Rendiconto Attività Sei Anni
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IX Comunità Montana del Lazio dei Monti Sabini Tiburtini Cornicolani Prenestini Via Acquaregna, 90 00019 TIVOLI (Rm) Sei anni di attività amministrativa per il rilancio e lo sviluppo del territorio montano 2001-2007 La particolare attenzione di cui sono state fatte oggetto le Comunità Montane in occasione della recente campagna mediatica sui costi della politica e i contenuti della Finanziaria 2008, che affida alle Regioni il compito di riorganizzare il territorio montano secondo obiettivi di risparmio, ci offrono l’opportunità di presentare il rendiconto di sei anni di intensa e straordinaria attività a favore di un territorio vasto, un territorio montano con problemi sempre più pressanti derivanti da difficoltà di carattere socio-economico ormai endemiche, a dimostrazione del fatto che chi ha bollato le Comunità Montane come enti costosi ed inutili è partito da una posizione preconcetta e da una analisi del tutto parziale della realtà istituzionale di questi Enti nei quali, secondo una statistica pubblicata dal Sole 24 ore a firma di Edoardo Racca, gli investimenti hanno spesso superato e di gran lunga i trasferimenti dello Stato. Nel periodo considerato dal presente rendiconto siamo stati costretti ad operare in un contesto di grave crisi economica generale del Paese. Abbiamo dovuto affrontare questioni “primarie” riguardanti il ruolo della stessa Comunità Montana nel quadro del nuovo ordinamento degli Enti Locali. Abbiamo tenuto insieme e in equilibrio tutto il vasto territorio, rispettandone e valorizzandone le specificità territoriali, sia della Sabina che dell’area Tiburtina-Prenestina. Ci siamo misurati in questi anni con i tanti aspetti legati al ruolo specifico dell’Ente Montano “rilanciando una nuova comunicazione istituzionale”, rivolta da una parte verso i nostri comuni, i cittadini, le imprese, dall’altra verso le maggiori istituzioni territoriali, Provincia e Regione. I risultati raggiunti sono da considerarsi estremamente positivi ma certamente non sufficienti per far finalmente decollare e sostenere la nostra fragile economia sempre più legata ai problemi dello sviluppo mancato. Siamo convinti che la comunicazione tra i diversi livelli e soggetti istituzionali rappresenta la condizione indispensabile per dare voce e risonanza al territorio. Il vuoto che abbiamo incontrato all’inizio del nostro mandato è stato in larga parte colmato. Grazie ad una nostra iniziativa l’Amministrazione Provinciale, sia quella presieduta dal Presidente Moffa, sia quella presieduta dal Presidente Gasbarra, le cinque Comunità Montane della Provincia di Roma hanno siglato per la prima volta un protocollo d’intesa di collaborazione istituzionale che ha dato frutti concreti. Occorrerà nel prossimo futuro fissare gli obiettivi, tempi e modalità dell’accordo anche utilizzando l’opportunità di confronto, che offre l’istituenda Camera delle Autonomie Locali (CAL) di cui le Comunità Montane fanno parte, costruendo con la Regione Lazio Diverso un diverso e più articolato è il rapporto in quanto la Regione ha in sé il potere legislativo di definire ruoli e funzioni delle Comunità Montane attribuendole funzioni e specifiche deleghe. Molte delle nostre difficoltà sono derivate e derivano in larghissima misura anche dal silenzio a dalla disattenzione che la Regione Lazio ha dimostrato in questi anni nel disattendere i reali problemi della montagna e delle aree interne a minor sviluppo. Ci auguriamo tutti, così come previsto negli artt. 8 e 9 dello Statuto Regionale, alla cui formulazione abbiamo concretamente contribuito in rappresentanza dell’UNCEM Regionale del Lazio, che ci sia nel futuro una concreta attenzione alle aree montane e aree interne. La mancata approvazione della riforma della Legge 97/94 e il mancato finanziamento del Piano di Sviluppo socio-economico, unico strumento di programmazione e pianificazione territoriale delle Comunità Montane, segnano negativamente il recente passato. Ne deriva da questo un ente con minori capacità di intervento, anche se pur sempre attento e interlocutore primario dei bisogni dei piccoli Comuni. La storia di questa Comunità Montana ne è testimonianza. La nostra opera nella rivendicazione sul ruolo strategico dell’Ente è stata una costante del nostro mandato. Numerose attività e originali iniziative sono state assunte in questi cinque anni nei diversi settori ponendo sempre al centro la Comunità Montana al servizio del territorio. Il corposo elenco che seguirà è la testimonianza della vasta azione che in questi cinque anni è stata avviata da questa Amministrazione, irripetibile per la sua portata nella lunga storia di questo Ente. Tra le tante opere realizzate vorremmo però ricordarne preliminarmente alcune particolarmente rilevanti e significative. Anzitutto, dopo oltre un ventennio, è stato finalmente portato a soluzione l’annoso problema della Sede Istituzionale. Grazie all’impegno e alla lungimiranza dell’Amministrazione uscente è stata acquisita al patrimonio della Comunità Montana una palazzina sulla Via Tiburtina al Centro del Comune di Tivoli, i cui lavori di ristrutturazione inizieranno a breve, e che darà lustro e prestigio all’Ente Montano. E’ stata avviata l’attività del Centro di studi e Formazione Ambientale della Comunità Montana realizzato nel Comune di Casape. E’ stata individuata ed è in corso di realizzazione con un corposo finanziamento da parte della Regione Lazio, un’area per incubatrice di impresa artigianale intercomunale in località Ponte Terenzio e che interesserà alcuni Comuni della IX e X Comunità Montana (Ciciliano, Pisoniano, Gerano, Rocca Canterano, Cerreto e Sambuci). E’ stata costituita una Società Consortile mista pubblico- privata, denominata ANIONOVUS srl, avente lo scopo preminente di favorire lo sviluppo e la valorizzazione delle attività turistiche e dei prodotti tipici del territorio della Comunità Montana. E’ stato completato ed affidato in gestione all’ENPA il Canile Intercomunale della Comunità Montana che con i suoi attuali cento box ha dato una prima risposta concreta alle esigenze dei Comuni del comprensorio montano. Nei programmi di intervento della Comunità Montana sono state già stanziate cospicue somme per un potenziamento del canile predetto. E’ stato aperto uno Sportello Catastale Decentrato presso la sede della Comunità Montana, primo passo verso al realizzazione, in attuazione delle disposizioni contenute nel DPCM 14.06.2007, di un vero e proprio “Centro Servizi” per la gestione della funzione catastale nei tre livelli indicati dal DPCM che coinvolgerà il Comune di Tivoli, 13 dei 18 Comuni appartenenti alla IX Comunità Montana ( e precisamente Moricone, Nerola, Monteflavio, Marcellina, Sant’Angelo Romano, San Polo dei Cavalieri, Castel Madama, Ciciliano, Pisoniano, San Vito Romano, Poli, Casape e Sn Gregorio da Sassola) e buona parte dei Comuni appartenenti alla X Comunità Montana con un bacino di utenza di circa 120 mila abitanti. Con il finanziamento del Fondo Sociale Europeo è stato attivato uno “Sportello del Lavoro” per l’avvio di giovani disoccupati a tirocini di formazione-lavoro e per fornire assistenza tecnica per la creazione di nuove imprese. E’ stato approvato il Nuovo Statuto della Comunità Montana e realizzato per la prima volta il Gonfalone dell’Ente. E’ stato redatto il Piano di Sviluppo Socio Economico della Comunità Montana. Sono stati redatti per conto dei Comuni i Piani di Assestamento Forestale, i Piani di Zonizzazione Acustica, i Piani Intercomunali di Protezione civile. E stata avviata la gestione in forma associata del servizio di raccolta e trasporto a discarica dei rifiuti solidi urbani per conto dei Comuni di Poli, Casape e San Gregorio da Sassola con un risparmio di costo notevolissimo rispetto a quelli praticati dalle principali aziende del settore operanti nel territorio e si sta attualmente valutando la possibilità di organizzare, in taluni dei Comuni appartenenti alla Comunità Montana, un servizio di raccolta differenziata porta a porta anche in collaborazione con la Provincia di Roma. Concrete iniziative sono state prese per ottenere il riconoscimento dell’olio DOP della Sabina e dell’area Tiburtina e molto è stato fatto per il potenziamento degli impianti olivicoli del territorio della Comunità Montana e per la valorizzazione dei prodotti tipici. Fondamentale è risultata altresì l’opera della Comunità Montana nella costituzione del GAL Aniene Tiburtino che ha consentito di veicolare sul territorio dei nostri Comuni consistenti risorse finanziarie dell’Unione Europea. Fatta questa necessaria e doverosa premessa, riportiamo qui di seguito un elenco abbastanza esaustivo degli interventi realizzati e programmati negli ultimi sei anni dall’Amministrazione della Comunità Montana. 1. INTERVENTI PER LA VALORIZZAZIONE DEI PRODOTTI TIPICI E DELLA ZOOTECNIA Tipologia dell’intervento Localizzazione Importo Interventi a favore dell’apicoltura Apicoltori del comprensorio 5.013,58 montano Redazione e stampa di un volume sulle ricette Tutti i Comuni della Comunità 50.000,00 tipiche dei comuni della Comunità Montana Montana Interventi di potenziamento e valorizzazione dei Tutti i comuni della Comunità 626.683,92 prodotti tipici locali (impianto e reimpianto di Montana con particolare riferimento oliveti, impianto di ciliegi tipici, mostra a quelli dell’area sabina (Palombara, permanente olio DOP sabina romana, ricerca sui Sant’Angelo Romano, Nerola, prodotti tipici, pubblicizzazioni, acquisto stand Moricone, Monteflavio, Montorio itinerante per esposizione prodotti tipici ) Romano, Marcellina) Partecipazione al Consorzio della