2. Gli Interventi Dell 'Autorità
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2. GLI INTERVENTI DELL’AUTORITÀ 2. Gli interventi dell’Autorità 2.1. LE ANALISI DEI MERCATI DI COMUNICAZIONE ELETTRONICA Introduzione L’Autorità, nel corso dell’ultimo anno, ha proseguito l’analisi dei mer- cati rilevanti individuati a livello comunitario dalla raccomandazione della Com- missione europea dell’11 febbraio 2003 e la definizione del nuovo pacchetto di obblighi regolamentari (i cosiddetti “rimedi”) conseguenti all’individuazione di imprese in posizione di significativo potere di mercato. In particolare, l’Autorità ha adottato le delibere che hanno concluso il processo regolamentare per 15 mercati dei 18 individuati dalla Commissione euro- pea. Inoltre, l’Autorità ha assunto gli schemi di provvedimento relativi ai restan- ti 3 mercati, che sono stati immediatamente trasmessi all’Autorità garante della concorrenza e del mercato – ai sensi dell’art. 19 del codice delle comunicazioni e dell’Accordo di collaborazione stipulato con la suddetta Autorità – e notificati alla Commissione europea e alle Autorità dei Paesi membri – ai sensi dell’art. 12, comma 3, del Codice delle comunicazioni – al fine di acquisire il relativo parere. Peraltro, negli ultimi dodici mesi, l’Autorità ha pubblicato 4 documenti in cui sono state sottoposte a consultazione pubblica le risultanze istruttorie in merito all’identificazione e all’analisi di 5 mercati, alla valutazione e sussistenza del significativo potere di mercato per le imprese ivi operanti e agli obblighi rego- lamentari cui vanno soggette le imprese che dispongono di un tale potere. Le attività dell’Autorità, in relazione alle analisi dei mercati delle comu- nicazioni elettroniche, sono completate dalla costituzione di 3 tavoli tecnici riguardanti le procedure di migrazione dei clienti in unbundling, le procedure di fornitura del servizio di wholesale line rental e del servizio bitstream. Di seguito si illustrano, in dettaglio, le attività svolte dall’Autorità in merito ai mercati dell’accesso, delle chiamate nella rete telefonica pubblica in postazione fissa, delle linee affittate, della telefonia mobile e delle infrastrutture radio-televisive. Per quanto riguarda i mercati previsti dal nuovo quadro rego- lamentare e non ancora approvati, l’Autorità è in procinto di adottare i provve- dimenti finali. Entro l’estate, l’Autorità avrà completato il processo regolamentare, in corso di svolgimento in tutta Europa, al termine del quale il quadro regolamen- tare in materia di telecomunicazioni risulterà sostanzialmente modificato in coe- renza con gli obiettivi della nuova disciplina comunitaria volti a promuovere un mercato aperto e competitivo per le reti e i servizi di comunicazione elettronica, a sviluppare il mercato interno e a tutelare gli interessi dei cittadini europei. I mercati dell’accesso Accesso alla rete telefonica pubblica in postazione fissa per clienti residenziali (mercato n. 1) e per clienti non residenziali (mercato n. 2). Il 19 gennaio 2006, l’Autorità ha adottato la delibera n. 33/06/CONS con la quale vengono regolamentati i mercati al dettaglio dell’accesso alla rete telefonica pubblica in postazione fissa, quello destinato ai clienti resi- 115 Relazione annuale sull’attività svolta e sui programmi di lavoro 2006 denziali e quello per la clientela non residenziale (mercati n. 1 e n. 2 fra quelli identificati dalla raccomandazione della Commissione europea dell’11 feb- braio 2003). Ciascun mercato è composto dai servizi di accesso forniti con le linee analogiche (PSTN) e digitali (ISDN). Telecom Italia è identificata quale operatore dominante nei mercati in esame. L’Autorità ha confermato nella delibera quanto previsto nello sche- ma di provvedimento notificato, nell’ottobre 2005, alla Commissione euro- pea e all’Autorità garante della concorrenza e del mercato e sul quale le suddette Istituzioni hanno espresso parere favorevole. Nel provvedimento adottato, l’Autorità, al fine di tutelare gli utenti finali, ha confermato le modalità di applicazione del meccanismo di con- trollo pluriennale dei prezzi (cosiddetto price cap), determinando, al più, l’invarianza dei prezzi per i servizi di accesso destinati ai clienti residenziali e il recupero dell’inflazione per i servizi di accesso destinati ai clienti non residenziali. L’Autorità ha,, altresì imposto a Telecom Italia gli obblighi di non privilegiare ingiustamente determinati utenti finali e di non accorpare in modo indebito i servizi offerti. Il provvedimento, inoltre, grazie all’intro- duzione nel mercato del servizio di rivendita del canone all’ingrosso (Who- lesale Line Rental – WLR), permetterà agli operatori di telecomunicazione di fatturare agli utenti, in un’unica bolletta, tutti i servizi forniti (incluso il canone). In particolare, l’Autorità ha imposto a Telecom Italia l’obbligo di fornire il WLR presso gli stadi di linea attualmente non aperti ai servizi di accesso disaggregato (full unbundling e shared access). Tale servizio verrà offerto agli operatori concorrenti a condizioni tras.p.a.renti, non discrimina- torie e il prezzo sarà determinato con la metodologia retail minus. Il minus è fissato nella misura del 12%. Nel declinare l’obbligo di fornitura del servizio WLR, l’Autorità ha perseguito, sia l’obiettivo di assicurare ai consumatori finali l’esistenza di un’ampia gamma di operatori tra cui scegliere il fornitore dei servizi di accesso, sia l’obiettivo di lungo periodo costituito dallo sviluppo della con- correnza tra operatori infrastrutturati. L’imposizione, all’impresa notificata, della fornitura del servizio di rivendita del canone all’ingrosso nelle aree in cui l’unbundling non è svi- luppato viene considerata dall’Autorità come il fattore necessario affinché i concorrenti possano procedere lungo la cosiddetta scala delle dotazioni infrastrutturali e giungere a livelli di infrastrutturazione sempre maggiori. La modulazione dell’obbligo, in ragione del grado di sviluppo del servizio di accesso disaggregato alla rete locale, assicura che il servizio di rivendita del canone all’ingrosso non risulti in contrapposizione all’unbundling, nel senso che non ne ostacoli lo sviluppo, scoraggiando gli investimenti da parte degli operatori alternativi. Peraltro, l’Autorità, tenuto conto del carattere innovativo del servi- zio WLR, ha previsto – all’art. 21 della suddetta delibera – l’istituzione di un tavolo tecnico con gli operatori, con la finalità di chiarire e precisare tutti gli aspetti tecnici, economici e contabili propedeutici all’implementazione del servizio in questione. Il tavolo tecnico, al quale partecipano 16 imprese, 116 2. Gli interventi dell’Autorità è stato costituito con la determina dell’Autorità n. 11/06/SG e ha iniziato i lavori nel marzo 2006. Il mercato dell’accesso disaggregato all’ingrosso alle reti e sottoreti metalliche (mercato n. 11) Il 12 gennaio 2006 l’Autorità ha approvato, con la delibera n. 4/06/CONS, il provvedimento finale relativo all’analisi del mercato del- l’accesso disaggregato all’ingrosso (ivi compreso l’accesso condiviso) alle reti e sottoreti metalliche, ai fini della fornitura di servizi a banda larga e vocali (mercato n. 11 fra quelli identificati dalla raccomandazione della Commissione europea dell’11 febbraio 2003) . Il provvedimento segue la delibera di consultazione pubblica n. 415/04/CONS, riprendendone l’analisi di mercato e meglio specificando- ne gli obblighi individuati. La delibera n. 4/06/CONS conferma la definizione di mercato indi- viduata nella consultazione pubblica, che fissa il perimetro alle sole reti metalliche, e la notifica di Telecom Italia quale operatore con significativo potere di mercato in virtù della sua posizione di sostanziale monopolio nel mercato dell’accesso in rame. Relativamente agli obblighi imposti in capo all’operatore avente significativo potere di mercato, il provvedimento, in linea con quanto previ- sto dalla regolamentazione previgente e dalla proposta sottoposta a consul- tazione pubblica, conferma gli obblighi di trasparenza, non discriminazione e di pubblicazione annuale di un’offerta di riferimento inclusiva dei servi- zi accessori alla fornitura dell’accesso disaggregato. La delibera ribadisce, altresì, gli obblighi di separazione contabile e amministrativa e di contabilità dei costi, nonché l’obbligo di controllo dei prezzi. Con specifico riferimento a tale ultimo aspetto, la delibera n. 4/06/CONS, nel modificare l’indirizzo proposto in consultazione pubbli- ca, definisce un meccanismo di controllo pluriennale dei prezzi con vincolo di riduzione IPC –4,75% per gli anni 2006 e 2007. Il meccanismo suddivide, inoltre, i servizi in 4 panieri in base alla necessità di evitare sussidi incrociati a detrimento dei servizi in forte crescita ma con minori volumi. Ciascun paniere include anche i contributi di attivazione e le quote una tantum relative alla gestione del servizio stesso, ai quali è imposto il medesimo vincolo di variazione dei prezzi. La delibera n. 4/06/CONS, inte- grando la proposta di provvedimento, fissa articolati obblighi di offerta non solo sui servizi di accesso disaggregato ma anche sui relativi servizi acces- sori, impone la stipula di un contratto sul livello del servizio (Service Level Agreement-SLA), penali di fornitura e di ripristino e definisce condizioni di offerta per il servizio di co-locazione; quest’ultimo non più legato soltanto all’accesso disaggregato, ma accessorio a tutti i servizi intermedi che Tele- com Italia è obbligata a offrire. Tra le principali integrazioni proposte dalla delibera n. 4/06/CONS spicca la definizione di modalità di migrazione tra operatori per i servizi