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GRANDE EMMANUEL !!!!!!

ORGOGLIO PECETTESE

A.P.D. PECETTO Il Presidente Carlo Abbate

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Toro, parla Benini: 'A Gyasi dico sempre:ricorda da dove sei venuto' L'agente del talento ghanese classe '94 a TN: 'Voleva restare al Toro, ha lottato per conquistarsi la fiducia'

Una favola a lieto fine, ma soltanto al primo capitolo: così abbiamo definito la storia di Emmanuel Gyasi , talento della Primavera del Torino che si è appena legato alla società granata con il primo contratto quadriennale da professionista. Per farcela raccontare ancora più da vicino, abbiamo avuto modo di incontrare Alessandro Benini ,Avvocato ed agente del giocatore, che ha conosciuto neanche tredicenne sui campetti del Pecetto , dove lo stesso Benini giocava in prima squadra. "Mi ha impressionato immediatamente" - Ci racconta - "A parte le doti fisiche, già da ragazzino aveva la mentalità da giocatore, leader della sua formazione, si caricava la squadra sulle spalle e dava il 100% in campo: ho capito subito che avrebbe potuto far bene, e non ci hanno messo molto a capirlo anche le grandi squadre, su tutte il Torino. Con Comi, avendo giocato a calcio nel "suo" Chieri, non è stato difficile fare l'operazione, e così nel 2009 il Torino si è portato a casa "Ima" (perché per me, come per tutti, lui rimane "Ima"), compiendo una grande scelta in prospettiva" .

Un cammino, quello in granata, che non è stato sempre facile: "Ho dovuto lavorare molto col Torino affinché riconoscessero al ragazzo un contributo per mandarlo a scuola, e farlo studiare. Ai ragazzi che seguo dico sempre: fino a 18 anni non potete non studiare, se decidete di non farlo... Potete anche farvi seguire da qualcun altro. Con Ima ha funzionato fino alla maggiore età, poi... Abbiamo capito che poteva, e doveva, fare il calciatore". Decisiva per la crescita del ragazzo la stagione in prestito alla Pro Vercelli , in Berretti , nel 2011/2012: "Una stagione di grande responsabilità, in cui è maturato molto, sotto la guida di un maestro di calcio e di vita come Antonio Pigino , che a Torino conosciamo bene. Ma il personaggio più importante per tutto ciò che ha vissuto Ima finora nel pallone è, senza dubbio, Moreno Longo ". Un rapporto importante, quello tra Gyasi ed il suo tecnico, oggi in Primavera : "Longo ha sempre creduto tantissimo in lui, lo ha seguito anche a Vercelli , gli è stato vicino in tantissime occasioni, ben più di quanto ci si possa aspettare "contrattualmente" da un allenatore. E' stato qualcosa di più per Ima, una figura fondamentale nella crescita del ragazzo".

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Una crescita coronata nel primo contratto da professionista, giovedi scorso, il cui iter non è stato certo semplice, come ci racconta l'Avv. Benini : "Non posso nascondere come già in estate avessimo bussato alla porta del Torino , e ci aspettassimo un contratto, che avrebbe già rappresentato un buon passo in avanti per il giocatore e per la sua famiglia. Così non è stato, alla fine il Torino ci ha offerto un contratto di addestramento tecnico, ed Ima è ripartito da quella che avrebbe potuto rappresentare una mezza sconfitta, ed una grande delusione. E' un ragazzo intelligente, però, e si è rimesso ampiamente in discussione, anche grazie al supporto di Moreno Longo . L'inizio di stagione dimostra quanto Ima sia stato bravo a ripartire, attirando su di sé, non a caso, anche l'attenzione di club esteri, che avrebbero potuto farlo firmare a gennaio, rompendo il vincolo sportivo col Torino, che lo avrebbe perso a parametro zero a giugno 2014" .

Così non è stato, però, come ci racconta ancora Benini : "Dopo il derby Primavera, nel quale Ima ha fatto la differenza sotto gli occhi di tutti, e, soprattutto, dopo la partitella con la prima squadra, alla quale era presente Petrachi , si sono intensificati i contatti col Torino . Bava mi ha chiamato, e abbiamo discusso a lungo per trovare una soluzione adatta per il ragazzo, cui è stato infine proposto un contratto a crescere, con alcuni premi importanti, che rappresenta secondo me la giusta soluzione" . Una conclusione che avrà fatto felice anche lo stesso Gyasi ? "Decisamente si" - ci risponde Benini - "Per lui è una grandissima soddisfazione, un sogno che si realizza: voleva restare al Toro, e conquistarsi la fiducia di tutto l'ambiente. Firmare di fronte al Presidente , che gli aveva fatto personalmente i complimenti al Mamma Cairo , poi, è stata la ciliegina sulla torta. E' una piccola favola del calcio che fa onore ad entrambi, al giocatore ed al Torino, ma deve essere soltanto un punto di partenza'.

Saprà cogliere, il giovane attaccante ghanese, l'opportunità con impegno e sacrificio, senza sentirsi appagato? Benini ne è sicuro: "Io gli ripeto sempre: non ti dimenticare mai da dove arrivi! Ma credo non ce ne sia neppure bisogno... Vi racconto solo che, dopo la firma del contratto allo Stadio Olimpico, si è fatto riaccompagnare di corsa a Venaria, all'allenamento. Quando è sceso dall'auto si è messo a correre, mortificato per il ritardo, per raggiungere il prima possibile i compagni... Ima ha la testa sulle spalle, ed è consapevole della grande opportunità che gli è stata concessa, saprà come sfruttarla al meglio" .

Una parola, infine, sulle prospettive future: "Innanzitutto stiamo lavorando perché ottenga la cittadinanza italiana, è nel nostro paese da otto anni e per la legge ancora non sono sufficienti. Sarebbe bello fargliela ottenere anche in ottica Nazionale, visto che gli osservatori della Federazione ci hanno già fatto capire che potrebbe rientrare nelle scelte dell'Under 20. Ciò che ci aspettiamo da questa stagione è che giochi tanto, e che giochi bene, continuando il buon cammino intrapreso in queste prime partite. Poi, magari, il prossimo anno sarà pronto per un'esperienza in prestito, anche se... è chiaro, l'obiettivo è, prima o dopo, che arrivi in prima squadra. Glielo auguro con tutto il cuore" .

Diego Fornero A.P.D. PECETTO Via Busello 4, 10020 Pecetto Torinese (TO) tel./fax 011 – 8609105 P.IVA 09185980019 www.apdpecetto.it E-mail: [email protected]

A.P.D. PECETTO N. Matricola F.I.G.C. 920680 Affiliata dal 1976 Gyasi e il Toro, il lieto fine di una piccola favola calcistica

Da Palermo al Ghana, da Pecetto al granata: una crescita continua coronata nella firma del contratto

Firmare un contrato da professionista, in alcune società, consentiteci il termine, "blasonate", non fa neppure notizia. Già negli Allievi Nazionali di Juventus , Inter e Milan , giusto per citarne alcune, sono più i giovani contrattualizzati che quelli legati dal "semplice" vincolo di "Giovane di Serie" . Cose mica da poco, considerato che non parliamo di tecnicismi ma di questioni fondamentali per la crescita di un giocatore, sia dal punto di vista economico, sia dal punto di vista degli stimoli, nonché di modalità completamente diverse di gestione del "patrimonio" umano da parte del club. Un professionista ha un suo cartellino, con un suo valore, la cui entità sarà sancita dal giudice supremo nel mondo del pallone: il rettangolo verde.

Dopo Abou Diop , Marco Chiosa , Emanuele Gatto , Davide Cinaglia , , eAntonio Barreca , è, finalmente, Emmanuel Gyasi a fare il suo ingresso nel novero dei (pochi) contrattualizzati all'interno del settore giovanile granata: una mossa che, forse, avremmo auspicato già la scorsa estate ma di fronte alla quale sorge scontato reagire con un "meglio tardi che mai" . La storia di "Ima" , come è soprannominato all'interno dello spogliatoio, del resto, è una storia tutta da raccontare, che, nella firma apportata al contratto quadriennale di fronte al Presidente Cairo , altro non ha visto che la "ciliegina sulla torta". Una storia di crescita continua, di riscatto, di orgoglio e di determinazione. Nato l'undici gennaio 1994 in Italia , a Palermo , da genitori ghanesi, ma cresciuto nel paese d'origine, Ima è tornato in Italia a undici anni, precisamente a Pino Torinese , sulla collina a due passi dalla città, giocando nel "piccolo" Pecetto , società dilettantistica allora presieduta dal Presidente Pino Abelardo .

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E' proprio tra i biancoverdi pecettesi che questo ragazzino ha iniziato a fare la differenza, meritandosi, nella categoria Giovanissimi Provinciali , a 13 anni, la convocazione nella Rappresentativa del Piemonte e Valle d'Aosta. E' il momento delle prime luci della ribalta, tra 2008 e 2009 arrivano le prime richieste di provino, prima dal Canavese , allora diretto dall'attuale responsabile del vivaio granata, Massimo Bava , poi dal Genoa ed, infine, dal Torino . Tra grifoni e granata la spunta proprio il Toro dell'allora responsabile del settore giovanile, Antonio Comi , accaparrandosi il giocatore per la categoria Allievi Fascia B 2009/2010 , affidata a mister Giovanni Zichella . E' l'inizio del "cursus honorum" di Ima nel settore giovanile granata, con un cammino in continuo crescendo: dopo gli Allievi Regionali , ecco i Nazionali , affidato ad un tecnico che sarà decisivo per la sua crescita: Moreno Longo , che lo allena nel 2010/2011. Ima lo ripaga con buone prestazioni, ma non è ancora il giocatore che conosciamo, ed è ancora acerbo da molti punti di vista. Il Torino lo sa, e nella stagione 2011/2012 , quando ancora in casa granata mancava la categoria Berretti , anziché aggregarlo alla Primavera lo manda in prestito alla Berretti della Pro Vercelli .

Per quello che, ormai, non è più chiamato Quartsin (cognome della madre), ma diventerà per tutti Gyasi (cognome del marito della madre) è la stagione decisiva: prima esperienza fuori casa, in convitto a Vercelli, prima volta calato in una nuova realtà. Le prestazioni sono altalenanti all'inizio, poi arriva la continuità e la fiducia della vecchia conoscenza granata Antonio Pigino , responsabile del settore giovanile che, ad un certo punto della stagione, siederà anche sulla panchina. Nell'estate 2012 , con la Pro in sorge addirittura la possibilità di una conferma, aggregato alla prima squadra: l'entourage del giocatore valuta la possibilità, ma Moreno Longo chiama per offrire un posto da sicuro protagonista in Primavera ed inizia la prima stagione per Ima sotto i riflettori. Da "promessa che dovrà mantenersi", a vera e propria rivelazione della stagione. Nella stagione regolare, Gyasi non è uno che segna, è uno che fa segnare (una sola rete in archivio, contro lo Spezia ), ma si rivela fondamentale nel cammino play-off: ai quarti di finale contro il Genoa strappa gli applausi del pubblico per l'eccezionale cavalcata sul momentaneo 3-1 (terminerà 3-2 per il Toro), in semifinale strapazza l' Inter con la rete decisiva che spalanca a Longo e compagni le porte delle finali di Gubbio . Nel momento decisivo della stagione, Gyasi c'è.

In estate, le voci che si rincorrono vorrebbero il ragazzo già pronto ad un'esperienza tra "i grandi", insignito di un contratto da professionista: anche stavolta, però, Moreno Longo interviene per avere il giocatore ancora una stagione in Primavera, per completare la propria maturazione e rinforzare la squadra. Arriva il contratto di addestramento tecnico (il c.d. pre-contratto) e, seppur si tratti di una mezza delusione dal punto di vista professionale (sorprendente, a detta di molti, noi compresi), Ima parte subito fortissimo: dopo una settimana scarsa di ritiro a Bormio con la prima squadra, gli bastano una manciata di minuti per segnare subito a Novara , alla prima di campionato lo scorso 24 agosto. Si ripeterà il 14 settembre col Modena ma il suo "capolavoro", a dimostrazione dell'eccezionale rendimento non legato tanto ai goal quanto alla creazione di gioco, sarà il derby Primavera. Ne sa A.P.D. PECETTO Via Busello 4, 10020 Pecetto Torinese (TO) tel./fax 011 – 8609105 P.IVA 09185980019 www.apdpecetto.it E-mail: [email protected]

A.P.D. PECETTO N. Matricola F.I.G.C. 920680 Affiliata dal 1976 qualcosa il suo marcatore, il bianconero Untersee , che l'esterno granata fa letteralmente ammattire per 90 minuti, conquistandosi poi la punizione che, al 92', causerà il meritatissimo 3-2 finale per il Torino. Una qualità che, anche nelle sfide amichevoli, non passa inosservata: dopo una bella prestazione in partitella il 12 ottobre contro la prima squadra, sotto gli occhi di Ventura e Petrachi , arriva lo show di Milano, sabato scorso contro l'Inter: due reti, una più bella dell'altra, e prestazione da applausi, non a caso tributatigli dal pubblico nerazzurro al momento della sostituzione. E' solo l'inizio di una settimana che porterà, giovedi, al momento più bello: quello della firma del primo contratto quadriennale da professionista, di fronte al Presidente Cairo .

Il primo passo verso il compimento di una piccola, meritatissima, favola calcistica. Già, perché questo, come tutti ci auguriamo, non deve essere altro che l'inizio. In bocca al lupo, Ima... e complimenti!

Diego Fornero

FONTE TORONEWS

GRAZIE IMA !!!!!

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