Note E Discussioni

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Note E Discussioni Note e discussioni Il welfare state negli Stati Uniti Dal New Deal alla “Guerra alla povertà” Jill Quadagno Negli anni venti nella maggior parte dei paesi ca­ Teorie della peculiarità americana: la teoria pitalistici dell’Occidente venne emanata una le­ del sistema di valori liberale gislazione assistenziale che fornì un primo livel­ lo di protezione sociale per coloro che erano sta­ Secondo una tradizione di lunga data nella teo­ ti espulsi dal mercato del lavoro. Fino agli anni ria politica, gli americani rifiutano tutte le forme trenta, e cioè con il New Deal, gli Stati Uniti non di intervento governativo come conseguenza del­ svilupparono un welfare state a livello nazionale la cultura liberale dominante, secondo la quale i e anche allora i suoi benefici furono molto più ri­ diritti individuali sono sacri, la proprietà è ri­ dotti rispetto a quelli assicurati dai paesi europei. spettata e l’autorità statale viene vista con diffi­ Nella nuova era che si aprì dopo la seconda guer­ denza. Una recente versione di questa tesi com­ ra mondiale, molti stati trasformarono i minimi pare in The Continental Divide, pubblicato nel benefici previsti per l’assistenza in situazioni 1990 da Seymour Martin Lipset, che si chiede straordinarie in programmi generali destinati a una per quali motivi il welfare state americano sia me­ molteplicità di situazioni e tali da assicurare ai la­ no avanzato rispetto a quello del suo vicino più voratori non soltanto un reddito minimo, ma uno prossimo, il Canada. La sua risposta è che ciò sia standard di vita di base1. Negli anni settanta nel­ dovuto all’ethos dominante in America, che con­ la maggior parte dei paesi erano previsti assegni siste in una miscela di antistatalismo, individua­ familiari, un’assicurazione nazionale contro le lismo, populismo ed egualitarismo. Secondo Li­ malattie, un sistema pensionistico statale, la sor­ pset, “gli elementi a favore della tesi [che il si­ veglianza durante il giorno dei figli delle famiglie stema di valori spieghi la differenza] sono ab­ in cui entrambi i genitori lavorano, l’assicurazio­ bondanti e chiari”. ne contro la disoccupazione e altri benefici desti­ Spiegare lo sviluppo del welfare state sulla ba­ nati ad aiutare le famiglie nelle diverse età della se del sistema di valori liberale diviene proble­ vita. Il welfare state degli Stati Uniti restò invece matico nel momento in cui si considera che gli arretrato, non soltanto perché l’istituzione di pro­ americani hanno tollerato eccezioni sostanziali grammi sociali a livello nazionale fu in ritardo ri­ rispetto all’ethos contrario all’estensione dei po­ spetto ad altri paesi, ma anche per la mancata pre­ teri del governo — in particolare un ampio siste­ disposizione di misure come l’assicurazione con­ ma pensionistico dopo la guerra di secessione nel- tro le malattie e i programmi destinati alle fami­ l’Ottocento, numerosi programmi assistenziali a glie di lavoratori. I politologi hanno cercato a lun­ livello statale nell’età progressista e negli anni go di spiegare le ragioni dell’eccezionaiità dello venti, e un vasto sistema di programmi volti a ga­ sviluppo politico americano. rantire specifici diritti, i principali dei quali sono 1 Jill Quadagno, The Transformation of Old Age Security, Chicago, University of Chicago Press, 1988. ‘Italia contemporanea”, dicembre 1998, n. 213 866 Jill Quadagno quelli per la sicurezza sociale e il servizio sani­ voratori, mentre all’interno delle comunità la se­ tario statale, che nel 1996 assorbirono più di un gregazione tra i diversi quartieri ha ostacolato la terzo di tutte le uscite federali2. Il problema non solidarietà di classe. è, quindi, di chiedersi se gli americani accette­ ranno ampi programmi di spesa decisi dal go­ verno, ma di capire per quali motivi i program­ Teorie della peculiarità americana: l’approc­ mi assistenziali sono stati organizzati secondo cio basato sul ruolo dello Stato modalità particolari. I politologi sostengono infine che lo sviluppo del welfare state sia stato impedito da una eccezio­ Teorie della peculiarità americana: la teoria nale successione del processo di democratizza­ della debolezza della classe operaia zione e di quello di industrializzazione. Più pre­ cisamente, sostengono che, dal momento che la La seconda spiegazione per importanza dell’ec­ democratizzazione ha preceduto lo sviluppo in­ cezionaiità dell’esperienza americana è che la de­ dustriale, la classe lavoratrice americana non ha bolezza della classe operaia o, più specificamen­ mai lottato in maniera unitaria per ottenere i di­ te, l’assenza di un partito politico a base operaia, ritti democratici fondamentali. Al contrario, le avrebbe impedito la creazione di un welfare sta­ iniziative politiche delle classi lavoratrici si svi­ te più forte. Questa tesi deriva da una ricerca com­ lupparono in relazione a partiti politici attivi nel parata che suggerisce come i welfare state più dispensare favori, impieghi e vantaggi di altro ge­ avanzati si siano sviluppati nei paesi all’interno nere attraverso il sistema clientelare. Sistema che dei quali un partito a base operaia si era battuto così sostituiva l’appello generalizzato all’eletto­ per una nuova legislazione sociale. Il movimen­ rato incentrato su programmi comprendenti que­ to dei lavoratori americano, al contrario, non sol­ stioni come lo sviluppo di un sistema assisten­ tanto fallì nel promuovere una legislazione so­ ziale nazionale. E d’altra parte gli abusi connes­ ciale di tipo assistenziale, ma in certe occasioni si al sistema clientelare finirono per allontanare si oppose attivamente al suo sviluppo. Data la de­ gli elettori dal sostegno di qualsiasi provvedi­ bolezza delle organizzazioni della classe operaia, mento pubblico che potesse alimentare la corru­ la classe dirigente economica americana è stata zione e gli arricchimenti illeciti legati alla spesa in grado di imporre precisi limiti alle politiche pubblica4. sociali che interferivano con gli interessi privati Quanto detto finora costituisce una descrizio­ operanti sul mercato3. ne precisa della storia politica dell’inizio del No­ Sebbene le peculiari politiche adottate dalle vecento, ma trascura una tessera essenziale del classi lavoratrici abbiano finito per modellare il puzzle: gli Stati Uniti si collocano tra le ultime, welfare state americano, la questione fondamen­ e non tra le prime, nazioni ad attraversare un pro­ tale è capire come le iniziative politiche delle clas­ cesso di democratizzazione. Mentre, conside­ si lavoratrici siano state indebolite dalle divisio­ rando il nostro secolo, almeno sul piano formale ni razziali, sia nei luoghi di lavoro sia nelle di­ il Nord del paese può essere considerato demo­ verse comunità. Nei luoghi di lavoro, per esem­ cratico, nel Sud agli afroamericani sono stati ne­ pio, la discriminazione attuata dai sindacati nei gati i basilari diritti civili tipici di ogni democra­ confronti degli afroamericani ha costituito un zia, il diritto di voto, il diritto di lavorare senza ostacolo all’organizzazione unitaria di tutti i la­ subire coercizioni e il diritto a un minimo di si­ 2 Congressional Budget Office, The Economic and Budget Outlook: Fiscal Years 1998-2007, Washington, D.C., Government Printing Office, 1997. 3 John Myles, Old Age in the Welfare State, Lawrence, Ks, University Press of Kansas, 1989. 4 Theda Skocpol, Protecting Soldiers and Mothers, Cambridge, Harvard University Press, 1992. Il welfare state negli Stati Uniti 867 curezza economica. Prima che la legge sui dirit­ disperazione dovuta alla più feroce povertà e al- ti civili (Civil Rights Act) del 1964 proibisse le I ’ assenza di prospettive, ma piuttosto il fallimento discriminazioni nel collocamento e la legge sul dei programmi sociali liberali degli anni sessan­ diritto di voto (Voting Rights Act) del 1965 vie­ ta. Bill Clinton, il suo rivale del partito demo­ tasse i provvedimenti che privavano dei diritti ci­ cratico, domandò sprezzantemente perché Bush vili gli afroamericani, la democrazia non fu for­ dovesse ritornare agli anni sessanta per trovare malmente affermata in tutto il paese, ma anche un capro espiatorio quando i repubblicani erano allora fu spesso in pratica negata. stati i responsabili di tali programmi per 20 de­ gli ultimi 24 anni. Come potevano i programmi realizzati trent’anni prima aver innescato la mic­ Teorie della peculiarità americana: la teoria cia che attizzava oggi l’incendio nel ghetto? dei “sistemi di welfare state” George Bush aveva ragione nel senso che gli anni sessanta costituirono un punto di svolta de­ Le diverse teorie sulle origini del welfare state cisivo. Fu in quel periodo che altre nazioni dota­ implicano alcuni assunti sui suoi esiti, che sono rono il proprio welfare state di un terzo tipo di stati classificati secondo tipi ideali denominati misure di protezione sociale. Gli Stati Uniti, pur “sistemi di welfare state”. Gli Stati Uniti sono so­ avendo anch’essi iniziato il processo di amplia­ litamente descritti come un classico regime libe­ mento dei propri programmi sociali, piuttosto che rale, a causa del loro forte affidamento su pro­ aggiungere a quelli esistenti questo terzo tipo di grammi di assistenza sociale i cui beneficiari so­ protezione sociale, intrapresero una “Guerra al­ no selezionati sulla base delle condizioni econo­ la povertà” che finì per diventare uno strumento miche, allo scopo di incoraggiare l’individuali­ per estendere, allo stesso tempo, i diritti civili, smo e la competitività. Ritengo tuttavia che i pro­ politici e sociali agli afroamericani. Così il wel­ grammi
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