VESPASIA La Gens Vipsania Agrippa Romana Era Una Gens Che Aveva
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GENS VIPSANIA - VESPASIA La Gens Vipsania Agrippa romana era una gens1 che aveva assunto tale nomen gentilicium per due motivi: - Agrippa per essere stati schiavi del Griphus, che era l’artiglio dell’Aquila egizia (enigma o sfinge). - Vipsania per essere stati schiavi della Vipera, che era il Faraone Cobra egizio. Il Faraone Cobra presso i Sanniti del Samnium, cioè presso i Sunniti d’Italia, era l’Aspis del Samnium (contrario di vipsa). I Samnites popolavano l’Italia meridionale ed erano appellati spregiativamente dai Romani anche come Bruti (Brutium), Apruti (Aprutium) o Aprutini (Aprutium minus). L’appellativo derivava da aper, aperis, maiale selvatico o, per meglio dire, maiale selvaggio (wild boar) e da caper, capris, caprone stolido e testardo. In realtà tale definizione nascondeva un passato infame per i Samnites, che, al pari dei Serbi, erano stati servi dell’Apher cioè dell’efferato Afro, Kapher o Kaphren. Vipsanius può essere decifrato anche come V-ippos agnus arnia s-anus pera, mentre letto in senso contrario dà suina, sunia, aspis o aspius. La Gens Vespasia, dal canto suo, aveva assunto siffatto nome in ricordo del Vespaio dell’Asia (avispa). Più che di Vespaio si trattava di Oviles di Oves verso il quale conduceva il Passo e dove gli Asiani attendevano per la Passio: oves-p-asia. I Sanniti, come d’altronde i Piceni, Peucetii, Iapigi o Messapici, i Picentini o Piacentini, erano stati popoli “sensali” o “mediatori” per la Scala del Can Grande o del Mastino Napoletano di Nablus , dal quale ricevevano il permesso per “pagarsi” con un’aliquota degli schiavi arii fatti prigionieri e deportati. La Scala era la Roca Media o Roca Mediorum o Medina/Mecca Sunnita. Nell’Italia del Nord, prima dell’espansione romana, erano gli Etruschi a controllare il territorio. Il loro dominio si estendeva fino alla Liguria, regione degli Auguri cioè degli stessi Etruschi. Questo popolo era odiatissimo per essere il popolo del Guru e del Tosco cioè servo anch’esso del Serpente velenoso. Aveva origini teucre così come i Messapici meridionali avevano origini greche e albanesi. 1 Il termine latino gens, gentis deriva dal greco γένος e γυνή, nonché dal verbo εἶμι, vado, ed εἰμὶ, sto, mi trovo Le gentes romanae erano formate dai discendenti delle genti G o J che erano state perseguitate e deportate nell’Islam isiaco e in Indocina (la Grande Cina Indiana o Induo, perché indiatasi). In Dante Alighieri il verbo indiarsi si rinviene nel passo <<D’i Serafin colui che più s’india>>. Qui il poeta intende per Serafinus il Serafico, Serico o Sirico Cinese del DYO o INDYO, sp. Doy 5000 I Tra i Sanniti campani dei primordi vi era una forte componente nabatea cioè siro-palestinese di Nablus. Essi erano samiti o semiti, al pari delle altre popolazioni arabe finite, a seguito di ondate mgratorie, in Medioriente o in Nordafrica, terra dei camiti. Erano bianchi e di capigliatura nera a differenza dei Iafeti o Iapeti che erano bianchi ma di capigliatura chiara. Questi ultimi era stati così definiti per più di un motivo: - erano del color dell’uovo e del grande Uovo, cioè il Sole - erano fetati dall’Oca o Gallina, cioè dall’Europa - erano infettati, petati e fettati, in un sol termine “fatti” (fat, fast, pet, feet). La loro genìa era odiata dal nemico del Grande Uovo, Seth, figlio delle tenebre (Sunset). Seth era il Dio di Negri e Cinesi, Negroidi e Cinesoidi, famigerati per il Mantra, cioè la Mandria o Almendra. Il suo nome significava <<set the sun>> cioè <<set, sect the egg>> o, detto altrimenti, “sex the sun”, ma nel senso di sunset senza fine (sinn feign o sine fine). Seth era SUN e SAN, SON e SEN, nonché SIN, in greco in latino CUM, cioè il Dio che arrecava la morte usando il sinum e il signum, cioè la κῦμα fino ad ottenere il κῶμα della vittima2. Il nome SUN deriva da HUN o HYN, in latino UNUS, in greco MONOS, con la preposizione della lettera S, lettera dell’energià radiante, il σύμβολον S XXX SHYN era l’antico nome della Cina, come può essere arguito anche dalla forma inglese del nome: China. Il nome greco era Sinai transitato nel latino Sina. Sina, però, era il nome dell’intero sistema piro-cinerario KATAY, κατὰ-Y, κάτω o κατακαρα, fondato sul ascensio-discensio dalla zona Borea alla zona Austria. 2 La σῆμα del σῶμα (il signum del Corpus Christi o Eucaristia). KATAKAPA KATAY emisfero ἡμι σφαῖρα P r Τη, την = Τα νέα της Πάτρας: H αἶα, αἰάζω, Αἴας Tin, Thy, Thou, You αντος, Ajax THEYOU thankyou Thanksgiving Emisfero katakara cioè in caput, giro da Βορέας ad auster o roaster Le due zone boreale e australe non coincidevano con i due emisferi geografici separati dall’Equatore. Βορέας (vento del Nord) era l’Europa e la Russia, l’America del Nord e la Groenlandia, mentre Auster (vento del Sud) era la parte restante del Pianeta, suddivisa in: - Sina AY cioè Tay e Katay (Cina o Tao) - Sina AE cioè Aegyptus (Africa) - Sina AO cioè Sinaloa, Sina Aloe o America Latina3. Le Piramidi erano i Denti del Cane , los Dientes del Perro Perù o Perro Peruano, mentre Sina e Sinus erano i nomi delle vittime del Cane: God-Dog, Dogon o Dragon. 3 La Cina παράλληλος, παρά, presso e άλληλος, l'un l'altro. La Cina Allal (arabo) o Alloeh (ebraico). La Cina delle Ali (Africa e America Latina). La Cina Aloe ἀλόησις, trebbiatura, ἀλείτης, malto, ἀλλάσσω I Tre Reami Maggiori Aloe (America Latina), Incenso (Cina) e Mirra (Africa), ma tutti e tre i termini si riferiscono alle ales electro in canna dell’e-miro I denti del κύων (cunei) erano anche le onde elettromagnetiche e le fiamme per arrecare ἡ ὠδίς, ὠδῖνος: il dolore infinito alle Odalische o Allodole, cioè Οι Άλλοι e Aι Aλλαι nel lodo o galli nel dolo4. 4 Le odalische o allodole erano schiavi bambini, in arabo odalik, destinati all’oda o ode di Alì, cioè a servire il sultano o altro funzionario musulmano. Il sultano le insultava, le sfruttava e le odiava fino al momento in cui sarebbero state sadicamente nullificate nell’ichtus o lisca con la cerimonia della boda. La boda vera e propria, a parte il concubinato, era la botola (toscano bòdola, arabo oda) con ἅλες soluzione salnitro. Durante la boda le odalische cantavano, melodiavano o salmodiavano allodole cioè a causa del gallus-dolus o gladius o claudius o clodius (κλαίω per il καίω). Il bòtolo era nel Medioevo un cane ringhioso, metafora della boat-ring dell’abbot in abbey (botte). The boat-ring fu chiamata dai Messicani gringo perché usandola si arrivava al digrigno dei denti della tigre. Le popolazioni africane ed arabe che usavano “tigrare” i loro schiavi erano definite tigrigne (tigrane, tikrit, tigray, tigrinya). Erano popolazioni appassionate della pittura o tintura dei loro schiavi, definiti Picti. I Britannici chiamarono il congegno adoperato a tale scopo the Ginger of the Gringo e the Grizzly Bear. Grizzly deriva da gris, da cui l’inglese gray, grigio. Il significato letterale di gray è vecchio, canuto, brizzolato, ma in realtà la parola deriva da grease e grasso, nonché da grisou. Il grisou era il g-razzo, il grasso esplosivo acceso al termine dell’esecuzione sadica del son in garrison o corazza, durante la quale la vittima, the son per l’appunto, era tigrata, cioè tinta, mediante the ray fino all’accensione the sun. La vittima, appellata dai Romani hirundo o chelidon, era messa in the garrison, dove veniva sbranata dall’ursus e fatta garrire fino al volo della golondrina, cioè fino al momento conclusivo della partenza del razzo pirico o fischio. La parola golondrina, nome spagnolo della rondine, corrispondente al latino hirundo, deriva dal latino go-londinium, a sua volta derivante dal greco Γαυλανῖτις, da cui discende anche il toponimo Golan (Gaulonitis) e l’etnonimo Gauls (Galli). Il Γαυλανῖτις era l’aula, la jaula, the jail cioè la gabbia o gabbiotto per immobilizzare la vittima da uccidere sadicamente. In essa la golondrina o hirundo subiva il go-rondinium cioè il go-hirundo cioè il girundo, il girus rotundus in unda. L’agile rondine in gabbia diventava the gressoney, cioè honey-grease, o grassoppher. Il termine gressoney significava anche ingresso dell’honey (m-honey) in the graze-ney o in granaio, the Grizzly Jail for the Raze. Quest’ultimo nome divenne il toponimo di uno degli ingressi territoriali verso the News, le novizie o novelle (νέοι e νέαι) dell’Europa Ariana, dove era consentito the grazing of the grass: la Geo-London, la Terra di Londra o, in breve, London. L’Europa stessa era London. Nella sua posizione geografica genuflessa essa era The Knee, la vittima del Cane del Kney, l’anus hirundo, the can (cancan o cancun). I Messicani pre-colombiani, cioè Mayas, Aztecos, Incas, erano terribili pittori e tintori (pictores et tintores). Furono così chiamati dagli Spagnoli colonizzatori perché durante l’epoca dello splendore delle Piramidi ricevevano nei loro territori i Messi, vale a dire i Missi Dominicales, inviati del Dominus del -O-Man - The Domain or The Commonwealth - con il raccolto di messi da condurre all’Ammassamento per la celebrazione della Messa: the Mass of Mais, the Crop of the Kops for the Canning, la Cornu-Copia di Keope. I Messi che viaggiavano with the harvest verso il farwest erano Messia (dal latino mitto, mittis, misi, missum, mittere), al pari di tutti gli altri Messia del traffico schiavistico internazionale, come, per esempio, i Messapici. Il missus, messīas, μεσσίας, il mashīaḥ (ebraico) era l’unto dal Carisma Signore, cioè l’incaricato del trasporto delle messi al Cresmon o Cresima (in indiano Khrisna).