legislazione dell’Antico Testamento, valutandone la speci- ficità rispetto alla legislazione dei popoli vicini.

Modalità di attuazione Sono previsti 10 incontri di 120 minuti. Il numero dei parte- cipanti non dovrà superare i dieci. La parte riguardante i codici legislativi mesopotamici sarà guidata dalla Prof. Cristina Simo- netti, dell’Università La Sapienza di Roma, che parteciperà an- che alle altre sedute del seminario. Per ogni seminario si chiederà ai partecipanti un piccolo la- voro scritto (1 o 2 pagine) su ogni punto che verrà trattato. Inol- tre ognuno dei partecipanti a turno dovrà preparare una sessio- ne, con una relazione di circa 45 minuti, sottomettendola alla discussione dei colleghi. A chi sceglie il seminario «con lavoro scritto», è richiesto un lavoro scientifico di 30-40 pagine su uno dei punti del semina- rio, d’accordo con il professore.

Bibliografia R. ALBERTZ, «Die Tora Gottes gegen die wirtschaftliche Sach- zwänge. Die Sabbat- und Jobeljahrgesetzgebung Lev 25 in ihrer Geschichte», ÖR 44 (1995) 290-310. Y. AMIT, «The Jubilee Law. An Attempt at Instituting Social justice», in H. G. Reventlow – Y. Hoffman (edd.), Justice Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

and Righteousness. Biblical Themes and Their Influence (JSOT.S 137; Sheffield 1992) 47-59. L.I. BORD, «Le droit de rachat des gages: étude juridique de Lv 25 et ses parallèles», Revue Historique de Droit Français et Étranger 75 (1997) 193-213. I. CARDELLINI, «Possessio o dominium bonorum? Riflessioni sul- la proprietà privata e la rimessa dei debiti in Levitico 25», Anton. 70 (1995) 290-310. G.C. CHIRICHIGNO, Debt-slavery in Israel and the Ancient Near East (JSOT.S 141; Sheffield 1993). E. CORTESE, «L’anno giubilare: profezia della restaurazione? (Studio su Lev 25)», RivBib 18 (1970) 395-409. J. A. FAGER, Land Tenure and the Biblical Jubilee. Uncovering Hebrew Ethics through the Sociology of Knowledge (JSOT.S 1993; Sheffield 1993). M.I. FINLEY, «Die Schuldknechtschaft», in H. G. Kippenberg (ed.), Seminar: Die Entstehung der antiken Klassengesell- schaft (Frankfurt 1977) 173-204. M. FORTES, Kinship and the Social Order (Chicago 1969). N.K. GOTTWALD, «The biblical jubilee: In Whose Interest?», in H. Ucko (ed.), The Jubilee Challenge (Geneva 1997) 34-40. J. M. HAMILTON, Social justice and Deuteronomy. The case of Deuteronomy 15 (SBL.DS; Missoula, Mont. 1992. S. B. HOENIG, «Sabbatical Years and the Year of the Jubilee», JQR (1969) 222-236. S. JAPHET, «The Relationship between the Legal Corpora in the Pentateuch in Light of Manumission Laws», Scripta Hiero- solymitana 31 (1986) 63-89. J. KEGLER, «Das Zinsverbot in der hebräischen Bibel», in: M. Crüsemann – W. Schottroff (edd.), Schuld und Schulden. Biblische Traditionen in gegenwärtigen Konflikten (Mün- chen 1992) 17-39. J.-F. LEFEBVRE, Le jubilé biblique. Lv 25 – exégèse et théologie (OBO 194; Göttingen 2003). N.P. LEMCHE, «Andurarum and Misarum: Comments on the Problem of Social Edicts and their Application in the An- cient Near East», JNES 38 (1979) 11-22). J. MILGROM, Leviticus 23-27 (AB; New York e al. 2001). R. NORTH, Sociology of the Biblical Jubilee (AnBib 4; Roma Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

1954). E. OTTO, «Programme der sozialen Gerechtigkeit. Die neuassy- rische (an)dura- ru-Institution sozialen Ausgleichs und das deuteronomische Erlaßjahr in Dtn 15», ZABR 3 (1997) 26- 63. G. ROBINSON, «Das Jobel-Jahr. Die Lösung einer sozial-ökono- mischen Krise des Volkes Gottes», in D. R. Daniels e al. (edd.), Ernten, was man sät. FS K. Koch (Neukirchen-Vluyn 1991) 471-494. J.W. ROGERSON, «“You Shall Open Your Hand to Your Needy Brother”. Ideology and Moral Formation in Dt 15,1-18», in J.W. Davies – M. Carroll – M. D. Rogerson (edd.), The Bible in Ethics, The Second Sheffield Colloquium (JSOT.S 207; Sheffield 1997), 296-314. A. SCHENKER, «The Biblical Legislation on the Release of Slaves: the Road from Exodus to Leviticus», JSOT 78 (1998) 23-41. J. VAN SETERS, «The Law of the Hebrew Slave», ZAW 108 (1996) 534-546. T. VEERKAMP, «Eine einseitige Ökonomie. Auslegung von Lev 25,1-26,2», Texte und Kontexte 44 (1989) 3-25. G. WALLIS, «Das Jobeljahr-Gesetz, eine Novelle zum Sabbat- jahr-Gesetz», MIOF 15 (1969) 337-345. M. WEINFELD, «Sabbatical Year and Jubilee in the Pentateuchal Laws and their Ancient Near Eastern Background», in T. Veijola (ed.), The law in the Bible and in its Environment (SESJ 51; Helsinki – Göttingen 1990) 39-62. M. WEINFELD, Social Justice in Ancient Israel and in the An- cient Near East (Jerusalem – Minneapolis 1995). R. WESTBROOK, Property and the Family in Biblical Law (JSOT.S 113; Sheffield 1991). M. ZAPPELLA, Le origini degli anni giubilari (Casale Monferrato 1998).

Valutazione La valutazione sarà effettuata in base ai contributi scritti e alla partecipazione al dibattito nel corso delle sedute.

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BAZYLI¼SKI Stanis»aw, O.F.M.Conv. [F.B.– invit.]

SM0102 Proseminario di metodologia (I sem.) SM0202 Proseminario di metodologia (II sem.) 12 lezioni – Lingua: italiano

Obiettivi e contenuti Questa esercitazione ha la funzione di introdurre lo studen- te, che intraprende il «curriculum ad Licentiam», alla ricerca scientifica biblica. Gli studenti iscritti a entrambi i corsi prope- deutici potranno seguire il proseminario nel II semestre, previo consenso del Decano. Il proseminario si articola in sei tappe fondamentali: 1. Introduzione alla Biblioteca dell’Istituto e alle principali fonti del testo biblico. 2. Metodologia per note e bibliografia nei lavori scientifici. 3. Ricerca bibliografica in base all’Elenchus of Biblica. 4. Ricerca «lessicale» a partire dalle Concordanze di Antico e Nuovo Testamento. 5. Introduzione ai principali approcci dell’esegesi contempo- ranea. 6. Introduzione alle basilari «figure» letterarie.

Modalità delle lezioni Il proseminario si compone di sei incontri settimanali di due ore e viene offerto sia nel primo sia nel secondo semestre. Gli incontri hanno luogo il mercoledì pomeriggio secondo un calen- dario che verrà comunicato all’inizio di ogni semestre. Per poter partecipare a qualche seminario (per il curriculum ad Licentiam ne sono richiesti due) lo studente deve aver già seguito il proseminario di Metodologia con esito positivo. L’iscrizione va fatta durante il periodo delle iscrizioni seme- strali (ottobre e febbraio), secondo le istruzioni della Segreteria.

Valutazione Al termine dell’esercitazione non viene dato alcun voto, ma soltanto il giudizio di «probatus» o «non probatus», che viene rilasciato solo dopo che lo studente ha presentato i diversi con- Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07 tributi richiesti durante gli incontri. Bibliografia generale S. BAZYLI¼SKI, Guida alla ricerca biblica (Subsidia Biblica 24; Pontificio Istituto Biblico, Roma 22005) [edizione inglese: A Guide to Biblical Research (Subsidia Biblica 28; Pontificio Istituto Biblico, Roma 2006); edizione spagnola: Guía para la investigación bíblica (Instrumentos para el estudio de la Biblia 16; Verbo Divino, Estella 2006)]. J.A. FITZMYER, An Introductory Bibliography for the Study of Scripture (Subsidia Biblica 3; Pontificio Istituto Biblico, Roma 31990).

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BECHARD Dean, S.J. [F.B. – invit]

EN2134 The Lukan Journey Narrative (Lk 9,51–19,44) Esegesi NT – Semestre: I – Lingua: inglese

Description The course will examine the form and content of the major teachings and events recorded in Luke’s expanded account of the journey of Jesus and his disciples from Galilee to Jerusalem in Lk 9,51–19,44. The conventional tools of historical criticism, supplemented when appropriate by the more recently devised methods of narrative and rhetorical criticism, will be used in order to delineate the traditional material incorporated into this section of the Gospel and to interpret the theological impli- cations of redactional and compositional choices of the author.

Objectives The course will seek to achieve two objectives: 1) to identify and address the major exegetical issues that emerge from a critical reading of a key section of Luke’s Gospel; 2) to train students in the various skills and methods of analysis currently used by modern exegetes in order to gain a critical understand- ing of the intended meaning of biblical texts within their proper historical and literary contexts. The course is designed for masters-level students who are already equipped with a facility in the ancient biblical languages and with a general knowledge of the history and literary development of the gospel tradition.

Method The instruction will be given primarily in the form of lectures in which the practice of scientific exegesis will be exem- plified in a close reading and analysis of specific texts selected from the «Travel Narrative» of Luke’s Gospel. After engaging students in the process of identifying the major exegetical is- sues and questions raised by the text under examination, the instructor will present the several methods of analysis em- ployed by modern exegetes to address these issues. The oral summaries given by the instructor will provide a point of depar- ture for each student’s further study of the scholarly discussion as found in selected commentaries, monographs, and articles indicated on the syllabus. At the conclusion of each of these Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07 lecture presentations, students will be invited to participate in a critical evaluation of the several exegetical methods currently used in the modern study of these gospel texts.

Evaluation Students will be evaluated on the basis of a final written exam (90 minutes), in which they will be asked to demonstrate: 1) a knowledge of the key terms and concepts presented in the lectures and assigned readings; 2) the ability to analyze the text-critical, linguistic, and semantic features of the Greek text of the Gospel; and 3) a well-informed familiarity with the prin- cipal methods of exegesis currently applied in the modern study of the Gospels.

Bibliography Commentaries (at least one of the following)

D. BOCK, Luke, I-II (BECNT 3A/B; Baker, Grand Rapids 1994/1996). F. BOVON, Das Evangelium nach Lukas, 3 vols. (EKKNT 3/1-3; Benzinger Verlag, Zürich – Neukirchener Verlag, Neukir- chen-Vluyn 1989-2001). J.A. FITZMYER, The Gospel According to Luke, I-II (AB 28/28A; Doubleday, New York 1970/1985). J.B. GREEN, The Gospel of Luke (NICNT; Eerdmans, Grand Rapids 1997). W. GRUNDMANN, Das Evangelium nach Lukas (THNT 3; Evangelische Verlagsanstalt, Berlin 1971). J. NOLLAND, Luke, I-III (WBC 35A-C; Word, Dallas 1989-2000). G. ROSSE, Il Vangelo di Luca: commento esegetico e teologico (Citta Nuova, Roma 1992). L. SABOURIN, L’Évangile de Luc: Introduction et commentaire (Gregorian U.P, Rome 1985). G. SCHNEIDER, Das Evangelium nach Lucas, 2 vols. (ÖTNT 3/1- 2; Mohn, Gütersloh – Echter, Würzburg 1977). H. SCHÜRMANN, Das Lukasevangelium, I-II (HThKNT 3/1-2; Herder, Freiburg im Breisgau 1984/1994). Monographs and Articles A.D. BAUM, Lukas als Historiker der letzten Jesureise (Brock- haus, Wuppertal – Zurick 1993). Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

J. BLINZLER, «Die literarische Eigenart des sogenannten Reise- berichts im Lukasevangelium», in J. Schmid – A. VÖGTLE (eds.), Synoptische Studien. Alfred Wikenhauser zum sieb- zigsten Geburtstag . . . dargebracht (Zink, Munich 1953) 20- 52. C.L. BLOMBERG, «Midrash, Chiasmus, and the Outline of Luke’s Central Section», in R.T. France – D. Wenham (eds.), Gos- pel Perspectives. III. Studies in Midrash and Historiogra- phy (JSOT Press, Sheffield 1983) 217-61. A. DENAUX, «OT Models for the Lukan Travel Narrative: A Crit- ical Survey», in C.M. Tuckett (ed.), The Scriptures in the Gospels (BETL 131; Leuven University Press, Leuven 1997) 271-305. H.L. EGELKRAUT, Jesus’ Mission to Jerusalem: A Redaction Critical Study of the Travel Narrative in the Gospel of Luke, Lk 9,51–19,48 (EUP 80; Lang, Frankfurt 1976). C.F. EVANS, «The Central Section of St. Luke’s Gospel», in D.E. Nineham (ed.), Studies in the Gospels: Essays in Memory of R. H. Lightfoot (Blackwell, Oxford 1955) 37-53. H.K. FARRELL, «The Structure and Theology of Luke’s Central Section», Trinity Journal 7 (1986) 33-54. F.J. MATERA, «Jesus’ Journey to Jerusalem (Lk 9.51–19.46): A Conflict with Israel», JSNT 51 (1993): 57-77. D.P. MOESSNER, Lord of the Banquet: The Literary and Theolog- ical Significance of the Lucan Travel Narrative (Fortress, Minneapolis 1998). J.L. RESSEGUIE, «Interpretation of Luke’s Central Section (Luke 9, 51–19, 44) Since 1856», Studia biblica et theologica 6 (1975) 3-36.

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BEUTLER Johannes, S.J. [F.B.]

EV3226 Gv 18–21: Gesù ritorna al Padre Esegesi NT – Semestre: II – Lingua italiana

Descrizione Questo corso porta a termine un ciclo di corsi sul vangelo di Giovanni, iniziato nel 2001. Il metodo è quello dei corsi prece- denti: una sintesi tra esegesi sincronica e diacronica del vangelo di Giovanni. L’interpretazione dei capitoli 18–21 deve affronta- re il problema che la morte e la risurrezione di Gesù secondo Giovanni sono state annunciate da molto tempo ed interpretate secondo le categorie dell’ «esaltazione» e «glorificazione» del Fi- glio dell’Uomo. Nel racconto della Passione stesso, la cristologia e soteriologia di Giovanni non appaiono a prima vista, ma devo- no essere elaborate sulla base delle indicazioni spesso sottili del racconto della Passione e Risurrezione di Gesù dello stesso van- gelo. Sarà utile fare il paragone con la tradizione sinottica, che sembra essere conosciuta dal quarto evangelista, per evidenzia- re la particolarità del racconto giovanneo. Non si suppone in questo corso la dipendenza di Giovanni da un altro documento base nella composizione del suo testo. Una redazione giovannea sembra aver aggiunto il capitolo 21.

Obiettivi Lo scopo del corso è quello di fornire agli studenti la capacità di interpretare gli ultimi quattro capitoli del vangelo sulla base del testo originale greco. È ovviamente richiesta una buona co- noscenza del greco biblico. Si suppone inoltre la conoscenza dell’inglese. La conoscenza del tedesco sarà utile.

Modalità L’insegnamento verrà impartito mediante lezioni frontali. Verranno fornite dispense.

Bibliografia Si suppone la lettura integrale dell’esposizione di Gv 18–21 in almeno uno dei commentari seguenti:

G.R. BEASLY-MURRAY, John (WBC 36; Thomas Nelson Nashville 21999). Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

R.E. BROWN, Giovanni. Commento al Vangelo spirituale (Citta- della, Assisi 1979) [originale inglese 1966, 1970]. R. FABRIS, Giovanni. Traduzione e commento (Borla, Roma 1992). X. LÉON-DUFOUR, Lettura dell’Evangelo secondo Giovanni, IV (San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 1998) [originale france- se 1996]. F.J. MOLONEY, John (Sacra Pagina 4; The Liturgical Press. A Michael Glazier Book Collegeville, Minnesota 1998). R. SCHNACKENBURG, The Gospel According to John, III (Com- mentary on chapters 13-21; Crossroads, New York: 1982) [originale tedesco 1975]. Per approfondire lo studio si raccomandano inoltre i seguenti titoli: J. BEUTLER, Studien zu den johanneischen Schriften (SBAB 25; Stuttgart 1998). J. BEUTLER, L’Ebraismo e gli Ebrei nel vangelo di Giovanni (SubBi 29; Pontificio Istituto Biblico, Roma 2006). R.E. BROWN, La morte del Messia: Dal Getsemani al Sepolcro. Un commentario ai Racconti della Passione nei quattro van- geli (Queriniana, Brescia 1999) [originale inglese 1994]. A. DENAUX (ed.), John and the Synoptics (BEThL 101; Univer- sity Press, Leuven 1992). H.-U. WEIDEMANN, Der Tod Jesu im Johannesevangelium. Die erste Abschiedsrede als Schlüssel für den Passions- und Osterbericht (BZNW 122; de Gruyter Berlin – New York 2004). J. ZUMSTEIN, Kreative Erinnerung. Relecture und Auslegung im Johannesevangelium (AThANT 84; Theologischer Verlag Zürich 22004).

Valutazione L’esame sarà scritto per tutti sulla materia del corso e dure- rà 90 minuti. Sono accettate anche le lingue inglese, francese, tedesca, spagnola e portoghese. Sono ammessi i testi biblici nel- le lingue originali.

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SN5222 The Letter to Titus Seminario senza lavoro scritto Semestre: II – Lingua: inglese

Description This seminar brings to an end a cycle on the Pastoral Epis- tles which began with a course on the First Letter to Timothy (second semester 2002/03) and was continued with at seminar on the Second Letter to Timothy (second semester 2005/06). After an introduction by the professor into content, structure and authorship of the Letter to Titus, the text of the Letter will be studied by the group section after section, with introductions given by the participants of the seminar. The emphasis will be less on the question of authorship – still heavily debated – than on the content and the message of the Letter in its cultural set- ting. The Hellenistic influence on the text will give the occasion for questions concerning the inculturation of the Christian message in a new cultural context. By this way, the seminar will be of particular interest for students from Asia and Africa.

Objectives The aim of the seminar is to introduce the participants into personal research regarding the Letter to Titus. A good knowl- edge of biblical Greek will be supposed. The knowledge of Ger- man and French will be very useful in view of important publi- cations in these languages. The number of participants is lim- ited to 12.

Teaching method The course on the Letter to Titus will be taught in the form of a seminar. Active collaboration of all participants is required. Every participant has to prepare e paper on a textual unit, which later may, but must no be used as the basis for a final seminar paper.

Bibliography The students are expected to have read the commentary on Titus in one of the following publications: N. BROX, Die Pastoralbriefe (RNT; Pustet, Regensburg 51989) [= Le Lettere Pastorali (Il Nuovo Testamento Commentato; Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

Morcelliana, Brescia 1970)]. R. FABRIS, Le lettere pastorali (Leggere oggi la Bibbia; Querinia- na, Brescia 1986). I.H. MARSHALL, The Pastoral Epistles (ICC; T&T Clark, Edin- burgh 1999). H. MERKLEIN, Die Pastoralbriefe (NTD 9/1; Vandenhoeck & Ruprecht, Göttingen 1991). L. OBERLINNER, Der Titusbrief (HThK.NT; Herder, Freiburg i. B. 1996) [= Le lettere pastorali (Commentario Teologico del Nuovo Testamento; Paideia, Brescia 1999)]. J.D. QUINN, The Letter to Titus (AncB 35; Doubleday, New York etc. 1990). Further publications, recommended for study:

J. BEUTLER, Der neue Mensch in Christus. Hellenistische Anthro- pologie und Ethik im Neuen Testament (QD 190; Herder, Freiburg i.B. 2001). C.J. CLASSEN, «A rhetorical reading of the espistle to Titus», in ID., Rhetorical criticism of the New Testament (WUNT 128; Mohr/Siebeck, Tübingen 2000) 45-67. I. DE VIRGILIO, Il deposito della fede: Timoteo e Tito (SRivBib 34; Dehoniane, Bologna 1998). G. HÄFNER, «Nützlich zur Belehrung» (2 Tim 3,16). Die Rolle der Schrift in den Pastoralbriefen im Rahmen der Paulus- rezeption (HBS 21; Herder, Freiburg i. B. 2000). M. HARDING, Tradition and Rhetoric in the Pastoral Epistles (Stud- ies in Biblical Literature, 3; Lang, New York etc. 2000). J. MURPHY-O’CONNOR, «2 Timothy contrasted with 1 Timothy and Titus», RB 98 (1991) 403-418. Y. REDALIÉ, Paul après Paul. Le temps, le salut, la morale selon les épîtres à Timothée et à Tite (Le Monde de la Bible 41; Labor et Fides, Genève 1994). M. WOLTER, Die Pastoralbriefe als Paulustradition (FRLANT 146; Vandenhoeck & Ruprecht, Göttingen 1998). Evaluation The participation of the students who present a final paper will be evaluated mainly on the basis of this paper, the partici- pation of the other students on the basis of the paper they read in the seminar and their oral participation. Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

BIGUZZI Giancarlo [F.B. – invit.]

EN8120 «Il Trono, il rotolo e l’Agnello» (Ap 4,1–8,1) Esegesi NT – Semestre: I – Lingua: italiano

Descrizione Il corso analizzerà il settenario dell’apertura dei sigilli (Ap 6,1–8,1) e la visione che lo prepara (Ap 4–5). La visione introdu- ce immagini che sono centrali per tutta l’Apocalisse: le immagi- ni del trono, del rotolo e dell’Agnello. Da un lato il Trono è pun- to di confluenza di importanti testi antico-testamentari (Is 6; Ez 1–3; Dn 7) e, dall’altro, introduce il tema del governo di Dio sul- la storia, tema che domina l’Apocalisse fino alla visione finale della Gerusalemme nuova (Ap 22,3-4). Il rotolo sigillato, poi, congiunge la teologia alla cristologia perché soltanto il Cristo- Agnello è degno e in grado di aprire i suoi sigilli. Avendo per protagonista l’Agnello, l’apertura dei sette sigilli si impone come settenario massimo di tutta la seconda parte dell’Apocalisse in quanto i settenari delle trombe (Ap 9–11) e delle coppe (Ap 15–16) hanno ciascuno sette angeli come prota- gonisti e, quindi, hanno soggetti grammaticali molteplici e di dignità impari a quella del Cristo. La conferma della centralità del settenario dell’apertura dei sigilli è nel titolo della stessa Apocalisse dal momento che, portando a conoscenza il contenu- to del rotolo, l’Agnello si fa Rivelatore della «rivelazione che Dio gli ha dato perché la manifesti ai suoi servi» (Ap 1,1). Messaggio teologico di Ap 4-8 sono il governo universale di Dio, la rivelazione del Cristo che manifesta ciò che altrimenti è impenetrabile, e la teologia della storia espressa narrativamen- te dalle visioni che accompagnano le successive aperture dei sigilli.

Obiettivi Il corso si propone un triplice obiettivo. Intende anzitutto introdurre alla conoscenza del ciclo testuale che imposta e go- verna la seconda parte del libro (Ap 4–22). Attraverso l’osserva- zione delle immagini e della logica narrativa intende poi intro- durre al particolare linguaggio di Giovanni di Patmos. In terzo luogo, attraverso l’analisi degli schemi compositivi, intende mettere in luce l’articolazione e la trama di tutta l’Apocalisse. Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

Modalità d’insegnamento Il corso consisterà in lezioni frontali che dovranno però esse- re integrate con letture sia introduttive, sia di approfondimento monografico.

Bibliografia A) Monografie R. BAUCKHAM, The Climax of Prophecy. Studies on the Book of Revelation (Edinburgh 1993). R. BAUCKHAM, The Theology of the Book of Revelation (Cambrid- ge 1993) [anche in italiano: La teologia dell’Apocalisse (Bre- scia 1994)]. G. BIGUZZI, I settenari nella struttura dell’Apocalisse. Analisi, storia dell’esegesi, interpretazione (Bologna 1996, ristampa 2004). G. BIGUZZI, L’Apocalisse e i suoi enigmi (Brescia 2004). E. BOSETTI – A. COLACRAI (edd.), Apokalypsis. Percorsi nell’Apo- calisse in onore di Ugo Vanni (Assisi 2005). U. VANNI, L’Apocalisse. Ermeneutica, esegesi, teologia, (SRivBib 17; Bologna 1988, ristampa 2001). U. VANNI, La struttura letteraria dell’Apocalisse, (Aloisiana 8a; Morcelliana, Brescia 1971, 21980). A. YARBRO COLLINS, Crisis and Catharsis: The Power of the Apocalypse (Philadelphia, PA 1984). B) Commentari suggeriti D.E. AUNE, Revelation 1–5 (WBC 52A; Dallas, TX 1997); Revela- tion 17–22 (WBC 52C; Nashville, TN 1998); Revelation 6–16 (WBC 52B; Nashville. TN 1998). G. BIGUZZI, Apocalisse. Nuova versione introduzione e commen- to, (I libri biblici, NT 20; Milano 2005). H. GIESEN, Die Offenbarung des Johannes (Regensburger Neues Testament; Regensburg 1997). P. PRIGENT, L’Apocalypse de Saint Jean (CNT 14; Genève 2000). E. SCHÜSSLER FIORENZA, Revelation. Vision of a Just World Minneapolis, MN 1991) [anche in italiano: Apocalisse. Vi- sione di un mondo giusto (BBi 16; Brescia 1994).

Esame Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

L’esame sarà scritto e avrà la durata di due ore. Sarà possi- bile sostituire l’esame con un elaborato scritto di 10-15 pagine su di un testo o tema concordato con il professore.

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BOVATI Pietro, S.J. [F.B.]

MI1103 Ermeneutica biblica e metodi esegetici Semestre: I – Lingua: italiano

Descrizione Il corso è articolato in tre parti, le prime due di natura rifles- siva, l’ultima più pratica, si svolgerà in dialogo esplicito con la metodologia esegetica attuale. La prima parte tratterà dell’ispirazione, assumendo come chiave interpretativa la figura del profeta, così come è presentata dal testo biblico; sarà svilup- pata in particolare la tematica della autorità del profeta e del suo scritto. La seconda parte si occuperà di alcune questioni concernenti l’interpretazione della Sacra Scrittura; tratterà in particolare del rapporto tra Scrittura e Tradizione, del Canone, della verità nella Bibbia e, infine, dei «sensi» della S. Scrittura. La terza parte si interesserà della questione dei metodi scienti- fici oggi praticati in ambito esegetico, del loro fondamento teori- co e delle problematiche connesse con la loro applicazione al testo biblico.

Obiettivi Si intende favorire una conoscenza delle questioni ermeneu- tiche che riguardano l’atto di lettura del testo sacro; e, al tempo stesso, rendere più consapevole e critica la pratica delle varie operazioni esegetiche.

Modalità L’insegnamento verrà impartito mediante lezioni frontali. Si proporranno alcuni incontri, al di fuori delle ore di lezione, sen- za obbligo di frequenza, per domande e approfondimenti.

Bibliografia Come manuale di base consigliamo l’opera di A.M. ARTOLA – J.M. SÁNCHEZ CARO, Biblia y Palabra de Dios (Introducción al estudio de la Biblia 2; Estella, Navarra 1989) [traduzione italia- na: Bibbia e parola di Dio (Introduzione allo studio della Bibbia 2; Brescia 1994)]. Ulteriore bibliografia verrà fornita durante le lezioni. Il Documento della PONTIFICIA COMMISSIONE BIBLICA, Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

L’interpretazione della Bibbia nella Chiesa, Documenti Vatica- ni, Città del Vaticano 1993 (questo testo è disponibile in molte lingue) costituirà un interlocutore privilegiato del Corso.

Esame L’esame sarà scritto per tutti; avrà una durata di 90 minuti. Con una serie di domande verrà controllata la conoscenza delle diverse parti del Corso. Non sarà consentita la consultazione di sussidi. Non si concederà di spostare l’esame in una data diver- sa da quella stabilita dalla Segreteria.

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TV2201 Temi teologici del Deuteronomio Teologia AT – Semestre: II – Lingua: italiano

Descrizione Dopo una sintetica presentazione della disciplina chiamata «Teologia dell’Antico Testamento», con le problematiche meto- dologiche che le sono proprie, il Corso percorrerà alcune delle principali tematiche teologiche del Deuteronomio. L’alleanza costituirà il principio unificante dei diversi aspetti trattati (Dt 5). Mediante l’analisi di pericopi scelte, tratte dalla sezione pa- renetica (Dt 6–11; in particolare 6,4-25; 7,1-26) e da quella legi- slativa (Dt 12–26; in particolare 12,1-31; 15,1-11; 17,14-20; 26,1-11) verrà approfondito il modo con cui il libro conclusivo della Tôrah concepisce la storia delle origini di Israele e il signi- ficato della Legge nella varietà delle sue prescrizioni. Le lezioni conclusive saranno dedicate all’ultima parte del libro (Dt 29–30), che prospetta una nuova alleanza tra YHWH e Israele.

Obiettivi L’obiettivo principale del Corso è quello di offrire una visione teologica del Deuteronomio, quale sintesi della Tôrah. Si inten- de altresì favorire una informazione generale sulle modalità con cui viene presentata, in ambito scientifico, la Teologia dell’Anti- co Testamento. Per seguire le lezioni è sufficiente una conoscenza basilare dell’ebraico. A motivo della materia trattata, che spazia su di- versi testi dell’Antico Testamento, si consiglia comunque il Cor- Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07 so a coloro che intraprendono la parte conclusiva del Curricu- lum di Licenza.

Modalità L’insegnamento verrà impartito mediante lezioni frontali. Verranno fornite delle Dispense. Su richiesta degli studenti, si potranno prevedere degli incontri supplementari, per chiari- menti e discussione.

Bibliografia 1) Fra le diverse «Teologie dell’Antico Testamento» si raccoman- dano: W. EICHRODT, Theologie des Alten Testaments, Teil I-III (Göttin- gen 1933-1939) [varie riedizioni; traduzione in inglese, ita- liano, spagnolo]. G. VON RAD, Theologie des Alten Testaments, I-II (München 1957-1960) [traduzione in francese, inglese, italiano, spa- gnolo]. P. BEAUCHAMP, L’Un et l’Autre Testament. Essai de lecture (Pa- ris 1976); L’Un et l’Autre Testament. II. Accomplir les Écri- tures (Paris 1990) [traduzione italiana: L’uno e l’altro Testa- mento. Saggio di lettura (Biblioteca di cultura religiosa 46; Brescia 1985); L’uno e l’altro Testamento. 2. Compiere le Scritture (Milano 2001)]. B.S. CHILDS, Old Testament Theology in a Canonical Context (Philadelphia 1986) [traduzione italiana: Teologia dell’An- tico Testamento in un contesto canonico (Cinisello Balsamo 1989)]. Dello stesso autore cfr. anche Biblical Theology of the Old and New Testament. Theological Reflection on the Christian Bible (London 1992) [traduzione italiana: Teolo- gia Biblica. Antico e Nuovo Testamento (Casale Monferrato 1998)]. 2) Sul libro del Deuteronomio: a) Commentari (in ordine cronologico) S.R. DRIVER, A Critical and Exegetical Commentary on Deute- ronomy (ICC; Edinburgh 31902). G. VON RAD, Das fünfte Buch Mose. Deuteronomium (ATD 8; Göttingen 21968) [traduzione inglese: Deuteronomy: A Com- mentary (OTL, London – Philadelphia 1968); traduzione italiana: Deuteronomio. Traduzione e commento (AT 8; Bre- scia 1979)]. Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

A.D.H. MAYES, Deuteronomy (NCB, Grand Rapids 1979). G. BRAULIK, Deuteronomium, I-II (Die Neue Echter Bibel; Würzburg 1986-1992). M. WEINFELD, Deuteronomy 1-11. A New Translation with In- troduction and Commentary (AncB 5; New York 1991). P. BOVATI, Il libro del Deuteronomio (1-11) (Guide spirituali all’Antico Testamento; Roma 1994). D.L. CHRISTENSEN, Deuteronomy 1-21:9 (WBC; Nashville 22000). D.L. CHRISTENSEN, Deuteronomy 21:10 - 34:12 (WBC; Nashville 22000). R.D. NELSON, Deuteronomy. A Commentary (OTL; London 2002). T. VEIJOLA, Das fünfte Buch Mose. Deuteronomium. Kapitel 1,1 – 16,17 (ATD 8/1; Göttingen 2004). b) Monografie e articoli G. BRAULIK, Deuteronomium I-II (NEB; Würzburg 1986-1992). G. BRAULIK, Studien zur Theologie des Deuteronomiums (SBAB 2; Stuttgart 1988). G. BRAULIK, The Theology of Deuteronomy. Collected Essays (N. Richland Hills, Texas, 1994). G. BRAULIK, Studien zum Buch Deuteronomium (SBAB 24; Stuttgart 1997). G. BRAULIK, Studien zum Deuteronomium und seiner Nachge- schichte (SBAB 33; Stuttgart 2001). G. BRAULIK (ed.), Bundesdokument und Gesetz. Studien zum Deuteronomium (HerdersBS 4; Freiburg 1995). D.L. CHRISTENSEN (ed.), A Song of Power and the Power of Song. Essays on the Book of Deuteronomy (Sources for Bibli- cal and Theological Study 3; Winona Lake 1993). N. LOHFINK, Das Hauptgebot. Eine Untersuchung literarischer Einleitungsfragen zu Dtn 5-11 (AnBib 20; Roma 1963). N. LOHFINK, Studien zum Deuteronomium und zur deuterono- mischen Literatur I–V (SBAB 8, 12, 20, 31; Stuttgart 1990- 1991, 1995, 2000). N. LOHFINK, «Deutéronome et Pentateuque. État de la recher- che», in Le Pentateuque. Débats et recherches (LeDiv 151; Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

Paris 1992) 35-64. D.J. MCCARTHY, Treaty and Covenant. A Study in Form in the Ancient Oriental Documents and in the Old Testament (An- Bib 21A; Rome 21978). E.W. NICHOLSON, God and his people. Covenant and Theology in the Old Testament (Oxford 1986). G. VON RAD, Deuteronomium Studien (FRLANT 58; Göttingen 21948) [traduzione inglese: Studies in Deuteronomy (SBT, London 1953)]. M. WEINFELD, Deuteronomy and the Deuteronomic School (Ox- ford 1972). Esame L’esame sarà scritto per tutti, e avrà la durata di due ore. Lo studente potrà usare il Vocabolario di ebraico. Non si concederà di spostare l’esame in data diversa da quella fissata dalla segre- teria. Come è suggerito nella descrizione del corso, il programma d’esame comprende una conoscenza della problematica generale riguardante la Teologia dell’Antico Testamento; al proposito, si chiede ad ognuno di familiarizzarsi con una delle più importan- ti «Teologie dell’Antico Testamento». Una delle domande di esa- me verterà su questa parte. Per quanto riguarda la materia propria del corso (la teologia del Deuteronomio), all’esame si chiederà di commentare due brani fra quelli analizzati durante le lezioni. Si chiede inoltre di saper tradurre i seguenti capitoli del Deuteronomio: Dt 5–11; 12–13; 15–18; 26; 29–30; 32; 34; anche su questo vi sarà un con- trollo.

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SV4125 Testi scelti di Amos Seminario con o senza lavoro scritto Semestre: I – Lingua: italiano

Descrizione Verrà studiato il libro di Amos, mediante l’analisi di pericopi scelte, e precisamente: 1,3–2,3; 2,6-16; 3,9–4,3; 5,1-7; 5,18-27; 7,10-17; 9,1-10; 9,11-15. Per ogni seduta di Seminario, si darà Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07 rilievo ad alcune specifiche operazioni metodologiche (critica testuale, analisi filologica, lessicografia, analisi retorica, critica letteraria, studio tematico, ecc.); particolare attenzione sarà accordata alla strutturazione retorica del libro e delle sue parti. Il Seminario può sostituire un Corso di Esegesi.

Obiettivi Si intende ottenere una buona pratica delle operazioni meto- dologiche basilari per lo studio dei testi dell’Antico Testamento. Al tempo stesso, si promuove una conoscenza approfondita del libro del profeta Amos.

Modalità di attuazione Per il buon funzionamento del seminario si limita a 8 il nu- mero degli iscritti. Sono previsti 9 incontri, della durata di 120 minuti ciascuno. Per ogni seduta di Seminario, oltre alla preparazione sulla materia oggetto dell’incontro, si richiederà ai partecipanti un piccolo contributo scritto (di 2-3 pagine), su una delle diverse operazioni metodologiche applicate ai testi scelti per lo studio. A tutti, anche a coloro che fanno il Seminario con lavoro scritto, verrà inoltre chiesto di recensire, per iscritto, una monografia attinente all’argomento del Seminario; a tal proposito si fornirà una lista di opere importanti nella prima seduta di Seminario. A coloro che fanno il Seminario con lavoro scritto verrà chie- sto di studiare una pericope di Amos o un tema caratteristico del profeta, producendo un elaborato di 30-40 pagine. Chi intende seguire il Seminario in sostituzione di un Corso di esegesi avrà da studiare una Introduzione sul Profetismo [co- me quella di J.L. SICRE, Profetismo en Israel. El Profeta. Los Profetas. El Mensaje (Estella, Navarra 1992); traduzione italia- na: Profetismo in Israele. Il Profeta – I profeti – Il messaggio (Roma 1995)]; inoltre si chiederà un elaborato di 10 pagine cir- ca, di natura esegetica, su un punto specifico del libro di Amos.

Bibliografia Fra i Commentari al libro di Amos consigliamo: H.W. WOLFF, Dodekapropheton 2. Joel und Amos (BKAT 14/2; Neukirchen 1969) [traduzione inglese: Joel and Amos. A Commentary on the Books of the Prophets Joel and Amos (Hermeneia, Philadelphia 1977)]. Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

F.I. ANDERSEN – D.N. FREEDMAN, Amos (AncB 24A; New York 1989). S.M. PAUL, A Commentary on the Book of Amos (Hermeneia, Minneapolis 1991). J. JEREMIAS, Der Prophet Amos (ATD 24/2; Göttingen 1995) [traduzione inglese: The Book of Amos. A Commentary (OTL; London – Louisville 1988); traduzione italiana: Amos. Traduzione e commento (Antico Testamento 24/2; Brescia 2000)]. P. BOVATI – R. MEYNET, Il libro del profeta Amos (Retorica Bibli- ca 2; Roma 1995) [= Le livre du prophète Amos (Rhétorique biblique 2; Paris 1994)]. H. SIMIAN-YOFRE, Amos. Nuova versione, introduzione e com- mento (I Libri Biblici, Primo Testamento 15; Milano 2002). Altri sussidi bibliografici verranno forniti durante il semina- rio.

Valutazione Si darà una valutazione ai vari contributi scritti forniti dallo studente; si terrà conto anche della partecipazione attiva dello studente durante le sedute di seminario.

~ ~ ~ Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

CRENSHAW James L. [F.B. – invit.] 1

EV5228 Ecclesiastes (Qoheleth) Esegesi AT – Lingua: inglese Il corso sarà di 4 ore settimanali, nei mesi di febbraio e marzo

Description This course will explore the following questions, among oth- ers: Were the peculiar grammar, syntax, and subject-matter of the book the author’s search for a way to communicate philoso- phy? Was Qoheleth’s concept of God radically new, and if so, did his anthropology also break new ground? Do the seven exhorta- tions to enjoy life remove the sting from the negative tone of the book? How does the structure of Ecclesiastes, if ascertainable, affect its overall impression on readers? Where does Qoheleth’s thought belong in the corpus of wisdom literature, particularly with respect to the books of Job and Sirach? What role do cre- ation and the world of nature play in the book? Did Qoheleth believe in divine justice, or did he think the deity had relin- quished responsibility for what transpires under the sun? How is one to understand the epilogues?

Objective The course has two primary objectives. The first is to gain insight into the actual content of the book of Ecclesiastes by reaching an understanding of what it really says. To do so, stu- dents will need to acquire considerable knowledge about the grammar and syntax of the book. The second objective is to place the teachings of Qoheleth in the context of ancient biblical wisdom, as well as that of the Hellenistic one (or Persian?).

Manner of Instruction The course will take place in a lecture format, with students being encouraged to participate in dialogue with the instructor and with one another.

1 Prof. James L. Crenshaw is the 2006-07 Joseph Gregory Mc Carthy Professor. The Pontifical Biblical Institute is grateful to the McCarthy Foundation for making it possible to invite him. Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

Selected Bibliography E.C. CHRISTIANSON, A Time to Tell. Narrative Strategies in Ec- clesiastes (JSOTSS 280; Sheffield 1998) 19-50, 173-215. J.L. CRENSHAW, Attentive Listening to Prophets and Sages (St. Louis 2006). J.L. CRENSHAW, Ecclesiastes (Philadelphia 1987). J.L. CRENSHAW, Urgent Advice and Probing Questions (Macon 1995) 499-585. A. FISCHER, Skepsis oder Furcht Gottes (BZAW 247; Berlin 1997) 226-50. A. FISCHER – U. RAPP – J. SCHILLER (eds.), Auf den Spuren der shriftgelehrten Weisen (BZAW 331; 2003) 207-219. M.V. FOX, A Time to Tear down & a Time to Build up (Grand Rapids 1999) 27-49, 319-77. T. KRUEGER, Qoheleth (Minneapolis 2005). N. LOHFINK, Qoheleth (Minneapolis 2003) 1-17. N. LOHFINK, Studien zu Kohelet (Stuttgart 1998) 11-69, 95-142, 151-65, 215-58. D. MICHEL, Untersuchungen zur Eigenart des Buches Qohelet (BZAW 183; Berlin 1989) 1-83, 126-37, 274-89. D.B. MILLER, Symbol and Rhetoric in Ecclesiastes (SBL AB2; Atlanta 2002) 91-156. G. VON RAD, Wisdom in Israel (Nashville 1972) 226-39. G.D. SALYER, Vain Rhetoric (JSOTSS 327; Sheffield 2001) 126-66. A. SCHELLENBERG, Erkenntnis als Problem: Qohelet und die alttestamentliche Diskussion um das menschliche Erkennen (OBO 188; Goettingen 2002) 35-99. A. SCHOORS, The Preacher Sought to Find Pleasing Words, I-II (OLA 41and 143; Louvain 1992 and 2004). A. SCHOORS (ed.), Qohelet in the Context of Wisdom (Leuven 1998) 17-111, 161-265. L. SCHWIENHORST-SCHOENBERGER, Kohelet (KThKAT; Freiburg 2004) 142-81. L. SCHWIENHORST-SCHOENBERGER (ed.), Das Buch Kohelet: Stu- dien zur Struktur, Geschichte, Rezeption und Theologie (BZAW 254; Berlin 1997) 5-38. L. SEOW, Ecclesiastes (AB 18; New York 1997) 11-36. B. WILLMES, Menschliches Schicksal und ironische Weisheits- Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

kritik im Koheletbuch (BThS 39; Neukirchen-Vluyn 2000) 166-200. N.B.: Students will wish to familiarize themselves with the fol- lowing books prior to class: J.L. CRENSHAW, Ecclesiastes; T. KRUEGER, Qohelet; and A. SCHOORS, ed., Qohelet in the Context of Wisdom.

Evaluation Students will be given a final written examination, which will count 80% of the grade; the other 20% will be based on class participation. The exam will cover major issues of inter- pretation as illustrated in the assigned readings, as well as exegetical features of the biblical text. Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

DICK Michael [F.B. – invit.] 2

EV4130 The Book of the Twelve: Nahum, Zephaniah, Micah, and Jonah Esegesi AT – Semestre: I – Lingua: inglese

Description We shall study those prophetic books of the Twelve that re- flect the Assyrian period, particularly the fall of Nineveh. We shall use a broad range of exegetical tools: text criticism, philol- ogy, lexicography, rhetorical analysis, poetical analysis, literary criticism, Masoretic criticism, theological motifs, etc. For text criticism we will make thorough use of the documents from Qumran, Murabba)ât, and Nahal Hever. We will devote particu- lar attention to both the synchronic and diachronic develop- ment of these books.

Goals of the course The course aims to help the student acquire a good practical familiarity with the basic exegetical tools for a study of the Old Testament. At the same time, the student will deepen his/her knowledge of the so-called Minor Prophets.

Prerequisites The student should know English, Hebrew and Greek, as well as a little Aramaic. At times we shall refer to the Old Latin and Vulgate but Latin is not a prerequisite. I shall try to help those students with a diminished knowledge of English.

Teaching method Each class will include a brief lecture by the Professor, but the class will emphasize active student participation in the form of questions, disagreements, debates, and responses to questions from the teacher. I shall assign a section of the prophets each class for your preparation, and I shall call on stu-

2 Prof. Michael Dick is the 2006-07 Visiting Professor for the Catholic Biblical Association of America. The Pontifical Biblical Institute is grateful to the C.B.A. for making it possible to invite him. Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07 dents to present analyses of passages each class. The class will be taught in English; however, the Professor is perfectly willing to explain passages in other languages which may be in common.

Basic bibliography Among the commentaries on Jonah, Nahum, Zephaniah, and Micah the Professor can recommend:

J.M. SASSON, Jonah (Anchor Bible 24B; Doubleday, New York 1990). S.P. CARBONE – G. RIZZI, Abaquq, Abdia, Nahum, Sofonia (Lettura ebraica, greca e aramaica 4; Edizioni Dehoniane, Bologna 1997). S.P. CARBONE – G. RIZZI, Aggeo, Gioele, Giona, Malachia (Lettu- ra ebraica, greca e aramaica 5; Edizioni Dehoniane, Bolo- gna 2001). R. KESSLER, Micha: Übersetz und ausgelegt (HTKAT; Herder, Freiburg 1999). H. IRSIGLER, Zefanja: Übersetz und ausgelegt (HTKAT; Herder, Freiburg 2002). A. BERLIN, Zephaniah (The Anchor Bible 25A; Doubleday, New York 1994). K.M. CRAIG, Jr., A Poetics of Jonah: Art in the Service of Ideol- ogy (University of South Carolina Press, Columbia 1993). E. BEN ZVI, Signs of Jonah: Reading and Rereading in Ancient Yehud (JSOT Supplement Series 367; Sheffield Academic Press, Sheffield 2003). J.J.M. ROBERTS, Nahum, Habakkuk, and Zephaniah (The Old Testament Library; Westminster, Louisville 1991). J.M. O’BRIEN, Nahum (Readings: A New Biblical Commentary; Sheffield Academic Press, London 2002).

Course evaluation There will be two written examinations: one in the middle of the course and the other at the end. You may write the exams in English, Italian, German, or French. The examinations are worth 70% of the grade; the remaining 30% is taken from class participation. Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

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FORTE Anthony, S.J. [F.B.]

GA1102 Greco del NT, corso A Semestre: I – Lingua: italiano

Descrizione Durante il corso sarà letta la Lettera di S. Paolo ai Romani. Le lezioni si articoleranno intorno alle difficoltà della sintassi, ponendo particolare attenzione allo stile del greco del testo. Gli studenti avranno a disposizione una dispensa redatta dallo stesso docente, contenente – in un’ampia parte – domande di ordine sintattico, morfologico, lessicologico e di critica testuale sul testo greco, e – in un’altra – un breve excursus circa norme generali e fondamentali di sintassi, grammatica e filologia.

Obiettivi Si approfondirà lo studio della grammatica (sintassi, morfo- logia, lessicologia), completandolo con una conoscenza degli ap- parati del testo greco. Tale approfondimento si svolgerà in modo concomitante alla lettura del testo.

Modalità d’insegnamento: Lezioni comuni supportate da qualche lezione di gruppo.

Bibliografia K. ALAND – AL., The Greek New Testament (United Bible Socie- ties, Stuttgart 41994). B. METZGER, A Textual Commentary on the Greek New Testa- ment (United Bible Societies, Stuttgart 21994). F. BLASS – A. DEBRUNNER, Grammatik des neutestamentlichen Griechisch [traduzione italiana: Grammatica del greco del Nuovo Testmento (edd. U. Mattioli - G. Pisi) (Paideia Editri- ce, Brescia 1982)].

Valutazione Ci saranno tre esami parziali durante il semestre ed un esame comprensivo alla fine del semestre. Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

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GA2102 New Testament Greek, A Semestre: I – Lingua: inglese

Description We shall read Paul’s Letter to the Romans. Lectures will fo- cus on the difficulties of Pauline syntax and style. A detailed review of the problems of koine Greek will be treated during the semester. The professor will provide the students with a lengthy handout with a series of questions for each verse of the text of Romans. In addition, the students will also receive a packet that will address matters of Greek syntax, morphology and textual critical.

Objective The professor will assist the student in deepening his knowl- edge of Greek and will help the student to read the Greek text more critically and with greater precision.

Method of teaching This is essentially a lecture course in which class participa- tion is welcome and regular meetings in small groups for trans- lation is encouraged.

Bibliography K. ALAND – AL., The Greek New Testament (United Bible So- cieties, Stuttgart 41994). W.F. ARNDT – F.W. GINGRICH, A Greek-English Lexicon of the New Testament and Other Early Christian Literature (Uni- versity of Chicago Press, 1979). F. BLASS – A. DEBRUNNER, Grammatik des neutestamentlichen Griechisch [English translation: A Greek Grammar of the New Testament and Other Early Christian Literature (Uni- versity of Chicago Press, Chicago 1961)]. B. METZGER, A Textual Commentary on the Greek New Testa- ment (United Bible Societies, Stuttgart 21994). Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

Grading There will be three written quizzes during the semester and a comprehensive final examination.

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GB1202 Greco del NT, corso B Semestre: II – Lingua: italiana

Descrizione Durante il corso sarà letta la Seconda Lettera di S. Paolo ai Corinzi. Come per il corso di Greco A, le lezioni si articoleranno intorno alle difficoltà della sintassi, ponendo particolare atten- zione allo stile del greco del testo. Gli studenti avranno a dispo- sizione una dispensa redatta dallo stesso docente, contenente – in un’ampia parte – domande di ordine sintattico, morfologico, lessicologico e di critica testuale sul testo greco, e – in un’altra – un breve excursus circa norme generali e fondamentali di sin- tassi, grammatica e filologia.

Obiettivi Approfondiremo la grammatica greca (sintassi, morfologia, lessicologia), accompagandola con uno studio degli apparati del testo greco. Tale approfondimento si svolgerà in modo concomi- tante alla lettura del testo.

Modalità d’insegnamento Lezioni comuni supportate da qualche lezione di gruppo.

Bibliografia K. ALAND – AL., The Greek New Testament, 4, (United Bible So- cieties, Stuttgart 1994). B. METZGER, A Textual Commentary on the Greek New Testa- ment, 2, (United Bible Societies, Stuttgart 1994). F. BLASS – A. DEBRUNNER, Grammatik des neutestamentlichen Griechisch [traduzione italiana: Grammatica del greco del Nuovo Testmento (edd. U. Mattioli - G. Pisi) (Paideia Editri- ce, Brescia 1982)]. Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

Valutazione Ci saranno tre esami parziali durante il semestre ed un esa- me comprensivo alla fine del semestre.

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OX1104 Greco dei LXX, corsi A OX2204 Greco dei LXX, corso B Semestre: I e II – Lingua: italiano.

Descrizione Si studieranno i testi seguentii: Susanna Q’; II Maccabei 7,1- 42 ; Salmi 2; 18; 20; 21; 72; 101 ; Rut ; Numeri 22–24 e Geremia 2;15; 33; 38; 46. Le lezioni si articoleranno intorno alle difficoltà sintattiche stilistiche del greco della Settanta.

Obiettivi Il corso ha lo scopo di iniziare lo studente al greco della Bib- bia dei Settanta. A tal fine approfondiremo lo studio della grammatica greca (sintassi, morfologia, lessicologia), ponendo l’accento sui temi più importanti di questa versione.

Modalità d’insegnamento Lezioni comuni supportate da alcune esposizioni che gli stu- denti avranno cura di preparare su particolari argomenti del libro di N. Fernández Marcos.

Bibliografia Septuaginta, Id est Vetus Testamentum graece juxta LXX inter- pretes (edidit A. Rahlfs) (Privilegierte Württembergische Bibelanstalt, Stuttgart 1935). N. FERNÁNDEZ MARCOS, Introducción a las versiones griegas de la Biblia, 2 (Instituto de Filología de CSIC, Madrid 1998) [trad. ital.: La Bibbia dei Settanta, Introduzione alle versio- ni greche della Bibbia (Paideia Editrice, Brescia 2000)].

Valutazione Ci sarà un esame scritto alla fine di ogni semestre. Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

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SA0221 Manoscritti greci della Bibbia Seminario senza lavoro scritto Semestre: II – Lingua : ex condicto

Descrizione Dopo un’introduzione alla paleografia greca, si fornirà un inquadramento generale sulla maiuscola biblica (il Codex Vati- canus ed il Codex Sinaiticus). Durante ogni incontro, verranno lette alcune pagine di un manoscritto; seguirà una discussione intorno a questioni particolari del manoscritto studiato.

Obiettivi Lo scopo del seminario è iniziare lo studente alla lettura dei codici greci della Bibbia e lo studio di alcune difficoltà di natura testuale e storica in brani scelti dei suddetti manoscritti.

Modalità d’insegnamento Ad ogni partecipante saranno richieste due presentazioni orali.

Bibliografia E. FOLLIERI, Codices graeci Bibliothecae Vaticanae selecti: tem- porum locorumque ordine digesti commentariis et transcrip- tionibus instructi (Bibliotheca Vaticana, 1969).

Valutazione Ci sarà un esame scritto ed orale alla fine del semestre.

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GRSP01 Lingua greca, corso speciale: i Padri Apostolici Semestre e lingua: ex condicto

Descrizione Questo è un corso avanzato per gli studenti che hanno inte- Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07 resse a leggere testi ellenistici extra-biblici. Verranno studiati testi scelti degli autori seguenti: I Clemente, II Clemente, Igna- zio, Policarpo, Didache, Lettera di Barnaba, Papia e Quadrato, Lettera a Diogneto, Il Pastore di Erma.

Obiettivi Il corso ha lo scopo di iniziare lo studente al greco dei Padri. Approfondiremo la grammatica greca (sintassi, morfologia, les- sicologia) in concomitanza con lo studio di testi importanti della letteratura cristiana.

Modalità d’insegnamento Ad ogni partecipante sarà richiesta la lettura rapida dei testi scelti e una presentazionie orale.

Bibliografia The Apostolic Fathers, I-II (Translated by B.D. Ehrman) (Loeb Classical Library; Harvard University Press, Cambridge 2003). Valutazione Ci sarà un esame scritto ed orale alla fine del semestre.

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GARCIA RECIO Jesús [F.B. – invit.]

RV1225 Il diluvio nella tradizione biblica e mesopotamica Storia AT – Lingua: italiano Il corso sarà di 4 ore settimanali, nei mesi di febbraio e marzo

Descrizione I testi fondamentali, riguardanti il diluvio, che saranno presi in esame sono, da una parte, la narrazione della Genesi (Gen 5–9) e, dall’altra, i racconti della cosiddetta Genesi di Eridu, Gilgamesh, Lugal, Inuma ilu awilum ed Erra. Fra i molteplici aspetti toccati a lezione, ci soffermeremo in particolare sui pun- ti seguenti: il motivo letterario del diluvio, il posto assegnatogli nell’intreccio, le ragioni determinanti del disastro, le acque dilu- viali e il simbolo del caos, l’eroe del diluvio (Noè, Ziusudra, Ut- napishtim, Atram-hasis), uso e sopravvivenza del diluvio nella Bibbia e in Mesopotamia. Le preghiere da leggere sono quelle di Giacobbe (Gen 32,9- 13) ed Elia (1Re 17,17-24). Lo studio si concentrerà anzitutto sul luogo, il tempo, i gesti, i personaggi e il contenuto della pre- ghiera. Poi saranno analizzate alcune preghiere d’intercessione mesopotamiche e particolarmente quelle del re Nabonido.

Obiettivi Il corso intende addentrarsi nello scenario letterario e reli- gioso dell’Antico Testamento tramite lo studio dei racconti me- sopotamici sul diluvio e di preghiere scelte. Il primo obiettivo è quello di far acquisire una sufficiente conoscenza dei testi reli- giosi sumerici e accadici in traduzione. Il secondo è l’analisi dei testi biblici sullo sfondo culturale, storico e religioso della Meso- potamia.

Modalità L’insegnamento verrà impartito mediante lezioni frontali. Verranno fornite dispense.

Bibliografia S. BALENTINE, Prayer in the Hebrew Bible. The Drama of Divine-Human Dialogue (Fortress press, Minneapolis 1993). Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

N.C. BAUMGART, Die Umkehr des Schöpfergottes. Zu Komposi- tion und religionsgeschichtlichem Hintergrund von Gen 5–9 (Herder, Freiburg 1999). J. BOTTÉRO – S.N. KRAMER, Lorsque les dieux faisaient l’homme. Mythologie mésopotamienne (Gallimard, Paris 1989) [trad. ital.: Uomini e dèi della Mesopotamia. Alle ori- gini della mitologia (Einaudi, Torino 1992)]. A.R. GEORGE, The Babylonian Gilgamesh Epic (Oxford Univer- sity Press, Oxford 2003). P.D. MILLER, They cried to the Lord. The Form and Theology of Biblical Prayer (Fortress Press, Minneapolis 1994). H. SCHAUDIG, Die Inschriften Nabonids von Babylon und Kyros des Grossen (Ugarit Verlag, Münster 2001). M.J. SEUX, Hymnes et prières aux dieux de Babylonie et d’Assy- rie (Cerf, Paris 1976). Texte aus der Umwelt des Alten Testaments (Gütersloher Verlagshaus Gerd Mohn, Gütersloh 1982-).

Valutazione L’esame sarà scritto per tutti e avrà la durata di due ore. Lingue accettate: italiano, spagnolo, inglese, francese, tedesco e portoghese.

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GARGANO Innocenzo O.S.B.Cam. [F.B. – invit.]

MS1204 Storia dell’esegesi dei Padri Ermeneutica – Semestre: II – Lingua: italiano

Obiettivi Nel corso delle nostre lezioni cercheremo di introdurre gli studenti nella conoscenza di quella parte della storia dell’esege- si che attiene ai Padri della Chiesa e ai grandi Esegeti Medieva- li. Questa conoscenza è orientata ad aprire la mente degli stu- denti alla possibilità di un approccio alle Sacre Scritture che, facendo tesoro dei metodi scientifici acquisiti, utilizzi, ove possi- bile, anche intuizioni prodotte dall’esperienza della fede e dalle interpretazioni tipologiche presenti ancora oggi nelle celebrazio- ni liturgiche della Chiesa. Il docente si augura che, al termine del corso stesso, gli stu- denti diventino in ogni caso pienamente coscienti di una distin- zione abbastanza classica nell’antichità cristiana, che si per- mette di sintetizzare in queste righe del Commento di Gregorio Magno (Pietro di Cava) al Primo Libro dei Re: «Altra è la pie- nezza del Verbo e altra è la pienezza del Libro. Dalla pienezza del Verbo non possono ricevere se non i giusti; dalla pienezza del Libro possono ricevere invece anche i reprobi…Ora chi acco- glie il Verbo della Scrittura non con amore ma con scienza, rice- ve dalla pienezza, non del Verbo, ma del Libro…Poiché la lette- ra è un corpo e la vita di questo corpo è lo spirito, chi legge la lettera e ristora lo spirito con l’amore dell’intelligenza, riceve un corpo vivificato e vivificante…Coloro che ricevono con animo ben disposto il nutrimento delle Scritture si saziano di ciò che i reprobi danno senza saziarsi di quello stesso bene che essi di- stribuiscono agli altri» ( IV, 123, 1-4 passim; SC 449, pp. 128- 132).

Contenuti Il programma delle lezioni tratterà: 1 Sguardo generale su: I Padri, la Patrologia e l’Esegesi biblica. 2. L’esegesi allegorica e la tipologia, con particolare riferimento a Origene e a Giovanni Crisostomo. 3. Agostino di Ippona esegeta della Bibbia. 4. La parte di Gregorio Magno nella storia dell’esegesi cristiana me- dievale. 5. Approfondimento monografico di un autore: Pier Da- miani (XI secolo). Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

Saranno disponibili due dispense: 1) Una di introduzione generale. 2) Una monografica.

Bibliografia M. SIMONETTI, Lettera e/o Allegoria. Un contributo alla storia dell’esegesi patristica (Augustinianum, Roma 1985). I. GARGANO, «La metodologia esegetica dei Padri», in H. Simian- Yofre (ed.), Metodologia dell’Antico Testamento (EDB, Bolo- gna 1995) 197-221. H. G. REVENTLOW, Storia dell’interpretazione biblica, I-III (Ed. Piemme, Casale Monferrato 1999).

Valutazione L’esame sarà orale per tutti; se qualche studente preferisce la forma scritta, dovrà accordarsi personalmente con il professo- re. Per l’esame orale la lingua preferita per l’esame è l’italiano, ma sono ammesse anche: inglese, francese, spagnolo, portoghe- se, greco moderno e ovviamente il latino; per l’esame scritto è accettato anche il tedesco. La materia dell’esame consisterà nelle «prelezioni» del corso e nelle due dispense di cui sopra.

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GIANTO Agustinus, S.J. [F.O.]

OW1102 Semitico nordoccidentale, corso A: testi ugaritici OW2202 Semitico nordoccidentale, corso B: testi aramaici Semestre: I-II – Lingua: ex condicto

Descrizione Nella parte A si studia la lingua dei testi poetici in ugaritico. La parte B sarà dedicata alla lettura approfondita dei testi mi- tologici di Ugarit e una selezione di iscrizioni in fenicio ed ara- maico antico. Il corso presuppone che lo studente abbia già fre- quentato i corsi A-B di ebraico (o abbia una preparazione equi- valente).

Obiettivi I corsi A e B sono programmati per introdurre gli studenti alle ricerche nel campo della dialettologia e della letteratura della Siria-Palestina. Dato lo stretto rapporto con il mondo del- l’Antico Testamento, questa conoscenza serve anche come stru- mento di lavoro per gli studenti che si specializzeranno in quel campo.

Modalità d’insegnamento L’insegnamento sarà fatto mediante lezioni interattive, con compiti settimanali (esercizi di grammatica e traduzione, reso- conto di lettura personale).

Bibliografia All’inizio del corso saranno distribuiti gli appunti della gram- matica ugaritica . Le seguenti opere servono per consultazione e ulteriori ap- profondimenti. A. Manuali P. BORDREUIL – D. PARDEE, Manuel d’ougaritique, I-II (Paris 2004). C. GORDON, Ugaritic Textbook (Roma 1998 [ristampa dell’edi- zione del 1965 con correzioni]). S. SEGERT, A Basic Grammar of the Ugaritic Language (Berke- ley – Los Angeles – London 1984). Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

J. TROPPER, Ugaritisch, Kurzgefasste Grammatik mit Übungs- texten und Glossar (ELO I; Münster 2002). S. SEGERT, Altaramäische Grammatik (Leipzig 1975). W.G.E. WATSON – N. WYATT (eds.), Handbook of Ugaritic Stu- dies (Leiden 1999).

B. Testi e traduzioni G. DEL OLMO LETE, Mitos y leyendas de Canaan según la tradi- ción de Ugarit (Madrid 1981). M. DIETRICH – O. LORETZ – J. SANMARTÍN, The Cuneiform Al- phabetic Texts from Ugarit, Ras Ibn Hani and Other Places (Münster 1995). H. DONNER – W. RÕLLIG, Kanaanäische und aramäische Inschriften I-III (Wiesbaden, 3a ed. 1971-1976). J. A. FITZMYER, The Aramaic Inscriptions of Sefire (BiOr 19/A; revised edition, Roma 1995). J.C.L. GIBSON, Syrian Semitic Inscriptions, vol 3: Phoenician Inscriptions (Oxford 1982). S. B. PARKER (ed.), Ugaritic Narrative Poetry (Scholars 1997).

Valutazione La valutazione sarà basata su due forme di esame: A. Parte scritta: esame sulla la materia testuale trattata du- rante i corsi A e B (90 min.) B. Parte orale: un colloquio di 10-15 minuti basato sulla ma- teria testuale della parte scritta dell’esame.

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HC1102 Lingua e letteratura ebraica, Corso C Semestre: I – Lingua: italiano

Descrizione Il corso sarà dedicato allo studio del linguaggio della lettera- tura sapienziale. Saranno studiati in modo particolare l’uso mo- dale delle forme verbali, problemi del tempo e aspetto, e la struttura d’informazione in ebraico. Questioni di grammatica storico-comparativa, sintassi del discorso, vocabolario speciale e Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07 stile saranno trattate secondo la loro importanza per l’interpre- tazione del testo biblico. I testi da approfondire sono: Dn 1; 8–12; Gb 1–3; 38; Qo 1–5.

Obiettivi Il corso si propone come obiettivo generale l’acquisizione del- la capacità di trattare un testo biblico integrando la conoscenza filologica e l’interpretazione dei testi biblici. In modo particola- re, si cerca di sviluppare una sensibilità verso il linguaggio del- la letteratura sapienziale.

Metodo d’insegnamento: L’insegnamento sarà dato mediante lezioni interattive. Agli studenti sarà richiesto di preparare il testo biblico che sarà trattato durante la lezione. Verranno distribuiti foglietti come «study guide».

Bibliografia Si richiede la lettura di questi scritti del professore: «The Theme of Enjoyment in Qohelet», Biblica 73 (1992) 528- 532. Hebrew Vowels and Diphthongs – Aramaic Vowels and Diph- thongs (disp. PIB 1995). «Variations in Biblical Hebrew», Biblica (1996) 493-508. «Human Destiny in Emar and Qohelet», BETL 136 (1998) 473- 479. «Mood and Modality in Classical Hebrew», Israel Oriental Stu- dies 18 (1998) 183-198. «Historical Linguistics and the Hebrew Bible», in Studi sul Vici- no Oriente Antico dedicati alla memoria di Luigi Cagni (ed. S. Graziani) (Napoli 2000) 1553-1571. «Some Notes on Evidentiality in Biblical Hebrew», Biblical and Oriental Essays in Memory of William L. Moran (BiOr 48; Roma 2005) 133-152. Ecclesiastes (disp. 2006).

Per le questioni d’interpretazione si consultino i seguenti com- mentari: J.J. COLLINS, Daniel (Hermeneia, Minneapolis 1993). Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

N.C. HABEL, The Book of Job (OTL, Philadelphia 1985). R. MURPHY, Ecclesiastes (WBC; Dallas 1992).

Valutazione La valutazione sarà basata su questi due tipi lavoro: 1) l’esa- me scritto sulla materia testuale del corso; 2) un compito preci- so che sarà assegnato un mese prima della fine del corso.

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HC2202 Biblical Hebrew, C Semestre: II – Lingua: inglese

Si veda descrizione di Lingua e letteratura ebraica, Corso C.

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OB1101 Lingua e letteratura ebraica, corso speciale Semestre: I o II – Lingua: ex condicto

Descrizione Questo corso speciale è riservato per gli studenti che stanno completando un programma di specializzazione in lingua e let- teratura ebraica, sia nell’ambito biblico che extrabiblico. L’argo- mento specifico da studiare è da concordare con il professore. Il corso può essere ripetuto ogni semestre per compiere il pro- gramma di specializzazione.

Obiettivi Il corso di studio introduce lo studente ad iniziare una ricer- ca approfondita su un argomento filologico con la guida del pro- fessore.

Modalità d’insegnamento: Tutoriale

La bibliografia sarà determinata in base all’argomento scelto. Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

Valutazione La valutazione sarà basata sul lavoro scritto su un argomen- to concordato con il professore.

~ ~ ~ Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

GILBERT Maurice, S.J. [F.B.]

IV5203 Introduzione ai libri sapienziali dell’AT Introduzione AT – Lingua: italiano – Semestre: II Corso informativo (1 h. settimanale)

Descrizione Si inizia con una presentazione generale della sapienza bibli- ca nel contesto della letteratura del Medio Oriente antico, e con una definizione del corpus sapienziale dell’Antico Testamento. Questo corpus comprende cinque libri: Proverbi, Giobbe, Qohe- let, Ben Sira e Sapienza di Salomone. Si darà anche uno sguar- do agli elementi sapienziali presenti negli altri libri dell’Antico Testamento, ebraico e greco. Si passerà poi all’introduzione di ciascun libro sapienziale con i suoi problemi particolari e con gli orientamenti della ricer- ca attuale. Infine, di ciascuno di questi cinque libri, si leggerà e si com- menterà un brano caratteristico: Prov. 8; Giobbe 28; Qoh 1–2; Sir 24; Sap 9. Una conclusione riprenderà in modo sintetico i grandi temi affrontati dai saggi biblici.

Obiettivi Si vuol dare agli studenti una conoscenza più accurata di ciascuno di questi cinque libri, specialmente dei problemi che essi pongono alla ricerca ed alla loro interpretazione. Gli stu- denti non possono fermarsi allo studio di una sola parte di que- sto corpus sapienziale.

Modalità di insegnamento L’insegnamento verrà impartito mediante lezioni frontali, per un’ora alla settimana. Gli studenti sarano tenuti a comple- tare le loro conoscenze con letture personali sia dei libri biblici in questione sia di libri recenti che vi introducono.

Bibliografia Viene richiesto a tutti la lettura integrale del libro classsico di Gerhard VON RAD, Weisheit in Israel (Neukirchen-Vluyn, 1970), del quale esistono traduzioni in francese, in inglese, in Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07 italiano e in spagnolo. Viene anche richiesto da tutti la lettura del libro più recente di M. GILBERT, Les cinq livres des Sages (Lire la Bible, 129; Cerf, Paris 2003), del quale esiste la traduzione italiana: La Sapienza del cielo (Ed. San Paolo, Cinisello-Balsamo 2005). Inoltre, ciascuno studente sceglierà, tra i seguenti, un libro che leggerà, confrontandolo con i due sopraindicati; gli altri libri della serie seguente serviranno per approfondimento: J. DAY – R.P. GORDON – H.G.M. WILLIAMSON (eds.), Wisdom in Ancient Israel. Fs. J.A. Emerton (University Press, Cam- bridge 1995) xiii-311 pp. J. VÍLCHEZ LÍNDEZ, Sabiduría y sabios en Israel (El Mundo de la Biblia; Verbo Divino, Estella 1995) 364 pp. R.E. MURPHY, The Tree of Life. An Exploration of Biblical Wi- sdom Literature (Eerdmans, Grand Rapids 21996) xii-233 pp. D. BERGANT, Israel’s Wisdom Literature. A Liberation-Critical Reading (Fortress Press, Minneapolis 1997) ix-194 pp. J.L. CRENSHAW, Old Testament Wisdom. An Introduction (We- stminster, Louisville, KY 21998) 255 pp. R.J. CLIFFORD, The Wisdom Literature. Interpreting Biblical Texts (Abington, Nashville1998) 181 pp. K.J. DELL, Get Wisdom Get Insight. An Introduction to Israel’s Wisdom Literature (Darton, Longman and Tod, London 2000) 203 pp.

Esame L’esame sarà scritto o orale, a scelta dello studente. L’esame scritto dura due ore; l’esame orale quindici minuti. Nell’esame, si verifica ciò che lo studente avrà acquisito sia dalle lezioni frontali che dalle sue letture personali; si verifica anche la sua capacità di procedere ad un’esegesi competente e aggiornata dei libri sapienziali dell’Antico Testamento.

~ ~ ~ Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

KILGALLEN John, S.J. [S.J.]

EN4117 La Pentecoste negli Atti degli Apostoli Semestre: I – Lingua: italiano Il corso sarà di 4 ore settimanali nei mesi di ottobre e novembre

Descrizione Dopo una breve sintesi della teologia lucana, così come si presenta nei due libri di San Luca (Vangelo e Atti degli Aposto- li), si esaminerà il capitolo 2 degli Atti degli Apostoli, con lo stu- dio del senso della Pentecoste, degli effetti e dei presupposti. Lo studio segue uno schema d’esegesi chiamato «storico-critico». In pratica, l’analisi del testo della Pentecoste si farà in 9 tappe. Alla delimitazione del testo seguirà un esame delle norme della critica testuale e una spiegazione molto accurata della lingua greca e della sintassi del testo. Dopo questo studio preliminare, si determinerà la forma (o le forme) del testo formulando ipotesi riguardo ai vari Sitz-im-Leben del brano, alle sue fonti e, infine, alla storicità degli avvenimenti descritti da Luca. In un terzo momento, si farà uno studio delle parole, delle figure, delle im- magini e delle strutture letterarie del brano. Poi, si cercherà di comprendere la funzione di ogni versetto, allo scopo di capire dov’è l’enfasi del brano, e qual è il suo senso. La tappa finale consisterà nell’inserire il nostro brano nel contesto di tutto il libro degli Atti (e del Vangelo), per comprendere quale sia il suo contributo al senso globale e quale il contributo del senso globa- le al significato del brano stesso.

Obiettivi L’obiettivo del corso è duplice. Il primo è una precisa e prati- ca applicazione del metodo «storico-critico» per permettere allo studente di acquisire questa metodologia; il secondo è quello di arrivare a una profonda comprensione dei due libri: il Vangelo di Luca e gli Atti degli Apostoli. Per i testi da studiare è richiesta una buona conoscenza della lingua ebraica, oltre alla conoscenza passiva di almeno due lin- gue moderne, tra italiano, inglese, tedesco, francese e spagnolo.

Modalità di insegnamento L’insegnamento verrà impartito mediante lezioni frontali, talvolta con discussione. Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

Bibliografia Obbligatorio è lo studio di due libri sulla teologica lucana e lo studio di almeno tre commentari scientifici sulla Pentecoste e la materia presentata nelle lezioni. I libri che servono a questo scopo, ed altri libri che sono con- sigliati, saranno posti nell’apposita riserva nella biblioteca dell’Istituto. In tale riserva ci saranno più di 20 libri, sia di ese- gesi che di teologia, in varie lingue moderne.

Esame L’esame è possibile in tre modi, a scelta dello studente: 1) esame orale, che dura, secondo le norme dell’Istituto, 15 minuti, o 2) esame scritto, che dura 90 minuti. In questi esami, il professore sceglierà delle precise domande da un programma dato in anticipo. 3) Lavoro scritto, che dovrà dimostrare la capacità dello stu- dente nell’uso del metodo «storico-critico».

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EN2226 L’infanzia di Gesù secondo Luca (Lc 1–2) Semestre: II – Lingua: italiano

Descrizione Dopo una breve sintesi della teologia lucana, così some si presenta nei due libri di San Luca (Vangelo e Atti degli Aposto- li), si esamineranno i primi due capitoli del vangelo di Luca, con lo studio del significato dei brani, degli effetti e dei presupposti. Lo studio segue uno schema d’esegesi chiamato «storico-critico». In pratica, l’analisi dei testi dell’infanzia si farà in 9 tappe. Alla delimitazione del testo seguirà un esame delle norme della criti- ca testuale e una spiegazione molto accurata della lingua greca e della sintassi del testo. Dopo questo studio preliminare, si determinerà la forma (o le forme) del testo formulando ipotesi riguardo ai vari Sitz-im-Leben del brano, alle sue fonti e, infine, alla storicità degli avvenimenti descritti da Luca. In un terzo momento, si farà uno studio delle parole, delle figure, delle im- magini e delle strutture letterarie del brano. Poi, si cercherà di comprendere la funzione di ogni versetto, allo scopo di capire dov’è l’enfasi del brano, e qual è il suo senso. La tappa finale Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07 consisterà nell’inserire il nostro brano nel contesto di tutto il libro del Vangelo (e degli Atti), per comprendere quale sia il suo contributo al senso globale e quale il contributo del senso globa- le al significato del brano stesso.

Obiettivi L’obiettivo del corso è duplice. Il primo è ua precisa applica- zione e pratica del metodo «storico-critico» per permettere allo studente di acquisire questa metodologia; il secondo è quello di arrivare a una profonda comprensione dei due libri: il Vangelo di Luca e gli Atti degli Apostoli. Per i testi da studiare è richiesta una buona conoscenza della lingua ebraica, oltre alla conoscenza passiva di almeno due lin- gue moderne, tra italiano, inglese, tedesco, francese e spagnolo.

Modalità di insegnamento L’insegnamento verrà impartito mediante lezioni frontali, talvolta con discussione.

Bibliografia Obbligatorio è lo studio di due libri sulla teologica lucana e lo studio di almeno tre commentari scientifici sui racconti dell’infanzia e la materia presentata nelle lezioni. I libri che servono a questo scopo, ed altri libri che sono con- sigliati, saranno posti nell’apposita riserva nella biblioteca dell’Istituto. In tale riserva ci saranno più di 20 libri, sia di ese- gesi che di teologia, in varie lingue moderne.

Esame L’esame è possibile in tre modi, a scelta dello studente: 1) esame orale, che dura, secondo le norme dell’Istituto, 15 minuti, o 2) esame scritto, che dura 90 minuti. In questi esami, il professore sceglierà delle precise domande da un programma dato in anticipo. 3) Lavoro scritto, che dovrà dimostrare la capacità dello stu- dente nell’uso del metodo «storico-critico».

~ ~ ~ Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

SN2228 Le parabole del vangelo di Luca Seminario con o senza lavoro scritto Semestre: II – Lingua: italiana – Partecipanti: non più di 7

Descrizione Dopo una presentazione di due ore dalla parte del professore, ogni studente sceglierà una parabola del Vangelo di Luca, stu- diandola secondo il metodo «storico-critico». Egli presenterà poi il suo studio in una seduta del seminario. Questa presentazio- ne durerà non più di un’ora e sarà seguita da una discussione (40 minuti) della stessa parabola da parte degli altri membri del seminario. In pratica, si studieranno 7 parabole lucane, se- guendo nove tappe. Alla delimitazione del testo seguirà un esa- me delle norme della critica testuale e una spiegazione molto accurata della lingua greca e della sintassi del testo. Dopo que- sto studio preliminare, si determinerà la forma (o le forme) del testo formulando ipotesi riguardo ai vari Sitz-im-Leben del bra- no, alle sue fonti e, infine, alla storicità degli evenementi de- scritti da Luca. In un terzo momento, si farà uno studio delle parole, delle figure, delle immagini e delle strutture letterarie del brano. Poi, si cercherà di comprendere la funzione di ogni versetto, allo scopo di capire dov’è l’enfasi del brano, e qual è il suo senso. La tappa finale consisterà nell’inserire il nostro bra- no nel contesto di tutto il libro del Vangelo (e degli Atti), per comprendere quale sia il suo contributo al senso globale e quale il contributo del senso globale al significato del brano stesso.

Obiettivi L’obiettivo del seminario è duplice. Il primo è ua precisa applicazione e pratica del metodo «storico-critico» per permette- re allo studente di acquisire questa metodologia; il secondo è quello di arrivare a una profonda comprensione dei due libri: il Vangelo di Luca e gli Atti degli Apostoli. Per i testi da studiare è richiesta una buona conoscenza della lingua ebraica, oltre alla conoscenza passiva di almeno due lin- gue moderne, tra italiano, inglese, tedesco, francese e spagnolo.

Modalità di insegnamento Le sedute del seminario comprenderanno: lezione del profes- sore, presentazione di ciascun studente e discussione fra gli stu- denti. Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

A chi segue il seminario come «con lavoro scritto», oltre alla presentazione orale, verrà chiesto un elaborato di 30 pagine (escluse bibliografia e note separate).

Bibliografia Ogni partecipante preparerà, con l’aiuto della biblioteca, una bibliografia sulla parabola da lui scelta, consultando il professo- re. Inoltre a ogni studente sarà chiesto di leggere almeno 3 com- mentari scientifici sulla parabola che sarà di volta in volta di- scussa durante la seduta. I libri che servono a questo scopo, ed altri libri che sono con- sigliati, saranno posti nell’apposita riserva nella biblioteca dell’Istituto. In tale riserva ci saranno più di 20 libri, sia di ese- gesi che di teologia, in varie lingue moderne.

Valutazione La valutazione verrà dalla partecipazione attiva di ogni stu- dente durante le discussioni e dal lavoro esaustivo di ciascun studente riguardo alla «sua parabola».

~ ~ ~ Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

LAISNEY Vincent, O.S.B. [F.O.]

OE1103 Lingua e letteratura egiziana: corso introdut- tivo (A) OE2203 Lingua e letteratura egiziana: corso introdut- tivo (B)

Semestre: I-II – Lingua: italiano

Descrizione I corsi A e B introducono alla scrittura, alla grammatica e al vocabolario di base della lingua egiziana classica usata nella letteratura del medio regno (2040-1650 a.C.), dell’inizio del Nuovo Regno (XVIIIa dinastia) e nei testi religiosi sino alla fine della cultura egiziana. Nel corso A si segue la Egyptian Gram- mar di GARDINER per acquisire le basi della grammatica, con l’integrazione dei risultati recenti della ricerca grammaticale in particolare quelle delle pubblicazione di H. J. POLOTSKY. Nel corso B sarà letto un testo facile medio-egiziano a scelta degli studenti con attenzione particolare alla grammatica per completare e mettere in pratica quanto imparato nel corso A.

Obiettivi I corsi A e B hanno come scopo l’apprendimento della lettura dei geroglifici e degli elementi essenziali della grammatica del medio-egiziano. Alla fine del corso B lo studente avrà anche acquisito un vocabolario di base. Si farà accenno anche alle al- tre lingue egiziane: l’egiziano antico, il neo-egiziano, il demotico e il copto. Attraverso i testi tradotti, si vuole fornire anche una panora- mica sulla cultura, la religione e la storia egiziana, anche se non sono oggetti diretti del corso. In questo modo lo studente della Bibbia potrà evidenziare gli stretti contatti storici, religiosi e letterari dell’Egitto con la Pa- lestina e sarà in grado di usare la letteratura egittologica.

Prerequisiti Si pressuppone la conoscenza del greco e del latino; quella del copto non è richiesta, ma può aiutare. Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

Modalità d’insegnamento L’insegnamento sarà interattivo con spiegazioni di gramma- tica unite a prove di traduzione orale fatte dagli studenti sotto la guida del professore. Per il corso A ogni settimana ci sarà un compito. Per il coso B lo studente dovrà preparare per ogni se- duta i testi letti prima della lezione.

Orientamento bibliografico: A. Manuali A. GARDINER, Egyptian Grammar, Third Edition (Griffith Insti- tute, Ashmolean Press, Oxford). J. P. ALLEN, Middle Egyptian. An Introduction to the Language and Culture of Hieroglyphs (University Press, Cambridge 2000). B. OCKINGA, Mittelägyptische Grundgrammatik, 2. revidierte Auflage (von Zabern, Mainz 2005). W. SCHENKEL, Tübinger Einführung in die klassisch-ägyptische Sprache und Schrift (Tübingen 2005). B. Studi grammaticali H.J. POLOTSKY, Collected Papers (Hebrew University, Jerusa- lem 1971). C. Studi culturali e traduzioni J. BAINES, Atlas of Ancient Egypt, (Phaidon, Oxford 2000). N. GRIMAL, Storia dell’Antico Egitto (Laterza, Roma-Bari 1990). S. QUIRKE, Ancient Egyptian Religion (British Museum Press, London 1992). M. LICHTHEIM, Ancient Egyptian Literature, Volumes I, II & III (University of California Press, Berkeley 1975-1980).

Valutazione L’esame sarà scritto di 180 minuti per tutti e comprende due parti: 1) traduzione di frasi che fanno parte degli compiti setti- manali 2) traduzione di un brano medio-egiziano non visto pre- cedentemente. Per questa seconda parte sarà consentito l’uso della grammatica e del vocabolario.

~ ~ ~ Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

OE3102 Lingua e letteratura egiziana, corso C Semestre: I – Lingua: ex condicto

Descrizione Il contenuto di questo corso sarà stabilito secondo i desideri o le necessità degli studenti. In particolare si potrà scegliere lo studio del neo-egiziano come nella descrizione del corso specia- le. Il corso è a continuazione del corso B. Si sceglierà, secondo l’interesse degli studenti, un genere letterario particolare – testi storici, religiosi o sapienziali – scritto in medio-egiziano. Si leg- geranno diversi brani di questo genere risalenti a epoche diver- si.

Obiettivi L’obiettivo di questo corso è di approfondire la conoscenza della lingua medio-egiziana (grammatica e vocabolario) e di os- servare il suo sviluppo nel tempo. Si faranno spesso degli accen- ni a forme appartenenti a tappe anteriori o posteriori della lin- gua. Allo stesso tempo si acquisterà una buona conoscenza della letteratura egiziana del genere letterario scelto.

Prerequisito: Aver superato gli esami dei corsi A e B.

Metodo d’insegnamento: L’insegnamento sarà dato mediante lezioni interattive. Agli studenti sarà richiesto di preparare in anticipo il testo che sarà trattato durante la lezione.

Orientamento bibliografico Una bibliografia dettagliata sui testi e sul genere letterario sarà data all’inizio del corso. A. Grammatiche Oltre a quelle indicate per i corsi A e B e a quelle delle altre fasi della lingua indicate per il corso speciale. K. JANSEN-WINKELN, Spätmittelägyptische Grammatik der Tex- te der 3. Zwischenzeit (Harrassowitz, Wiesbaden 1996). W. SCHENKEL, Frühmittelägyptische Studien (Bonn 1962). É. DORET, The Narrative Verbal System of Old and Middle Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

Egyptian (Cramer, Genève 1986).

B. Opere generali (indicazioni più specifiche saranno date al- l’inizio del corso) R. PARKINSON, Poetry and culture in Middle Kingdom Egypt : A Dark Side to Perfection (Continuum, London 2002). A. LOPRIENO (éd.), Ancient Egyptian Literature: History and Forms (Brill, Leiden 1996). H. KEES, Der Götterglaube im Alten Ägypten (Wissenschaftliche Buchgesellschaft, Darmstadt). H. KEES, Totenglauben und Jenseitsvorstellungen der alten Ägypter (Akademie Verlag, Berlin). J. VERCOUTTER, L’Égypte et la vallée du Nil. Tome 1: Des origi- nes à la fin de l’Ancien Empire (PUF, Paris 1992). Cl. VANDERSLEYEN, L’Égypte et la vallée du Nil. Tome 2: De la fin de l’Ancien Empire à la fin du Nouvel Empire (PUF, Pa- ris 1995).

Valutazione La valutazione sarà fatta sulla base di due elementi: 1) lavo- ro fatto durante le lezioni; 2) un esame orale di traduzione di un testo non visto durante il corso. Chi intende frequentare nel semestre seguente anche il corso speciale, potrà sostere un uni- co esame alla fine di questo corso.

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OE4203 Lingua e letteratura egiziana, corso speciale Semestre: II – Lingua: italiano o ex condicto

Descrizione Il contenuto di questo corso sarà stabilito secondo i desideri o le necessità degli studenti. In particolare si potranno scegliere testi medio-egiziani come nella descrizione del corso C. In que- sto caso saranno studiati testi di interesse particolare riguardo sia alla lingua o alla scrittura (testi tolemaici o di tipo linguisti- co misto: testi di Amarna, ecc.), sia riguardo al contenuto (testi dei sarcofagi, libri dei morti, rituali, testi sapienziali, testi stori- ci, ecc.) Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

Il corso speciale consisterà normalmente nello studio di una lingua egiziana al di fuori del medio-egiziano. Potrà essere sia il neo-egiziano (scritto dal Nuovo Regno), sia l’egiziano antico (del Antico Regno) ossia il demotico (testimoniato dall’epoca saita all’epoca romana). Dopo una presentazione della struttura grammaticale di questa lingua, la si studierà attraverso la let- tura di testi facili.

Obiettivi L’obiettivo di questo corso è l’acquisizione di una buona cono- scenza della grammatica e del vocabolario di base di una lingua egiziana al di fuori dell’egiziano classico. Si cercherà di eviden- ziare l’evoluzione linguistica dall’egiziano antico fino al copto grazie alla filologia comparata. L’acquisizione della grammatica e del vocabolario sarà resa più facile dalla conoscenza previa del medio-egiziano. Allo stesso tempo si cercherà di conoscere il tipo di letteratura usato per questa lingua con testi religiosi, storici, mitici o sapienziali. In questo modo si approfondirà la conoscen- za della cultura egiziana in tutte le sue componenti.

Prerequisiti: Aver superato gli esami di Corsi A, B e C.

Metodo d’insegnamento L’insegnamento sarà dato mediante lezioni interattive. Agli studenti sarà richiesto di preparare il testo da trattare durante la lezione.

Orientamento bibliografico Una bibliografia dettagliata sui testi e sul genere letterario sarà data all’inizio del corso. A. Grammatiche Per l’egiziano antico: E. EDEL, Altägyptische Grammatik (Pontificio Istituto Biblico, Roma 1955/1964). Per il neo-egiziano: J. „ERNÝ – S. ISRAELIT-GROLL, A Late Egyptian Grammar (Bi- blical Institute Press, Rome 31984). Per il demotico J. H. JOHNSON, Thus Wrote ‘Onchsheshonqy. An Introductory Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

Grammar of Demotic (Oriental Institute, Chicago 1986, 21991, 32000). J. H. JOHNSON, The Demotic Verbal System (Oriental Institute, Chicago 1976). W. SPIEGELBERG, Demotische Grammatik (Winters, Heidelberg 1925). B. Opere generali Saranno indicate all’inizio del corso a seconda della lingua e del genere letterario scelto.

Valutazione La valutazione sarà fatta sulla base di due elementi: 1) lavo- ro fatto durante le lezioni; 2) un esame orale di traduzione di un testo non visto durante il corso. Chi segue due corsi speciali di seguito, può sostenere un unico esame alla fine del secondo cor- so. Gli studenti della Facoltà Orientalistica dovranno inoltre presentare un resoconto scritto su un argomento concordato con il professore.

~ ~ ~ Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

LIENHARD Joseph T., S.J. [F.B. – invit.]

GB2206 Greek New Testament, B Semestre: II – Lingua: inglese

Description An intensive reading of St. Paul’s Second Letter to the Corin- thians. Depending on the needs of students, emphasis will be, first, on morphology (with particular attention to verb forms); second, on grammar, particularly on distinctively koine usages and on idioms peculiar to St. Paul; and, third, on the interpreta- tion of the text, especially its interpretation in the Early Church. Particular attention will be given to points of grammar raised by the Greek Fathers in their commentaries. For any students who are interested, further (optional) reading and dis- cussion can be offered.

Objectives The principal objective of the course is the continued mas- tery of the koine Greek of the New Testament. Further objec- tives are ease in reading New Testament Greek and advanced understanding of Second Corinthians.

Method of Instruction Instruction will take the form of reading, verse by verse in Greek, of Second Corinthians by a student; questions from the instructor, and discussion among the students. Occasionally a concise lecture will be presented on an important exegetical or theological point.

Evaluation Three or more quizzes will be given during the course; they will be meant to help the students evaluate their progress but will not count towards the final grade. There will be one final, written examination, which will be in common with the New Testament Greek B (Italian).

Bibliography Required Greek New Testament (edd. Barbara Aland et al.) (Stuttgart Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

41994). B.M. METZGER, Textual Commentary on the Greek New Testa- ment (United Bible Societies 1997). Complementary G. BRAY, 1–2 Corinthians (Ancient Christian Commentary on Scripture, New Testament VII; InterVarsity Press, Down- ers Grove 1999). B.M. METZGER, Lexical Aids for Students of New Testament Greek (Baker Publishing, 31998). M. ZERWICK, Biblical Greek (Loyola University Press, 1963).

~ ~ ~ Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

LUISIER Philippe, S.J. [F.O. – invit.]

OC1102 Lingua e letteratura copta, corso introduttivo (A) OC2202 Lingua e letteratura copta, corso introduttivo (B)

Semestre: I-II – Lingua: italiano

Descrizione Il corso A presenta gli elementi fondamentali del dialetto copto saidico, lingua veicolare della Valle del Nilo, basandosi sulla crestomazia di A. Shisha-Halevy e su esempi tratti unica- mente dalla Bibbia. Il corso B prosegue con l’analisi grammati- cale accurata d’un brano dei Vangeli e d’altri testi scelti.

Obiettivi Il sistema grammaticale del copto non corrisponde a quelli delle lingue indoeuropee e semitiche. Il corso presenta gradual- mente gli elementi morfologici e sintattici che costituiscono la struttura fondamentale della lingua e che sono necessari per un approccio ai testi di tipo elementare.

Modalità d’insegnamento La prima tappa del corso ha un carattere espositivo e richie- de allo studente un notevole sforzo di memorizzazione. La par- tecipazione diviene interattiva nella seconda tappa, dedicata all’analisi grammaticale d’un testo.

Orientameno bibliografico Coptic Grammatical Chrestomathy. A Course for Academic and Private Study (ed. A. Shisha-Halevy) (OLA 30; Leuven 1988). B. LAYTON, A Coptic Grammar. With Chrestomathy and Glos- sary. Sahidic Dialect, Second edition, revised and expan- ded. With an Index of citations (Porta Linguarum Orienta- lium 20; Wiesbaden 2004).

Valutazione La valutazione, alla fine dei due corsi, si fa con un esame orale di 20 minuti. Gli studenti della Facoltà Orientalistica sono tenuti, inoltre, Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07 a consegnare un lavoro scritto di circa dieci cartelle su un argo- mento concordato con il professore.

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OC3102 Lingua e letteratura copta, corso superiore (C) OC4202 Lingua e letteratura copta, corso speciale Semestre: I-II – Lingua: italiano

Descrizione Il corso superiore di Copto e il corso speciale che lo prosegue consistono nella lettura di testi non soltanto in saidico, ma an- che in boairico, lingua veicolare del Delta, e in altri dialetti. Tenendo conto dell’interesse degli studenti, verranno scelti bra- ni editi oppure inediti di letteratura extra-biblica, nonché di documenti non letterari. Lo studente sarà introdotto all’uso del dizionario di Crum e di altri sussidi lessicografici.

Obiettivi Attraverso la lettura continua di testi, progressivamente più complessi, si intende approfondire la conoscenza della morfolo- gia e della sintassi della lingua copta nelle sue varie forme dia- lettali. Al lavoro di traduzione si accompagnerà lo studio del contesto storico-culturale nel quale inserire gli scritti presi in esame.

Modalità d’insegnamento Le lezioni, di carattere seminariale, avranno lo scopo di favo- rire uno scambio attivo fra tutti i partecipanti al corso sulla lettura e sulla traduzione dei testi studiati.

Orientamento bibliografico W. E. CRUM, A Coptic Dictionary (Oxford 1939). A. MALLON, Grammaire copte. Bibliographie, chrestomathie et vocabulaire (Beyrouth 52001 [ristampa della quarta edizio- ne rivista da M. Malinine, del 1956]. L. STERN, Koptische Grammatik (Leipzig 1880) [ristampa Osna- brück 1971[. Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

Valutazione La valutazione, alla fine di ogni corsi, si fa con un esame ora- le di 20 min. Gli studenti della Facoltà Orientalistica sono, inoltre, tenuti a consegnare un lavoro di ricerca su un argomento concordato con il professore.

~ ~ ~ Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

LUZARRAGA Jesús, S.J. [F.B.]

EN6104 La prima lettera di Giovanni Esegesi NT – Semestre: I – Lingua: italiano

Descrizione La Prima lettera di Giovanni, secondo la sua stessa espres- sione, tratta dei temi che, dall’inizio della vita cristiana, sono considerati fondamentali. In una breve introduzione si presen- teranno i problemi che abitualmente vengono in essa discussi. Il corso si prefigge di fare un’esegesi dettagliata del testo della Lettera, mettendo in risalto le diverse interpretazioni moderne e offrendo dei suggerimenti per un ulteriore approfondimento sia a livello esegetico che a livello teologico biblico.

Obiettivi L’obiettivo di questo corso è duplice. In primo luogo è di ave- re una buona informazione sulle modalità con le quali si pre- senta oggi, in ambito scientifico, l’interpretazione della Prima lettera di Giovanni. Un secondo scopo tende a mostrare le vie da percorrere per arrivare a un’adeguata comprensione del te- sto giovanneo. A causa dei testi studiati, si richiede una buona conoscenza della lingua greca.

Modalità d’insegnamento L’insegnamento avviene per le lezioni frontali. Il professore indicherà precedentemente una pericope da studiare, che sarà discussa in dialogo interattivo durante la lezione, mettendo in risalto i problemi riguardanti il tema e anche il suo sbocco teo- logico. Non saranno fornite dispense, e si richiede, sotto la gui- da del professore, la lettura integrale di un commentario esege- tico moderno alla Prima lettera di Giovanni a scelta dello stu- dente.

Bibliografia R. E. BROWN, The Epistles of John (New York 1982). R. SCHNACKENBURG, Die Johannesbriefe (Freiburg 71984). G. STRECKER, Die Johannesbriefe (Göttingen 1989). H.-J. KLAUCK, Der erste Johannesbrief (Neukirchen-Vluyn Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

1991). W. VOGLER, Die Briefe des Johannes (Leipzig 1993). J. BEUTLER, Die Johannesbriefe (Regensburg 2000). D.L. AKIN, 1,2,3 John (Louisville 2001). M.M. CULY, 1,2,3 John (Waco 2004). M. MORGEN, Les épîtres de Jean (Paris 2005). G. GIURISATO, Struttura e teologia della Prima Lettera di Gio- vanni (Roma 1998).

Valutazione L’esame sarà scritto per tutti, e sarà concessa una durata massima di quattro ore; avrà luogo soltanto nella data fissata dalla segreteria. Verrà da una parte richiesta l’informazione su quale commentario sia stato adoperato per lo studio della Prima lettera di Giovanni, e sarà valutata la conoscenza esegetica d’un testo giovanneo; ci saranno anche delle domande aperte a scelta dello studente. D’altra parte sarà anche verificata la capacità di analizzare il greco di alcuni testi della letteratura giovannea (1- 3Gv; Gv 15–16; Ap 2–3). Non è consentita la consultazione di nessun sussidio al di fuori dei testi biblici nella sua lingua origi- nale.

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TN3202 L’uso dell’AT nel Vangelo secondo Giovanni Teologia NT – Semestre: II – Lingua: italiano

Descrizione Tenuto conto che la visione dell’evangelista Giovanni su Ge- sù nel suo Vangelo è il risultato di una penetrazione nella per- sonalità del Signore raggiunta in gran parte sotto il prisma del Primo Testamento, il corso si prefigge inizialmente di presenta- re un’introduzione sommaria alla teologia giovannea. Succesi- vamente si metterà in risalto la presentazione che il Quarto Evangelista fa di Gesù alla luce dell’AT. Questo appare tanto nelle citazioni implicite ed esplicite dell’AT in Gv, quanto so- prattutto nei temi veterotestamentari, che costituiscono lo sfon- do per la presentazione giovannea dell’opera e della persona di Gesú, e la materia principale del corso nelle sue lezioni frontali. Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

Nella loro presentazione si terrà conto anche della letteratura targumica.

Obiettivi L’obiettivo di questo corso è duplice. Il primo è l’acquisizione di una conoscenza approfondita sul modo in cui il quarto evan- gelista adopera l’AT per la sua comprensione teologica della figura di Gesù. Un secondo obiettivo è di arrivare a comprende- re come il Nuovo Testamento si fonda nell’Antico, e come l’Anti- co Testamento si chiarisca nel Nuovo. A motivo dei testi studiati, si richiede una buona conoscenza della lingua ebraica e greca e nozioni della lingua aramaica; si chiede anche che lo studente abbia già seguito almeno due corsi di esegesi del Nuovo Testamento. Modalità d’insegnamento L’insegnamento sarà impartito mediante lezioni frontali. Queste si soffermeranno soprattutto sui temi del AT particolar- mente rilevanti per la comprensione del Quarto Vangelo. Non verranno fornite dispense. Per lo studio delle citazioni esplicite dell’AT nel vangelo di Giovanni è richiesta, sotto la guida del professore, la lettura esegetica corrispondente in alcuni dei più moderni commentari del Quarto Vangelo a scelta dello studente (vg. R.E. BROWN, R. SCHNACKENBURG, G. ZEVINI, X. LÉON-DUFO- UR, B.L. MALINA, L. SCHENKE), o nelle monografie che trattano questo tema (vg. E.E. FREED, M.J.J. MENKEN); come citazioni esplicite dell’AT nel quarto vangelo si considerano: Gv 1,23; 2,17; 6,31.45; 10,34; 12,13.15.38.40; 13,18; 15,25; 19,24.36.37.

Bibliografia B. LINDARS, New Testament Apologetic: the doctrinal significan- ce of the Old Testament Quotations (London 1961). P. GRELOT, Sens Chrétien de l’Ancien Testament (Tournai 1962). C.H. DODD, According to the Scriptures (London 1965). E.E. FREED, Old Testament Quotations in the Gospel of John (Leiden 1965). J. LUZARRAGA, «Fondo targúmico del Cuarto Evangelio», EstEc 49 (1974) 251-273. J. LUZARRAGA, «Presentación de Jesús a la luz del A.T. en el Evangelio de Juan», EstEc 51 (1976) 497-520. J. LUZARRAGA, «La Escritura en Jn 2,16-17», in E. Franco (ed.), Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

Mysterium Regni, Ministerium Verbi, FS V. Fusco (Bologna 2001) 273-302. B.G. SCHUCHARD, Scripture within Scripture. The Interrelation- ship of Form and Function in the Explicit Old Testament citations in the Gospel of John (Atlanta 1992). M.J.J. MENKEN, Old Testament Quotations in the Fourth Gospel (Kampen 1996). M.J.J. MENKEN, «Observations on the significance of the Old Testament in the Fourth Gospel», Neot 33 (1999) 125-143. A. OBERMANN, Die christologische Erfüllung der Schrift im Jo- hannesevangelium (Tübingen 1996). W. KRAUS, «Johannes und das Alte Testament», ZNW 88 (1997) 1-23. C.M. TUCKETT (ed.), The Scriptures in the Gospel (Louvain 1997). F.C. HOLMGREN, The Old Testament and the Significance of Je- sus (Bern 1999). P. BEAUCHAMP, «Lecture christique de l’Ancien Testament», Bib 81 (2000) 105-115. PONTIFICIA COMMISSIONE BIBLICA, Il popolo ebraico e le sue Sa- cre Scritture nella Bibbia cristiana (Città del Vaticano 2001).

Esame L’esame sarà scritto per tutti, e sarà concessa una durata massima di quattro ore; avrà luogo soltanto nella data fissata dalla segreteria. In una parte ci saranno domande riguardanti il commentario adoperato per lo studio delle citazioni esplicite in Gv, e una valutazione della conoscenza di come Giovanni adopera queste citazioni per la sua presentazione teologica del- la persona e dell’opera di Gesù. Una domanda aperta avrà come contenuto l’esposizione di un tema veterotestamentario nel van- gelo di Gv. In un’altra parte ci sarà una verifica della capacità di analizzare il greco del vangelo di Giovanni (1–21). Non è con- sentita la consultazione di nessun sussidio al di fuori dei testi biblici nella lingua originale.

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SN3113 Esegesi e teologia delle versioni siriache su Gv Seminario senza lavoro scritto Semestre: I – Lingua: italiano

Descrizione Sarà studiato il Vangelo di Giovanni nelle diverse versioni siriache, confrontandole fra loro e con il testo greco del Vangelo. Le versioni siriache saranno prese da G.A. KIRAZ, Compara- tive Edition of the Syriac Gospels, IV (Leiden 1996), ma con un’attenzione anche alle versioni critiche delle fonti.

Obiettivi Lo studio delle versioni siriache dei vangeli contribuisce all’approfondimento dei problemi di critica testuale e alla cono- scenza dell’esegesi primitiva e della teologia ad essa connessa, ed è utile anche per la scoperta dello sfondo semitico dei vange- li. A causa dei testi studiati, si richiede una buona conoscenza della lingua siriaca e greca; si richiede anche che lo studente abbia già seguito almeno un corso di esegesi del Nuovo Testa- mento.

Modalità d’attuazione Sono previsti 10 incontri, a settimane alterne, della durata di 100 minuti ciascuno. Fissato il brano da studiare, in ogni sedu- ta del seminario uno dei partecipanti presenterà lo studio corri- spondente a tale brano concreto del vangelo, che sarà commen- tato da tutti dopo l’appropriato studio personale e sotto la guida del professore.

Bibliografia Le seguenti opere aiutano a creare la cornice adatta allo stu- dio delle versioni siriache del Vangelo:

B.M. METZGER, The Early Versions of the New Testament (Ox- ford 1977) 3-98. T.C. FALLA, A Key to the Peshitta Gospels, I-II (London 1991, 1995). F.C. BURKITT, Evangelion da-Mepharreshe, I-II (Cambridge 1904). Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

I. ORTIZ DE URBINA, Vetus Evangelium Syrorum. Diatessaron Tatiani (Madrid 1967). A.S. LEWIS – M.D. GIBSON, The Palestinian Syriac Lectionary of the Gospels (London 1899). C. MÜLLER-KESSLER – M. SOKOLOFF, A Corpus of Christian Pa- lestinian Aramaic. IIA. Gospels (Groningen 1998). B. WALTON, «Evangelium secundum Ioannem», in Biblia Sacra Poliglotta, V (London 1657) 398-515. A. MERX, Die Vier Kanonischen Evangelien nach ihrem Ältesten Bekannten Texte. II,3. Das Evangelium Johannes (Berlin 1911). M. BLACK, An Aramaic Approach to the Gospels and Acts. Ox- ford 31979. J.H. CHARLESWORTH, «Semitisms in the New Testament and the Need to Clarify the Importance of the Syriac New Testa- ment», in D. MUÑOZ LEÓN (ed.), Salvación en la Palabra, Fs. A. Díez Macho (Madrid 1986) 633-638. J.P. LYON, Syriac Gospel Translation: A Comparison of the Lan- guage and Translation Meted Used in the Old Syriac, the Diatessaron and the Peshitto (London 1994). J. JOOSTEN, «West Aramaic Elements in the Old Syriac and Pe- shitta Gospels», JBL 110 (1991) 271-289. J. JOOSTEN, «La Tradition Syriaque des Évangiles et la question de “Substrat Araméen”», RHPR 77 (1997) 257-272. J. LUZARRAGA, «Retraducción semítica de phobeomai en Mc 16,8», Bib 50 (1969) 497-510. J. LUZARRAGA, «Las versiones siríacas del Magnificat», EstBi 50 (1992) 103-122. J. LUZARRAGA, «El Benedictus a través del arameo», Bib 80 (1999) 305-359. J. CARMIGNAC, Traductions hébraïques des Evangiles, I-V (Tur- nhout 1982-1985). P. KATZ, «Bedeutung und Vermittlung von Hebräisch-Kenntnis- sen zum Verständnis des Neuen Testaments», ZAW 104 (1992) 412-427. K. BEYER, Die aramäischen Texte vom Toten Meer, I-II (Göttin- gen 1984, 1994). C.V. MALZONI, Jesus: Messias e vivificador do mundo: Jo 4,1-42 Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

na Antiga Tradição Siríaca (Cahier de la Revue Biblique 59; Paris 2005).

Valutazione. A tutti i partecipanti sarà chiesto un elaborato sul proprio contributo al seminario, in cui si faccia il confronto tra le diver- se versioni siriache di un brano giovanneo con riferimento al testo greco per poter arrivare anche ad alcuni suggerimenti sul significato teologico dei concetti espressi nel testo evangelico; si terrà conto anche della partecipazione attiva durante le sedute di seminario.

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SV5227 El Cantar de los Cantares Seminario senza lavoro scritto Semestre: II – Lingua: spagnolo

Descripción Es un seminario que puede servir de curso exegetico del AT. Se trata de realizar un estudio del Cantar de los Cantares, que tenga en cuenta toda la historia de su interpretación, y que ver- sará sobre los aspectos filológicos, literarios y eróticos del Can- tar con referencia también a todo el trasfondo bíblico y abierto a sus aplicaciones tanto a nivel trascendente como intrahumano.

Objetivos Los objetivos de este seminario o curso son los de lograr un conocimiento amplio de cómo se ha interpretado el Cantar a través de los siglos, y de presentar aquellas coordenadas que puedan ayudar en la actualidad a su más completa comprensi- ón. Dada la naturaleza de este libro bíblico, se requiere un buen conocimiento de la lengua hebrea, mientras el curso ayudará a una más completa comprensión de sus coordenadas.

Metodología didáctica El curso tendrá como base el libro: J. LUZARRAGA, Cantar de los Cantares, Estella 2005. Tras una breve introducción del pro- fesor, éste señalará los temas a estudiar gradualmente a partir Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07 de ese libro. Las reuniones previstas son 10 a 110 minutos cada una. En ellas en diálogo interactivo se examinarán todas las cuestiones, que emergen de las perícopas estudias de acuerdo con el programa previsto.

Bibliografía La bibliografía de base es el libro de texto, arriba señalado. En él se puede encontrar la más completa bibliografía actual sobre el Cantar de los Cantares. En la medida en que se vayan desarrollando los temas de estudio, se pondrá de relieve tambi- én la bibliografía más adecuada a la perícopa correspondiente; el profesor ampliará además las notas bibliográficas, si en un determinado punto han aparecido estudios complementarios.

Evaluación La evaluación tendrá forma diversa para quienes hayan rea- lizado el trabajo con la intención de curso exegético o de semi- nario sin trabajo escrito. Para los primeros tendrá forma de examen, que será escrito para todos, y tendrá una duración máxima de cuatro horas. La fecha será solamente la señalada por Secretaría. Una pregunta versará sobre la exégesis de una perícopa concreta del Cantar, mientras otra pregunta abierta permitirá al estudiante de mo- strar su habilidad hermenéutica respecto al Cantar. Se pregun- tará también sobre datos filológicos acerca del hebreo del Can- tar, para lo que se requiere un dominio de su lenguaje. Para quienes opten por considerar este tiempo de estudio como el de un seminario sin trabajo escrito, la evaluación exige que cada uno de los participantes presente un breve trabajo perso- nal escrito sobre los puntos relevantes, que más le hayan ayu- dado a la comprensión del Cantar, indicando la razón para ello; se tendrán en cuenta también las aportaciones orales a lo largo de las sesiones de seminario.

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MANKOWSKI Paul, S.J. [F.B.]

HA2105 Biblical Hebrew, A Semestre: I – 3 ore settimanali – Lingua: inglese

Description Approximately 6 chapters of 1 Samuel and 4 chapters of Ge- nesis will be read, focusing on syntactic analysis of individual verses and morphological analysis of the verb forms. Special attention will be paid to the accurate transliteration of the Ma- soretic text. The course will also include some introductory re- marks on the technical apparatus of BHS.

Objectives Increased mastery of Hebrew grammar (syntax, morphology, lexicology) and a rudimentary acquaintance wth the tools and layout of BHS.

Method Class lectures will be supplemented by a diagnostic mid-se- mester examination and various optional written exercises.

Bibliography Necessary books: Biblia Hebraica Stuttgartensia (IVth Edition). P. JOÜON, A Grammar of Biblical Hebrew (any edition).

Evaluation The final examination will include syntactic analysis of 12 non-verbal forms and morphological analysis of 12 verbal forms, plus a passage to transliterate and 3 notes from the ap- paratus criticus to translate.

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HA1106 Ebraico biblico, A Semestre: I – 3 ore settimanali – Lingua: italiano Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

Descrizione Verrano letti circa 6 capitoli del testo massoretico di 1 Samu- ele e 4 capitoli di Genesi, con analisi sintattica dei versetti, ana- lisi morfologica delle forme verbali, e attenzione particolare alla traslitterazione del testo ebraico. Il corso includerà una introdu- zione al protocollo tecnico della BHS.

Obiettivi Approfondimento della grammatica ebraica (sintassi, morfo- logia, lessicologia) e conoscenza elementare della BHS.

Modalità d’insegnamento Lezioni frontali supplementate da un esame diagnostico e da brevi compiti opzionali.

Bibliografia Libri necessari: Biblia Hebraica Stuttgartensia (IV edizione). P. JOÜON, A Grammar of Biblical Hebrew (qualsiasi edizione).

Valutazione Un esame finale che includerà analisi sintattica di 12 forme non-verbali e analisi morfologica di 12 forme verbali, più un brano da translitterare e 3 note dell’apparatus criticus da tradurre.

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HB2207 Biblical Hebrew, B Semestre: II – Lingua: inglese

Description The Book of Ruth plus 6 chapters of Genesis will be read, focusing on syntactic analysis of individual verses and morpho- logical analysis of the verb forms. Special attention will be paid to the accurate transliteration of the Masoretic text. The course will also include study of the technical apparatus of BHS.

Objectives Increased mastery of Hebrew grammar (syntax, morphology, Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07 lexicology) and extended acquaintance wth the tools and layout of BHS.

Method: Class lectures.

Bibliography Necessary Books: Biblia Hebraica Stuttgartensia (IVth Edition). P. JOÜON, A Grammar of Biblical Hebrew (any edition).

Evaluation The final examination will include syntactic analysis of 12 non-verbal forms and morphological analysis of 12 verbal forms, plus a passage to transliterate and an un-prepared pas- sage to translate (with the help of a dictionary).

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HB1208 Ebraico biblico, B Semestre: II – Lingua: italiano

Descrizione Saranno letti il libro di Rut e 6 capitoli del libro della Genesi, con una focalizzazione sull’analisi sintattica dei singoli versetti e sull’analisi morfologica delle forme verbali. Particolare atten- zione sarà data all’accurata traslitterazione del testo masoreti- co. Il corso include anche lo studio dell’apparato tecnico della BHS.

Obiettivi Padronanza della grammatica ebraica (sintassi, morfologia, lessicografia) e accresciuta familiarizzazione con la BHS e i suoi strumenti.

Modalità d’insegnamento: Lezioni frontali. Bibliografia libri necessari: Biblia Hebraica Stuttgartensia (IV edizione). Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

P. JOÜON, A Grammar of Biblical Hebrew (qualsiasii edizione).

Valutazione Un esame finale che includerà analisi sintattica di 12 forme non-verbali e analisi morfologica di 12 forme verbali, più la translitterazione di un brano e la traduzione (con l’aiuto del dizionario) di un testo non preparato.

~ ~ ~ Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

MARAZZI Massimiliano [F.O. – invit.]

OH1101 Lingua e civiltà dell’Anatolia hittita, corso in- troduttivo (A) OH2201 Lingua e civiltà dell’Anatolia hittita, corso in- troduttivo (B)

Semestre: I-II – Lingua: italiano (eventualmente tedesco)

Descrizione Il corso si prefigge di dare allo studente un quadro generale delle culture anatoliche preclassiche, con particolare attenzione per la formazione e sviluppo del regno hittita. La conoscenza storica si accompagnerà con quella delle principali lingue: hitti- ta e scrittura cuneiforme, luvio in scrittura cuneiforme e gero- glifica, palaico in scrittura cuneiforme. Nel corso del 2/ semestre verranno letti e discussi esempi di diversi generi letterari hittiti e si affronteranno le problemati- che della lettura e traslitterazione di documenti in scrittura cuneiforme.

Modalità La prima parte consterà di lezioni frontali, alle quali si af- fiancheranno, durante il 2/ semestre, letture guidate.

Bibliografia obbligatoria Per una conoscenza storica di base: S. DE MARTINO, Gli Ittiti (ed. Carocci, Roma). Per una conoscenza degli elementi della grammatica hittita: R. FRANCIA, Lineamenti di grammatica ittita (ed. Herder).

Bibliografia di approfondimento M. LIVERANI, Vicino Oriente (ed. Laterza, Bari). M. LIVERANI, Guerra e diplomazia nel Vicino Oriente Antico (ed. Laterza, Bari). M. MARAZZI, «Brevi riflessioni su scritture, lingue e competenze linguistiche nell’Anatolia hittita», in Studi in ricordo di A. Villani (estratto fornito dal docente). Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

Modalità valutazione Discussione orale sulle tematiche e sui documenti conside- rati durante lo svolgimento del corso.

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OH3102 Lettura di testi storici in cuneiforme hittita Semestre: I-II – Lingua: italiano (eventualmente tedesco)

Descrizione Il corso si prefigge di introdurre il discente alla lettura (di- rettamente dal testo cuneiforme o con l’ausilio di trascrizioni) di testi hittiti di carattere storico e politico. La scelta dei testi si orienterà secondo gli interessi dei di- scenti.

Obiettivi e metodologia Ai partecipanti è richiesta una buona conoscenza di base del- la lingua hittita (almeno su testi in trascrizione).

Modalità Gli incontri avranno essenzialmente carattere seminariale.

Bibliografia obbligatoria H.H. HOFFNER, «Histories and Historians of the Ancient Near East: The Hittites», in Orientalia NS 49, 1980. La bibliografia di approfondimento verrà indicata di volta in volta secondo i testi scelti.

Valutazione Discussione su passi dei testi considerati durante il corso.

~ ~ ~ Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

MAYER Werner, S.J. [F.O.]

OD1102 Lingua e letteratura accadica, corso introdut- tivo (A) OD2202 Lingua e letteratura accadica, corso introdut- tivo (B)

Semestre: I-II – Lingua: italiano o ex condicto

Contenuto e obiettivi Il corso ha lo scopo di introdurre alla lingua accadica nella sua forma considerata «classica», cioè quella paleo-babilonese. Nella parte A si studia la grammatica paleo-babilonese (in- sieme all’acquisizione di un vocabolario di base) secondo i libro di R. CAPLICE, Introduction to Akkadian (Biblical Institute Press, Rome 42002). Nella parte B si leggono brani del cosiddetto Codice di Hammurapi – «leggi» e brani poetico-ideologici – e, secondo il caso, altri brani paleo-babilonesi, usando la crestomazia di R. BORGER, Babylonisch-assyrische Lesestücke (Roma 32006).

Requisiti Si richiede una conoscenza passiva dell’inglese; per il corso B è auspicabile una conoscenza passiva del tedesco.

Modalità delle lezioni Corso A: si spiega la grammatica seguendo il libro di R. Ca- plice; a casa, avendo studiato il rispettivo capitolo, si fanno i compiti ivi indicati, che poi vengono discussi in classe. Corso B: in classe si traducono e si discutono brani preparati dagli studenti con l’aiuto degli strumenti a loro disposizione (glossario, traduzioni, ecc.).

Bibliografia raccomandata Quella indicata alle pp. 1-2 nel libro di R. Caplice citato so- pra.

Valutazione L’esame sarà scritto, della durata di tre ore. Si chiederà di tradurre un testo non trattato in classe, ma dello stesso tipo, e Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07 di rispondere ad alcune domande di analisi grammaticale.

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OD4101 Lingua e letteratura accadica, corso superiore (C) Semestre: I – Lingua: italiano o ex condicto

Contenuto e obiettivi Il corso ha lo scopo di far conoscere il dialetto paleo-babilonese di Mari: familiarizzarsi con la scrittura cuneiforme corsiva, capi- re strutture sintattiche più complicate, scoprire l’espressività della lingua di Mari che è molto vicina a quella parlata, sapersi avvalere dei sussidi a disposizione (grammatiche, lessici, ecc.).

Requisiti Si richiede una conoscenza passiva dell’inglese e, se possibi- le, del tedesco e francese.

Modalità delle lezioni In classe si leggono, si traducono e si discutono i testi prepa- rati dagli studenti con l’aiuto dei sussidi a loro disposizione.

Bibliografia obbligatoria Segni – nomi propri – glossario: J. BOTTÉRO – A. FINET, ARMT 15 (1954). Nomi propri: M. BIROT et al., ARMT 16/1 (1979. Grammatica: A. FINET, L’accadien des lettres de Mari (1954).

Bibliografia di approfondimento Nomi propri di persone: a) accadici: J.J. STAMM, Die akkadische Namengebung (1939); b) amurritici: H.B. HUFFMON, Amorite Personal Names in the Mari Texts (1969). Divinità: W.G. LAMBERT, MARI 4 (1985) 525-539. Nomi comuni e propri amurriti: M. STRECK, AOAT 271/1 (2000). Storia: D. CHARPIN – N. ZIEGLER, Mari et le Proche-Orient à l’époque amorrite (Florilegium marianum 5; Paris 2003).

Valutazione L’esame sarà orale, della durata di 30 minuti. Si chiederà di Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07 leggere in cuneiforme un testo trattato in classe e di tradurlo, con domande di grammatica e di contenuto.

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OD4201 Lingua e letteratura accadica, corso speciale Semestre: I e II – Lingua: italiano o ex condicto

Contenuto e obiettivi Si leggono testi accadici di ambedue i «dialetti» (babilonese e assiro), di epoche diverse e di diversi generi letterari (lettere, documenti economici e giuridici, leggi, editti, trattati, testi tera- tologici, rituali, preghiere, iscrizioni regali, epopee e miti) se- condo l’interesse e/o il bisogno degli studenti e/o del professore.

La bibliografia sarà fornita sulla base del tema dei testi che saranno studiati.

~ ~ ~ Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

MAZZINGHI Luca [F.B. – invit.]

EV5126 La terza parte del libro della Sapienza (Sap 11–19) Esegesi AT – Semestre: I – Lingua: italiano

Descrizione La terza parte del libro della Sapienza è stata a lungo trascu- rata dai commentatori; solo negli ultimi anni si è assistito a una riscoperta di questa sezione finale del libro, nella quale la rifles- sione sugli eventi dell’Esodo, unita alle digressioni sulla filan- tropia di Dio e sull’idolatria, serve a fondare l’annuncio escato- logico contenuto in Sap 1–6 e a illustrare l’opera della sapienza nel mondo (cf. Sap 7–10). Dopo una brevissima introduzione ai principali problemi re- lativi al libro della Sapienza, il corso si fermerà soprattutto sull’esegesi delle sette antitesi esodiche (cf. Sap 11,1-14 e 16– 19), cercando di mostrarne da un lato lo sfondo biblico, dall’altro il continuo riferimento alla cultura del mondo ellenistico. Un certo spazio verrà dato anche alla prospettiva teologica dell’autore, che riprendendo in 11–19 temi già introdotti all’ini- zio del libro, lega insieme escatologia, storia della salvezza e cosmologia. Obbligatoria per tutti sarà la lettura e la traduzione del testo greco di Sap 11–19 (nell’edizione di J. Ziegler) oltre alla esegesi dei capitoli 16–19, anche di quelle parti che eventualmente non fossero trattate nel corso delle lezioni.

Obiettivi Il primo obiettivo del corso è acquisire familiarità con il libro della Sapienza, attraverso la lettura del testo di Sap 11–19 e l’esegesi più approfondita di Sap 16–19. Un secondo obiettivo è comprendere il modo in cui il libro della Sapienza rilegge le Scritture e, allo stesso tempo, le attualizza alla luce della cultu- ra ellenistica e della situazione propria dei giudei di Alessan- dria.

Modalità di insegnamento L’insegnamento verra impartito mediante lezioni frontali. Verranno fornite dispense. Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

Bibliografia Viene richiesta a tutti la lettura previa dell’introduzione ge- nerale al libro della Sapienza curata da M. GILBERT, «Sagesse de Salomon (ou livre de la Sagesse)», DBS XI (Paris 1986) 58- 119. In alternativa si può leggere l’introduzione e le appendici al commentario di J. VILCHEZ LINDEZ (v. sotto). Commentari utili per preparare il testo di Sap 11–19 e l’ese- gesi di 16–19: C. LARCHER, Le livre de la Sagesse ou la Sagesse de Salomon, I (Études Bibliques; Gabalda, Paris 1983). G. SCARPAT, Il libro della Sapienza, III (Paideia, Brescia 1992). J. VILCHEZ LINDEZ, Sabiduría (Nueva Biblia Española, Sapien- ciales, V; Verbo Divino; Estella, Navarra 1990) [trad. italia- na: Sapienza (Borla, Roma 1990)]. D. WINSTON, The Wisdom of Solomon. A new Translation with Introduction and Commentary (Anchor Bible 43; Double- day, New York 1979).

Per il testo greco di Sap si richiede l’utilizzo dell’edizione cri- tica di J. ZIEGLER, Sapientia Salomonis (Septuaginta. Vetus Testamentum Graecum, XII,1; Göttingen 19802) e non l’edizione del Rahlfs. Ulteriore bibliografia verrà fornita durante il corso.

Esame L’esame sarà scritto per tutti, e avrà una durata di novanta minuti circa. Una prima parte dell’esame verterà sulla tradu- zione di un testo scelto da Sap 11–15 (circa 5-6 versetti). Una seconda parte dell’esame riguarderà l’esegesi e il commento di un passo di uguale lunghezza (scelto tra due testi proposti) all’interno di Sap 16–19. Sarà consentito l’uso della LXX e delle Concordanze, oltre a un dizionario di lingue moderne per chi non scrive nella propria lingua. Non viene consentita la consultazione di altri sussidi. Non si concederà di spostare l’esame in data diversa da quella fissata dalla segreteria. È possibile, con l’accordo del Professo- re, sostituire l’esame con un elaborato scritto.

~ ~ ~ Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

MORRISON Craig, O.Carm. [F.O.]

OS1102 Siriaco, corso introduttivo (A) OS2202 Siriaco, corso introduttivo (B) Semestre: I-II – Lingua: Italiano

Descrizione Nel corso A si studierà la grammatica ed il vocabolario della lingua siriaca seguendo il libro di W.H. Thackston. Nel corso B si leggeranno: 1. Testi della Bibbia per conoscere la lingua siriaca e per va- lutare il carattere della versione siriaca. 2. Testi non biblici (per esempio, dalle opere di Afraate e St. Efrem, oppure testi narrativi, come Gli Atti di Giuda Tommaso) per approfondire la conoscenza della lingua.

Obiettivi intesi e metodologia seguita Lo studente imparerà a leggere ed analizzare testi semplici in siriaco. Inoltre imparerà a usare i vocabolari, le grammatiche ed altri sussidi per interpretare un testo da solo. Riguardo ai testi biblici, per l’ AT, lo studente imparerà come interpretare la Peshitta come una versione della bibbia, confrontando il suo testo con il TM, i LXX e i Targumim. Per il NT, lo studente im- parerà come interpretare le versioni siriache del NT. L’obietti- vo finale del corso è che lo studente arrivi ad interpretare un testo siriaco da solo.

Modalità delle lezioni Nel siriaco A le lezioni sono frontali. Nel siriaco B lo studen- te preparerà previamente i testi in modo che le lezioni siano in forma di lettura guidata.

Bibliografia obbligatoria W.M. THACKSTON, Introduction to Syriac (Bethesda, MD, 1999). T. NÖLDEKE, Syrische Grammatik (Leipzig 1898). T. NÖLDEKE, Compendious Syriac Grammar (trans. J.A. Crichton). R. PAYNE SMITH, Compendious Syriac Dictionary (Oxford 1903). Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

Bibliografia di approfondimento S.P. BROCK, Syriac Studies: A Classified Bibliography (1960- 1990) (Kaslik 1996). S.P. BROCK, A Brief Outline of Syriac Literature (Moran ‘Etho 9; Kottayam 1997). G. GOLDENBERG, «On Syriac sentence structure», in M. Sokoloff (ed.), Arameans, Aramaic and the Aramaic Literary Tradi- tion (Ramat Gan 1983) 97-140. S. MOSCATI – A. SPITALER – E. ULLENDORFF – W. VON SODEN, An Introduction to the Comparative Grammar of the Semi- tic Languages (PLO NS 6; Wiesbaden 1964). T. MURAOKA, Classical Syriac for Hebraists (Wiesbaden 1987).

Modalità della valutazione L’esame sarà scritto per tutti e avrà una durata di due ore circa. La prima parte dell’esame verterà sui testi studiati du- rante le lezioni. La seconda parte consisterà nella traduzione di un testo non visto durante il semestre. Per questa seconda par- te è consentito l’uso di un dizionario della lingua siriaca (e.g., R. PAYNE SMITH, Compendious Syriac Dictionary).

OS3102 Siriaco, corso superiore (C) Semestre: I o II – Lingua: ex condicto

Descrizione della materia trattata In questo corso si leggeranno vari testi dei padri siriaci (per esempio, Afraate, St. Efrem). Alcuni testi possono essere scelti secondo le esigenze degli studenti.

Obiettivi Lo scopo di questo corso è di approfondire la conoscenza della lingua siriaca e la storia della letteratura.

Modalità delle lezioni Lo studente preparerà previamente i testi in modo che le lezioni siano in forma di lettura guidata. Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

Bibliografia Cfr. Corso Siriaco A-B

Valutazione L’esame sarà scritto per tutti e avrà una durata di due ore circa. La prima parte dell’esame verterà sui testi studiati du- rante le lezioni. La seconda parte consisterà nella traduzione di un testo non visto durante il semestre. Per questa seconda par- te è consentito l’uso di un dizionario della lingua siriaca (e.g., R. PAYNE SMITH, Compendious Syriac Dictionary).

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OS3202 Siriaco, corso speciale Semestre: I e/o II – Lingua: ex condicto

Descrizione della materia trattata In questo corso si leggeranno vari testi dei padri siriaci scelti secondo le esigenze degli studenti.

Obiettivi Lo scopo del corso è di approfondire la conoscenza della lin- gua siriaca attraverso la lettura di testi da vari epoche. Si pre- suppone già una buona conoscenza della lingua siriaca.

Modalità delle lezioni Lo studente preparerà previamente i testi in modo che le lezioni siano in forma di lettura guidata.

Bibliografia Cfr. Corsi di Siriaco A-B

Valutazione L’esame sarà scritto per tutti e avrà una durata di due ore circa. La prima parte dell’esame verterà sui testi studiati du- rante le lezioni. La seconda parte consisterà nella traduzione di un testo non visto durante il semestre. Per questa seconda par- te è consentito l’uso di un dizionario della lingua siriaca (e.g., R. PAYNE SMITH, Compendious Syriac Dictionary). Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

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OA1102 Aramaico Targumico, corso introduttivo (A)

[Vedi descrizione sotto Prof. R. Althann].

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OA3102 Aramaico targumico, corso C Semestre: I o II – Lingua: ex condicto

Descrizione della materia trattata In questo corso si leggeranno vari testi dei Targumim, su- prattutto dai Targumim palestinesi (Targum Neofiti e Targum Pseudo-Jonathan) e dalla Genizah del Cairo. Alcuni testi posso- no essere scelti secondo le esigenze degli studenti.

Obiettivi Lo scopo di questo corso è di approfondire la conoscenza della lingua e di valutare i diversi Targumim.

Modalità delle lezioni Lo studente preparerà previamente i testi prima in modo che le lezioni siano in forma di lettura guidata.

Bibliografia Cfr. Corsi di Aramaico Targumico A-B, sotto Prof. R. Althann.

Valutazione L’esame sarà scritto per tutti e avrà una durata di due ore circa. La prima parte dell’esame verterà sui testi studiati du- rante le lezioni. La seconda parte consisterà nella traduzione di un testo non visto durante il semestre. Per questa seconda par- te è consentito l’uso di un dizionario della lingua aramaica (e.g., M. JASTROW, A Dictionary of the Targumim, the Talmud Babli and Yerushalmi, and the Midrashic Literature).

~ ~ ~ Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

OA4101 Aramaico targumico, corso speciale Semestre: I o II – Lingua: ex condicto

Descrizione della materia trattata In questo corso si leggeranno vari testi del Targumim, scelti secondo le esigenze degli studenti.

Obietivi Lo scopo di questo corso è di approfondire la conoscenza della lingua e della letteratura dei diversi Targumim.

Modalità delle lezioni Lo studente preparerà previamente i testi prima in modo che le lezioni siano in forma di lettura guidata.

Bibliografia Cfr. Corsi di Aramaico Targumico A-B, sotto Prof. R. Althann.

Valutazione L’esame sarà scritto per tutti e avrà una durata di due ore circa. La prima parte dell’esame verterà sui testi studiati du- rante le lezioni. La seconda parte consisterà nella traduzione di un testo non visto durante il semestre. Per questa seconda par- te è consentito l’uso di un dizionario della lingua aramaica (e.g., M. JASTROW, A Dictionary of the Targumim, the Talmud Babli and Yerushalmi, and the Midrashic Literature).

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AB2104 Biblical Aramaic 1 ora settimanale – Semestre: I – Lingua: inglese

Description This course presents a basic introduction to the grammar of Biblical Aramaic. Daniel 2 will be read. Objectives This course provides biblical students with an introductory knowledge of the Aramaic in the Bible. Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

Method of Instruction The students are introduced to the language in a lecture for- mat. Later the students will be called on to translate Daniel 2.

Bibliography Required F. ROSENTHAL, A Grammar of Biblical Aramaic (Harrassowitz, Wiesbaden 61995) [disponibile anche nella traduzione fran- cese]. Useful P. MAGNANINI – P. NAVA, Grammatica di aramaico biblico (Stu- dio Domenicano, Bologna 2005). E. VOGT, Lexicon linguae aramaicae Veteris Testamenti (Pontifi- cio Istituto Biblico, Roma 19942). G.H. WILSON, «An Index to the Biblical Passages Cited in Franz Rosenthal, A Grammar of Biblical Aramaic», Journal of Semitic Studies 24 (1979) 21-24.

Evaluation The exame will be written for all.

~ ~ ~ Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

NEUDECKER Reinhard, S.J. [F.B.]

IV7112 Il Decalogo nell’interpretazione rabbinica Introduzione AT – Semestre: I – Lingua italiana

Descrizione Le letture fatte in classe consisteranno soprattutto nel testo ebraico di Mekhilta de-R. Ishmael (ed. Horovitz-Rabin). Altri testi sull’argomento saranno letti per la maggior parte in traduzione.

Obiettivi Il corso ha lo scopo di introdurre lo studente nel campo dell’interpretazione rabbinica dell’Antico Testamento. Partico- lare attenzione sarà data: (1) ai metodi di esegesi; (2) ai concetti basilari della letteratura midrashica.

Modalità Per una maggiore approfondimento sia delle tematiche del corso che della «metodologia» rabbinica si auspica una viva par- tecipazione nella discussione in classe.

Bibliografia obbligatoria W. BACHER, «Bible Exegesis», The Jewish Encyclopedia III, 162- 174. D. BOYARIN, Intertextuality and the Reading of Midrash (India- na University Press, Bloomington & Indianapolis 1990) [saranno indicate le relative pagine]. G. STEMBERGER, Einleitung in Talmud und Midrasch (München 1992) [tradotto in varie lingue] [saranno indicate le relative pagine]. Bibliografia di approfondimento A. DEL AGUA PÉREZ, El método midrásico y la exégesis del Nue- vo Testamento (Biblioteca Midrásica 4; Valencia 1985). G. LEVI (ed.), The Ten Commandments in History and Tradition (Jerusalem 1985). M. J. MULDER (ed.), Mikra. Text, Translation, Reading and In- terpretation of the Hebrew Bible in Ancient Judaism and Early Christianity (Compendia Rerum Iudaicarum ad No- vum Testamentum II; Van Gorcum, Assen/Maastricht – Fortress Press, Philadelphia 1988). Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

R. NEUDECKER, «Lehrer-Gott vom Berg Sinai: Ein interreligiö- ser Zugang», in A. Gianto (ed.), Biblical and Oriental Es- says in Memory of William L. Moran (Roma 2005) 79-101. R. NEUDECKER, The Voice of God on Mount Sinai: Rabbinic Commentaries in the Light of Sufi and Zen-Buddhist Texts (Roma 22006). S. J. SIERRA (ed.), La lettura ebraica delle Scritture (Ed. Deho- niane, Bologna 1995). Valutazione L’esame sarà scritto per tutti. Si richiede una buona com- prensione del materiale trattato in classe. Inoltre verrà richie- sto di applicare la «metodologia» rabbinica a un passo biblico non trattato nel corso. Qualche domanda riguarderà la biblio- grafia obbligatoria.

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RN1209 L’ambiente giudaico del NT Storia NT – Semestre: II – Lingua: italiano Descrizione La prima parte del corso tratterà della halahkah al tempo del Nuovo Testamento riguardante l’istituzione del matrimonio giudaico. Saranno letti testi centrali della Mishnah (trattati Qiddushin, Ketubbot, Sotah, Gittin e Yevamot). Gli argomenti che saranno trattati sono: come si entra nel matrimonio, quali sono i diritti e i doveri dei coniugi tra di loro e nei confronti dei figli, il sospetto di adulterio e l’adulterio vero e proprio, il matrimonio leviratico, il divorzio e il nuovo matri- monio dei divorziati. Sarà data particolare importanza allo studio delle leggi vete- rotestamentarie e alla loro interpretazione e applicazione al tempo del Nuovo Testamento. La seconda parte del corso tratterà dell’insegnamento etico- teologico. Il testo del trattato Pirqe Avot servirà da punto di partenza. Si farà accenno a numerosi «paralleli» nel Nuovo Te- stamento. Per approfondire le tematiche del corso si auspica una viva partecipazione nella discussione in classe. Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

Bibliografia obbligatoria M.D. HERR, «Oral Law», in Encyclopaedia Judaica XII, 1439- 1442. J. MAIER, Zwischen den Testamenten. Geschichte und Religion in der Zeit des zweiten Tempels (Würzburg 1990) 153-176 («Die makkabäisch-hasmonäische Periode» – «Unter römi- scher Herrschaft»), 184-190 («Die Aufstände gegen Rom»); trad. italiana: Il guidaismo del Secondo Tempio (Brescia 1991). S. SAFRAI, «Religion in Everyday Life», in The Jewish People in the First Century I-2 (ed. S. Safrai – M. Stern) (Compendia Rerum Iudaicarum ad Novum Testamentum; Assen – Am- sterdam 1976) 793-833. E. SCHÜRER, The History of the Jewish People in the Age of Je- sus Christ, rev. ed. G. Vermes, F. Millar, M. Black (Edin- burgh 1979) II, 381-414 («Pharisees and Sadducees») [trad. italiana e spagnola]. E.E. URBACH, The Sages. Their Concepts and Beliefs (Jerusa- lem 1975) 576-593 («Hillel’s Character and Work»). Bibliografia di approfondimento J.R. AYASO MARTINEZ, Iudaea capta. La Palestina romana entre las dos guerras judías (70-132 d.C.) (Estella 1990) 29-90, 191-304. S.J.D. COHEN, «The Modern Study of Ancient Judaism», in The State of Jewish Studies (ed. S.J.D. Cohen – E.L. Greenste- in) (Detroit 1990) 55-73; «Response» by R.S. SARASON, ibid., 74-79. I.M. GAFNI, «The Historical Background», in The Literature of the Sages (ed. S. Safrai) (Compendia Rerum Iudaicarum ad Novum Testamentum II-1; Assen – Maastricht – Philadel- phia 1987) 1-24. E. LOHSE, Umwelt des Neuen Testaments (Göttingen 1971) [trad. francese, inglese, italiana]. R. NEUDECKER, «Master-Disciple/Disciple-Master Relationship in Rabbinic Judaism and in the Gospels», Gregorianum 80 (1999) 245-261. R. NEUDECKER, «Das “Ehescheidungsgesetz” von Dtn 24,1-4 nach altjüdischer Auslegung. Ein Beitrag zum Verständnis der neutestamentlichen Aussagen zur Ehescheidung», Bi- blica 75 (1994) 350-387. Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

E. RIVKIN, «Scribes, Pharisees, Lawyers, Hypocrites: A Study in Synonymity», HUCA 49 (1978) 135-142. A. RODRÍGUEZ CARMONA, La religión judía. Historia y teología (BAC; Madrid 2001) 107-160; 643-694. E.P. SANDERS, Judaism: Practice and Belief 63 BCE–66 CE (London 1992). L.H. SCHIFFMAN, «Jewish Sectarianism in Second Temple Ti- mes», in Great Schisms in Jewish History (ed. R. Jospe – S.M. Wagner) (Denver – New York 1981) 1-46. P. STEFANI, Introduzione all’ebraismo (Brescia 1995) 29-289; 341-362. G. STEMBERGER, Einleitung in Talmud und Midrasch (München 19928) [tradotto in varie lingue]. (H.L. STRACK –) P. BILLERBECK, Kommentar zum Neuen Testa- ment aus Talmud und Midrasch I-VI (München 1922-56). Valutazione L’esame sarà scritto per tutti. Si richiede una buona cono- scenza del materiale trattato in classe. Qualche domanda ri- guarderà la bibliografia obbligatoria.

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SA7101 Introduction to the Scientific Study of Rabbinics Seminario con o senza lavoro scritto Semestre: I – Lingua: ex condicto

Questo seminario è aperto agli studenti che hanno seguito almeno un corso di letteratura rabbinica e viene fatto in manie- ra individuale per ogni studente. Il programma concreto dipen- de dall’interesse e dal livello dello studente. Prima di fare l’iscrizione è perciò necessario il consenso del professore.

~ ~ ~ Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

OGGIANO Ida [F.B. – invit.]

PA1206 Archeologia e geografia biblica Semestre: II – Lingua: italiano

Obiettivi formativi Il corso ha lo scopo di introdurre lo studente alla conoscenza della geografia e all’archeologia dell’area siro-palestinese, al fine di fornire un ampio quadro contestuale, fisico e storico, in cui collocare le vicende bibliche.

Contenuti del corso Il corso sarà suddiviso in due parti. Una prima parte tratterà delle problematiche metodologiche legate sia alla disciplina archeologica in generale che a quella che comunemente viene definita come «archeologia biblica». In questa parte verrà inoltre disegnata una panoramica delle testi- monianze storiche e archeologiche dell’area di Siria e Palestina tra III e I millennio a.C. Nella seconda parte saranno approfondite le problematiche relative alle testimonianze archeologiche del culto nel Levante meridionale di I millennio (dal 1200 fino all’età persiana inclu- sa). Con Levante meridionale si intende una regione geografico- culturale comprendente un’area «filistea» ( la costa centro-meri- dionale e le pianure costiere dello Sharon e della Shefela), un’area «fenicia» (la regione settentrionale facente capo ai siti costieri di Akzib, Acco, Shiqmona, ‘Atlit, Dor, Tel Mevorakh e a quelli interni di Dan, Hazor, Tell Keisan e Megiddo fino alla regione samaritana), un’area «giudaica» (la regione centro-me- ridionale incentrata su Gerusalemme, Lachish, Arad e Beer- Sheba), un’area «transgiordanica» che espresse all’interno delle diverse fasi cronologiche del Ferro regionalismi culturali come quello della valle orientale del Giordano nel Ferro I (a Tell Deir ‘Alla, Tell es-Saydieh, Tel el Mazar), quello dell’area di Amman, specialmente nel VII-VI secolo, e infine quello della regione me- ridionale del paese, definita edomita, tra VII e VI secolo. Partendo dall’esame delle questioni metodologiche legate alla valutazione del potenziale euristico del manufatto archeolo- gico nell’interpretazione del «fenomeno religioso», si analizze- ranno le testimonianze archeologiche delle attività cultuali, da quelle architettoniche a quelle iconografiche, dell’area del Le- Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07 vante meridionale in età biblica.

Metodi didattici Ogni lezione includerà una presentazione in aula da parte del docente, ma anche il coinvolgimento degli studenti in attivi- tà di approfondimento su temi d’interesse comune e dei singoli.

Tipo di esame L’esame, orale per tutti, verterà sugli argomenti trattati du- rante il corso.

Bibliografia di riferimento per la prima parte del corso A. MAZAR, Archaeology of the Land of the Bible 10,000 - 586 B.C.E. ( Doubleday, New York1990). A. BEN TOR (ed.), The Archaeology of Ancient Israel (New Haven 1992). I. FINKELSTEIN – N.A. SILBERMAN, The Bible Unearthed. Archae- ology’s New Vision of Ancient Israel and the Origin of its Sacred Texts (The Free Press, New York 2001) [trad. italia- na, Le tracce di Mosé. La Bibbia tra storia e mito (Carocci, Roma 2002)]. T.E. LEVY (ed.), The Archaeology of Society in the Holy Land (London 1995). E. STERN, Archaeology of the Land of the Bible. II. The Assyrian, Babylonian and Persian (Periods 732-332 B.C.E.) (ABRL; New York 2001). Atlanti ed Enciclopedie Oxford Bible Atlas (University Press, Oxford: 31985) e/o McMil- lan Atlas of the Bible. E. STERN, The New Encyclopedia of Archaeological Excavations in the Holy Land, I-IV (Israel Exploration Society – Carta, Jerusalem 1992-1993). E.M. MEYERS, The Oxford Encyclopedia of Archaeology in the Near East, I-V (Oxford University Press, New York – Ox- ford 1997).

Bibliografia di riferimento per la seconda parte del corso O. KEEL – C. UEHLINGER, Gods, Goddesses and Images of God in Ancient Israel (Minneapolis 1998). B. ALPERT NAKHAI, Archaeology and the Religions of Canaan Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

and Israel (Boston,MA 2001). ZEVIT Z., The Religions of Ancient Israel: A Synthesis of Paral- lactic Approches (London – New York 2001). W.G. DEVER, Did God Have a Wife? Archeology and Folk Reli- gion in Ancient Israel (Wm. B. Eerdmans Publishing Co., Gran Rapid, Michigan / Cambridge, UK 2005). I. OGGIANO, Dal terreno al divino. Archeologia del culto nella Palestina del I millennio ( Roma 2005). I. OGGIANO, «Archeologia del culto: questioni metodologiche», in M. Rocchi – P. Xella, Archeologia e Religione (Verona 2006). Altre letture integrative saranno segnalate durante il corso. Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

PISANO Stephen, S.J. [F.B.]

CT1101 Introduzione alla Critica Testuale dell’Antico e del Nuovo Testamento Semestre: I – Lingua: italiano

Contenuto La materia propria del corso: per quanto rigurarda l’AT: 1. il testo ebraico masoretico e le sue edizioni critiche; 2. il Pentateu- co Samaritano; 3. i testi biblici di Qumran; 4. le traduzioni gre- che dell’AT: la LXX e la storia dell’evoluzione del testo greco; 5. principi ed esempi dell’emendazione del testo. Per il NT: 1. le edizioni stampate e i manoscritti principali del testo greco; 2. la storia del testo attraverso le sue forme diverse; 3. le versioni antiche del NT; 4. la critica razionale; 5. principi ed esempi dell’emendazione del testo. La metodologia è duplice: lezioni sulla storia del testo biblico e lavoro personale dello studente per la preparazione di casi concreti di lezioni varianti del testo dell’Antico e del Nuovo Testamento.

Obiettivi Gli obiettivi del corso sono due: l’acquisizione delle conoscen- ze necessarie sulla storia dei testi biblici e un’introduzione alle metodologie pratiche per poter giudicare l’importanza delle va- rianti testuali e per arrivare a un giudizio sulle lezioni più at- tendibili ove ci sono varianti importanti nella storia della tradi- zione del testo biblico.

Modalità Le lezioni intendono fornire le informazioni utili per la cono- scenza della storia del testo biblico. A ciascuno studente saran- no dati dei brani dell’AT e del NT per i quali dovrà esaminare le varianti riportate nelle edizioni critiche principali e prepare da solo delle spiegazioni dei problemi incontrati attraverso le va- rianti nelle lingue originali dei testi o nelle versioni antiche.

Bibliografia raccomandata: Antico Testamento E. TOV, Textual Criticism of the Hebrew Bible. Second revised edition (Fortress Press, Minneapolis – Van Gorcum, Assen 2001). Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

Nuovo Testamento B.M. METZGER, The Text of the New Testament (Oxford 19923) [trad. ital.: Il testo del Nuovo Testamento (Introduzione alllo studio della Bibbia, Supplementi 1; Brescia 1996)].

Bibliografia di approfondimento Antico Testamento N. FERNANDEZ MARCOS, Introducción a las versiones griegas de la Biblia (Madrid 19982) [trad. ital.: La bibbia dei LXX (Brescia 2000); trad. ingl.: The Septuagint in Context. Intro- duction to the Greek Versions (Leiden 2000)]. P.W. FLINT (ed.), The Bible at Qumran. Text, Shape, and Inter- pretation (Grand Rapids - Cambridge, UK: Eerdmans, 2001). M. HARL – G. DORIVAL – O. MUNNICH, La Bible grecque des Sep- tante (Paris 1998). M. HENGEL, The Septuagint as Christian Scripture. Its Prehi- story and the Problem of Its Canon (Old Testament Studies; Edinburgh: T&T Clark, 2002). B.J. ROBERTS, The Old Testament Text and Versions (Cardiff 1951). E. WÜRTHWEIN, Der Text des A.T. Eine Einführung in die Biblia Hebraica (Stuttgart 19885) [trad. ingl.: The Text of the Old Testament (Grand Rapids 19952). Nuovo Testamento B. & K. ALAND, Der Text des Neuen Testaments (Stuttgart 1982) [trad. ital.: Il testo del Nuovo Testamento (CSANT 2; Ma- rietti, Genova 1987); trad. ingl.: The Text of the New Testa- ment (Eerdmans, Grand Rapids 1989)]. A. PASSONI DELL’ACQUA, Il testo del Nuovo Testamento (Leu- mann, Torino 1994). H. ZIMMERMANN, Neutestamentliche Methodenlehre (Stuttgart 1966).

Valutazione L’esame è orale per tutti (10 minuti). Lo studente deve cono- scere gli elementi di introduzione alla materia indicati sui pun- cta pro examine che saranno distribuiti durante il corso e prepa- rare dei testi dell’AT e del NT per potere discutere le lezioni Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07 varianti indicate nell’apparato critico della Biblia Hebraica Stuttgartensia e del Novum Testamentum Graece27 di Nestle- Aland.

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EV3221 Elia ed Eliseo in 1-2Re Esegesi AT – Semestre: II – Lingua: italiano

Contenuto La materia del corso comprende 1 Re 17–19; 21; 2 Re 1–9; 13,14-21, i testi dove s’incontrano le figure di Elia ed Eliseo nei Libri dei Re. L’oggetto di studio è il profetismo in Israele come viene presentato dai racconti su questi due profeti, soprattutto in rapporto con la monarchia di quel periodo. I testi saranno esaminati dal punto di vista della storia della loro composizione (prospettiva diacronica) e dal punto di vista della loro narrativi- tà (prospettiva sincronica).

Obiettivi Gli obiettivi del corso sono la conoscenza dell’importanza di Elia e di Eliseo per la storia d’Israele, soprattutto per l’immagi- ne del profetismo antico che emerge dai racconti su queste figu- re, e l’approfondimento della conoscenza di ebraico biblico attra- verso una lettura attenta dei testi sopraelencati.

Modalità L’insegnamento sarà in forma di lezioni frontali, con indica- zioni di letture personali per approfondire i vari argomenti trat- tati.

Bibliografia introduttiva (oltre i commentari sui Libri dei Re)

R.B. COOTE (ed.,), Elijah and Elisha in Socioliterary Perspective (SBL Semeia Studies 22; Atlanta 1992). A.J. HAUSER – G. RUSSELL, From Carmel to Horeb. Elijah in Crisis (JSOTSS 85; Sheffield 1990). G. HENTSCHEL, Die Elijaerzählungen (Leipzig 1977). J. KEINÄNEN, Traditions in Collision: A Literary and Redaction- critical Study on the Elijah Narratives 1 Kings 17–19 (Göt- tingen 2001). Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

S. OTTO, Elia und Elisa. Die Erzählung von der Jehu-Revolu- tion und die Komposition der Elia-Elisa-Erzählungen (BWANT 152; Stuttgart 2001). H.C. SCHMITT, Elisa. Traditionsgeschichtliche Untersuchungen zur vorklassischen noridraelitischen Prophetie (Gütersloh 1972). O.H. STECK, Überlieferung und Zeitgeschichte in den Elia- Erzählungen (WMANT 26; Neukirchen-Vluyn 1968). B. UFFENHEIMER, Early Prophecy in Israel (Jerusalem 1999). R.R. WILSON, Prophecy and Society in Ancient Israel (Philadel- phia 1980).

Valutazione L’esame, scritto per tutti, avrà tre parti: 1) traduzione e ana- lisi di un brano scelto del testo ebraico; 2) domande sulla mate- ria presentata durante le lezioni; 3) domande sull’esegesi del testo dove lo studente dimostrerà la sua capacità di analizzare un testo, anche con l’aiuto della lettura di opere che saranno suggerite durante le lezioni.

~ ~ ~ Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

POMPONIO Francesco [F.B. – invit.]

RV1124 La religione numerica e babilonese-assira Semestre: I – Lingua: italiano Il corso sarà di 4 ore settimanali a settimane alterne

Descrizione Innanzitutto, sarà tracciato un quadro del pantheon sumerico e semitico della Mesopotamia, nelle sue componenti e nelle sue caratteristiche, utilizzando una documentazione tanto abbondan- te, quanto varia: le liste divine, le composizioni mitologiche, le iscrizioni ufficiali, gli inni e le preghiere. Nel tentativo di com- prendere il rapporto tra il dio e l’uomo e, più in generale, le cre- denze religiose della Mesopotamia sarà data la necessaria impor- tanza a due forme culturali che hanno prodotto una straordinaria quantità di documenti, la divinazione e l’esorcismo, strettamente connesse perché uno dei principali motivi di intervento del ritua- le magico era il desiderio di annullare i presagi infausti. Saranno descritte, anche con l’ausilio di diapositive, le manifestazioni arti- stiche della divinità, nelle sue rappresentazioni antropomorfiche o mediante simboli e animali sacri, e saranno presentati i più importanti edifici sacri della Mesopotamia.

Obiettivi Obiettivo del corso è fornire una presentazione, necessaria- mente sintetica, del complesso fenomeno culturale rappresen- tato dalla religione sumerica e da quella dei Babilonesi e degli Assiri, per un arco di tempo che va dalla fine del IV millennio a.C. (Periodo di Uruk) alla presa di Babilonia da parte di Ciro (539 a.C.).

Modalità di insegnamento L’insegnamento verrà impartito mediante lezioni frontali.

Bibliografia J. BOTTÉRO, Mésopotamie, l’écriture, la raion et les dieux (Paris 1987). J. BOTTÉRO, Religion in Ancient Mesopotamia (Chicago – Lon- don 2001). J. BOTTÉRO – S.N. KRAMER, Lorsque les dieux faisaient l’homme (Paris 1989). Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

B.R. FOSTER, Before the Muses (Bethesda 1993). W. HEIMPEL, «Mythologie», Reallexikon der Assyriologie, 8-7/8, pp. 537ss. G. LEICK, A Dictionary of Ancient Near Eastern Mythology (London – New York 1991).

Durante le lezioni saranno fornite specifiche indicazioni bi- bliografiche sulle singole divinità e sui testi religiosi, letterari e sapienziali che saranno esaminati.

Esame L’esame sarà orale e potrà essere sostenuto in italiano, ingle- se, francese o spagnolo. L’esame sarà preparato sulle dispense in italiano fornite dal docente e sul libro di J. BOTTÉRO, Religion in Ancient Mesopotamia (Chicago – London 2001), del quale è stata edita anche una versione francese e una spagnola.

~ ~ ~ Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

SIEVERS Joseph [F.B.]

RN1105 Storia della Palestina nel II e I secolo a.C. Storia NT – Semestre: I – Lingua: italiano

Obiettivi formativi Il corso cercherà di aprire un accesso critico, con metodologie appropriate, a fonti antiche anticotestamentarie ed extrabibli- che che, fra l’altro, gettano luci importanti sul mondo del Nuovo Testamento. In secondo luogo il corso vuole fornire conoscenze specifiche su un periodo cruciale della storia ebraica.

Prerequisiti Lo studente deve avere una conoscenza del greco e dell’ebrai- co, nonché dell’inglese.

Contenuti del corso Questo corso si concentrerà su alcuni momenti chiave della storia politica, sociale e religiosa. Partirà da una lettura critica delle fonti, che spesso ci mostrano gli stessi avvenimenti da an- golazioni diverse. Dalla conquista della Palestina da parte dei Seleucidi fino al regno di Erode il Grande questo corso tratterà soprattutto alcuni punti critici per la storia seguente: la elleniz- zazione del culto nel Tempio di Gerusalemme, la persecuzione di Antioco IV e la ridedicazione del Tempio; il passaggio proble- matico dell’ufficio di sommo sacerdote agli Asmonei; le relazioni degli Asmonei con i Farisei; il regno di Salome Alessandra e cambiamenti nel ruolo della donna; l’intervento romano con la conquista di Gerusalemme e le trasformazioni operate da Ero- de.

Metodi didattici Ogni lezione includerà una presentazione in aula da parte del docente, ma anche il coinvolgimento attivo degli studenti, attraverso domande rivolte a ciascuno, dibattiti, ed eventual- mente l’assegnazione di compiti diversi a ciascuno/a studen- te(ssa).

Valutazione L’esame, orale per tutti, verterà su (a) l’analisi di una deter- minata parte, breve, di una fonte antica studiata nel corso, (b) Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07 una questione più generale su un argomento trattato nel corso, da discutere in base all’apprendimento in classe, alle letture assegnate, ed al giudizio personale dello studente. Un tale esame può essere sostituito con un elaborato scritto, di circa 10 pagine, con l’aspetto formale di un articolo per una rivista scientifica (stile, note, bibliografia) e che affronti in mo- do autonomo e ben informato un tema nell’ambito della temati- ca del corso. Nell’esame orale o nell’elaborato scritto lo studente può uti- lizzare una delle seguenti lingue: italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo.

Bibliografia di base L.L. GRABBE, Judaism from Cyrus to Hadrian. I. The Persian and Greek Periods (Augsburg Fortress Press, Minneapolis, Minn. 1992). T. ILAN, Integrating Women into Second Temple History (Mohr, Tübingen 1999; ristampa in paperback: Hendrickson, Pea- body, Mass. 2001). F.J. MURPHY, Early Judaism: Exile to the Time of Jesus (Hen- drickson, Peabody, Mass. 2002). C. SAULNIER – C. PERROT, Histoire d’Israël. III (Cerf, Paris 1985) [trad. ital. a cura di C. Valentino, Storia d’Israele dal- la conquista di Alessandro alla distruzione del Tempio (Bor- la, Roma 1988)]. E. SCHÜRER – G. VERMES – F. MILLAR, ET ALII, The History of the Jewish People in the Age of Jesus Christ (T & T Clark, Edinburgh 1973-1987) [trad. italiana: Paideia, Brescia 1985-98; è disponibile anche la traduzione spagnola]. J. SIEVERS, The Hasmoneans and Their Supporters: From Mat- tathias to the Death of John Hyrcanus I (Scholars Press, Atlanta 1990). J. SIEVERS, Synopsis of the Greek sources for the Hasmonean period: 1-2 Maccabees and Josephus, War 1 and Antiquities 12-14 (Editrice PUG-PIB, Roma 2001). J. C. VANDERKAM, From Joshua to Caiaphas: High Priests after the Exile (Fortress, Minneapolis, MN 2004).

~ ~ ~ Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

IN9203 L’apocalittica ebraica Introduzione NT – Semestre: II – Lingua: italiano

Obiettivi formativi Lo scopo del corso è di fornire una introduzione approfondita ai vari fenomeni che vanno sotto il nome di apocalittica. Il corso cercherà di aprire un accesso critico, con metodologie appropria- te, a fonti antiche, anticotestamentarie ed extrabibliche. In se- condo luogo il corso vuole fornire conoscenze specifiche su tipi di letteratura e modi di pensare ampiamente documentati nel- l’epoca del Nuovo Testamento e che trovano ampi riscontri non solo nel libro dell’Apocalisse, ma in molti strati delle tradizioni neotestamentarie.

Prerequisiti Lo studente deve avere una conoscenza del greco e dell’ebrai- co, nonché dell’inglese.

Contenuti del corso Dopo una ambientazione storica si studieranno alcuni brani di Isaia e Zaccaria con caratteristiche apocalittiche. La parte centrale del corso sarà dedicata ai libri di 1 Enoc, Daniele, il Quarto libro di Ezra, oltre ad alcuni manoscritti di Qumran. In base ai testi si cercherà di dare una risposta al problema delle origini e delle caratteristiche delle apocalissi e del pensiero apo- calittico. Si presterà particolare attenzione all’importanza dell’escatologia apocalittica. Infine si esamineranno legami fra apocalittica ebraica e varie parti del Nuovo Testamento.

Metodi didattici Ogni lezione includerà una presentazione in aula da parte del docente, ma anche il coinvolgimento attivo degli studenti, attraverso domande rivolte a ciascuno, dibattiti, ed eventual- mente l’assegnazione di compiti diversi a ciascuno/a studen- te(ssa).

Tipo di esame L’esame, orale per tutti, verterà su (a) l’analisi di una deter- minata parte, breve, di una fonte antica studiata nel corso, (b) una questione più generale su un argomento trattato nel corso, da discutere in base all’apprendimento in classe, alle letture Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07 assegnate, ed al giudizio personale dello studente. A tale esame può essere sostituito un elaborato scritto, di circa 10 pagine, con l’aspetto formale di un articolo per una rivista scientifica (stile, note, bibliografia) e che affronti in modo autonomo e ben infor- mato un tema nell’ambito della tematica del corso. Nell’esame orale o scritto lo studente può utilizzare una delle seguenti lingue: italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo.

Bibliografia di base A. BEDENBENDER, Der Gott der Welt tritt auf den Sinai: Entste- hung, Entwicklung und Funktionsweise der frühjüdischen Apokalyptik (Arbeiten zur neutestamentlichen Theologie und Zeitgeschichte 8; Institut Kirche und Judentum, Berlin 2000). J.J. COLLINS, Daniel (Hermeneia; Fortress, Minneapolis 1994). J.J. COLLINS, The Scepter and the Star: The Messiahs of the De- ad Sea Scrolls and Other Ancient Literature (Doubleday, New York 1995). D. HELLHOLM (ed.), Apocalypticism in the Mediterranean World and the Near East. Proceedings of the International Collo- quium on Apocalypticism, Uppsala, August 12-17, 1979 (Mohr, Tübingen 21989). G.W.E. NICKELSBURG, 1 Enoch 1 (Hermeneia; Fortress, Minne- apolis 2001). P. SACCHI, L’apocalittica giudaica e la sua storia (Paideia, Bre- scia 1990) [English translation: Jewish Apocalyptic and Its History (Sheffield 1996)].

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SN9202 Flavio Giuseppe e il Nuovo Testamento Seminario con o senza lavoro scritto Semestre: II – Lingua: italiano/inglese

Obiettivi formativi Questo seminario introdurrà lo studente alla lettura e all’uso critico degli scritti di Flavio Giuseppe, specialmente in rapporto allo studio del Nuovo Testamento. In questo modo il seminorio darà allo studente alcuni strumenti importanti per guardare il Nuovo Testamento dal di fuori, e così poter situare meglio nel Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07 loro contesto storico e letterario specialmente i vangeli e gli Atti.

Prerequisiti Lo studente deve avere una buona conoscenza del greco e dell’inglese.

Contenuti del seminario Flavio Giuseppe è la fonte più importante e spesso unica per la storia della Palestina nel I secolo. Saranno esaminati brani che parlano di Gesù, di Giovanni Battista, di Giacomo «il fratel- lo di Gesù», di Ponzio Pilato e di altri personaggi e avvenimenti conosciuti dal Nuovo Testamento. Inoltre si studieranno dei brani che possono aiutare a capire meglio la situazione religiosa e sociale della Palestina nel I secolo. Infine si farà attenzione al linguaggio e ai metodi storiografici usati in Flavio Giuseppe e in altri autori suoi contemporanei.

Metodi didattici Dopo una introduzione alle problematiche e agli strumenti di lavoro da parte del docente, nelle prime due sedute, il seminario si concentrerà sulla discussione di brani scelti. Ogni studente dovrà leggere il libro di S. Mason (in bibliogra- fia) e studiare i brani previsti che saranno discussi in una determinata seduta.

Valutazione Chi vuole fare «con lavoro scritto» deve scegliere, d’accordo col professore, un passo o un tema da presentare e discutere durante il seminario e su cui fare poi un elaborato di circa 30 pagine. Chi sceglie il seminario «senza lavoro scritto», deve fare una breve presentazione scritta e orale su un brano concordato - con il docente. Ognuno deve saper contribuire alla discussione durante ogni sessione in base allo studio dei testi e della letteratura secondaria indicata.

Bibliografia di base Josephus, I-IX (with an English translation by H. St. J. Thacke- ray – R. Marcus – A. Wikgren – L. H. Feldman) (Loeb Clas- sical Library; Harvard, Cambridge 1926-1965) [ristampe in più volumi]. L.H. FELDMAN, Josephus and Modern Scholarship (1937-1980). Berlin: De Gruyter, 1984. Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

L.H. FELDMAN – G. HATA, Josephus, the Bible, and History, De- troit: Wayne State Univ. Pr. 1989. S. MASON, Josephus and the New Testament (Hendrickson Pub- lishers, Peabody, MA 22003. F. PARENTE – J. SIEVERS (edd.), Josephus and the History of the Greco-Roman Period (Brill, Leiden 1994). J. SIEVERS – G. LEMBI, Josephus and Jewish History in Flavian Rome and Beyond (Brill, Leiden 2005).

~ ~ ~ Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

SIMIAN-YOFRE Horacio, S.J. [F.B.]

TV4106 I testi isaiani dell’Avvento (da Is 40 – 66) Teologia AT – Semestre: I – Lingua: italiano

Materia e descrizione del corso Questo corso si propone esaminare da un punto di vista ese- getico alcuni testi isaiani presi da Is 40–66, che la liturgia ro- mana propone come letture del tempo di Avvento. I testi, che saranno presi in considerazione sono quindi: (a) Dalla seconda parte del libro di Isaia: 40,1-11; 40,25-31; 41,13-20; 45,6-25*; 48,17-19; 52,7-10; 54,1-10; (b) Dalla terza parte del libro di Isaia: 56,1-8; 61,1-11; 62,1- 12*; 63,16-64,7*. Il corso include, da una parte, aspetti strettamente esegetici, quale lo studio filologico e semantico accurato di ogni testo, la descrizione del tipo di testo e del suo sfondo storico, culturale e religioso, e dell’intenzione teologica. Dal punto di vista ermeneutico, invece, cerca di approfondire e chiarire il rapporto letterario e teologico esistente fra queste due sezioni del libro di Isaia, e di riflettere, brevemente, sulla rilettura che il NT fa dei testi dell’AT. Questa riflessione deve portare a una visione più completa sulla vita del testo (Rezep- tionsgeschichte) all’interno della tradizione religiosa, dell’AT e cristiana. Il momento ermeneutico dello studio include un riferimento ai metodi intertestuali.

Obiettivi e requisiti Obiettivi del corso sono l’arricchimento della teoria e pratica esegetica degli studenti, e l’elaborazione di una prassi interte- stuale. Si richiede dagli studenti una preparazione filologica accurata di ciascuno dei testi che si espongono nelle lezioni con l’aiuto di un commentario che tenga conto dei problemi filologi- ci. Lo studente deve arrivare alla lezione con una traduzione personale del testo.

Modalità Il corso si sviluppa mediante lezioni frontali. Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

Bibliografia di consultazione [Per comodità dello studente, si indica spesso anche la colloca- zione nella biblioteca dell’Istituto. Alcuni testi saranno racco- mandati in modo particolare nel corso delle lezioni]. E. ACHTEMEIER, The Community and Message of Isaiah 56-66. A Theological Commentary (Minneapolis 1982). K. BALZER, Deutero-Isaiah. A Commentary on Is 40-55 [Herme- neia; August Fortress, Minneapolis 2001) [VIII-51A-23.2]. U. BERGES, Das Buch Jesaja. Komposition und Endgestalt [Herder Biblischer Studien 16; Freiburg 1998) [MC C100 16]. C.C. BROYLES – C.A: EVANS, (edd.), Writing and Reading the Scroll of Isaiah. Studies of an Interpretative Tradition [VT Supp 70.1-2; Leiden 1997) [AP 117 70 1-2]. W. BRUGGEMANN, Isaiah. II. 40-66 [WBC; Westminster John Knox Press, Louisville, Kentucky 1998) VII + 263 pp. [VIII 43A 23.1-2]. B.S. CHILDS, B.S. Isaiah (Westminster John Knox Press, Loui- sville, Kentucky 2000) [XI 5A 20]. J.S. CROATTO, Isaías. La palabra profética y su relectura herme- néutica. II. 40-55 (Lumen, Buenos Aires 1994); Imaginar el futuro. Estructura retórica y querigma del Tercer Isaías. III. Isaías 56-66 (Buenos Aires 2001) [XI 7 35]. G.I. EMMERSON, Isaiah 56-66 (OTG; Academic Press, Sheffield 1992) [VIII 34 A 23.3] P.D. HANSON, Isaiah 40–66 [Interpretation; John Knox Press, Louisville, KY 1995) [X + 255 S. VIII 54 23 2] P.D. HANSON, The Dawn of Apocalyptic: The Historical and So- ciological Roots of Apocalyptic Eschatology (Fortress Press, Philadelphia, PA 21979) [XI 53 5]. H.J. KRAUS, Das Evangelium der unbekannten Propheten. Jesa- ja 40-66 [Kleine Biblische Bibiotek; Neukirchen-Vluyn 1990) [XI-7-33]. R.F. MELUGIN – M.A. SWEENEY (edd.), New Visions of Isaiah (JSOTSS 214; Sheffield 1996) [AP-56A-214]. J. MUILENBURG, «Isaiah, Chapters 40-66 Introduction and Exe- gesis», in G.A. Buttrick (ed.), The Interpreter’s Bible, V (Na- shville 1956) 381-773. B. SCHRAMM, The Opponents of Third Isaiah: Reconstructing the Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

Cultic History of the Reconstruction (JSOTSS 193; Acade- mic Press, Sheffield 1995) [AP 56 A 193]. H. SIMIAN-YOFRE, Testi isaiani dell’Avvento. Esegesi e liturgia (Studi biblici 29; EDB, Bologna 1996). M.A. SWEENEY, Isaiah [FOTL 16; 1996) [VIII-31A-16]. M.A. SWEENEY, «The Book of Isaiah in Recent Research», Cur- rents in Research: Biblical Studies 1 (1993) 141-162 [AP-2]. J. VAN RUITEN, – M. VERVENNE (edd.), Studies in the Book of Isaiah. Fs. W. A. M. Beuken [BETL 132; Leuven 1997) [MC-C95-132]. J.VERMEYLEN, (ed.), The Book of Isaiah = Le Livre d’Isaïe: les oracles et leurs relectures. Unité et complexité de l’ouvrage (BETL 81; Leuven 1989) X-476 pp. [MC. C 95 81]. C. WESTERMANN, Das Buch Jesaja, Kapitel 40-66 (ATD 19; Göt- tingen 51986) [VIII 97 19.1] [Traduzione inglese: Isaiah 40- 66, (OTL 1969) [XI 2.16.2]; traduzione italiana: Isaia. Ca- pitoli 40-66 (AT 16; Paideia, Brescia 1978) [VIII 160 19] R.N. WHYBRAY, Isaiah 40-66 (NCBC; Oliphants, London 1975 – W.B. Eerdmans, Grand Rapids, MI 1981) [VIII 65 14.2]. H. WILDBERGER, Jesaja 2/3 (BKAT X/1; Neukirchen / Vluyn 1972). Esame L’esame è scritto per tutti, e ha una durata di 120 minuti. Le domande si riferiscono ai testi e agli aspetti metodologici svilup- pati durante il corso.

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EV4230 Testi scelti da Isaia 1–12; 28–33 Esegesi AT – Semestre: II – Lingua: italiano

Descrizione del corso Questo corso intende considerare testi importanti di Isaia di Gerusalemme, organizzati attorno ai seguenti argomenti: 1. Il profeta Isaia di Gerusalemme: Is 6; 2. Oracoli contro Gerusalemme e la casa reale: Is 1–5; 3. Il re-Messia – Oracoli di speranza: Is 7–9; 11; 4. Visioni, prodigi e saggezza; Is 29,9-24; Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

5. La voce del maestro: 30,18-26. Il corso comprende lo studio sintattico e semantico dei testi scelti, la descrizione della struttura e del tipo di testo, la ricerca sullo sfondo storico, sociale e culturale, sulla prospettiva teolo- gica e la situazione retorica del testo.

Obiettivi Il corso intende informare gli studenti sul periodo storico e religioso del tempo di Isaia di Gerusalemme, utilizzando diversi strumenti del metodo esegetico. Agli studenti è richiesto di pre- parare la lettura del testo dei capitoli 1–9; 11; 29; 30 di Isaia in lingua ebraica con l’aiuto eventuale di un commentario filologi- camente accurato.

Modalità Il corso si sviluppa mediante lezioni frontali. Saranno a di- sposizione degli studenti delle dispense in italiano, la cui prima parte sarà disponibile entro le vacanze di Pasqua e la seconda verso la fine di maggio 2007.

Valutazione L’esame sarà scritto per tutti, nel giorno stabilito dalla se- greteria, di una durata di 120 minuti. La materia di esame in- cluderà quella effettivamente sviluppata durante il corso e an- che un testo da preparare personalmente secondo il modello dello sviluppo presentato nelle lezioni.

Bibliografia di base J.M. ASURMENDI, La guerra siro-efraimita. Historia y profetas (Valencia – Jerusalén 1982). J.M. ASURMENDI, Isaías 1-39 (Estella 1984). P. AUVRAY, Isaïe 1-39 (Paris 1972). J. BARTON, Isaiah 1-39 (OTG; Academic Press, Sheffield 1995). J. BECKER, Isaias, Der Prophet und sein Buch (SBS 30; Stut- tgart 1968). W. BRUEGGEMANN, Isaiah (Westminster Bible Companion; Lou- isville, KY 1998). B.S. CHILDS, Isaiah: A Commentary (OTL; Louisville 2001) xx- 555 pp. R.E. CLEMENTS, Isaiah 1–39 (NCB; W.B. Eerdmans, Grand Ra- Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

pids, MI – Marshall, Morgan and Scott, London 1980). J.S. CROATTO, Isaías. La palabra profética y su relectura herme- néutica. I. 1-39 (Buenos Aires 1989). F. DELITZSCH, Commentar über das Buch Jesaia (BCAT III/1; Leipzig 1889). H.L. GINSBERG, The Book of Isaiah (Philadelphia 1973). G.B. GRAY, A Critical and Exegetical Commentary on the Book of Isaiah (ICC; Edinburgh 1912; 1975). J.H. HAYES – D.T. IRVINE, Isaiah. The Eighth-century Prophet (Nashville 1987). J.H. HAYES – J.M. MILLER, Israelite and Judaean History (Old Testament Library; London 1977). J. JACOB, Esaïe 1-12 (CAT 8a; Genève 1987). O. KAISER, Das Buch des Propheten Jesaja. I. Kapitel 1–12. II. Kapitel 13–39 (ATD 17-18; Göttingen 1973; 51981) = I. Isa- iah 1–12. II. Isaiah 13–39 (OTL; London 1972-1974; 21983) = Isaia (capp. 1-12). Traduzione e commento (AT 17; Bre- scia 1998). R. LACK, La symbolique du livre d’Isaïe (AnBi 59; Rome 1973). F. MONTAGNINI, Il libro di Isaia. Parte Prima (Capp. 1-39) (Stu- di Biblici 58; Brescia 1982). B.C. OLLENBURGER, Zion, The City of the Great King. A Theolo- gical Symbol of the Jerusalem Cult (JSOTSS 41; Sheffield 1987). H. SIMIAN-YOFRE, Isaias. Texto y comentario (El mensaje del Antiguo Testamento 12; Madrid 1995). M. SWEENEY, Isaiah 1-39 with an Introduction to Prophetic Lite- rature (FOTL 16; Grand Rapids, MI: 1996). M.A. SWEENEY, «The Book of Isaiah in Recent Research», Cur- rents in Research: Biblical Studies 1 (1993) 141-162. J. VERMEYLEN, The Book of Isaiah / Le Livre d’Isaïe. Les oracles et leurs rélectures. Unité et complexité de l’ouvrage (BEphThL 81; Leuven 1989). J.D.W. WATTS, Isaiah 1-33: Isaiah 34-66 (Word Biblical Com- mentary 24/25; Waco,TX 1985; 1987). B.G. WEBB, «Zion in Transformation: A Literary Approach to Isaiah», in The Bible in Three Dimensions. Essays in Cele- bration of 40 Years of Biblical Studies in the University of Sheffield (edd. D.J.A. Clines et alii) (JSOTSS 87; Sheffield Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

1990) 65-84. H. WILDBERGER, Jesaja: I. Jesaja 1–12. II. Jesaja 13–27. III. Jesaja 28–39 (BKAT X/1.2.3; Neukirchener Verlag, Neukirchen-Vluyn 1972, 1978, 1982) = Isaiah 1–12: A Com- mentary (Continental Commentaries; Minneapolis, MN,1991).

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SV1116 Metodologia dell’esegesi dei profeti Seminario con o senza lavoro scritto Semestre: I – Lingua: ex condicto

Descrizione Questo seminario è pensato come una iniziazione teorica e pratica all’esegesi di testi profetici dell’AT, e si raccomanda, in modo particolare, agli studenti che intendano fare un elaborato o scrivere una «tesina» sotto la direzione dello stesso professore. Dopo una presentazione fatta dal professore sulla metodolo- gia da applicare, si dedicheranno altre 7 sedute di 120 minuti ciascuna allo studio di alcuni testi tratti dal libro di Isaia. Lo studio terrà conto dei problemi sintattici, di traduzione e se- mantici, della struttura e del genere letterario, dello sfondo cul- turale, sociale e religioso, delle circostanze di proclamazione del testo, e delle riletture. Si eserciterà anche la ricerca e valutazio- ne della bibliografia pertinente.

Obiettivi Si intende mettere in pratica le principali operazioni esegeti- che necessarie per lo studio di un testo profetico. Un’attenzione particolare è dedicata all’aspetto pragmatico dei testi (le do- mande che si riferiscono al contatto dell’autore con l’auditore in momenti successivi della trasmissione del testo).

Modalità del seminario I partecipanti non dovranno essere meno di quattro né più di sette. Per ogni seduta sarà richiesta una breve ricerca su un punto particolare, presentata in un elaborato di due o tre pagine. A coloro che fanno questo seminario «senza lavoro scritto» sarà Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07 richiesto un ultimo elaborato di circa 8-10 pagine. Gli studenti che seguono questo seminario cum opere scripto dovranno avere fatto previamente un seminario sine opere scripto, e accordarsi con il professore per la scelta dell’argo- mento e il successivo sviluppo dello stesso. Per questi studenti l’ultimo elaborato è sostituito appunto dall’opus scriptum.

Valutazione La valutazione del seminario si fa in base alla partecipazione nelle sedute – che sono sempre obbligatorie, senza possibile ec- cezione – e ai successivi lavori scritti. Per coloro che fanno il seminario cum opere scripto l’elemento determinante della valu- tazione sarà il lavoro scritto; ma si terrà anche conto della par- tecipazione al seminario stesso come elemento in favore dello studente.

Bibliografia Gli elementi di base della teoria da applicare si trovano in parte proposti nella Metodologia dell’AT, a cura di H. Simian- Yofre con contributi di vari professori dell’Istituto (Bologna 1997; 3. ristampa 2002; ci sono traduzioni in portoghese, corea- no e spagnolo), e nella bibliografia ivi menzionata, alla quale si aggiungono i necessari riferimenti ad altra bibliografia recente.

~ ~ ~ Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

SIMOENS Yves, S.J. [F.B. – invit.]

EN3125 Chi è il Cristo che viene alla sua ora? (Gv 7–12) Esegesi NT – Semestre: I – Lingua: italiano

Descrizione Secondo una struttura del quarto vangelo, la seconda sezione della vita di Gesù (Gv 1,19–12,50) è studiata come unità lette- raria organica, composta dalle controversie a Gerusalemme (Gv 7–8), il lungo episodio della guarigione del cieco nato, seguito dalle sue implicazioni sociali (Gv 9,1–10,39), l’ultimo segno di Lazzaro, inquadrato dalla prolessi dell’unzione a Betania e dal racconto effettivo di questa scena (Gv 10,40–12,11) e finalmente dalla conclusione giovannea della vita pubblica (Gv 12,12-50). Il metodo seguito cerca di essere docile ai dati stessi del testo, te- nendo conto della problematica diacronica e sincronica, in vista di un atto d’interpretazione teologica, ispirato dal rapporto con l’Antico Testamento. Si pensa soprattutto alle citazioni sintetiz- zate in Gv 7,37-39, all’inizio, e alle citazioni d’Is 53,1 e 6,9-10 in Gv 12,37-41, alla fine quindi di questo insieme.

Obiettivi Il corso vorebbe combinare un approccio dettagliato e un ap- proccio più globale per non lasciarsi ingabbiare da un’esegesi troppo puntuale. Si suppone una conoscenza del quarto vangelo, in particolare delle specificità giovannea sulle considerazioni di Cristo e dei primi discepoli, in rapporto alla visione sinottica a proposito delle medesime realtà.

Modalità Insegnamento di tipo frontale, senza esclusione di altre mo- dalità previste nell’Istituto.

Bibliografia Obbligatoria Y. SIMOENS, Secondo Giovanni. Una traduzione e un’interpreta- zione (traduzione dal francese di M.A. Cozzi; revisione di G.P. Carminati) (Testi e commenti; Edizioni Dehoniane, Bologna 2000. [I capitoli dedicati a Gv 7–12 sono considera- ti come dispense per il corso]. Y. SIMOENS, «Il vangelo secondo Giovanni. Direttrici della ricer- Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

ca», Rassegna di Teologia 44 (2003) 485-500.

Approfondimento L. DEVILLERS, La saga de Siloé et la fête des Tentes (Jean 7,1– 10,21) (Lire la Bible 143; Cerf, Paris, 2005). G. LAFON, Le temps de croire (Jean 11, 1-46) (Lumen Vitae, Bru- xelles 2004). A.T. LINCOLN, Truth on Trial. The Lawsuit Motif in the Fourth Gospel (Hendrikson Publishers, Massachusetts 2000). S. PEDERSEN, «Anti-judaism in John’s Gospel : John 8», in J. Nis- sen – S. Pedersen (edd.), New Readings in John (JSNT Sup- plement Series 182; Academic Press, Sheffield 1999) 173-193. Una bibliografia scelta sarà fornita all’inizio del corso.

Esame L’esame sarà nella forma scritta. Tale esame scritto finale potrà essere sostituito da un elaborato scritto, il cui argomento e metodo devono essere concordati con il professore all’inizio del corso. Esso dovrà essere consegnato prima delle vacanze di Na- tale. Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

SKA Jean Louis, S.J. [F.B.]

IV2102 Introduzione al Deuteronomio Introduzione AT – Semestre: I – Lingua: italiano

Descrizione I principali problemi che questo corso affronterà sono i se- guenti: 1. Contenuto e struttura del libro del Deuteronomio. 2. Breve sintesi sulla storia della ricerca su alcuni punti più sa- lienti, quali: 2.1. Origine del Deuteronomio: legame con la rifor- ma di Giosia, tradizioni anteriori, predicazione dei leviti, corte di Gerusalemme, ecc. 2.2. I problemi letterari del Deuteronomio e i vari metodi usati per risolverli. 2.3. I trattati di vassallaggio e l’ideologia dell’alleanza; il loro influsso sulla redazione e la teologia del Deuteronomio. 3. Il Deuteronomio e il resto del Pentateuco (Tetrateuco): relazione del Deuteronomio con le fon- ti e redazioni del Pentateuco (Tetrateuco). 4. Il Deuteronomio e la storia deuteronomistica (Gs – 2 Re), ossia il problema della relazione fra Deuteronomio e opera deuteronomistica.

Obiettivi Gli obiettivi di questo corso di introduzione sono due. Il pri- mo è di familiarizzare lo studente con il testo del libro del Deu- teronomio, il suo stile, la sua retorica, la sua teologia e la sua organizzazione interna. Il secondo è di presentare i più impor- tanti dibattiti contemporanei nell’esegesi del libro del Deutero- nomio, in particolare di mostrare qual è l’importanza del Dt nell’elaborazione delle diverse teorie sulla composizione del Pentateuco. Lo studente deve avere una buona conoscenza dell’ebraico e del greco (LXX). Per poter usufruire della bibliografia sulla ma- teria, la conoscenza dell’inglese è indispensabile e quella del tedesco auspicabile.

Modalità di insegnamento L’insegnamento sarà impartito mediante lezioni frontali. Saranno fornite dispense e materiali didattici in funzione delle diverse lezioni.

Valutazione L’esame sarà scritto per tutti e avrà una durata di due ore. Il Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07 primo scopo dell’esame è di verificare la conoscenza e la dime- stichezza con il testo del Deuteronomio e con le sue problemati- che più importanti, in particolare si chiederà di poter esporre in modo sintetico e critico le posizioni di alcuni autori (si veda, in particolare, la lettura richiesta nella bibliografia al punto a). In secondo luogo, si verificherà la capacità di discutere ed argo- mentare su alcuni punti dibattuti fra gli esegeti e presentati durante il corso. La data dell’esame è quella fissata dalla Segre- teria. Come sussidi, si possono utilizzare una Bibbia Ebraica, una concordanza classica, e un dizionario di lingue moderne per chi non scrive nella propria lingua. È possibile, sostituire l’esame con un elaborato scritto di una decina di pagine, su un argomento specifico concordato con il professore. Lo stile dell’elaborato sarà quello di un articolo di rivista scientifica, con apparato di note, con uso intelligente della bibliografia.

Bibliografia a) Lettura richiesta a tutti: A. ROFÉ, Deuteronomy. Issues and Interpretation (Old Testa- ment Studies; T&T Clark, Edinburgh 2002). b) Bibliografia basilare (una bibliografia più completa sarà for- nita durante il corso) R.E. CLEMENTS, Deuteronomy (OTG; Academic Press, Sheffield 1989). R. CLIFFORD, Deuteronomy. With an Excursus on Covenant and Law (Michael Glazier, Wilmington, DE 1982, 21989) = Deu- teronomio con un Excursus su Alleanza e Legge (LOB 1.6; Queriniana, Brescia 1995). J. HAMLIN, A Guide to Deuteronomy (SPCK International Study Guide 32; SPCK, London 1995). D.A. KNIGHT, «Deuteronomy and the Deuteronomists», in Old Testament Interpretation. Past, Present, Future Essays in Honour of Gene M. Tucker (ed. J.L. Mays – D.L. Petersen – K.H. Richards) (T & T Clark, Edinburgh 1995) 61-79. M. A. O’BRIEN, «The Book of Deuteronomy», Currents in Re- search: Biblical Studies 3 (1995) 95-128. E. OTTO, Das Deuteronomium. Politische Theologie und Rechtsreform in Juda und Assyrien (BZAW 284; Walter de Gruyter, Berlin – New York 1999). Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

R.F. PERSON, The Deuteronomic School. History, Social Setting, and Literature (Studies in Biblical Literature; Society of Biblical Literature, Atlanta, GA 2002). Th. RÖMER, «The Book of Deuteronomy», in History of Israel’s Tradition: The Heritage of Martin Noth (ed. S.L. McKenzie – M.P. Graham) (JSOTS 182; Sheffield 1994) 178-212. Th. RÖMER, «Approches exégétiques du Deutéronome. Brève histoire de la recherche sur le Deutéronome depuis M. Noth», RHPR 75 (1995) 153-175. Th. RÖMER, The So-called Deuteronomistic History. A sociolo- gical, Historical and Literary Introduction (T&T Clark, London 2006). M. WEINFELD, Deuteronomy and the Deuteronomic School (Cla- rendon Press, Oxford 1972 = Eisenbrauns, Winona Lake, IN 1992).

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EV2230 Testi scelti del libro dei Numeri Esegesi AT – Semestre: 2 – Lingua: italiano

Descrizione Il corso inizierà con una breve introduzione al contenuto e alle diverse proposte sulla struttura del libro dei Numeri. In seguito, il corso intende affrontare i principali problemi di alcu- ni testi significativi del libro dei Numeri, quali i capitoli 11, 12, e 21–23, vale a dire le prime ribellioni d’Israele nel deserto, le prime contestazione dell’autorità di Mosè e il personaggio mi- sterioso di Balaam. Ogni capitolo sarà trattato nel modo se- guente: delimitazione del testo; problemi di critica testuale, no- te filologiche e grammaticali; lettura sincronica del testo; pro- blemi di fonti e redazioni. Per quanto riguarda quest’ultimo punto, lo scopo sarà non tanto quello di elaborare una teoria precisa sulla composizione del testo e sulla datazione delle sue diverse componenti, quanto piuttosto di verificare la validità degli strumenti alla disposizione dell’esegeta nel campo della cosiddetta «critica letteraria» (Literarkritik). La discussione si svolgerà nell’ambito del dibattito recente sulla genesi e la com- posizione del Pentateuco. Si chiede, per la partecipazione fruttuosa a questo corso, una buona conoscenza dell’ebraico e del greco (LXX). La conoscenza Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07 dell’inglese è indispensabile e quella del tedesco è utile. Si ri- chiede allo studente di leggere, in ebraico, Nm 11–14; 16–17; 21–23.

Obiettivi Il corso ha tre obiettivi principali. Il primo è di familiarizzare con alcuni testi importanti delle tradizioni d’Israele sulla per- manenza nel deserto. Il secondo scopo è metodologico. Si tratta di fornire alcuni strumenti indispensabili per una lettura critica dei testi biblici in dialogo con il mondo moderno. Infine, il corso intende introdurre alla storia della ricerca recente e meno re- cente sul libro dei Numeri.

Modalità di insegnamento L’insegnamento sarà impartito mediante lezioni frontali. Saranno fornite dispense e materiali didattici in funzione delle diverse lezioni.

Valutazione L’esame sarà scritto per tutti e avrà una durata di due ore. Vi saranno quattro tipi di domande: la traduzione di un testo non spiegato durante le lezioni; una serie di domande su punti specifici trattati durante le lezioni; una domanda sulla lettura richiesta per verificare la capacità di leggere in modo critico e sintetico un’opera esegetica; una domanda su un punto di ese- gesi discusso durante le lezioni. Come sussidi si potranno utilizzare una Bibbia Ebraica, una concordanza classica e un dizionario di lingue moderne per chi non scrive nella propria lingua. È possibile sostituire l’esame con un elaborato scritto di una decina di pagine, su un argomento specifico concordato con il professore. Lo stile dell’elaborato sarà quello di un articolo di rivista scientifica, con apparato di note, con un uso appropriato della bibliografia.

Bibliografia a) A tutti i partecipanti al corso è richiesto la lettura di

G.J. WENHAM, Numbers (OTG; Academic Press, Sheffield 1997). b) Bibliografia di consultazione (una bibliografia più completa sarà fornita nel corso delle lezioni) Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

Sulle pubblicazioni recenti, si può consultare L. SCHMIDT, «Literatur zum Buch Numeri», TR 63 (1998) 241- 266. L. SCHMIDT, «Neuere Literatur zum Buch Numeri (1996-2003)», TR 70 (2005) 389-407. Commentari, monografie e articoli più importanti R. ACHENBACH, Die Vollendung der Tora. Studien zur Redak- tionsgeschichte des Numeribuches im Kontext von Hexa- teuch und Pentateuch (BZAR 3; Harassowitz, Wiesbaden 2003). T.R. ASHLEY, The Book of Numbers (NICOT; Eerdmans, Grand Rapids, MI 1993). G.B. GRAY, A Critical and Exegetical Commentary on Numbers (ICC; T&T Clark, Edinburgh 1903). R.P. KNIERIM, «The Book of Numbers», in Die Hebräische Bibel und ihre zweifache Nachgeschichte. Fs. R. Rendtorff; (Hrsg. E. Blum – C. Macholz – E. W. Stegemann) (Neukirchener Verlag, Neukirchen – Vluyn 1990) 155-163 = The Task of Old Testament Theology. Substance, Method and Cases (Eerdmans, Grand Rapids, MI – Cambridge, UK 1995) 380- 388. R.P. KNIERIM – G.W. COATS, Numbers (FOTL 4; Eerdmans, Grand Rapids, MI – Cambridge, UK 2005). B.A. LEVINE, Numbers 1-20. A New Translation with Introduc- tion and Commentary (AB 4; Doubleday, Garden City, NY 1993). B.A. LEVINE, Numbers 21-36. A New Translation with Introduc- tion and Commentary (AB 4B; Doubleday, Garden City, NY 2000). D.T. OLSON, Numbers (Interpretation. A Bible Commentary for Teaching and Preaching; Westminster John Knox, Louis- ville, KY 1996) = Numeri (Strumenti; Claudiana, Torino 2006). L. SCHMIDT, Das 4. Buch Mose Numeri: Kapitel 10,11–36,13. Übersetzt und erklärt (ATD 7.2; Vandenhoeck & Ruprecht, Göttingen 2004).

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SV1106 Tecniche narrative nell’AT Seminario con o senza lavoro scritto Semestre: I – Lingua: italiano

Descrizione Il seminario si propone di percorrere le varie tappe dell’anali- si dei testi narrativi dell’AT: configurazione del testo a partire dell’esame delle forme verbali (discourse analysis); studi di principi basilari come storia/discorso, tempo, ecc.; analisi dell’intreccio e del suo sviluppo; studio dei personaggi; dialogo fra narratore e destinatario (lettore); prospettiva (focalizzazio- ne). Per ogni sessione saranno scelti testi ed esempi atti ad illu- strare le diverse fasi dell’analisi e, nel contempo, a mostrare la diversità fra racconti provenienti da varie epoche e da vari am- bienti.

Obiettivi Lo scopo del seminario è di introdurre ad un tipo particolare di analisi dei racconti biblici che si è sviluppato nel mondo di lingua inglese negli ultimi venticinque anni e che è legato in particolare ai nomi di R. Alter, M. Sternberg e J.P. Fokkelman. Il metodo si basa in gran parte sui principi della Nuova Critica (New Criticism).

Modalità di attuazione Sono previste dieci sessioni di 120 minuti ciascuna. Per la partecipazione al seminario, la conoscenza dell’inglese è assolutamente indispensabile; una padronanza sufficiente dell’italiano è anche necessaria per il lavoro comune durante le sessioni. Un breve contributo scritto (2 o 3 pagine) sarà richiesto per ogni seduta del seminario. Un breve esercizio scritto sarà anche richiesto alla fine del seminario anche a coloro che fanno il se- minario senza lavoro scritto. Per chi sceglie il seminario «con lavoro scritto», il lavoro consiste in un elaborato di una ventina di pagine su un testo non visto durante il seminario e scelto con l’accordo del professore. Nell’elaborato, si analizzerà il testo scelto secondo i principi spiegati durante il seminario, con un accento particolare sull’analisi della trama. Lo stile e l’indole di questo contributo saranno quelli di un articolo scientifico, quin- di sarà provvisto di note e di una bibliografia. Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

Bibliografia R. ALTER, The Art of Biblical Narrative (, New York 1981) [trad. ital.: L’arte della narrativa biblica (Biblio- teca biblica 4; Queriniana, Brescia 1990); trad. franc.: L’art de la narration biblique (Le livre et le rouleau 4; Éditions Lessius, Bruxelles – Éditions du Cerf, Paris 1999)]. J.P. FOKKELMAN, Reading Biblical Narrative. An Introductory Guide (Westminster John Knox Press, Louisville, KY – Deo Publishing, Leiden 1999); [trad. franc.: Comment lire le ré- cit biblique. Une introduction pratique (Le Livre et le Rou- leau 13; Lessius, Bruxelles – Cerf, Paris 2002)]. D. MARGUERAT – Y. BOURQUIN, Pour lire les récits bibliques (Cerf, Paris – Labor et Fides, Genève – Novalis, Montréal 1998) [trad. ingl.: How to Read Bible Stories. Translated from the French by J. Bowden (SCM, London 1999); trad. spagn.: Cómo leer los relatos bíblicos. Iniciación al análisis narrativo (Sal Terrae, Santander 2000); trad. ital.: Per leg- gere i racconti biblici. La Bibbia si racconta. Iniziazione all’analisi narrativa (Borla, Roma 2001)]. H. SIMIAN-YOFRE (ed.), Metodologia dell’Antico Testamento (Studi biblici 25; Edizioni Dehoniane, Bologna 1994, 1997) [trad. portoghese: Metodologia do Antigo Testamento (Bíbli- ca Loyola 28; Ediçoes Loyola, São Paulo 2000)]. J.L. SKA, «Our Fathers Have Told Us». Introduction to the Anal- ysis of Hebrew Narratives (SubBib 13; PBI Press, Rome 1990). J.L. SKA – J.-P. SONNET – A. WÉNIN, L’analyse narrative des récits de l’Ancien Testament (Cahiers Évangile 107; Le Cerf, Paris 1999); [trad. spagn.: Análisis narrativo de relatos del Antiguo Testamento (Cuadernos bíblicos 107; Verbo Divino, Estella [Navarra] 2001)]. M. STERNBERG, The Poetics of Biblical Narrative. Ideological Literature and the Drama of Reading (Indiana Literary Bi- blical Series; Indiana UP, Bloomington, IN 1985). Altri sussidi bibliografici saranno forniti nel corso del semi- nario.

Valutazione I contributi saranno corretti e commentati dopo ogni sessione del seminario. Si terrà conto della partecipazione durante le sedute, ma soprattutto del modo di affrontare i testi proposti e Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07 di applicare il metodo nei contributi scritti, in particolare quello finale.

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SV1217 Iniziazione al metodo storico-critico Seminario con o senza lavoro scritto Semestre: II – Lingua: italiano

Descrizione Il seminario proporrà la lettura di tre tipi di difficoltà: dop- pioni, testi compositi, inserzioni redazionali. Si mostrerà quali sono gli strumenti a disposizione dell’esegeta per risolvere cia- scun tipo di problema: determinazione delle fonti o redazioni, datazione relativa e assoluta dei testi, ecc., a partire dall’analisi dello stile, del vocabolario e della coerenza del testo. Il paragone fra testo masoretico, testo della Settanta (LXX), testo del Penta- teuco samaritano e testi di Qumran farà parte integrante della metodologia.

Obiettivi Il metodo storico-critico è uno dei metodi più adatti alla spie- gazione dei testi antichi quali i testi biblici. Il suo scopo prima- rio è di cogliere il significato dei testi nel loro ambiente origina- rio. In parole semplici, esso tenta di capire quello che gli autori o editori intendevano comunicare ai loro primi destinatari. Que- sto significato è certamente essenziale per l’esegesi del testo biblico. Lo scopo principale del seminario è di dimostrare l’utili- tà del metodo storico-critico e di insegnare ad utilizzarlo in mo- do appropriato.

Modalità di attuazione Sono previste dieci sessioni di 120 minuti ciascuna. La conoscenza dell’inglese è indispensabile. Una buona cono- scenza dell’italiano è anche richiesta per la partecipazione atti- va alle sessioni. La partecipazione al seminario comporta una preparazione scritta per ogni seduta (2-3 pagine). Un breve contributo scritto sarà richiesto alla fine del seminario anche a coloro che fanno il seminario senza lavoro scritto. Chi sceglie il seminario «con lavoro scritto» avrà a disposizio- Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07 ne una lista di testi da studiare e farà la sua scelta con l’accordo del professore. Si richiederà, per questo lavoro scritto, di appli- care la metodologia spiegata durante il seminario. Il lavoro scritto sarà di una lunghezza di 20 pagine circa. Lo stile sarà quello di un articolo scientifico (note, bibliografia, ecc.).

Bibliografia G. ADAM – O. KAISER – ET AL., Einführung in die exegetischen Methoden (Gerd Mohn, Gütersloh 2000). J. BARTON, Reading the Old Testament: Method in Biblical Study (Darton, Longman & Todd, London 1984, 21996). P. GUILLEMETTE – M. BRISBOIS, Introduction aux méthodes historico-critiques (Héritage et Projets 35; Fides, Montréal 1987) [trad. ital.: Introduzione ai metodi storico-critici. Trad. di C. Valentino (Borla, Roma 1990)]. J. ROGERSON (ed.), Beginning Old Testament Study (SPCK, London 1983; 21998). H. SIMIAN-YOFRE, ed., Metodologia dell’Antico Testamento (Stu- di biblici 25; Edizioni Dehoniane, Bologna 1994, 1997) [trad. portoghese: Metodologia do Antigo Testamento (Bíbli- ca Loyola 28; Ediçoes Loyola, São Paulo 2000)]. O.H. STECK, Exegese des Alten Testaments. Leitfaden der Metho- dik. Ein Arbeitsbuch für Proseminare, Seminare und Vor- lesungen (Neukirchener Verlag, Neukirchen-Vluyn 121989) [trad. ingl.: Old Testament Exegesis: A Guide to the Metho- dology (SBL Resources for Biblical Study 39; Scholars Press, Atlanta, GA 1995, 21998)]. H. UTZSCHNEIDER – S.A. NITSCHE, Arbeitsbuch literaturwissen- schaftliche Bibelauslegung. Eine Methodenlehre zur Exegese des Alten Testaments (Ch. Kaiser/Gütersloher Verlag, Gütersloh 2001). Altri sussidi saranno consigliati o forniti durante le sessioni del seminario.

Valutazione I diversi contributi scritti saranno corretti e commentati do- po ogni sessione. Si terrà conto della partecipazione attiva du- rante le sedute, ma soprattutto dei lavori scritti, in particolare del lavoro finale. Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

STOCK Klemens, S.J. [F.B.]

IN2104 Introduzione speciale ai Sinottici Introduzione NT – Semestre: I – Lingua: italiano

Descrizione Il corso presuppone per i tre vangeli sinottici la conoscenza dei dati classici di una introduzione: contenuto, struttura, auto- re, tempo e luogo di origine, primi destinatari e fonti dell’opera; inoltre è richiesta una informazione di base sul problema sinot- tico e sui diversi tentativi di risolverlo. Il corso si concentra sul contenuto dei tre vangeli, come lo hanno organizzato e quali sono i loro interessi specifici. Prescindendo da una determinata teoria sinottica prendiamo come punto di riferimento il vangelo di Marco. Cerchiamo a individuare più dettagliatamente la sua struttura e il collegamento interno delle sue pericopi e sezioni. Poi, in una lettura sinottica, tentiamo a verificare le imposta- zioni e gli orientamenti specifici di Matteo e di Luca.

Obiettivi Alla conoscenza dei dati generali per i tre primi vangeli va aggiunta una approfondita informazione sui loro contenuti e una fondata sensibilità per il carattere proprio di ciascuno di essi.

Modalità di insegnamento: Lezioni frontali

Bibliografia Tutti sono tenuti a leggere i capitoli sui vangeli sinottici e sul problema sinottico in una delle seguenti introduzioni: R.E. BROWN, Introduction to the New Testament (New York 1997) [disponibile anche in italiano]. W.G. KÜMMEL, Einleitung in das Neue Testament (Heidelberg 211983) [disponibile anche in inglese]. A. WIKENHAUSER – J. SCHMID, Einleitung in das Neue Testa- ment (Freiburg 61973) [disponibile anche italiano e spagno- lo]. Per l’approfondimento delle conoscenze serve come testo di base: K. STOCK, Marco. Commento contestuale al secondo vangelo (Ro- Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

ma 22006) Durante il corso saranno date ulteriori indicazioni bibliogra- fiche.

Esame Sarà scritto per tutti, durerà 90 minuti e può esser effettuato in francese, inglese, italiano spagnolo, tedesco. Si può utilizzare solo il testo greco del Nuovo Testamento. Sarà verificata la co- noscenza dei dati generali di introduzione e la capacità di tener conto del carattere specifico di ogni vangelo

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EN2215 Racconti della passione nei Sinottici (I parte) Esegesi NT – Semestre: II – lingua: italiano

Descrizione Sarà spiegata la prima parte dei racconti sinottici della Pas- sione di Gesù: Mt 26; Mc 14; Lc 22. Si prende in considerazione ogni vangelo in se stesso con particolare attenzione alla conca- tenazione dei singoli temi e avvenimenti e al modo specifico di presentarli da parte del rispettivo evangelista. Si presuppone la lettura della spiegazione di tutta la passio- ne (Mt 26–27; Mc 14–15; Lc 22–23) in uno dei commentari che vengono indicati; anche viene richiesto di leggere Gv 18–19.

Obiettivo Si cerca a presentare una precisa e dettagliata esegesi di al- cuni testi evangelici e di rendere consapevoli dell’orientamento caratteristico di ogni evangelista.

Modalità di insegnamento Lezioni frontali. Saranno date dispense.

Bibliografia Si consigliano i seguenti commentari, in diverse lingue Mt: P. BONNARD; M.-J. LAGRANGE; W.D. DAVIES – D.C. ALLI- SON; R.H. GUNDRY; D.A. HAGNER; R.FABRIS; S. GRASSO; J. GNILKA, U. LUZ; A. SAND. Mc: M.-J. LAGRANGE; P. LAMARCHE; S.LÉGASSE; R.H. GUNDRY; Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

V. TAYLOR; K. STOCK; J. ERNST, J. GNILKA, R. PESCH. Lc: M.-J. LAGRANGE; J. RADERMAKERS; J. FITZMYER, I.H. MAR- SHALL; J. NOLLAND; S. GRASSO; F. BOVON, J. ERNST, H. SCHÜRMANN.

Durante le lezioni si daranno ulteriori indicazioni bibliografi- che.

Esame Sarà scritto per tutti, durerà 90 minuti e può esser effettuato in francese, inglese, italiano spagnolo, tedesco. Si può utilizzare solo il testo greco del Nuovo Testamento. Sarà verificata la co- noscenza dei contenuti principali della lettura presupposta e si chiede la spiegazione di uno dei testi trattati.

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SN2108 Studio di un testo sinottico Seminario con o senza lavoro scritto Semestre: I – lingua: italiano

Descrizione Nel seminario si esercitano le operazioni di base per lo studio di un testo sinottico. Si adoperano i criteri per la delimitazione e la segmentazione di una pericope e si indagano i problemi di critica testuale. Si fa una analisi morfologica e sintattica e si studia la semantica del vocabolario, la forma e i rapporti con il contesto. Si riflette sul carattere storico del racconto. L’oggetto di studio è sempre la stessa pericope sinottica.

Obiettivo Si cerca ad acquistare una prima pratica nelle operazioni di base che sono necessarie per uno studio sistematico di una peri- cope sinottica.

Modalità Per avere un orientamento generale nel campo dell’esegesi biblica e uno sfondo per i suindicati esercizi tutti devono legge- re: PONTIFICIA COMMISSIONE BIBLICA, L’interpretazione della Bibbia nella Chiesa (Città del Vaticano 1993) in diverse lingue. Si prevedono otto incontri, ciascuno di 120 minuti. Il numero Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07 massimo è limitato a sedici partecipanti. Per ogni seduta si chiede la preparazione scritta di un punto anteriormente indi- cato.

Bibliografia W. EGGER, Metodologia del Nuovo Testamento (Bologna 1989) [disponibile in diverse lingue]. G. FISCHER, Wege in die Bibel (Stuttgart 2000). J.A. FITZMYER, An Introductory Bibliography for the Study of Scripture (Roma 31990). H. ZIMMERMANN, Neutestamentliche Methodenlehre, 7 ed. (Stutt- gart 1982).

Valutazione Seminario senza lavoro scritto: Si tiene conto degli elaborati per la preparazione delle sedute e della partecipazione alle di- scussioni. Seminario con lavoro scritto: Si chiede lo studio di una peri- cope, presa da uno dei tre vangeli sinottici e scelta con il con- senso del moderatore, in un elaborato di 30-40 pagine. DESCRIZIONE DEI CORSI DEL PROGRAMMA PIB – HEBREW UNIVERSITY (cfr. sopra, p. 18)

01599 The Narrtives of Ruth

Prof. Dr. Ed GREENSTEIN 3 hours weekly – Thursdays – 14:30-17:00

The story of Ruth is a literary gem with a great deal of lin- guistic interest as well. It is written in a classical Hebrew style with a number of interesting peculiarities. We will read the narrative of Ruth, laying emphasis on the analysis of its He- brew language--forms, expressions, style, and discourse features, as well as on the literary conventions we encounter in it. Diverse interpretations of the text will be discussed.

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01593 Biblical Hebrew

Prof. Dr. Yochanan BREUER 3 hours weekly – Tuesdays – 11:30-14:00

This course is designed for advanced students who have pre- viously taken a basic course in Biblical Hebrew and who are familiar with the material included in one of the introductory texts, e.g., T. Lambdin. The course utilizes the students’ knowledge in order to delve deeper into linguistic problems which they have previously en- countered, e.g., noun declension and verb conjugation. The course will also deal with new problems such as phonetic dis- placement, vowel development, the ancient feminine mor- pheme, development of verb tenses, remnants of ancient conju- gations, semantic structure of the conjugations, etymology of various particles and nomenclature, uses of tenses, relative sen- tences transformation, etc. The linguistic analysis is pursued by the diachronic method (which is essentially different from the synchronic method tra- ditionally used in basic grammar books). The historical develop- ment of each linguistic form or structure is discussed, some- times via a linguistic comparison to other classical Semitic lan- guages. A thorough survey of Biblical Hebrew Syntax will be offered. Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

Some of the sessions are devoted to theoretical questions, but more often the issues are learned through textual reading, along with constant biblical references. Some of the first ses- sions will be devoted to getting acquainted with the reference books (see bibliography below). Students are required to make class presentations, demon- strating independent effort and effective application of refer- ence sources. Students are required to prepare approximately 15 verses for each session. During the course of the semester, they will be asked to submit written exercises. The final exam will consist of two types of texts: seen and unseen.

Texts for class reading: 1) Genesis, chs. 1 and 29 (as an example of the language of prose and narrative); 2) Exodus, ch. 15 (as an example of classical poetry); 3) Numbers, chs. 15,16,17; 4) Deuteronomy, chs. 6–10; 5) 2 Samuel, ch.16, v.14 – ch.17, v.23; 6) 1 Kings, ch.3, v.16-28; 7) Isaiah, chs. 1–6; 8) 1 Chronicles, ch. II (as an example of the language of the Second Temple), in comparison with 2 Samuel, ch. 5.

Bibliography Gesenius Hebrew Grammar (edited and enlarged by E. KAUTZSCH; English edition by A.E. COWLEY) (Oxford 1976). H. BAUER – P. LEANDER, Historische Grammatik der hebräi- schen Sprache des Alten Testaments, 3 vols. (Halle 1918- 1922). G. BERGSTRAESSER, Hebräische Grammatik, mit Benutzung der von E. Kautsch bearbeiten 28. Auflage von Wilhelm Gese- nius hebräischer Grammatik, I-III (Leipzig 1918-1929). P. JOÜON, Grammaire de l’hébreu biblique (Rome 1923). P. JOÜON – T. MURAOKA, A Grammar of Biblical Hebrew, 2 vols. (Roma 1990/91). A. BENDAVID, Parallels in the Bible (Carta; Jerusalem 1969). A. KROPAT, Die Syntax des Authors der Chronik (1909). L. KOEHLER – W. BAUMGARTNER, Lexicon in Veteris Testamenti Libros (1953). Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

F. BROWN – S.R. DRIVER – C.A. BRIGGS, A Hebrew and English Lexicon of the Old Testament, based on the lexicon of Wil- liam Gesenius (Oxford 1907 [1977]). E.Y. KUTSCHER, A History of the (Jerusalem – Leiden 1982).

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01598 The History of Hebrew Language During the First and Second Temple Periods

Prof. Steve FASSBERG Tuesdays – 14:30-17:00

This course will survey the development of the Hebrew lan- guage from its earliest attestetations through the end of the Tannaitic Period. The development of the language will be stud- ied through the reading of archaic biblical poems (e.g., Gen 49, Exod 15, Num 23-24, Deut 32-33, Judg 5), classical biblical texts (e.g., the Pentateuch and Former Prophets), late biblical texts (e.g., Ezra, Nehemiah, 1st and 2nd Chronicles), epigraphic material (the entire corpus of Hebrew inscriptions - from both the First and Second Temple Periods, e.g., Gezer, Samaria, Arad, Siloam, Lachish, Bar Kochva letters), the Dead Sea Scrolls (e.g., 1QIsa, 1QS), Ben Sira, and selections from the Mishna. Attention will be paid to salient linguistic phenomena of the different periods.

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01591 Chapters in the Archaeology of Jerusalem in Old Testament Times

Dr. Gabriel BARKAY Wednesdays – 14:30-17:00

A selection of problems in Jerusalem’s early history, from its beginning as a permanent settlement, through its earliest ur- ban development (4th to 2nd millennia B.C.E.). The course will cover Canaanite, Jebusite, Israelite and Judahite rule of the city. The focus will be on the archaeological date, and its con- nections with the written sources biblical and extra-biblical. Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

N.B.: Dr. Barkay’s course will be completed with about 10 tours on Wednesdays mornings, between 9:00-12:00

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01592 Hebrew Reading and Introduction to Jewish Tra- dition

Mr. Amitai BAR-KOL Tuesdays – 8:00-9:30 – at P.B.I. in Jerusalem – optional

Goals relating to reading the Bible in the original Hebrew: 1) To accustom the students to correct and fluent reading of the Hebrew sources; 2) To strengthen the students’ understanding of the Hebrew texts by means of the cantillation marks, phonetics, syntax, morphology, and comprehension. The cantillation marks serve two principal functions: a) They facilitate proper pronunciation of the words, thus promoting understanding of such linguistic aspects as verb roots and structures, noun forms, and meaning. b) They help clarify the syntactical structure of the verses and their relation to meaning. During the course, the students improve their skills in read- ing and comprehending the Biblical texts included in their cur- riculum and deepen their understanding of various aspects of form and content. Each class includes both reading practice and discussion of the various linguistic aspects of the text. The prac- tical skills developed in the guided reading course contribute both directly and indirectly to the theoretical material studied in the Biblical Hebrew course. Issues arising from the readings which relate to aspects of post-biblical Jewish tradition will be explored as well. In con- nection with these discussions, and in order to gain acquain- tance with Israeli and Jewish life, a number of field trips will be scheduled.

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JERRN3 Sfondo storico, letterario e teologico del Nuovo Testamento

Prof. Giuseppe DI LUCCIO, S.J. Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

Il corso ha luogo presso il Pontificio Istituto Biblico

Obiettivi e contenuto Lo scopo del corso è studiare il contesto storico, letterario e teologico del Nuovo Testamento. Verranno presi in esame brani dei Vangeli sinottici, dell’Epistolario Paolino e dell’Apocalisse di Giovanni e studiati alla luce degli scritti intertestamentari, in modo particolare dei targumim aramaici. Il corso include un viaggio in Galilea, alcune escursioni nel deserto di Giuda e una introduzione a Gerusalemme.

Valutazione La data e la modalità dell’esame verranno concordate all’ini- zio del corso.

Bibliografia J.A. FITZMYER, The Semitic Background of the New Testament. Combined Edition of «Essays on the Semitic Background of the New Testament» and «A Wandering Aramean: Collec- ted Aramaic Essays» (Livonia, Michigan 1997). M. HENGEL, Judaism and Hellenism (London 1974). E. LEVINE, The Aramaic Version of the Bible. Content and Con- text. BZAW 174 (Berlin, New York 1988). E. SCHÜRER, E., The History of the Jewish People in the Age of Jesus Christ (edd. G. Vermes, F. Millar, M. Black) (Edin- burgh 1973; 1979; 1986; 1987). B. WITHERINGTON, New Testament History. A Narrative Account (Grand Rapids, MI 2001).

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JERGA4 New Testament Greek, A

Prof. Maurice GILBERT, S.J. Il corso ha luogo presso il Pontificio Istituto Biblico

Description Accurate reading of the Greek text of the 1st Epistle of Paul to the Corinthians, with emphasis on philological, syntactic and textual criticism questions. Explanation of the main chapters of the New Testament Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

Greek syntax: particles, participle, conditional, consecutive and final clauses, verbal aspect and tenses, moods in main or independant clauses, cases.

Objectives Having succeeded in the propaedeutic course on morphology and vocabulary, students need to improve their knowledge with a more difficult text and with the study of the Greek New Tes- tament syntax. They also need to increase their vocabulary.

Method of Instruction There will be ten sessions of two full hours once a week. Dur- ing the first hour, one or two chapters of the Greek text will be read and explained: each student, one after the other, will read aloud one verse and translate it; then some necessary explana- tions of this verse will be given by the teacher. During the sec- ond hour, one chapter of the grammar will be explained on the basis of a short syllabus, presenting also some examples. These examples wil be read and translated by students. This interac- tive method requires of the students a serious preparation be- fore attending the course.

Bibliography Required for personal use: K. ALAND – AL., The Greek New Testament (United Bible Societ- ies, Stuttgart 41994) or NESTLE – ALAND, Novum Testa- mentum Graece (Deutsche Bibelstiftung, Stuttgart 1993). M. ZERWICK – M. GROSVENOR, A Grammatical Analysis of the Greek New Testament (PIB, Rome 1981). M. ZERWICK, Biblical Greek (PIB, Rome 1963, 72001).

Recommended, on reserve for consultation in the Library: B.M. METZGER, A Textual Commentary on the Greek New Testa- ment (United Bible Societies, Stuttgart 21994). F. BLASS – A. DEBRUNNER, A Greek Grammar of the New Testa- ment (University of Chicago Press, 1961), and other gram- mars. W.F. ARNDT – F.W. GINGRICH, A Greek-English Lexicon of the New Testament and Other Early Christian Literature (Uni- versity of Chicago Press, 1979), and others dictionaries. Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

Scientific Commentaries on the 1st Corinthians.

Evaluation Three quizzes will be done during the semester, at the end of which there will be a written exam. CORSO ESTIVO DI ARCHEOLOGIA IN TERRA SANTA

Grazie alla collaborazione dello Studium Biblicum Franci- scanum di Gerusalemme viene offerta agli studenti la possibili- tà di seguire in Terra Santa il corso di «Archeologia e geografia biblica» prescritto nel curriculum.

Professori: RR.PP. Pietro KASWALDER,O.F.M. ed Eugenio ALLIA- TA, O.F.M. Lingua: italiana Periodo: 4–26 settembre Sede: Pontifical Biblical Institute (Jerusalem) Il corso prevede una serie di lezioni (geografia e archeologia biblica dell’AT e del NT) e una serie di escursioni ai siti biblici. Lezioni: – 4 ore di geografia biblica [P. Kaswalder] – 7 ore di archeologia biblica (dal periodo neolitico al Ferro II) [P. Kaswalder] – 10 ore di archeologia biblica (dal periodo ellenistico al bizan- tino [P. Alliata] Escursioni e visite: 1. Gerico, Qumran, Eyn Geddi, Masada (il mar Morto); 2. Besth Shemesh, Lachish, Asqelon (la Shefelah); 3. Shiloh, Sichem, Sebastyeh (la Samaria); 4. Afek e Cesarea Marittima (pianura di Sharon); 5. Beersheva e Tell Arad (il Negev); 6. Visita in Galilea e Golan (almeno 4 giorni); 7. Due giornate per Gerusalemme dell’Antico e del Nuovo Te- stamento; 8. Due giornate per Ayn Karem, Betlemme, Monte degli Olivi e Betania (le visite a Gerusalemme e dintorni si effettuano nel pomeriggio); 9. Visite ai principali Musei di Gerusalemme: Israel Museum, Rockfeller Museum, HU College, e Museo dello SBF.

Guide di Israele e Bibliografia Ogni studente deve procurarsi prima della partenza per Israele una Guida di Israele (o Guida di Terra Santa) nella pro- pria lingua materna. A Gerusalemme si trovano solo le guide in inglese e qualcuna in italiano. – Per la geografia il testo base è quello di P. A. KASWALDER, Onomastica biblica. Fonti scritte e ricerca archeologica, Fran- ciscan Printing Press, Jerusalem 2002, 544 pp.; 24 mappe; $ 25.

Altri testi utili: A. MAZAR, Archaeology of the Land of the Bible, 10,000-586 B.C.E., New York 1990. V. FRITZ, Introduzione all’Archeologia Biblica, Brescia 1991 (originale tedesco 1986; con una traduzione inglese). – Per il corso di E. Alliata: sono valide le dispense che offre il professore. Alcune suggerimenti per le Guide: D. BALDI, Guida di Terra Santa, Jerusalem 1954 (fuori stampa). La Guida di Terra Santa di D. Baldi è stata rivista e da B. Bagatti (1961) e V. Corbo (1973) (fuori stampa). Recente- mente è stata riedita dopo un adeguato aggiornamento, da C. BARATTO (a cura di), Guida di Terra Santa, Gerusalem- me – Milano 1999. G. RAVASI, La Terra promessa. Guida storica archeologica e bi- blica della Palestina, Milano 1983. F. DÍEZ FERNÁNDEZ, Guía de Tierra Santa. Historia. Arqueolog- ía. Biblia, Madrid 1993. J. BRIEND, Guide de Terre Sainte, Jerusalem 1996. P. ACQUISTAPACE, Guida biblica e turistica della Terra Santa, Milano 1992. J. MURPHY-O’CONNOR, La Terra Santa. Guida storico-archeolo- gica, Bologna 1996 (versione in francese e in inglese).

Numero massimo dei partecipanti: 35 (trentacinque).