Anno 16 n° 7-EDIZIONE GRATUITA Domenica 13 maggio 2018

Forza Dea, è solo un povero Diavolo Nerazzurri in gran forma contro un Milan reduce dal pesante ko contro la Juventus

CI SI GIOCA L’EUROPA LEAGUE - L’Atalanta si affida ai geniali colpi del Papu, il capitano, il campione in grado di cambiare la partita in ogni momento grazie alla sua immensa classe. Gomez, ma non solo, la Dea ammirata nell’ultimo turno contro la Lazio è una squadra straripante, al top in ogni reparto. Di contro il Milan è reduce dai quattro schiaffi ricevuti mercoledì dalla Juventus nella finale di . Il vero problema dei rossoneri è Donnarumma, con i bianconeri protagonista in negativo, giovane portiere in grande difficoltà 2 Bergamo&Sport Domenica 13 Maggio 2018

Questa Dea è più forte del Milan L’ANALISI Nerazzurri in gran forma e con un gioco spettacolare, Milan sempre in crisi

BERGAMO -Atalanta-Milan: il squadra di Gattuso potrebbe identico sempre vicine in gra- primo match point per l’Euro- accontentarsi anche del pareg- duatoria e anche cifre e numeri pa il secondo e definitivo do- gio per poi giocarsi tutto nello sono poco dissimili. Anche se menica prossima a Cagliari. scontro diretto conclusivo. gli obiettivi in avvio di cam- Inevitabilmente è una partita Non così l’Atalanta che, co- pionato erano profondamente da vincere, la partita del sor- munque, deve vincere per con- diversi: per l’Atalanta si auspi- passo con un punto da recupe- quistare non solo l’Europa ma cava una buona figura in Eu- rare. Ma c’è anche Fiorenti- anche la possibilità di evitare i ropa e un campionato nella na-Cagliari, in programma alle turni preliminare, in program- parte sinistra della classifica, 15, alla faccia delle partite in ma dal 26 luglio. Così ci sono i per il Milan, dopo una campa- contemporanea, che influenze- presupposti per una partita gna acquisti faraonica, un ri- rà la classifica. E domenica si spettacolare. A spingere avanti torno in Champions League, gioca Milan-Fiorentina. In- i nerazzurri tutto un popolo, quindi almeno il quarto posto, somma intrecci senza fine che quello atalantino che sta ac- e un’Europa League da prota- stimolano passioni e creano compagnando, domenica dopo gonista. Invece i dirigenti han- suspence. L’Atalanta affronta domenica, la squadra con calo- no dovuto cambiare allenatore un Milan, reduce da una cocen- re, passione e infiniti incita- con Gattuso al posto di Mon- te e sonora sconfitta nella fina- menti. Perché questa Atalanta tella e un colossale ridimensio- le di Coppa Italia con la Juve. fa venire l’acquolina in bocca namento di sogni e obiettivi, Certo, ormai è un povero dia- ai buongustai del gioco del cal- senza dimenticare le grane fi- volo con in mano una forchetta cio. Chiedere lumi ai laziali nanziare con l’Uefa. Adesso il di stampo cinese che non fa dopo la prova di domenica redde rationem per entrambe le male più a nessuno o, perlome- scorsa, stupefatti, ammirati e squadra ma l’Atalanta gioca a no, è costretto ad affrontare miracolati alla fine del con- cuor leggere mentre il Milan è squadre come Atalanta, ap- fronto. Il punto di differenza in un novello Sisifo con un ma- punto, Fiorentina, Sampdoria e classifica fra le due squadre cigno sulle spalle. Torino che fino a poche stagio- certifica un andamento quasi Giacomo Mayer ni fa, guardava dall’alto della classifica e considerava vas- salle e nient’altro e, magari, fa- tica a batterle. Non solo ma si foraggia da queste parti con i recenti acquisti di Kessie, e Conti e, qualche anno prima, Bonaventura. E’da un po’di tempo che i confronti tra ne- razzurri e rossoneri si giocano alla pari, insomma il blasone milanista si è sbiadito mentre quello atalantino sta splenden- do a vista d’occhio. Sicura- mente l’Atalanta sta attraver- sando uno splendido stato di forma proprio nel momento decisivo della stagione e, del resto, il Milan, prima della ba- tosta di mercoledi sera, stava viaggiando con buoni risultati, a parte l’inciampo col Bene- vento. I rossoneri, più di altri, si stanno giocando l’Europa col rischio di restarne addirit- tura fuori, di conseguenza è impensabile che tra Atalanta e Fiorentina siano costretti ad ammainare bandiere e sogni europei. Conoscendo il risulta- to di Fiorentina-Cagliari la Domenica 13 Maggio 2018 Bergamo&Sport 3 4 Bergamo&Sport Domenica 13 Maggio 2018 Dea, due match point per l’Europa PRIMO PIANOOggi col Milan che all’ultima avrà la Fiorentina mentre i nerazzurri chiuderanno a Cagliari

BERGAMO -Un paio di giornate al termine, sei punti in palio, quattro squadre a giocarsi l’even- tuale accesso in Europa League. Questo il qua- dro che si apre sulle ultime due gare di campio- nato, fortunatamente ancora decisive per decre- tare verdetti e protagonisti di una stagione 2017-2018 combattuta fino alla fine. Con l’Inter addirittura in lotta per piazzamenti Champions e il Torino matematicamente fuori dai giochi, lo scontro finale si riduce a Milan, Atalanta, Fio- rentina e Sampdoria. Due poltrone per quattro dunque, dato che la recente sconfitta dei Rosso- neri in Coppa Italia ha allargato le porte conti- nentali non solo alla sesta classificata ma anche alla settima. Ora come ora i beneficiari di questo scenario sarebbero i ragazzi di Gattuso, diret- tamente qualificati, e i Nerazzurri di Gasperini, costretti allo scomodo filtro dei preliminari. Per sottoscrivere la seconda partecipazione europea consecutiva, i Bergamaschi dovranno superare ostacoli tanto diversi fra loro quanto pericolo- samente complessi. Il primo è lo scontro diretto di oggi col Milan, l’incontro forse più calcisti- camente affascinante ed emotivamente sentito dei due. Un’eventuale vittoria proietterebbe quasi sicuramente la Dea in Europa, in virtù an- che della sfida tra i Rossoneri e i Viola all’ultima giornata. Se da un lato potrebbe farsi sentire il contraccolpo morale derivante dal pesante 4-0 con la Juve, dall’altro non bisogna sottovalutare la positiva condizione dell’undici di Gattuso, re- duci da due vittorie consecutive in campionato e da un match all’Olimpico tutto sommato meno sproporzionato di quanto il risultato faccia pen- IN STRAORDINARIA FORMA - Remo Freuler, centrocampista nerazzurro col vizietto del gol FOTO MORO sare. Poi per la Dea c’è la trasferta a Cagliari, sulla un ipotetico dentro o fuori per l’Europa. A dif- cerchiati, senza dubbio i meno quotati a raggiun- sentirsi ancora in gioco, al netto soprattutto di un carta la partita più favorevole tra quelle che coin- ferenza di Fiorentina e Sampdoria, che non pos- gere l’obiettivo. Al di là delle due sfide, quella a programma certamente capace di ribaltare le volgono le squadre impegnate nella rincorsa. Le sono permettersi ulteriori intoppi, i Rossoneri, Genova contro un Napoli ormai estromesso dal- sorti di un duello tutt’altro che definito. La Sam- difficoltà dello scontro, tuttavia, sono insite nel- come in parte l’Atalanta, non vedrebbero com- la lotta allo scudetto e quella a Ferrara con una pdoria, aritmeticamente in corsa, sembra ogget- l’importanza che esso riveste per i padroni di ca- promettersi irrimediabilmente la classifica in ca- Spal ipoteticamente già salva oggi, pesa enor- tivamente la più vicina all’esclusione, vista l’im- sa, obbligati, quasi sicuramente, a giocarsi la sal- so di insuccesso. I ragazzi di Pioli, oltre alla già memente il divario da un settimo posto lontano probabile combinazioni di risultati utili per un’e- vezza proprio fra le mura amiche. Per quanto ri- citata uscita nel capoluogo lombardo, accolgono cinque punti. In sintesi Milan e Atalanta, avvan- ventuale, insperata, qualificazione. Nell’incer- guarda il finale di stagione delle dirette concor- al Franchi i Sardi, consapevoli che un potenziale taggiate dall’attuale posizione ricoperta, paiono tezza di un quadro così fortunatamente confuso, renti, il ritratto che ne emerge è accostabile per passo falso li escluderebbe, probabilmente, dai le favorite a rivestire gli ambiti abiti europei nel- restano tuttavia alte le speranze continentali per caratteristiche a quello degli orobici; uguali sono due piazzamenti continentali ancora disponibili. la prossima stagione, il tutto favorito dalla de- un’Atalanta di nuovo meritatamente annovera- gli scogli, simili le percentuali di successo. Il Un calendario identico a quello della Dea dun- terminante consapevolezza di essere entrambe bile tra le realtà più belle e concrete del pano- Milan, dopo l’insidioso impegno all’Atleti Az- que, reso più arduo, se vogliamo, dalla tangibile artefici del proprio destino. La Fiorentina, due rama calcistico italiano. zurri d’Italia, chiude a San Siro contro i Viola, in pressione del ritardo in graduatoria. Infine i Blu- lunghezze dietro i Nerazzurri, ha tutto il diritto di Andrea Brumana Domenica 13 Maggio 2018 Bergamo&Sport 5 6 Bergamo&Sport Domenica 13 Maggio 2018 Gaspe & Rino: diversi, ma simili I TECNICI Il talento del Milan Suso e i due allenatori: hanno tantissime cose in comune

BERGAMO -A pensarci bene, nono- tuale. E’vero, aveva iniziato male, doti dei proprio giocatori, facendo di to proprio il tecnico atalantino. Ed è il campionato ospitando una Fioren- stante appartengano a generazioni di- con un clamoroso pareggio contro il necessità virtù e conquistando tra- vero che quando scendono in campo tina che sta volando e che al pari di verse i due hanno molto in comune: Benevento fanalino di coda, ma con il guardi importanti con rose tutt’altro gli undici di Gasperini e Gattuso, tut- Atalanta e Milan è decisa a conqui- sanguigni e carismatici, sono pronti a passare delle giornate il Milan ha sa- che eccezionali. I due, al di là di mo- to può succedere, perchè con loro stare un posto in Europa League. E a tutto pur di portare la loro squadra in puto assumere una sua fisionomia, re- duli e convinzioni tattiche, hanno conta il carattere, più della tecnica. 180’dal termine del campionato, in Europa, con la loro leadership mai in cuperando punti su punti sulle dirette quindi tanto in comune: parola di uno Per l’Atalanta non c’è da fidarsi, un contesto così pieno di incognite, è discussione all’interno dello spoglia- avversarie proprio grazie alla mano dei protagonisti della gara di oggi, quindi, nonostante il Diavolo sia con proprio Gasperini, uno che di rush fi- toio. E in fondo a oggi li divide un pesante di Gattuso, bravo a instillare Suso, che dopo tanta panchina al Mi- il morale a pezzi dopo la pesante nali se ne intende, che potrebbe ap- solo punto in classifica, appena una il proprio carattere forte nei suoi ra- lan ha saputo dimostrare il proprio sconfitta nella finale di Coppa Italia profittare della situazione, trascinan- lunghezza da mantenere, aumentare o gazzi, senza guardare in faccia a nes- valore a Genova, proprio sotto la gui- di mercoledì scorso: i rossoneri sanno do ancora la sua Atalanta nell’olimpo azzerare (a seconda dei punti di vista) suno. Un po’come Gasperini, un al- da del Gasp, e che ha dichiarato come che non possono più sbagliare, per- del calcio europeo. al termine di novanta minuti di fuoco tro che ha sempre saputo esaltare le Gattuso gli ricordi per più di un aspet- chè domenica prossima chiuderanno Fabio Spaterna e che potrebbero essere decisivi an- che per il loro futuro. Gian Piero Ga- sperini eRino Gattuso sono senza dubbio due dei protagonisti più attesi dello spareggio europeo in program- ma oggi, ma si scontreranno a distan- za: l’allenatore atalantino infatti, che è uno che di certo non le manda a di- re, è stato squalificato per una gior- nata per “insulti al Var”, e per questo big match dovrà accomodarsi in tri- buna, con l’incrocio tra i due tecnici che sarà quindi solo virtuale. Il pal- coscenico del bordo campo sarà in- fatti tutto per Gattuso, un altro che al pari di Gasperini è un maestro nel motivare la propria squadra. Doveva essere un traghettatore, ma l’ex “ra- gazzo di Calabria”, subentrato a Vin- cenzo Montella a fine novembre, ha cambiato mentalità ai rossoneri, fa- cendo correre il suo Milan e conqui- standosi un meritato rinnovo contrat- CARATTERE DA VENDERE - Gasp e Gattuso, tecnici amatissimi sia dai propri giocatori che dalle rispettive tifoserie Domenica 13 Maggio 2018 Bergamo&Sport 7 8 Bergamo&Sport Domenica 13 Maggio 2018

BERGAMO -“L’ho vista uscire, ma- no nella mano, con quell’africano che non parla neanche bene l’i t a l i a- no, ma si vede che si fa capire bene quando vuole”. La Dea non è sicu- ramente il tipo di donna descritto da Vasco Rossi in “Colpa d’Alfredo”, Tutti pazzi per Musa Barrow ma senza ombra di dubbio è stata ra- pita in un batter d’occhio da un gio- vane giocatore di colore dai modi di fare travolgenti. Stiamo parlando di DEAQuanto vale il nuovo fenomeno di Zingonia? Tantissimo, ma è presto per cederlo Musa Barrow: gioiellino della pri- mavera nerazzurra sbocciato recen- temente a suon di gol e grazie a pre- stazioni maiuscole. C’è chi lo para- gona a Makinwa, chi ad Eto’o, chi lo definisce l’attaccante che serviva da tempo alla causa Gasperini, ma Mu- sa non piroetta in campo. Musa vede la porta e tira. Non ha paura né di sbagliare né degli avversari. Musa inquadra il portiere e spara più forte che può. Il diciannovenne vanta l’e s- sere spregiudicato, tipico sentimento della gioventù e la voglia di far bene a qualunque costo. L’escalation di Barrow è fulminea: la sua prima rete in Serie A contro il Benevento lo sblocca. Arriva il Genoa e Musa se- gna un gol spettacolare con uno scat- to che rende onore ai più grandi no- mi di centometristi africani. Ma è nella partita più difficile per l’A t a- lanta che Musa mette la sua firma sul tabellino dei marcatori dopo appena due minuti di gioco. A Roma contro la Lazio il gambiano è chirurgico nel destro che batte uno Strakosha in formissima. Numeri alla mano Musa Barrow promette bene, anzi benis- simo. Quando Wayne Rooney fece il suo primo ingresso in campo con la maglia dell’Everton, mettendo a se- gno la sua prima rete in Premier Lea- gue, si disse di lui: “Segnatevi que- sto nome”. Rumors di mercato re- centi pare dicano chiaramente che il nome di Barrow se lo siano già se- gnati in molti. Certo le strategie di mercato sono molto cambiate, ma perché riempire la testa a questo gio- vane ragazzo invece di farlo matu- rare giocando e lasciandogli tempo? Tempo al tempo, non rischiamo di bruciare un futuro talento. La sua av- ventura nella Primavera è un vero e proprio sogno: doppiette, triplette… chi più ne ha più ne metta, Musa le mette tutte in porta. Zingonia ha dato vita ad un altro giocatore di valore, l’ennesimo della lunga storia neraz- zurra. L’Atalanta e la famiglia Per- cassi dimostrano a tutti quanto sia importante investire nel settore gio- vanile, l’oro del futuro. Il giocatore gambiano ha una storia bellissima alle spalle: nato in un sobborgo della capitale gambiana Banjul, Musa gio- ca a pallone per strada. Curioso il siparietto durante una sua perma- nenza in ospedale per qualche gior- no di febbre con il dottore che ve- dendolo dormire abbracciato ad un pallone dirà di lui: “Diventerà per forza un calciatore”. E così è stato dopo che nell’estate del 2016 è ap- prodato all’Atalanta. Barrow ha tan- to da migliorare e tanto da lavorare. Si ispira al suo grande idolo Ziné- dine Zidane e magari studiando i fil- mati delle partite di Zizou potrebbe- ro mettere a punto uno stop di palla più vicino al corpo così da permet- tergli una maggiore stabilità offen- siva. Aspetti tecnici a parte il ragaz- zo ha fame di gol e di vittorie. È con- centrato ed il suo impegno in campo è dovuto ad una profonda dedizione che fa di lui uno dei giovani più in- teressanti del campionato. Musa non parla tanto bene l’italiano, ma si fa capire bene, anzi benissimo quando calcia in porta. Mattia Maraglio Domenica 13 Maggio 2018 Bergamo&Sport 9 10 Bergamo&Sport Domenica 13 Maggio 2018

CAMPIONISSIMO DE ROON TRA I NERAZZURRIStagione da ricordare per il centrocampista olandese che ha ritrovato la Nazionale

BERGAMO -La buona nuova della settimana è che verosimil- mente contro il peschereccio azzurro, il prossimo 4 giugno, Marten de Roon toccherà quota cinque presenze con la Nazio- nale Oranje. Sempre che a fine maggio giunga al poker in Slo- vacchia. Le classiche amiche- voli inutili di fine stagione a ri- schio di spaccaossa. Convocato in coppia con Hans Hateboer, lo stantuffo della destra dall'oc- chio vitreo e la resistenza di un mulo, che ha alle spalle solo il 23 marzo scorso con l'Inghil- terra (0-1). La non novità è che per il fi- gliol prodigo di ritorno dal Middlesbrough sarebbero, nel caso, la terza e la quarta da ata- lantino, cui va aggiunto l'esor- dio ai tempi della Premier Lea- gue sull'onda dell'eccellente stagione bergamasca agli ordi- ni di Edy Reja, quando di me- stiere faceva il play o il media- no a due davanti alla difesa. Co- me dire che a valorizzarlo è sta- ta la Dea di Percassi e del Gasp, in linea di continuità con la ve- trina precedente. Non lo Sparta (3 presenze in Under 21, ai tem- pi) o l'Heerenveen. Solo che stavolta è una ninfa da Europa, non da salvezza uguale scudet- to. Ne è passata di acqua sotto i ponti tra canali, polder, racco- mandazioni firmate Marco van Basten, Brembo e Serio, da quel 13 novembre 2016. Il de- butto nella sua Nazionale del bravo ragazzo col ciuffo che in senza vincere del tecnico fur- sequela d'attacco del modulo vento serve come il pane. An- sto, ma qui i talenti in erba da cano mica. campo sa alzare la voce senza làn), ora addirittura la stragio- nerazzurro aggredisce lo spa- che all'Atalanta, se è per que- gettare nella mischia non man- Simone Fornoni togliere la gamba. 3-1 in Lus- ca, spronato dall'esempio di zio. Da mediano basso, da solo semburgo, Robben e doppio Remo Freuler che è a moto per- o in coppia, è diventato un in- Depay rivisto in EL contro il petuo e anche più rapido ma terno che avanza. Nessuno stu- Lione, qualificazioni a Russia non può correre per due. Ha ac- pore se per i friendly match di 2018 poi andate in vacca come quisito abilità nel lancio lungo, primavera, insieme al cristone del resto quelle del ct Ventura, vedi gol di Cornelius al Sassuo- che vanga il prato sulla corsia, spiccioli dal minuto 88 al posto lo in Coppa Italia, e filtrante nel sia stato precettato anche Mar- di Bart Ramselaar. Regista bas- breve, leggi rompighiaccio di ten, sia il 23 del primo mese so alla Pirlo in un 4-3-3. Ora, Barrow contro la Lazio. Le ci- della macrostagione calda dove dopo il paio di inserimenti nel fre sono dalla sua parte. A 'sto è rimasto a guardare che il 26 listone a marzo, ci torna un al- giro le chiamate se le sta meri- nella kermesse ginevrina col tro paio di volte da gasperinia- tando una per una: 3 gol (Roma, rinfrancante 3-0 (Depay, Babel no di ferro, rifinito tecnicamen- un altro mancino, e pazienza e van Dijk) al Portogallo, 22 te e trasformato tatticamente in per il secondo giallo su Kolarov corsette di cronometro più re- interno nel 3-4-1-2. Recuperato inesistente; Bologna e Spal su cupero subentrando a Wijnal- dal commissario tecnico Ro- rigore) in 32 presenze soltanto dum, il regalo anticipato per il nald Koeman, che ha imparato in campionato (44 totali, lo Sta- ventisettesimo compleanno a conoscerlo bene a sue spese, kanov di Bergamo) per 2.389 (Zwijndrecht, 29 marzo '91). essendo stato cacciato dall'E- minuti giocati, 1.316 passaggi Tra un ciclo e l'altro, il conten- verton non troppo dopo il tris positivi con una media di 41 ad tino del carneade Fred Grim calato sui Toffees al Mapei Sta- allacciata di scarpe, 190 recu- nella disfida di Agadir col Ma- dium nel Group E di Europa peri e 294 (vabbe', concedia- rocco (2-1, Promes –Spartak League. Da Danny Blind a mogliele) perse. Un reuccio del Mosca, allenato nel club da Rambo, il fil rouge di una fidu- possesso: 57 per cento anti –e Janssen) il cia ritrovata e dalla maturazio- Aquila, e quante ne sono pas- 31 maggio 2017, sostituto nella ne raggiunta a pelo di prato, con sate fra le sue spire di tuttofare ripresa di Berghuis. Non sarà l'occasionale Dick Advocaat a cui manca solo la mira per di- più un baby, il bergamasco smettere di credere nel Tulipa- ventare un Cristante-bis? onorario che indossa il 15 invi- no inelegante (nessuno preten- Il tipetto che comincia a sfor- tando il pubblico del vecchio e de che sia Cruijff) e pratico che nare assist con godibile conti- restaurando ex Comunale a in- alla fine della fiera mette in riga nuità, 1 minuto e 36 secondi citare la squadra con il massi- tutti, scettici compresi. Ha sem- contro la Lazio per innescare mo calore possibile, ma per pre saputo inserirsi e muoversi l’apripista di Barrow a ruota di combattere la crisi generazio- senza palla (gol al Palermo il 6 quello di Benevento con lo nale che sta investendo anche il dicembre 2015, sinistro nell'an- stesso beneficiario, marca l'av- mondo del pallone del suo Pae- golino, remember? Da lì, 14 versario della sua zona e nella se la sua energia stile mulini a Domenica 13 Maggio 2018 Bergamo&Sport 11 12 Bergamo&Sport Domenica 13 Maggio 2018

Ilicic, da talento a campione QUI ATALANTA Ogni partita un capolavoro, lo sloveno non è mai stato tanto decisivo

BERGAMO -Incostante, impreciso, al- talenante, inconcludente eccetera ec- cetera. Questi ed altri aggettivi hanno accompagnato durante l’esperienza fiorentina Josip Ilicic, 30 anni, uno dei giocatori più forti presenti del massimo campionato, alla ricerca pe- rò di una definitiva consacrazione mai avvenuta durante gli anni nella città di Dante. Così, dopo trentasette reti in cen- totrentotto partite, il giocatore slove- no ha deciso di fare i bagagli e di muoversi verso la squadra rivelazione della Serie A 2016/17, l’Atalanta, alla ricerca di un’altra stagione memora- bile sia in ambito nazionale sia in quello europeo. Mai scelta si è rivelata più azzec- cata perché quest’anno Ilicic si è di- mostrato l’arma in più della squadra nerazzurra, dimostrandosi letale quando si è trattato di andare in goal (15 in stagione, suo record) e in grado di fare la differenza in molte occasio- ni. Solo un infortunio patito al ginoc- chio che l’ha costretto ad uno stop nella seconda parte della stagione ha fermato quest’anno il numero settan- tadue (numero importante per l’Ata- lanta poiché indossato anche da Do- ni), autore della sua migliore annata in Serie A da quando nell’agosto 2010 è giunto in Italia. Spesso gli sono state criticate la mancanza di continuità e l’impreci- sione sotto porta poiché, dati alla ma- no, tirava spesso ma segnava poco ol- tre ad essere uno dei giocatori che col- piva più spesso i legni; quest’anno Ili- cic è migliorato sotto questi punti di vista, giocando sempre in modo più che positivo ed aumentando in manie- ra esponenziale le volte in cui ha tra- lanta. nomignolo affibbiatogli dai tifosi del nici europei così come i nomi citati in zione alle annate antecedenti al suo fitto la porta avversaria oltre ad un es- Anche a livello europeo è stato de- Palermo quando, dopo essere arrivato precedenza, ma la mancanza di con- arrivo a Bergamo. sere anche un assist-man. cisivo con la sua classe e la sua espe- da oggetto misterioso insieme al con- tinuità e alcune annate sottotono gli Quest’anno, però, ha fatto ricrede- La cosa che colpisce è che, quando rienza nel percorso da urlo della trup- nazionale Bacinovic, si era preso la hanno fatto perdere questa opportuni- re tutti dimostrandosi l’uomo-coper- segna, raramente realizza reti banali pa del Gasp diventando l’eroe nella piazza rosanero in seguito a presta- tà dandogli l’etichetta di calciatore in- tina della stagione e toccherà a lui, ne- vedasi la rete fantasmagorica realiz- memorabile serata al Westfalensta- zioni da fenomeno che avevano fatto compiuto, come molti altri suoi col- gli ultimi centoottanta minuti conclu- zata contro il Crotone oppure il terzo dion quando, con la sua doppietta, ha infiammare la platea, abituata in que- leghi che hanno tradito le aspettative. sivi del campionato, prendere per ma- goal contro il Genoa, mostrando di fatto vivere momenti di terrore ai ti- gli anni alle giocate sopraffine di gio- Un detto recita che se i giocatori no la squadra e trascinarla di nuovo essere il padrone della fascia destra, fosi del Borussia Dortmund e ai gio- catori come Miccoli, Pastore o Cava- slavi hanno voglia di giocare possono nel palcoscenico europeo, per una veloce nelle progressioni e con un catori gialloneri, i quali non riusciva- ni. battere chiunque ma, se l’estro non li nuova ed entusiasmante annata. mancino micidiale che ha spesso no più a fermarlo. Doveva essere l’inizio di una car- sostiene, possono perdere contro Chapeau IliCiclone! mandato in visibilio i tifosi dell’Ata- Josip Ilicic è tornato “IliCiclone”, riera brillante, nei migliori palcosce- chiunque e ciò si applica alla perfe- Paolo Castelli Domenica 13 Maggio 2018 Bergamo&Sport 13 14 Bergamo&Sport Domenica 13 Maggio 2018

IN TRASFERTA CON L’ATALANTA Cultura e tantissime cose buonissime da mangiare Cagliari e spaghittus cun arrizzonis

CAGLIARI -Dopo l'ultima sfida casalinga con il Milan, l'Ata- lanta chiuderà il campionato domenica 20 maggio alle 18 alla Sardegna Arena contro il Cagliari. Sarà questa l'occa- sione per i tifosi nerazzurri in trasferta di visitare la città sar- da. Una città solare e vivace, ricca di storia, arte e cultura, a pochi passi dal mare. Identifi- cata dai suoi abitanti con il no- me “Casteddu”, ha una lunga storia segnata da un susseguir- si di insediamenti e domina- zioni che hanno lasciato nel capoluogo numerose tracce tuttora visibili. Il centro stori- co di Cagliari è piuttosto rac- colto e può essere visitato a piedi iniziando da Piazza Co- stituzione dove si erge l’impo- nente bastione di Saint Remy. Il bastione, costruito tra il 1899 e 1902 in pietra calcarea e granito bianco sulle basi de- gli antichi bastioni pisani e spagnoli, prende il nome dal primo viceré piemontese. Sa- lendo sulla terrazza panorami- ca dedicata a Umberto I, si può godere di una vista spettacola- re sull’intera città e il suo porto sul Mediterraneo. Nella som- mità della rocca si incontrano la Torre trecentesca di San Pancrazio, alta 30 metri e quella dell’Elefante, chiamata così per via del piccolo elefan- te di pietra posto su un lato. Da qui si raggiunge la Piazza Ca- stello dove si affaccia uno dei monumenti simbolo di Caglia- ri, la cattedrale di Santa Ma- ria e il sontuoso Palazzo Vi- ceregio, di origine aragonese, in passato residenza dei viceré spagnoli e dei re piemontesi. Proseguendo il tour, nella par- te alta del quartiere si entra nella Cittadella dei Musei, un teressante perché proprio da oreficerie e tante trattorie dove classico che accoglie i capola- mano e tostate nel forno. Sem- con aglio e prezzemolo. Sem- polo culturale che comprende qui ogni anno, il 1° maggio, gustare la deliziosa cucina tra- vori dello scultore sardo Ciusa pre tra i primi, se visitate il pre dalla tradizione povera ab- la Pinacoteca nazionale, il parte la famosa Sagra di San- dizionale sarda. Se dopo un oltre alle opere di Delitala e Poetto non potrete non assag- biamo sa cordula, stomaco e Museo Archeologico e di arte t’Efisio, una processione tra le lungo giro sarà necessaria una Sciola. Dai giardini pubblici si giare gli spaghittus cun arriz- intestini d’agnello cotti in te- orientale oltre alla Mostra del- vie della città in cui sfilano nu- sosta, consigliabile la Piazza può intraprendere una bella zonis, gli spaghetti ai ricci di game con i piselli, e sa busec- le cere anatomiche di Clemen- merosi costumi tradizionali Yenne dominata dalla statua passeggiata lungo il Terrapie- mare, che a volte vengono ac- ca, trippa di manzo lessata e te Susini. Il quartiere di Ca- provenienti da ogni angolo di Carlo Felice, cuore della no che offre una splendida vi- compagnati anche da carciofi poi cotta in una salsa di pomo- stello domina sui tre quartieri della Sardegna. Sempre a movida di Cagliari, piena zep- sta panoramica sui colli e il o asparagi selvatici. E poi an- doro e menta, infine cosparsa storici di Cagliari. Oltrepas- Stampace si può visitare l’an- pa di bar, ristoranti e tavoli al- golfo di Cagliari. Cosa man- cora i malloreddus a sa cam- di pecorino, con una prepara- sando la Porta Cristina, il pri- tico anfiteatro romano di cui l’aperto dove bere, mangiare e giare in città? La gastronomia pidanesa, i famosi gnocchetti zione che richiama quella ro- mo che si raggiunge è Spam- restano le fosse per le belve, le divertirsi. Spostandosi di po- cagliaritana è influenzata dai sardi, conditi con un sugo a ba- mana. Infine, il capitolo dei pace che ancora oggi conserva gradinate e il podium, e i resti chi passi si raggiungono le due numerosi scambi commerciali se di salsiccia di maiale e fi- dolci, che Cagliari ha in comu- il suo fascino originale e me- della Villa di Tigelio, tre do- strade dello shopping, via Ga- che il porto della città garan- nocchietto. Un altro tipico ne con altre zone dell’isola. dioevale; viuzze strette e stra- mus romane del I secolo d.C. ribaldi evia Manno, affollate tisce da sempre, in particolare piatto di mare della città è la Due su tutti: le pardulas, in ita- de ciottolose si snodano tra le Sulla strada principale, via a qualsiasi ora del giorno. con pisani, genovesi e catala- burrida a sa casteddaia (burri- liano formaggelle, piccole tor- vie Santa Margerita e Ospeda- Roma, caratterizzata da sam- Ultimo ma non meno impor- ni. È una cucina povera e poco da alla cagliaritana), a base di tine ripiene di ricotta o di for- le, costeggiate da chiese di pietrini, palme e da un lungo tante è il quartiere di Villano- elaborata, in gran parte fatta gattuccio marino condito con maggio, e le sebadas oseadas, epoche diverse. In particolare porticato ricco di bar, gelaterie va, contraddistinto da nume- dei prodotti del mare, ma in aceto e noci. Sempre a sa ca- preparato con due crepes non sarà possibile ammirare San e negozi, si trova il Palazzo rose stradine caratteristiche, cui non manca qualche buona steddaia si cucina l’aligusta, troppo sottili di farina di semo- Michele, tra i maggiori esem- Civico di Cagliari, mentre al vecchie residenze nobiliari e pietanza di carne. Partiamo l’aragosta, appena sbollentata la, riempite di formaggio, in pi di barocco spagnolo costrui- lato opposto si vede il porto e il luoghi piacevoli in cui rilas- con il pesce. Per quanto ri- e insaporita con cipolle, seda- genere pecorino fresco, e scor- ta dai gesuiti nel 1600, insieme suo meraviglioso lungomare sarsi all’aria aperta. Qui si tro- guarda i primi, uno dei piatti no, carote, prezzemolo, olive, za di limone, fritte in olio e co- alla bellissima chiesa di San- dove poter fare lunghe passeg- vano i giardini pubblici di Ca- tipici di Cagliari è la fregula aceto, olio e limone. In città si sparse di miele. Non manca t’Anna, ricostruita dopo i giate. Dalla via Roma infilan- gliari, un largo viale alberato, cun cociula (o cocciulas), la può mangiare anche dell’otti- nulla, insomma. Se l'Atalanta bombardamenti della seconda dosi tra i vicoli si giunge al pit- con panchine e spazi verdi, al- fregola con le arselle, chiama- ma carne, soprattutto di caval- avrà fatto il suo dovere in cam- guerra mondiale, e la piccola toresco quartiere della Marina, la fine del quale si trova la Gal- ta anche cous cous sardo che lo. Una volta considerato una po, il ricordo di questa città sa- chiesa di Sant’Efisio, dedica- un rione multietnico ricco di leria Comunale d’arte ospitata consiste in piccole palline di carne povera, viene ancora cu- rà ancora più piacevole. ta al protettore di Cagliari. In- botteghe artigiane, piccole in un bel palazzo in stile neo- grano duro e acqua, lavorate a cinata sulla brace e condita Norman Setti Domenica 13 Maggio 2018 Bergamo&Sport 15 16 Bergamo&Sport Domenica 13 Maggio 2018 CONTI, QUANTA SFORTUNA TRA GLI EX Stagione di infortuni per il rossonero esploso l’anno scorso nella Dea del Gasp

BERGAMO -“Torno e spacco il mon- e mezzo dal debutto in rossonero in do”,16 settembre 2017. Casa di cura gare ufficiali, a Drobeta-Turnu Seve- La Madonnina, c'è un crociato appe- rin, in un terzo turno preliminare che na rifatto ma chi se l'è rotto non de- non lasciava presagire altro che un morde. “C'è rammarico, ma non pos- prosieguo roseo. Come lo score delle siamo mollare ora”.Giovedì 10 partite a referto: 1-0, 2-0, 6-0, 3-0 e maggio, all'indomani del poker sul 2-1. Più l'1-0 azzurro, guai a dimen- gobbone, calato tra testa e collo degli ticarlo. La riabilitazione densa di altri ma non su di lui, l'eterno con- speranze, mentre il girarrosto scivo- valescente, dalla Vecchia Signora in lava da sotto le terga di Vincenzo Coppa Italia. Quindi, sempre a favore Montella per finire sotto quelle di di social, il video coi palleggi e la Ringhio Gattuso, la panchina delle il- corsa seminando i cinesini a Villa lusioni col Chievo il 18 marzo, 16 ro- Stuart, sede dell'ultima delle due ope- tazioni terrestri dopo il compleanno razioni al ginocchio sinistro balleri- numero 24, ed ecco la seconda stan- no. Dalla scorsa fine estate al 5 aprile gata durante la sessione mattutina a di nuovo sotto i ferri, stavolta del pro- Milanello del 27 marzo, un trauma fessor Pier Paolo Mariani, l'alfa e l'o- distorsivo più che una lesione. In- mega della sfiga più nera che ci sia, somma, l'arto non era ancora a posto. col rosso dei colori sociali a stingersi. Altro giro, altra corsa. Dura da dige- Come a dire: ci vediamo nella pros- rire, per la freccia destra dell'Atalanta sima stagione inoltrata, e pazienza se che aveva agguantato quarta posizio- questa è persa. La prima esperienza ne a quota 72 ed Europa League an- di Andrea Conti al Milan, se non fos- che grazie al suo ottovolante ricco di se sorretta dall'ottimismo del ragazzo tagli e opportunismo in area piccola, partito con pallone, scarpini e tanti compresa la rovesciata del 2 aprile di sogni dalla Bonacina di Lecco, quar- un anno fa in apertura del 5-0 al Ge- tiere lontano dal lago che guarda alla noa a Marassi e la deviazione sotto- Valsassina, sarebbe da depressione misura della certezza della qualifica- cosmica. E si conta sulle dita di una zione, il 13 maggio, proprio contro la mano, a parte il paio dritto negli oc- sua futura squadra. Raggiunta il 7 lu- chi delle grinfie diaboliche degli in- glio, insieme al pezzo da novanta fortuni. Franck Kessie, a prezzo non tanto dei Una cinquina di partite che a po- 24 milioni spesi da Fassone e Mira- steriori suona come una minacciosis- belli oltre alla contropartita Matteo sima manita in faccia. Tre di quali- Pessina, ma di un sacco di problemi ficazione ai gironi di Europa League, cogli ormai ex tifosi per via del tira e col Craiova da cambio di Ignazio molla con le due società del procu- Abate il 27 luglio e la settimana dopo ratore Mario Giuffredi. E lasciamo nel ritorno da titolare, più il quarto perdere le reazioni di buona parte del d'andata sempre da inamovibile con- pubblico più intransigente alla noti- tro lo Shkendija due giorni dopo Fer- zia dei due infortuni. In bocca al lu- ragosto. In campionato, a Crotone, po. Ad Andrea ovviamente, non ai nella solita staffetta col biondo san- suoi, perché la Dea deve strappare al nita (68'), e contro il Cagliari. Poi la Diavolo pentole e coperchi per appa- pausa per le Nazionali, i 49 giri di Israele a Reggio Emilia il 5 settem- ciato anteriore sinistro, crack giusto a no, in pieno centro, in via Quadron- recchiarsi la coppa senza prelimina- lancetta (out per l'ex compagno in ne- bre, le primissime avvisaglie della metà settembre in allenamento, rico- no, affidato all'esperto di fama mon- ri. razzurro, Davide Zappacosta) contro sgabola e il dramma. Legamento cro- struzione il giorno seguente a Mila- diale Herbert Schonhuber. A un mese Simone Fornoni Domenica 13 Maggio 2018 Bergamo&Sport 17 18 Bergamo&Sport Domenica 13 Maggio 2018

BERGAMO -Il calcio è proprio stra- no. Fatichi ad assimilare una novità, vedasi il passaggio –era il 2014 - di Bonaventura al Milan, che già ti ri- trovi quattro anni più in la nel tempo e con il “Jack”bello che passato da giovane futuribile, a caccia della Jack, il fondamento del Milan consacrazione, a granitica certezza dello scacchiere rossonero. Scherzi del pallone moderno forse, i gioca- tori cambiano spesso e volentieri TRA GLI EX Bonaventura è l’unico insostituibile nell’undici rossonero maglia e ai tifosi non resta che pren- derne atto, imparando a digerire pre- sto i bocconi amari. Eppure, nella storia di Giacomo Bonaventura, a t- teso ex dell’incontro, c’è qualcosa che rimanda senza tentennamenti al senso di appartenenza, o almeno alla sua capacità di prendere confidenze con le gerarchie e imporsi quale pun- to di riferimento inamovibile. Per- ché è questo oggi il “Jack”, un po’ mezzala e un po’attaccante esterno, elemento dunque duttile e non sem- pre inquadrabile tatticamente, eppu- re colonna della squadra di Rino Gattuso. I gol, il fiuto per l’i n s e r i- mento e i cross sono il marchio di fabbrica, ma è forse un altro il fi- lo-conduttore che lega il Bonaven- tura atalantino, ancora giovane ma non certo sprovveduto, e il più ma- turo Bonaventura del giorno d’oggi. Su entrambi i fronti, siamo a parlare di un ragazzo di grande tempera- mento che non ha mai tirato indietro la gamba, nemmeno quando la car- riera ha cominciato a presentare un conto salato in termini di infortuni. Disciplinato tatticamente, posato ne- gli interventi e negli atteggiamenti assunti dentro e fuori dal terreno di gioco, il talento marchigiano ha sempre lasciato parlare le azioni compiute sul campo. Azioni che ri- mandano alla corsa, al sacrificio e al ruolo di leader carismatico assunto nel tempo all’interno del Milan, in un ambiente dove l’ambizione, il chiacchiericcio e i facili fraintendi- menti sono all’ordine del giorno. Normale che sia così, dato che siamo pur sempre a parlare di una delle so- cietà più titolate e celebrate del pia- neta, ma a ben vedere suona ancor più difficile guidare la transizione, in un “Diavolo”che prova a destreg- giarsi tra un glorioso passato, desti- nato a non tornare, e un futuro pieno zeppo di incognite. Che cosa sia il Milan oggi non lo sappiamo bene nemmeno noi addetti ai lavori, ma di certo c’è Giacomo Bonaventura, for- giatosi a Zingonia alla corte di Mino Favini, protagonista di un quadrien- nio da urlo in maglia atalantina e og- gi totem milanista. Nikolas Semperboni Domenica 13 Maggio 2018 Bergamo&Sport 19 20 Bergamo&Sport Domenica 13 Maggio 2018

L’ASSE BERGAMO-MILANO PRIMO PIANO Dai tempi di Ruggeri a quelli di adesso di Percassi: quanti affari per la Dea

BERGAMO -Sorpasso e controsorpas- con . Ma allo Dossena 1993), battesimo del fuoco so. Questo per la classifica, visto che stesso giro di corsa a Zingonia ne en- ancora minorenne (nato il 9 giugno in ballo c'è il sesto posto rubacchiato trarono due che, avendo dovuto in '76) contro l'Udinese il 4 aprile '94, dal Diavolo all'Atalanta alla terzulti- teoria spaccare il mondo, passano an- una stagione e mezza milanista dal ma. Ma sull'autostrada tra Bergamo e cor oggi per zavorre. Gianni Coman- 1995: ottimo a Udine e Bologna, ma Milano l'andirivieni a carreggiate pa- dini, mister doppietta nel derby (a se- sostanzialmente un'incompiuta. Una rallele di pendolari del pallone non si gno anche nel 3-1 alla Dinamo Zaga- delle plusvalenze ruggeriane, in un'e- è mai fermato. Un calciomercato che bria nei preliminari di Champions) e ra in cui ogni movimento in uscita era ancor prima di Franck Kessie, il pre- mister 30 miliardi sull'unghia sborsati suscettibile di contestazioni, ma qual- stito con obbligo di riscatto, e Andrea da Beppe Marotta, roba che patron che entrata non fu davvero malaccio. Conti, uno che ha mandato avanti il Ivan ci si rigirerà nel sonno eterno, e Leggi Gigi Sala, come Ganz pilastro procuratore pensando di sbattere la Luca Saudati. Materiale da gol a ca- del Diavolo del rocambolesco scudet- porta col feltrino e invece ha fatto lo tinelle che all'epoca ci si fregava le to made in Zaccheroni del '99 nel ter- stesso casino di una bomba carta in un mani, ma a conti fatti furono nuvoloni zetto con Maldini e Costacurta, tris chiringuito, ha sempre scaldato i mo- gonfi di grandine al contrario, co- d'annate bergamasche in doppia cifra tori sulle corsie dell'A4 senza rispar- munque pochissime volte nella porta (2001-2004) col Chievo in mezzo mio di colpi e, qua e là, pure topiche. altrui. Il cesenate aveva stupito con (2003, dopo la retrocessione). Più di Tralasciando il trasferimento di Roby Cesena e Vicenza, più di una quaran- recente, Nandone Coppola, ragazzo Donadoni nell'estate del 1986, primo tina nel sacco in due stagioni cedette; coll'azzurro del mare del Golfo di Na- tassello del grande Milan berlusco- il meneghino passato per Como, Em- poli negli occhi e nell'anima limpidis- niano, e quello inverso di Sergio Por- poli e Perugia, rifiutato dall'alma ma- sima, il portiere di Gigi Delneri prima rini, monetizzato (Juve) dai Bortolot- ter che l'aveva svezzato, aveva la fre- che Andrea Consigli gli facesse scar- ti, c'è un filo rossonerazzurro dai sca fama del diciotto toscano e del pe e guantoni. Un altro rossonerata- Ruggeri ai Percassi atto secondo. Nel settebello umbro all'esordio al piano lantino a titolo temporaneo (poi com- primo c'era stato Davide Pinato, por- di sopra. Risultato? Tra spizzichi, partecipato ma mai riscattato), dal tiere vice di Giovanni Galli, dall'an- bocconi, , Andrea 2007 al 2010. Mentre Jack Bonaven- no-cuscinetto nel natìo Monza: suo il Mandorlini e Stefano Colantuono tura, marchigiano di San Severino record di imbattibilità societario sta- (solo Saudati): 53 gettoni e 10 gol il uscito maturo dalla cantera di Zingo- bilito nel '96-'97, 727 minuti. primo, che in B si fece sei mesi al Ge- nia, lasciò tra le lacrime a titolo de- Si potrebbe citare Gianluigi Lenti- noa e altrettanti alla Ternana ritiran- finitivo all'ultimo giorno delle com- ni, uno che senza il famigerato inci- dosi a 28 anni, 63 e 9 (due promozioni pravendite, il primo settembre 2014, dente da tavoletta più ruotino on the dalla cadetterìa) l'altro, che si sentiva per continuare a disegnare sullo spar- freeway, con storia di corna annessa, a suo agio solo nell'azzurro della pro- tito il suo calcio d'autore senza un ve- sarebbe diventato il più strepitoso vincia fiorentina, tanto da averci rag- ro ruolo fisso: da esterno alto a mez- giocatore italiano dell'ultimo quarto giunto la qualificazione Uefa nel zala passando per la trequarti dietro lo di secolo. Lui a sinistra con licenza di 2007 con Gigi Cagni. Ai tempi, a met- sfondatore. Altro tassello di un rap- ammazzare convergendo per l'imbec- terla, ci pensava Cristiano Doni, quin- porto rimasto amichevole (mettiamo- cata ai tagli altrui, Mimmo Morfeo di Igor Budan, , Ste- ci per onor di firma lo svincolato Ma- sulla trequarti, Filippo Inzaghi a phen Makinwa e il redivivo Nicola rio Yepes nel 2013: ruppe là e venne schiaffarla tumida nel sacco con go- Ventola. Meglio, anche se per un'an- qui perché voleva mettersi in vetrina dibilissima regolarità. Stagione nata soltanto, il ritorno di fiamma di per i mondiali brasiliani) con l'avvi- 1996-1997 (leggi Pinato che frega il Maurizio Ganz, in prestito, nell'anno cendarsi dei dirigenti, il passaggio posto a Davide Micillo fra i legni): il giubilare, col rientro in A dell'allegra sotto le Mura di Gabriel Paletta nel Milan di Fabio Capello l'aveva ripu- brigata del Vava: 24 e 5 in campio- 2016-2016 targato Edy Reja. Per ta- diato, lui poi sarebbe tornato al To- nato, 7 e 4 in Coppa Italia, col fusto cere di Andrea Petagna, mollato per rino per accendere a Cosenza, dove Nicolino dal Tavoliere a metterne una un pezzo di pane appena più tardi con avrebbe ritrovato il mentore Emiliano cinquina in più in regular season e un percentuale sulla vendita futura. Se Mondonico (indovinate chi fu a vo- paio in tutto. una volta la regina delle provinciali lerlo sotto la Maresana...), i fuochi fa- Sbucano dalle nebbie del passato era la fornitrice della real casa mila- tui del gong alla carriera di un talento anche figure dimenticate tipo Massi- nista, a dispetto comunque del traffi- immenso. Lo scollinamento nel nuo- miliano Cappellini, toccata e fuga in co intenso in direzione contraria, coi vo millennio, invece, collima con una sede nel 1992 per proseguire a Como, baby il flusso sembra si stia inverten- storia di lirette buttate alla soglia della Foggia, Piacenza ed Empoli una pa- do: Matteo Pessina (ex spiaggiato a rivoluzione dell'euro. Parli di 2001 e rabola che sotto la Maresana sarebbe Monza, Lecce, Catania e Como) e Lu- pensi a un cambio di maglia mai esi- stata una mera tappa nel giro di par- ca Vido, mezzala e attaccante mobile stito se non formalmente, Cristian Ze- cheggi dopo Monza e Piacenza, e classe '97, girati poi allo Spezia e noni, quello della catena di destra col Massimo Donati, cresciuto nell’Atalanta, poi passato al Milan Momo Sarr, stopper d'altri tempi pio- (dallo scorso gennaio) al Cittadella gemello Damiano, che a San Siro non vuto come una meteora nel 2003 per 6 (figliol prodigo), lasciati andare sen- sarebbe mai stato di casa perché ce- no tutti, in primis Carlo Ancelotti, al- ma sessione, out anche quel Massimo partite in B a ruota dei giretti con Ga- za rimpianti dal ricco (?) al povero duto come contropartita tecnica (in- fiere di un viaggio sulla scacchiera Donati che ballerà un solo valzer con latasaray e Ancona. Niente a che ve- (?). Due dimostrazioni su gambe e sieme a 50 miliardi) da Adriano Gal- culminato a Manchester con la lotte- Terim e Carletto per poi iniziare a fare dere con il mancino d'oro Tomas Lo- tacchetti della politica percassian-ga- liani alla Juve in cambio del sullodato ria dei rigori Champions vinta sulla lo zingaro di lusso tra mediana e di- catelli, anche lui della covata Pran- speriniana 2017 edition. Superpippo. Come sia andata lo san- ruota di Shevchenko. Nella medesi- fesa rincasando in prestito nel 2006 delli (titolo Primavera, Viareggio e S.F. Domenica 13 Maggio 2018 Bergamo&Sport 21 22 Bergamo&Sport Domenica 13 Maggio 2018 Kessié, il preferito di Ringhio TRA GLI EXFeeling da urlo tra il centrocampista e il mister che dice: «Lui come me? No, è più tecnico»

BERGAMO -La scorsa sta- niente male per un centro- gione è coincisa con un anno campista al suo esordio nella breve ma intenso, culminato massima serie. Da qui le si- con la conquista dell’Europa rene tentatrici dei top club, e un addio da 28 milioni di alle quali l’Atalanta cede ac- euro. Non può che aver la- cettando le lusinghe del da- sciato bei ricordi nel popolo naroso Milan cinese con un atalantino Frank Kessiè, prestito biennale con obbli- che oggi sarà per la prima go di riscatto: qui l’ivoriano, volta a Bergamo da rivale dopo un impatto difficile guidando il centrocampo del con qualche difficoltà nel Milan. Un giocatore prezio- superare le accurate visite sissimo, l’ivoriano, per lo previste dallo staff medico scacchiere di mister Gattu- rossonero, si fa subito nota- so, visto che stiamo parlan- re, diventando titolare dav- do del calciatore di movi- vero inamovibile sia per mento più utilizzato in asso- Montella che, dopo l’esone- luto in stagione dai rossone- ro dell’ex aeroplanino, di ri: 35 le presenze in campio- Gattuso. Il feeling con “Rin- nato per quello che è di fatto ghio”è immediato, con Kes- tra i più stakanovisti del no- siè che apprezza la linea du- stro campionato. Mercoledì, ra del nuovo allenatore, ca- nella finale di Coppa Italia pace di guidare il Milan a persa malamente con la Ju- una buona seconda parte di ventus, Kessiè non ha di cer- stagione: “Con lui si lavora to brillato, ma se la barca è di più rispetto a Montella, e i affondata non è certo colpa risultati si vedono sul cam- sua, con i risultati altalenanti po”,la dichiarazione d’a- del Diavolo di quest’anno more da parte del 20enne che non sono infatti dipesi centrocampista per il mister dalle sue prestazioni, quasi calabrese. Un amore decisa- sempre al di sopra della suf- mente contraccambiato, vi- ficienza: quattro le reti se- sto che a chi azzardava un gnate sinora dal buon Frank paragone tra l’allievo Kessiè - con tanto di esultanza mi- e il maestro Gattuso, il mi- litaresca in onore del padre, ster ha spiegato di ritenere morto quando Frank aveva l’ivoriano un giocatore più appena undici anni - in cam- tecnico. La prova del nove pionato, tra cui la prima della “Big”è stata quindi su- doppietta in rossonero nella perata a pieni voti, con Kes- trasferta di Cagliari. Una siè pronto a far volare il suo continuità di prestazioni in Milan nei prossimi anni: l’e- linea con l’ottimo campio- tà è dalla sua parte, i tifosi nato svolto lo scorso anno in atalantini sperano però che il maglia nerazzurra, dove riscatto suo e del Milan parta Kessiè - cecchino quasi in- perlomeno dalla prossima fallibile dagli undici metri - stagione. aveva segnato sette gol: Fabio Spaterna Domenica 13 Maggio 2018 Bergamo&Sport 23 24 Bergamo&Sport Domenica 13 Maggio 2018

EuroMilan, quanta amarezza LA CAVALCATA Eliminati dall’Arsenal, ma per il Diavolo è tempo di rimettersi in gioco

MILANO -La data è quella del 24 agosto 2017. Gol di Cutrone sul nuovi accoppiamenti. La sfidante è il Ludogorets, nell'ambiente campo dello Shkendija e il Milan torna a respirare a pieni pol- si tira un sospiro di sollievo e non potrebbe essere altrimenti, moni l'aria europea, 1261 giorni dopo. Un'eternità. Premessa: visto che i pericoli nell'urna sono dietro l'angolo. l'Europa League non ha il fascino della Champions, questo è fuori Il Milan fa il suo dovere sin dal duello dell'andata, 0-3 e qua- discussione; meno ricavi economici, avversarie dal ranking non lificazione praticamente in tasca. Successivamente, al ritorno al irresistibile, eppure il richiamo internazionale sembra riportare Meazza, non avvengono sorprese e grazie all'1-0 di misura, gli quella ventata di serenità al popolo rossonero. ottavi di finale sono cosa fatta. L'urna dei sorteggi, poi, è favorevole: Austria Vienna, Rijeka e Il sorteggio stavolta non assegna il classico rivale morbido: Aek Atene, non certo fulmini di guerra. Ci sono tutte le con- sulla strada dei rossoneri c'è infatti l'Arsenal. San Siro torna ad dizioni per passare il turno da primi del girone, magari affidan- indossare il suo abito migliore, l'entusiasmo che filtra dalle tri- dosi alle cosiddette seconde linee per preservare i titolari in cam- bune è contagioso, anche per chi la partita la segue dal divano di pionato. Scelta quasi obbligata, tutte le grandi squadre "condan- casa. Gli inglesi però non sono in vena di sconti e condannano i nate" all'Europa League non la pensano diversamente. E hanno ragazzi di Gattuso alla sconfitta per 0-2 che complica non poco i ragione. L'avvio nella competizione di Bonucci e compagni, da- piani di passaggio del turno. All'Emirates, i milanisti devono ri- tato 14 settembre, è sul velluto: 1-5 sul campo dell'Austria Vien- montare, partono forte e assaporano l'operazione impresa con lo na e primi tre punti in cassaforte. La seconda giornata regala 0-1 firmato Calhanoglu, ma il rigore inesistente concesso a Wel- un'altra gioia: 3-2 al Rijeka e primato del raggruppamento in sac- beck fa saltare i nervi e la concentrazione. Morale della favola: coccia. 3-1 Arsenal e tutti a casa. Nel vero senso della parola. L'avventura Tra il terzo e il quarto turno, tuttavia, iniziano a risuonare i del Milan finisce qui. Decisamente troppo presto per le aspet- primi campanelli d'allarme: doppio 0-0 tra andata e ritorno con i tative del club. Sarà anche l'Europa League, ma essere eliminati greci dell'Aek Atene ed ecco le critiche puntuali come un oro- da una qualsiasi competizione lascia sempre un pizzico di ram- logio svizzero. La reazione non si fa attendere: cinquina interna marico, anche in Terza categoria. Ringhio lo sa benissimo. A lui (5-1) ai danni dell'Austria Vienna, che consegna il primato al- il compito di riportare il Diavolo dove merita. Per la felicità di l'undici di Montella nonostante il ko all'ultima fatica del girone una tifoseria che ne ha fortemente bisogno. (2-0) con il Rijeka. Rossoneri ai sedicesimi e dita incrociate per i Norman Setti Gattuso, mister della compagine rossonera calciomercato «Squadra rossonera da rifondare» IL DG DELL’ATLETICO CHIUDUNO Luigi Gritti, fresco vincitore in Coppa Lombardia: «Troppa differenza con la Juve»

Dopo l’incredibile vittoria in finale assolutamente incredibile. Una sod- Italia sicuramente il Milan dovrà pen- Europa League? campo non lo so, soprattutto dopo di Coppa Lombardia, il direttore ge- disfazione di questo genere è un sen- sare a riformare la squadra per gli “Alla grandissima. I dirigenti ne- un’eliminazione così importante dal- nerale dell'Atletico Chiuduno,Luigi timento che va ben oltre la normale anni successivi. Nel senso che ora co- razzurri sono senza ombra di dubbio la finale di Coppa Italia”. Gritti, ci illustra le emozioni di quel vittoria”. me ora il Milan è una buona squadra, tra i migliori nel settore e meritano di Qual è il suo pronostico per do- giorno e ci parla della sua fede mila- Quanto è importante un giocato- ma non è una formazione ai livelli del- vedere i frutti del loro ottimo lavo- menica? nista analizzando l’ostica trasferta di re ed un capitano come Bosis nel- la Juve. Per quanto riguarda le pros- ro”. “Sicuramente finirà 25-25 (ride). Bergamo contro l’Atalanta, valida per l’Atletico Chiuduno? sime sfide, in particolar modo la par- Ed il Milan? Non posso fare un pronostico per sca- l’accesso all’Europa League. “Bosis è un grande. Un grande gio- tita contro l’Atalanta, sono alquanto “Allora, per come spero io con il ramanzia. Sinceramente spero che Cominciamo parlando dello sto- catore, un grande uomo ed un grande in imbarazzo. Sono un grande tifoso mio cuore da tifoso sì lo merita. Per vinca l’Atalanta”. rico risultato ottenuto dalla sua so- amico per me. Per l’Atletico Chiudu- atalantino e ho seguito la Dea per quello che il Milan sta dimostrando in Mattia Maraglio cietà quest’anno: il grande salto in no avere un giocatore così è impor- moltissimi anni. Le due sfide che ci at- Promozione. Avete vinto la Coppa tantissimo. È un onore averlo in squa- tendono sono molto difficili, spero di Lombardia contro un avversario di dra”. cuore che l’Atalanta torni in Europa valore come la Falco. Quali emozio- Passiamo adesso ad un argomen- come lo spero per il Milan”. ni ha provato quel giorno e quante to alquanto più scottante: che Come si vive una partita tra Ata- soddisfazioni ha avuto a corona- scherzi può giocare al suo Milan la lanta e Milan? Prevale certamente mento di questo percorso? pressione in queste due ultime par- il lato da tifoso, ma ha occhi solo per “Io ritengo la Falco Albino una tite di campionato, vista anche la i rossoneri oppure anche la Dea oc- delle compagini sicuramente più forti pesante sconfitta in finale di Coppa cupa un posto nel suo cuore? del territorio bergamasco. Aver vinto Italia per mano della Juventus o per “Questo senza dubbio. Ripeto: l’A- con loro è stato un sogno. È stato co- meglio dire per mani di Donnarum- talanta l’ho seguita per tanti anni e me toccare il cielo con un dito per noi. ma? tengo tantissimo ai risultati che con- Battere una leggenda storica e con- “Dopo la sconfitta subita per mano segue”. quistare la Coppa Lombardia è stato della Juventus nella finale di Coppa L’Atalanta merita di andare in La famiglia Gritti con Scaburri, presidente dell’Atletico Chiuduno Domenica 13 Maggio 2018 Bergamo&Sport 25 Atalanta, annata indimenticabile EUROPA LEAGUELe straordinarie vittorie con l’Everton, il meraviglioso (e sfortunato) doppio confronto col Borussia

BERGAMO -14 settembre 2017, Reg- gio Emilia. Una data ed un luogo scol- piti nella memoria di ogni atalantino che si rispetti. Nerazzurri in campo con l'Everton in occasione del batte- simo europeo, tra il pessimismo gene- rale degli addetti ai lavori che asse- gnano i favori del pronostico agli in- glesi di Rooney. La banda di Gaspe- rini invece smentisce tutti e tutto, an- dando a conquistare il successo in ma- niera netta per 3-0. Nella mente dei ti- fosi bergamaschi inizia a diffondersi l'idea che la squadra possa costruire qualcosa di importante in questa com- petizione. La conferma arriva in terra francese con il Lione, dove Gomez e compagni strappano il pareggio (1-1) fornendo una prestazione da incorni- ciare ed incollando agli schermi tutti coloro che non hanno la fortuna di es- serci. La terza sfida è quella dell'esal- tazione più totale: 3-1 al Mapei Sta- dium sull'Apollon Limassol e idea qualificazione che prende la strada della concretezza. A campi invertiti, poi, i nerazzurri impattano sull'1-1, gettando al vento nel finale l'opportu- nità del bottino pieno. Ambiente de- moralizzato? Nemmeno per sogno. Perchè la quinta giornata, nemmeno a dirlo, fa rima con cinquina. E che cin- quina. La Dea espugna l'Inghilterra marchiata Everton con un leggendario 1-5 e il passaggio al turno successivo è cosa fatta. I giornali, non solo nazio- nali, esaltano le qualità della forma- zione dello stratega Gasp e ne apprez- zano il gioco a tratti incontenibile. Sulle ali dell'entusiasmo, l'Atalanta va, invece l'urna pronuncia Borussia accorsi per l'occasione, l'atmosfera è finale mondiale. Toloi trova la zam- stro della stagione atalantina, da riav- decide di mettere la classica ciliegina Dortmund, appena uscito dalla Cham- di quelle che ti lasciano il segno. Sul pata della speranza nel primo tempo, volgere con cura e magari raccontare sulla torta anche nell'ultimo duello del pions. La sensazione è quella che ser- rettangolo verde, Schurrle scrive Schmelzer quella della beffa nei mi- ai nipoti. Con la speranza, tuttavia, girone, sbarazzandosi del Lione per va un'autentica impresa, non potrebbe l'1-0, la doppietta di Ilicic fa esplodere nuti conclusivi. Anche il cielo piange, che la prossima possa regalare un altro 1-0 e chiudendo la prima fetta europea essere diversamente riflettendo sul di gioia i nerazzurri, che devono però la pioggia battente lo testimonia. La capitolo di storia. Sognare, in fondo, da meritatissima prima della classe. blasone dei tedeschi e del loro muro fare i conti con l'uno-due griffato Bat- Dea saluta l'Europa, ma a testa altis- non costa nulla. A Bergamo è uno stile La testa passa così immediatamente ai giallo. Tutta Bergamo è con l'Atalan- shuayi che significa 3-2 amaro. Rima- sima. Ai punti avrebbe meritato, l'o- di vita. sorteggi: la prima posizione garanti- ta. In Germania patron Percassi si ne il ritorno. Reggio Emilia è una bol- pinione pubblica è unanime. Una con- sce una sfidante più morbida si dice- commuove davanti ai tanti sostenitori gia. La città si ferma, quasi come una solazione non da poco. Questo il na- Norman Setti 26 Bergamo&Sport Domenica 13 Maggio 2018

SE CI TOCCASSE IL CHELSEA? PRIMO PIANO Atalanta, ecco chi saranno le partecipanti alla prossima Europa League

BERGAMO -Il popolo atalanti- un nome. Sono giorni di intese se arrivano al sesto posto è un di qualificazione. mentre Lione e Borussia sono na con Zorya, Maripul e Vor- no sogna ancora l’Europa alla passioni almeno fino a dome- conto, al settimo è un altro. Per guadagnare la fase ai gi- in Champions e l’Everton è skla, la Svizzera con Zurigo, faccia di sovranisti, populisti e nica maggio. Nell’attesa vedia- Dunque, se l’Atalanta arriva roni bisogna superare le forche fuori. Cominciano dalla Pre- Lucerna e San Gallo, la Croa- antieuro sparsi di ogni specie. mo come sarà l’Europa League sesta salta i turni preliminari e caudine, vale a dire tre turni co- mier dove, oltre all’Arsenal, zia con Rijeka e Hajduk, l’O- Ma girare il Vecchio Continen- 2018-2019 tanto per aggiustare passa direttamente ai gironi co- sì programmati: 26 luglio-2 sono in lizza Tottenham, Chel- landa con Feyenord e altre due te piace a tutti, soprattutto se si il palato. Se i nerazzurri si qua- me nella scorsa stagione, se si agosto primo turno, 9-16 ago- sea o Burnley, la Bundesliga tra Vitesse, Den Haag, Utrecht è al seguito della squadra che si lificano bisogna verificare in classifica al settimo posto, in- sto secondo turno, 23-30 ago- dovrebbe presentare di sicuro e Heerenveen, il Belgio con ama. L’Atalanta tanto per fare quale posizione di classifica: vece, deve partecipare alla fase sto terzo turno mentre il sorteg- Bayer Leverkusen e RB Lipsia Andrelecht o Standard Liegi e gio al Forum Grimaldi di Mon- mentre l’Eintracht Francofor- Gent, la Polonia con Legia, tecarlo è in programma il 31 te, settima, si gioca la Coppa di Slask Breslavia e Arka Gdynia, agosto. Le date della fase a gi- Germania col Bayern Monaco. la Scozia con Aberdeen e Ran- roni: 20 settembre, 4 e 25 otto- La Liga presenta Betis Sivi- gers Glasgow, la Romania con bre, 8 e 29 novembre, 13 di- glia, Villareal e Siviglia. Fran- Steaua, U. Craiova e Astra Vi- cembre. La finale è in pro- cia: O. Marsiglia, che però è in torul. Se poi si sognano i paesi gramma il 29 maggio 2019 a finale di Europa League e se baltici ecco le lituane Zalgiris, Balu, in Azerbaigian. vince va in Champions, in lizza Atlantas e Trakay, le estoni Nel ranking Uefa per club con Rennes, S. Etienne e Nizza Flora e Levadia e le lettoni (442 squadre) l’Atalanta è al per i tre posti riservati. Porto- Ventspils e Riga. 92esimo posto. Nel frattempo gallo con Sporting Lisbona e Poi c’è anche Israele con ecco l’elenco, ovviamente Sporting Braga mentre la terza Haifa, Beitar e Maccabi. Ser- provvisorio perché molti cam- potrebbe essere l’Aves se vin- bia e dintorni: Partizan, Rad- pionati sono ancora in corso, ce la coppa portoghese. Le tre nicki Nis e Subotica, Buducno- delle possibili avversarie che russe: Zenit, Krasnodar e To- ste e Mladost per il Motenegro, sono 157. Sono ben 40 le leghe sno, squadra che ha vinto la Vardar e Sileks per la Macedo- che nazionali che partecipano coppa. La Grecia è presente nia. La vicina Austria Rapid con 3 squadre. Delle quattro con Olimpiakos Pireo, Atromi- Vienna e Lask Linz e chiudia- avversarie affrontate nella tos e Asteras, la Turchia con mo con l’Albania: Kukes, Luf- scorsa stagione dai nerazzurri Besiktas, l’Akhisar Trabzon- terari. c’è solo l’Apollon di Limassol spor e il Trabzonspor, l’Ucrai- Giacomo Mayer Domenica 13 Maggio 2018 Bergamo&Sport 27

«E’un’Atalanta davvero entusiasmante» IL PRESIDENTE DELLA FIORENTE COLOGNOLA Cantamesse, fede milanista: “Ma dico 2-0 per i nerazzurri»

Il presidente della Fiorente Colognola,Ales - luso dalla squadra dopo la prestazione in finale di tempo che non vedevo partite così belle. Mi sono sandro Cantamesse, a conclusione di un’annata Coppa Italia. Dopo questa sconfitta il mio cuore da davvero divertito. La parola giusta è proprio di- calcistica d’oro, ci parla della sua società soffer- tifoso impone al Milan di prendersi una rivincita e mi vertimento. L’Atalanta è una squadra che fa diver- mandosi in particolar modo sul settore giovanile, aspetto di vedere una reazione dalla squadra per ri- tire ed è un piacere vederla giocare”. sulle soddisfazioni ricevute dalla prima squadra sal- scattare la brutta prestazione. Però da persona che Nel ringraziarla rinnoviamo i complimenti va in Promozione e sulla sua grande fede milanista. mastica calcio dico che ormai siamo arrivati alla alla Fiorente Colognola e a tutto il suo settore Salve presidente, sappiamo bene quanto a frutta, per cui penso che l’Atalanta ci sovrasterà”. giovanile. Bergamo e provincia il calcio giovanile sia im- Quindi un suo pronostico? “Grazie ancora e vorrei concludere augurando portante a fronte dell’esempio eclatante dell’A- “Voglio essere schietto e sincero e il mio pronosti- buona fortuna ai miei ragazzi del 2001 categoria talanta. Quest’anno è stato ricco di successi per co va a favore dell’Atalanta. Secondo me sarà 2-0”. Allievi che domenica 26 maggio disputeranno la una società storica come la Fiorente Colognola. Lei riconfermerebbe Gattuso? finale del trofeo Cassera allo stadio Atleti Azzurri Quanto è importante secondo lei valorizzare e “Sicuramente sì. Gattuso ha capacità e carisma d’Italia. L’anno prossimo saranno il gruppo che investire sul calcio giovanile quest’oggi? per poter guidare il Milan. Però è chiaro che come comporrà la categoria Juniores. La finale sarà “A mio parere al giorno d’oggi investire sui gio- tutti gli allenatori, di qualsiasi livello, i risultati di- una partita difficile contro una squadra per ora vani è fondamentale. Perché il lavoro sui giovani pendono molto dalla squadra con cui devono la- ancora imbattuta che è la Virtus Bergamo, ma noi di qualità permette alle società di avere prime vorare. L’allenatore è la figura che deve dare quel giocheremo con la consapevolezza di divertirci e squadre competitive con dei costi sicuramente qualcosa in più, ma senza giocatori di valore di- di giocarcela fino alla fine”. molto inferiori”. venta dura”. Mattia Maraglio Alessandro Cantamesse La sua prima squadra ha disputato un cam- Cosa pensa degli erroracci di Donnarumma pionato di tutto rispetto nel girone C di Promo- nella finale di Coppa Italia persa contro la Ju- zione, quale obiettivo si pone per la prossima ventus? stagione? “Donnarumma è un ragazzo giovane. Possia- “Noi siamo soliti mantenere sempre un profilo mo definire i suoi errori come peccati di gioventù. basso. Innanzitutto per questioni di budget e di- Come a tanti ragazzi, non solo a lui, possono cer- sponibilità di risorse. Il nostro obiettivo principale tamente venire perdonati. Forse a Donnarumma è una salvezza tranquilla come quella di quest’an - vengono perdonati un po’meno e si ha la tendenza no. Fondamentale è però capire di riuscire a sal- ad enfatizzarli perché il ragazzo ha alle spalle una varsi il prima possibile per poter dare al mister la diatriba economica che ha lasciato tutti perplessi. possibilità di lanciare qualche ragazzo giovane, Sapere che un ragazzo della sua età guadagna tutti sperando che questo avvenga in maniera preven- quei milioni, visti i tempi che corrono, lascia tutti tiva così da capire il valore dei ragazzi cresciuti sbigottiti”. nel nostro settore giovanile senza dover arrivare Cosa pensa di questa Atalanta che per il se- all’ultimo concedendogli solamente qualche condo anno di fila è in lotta per l’Europa Lea- scampolo di partita”. gue? Da tifoso milanista cosa si aspetta dalla par- “Sono entusiasta dell’Atalanta. Domenica tita di domenica contro l’Atalanta? scorsa ho visto per intero Lazio-Atalanta, una par- “Devo essere sincero nel dire che sono un po’de - tita a dir poco entusiasmante. Era veramente tanto 28 Bergamo&Sport Domenica 13 Maggio 2018 Papere di Donnarumma, festa Juve FINALE COPPA ITALIA Il portiere del Milan le lascia passare tutte e i bianconeri dilagano: 4-0

Juventus-Milan 4-0 ROMA -Una Juventus schiacciasassi lhanoglu, bravo ad armare il destro di scaricare il mancino che il baby por- rete di Kalinic che di testa infila Don- spazza via con un roboante 4-0 il Mi- Cutrone, respinto dai guantoni di tierone milanista smanaccia in cor- narumma ancora una volta nella terra Juventus (4-3-3): Buffon 6.5, Cuadra- lan di Gattuso, alzando al cielo di Ro- Buffon. ner. Un quarto d’ora di fuoco quello di nessuno. Estasi Juve, sprofondo do 6.5, Barzagli 6.5, Benatia 8, Asa- ma la tredicesima Coppa Italia della Replica bianconera affidata alla dei bianconeri, al quale segue il quar- rossonero. moah 6.5, Khedira 6.5, Pjanic 6.5 propria storia (la quarta consecutiva). serpentina di Dybala che salta secco to d’ora da incubo del numero 99 ros- Finisce 4-0 e capitan Buffon (pro- (42’st Marchisio s.v.), Matuidi 6, Dyba- Dopo un primo tempo di sostanziale Romagnoli ma in estirada consegna sonero: sugli sviluppi del tiro dalla babilmente all’ultima finale della sua la 7 (38’st Higuain s.v.), Mandzukic 6, equilibrio, i bianconeri dilagano nel- la sfera a Donnarumma. Ci provano bandierina, il pallone piomba sul si- carriera) concede l’onore di alzare la Douglas Costa 7.5 (28’st Bernardeschi la ripresa grazie alla doppietta di uno anche Cuadrado da una parte e Bo- nistro al veleno di Douglas Costa che coppa al cielo ai fedelissimi Barzagli, s.v.). A disposizione: Szczesny, Pinso- scatenato Benatia, intervallata dal si- naventura dall’altra, a riscrivere il batte a rete trafiggendo un colpevole Marchisio e Lichtsteiner, compagni glio, De Sciglio, Alex Sandro, Howe- gillo di Douglas Costa. copione di un primo tempo a dir poco Donnarumma, che buca l’intervento di mille battaglie e probabilmente an- des, Rugani, Lichtsteiner, Sturaro, A completare la Caporetto rosso- soporifero, con un fendente dalla di- nel tentativo di bloccare la sfera. che loro al passo d’addio, dopo aver Bentancur, All. Allegri nera, arriva anche l’autorete di Ka- stanza che si spegne non lontano dal Sfera che termina, invece, la pro- scritto pagine e capitoli di un ciclo di Milan (4-3-3): Donnarumma G. 4, Ca- linic che sentenzia una delle finali bersaglio. pria corsa in fondo al sacco senten- vittorie semplicemente irripetibile. labria 5.5, Bonucci 5.5, Romagnoli 5, più a senso unico della storia recen- La polaroid di una prima parte di ziando il micidiale “uno-due”che Alzano la coppa nazionale in attesa Rodriguez 5, Kessiè 5.5, Locatelli 5.5 te. match che è il trionfo del tatticismo manda al tappeto il Milan. Per il tris del bis Scudetto che potrebbe arriva- (35’st Montolivo s.v.), Bonaventura 6, La Juve per ritoccare verso l’alto i all’italiana, si chiude a reti inviolate, non c’è da attendere molto, perché re matematicamente già domenica, Suso 5.5 (22’st Borini 6), Cutrone 5.5 numeri di un ciclo straordinario, il ma al rientro dagli spogliatoi la for- sull’ennesimo corner concesso da un sempre sullo stesso palcoscenico ro- (17’st Kalinic 5), Calhanoglu 5.5. A di- Milan per blindare un piazzamento mazione Campione d’Italia affonda diavolo letteralmente alle corde, è mano, di fronte allo sguardo attonito sposizione: Storari, Donnarumma A., Europeo che eviterebbe il purgatorio subito alla giugulare: da un corner di ancora Donnarumma ad esibirsi in di un Milan umiliato, surclassato. Il Zapata, Abate, Musacchio, Antonelli, dei preliminari estivi. Pjanic, Dybala sfodera una volèe un’uscita horror, perdendo la sfera, tempo per leccarsi le ferite però non Josè Mauri, Biglia, Andrè Silva, All. Motivazioni importanti su ambo i strepitosa che costringe Donnarum- sulla quale si avventa un rapace Be- c’è. Ci sono altre due finali da pre- Gattuso fronti, ma nella prima frazione di gio- ma a miracoleggiare nuovamente in natia che mette dentro la rete del 3-0. parare, perché i due scontri diretti Arbitro: Damato di Barletta; assistenti co la gara è bloccata: ritmi blandi, angolo. Dalla bandierina opposta pe- Tripudio bianconero. contro Atalanta e Fiorentina sono Di Fiore e Dobosz; IV uomo: Guida; quasi da calcio estivo, con la Juve che rò, e sempre dal piede educato di Pja- Dominio totale quello della banda l’ancora di salvezza per evitare il VAR: Irrati; assistente VAR: Vuoto punta su una sterile circolazione di nic, parte la pennellata chirurgica per Allegri, tanto che per mettere paura a naufragio totale di una stagione che, Reti: 11’st Benatia, 16’st Douglas Co- palla al cospetto di un Milan arroc- la testa di Benatia che incorna sul se- Buffon ci vuole un quasi autogol di ai nastri di partenza, sarebbe dovuta sta, 19’st Benatia, 31’st aut. Kalinic cato, ma pronto a rispondere in con- condo palo e fa 1-0 Juve. Matuidi che in deviazione, timbra il essere quella della rinascita e che, in- Note: spettatori: 66.400, ammoniti: tropiede. La Juventus è incontenibile e sem- palo della propria porta. Dettaglio vece, a 180’dal traguardo rischia di Douglas Costa (J), Calabria (M), Re- Il primo squillo è infatti di marca pre un ispiratissimo Dybala, al 15’, si marginale, perché al 31’arriva il po- trasformarsi in un incubo. cupero: 1’e 2’ rossonera e matura su un break di Ca- porta a spasso mezzo Milan prima di ker, “griffato”dall’incredibile auto- Michael Di Chiaro Domenica 13 Maggio 2018 Bergamo&Sport 29 30 Bergamo&Sport Domenica 13 Maggio 2018 A ROMA UNA SPLENDIDA DEA L’ULTIMA SFIDAAssoluto dominio nerazzurro in casa della Lazio, ma troppe le occasioni fallite: 1-1

LAZIO-ATALANTA 1-1

LAZIO (3-5-1-1): Strakosha; Luiz Felipe (10’st Bastos), De Vrij, Caceres; Maru- sic, Murgia, Leiva, Milinkovic, Lulic; Luis Alberto (37' pt Felipe Anderson); Caicedo (23’st Lukaku). A disposizio- ne: Guerrieri, Vargic, Patric, Crecco, Wallace, Basta, Di Gennaro, Nani. Al- lenatore: Inzaghi. ATALANTA (3-4-2-1): Berisha; Toloi, Palomino, Masiello; Castagne (26’st Hateboer), De Roon, Freuler, Gosens; Cristante, Gomez; Barrow (7’st Ilicic). A disposizione: Gollini, Rossi, Mancini, Bolis, Del Prato, Kulusevski, Haas, Cor- nelius. Allenatore: Gasperini. ARBITRO: Banti di Livorno. RETI: 2’pt Barrow (A), 24’pt Caicedo (L). NOTE - Ammoniti: Luiz Felipe (L), Ma- siello (A), Murgia (L), Milinkovic (L), To- loi (A). Angoli: 9-6 per l’Atalanta. Recu- pero: pt 2’, st 3’.

ROMA -I credenti si rivolgano ai loro santi protettori, gli agnostici scrivano petizioni al Nume che presiede il gio- co del calcio perché una partita come Lazio-Atalanta non può finire in pa- rità, 1-1 dopo che la squadra nerazzur- ra ha giocato per oltre un’ora dalle parti di Strakosha, schiacciando, tritu- rando un’avversaria che stava giocan- dosi la Champions. Invece il risultato conclusivo è un pareggio striminzito e bugiardo. Nei vari numeri e cifre della partita, che spesso e volentieri sono effimeri, le occasioni da gol create dai nerazzurri sono ben 12. Una suprema- zia schiacciante e addirittura imbaraz- zante per una squadra come la Lazio che, nell’ultima mezzora di gioco, si è squadra: palo di Gomez, un’occasione Frueler, Toloi e Palomino hanno tra i glielo nega. Lazio-Atalanta 1-1 ritirata a fare catenaccio davanti allo di Cristante, un’altra di Barrow, e un piedi il pallone del 2-1. Non hanno GOSENS 6,5: un altro che sfiora il gol Spal-Benevento 2-0 strepitoso Strakosha. E con i tifosi la- mancato facile appoggio di Castagne colpe, solo Strakosha e una balistica al almeno in due occasioni, presente in di- Napoli-Torino 2-2 ziali che fischiavano ad ogni tocco di per il liberissimo Barrow. Dopo venti millimetro impediscono la vittoria. fesa, presente in attacco. Sassuolo-Sampdoria 1-0 palla degli atalantini non per scherno minuti poteva già essere 3-0, invece la Ma il futuro è roseo. Sarà un’altra set- CRISTANTE 7,5: tatticamente decisi- Cagliari-Roma 0-1 ma per una fifa boia. Perché l’Atalanta sorpresa col pareggio di Caicedo. E in timana di passione e non vorremmo vo, in modo particolare nel primo tem- ha giocato e assediato gli avversari fi- quel frangente la linea di sinistra del- essere nei panni del Milan. po quando giocava da ala destra pura, e Classifica no al minuto novantatre. Il viaggio l’Atalanta pecca almeno d’ingenuità: lì Inzaghi non ci ha capito nulla perché verso l’Europa continua a folle velo- Milinkovic scavalca Masiello, Luis Atalanta il nostro giocava come voleva. Nel se- Juventus 91 cità, seppur si debba fare attenzione a Alberto salta Palomino e Caicedo an- condo tempo ha giostrato in più ruoli: Napoli 85 non sbattere contro qualche imprevi- ticipa Castagne. La Lazio è tutta qui BERISHA 6: incolpevole sul gol, per il esterno, centrocampista, mezza punta, Roma 73 sto. Ma vista questa Atalanta tale pe- ma per l’Atalanta questo gol è troppo, resto una bella parata su tiro di Lucas sempre incontenibile. Anche lui diffi- Lazio 71 ricolo è scongiurato anche se domeni- è una beffa. I nerazzurri non si perdo- Leiva, quindi un’uscita opportuna per dato ma non commette errori. Inter 69 ca sera è in programma lo scontro di- no d’animo e continuano a giocare, In- rimediare un erroraccio di Hateboer. BARROW 7: terzo gol e mezzora da at- Milan 60 retto col Milan e poi nell’ultima di zaghi impaurito da come sta evolven- TOLOI 6,5: avvio con certezze, soprat- taccante imprendibile anche se un po’ Atalanta 59 campionato a Cagliari. Per raccontare do la partita toglie Luis Alberto, che si tutto quando incrocia Milinkovic, qual- farfallino. Basta e avanza per depistare i Fiorentina 57 Lazio-Atalanta servirebbero pagine è infortunato, e inserisce Felipe An- che battuta d’arresto, eppure per due difensori laziali. Poi scompare sfinito e Sampdoria 54 su pagine ma i lettori si accontentino derson. Il brasiliano è l’unico celeste volte sfiora di testa. senza fiato (7’s.t. ILICIC 7,5: quaran- Torino 48 dell’essenziale che già è tanto. L’ar- che ha verve e spinta, i difensori ne- PALOMINO 6,5: lotta aperta con Cai- ta minuti debordanti. Entra e scombus- Genoa 41 bitro Banti, ottima direzione, non ha razzurri non si spaventano e lo ferma- cedo, non chiude Luiz Alberto nell’oc- sola la Lazio con assist, giocate e tiri. Sassuolo 40 terminato di zufolare nel suo fischiet- no in tutti i modi, anche un po’con le casione del pari laziale, poi controlla Sarà decisivo nelle prossime due parti- Bologna 39 to che l’Atalanta è già in vantaggio. cattive. Mentre i due diffidati a rischio senza difficoltà. te). Spal 35 Marten De Roon, in mezzo al cerchio squalifica, Cristante e Freuler, sem- MASIELLO 7: è ancora il migliore del- GOMEZ 7,5: un palo, un bolide parato Chievo 34 del centrocampo, vince un contrasto, brano due angioletti, non solo non la difesa, certo viene sorpreso sul lancio non si sa come da Strakosha, assist in Crotone 34 solo contro tre (Murgia, Leiva e Mi- commettono falli ma sono decisivi di Milinkovic nell’azione del pari. Poi è quantità industriale e anche tante corse Udinese 34 linkovic), e lancia Barrow pronto ad nell’imporre il gioco. Intanto sulla il solito gigante e diventa insuperabile. a recuperare sugli avversarsi. Attaccan- Cagliari 33 infilarsi tra De Vrij e Luis Felipe e a partita aleggia la supremazia indiscus- CASTAGNE 6: diligente e sempre te, difensore e vero capitano di una Verona 25 battere Strakosha. La Lazio è in tilt, sa di De Roon che toglie il fiato a Lu- pronto a proporsi sia in difesa che in at- squadra indomita. Benevento 18 senza né capo né coda, Inzaghi si cas Leiva ma anche a Felipe Anderson tacco ma potrebbe fare meglio. (26’s.t. GASPERINI 9: l’Atalanta corre e di- sbraccia ma non comprende le mosse e domina, domina e domina. La Lazio Hateboer 6: corre senza problemi, ri- strugge gli avversari. Non solo. Le mos- Prossimo turno di Gasperini che ha messo Cristante è stanca e si vede, l’Atalanta invece schia il papocchio ma lo salva Berisha. se tattiche (Cristante, Ilicic, De Roon a nel ruolo di pendolare di destra, quindi non sta più nella pelle, vuole vincere e Meglio quando attacca). tutto campo) sono sempre decisive. Sabato senza un vero avversario, pronto ad attacca a destra, a sinistra e al centro: DE ROON 8: uno spettacolo da vedere, A cura di Giacomo Mayer Alle 18 Benevento Genoa aiutare i centrocampisti, lesto a lan- c’è sempre un nerazzurro col pallone assist d’oro per Barrow sull’1-0. Poi Alle 20.45 Inter-Sassuolo ciare Barrow. Non solo ma Gomez dà tra i piedi senza che nessun giocatore ferma tutti: Lucas Leivas, Milinkovic e Risultati Domenica l’impressione di essere tornato a livel- celeste riesca a sradicare le iniziative soprattutto Felipe Anderson. Con la sua Alle 15 Bologna-Chievo, Crotone-La- li ottimali di condizione fisica, quindi atalantine. Anche perché, nel frattem- forza spinge l’Atalanta all’attacco. Ec- Milan-Verona 4-1 zio, Fiorentina-Cagliari, Verona-Udi- anche lui crea grattacapi ai laziali e si po, al posto di Barrow è entrato Ilicic. co il futuro capitano dell’Atalanta. Juventus-Bologna 3-1 nese, Torino-Spal permette di tornare indietro a recupe- Per la squadra di Inzaghi è notte fon- FREULER 7,5: benchè in diffida, non si Udinese-Inter 0-4 Alle 18 Atalanta-Milan rare palloni su palloni. Così come è da, la luce brilla solo nella zona Ata- tira mai indietro, sempre propositivo. A Chievo-Crotone 2-1 Alle 20.45 Roma-Juventus e Sampdo- cominciata c’è in campo una sola lanta. Così Gomez, Ilicic, Gosens, tutto campo, sfiora il gol ma Strakosha Genoa-Fiorentina 2-3 ria-Napoli Domenica 13 Maggio 2018 Bergamo&Sport 31 32 Bergamo&Sport Domenica 13 Maggio 2018