Representation for the Italian Diaspora
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Nel Polo Esplode La Rissa Berlusconi Che Tenga
29POL03A2901 ZALLCALL 11 23:14:24 01/28/97 IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII pagina l’Unità Mercoledì 29 gennaio 1997 4 IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIPoliticaIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII Arrivano i repubblicani L’INTERVISTA «Vuole l’amnistia» Dini continua la sua «campagna acquisti» Tremaglia: Silvio Il segretario del Pri Giorgio La Malfa e Luciana Sbarbati, anche lei repubblicana, hanno lasciato il gruppo misto della Camera per confluire, come componente autonoma, nel gruppo parlamentare di Rinnovamento- è già finito Dini la cui esistenza è stata messa in forse (il numero minimo per fare gruppo è di venti deputati) dall’abbandono degli otto socialisti del Si e dei tre deputati pattisti. «Nessun atto di ostilità verso il ci vuole Di Pietro presidente del Consiglio - ha precisato Sbarbati, che diventa vicepresidente del gruppo di Ri -, e men che mai un segno di propensione verso processi di Come risponde Tremaglia a Berlusconi che brinderebbe a ricomposizione centrista: siamo nell’Ulivo e ci champagne se l’ex «repubblichino» lasciasse il Polo? «Il Po- restiamo. Semmai ci sono difficoltà di convivenza nell’ambito eccessivamente eterogeneo del Misto, e lo è già finito - dice l’onorevole di An - e l’unica prospettiva soprattutto c’è una consonanza 29POL03AF02 è il presidenzialismo, con Cossiga e Di Pietro. Altrimenti c’è con il “manifesto” di Dini». Nel confermare 3.39 la restaurazione». Berlusconi restauratore? «Certo, lui vuole che «nei prossimi giorni si definirà» anche l’adesione al 20.0 gruppo di Marianna Li Calzi (ex Forza Italia come Silvio l’amnistia; tratta perché ha problemi per l’emergenza giu- Liotta, che ha già lasciato gli azzurri per Dini) e di stizia - afferma Tremaglia - ma di champagne dovrà berne Federico Orlando, che era stato eletto da indipendente proprio molto per vedere me fuori da An». -
Citizenship and Belonging: the Case of the Italian Vote Abroad
Ethnic Studies Review Vo lume 33.1 Citizenship and Belonging: The Case of the Italian Vote Abroad David Aliano College of Mount Saint Vi ncent The ease in which people are able to travel and com municate with one another across national boundaries is challenging the way in which we identify ourselves and define our place in the world. In an increasingly global ized world the very concept of a national identity is itself being redefined as multiple identities and dual citizen ships have become more common than ever. This process of global interconnectedness has progressed so rapidly in the past few years that many are beginning to question how we define national models. The European Union, NAFTA, MERCOSUR, multi-national corporate affiliations, and virtual communities over the internet are all fast creating new collective forms of identity filling a role traditionally associated with the nation-state. These new realities test the limits of traditional citizenship models and challenge us to rethink national identities that tran scend borders. In December 2001 the Italian Parliament passed a law granting Italian citizens living abroad the right to not only vote in Italian elections but to also elect their own 36 Aliano-Citizenship and Belongi ng specially designated representatives to the Italian Parlia ment. Many of these new voters were second and third generation children of emigrants who had only recent ly attained their Italian citizenship. These new citizens played a decisive role in their ancestral homeland's po litical process and in so doing provoked no small amount of debate over extraterritorial citizenship. -
Dual Citizenship in Italy: an Ambivalent and Contradictory Issue
183 Chapter 9 Dual Citizenship in Italy: An Ambivalent and Contradictory Issue Günther Pallaver, University of Innsbruck Guido Denicolò, Avvocato dello Stato in Trento Abstract The discussion about dual citizenship in Italy was and is determined by a dominant theme. Primarily, this topic is related to questions of migration, in the sense of both emigration and immigration. After the Second World War, the problem of Italians in areas “lost in war” was added to this. Under these conditions, this chapter examines the case of Italy with a focus on the evolution of its citizenship law. Already in the first basic citizenship law of 1912 and although originally against dual citizenship, the young state wanted to maintain links with the large diaspora of Italian emigrants. Including Italians abroad as citizens across several generations was fully compatible with an ethno-cultural con- ception of national identity. Italy also permits the so-called italiani oriundi – i.e. persons of Italian ancestry living permanently abroad – to regain Italian citizenship if they can prove that none of their direct ancestors has explicitly renounced Italian citizenship. The second group of residents abroad for whom Italy promotes the restoration of citizenship are ethnic Italians in the neighbouring territories of Slovenia and Croatia, lost after World War II. Unlike for the italiani oriundi, these latter groups must establish a certain famili- arity with the Italian culture and language. The final category discussed in the chapter are non-Italian immigrants whose numbers have been growing substantially since the 1990s. Although dual citizenship is tolerated in residence-based naturalisations, these are comparatively rare. -
Gruppi Parlamentari 16 ››› Uomini E Donne ››› Regioni
CAMPAGNA DI TESSERAMENTO 2011 Sostieni l’unica trasparenza che si vede! RAPPORTO SULL’ATTIVITÀ DEL PARLAMENTO APRILE 2008 / DICEMBRE 2011 DIVENTA SOCIO/A DELL’ASSOCIAZIONE OPENPOLIS E CONTRIBUISCI ANCHE TU ALLA RIVOLUZIONE DELLA TRASPARENZA IN ITALIA. L’ISCRIZIONE ONLINE È APERTA PER STUDENTI/PRECARI, CITTADINI, POLITICI E ORGANIZZAZIONI PRESSO IL SITO ASSOCIAZIONE.OPENPOLIS.IT associazione associazione Via Dei Sabelli 215 - 00185 Roma [email protected] Tel.: 06.83608392 Sommario CAMERE APERTE 2011 Il progetto openpolis 3 Camere Aperte - Secondo Anno 4 Associazione openpolis 5 Obiettivo trasparenza ››› La trasparenza dei Parlamenti a confronto L’Indice della Produttività parlamentare 6 Premessa 7 I Criteri 9 I Parametri L'Agenda del Parlamento 11 Temi a confronto 12 Italie a confronto La produttività dei parlamentari 14 ››› Gruppi parlamentari 16 ››› Uomini e donne ››› Regioni I ruoli e i personaggi 20 Classifiche per tipo di attività Una Repubblica parlamentare? 24 ››› Chi fa davvero le leggi ››› Doppi incarichi 26 ››› L’interrogato (non) risponde Appendici 28 Classifica dei Deputati per indice di produttività 33 Classifica dei Senatori per indice di produttività A cura dell'associazione http://associazione.openpolis.it Via Dei Sabelli 215 - 00185 Roma Tel.: 06.83608392 Progetto grafico: KOOK - ARTGENCY http://www.kook.it Si ringrazia per il contributo alla stampa del presente volume http://www.actionaid.it Un ringraziamento particolare ai 14.716 iscritti alla community di openpolis.it Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 2.5 Italia (CC BY-NC-SA 2.5) Puoi riprodurre, distribuire e usare liberamente quest'opera. Vedi le condizioni legali in Creative Commons Italia: www.creativecommons.it Il progetto openpolis CAMERE APERTE - SECONDO ANNO La prima edizione di Camere Aperte coincideva con il debut- to del sito openparlamento.it, nel giungo del 2009. -
Dal Movimento Sociale Italiano Ad Alleanza Nazionale Da Almirante a Fini Pietro Blandini
1 Dipartimento di Scienze Politiche Cattedra di Storia e teoria dei movimenti e dei partiti politici Dal Movimento Sociale Italiano ad Alleanza Nazionale Da Almirante a Fini Pietro Blandini Prof. Andrea Ungari RELATORE Pietro Blandini – Matricola 084562 CANDIDATO Anno Accademico 2019-2020 2 Indice Introduzione 4 1. Almirante e Fini 6 1. Giorgio Almirante 6 1.1 L’infanzia, i primi lavori come giornalista e il fascismo (1914-1945) 6 1.2 Il dopoguerra e la latitanza (1945-1946) 7 1.3 La fondazione del Movimento Sociale Italiano (1946) 8 1.4 La prima (breve) segreteria e gli anni dell’opposizione interna (1947-1969) 8 1.5 La seconda segreteria: Almirante anima del partito (1969-1984) 10 1.6 Il funerale di Berlinguer, gli ultimi anni e la morte (1984-1988) 12 2. Gianfranco Fini 14 2.1 La giovinezza a Bologna e i primi tempi a Roma (1952-1971) 14 2.2 Rivalità con Tarchi, lavoro nel Secolo d’Italia e coordinatore nel Fronte della Gioventù (1971-1986) 15 2.3 Tenere accesa la fiamma di Giorgio (1987–1991) 16 2.4 Il partito degli onesti e il progetto di Alleanza Nazionale (1991-1995) 18 2.5 L’epilogo politico (2009-2013) 21 2. Il Movimento Sociale Italiano 22 1. Le origini e la fondazione (1945-1950) 22 2. L’apertura a destra della segreteria De Marsanich (1950-1954) 25 3. Il possibile inserimento e il disastro del governo Tambroni (1954-1960) 27 4. Il fallimento della strategia dell’inserimento: la fine della segreteria Michelini (1960-1969) 29 5. -
Alleanza Nazionale: Tra Postfascismo E Crisi Identitaria
Alleanza Nazionale: tra postfascismo e crisi identitaria Simone MERIGGI Università di Szeged La destra politica italiana è rappresentata da diversi partiti e movimenti, tralasciando quelli collocati nell'area più estrema, e con una limitata rappresentanza parlamentare, l'attenzione non può che concentrarsi su Alleanza Nazionale. Quest ultimo è un soggetto politico che ha da poco compiuto i suoi primi dieci anni e che è nato dalle radici di un partito storico, il Movimento Sociale Italiano, che si è ispirato per oltre quarant'anni all'ideologia fascista. Questo movimento di nostalgici è nato ufficialmente il 26 dicembre del 1946 e, a seguito della fondazione, viene emanato un comunicato: "I rappresentanti del Fronte del lavoro, della Unione sindacale ferrovieri italiani, del Movimento italiano di unità sociale, del movimento de La Rivolta sociale, del Gruppo reduci indipendenti, constatata la perfetta identità di vedute e finalità politiche sociali, hanno costituito il Movimento sociale italiano"1. La decisione di chiamare la nuova organizzazione movimento anziché partito, sembra sia da far risalire ad uno dei più importanti leader della destra neofascista, Pino Romualdi, il quale disse che si trattava di un "(...) movimento e non partito in quanto la nuova organizzazione aveva una ragione dinamica, dovendosi muovere verso la ricostruzione del partito fascista repubblicano (...)"2. Il Movimento Sociale Italiano ha rappresentato per tutta la sua vita un partito di nostalgici e, spesso, ha attraversato momenti di crisi che ne hanno messo in dubbio l'esistenza stessa, come durante i drammatici fatti di Genova del I9603. In altre occasioni, i dirigenti missini hanno cercato nuove strategie per uscire dallo stato di isolamento in cui, per diverse ragioni, si trovava. -
Associazione Openpolis E Contribuisci Anche Tu Alla Rivoluzione Della Trasparenza in Italia
CAMPAGNA DI TESSERAMENTO 2011 Sostieni l’unica trasparenza che si vede! RAPPORTO SULL’ATTIVITÀ DEL PARLAMENTO APRILE 2008 / DICEMBRE 2011 DIVENTA SOCIO/A DELL’ASSOCIAZIONE OPENPOLIS E CONTRIBUISCI ANCHE TU ALLA RIVOLUZIONE DELLA TRASPARENZA IN ITALIA. L’ISCRIZIONE ONLINE È APERTA PER STUDENTI/PRECARI, CITTADINI, POLITICI E ORGANIZZAZIONI PRESSO IL SITO ASSOCIAZIONE.OPENPOLIS.IT associazione associazione Via Dei Sabelli 215 - 00185 Roma [email protected] Tel.: 06.83608392 Sommario CAMERE APERTE 2011 Il progetto openpolis 3 Camere Aperte - Secondo Anno 4 Associazione openpolis 5 Obiettivo trasparenza ››› La trasparenza dei Parlamenti a confronto L’Indice della Produttività parlamentare 6 Premessa 7 I Criteri 9 I Parametri L'Agenda del Parlamento 11 Temi a confronto 12 Italie a confronto La produttività dei parlamentari 14 ››› Gruppi parlamentari 16 ››› Uomini e donne ››› Regioni I ruoli e i personaggi 20 Classifiche per tipo di attività Una Repubblica parlamentare? 24 ››› Chi fa davvero le leggi ››› Doppi incarichi 26 ››› L’interrogato (non) risponde Appendici 28 Classifica dei Deputati per indice di produttività 33 Classifica dei Senatori per indice di produttività A cura dell'associazione http://associazione.openpolis.it Via Dei Sabelli 215 - 00185 Roma Tel.: 06.83608392 Progetto grafico: KOOK - ARTGENCY http://www.kook.it Si ringrazia per il contributo alla stampa del presente volume http://www.actionaid.it Un ringraziamento particolare ai 14.716 iscritti alla community di openpolis.it Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 2.5 Italia (CC BY-NC-SA 2.5) Puoi riprodurre, distribuire e usare liberamente quest'opera. Vedi le condizioni legali in Creative Commons Italia: www.creativecommons.it Il progetto openpolis CAMERE APERTE - SECONDO ANNO La prima edizione di Camere Aperte coincideva con il debut- to del sito openparlamento.it, nel giungo del 2009. -
Conor Deane Claretta Petacci, Benito Mussolini’S Last Mistress, Once Remarked: ‘It Is Not Hard to Govern Italians; It’S Pointless.’
156 Letter from Rome A State of Embarrassment Conor Deane Claretta Petacci, Benito Mussolini’s last mistress, once remarked: ‘It is not hard to govern Italians; it’s pointless.’ It is a widely-held belief that the current suppression of the free press, and the ascent Prime Minister of Italy, Silvio Berlusconi, of the Fascists (the National Alliance) and is determined to make a fresh attempt at rabid xenophobes (the Northern League). this pointless task, but this is not true. The western press is practically unanimous in its censure of Berlusconi, who dislikes Berlusconi leads a coalition made up of his them in return. He has a particularly bad own political party, Forza Italia, the anti- relationship with that flagship of liberal immigrant Northern League and the dogma, The Economist. National Alliance, a party that, in its original configuration as the Movimento Yet the belief that Berlusconi is trying to Sociale Italiano (MSI), had been excluded establish repressive government is from power throughout the post-War period misplaced. On the contrary, he is hardly for its continued espousal of Fascism. Under interested in governing Italy at all. In this he the new and more moderate leadership of differs quite markedly from his late political Gianfranco Fini, the National Alliance has mentor, Bettino Craxi, who made a forceful tasted power for the first time with and memorable attempt to do so, and Berlusconi. It is certainly not a coalition managed to stay in office for a remarkably of the tolerant, but this does not make long time (from August 1983 to April 1987, it autocratic. -
Troppoottimismo,Sitorneràallemanovrecorrettive
2 oggi sabato 19 luglio 2003 Segue dalla prima sa Ignazio La Russa, il quale sia pure con toni soft fa intendere che la que- La miccia è stata una querelle con il stione-verifica resta tutta aperta per- ministro Mirko Tremaglia che avan- Per Maroni il varo Lo scontro ieri prima della chè si tratta di un processo «conti- zava obiezioni sul Dpef. «Se non se- nuo», quotidiano e si misura sui fatti guite le mie indicazioni, le cose an- concreti. «Il primo è stato il Dpef ed del Dpef sigla il riunione del Consiglio dei ‘‘ dranno male e c'è poco da fare per è stato positivo grazie all'ottima re- l'avvenire - avrebbe aggiunto Tre- ritrovato accordo nella ministri. Oggetto del gia di Tremonti e alla partecipazione monti - Presenterò una proposta sul- di altri ministri», ha sottolineato il le pensioni e voi la boccerete, così coalizione, ma il collega ex contendere, ancora una volta, capogruppo di An alla Camera ri- me ne andrò prima che affondiate». ‘‘ marcando così il ruolo giocato da Quanto basta per far riaprire la missino non è d’accordo la riforma Alemanno e Buttiglione. Ci provano partita di una verifica iniziata e mai Gianni Alemanno e Antonio Marza- veramente chiusa. Tanto che oggi si Buttiglione: subito un vertice della previdenza no a gettare acqua sul fuoco. Il pri- parla già di un vertice prima delle mo invita a non «montare un caso ferie d’agosto. Chiaro che neanche Tremaglia-Tremonti», sottolinena- quelle 124 pagi- do che il mini- ne del documen- stro dell’Econo- to economico e mia in questi finanziario «par- giorni «ha offer- torite» dopo lun- to la più ampia ghe nottate di collaborazione». -
Challenging the Australian Government Approach Towards
Swinburne Research Bank http://researchbank.swinburne.edu.au Author: Mascitelli, Bruno; Battiston, Simone Title: Challenging the Australian government approach towards expatriate voting: the case of Italy Year: 2009 Journal: Australian Journal of Political Science Volume: 44 Issue: 3 Pages: 513-519 URL: http://hdl.handle.net/1959.3/69553 Copyright: Copyright © 2009 Australian Political Studies Association. This is an Accepted Manuscript of an article published by Taylor & Francis in Australian Journal of Political Science on 04 Aug 2009, available online: http://www.tandfonline.com/doi/f ull/10.1080/10361140903067276. This is the author’s version of the work, posted here with the permission of the publisher for your personal use. No further distribution is permitted. You may also be able to access the published version from your library. The definitive version is available at: https://doi.org/10.1080/10361140903067276 Swinburne University of Technology | CRICOS Provider 00111D | swinburne.edu.au Powered by TCPDF (www.tcpdf.org) Challenging the Australian Government approach towards expatriate voting: The case of Italy Bruno Mascitelli and Simone Battiston Abstract In 1999 the Australian Government dropped its objections to the Italian legislation which contemplated postal voting and parliamentary representation for its Italian citizens resident abroad. This was a significant turning point for the Australian Government approach on the question of voting rights for expatriate communities in Australia voting in their homeland elections. Based on undisclosed Government sources and interviews with former Australian diplomatic and Government officials, this paper will recall and examine the Australian Government’s reaction to the Italian political debates leading up to, and eventual passage of, the Italian expatriate vote legislation. -
Ital-News-Number 60-FINAL.Qxp
ITALIAN POLITICS & SOCIETY The Review of the Conference Group on Italian Politics and Society No. 60, Spring 2005 http://www.congrips.org P R E S I D E N T C O N T E N T S Carol Mershon University of Virginia Symposium V I C E P R E S I D E N T Raffaella Nanetti University of Illinois Temi e Voci E X E C U T I V E S E C R E T A R Y / T R E A S U R E R Richard Katz Epistulae The Johns Hopkins University P R O G R A M C H A I R Research Dossier Carolyn Warner Arizona State University E X E C U T I V E C O M M I T T E E Note e Notizie Franklin Adler Macalester College Maurizio Cotta Book Essay and Reviews Università di Siena Julia Lynch University of Pennsylvania Membership Survey Simona Piattoni Università di Trento Supplement Alan Zuckerman Brown University C O - E D I T O R S Anthony C. Masi Filippo Sabetti Department of Sociology Department of Political Science McGill University McGill University 855 Sherbrooke St. West 855 Sherbrooke St. West Montreal,Quebec Montreal, Quebec Canada H3A 2T7 Canada H3A 2T7 [email protected] [email protected] A C K N O W L E D G E M E N T S This issue of Italian Politics and Society has been published ITALIAN POLITICS & SOCIETY with the support of McGill The Review of the Conference Group on Italian Politics and Society University No. -
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MARIO SZNAJDER' As Alleanza N azionale ceased to be neo-fascist political party? Undoubtedly, the Alleanza Nazionale (AN) has traveled a long way from its origins in the Movimento Sociale Italiano (MSI) to its electoral triumph in March 1994, its incorporation into the Berlusconi government, and the stability it demonstrated in the European elections of June 1994. Its electoral victories and gov ernmental participation brought a measure of political legitimi zation unknown to it in the past since the foundation of the MSI in 1946. But electoral victories and governrnental participation are not sufficient to answer a basic question: Has the AN aban doned neo-fascisrn and become a liberal dernocratic party? If the conternporary practica! political experience of the AN is too scanty to suggest the nature of its ties with fascism, we will address the problern through a close exarnination of ideo logical changes as reflected in the political prograrns and dec larations of AN leaders, and the circurnstances in which these are generated. In this sense, we would agree with the rnain expert in Italian neo-fascisrn, political scientist Piero Ignazi who, in the last chapter of his book Postfascisti?, clairns that in order to becorne an integral part of the liberal democratic po litical world neo-fascisrn rnust abandon its ideological cornbi nation of organic nationalisrn and anti-Marxist socialisrn which constitutes the core of fascist ideology. (1) Only by taking this I Dep artamen t o f Political Science T he Hebrew University of Jerusalem 21 Department of Political Science The Hebrew University of Jerusalem step, can the AN leadership claim that it has abandoned an ideology in which the community - the nation, embodied in its juridical form the state - is anterior and superior to the in dividual and constitutes a sine qua non without which social and individual life are impossible.