Analisi Comparativa Di Due Teatri D'opera
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Corso di Laurea magistrale in Economia e Gestione delle Arti e delle attività culturali Tesi di Laurea Analisi comparativa di due teatri d’Opera: il Teatro Comunale di Bologna e il Teatro Real di Madrid messi a confronto. Relatore Prof. Federico Pupo Correlatrice Prof.ssa Stefania Funari Laureando Leonardo Crupi Matricola: 870451 Anno Accademico 2019 / 2020 INDICE Introduzione Capitolo I Storia del Teatro Real e del Teatro Comunale 1 1.1 Storia del Teatro Comunale di Bologna 1 1.2 Storia del Teatro Real di Madrid 10 1.3 Riflessioni conclusive 22 Capitolo II Analisi economico manageriale 25 2.1 Analisi dello Statuto 25 2.2 Analisi della Mission 25 2.3 Analisi della Governance 28 2.3.1 Governance del Teatro Real 28 2.3.2 Governance del Teatro Comunale 36 2.3.3 Comparazione 40 2.4 Analisi delle attività 40 2.4.1 Attività del Teatro Real 41 2.4.2 Attività del Teatro Comunale 42 2.4.3 Comparazione 43 2.4.4 Attività a pagamento 46 2.5 Analisi del personale 48 2.5.1 Personale del Teatro Real 48 2.5.2 Personale del Teatro Comunale 51 2.5.3 Comparazione 54 2.6 Analisi della componente attiva dello Stato Patrimoniale. 55 2.6.1 Attivo del Teatro Real 55 2.6.2 Attivo del Teatro Comunale 61 2.6.3 Comparazione 67 2.7 Analisi della componente passiva dello Stato Patrimoniale. 71 2.7.1 Passivo del Teatro Real 71 2.7.2 Passivo del Teatro Comunale 77 2.7.3 Comparazione 81 2.8 Analisi dei proventi del Conto Economico 85 2.8.1 Proventi del Teatro Real 85 2.8.2 Proventi del Teatro Comunale 89 2.8.3 Comparazione 94 2.9 Analisi dei costi del Conto Economico 101 2.9.1 Costi del Teatro Real 101 2.9.2 Costi del Teatro Comunale 105 2.9.3 Comparazione 108 2.10 Analisi dei risultati di bilancio 113 2.11 Analisi degli indicatori di performance 115 2.11.1 Indicatori di performance applicati al Teatro Real 115 2.11.2 Indicatori di performance applicati al Teatro Comunale 117 2.11.3 Comparazione 118 2.12 Analisi del Rendiconto finanziario 119 2.12.1 Rendiconto finanziario del Teatro Real 119 2.12.2 Rendiconto finanziario del Teatro Comunale 120 2.12.3 Comparazione 122 2.13 Riflessioni conclusive sull’analisi di bilancio. 123 2.14 Analisi di management. 124 2.14.1 Management del Teatro Real di Madrid 124 2.14.2 Management del Teatro Comunale di Bologna 131 2.14.3 Comparazione 146 2.15 Breve excursus sul duplice valore delle industrie culturali 148 2.15.1 Teoria sulle intellectual capital 151 2.16 Confronto sulle intellectual capital 154 Capitolo III Analisi empirica: la metodologia DEA 160 3.1 introduzione 160 3.1.1 Breve storia 161 3.2 la Data Envelopment Analysis 162 3.2.1 il modello CCR 168 3.3 Applicazione della metodologia 175 3.4 I risultati 203 Conclusione 205 Bibliografia 207 Dedica Questa tesi è dedicata ai miei nonni Francesco Crupi e Pierluigi Calligaro. Un artista ed un economista; un binomio che mi accompagnerà per tutta la vita. Ringraziamenti Ringrazio, in primo luogo Ca’Foscari che mi ha permesso di crescere in modo smisurato, grazie ai suoi progetti con l’Active Learning Lab ed alla possibilità di attivare mobilità di scambio studio/lavoro all’estero. Inoltre, ringrazio tutti i professori e gli studenti, italiani e stranieri, con cui sono entrato in contatto in questi tre anni. Mi siete stati tutti di immenso aiuto. Ca’Foscari è un’Università che dà grandi opportunità ed io ho preso tutte quelle che ho potuto. Grazie. Introduzione L’intera indagine di tesi è volta alla costruzione di una vera e propria analisi comparativa tra il Teatro Comunale di Bologna ed il Teatro Real di Madrid, assumendo, la gestione economico manageriale, come tema principale. Il testo in questione si suddivide in tre capitoli, con l’intento di trasmettere al lettore una base culturale contestuale su entrambe le fondazioni liriche per poi approfondire in maniera più accurata il tema economico manageriale che occupa la parte più consistente della tesi. Il primo capitolo tratta della storia dei due teatri partendo dall’inaugurazione, ripercorrendo tutte le tappe più importanti del loro percorso. Del Teatro Comunale si osservano le criticità che ha dovuto sopportare fin dalla nascita, a partire dalle critiche volte alla sua conformazione strutturale, alle innumerevoli opere di ristrutturazione e di cambio di stile che hanno caratterizzato la vita di questo teatro, fino all’ultimo restauro avvenuto nel 1980. Del Teatro Real si denotano i problemi strutturali che fin dall’inizio lo caratterizzano, sfociando inevitabilmente nel 1925, giorno della chiusura. Poi si vedrà Il teatro riaprire sotto una nuova veste, quella di sala da concerti, dando il via ad una dura e lunga battaglia volta a far riassumere l’identità originaria al teatro. Il secondo capitolo rappresenta l’analisi vera e propria che verte inizialmente in una comparazione dei due statuti, per poi entrare più nel vivo dei bilanci delle due organizzazioni lirico- sinfoniche. Si affronta così un’analisi dello stato patrimoniale, del conto economico e del rendiconto finanziario dei due teatri, all’interno di un periodo di cinque anni, per l’esattezza dal 2014 al 2018. Inoltre, si applicano alle due Fondazioni, indicatori di performance atti ad osservare e valutare nuovamente la situazione economica finanziaria, in modo da evidenziare le principali differenze. Dopo aver fatto un resoconto conclusivo sui documenti di bilancio si denota un prospetto definitivo sulle due Fondazioni, considerando anche le differenze che vengono a sussistere nella rendicontazione di bilancio che risultano essere minime. In seguito, si procede ad un’analisi storico manageriale, andando a ripercorrere le fasi salienti dei due enti lirici che anche in questo caso presentano fattori convergenti e risultati contrastanti. Si osserva l’origine della scelta giuridico economica che ha portato entrambi gli enti allo stato di Fondazione e ai due diversi percorsi manageriali intrapresi. Il secondo capitolo si conclude con un piccolo richiamo alle “intellectual capital” ed un ultimo e definitivo confronto volto a dare al lettore una visione che vada oltre i semplici libri contabili. Il Terzo capitolo mostra il tentativo di ampliare nuovamente la comparazione economica, ponendosi su un livello più pratico attraverso l’utilizzo di una metodologia di valutazione dell’efficienza, chiamata DEA (Data Envelopment Analysis). Si vedrà applicare la suddetta metodologia all’interno di un gruppo scelto di teatri d’opera tra cui rientrano chiaramente il Teatro Comunale ed il Teatro Real. La Dea viene applicata undici volte, utilizzando ogni volta combinazioni differenti di input e output, in modo da valutare l’efficienza delle singole DMU (decision making unit) che in questo caso sono gli enti lirici. Il fine di tale analisi è quello di osservare il comportamento del Teatro Real e del Teatro Comunale all’interno di ogni applicazione DEA effettuata ed osservare i loro relativi valori di efficienza. Questa analisi conclusiva va a rafforzare i risultati emersi nel secondo capitolo e va a delineare la struttura economica dei due teatri in maniera più specifica. Capitolo I Storia del Teatro Real e del Teatro Comunale 1.1 Storia del Teatro Comunale di Bologna Figura 1.1: Teatro Comunale di Bologna. Fonte: https://www.turismo.it/en/italia/poi/teatro-comunale-di-bologna/scheda/bologna/ La storia del teatro Comunale di Bologna nasce come succede in molti casi con la fine di un altro teatro. L’ente lirico in questione è il teatro di Palazzo Malvezzi, il quale venne completamente distrutto da un incendio nel 1745. Con la cessata attività del Teatro Malvezzi e con il teatro pubblico di Bologna, denominato “della Sala”, bloccato dalla necessità di urgenti restauri, sorse l’esigenza di costruire un nuovo teatro. Di conseguenza nel 1756 il senato bolognese diede il via libera alla creazione di un progetto. Il teatro Comunale di Bologna fu costruito sotto la direzione dell’architetto Antonio Galli Bibiena, dal maestro muratore Michelangelo Galletti nel 30 ottobre 1761. Il sito del teatro venne scelto su proposta dello stesso architetto che decise di costruirlo nello stesso luogo in cui una volta sorgeva il 1 Palazzo dei Bentivoglio, ovvero nella zona adiacente all’attuale piazza Verdi. L’inaugurazione fu nella sera del 14 maggio 1763 con la messa in scena dell'opera Il Trionfo di Clelia del celebre Pietro Metastasio Poeta Cesareo, con la musica di Cristoforo Gluk. L’architetto Antonio Bibiena, nato a Parma nel 1697 e morto a Milano nel 1774, era figlio del grande Ferdinando Bibiena anch’egli architetto, dopo una lunga carriera vissuta in collaborazione con il padre, lo zio, i fratelli e il cugino, in gran parte a Vienna, si propose per la costruzione del nuovo Teatro Pubblico bolognese, che si rivelerà il suo più grande capolavoro. Un progetto ambizioso concepito con il fine di creare un centro polivalente della vita culturale cittadina. Antonio Galli Bibiena ebbe non pochi problemi da parte della critica, nella realizzazione del suo progetto. Infatti, nello scenario dell’architettura italiana non erano poche le maldicenze che si diffusero sopra Bibiena. Appena impostati i lavori scoppiò contro il rinomato architetto una vera e propria congiura, volta sottrargli la direzione dei lavori. In contrasto al Bibiena intervennero i più famosi architetti bolognesi tra cui Torreggiani e molti scienziati come Gabriello Manfredi e Eustachio Zanotti. Questo scontro era acceso sia da aspetti più superficiali legati a rivalse personali che da veri e propri scontri ideologici. In particolare, le polemiche vertevano tra l’arte barocca di cui il Bibiena era un esponente di spicco e la cultura illuministica.