Bibliografia Ligure 1986 Quaderni Franzoniani, Anno I, N. 1, Gennaio-Giugno 1988
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Bibliografia Ligure 1986 Quaderni Franzoniani, anno I, n. 1, gennaio-giugno 1988 Nel giugno 1987 si è costituita l‟Associazione Amici della Biblioteca Franzoniana che si prefigge, tra gli altri scopi, la pubblicazione del periodico «Quaderni Franzoniani». Questo primo numero intende offrire la bibliografia annuale della Liguria per il 1986. Indice Preistoria - Storia Antica (schede nn. 1-108) >> Secoli VII-XIV (schede nn. 109-171) >> Secoli XV-XVI (schede nn. 172-292) >> Secoli XVII-XVIII (schede nn. 293-391) >> Secoli XIX-XX (schede nn. 392-546) >> Varia (schede nn. 547-830) >> Indice degli autori e delle opere >> © 1988, Associazione Amici della Biblioteca Franzoniana - Genova eBook pubblicato nel mese di gennaio 2014 disponibile on line sul sito www.quadernifranzoniani.it scansione OCR, editing: Andrea Lavaggi PREISTORIA - STORIA ANTICA indice>> 1. Amoretti Franco, Scoperte archeologiche nella grotta dei Saraceni, in «Bollettino della Società per gli studi storici, archeologici ed artistici della provincia di Cuneo», n. 95 (1986), pp. 157-158. Durante un sopralluogo nella Grotta dei Saraceni, a Prale, sono stati ritrovati frammenti ceramici graffiti del neolitico finale. Una successiva campagna di scavo ha rivelato l‟esistenza di un modesto insediamento neolitico, probabilmente stagionale, su cui si sviluppò un grosso abitato dell‟Età del bronzo. B.B. 2. Amoretti Franco, Segnalazione di Galena presso Ormea, in «Bollettino della Società per gli studi storici, archeologici ed artistici della provincia di Cuneo», n. 95 (1986), p. 159. Viene segnalato un piccolo affioramento della formazione geologica del Permo-carbonifero presente tra i calcari mesozoici nei pressi di Ormea (CN). B.B. 3. Angeli Bertinelli Maria Gabriella, Gli imperatori romani del III secolo nelle iscrizioni onorarie lunensi, in «Centro Studi Lunensi - Quaderni», X-XII (1985-87), pp. 525-540. Vengono prese in esame otto basi marmoree lunensi recanti dediche ad imperatori del III sec. d.C. (Treboniano Gallo, Volusiano, Salonino, Tacito, Carino Caro, Magnia Urbica, Diocleziano, Galerio e Massenzio) o a personaggi della domus imperiale. B.B. 4. Antico Gallina Maria Vittoria, I bolli laterizi di Tortona e del tortonese, in «Rivista di Studi Liguri», LI (1985), [1986], pp. 392-416. L‟accurato esame dei bolli tortonesi romani ed altomedioevali, impressi su tegole e pesi da telaio e provenienti per la maggior parte dalla zona di Porta Voghera (oggi Piazza Ticinese dove, tra il 1864 ed il 1885, vennero condotti alcuni scavi), permette all‟A. di trarre importanti conclusioni di carattere archeologico e storico. Il fatto che un gran numero di essi sia pertinente a strutture funerarie suggerisce la presenza di una vasta area sepolcrale fuori dalle mura di Dertona. I ricchi depositi alluvionali della pianura fanno inoltre supporre l‟esistenza di cave d‟argilla e quindi di figlinae, che sembrano aver lasciato un ricordo sia in vari toponimi moderni della zona, composti col termine «fornace», sia nella presenza di ben 40 fornaci sparse nella provincia di Alessandria (ossia in quello che era agro dertonense). L‟intensa produzione locale, infine, fa pensare ad un sistema economico autosufficiente. É fornito l‟elenco di tutti i bolli, con la loro minuziosa descrizione, la lettura e le eventuali integrazioni, le indicazioni bibliografiche ed il commento. B.B. 5. Antico Gallina Maria Vittoria, Lucerne a canale con firma da Dertona, in «Aevum», LX (1986), pp. 50-81. È fornito il catalogo delle lucerne a canale con firma risalenti al I - II secolo d.C., trovate nei dintorni di Tortona. Gran parte di queste reca la firma di fabbricanti noti in Gallia Cisalpina: se da una parte ciò testimonia una certa vivacità di commerci interregionali (facilitati dalla vicinanza del Po e della via Postumia), dall‟altra esemplari di fattura più grossolana fanno pensare alla presenza di fornaci locali, giustificata dall‟esistenza, nei pressi di Tortona, di cave d‟argilla. B.B. 6. Arobba Daniele, Analisi palinologiche delle stalagmiti della Grotta della Bàsura (Toirano, Liguria): primi risultati, in «Rivista di Studi Liguri», LI (1985), [1986], pp. 353-360. Bibliografia Ligure 1986 Quaderni Franzoniani, anno I, n. 1, gennaio-giugno 1988 È dettagliatamente esposta l‟analisi palinologica effettuata sui materiali trovati all‟interno della Grotta della Bàsura; i dati, sebbene non definitivi, chiariscono le condizioni paleoambientali della regione. In questo studio è segnalata per la prima volta la presenza di reperti palinologici nelle stalagmiti della Grotta, abitata probabilmente già dal Riss. B.B. 7. Arobba Daniele, Analisi pollinica dei sedimenti del Riparo Bombrini (Balzi Rossi, Ventimiglia), in «Rivista Ingauna e Intemelia», n.s. XXXIX (1984), [1986], fasc. 3-4, pp. 13-20. Vengono forniti i risultati di una analisi palinologica su alcuni campioni estratti nel corso dello scavo di un terreno appartenente all‟originale deposito di Riparo Bombrini. B.B. 8. Baissas P., Barral L., Simon P., Simone S., Le Pléistocène Moyen à la Grotte du Colombo (Toirano, Ligurie italienne), in «Bulletin du Musée d‟anthropologie préhistorique de Monaco», n. 29 (1986), pp. 5-24. Gli scavi effettuati nella Grotta del Colombo negli anni 1982-83 hanno permesso di precisare l‟età e l‟evoluzione paleoclimatica nel periodo del Pleistocene medio (tra la fine del Mindel fino al Riss- Wùrm). Nei livelli corrispondenti è molto rara la grande fauna, che comprende soprattutto artiodattili (cervidi, caprini); è invece la piccola fauna a fornire le migliori indicazioni climatiche: topi campagnoli dei campi e delle nevi indicano la presenza di un clima simile all‟attuale, anche se un poco più freddo. Il lavoro è completato dal resoconto dell‟esame sedimentologico. B.B. 9. Baldacci Paolo, Indigeni in Cisalpina, in Scritti in ricordo di Graziella Massari Gaballo e Umberto Tocchetti Pollini, Milano, E.T., 1986, pp. 93-98. Si ripercorrono le tappe della conquista romana della Cisalpina in rapporto alle diverse tribù indigene di volta in volta sottomesse. B.B. 10. Bartoli Fulvio, Brogi Giulia, Mallegni Francesco, I reperti umani neolitici della Grotta dell’Edera o delle Capre ed eneolitici della Tana dell’Armusso nella Val Maremola (Pietra Ligure), in «Archivio per l‟antropologia e la etnologia», CXV (1985) [1986], pp. 97-109. Il confronto tra i reperti umani neolitici rinvenuti nella Grotta dell‟Edera e quelli di altri individui coevi presenti in Liguria, ha permesso di rilevarne le strette affinità dei caratteri antropologici. Nello studio vengono esaminati anche altri resti umani, trovati nella Grotta dell‟Armusso (Val Maremola) e risalenti all‟eneolitico, dei quali sono rilevati i caratteri metrici, morfologici e paleopatologici. B.B. 11. Bernabò Brea Maria, Ricerche sugli insediamenti neolitici della media Val Trebbia, in «Dialoghi di archeologia», s. III, IV (1986), pp. 173-177. Nello studio è presa in esame una zona del piacentino localizzata lungo parte del corso del fiume Trebbia e dei due affluenti Dorba e Perino, un territorio cioè situato al confine tra Liguria ed Emilia, popolato in epoca preistorica da genti di stirpe ligure. L‟A. fa riferimento a 14 siti neolitici, il cui materiale di scavo ha fornito un‟utile base cronologica e culturale per lo studio del popolamento della Valle durante tutto il neolitico. 12. Bernabò Brea Maria, Cattani Maurizio, Conversi Roberta, Cremaschi Mauro, Nisbet Renato, Ricci Claudio, L’insediamento neolitico della Cassa di Risparmio a Travo (PC), in «Preistoria alpina», n. 20, 1984 [1986], pp. 59-80. Bibliografia Ligure 1986 Quaderni Franzoniani, anno I, n. 1, gennaio-giugno 1988 Nel 1981, durante i lavori di costruzione della sede della Cassa di Risparmio a Travo (Val Trebbia - PC), è venuto in luce un insediamento neolitico la cui posizione geografica, addentrata in una valle appenninica, trova confronto nell‟Emilia solo in due siti della Val Secchia: Pescale e Roteglia (RE). L‟associazione di aspetti culturali del neolitico antico (testimoniati in particolare dall‟industria litica) con Vasi a Bocca Quadrata sembra attestare il momento di contatto tra le due culture, il periodo cioè in cui stava affermandosi nella zona la cultura VBQ, favorita nella sua diffusione dalla facilità di comunicazioni tra Pianura Padana e Costa Ligure, offerta dalla via naturale della Val Trebbia. B.B. 13. Bertino Antonio, Due periodi critici nella storia di Luni, in «Centro Studi Lunensi, Quaderni», X-XII (1985-87), pp. 541-554. I ritrovamenti monetari effettuati a Luni permettono di studiare in modo più approfondito la vita economica e sociale della città in due momenti particolarmente difficili: il primo tra la seconda metà del III e l‟inizio del IV secolo d.C.; il secondo dalla fine del X a tutto il XII secolo B.B. 14. Bertino Antonio, Zecche ed officine monetali attestate al Varignano nel IV secolo d. C., in Studi in memoria di Teofilo Ossian De Negri, Genova, Cassa di Risparmio di Genova e Imperia, 1986, I, pp. 29-33. Le monete rinvenute nel corso degli scavi alla villa del Varignano testimoniano scambi e rapporti con varie città e centri del Mediterraneo. Il momento di più intensa circolazione monetaria appare la prima metà del IV secolo d. C., periodo a cui risalgono monete provenienti da ben tredici zecche diverse. B.B. 15. Bertino Lucia Maria, Pavimenti della villa romana del Varignano, in «Giornale Storico della Lunigiana e del territorio lucense», n. s. XXXVII (1986) [1987], pp. 5-19. L‟A. illustra i pregevoli pavimenti della villa romana del Varignano (La Spezia), distinti in gruppi a seconda del tipo («a mosaico», «in signino», «in laterizio», «in pietra»). A ciascun pavimento è dedicata una scheda contenente descrizione e datazione; viene inoltre fornita la bibliografia relativa e la comparazione con altri esemplari esistenti nel mondo romano. B.B. 16. Bertino Lucia Maria, Una pisside decorata a rilievo nell’Antiquarium del Varignano, in «Rivista di Studi Liguri», LI (1985) [1986], pp. 385-391. Si studia una pisside di epoca imperiale (II-III secolo d.C.), in ceramica corinzia e decorata a rilievo con una serie di scene agresti connesse al culto dionisiaco.