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GIUGNO - LUGLIO 2019 - LUGLIO GIUGNO

PERIODICO DEL VICARIATO DI E E ANGHIARI DI VICARIATO DEL PERIODICO 4 N.

Poste Italiane S.p.A. - Sped. in A.P. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB/52/2004 - - Tariffa pagata - Taxe perçue In copertina - Personaggi anghiaresi Il tetto della Propositura Mario Pernici Dopo il nostro appello e la lettera allegata al Troviamo Mario e numero 6/2018 dell’Oratorio, sono stati mol- il suo sigaro al caffè del Terrato e qualche ti coloro che ci hanno fatto pervenire il loro avventore, appena vede contributo. Questi sotto si aggiungono così a che stiamo per fargli quelli pubblicati nei numeri precedenti. un’intervista, afferma e I lavori sono finiti ma, come comprenderete ci fa sapere che è molto bene, il vostro aiuto, le vostre offerte, ci aiu- conteso fra le donne teranno nella sistemazione della contabilità della Valtiberina. per questo importante impegno di lavoro as- Subito gli chiediamo, sunto dalla parrocchia. lui figlio di poeta d’ottava rima, come si Offerte per il tetto della Propositura e l’ora- considera in questa fase della sua vita? torio; quarto elenco: Questa fase della mia vita è in parte sfortunata per la perdita di mia moglie Daniela. Sono impegnatissimo, Casi Pietro e Licia, Vichi Benilde, Catac- forse anche troppo, perché faccio da nonno e non solo. chini Cristina, Acquisti Felice, Comanducci Ma, come dici tu, è anche una cosa bella. Francesco, Sbragi Monica, Melani Paolo ed Enrica, Meazzini Paolo, Bruschi Franco e Ma la tua attività lavorativa in cosa è consistita? Giuseppina, Suore Agostiniane, Marzi Vale- ria, Giabbanelli Grazia, Del Pia SRL, Brizzi Ho fatto il cameriere per tutta la vita. L’ho fatto a Roma, l’ho fatto a Foggia, l’ho fatto in alt’Italia: Carlo, Bidossi Paola. diciamo pure in tutt’Italia. E naturalmente l’ho fatto ad Anghiari. Penso di averlo fatto bene perché tutti mi chiamavano “il cameriere”. A questo proposito voglio raccontare questo episodio. La mia famiglia non è che avesse grandi possibilità e con la Chiesa non era tanto in comunanza. Però mi ricordo che dovevo andare a Roma e don Nilo mi comprò un paio di scarpe nuove.

Gli anghiaresi ti chiamano con il soprannome di Mobutu, soprattutto per la Scampanata, dove il soprannome è obbligatorio. Come mai?

Perché io parteggiavo per quel guerrigliero laggiù del Congo, in Africa, che poi anche lui è diventato Nella foto qui un delinquente come gli altri. Fino a che faceva la sopra l’oratorio rivoluzione andava bene. Dopo comandava e ha rimesso a nuovo cambiato registro. Io come linea politica mi ritengo in occasione dei di sinistra, non come quelli che si veston tutti uguali lavori al tetto della Propositura. che non mi sono simpatici: diciamo mi sento di centro- Qui a destra il bas- sinistra. Però io sono per l’alternativa: a comandare, sorilievo realizzato un po’ gli uni e un po’ gli altri. dal prof. Osvaldo Chegai, realizzato A conclusione, uno del pubblico (ancora?!) presente al tempo del suo all’intervista attratto dal personaggio, chiede insegnamento informazioni sul Museo della Beccaccia che è stato presso l’Istituto istituito per i Cordoni (dove Mario ha delle proprietà). d’Arte di Anghiari. «Io co’ le beccacce ci faccio i crostini!» è stata la sua semplice risposta.

2 A conclusione della celebrazione eucaristica a per salutare monsignor Giulietti e accogliere monsignor Salvi

a solenne celebrazione eucaristica di saluto all’arcivescovo eletto di Lucca mons. Paolo Giu- Llietti e di accoglienza-benvenuto al nuovo ve- scovo ausiliare e vicario generale di Perugia-Città della Pieve mons. Marco Salvi, tenutasi nella cattedrale di San Lorenzo, domenica 5 maggio, si è conclusa con i discorsi di ringraziamento dei due presuli, applauditi a lungo dai numerosi fedeli. Mons. Giulietti e mons. Salvi hanno ricevuto ciascu- no, dalle mani del cardinale Gualtiero Bassetti, un dono dell’Arcidiocesi: una croce in argento, definita dal car- dinale «una semplice croce, non di grande valore, ma di infinito valore come significato, perché questa croce è il segno di tante croci che in un modo e in un altro il Signore vi chiama a portare accanto a sé. Ma la croce del Signore è gloriosa e gioiosa, perché noi abbiamo un cireneo di lusso che ci aiuta a portare questa croce ed è il Signore stesso, che è particolarmente accanto a voi buono perché ama e conosce le sue pecore. In questo due che iniziate un ministero così grande davanti a Dio momento mi sento di imitare e incarnare il Buon pasto- e davanti a tutte le creature». re, conoscere i singoli, le comunità, le persone. Nella nostra società caratterizzata dalla fretta e senza memo- Un angolo perugino nella casa di Lucca ria, dare il tempo necessario all’ascolto, mettersi nei panni dell’altro non è scontato. Chiedo aiuto per tutto «Esprimo la mia gratitudine alla famiglia perugina che questo a tutti voi, aiutatemi a vivere per primo lo stile lascio con dispiacere – ha detto mons. Giulietti nell’inter- dell’ascolto. Non ho in mente progetti e piani pastorali, venire a fine celebrazione –, ma che in realtà non lascerò voglio ascoltare, entrare in confidenza con le persone in mai perché, avendo avuto in dono tanti oggetti che mi una relazione di amicizia. Essere pronto ad ospitare, ma ricordano la mia città, ci sarà sempre un angolo perugino anche essere ospitato da questa bella e ricca comunità di nella casa di Lucca. Esprimo la mia gratitudine a que- Perugia-Città della Pieve. sta famiglia diocesana a cui chiedo anche perdono per le In questo momento vivo con fiducia, ma anche con inevitabili mancanze e colpe commesse in questi anni, timore e con tremore, ma nella mia storia personale ho nonostante la buona volontà di servirla. Ho già detto ai scoperto che dire sì al Signore è sempre la scelta giusta, giovani e lo ripeto anche a voi, Lucca è una bella città e anche quando la proposta era esigente. Con questi sen- val bene una gita e spero che, nonostante la lontananza, timenti ho il cuore pieno di gratitudine verso il cardinale ci saranno occasioni per potersi rivedere e comunque e in Gualtiero per avermi accolto e perché da questi primi ogni caso a camminare insieme nel Signore». momenti mi sta accompagnando come un padre. E rin- grazio l’arcivescovo Riccardo Fontana e la Diocesi da Dare il tempo necessario all’ascolto, mettersi nei cui provengo. Grazie alle mie comunità: , panni dell’altro non è scontato Tavernelle, Anghiari, che mi hanno formato e realizzato nella fede e chiedo a loro di continuare a pregare per Mons. Salvi, nel rivolgersi ufficialmente per la pri- me. Grazie alla mia famiglia, ai tanti amici di CL e non, ma volta alla sua nuova comunità diocesana, si è quasi sparsi ovunque e con cui ho camminato insieme in tanti confidato con voce commossa. «In questi giorni -ha det- anni della mia vita. to- mi hanno accompagnato le parole di Gesù: “Il Buon Alla Madonna delle Grazie, venerata in questa cat- pastore offre la vita per le pecorelle”. Queste parole si tedrale, affido la mia persona e Le chiedo come Madre sono realizzate pienamente quando Cristo liberamente buona di accompagnarmi sempre». R. L. Nella foto (tratta dal comunicato stampa della diocesi) mon- si è offerto nella croce. È Lui il Buon Pastore, il Pastore signor Salvi e monsignor Giulietti. L’editoriale del direttore Papi è a pag. 10

L'ORATORIO DI ANGHIARI - Tariffa Associazioni Senza Fini di Lucro: Poste Italiane S.p.A. - Sped. in A.P. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB/52/2004 - AREZZO - Tariffa pagata - Taxe perçue Anno LII - Periodico del Vicariato di Anghiari e Monterchi. Con approvazione della Curia di Arezzo Aut. Tribunale di Arezzo n. 5 del 28 aprile 1967 - Dir. Resp. Enzo Papi - Stampa: Grafiche Borgo, Sansepolcro. Redazione:donmarcosalvienzopapiteresabartolomeimariodelpiailarialorenzinielisadelpiantagabrielemazzimassimoredentimichelefoni.

3 CALENDARIOa cura di Franco Cristini LITURGICO

28 giugno venerdì: Sacro Cuore di Gesù. La festa del Mese di giugno 2019 Sacro Cuore di Gesù cade il venerdì che segue la secon- da domenica dopo Pentecoste. “Il Cuore di Gesù sia il Mese dedicato al S. Cuore di Gesù centro di tutte le nostre ispirazioni.” 29 giugno sabato: Santi Pietro e Paolo apostoli. Cuore 2 giugno domenica: Domenica VII di Pasqua. Ascensione Immacolato di Maria. Fonti storiche attestano che nel di N.S.G.C. Festa al Santuario del Carmine con S. Messe 67 d.C. si trovavano entrambi a Roma ed entrambi furo- ogni ora dalle ore 7:00 alle 11:00. Alle ore 16:00 S. Messa no carcerati e giustiziati. e benedizione dei bambini. Alle ore 18:00 S. Messa solen- 30 giugno domenica: Domenica XIII del Tempo Ordi- ne presieduta dal vescovo Marco. Ad Anghiari unica Mes- nario. Sante Messe secondo l’orario festivo. sa alle ore 9:00 in Propositura. 4 giugno martedì: Primo Martedì del Mese. Nella chie- Mese di luglio 2019 sa di Propositura alle ore 17:00 “Ora di Guardia con recita del Santo Rosario”. 2 luglio martedì: Primo Martedì del Mese. Nella chiesa 6 giugno giovedì: Primo Giovedì del Mese. Si invitano di Propositura alle ore 17:00 “Ora di Guardia con recita i fedeli alla preghiera per le vocazioni. del Santo Rosario”. 7 giugno venerdì: Primo Venerdì del Mese. Nella chie- 3 luglio mercoledì: S. Tommaso apostolo. È conosciuto sa di Micciano, alle ore 20:15 circa, Santa Messa per il per la sua incredulità che svanì davanti a Gesù risuscita- Gruppo Uomini dei Ritiri di Perseveranza. Nel Santua- to. Sembra che abbia predicato il Vangelo in India dove rio del Carmine, alle ore 21:00, Santa Messa e adorazio- subì il martirio. ne della Madonna. 4 luglio giovedì: Primo Giovedì del Mese. Si invitano i 9 giugno domenica: Pentecoste. Sante Messe secondo fedeli alla preghiera per le vocazioni. l’orario festivo. “Manda o Padre, lo Spirito Santo alla 5 luglio venerdì: Primo Venerdì del Mese. Nella chiesa tua Chiesa.” di Micciano, alle ore 20:15 circa, Santa Messa per il Gruppo Uomini dei Ritiri di Perseveranza. Nel Santua- Termina il Tempo di Pasqua rio del Carmine, alle ore 21:00, Santa Messa e adorazio- Riprende il Tempo Ordinario ne della Madonna. 7 luglio domenica: Domenica XIV del Tempo Ordina- 11 giugno martedì: S. Barnaba Apostolo. Fu compagno rio. Sante Messe secondo l’orario festivo. di San Paolo nel suo primo viaggio e fu presente al Con- 11 luglio giovedì: S. Benedetto da Norcia abate (480- cilio di Gerusalemme. Ritornato a Cipro, dove era nato, 547). Anniversario dell’apparizione della Madonna al vi predicò il Vangelo e vi morì. Combarbio (oggi Carmine). Alle ore 20:00 pellegrinag- 13 giugno giovedì: S. Antonio da Padova, sacerdote e gio verso il Santuario, con partenza dall’Acquedotto, dottore della Chiesa, Nacque a Lisbona in Portogallo nel per partecipare alla S. Messa solenne delle ore 21:00. 1195 e morì a Padova nel 1231. Straordinario predicato- 14 luglio domenica: Domenica XV del Tempo Ordina- re, uomo di grande fama e cultura, fu difensore dei poveri rio. Sante Messe secondo l’orario festivo. e degli oppressi. Ad Assisi incontrò S. Francesco. 16 luglio martedì: B. Maria V. del Monte Carmelo. Festa 16 giugno domenica: Domenica XI del Tempo Ordina- solenne al Santuario del Carmine con S. Messa alle ore rio. SS. Trinità. Sante Messe secondo l’orario festivo. 21:00 e processione con le fiaccole, attorno al Santuario. 23 giugno domenica: Domenica XI del Tempo Ordina- 21 luglio domenica: Domenica XVI del Tempo Ordina- rio. Corpus Domini: la festività del Corpus Domini cade rio. Sante Messe secondo l’orario festivo. la seconda domenica dopo Pentecoste. In Propositura, 22 luglio lunedì: S. Maria Maddalena. La S. Messa del- alle ore 9:00, S. Messa. Alle ore 11:00, sempre in Pro- le ore 18:00 verrà celebrata nella chiesetta del Borgo positura, Santa Messa solenne in occasione della Prima della Croce a lei dedicata. Comunione dei bambini della parrocchia. Al termine 25 luglio giovedì: San Giacomo il Maggiore, apostolo. Fi- seguirà la processione con il SS. Sacramento fino alla glio di Zebedeo e fratello di Giovanni, fu presente ai prin- chiesa della Croce. Alle ore 18:00 S. Messa nella chiesa cipali miracoli di Gesù. È venerato soprattutto in Spagna, a della Croce. “Io sono il pane vivo disceso dal Cielo, chi Compostela, dove sorge una basilica a lui dedicata. mangerà questo pane vivrà in eterno, alleluia.” 26 luglio venerdì: S. Gioacchino e S. Anna, i genitori 24 giugno lunedì: Natività di San Giovanni Battista mar- della Vergine Maria. tire. Giovanni era figlio di Elisabetta, cugino della Ma- 28 luglio domenica: Domenica XVII del Tempo Ordi- donna e di Zaccaria, fu coetaneo di Gesù. Ritiratosi nel nario. Sante Messe secondo l’orario festivo. deserto ancora giovane apparve poi sulle rive del Giorda- 29 luglio lunedì: S. Marta vergine, di Betania. Sorella di no per predicare l’imminente avvento del Messia. Subì Lazzaro e Maria, con le sue preghiere ottenne la risur- il martirio per decapitazione per ordine di Erode Antipa. rezione di Lazzaro. 4 Santuario del Carmine S. MESSE FESTIVE CELEBRATE NELLE CHIESE Anniversario DEL VICARIATO DI ANGHIARI dell’Apparizione al Carmine

Ore 8:00 -ANGHIARI: Chiesa di S. Stefano Ore 9:00 -ANGHIARI: Chiesa di Propositura “ -VIAIO: Chiesa di S. Paterniano “ -CATIGLIANO: ogni 15 giorni Giovedì 11 luglio, Ore 10:00 -CARMINE: Santuario Madonna del Carmine “ -MICCIANO: Pieve di Maria Assunta alle ore 20:00, “ -S. LEO: Chiesa di San Leone Ore 11:00 -ANGHIARI: Chiesa di Propositura “ -PIEVE DI SOVARA: S. Maria Annunziata pellegrinaggio da “ -TAVERNELLE: Chiesa dell’Assunzione di M.V. Ore 16 (estivo 17) -PONTE ALLA PIERA: Chiesa di S. Giovanni E. Anghiari (Acquedotto) Ore 18:00 -ANGHIARI: Chiesa della Croce e da Tavernelle ... E DI MONTERCHI Ore 8:45 -PADONCHIA: Chiesa di S. Michele Arc.lo Ore 10:00 -POCAIA: Chiesa della Madonna Bella (dal Bagnolo) verso Ore 11:00 -LE VILLE: Chiesa di S. Maria della Pace Ore 11:15 -MONTERCHI: Chiesa di S. Simeone profeta il Santuario per Ore 17:00 (18:00 estivo) -Chiesa di San Simeone a Monterchi

Prima domenica del mese a Scandolaia ore 15:00 (ore 16:00 estivo) partecipare alla Santa Ultima domenica del mese: Chiesa di San Michele Arc.lo a Messa delle ore 21:00. Pianezze, ore 16:00 (ore 17:00 estivo). MESSE PREFESTIVE:

Ore 16:00 - (ore 17:00 estivo) Chiesa di Tavernelle Ore 16:00 - (ore 18:00 estivo) Arcipretura Monterchi Ore 16:00 - (ore 18:00 estivo) Chiesa di Tubbiano Ore 17:00 - Madonna Bella a Pocaia Ore 16:30 - (ore 17:30 estivo) S. Maria della Pace, Le Ville Martedì 16 luglio, Ore 18:00 - Propositura di Anghiari Madonna del Carmelo, Primo Venerdì del mese In Propositura, alle ore 18:00, S. Messa. Santa Messa solenne A Micciano, alle ore 20:15, S. Messa alle ore 21:00 seguita per il Gruppo Uomini dei Ritiri di Per- dalla processione con severanza. Al Santuario del Carmine, alle ore le fiaccole intorno al 21:00, recita del Rosario e S. Messa Santuario. con meditazione. 5 IL PALTERRE*: dove gli Anghiaresi parlano di Anghiari, e non solo * Queste pagine possono essere lette dagli Anghiaresi senza particolari prescrizioni. Per gli altri si consiglia moderazione.

Tanti auguri nonno bis!!!

rnesto Pacini, vive a Milano ormai da 70 anni…! Non poco, certo, ma è sempre rimasto legato al Giandomenico E“suo” Anghiari… terra natia… cui è tornato ogni anno in estate. mprovvisamente, giovedì 11 marzo 2019, è venuto a Partito per Milano con il cappotto del suo babbo mancare ai suoi cari, Gian Domenico Baggi, lasciando Felicino addosso e 10.000 lire in tasca prestate dal “Sor costernati gli anghiaresi e soprattutto gli abitanti di I Livio”… ha vissuto tempi duri, con gli amici Adelmo Tavernelle. Carissimo Domenico, amico sincero, uomo (Agolini) e Pedro, persi nella grigia nebbia della zona saggio e corretto, animatore di tante iniziative, con gran di San Siro…. tristezza scrivo queste poche righe. Ricordo con piacere Poi però, con l’arrivo della moglie (anghiarese… gli anni che ci videro assieme amministrare il nostro naturalmente!!) Emma (Conti), tutta quella nebbia, chissà . perché, diventò rosa… E la vita, costellata di sacrifici e Quante discussioni, lunghe riunioni a parlare di soddisfazioni, è continuata serena. come gestire la sanità e i servizi sociali -dei quali tu Il 10 di marzo abbiamo festeggiato il suo novantesimo eri validissimo assessore-. Sempre pronto e disposto a compleanno!! ragionare con tutti, con passione, pazienza e pacatezza, Tutti insieme, la nostra piccola/grande famiglia per costruire quella prima rete d’assistenza domiciliare Pacini-Corsi. affinché gli anziani restassero nelle loro case accanto ai Buon Compleanno nonno (e babbo) Ernesto, con tutto familiari. il nostro affetto, da: Caro Domenico, tu lasci un bel ricordo di persona Claudia, Lorenzo e Alessandra buona, laboriosa, amico di tutti. Non dimenticherò mai e…. i pronipoti…!!! Eleonora e Matteo!! le belle conversazione su tanti problemi; dalla politica -che per noi non era altro che l’impegno per risolvere i Nella foto qui sopra, Ernesto, festeggiato dai suoi familiari problemi delle genti- alla coltivazione dell’orto; tu con e anche gli anghiaresi, appena ci sarà l’occasione, vorranno fare altrettanto. le zucche giganti, io con i cocomeri. Cose semplici, ma per noi molto importanti, le quali ci legavano all’ambiente, alla terra e alla natura. In un’epoca tanto frenetica, e spersonalizzata, dove Angelica l’amicizia, lo stare insieme sono diventate cose quasi impossibili, tu hai sempre mantenuto ottimi rapporti, Per descrivere la mancanza di Angelica non ci con il comportamento corretto, semplice, sempre con sono le parole adeguate: una figlia sicuramente un sorriso e una buona parola per tutti. per me, iperattiva, dolce, umile e una mamma a Addio Gian Domenico, breve è l’umana vita, ma chi 360 gradi. l’ha vissuta senza dissipare -come tu hai agito-, i valori Ha lasciato due bimbi dolci, educati, meravigliosi. fondamentali dell’affetto e dell’amicizia, rimarrà vivo Il suo insegnamento umile come lo era lei… sarà e chiaro lungamente nel ricordo di chi ti ha conosciuto per sempre con noi. e amato. Anna Maria Franco Talozzi. 6 ...il Palterre, ovvero Ridendo castigat mores Ricorrenze per la famiglia Pacini La famiglia*

Carissimo Oratorio e anghiarino anghiarese, Solo dalla famiglia può nascere concretezza volevo segnalarVi che il mio papà, Gian Piero Pacini, il serietà, amore vero ed anche certezza, 16 maggio ha compiuto 80 anni. è lì che attingi tutte le nozioni Il babbo è anghiarese doc!!! È figlio della Vanda per addentrarti in un mondo pieno di illusioni. Cecconi e di Felice Pacini; è fratello di Ernesto, che vive a Milano, e di Ardelia che vive al Borgo. È lì che tornerai nei tuoi momenti di tristezza, Da molti anni vive a Vicenza dove si è trasferito, quando quando ti sentirai deluso e pieno di amarezza; si è sposato con Carla, per essere più vicino all’Università è lì che troverai la forza per ricominciare di Padova dove ha insegnato storia medioevale. quando ti sembrerà preclusa ogni speranza per colui che crede ancorsa nell’onestà e nell’uguaglianza.

Se la famiglia è sana, onesta ed unita è la più grande scuola della vita. * Giuseppe Pasqui, Le stagioni della vita, Tipografia l’Artistica, marzo 2007.

Vi voglio raccontare una storia vera (1949)

n giorno la mia bisnonna Adelma, affidò ai suoi ni- poti più grandi Piero e Beppino la mia nonna Assunta di sei anni. Raccomandò loro di stare attenti perché È papà di due gemelle, Alessia e Alessandra, 45 anni U dovevano andare a scuola. al 23 di maggio, che adorano Anghiari e che trasmettono Questa scuola si chiamava Elci. Una mattina con i suoi ai propri figli la passione per la terra del nonno. cugini si avviarono per andare a scuola. Lungo la strada c’era Vi saremmo grati se poteste inserire la ricorrenza nella un grande fosso. Il suo cugino più piccolo e la mia nonna cronachetta. Il babbo ne sarebbe contentissimo perché cominciarono a saltarci e così si mollarono tutti. La maestra, ora che ha problemi di salute i ricordi di Anghiari, del che si chiamava Assunta, buona e paziente, li fece asciugare con la stufa a legna. Proposto e dei cugini (Luciano Cecconi e Roberto Chieli) La mia nonna era molto capricciosa. Un giorno buttò in sono per lui motivo di gioia. terra la cartella di cartone e non la voleva raccogliere così al Nello stesso giorno compie 7 anni anche il nipotino povero cugino Beppino toccò portare due cartelle. Filippo, mio figlio, fatto nascere lo stesso giorno per La maestra Assunta aveva un noleggiatore (guida la mac- continuare con gioia la tradizione dei nati di maggio. china), li incontrò per la strada e cortesemente li voleva far Grazie per l’attenzione!! salire in macchina. La mia nonna disse: «Non ci voglio mon- tare, ho paura!» Così anche ai suoi poveri cugini toccò andare La vostra affezionata lettrice a piedi. Alessia Pacini da Vicenza A quei tempi solo i ricchi avevano le macchine e mentre i Nella foto Gian Piero, con la maglietta bianca, è con il poveretti non ce l'avevano. Questa è la storia. fratello Ernesto, a sinistra, la mamma, Vanda Cecconi Scritta l’8 febbraio 2018 e la sorella Ardelia. Benedetta Senesi

Le vostre offerte le potete far pervenire anche con bonifico.

UbiBanca: IT90 F031 1171 3100 0000 0003 389.

Banca di Anghiari e Stia: IT82 Y083 4571 3100 0000 0005 053

Le potete poi consegnare in parrocchia o ai collaboratori. Potete darle anche alla Élida, nella merceria in cima a Piazzetta delle Legne. Grazie!

7 LE NOSTRE CHIESE NELLA STORIA E NELL’ARTE di don Quinto Giorgini Cappella di San Giuseppe a Turicchi

e al centro, in basso- rilievo, sei simboli conici sormontati da una vigorosa testa fasciata. Non sembra trattarsi di uno stem- ma vescovile, ma for- se di un abate. Lo stu- dio di questo stemma meriterebbe di essere approfondito. L'interno della cappella, la cui su- perficie è di circa 20 mq, non presenta particolare interesse, anche perché l'ulti- mo restauro è stato realizzato con metodi moderni: pavimento in cotto moderno con mattonelle in forma quadrata, il soffitto, con una sola capriata, presenta una travatu- ra lignea con sopra dei tabelloni, mentre la copertura esterna è fatta con coppi. Non ella località in territorio della parrocchia di San esiste il campanile. Si Leo d'Anghiari, situato su una verde collina a nota sulla parete de- Ncirca 350 m s.l.m., c'è il piccolo villaggio Tu- stra dell'ingresso una ricchi, il cui nome sembra derivare da una vecchia torre vecchia acquasantie- che esisteva nei pressi, dove ritrovamenti archeologici ra in pietra. L'unico testimoniano l'esistenza di insediamenti fin dalla Prei- altare presente si erge storia e successivamente di una fattoria in epoca roma- su un supporto in mu- na. ratura intonacata e la Sono rimaste in questo luogo soltanto cinque fami- vecchia mensa in pie- glie, i cui cognomi sono i seguenti: Senesi Benedetto, tra è stata sottoposta a Principi-Nisi Carmela, Principi-Valentini Catia, Goretti una nuova che al cen- e Testa, che insieme formano una comunità di circa do- tro presenta una pic- dici abitanti. Queste famiglie provengono in gran parte cola pietra sacra. Ap- dalla regione Marche che verso gli anni 1920 compra- pesa alla retrostante rono circa 50 ettari di terreno per coltivarlo secondo i parete c'è un bel quadro che presenta un dipinto su tela canoni dell'agricoltura locale. raffigurante S. Giuseppe morente con accanto a destra Il cuore di questo villaggio consiste in una piccola la Madonna e a sinistra il giovane Gesù che stringono cappella dedicata al Santo Sposo della Vergine Maria, le mani all'agonizzante. Gesù alza la mano destra in se- di antica origine, restaurata nel 1978. La facciata è ca- Nell’altra pagina, a sinistra, interno della cappella ratterizzata da due piccole finestre quadrate laterali alla di Turicchi. A destra e dall’alto, don Quinto con Bene- porta d'ingresso, circondate da belle pietre arenarie. In detto Senesi che ci ha accompagnato nella visita a Tu- alto al centro c'è un bellissimo stemma in pietra circon- ricchi, lo stemma che si trova nella facciata della cap- dato da un cappello prelatizio con tre nappe per parte pella e, infine, la capriata del tetto. 8 Le nostre chiese... do anch'io di avervi celebrato una Messa in quella circostanza tanti anni fa per inca- rico del defunto don Fabio Comanducci, allora parroco di S. Leo. Ora è doveroso ri- cordare che il territo- rio di Turicchi si tro- va al confine con la vicina , dove c'è il Santuario della Madonna di Petriolo (Fighille), dove un tempo esisteva la chiesa di S. Marti- no, una delle circa 46 chiese della paleocristiana Pieve di S. Antimo. Con il signor Mario Del Pia e il signor Benedetto Senesi abbiamo visitato il luogo esatto del confine tra la Diocesi Aretina e Tifernate, dove nei secoli passati una tradizione locale tramanda il racconto di un'apparizione mariana a una povera e affamata pastorella. Sul luogo del prodigioso evento, vicino a Colfiorito, vi sono due edicole mariane: la prima più antica ubicata in un diru- gno di benedizione. Nella parte più alta del dipinto c'è po in terra toscana, la seconda eretta in terra umbra nel la figura del Padre Eterno tra angeli e la colomba dello 1945 su posizione più comoda e accessibile, dove ogni Spirito Santo. Alcune statue mariane e altri piccoli og- tre anni i devoti della Madonna di Petriolo si recano in getti sacri circondano l'altare, dove ogni 19 del mese di solenne processione. marzo, o nella domenica più vicina a questa data, viene In questa pagina, la facciata della cappellla e, a celebrata la S. Messa e la festa di S. Giuseppe. Ricor- destra, il quadro di San Giuseppe.

Il Santuario e la Maestà di Santa Maria in Petriolo Il Santuario di Santa Maria in Petriolo si trova in una zona collinare a 394 metri sul livello del mare. Al suo interno si venera la statua in legno e stoffa della Madonna con il Bambino del XVII secolo. Già dal 1440 si attesta la frequenza di pellegrinaggi verso il santuario, in tale anno infatti si recarono qui in pellegrinaggio alcuni vescovi umbri. Prima del 1440 il santuario ospitò un’altra statua che si trovava in una piccola cappella nelle vicinanze di Petriolo. La cappella era posta nel luogo dell’apparizione miracolosa della Vergine a una pastorella. Posta nella nuova ubicazione la statua riscosse la più fervida devozione da parte dei fedeli della zona, luogo dell’apparizione, ma in una zona più accessibile come testimoniano i numerosi ex voto. ai fedeli. La costruzione fu un atto di riconoscenza alla Nel 1898 la chiesa si presentava in pessime Vergine per la protezione speciale ottenuta durante la condizioni, il parroco don Francesco Ubaldi decisa guerra. La devozione dei fedeli verso la Madonna è per la costruzione di una più decorosa sistemazione molto sentita anche ai nostri giorni. della statua. * Da viaggispirituali.it Il nuovo santuario venne inaugurato nel 1913. In Qui sopra la nuova cappella fatta costruire nel 1945 seguito, nel 1945, venne eretta una nuova cappellina nel e l’immagine della Madonna al suo interno.

9 l'editoriale di enzo papi Vescovo ausiliare di Perugia-Città della Pieve L’abbraccio degli anghiaresi nel giorno del suo insediamento

Atto I, Santuario del Carmine

l vangelo di Giovanni narra l’episodio dell’incre- dulità di Tommaso. Siamo dopo la Resurrezione di IGesù; il Messia si presenta più volte agli amici ed ai discepoli. In questo frangente, quando entra nella sala del Cenacolo, dice per 3 volte ‘Pace a voi’. I tradi- menti, le angosce, le paure, le vigliaccherie di qualche giorno prima non ci sono più! Perdonate! Pace a voi! Monsignor Marco, pastorale in pugno e mitria, prende quell’augurio di Gesù ai suoi per parlare di mi- sericordia. È una misericordia grande quella che Gesù propone. Ha dato tutto sé stesso senza condizioni. Il Vivente è gratuito per ciascuno di noi, per chi celebra, per il popolo, per ciascuno dei fedeli. Gesù segno di una misericordia che abbraccia. Che genera comunio- ne e fa la comunità. È vero, per il calendario liturgico è la domenica della Misericordia, ma per Anghiari e gli anghiaresi è anche, e soprattutto, la domenica del saluto al pastore che li ha guidati per oltre due decenni. Il Papa da Proposto lo ha scelto come vescovo ausiliare di Perugia. Fatto grande, bello, che valorizza tutta la comunità che, nella storia, è diventata qualcuno quando Leonardo ebbe l’incarico di affrescare la battaglia di Anghiari. Poi? A memoria non si rammentano altri eventi particolarmente significativi. Se non questo: un papa che ti prende un parroco di periferia, quello che per tanti anni, ogni giorno, ti è stato accanto come guida e fratello, e te lo fa vescovo per mandarlo a Perugia come ausiliare di un vescovo-Cardinale, Presidente della Cei. Soddisfazione e contentezza, aria di festa nel buffet-cena presso il chiostro del Carmine, finita la celebrazione; consapevolezza di essere parte viva di una storia importante. Come un tempo la storia politica è passata da queste parti, così oggi la storia della Chiesa, con il tuo prete, quello che te sapevi di trovare in propositura, o di sentire dall’altare o di vedere in giro per la benedizione dei cam- pi e delle case, è tornata qui, in questa cittadina di periferia, per illustrarla di un nuovo grande evento. Soddisfazio- ne certo, ma anche -e don Marco ha ragione- bisogno di misericordia; cioè necessità di superare -guardando ad un progetto più grande, che non è il tuo- l’inevitabile dolore di dover salutare un punto di riferimento per la tua vita. Questi sentimenti, forse, si devono leggere nel bel saluto che il sindaco –a nome di tutto il popolo- ha rivolto al termine della messa, all’oramai ex-Proposto!

Atto II, Cattedrale di Perugia

otto l’imponente volta affrescata del duomo di Perugia, in questa piovosa domenica 5 maggio, Ssi raccoglie intorno alla Parola di Dio un nu- trito stuolo di Pastori: il cardinale Gualtiero Bassetti, solenne, in trono, pastorale in mano e mitria sul capo; il vescovo uscente, don Paolo, e quello entrante, don Marco, poco avanti, presso il lato sinistro dell’altare; sul lato destro mons. Fontana, vescovo di Arezzo-Cor- tona-Sansepolcro, il pastore della diocesi madre del nuovo ausiliare di Perugia, e tutti i vescovi dell’Um- bria. Ed è la parola di Dio, lo sentono con forza tutti i presenti, che dà il senso di questo giorno in cui mons. Marco Salvi entra ufficialmente nella diocesi di Peru- gia-Città della Pieve e ne prende possesso. 10 Il Vangelo è ancora preso da Giovanni: narra un altro racconto degli eventi successivi alla Resurrezione di Gesù. Questa volta l’episodio della pesca miracolosa. Pietro e gli altri si sono affannati sul mare, ma non hanno preso nulla. Gesù appare e dice loro di ritenta- re. È la pesca miracolosa. Ma anche la pagina dove in modo più evidente Gesù indica il primato di Pietro. Per tre volte gli chiede: mi ami tu? E conclude con una profezia: quando eri giovane andavi dove vo- levi, ora che sei vecchio andrai dove altri ti condurrà! Parole pesanti ed impegnative che il vescovo Gualtie- ro, con la sua omelia ha spiegato indicando i compiti e la figura del vescovo o, meglio, dei vescovi, i succes- sori degli apostoli. Un altro rinfresco poi per far festa: nel chiostro del Duomo. Soddisfazione nonostante la pioggia bat- tente e il freddo. Mentre si mangia c’è chi dice che sui monti è riapparsa una neve tardiva. E chiaramente fuori stagione. Un tempo però che non ha spaventato il popolo d’origine di mons. Marco. In S. Lorenzo, ol- tre ai Perugini, c’erano tanti anghiaresi. Giunti in pul- lman o con le auto private. Con spirito quasi filiale hanno voluto accompagnare il loro vecchio parroco per consegnarlo al nuovo grande impegno. Come a dire: è stato un buon parroco, sarà un buon vescovo. Era commovente vedere la macchia rossa del vescovo, grande, imponente, su per corso Vannucci, in marcia verso il Duomo, circondata dal suo popolo frettoloso sotto la pioggia battente. Ombrelli ondeggianti, passi rapidi: per il corso, proprio per la pioggia, non c’era la solita ressa dello struscio cittadino, tuttavia i pochi che sfidavano il tempo e il freddo hanno potuto vedere una scena veramente sorprendente. Chi sono? Che fanno? Poco dopo le campane della cattedrale avrebbero co- minciato a chiamare anche loro alla festa d’ingresso! Altri ti condurrà dove tu non vorrai…; ora don Marco, a tutti gli effetti, è vescovo di Perugia-Città della Pie- ve. Nell’altra pagina in alto. Al Carmine, il vescovo Marco è con i chierichetti, il ministrante, don Gustavo, il diacono Fabio, don John, don Arialdo, don Romano (seminascosto) e don Alessandro. Sotto. A Perugia, il cardinale Gualtiero con i vescovi Marco e Paolo. In questa pagina dall’alto, la celebrazione per il saluto e l’accoglienza dei vescovi Giulietti e Salvi; veduta del pre- sbiterio durante la celebrazione eucaristica; la croce con- segnata ai vescovi Giulietti e Salvi, dono dall’arcidiocesi.

Un gruppo di lettori ricevono il giornale nel formato digitale Se lo volete anche voi mandateci la vostra mail La nostra è nella quarta pagina di copertina!

11 «Via della Stufa» e «Via dei Cipolli»* Misericordia

e due vie di Sansepolcro « della Stufa » e «dei Cipolli » non sono dedicate all’utile arnese che Lriscalda le nostre case, o alla piccante pianta er- bacea dei nostri orti, ma a due famiglie della città, che sono state fra le «principali » di essa. Non intendiamo parlare ampiamente di loro, ma solo riportarne due episodi, tanto da provare quanto asserito. Era il mese di ottobre del 1569 quando era rimasta vacante la chiesa di S. Bartolomeo in Succastelli. Il Ve- scovo di Sansepolcro Mons. Niccolò Tornabuoni, di sua iniziativa, vi elesse parroco D. Ludovico Magi. Ma questa elezione fu impugnata dai patroni della chiesa stessa, che erano Giovan Battista Gonzaga, dei conti di Montedoglio, e gli eredi di Pandolfo Stufa, i quali elessero i loro procuratori per la difesa del loro diritto di elezione. Ma la causa si chiuse con la sentenza di Renato Pazzi, Canonico fiorentino, Giudice Commissario, che dichiarò l’operato del Vescovo canonicamente valido e approvato. Circa la famiglia Cipolli, il documento capitatoci fra mano, del 26 gennaio 1568, parla di una certa Diaman- te, «figlia già di Giovanni di Francesco dei Cipolli della ella mattinata del 25 aprile, dopo la Santa Mes- città del Borgo S. Sepolcro», la quale, con giuramento, sa ufficiata nella nostra bella cappellina di San dichiarò essere «maggiore di anni quattordici» e che Marco, nella sala di rappresentanza della Mi- desiderava sposarsi «spontaneamente, non persuasa né N sericordia si è svolta in seconda convocazione l’assem- sedotta da alcuna persona» con Bernardino di Matteo, blea straordinaria dei confratelli avente per oggetto la secondo «l’ordine della santa Madre Chiesa». Una vera discussione e la richiesta di approvazione del bilancio promessa di matrimonio con tanto di contratto sotto- consuntivo 2018 e del bilancio di previsione 2019. scritto da legittimi testimoni. Dopo una attenta ed ampia relazione del Governa- Se i nostri antichi hanno dedicato due vie a queste tore riguardante sia l’attività dei volontari sia l’aspetto famiglie, esse dovevano essere state insigni e benemeri- economico-finanziario dell’associazione, l’assemblea te. Purtroppo, di loro conosciamo ancora appena i nomi. ha approvato per alzata di mano ed all’unanimità en- trambi i bilanci. L’assemblea ha poi preso in esame la Fonti di informazione proposta di variazione dello statuto, variazione dichia- Arch. vesc. di Sansepolcro: Miscellanea civile - capi rata obbligatoria in base al Decreto Legge del 3 luglio rotti - 1557-1572; T. VII n. 48 e 55. 2017 n. 117 (la nuova normativa del Terzo Settore) e * Ercole Agnoletti, Piccole storie…, Vol II, 1987. per tale motivo comunque considerata valida in secon- Nota del caporedattore. Allora, da convocazione con la maggioranza di un’assemblea sono andato al Borgo a fotografa- ordinaria (nel nostro caso il doppio dei componenti del re queste strade. Magistrato più uno). Via dei Cipolli eccola qui a Constatata la validità dell’assemblea, il Governatore destra (dal Corso inizia con uno ha provveduto a commentare la nuova bozza di statu- sporto). Interrogato un abitante to che peraltro ricalca quella proposta dalla Confede- del posto mi ha detto che si chiama razione Nazionale delle Misericordie d’Italia. Il nuovo così perché lì una volta ci vendeva- statuto è stato approvato all’unanimità, anche se pro- no le cipolle. Anche se non corri- babilmente dovrà essere riproposto ad una successiva sponde alla verità però è plausibi- assemblea da verbalizzare con atto notarile. le perché è risaputo che i borghesi Su questo argomento, e soprattutto sull’aspetto in- son sempre stati grandi produttori di cipolle. Via della Stufa (ero un po’ di corsa!) io non l’ho soddisfacente che secondo noi presenta la legge sul Ter- trovata. Ho chiesto, ma tutti erano un po’ sul vago. Ci zo Settore che ci ha costretti alla revisione statutaria, riproverò. torneremo presto, soprattutto per riaffermare la partico- Invece a questo punto bisognerebbe che chi è infor- lare specificità della nostra associazione, ingiustamente mato ci dica, a noi anghiaresi, perché Via del Pentolo si equiparata ad altre realtà storicamente e operativamente chiama così; l’ho scoperta nella mia ricerca. meno rilevanti. 12 NOTE DALLA MISERICORDIA a cura di Massimo Redenti

Le vostre offerte... Spigolature di maggio

La famiglia in memoria di Sciadini Domenico € 294,70 Cecchetti Pietro e Giovanna in memoria di Cheli Dina € 100,00 La famiglia in memoria di Neri Giustina € 50,00 La famiglia in memoria di Cheli Dina € 750,00 Bartolomei Corsi Pietro in memoria dei propri defunti € 100,00 La famiglia in memoria di Sbragi Giuseppa € 300,00 La famiglia in memoria di Brilli Galliano € 127,50 La famiglia in memoria di Coleschi Eva € 260,00 La famiglia in memoria di Mariani Rosina € 80,40 La famiglia in memoria di Limoni Franco € 310,00 Fastacchini Vally in memoria dei propri cari € 50,00 La famiglia in memoria di Baggi Giandomenico € 450,00 La famiglia in memoria di Bernardini Tullio € 70,00 La famiglia in memoria di Rossi Angelica € 500,00 La famiglia in memoria di Acquisti Giuseppe € 537,25 La famiglia in memoria di Lucarini Benita € 45,00 stato completato il lavoro di ristrutturazione La famiglia in memoria di Bigioli Santa € 200,00 La famiglia in memoria di Lamini Filiberto € 150,00 dell’intero secondo piano della nostra bella sede, Mazzi Pierangelo € 10,00 Èquello degli uffici (qui sopra la foto dell’ex ospi- D’ Uva Maria € 20,00 zio). L’intervento straordinario ha seguito le orme di Anonimo € 40,00 quello portato a buon fine nell’anno passato e che ha Monini Graziella € 10,00 coinvolto il primo piano, sede degli ambulatori; anche Chieli Giovanna € 10,00 in questa occasione, dalla necessità di portare a norma Baglioni Romano e Venturi Adriana € 30,00 Baracchi Francesco € 5 , 0 0 di legge l’impianto elettrico e quello di riscaldamento, Caramella Maria Luisa € 130,00 si è pensato di ristrutturare completamente l’ambiente Giorni Valter € 10,00 anche con una nuova pavimentazione, aria condizio- Piomboni Lucio Metello € 20,00 nata, illuminazione più consona alle esigenze ed arre- Berghi Imola € 10,00 damento funzionale in particolare per quanto riguarda Redenti Sara € 20,00 il nuovo ufficio di rappresentanza e quello operativo. Buffoni Valentina € 2 , 0 0 Canicchi Werther € 5 , 0 0 Quest’ultimo precedentemente ospitava le riunioni del Monini Paolo € 5 , 0 0 Magistrato e serviva da punto di accoglienza diurno dei confratelli volontari in servizio. I volontari, ora, oltre al ...e i nuovi soci già collaudato miniappartamento soprastante il chiostro interno, e di proprietà della Parrocchia di San Bartolo- Betti Edole meo, possono contare su una stanza al secondo piano, Papi Enzo separata dagli uffici, e di loro esclusivo utilizzo. Salvi Giuliana Bertolli Claradonna uando leggerete queste poche righe sarà già Pecorari Fabio stata firmata una nuova convenzione con il Tri- Acquisti Bruno Graziotti Giuliano Qbunale di Arezzo per accogliere presso di noi Giovagnoli Gregorio i cittadini che, a seguito di provvedimenti disciplinari Fabbriciani Rina minori (superamento dei limiti consentiti di tasso alcoo- Mari Simone lico alla guida …), sono stati ammessi al procedimento Lamini Tatiana Doris di messa alla prova con la possibilità di evitare la vera e propria sentenza di condanna da parte del tribunale medesimo. La nostra iniziativa non è certamente un in- coraggiamento a comportamenti anomali ma è un aiuto per coloro che, a volte anche senza averne la percezio- ne, possono incorrere in reati di questo tipo. Riteniamo che il periodo di messa alla prova usufruibile presso la nostra Misericordia sia più “comodo” rispetto al dover- lo trascorrere presso altre organizzazioni territorialmen- te più distanti. Ci piace inoltre essere vicini alla nostra comunità, quando possibile, anche nei momenti di dif- ficoltà non strettamente legati ai servizi socio-sanitari o di emergenza-urgenza. 13 Dal Gruppo Donatori di Sangue “Fratres” Anghiari sito internet: www.fratresanghiari.it email: [email protected]

150 DONAZIONI: BRAVO FABIANO! Per donare non serve essere supereroi! Il nostro impegno per cercare… nuovi donatori rande festa al Centro Trasfusionale ome si sa, la Fratres è un’associazione di Gdell’ospedale di ispirazione cristiana che crede nell’importanza zona, alcune settimane fa: il della donazione come gesto di solidarietà e nostro Fabiano Vellati (vedi C generosità. Per portare avanti la sua missione sociale, foto) ha effettuato la sua si avvale da sempre di volontari, persone impegnate, centocinquantesima donazione! attente alle problematiche dei propri simili e soprattutto Un traguardo davvero storico, preparate, che collaborano sì con il sistema trasfusionale mai raggiunto negli oltre ma si preoccupano anche di avvicinare a questo semplice quarant’anni di vita del Gruppo, gesto della donazione quante più persone possibili, così che se da un lato fa sicuramente da poter consolidare nel tempo questa sua missione onore a chi lo ha conquistato, dall’altro rappresenta un umanitaria. gesto che deve essere di esempio e di stimolo per tutti noi. Ed ecco, Fabiano è iscritto alla nostra associazione fin dal allora, lontano 1983 ed in questi trentasei anni ha svolto diversi ruoli all’interno di essa: consigliere, capogruppo, l’importanza vicepresidente. Non solo, quindi, attivissimo donatore ma della “comu- anche importante punto di riferimento all’interno non nicazione”, da solo del consiglio direttivo del gruppo di Anghiari ma sempre molto anche in quello provinciale. La motivazione alla base di curata a tutti questa sua scelta? Sicuramente il desiderio di aiutare gli i livelli, che altri, ma anche l’aver vissuto all’interno di una famiglia i ci permette di cui componenti erano tutti dei donatori di sangue. Il padre arrivare al cuore Veniero, in particolare, è stato uno dei fondatori del gruppo, di quanti non sono ancora dei donatori periodici di sangue ricoprendo per tanti anni la carica di vicepresidente e la e far capire loro la bellezza di questo nobile gesto. zia Vesta una indimenticata collaboratrice. “Non serve essere un supereroe per salvare una Negli ultimi anni, Fabiano si è dedicato soprattutto vita. Dona il Sangue!”: è questo, appunto, lo slogan alla donazione del plasma, essendo questo molto richiesto che ha caratterizzato l’ultima nostra campagna dal sistema trasfusionale e proprio per questo, a volte, promozionale, consistente nell’affissione di un carente. Grande la sua soddisfazione quando, su specifica manifesto nella parte posteriore di trentacinque richiesta dei medici del centro trasfusionale, poté donare autobus extraurbani che, per tutto il mese di maggio, plasma a favore di un bambino che, per combattere la hanno percorso le strade della provincia: questa volta propria malattia, si sottoponeva ad una trasfusione con il merito è del nostro Consiglio Regionale che ha cadenza settimanale. Per onorare questo impegno, Fabiano prese a donare plasma una volta al mese, continuando finanziato l’iniziativa. con il sangue intero per almeno tre volte l’anno. Ulteriore Come si può vedere nella foto scattata nei pressi di impulso a tutto ciò, poi, venne dal tragico incidente del Anghiari, sul manifesto campeggia oltre all’emblematico treno in fiamme alla stazione di Viareggio e dalla notevole slogan sopra citato anche la figura di un noto supereroe quantità di plasma occorrente, per la cura delle gravissime dei fumetti, personalizzata con l’inconfondibile logo ustioni dei feriti. della Fratres, che da qualche anno è stata assunta come E siccome per “il meglio” c’è sempre posto, da “mascotte ufficiale” del nostro movimento. Molto chiaro oltre cinque anni Fabiano è un attivissimo volontario il messaggio: i nostri tanti donatori di sangue non sono della Misericordia, impegnato soprattutto nei turni che assolutamente dei supereroi ma solamente delle persone la Confraternita assicura al sistema dell’emergenza e normalissime che hanno deciso di fare del bene per i urgenza del 118. nostri malati! Nel prossimo mese di ottobre, Fabiano verrà Ed allora: se sei in buona salute, hai tra 18 e 65 anni ufficialmente premiato dal Consiglio RegionaleFratres , e pesi almeno 50 kg, sei già anche tu un potenziale unitamente a quanti in Toscana hanno raggiunto le 150 donatore e la procedura per diventarlo è anche piuttosto donazioni, in occasione dell’annuale Pellegrinaggio ad un semplice. Contattaci al numero di cellulare 3920073684 Santuario Mariano. Questa volta esso si terrà a Pontremoli, per calendarizzare la tua prima visita, presso il centro nella lontana Lunigiana, ai confini con la Liguria: una nostra delegazione sarà presente a questa cerimonia per trasfusionale di zona. festeggiare tutti insieme lo storico traguardo. TI ASPETTIAMO! Orteip2019 Orteip2019 14 Dal Gruppo Donatori di Sangue “Fratres” Anghiari sito internet: www.fratresanghiari.it email: [email protected]

Giovani donatrici in arrivo! che la Santa Casa dalla Palestina sia giunta a ai banchi Loreto portata in volo di scuola dagli angeli e poggiata all’attività su quel colle dove oggi D sorge il Santuario. di volontariato tra le più nobili: quella di All’interno della Santa donare il sangue. Così Casa è conservata cinque studentesse poi la preziosa statua del Liceo Artistico della Madonna di “Giovagnoli” di Loreto, scolpita nel Sansepolcro, poco più cedro del Libano, che che diciottenni (vedi gli conferisce quella foto), hanno aderito colorazione scura che all’invito arrivato loro l’ha resa celebre. dalle Fratres della La Santa Casa di Valtiberina Toscana, Loreto è il primo impegnate come sempre nella ricerca di nuovi volontari… Santuario di portata internazionale dedicato alla Vergine Le ragazze in procinto di diventare donatrici di sangue (foto sopra), vero cuore mariano della cristianità e tra i più importanti e visitati luoghi di culto del mondo cattolico. sono Nimue Elliott di , Annalisa Branchetti Quel giorno Loreto, con la sua storia e la sua fede, ha di Bagno di Romagna, Denise Rauch e Federica Paladino sicuramente riaperto il cuore e l’anima a tante persone, di Selci e Camilla Ulissi, collegiale, residente all’isola alla vigilia dell’arrivo di Papa Francesco, nel lunedì d’Elba. Tutte si sono sottoposte ai controlli medici di rito e dell’Annunciazione! La cittadina, infatti, pullulava di già tre di esse hanno potuto effettuare la prima donazione. operai e volontari, impegnati nella messa a punto della Recenti statistiche parlano di una certa indifferenza complessa macchina dell’accoglienza. Finita la Messa, tra i neo diciottenni ad abbracciare l’impegno sociale del visita al meraviglioso Museo Pontificio e consueto giro volontariato, presi come sono da mille altri “inviti”… per i tanti negozietti di souvenir. Subito dopo, partenza La scelta delle cinque studentesse dimostra, però, per il mare. che se opportunamente informate e sensibilizzate, Decisamente bella la tavolata al ristorante di Marotta, anche le giovani generazioni sono disposte a mettersi con vista sul mare, impegnata nella consumazione del tanto concretamente in gioco per alleviare i bisogni di tanti nostri desiderato pranzo di pesce… Chiudeva la giornata una fratelli! Grazie a tutte, quindi, e che il vostro esempio sia bella e salutare passeggiata sulla spiaggia, dove i primi da stimolo per tanti altri coetanei. temerari bagnanti si godevano i raggi del sole di primavera, La Fratres Valtiberina cospargendosi di già il viso con creme abbronzanti. Appuntamento per tutti al viaggio turistico estivo di LORETO E MAROTTA, tre giorni, in avanzata fase di progettazione!!! METE DELL’ULTIMO VIAGGIO DEI FRATRES Giuseppina Nardi Confermata anche questa volta la collaborazione con la Fratres di Caprese FESTA ESTIVA DEL DONATORE 2019 o scorso 24 marzo, con un gruppo di oltre 50 Domenica 07 luglio - Piazza Baldaccio persone, siamo andati al Santuario di Loreto. Prima fermata la colazione vicino a Santa Maria degli Ore 09:00, VI TROFEO FRATRES “CITTA’ DI L ANGHIARI” e MEMORIAL “Adriano Giorni” Angeli, dove abbiamo fatto fuori le favolose crostate della Fanny. Abbiamo proseguito poi tra le verdeggianti Corsa Podistica di 11 km su percorso misto, nei dintorni di Anghiari. colline della Regione Marche, dove sulla sommità di un colle sorge la città di Loreto, da anni meta di pellegrini Ore 9:30, PREVENZIONE È VITA: controllo gratuito di perché custodisce uno dei tesori più importanti della pressione del Sangue, Glicemia e Saturazione a cura dei cristianità: la Santa Casa di Maria di Nazareth. volontari della nostra Misericordia. Tra le umili pietre di questa modesta dimora, Maria ricevette l’annuncio della venuta di Gesù. È qui che ha Ore 11:30, PREMIAZIONI corsa podistica. avuto inizio la storia dell’umanità… Attorno a questo luogo si raccolgono persone, Ore 21:00, SPETTACOLO in PIAZZA DI ARTE VARIA… preghiere, storie e suggestioni uniche. La tradizione vuole (Ingresso gratuito). Il Presidente 15 3 maggio 2019

Oggi 3 maggio, durante la Santa Messa solenne in Propositura, hanno ricevuto il Sacramento della Cresima, dall’Arcivescovo di Arezzo--Sansepolcro S.E. Monsignor Riccardo Fontana i giovani della nostra comunità:

Baracchi Alice Gigli Andrea La presentazione dei ragazzi: Bernardini Elena Grazi Leonardo Cambi Diletta Mangoni Alice everendo Padre, vogliamo presentarLe con im- Capacci Simone Mari Aurora mensa gioia questi giovani che Le chiedono il Cesari Anna Melini Giulia dono dello Spirito Santo promesso da Cristo. Chieli Martina Mosca Marco R Essi hanno compiuto un percorso, insieme ai loro ca- Comanducci Arianna Nicchi Alessandro techisti e seguiti da tutta la comunità Parrocchiale, per Comparini Benedetta Papini Elvio cercare la Verità e comprendere che la Verità è CRISTO Crociani Luca Perisci Giulio STESSO; sono dunque ormai pronti ad affrontare la Di Staso Matteo Pettinari Lorenzo strada che è stata loro proposta e a rispondere alla chia- Donati Chiara Polcri Arianna Dragonetti Cesare Puleri Nicholas mata del Signore che, per mezzo suo, Reverendo Padre, Falcini Sofia Maddalena Senesi Erika li invita a seguirLo. Foni Alessandro Senesi Manuela A Lei, come successore degli Apostoli, chiedono di Frulloni Aurora Tiezzi Marco essere fortificati col dono dello Spirito, per poter essere Gennari Andrea Valbonetti Manuel invitati a lavorare nella vigna del Signore a testimoniare Gigli Alberto Vitellozzi Matilde la loro scelta di vita. A sinistra, i Due momenti confratelli del- della processione la Misericordia del 3 maggio con aprono la pro- i giovani incam- cessione del 3 minati verso la maggio. Badia (foto F10). 16 Domenica 23 giugno Prima Comunione

Domenica 23 giugno 2019 Chiesa di Santa Maria delle Grazie Propositura di Anghiari

Sono invitati alla mensa Eucaristica per la prima volta:

Ancilloti Alice Ghignoni Leonardo Aglini Anna Graziotti Andrea Bartolomei Mattia Leonardi Bianca Bianchini Sara Marsupini Angela Borroni Melissa Meozzi Vittorio Cagnacci Federico Mercati Chiara Camaiti Greta Nicchi Samuele D’Aluisi Christian Ortalli Edoardo Evacuo Diego Rossi Greta Evacuo Christian Spinosi Rocco Franceschini Sofia Giglini Giulia Gabrielli Daniele Senesi Benedetta

Benedici, Signore i loro pensieri, le loro azioni, i loro sacrifici e accendi nei loro cuori il desiderio di farti conoscere a tutti coloro che incontreranno nella vita. Vi auguriamo di vivere ogni giorno, con gioia l’incontro con Gesù e ricordare sempre che... “È bello camminare con te Gesù”.... Buon cammino...! le catechiste Linda, Stefania e Ilaria

17 Caduti di Anghiari nella Grande Guerra (VI e ultima parte)

Romani Oreste, di Daniele, di anni 26, di An- Severi Francesco, di Silvio, di anni 23. Soldato ghiari. Soldato del 84° Fanteria, deceduto il 26 agosto del 121° Fanteria, deceduto il 18 dicembre 1915 ad An- 1917 in prigionia per “tubercolosi polmonare”. Sepolto cona per “gastroenterite colerica”. a Wiener Neustadt (Austria). Severi Giovanni, di anni 18. Soldato del 22° Rosadi Donato, di anni 35. Soldato del 159° Fanteria, caduto il 4 luglio 1916 a Monfalcone. Fanteria, caduto il 23 settembre 1917 sul Monte San Simoni Francesco, di anni 20, di Galbino. Sol- Gabriele (Medio Isonzo). dato della 6 a Compagnia Mitraglieri, deceduto il 15 Roselli Angelo, di Ermenegildo, di anni 26, di giugno 1918 all’ospedale da campo n. 158 per “pleuro- Ponte della Piera. Soldato del 76° Fanteria, caduto il 14 polmonite sinistra”. Sepolto a Este. agosto 1916 a Nad Logem (Carso). Spaperi Alberto, di anni 40. Soldato del 59° Roselli Pietro, di Valente, di anni 27. Soldato del Fanteria, deceduto il 16 novembre 1919 a Sansepolcro 1° Artiglieria da Fortezza, deceduto il 18 giugno 1916 per malattia. all’ospedale da campo n. 19 per ferite. Tacconi Agostino, di Fabiano, di anni 29. Solda- Rosignoli Alfiero, di anni 23, di Anghiari. Solda- to del 36° Fanteria, disperso il 31 luglio 1916 sul Monte to del 68° Fanteria, deceduto il 18 maggio 1917 all’o- Col di Lana (Dolomiti). spedale chirurgico per ferite subite sul Monte Santo Tacconi Giuseppe, di Fabiano, di anni 20. Ca- (Medio Isonzo). rabiniere, caduto il 15 agosto 1916 sul Monte Santa Rossi Adone, di Damiano, di anni 31. Soldato Caterina (Medio Isonzo) per “schegge di granata alla del 161° Fanteria, caduto il 17 agosto 1916 a Doberdò, regione cardiaca”. Nova Vas (Carso), per “ferita d’arma da fuoco al tora- Taddei Angelo, di anni 34. Soldato del 280° Fan- ce”. teria, deceduto il 1° Giugno 1918 in prigionia per ma- Rossi Alfonso, di Angiolo, di anni 22. Soldato lattia. del 78° Fanteria, caduto l’11 agosto 1916 su Monte San Taddei Enrico, di Giuseppe, di anni 29, di Ca- Gabriele (Medio Isonzo) per “ferita d’arma da fuoco”. senovole. Caporale della 215 a Compagnia Mitraglieri, Rossi Fedele, di Pietro, di anni 30. Soldato del deceduto il 24 gennaio 1919 in Austria per malattia. 74° Fanteria, deceduto il 31 ottobre 1918 in prigionia a Taddei Federico, di Pasquale, di anni 25, di Pia- Osyk (probabilmente Osijek, Croazia) per malattia. nettole. Soldato del 214° Fanteria, deceduto il 30 set- Rossi Lorentino, di Serafino, di anni 28, di Ca- tembre 1917 ad Anghiari per “tisi”. sale. Soldato del 59° Fanteria, caduto il 24 agosto 1916 Taddei Giuseppe, di Angiolo, di anni 20. Solda- sul Monte Colbricon (Dolomiti). to del 156° Fanteria, deceduto l’8 agosto 1916 nella 14 Rossi Pergente, di Serafino, di anni 38, di Top- a Sezione Sanità per “ferita di pallottola al torace pene- pole. Soldato del 21° Fanteria, deceduto il 4 maggio trante in cavità” riportata a Monfalcone. 1917 a Massa per “meningite tubercolare”. Taddei Silvio, di Giuseppe, di anni 30. Soldato Ruggeri Daniele, di Daniele, di anni 29. Soldato del 125° Fanteria, deceduto il 2 novembre 1915 nella 3 del 36° Fanteria, caduto il 31 luglio 1916 sul Monte Ci- a Sezione Sanità, per “ferita d’arma da fuoco penetrante mone (Altopiano di Asiago). all’addome” riportata a Zagora (Medio Isonzo). Sepolto Ruggeri Luigi, di Santi, di anni 24. Soldato del a Plava. 61° Fanteria, deceduto il 24 maggio 1918 a Monastir Talamelli Alfredo, di Giovanni, di anni 26. Sol- (Macedonia) all’ospedale da campo n. 141 per “pelosi dato del 52° Fanteria, caduto il 19 luglio 1915 sul Mon- reumatica endocardite e dilatazione del cuore”. Sepolto te Col di Lana (Dolomiti). a Brod. Talamelli Ernesto,di Giovanni, di anni 25. Sol- Santi Omero, di anni 21, di Sorci. Soldato del 4° dato del 70° Fanteria, caduto il 12 novembre 1915 a Genio, deceduto il 2 agosto 1918 ad Anguillara Veneta Oslavia (Medio Isonzo) per “annegamento sul fiume Adige”. Tarchiani Angelo, di anni 26, di Casola. Soldato Santioni Angelo, di anni 24, di Anghiari. Soldato del 231° Fanteria, caduto il 21 novembre 1916 sul Mon- del 38° Fanteria, disperso il 24 ottobre 1915 a Zagora te San Marco (Basso Isonzo). (Medio Isonzo). Tartarelli Pasquale, di anni 33. Soldato del 28° Santioni Eugenio, di anni 21. Soldato del 156° Fanteria, caduto il 12 novembre 1916 sul Monte Podgora. Fanteria, deceduto l’8 ottobre 1917 nella 62 a Sezione Tavanti Donato, di Giuseppe, di anni 21. Solda- Sanità per “ferite di scheggia di granata all’emitorace to del 2° Alpini, deceduto il 25 agosto 1918 in prigionia destro penetrante in cavità” riportate sul Monte Mrzli a Saarbrücken (Germania) per malattia. (Alto Isonzo). Sepolto a Kamno. Tavanti Vittorio, di Pietro, di anni 34, parroc- Sbragi Pasquale, di anni 23. Soldato del 121° Fante- chia di Santo Stefano. Soldato del 231° Fanteria, caduto ria, disperso il 14 novembre 1915 a Castelnuovo sul Carso. il 18 agosto 1917 sul Monte Santo (Medio Isonzo). 18 Tavernelli Pasquale, di anni 32. Soldato del 28° dell’Albo d’Oro né in altra documentazione di archivio Fanteria, caduto il 12 novembre 1915 sul Monte Podgo- o di stato civile del Comune. ra (Medio Isonzo). Tra parentesi, laddove riscontrato, l’anno della Testi Angelo, di Cesare, di anni 29, parrocchia di morte: Baglioni Vincenzo, di Valialle; Buricchi San- Santo Stefano. Soldato del 3° Bersaglieri, caduto il 18 ti Giovanni, di Toppole (1918); Cangi Luigi; Coman- novembre 1917 sul Piave per “ferita da pallottola nemi- ducci Stefano; Fancelli Silvestro; Gamberonci Angelo, ca”. Sepolto a Pederobba. di Pieve di Sovara; Gennaioli Domenico, di San Leo; Testi Pasquale, di Andrea, di anni 21, di Viaio. Gennaioli Vincenzo (1918); Ghignoni Eugenio (1917); Soldato del 2° Fanteria, deceduto il 2 maggio 1916 ad Gigli Alfiero; Gigli Ruggiero (1918); Marchetti Arturo; Anghiari per “etisia”. Marchetti Ernesto (1918); Peluzzi Guido; Poggini San- Tiana Ciro, di anni 23. Caporal maggiore del 7° Al- ti; Rossi Lorenzo, di Bagnaia (1921); Ruggeri Achille; pini, deceduto il 24 ottobre 1918 a Vicenza per malattia. Ruggeri David; Ruggeri Giuseppe, di Toppole (1922); Tonchino Orlando, di anni 34, di Anghiari. Sol- Senesi Pietro, nato a (1922); So- dato del 36° Fanteria, deceduto il 16 ottobre 1918 a Vi- vieri Antonio; Tricca Marino. gnola per malattia. Torelli Adamo, di anni 21 di Casale. Soldato della 424 a Compagnia Mitraglieri, caduto il 24 ottobre 1917 in combattimento. Vecchi Ottavio, di anni 25. Soldato del 59° Fan- teria, deceduto il 30 giugno 1919 a San Giustino per malattia. Veri Annibale, di anni 24, parrocchia di Santo Stefano. Soldato del 70° Fanteria, disperso il 13 novem- bre 1915 sul Monte San Michele (Basso Isonzo). Villani Giuseppe, di anni 34. Soldato del 39° Fanteria, deceduto il 15 febbraio 1917 “a seguito affon- damento piroscafo Minas diretto in Albania”. Vitellozzi Federico o Enrico, di anni 29, di Pieve di Sovara. Soldato del 50° Fanteria, caduto il 25 maggio 1917 sul Dosso Faiti (Carso) per “ferita al ven- tre di scheggia di granata”. Sepolto nella Dolina delle Caverne. Zoi Dante, di anni 31. Soldato del 182° Batta- glione Milizia Territoriale, deceduto il 20 ottobre 1918 a Città di Castello per malattia.

Allegato

La lapide commemorativa sita nella Cappella Vo- tiva di Anghiari, in (...), riporta anche i seguenti caduti nella Grande Guerra, per i quali non si sono reperite altre informazioni di carattere militare negli elenchi Qui sopra veduta della cappella dei Caduti. Croci dei campi

ueste qui a destra molti le avranno riconosciu- te. Sono le croci, realizzate con i “roccioni”, i Qgrossi rami di vinco, da collocare nei campi di grano prima che il sole del 3 maggio li colpisca con i suoi raggi. Queste sono appena state confezionate e l’autore è Angiolino Meozzi del Ponte dei Sospiri. Una volta bbellite con le foglie di giglio e il rametto di olivo le ha portate nella cappella della Misericordia il 25 aprile per la loro benedizione. Bavo Angiolino! 19 Ricordo della Dina Il marito Adelmo e i figli Laura e Giorgio l’hanno ricolmata di attenzioni e premure accompagnandola, uando ripenso con immenso amore, nell’ultimo tratto della vita prima alla Dina di affidarla nelle mani del Signore. la rivedo, Siamo certi che da lassù con il medesimo sorriso invita Q tutti noi, che l’abbiamo conosciuta e amata, a rimanere dal Borghetto, sulla soglia di casa, alta, uniti in ciò che la morte non può sconfiggere: l’Amore. robusta, con un fisico imponente e con un Alla mamma bel sorriso nel volto, pronta ad invitarti ad Signore Gesù, con il cuore colmo di umana tristezza entrare per fermarsi e vogliamo renderti grazie per il dono della mamma che parlare un po’. oggi hai chiamato a Te. Il suo invito era Per noi tutti è stata sempre porto sicuro; ha dedicato sempre caloroso, la sua vita di moglie, madre, nonna alla famiglia e ci ha raramente accolto, guidato ed educato con pazienza e fermezza ai valori veri. purtroppo, per la fretta Ci ha trasmesso il piacere di stare insieme nei momenti che accompagna ogni lieti e la forza e il coraggio necessari per affrontare le nostro agire. prove che la vita riserva. A pensarci bene, si può ben dire che la Dina possedeva Durante la malattia l’abbiamo accompagnata con una capacità tanto declamata ma di certo poco praticata tutto l’amore di cui siamo stati capaci e l’accettazione quale quella della comunicazione e del dialogo. serena della sua sofferenza è l’esempio di grande virtù Amava stare con la gente e parlare, confrontarsi, che vogliamo raccogliere. discutere e lo faceva sempre con pacatezza, attenzione Possa il Signore concederle la pace eterna. e misura nel rispetto dell’altro. Siamo certi che continuerà a vegliare su noi tutti con Ed è stato così anche in questo ultimo periodo. immenso Amore. Durante la malattia la sua casa è divenuta punto di I Figli, il marito, i nipoti. incontro per vicini, parenti e amici e, anche quando le Micciano, 5 marzo 2019 condizioni di salute non le permettevano più di partecipare al dialogo in maniera attiva, suggeriva ai presenti di Oggi Festa della Mamma, augurissimi a tutte le rimanere con lei perché la loro presenza era di conforto. Mamme del mondo, a quelle in Cielo, a quelle piú Una folla numerosissima di persone l’ha accompagnata anziane, a quelle più giovani, a quelle giovanissi- nel suo ultimo viaggio, in silenzio e in preghiera. me, siano sempre di esempio per i figli, pensate che Della Dina restano tanti ricordi e di sicuro rimane un della mamma ce n'è una sola e che ci seguiranno esempio di bontà, accoglienza e serenità vissuto fra le sempre, anche quelle in Cielo ci saranno sempre mura domestiche nell’amore della famiglia alla quale ha vicine. destinato tutta la sua vita di moglie e di mamma. Dal post della Maris su FB

bimbi di oggi bimbi di oggi iao a tutti, mi cco chiamo Morgana Gregorio Alessandrini e in Poggini questaC foto sono io il giorno E mentre sorride del mio primo compleanno per la foto (18 Marzo). Sono una bambina solare, da mettere allegra, curiosa ma soprattut- sull’Oratorio. to spiritosa. I miei genitori Con la mamma mi dicono sempre che sono Daniela e il babbo una birichina e in effetti ne Andrea abita combino di tutti i colori! a Fontebrina, Amo molto gli animali, in particolare le mucche del poco prima di mio babbo e il mio micione rosso Shumy. Micciano. C’è Ah... dimenticavo, mi scateno a ritmo di musica! Sono affettuosa e voglio molto bene al mio babbo caso che se Cesare, alla mia mamma Teresa ma anche ai miei nonni passate di lì lo e ai miei zii. potrete vedere. 20 Là dove il merletto regna ancora sovrano Vent’anni al “Centro” di Anghiari di Michele Foni

a Mostra l giornalino dell’Oratorio è un giornale che entra in mercato dell’ molte case degli anghiaresi ed è per questo che mi LArtigianato sono decisa a scriverci. di Anghiari (AR), la I Sono ormai più di vent’anni che il Centro di cui 44° Edizione si è Aggregazione di Anghiari è aperto, con il lavoro di molti appena conclusa, ha volontari, ed è andato via via crescendo. Qualche anno fa, regalato ai visitatori grazie sempre a delle volontarie, si è dato inizio al gioco anche l’opportunità del burraco: giochiamo sempre il giovedì e il sabato sera di incontrare e conoscere meglio le merlettaie dell’Associazione “Il Tombolo di Anghiari”. e la domenica pomeriggio. Le artiste, che utilizzano principalmente filato di lino, Quest’anno abbiamo organizzato la cena di fine nelle varie misure, a seconda del lavoro, appartengono anno, la cena di San Valentino e la cena per festeggiare alla categoria di quelle creative che si esprimono ridando le donne. Il 25 aprile siamo andati in visita al santuario vita ad una lavorazione che, in passato, ha quasi rischiato di San Luca a Bologna e poi, nel pomeriggio, abbiamo di scomparire. Carla, Elena e Teresa, le tre maestre della visitato la bellissima città. scuola, oltre che dare luce alle loro idee, tramite gli Abbiamo in programma il pranzo del ventennale che interminabili intrecci di filo, mettono a disposizione di si terrà gratuitamente per tutti i soci iscritti entro giugno. tutte le interessate corsi peraltro sempre molto frequentati. Si terrà alla Pineta di Anghiari il 4 agosto. Le artiste che nel 2012, con l’opera “I Tulipani”, del Grazie a queste attività abbiamo potuto donare 100 cui progetto fui autore, ottennero il secondo posto alla XV euro per illuminare piazza IV novembre, 200 euro per Edizione della Biennale Internazionale del Merletto di la Caritas e 200 euro per il rifacimento del tetto della Sansepolcro organizzata dal Centro Culturale presieduto dal Cavalier Paolo Piovaticci. In questi anni hanno Propositura. ottenuto riconoscimenti e si sono classificate prime in Abbiamo anche aderito alla vendita di piantine a favore competizioni a tema di Gorizia, Valtopina, Panicale e della associazione del Telefono Azzurro. Venezia, solo per citarne alcune. Cerchiamo di fare ciò che ci sembra bene per il paese, La mostra appena conclusa di Anghiari ha permesso nonostante ciò crediamo che si potrebbe fare molto di alle merlettaie di moltiplicare e condividere con amiche più e senza dubbio meglio, ma le risorse umane sono merlettaie di altre associazioni l’invito a partecipare al purtroppo poche. Primo Concorso di Merletto a Tombolo, dal tema “I nodi Attraverso questo giornalino, che entra nelle case di vinciani nella bellezza femminile”, che si svolgerà nel tanti anghiaresi, vorrei fare un appello a chiunque volesse Palazzo Pretorio ad Anghiari dal 26 ottobre al 3 novembre spendere un poco del proprio tempo a favore di tutta la 2019 e che arricchirà le celebrazioni dei 500 anni dalla comunità, noi saremmo felici di poter accogliere nuove morte di Leonardo da Vinci. In alto le tre ‘maestre’ di tombolo con un gruppo di allieve in idee e nuove forze. occasione della Mostra dell’Artigianato. Francesca Madiai

bimbi di oggi bimbi di oggi iao, io sono Giacomo, ho i chiamo C22 mesi e abito a Cospa- MCamilla ia di San Giustino (PG) con Pernici e sono la mia mamma Laura e il mio nata il 29 marzo babbo Mauro. 2018 ad Arezzo. Passo, però, le mie giornate La mia mamma ad Anghiari, perché la mattina Sara, il mio babbo frequento l’Asilo nido “Il Tre- Matteo e i nonni nino”, mentre in alcuni pome- sono di Anghiari, riggi sono coccolato dai miei nonni Enzo e Luisa al Montino ma abito a Pieve o dalla mia nonna Ada, che abi- Santo Stefano ta proprio nel centro storico, in via delle Mura di Sopra. dove ho anche i Mando un bacio e un abbraccio speciale anche a tutti bisnonni e il mio i miei quattro zii che mi adorano e che si chiamano nello cane Milo. stesso modo (gli zii Marco e le zie Sara) e ai miei cugini Sono la prin- Lorenzo e Angela con i quali mi diverto tantissimo. cipessa di casa. 21 Le croci dei campi vengono collocate dagli agricoltori il 3 di maggio di ogni anno

arrellata di immagini raffiguranti le croci messe nei campi (di grano) ed abbellite dalle foglie di giglio e dal rametto di Colivo (la palma). Le croci sono state collocate nei campi il tre di maggio, prima che i raggi del sole spuntino all’orizzonte. Giglio e ‘palma’ erano stati benedetti nei giorni precedenti: ad Anghiari il 25 aprile, san Marco, nella cappella della Misericordia. I nostri agricoltori mettono le croci nei campi quale segno di af- fidamento a Dio del lavoro dei campi. Le foto sono state riprese nella collina nord-est di Anghiari e i proprietari riconosceranno senz’altro i loro campi.

Da casa vostra è passata la cicogna? Mandateci le informazioni, le pubblicheremo volentieri.

22 I lettori ci scrivono Appendice alla Cronachetta La nostra Settimana Santa Mercoledì 17 aprile 2019: oggi, alle ore 3:33, è nato Elia. Gli hanno dato il benvenuto il babbo Ni- lla mia età di 93 anni non avevo mai assistito cola, la mamma Roberta e le sorelle Martina e Li- alle numerose cerimonie della Settimana Santa, via. Elia ha la sindrome di Down; quando l’abbia- molto belle e significative, alle quali abbiamo mo saputo con gioia abbiamo capito di essere stati A scelti per accompagnare un’anima bella nella sua assistito con fede, effettuate in questa residenza in modo perfetto e accurato da parte della Madre superiora e dal esperienza terrena, consapevoli che avremo molto sacerdote, valido predicatore (originario di Pisa), ceri- più da imparare noi da lui che lui da noi e infatti monie curate in ogni particolare. già dalla gravidanza non sono mancate le conferme Una gentile signora che ci intrattiene periodicamen- che ci hanno fatto capire di aspettare un bambino te su argomenti religiosi, ci ha mostrato tutta la vita di speciale. Gesù, dalla nascita alla crocifissione, mostrandoci con delle bellissime foto i luoghi dove Gesù è vissuto. Abbiamo tutti assistito con piacere e soddisfazione a Le “palme” queste numerose scene della vita di Gesù. Un ringrazia- mento particolare a Suor Antonietta e al cappellano Don uando s’avvicina il tempo di Pasqua un con- Marco. Un reverente pensiero e un saluto alla ex Madre fratello dalla cappa bianca, quello che sta nelle generale Suor Corrada della Congregazione delle figlie di San Francesco di Sales, che ho avuto occasione d’in- Qex Case verdi, si mette in movimento per sol- contrare tre volte. lecitare l’altro confratello, sempre con la cappa bianca, Nel giorno di Pasqua alcuni di noi hanno potuto re- quello del Molin Bianco. carsi dalle proprie famiglie, il restante ha pranzato as- Come avrete capito sono il Fancelli e il Giuliattini sieme alle suore felicemente. Questa residenza, dopo tre che provvedono, tempestivamente, a preparare i rametti anni di lavori antisismici e antincendio eseguiti all’a- di olivo da distribuire nella Domenica delle Palme. vanguardia, si elegge tra le migliori d’Italia. Anche quest’anno è stata la stessa storia: anzi no. P.S. Il nostro salone è stato addobbato con molto gu- Quest’anno i fatidici rami sono stati recuperati addirit- sto con la collaborazione delle tre ragazze del servizio tura a Sitorni, nei pressi di Ceciliano. civile: Annalisa, Silvia e Viola che si prestano volonta- La cosa si è potuta fare perché i fratelli Adriano e riamente e ci intrattengono con attività ginniche, edu- Alfredo Ambrosi le hanno garbatamente preparate e poi cative e ricreative in modo gentile, con garbo e tanta gentilezza. i nostri due le hanno portate in lavorazione al Molin Vittorio Raffaelli Bianco. I fratelli Ambrosi sono originari di Cologna. Nella foto sotto ci sono i due lavoranti mentre stanno Sig. Direttore dell’Oratorio di Anghiari preparando i fasci di rami da portare alla Badia per la successiva distribuzione. o ricevuto il quaderno dell’Oratorio dedicato E anche qui un fatto nuovo: per portare i fasci di alla Propositura e ai recenti lavori di conserva- “palme” dalla Piazzola alla Badia, Palmiro, visto che zione. Un bel lavoro che sintetizza l’evoluzione H quelli “incaricati” (e noi sappiamo bene chi sono!) tar- storica di questa chiesa, dalle sue origini ai giorni nostri, con i cambiamenti e gli interventi più significativi effet- davano, si è fatto aiutare, e loro hanno aderito alla ri- tuati nel corso degli anni. chiesta, da “tre turisti per caso”. Un grazie anche a loro Fino al recentissimo intervento sul tetto che ha visto per la disponibilità dimostrata. la partecipazione competente ed appassionata del suo Ma un grande grazie va al Fancelli e al Giuliattini Proposto, Don Marco Salvi, ora nominato Vescovo. per il lavoro svolto. Un risultato brillante, cui tanti cittadini hanno contri- buito, che permette ad Anghiari di mantenere al meglio questo bene dell’intera collettività. Ringrazio per l’at- tenzione dimostrata nei miei confronti, particolarmente interessato a questa chiesa, anche perché che non avevo potuto partecipare all’inaugurazione dei lavori. La Propositura è, infatti, la chiesa in cui sono stato battezzato dall’indimenticato don Nilo Conti, ben co- nosciuto ed apprezzato dai miei genitori. Complimenti anche per la cura editoriale del quaderno. Nell’augurarLe buon lavoro, invio cordiali saluti. Vilmo Chiasserini 23 In ascolto di Papa Francesco Piccoli testi, una grande parola a cura di Teresa Bartolomei

Visita del Santo Padre Francesco a Loreto di chiamare alla sua sequela. È Dio che prende l’iniziativa, 25 marzo 2019 Lui ci precede sempre, Lui precede, Lui fa strada nella nostra vita. La chiamata alla fede e ad un coerente Cari fratelli e sorelle, buongiorno! cammino di vita cristiana o di speciale consacrazione E grazie della vostra calorosa accoglienza! Grazie. è un irrompere discreto ma forte di Dio nella vita di un Le parole dell’angelo Gabriele a Maria: «Rallegrati, giovane, per offrirgli in dono il suo amore. Occorre essere piena di grazia» (Lc 1,28), risuonano in modo singolare pronti e disponibili ad ascoltare ed accogliere la voce di in questo Santuario, luogo privilegiato per contemplare Dio, che non si riconosce nel frastuono e nell’agitazione. il mistero dell’Incarnazione del Figlio di Dio. Qui, Il suo disegno sulla nostra vita personale e sociale non infatti, sono custodite le mura che, secondo la tradizione, si percepisce rimanendo in superficie, ma scendendo a provengono da Nazaret, dove la Vergine Santa pronunciò un livello più profondo, dove agiscono le forze morali e il suo “sì”, diventando la madre di Gesù. Da quando spirituali. È lì che Maria invita i giovani a scendere e a quella che è denominata la “casa di Maria” è diventata sintonizzarsi con l’azione di Dio. presenza venerata e amata su questo colle, la Madre di Il secondo momento di ogni vocazione è il Dio non cessa di ottenere benefici spirituali in coloro che, discernimento, espresso nelle parole di Maria: «Come con fede e devozione, vengono qui a sostare in preghiera. avverrà questo?» (v. 34). Maria non dubita; la sua domanda Tra questi oggi mi metto anch’io, e ringrazio Dio che me non è una mancanza di fede, anzi, esprime proprio il lo ha concesso proprio nella festa dell’Annunciazione. suo desiderio di scoprire le “sorprese” di Dio. In lei c’è Saluto le Autorità, con gratitudine per l’accoglienza l’attenzione a cogliere tutte le esigenze del progetto di e la collaborazione. Saluto Mons. Fabio Dal Cin, che Dio sulla sua vita, a conoscerlo nelle sue sfaccettature, si è fatto interprete dei sentimenti di tutti voi. Con lui per rendere più responsabile e più completa la propria saluto gli altri Presuli, i sacerdoti, le persone consacrate, collaborazione. È l’atteggiamento proprio del discepolo: con un pensiero speciale ai Padri Cappuccini, ai quali ogni collaborazione umana all’iniziativa gratuita di Dio è affidata la custodia di questo insigne Santuario tanto si deve ispirare a un approfondimento delle proprie caro al popolo italiano. Sono bravi questi Cappuccini! capacità e attitudini, coniugato con la consapevolezza che Sempre in confessionale, sempre, al punto che tu entri è sempre Dio a donare, ad agire; così anche la povertà in santuario e sempre ce n’è almeno uno lì, o due o tre e la piccolezza di quanti il Signore chiama a seguirlo o quattro, ma sempre, sia di giorno sia alla fine della sulla via del Vangelo si trasforma nella ricchezza della giornata, e questo è un lavoro difficile. Sono bravi e li manifestazione del Signore e nella forza dell’Onnipotente. ringrazio specialmente per questo prezioso ministero La decisione è il terzo passaggio che caratterizza ogni del confessionale, continuato durante tutta la giornata. vocazione cristiana, ed è esplicitato dalla risposta di Maria Grazie! E a tutti voi, cittadini di Loreto e pellegrini qui all’angelo: «Avvenga per me secondo la tua parola» (v. 38). convenuti, rivolgo il mio saluto cordiale. Il suo “sì” al progetto di salvezza di Dio, attuato per mezzo In quest’oasi di silenzio e di pietà, vengono tanti, dell’Incarnazione, è la consegna a Lui di tutta la propria dall’Italia e da ogni parte del mondo, per attingere forza vita. È il “sì” della fiducia piena e della disponibilità totale e speranza. Penso in particolare ai giovani, alle famiglie, alla volontà di Dio. Maria è il modello di ogni vocazione ai malati. e l’ispiratrice di ogni pastorale vocazionale: i giovani che La Santa Casa è la casa dei giovani, perché qui la sono in ricerca o si interrogano sul loro futuro, possono Vergine Maria, la giovane piena di grazia, continua a trovare in Maria Colei che li aiuta a discernere il progetto parlare alle nuove generazioni, accompagnando ciascuno di Dio su loro stessi e la forza per aderire ad esso. nella ricerca della propria vocazione. Per questo ho Penso a Loreto come a un luogo privilegiato dove i voluto firmare qui l’Esortazione apostolica frutto del giovani possono venire alla ricerca della propria vocazione, Sinodo dedicato ai giovani. Si intitola “Christus vivit – alla scuola di Maria! Un polo spirituale a servizio della Cristo vive”. Nell’evento dell’Annunciazione appare la pastorale vocazionale. Auspico perciò che sia rilanciato dinamica della vocazione espressa nei tre momenti che il Centro “Giovanni Paolo II” a servizio della Chiesa hanno scandito il Sinodo: 1) ascolto della Parola-progetto in Italia e a livello internazionale, in continuità con le di Dio; 2) discernimento; 3) decisione. indicazioni emerse dal Sinodo. Un luogo dove i giovani Il primo momento, quello dell’ascolto, è manifestato e i loro educatori possono sentirsi accolti, accompagnati e da quelle parole dell’angelo: «Non temere Maria, […] aiutati a discernere. Per questo inoltre chiedo caldamente concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai ai Frati Cappuccini un servizio in più: il servizio di Gesù» (vv. 30-31). È sempre Dio che prende l’iniziativa estendere l’orario di apertura della Basilica e della Santa 24 Casa durante la tarda serata e anche l’inizio della notte maniera più concreta dietro a Lui la croce di ogni giorno. quando ci sono gruppi di giovani che vengono a pregare La vostra sofferenza può diventare una collaborazione e a discernere la loro vocazione. Il Santuario della Santa decisiva per l’avvento del Regno di Dio. Casa di Loreto, anche a motivo della sua collocazione geografica al centro della Penisola, si presta per diventare, per la Chiesa che è in Italia, luogo di proposta per una continuazione degli incontri mondiali dei giovani e della famiglia. È necessario, infatti, che all’entusiasmo della preparazione e celebrazione di questi eventi corrisponda poi l’attualizzazione pastorale, che dia corpo alla ricchezza dei contenuti, mediante proposte di approfondimento, di preghiera e di condivisione. La Casa di Maria è anche la casa della famiglia. Nella delicata situazione del mondo odierno, la famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna assume un’importanza e una missione essenziali. È necessario riscoprire il disegno tracciato da Dio per la famiglia, per ribadirne la grandezza e l’insostituibilità a servizio della vita e della società. Nella casa di Nazaret, Maria ha vissuto la molteplicità delle relazioni familiari come figlia, fidanzata, sposa e madre. Per questo ogni famiglia, nelle sue diverse componenti, trova qui accoglienza, ispirazione a vivere la propria identità. L’esperienza domestica della Vergine Santa sta ad Cari fratelli e sorelle! A voi e a quanti sono legati a indicare che famiglia e giovani non possono essere due questo Santuario, Dio, per mezzo di Maria, affida una settori paralleli della pastorale delle nostre comunità, missione in questo nostro tempo: portare il Vangelo della ma devono camminare strettamente uniti, perché molto pace e della vita ai nostri contemporanei spesso distratti, spesso i giovani sono ciò che una famiglia ha dato loro nel presi dagli interessi terreni o immersi in un clima di periodo della crescita. Questa prospettiva ricompone in aridità spirituale. unitarietà una pastorale vocazionale attenta ad esprimere il C’è bisogno di persone semplici e sapienti, umili e volto di Gesù nei suoi molteplici aspetti, come sacerdote, coraggiose, povere e generose. Insomma, persone che, come sposo, come pastore. alla scuola di Maria, accolgono senza riserve il Vangelo La Casa di Maria è la casa dei malati. Qui trovano nella propria vita. Così, attraverso la santità del popolo accoglienza quanti soffrono nel corpo e nello spirito, di Dio, da questo luogo continueranno a diffondersi in e la Madre porta a tutti la misericordia del Signore di Italia, in Europa e nel mondo testimonianze di santità in generazione in generazione. La malattia ferisce la famiglia ogni stato di vita, per rinnovare la Chiesa e animare la e i malati devono essere accolti dentro la famiglia. Per società col lievito del Regno di Dio. favore, non cadiamo in quella cultura dello scarto che La Vergine Santa aiuti tutti, specialmente i giovani, a viene proposta dalle molteplici colonizzazioni ideologiche percorrere il cammino della pace e della fraternità fondate che oggi ci attaccano. La casa e la famiglia sono la prima sull’accoglienza e sul perdono, sul rispetto dell’altro cura del malato nell’amarlo, sostenerlo, incoraggiarlo e e sull’amore che è dono di sé. La nostra Madre, stella prendersene cura. Ecco perché il santuario della Santa luminosa di gioia e di serenità, doni alle famiglie, santuari Casa è simbolo di ogni casa accogliente e santuario degli dell’amore, la benedizione e la gioia della vita. Maria, ammalati. sorgente di ogni consolazione, porti aiuto e conforto a Da qui invio ad essi, tutti, ovunque nel mondo, quanti sono nella prova. un pensiero affettuoso e dico loro: voi siete al centro Con queste intenzioni, ora ci uniamo insieme nella dell’opera di Cristo, perché condividete e portate in preghiera dell’Angelus.

Avete dei ricordi legati ad Anghiari o Monterchi? Fateceli avere Li pubblicheremo volentieri alla prima occasione

25 Una solenne celebrazione eucaristica di saluto dell’arcivescovo mons. Paolo Giulietti e di accoglienza-benvenuto di mons. Marco Salvi.

«La vitalità della Chiesa si basa su quel principio che pos- siamo riprendere dal Vangelo di questa do- menica, quando Gesù dice a Pietro: “Mi ami più di costoro?”. Il potere nella Chiesa e di noi vescovi è un servizio e soprattut- to è la custodia del gregge di Dio che Lui stesso ci affida». Con queste parole il car- dinale Gualtiero Bas- setti, presidente della Cei, ha introdotto la solenne celebrazione eucaristica di saluto all’arcivescovo eletto di Lucca mons. Pao- lo Giulietti, che farà ingresso nella diocesi toscana domenica prossima 12 Città della Pieve da alcune centinaia di suoi amici e par- maggio, e di accoglienza-benvenuto al nuovo vescovo rocchiani arrivati da Anghiari, Sansepolcro e dintorni. ausiliare e vicario generale mons. Marco Salvi. Questi gli hanno dedicato un numero speciale del loro Una celebrazione, tenutasi nel tardo pomeriggio di periodico, L’Oratorio d’Anghiari, distribuendo in San domenica 5 maggio nella cattedrale di San Lorenzo di Lorenzo 800 copie. È un “biglietto da visita” del neo Perugia, avvolta da un’atmosfera di festa e di gioia, ma vescovo Salvi di un certo spessore, non per le sue 40 anche da tanta commozione, che ha visto concelebranti pagine, ma perché raccoglie testimonianze di sacerdoti l’arcivescovo emerito Giuseppe Chiaretti, i vescovi um- e laici che tracciano la personalità non comune di un bri Domenico Cancian di Città di Castello, Gualtiero Si- uomo e di un pastore che ha sempre “preso il largo”, gismondi di Foligno, Benedetto Tuzia di Orvieto-Todi, come recita il suo motto episcopale - “Duc in Altum” Mario Ceccobelli, emerito di Gubbio, l’abate benedetti- -, insegnando a giovani e adulti a non fermarsi dinanzi no emerito dom Giustino Farnedi e l’arcivescovo tosca- alle sconfitte della vita. Attraverso queste testimonianze no Riccardo Fontana di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, i perugino-pievesi e non solo, potranno conoscere più Diocesi dove mons. Salvi è nato 65 anni fa ed è stato approfonditamente questo pastore chiamato da papa parroco di Anghiari fino alla sua ordinazione episcopale Francesco ad affiancare, nel ministero episcopale, il avvenuta lo scorso 31 marzo. cardinale Bassetti. Centinaia di fedeli hanno gremito la cattedrale per Il presidente della Cei, che il prossimo 8 settembre salutare mons. Giulietti, che mancherà a tanti perugini celebrerà il 25° di episcopato e il 4 ottobre successivo che l’hanno visto crescere per le vie della città seguen- i primi dieci anni di guida dell’Archidiocesi di Perugia- dolo verso la chiamata al sacerdozio prima (ha ricevu- Città della Pieve, rivolgendosi nell’omelia a mons. Giu- to l’ordinazione presbiterale il 29 settembre 1991) e lietti e a mons. Salvi, ha detto: «È, per me, un giorno di all’episcopato poi (è stato ordinato vescovo il 10 agosto grande emozione e, direi, di commozione. A Don Paolo 2014, ad appena 50 anni di età). Mons. Giulietti è stato sono legato da vincoli di profondo affetto, maturati in una guida spirituale e un punto di riferimento per molti questi anni di guida della Chiesa perugino-pievese, e da fedeli, soprattutto giovani. sentimenti di riconoscenza per il tanto lavoro svolto, in In cattedrale era rappresentata l’intera Archidiocesi momenti anche non facili. A Don Marco mi legano altresì non solo per i sacerdoti giunti un po’ da tutte le parroc- vincoli di affetto e collaborazione per gli anni trascorsi ad chie, ma anche per la presenza di una rappresentanza Arezzo. Entrambi abbraccio e saluto con cuore di padre». dei cori delle sette Zone pastorali che hanno animato la Nel commentare il brano evangelico di Giovanni liturgia dando il loro caloroso benvenuto a mons. Salvi, “Pasci le mie pecore”, che «richiama storicamente il mi- simbolicamente accompagnato nella Chiesa di Perugia- nistero petrino», ha sottolineato il cardinale, «esso può 26 essere esteso alla missione di ogni vescovo, chiamato a Rivolgendosi al suo nuovo vescovo ausiliare, il car- reggere e a pascere una porzione del gregge di Dio. Si dinale Bassetti ha detto: «Carissimo Vescovo Marco, è riferisce pertanto anche a noi, fratelli nell’episcopato. giunto il giorno del tuo arrivo a Perugia. Sarai assieme a Si riferisce stasera in particolar modo ai vescovi Paolo me pastore dell’amata porzione del gregge di Cristo che e Marco che iniziano la loro nuova missione. È il Si- è la Chiesa di Perugia-Città della Pieve. Per tanti anni gnore Gesù che vi ripete: «Mi amate più di costoro?». sei stato mio prezioso collaboratore quando ho guidato È l’amore totale e incondizionato a Cristo Signore che l’indimenticabile comunità di Arezzo-Cortona-Sanse- rende capaci e degni di pascere il gregge. È da Lui che polcro. Posso assicurarti che in questo periodo di attesa sgorga la forza, la passione, l’esempio. Egli attende i i nostri sacerdoti e i fedeli hanno pregato per te. Rin- discepoli sulla riva del lago con il fuoco acceso e il cibo grazio il Signore e il Santo Padre per il dono della tua pronto, come fa il servo. Allo stesso modo, Egli si china persona. Sono molto grato al fratello Vescovo Riccardo, sui discepoli per lavare loro i piedi. È sempre Lui che li che si è privato di un membro qualificato e stimato del sferza quando pretendono, umanamente, i primi posti: suo presbiterio. «Il primo tra di voi sarà il servo di tutti» (Mc 45)». Grazie don Marco, carissimo figlio, per aver accet- «Carissimi Vescovi Paolo e Marco –ha proseguito il tato la dignità e la missione di vescovo ed aver di nuo- cardinale–, a voi questa Parola è familiare; l’avete vis- vo pronunciato il tuo «eccomi», come nel giorno della suta e testimoniata nella vita con anni di attaccamento al tua ordinazione al presbiterato. Troverai un clero desi- Signore e di amorevole servizio al Suo popolo. Di que- deroso di fare comunione con i suoi pastori, che anche sto siamo qui a ringraziarvi e a sostenervi per gli impe- mediante il tuo aiuto continuerà a spendersi per Cristo gni futuri, con la nostra preghiera e il nostro affetto, che e per il bene della gente. Troverai laici consacrati, fa- non vi faremo mai mancare. Carissimo Vescovo Paolo, miglie che si consumano nella carità per il Regno di è a te che mi rivolgo per primo. Già ho avuto modo di Dio, e insieme incontrerai tanti anziani, malati e sof- esprimerti il mio ringraziamento e, con me, lo hanno fatto ferenti, poveri di ogni appartenenza che sanno offrire tante comunità parrocchiali ed ecclesiali che hai visitato con fede le loro croci. Troverai tante persone disposte in queste ultime settimane. Stasera, è l’intera Arcidioce- a prestarti collaborazione affinché Gesù sia conosciuto si che ti ringrazia, ti saluta, ti abbraccia. Sei stato scelto e amato e la società possa essere animata dalla forza ora per guidare la Santa Chiesa di Dio che è in Lucca. del Vangelo». Sappiamo che hai le qualità e le capacità per farlo. Ti R. L. accompagniamo con affetto e saremo con te, domenica Nell’altra pagina, un momento della celebrazione nella prossima, quando prenderai possesso della tua cattedra». cattedrale di San Lorenzo a Perugia.

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Riccero Ricceri custode Le mie poesie sempre presente un libro à formato custode reverente tipografo barbiere che con sapienza e benvoluto di Armando Zanchi lui mi à regalato in mezzo a tanta gente

L’amico Riccero Io abitavo Uomo di cuore Purtroppo il male non l’ho dimenticato in quella stessa via con tutti i famigliari à preso il sopravvento perché amico ed un saluto alla cara moglie le poche forze di tutto il suo casato me lo portava via curò tutti i suoi mali portate via dal vento

Tutti i giorni Da veri Anghiaresi Sempre vicino Ora riposa passando per la Badia amanti del paese a lei che soffriva con la sua Antonietta sempre un saluto davanti al lavoro ma il Riccero a pieno titolo fatto con allegria lui mai si arrese con mano sempre arriva che a lui gli si spetta

Grande tipografo Quando da giovane Mai à lasciato Tanto del bene lavorò ad Arezzo insieme al vecchio padre colui che à bisogno da lui seminato in via Mazzini barba e capelli à fatto una vita de ‘sto Anghiarese lì ci restò un pezzo lui ci sapeva fare che non è stato un sogno il ricordo va lodato: 27 L’archivio si arricchisce quello dell’Associazione il Tombolo di Anghiari Auguri a Maddalena e Alighiero

’associazione culturale “Il Tombolo di Anghiari” ringrazia il nipote di Teresa Giovagnini che ci Lha donato un bel tombolo, rivestito di rosso, appartenuto alla cara zia; una signora di Città di Castello che ce ne ha donato uno appartenuto alla mamma ed una signora, originaria di Sanspolcro, che vuole rimanere nell’anonimato, ha donato alcuni tomboli e diversi contenitori pieni di disegni (che hanno arricchito il nostro archivio) tipici della nostra tradizione per la realizzare di manufatti a tombolo Grazie di cuore a tutti per aver pensato alla nostra associazione regalandoci questi doni, per noi preziosi. Qui sotto è riprodotta la locandina del Concorso di merletto a tombolo, indetto dall’Associazione il Tombolo di Anghiari, in occasione dei cinquecento anni dalla morte di Leonardo da Vinci, con tema: “I nodi vinciani nella bellezza femminile”. Altre informazioni a pag. 45.

Delia ci ha fatto pervenire la notizia di una bella ricor- renza: le nozze d’oro dei suoi genitori. La mia mamma, Serafini Maddalena, abitava a Valbon- cione e andava a ballare a Fragaiolo; ci veniva anche il mio babbo, Padelli Alighiero, si sono conosciuti e si sono innamorati. Poco dopo si sono sposati, il 10 maggio 1969 e sono andati ad abitare al Bagnolo di Ponte alla Piera: niente viaggio di nozze, i soldini non c’erano, ma c’era e c’è sempre tanto amore e serenità, nonostante le malattie e le sfide della vita... Dal Bagnolo si trasferirono a Guardabasso e lì ci sono stati per 24 anni, dopodiché comprarono la casa a Pa- lazzo Sabino, dove abitano tutt’ora. Sabato 11 maggio 2019, insieme a parenti ed amici, hanno ricelebrato le nozze dallo stesso prete di 50 anni fa, don Enzo, a Fragaiolo a cui è seguito il pranzo al Cristallo con buon cibo, musica e danze. E anche noi della Redazione mandiamo i nostri auguri per la via del Borgo diretti proprio a Palazzo Sabino per i nostri amici Maddalena e Alighiero.

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28 Benvenuto don Alessandro! dal post di TsdTv

urante la celebrazione delle cresime ad Anghiari mons. Riccardo Fontana ha annunciato ai fedeli Dla nomina di Don Alessandro Bivignani ad amministratore parrocchiale delle parrocchie di San Bartolomeo in Anghiari, di S. Andrea Apostolo in località Catigliano, dell’Assunzione di Maria Vergine in località Tavernelle, di S. Clemente in località Toppole e di S. Niccolò in località Gello. Don Alessandro Bivignani andrà a servire così le comunità già rette da mons. Marco Salvi, ora vescovo titolare di Termini Imerese e ausiliare dell’Arcidiocesi di Perugia- Città della Pieve. Don Alessandro sta ultimando gli studi a Roma per il dottorato di ricerca in teologia dogmatica con specializzazione in ecclesiologia.

In altre parole don Alessandro è stato nominato provvisoriamente a reggere le parrocchie di Anghiari, Tavernelle, Toppole e Gello. Per dargli la possibilità di continuare i suoi studi a Roma sono state quindi escluse le parrocchie di Micciano, Viaio e Ponte alla Piera. La Redazione e le nostre comunità gli danno il benvenuto ma già in molti lo hanno fatto personalmente e ci sarà il modo e il tempo di accoglierlo con una festa speciale.

A destra, in alto, il Vescovo Riccardo comunica ai fedeli, riuniti per la Cresima dei ragazzi della comunità, l’incarico conferito per l’Unità Pastorale di Anghiari. Sotto, il vescovo Riccardo, il vescovo Marco e don Alessandro rendono visita a don Romano, decano della comunità anghiarese.

on Alessandro, da quando è stato ordinato sa- Notiziario della Parrocchia di S. Maria e S. Cristina nella Valle di Chio - Anno 6 - Numero 2 - Maggio 2018 cerdote, nel 2014, è stato nominato vice-parro- Dco a ed ha prestato servi- zio presso la parrocchia di Pieve di Chio. Sono molte le iniziative prese in e con quella comu- nità. Qui a destra la prima pagina del periodico parroc- chiale a cui ha ridato vita, coinvolgendo diversi parroc- chiani per la sua redazione. Di questo e di altro ancora ne parleremo nel prossi- mo numero dell’Oratorio.

Nell’immagine qui sotto i Confratelli della Compa- n questo nu- sicuramente per sot- mero, la co- tolineare la vera u- gnia del SS. Sacramento della Pieve di Chio con quelli pertina è de- manità di Gesù. dicata all’im- Probabilmente, im- di Anghiari, in occasione di un incontro in comune, in Imagine della Ma- magini di questo ge- donna di Collesec- nere, erano molto preghiera con co, che si trova nel- diffuse nel popolo l’Altare maggiore. cristiano, affinché le Questa tavola ligne- puerpere potessero don Alessan- a, secondo il nostro affidarsi alla Madon- Pierino, potrebbe na nel periodo della dro, davanti essere molto antica, gravidanza e dell’al- addirittura un XV lattamento, special- alla Madonna secolo. mente nei casi in cui Al di la delle ipotesi sopraggiungeva Addolorata. È storico-artistiche, ci qualche difficoltà. interessa notare l’i- A Collesecco la festa stata restau- conografia: la Ma- della Madonna si donna di Collesec- svolgeva nel giorno rata recente- co, infatti, è dipinta dell’Ascensione, con nell’atto di allattare la S. Messa a la me- mente e la po- Gesù Bambino. renda, ma ormai non È una scena molto si tiene più da alcuni polazione le è familiare, e serviva anni. molto devota. La Madonna di Collesecco

29 Nozze di diamante La tesi di Matilde Paci

omenica 21 Aprile, Emma Manganesi e Giu- seppe Cagnacci, assieme ai figli Maurizio e Pa- Dtrizia, la nuora Emma, il genero Enzo, le nipoti Andrea e Noemi e i parenti, hanno festeggiato i loro 60 anni di matrimonio e quindi nozze di diamante. Le nozze furono celebrate il 4 Aprile 1959 nella chiesa della Propositura di Anghiari dal parroco don Nilo Conti e la festa, dopo la cerimonia, come allora usava nelle nostre campagne, fu fatta a casa dello sposo. Emma abitava a Val della Pieve di Anghiari mentre Giuseppe abitava già con la famiglia alla Banchina di Tavernelle. Dopo le nozze i due coniugi si stabilirono alla Banchina dove tuttora risiedono. La Redazione allora manda i suoi auguri, per questo bel traguardo raggiunto da Emma e Giuseppe, verso Ta- vernelle e poi alla Banchina. Ma anche gli altri abitanti Martedì 19 aprile 2019 Matilde Paci si è laureata con della frazione situata lungo la strada per Arezzo vorran- 110 e lode presso l’Università Cattolica del Sacro cuore no fare i loro auguri. di Milano. Nella foto Emma e Giuseppe con i loro familiari, al momento Ha discusso la tesi magistrale: “«In Firenze e per della torta. l’universo mondo». La concezione dello spazio nella Nuova Cronica di Giovanni Villani” presso la Facoltà di Lettere e Filosofia, corso di laurea in Archeologia e Cidroni Storia dell’Arte. Relatore Chiarissimo Prof. Nicolangelo D’Acunto. iamo d’estate e la panzanella è un piatto pro- prio adatto al momento. Ognuno ha la sua ri- Alla laurea erano presenti numerosi suoi compagni di cetta ma il pane ci vuole buono e raffermo. corso della Cattolica, ma anche 5 o 6 aficionados toscani S e umbri dei tempi del liceo e della Laurea Triennale in Però ora, vi voglio parlare dei cidroni, quelli che trovate al mercato col nome di cetrioli. Se li met- Storia di Arezzo. tete, ricordatevi di togliere l’amaro (una volta l’a- Quindi festeggiamenti tutti insieme al “Bangrabar”, noto vevano, o forse era un’idea) strofinando la prima locale milanese di “apericena”. fettina dalla parte del picciolo con il rimanente fino La Redazione manda molto volentieri i suoi auguri a a che fa una specie di schiumina. Provate e, buona Matilde e li indirizza verso lo “Sportone”, dove ogni panzanella! (mdp) tanto ritorna, provenendo da Venegono Inferiore (VA), dove ha messo la base per i suoi studi. Superstizioni? No, tradizioni a Teresa del Badini (castellana doc) dice che Dialetto sul letto non si mettono i soldi, la borsa e il Lcappello. E in casa non si aprono gli ombrel- Leone Bruschi ogni tanto mi passa dei foglietti con li. Quest’ultimo si dice anche noi. alcune parole dialettali. Ecco l’ultimo elenco. Poi sempre a Castello dicono: m’è venuta la pe- Scavezzacollo; discolotto; sciabordito; guazzabuglio; tuscia: sarebbe un raffreddore, mal di gola, un ma- scialaquatore; ingarbugliato; scompigliato; ringal- lessere delle vie respiratorie. luzzito; rintronato; stropicciato; cumbrugliume.

30 fotocronaca Mongolfiere reggiponti

Anche quest’anno mi tocca fare i complimenti a quelli del Borgo per il loro “Scherzo d’aprile”. Lo abbiamo visto in molti al Ponte del Tevere con tanto di manifesto molto verosimile: Ecco il testo: COMUNE di SANSEPOLCRO REGIONE TOSCANA – PROVINCIA DI AREZZO UFFICIO TUTELA DEL PATRIMONIO E SPERIMENTAZIONE MESSA IN SICUREZZA PONTE DEL TEVERE MONGOLFIERE REGGIPONTI PORTATA GARANTITA 10.000 COZZI ...

Toppole - Il Lunedì dell’Angelo, a Toppole, è stata celebrata una S. Messa nella chiesa dedicata a San Clemente. A celebrarla don Marco, ora vescovo, che, all’uscita, posa con i fedeli della parrocchia, di quelle limitrofe e di alcuni amici anghiaresi intervenuti anch’essi. Angiolino Meozzi ed altre persone ci tengono a che questa chiesa si conservi il meglio possibile e anche noi, qui da Anghiari, ci auguriamo che questa, come le altre chiesette sparse per il territorio, triovino le persone disposte ad occuparsene.

Dai post del Ponte alla Piera

na bella e importante ricorrenza ha coinvolto gli abitanti del Ponte alla Piera: 25 anni di attività del Circolo An- Utico Ponte” In molti, guidati da Marco Gigli e dai suoi validi collaboratori, hanno provveduto a preparare un bel rinfresco per tutti. Il tutto è avvenuto il Primo maggio. Ecco come hanno descritto la serata loro stessi (gli abitanti del Ponte): bella atmosfera, conviviale e serena. Una bella festa dove si è respirato un clima di amicizia, cordialità e unione, molto im- portanti per la nostra piccola comunità! Nove donne con poche chiacchiere e tanto lavoro ma tanta armonia. Nella foto il gruppo delle donne particolarmente impegnate nella buona riuscita dell’iniziativa.

Meli - Questo bel ramo di melo, chi riceve l’oratorio digitalizzato ne apprezzerà anche i colori, è stato fotografato il 6 aprile scorso. Si trova nei pressi della Pieve di Sovara e, probabilmente, è di una antica varietà. Ce n’è anche un altro nei paraggi e, appena i frutti saranno maturi, controllerò se queste qualità meritano di essere menzionate nell’elenco per la conservazione della biodiversità. Vedremo e, naturlalmente, ve ne daremo notizia. Se anche voi avete qualche pianta da segnalare, fatelo! 31 Un compleanno speciale In pellegrinaggio al Santuario

l pellegrinaggio a piedi che va da Micciano al San- tuario della Madonna del Carmine della Domenica Iin Albis ha origini antichissime. Considerato atto di devozione, richiamava anni fa, oltre alle persone della zona anche tanti abitanti delle frazioni limitrofe e questo accade ancora oggi. In alcune occasioni, a questo momento di preghie- ra, hanno partecipato anche le varie Compagnie ed in particolare quella del Santissimo Sacramento presente a Micciano. Durante il percorso, avviene la recita delle Rogazio- ni, per implorare da Dio i beni spirituali, la conserva- zione e la prosperità delle messi e dei frutti della terra. Nonostante la pioggia, anche quest’anno, questo l 3 aprile del 1929 è nata la mia cara bisnonna momento comunitario si è ripetuto e tanti pellegrini Anna. Quest’anno per il suo 90° compleanno le ab- hanno affrontato il cammino, accompagnati poi da un biamo fatto una festa insieme a parenti ed amici. bellissimo arcobaleno quasi a voler sottolineare il lega- I me tra la terra e il cielo. È stato un bel pranzo, ci siamo divertiti, anche per- ché mia nonna, nonostante l’età, è davvero molto intel- La preghiera del Rosario e i canti hanno guidato ogni ligente e positiva. passo da Campalla, nella salita che giunge al Poggiolo Mi auguro di poter passare con lei tanti altri com- fino al sentiero che conduce al Santuario dove la Vergi- pleanni. Ti voglio tanto bene, la tua cara Giada. ne apparve alla pastorella Marietta più di cinque secoli Anche la Redazione si unisce ai familiari ed agli fa e dove centinaia di persone, ancora oggi, affidano alla amici per questo bel traguardo di Anna Mencaroni nata sua materna protezione attese, timori e speranze. al Lava (sarebbe il podere prima di Cipicchio o Molin Ormai da diverso tempo, alcune donne del Carmine, Bianco) il 3 aprile 1929. I festeggiamenti si sono svolti con la guida della Vilma, ogni anno si incamminano a alla Pieve Vecchia di Monterchi. Vive alla Motina, loca- ritroso e “vengono incontro” ai pellegrini che affronta- lità chiamata Fondaccio, nei pressi del Ponte di Carletto. no il cammino e di solito, considerato il passo spedito, Nella foto, al centro, la bisnonna Anna e, in piedi a sini- arrivano quasi alla partenza. stra, l’autrice di questo ricordo. È stato così anche quest’anno! Ci piace questa tradizione spontanea e ci piace ancor di più pensare che sia proprio la Madonna del Carmine a mandare queste pellegrine “a prenderci “ per affronta- re insieme “le salite” che, inevitabilmente, la vita pone lungo il cammino. Cristina Donati

Qui a de- stra il pelle- grinaggio è giunto presso la croce po- sta al bivio dopo il Pog- giolo. Don Gustavo, Le uova benedette che guidava i fedeli, sta in- Nelle foto qui sopra due dei cestini che le tante famiglie vocando la hanno preparato per la benedizione. Saranno consumate protezione nel giorno di Pasqua. Grazie alla presenza di famiglie sui campi. provenienti da paesi esteri, questa tradizione si è arric- chita. Speriamo che continui. 32 Ricordando don Marco

i sono spese oramai tante parole sull’ordinazione Grazie Don Marco per la tua presenza nella mia vita, vescovile di Don Marco, ognuno di noi porta nel che Dio ti accompagni, illumini il tuo nuovo percorso e Scuore le sue parole, i suoi gesti che hanno permesso riempia di gioia il tuo cuore per questo nuovo ministero. alla nostra anima di vivere con maggior impegno il nostro essere cristiani. Eugenio (chierichetto di un vescovo) Le sue omelie, piene di vita, di esempi continui con il quotidiano, con la durezza della vita, ci aprivano il cuore alla speranza, alla forza, all’aiuto che solo Cristo può darci: parole semplici senza mezzi termini dirette, reali. onsignor DON MARCO SALVI. ma per me Il mio rapporto con lui fatto di semplicità, la sua rimarrai sempre DON MARCO, il sacerdote attenzione: “Come va Eugenio, come sta tua mamma?” Mche mi ha dato il Sacramento del battesimo e le nostre mamme sono coetanee, sapendo come possa anche della comunione, Il sacerdote che riuniva i “citti” essere difficile la vita a volte ho trovato in lui un conforto per fare una gita oppure dopo il catechismo per un nutella un aiuto prezioso. party. Piccoli gesti, che in questo mondo fatto di facebook, Sono sicura che ci mancherai tantissimo, ma come hai mancano. Al termine della messa il “prosit” reciproco e detto nell’ultima Messa al Carmine la VERA AMICIZIA l’immancabile grazie, sempre. non va via solo perché si è distanti 70 km, ma rimane nel Ho avuto l’onore di essere il “chierichetto senior” nella tempo è sono sicura che per me sarà così. celebrazione della messa domenicale delle 9.00 e durante Ti AUGURO BUONA FORTUNA per questa nuova alcune celebrazioni più solenni, quando necessitava di esperienza che DIO ha scelto per te, certa che riuscirai al aiuto, anche in questi ultimi giorni ho servito all’altare meglio in tutto. Ti saluto con affetto GIADA e famiglia con lui, dunque chierichetto di un vescovo. e anche nonna Fanny .

Un gemellaggio in vista

n saluto da Piero Ceppodomo. Grazie alla me- Per continuare questa importante tradizione di con- diazione di Palmiro [N.d.R. è quello del Molin tatto con Anghiari, vorrei innanzitutto diventare socio UBianco di Tavernelle!], mi presento sommaria- abbonato della rivista e, se possibile, organizzare una mente. Sono lericino di nascita (Lerici- la Spezia), ma specie di gemellaggio, essendo io segretario di un'as- tavernellino ed anghiarese di sangue e di cuore. Molti sociazione analoga qui a Lerici (la Società Marittima). dei miei riferimenti infantili e giovanili sono riconduci- bili in quella bella parte di Toscana e val Tiberina. Mio padre Luigi (nato a Tavernelle il 21 maggio 1907) è cugino del noto anghiarese Gino Ceppodomo, mancato da un paio d'anni [N.d.R. ora gli anni sono diventati sei]. Lo “zio Gino” è stato amico e collabo- ratore del più famoso Soldini, nella sua intraprendente avventura aziendale di scarpe e pelletterie di Anghiari. È stato anche presidente della Misericordia locale. At- tento e meticoloso studioso storico della propria zona di origine. Autore di alcune pubblicazioni di alto livello culturale ed artistico del vostro comprensorio. Mio padre Luigi, veniva molto spesso nella "sua terra", per qualsiasi occasione. Era sempre presente ad ogni festa religiosa e civile anghiarese, orgoglioso di Nella cartolina qui sopra si può vedere Tavernelle portare il "Crocifisso " in processione, specialmente in com’era, col distributore SHELL e la pubblicità del ge- quella del 3 maggio, partendo dalla Propositura per le lato Eldorado e, in lontananza, la Fattoria della Barbo- vie cittadine. Di queste dovrei avere anche alcune vec- lana. A sinistra la bottega con Sale e tabacchi e il posto chie foto. telefonico pubblico. 33 Notizie dalle parrocchie di Monterchi a cura di Matteo Romanelli

GIUGNO 2019 LUGLIO 2018

Domenica 2 giugno a S. Lorenzo a Ricciano ore 17 S. Domenica 21 Rosario con processione della Madonna seguita da S. luglio alle ore Messa a conclusione del mese mariano, con la parte- 18 S. Messa a cipazione della Compagnia del SS.mo Sacramento di Petretole nella Monterchi. chiesa dei S.S. Apollinare e Venerdì 14 giugno Ritiro spirituale al Monastero Bene- Sisto. dettino di con Celebrazione della Prima Confes- sione dei 13 fanciulli della Prima Comunione. Domenica 28 luglio nel po- Domenica 16 giugno S. Messa solenne della Prima Co- meriggio ore munione nella Chiesa di Le Ville dei seguenti fanciulli: 17 circa S. Messa all'aper- ALBERTO-NICOLAS Conti to al Poggio della Madonna presso la Maestà situata RACHELE Conti nelle vicinanze della Murcia di Pianezze. REBECCA Conti Nella foto. Antica “Pietà” venerata un tempo nella chie- MARIA-VIOLA Donati sa di S. Martino al Poggio della Madonna e trasferita nel FRANCESCO Rossi secolo scorso nella chiesa di Pianezze.

Giovedì 20 giugno alle ore 21 Solenne Processione del ALTRE NOTIZIE Corpus Domini nel centro storico di Monterchi, con la partecipazione dei sacerdoti, dei fanciulli della Prima Anche quest'anno don Ferdinando organizza presso la Comunione, dei ragazzi della S. Cresima, delle Com- parrocchia di Le Ville nel mese di luglio il GREST o pagnie del SS.mo Sacramento di Monterchi e di Padon- campo scuola per i ragazzi del territorio monterchiese. chia, della Confraternita di Misericordia, del popolo di Rivolgersi per tempo ai parroci per l'iscrizione. Dio, delle varie associazioni paesane e delle autorità civili e militari. Nel mese di maggio sono rinati con il Battesimo alla vita cristiana i seguenti bambini: Domenica 23 giugno Festa del Corpus Domini ore 11,15 S. Messa della Prima Comunione nella Pieve- Cosimo Genuini a San Biagio il 1 maggio; Arcipretura di Monterchi dei seguenti fanciulli: Alex Giorgeschi a Padonchia il 4 maggio; Andrea Batazzi a Monterchi il 12 maggio; PABLO Bianchini Anna Conti a Monterchi il 18 maggio. ALESSIA Calabresi MARCO Dini GABRIELE Fabbri ALESSIA Guadagni SOFIA Mazza In alto, la chie- VITTORIO Polverini sa di Pianezze ALESSIO Vigna e, qui a lato, l’antica “Pie- Tutti questi fanciulli sono stati preparati dai catechisti tà” venerata Francesco Donati e Rita Maestri, con la collaborazione un tempo nel- dei genitori, sotto la guida dei sacerdoti don Quinto e la chiesa di don Ferdinando. S. Martino al Poggio del- Domenica 23 giugno ore 19 circa nella frazione di la Madonna e Tarsignano, S. Messa in onore del Patrono S. Giovanni trasferita nel Battista secolo scorso nella chiesa di Sabato 29 giugno ore 19 S. Messa a Ripoli nella festa Pianezze. dei S.S. Patroni Pietro e Paolo. 34 Don Marco, oggi monsignore, è stato esempio di fede

Anghiari, 28 aprile 2019

con una punta tristezza che, a nome di tutta l'Am- ministrazione Comunale, porgo il saluto a Don ÈMarco che lascia la nostra comunità per acco- gliere il nuovo mandato di Vescovo ausiliare nella dio- cesi metropolitana Perugia-Città della Pieve. Proprio nel momento dell’arrivederci si coglie il grande dono che un sacerdote rappresenta per la sua co- munità. Don Marco, oggi monsignore, è stato esempio di fede. L'essere stato chiamato a servire e guidare un più ampio e complesso contesto nell’area perugina, rende merito al suo operato di parroco e sacerdote. A noi che abbiamo la responsabilità di amministrare, In questi lunghi e nel contempo brevi anni, don Mar- corre l'obbligo di guardare avanti, stimolati proprio da co ha espresso chiare virtù, nella consapevolezza di quei valori che ci sono stati testimoniati agire sempre nel nome di Dio, soprattutto verso gli am- È dunque con sentimenti di rispettoso affetto e gra- malati, i poveri e i più deboli. È entrato nelle case con titudine che, a nome di tutta la collettività che rappre- discrezione, ma quando necessario anche con autorità e sento, Le esprimo, caro Don Marco, voti augurali per concretezza; e in non poche situazioni familiari lacerate la nuova missione pastorale, affinché il Suo ministero è stato capace di ricucire ed anche di risolvere tanti pro- possa essere fecondo di bene anche nella nuova veste, blemi. Da uomo ha sviluppato la sua Chiesa facendone assicurandoLe che per quanto ha fatto gli anghiaresi La una viva comunità; da parroco ha guidato spiritualmen- ricorderanno per sempre con affetto, stima e gratitudine te tutta la nostra gente. e rimarrà sempre un punto fermo della nostra comunità. Per questo tutta la comunità ecclesiale e civile è grata a don Marco, oggi monsignore, per l'impegno profuso nell'opera svolta durante gli anni di ministero Il sindaco sacerdotale in mezzo a noi, per il cammino fatto insie- Alessandro Polcri me, per i valori umani, sociali e cristiani proposti che ci guideranno nel nostro percorso futuro.

L’ambone della Croce

ei magazzini della parrocchia c’era un vecchio pannello, ridotto in cattivo sta- Nto, anche se di buona fattura con al cen- tro uno stemma e la data 1795. Don Marco allora ha proposto di utilizzarlo per l’ambone della chiesa della Croce. Detto fatto. Ingaggiato un artigiano restau- ratore, l’opera è stata portata a compimento e, come abbiamo detto in un numero precedente, è stata collocata nella chiesa dedicata a San Fran- cesco.

In giro per le valli Davanti al bancone dell’area di sosta del Valdarno in «E allora di dove sei originario?» insiste l’avventore. A1, il barista parla volentieri con i clienti di passag- «Io sto a 50 metri dal Ponte Vecchio e a ottanta metri gio. Ecco un dialogo ricostruito. Parte l’avventore che dal Duomo! Io quelli di Arezzo non li posso patire. gli sembra di capire la parlata del barista. Da noi, quando c’era qualcuno che non trovava mo- «Di dove sei? Di Arezzo?» glie andava a ‘Rezzo. Perché le donne di là hanno le «Pe’ (c)arità! I’ mi’ fratello sta a ‘Rezzo; son qua- gambe corte e allora si accontentavano!» rant’anni che ‘n lo vedo.»

35 VOCI DA VIA BOZIA le iniziative e le attività dalla Scuola Primaria

nche in questa uscita non potevano mancare le voci da Regione Toscana via Bozia, la sede “storica” della scuola ad Anghiari. Art. 1 Lo sport è gioco e fonte di divertimento: dà corpo al diritto alla felicità, intesa come benessere Quando il Mercoledì gli odori del pollo arrosto e della psico-fisico e piacere di stare insieme agli altri. Art. 2 A Tutti hanno diritto di fare sport per stare bene. frittura invadono le strade del nostro paese, il panorama senso- Art. 3 Ogni sport ha le proprie regole ed il loro rispetto è essenziale per il corretto svolgimento riale può dirsi veramente completo solo verso le 10:30 quan- della pratica sportiva. Al pari di queste devono essere ugualmente osservati e fatti propri i principi che, sebbene non esplicitati nei regolamenti, danno un senso etico allo sport. Art. 4 do le voci allegre e spensierate dei bambini si fanno sentire dal La lealtà (fair play) è fondamentale in ogni disciplina sportiva, praticata sia a livello dilettantistico che professionistico. Art. 5 piazzale della scuola elementare e può anche capitare di veder La pratica dello sport è componente essenziale nel processo educativo. Art. 6 rotolare un pallone giù per la via del teatro… La condivisione di regole comuni, l’elaborazione della sconfitta (saper perdere) e l’esclusione di ogni comportamento teso a umiliare gli avversari, hanno un fondamentale valore nella formazione dell’individuo. Anche questo è un segno piccolo del vivere della scuola den- Art. 7 La crescita della persona attraverso lo sport si esprime nella comprensione e nell’accettazione tro una comunità e della assoluta necessità che queste due realtà dei propri limiti e nel rispetto degli avversari. Art. 8 Ogni forma di doping è una violazione dei principi dello sport. esistano e si aiutino reciprocamente a vivere ed a crescere. In Art. 9 Il rispetto dei principi etici dello sport contribuisce alla formazione di un’etica della cittadinanza. questo quadro è importante ricordare la straordinaria esperienza Art. 10 La pratica sportiva, lealmente esercitata, genera reciproca fiducia e favorisce la socializzazione e la coesione sociale fornendo occasioni di conoscenza, comprensione e apprezzamento, vissuta dai ragazzi della scuola media nel Marzo scorso quan- anche tra persone di diverse origini culturali. Art. 11 Lo sport contribuisce alla conservazione ed al miglioramento della salute di chi lo pratica, do, nell’ambito del progetto “Carta etica dello sport: educazio- anche attraverso l’adozione di stili di vita salutari. Art. 12 ne alla legalità” hanno potuto incontrare gli atleti della squadra Per i più giovani: una corretta pratica sportiva deve essere commisurata all’età. È fondamentale che sia anteposta la crescita della persona all’esasperata ricerca del successo agonistico. Art. 13 paralimpica dell’esercito. È stato un momento molto forte, che Per i meno giovani: una corretta pratica sportiva favorisce la conservazione dello stato di salute e la prevenzione dalle patologie dell’invecchiamento. Art. 14 i ragazzi hanno preparato con passione, interesse ed attenzione La pratica sportiva deve essere adeguata alla personalità di ciascun individuo. La sua adeguatezza è valutata da personale qualificato in base a criteri anagrafici, biomedici e psicologici. dimostrando doti di sensibilità e coinvolgimento che non sono Art. 15 Chiunque esercita una funzione educativa e di tutela nei confronti di chi pratica sport è tenuto a guidarne l’impegno psicofisico nel rispetto della centralità, affermata dalla Costituzione, passate inosservate. La Carta Etica dello Sport della persona umana.

La Carta Etica dello Sport Il progetto “Carta Etica dello sport” promosso dalla Regione Delibera n.729 del 29 agosto 2011 Regione Toscana Assessorato allo Sport Direzione Generale diritti di cittadinanza e coesione sociale Area di coordinamento inclusione sociale Sport - Associazionismo Toscana, infatti, mira a dare sostanza e concretezza a quei valori Via G. Modena n.13 - 50121 FIRENZE [email protected] positivi sottesi all’attività sportiva che il mondo dell’agonismo sfrenato, delle leggi di mercato, del doping e del razzismo cer- cano in ogni modo di oscurare. Il nostro istituto è stato uno fra i primi a recepire la proposta progettuale regionale e a modulare attività e proposte didattiche anche sulla base degli articoli di questo nuovo documento che si riferisce nel nome all’àmbito sportivo ma che può a buon diritto ispirare le azioni di ogni mo- mento della vita quotidiana dei cittadini. (foto 1) Nel frattempo la Scuola dell’Infanzia e quella Primaria non hanno certo perso tempo: i più piccoli di tutti i plessi hanno cominciato le attività legate ai progetti di musica proposti dalla Filarmonica e sono anche iniziate le nuove attività di Psicomo- tricità e Teatro. In via Bozia, infine, stanno per partire nei prossimi giorni due fra i progetti preferiti dai ragazzi: “Frutta e verdura nelle scuole” e “Progetto Latte” (foto 2). In entrambe i casi, come è facilmente intuibile, si mangia! ed è forse per questo che tutti non vedono l’ora che arrivino le cassette con fragole, pesche, pere e le bustine con mini-carote o pomodorini ciliegia… Per tutti è un gran divertimento spiluzzicare insieme quegli alimenti che nelle tavole, spesso, fanno fatica ad essere accettati ed è pro- prio questa la finalità principale del progetto che mira, invece, Qui sopra e sotto, alcune immagini dell’attivita ad incrementare il loro consumo. scolastica del progetto regionale sullo sport. Per quanto riguarda il latte è la prima volta che la nostra scuola è coinvolta: grandi e piccini assaggeranno latte, yoghurt e formaggi stagionati e sarà sorprendente e piacevole fare cola- zione insieme consumando cibi “inusuali”… Ovviamente non si tratta solo di cibo: disponibilità a mettersi in gioco, a superare diffidenze e pregiudizi, a fidarsi di qualcuno che ti invita a fare qualcosa per la tua salute ed il tuo benessere, a scoprire che ci si può sbagliare quando si esprimono giudizi affrettati ed immotivati sono atteggiamenti che attraverso la pro- va del cibo consumato insieme possono permeare ed influenzare tratti dell’intero carattere e dello stile di vita… (segue) 36 L’Assemblea dei Soci Bilancio 2018, consegna delle borse di studio e istituzione della Consulta

i è svolta sa- bato 11 mag- Sgio all’inter- no del Palazzetto dello Sport di An- ghiari l’Assemblea dei Soci 2019 della Banca di Anghiari e Stia Credito Co- operativo, la prima dopo il suo ingresso all’interno del Grup- po Bancario Cooperativo Iccrea, avvenuto con la firma precedente. Gli indici di solidità patrimoniale si sono del patto di coesione. attestati a 13,53% il CET1 e al 14,40% il TCR, men- L’Assemblea ha visto la partecipazione, tra delegati tre la copertura del totale dei crediti deteriorati è pari al e presenti, di oltre 1.000 soci ed è stata preceduta come 61,27%. ogni anno dalla Santa Messa in commemorazione dei Gli interventi dei soci Werther Canicchi, Valerio soci defunti e dalla consegna delle borse di studio agli Mancini e Mario Vincenzo Betti hanno apprezzato l’o- studenti soci o figli di soci che si sono particolarmente perato della Banca nei confronti della compagine socia- distinti nei propri studi, che di seguito elenchiamo: le, della clientela e del territorio. - Licenza media: Elena Albertoni, Sara Bariatti, Elisa L’Assemblea è stata anche l’occasione per presen- Bergamini, Irene Bonucci, Alice Caleri, Serena Ca- tare le attività del Comitato Giovani Soci, l’istituzione selli, Samuele Cesari, Anna Checcaglini, Sara Lan- della Consulta e la costituenda Mutua. di, Aurora Lazzarini, Giulia Marraghini, Alessandro *** Marrani, Alessandro Pieracci, Lavinia Procelli, Ma- La Consulta dei Soci è un organismo a carattere con- tilde Rossi, Matilde Savelli, Sofia Volpi, Francesca sultivo, con l’obiettivo di fungere da collegamento tra i Zucca. Soci (e, più in generale, tra i territori di riferimento della - Diploma superiore: Leonardo Allegrini, Matteo Bon- Banca) ed il Consiglio di Amministrazione. La parte- compagni, Carlotta Casi, Francesca Draghi, Gloria cipazione alla Consulta è su base volontaria e gratuita. Gattari, Filippo Giovagnini, Riccardo Lazzarini, Di- Per ora è stato costituito un primo nucleo, che auspi- dier Natalizi Baldi. chiamo possa essere in breve tempo incrementato per - Diploma di Laurea: Irene Baldi, Paolo Bergamini, meglio rappresentare tutti i nostri territori e le varie at- Alessio Corvina, Caterina Dallari, Sara Meazzini, Da- tività presenti. vide Montagnoli, Laura Montini, Gabriele Seoli. La Consulta, in particolare, ha l’obiettivo di miglio- In apertura dell’Assemblea il Presidente Paolo Sesti- rare la comunicazione fra i soci e con i soci ed ha anche ni ha dichiarato “anche nel nuovo contesto del Gruppo la funzione di esprimere suggerimenti e proporre ini- Bancario Cooperativo Iccrea, al quale abbiamo aderito ziative in sinergia con l’operato del Comitato Giovani a seguito della riforma nazionale del settore, rimarremo Soci, già attivo nella nostra Banca dal 2012. La Con- la banca di sempre, vicina al territorio e salda nella sua sulta si è già riunita in due sedute, rispettivamente in missione mutualistica”. data 3 aprile e 6 maggio 2019. In questi due incontri si è proceduto alla redazione e all’approvazione del Rego- Sono poi intervenuti il direttore generale Fabio Pe- lamento, il documento che ne definisce nel dettaglio il corari, il presidente del Collegio Sindacale Massimo funzionamento e gli ambiti di operatività. L’organismo Meozzi e il vicepresidente della Federazione Toscana proseguirà ora il proprio lavoro con la definizione delle BCC Gianfranco Donato che ha ribadito “l’importanza attività per l’anno in corso e l’elaborazione delle prime della biodiversità bancaria espressa dalle banche di cre- proposte da sottoporre al Consiglio di Amministrazio- dito cooperativo, uniche banche di comunità rimaste nel ne. Tutti coloro che desiderassero saperne di più sulle panorama nazionale e internazionale”. attività della Consulta o volessero farne parte possono *** far riferimento all’Ufficio Soci della Banca che rimane L’Assemblea ha approvato all’unanimità il Bilancio a disposizione per ogni ulteriore informazione. 2018, chiuso con un utile netto di Euro 1.026.954,25 In alto, a sinistra, la premiazione di Gloria Gattari e, a in leggero incremento rispetto a quello dell’esercizio destra, di Francesca Draghi. 37 Notizie da Tavernelle a cura di Patrizia Tavernelli Il Baggi I saluti a Don Marco

omenica sette aprile tutta la comunità di Taver- iovedì 11 aprile la comunità di Tavernelle è nelle ha voluto salutare Don Marco in partenza rimasta sconvolta dalla notizia della morte di Dper il suo nuovo incarico di Vescovo Ausiliare Giandomenico, da tutti chiamato il Baggi. Non di Perugia con un pranzo al Centro Parrocchiale. G Prima c'è stata la S. Messa che è stata la sua prima aveva ancora compiuto sessantotto anni e proveniva da Valealle, luogo a cui era rimasto profondamente legato Messa da Vescovo dopo l'Ordinazione della domenica e in cui si trovava anche quella mattina per curare i suoi precedente. È stato emozionante ed insolito vederlo uscire dalla sacrestia nei suoi nuovi abiti vescovili e ne campi. abbiamo approfittato per fotografarlo insieme a noi. An- Abitava lungo via della Chiesa e ha lavorato prima al che alla fine della Messa dopo la benedizione è sceso Soldini poi all'ospedale di Arezzo. Dopo la pensione si lungo la navata salutando e dando la mano alle persone era interamente dedicato alle sue passioni prima fra tut- presenti in chiesa. te la famiglia, i suoi nipotini e poi l'orto e la campagna. Durante questa celebrazione abbiamo voluto donare Anche Don Marco nella sua omelia lo ha ricordato a Don Marco una croce pettorale vescovile con l'effige così mentre passava il tempo lungo via della Chiesa con della Madonna del Carmine da parte della Parrocchia e i suoi nipotini di cui andava molto fiero. della Compagnia di Tavernelle come segno di ringra- ziamento, di affetto e di affidamento per il suo nuovo È stato anche un uomo sempre attento ai bisogni del- incarico. Questa croce è stata realizzata dall'orafo di la sua comunità e ha ricoperto anche degli incarichi am- Sansepolcro Oriano Mearini. ministrativi; in ogni attività che si è svolta a Tavernelle In tanti abbiamo poi partecipato al pranzo e stupenda ha sempre partecipato con interesse e dedizione come la è stata la sorpresa di una torta fatta dalla Katia della Festa della famiglia, la Compagnia di S. Maria Assunta Fornace con tanto di riproduzione di foto dell'Ordina- di cui è stato Camerlengo, il Centro Parrocchiale e il zione. Naturalmente Don Marco ha rassicurato tutti di- Circolino. cendo che ogni volta che lo inviteremo sarà presente e Solare e sorridente lo ricordiamo per le sue grandis- tornerà da Perugia per fare festa con noi anche se tutta la comunità si chiede se troverà effettivamente il tempo sime zucche di S. Martino e anche quando con tenacia e il modo per farlo. e allegria ha frequentato la scuola di ballo al centro riu- In questa pagina, a sinistra, il Baggi e le zucche pre- scendo a muovere con successo i passi di danza. parate per la festa di san Martino 2009; a destra, don La parrocchia ringrazia la famiglia per l'offerta fatta Marco di fronte alla torta preparata appositamente dal- in occasione del funerale di Giandomenico. la Katia.

Festa della Famiglia 2019 Vi aspettiamo a Tavernelle per fare festa con noi domenica 30 giugno

38 La cena dell'Esodo luppolo ma altre hanno dei nomi iovedì 18 aprile, Giovedì Santo, dopo la Mes- un po' strani: sa in Coena Domini delle ore diciassette con la rosolacci o pap- Lavanda dei piedi, c'è stata al Centro parroc- pagia (papave- G ri), erba grassa chiale la ormai tradizionale Cena dell'Esodo. Questa tradizione, iniziata da Don Marco alcuni anni o gallinaccia, la fa, vuole ricordare la cena pasquale degli ebrei che nella rapacciola e gli notte dell'Esodo dall'Egitto obbedirono al volere di Dio strigoli. che, come dice la Bibbia, ordinò loro di mangiare agnel- lo e pane non lievitato per prepararsi a lasciare il paese In questa in cui erano ridotti in schiavitù. pagina, qui so- Insieme all'agnello arrostito e pane non lievitato pra, la croce di (piadine) si mangiano anche le erbe amare che simbo- Pietto, una delle leggiano proprio l'amarezza della condizione del popolo tante sparse nel eletto. Non c'erano molte persone alla cena di quest'an- nostro territorio no ma ugualmente il tutto è stato molto bello anche per e tenute di conto la presenza di don Marco che ha introdotto la Cena con da alcune volen- una preghiera e una lettura. terose persone. Nella foto qui sotto, il momento della visita ad una fa- miglia con don John e i chierichetti. Questa famiglia, di origine francese, e che abita a Caldesi, ha fatto be- Tradizioni di maggio nedire, oltre le uova, rami di olivo, acqua e regali per i nipoti. el mese di maggio, mese dedicato alla Vergine Maria, oltre la tradizione della recita del Santo NRosario che a Tavernelle è alle ore nove in chie- sa, ci sono delle belle tradizioni e la Nerella ne conosce una molto bella. Consiste nel raccogliere ogni giorno di maggio un fiore diverso fino ad arrivare a comporre un mazzetto per la Madonna. Un mazzetto composto quindi da tren- tuno fiori diversi che con semplicità esprime comunque il pensiero giornaliero da dedicare alla Mamma Celeste. Inoltre la Nerella insieme ad altre donne, poche a dire il vero ne conoscono i nomi, si dedica in questo periodo a raccogliere, oltre l'ortica, delle erbe di campo con le quali prepara dei gustosi ravioli o altre prepara- zioni. Alcune sono più conosciute come la borragine e il

I parrocchiani di Tavernelle salutano il Vescovo Marco 39 Crialesi Richiesta di chiarimenti di Anghiarino, di qua dal Tevere, e risposte del professor Mattesini, di là, sulla etimologia di parole dialettali usate in Valtiberina con qualche necessaria divagazione.

Professore, prima di tutto auguri di una Buona Pasqua drammaticità della morte in croce di Gesù, consisteva (anche se i lettori ci leggeranno quando la Pasqua sarà nell’anticipare al pomeriggio il Notturno con la recita del passata da quasi un mese). Siamo infatti prossimi al Mattutino e delle Lodi. In ciascun giorno di Tenebrae (le Venerdì Santo, ed un “curioso”, quello della Calabria sere del mercoledì, giovedì e venerdì santo) si intonava (per chi non è di Anghiari la strada che dalla Portaccia il canto dei salmi, delle lamentazioni, dei responsori, sale verso la Badia), ha ‘postato’ questo ricordo che del Benedictus e del Miserere, quindi veniva acceso uno metto qui sotto. speciale candelabro triangolare con 15 candele (non 13 “Mamma mi ha raccontato che in questi giorni, quando come ricorda il suo interlocutore), spente una alla volta era bambina, andava con sua nonna in chiesa. C’era dopo ciascun salmo. Tuttavia, al termine del Benedictus, l’ufficio delle tenebre e a conclusione i CRIALESI. la candela finale non si estingueva, ma veniva nascosta Venivano cantati dei salmi e spenta una candela alla volta. dietro l’altare a rappresentare l’arresto di Gesù, la cui Le candele erano 13 e poste su di un triangolo. L’ultima luce non si spengeva mai. A conclusione del rituale candela veniva spenta dietro l’altare e tutti, soprattutto i veniva quindi recitata, nell’oscurità totale – che starebbe ragazzi, battevano sulle panche con dei bastoni, facendo a significare il tramonto del Sole di Giustizia (la morte un gran chiasso che rappresentava lo sconvolgimento del Cristo) –, una preghiera e a questo punto il celebrante della natura per la morte di Gesù. I CRIALESI appunto. batteva sulla predella con un bastone a cui seguiva nella Avveniva dal lunedì santo al mercoledì santo.” chiesa lo strepitus, un forte rumore prodotto con vari La parola CRIALESI sarebbe bello saperne la derivazione. strumenti tra cui appunto i crialesi (nel ricordo del suo Io oso dire che proviene dal francese crier gridare. interlocutore semplici bastoni). Il rumore sarebbe il segno dello “strepito” dei Giudei all’arresto di Gesù, ovvero Cosa gli rispondiamo professore? rappresenterebbe il terremoto che sconvolse la terra alla Un saluto dall’Anghiarino d’Anghiari. sua morte (secondo altri ancora ricorderebbe il rotolare della grossa pietra tombale). La voce crialeso è tipica del dialetto aretino fin dal Caro Del Pia, Seicento ed è documentata per la prima volta dal Redi (si per noi cristiani la Pasqua di resurrezione di Cristo è la veda A. Nocentini, Il vocabolario aretino di Francesco festa religiosa più solenne e importante dell’anno liturgico, Redi con un Profilo del dialetto aretino, Firenze, ELITE, ancor più del Natale, che ne celebra la nascita. 1989, p. 192: «crialeso – Arnese di legno che si suona da’ In questo evento culminante della nostra fede il suono fanciulli la Settimana Santa quando si fanno le tenebre alla delle campane, simbolo di festa e di raccolta dei fedeli, fine de’ Mattutini» [mod.crialéso (con s sonora), chian. svolge un ruolo determinante. Dopo aver suonato a distesa crìa]). La provenienza e il significato sono confermati la domenica delle Palme, che introduce il tempo pasquale, da P. Fanfani, Vocabolario dell’uso toscano, Firenze, i bronzi fanno sentire i loro rintocchi fino al “Santo” G. Barbèra, 1863 (rist. anast. Firenze, Casa Editrice Le della Messa in Coena Domini del Giovedì santo. Da qui Lettere, 1976), s. crialèso [sempre con s sonora, ma con in avanti le campane tacciono. Si dice comunemente e di timbro aperto]: «Arnese di legno che si suona da’ che sono “legate” perché in effetti ne venivano legate le fanciulli la settimana santa quando si fanno le tenebre. corde (o i batacchi) in modo che non potessero suonare Uso aretino. I Pistojesi lo chiamano Regola; e Regolone nemmeno se agitate da vento impetuoso. Per ricordare la quello che si suona fuori invece delle campane». morte di Gesù il silenzio dura fino al canto del “Gloria”, Più recentemente registra il termine anche A. Basi, dopo le letture dell’Antico Testamento che annunciano L’Aretino. Piccolo vocabolario. Racconti, modi di dire, la risurrezione di Gesù, nella veglia del Sabato santo. giochi, filastrocche ecc. da conoscere e forse da salvare, Durante il tempo in cui le campane rimangono silenti, Cortona, Calosci, 1987, pp. 61-62: «crialese (crialeso) per invitare i fedeli alle funzioni religiose, fuori delle strumento che si adoperava nelle parrocchie durante il chiese venivano suonati strumenti denominati in vario periodo pasquale, nei giorni in cui le campane erano modo (raganelle, bàttole, ecc.). “legate” (dal giovedì al sabato santo); in ore prestabilite Il suo “curioso” interlocutore della “Calabria” ricorda venivano mandati i ragazzi a suonarlo per le strade: bene quello che era, prima dell’ultima riforma, l’Ufficio era formato da una cassa di legno che aveva un perno delle tenebre (Officium Tenebrarum o, semplicemente, dentro, collegato a un manico esterno; nel perno c’era Tenebrae) celebrato da cattolici, anglicani, protestanti una ruota dentata che battendo in un’aletta faceva gran e pure da alcune Chiese di rito ortodosso. La liturgia, rumore; in seguito il vocabolo è stato utilizzato anche improntata alla massima tristezza per sottolineare la figuratamente: sia per un oggetto che fa un rumore 40 strano perché ha qualcosa che non funziona, sia per una Dizionario etimologico italiano, Firenze, Barbèra, 1950- persona che “suona” male, si esprime sguaiatamente, 1955, s. crialèso, dove si rinvia anche a chirièlle (in realtà disturba per niente, è anche vestita senza garbo: che però a esponente si dovrà cercare chirie, chirielèison, crialese!». Lo strumento descritto è la comune raganèlla sotto cui è appunto documentata la voce chirièlle, con (nel cortonese «è detta la scràndala [onom.], che viene varianti, che è un incrocio tra kyrie e sequela), e dove è suonata nel Triduo Pasquale, quando le campane “sono pure riportato il sic. nt’on crialesu ‘in un attimo, in men legate”»; cfr. S. Felici, Vocabolario cortonese, Cortona, che si dica’, cioè ‘in un chirielèison’, locuzione registrata Calosci, 1985, parte seconda di Sapienza popolare in Val anche da G. L. Beccaria, Sicuterat. Il latino di chi non lo di Chiana. Parole e cose che scompaiono, s. v.), che P. sa: Bibbia e liturgia nell’italiano e nei dialetti, Milano, Fanfani, Vocabolario dell’uso toscano, cit., così infatti Garzanti, 2002, p. 104. descrive: «Raganèlla, chiamano i fanciulli uno strumento Saluti borghesi all’Anghiarino Anghiarese e ai miei fatto di canne con una girella a denti, che, girando sopra quattro lettori da un pezzo mobile, fa romore; e con essa suonano in chiesa Enzo Mattesini la settimana santa quando si fanno le tenebre». Quanto all’origine, la voce crialése (crialéso) non ha niente a che vedere col francese crier, che pure ha dato vita a forme dialettali settentrionali come criar, criè, e all’antico italiano criare ‘gridare’. L’accostamento è solo “ad orecchio”, e dunque siamo in presenza di una falsa etimologia (paretimologia). Si tratta invece di uno dei tanti adattamenti di una parola latina, attinta dalle Scritture per mediazione liturgica, che pullulano nei dialetti italiani. È per la verità voce ormai malviva, se non proprio defunta. Di essa infatti non rinvengo traccia nel borghese, stando almeno ai miei informatori. Alcuni però di questi si rammentano del crotalo, strumento simile alla raganella (ne risparmio la descrizione), che era così denominato perché emetteva un rumore che sembrava ricordare quello del serpente a sonagli, cioè un forte tra, tra, tra, ed era usato, in luogo delle campane, dai padri del locale convento dei Servi di Maria per richiamare in chiesa i fedeli durante la Settimana Santa. Gli stessi informatori ricordano anche lo stòlzo, che avveniva ogni Sabato Santo, in Duomo, a mezzogiorno in punto, quando il Vescovo intonava il Gloria Patri e la cattedrale, fino a quel momento tenuta nel buio, era illuminata e veniva tolto il velo che ricopriva la statua del Cristo risorto (il Volto Santo). A questo punto si scatenava il finimondo e tutti i fedeli, ragazzi e adulti, stolzavano (‘balzavano su all’improvviso’, da cui il deverbale stòlzo) e cominciavano a fare un rumore assordante suonando campanacci e Dante (nella foto con l’Armida), il battendo con bastoni sulle panche e sui confessionali. sagrestano incaricato di suonare il Terminata la divagazione, torno all’etimo di crialése. “crotalo” nella Settimana Santa. Si La voce è il risultato di una deformazione, operata da chi metteva in cima agli scalini del Fosso e il latino non lo sa, di kyrielèison ‘Signore, abbi pietà’, si impegnava a dovere per annunciare le l’invocazione liturgica della Messa e delle litanie (è noto celebrazioni in chiesa. che il kyrie, proprio perché apriva una serie di litanie Qui a destra il crotalo, lo strumento spesso incomprese, si è acclimato in varie forme in suonato da Dante, usato nella Settimana numerosi dialetti d’Italia col significato di ‘cosa lunga e Santa, che veniva azionato dalla manovella noiosa’ o simili). Per l’etimo si veda C. Battisti-G. Alessio, posta sulla sinistra dell’attrezzo.

Sabato 29 giugno 2019 ad Anghiari si corre il Palio 41 Da San Leo L’ultimo regalo di don Marco alla sua Anghiari di Maddalena Chieli di Ilaria Lorenzini

Questo è il l progetto sepolcro di San comincia in Leo. Andiamo tempi non molto orgogliosi, I sospetti... Il tetto perché ci sembra di S. Maria delle ispiri il mistero Grazie ha bisogno della fede!... Si sta di un intervento di bene lì davanti in restauro. Servono: contemplazione un architetto che eucaristica, progetti i lavori, l’eucarestia un’azienda qualificata che li realizzi e denaro! avvolta nel L’architetto è il vice-padrone di casa, il Pecorelli ha mistero di questi dimostrato che di lavori edili ne capisce, le dolenti note giorni!… (Merito potrebbero cominciare sull’ultima questione... E invece no! Perché la generosità della gente, chiamata anche di Velso a “soccorrere” la chiesa madre di Anghiari, non si fa che ha coltivato attendere. le vecce.) I lavori cominciano e, grazie all’entusiasmo di don Aspettando la resurrezione auguro ai lettori tanti auguri Marco e alla perizia degli artigiani coinvolti, si concludono di Buona Pasqua. nei tempi previsti! Il 5 aprile si è svolta la cerimonia di La Domenica delle Palme a San Leo è sempre inaugurazione dell’avvenuto restauro. commovente!!.. Tantissime persone riempiono la chiesa e Ad accogliere i molti intervenuti, è stata una bella ci sono anche coppie di giovani, scarseggianti nei periodi mostra di immagini della cronologia dei lavori e dei festivi comuni. Don Romano ha fatto una bella omelia: ritrovamenti fatti durante gli stessi, così che tutti hanno breve e significativa. I nostri canti uscivano anche dalla potuto rendersi conto dell’importanza dell’intervento. E bocca dei più stonati!!.. Meraviglioso segno di preghiera. poi quella Madonnina, così tanto venerata in passato è, Sant’Agostino diceva che chi canta prega due volte. purtroppo, passata nel dimenticatoio. Bello!!!... Grazie a tutti... Avremo bisogno dell’aiuto di quell’immagine sbiadita, ne avremo bisogno perché non sia il nostro attaccamento Come a San Leo, in tutte le nostre chiese, i volontari alla chiesa della Propositura a “sbiadire”. delle varie comunità preparano i “sepolcri” come segno *** di devozione nella Settimana Santa. La cronaca: * La casa del Padre aveva bisogno di un restauro. * La chiesa viene letteralmente scoperchiata, contemporaneamente abbiamo la notizia che don Marco diventerà Vescovo e andrà a Perugia. Le “vecce” della Nerella * Finiscono i lavori, la chiesa è di nuovo in ordine, giunge la notizia dell’arrivo ad Anghiari di don Alessandro. *** Saranno coincidenze casuali? O sarà forse che quella Madonnina ritrovata ci ha voluto Tradizione pie- dire che non abbandona i suoi figli senza un tetto protettivo namente ri- e solido sopra la testa? spettata dalla Un tetto fatto d’amore sulle nostre teste, un tetto fatto di Nerella che ha solidi mattoni sulla nostra Propositura! preparato vasi di *** vecce (qui duran- Un aneddoto... L’estate scorsa, mi trovavo in fondo a via te la lavorazione) Trieste, quando dei turisti avvicinano una signora del da collocare nel posto, e chiedono: “Scusi, ci sa indicare dov’è la chiesa sepolcro allesti- to nella chiesa di di Santa Maria delle Grazie?” Tavernelle. La signora, dopo un attimo di silenzio, allarga le braccia, e risponde: “mah, siete sicuri che ‘n sia al Borgo?” Perché per gli Anghiaresi, quella lassù, in cima alle scale, è la PROPOSITURA! 42 Piero Le offerte per l’Oratorio l 20 marzo, alla Adria Cerboni, Latina vigilia della pri- Agnese Mondani, Via della Misericordia Imavera che non Albertina Romanelli, Monterchi ha potuto vedere, ci Alessia Pacini, Vicenza ha lasciato Piero En- Andreina Rosetti, Fontebrina rico Massi. 72 anni, Angnese Mondani, Via Vecchia originario di Monter- Anna Lamagna, Bernocca chi, che viveva, ora- Anna Maria Alberti, Pocaia mai dal 1992, presso Diana Cantelli, Casale la Residenza Protetta Donato Giovagnoli, I Fabbri di Anghiari. Eva Senesi, Tavernelle Era nato nel 1946 Fabiano Giabbanelli, Bucacce alla Godiola, nelle Famiglia Mariotti, Giardinella immediate vicinanze Federico Foni, di Monterchi, affetto Franco Giorni, Scarpaia da una disabilità che Giacomina Mondani, Polveriera lo avrebbe accompa- Giampietro Rossi, Via della Fossa gnato per tutta la vita. Partecipava, a suo modo, a tutte Gio:Batta Franchini, Tavernelle di sopra le manifestazioni locali, essendo stato il padre Gover- Giovanna Marinuzzi, Trieste natore della Misericordia. Già da ragazzino frequentava Giovanni Valbonetti, Maccarino per tutto il giorno la “Mesticheria Bianchi, un negozio Ivana Dell’Omarino, Santa Fiora nel centro storico di Monterchi dove si vendeva di tutto, Lando Cangi, San Prucino passando così le giornate aiutando anche i tanti clienti, Lilli Cerboni, Bernocca che, a quel tempo, gremivano quel negozio. Lina Milanini, Infrantoio Al decesso dei genitori, Terzo Bianchi, poi diventato Lina Sebastiano, Giardinella suo Tutore, con la generosità che lo ha sempre contrad- Lina Sebastiano, Via di Trombone distinto, assieme alla moglie Paola Girella, ospitò Piero Loris Omelli, Pocaia regolarmente a pranzo e cena per molti anni, come uno Luisella Capaccini, Via della Dogana di famiglia. Questo fino al 1992, anno del trasferimento Luisella Capaccini, Via della Propositura alla Residenza protetta di Anghiari. Marco Caremani, Lasra a Signa Conosciuto da tutti noi per il suo atteggiamento Mario Senesi, Via di Cipicchio particolare, sempre gioioso e sorridente, dotato di una Monica Sbragi, Via del Carmine notevoli capacità manuali, è stato, a suo modo, presente Nardina Invi, Villa La Querce alle tante iniziative ed eventi che Anghiari e le sue As- Nicola Salvi, Arezzo sociazioni del territorio hanno prodotto in questi anni. Orlando Piomboni, Terrarossa Vogliamo ricordarlo così con il suo sorriso ed il caratte- Paolo Monini, San Leo ristico modo di vestire. Alle esequie, in Anghiari, erano presenti, tra gli altri, il Patrizia Cangi, Campo della Fiera fratello Vittorio ed il nipote Andrea che vivono in Emilia Piero Banelli, Via della Fossa Romagna. Piero ora riposa nel Cimitero di Monterchi. Piero Pacini, Vicenza Piero Santi, Commenda Piero Santi, Commenda-Tavenelle Simone Boncompagni, Via di San Leo Tommasina Toriti, Tavernello centro Valeria Marzi, Bucacce Vasco Memonti, Podernuovo Vilma Vichi, Carmine Vilmo Chiasserini, Bagno a Ripoli

Nicola Salvi da Arezzo manda la sua offerta in ricor- do di Vilza Giorni.

43 La Madonnina del Topo di Mario Del Pia

uella che vedete nella foto è quello che resta della Madonnina collocata in una edicola di una Qcasa del Topo ma che Gastone, il Biga, s’ostina a voler chiamare Intoppo (guardate sotto il documento). La particolarità di questa immagine è che è dipinta ma la testa, le mani ed i piedi sono/erano in ceramica. Ora è rimasta solo la testa e dio mi ricordo anche le mani. Fra poco si rovinerà il tutto e non rimarrà traccia. Metto queste poche righe per vedere se qualcuno dà una mano per fermare il deterioramento di questa im- magine. Al Topo esisteva una Compagnia ed una chiesa (da studiare la collocazione esatta). Non sarebbe male fer- mare questo forse inevitabile destino. Qui sotto il testo tratto dal libro “Croniche del Conven- to della Croce” trascritto da Pietro Giabbanelli ed Armando Babbini che parla di quella chiesa e di quella Compagnia. *** Santa Maria del Topo, stendardo di huomini conta- dini nella villa del Topo è chiesa fabricata da alcuni Anghiaresi nel 1575 per un miracolo della Madonna apparentemente visto da tutto il popolo nella persona di un lombardo muratore, il quale essendosi messo a scalcinare un muro vecchio dove era dipinta l’Imagine della gloriosa Vergine, ma non tirò due colpi che cadde giù dalla baltresca tramortito, ma riavutosi e di nuovo salendo su per seguire l’incominciato lavoro, di novo cadde rovescio in terra, per il qual accidente confuso in se stesso e pentitosi dell’errore commesso inconsidera- tamente, se ne rese in colpa e raccomandandosi devota- mente a quella gloriosa Imagine, si levò su sano e libero qual cosa nel medesimo luogo allora dettano principio et havendogli reso le debite gratie pubblicò tanto mira- a quella Compagnia i cui frelli vestano di bianco et in colo per tutto il Paese; dalla novità del caso concorse ordine tengono l’ottavo luogo. Hanno lo spogliatoio in ivi molta gente e da alcune fanciulle più volte fu veduta Ang.ri vicino alla Compagnia nera, dove tengono lo poi la Madonna con splendori sopra quel muro; per la stendardo.

29 giugno di Emmedipì

i siamo ritrovati, in quattro, al Bistrot del Talozzi. Duran- te la cena, ma anche dopo, gli argomenti sono stati dei più Cvari. Santino ci ha riferito di una proposta di Graziano. Il 29 giugno 1440 Anghiari si salvò dalla distruzione che avrebbe fatto il Piccinino se avesse vinto, e dal saccheggio che sarebbe stato operato dai nostri amici di là dal Tevere. Vinse Fi- renze e tutto andò bene! 29 giugno 1944. Qualche giorno prima la “Banda del Russo” aveva rapito il colonnello Von Gablenz e Anghiari era stata mi- nata perché se non lo avessero riconsegnato i tedeschi avrebbe- ro fatto saltare Anghiari. Il partigiano Mineo riuscì a riportare il colonnello alla Chiassa con altri due partigiani Rosadi e Bruno Zanchi riuscendo così a far liberare oltre duecento ostaggi rinchiusi nella chiesa della Chiassa. Il colonnello fu riconsegnato e tutto andò bene anche questa volta! Perché non ricordiamo in una qualche maniera questa data per questi due importanti eventi accaduti ad Anghiari? Si accettano proposte. Nella foto il dipinto di Santino Del Sere raffigurante la Battaglia di Anghiari. 44 Con i Musei gestiti dalla Toscana d’Appennino Società Cooperativa Sul filo della Memoria… Una significativa celebrazione Un grande successo per l’omaggio di Emilio Isgrò a Leonardo da Vinci nel “Paese della Battaglia”

a mattina del 1° maggio, data simbolo di lavoro e di un museo che narra una battaglia, benché nobilitata di pace, è stata inaugurata la prima significativa dall’arte di Leonardo Da Vinci, è un aspetto che biso- Lcelebrazione a Leonardo Da Vinci nel paese di gna tenere in debita considerazione e rischia di essere Anghiari, alla presenza dell’autore, delle autorità e una fuorviato. È per questo che all’interno del museo, tra- grande e sentita partecipazione di pubblico all’evento. mite l’arte di Isgrò, cerchiamo di inviare un messaggio Emilio Isgrò ha sorpreso tutti con il suo pensiero, tanto di pace e di fratellanza. Questa opera contemporanea colto quanto rispettoso nell’affrontare uno dei concet- diviene così il nostro manifesto intellettuale nell’affron- ti più impegnativi del tempo di Leonardo e del nostro: tare l’argomento, ed è giusto farlo celebrando Leonar- l’antitesi fra la pace e la guerra. do nella ricorrenza della sua morte.» Il paese famoso per una battaglia inizia per la pri- L’inedito di Emilio Isgrò “Pacem in Terris” è stato ma volta a parlare di pace grazie ad uno degli artisti realizzato appositamente per Anghiari in occasione del più affermati a livello mondiale, che compie un grande cinquecentenario di Leonardo e sarà esposto fino al 4 esercizio culturale nell’affrontare Leonardo tramite il agosto 2019 presso il Museo della Battaglia e di An- suo pensiero, trasponendolo oggi in un messaggio uni- ghiari. versale. Nella foto in alto, Emilio Isgrò al centro, con la sua opera Gabriele Mazzi, direttore scientifico del museo e “Pacem in Terris”; a destra il Sindaco di Anghiari Alessan- ideatore della mostra, sostiene infatti di avere un gran dro Polcri, a sinistra il direttore Gabriele Mazzi; ai lati i figu- peso sulla schiena: «in sostanza avere la responsabilità ranti del Palio della Vittoria. Foto di Gianni Congiu.

1° CONCORSO INTERNAZIONALE L’Associazione Culturale “Il tombolo di Anghiari” bandisce, per l’anno 2019, il primo Concorso Internazionale per la creazione di un’opera da realizzare con la tecnica del merletto a tombolo. Obbligatoria iscrizione entro il 31 Agosto 2019. I lavori dovranno pervenire entro e non oltre il 1° Ottobre 2019 presso il Museo della Battaglia e di Anghiari, Piazza G. Mameli 1-2 52031 Anghiari Arezzo. I nodi vinciani nella bellezza femminile Nella storia dell’arte la figura femminile di Leonardo da Vinci è una delle più affascinanti. Belle e misteriose le donne di Leonardo sono capolavori della ritrattistica italiana. La Gioconda, la Dama con l’ermellino, La Belle Ferronierè, il ritratto di Ginevra de’ Benci e Leda con il cigno, raccontano su tavola il genio rivoluzionario del loro autore. Nella composizione di questi soggetti, guardando le vesti, ci sono i “nodi vinciani”.

45 Mese di aprile 2019 CRONACHETTA dei fatti più strani, più importanti o più semplici, avvenuti ad Anghiari e narrati da me Anghiarino Anghiarese. Lunedì 1. Oggi è morto Franco Limoni. Aveva 78 anni ed abitava nelle case nuove sopra Terrarossa. Era nato a Mese di marzo 2019 Le Ville Monterchi. Giovedì 4. Sono invecchiato: non sono andato ‘manco’ Domenica 3. Oggi è morto Domenico Sciadini. Abita- alle fiere al Borgo. va al Campo della Fiera ed era nato a Verazzano, nelle Venerdì 5. Alle Fiere oggi c’è andato Orlando ma non Case da Sommo. ha preso nemmeno i fichi secchi! Martedì 5. Oggi è morta Dina Cheli in Mencarini. Ave- Giovedì 11. Oggi è morto, improvvisamente, Gian Do- va 73 anni ed abitava al Borghetto della Motina Alta. menico Baggi. Aveva 67 anni ed abitava a Tavernelle, Era nata a Casteldone, in comune di Pieve Santo Stefa- no, dopo il Ponte sul Singerna. per la via della chiesa. Era nato a Catigliano, nella casa Giovedì 7. Il Valbonetti ha detto che tornando da Arezzo, vicina alla chiesa. dopo la Breccia, ha visto un cinghiale morto in un campo. Sabato 13. Oggi è morto Giuseppe Acquisti di anni 73. Martedì 12. Ieri, nel pomeriggio, qui alla Stazione, ha Abitava al Faggeto, che deve il suo nome proprio alla grandinato. Quando l’ho detto a Frido m’ha brontolato. presenza di faggi. Era nato al Molino di Catorcio Ha detto che era neve che assume quella particolare for- Mercoledì 16. Oggi è morta Benita Lucarini in Beretti. ma e si chiama “graupel”. Aveva 78 anni ed abitava alla Palazza di San Leo. Era Giovedì 14. Oggi è morta Pierina Cii vedova Pierini. nata a Selci. Aveva 86 e abitava a Selci, vicino all’antica chiesa di Giovedì 18. Passavo dal Topo quando, poco dopo la Santa Maria. Era nata a San Martino, località in Comu- Genga, ho visto una ‘bubbola’ sulla strada. Qualche ne di San Giustino. giorno fa ne avevo sentita una che cantava. Sabato 16. Oggi è morta Giuseppa Sbragi vedova Nevi- Domenica 21. Oggi è morta Santa Bigioli vedova Fran- strelli. Aveva 87 anni ed abitava nei pressi della Polve- chi, ma conosciuta con il nome di Betta. Aveva 93 anni riera, qui a Santo Stefano. Era nata alla Cellaccia, poco sopra Elci. ed abitava a Belvedere. Era nata alle Trappole e poi ha Mercoledì 20. Anche oggi dal Borgo arrivava un ven- abitato a Caldesoni. Dopo sposata è andata ad abitare ticello !! A Montevicchi c’era la neve; anche ieri. alla Casa, località sopra la Casella, e infine a Belvedere * Oggi è morto Piero Enrico Massi, ma tutti lo chiama- di Valealle. vamo Piero. Aveva 67 anni e stava presso la Residenza * Oggi è morto Filiberto Lamini, conosciuto come Ber- della Croce. Era nato alla Godiola, lungo la strada che to. Abitava al Campo della Fiera ed era nato al Casalino, va a Lippiano, poco prima del confine con l’Umbria. nella Valsovara. Martedì 26. Stanotte m’è parso di sentire dei “toni” ma Giovedì 25. Stavo tornando a casa con mia moglie poi, dopo, il vento l’ho sentito e forte. quando, poco dopo Maraville, abbiamo visto un ciuffo Mercoledì 27. Oggi è morto Galliano Brilli di anni 81. di rondini che svolazzavano intorno alla strada. Abitava alla Motina, alla Casina di Rimaggio, era nato Domenica 28. Oggi, Domenica in Albis, da Micciano è a Montecasale. partito il pellegrinaggio verso il Santuario del Carmine. Giovedì 28. Oggi è morta Eva Coleschi vedova Monda- Messa solenne con don Marco, ora vescovo, che ha sa- ni. Abitava al Bagnolo del Ponte alla Piera ed era nata al Fossatino sempre del Ponte alla Piera. lutato la nostra comunità. Sabato 30. Oggi è morta Angelica Rossi. Aveva solo 51 Lunedì 29. Stamani presto, saranno state le cinque, mi anni ed abitava poco dopo il Rio. Era nata a Casanova sono alzato (avevo sete!!!) e ho visto Anghiari coperto Lani, vicino a Valealle (Un pensiero per lei è a pag 6). dalla nebbia.

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46 Incontri con don Luigi e qualche domanda

Mi sono recato a trovare don Luigi Boninsegni, fuori Porta Romana al Borgo, ponendogli alcune domande (quelle che si pone un qualunque cristiano) su cui fare delle considerazioni. Ma prima mi sono fatto raccon- tare alcuni momenti della sua vita sacerdotale (anche se don Luigi non è prodigo di informazioni su questo argomento).

“Sono stato ordinato sacerdote nel Duomo di Sansepol- cro dal Vescovo Pompeo Ghezzi nel 1948. In quell’an- no venne il terremoto; ero prete da cinque/sei giorni. Sono sempre stato impegnato nella scuola, prima in Se- minario. Quando me lo chiese io caddi dalle nuvole e dissi: «Eccellenza, ho un anno ad andare in pensione; io sto già sognando il riposo, sono stracco morto, non ne posso più.» D’altra parte io ho sempre fatto scuola, e ho aggiunto, «andare in una parrocchia per me è un terreno comple- tamente nuovo, non so mica cosa Le renderò. Può darsi che Lei fra dieci giorni o dieci mesi sia già stanco di me e rimanga male perché avrà capito di avere sbagliato. Però, se Lei vuole (io quando sono stato ordinato prete ho giurato di essere obbediente), ci pensi meglio se Lei vuole che io vada. Ma poi non ci pensi nemmeno tanto, confessando chi c’era da confessare. Prima sono sta- me lo dica e io vado.» to a Sant’Agostino, poi, quando Sant’Agostino è stata L’inizio fu terribile. Per me andar lassù fu terribile, chiusa per problemi di sicurezza, sono stato, appunto, tanto più che prima di me c’era stato Monsignor Rossi. in Duomo. Andar lassù fu per me un problema enorme. Lei non In alto. Aprile 1964 - Don Luigi Boninsegni (insegnan- ci crederà: quando finalmente il Vescovo mi mandò la te di religione) si può vedere in ultima fila a sinistra e, lettera per cui mi diceva che ero esonerato, finivo il mio a destra, Massimo Cavalli (insegnante di storia e filo- mandato di parroco perché ne veniva nominato un altro, sofia). È la foto ricordo della classe quinta del liceo in la sofferenza...!, quanto mi rincrebbe venir via dal Sacro visita di istruzione alle acciaierie di Terni. Si ricono- Cuore. Non mi era rincresciuto venir via dal Seminario, scono, in prima fila gli studenti Franco Chimenti, Paolo anche se c’ero stato una ventina di anni fra tutto, non mi Cascianini, Maurizio Smidth e Giampiero Olivieri. In rincrebbe venir via dal Seminario quanto mi rincrebbe piedi, da sinistra, Paolo Bà (insegnante di inglese), Lu- venir via dal Sacro Cuore. igi Macchiati (insegnante di italiano e latino), Armando È stata una grande trasformazione del mio mondo in- Bistarelli (preside), le studentesse Marinella Acquisti, teriore, questo passaggio da una ribellione sorda, anche Nara Fabbrizzi, Anna Rosa Campanini e Anna Galar- contro il Vescovo, che mi ci aveva mandato, ad una vera di (foto tratta dal volume sul cinquantenario del Liceo gratitudine: “Grazie Signore, non ho imparato in tanti Scientifico di Sansepolcro). anni di scuola, come insegnante, tutto quello che Tu mi Qui sopra Don Luigi Boninsegni è con gli altri sacerdo- hai insegnato, in questi 23 anni di sacerdozio, parroco, ti (sotto il baldacchino) in occasione della processione in mezzo a quella gente.” del Corpus Domini nell’anno 1980. La foto è stata gen- Ecco che così, veramente dispiaciuto, sono ritor- tilmente concessa da Fausto Braganti, allievo di Don nato in Duomo celebrando Messa tutte le mattine e Luigi.

Controllate che il vostro indirizzo sia esatto Così non verrà dispersa nessuna copia

47 Questo giornale lo potrete trovate su Internet

Scriveteci: [email protected] o: Oratorio di Anghiari, Via della Propositura 6 - 52031 ANGHIARI Per le vostre offerte: Propositura Insigne Anghiari - C/C postale N. 11802527 banca di anghiari e stia: IT82 Y083 4571 3100 0000 0005 053

Santuario del Carmine Festa dell’Ascensione 2019

Preparazione alla Festa

Giovedì 30 maggio: 40 giorni dalla Pasqua

S. Messe alle ore 7:00 e alle ore 11:00

Sabato 1° giugno: Vigilia della festa

Alle ore 20:45 accensione del fuoco nel piazzale del Santuario e canto dei Primi Vespri.

Un invito particolare a tutte le parrocchie di Anghiari ad essere presenti al Santuario del Carmine per la celebrazione della vigilia Sirio Ruggeri dipinse

Domenica 2 giugno: Ascensione

Ore 6.30: Apertura del Santuario. Dalle ore 7:00 alle ore 11:00 S. Messa ad ogni ora. Alle ore 16.00: S. Messa. Benedizione dei bambini. Alle ore 18.00: Solenne Celebrazione Eucaristica, in suffragio dei benefattori e dei festarini defunti.

Ad ogni ora della giornata saranno presenti sacerdoti per le confessioni

Il pellegrinaggio a piedi Si invita a riscoprire il senso cristiano del pellegrinaggio, percorrendo un tratto di strada a piedi fino al Santua- rio, seguendo uno degli itinerari segnalati da cartelli e descritti più sotto. Al termine di ogni S. Messa le parroc- chie ed i pellegrini che hanno raggiunto il Santuario a piedi riceveranno una particolare benedizione.

Da Anghiari: dalla Piazzetta della Croce si percorre la Provinciale per il Ponte alla Piera (strada di crinale). Lun- ghezza circa 3,5 km. Percorso anche per le parrocchie di San Lorenzo e quelle di Monterchi e Citerna. Da Tavernelle: partenza di fronte al ristorante della Doretta. Attraverso La Banca e Galbinaccio. Dal Ponte delle Fate: Parrocchia del Ponte alla Piera. Attraverso la strada detta “Le Scalette” e Cul di Paiolo. Dalla Marca/Papiano: Parrocchie di Caprese e Sovaggio. Attraverso i Monti Rognosi e Cul di Paiolo. Da Micciano: dalla Pieve di Micciano e seguendo l’antico tracciato da Campalla e dal Poggiolo. Da Santo Stefano: Partenza dalla chiesa e attraverso la vecchia via di Caprese si sale verso Sterpeto e il Faggeto.